Programma Sala del Suffragio 2016-2017

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Programma Sala del Suffragio 2016-2017
SALA DEL
T E AT R O D I M E D I C I NA
S U F F R AG I O
2 0 1 6 - 2 0 1 7
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P R E S E NTAZ I O N E S E R I A
C A L E N DA R I O STAG I O N E 2016-2017
- Ma perché per una volta non scriviamo una bella presentazione seria
come quelle scritte da quelli che sanno scrivere le cose serie?
- Dici sul serio?
- Sì, sul serio.
- Non si può.
- Perché?
- Perché non abbiamo lo spazio... ci sono troppi spettacoli e siamo stretti,
non vedi che siamo già nei pressi dei prezzi della prosa.
- Però se non avessimo perso tempo avremmo avuto più spazio.
- Dovevi dirlo nove righe fa.
- ...comunque meglio...
- Perché?
- Mica le sappiamo scrivere le cose serie.
- Già.
Dario Criserà e Cristiano Falaschi
P R OSA
Intero
Ridotto under 25 e over 65
Abbonamento Intero 5 spettacoli
Abbonamento Ridotto 5 spettacoli
8 euro
6 euro
35 euro
25 euro
C A BA R E T
Unico
Abbonamento 5 spettacoli
D I A L E T TA L E
Unico
Abbonamento 5 spettacoli
12 euro
50 euro
8 euro
35 euro
MUSICA
22 ottobre 2016
FRANCESCO TONTI - Nulla succede a caos
19 novembre 2016
FABRIZIO CASALINO
24 novembre 2016
CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE - Ex
26 novembre 2016
GIOVANNI SCIFONI - Guai a voi ricchi
27 novembre 2016
COMPAGNIA A.LUCCHINI - Cal busèder ed mi cusén
9 dicembre 2016
MEDICINA IN BRASS
10 dicembre 2016
MARTA DALLA VIA - Veneti Fair
17 dicembre 2016
I BEONI
18 dicembre 2016
COMP. MASETTI - Insàmm par sänpèr, forsi l’è tròp
14 gennaio 2017
PAOLO CASIRAGHI
15 gennaio 2017
COMPAGNIA PEZZOLI - L’incanto verde
20 gennaio 2017
CHRISTIAN LISI - Songs for Ukulele
27 gennaio 2017
GIORNO DELLA MEMORIA
11 febbario 2017
PILLONI & SANTONASTASO - La Pugna e la Pipa
12 febbraio 2017
AL NOSTAR DIALATT - Boja d’un dievel
17 febbraio 2017
CARLO MAVER - Tanidades
18 febbario 2017
ANDREA DI MARCO
24 febbraio 2017
25 febbraio 2017
MAGO FOREST
al TEATRO JOLLY DI CASTEL SAN PIETRO TERME
INGRESSO OFFERTA LIBERA FINO AD ESAURIMENTO POSTI
10 marzo 2017
THE YAWP - Concerto Rock
E V E NTO S P EC I A L E
12 marzo 2017
GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA
18 marzo 2017
ENZO PACI
19 marzo 2017
COMPAGNIA DEL CORSO - La cuchéna d la zia
MAGO FOREST al Teatro Jolly di Castel San Pietro
20 euro
F U OR I A BBO NAM E NTO
INGRESSO OFFERTA LIBERA FINO AD ESAURIMENTO POSTI
Prenotazioni 333 9434 1 4 8 - Informazioni www.saladelsuffragio.it
prima nazionale
25 marzo 2017
DARIO CRISERA’ e GLORIA VARINI
Più o meno da Carlo Goldoni
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sabato 22 ottobre 2016 - ore 21:15
sabato 19 novembre 2016 - ore 21:15
NULLA SUCCEDE
A CAOS
POCHI MALEDETTI
E SUBITO
con Francesco Tonti
con Fabrizio Casalino
ABBONAMENTO PROSA
ABBONAMENTO CABARET
Chaplin diceva: “Una giornata senza sorriso è una giornata persa”. Francesco
“Pochi maledetti e subito” è un one man show dal ritmo incalzante: parole
Tonti non vorrebbe sprecarne neanche una, di giornate. Né tanto meno farle
e musica si alternano con naturalezza come seguendo un flusso continuo,
variando timbro e intenzione, spaziando dal monologo alla canzone, da una
sprecare al pubblico. Innamorato dell’umorismo, del non-sense, dei giochi
tematica all’altra, usando la testa con ironia e voglia di ridere.
di parole, in scena introduce la follia, rompendo le righe con garbo e dignità.
Con quindici anni di esperienza nei live, Casalino porta in scena se stesso: le
Studioso dei meccanismi comici teatrali, Checco passa da spettacoli in cui
non usa parole e affonda nella comicità di situazioni tipiche del teatro fisico,
a serate come questa, in cui il viaggio si snoda attraverso le parole. Fedele
sue esperienze quotidiane vissute ora con amore ora con raggelante cinismo.
Una comicità intelligente, mai scontata. Cosa vuol dire essere padre oggi?
Chi ha scritto la canzone d’amore più bella degli ultimi vent’anni, e perché
contiene una maledizione? Cosa succede se arrivi al pronto soccorso in una
situazione imbarazzante? Cosa sarebbe cambiato se De André fosse stato di
all’obiettivo di non sprecare la giornata, proverà a frequentare la più grande
Rimini? Siamo sicuri che l’uomo si sia evoluto? Come mai l’Italia è così varia
passione della sua vita, la risata, in modo sobrio e misurato, armato di brani
Uno spettacolo senza giochi di parole, mai banale, che parte dal vero
a memoria e di un leggìo, per proporre pezzi di repertorio e novità. Buon
divertimento!
e diversa?
e sul vero cambia il punto di vista, usando la comicità come una lente
di ingrandimento, per svelare il comico nell’esperienza dell’autore,
nell’esperienza di tutti.
