MARIA ELISABETTA NOVELLO

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MARIA ELISABETTA NOVELLO
MARIA ELISABETTA NOVELLO
Works
Maria Elisabetta Novello è una giovane artista che ha trovato nella componente materica che sta alla base del
suo lavoro, la cenere, il modo di concepire la magnificenza della vita disinnescandone la struttura autoritaria
ed obbligatoria dei fatti che si susseguono e mai più ritornano. La sua poetica è laica, assente da rimandi
di matrice religiosa eppure l’opera gode di una certa ieraticità, di riflessi che sembrano aspirare al sacro,
al divino. La direzione, io credo, sta nel fatto che Novello opera con segni precari una ricerca antropologica,
volta a svelare le identità, a restituire un silenzio parziale attraverso l’imparzialità della ripetizione. Il suo
lavoro accumula improvvisi infittimenti di significati e per questo motivo appartiene all’Oriente come
all’Occidente, al sacro e al profano, ispessendosi col progredire del tempo. L’opera di Maria Elisabetta Novello
rappresenta una continua ri-declinazione del già accaduto, prima di tutto attraverso il ri-adeguamento della
polvere di qualcosa che si trasforma in qualcosa d’altro. Il suo lavoro esprime un flusso controllato della
storia, personale ed universale, mediante le relazioni ordinate ed organizzate delle linee, dei cerchi, della
creazione che nella sua interezza sembra custodire l’energia vitale del mondo intero in un’unica immagine.
Lo strumento principale del suo lavoro è già una dichiarazione di mistero, una composizione manuale che
contiene in sé un’impronta di matrice fortemente concettuale. Nell’ornare e formare merletti di pigmento
Novello compie un’operazione rituale, precisa, pensata, un atto di memoria, un dettaglio domestico che
rallenta il tempo presente, rimbomba di passato, si va componendo nel futuro. I suoi grandi merletti tatuati
sul pavimento o i centrini dipinti su vetrini da esami di laboratorio scientifico contengono microinformazioni
labili ed evanescenti, sono lavori preziosi, giochi tra apparizione di linee, ricami, curve e sparizioni attraverso
una pratica concettuale di grande contemporaneità e inusuale individualità. Se l’uomo nella vita quotidiana
oscilla rigidamente lungo la tangente del fare e non fare, Novello procede per sbilanciamenti affermando
un’esperienza e cancellandola immediatamente. Senza pentimento e senza ripensamenti. La forma estetica
dell’opera non vuole fissare un suo rigido e indelebile segno nel mondo, ma trasparire appena come sintomo
apparso e subito scomparso della fluidità esistenziale dell’arte.
Maria Elisabetta Novello is a young artist who has found in the primary material component of her works
– ash – the way to conceive the magnificence of life, by defusing from it the authoritarian and compulsory
structure of facts that follow each other to never ever return. Though her poetics is laic and contains no
religious echoes, the work is somehow endowed with a degree of hieratic solemnity, with overtones that
aim to reach the sacred and the divine. The direction taken depends – I believe – on the fact that Novello is
conducting, with precarious signs, an anthropological research aimed at revealing identities, at restoring
partial silence through the impartiality of repetition. Her work accumulates a sudden thickening of meanings
and for this reason it belongs both to the East as well as to the west, to the sacred as well as to profane,
gaining consistency as time progresses. The work of Maria Elisabetta Novello represents a continuous reslanting of that which has already occurred. Firstly through the re-adjustment of the dust of something
that is transformed into something else. Her work expresses a controlled flow of history, both personal
and universal, through the regimented and organised relations of lines and circles and of the creation that
in its entirety seems to be keeping under custody the vital energy of the entire world in a ingle image. The
principal instrument of her work is already the declaration of a mystery, a manual composition that contains
within itself a strongly conceptual matrix. In decorating and shaping pigment laces, Novello carries out a
ritual, precise and well thought out, an act of memory, a domestic detail that slows down time present,
resounds with the past and contains future. Here, large laces tattooed on the floor or doilies painted on
laboratory glass slides contain feeble and evanescent micro-information, they are precious works, playful
patterns of lines, embroideries, curves and disappearances achieved through a conceptual practice of great
contemporariness and unusual individuality. If man, in his daily life, rigidly oscillates along the tangent of
doing and not doing, Novello proceeds through loss of balance by stating an experience that is immediately
erased. Without remorse and second thoughts. The aesthetic form of the work does not intend to stamp
its rigid and indelible sign in the world, but to meekly transpire as a resurgent symptom that immediately
disappears in the existential fluidity of art.
