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Student Branch Journal - Volume 3.2 - Marzo 1998
Volume 3.2 - Anno primo - Marzo 1998
Direttrice: Virginia Mattera - Redattore: Ivan Rigoni
Hanno collaborato: ing. Simone Buso, Simone Friso
Realizzazione versione PDF: Marco Adami
In questo numero:
1. Rapporto sul Micromouse Contest 1998
2. Sopravvivere alla rete del DEI: anteprima
3. Curiosità
4. Cercare documenti IEEE online.
5. Sulle ovvie soluzioni
6. Questionario
Novità:
A partire da questo numero troverete inclusi giochi di abilità proposti da Simone Friso,
nei quali vi invitiamo a cimentarvi. Le soluzioni le troverete nel prossimo numero.
Buon divertimento.
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Student Branch Journal - Volume 3.2 - Marzo 1998
1 Rapporto sul Micromouse Contest 1998
Il nostro Councelor, prof.Tenti, e alcuni suoi collaboratori sono stati di recente
oltreoceano. Ad Anaheim, Los Angeles (CA) si è svolta APEC '98 (per intenderci, Applied
Power Electronics Conference), nell'ambito della quale ha avuto luogo, come ogni anno,
il Micro Mouse Contest.
Gli undici partecipanti, provenienti da tutto il mondo, hanno messo alla prova i loro
"topolini". Ha vinto un australiano, con il suo Mitee Mouse, in seconda posizione un
americano (Microsoft) e terzo un inglese. Tra gli altri c'erano un giapponese, un altro
americano (MIT), un Canadese e due di Singapore.
Per chi non avesse letto l'articolo sul Micro Mouse Contest apparso nel precedente
numero, ricordiamo che si tratta di realizzare una "macchinina" (non necessariamente
dotata di baffi e coda ) che sia in grado di esplorare autonomamente un labirinto,
raggiungere il centro e, possibilmente, individuare il percorso minimo che collega la
partenza e l'arrivo. Il labirinto, un quadrato di qualche metro per lato, era costituito da
celle (a loro volta quadrati di una quindicina di centimetri per lato). I concorrenti avevano
ognuno dieci minuti di tempo per esibire i loro progetti.
Innanzi tutto veniva misurato il tempo impiegato dal topo per raggiungere il centro la
prima volta, poi il costruttore poteva decidere di farlo tornare indietro esplorando il
labirinto alla ricerca del percorso più breve, oppure di riposizionarlo alla partenza e fargli
percorrere lo stesso cammino ripetutamente a velocità sempre più elevate. Il topo che è
riuscito a fare in questo modo (senza bloccarsi) ha raggiunto una velocità straordinaria,
ma nei tratti più tortuosi si à un po' ammaccato! Un altro topo si è costruito la mappa del
labirinto, ma per qualche motivo ignoto ha posizionato un muro dove non c'era, per cui
percorreva con grande sicurezza un certo tratto, poi si fermava all'improvviso e tornava
indietro, convinto di trovarsi in un vicolo cieco!
E questi erano i topi che funzionavano, perché altri erano più tra le mani dei costruttori,
che armeggiavano con i cacciaviti, che sulla pista, come ad esempio i "topi" di
Singapore.
In quanto a tecnologia il topo canadese era di gran lunga il migliore: di piccole
dimensioni e veloce, affrontava le curve con grande disinvoltura (a differenza di altri, che
ruotavano rigidamente di 90°); sfortunatamente, dopo aver raggiunto il centro per la
prima volta si è ritenuto soddisfatto, e nel tempo restante il costruttore ha tentato invano
di rianimarlo.
Alcuni ricercatori del DEI sono pronti a mettersi al lavoro, con la collaborazione di
studenti volenterosi, per realizzare un "Topo di Dipartimento" e magari partecipare al
Contest in un prossimo futuro. Non è un'idea allettante? Chiunque fosse interessato si
faccia avanti!
(Si ringrazia l'ing. Simone Buso per la disponibilità e il tempo concessoci)
a cura di Virginia Mattera ([email protected])
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2 Sopravvivere alla rete del DEI: anteprima
Con la primavera arrivano i primi fiori, che poi, in qualche caso, diverranno frutti. Lo
Student Branch è talmente efficiente che salta il fiore per arrivare direttamente ai frutti.
È il caso di un progetto iniziato a metà novembre e che sta vedendo la luce in questi
giorni, in anticipo su quella che doveva essere la tabella di marcia. Si tratta di un
fascicolo, dispensa, libello...chiamatelo come volete, ma io preferirei manuale, dedicato
a chi vuole avvalersi presto e bene di tutti i calcolatori della rete del DEI destinati agli
studenti.