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giovedì 24 novembre 2016 - ore 21:15
sabato 26 novembre 2016 - ore 21:15
EX
GUAI A VOI RIC C HI
con Anna Venturoli, Arianna Trevisani,
PAPÀ ERA CATTOCOMUNISTA
Laura Zavagno, Beatrice Baldin,
Federica Minardi, Sara Riccio,
Veronica Pirazzini, Martina Piletti,
Simone Sermenghi
di e con Giovanni Scifoni
regia Dario Criserà
in collaborazione con
L’associazione PerLeDonne
CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE
Tutti i monologhi di “Ex” ci parlano dei delitti annunciati, degli omicidi di
donne da parte degli uomini che avrebbero dovuto amarle e proteggerle. Non
a caso i colpevoli sono spesso mariti, fidanzati o ex, una strage familiare che,
con un’impressionante cadenza, continua tristemente a riempire le pagine
della nostra cronaca quotidiana. Dietro le persiane chiuse delle case italiane
si nasconde una sofferenza silenziosa e l’omicidio è solo la punta di un iceberg
di un percorso di soprusi e dolore che risponde al nome di violenza domestica.
Per questo pensiamo che non bisogna smettere di parlarne e cercare, anche
attraverso il teatro, di sensibilizzare il più possibile l’opinione pubblica.
PerLeDonne è un’associazione di volontariato, nata per connettere politiche e
cultura di genere con le metodologie e le azioni di contrasto alla violenza alle
donne. Ci occupiamo di prevenzione tramite promozione e diffusione di cultura
e di politiche di genere, organizzando eventi, dibattiti pubblici, formazione,
conduzione di gruppi, laboratori; di azioni e interventi per aiutare donne che
subiscono o hanno subito violenza psicologica, fisica, sessuale, economica,
religiosa, “stalking” e “mobbing”, oltre che di violenza assistita che coinvolge i
minori. Per informazioni sull’associazione www.perledonneimola.it
Premio “I Teatri del Sacro” 2011
Premio “Golden Graal” 2011
ABBONAMENTO PROSA
“Guai? Perché guai?... cioè, ve capitasse quarcosa de brutto? N’è mica giusto,
scusa…” “Er comunista dice che se c’ho ’n motorino lo devo prestà a tutti, cani
e porci, invece Gesù dice che… vabbè, che ne so’, su Gesù n’amo studiato gnente”
Il pubblico entra in sala accompagnato da un caotico montaggio di voci
registrate, opinioni sconnesse, sono interviste di ragazzi fuori dalle scuole alla
periferia di Roma, poi d’improvviso tuona il rock progressive della “MessaBeat”, il Narratore comincia lo spettacolo e ci porta negli anni 60, quando il
dibattito era vivo e cruciale, i giovani cattolici non parlavano d’altro, nelle salette
parrocchiali si leggeva il capitale di Marx, si parlava di “peccato sociale”, c’erano
i preti operai, le chiese occupate per protestare contro il Vietnam. Poi ci porta
più lontano, in Colombia, con i preti guerriglieri e la teologia della liberazione,
i canti di protesta di Victor Jara, sui muri di San Salvador i fascisti scrivevano
“Sii patriottico, uccidi un prete”. Poi ci porta ancora più lontano, da S. Agostino,
S. Giovanni Crisostomo e le omelie contro l’avarizia. Il narratore intreccia le
storie con l’ironia, lo sberleffo e il paradosso. Ogni racconto provoca domande e
tormenta la coscienza: i sacerdoti salvadoregni massacrati dagli squadroni della
morte perché sospettati di comunismo, cosa sono diventati, martiri politici o
martiri cristiani? Il narratore tortura il pubblico e se stesso con le domande che
da 2000 anni l’uomo ostinatamente riformula: che vuol dire costruire il regno di
Dio? Come ci dobbiamo organizzare? E Lui non poteva spiegarsi un po’ meglio?
Che ne facciamo dei “cattivi”? La ricchezza è un delitto? Perdonare significa
permettere che il male resti impunito? Chi perdona è un vile? È un pigro? Cristo
è venuto per liberarmi dal mio peccato. Dal mio. E da quello degli altri?
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domenica
27 novembre
- ore 16:30
sabato 9 gennaio
2016 -2016
ore 21:15
venerdì 9 dicembre 2016 - ore 21:15
CAL BUSÈDER ED MI
C USÉN
MEDICINA IN BRASS
con La Compagnia Dialettale
Bolognese “Arrigo Lucchini”
Ensemble di ottoni formato dai docenti e
da alcuni dei migliori allievi del Master di
Ottoni 2016 organizzato dall’associazione
Medardo Mascagni.
diretti da Paola Del Verme
direzione artistica Alberto Brini
organizzazione I Portici di Medicina
ABBONAMENTO DIALETTALE
MUSICA
Durante una vacanza a Porretta il salumiere Amedeo Calzetti ha lasciato
SCUOLA DI MUSICA - ASSOCIAZIONE MEDARDO MASCAGNI
La scuola di musica è nata nel 1982 per volontà dell’Amministrazione
comunale e grazie alla competenza del Maestro Medardo Mascagni,
medicinese e professore dell’orchestra del Teatro Comunale di Bologna.
