certificato - germania

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certificato - germania
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2.1
LINEE GUIDA
E DIRETTIVE
DELLA NORMATIVA
ISPM No 15
IN GERMANIA
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Julius Kühn-Institut
Istituto federale delle colture agrarie
Istituto per le questioni nazionali
e internazionali fitosanitarie
LINEE GUIDA
per l’utilizzo della normativa dell’IPPC, ISPM N. 15
"Linee guida per la regolamentazione
del materiale da imballaggio in legno
nel commercio internazionale"
"Guidelines for regulating
wood packaging material
in international trade"
in Germania
(versione del gennaio 2012)
“Materiale da imballaggio destinato all’esportazione”
in collaborazione con i servizi fitosanitari dei Bundesländer
*In caso di contestazione si fa riferimento ai testi in lingua originale
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Esame della documentazione delle aziende fornitrici di trattamenti fitosanitari o di imballaggi in
legno in conformità alla norma ISPM N. 15
Elementi fondamentali della documentazione sono i verbali dei trattamenti che devono essere redatti durante il
trattamento. I verbali dei trattamenti devono contenere le seguenti informazioni:
• data, ora, inizio e fine del trattamento
• indicazioni precise ai fini della classificazione del lotto sottoposto a trattamento (numero, certificato di consegna,
numero del lotto, ecc.)
• la descrizione del tipo di merci trattate (specie di legno, tavole, casse, ecc.)
• il diametro massimo del legno (sezione trasversale del legno)
• la temperatura del legno all’inizio del trattamento
• il verbale del processo di essiccazione con sistema informatizzato: inizio e fine del trattamento, durata fino
al raggiungimento della temperatura di trattamento (solo per il trattamento termico)
• indicazioni dei valori numerici con un numero decimale dopo la virgola
•
andamento della temperatura con indicazione delle coordinate sufficientemente ampio da poter leggere le differenze
di temperatura in modo chiaro e sufficientemente preciso anche visivamente. Alla base delle curve di risposta devono
esserci dati numerici che devono essere salvati e recuperabili se necessario. Gli intervalli di misurazione devono essere
della durata massima di 10 minuti
• il numero di registrazione dell’impresa fornitrice di trattamenti o il nome e l’indirizzo (si può evitare di chiedere il nome
e l’indirizzo dell’azienda fornitrice di trattamenti se è presente il numero di registrazione).
• annotazioni in merito alla misurazione della temperatura ambiente o della parte centrale del legno
I verbali di trattamento, per analogia alla disposizione relativa al certificato fitosanitario, secondo quanto previsto
dal PBVO, devono essere conservati per almeno 3 anni. L’impresa fornitrice dei trattamenti fitosanitari deve inviare al
produttore degli imballaggi i documenti relativi ai trattamenti.
Nelle aziende fornitrici di trattamenti, è necessaria l’assegnazione del verbale del trattamento al lotto di segato trattato
perché, secondo quanto previsto dal PBVO, nel commercio con segato conforme alla norma ISPM 15, si devono consegnare
registri (verbali di trattamento) all’azienda che fabbrica e marchia l’imballaggio finale.
Suggerimenti per il controllo della qualità in aziende che offrono soluzioni per l’essiccazione del legno
Per un adeguato controllo della qualità di un’azienda, scrive Brunner (1987), è necessario redigere un verbale molto
chiaro per ogni trattamento di essiccazione che contenga le seguenti informazioni:
• Numerazione progressiva (n. verbale, n. ordine, n. lotto, n. cella) nome del responsabile del trattamento di essiccazione
• Informazioni sul materiale sottoposto ad essiccazione (specie legnosa, provenienza, spessore del legno, forma
del taglio del legno, periodo di stoccaggio, umidità iniziale, umidità finale desiderata, ecc.)
• Informazioni sul regime di essiccazione desiderato (temperatura di essiccazione e differenza psicometrica e umidità
di equilibrio del legno in relazione all’umidità relativa e dal gradiente di umidità)
• Informazioni sul regime di essiccazione effettivamente eseguito (temperatura di essiccazione effettiva, valore del
clima effettivo, valore dell’umidità del legno effettiva dei singoli punti di misurazione)
• Indicazioni sui risultati del controllo della qualità dall’inizio alla fine del processo di essiccazione.
Questo mostra che le aziende che si occupano dell'essiccazione del legno e eseguono un accurato controllo interno della
qualità, sono in grado di presentare senza difficoltà tutti i dati richiesti per un’eventuale ispezione sul trattamento termico.
