Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda
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Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda
Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda PRIMO MODULO Comunicazione Materiale didattico a cura di Daniele Giulietti Il teatro è luogo e opportunità di comunicazione profonda, di trasformazione dell’anima. L’attore, partendo dalla consapevolezza e dall’accettazione della propria realtà interna, si rivela attraverso il gesto scenico in un autentico e appassionato contatto con se stesso e con lo spettatore. Fare teatro vuole dire mostrarsi con generosità, fidandosi del proprio impulso interno inconsapevole, illogico, irresistibile. «Per vivere una vita creativa dobbiamo perdere la nostra paura di sbagliare» — J.C. Pearce — Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO COSA VUOL DIRE COMUNICARE E’ il fondamento dell'identità personale possiede, a differenza dell'informazione, una valenza relazionale. Dal latino: cum = con munire = legare, costruire 3 Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO TEATRO DA THEASTAI = VEDERE Omero e i racconti epici narrativi Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO Il teatro ovvero azione scenica: esperienza organica oltre che cerebrale Alcuni assiomi della comunicazione 1. Non si può non comunicare 2. In ogni comunicazione c’è un aspetto di contenuto e un aspetto di relazione Il significato di una sequenza di informazioni è dato dalla punteggiatura La comunicazione può essere verbale e non verbale(Numerica e analogica) Esistono relazioni simmetriche e relazioni complementari 3. 4. 5. (la comunicazione è un bisogno fondamentale degli esseri umani in quanto “animali sociali”) Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO Comunicazione GLI ASSIOMI DELLA COMUNICAZIONE (WATZLAWICH) 1º ASSIOMA NON SI PUO’ NON CO MUNICARE Qualsiasi tipo di comportamento osservabile è comunicazione Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO COMUNICAZIONE (2°assioma) Ogni comunicazione ha due livelli: Contenuto Relazione In modo tale che il secondo classifica il primo 7 Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO La punteggiatura della sequenza di eventi (3°assioma) Un'altro principio della comunicazione riguarda l'interazione tra i comunicanti, quella che è stata definita la "punteggiatura della sequenza di eventi". Si tratta di modelli di scambio (su cui le persone coinvolte in una sequenza comunicativa possono concordare o meno), secondo i quali ad ognuno dei partecipanti sembrerà che l'uno o l'altro abbia l'iniziativa, ascendente, che si trovi in posizione di dipendenza e così via. Non è importante stabilire se la punteggiatura della sequenza di comunicazione sia buona o cattiva, ma sapere che essa organizza gli eventi comportamentali ed è quindi vitale per le interazioni in corso. Per es.: Il figlio: “È inutile che parlo con la mamma perché tanto urla sempre e non mi lascia esprimere i miei pensieri e le mie motivazioni, quindi sto in silenzio, non faccio niente, non dico niente e ho risolto”. La mamma: “È così silenzioso e passivo che mi fa arrabbiare, non mi racconta mai nulla, non si sforza di avere idee sue e, spesso, devo gridare per fargli fare le cose!” E’ difficile capire se è nato prima l’uovo o la gallina, se è il comportamento della madre che avvia quello del figlio o viceversa, però è proprio quello che accade. Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO I livelli della comunicazione (4° assioma) Numerica ed analogica - Paraverbale/Verbale - Non verbale 9 Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO Quanto sono importanti? Verbale •7% Paraverbale •38% Non verbale •55% Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO Canali della comunicazione non verbale Gestualità Atteggiamento e postura Distanza immagine Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO Mimica e Sguardo 11 “ Il linguaggio del corpo è la chiave per arrivare all’anima” (K.S. Stanislavskij) 12 Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO GROUNDING Da ground = suolo, terreno. L’ essere radicati (grounded), stare bene nelle proprie gambe, imparare bene a stare con i piedi per terra. Comporta essere in contatto, fisicamente ed emotivamente, con la realtà: cioè con le sensazioni del corpo e con l'ambiente con cui entriamo in relazione, sentire la connessione energetica con la terra, che è la nostra madre biologica. " La propria casa è il proprio corpo. Non essere connessi in modo sensibile con il proprio corpo vuol dire essere uno spirito disconnesso che fluttua attraverso la vita senza alcun senso di appartenenza” (Alexander Lowen) Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO ATTEGGIAMENTO - Equilibrio del corpo - Centri motorii Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO GESTUALITA’ Il gesto naturale precede la parola Il linguaggio del corpo esprime atteggiamento e sentimenti personali Prima di iniziare a parlare penso ai miei OBIETTIVI e MESSAGGI Durante il mio intervento penso alle argomentazioni prima di pronunciarle. Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO GESTUALITA’ E MANI Le mani consentono di descrivere, veicolare, ispirare, visualizzare e rafforzare i messaggi quando la gestualità è: 1) Sincrona: ciò che si dice con le parole è in linea con la gestualità usata 2) Coerente: la portata del gesto deve essere adatta alla numerosità del pubblico 3) Convergente: rispetto ai codici culturali. 