Vi chiedete come mai non possano bastare i manuali Unix in biblioteca e quelli messi a
disposizione dagli addetti? Semplice: sono troppo e troppo poco, insieme. Dicono
troppo sul sistema operativo, anche quello che serve solo agli addetti ai lavori; dicono
nulla a proposito della peculiarità della rete del nostro dipartimento e del software
installato, che, invece, serve per tesine, simulazioni, eccetera.
In pratica si desiderava dare alla luce un manuale che dicesse tutto (ma solo)
l'essenziale per essere subito produttivi con un sistema operativo complesso come
Unix, che, in varie salse, trovate installato su quasi tutte le macchine del dipartimento.
Altro scopo era quello di unificare documentazione già disponibile ma scarna e sparsa,
per cui inservibile.Siamo convinti di avere imboccato la strada giusta per raggiungere il
nostro scopo, ma il vero banco di prova saranno i giudizi di chi si servirà di questo
manuale, per ora disponibile in versione online, anche se ancora incompleta (
http://www.dei.unipd.it/~icecube/guida/), ma presto disponibile nella forma cartacea, non
appena avremo completato il blocco di argomenti principali: introduzione, la shell di
Unix, la rete del DEI, posta e news, principali software didattici installati, iscrizione e
regolamento, Frequently Asked Questions. Tutto quello che c'è da sapere in una botta
sola, senza cercare altrove!
Come coordinatore dei lavori ringrazio tutti i miei collaboratori per l'impegno e
l'interesse dimostrato; Spangaro Raffaele, Giacomo Olivato, Luisa Tomaello, Paolo
Cogo, Andrea Sivieri, dott.Paolo Capretta e il ns. presidente Alfiero Santarelli. Inutile dire
che attendiamo giudizi, critiche e complimenti da parte vostra sul nostro operato, meglio
se prima del completamento dell'opera, in modo da porre rimedio agli inevitabili errori e
alle lacune. Un grazie particolare va al system manager Valerio Pulese per l'attenzione
prestataci e per le preziose informazioni che solo chi governa la rete può dare. Un
ulteriore grazie a chi mi ha spinto a dar vita a questo progetto: lo staff 1997 dello Student
Branch.
a cura di Ivan Rigoni ([email protected])
3 Curiosità
Da un mazzo di 52 carte vengono estratte successivamente due carte senza che venga
reinserita la prima carta estratta. Calcolare la probabilità che la seconda carta sia una
asso.
La soluzione è 4/52, come per la prima carta estratta. Fuorviati dalla prima estrazione si
può incontrare qualche difficoltà di ordine psicologico ad accettare questo fatto, ma
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basta pensare ai possibili esiti della prima estrazione e di conseguenza alla probabilità
di pescare un asso dalla seconda. Attraverso un teorema della teoria della probabilità
(teor. della probabilità totale) si perviene rigorosamente al risultato, detto:
Ai={asso estratto alla i-esima estrazione}
AiC={evento complementare}
P[A2]=P[A2|A1]*P[A1]+P[A2|A1C]*P[A1C]=
=3/51
* 4/52+
4/51*48/52 =4/52
Le difficoltà "psicologiche" cui accennato sopra si riallacciano al folklore legato al gioco
del lotto. Proprio alla quarta settimana di Febbraio è uscito un numero "assente" da
tredici settimane e nel quale tutti riponevano le proprie speranze tradotte in
scommesse: "prima o poi uscirà", "è improbabile che continui a non uscire" erano i
commenti dei giocatori o almeno quello che molti hanno pensato almeno una volta.
Invece il gioco del lotto rientra nella classe delle cosiddette prove di Bernoulli, cioè prove
ripetute e INDIPENDENTI di un certo esperimento, in questo caso estrazione di 5
palline per ognuna delle 10 ruote da un'urna che ne contiene 90. La chiave del discorso
sta infatti nel fatto che ogni volta che si effettua un'estrazione è come se tutte le
precedenti non ci fossero state, cioè sono "senza memoria".