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Documenti di accompagnamento per il segato conforme alla normativa ISPM N. 15:
• Il regolamento in materia di tutela fitosanitaria recita “Registrazioni sulla modalità di trattamento del legname, in particolare
sulla durata del trattamento termico [...].
“Qualora il trattamento fosse affidato a terzi, sarà compito di questi ultimi produrre le registrazioni e conservarle nell’azienda
registrata”. Ciò significa che l'azienda che realizza e marchia gli imballaggi in legno deve rendere disponibili le registrazioni
relative ai trattamenti. L’attuale versione del regolamento in materia di tutela fitosanitaria non prevede come alternativa
la possibilità di presentare una dichiarazione giurata. Quanto sopra è stato confermato dopo attenta consulenza
giuridica del BMELV nell’aprile del 2008. Se un commerciante si rifiuta di fornire la documentazione, il legname non
può essere utilizzato conformemente alla normativa ISPM N. 15 (si vedano anche i suggerimenti al Capitolo 5.2).
•
Per l’acquisto di legname dagli stati membri dell'UE e dai paesi terzi vale il testo del PBVO § 13 p (cifra 2):
“Chiunque sia stato registrato secondo quanto disposto al Comma 1, deve tenere le registrazioni e conservarle
per almeno tre anni in merito al tipo e numero di pezzi di legname trattato o marchiato e venduto ad altri secondo
quanto previsto al Comma 1 della presente norma, o in merito al tipo e numero di imballaggi in legno,
e in merito alla tipologia di trattamenti per legno o imballaggi in legno, in particolare per quanto riguarda la durata
del trattamento termico o , in caso di procedure di trattamento chimico, in merito al mezzo, ai principi attivi, alla durata e alla
pressione fisica applicata a seconda dei casi. “Qualora il trattamento fosse affidato a terzi, sarà compito di questi ultimi produrre
le registrazioni e conservarle nell’azienda registrata”. La sola presentazione di un certificato fitosanitario (nel caso
dell'acquisto da paesi terzi) non è sufficiente.
Tipo di trattamento: trattamento termico come misura fitosanitaria o nell’ambito dell’essiccazione industriale
Scopo principale del trattamento termico è garantire che il legname con la sezione trasversale di maggiore spessore e
posizionato nel punto più freddo della cella di trattamento (durante il trattamento) raggiunga la temperatura di almeno 56
°C per un tempo non inferiore a 30 minuti nella sua parte centrale, conformemente a quanto stabilito dai requisiti richiesti.
Per la valutazione delle celle di trattamento ai sensi della normativa ISPM N. 15 è di fondamentale importanza verificare
le modalità in cui vengono soddisfatti i requisiti previsti dalla stessa. A questo proposito si evidenziano fondamentalmente
due procedure:
• il trattamento termico con una temperatura centrale di 56 °C per 30 minuti si svolge nell'ambito di un processo di
essiccazione regolare o
• il trattamento termico viene eseguito esclusivamente come trattamento fitosanitario
L’essiccazione del legno (in particolare per quanto riguarda il legno di conifera), in molti casi avviene in un arco di tempo così
prolungato e a temperature così alte che i requisiti dell’ISPM N. 15 vengono soddisfatti automaticamente. La condizione,
tuttavia, è che nella cella sia garantita una temperatura sufficientemente elevata (superiore a 56 °C), circostanza che non
sempre si verifica, ad es. nel caso dell’essiccazione di legno di latifoglie.
Determinazione del punto più freddo di una cella di trattamento e del prodotto soggetto a trattamento
Nelle spiegazioni che seguono, con l'espressione "punto più freddo" s'intende il punto della cella in cui il legno necessita
di un periodo di tempo superiore per raggiungere la temperatura prescritta. Nell’ambito dell'ispezione principale occorre
garantire, avvalendosi di un esempio concreto, che nel punto più freddo della cella si riesca ad ottenere il valore della
temperatura richiesta. E’ necessario chiarire all'operatore responsabile della gestione della cella che, in base al carico,
all'umidità del legno, alla velocità dell’aria, ecc., occasionalmente si verifica uno spostamento del punto della cella che
impiega più tempo a riscaldarsi. Ne consegue che occorre adattare il posizionamento delle sonde alle diverse condizioni.
Questa operazione è particolarmente importante quando il trattamento termico/di essiccazione si verifica con sistema di
ventilazione con inversione del flusso di circolazione dell’aria.