Martina Cavallarin
Martina Cavallarin
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LIPARI
SOPRALLUOGHI
Luglio 2015. Ex carceri di Lipari. Cella B. Installazione.
Polvere di pomice e cenere di Stromboli su muro e panchina in pietra.
400x200cm circa.
Per lo spazio delle ex-carceri di Lipari, nella sala nominata cella B, in un luogo di prigionia dove gli sguardi furono segregati tra le
pareti di una cella, non posso non pensare alla privazione dello sguardo sul mondo. Uno spazio d’isolamento dove “ciò che non vedo
e non conosco” bloccato da quattro mura, assume l’irrinunciabile valore del vissuto nel dispiegarsi dell’esperienza stessa.
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Il mio lavoro vuole essere una finestra
per vedere oltre. Un paesaggio o
un orizzonte da contemplare in una cella
del carcere, stando seduti in una
panchina di pietra, posta di fronte
al muro. Non un paesaggio tangibile
e oggettivo, che appare ai nostri sensi,
ai nostri occhi, ma un paesaggio interiore
che si confonde con la nostra anima,
con il nostro vissuto, il riflesso
dello sguardo sul mondo di ogni
singolo individuo, la visione puramente
soggettiva, legata all’esistenza, ai ricordi,
alle emozioni connesse al paesaggio.
Immagino questo lavoro come
un modo di seguire scenari e visioni
silenti e immaginari, orizzonti
inafferrabili, paesaggi interiori.
Un luogo di contemplazione
dove l’orizzonte diventa il limite
irraggiungibile, una linea imprendibile
che si allontana mano a mano che io
cerco di avvicinarmi. Un’immagine legata
anche alla nostra umana condizione.
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L’opera prende forma partendo da un’azione, un’esplorazione degli spazi legati al
luogo in cui mi trovo a essere. Il processo si svolge per sopralluoghi nell’ex cava
di pomice e tra le ceneri di Stromboli. Ho raccolto le polveri con le quali poi ho
realizzato l’installazione nella cella. Una serie di fotografie sono parte del lavoro
e testimonianza documentaristica dell’esperienza.
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MARIA ELISABETTA NOVELLO
Nata a Vicenza nel 1974. Vive e lavora a Udine.
FORMAZIONE
1998
Laurea in Pittura. Accademia di Belle Arti di Venezia, Italia.
MOSTRE PERSONALI
2014 2013
2012 2011
2010
2008
2007
2004
2003
2002
2001
Be lost in the ether - Filippo Centenari Novello Maria Elisabetta– Galleria Paola Verrengia, Salerno.
Sopralluoghi - scatolabianca e Spazio PAePA, Milano, a cura di Martina Cavallarin e Federico Sardella.
Impalpabili variazioni Tattili - Galleria Cardi Pietrasanta, a cura di Federico Sardella.
Tre/1 - Tre modi d’interpretare oggi la pittura. Novello Zorzi Zuccheri. CICP Pordenone, a cura di Angelo Bertani.
Fragile anzi resistente - Associazione Culturale Colonos, Udine, a cura di Angelo Bertani.
The experience of gravity - Galleria Fabbri Contemporary Art, Milano, a cura di Martina Cavallarin. Data on Imperfection - Factory-Art, Berlino, a cura di Martina Cavallarin.
Liridi - Galleria Fumagalli, Bergamo, a cura di Annamaria Maggi.
Un/Limited - Galleria Traghetto, Venezia, a cura di Martina Cavallarin.
Una stanza tutta per sè - Galleria Erica Fiorentini Arte Contemporanea, Roma, a cura di Martina Cavallarin.
Punto di vista - Galleria Fabbri Contemporary Art, Milano.
16/256 livelli di grigio - Galleria 3g, Udine, a cura di Martina Cavallarin.
Causa-effetto - Nt Art Gallery, Bologna, a cura di Alberto Zanchetta.
Foucs in file - Colonos, Villacaccia di Lestizza, Udine, a cura di Paolo Toffolutti.
Lightness - Studio Vu, Lentate sul Seveso, a cura di Stefano Pirovano.
No Style - San Donà di Piave, Venezia, a cura di Boris Brollo.
In Cenere - Ospedale dei Battuti, San Vito al Tagliamento, Pordenone.
MOSTRE COLLETTIVE SELEZIONATE
2014
2013
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Premio Fondazione VAF - VI edizione: posizioni attuali dell’arte italiana. Palazzo Della Penna Perugia,
a cura di Volker W. Feierabend, Lorand Hegyi, Silvia Holler, Norbert Nobis, Peter Weiermair, Klaus Wolbert
Premio Fondazione VAF - VI edizione: posizioni attuali dell’arte italiana. Stadtgalerie Kiel,
a cura di Volker W. Feierabend, Lorand Hegyi, Silvia Holler, Norbert Nobis, Peter Weiermair, Klaus Wolbert.