La scuola nel corso degli anni ha avuto diverse sedi e diverse sono state
le associazioni che l’hanno presa in gestione. Attualmente le lezioni
si svolgono nella suggestiva cornica di “Villa Pasi”. A partire dall’anno
scolastico 2006/2007 gli insegnanti della scuola si sono uniti per formare
l’Associazione e poter gestire direttamente i corsi della scuola di musica,
in convenzione con l’amministrazione comunale. In quell’ occasione è stato
scelto per l’Associazione, e quindi per la Scuola, il nome di colui che l’aveva
fondata molti anni prima, Medardo Mascagni. Il corpo docente, costituito
da musicisti professionisti, altamente qualificati e di provata esperienza,
garantisce così un insegnamento qualitativamente elevato.
credere di essere il suo omonimo cugino, illustre avvocato bolognese, per
corteggiare Cristina. Poche settimane dopo diventa suo marito e purtroppo
genero di Cesira Tarozzi, vedova Baroncelli, una ricca possidente con villa a
Vignola. Approfittando dell’assenza del cugino, il salumiere Amedeo mostra
a moglie e suocera lo studio dove dice di ricevere clienti e preparare arringhe.
Ma inaspettatamente ritorna l’avvocato Amedeo con i suoi garbugli tra
ex amanti e fidanzata con annessa nobile genitrice. A creare maggiore
bailamme non possono mancare il commesso della salumeria, il segretario
dell’avvocato, un cliente balbuziente e un operaio del gas scambiato per
malvivente.
La compagnia “Lucchini” ha già oltre trent’anni di attività e, nonostante
tutto, ha intenzione di continuare a lungo a “rezitèr in bulgnais” per tutti
coloro che, come Arrigo Lucchini, sono e saranno “inamurè di Bulaggna”.
ASSOCIAZIONE CULTURALE “I PORTICI DI MEDICINA”
Nei primi giorni di Gennaio 2014 è nata, per iniziativa di un gruppo di
volontari, l’Associazione Culturale “I PORTICI DI MEDICINA”. L’associazione,
senza scopo di lucro, persegue l’unico obiettivo di incentivare tutte le
attività che possano rispondere agli interessi dei cittadini medicinesi,
promuovendo costruttivi momenti di aggregazione e di approfondimento
culturale in particolare nella promozione e diffusione dell’arte e della cultura
in generale e nella conservazione e restauro dei beni artistici e architettonici
del territorio.
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sabato 10 dicembre 2016 - ore 21:15
sabato 17 dicembre 2016 - ore 21:15
VENETI FAIR
SIAMO ARRIVATI
NEL MOMENTO
SBAGL IATO
di e con Marta Dalla Via
regia Angela Malfitano
con I Beoni
ABBONAMENTO PROSA
ABBONAMENTO CABARET
C’è una specie di vuoto, sono tutti ubriachi, funziona tutto. Io non ho paura
della città. Ho paura del piccolo villaggio di provincia. Ho paura del paesello,
dove la gente si trova al bar, dove si muore di Biancosarti, dove tutti ti
somigliano perché sono tutti tuoi parenti, dove “quelo là non ga voja de
lavorare”, dove si fanno le cose “di una volta” “come una volta”. Dove “Che
bravo quelo saluda sempre” e poi è Pietro Maso o Felice Maniero. Ho paura
perché vivo in un luogo comune. Benvenuti alla fiera della Venetità. Signori
venghino... venghino signore! Il nord è così diverso dal sud? Forse al nord
non si evadono le tasse? Forse al nord non ci sono “amici” o parenti pronti a
dare una spintarella? Forse al nord non si paga il pizzo? Non si lavora in nero?
Venghino signori ad interrogarsi sul concetto di appartenenza... ridendoci su.
Una irresistibile galleria di situazioni comiche che prendono spunto
Marta Dalla Via inizia il suo percorso artistico seguendo il lavoro di Pippo
Delbono, Laura Curino, Angela Malfitano, Francesca Mazza, incontrati durante
i laboratori organizzati dal CIMES (centro interfacoltà Musica e Spettacolo
di Bologna). Si laurea nel 2003 al Dams di Bologna. Scrive e mette in scena
“Veneti fair” (2010) con la regia di Angela Malfitano, che debutta al Napoli
Fringe Festival 2010. E’ tra i sei giovani autori scelti dal drammaturgo Stefano
Massini per il percorso “Urgenze” presso lo spazio IDRA (Indipendent Drama)
di Brescia, vince con il testo “Interpretazione dei sogni”. Prosegue la sua
formazione come attrice/autrice partecipando al progetto “Costruire Cultura”
dove incontra e lavora con Babilonia Teatri e Mariagrazia Mandruzzato. Nel
2012 e 2013 è in tour con “Oh Patria Mia” di e con Corrado Augias. Nell’estate
2014 è tra i selezionati della Biennale College dove partecipa al seminario di
drammaturgia condotto da Mark Ravenhill.
dall’attualità e dalla storia. In “Siamo arrivati nel momento sbagliato”, i
Beoni ci mostrano quanto sia “sbagliato” e buffo il mondo in cui viviamo
oggi attraverso un vero e proprio spaccato dell’immaginario collettivo,
riletto in chiave comica da due comici noti per i loro personaggi protagonisti
delle ultime edizioni di Zelig: Bear Teddy, l’esploratore visionario capace
di costruire una meridiana usando solamente il sole e Rocco Siffredi, e Il
Povero Salvatore, vittima dei suoi difetti e delle sue sfortune, da aiutare
inviando un bizzarro sms solidale. Andrea Carlini e Alessandro Squillace
classe 1981, nati e cresciuti nella prolifica scuola cabarettistica genovese,
accomunati dal gusto per la battuta e dalla passione per il palco, si sono
imposti all’attenzione del grande pubblico a partire dal 2011 partecipando ai
programmi televisivi Central Station, Copernico, Zelig Off, Zelig Arcimboldi
e Zelig Circus.