Di seguito sono illustrate alcune delle tipologie di celle di essiccazione del legno più diffuse e, in base al flusso dell'aria,
si esaminerà la base teorica della posizione del punto più freddo e della relativa necessità di rilevare la temperatura.
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Pertanto, per l'ispezione della cella nel caso dell'essiccazione del legno è importante verificare il funzionamento delle
sonde delle celle e l'adeguatezza del loro posizionamento. Oltre ai sensori di misurazione della temperatura delle
celle, le sonde di misurazione posizionate nel legno consentono di confrontare le variazioni di temperatura ed
evidenziare eventuali problemi nella regolazione della temperatura, se tra le sonde di misurazione della temperatura
delle celle e quelle del legno si osservano temperature con andamento contrastante.
L’esecuzione del trattamento termico esclusivamente come misura fitosanitaria ha l'unico scopo di raggiungere la
temperatura prescritta di 56 °C per almeno 30 minuti nella parte centrale della sezione con lo spessore maggiore.
Ciò significa che si opera fondamentalmente in intervalli di tempo più brevi aumentando così il rischio di non riuscire
a raggiungere la temperatura prescritta nel caso in cui le tecniche di misurazione adottate evidenziassero oscillazioni
di temperatura. Un importante criterio di controllo è rappresentato dall’esatto raggiungimento della temperatura
centrale del legno. Se la gestione della cella rispetto al valore della temperatura avviene, ad esempio, secondo quanto
riportato nella tabella sviluppata dal servizio fitosanitario francese (Allegato 5), occorre rilevare entrambe le
temperature. Questa procedura consente il controllo reciproco dei gradienti di temperatura facilitando l’individuazione
di eventuali irregolarità.
Per verificare la conformità delle temperature delle celle, occorre tenere presente che la rilevazione della durata
del trattamento avviene solo una volta raggiunta la temperatura richiesta, pertanto la fase di riscaldamento non viene
calcolata nel tempo di trattamento.
Poiché nelle tabelle relative al trattamento termico riportate nel presente documento (ad es. le tabelle fornite dal
servizio fitosanitario francese, Allegato 5) la durata del trattamento dipende dalla temperatura iniziale e, nel caso dei
pallet, anche dall'umidità del legno, questo dato deve essere considerato in occasione dell'ispezione aziendale, sia
durante le misurazioni di controllo che nella verifica dalla documentazione dei trattamenti.
La Tabella 2 riporta i principali criteri di controllo sia relativi al trattamento termico effettuato esclusivamente come
misura fitosanitaria che come trattamento di essiccazione del legno industriale.
Fig. 1: rappresentazione schematica di una cella di essiccazione dotata di ventilatori posizionati nel controsoffitto e direzione della corrente
d’aria unilaterale. In condizioni ottimali di trattamento il punto più freddo durante il trattamento è il punto indicato con il numero "1". I fori di
apertura di ingresso e uscita dell’aria sono integrati nel soffitto. Le cataste di legname sono disegnate con vista dalla parte anteriore delle tavole.
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Figura 2
Fig. 2: rappresentazione schematica di una cella di essiccazione dotata di ventilatori posizionati nel controsoffitto dotati di sistema di
inversione del flusso di circolazione dell’aria. In caso di intervalli con inversione del flusso di circolazione prolungati (superiori a 8 - 10 ore), al
termine dell'intervallo, il punto più freddo si trova sul lato di evacuazione dell’aria (punto indicato con "1”). Nel caso di intervalli di circolazione
inversa più brevi, durante il trattamento, il punto più freddo si sposterà più o meno verso il centro (“2”) del carico della cella. I fori di apertura
di ingresso e uscita dell’aria sono integrati nel soffitto Le cataste di legname sono disegnate con vista dalla parte anteriore delle tavole
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Fattori che incidono sulla posizione del punto più freddo all'interno di una cella per trattamento termico
La posizione del punto più freddo di una cella per trattamento termico è influenzata da fattori legati alle caratteristiche
della cella di essiccazione, al prodotto da trattare e alle condizioni operative durante il funzionamento dell’impianto. Di
seguito sono elencati i punti fondamentali da tenere presente per la valutazione del punto più freddo di una cella:
• Tipo di cella
• Modalità di ricircolo dell’aria con ventole in modalità unidirezionale o con inversione del senso di rotazione
(inversione del flusso di circolazione dell’aria)
• Nel caso di sistema di ventilazione con inversione del flusso di circolazione dell’aria: durata degli intervalli
• Velocità e uniformità dell’aria in ingresso nella catasta
• Temperatura e uniformità dell’aria in ingresso nella catasta
• Condizioni tecniche della cella: ad es. isolamento delle pareti e del pavimento, ventilazione e aerazione
• Specie legnosa e umidità (omogeneità dell'umidità del legno)
• Taglio / Tipo di prodotto
• Caricamento della cella, possibilità di copertura delle sezioni libere (flusso d’aria)
• Scarsa formazione del personale addetto
Da quanto sopra si evince che la posizione del punto più freddo risulterà identica da un trattamento all'altro solo in
condizioni di perfetta concomitanza di tutti i fattori. Nei trattamenti di essiccazione a immissione/evacuazione dell'aria
si può essere certi che il punto più freddo si troverà sul lato dell’evacuazione dell’aria solo in presenza di flusso d’aria
unidirezionale.
