Comte Auguste (1798-1857) A. Comte nasce a Montpellier nel 1798

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Comte Auguste (1798-1857) A. Comte nasce a Montpellier nel 1798
Comte Auguste (1798-1857)
A. Comte nasce a Montpellier nel 1798 da famiglia di sentimenti cattolici e monarchici. Nel 1814 entra
all'Ecole polytecnique di Parigi e nel 1817 incontra il filosofo socialista Saint-Simon di cui divenne
segretario e con il quale collaboro'per sette anni.
Nel 1822 pubblica "Il piano dei lavori scientifici necessari per riorganizzare la società ", dopo due anni
romperà la collaborazione con Saint-Simon e successivamente nel 1826 inizia nella propria abitazione un
corso di filosofia.
L'opera più celebre di Comte" Corso di Filosofia positiva" appare nel 1830, è il primo di sei volumi, i
cinque volumi successivi verranno pubblicati tra il 1835 e il 1842.
Nonostante il successo ottenuto dalla pubblicazione del primo volume, Comte,non ottiene nessun
riconoscimento accademico.
Nel 1844 propone in occasione di un corso di astronomia popolare, una delle migliori sintesi del suo
pensiero "Il Discorso sullo spirito positivo", nello stesso anno perderà il posto di esaminatore riuscendo a
vivere a stento grazie ai sussidi ottenuti da amici e discepoli.
Altre opere:
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Discorso sull'insieme del positivismo
Calendario positivista
Sistema di politica positiva
Il catechismo positivista.
A. Comte morirà nel 1857 lasciando incompiuta l'opera: "Sistema soggettivo o sistema universale delle
concezioni proprie dello stato normale dell'Umanità".
L'interesse fondamentale da cui muove il pensiero di Comte è quello di promuovere una profonda e
decisiva riorganizzazione della società.
La Rivoluzione francese fu il sintomo di una grave crisi che investì tutta la civiltà europea,
il disordine morale ereditato è quanto letteralmente lo ossessiona.
La crisi è teorica, di idee, per questo egli si propone di stabilire un sistema di verità certo e
universalmente accettato, concernente il sapere, il mondo, l'uomo; si deve quindi, sostituire alle credenze
di tipo teologico -metafisico, il sistema delle scienze.
Nella metafisica Comte scorge un principio di dissoluzione e di disorganizzazione sociale, una sorta di
esortazione dell' egoismo e la teologia anzichè concentrare sulla vita presente tutte le energie degli
uomini, le disperde "subordinando la vita reale ad un destino chimerico".
Soltanto una filosofia e una morale "positiva" che concentrano tutte le speranze dell'uomo sulla vita reale
e collettiva potranno invece legare l'uomo al destino dell'umanità e quindi realizzare un ordinamento
razionale e morale insieme.
A questo proposito, Comte, enuncia alcuni principi che costituiscono la struttura di fondo del suo sistema :
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I sistemi del sapere sono "causa dei corrispondenti socio-politici".
Il progresso si identifica col progredire delle scienze.
La conoscenza procede per fasi o stati determinati.
Gli stati rispecchiano l'ordine oggettico delle cose.
Il progresso intellettuale e sociale è affidato, insomma, non tanto al precario impegno degli esseri umani,
quanto ad una forza di tipo naturale che si tratta di favorire nei modi più opportuni.
Ogni forma di sapere, afferma Comte, passa successivamente per tre stati differenti e teorici: è la Legge
dei tre stati, che egli asserisce di aver ricavato da considerazioni storiche oltre che dall'osservazione dello
sviluppo organico dell'uomo.
Il primo stato è quello teologico o fittizio, il secondo stato è metafisico o astratto, il terzo, infine, è
scientifico o positivo.
Lo stato teologico è il punto di partenza necessario dell'intelligenza umana, in cui l'uomo mediante la
fantasia attribuisce tutti i fenomeni naturali ad enti divini, soprannaturali e trascendenti e nello sviluppo
del genere umano corrisponde all'infanzia. Lo stato metafisico è soltanto transitorio, in questa fase l'uomo
mediante la ragione spiega i fenomeni della natura in base a forze occulte misteriose e astratte,
immanenti nella natura stessa e Comte lo paragona alla giovinezza dell'uomo.
Infine nel terzo stato quello di arrivo e definitivo, lo stato positivo, l'uomo rinuncia alle indagini dei primi
principi e della intima essenza delle cose e mediante l'esperienza osserva i fenomeni naturali così come
essi accadono, collegandoli tra loro secondo le loro leggi e viene paragonato alla maturità dell'uomo.
L'esempio più importante della spiegazione positivista è quello delle legge di Newton sull'attrazione; tutti i
fenomeni generali dell'universo sono spiegati dalla legge di gravitazione newtoniana giacchè questa legge
considera la varietà dei fatti astronomici come un solo unico fatto guardato, però, da punti di vista diversi
e consente di unificare con esso tutti i fenomeni fisici.