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domenica
18 dicembre
ore 16:30
sabato 9 gennaio
2016 2016
- ore -21:15
sabato 14 gennaio 2017 - ore 21:15
INSÀMM PAR SÄNPÈR,
FORSI L’È TRÒP
SENZA RETE
di e con Paolo Casiraghi
DAL DUTÄUR
con La Compagnia Bolognese
“Marco Masetti”
ABBONAMENTO DIALETTALE
In scena due atti unici di Luciana Minghetti.
INSÀMM PAR SÄNPÈR... FORSI L’È TRÒP
Abituati a vedersi solo la sera al rientro dal lavoro, due coniugi, andando in
pensione si ritrovano impreparati a dividere una casa troppo piccola per le
esigenze di entrambi. Chi la prenderà persa?
DAL DUTÄUR
Sala d’attesa per le visite dal medico di famiglia.
Chiacchiere e commenti che si fanno in attesa di essere visitati... forse!
Per i medici presenti: sono sicuramente esclusi da quanto rappresentato
in quanto ogni riferimento è puramente casuale... però, forse, potrebbe
servire a fare migliorare il rapporto medico-paziente.
Luciana Minghetti entra a far parte della Compagnia Marco Masetti nel
2002. Nella stessa diventa poi dal 2003 prima attrice e autrice dei testi
rappresentati, curandone anche le scenografie.
ABBONAMENTO CABARET
In «Senza rete» i migliori personaggi di cabaret di Paolo Casiraghi, a partire da
Suor Nausicaa, la monaca bergamasca motociclista del Monte Bergamone,
una donna dal carattere di ferro, che vive in un convento di suore in pensione,
si occupa di tutto, dalla mungitura delle capre alla coibentazione del tetto
del campanile e, come ama raccontare «con un filo di gomma e una lattina
di coca cola faccio su un compressore», riesce ad arrangiarsi con qualsiasi
cosa le capiti sotto mano, passando per un’interpretazione non canonica di
Shakespeare, scovando i doppi sensi nascosti nei testi dell’autore inglese,
fino ad incontrare Capitan Futuro, acido eroe spaziale ed il mitico cantante
spagnolo Manuel Garcia Chuparosa de la Pierna, affascinante cialtrone con
le sue strampalate canzoni.
Paolo Casiraghi, bergamasco, classe 1972, esordisce nel 2002 con lo
spettacolo teatrale Spoon River, al teatro Filodrammatici di Milano. Forma
la sua preparazione attoriale alla scuola teatrale di Lecco sotto la direzione
del maestro Edoardo Borioli. Si distingue generalmente in ruoli drammatici
e con personaggi negativi, ma nel 2007 decide di mettere a frutto la sua
vena umoristica e segue il laboratorio Zelig di Pavia e Democomica al Teatro
Franco Parenti. Dal 2008 sbarca a Colorado (Italia 1), con il personaggio
di Suor Nausicaa, la monaca bergamasca motociclista, fino all’ edizione
autunno 2010. Nell’autunno del 2011 entra a far parte del cast di Zelig Off
( Canale 5) con il personaggio di «Manuel Garcia Chuparosa de la Pierna»,
consacrato a partire da gennaio 2012 dal palco di Zelig Arcimboldi 2012, in
prima serata su Canale 5.
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domenica
15 gennaio
2017
- ore
16:30
sabato 9 gennaio
2016
- ore
21:15
venerdì 20 gennaio 2017 - ore 21:15
L’INCANTO VERDE
SONGS FOR UKULELE
AL BÀLADUR
con Christian Lisi Ukulele Trio
con La Compagnia Gloria Pezzoli
di Gloria Pezzoli e Giorgio Giusti
regia Giorgio Giusti
ABBONAMENTO DIALETTALE
MUSICA
L’incanto verde, una balera, una sala da ballo di Bentivoglio, qui sta per giungere
una delle stelle di quell’anno, il 1961, Adriano Celentano, e tutti sono in spasmodica
attesa. Ecco, Adriano Celentano, sintetizza bene un’epoca di forti cambiamenti e
trasformazioni, i primi anni 60, gli anni del Boom economico, un’epoca felice, ormai
passata, che l’Italia purtroppo mai più conoscerà. Adriano Celentano riassume
alcuni motivi di quell’Italia: innanzitutto le canzoni, diventate un fenomeno di massa
grazie anche ad alcune fortunatissime trasmissioni televisive, come il Musichiere.
Ma non erano solo canzonette, erano il mezzo di trasportare nuovi messaggi:
innanzitutto l’americanizzazione, visto che le canzoni erano modellate su ritmi della
nascente musica rock e pop americana; poi gli stili di vita, l’abbigliamento, il modo
di vestirsi di parlare. Insomma, quelle canzoni e quei cantanti furono il modello per
milioni di giovani italiani che così decisero, inconsapevolmente, di essere diversi,
molto diversi dai loro genitori e nonni. E l’Italia di oggi è figlia di quell’Italia, visto
che allora si smaniava per ascoltare Celentano cantante e oggi si smania per
ascoltare Celentano come maestro di pensiero politico. Il Boom, i suoi contorni
si riassumono nella figura della giovane Nellina: vuole comprare un’automobile,
vuole andare ad abitare a Bologna, vuole aver un lavoro. Il Boom trasforma le
donne italiane, le cambia profondamente. Il mito della città industriale, in questo
caso Bologna, richiama folle di giovani dalle campagne, svuotando intere famiglie
e cambiandone le vite; mentre oggi, al contrario, Bologna si sta svuotando e i paesi
tornano a riempirsi. Le donne vogliono uno spazio di autonomia, fare le cose che
abitualmente facevano gli uomini, come guidare o avere una vita indipendente
dalla famiglia. E ci riescono, a volte dopo un pò di battibecchi in famiglia, ma poi
tutti sono felici e fieri. Lavorare no, non era una novità, le donne avevano sempre
lavorato, almeno quelle del popolo, anche un pò di più dei loro uomini.
