Leggi - Parrocchia Maria Madre della Chiesa Matera Arcidiocesi di
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Leggi - Parrocchia Maria Madre della Chiesa Matera Arcidiocesi di
Estratto da l’editoriale di Filippo Lombardi Tempo di grazia che esige conversione È tempo di grazia, questo, e la nostra Chiesa di Matera – Irsina lo accoglie e lo vive con gratitudine, come un dono prezioso, del tutto gratuito, da parte del Signore.L’anno santo della Misericordia, la partenza del Vescovo Ligorio, l’apertura al culto della Cattedrale, l’annuncio del nuovo Vescovo, don Pino Caiazzo, avvenuta in tempi così brevi con gli eventi che l’accompagneranno: la sua consacrazione episcopale il prossimo 2 aprile e l’ingresso in diocesi il 16 aprile; la ricognizione delle reliquie di sant’Eustachio e di san Giovanni da Matera per prelevarne alcuni frammenti di ossa da inserire nell’altare della Cattedrale, la Quaresima… quanta grazia! Mentre il mondo brucia per le tante notizie negative che ogni giorno i media ci propinano: uccisioni, guerre, violenze contro persone indifese, litigi in parlamento per dichiarare normale (cioè normato da una legge) ciò che fin ora normale non è stato, non è e non sarà, immigrati che continuano a morire in mare, muri e steccati che si erigono, scandali, corruzione e tanto altro… si dipana sotto il nostro sguardo, invece, una storia diversa, guidata dalla Misericordia di Dio e illuminata dalla santità. Che bella la nostra Chiesa di Matera - Irsina che si identifica con la Chiesa Cattedrale, ritornata agli antichi splendori dopo lavori di restauro durati 10 anni. Bella non perché i suoi membri sono tutti già perfetti, ma perché tutti bisognosi di misericordia, assetati di verità, affamati della Parola di Dio. Bella per il coraggio della testimonianza di tanti suoi membri contro il pensiero unico. Bella per la sua capacità di dialogo con le istituzioni, con la società, con il mondo. Bella perché accogliente verso tutti, in modo particolare verso i poveri, gli ultimi, gli anziani, gli ammalati. Bella perché in cammino e in comunione. Bella perché è bella Maria, la Bruna, che protegge la nostra Chiesa e sono belli i figli Santi di questa Chiesa, come Giovanni da Matera, Ilario ed Eugenia, e tutti i santi protettori Eustachio e familiari martiri, Eufemia, Rocco, Maurizio, Bernardino, Giuliano, Michele… In questo tempo di grazia giubilare vogliamo far tesoro di tanta ricchezza e riproporre alla Città e tutte le comunità cittadine della diocesi non il retaggio di una cultura passata, obsoleta, ma la vivacità di una Chiesa che accoglie Cristo e lo serve nei poveri. Una Chiesa che promuove la cultura dell’incontro, della comunione, della solidarietà. Una Chiesa che annuncia la bellezza e la gioia del Vangelo per la vita di ogni persona, per la stabilità delle famiglie. Una Chiesa che accoglie le persone ferite o che vivono situazioni familiari difficili. Una Chiesa in uscita verso le periferie esistenziali per incontrare ogni uomo e donna assetati di felicità. E’ tempo di grazia, questo, e la nostra Chiesa di Matera – Irsina lo vive in stato permanente di conversione, per sperimentare tutta la Misericordia del Padre e per donarla a piene mani a tutti.