Quindi un dato numero potrebbe continuare a non "uscire" su una certa ruota (e la
probabilità è sempre 85/90) per molto di piu' di 13 settimane, come anche uscirci di
seguito per altrettante. Questo, in barba ai giocatori ignari della cosa, ma con un buon
guadagno da parte di chi gestisce il gioco del lotto. ;-)
a cura di Simone Friso ([email protected])
Fonti: "Esercitazioni di teoria della probabilità", Monti-Pierobon
4 Cercare documenti IEEE online
A qualcuno, spero, non sarà sfuggito l'articolo in prima pagina dal titolo Going to the
OPeRA comparso nel numero di settembre 1997 dell'Institute, allegato dello Spectrum,
che tutti gli iscritti IEEE ricevono a casa ogni mese più o meno puntualmente. Ad ogni
modo l'articolo tratta di un servizio messo in piedi dalla IEEE che consente di spulciare
e consultare una buona fetta di documenti emessi dalle varie societies negli ultimi anni:
periodici, transactions e altro. Purtroppo quello che non ho ancora visto è
un'unificazione di tutti i servizi bibliografici in un solo sito WWW, con una sola URL.
Spectrum ha un suo sito (www.spectrum.ieee.org); il servizio bibliografie online ha il
suo (http://www.biblio.ieee.org); il servizio giornali online (JOLLY=Journal Online Launch
Year) che doveva partorire OPeRA è ancora in piedi, per cui vi è ancora una sensazione
di smarrimento tra gli utenti del servizio che non sanno dove cercare, me compreso.
In attesa che appaia una benedetta unica pagina WEB che unifichi le tre cose, voglio
darvi alcune dritte, dato che ho avuto a che fare con la ricerca di una transaction che in
biblioteca al DEI non c'era. Dopo un'oretta e mezza di navigazione mi sono detto:
"possibile perdere tutto 'sto tempo?".
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OPeRA.
Cominciamo: aprite il vostro browser preferito; Netscape, lynx, etc. e puntatelo
all'indirizzo (URL) http://www.jolly.ieee.org. Vi appare una bella pagina di benvenuto.
Subito gli avvertimenti:
• Parte della documentazione è in formato .PDF, per cui potrebbe servirvi Acrobat
Reader, che potete scaricare a partire da lì.
• Potete farvi un giretto nel servizio (demo), ma se sapete già cosa cercare, meglio
che andiate subito alla voce registration.
La registrazione consiste nel mettere i vostri dati in una pagina-modulo, della quale
dovete seguire le poche e chiare istruzioni, dopodiché, vi viene assegnato un numero,
che vi servirà da password. Scrivetelo su un foglietto e tenetelo accanto alla vostra
tessera personale di membership, perché per accedere ad alcuni documenti vi verrà
richiesta la combinazione numero_di_membership/password, altrimenti picche!
Ora vi ho già risparmiato un pò di tempo (e bolletta, se navigate da casa!). Fatto questo
potete tornare alla pagina principare e cliccare alla voce OPeRA ed andare subito alla
voce FAQ (Frequently Asked Questions), perché solo leggendo le FAQ saprete se quello
che state cercando si trova già in rete oppure no. Non rischierete così di perdere tempo
a cercare ciò che non c'è. Se avete fretta usate pure browse, oppure search, dove vi verrà
chiesta immediatamente la combinazione numero_di_membership/password. Capito il
perché vi ho fatto registrare prima???? Bene, questa è OPeRA, ma parliamo anche del
resto. Alla URL http://www.ieee.org/magazines/ troverete un ottimo punto di partenza per
conoscere e sfogliare la maggior parte delle pubblicazioni della IEEE, con maggiore
attenzione a quelle della Communication Society e della Computer Society. Un
consiglio: partite dalla voce The guide. Alla voce magazines potrete anche trovare
informazioni su come ottenere ristampe. Prima di ricorrere a ciò, vi consigliamo di fare
un giretto in biblioteca, al tavolo di consultazione; magari quello che state cercando si
trova proprio lì.
Spectrum (http://www.spectrum.ieee.org)
L'unica cosa da segnalare in questo sito è la duplice possibilità di accesso: come
ospite o come membro IEEE, con implicite differenze di trattamento.
Bibliographies online (http://www.biblio.ieee.org).
Dopo OPeRA il sito più succulento per chi cerca particolari pubblicazioni IEEE. Anche
qui è necessario l'utilizzo della combinazione numero_di_membership/password.
ECHOES.
Una nota molto importante riguarda un nuovo servizio, che ha visto la luce ad ottobre
1997 ed è segnalato proprio dal numero di ottobre di The Institute, in prima pagina. Si
tratta di Electrical and Computing History Online Exchange (ECHOES) voluto dall'
History Center per mettere tutti in grado di richiamare le conoscenze dei membri storici
della IEEE, tutto in un sito web che fa capo alla URL http://www.ieee.org/history_center.
Il bello di tutti questi siti è la possibilità di condurre le ricerche in modo standardizzato.