16 Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO MIMICA e GESTO Forza, emotività e credibilità di un gesto Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO Prossemica: le distanze La distanza che le persone assumono è indice dei loro rapporti sociali e dei loro sentimenti reciproci. Può essere (E. Hall) intima personale sociale pubblica Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO La distanza Pubblica (oltre i 240) Sociale (120-240) Personale (45-120) ntima I (0-45 )cm Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO Prossemica: il comportamento nello spazio Le persone comunicano con il modo di gestire lo spazio. Elementi da considerare: la distanza tra gli interlocutori l’orientazione (la posizione reciproca delle persone) il modo di muoversi nell’ambiente l’organizzazione dello spazio e degli oggetti. E.Goffman (1971) introduce concetti come riserve territoriali, contrassegni spaziali, violazioni territoriali, trasgressioni spaziali. Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO Cronemica: la dimensione temporale La cronemica è il modo in cui gli individui percepiscono ed usano il tempo per organizzare le proprie attività e per scandire la propria esperienza. Esiste una differenza tra le culture (culture veloci e culture lente). Ogni individuo è portatore di uno specifico ritmo personale. La comunicazione tra soggetti che hanno ritmi biologici, culturali e psicologici differenti può provocare distonie, sfasamenti, disagio. Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO Anche la comunicazione non verbale si apprende: differenze culturali Alcuni esempi: Espressioni del viso: i giapponesi le controllano, ad esempio usano la risata per nascondere rabbia o dolore. I popoli mediterranei manifestano più liberamente le emozioni. Distanza: i popoli nordici parlano a distanza maggiore rispetto agli altri. Sguardo: due arabi che conversano si guardano di più rispetto a due inglesi o due americani. Contatto: gli arabi ( e in parte gli italiani e altri popoli mediterranei) si toccano mentre discutono. Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO PARAVERBALE - COME LO DICI Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO CNV e Paraverbale • Sistema vocale/paraverbale (voce, tono, volume, ritmo) • Sistema cinesico (mimica facciale, sguardo, gesti e postura, movimenti del corpo) • Sistema prossemico (uso dello spazio) e aptico (contatto corporeo) Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO LA VOCE Cosa rivela questo canale espressivo, incorporeo e immateriale, ma che proviene dal corpo, è corpo e possiede quindi una sua matericità? Lo strumento voce nelle sue diverse possibilità: Pause Cambi di tono Timbro Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO Ritmo Velocità Colore Voce e respiro È un movimento dinamico, dal silenzio alla luce, dalle profondità alla superficie, un atto volitivo, di emersione, un espiro incorporeo che diventa corpo e vive. Senza respiro, senza l'aria non potrebbe esistere la voce, solo aprendo i nostri polmoni, dilatandoli e immettendovi un soffio di vita possiamo poi lasciare che questo si trasformi in flusso sonoro, corrispondente nel ritmo e nella qualità alla persona che lo produce Quel che sappiamo è che la vibrazione sonora, sia musicale, sia del parlato lascia delle tracce in noi, muove emozioni e pensieri ed è sicuramente un canale di conoscenza e di percezione di sé, dell'altro e del mondo. Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO CLASSIFICAZIONI DELLA VOCE PER: ESTENSIONE, INTENSITÀ, ALTEZZA e TIMBRO Di testa Di gola Forzata Artificiosa Di petto Cupa Tenera Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO Aspra Dura Flessibile Piena Chiara Oscura Articolata Metallica LO STRUMENTO VOCE Tono: dà alla vocalità un movimento verticale,dal grado più grave a quello più’ acuto Il volume: quanta aria utilizzo Intensità: carica emotiva, forza interiore Ritmo: il succedersi degli accenti nella frase Timbro: la particolarità della mia voce, come il suono nasce dentro di me Velocità: numero di parole nell’unità di tempo Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO I RISUONATORI - L’ addome - Il petto - La gola - La testa Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO LETTURE TEATRALI DRAMMATIZZATE Cronaca di una partita Ultimatum Predica Fiaba Marcia militare Telegiornale Traduttore Lista della spesa Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO Ubriaco Linea erotica Mussolini Fantozzi Telenovelas Risata Balbuziente Diavolo Confessionale Gasmann RESPIRAZIONE Respirare può espandere il busto, irrobustire e tonificare molti fasci muscolari, stimolare e massaggiare molti organi interni e fornire l’ossigeno necessario al funzionamento del corpo. Quando si abbinano respirazioni e movimenti specifici il tutto si ripercuote sul funzionamento del sistema nervoso, l’apparato cardio-vascolare, il cervello, la pelle e il sistema muscolare. Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO RESPIRAZIONE Inspirare ed espirare ritmicamente e profondamente stabilizza il battito cardiaco rendendolo fluido e regolare, riportando così l’armonia nel corpo - - Ritmo preciso ( con intervalli regolari) Modo uniforme (flusso costante di aria) Concentrandosi sull’area del cuore Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO COME RESPIRARE? Inspirazione – 1 tempo Trattengo il respiro- 4” Espirazione - 2 Tempi Se inspiro in 1”, trattengo per 4” ed espiro in 2” Trattengo per 4 tempi l’inspirazione per attivare il sistema linfatico e ossigenare completamente il sangue Espiro in 2 tempi per eliminare le tossine attraverso i leucociti presenti nella linfa Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO Il verbale Le parole e la loro costruzione per formare una proposizione: la sintassi La semantica, i registri , le figure retoriche La punteggiatura nella sua forma scritta: la grammatica (morfologia, fonologia) Significato convenzionale delle parole L’ ascolto attivo e le sue tecniche E’ importante che tutti i soggetti coinvolti nell’interazione usino il medesimo codice comunicativo verbale. Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO DIZIONE E SCIOGLILINGUA Quante sono le vocali fonetiche? Regola Base: In una parola devo capire in quale sillaba cade l’accento tonico: se in quella sillaba c’è una E o una O allora possono essere aperte o chiuse .Se l’accento cade su sillabe senza E O, quest’ultime sono sempre chiuse. Es.: tavolo l’accento cade su “ta” quindi la O e’chiusa Abitano- diamoglielo Es.: Cavaliere l’accento cade su “lie” ,c’è una E che puo’ essere aperta o chiusa , in questo caso è aperta : cavalière Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO ACCENTI Le parole, a seconda della sillaba sulla quale cade l’accento tonico, possono essere suddivise in: TRONCHE: ultima sillaba Es: Mercè- lacchè- città PIANE: penultima sillaba Es: delfino – palàto - vapore SDRUCCIOLE: terzultima sillaba Es: Sàbato – scàpola - ventrìcolo BISDRUCCIOLE: quartultima sillaba Es: elàborano - pràticano – stìmolano TRISDRUCCIOLE: quintultima sillaba Es: elàboramelo – pràticamelo - stìmolamelo Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO PUNTEGGIATURA E FIATI Punto: ha la funzione di chiudere il periodo; tutto ciò che viene dopo il punto fa parte di un nuovo concetto, di un nuovo pensiero; Virgola: indica la pausa più breve in un periodo. È un segno di passaggio tra una parte e l’altra del periodo. L’appoggio vocale, in genere, avviene sulla penultima sillaba della parola che la precede: è questo il segnale che avverte chi ascolta che la frase non è completa, ma continua; Punto e virgola: sta a indicare una pausa un po’ più lunga di una virgola, ma più breve di un punto; serve a staccare, separare i diversi elementi di un periodo pur mantenendo lo stesso concetto. Due punti: rappresentano una pausa tra i vari elementi di un periodo, una pausa di attesa o di spiegazione ulteriore, oppure introducono un discorso diretto. È bene che il tono della voce vada in levare ( si sollevi un po’) per suggerire un senso d’attesa. Punto esclamativo: può indicare un’esclamazione di protesta, rabbia, stupore… Punto interrogativo: serve a concludere una domanda diretta. Punti di sospensione: in genere sospendono a metà una frase, per poi riprenderla subito dopo oppure lasciandola incompiuta, dando così la facoltà a chi ascolta di terminare il pensiero; Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO Il percorso comunicativo Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO Elementi universali della comunicazione 1. l'emittente: è il soggetto (o i soggetti) che comunica il messaggio 2. il ricevente: è il soggetto (o i soggetti) che riceve il messaggio 3. il messaggio: è il contenuto di ciò che si comunica. Può essere una informazione, un dato, una notizia o una sensazione 4. il codice: è il sistema di segni che si usa quando si comunica e senza il quale non avviene la trasmissione del messaggio. Può essere sia una lingua, che un gesto, un grafico, un disegno. 5. il canale: può essere inteso sia come il mezzo tecnico esterno al soggetto con cui il messaggio arriva (telefono, fax, posta ecc.) sia come il mezzo sensoriale coinvolto nella comunicazione (principalmente udito e vista) 6. la codifica: è l'attività che svolge l'emittente per trasformare idee, concetti e immagini mentali in un messaggio comunicabile attraverso il codice 7. la decodifica: è il percorso contrario svolto dal ricevente che trasforma il messaggio da codice in idee, concetti e immagini mentali 8. il feed-back: è l'interscambio che avviene tra ricevente ed emittente quando l'informazione di ritorno permette all'emittente di percepire se il messaggio è stato ricevuto, capito ecc. 9. il contesto o ambiente: è il "luogo", fisico o sociale, dove avviene lo scambio comunicativo - può incentivare o al contrario disincentivare la comunicazione Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO Distorsioni del messaggio Interruzioni, interferenze Parlare l’uno sopra l’altro Differenze / Carenze di vocabolario Utilizzo improprio delle parole Fattori emotivi La scarsa corrispondenza tra segnali verbali e non verbali La scarsa capacità d’ascolto Stereotipi e pregiudizi Attenzione non focalizzata verso il proprio interlocutore Arrivare presto “alle conclusioni” Fretta Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO EMITTENTE Vuole comunicare 100% RICEVENTE Riesce a comunicare 70% Ascoltano 50% Capiscono 20% Ricordano Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO 10% Quanto sono sincero? Come sostiene Watzlawick, uno dei maggiori esperti della comunicazione umana: « quanto più una relazione è spontanea e “sana” tanto più l’aspetto relazionale della comunicazione recede sullo sfondo.Viceversa, le relazioni “malate” sono caratterizzate da una lotta costante per definire la natura della relazione , mentre l’aspetto di contenuto della comunicazione diventa sempre meno importante” (Watzlawick,1971). Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO LA CONGRUENZA TRA VERBALE, NON VERBALE E PARAVERBALE La congruenza convince mentre l’incongruenza rende instabile il rapporto e genera disagio ed incredulità, ma soprattutto quando la situazione sia tale per cui il ricevente del messaggio non abbia la possibilità di decidere quale dei due livelli ritenere valido, visto che si contraddicono, e nemmeno di far notare l'incongruenza a livello esplicito (doppio legame, Bateson). In caso di incongruenza tende a prevalere la comunicazione non verbale. Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO INSICUREZZA EMOTIVITÀ INCONTROLLATA portano a INCONGRUENZA TIMIDEZZA COMUNICAZIONE DISTORTA (soggetta a fraintendimenti) Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO L’incongruenza Da noi, cortesia e disponibilità verso la persona sono al primo posto Un messaggio è INCONGRUENTE quando le tre componenti ( verbale, paraverbale, non verbale ) sono incoerenti, cioè sono in conflitto tra loro nell’esprimerlo Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO LE EMOZIONI Senza emozioni il tempo è solo un orologio che fa tic-tac Energia in movimento e – mozione Passaggi di energia che percorrono il corpo e che costituiscono segnali per il cervello, dall’interno verso l’esterno Lo stimolo passa attraverso il cervello che lo decodifica per trasformare le emozioni in sensazioni. Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO DA DOVE PROVENGONO LE EMOZIONI? Meyer “un’emozione si crea quando si verificano contemporaneamente determinate condizioni biologiche, percettive e cognitive” Damasio “ le emozioni sono la consapevolezza dello stato fisico attuale” Candace Pert “Le emozioni si esprimono nel corpo e sono parte di esso. Non posso più operare una distinzione netta tra cervello e corpo” Le emozioni provengono dal corpo e costituiscono l’interpretazione cerebrale delle condizioni interne Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO RUOLO DELLE EMOZIONI Le emozioni danno un senso agli eventi Provare emozioni = le informazioni ricevute vengono giudicate e valutate in relazione alle esperienze vissute, ai desideri e alle ambizioni personali. Le emozioni sono fondamentali per l’apprendimento e la memoria, perché spingono ad acquisire nuove conoscenze e risultati. Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO Le emozioni sono uno strumento per comunicare socialmente - Espressioni del volto Tono della voce Linguaggio del corpo Fanno trasparire ciò che si pensa e si sente suggerendolo a chi ci circonda Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO LE EMOZIONI PRIMARIE Le emozioni sono stati mentali e fisiologici associati a modificazioni psicofisiologiche a stimoli interni o esterni, naturali o appresi • • • • • • • Rabbia Paura Gioia/felicità Tristezza Confusione Sorpresa Disgusto Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO Le emozioni secondarie - di relazione Invidia Odio Gelosia Vergogna Imbarazzo Colpa Amore Ira Nostalgia Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO Conosco e gestisco le emozioni Per poter gestire le proprie emozioni occorre innanzitutto conoscere ,riconoscere e comprendere il loro funzionamento. Il mondo delle emozioni può apparirci conflittuale se ci addolora, se crea agitazione e panico, ma può anche renderci felici, stupiti ed estasiati. É importante capire che siamo noi ad avere la capacità di creare entrambi i tipi di emozioni e riconoscere che alcune di queste sono nocive alla nostra salute mentale e fisica. Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO AUTOCONSAPEVOLEZZA “Consapevolezza delle proprie sensazioni e la capacità di riconoscerle, di governarle e di controllare i loro effetti in un ambiente lavorativo” ( Higgs e Dulewicz) Essere consapevoli : conoscere ciò che si prova istante per istante avere piena coscienza delle conseguenze delle proprie emozioni su di sé e gli altri. Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO Sviluppare autoconsapevolezza Essere sempre coscienti: • dei propri pensieri • delle sensazioni • del comportamento Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO CONOSCI TE STESSO Ovvero comprendere: - Le proprie emozioni - I propri punti di forza - Le proprie debolezze - Capire i bisogni e le energie che ci muovono … evitando di assumere atteggiamenti ipercritici e di nutrire speranze infondate.. … Ed essendo onesti con se stessi e con gli altri Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO Intelligenza emotiva intrapersonale Consapevolezza di se Autovalutazione obiettiva delle proprie capacità e limiti Fiducia in se stessi Riconoscimento delle emozioni negative Autocontrollo/gestione delle emozioni Flessibilità e adattabilità Capacità di alimentare la propria motivazione Ottimismo Spirito d’iniziativa Raggiungimento degli obiettivi Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO Intelligenza emotiva interpersonale La capacità empatica facilita la comunicazione, l’adattamento e il successo. Riconoscimento delle emozioni altrui Gestione delle relazioni Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO Come agisco la collera? Divenire consapevoli del proprio modo abituale di esprimere la COLLERA (esplosiva, passiva autoaccusatoria, assertiva) permette di sviluppare uno stile relazionale non reattivo di fronte ai comportamenti indesiderabili degli altri e di affermare meglio le proprie posizioni Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO L’INTELLIGENZA EMOTIVA “Capacità di motivare se stessi e di persistere