Numero delle sonde nei trattamenti convenzionali (requisito minimo):
• Solo trattamento fitosanitario:
• 2 misuratori di temperatura per il rilevamento dei valori nella parte centrale del legno sul lato non esposto all’aria
• inoltre, installazione di 2 sonde di misura per il rilevamento della temperatura della cella sul lato non esposto
all'aria per la regolazione della temperatura durante il trattamento
• Trattamento ISPM N. 15 nell’ambito dell’essiccazione del legno industriale
• Cella con direzione del flusso d’aria costante: 2 sonde per il rilevamento della temperatura della cella posizionate
sul lato non esposto all’aria; in alternativa, 2 misuratori per il rilevamento della temperatura nella parte centrale
del legno sul lato non esposto all’aria
• Cella con sistema di ventilazione dell’aria a inversione del senso di rotazione: 2 sonde di misurazione per il
rilevamento della temperatura della cella sul lato non esposto all’aria o in base agli intervalli di flusso inverso,
nel punto più freddo della catasta; in alternativa, un corrispondente numero di misuratori per il rilevamento
della temperatura nella parte centrale del legno.
Suggerimenti: per il posizionamento dei sensori di misurazione osservare le note relative al punto più freddo durante il
trattamento contenute nei Capitoli 5.3 e 5.3.2.2.
b) Misurazione della temperatura nella parte centrale del legno
Occorre verificare che sia garantita la misurazione della temperatura del legno nel punto più freddo della cella. La
dimensione del legno deve essere pari a quella massima trattata nella cella.
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Sul lato dell’evacuazione dell’aria, rispettivamente nel punto più freddo, si devono installare 2 sonde di misurazione. Per
il posizionamento delle sonde al centro del legname da misurare, eseguire un foro che consenta di inserire la testa della
sonda a metà della lunghezza del legno. Il foro deve essere appena più grande della sonda. Con la contrazione del legno
si otterrà, almeno sulla superficie, la chiusura del canale del foro. Se non ciò non dovesse verificarsi, si dovrà assicurare,
mediante appositi sistemi di sigillatura, che la presenza della sonda e il rilevamento della temperatura non condizionino
l'aria dell'ambiente. Il margine di precisione della catena di misura, costituita da sonde, cavi e strumenti di misurazione
deve essere dell’ordine di ± 0,5 °C.
Acquisto di imballaggi in legno non marcati (eventualmente in parti) o legname per imballaggi in
legno da altre aree della Germania o da altri stati membri dell'UE
Il PBVO § 13p (2) stabilisce che, “Chiunque sia stato registrato [...], [...] deve conservare le registrazioni sulla modalità di
trattamento del legname [...]". “Qualora il trattamento fosse affidato a terzi, sarà compito di questi ultimi produrre i registri e
conservarli nell’azienda registrata”, che acquista questo legname trattato e non marcato per la produzione di imballaggi in
legno. Pertanto l’acquirente deve richiedere al fornitore la documentazione al riguardo.
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2.2
DOCUMENTAZIONE
FITOSANITARIA CHE
IL SOGGETTO
UTILIZZATORE DEVE
OBBLIGATORIAMENTE
RICEVERE
DALLA GERMANIA
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2.2.1
CERTIFICATI
AUTORIZZATIVI
VALIDI ISPM No 15
IN GERMANIA
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CERTIFICATO - GERMANIA
AUTORIZZAZIONE ISPM No 15
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2.2.2
CERTIFICATI
AUTORIZZATIVI
NON VALIDI ISPM No 15
IN GERMANIA
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CERTIFICATO - GERMANIA NON VALIDO
CERTIFICATO NON PERTINENTE ALL'ISPM No 15 in quanto riferito alla catena di custodia PEFC.