Il progetto Ukulele nasce nell’inverno del 2009 quando per scherzo ho
comprato un piccolo ukulele in un negozio di strumenti musicali. La spesa
era così piccola che decisi di acquistarlo immediatamente e farmi un mini
regalo di natale in anticipo. Nel mio cammino ho incontrato persone che
hanno e condividono tutt’ora questa mia nuova passione, come Lorenzo
Lucci altro ukulelista al quale ho passato questo “tormentone” per l’ukulele
in Ungheria durante un festival. Nel progetto ho anche incontrato Matteo
Zucconi contrabbassista, il quale ha sposato a pieno anche lui questa
passione. Nel disco hanno collaborato anche tanti altri musicisti e cantanti,
Davide Brillante chitarrista, Claudio Zappi clarinettista, Antonio Rimedio
Fisarmonica, Pippo Guarnera hammondista, Guido Sodo bandolinistachitarrista e cantanti come Silvia Donati e Frida Forlani.
Christian Lisi, detto anche Django Reinhardt, dell’ukulele ha uno stile tutto
personale che riesce a trasmettere con arrangiamenti swing anni 30, e a
volte anche latini.
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venerdì 27 gennaio 2017 - ore 21:15
sabato 11 febbraio 2017 - ore 21:15
GIORNO DELLA
MEMORIA
MUNDIAL 82
con i ragazzi del laboratorio
avanzato “officine teatrali”
2016/2017
regia Dario Criserà
LA PUGNA E LA PIPA
UN MONDIALE PER SEMPRE
con Alessandro Pilloni
e Andrea Santonastaso
di Alessandro Pilloni
GIORNO DELLA MEMORIA
ABBONAMENTO PROSA
“Non si può comprendere il presente se si ignora e si tralascia il passato, e
Una storia sportiva che ha appassionato milioni di italiani. Un’impresa epica
raccontata vestendo i panni di quei protagonisti... E tra questi, quello del
grande Bearzot con la sua immancabile pipa. Non perdere l’appuntamento
con la storia, con i 3 gol di Rossi al Brasile e l’urlo di Tardelli alla Germania!
In un racconto a due voci, accompagnato dalle musiche e dai suoni di allora,
Pilloni e Santonastaso, ripercorrono l’avventura azzurra dei Campionati
Mondiali di Calcio dell’82 in Spagna, con un ritmo veloce, incalzante. I
due protagonisti si scambiamo continuamente la palla della narrazione
diventando, di volta in volta due giornalisti, gli stessi calciatori, Rossi, Zoff,
il grande Vecio Bearzot e la sua pipa, fino a identificarsi in tutti quei milioni
di italiani che quell’estate di trent’anni fa assistettero alla realizzazione di
un sogno. I due protagonisti creano un’atmosfera mordace tra il comico
e l’incredibile, per poi aprirsi da un certo punto alla graduale esaltazione
fino all’apoteosi finale. Si rivivono le partite proprio tornando indietro nel
tempo, in quel momento, con quei commenti, esattamente quelle critiche,
spesso vere e proprie battute comiche esilaranti. Si entra in particolare
nell’emozione indescrivibile della partita col Brasile, minuto per minuto,
come se si fosse in campo, ci si ritrova magicamente nella curva dello stadio
Sarrià di Barcellona, e poi dopo per le via di Madrid, nella speranza, nell’attesa
del miracolo, come se non sapessimo più come andrà a finire, perché per
questa ora e un quarto di spettacolo si è là, proprio là, in quell’estate torrida
del 1982.
non lo si analizza a dovere”
Marc Bloch (Apologia della storia)
Una raccolta di materiale narrativo, storico, artistico, musicale e didattico
sul tema della Shoah.
Il “Giorno della Memoria” si pone l’obbiettivo di ricordare lo sterminio e la
persecuzione del popolo ebraico, dei deportati militari e politici nei campi
nazisiti “affinchè simili eventi non possano mai più accadere”. Per far questo
crediamo sia necessario uno sguardo ampio, che vada dagli avvenimenti
precedenti all’Olocausto fino ai giorni nostri. Una selezione di letture, una
molteplicità di voci e di punti di vista per capire come è stato possibile il
manifestarsi di uno dei periodi più oscuri della nostra storia.
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domenica
12 febbraio
16:30
sabato 9 gennaio
20162017
- ore- ore
21:15
venerdì 17 febbraio 2017 - ore 21:15
BOJA D’UN DIEVEL
TAN I DADE S
con La Compagnia Bolognese
con Carlo Maver
Al Nostar Dialatt
commedia brillante in tre atti di
Marcello Gamberini
regia Mauro Baricordi
ABBONAMENTO DIALETTALE
MUSICA
ll mito eterno di Faust rivive grazie al protagonista, ansioso di porre fine alle
angherie di moglie e suocera e ritrovare così la pace domestica.
