documento Settimana Santa - Piccole Sorelle del Vangelo
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documento Settimana Santa - Piccole Sorelle del Vangelo
Meditazioni sulla Settimana Santa dagli scritti di René Voillaume “Eccoci prossimi alla Grande Settimana. Non possiamo vedere avvicinarsi l’inizio della grande sofferenza di Gesù senza offrirci a lui, nostro grande ed unico amico, che ha sofferto nella sua anima e nel suo corpo in un modo che non potremo mai capire, e senza s cercare con tutta la delicatezza del nostro cuore di offrirgli un po’ d’amore gratuito, come il vaso di alabastro di Maddalena, un po’ di coraggio nella preghiera con lui al Getsemani,un po’ più di generosità nel desiderare e nell’accettare la sofferenza soffere e la croce incominciando con il rinnegarci, un po’ più di annientamento del nostro orgoglio, nel mistero dell’obbedienza che ha spezzato la sua anima … prego Dio che ognuno riceva, insieme con una illuminazione sulla sofferenza di Gesù, anche un desiderio rio efficace di penetrarvi più a fondo. Giovedì e venerdì sera, anche se avete lavorato tutta la giornata, non abbiate paura di stancarvi andando ad inginocchiarvi a lungo davanti a Gesù Eucaristia o davanti alla sua croce. In un tale anniversario sappiate appartarvi dalla folla per essere soli con Gesù . Andate con lui nel deserto per pregare.” Giovedì Santo dagli scritti di Charles de Foucauld “Quanto Quanto questa grazia infinita dell’Eucarestia ci deve fare amare un Dio così buono, un Dio così vicino a noi, un Dio così con noi, in noi, questa bellezza e questa perfezione suprema che si dona a noi … Quanto questa Eucarestia ci deve rendere teneri, buoni bu verso tutti gli uomini!” dagli scritti di René Voillaume “Il pane e il vino consacrati dal Signore nella sera della Cena, alcune ore prima di darci la prova dell’amore più grande, ci aiutano a penetrare nel cuore di un ministero che poteva essere inventato inventato e realizzato soltanto da un amore infinitamente grande avente a disposizione la potenza stessa del Creatore. Solo coloro che sono disposti a credere a un tale grado di amore sono dunque capaci ad ammettere l’Eucaristia come essa è. Questo sacramento è un segno soltanto per chi crede. La fede soltanto può raggiungere, al di là delle apparenze immutate del pane e del vino, il Corpo e il Sangue del Signore, Primogenito tra i morti. Il modo con il quale la Chiesa e i fedeli trattano l’Eucaristia è dunque dunqu indispensabile per fare dell’Eucaristia un segno percepibile agli occhi degli uomini. Sarebbe ancora un segno per il mondo, se trattassimo questo Pane e questo Vino come cose comuni? In quanto segno, l’Eucaristia deve essere completata e prolungata da gesti sti umani di fede, di venerazione, di adorazione e di amore che, nello stesso tempo, renderanno sensibili sia l’autenticità dei nostri sentimenti verso il Sacramento, sia la realtà indicibile ed invisibile che esso contiene … nel dare ai suoi discepoli il Sacramento della sua Passione e del suo Amore, Gesù istituiva una missione eucaristica nella quale il sacramento con la sua divina realtà nascosta sotto umili cose, ed il modo con cui i fedeli lo tratterebbero e lo userebbero, costituivano un solo segno indissociabile. in Un giovane musulmano di animo religioso ed al quale piaceva seguire uno dei suoi amici cristiani in chiesa, gli disse un giorno: “nel vedere come le persone si comportano, nessuno potrebbe supporre ch’esse credano veramente ad una Presenza Divina ivina in quel pane che vanno a ricevere.” L’agonia nell’orto degli Ulivi dagli scritti di Charles de Foucauld “Che Che fa nostro Signore nell’ultima ora che precede il suo arresto e l’inizio della Passione? Si ritira solo, a pregare … Così anche noi quando o siamo davanti a una grande