nel perseguire un obiettivo nonostante la frustrazione; di controllare gli impulsi e rimandare la gratificazione; di modulare i propri stati d’animo, evitando che la sofferenza ci impedisca di pensare; e, ancora, la capacità di essere empatici e di sperare” (Goleman, 1995) Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO L’empatia È gratuito supporre che l'altro colga le stesse informazioni e le elabori nello stesso modo immedesimarsi in un’altra persona fino a coglierne i pensieri e gli stati d’animo, pur mantenendo il controllo dei propri Capacità di “mettersi nei panni dell’altro” A che cosa serve ... … a rafforzare le relazioni e a migliorare la qualità dei nostri rapporti con gli altri Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO Per entrare in empatia con l’altro : Essere trasparenti = coerenza tra sentimenti espressi e sentimenti provati Imparare a leggere non solo le parole , ma soprattutto i sentimenti espressi con il linguaggio non - verbale Porci in una condizione di ascolto attivo Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO Il mio stato emotivo Come essere nel giusto stato per fare ciò che vuoi Come far cambiare il tuo stato quando vuoi Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO La nostra testa modifica i nostri comportamenti Rappresentazione interna Stato emozionale fisiologia Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO Comportamento Risultati Il significato dei sentimenti Non basta comprendere i sentimenti ma è necessario anche esprimere il particolare significato che tali sentimenti hanno per l’altra persona Ti senti… perché … Es: Ti senti arrabbiato perché il tuo insegnante ti ha dato un brutto voto Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO Aggiungere l’azione Ti senti … perché… mentre vorresti … Ti senti … perché non riesci a… e hai bisogno di … per riuscire a… Ti senti… perché non riesci a… e hai bisogno di …per riuscire a… Il primo passo che potresti fare è… Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO Ascoltare L’ascolto richiede pazienza, apertura, desiderio di capire. Quando siamo aperti corriamo il rischio di cambiare Ascoltare è una forma di accoglienza» — S.T. Mann — Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO ASCOLTARE ottenere e assicurarsi credibilità e affidabilità creare empatia, par far capire a chi ci ascolta che comprendiamo il suo stato d’animo e i suoi sentimenti Esercitarsi nell’arte dell’ascolto è in realtà un addestramento all’intuito il cui principale strumento non è la logica né la parola, ma la sensibilità. Comprendere e ascoltare significa prendere tutto con sé, fare esperienza diretta dell’altro e non indagare, giudicare ecc… Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO ASCOLTARE ATTIVAMENTE Incoraggiare l’altro ad esprimersi Ascoltare con tutto il corpo Riassumere il contenuto Porre domande L’ascolto lo si attua oltre a livello cognitivo ad altri quattro livelli, coordinati dall’emisfero destro del cervello costituiti da: immagini, sensazioni, emozioni e movimento corporeo. Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO Le sette regole dell’arte di ascoltare 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Non avere fretta di arrivare a delle conclusioni. Le conclusioni sono la parte più effimera della ricerca. Quel che vedi dipende dal tuo punto di vista. Per riuscire a vedere il tuo punto di vista devi cambiare punto di vista. Se vuoi comprendere quel che un altro sta dicendo, devi chiedergli di aiutarti a vedere le cose e gli eventi nella sua prospettiva. Le emozioni sono degli strumenti conoscitivi fondamentali se sai comprendere il loro linguaggio. Non ti informano su cosa vedi, ma su come guardi. Il loro codice è relazionale e analogico. Un buon ascoltatore è un esploratore di mondi possibili. I segnali più importanti per lui sono quelli che si presentano alla coscienza come al tempo stesso trascurabili e fastidiosi, marginali e irritanti, perché incongruenti con le proprie certezze. Un buon ascoltatore accoglie volentieri i paradossi del pensiero e della comunicazione. Affronta i dissensi come occasioni per esercitarsi in un campo che lo appassiona: la gestione creativa dei conflitti. Per divenire esperto nell’arte di ascoltare devi adottare una metodologia umoristica. Ma quando hai imparato ad ascoltare, l’umorismo viene da sé. Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO Come ascoltare attivamente Sospendere ogni tipo di giudizio (non prendere decisioni rispetto al messaggio che arriva dall’altra persona) Resistere alle distrazioni Aspettare qualche secondo prima di dare qualsiasi tipo di risposta Cercare i temi ricorrenti Riflettere sui contenuti (parliamo ad una velocità di 150 parole al minuto, ascoltiamo ad una velocità due o tre volte superiore) Sentire come l’altro percepisce sé stesso in relazione al mondo Empatia Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO LE CATTIVE ABITUDINI D’ ASCOLTO Ascolto “ in attesa”: si è concentrati su cosa dire in risposta a un feedback dell’altro e non si “vede” l’ora di poter cominciare a parlare, tanto che spesso si interrompe chi sta interloquendo. Ascolto presuntuoso: si presume di aver già capito il senso del discorso dell’interlocutore o dove andrà a parare con le sue parole. Spesso si interrompe l’interazione . Ascolto rituale: si è apparentemente attenti e concentrati sull’altro, ma di fatto non interessati e realmente coinvolti. Lo si attua quando si ascolta solo per puro compito e dovere. Ascolto selettivo: si ascolta solo ciò che si vuole effettivamente sentire dall’altro Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO Nel vero ascolto risiede la conoscenza e la percezione dell’altro. Si tratta di un ascolto profondo e senza giudizio che corrisponde ad uno stato interiore di grande libertà e apertura mista alla capacità empatica di entrare in vibrazione con l’altro. Un ascolto autentico richiede un retrocedere della parte egoica e dell’impulso ad interpretare e catalogare immediatamente le informazioni ricevute. Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO RAPPORT È il processo che ti permette di comunicare e creare un legame con la mente inconscia del tuo interlocutore. Quando riesci a creare un rapport le persone accettano in modo acritico tutti i suggerimenti che invii alla loro mente inconscia. Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO CREARE RAPPORT RAPPORT = Sintonia = Contatto Per stabilire un rapporto interpersonale fatto di fiducia, empatia e comprensione reciproca Per ottenere un coinvolgimento empatico, positivo, con qualcuno bisogna mettersi sulla sua stessa lunghezza d’onda Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO Le resistenze al contatto Sono comportamenti difensivi appresi in tenera età e poi assunti per evitare la frustrazione che seguiva ai tentativi verso il soddisfacimento dei bisogni troppo spesso vanificati. Le resistenze sono parte della saggezza organismica, utili a mantenerci in salute anche quando le situazioni della vita si presentano avverse, nel tempo però esse diventano atteggiamenti abitudinari e inconsapevoli e minano la capacità di dare risposte adeguate, l’impeto delle espressioni emotive, l’estrosità creativa, l’autenticità, limitando gravemente la realizzazione personale. Le esperienze passate interrotte, sospese o irrisolte, oltre a causare dolore e rimpianto, bloccano l’energia vitale. Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO Conscio e inconscio in dialogo L’inconscio non può elaborare un pensiero negativo del conscio es: “non pensare a un cavallo rosso” Allo stesso modo anche l’inconscio non può trasferire un pensiero negativo al conscio, proprio perché non può elaborarli es: “speriamo che la nostra riunione non ci crei problemi” linguaggio positivo per la comunicazione tra mente conscia e inconscia Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO Ostacoli alla comunicazione Interpretare Chiedere Identificarsi Stabilire le differenze Banalizzare Prendere in considerazione Indagare/Inquisire Basarsi sul “qui ed ora” Enfatizzare gli errori Enfatizzare i successi Rassicurare – Consolare Notare i punti di forza Fare la morale/Giudicare Esplicitare altre soluzioni Proiettare i propri bisogni Porsi in altra prospettiva Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO I FILTRI PERCETTIVI Il mondo viene interpretato in modo soggettivo attraverso i filtri Vincoli individuali Vincoli sociali Vincoli neurologici MONDO Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO SISTEMI RAPPRESENTAZIONALI VISIVO V AUDITIVO A CINESTESICO K Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO INDICATORI VERBALI Predicati verbali Visivi auditivi cinestesici Vedere chiaro focalizzare illuminare immaginare prospettiva Mostrare Indistinto Colorato visione ascoltare gridare chiasso parlare armonia dire sonoro dissonante discutere chiamare toccare sentire solido teso irritato energico rilassato concreto ferito Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO VERBALE PARA VERBALE NON VERBALE VISIVO Chiaro, scuro, immagine,quadro, cristallino,vedere, messa a fuoco, limpido,brillante,colori, visibile,osservare,ecc Parla velocemente Volume alto Assenza di pause Ritmo serrato Tono acuto Tendente al falsetto Postura eretta Gestualità ampia e descrittiva Respirazione toracica veloce e/o apnea Occhi verso l’alto UDITIVO Ascoltare,dire,sentire, parlare,musicale suonare,campanello di allarme,cacofonico, Sintonizzare,accordare Volume medio Mono tono Ritmo ripetitivo e cadenzato Oppure modulazioni Postura inclinata lateralmente, testa a cornetta nell’ascolto Gestualità altezza orecchie e bocca Si tocca il volto mentre ascolta Respirazione regolare Occhi lateralmente verso le orecchie CINESTESICO Sentire, provare caldo freddo pesante concreto pungente toccare con mano puzza di bruciato, gustoso Parla lentamente molte pause volume basso tono caldo e profondo Postura rannicchiata ,gestualità ridotta, mani e braccia spesso incrociate Respirazione diaframmatica profonda Occhi verso il basso Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO PREDICATI VERBALI 1 Ti capisco 2 Vorrei che tu dessi un’occhiata a quel che ho fatto 3 Quel che ti sto dicendo ti suona giusto? 4 Desidero comunicarti qualcosa 5 E’ vero 6 La notizia è solida come la roccia 7 La notizia è da discutete parola per parola 8 La vita è bella 9 Sono sintonizzato perfettamente 10 Sento di essere d’accordo con te 11 E’ vero senza ombra di dubbio 12 Capisci quello che sto tentando di comunicarti? 