Astratta tre - Fondazione Zappettini Chiavari, a cura di Paolo Bolpagni, Francesca Guerisoli,
Flavia Montecchi, Alberto Rigoni, Federico Sardella.
Premio Fondazione VAF - VI edizione: posizioni attuali dell’arte italiana. The Schaufler Foundation Schauwerk Sindelfingen,
a cura di Volker W. Feierabend, Lorand Hegyi, Silvia Holler, Norbert Nobis, Peter Weiermair, Klaus Wolbert.
Incrocio_2 fili nodi - PArCO2 Pordenone, a cura di Francesca Agostinelli.
Museo illuminato - Arte Contemporanea e nuovi percorsi museali, corrispondenze d’arte 2.
Museo Revoltella Trieste, a cura di Lorenzo Michelli.
La sequenza del fiore di carta - Sant’Elena, Venezia, a cura di Martina Cavallarin.
Art Miami - Galleria Fumagalli.
Esposizione temporanea Bocconi - Art Gallery, Milano.
Transparency belongs to Citizens Blumm Prize - Art in progress /U40. Ambasciata italiana Brussels,
a cura di Martina Cavallarin. .
Andata e ricordo. Souvenir de voyage - Mart, Rovereto.
Siate candidi come colombe e astuti come serpenti - Galleria comunale Castions di Zoppola,
a cura di Marco Minuz. 2012
Premio in Sesto - Il luogo come arte. Antico Ospedale dei Battuti, San Vito al Tagliamento,
a cura di Giorgia Gastaldon.
WOP works on paper - FABBRI.c.a. contemporary art, Milano.
Firewall - Time in Jazz - Centro laber, Berchidda Olbia-Tempio, a cura di Valerio Dehò,
progetto di Antonello Fresu e Paolo Fresu.
Premio Combat - Museo Civico G. Fattori ex Granai di villa Mimbelli, Livorno.
Punto fermo - Vent’anni d’arte contemporanea a San Vito al tagliamento.
Casa Cavazzini, GAMUD, Udine, a cura di Denis Viva.
2011
Punto fermo - Palazzo Altan, San Vito al Tagliamento (PN), a cura di Denis Viva.
Women White La dimensione dell’infinibilità - Fabbri Contemporary Art, Milano, a cura di Federico Sardella.
Round the clock - Evento collaterale 54. Esposizione Internazionale d’Arte - la Biennale di Venezia,
Spazio Thetis, a cura di Martina Cavallarin.
WPA 2011 - Lanificio Conte, Schio (Vicenza), a cura di Belinda Gueriero.
Passato presente dialoghi d’Abruzzo - Badia di S.Spirito al Morrone, Sulmona, a cura di Anna Imponente.
Passato presente dialoghi d’Abruzzo - CIAC Cento Internazionale per l’Arte Contemporanea,
Genazzano, a cura di Anna Imponente. Fam interference n°2. Disegnare il vuoto - Galleria Francesco Zanuso, Milano,
a cura di Francesca Alfano Miglietti (FAM).
2010
Il senso dell’ordine - Matteo Fato Maria Elisabetta Novello. Chiesa SS. Ambrogio e Bellino, Vicenza,
a cura di Stefania Portinari.
Un giorno di felicità - Miniartexil Ex Chiesa di San Francesco, Como.
Venti d’Arte in FVG ieri e oggi - Manzano, Udine.
Il segreto dello sguardo - Premio San Fedele. Galleria San Fedele, Milano.
Pilota project - Berlino. Progetto di Marco Pezzotta e scatolabianca.
Scrivere il silenzio - Galleria Il Milione, Milano, a cura di Matteo Galbiati.
Disegnar sui muri - Fabbrica del vapore, Milano, a cura di Marina Mojana.
L’arte dei giardini. Proposte di prossimità della natura - Terme di diocleziano, Roma.
Vette. Sentieri verso l’arte contemporanea - Palazzo Frisacco, Tolmezzo, Udine.
Memento - La Giarina Arte Contemporanea, Verona, a cura di Luigi Meneghelli.
The Goldberg’s Variations 2 - Mya Lurgo Gallery, Lugano, a cura di Martina Cavallarin.
Sull’invisibile - Galleria Ciocca Arte Contemporanea, Milano, a cura di Francesca Alfano Miglietti.
2009
Indefinito - LoStudio e Arearea, Udine.
La meglio gioventù - Galleria Comunale Arte Contemporanea, Monfalcone,
a cura di Andrea Bruciati Eva Comuzzi.