prova, un pericolo, o dobbiamo affrontare una sofferenza, passiamo nella preghiera, la preghiera solitaria, gli ultimi momenti, l’ultima ora che ce ne separa.” separa. “Donna ecco tuo figlio … ecco tua madre …” (Gv 19,25-27) 19,25 dagli scritti di Charles de Foucauld ““Ecco “Ecco tuo figlio”. Queste parole sono rivolte alla santa Vergine: nostro Signore le dà tutti gli essere umani per figli, comandandole di avere verso tutti un cuore di madre … Ella ha compiuto e continuerà, durante l’eternità, l’eternit a compiere con una perfezione incomparabile quest’ordine di Dio come tutti gli altri. Siamo dunque assolutamente sicuri ch’ella ha per ogni essere umano un cuore materno e rivolgiamoci a questa madre diletta ed onnipotente in tutte le nostre necessità, con tanta fiducia quanto quella che un bambino ha per sua madre, per una madre che l’ama infinitamente di più di quanto possa fare una madre terrena e per una madre che può ottenergli da Dio assolutamente tutto ciò che è veramente utile all’anima … “Ecco tua madre”. Queste parole sono rivolte ad ogni anima. Tutti quanti dobbiamo trattare la santa Vergine come nostra madre, adempiere verso di lei i doveri che un buon figlio ha verso un’ottima madre: affetto, onore, servizio, fiducia, in una parola tutto ciò che nostro Signore stesso tributava alla santissima Vergine … abbiamo verso di lei una fiducia assoluta ed invochiamola, senza esitare, con questa fiducia, in tutte le nostre necessità, in tutti i nostri desideri, in tutte le nostre azioni … per essere fratelli fratelli di Gesù é assolutamente necessario essere figli di Maria.” Pasqua dagli scritti di Charles de Foucauld “Mezzanotte, alleluia, alleluia, alleluia! Suona mezzanotte. Il mio Signore è risorto! Alleluia, alleluia, alleluia! Il mio Dio non è più nella nel tomba e la tomba non è aperta: la porta rimane chiusa, i sigilli non sono stati toccati, ma la tomba è vuota, il mio Dio non vi è più: è risorto, come aveva detto: surrexit sicut dixit,alleluia, alleluia, alleluia! Io stavo in adorazione dinanzi a questa fredda pietra e il mio Dio non vi è più … io piangevo accanto a questo sepolcro e il mio Dio non vi è più … io ero venuto a piangere sotto questi alberi, sotto i freddi raggi della bianca luna …. ero venuto a piangere il mio Signore morto, il mio beneamato qui sepolto se … egli non è più morto, non è più sepolto : ma è sempre il mio beneamato …. Egli non è più in questo giardino, non è più accanto a questi cupi alberi … egli è vivo per l’eternità …” “Alleluia, Alleluia, alleluia! Il mio Signore è risorto! Alleluia! Il mio Beneamato Ben è risorto! Alleluia! Il mio Dio è risorto! Alleluia! Colui che piangevo morto è vivo per sempre! Alleluia! O bianca luna risplendi! O fredda luna, incendia i nostri cuori ! O luna, dà luce come sette soli, o notte scompari! Ombre, dileguatevi! O notte, te, illuminati! Ombre, scomparite! L’eterna Luce è apparsa! Che tu sia benedetto, che tu sia benedetto, che tu sia benedetto! Santo, santo, santo! Benedetto sia il Signore. Alleluia! Lumen Christi! La luce del Cristo risplende, la notte s’illumina, la notte brilla, il Cristo è risorto! Alleluia! Alleluia!” dagli scritti di René Voillaume “Pasqua è la presenza viva, divina, umanamente gloriosa di Gesù, con la certezza che un giorno saremo come Lui, con il nostro povero corpo glorificato come il suo. Il crederlo fermamente dà una grande gioia, una reale speranza. Questa è la certezza che vorrei il Signore deponesse, come una grazia, in questo giorno della sua Resurrezione, nell’intimo del cuore di ciascuno di voi. Quest’attesa immediata deve influire sulla nostra vita: ci sarà un altro mondo, un'altra vita,un’altra terra. Questa è la certezza di Pasqua. ” ( Le immagini sono delle icone dipinte da piccola sorella Consuelo )