I desideri, in fondo, sono quelli di un uomo semplice, desideroso di rivivere una
parvenza di gioventù e di assicurarsi un futuro senza preoccupazioni economiche.
Scettico ma tuttavia contento della piega presa dagli eventi sarà messo a dura
prova dal fautore delle sue fortune, ma grazie all’arguzia bertoldesca saprà
comunque piegare la realtà in suo favore.
Italiano emigrato in Argentina lui, Argentina emigrata in Italia lei...
bandoneonista, flautista e compositore con una passione per il jazz e
la musica dal mondo... lui... cantante, compositrice, percussionista e
chitarrista con la passione per la musica popolare Lei... un incontro per caso,
per curiosità, per determinazione, in tutti i casi l’arte dell’incontro, dove le
proprie creazioni si fondono e si trasformano nella creatività dell’altro in uno
spazio musicale fatto di visioni e contaminazioni, di viaggi reali e immaginari.
Un luogomusica dove tutto può succedere, basta essere in ascolto.
La Compagnia opera da oltre 40 anni rappresentando commedie dialettali,
per promuovere e diffondere la cultura Dialettale Bolognese. L’associazione
è composta da 27 componenti, tutti dilettanti, che si propongono con il
loro impegno di divertirsi offrendo alcune ore di allegria ad un pubblico di
giovani, adulti, bambini ed anziani.Un po’ per piacere, un po’ per necessità,
il gruppo è autosufficiente per scene, arredi, trucco, luci e impianto acustico.
Credendo fermamente che il dialetto rappresenti per tutti un legame con
la tradizione e uno strumento di coesione, il suo studio e il desiderio di
tramandarlo alle nuove generazioni sono diventati gli scopi dell’attività.
Carlo Maver, flautista, bandoneonista, compositore e contemporaneamente
coltiva la passione per i viaggi solitari in paesi esotici e remoti come il Kurdistan, il
Mali, il deserto del Sahara, l’Uzbekistan, il Turkmenistan, la Turchia e l’Indonesia,
ricavandone esperienze di vita che sono autentiche fonti di ispirazione creativa per
la sua musica. Carlo Maver è un musicista che parte sempre dalla melodia per poi
sviluppare attorno ad essa il suo discorso musicale sempre lirico ed impregnato di
Tango e sonorità mediterranee.
Maver è uno dei pochi allievi del grande bandoneonista argentino Dino Saluzzi e si
è esibito in Portogallo, Spagna, Francia, Albania, Argentina, Australia, Afganistan,
Etiopia e al fianco di musicisti come Henghel Gualdi, Nicola Stilo, Javier Girotto,
Daniele di Bonaventura, Flaco Biondini, Cheryl Porter, Kay Foster Jackson, Felice
del Gaudio, Antonio Marangolo, Simone Zanchini, Stefano de Bonis, Francesca
Sortino, Pasquale Mirra e Giancarlo Bianchetti.
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sabato 18 febbraio 2017 - ore 21:15
VENERDI’ 24 e SABATO 25 FEBBRAIO 2017 - ORE 21:15
DI MARC HE I DE
MOTE L FORE ST
con Andrea Di Marco
MAGI E, FOLL I E E
PE RIPEZI E
DI UN MANCATO
PORT I E RE DI NOTTE
di e con Michele Foresta
ABBONAMENTO CABARET
Andrea Di Marco canta, suona, a volte prova a ballare ma soprattutto fa
ridere. Il suo spettacolo è soprattutto energia, è un musical, è un continuo
gioco che usa la musica come materia prima. Andrea prende le canzoni, le
strappa, le stropiccia e le incasina come fa un bambino con il pongo.
Durante lo spettacolo ci si trova a cantare come davanti ad un falò in una
sera d’estate... alcuni intonano il ritornello, alcuni se la ridono, c’è chi si
abbraccia, c’è addirittura chi limona. Questo e molto altro è lo spettacolo di
Andrea Di Marco.
LO SPETTACOLO E’ IN
SCENA AL TEATRO JOLLY DI
CASTEL SAN PIETRO TERME
VIA MATTEOTTI 99
DA S E T T E M BR E 2016 AD AP R I L E 2017
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Volto di Zelig, Zelig1 e Zelig Off, inizia la sua carriera artistica con il gruppo
comico-musicale dei Cavalli Marci, capitanati da Claudio Rufus Nocera.
Partecipa con loro come attore-musicista a programmi come “Ciro il figlio
di Target”, “Serenate” di Fabio Fazio e “Palcoscenico”.
Ha fatto parte del cast fisso di “Bulldozer” edizioni 2003-2004 e 2005. Nel
2007 -2008 fa parte del cast di “Quelli che il calcio e…”, di “Zelig off 2008” e,
insieme al gruppo dei Bermuda Circus, è la colonna sonora comica di “Mai
dire Martedì”. L’anno 2009 lo vede protagonista, questa volta come comico
solista, di “Mai Dire Gol”. Nel 2011 collabora con STRISCIA LA NOTIZIA in
qualità di autore. Nel 2015 inizia a collaborare con “Caterpillar” su RADIO
2, e inizia la sua carriera, italiana e internazionale, sul web, con i video di
“Ndrangheta”, fortunata serie che, nel 2016, lo porta a fare parte del gruppo
di artisti coinvolti nel progetto “Niente TV”.