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CERTIFICATO - GERMANIA NON VALIDO
CERTIFICATO NON PERTINENTE ALL'ISPM No 15 in quanto riferito alla catena di custodia PEFC.
I due certificati sono riferiti ad una autorizzazione PEFC relativa all’Austria e alla Germania.
I due certificati non hanno nulla a che vedere con la autorizzazione fitosaniataria ISPM No 15 austriaca e tedesca.
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2.3
TRATTAMENTI
NON VALIDI
GERMANIA
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TRATTAMENTO
NUMERO 1 - GERMANIA
Il tracciato evidenzia un ciclo IPPC ma con tempi di una essiccazione. La legenda risulta priva della indicazione della
“traccia” della temperatura di set point (rif seconda riga).
Il tracciato non è accettabile perchè non congruente. Si deve richiedere alla ditta fornitrice la copia dell’originale a colori.
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TRATTAMENTO
NUMERO 2 - GERMANIA
L’esame della documentazione evidenza una incogruenza relativamente alla misura indicata sul tracciato (75) con una
quantità non congruente con quelle della fornitura (rif. bolla e fattura).
La fornitura è relativa a semilavorati aventi sensori trasversali 95 x 95; 95 x 75; 75 x 75; ed anche tavole.
Poiché il tracciato è riferito ad un ciclo di 5 giorni dal 5 agosto al 10 agosto 2013 e quindi ad ciclo d’essiccazione risulta
difficile immaginare tale processo con sezioni così diverse (MORALI con TAVOLE).
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TRATTAMENTO
NUMERO 3 - GERMANIA
Il tracciato non presenta indicazioni per renderlo univoco con il materiale stesso.
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TRATTAMENTO
NUMERO 4 - GERMANIA
Il Tracciato evidenzia che essendo in bianco e nero non si possono apprezzare la denominazione dei tracciati delle sonde.
Le sonde risultano posizionate nel “cuore del legno”, ma con una evidente influenza della temperatura dell’aria
poiché si ci sono variazioni di gradi centigradi nella unità di tempo, NON ammissibili se la sigillatura del foro fosse
correttamente eseguita.
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TRATTAMENTO
NUMERO 5 - GERMANIA
Il tracciato evidenzia delle anomalie, mancanze e manipolazioni.
1. Il contatore delle ore (ultima riga asse orizzontale dei tempi) non è coerente con il tempo complessivo indicato (5 giorni)
2. La data è indicata con carattere (font) diverso in quanto il sistema elettronico dell’impianto lo genera sempre in automatico.
3. Non è presente il timbro e la firma della azienda.
4. La Norma Tedesca prevede che per gli spessori presenti in questo caso la temperatura dell’aria di riscaldamento deve
essere di almeno 70 gradi mentre si evince che sono stai aggiunti solo 65 gradi.
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2.4
TRATTAMENTI
VALIDI GERMANIA
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TRATTAMENTO
NUMERO 1 - GERMANIA
Il tracciato evidenzia un trattamento valido in quanto sono rispettate le condizioni di permanenza a temperatura superiore
ai 60 gradi centigradi come previsto dalla normativa tedesca.
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TRATTAMENTO
NUMERO 2 - GERMANIA
Le quattro curve rilevano temperature del legno che hanno raggiunto i valori per almeno 30 minuti.
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TRATTAMENTO
NUMERO 3 - GERMANIA
Trattamento valido utilizzato metodo di esecuzione del tipo “indiretto” o così detto francese con numero 4 sonde perché c’è la
inversione di flusso dell’aria dei ventilatori con tempi non inferiori alle 8 ore (sonde misuratrici temperatura dell'aria).
La temperatura ha raggiunto i 60 gradi centigradi per il tempo minimo richiesto (vedi indicazione evidenziata in colore rosso).
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TRATTAMENTO
NUMERO 4 - GERMANIA
Trattamento valido utilizzato metodo di esecuzione del tipo “indiretto” o così detto francese con numero 4 sonde perché c’è la
inversione di flusso dell’aria dei ventilatori con tempi non inferiori alle 8 ore (sonde misuratrici temperatura dell'aria).
La temperatura ha raggiunto i 60 gradi centigradi per il tempo minimo richiesto (vedi indicazione evidenziata in colore rosso).
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TRATTAMENTO
NUMERO 5 - GERMANIA
Il trattamento rivela che le sonde di temperatura dell’aria hanno raggiunto il valore minimo richiesto per il tempo stabilito.
Trattamento VALIDO.
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