Ri/Generazione astratta - Galleria Fabbri Contemporary Art, Milano, a cura di Giorgio Bonomi.
Specchio specchio delle mie brame - Ragogna Udine, a cura di Erika Adami e Paolo Toffolutti.
The Goldberg’s Variations - 91mQ. Berlino, a cura di Martina Cavallarin.
Germinazioni - Mya Lurgo Gallery, Lugano, a cura di Martina Cavallarin.
Effimero - Vicenza, a cura di Alberto Zanchetta.
Il più profondo è la pelle - MUD Art Foundation, Milano, a cura di Donatella Nani, Francesca Fiorella.
Sant’Elena. La seduzione nel segno - Evento collaterale 53. Esposizione Internazionale d’Arte
la Biennale di Venezia. Sant’Elena, Venezia, a cura di Martina Cavallarin.
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2008
2007
2006
2005
2004
2003
Pre-Fazione - Galleria La Giarina Arte Contemporanea. Verona, a cura di Martina Cavallarin.
Welcome home - AB 23. Contenitore per il contemporaneo. Vicenza, a cura di Stefania Portinari.
Act on - Studiodieci city gallery, Vercelli, a cura di Matteo Galbiati e Mariarosa Pividori.
Un altro nastro per krapp - Galleria Interno 22, Roma, a cura di Martina Cavallarin.
Palinsesti - Castello, San Vito al Tagliamento (PN), a cura di Alessandro Del Puppo e Denis Viva.
Nati negli anni 70/80. Coll’action. Scelti bene in tempi estremi - Studio Dieci citygallery, Vercelli,
a cura di Giovanna Maulino e Maria Rosa Pividori.
I labirinti della bellezza - Premio Michetti. Museo Michetti, Francavilla al mare Chieti,
a cura di Maurizio Calvesi, Anna Imponente e Augusta Monferini.
Maravee - Villa Otellio Savorgnan, Ariis di Rivignano, Udine, a cura di Sabrina Zannier.
Incontri d’Arte - Italo Sloveni. Palazzo pretorio, Capodistria.
Ecco il bosco - Mestre, a cura di Luigi Viola.
Suadente e flebile allure - Galleria Della Pina Arte Contemporanea, Pietrasanta Lucca,
a cura di Alberto Zanchetta.
Sticeboris - Pavia di Udine, a cura di Monica Faccio ed Etrarte.
Maninfesto - Villa Manin Passariano Codroipo, Udine, a cura di Sarah Cosulich Canarutto.
Espace Vivant - Nt Art Gallery, Bologna, a cura di Alberto Zanchetta.
Torture Garden - Villa di Toppo Florio, Buttrio, Udine, a cura di Paolo Toffolutti.
Riprendiamocilanotte - Abside del cinema visionario, Udine, a cura di Paolo Toffolutti.
Hollywood - Galleria Contemporaneo, Mestre.
Retrovie Avanguardia - 1918-2000 dalle trincee all’Europa 2005. Forte Kluze di Bovec,
a cura di Museo Casabianca di Malo e della regione alta Austria di Linz.
Borsa Valori - Basilica Palladiana Salone degli Zavatteri, Vicenza, a cura di Stefania Portinari.
Re-lect - Visual Art live and cooking Villa Franchin, Mestre Venezia.
Artist of fun - Galleria Arte Studio Clocchiatti, Udine.
I care because you do - Galleria Contemporaneo, Mestre.
Q13 - Centro Culturale Candiani, Mestre.
PREMI
2014
2013
2012
2011 2010
2007
1999
Primo premio VI edizione Premio fondazione VAF - Palazzo Della Penna, Perugia.
Blumm Prize. Primo Premio - Ambasciata italiana. Brussels.
Menzione giuria Premio Combat in pittura - Museo Civico G. Fattori ex Granai Villa Mimbelli, Livorno.
Premio acquisto per la nuova collezione d’arte contemporanea - Comune di San Vito al Tagliamento (PN).
Premio Arti Visive. San Fedele - Milano.
Maninfesto. Primo Premio - Villa Manin di Passariano Udine, a cura di Francesco Bonami.
Premio Borsista 83.ma Bevilacqua La masa - Venezia.
COLLABORAZIONI
2009
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Indefinito - Installazione per lo spettacolo di danza e musica contemporanea.
Lo Studio, Arearea e Martina Bertoni.
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E-MAIL: [email protected]
CELL: 340 7732928
LABORATORIO: Via Bartolini 18, 33100 Udine
RESIDENTE: Via Dante 49/B, 33050 Gonars (UD)
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