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Viale Terme, 1010 - Castel San Pietro Terme - 051.941101
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(non scolastici)
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venerdì 10 marzo 2017 - ore 21:15
domenica 12 marzo 2017 - ore 16:30
T H E YAW P
COME DESDEMONA
con
con Anna Venturoli, Arianna Trevisani,
Laura Zavagno, Beatrice Baldin,
Federica Minardi, Sara Riccio,
Veronica Pirazzini, Martina Piletti,
Simone Sermenghi
The Yawp Cover Band Rock
Bolognese
regia Dario Criserà
MUSICA
Il mio barbarico YAWP
Con lei mi ribello alla solitudine di stare in una compagnia estranea,
al rumore di un silenzio assordante,
quando tutto quello che desideri è una carezza
e tutto quello che ottieni è un altro attimo di malinconia.
In questi momenti, quando non sento l’affetto che cerco,
la comprensione e la condivisione,
io urlo il mio barbarico YAWP,
che risuona sopra i tetti del mondo.
Walt Whitman
Serata Live con The Yawp Cover Band, una giovane formazione bolognese per una
serata al ritmo di Rock and Roll. Non mancherà buona musica italiana per giovani
e meno giovani.
GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA
“Forse se io resto qui, ferma, immobile, se non parlo più, se non mi muovo
più, forse questo torpore mi farà la grazia di arrivarmi al cuore e al cervello,
così non sentirò più niente. Perché è perduto, tutto perduto, è finito, tutto
finito. Certo io potrei smascherare e rivendicare, e lui potrebbe rendersi conto,
prendere atto, ritirare le accuse, punire i colpevoli, perfino chiedere perdono,
ma noi due. Noi due non potremo più restare da soli un solo istante. Sarebbe
intollerabile restarcene lì, intorno all’immagine di un amore che non c’è più,
che non è più il nostro. E allora forse, se io resto qui, ferma, immobile, se non
parlo più, se non mi faccio più notare da nessuno forse, alla fine, non sentirò
troppo male. A loro viene naturale strapparci via, perché noi siamo dei fiori,
no? E non è che non faccia male, fa male da morire, è che io non saprei come
altro fare, e allora forse se resto qui, ferma, immobile, inchiodata alla terra,
forse alla fine non ne morirò. Un po’ mi dispiace per quello che avrei potuto
fare, crescere, diventare una donna vera, una donna adulta, lavorare, avere
dei bambini, una casa, o semplicemente invecchiare. Ma ormai è tardi, se solo
servisse a qualcosa, se almeno da tutto questo qualcuno riuscisse a imparare
qualcosa.”
Otello - William Shakespeare
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sabato 18 marzo 2017 - ore 21:15
domenica
19 marzo
2017
- ore21:15
16:30
sabato 9 gennaio
2016
- ore
BUHI
LA C UCHÉNA D LA ZIA
LA PAURA FA 90
di e con Enzo Paci
con La Compagnia del Corso
tre atti brevi di Anna Neri
regia Fioralba Burnelli
ABBONAMENTO CABARET
ABBONAMENTO DIALETTALE
Enzo Paci è un attore teatrale e cinematografico. Nel 2000 consegue
il diploma presso la scuola di recitazione del Teatro Stabile di Genova
e immediatamente comincia la sua avventura teatrale, avendo così
l’opportunità di essere diretto da grandi registi come: Luca Ronconi,
Valerio Binasco, Marco Sciaccaluga e di poter stare a contatto sul palco con
personaggi prestigiosi del calibro di: Mariangela Melato, Eros Pagni, Gabriele
Lavia. Nel 2003 si avvicina al mondo del cabaret e decide di portare avanti
parallelamente al teatro anche la sua passione per il comico. Da sempre
incuriosito dalle fragilità umane, Enzo Paci affronta nei suoi monologhi
temi in cui mette a nudo vizi e virtù dell’uomo moderno, smascherandosi lui
stesso in prima persona e raccontando ad esempio l’incapacità di gestire la
propria solitudine o la difficoltà nel fare delle scelte sentimentali o lavorative,
costantemente condizionato dalla terribile e castrante paura di fallire.
Di questo ed altro parla “Buh! La paura fa 90” il nuovo spettacolo di e con Enzo
Paci. Un viaggio spensierato attraverso l’emozione della Paura, dalle sue
origini fino ad arrivare alle nuove ossessioni figlie dell’era contemporanea,
come ad esempio la Plutofobia, la paura di diventare ricchi! Fortuna in Italia
abbiamo trovato la cura! Oppure l’Ablutofobia, la paura di lavarsi! Sugli
autobus c’è pieno! E tante altre.
Ma perché proviamo paura? Quanto ci limita la paura? E infine, si può vivere
senza paura? Queste sono le domande che si pone Enzo Paci durante lo
spettacolo e alle quali cercherà di dare una risposta anche con l’aiuto del
suo personaggio Mattia Passadore. Possibile? Ho paura di no.
In una nobile famiglia dell’anteguerra, numerosa ed alquanto bizzarra, la
vita diventa improvvisamente complicata a causa di malintesi, sotterfugi,
interessi economici e sentimenti che si intrecciano, creando situazioni
esilaranti e coinvolgenti, ma soprattutto a causa dell’arrivo di un personaggio
inaspettato che si rivelerà particolarmente interessante oltreché prezioso.
Alla fine saranno in grado i protagonisti di controllare i propri umori, ma
soprattutto di … tutelare i propri interessi ?
La “Compagnia del Corso” è una compagnia formatasi nel 2011, sotto la direzione
artistica di Gigi Pavani e composta da un gruppo di amici con la manifesta
ambizione di impegnarsi per dar luogo a rappresentazioni teatrali. Il nome della
compagnia esprime in sostanza sia le origini che la natura della comunità :
COMPAGNIA: perché siamo un gruppo che ama ritrovarsi e stare assieme,
principalmente per realizzare spettacoli teatrali, ma non solo, apprezziamo anche
i momenti di divertimento collettivo.