Imparata la ricerca da una parte, lo stesso metodo si applica altrove. Ripeto: peccato
che non ci sia un'unica pagina web esplicativa che unifichi tutti questi servizi. In ogni
caso spero di essere stato utile e di aver contribuito a rendere più efficienti le vostre
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ricerche fra le pubblicazioni IEEE online, che sono tante, prestigiose, ma, ahimè, non c'è
ancora un unico bibliotecario elettronico a servirvi, col rischio di perdervi nella giungla di
ipertesti. Da ora, non più!
a cura di Ivan Rigoni ([email protected])
5 Sulle ovvie soluzioni
"Holmes, penso che voi siate uno degli uomini più incompresi d'Inghilterra. Tutti
pensano che la vostra fama sia dovuta alla difficoltà dei vostri casi. Ritengo che ciò che
ha reso famose le storie sia che le soluzioni erano tanto SEMPLICI. Al pubblico piace
tanto un caso in cui la soluzione, una volta trovata, sia ovvia ed evidente... per quanto
possa essere stato difficile arrivare a quella soluzione. Solo se essa è così palesemente
corretta il lettore può mangiarsi le dita per non averci pensato prima lui stesso."
"TUTTI i problemi sono semplici in retrospettiva", ribattè Holmes.
"No", obiettai."Devo dissentire. Vi sono molti problemi le cui soluzioni sono tanto astruse
quanto i problemi stessi. Se voi aveste fatto impiccare la gente basandovi su deprimenti
prove di balistica e impronte digitali, come quasi sempre fa Scotland Yard, i miei
racconti delle vostre imprese non avrebbero trovato un decimo della risonanza che
hanno avuto. Il pubblico vuole una soluzione che si capisca subito."
"Un'argomentazione interessante", disse Holmes con un'aria sognante."Leggevo in una
rivista esoterica che William Shanks, un matematico della nostra bella isola, ha
calcolato recentemente il pi greco fino a 707 cifre decimali. Gli ci sono voluti vent'anni. Il
suo risultato riempiva un'intera pagina di cifre decimali. Anche in questo caso verificare
la risposta sarebbe stato esattamente difficile quanto trovare la risposta stessa: l'esatta
antitesi della vostra 'ovvia' soluzione".
Dopo la cena, precedetti Holmes nella stanza degli ospiti accanto alla mia. Appesi al
soffitto vi erano due pezzi di spago, ciascuno lungo 180cm. Gli spaghi si trovavano a 3m
l'uno dall'altro. Poiché la stanza era pure alta 3m, le estremità inferiori degli spaghi si
trovavano a 120 centimetri dal pavimento. L'unica altra caratteristica della stanza era un
eclettico assortimento di oggetti sparsi sul pavimento. Vi era un coltello dell'esercito
svizzero, un petardo, una fialetta di etere, un blocco di ghiaccio da 10kg e un gattino
domestico giallo-nero. Il ghiaccio era in una bacinella per evitare di danneggiare il
tappeto indiano.
"Mi arrendo Watson. Che cosa state architettando?" domandò Holmes.
"Il problema è legare assieme i due spaghi. noterete che la distanza fra gli spaghi
appesi è circa 120cm più grande della vostra apertura di braccia. Quando tenete uno
spago, non potete toccare nessuna parte dell'altro spago. Tutto ciò che potete utilizzare
nella soluzione sono il coltello dell'esercito svizzero, il petardo, l'etere, il ghiaccio e/o il
gattino. Non potete usare le corde delle tende, la carta da parati, il tappeto nè alcuna
altra cosa di questa stanza. Ciò include gli abiti e gli oggetti che avete addosso.
Ho legato gli spaghi al soffitto con semplici nodi scorsoi. Non sosterranno il vostro peso.
Come suggerimento posso solo ricordarvi che è uno dei vostri fastidiosi enigmi in cui la
soluzione per quanto possa essere difficile da dedurre è assurdamente semplice una
volta nota."[...CONTINUA]
a cura di Simone Friso ([email protected])
Fonti: "Labirinti della ragione", W.Poundstone
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6 Questionario
Ora vi proponiamo un questionario, al quale avremmo piacere rispondeste. Se state
leggendo la versione online del Journal potete compilare il modulo e spedirlo alla
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iniziativa che ci permetterà di rendere il Journal più vicino ai vostri gusti e ai vostri
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Niente
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Le persone che scrivono
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Lo uso per accendere il fuoco o lo butto fra la carta da riciclare
Costruisco una barchetta o un aeroplanino
Lo consegno ad un amico interessato perché lo legga
Lo presto a chi mi chiede di poterlo fotocopiare
Niente, io leggo la versione online!
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Stupida
Divertente
Non mi interessa
Suggerimenti:
Grazie per aver risposto!
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