DEL CORSO: perché la maggior parte di noi si è conosciuta in occasione dei 3
Corsi di improvvisazione teatrale “Scespir ? Mo l’é roba da redder “, organizzati
negli anni 2007-2010 da Club “Il Diapason” e Teatro Alemanni.
Come è naturale i vari interpreti dei nostri spettacoli sono in parte cambiati nel
corso degli anni e sicuramente ancora cambieranno così come, nel corso della
vita, ci arricchiamo di nuove amicizie, comunque ricordando sempre con piacere
le esperienze trascorse insieme.
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sabato 25 marzo 2017 - ore 21:15
E R A U N P O ’ C H E C I P E N S AV O . . .
PI Ù O M E N O DA
CARLO GOLDONI
Laboratorio di recitazione condotto da Cristiano Falaschi
con Dario Criserà e Gloria Varini
regia Cristiano Falaschi
ABBONAMENTO PROSA
Un testo teatrale sarà il pretesto per iniziare un divertente percorso che
permetterà agli aspiranti attori di scoprire come il corpo e la voce possano
essere, attraverso l’azione scenica, il tramite tra il testo e lo spettatore.
La giusta respirazione e il corretto uso del corpo e della voce saranno le
fondamenta sulle quali costruire la consapevolezza espressiva. L’analisi del
testo e lo studio del personaggio completeranno il percorso che condurrà
ad una messa in scena aperta al pubblico.
Rivolto agli adulti, suddiviso in 20 incontri di 2 ore il lunedì alle 21:00
al Teatro Sala del Suffragio di Medicina, dal 7 novembre 2016.
Cristiano Quest’anno facciamo “La Locandiera” di Goldoni.
Dario
Ah bene, allora mi metto a cercare gli attori...
Cristiano Non c’è bisogno, ho già sentito Gloria, fa lei Mirandolina.
Dario
E tutti gli altri personaggi?
Cristiano Tutti gli altri li fai tu.
Dario
Sei matto? Saranno almeno 7 personaggi, senza contare gli
animali.
Cristiano Gli animali?
Dario
Sì, gli animali di scena.
Cristiano Guarda che non ci sono gli animali di scena nella Locandiera.
Dario
Ah già... quella è la vecchia fattoria... beh comunque io tutti
quei personaggi non li posso fare.
Cristiano Allora chiamo un altro.
Dario
Potevi chiamare Alberto Lupo...
Cristiano Peccato che sia morto... perché Alberto Lupo?
Dario
Così ti faceva anche l’animale di scena...
Cristiano (Uscendo) Imbecille.
I L G R A N D E G I OC O D E L L A C O M U N I C AZ I O N E
Laboratorio intensivo condotto da Maurizio Lazzarini
Qualunque cosa riguardi più di una persona si inserisce nel più grande gioco mai
giocato per durata, varietà, intensità: il grande gioco della comunicazione.
Quali sono le carte che ci giochiamo più spesso? Sappiamo utilizzarle al meglio?
Sappiamo distinguerle e capirne il valore? Scegliamo il gioco che ci piace o
quello più efficace per il risultato che ci proponiamo? Calcoliamo, prima di
giocare, quale potrebbe essere il possibile effetto? Ci sono giochi a cui non ci
piace giocare? A queste e ad altre domande proveremo, attraverso una ricerca
ludica di gruppo, a dare qualche risposta.
Gli incontri si svolgeranno il 14 e il 15 ottobre 2016.
C OST I
OFFICINE TEATRALI ADULTI
IL GRANDE GIOCO DELLA COMUNICAZIONE
Tessera Associativa Eclissidilana necessaria per l’accesso ai Laboratori
200 euro
gratuito
15 euro
PRIMA LEZIONE GRATUITA - Iscrizioni e informazioni [email protected]
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LA TRADIZIONE CONTINUA
La tradizione teatrale della nostra comunità è antica,
profonda; trova le proprie radici in un teatro comunale
- il primo dell’intera provincia di Bologna, costruito
alla fine del Seicento - ad essere finanziato con risorse
pubbliche. Oggi di quel teatro non restano molte
tracce, ma soltanto i ricordi, i documenti d’archivio e le
evidenze archeologiche conservate nella vecchia area in
cui aveva sede. Ma benché di quel luogo non rimangano
molte tracce visibili, la tradizione continua, in luoghi
nuovi, dove il passato dialoga con il contemporaneo, con altri protagonisti e
con modalità nuove.
Resta, tuttavia, il filo rosso di una tradizione, la tradizione di una città che crede
nel teatro e che decide ancora, nonostante le risorse per le attività culturali
siano ogni anno ridotte sensibilmente, di investire in una stagione ricca e
ancora più grande come quella della nostra Sala del Suffragio.
Anche quest’anno troveremo spettacoli di tutti i generi, con alcune novità, e
con il coinvolgimento di altre realtà culturali del territorio.
Ad Eclissidilana va il ringraziamento dell’Amministrazione Comunale per
il lavoro svolto nel 2015/2016 e un “in bocca al lupo” per i progetti che
condivideremo in futuro. Agli spettatori, che auspico sempre più numerosi,
l’augurio di una buona visione.
Ci vediamo a teatro!
Jessy Simonini
Assessore alla Cultura - Città di Medicina
Mauro Balestrazzi
Private Banker di Banca Fideuram
Via Canedi 32 - Medicina - 051.852608
Sala del Suffragio - Via Libertà, 60 - Medicina (BO)
Teatro 333 9434148 - [email protected] - www.saladelsuffragio.it