13 Vorrei che tu lo afferrassi 14 Sono in perfetta armonia con la vita 15 Focalizza l’attenzione su questa attivita’ Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO ACCESSI PREDICATI VERBALI ACCESSI 1 Ti capisco Neutro 2 Vorrei che tu dessi un’occhiata a quel che ho fatto Visivo 3 Quel che ti sto dicendo ti suona giusto? Auditivo 4 Desidero comunicarti qualcosa Neutro 5 E’ vero Neutro 6 La notizia è solida come la roccia Cinestesico 7 La notizia è da discutere parola per parola Auditivo 8 La vita è bella Neutro 9 Sono sintonizzato perfettamente Auditivo 10 Sento di essere d’accordo con te Cinestesico 11 E’ vero senza ombra di dubbio Visivo 12 Capisci quello che sto tentando di comunicarti? Neutro 13 Vorrei che tu lo afferrassi Cinestesico 14 Sono in perfetta armonia con la vita Auditivo 15 Focalizza l’attenzione su questa attivita’ Visivo Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO I livelli logici Il concetto di livelli logici in PNL (Robert Dilts basandosi su spunti di Bateson) consiste nel: considerare la struttura mentale come una serie di livelli gerarchici naturali che caratterizzano la nostra personalità e la percezione del mondo e degli altri (dall'ambiente, più esterno, fino all'identità e spiritualità, più profondi) Ogni livello superiore include tutti gli altri collocati prima. Pertanto ogni cambiamento ad un livello superiore si ripercuote sui sottolivelli, provocando così un impatto maggiore sull'individuo. Dilts ha distinto i livelli neurologici in 6 categorie (dal livello più esterno a quello più interno) Se tutti questi livelli sono fra loro allineati non si creano problemi, che sorgono, invece, quando un livello sembra portare a obiettivi non conciliabili con quelli di altri (più esterni o più interni). Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO I livelli logici: le 6 categorie Spiritualità Identità Valori Credenze Abilità, risorse Comportamento Contesto Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO L'interazione complementare e simmetrica (5°assioma) Le relazioni tra individui possono essere basate sull'uguaglianza o sulla differenza. Nel caso dell'uguaglianza, gli individui che interagiscono tendono a rispecchiarsi l'uno nel comportamento dell'altro e danno luogo ad un'interazione simmetrica. Nel caso della differenza il comportamento di un partner completa quello dell'altro e costituisce un tipo diverso di Gestalt (forma) comportamentale, si avrà allora un'interazione complementare. Nella relazione complementare si hanno due diverse posizioni: una posizione superiore, primaria che viene chiamata one-up e la corrispondente inferiore, secondaria, chiamata one-down.. Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO L'interazione complementare e simmetrica (5°assioma) La relazione tra due studenti è una relazione simmetrica, la relazione insegnante-allievo è una relazione complementare. In una relazione, due diversi comportamenti che si sono adattati ai rispettivi ruoli, sono interdipendenti, cioè si richiamano a vicenda. Un individuo non impone ad un altro una relazione complementare, ma piuttosto ognuno di loro si comporta in un modo che presuppone il comportamento dell'altro e nello stesso tempo gliene fornisce le ragioni. Tutti gli scambi di comunicazione sono simmetrici o complementari a seconda che siano basati sull'uguaglianza o sulla differenza. Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO Stili manipolativi Una relazione è sana quando alla base vi è il rispetto di se stessi e dell’altro. Una relazione è insana, disarmonica, priva di equilibrio quando la comunicazione è indiretta e mira a manipolare l’altro, cambiarlo, snaturarlo: chi manipola tenta di influenzare il comportamento dell’altro verso i propri bisogni traendone un senso di forza e di potere; chi è manipolato sente umiliazione e perdita di energia. I principali stili manipolativi sono la Vittima, Il Persecutore, Il Salvatore, da cui derivano tutti gli altri. Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO POSIZIONI ESISTENZIALI (THOMAS A. HARRIS -Berne) Le posizioni esistenziali sono 4 e descrivono come una persona vede sé e gli altri. Io sono OK; tu sei OK: + + (posizione esistenziale sana, che induce ad un comportamento assertivo) Io sono OK; tu NON sei OK: + (comportamento aggressivo) Io NON sono OK; tu sei OK: - + (comportamento passivo, servile; depressione) Io NON sono OK; tu NON sei OK: - (futilità, cinismo) La posizione esistenziale di un soggetto può cambiare con il passare del tempo Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO Siamo sullo stesso livello? Uno scambio simmetrico avviene tra interlocutori che si considerano sullo stesso piano, svolgendo funzioni comunicative e ruoli sociali analoghi Uno scambio complementare fa incontrare persone che hanno una relazione ma non sono sullo stesso piano per potere, ruolo comunicativo, autorità sociale, interessi. Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO Posizione one-up Posizione one-down Analisi Transazionale (E. Berne) La transazione consiste in uno stimolo provocato da un individuo e una reazione da parte di un altro individuo; questa reazione, a sua volta, diviene un nuovo stimolo a cui il primo individuo deve reagire. Lo scopo dell’analisi transazionale è di scoprire in ciascuno la componente Genitore, Adulto, Bambino che sottende ogni stimolo o reazione. Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO L’analisi Transazionale definisce l’unità del rapporto sociale transazione, e concentra la sua attenzione sulle comunicazioni reciproche cercando d’individuare i meccanismi inconsapevoli che le governano Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO Analisi Transazionale e stati dell’io (THOMAS A. HARRIS -Berne) Genitore Adulto Bambino Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO Genesi degli stati dell’io Genitore: La parte genitoriale dell'io è quella dove sono custodite le esperienze e gli esempi. E’ un insieme di registrazioni contenute nel cervello, di eventi esterni indiscussi o imposti, assorbiti da una persona da 10 mesi a 9/10 anni (concetto inculcato della vita) Adulto: La parte adulta è dove si elaborano le informazioni. Il piccolo di 10 mesi ha scoperto di essere in grado di compiere qualcosa frutto della sua coscienza e di un suo pensiero originale: riesce a manipolare il mondo che ha intorno. L’autorealizzazione è l’inizio dell’adulto Bambino : La parte bambino dell'Io è dove è racchiusa la spontaneità e l'emotività. Sono le registrazioni degli avvenimenti interni del bambino per reazione ad eventi esterni, a ciò che vede e ode, nei primi 5 anni di vita. E’un bambino non ok per la dipendenza insita nella condizione infantile di sopravvivenza, ma è anche creativo, curioso, desideroso di esplorare ed esaltato per le prime scoperte (concetto sentito della vita) Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO Il ruolo dell’Adulto L’adulto è un computer elaboratore di dati, che macina decisioni dopo aver elaborato informazioni provenienti da tre fonti: Il Genitore, il Bambino e i dati che l’adulto ha raccolto o sta raccogliendo. Una delle funzioni preminenti dell’Adulto consiste nell’esaminare i dati del Genitore, verificarne la veridicità e la validità al momento attuale, e quindi accettarli o rifiutarli; e nell’esaminare il Bambino indagando se i sentimenti presenti sono appropriati al momento attuale . La sua meta non consiste nel far piazza pulita del Genitore e del Bambino ma nell’essere libero di sottoporre a disamina questi insiemi di dati. Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO Stati dell’io e Analisi Transazionale Transazioni Complementari (THOMAS A. HARRIS -Berne) Marco Simona Genitore Genitore (stimolo-reazione) Adulto Adulto (Transazione assertiva) Bambino Bambino Le transazioni complementari tra omologhi dell’io sono quelle più sane e possono proseguire a lungo: i vettori non si incrociano Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO Stati dell’io e Analisi Transazionale Transazioni Complementari Marco Simona Genitore (THOMAS A. HARRIS -Berne) Genitore (stimolo-reazione) Adulto Adulto Bambino Bambino Le transazioni complementari anche per stati dell’io diversi: i vettori non si incrociano. La relazione può andare avanti a lungo. Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO Stati dell’io e Analisi Transazionale Transazioni Complementari Marco (THOMAS A. HARRIS -Berne) Simona Genitore Genitore (stimolo-reazione) Adulto Adulto Bambino Bambino Le transazioni complementari anche per stati dell’io diversi: i vettori non si incrociano. La relazione può andare avanti a lungo. Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO Stati dell’io e Analisi Transazionale Transazioni Complementari (THOMAS A. HARRIS -Berne) Marco Simona Genitore Genitore Adulto Adulto Bambino Bambino Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO Stati dell’io e Analisi Transazionale (THOMAS A. HARRIS -Berne) Transazioni da complementari a incrociate Marco Genitore Simona Genitore (stimolo-reazione) Adulto Adulto Bambino Bambino Se uno dei due cambia ruolo: finisce la relazione o va avanti con continui litigi e malessere (i vettori s’incrociano) Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO Stati dell’io e Analisi Transazionale (THOMAS A. HARRIS -Berne) Transazioni Complementari Marco Simona Genitore Livello sociale Adulto Genitore Adulto Bambino Livello psicologico Bambino In molte transazioni in superficie sembra che l’iniziativa sia dell’adulto, ma l’esito è determinato dal bambino come nella maggior parte dei giochi Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO Stati dell’io e Analisi Transazionale Transazioni Incrociate (THOMAS A. HARRIS -Berne) Marco Simona Genitore Genitore Adulto Adulto Bambino Bambino (stimolo-reazione) Le transazioni incrociate in genere sono causa di guai e la comunicazione s’interrompe: i vettori s’incrociano Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO Stati dell’io e Analisi Transazionale Transazioni Incrociate (THOMAS A. HARRIS -Berne) Marco Simona Genitore Genitore Adulto Adulto Bambino Bambino Le transazioni incrociate in genere sono alla base di litigi ed incomprensioni Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO Stati dell’io e Analisi Transazionale Transazioni Incrociate (THOMAS A. HARRIS -Berne) Marco Simona Genitore Genitore Adulto Adulto Bambino Bambino Nelle transazioni incrociate in genere l’aspetto relazionale classifica la comunicazione : sono alla base dei giochi Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO Stati dell’io e Analisi Transazionale Transazioni Ulteriori duplice (THOMAS A. HARRIS -Berne) Marco Simona Genitore Genitore Adulto Bambino Livello sociale Adulto Livello psicologico Bambino In molte transazioni in superficie sembra che l’iniziativa sia dell’adulto, ma l’esito è determinato dal bambino come nella maggior parte dei giochi Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO Es: Uomo: Venga a vedere le stalle Donna: Adoro le stalle sin da quando ero bambina Stati dell’io e Analisi Transazionale Transazioni ulteriori angolari Marco (THOMAS A. HARRIS -Berne) Simona Genitore Genitore Adulto Adulto Bambino Bambino Marco:“Beh, quest’abito qui è davvero bello ed elegante, ma forse è troppo costoso per lei” Simona risponde prontamente: “Sì lo prendo!” con aria quasi di sfida e piena di orgoglio, pur svuotando tutto il suo portafoglio. Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO PROBLEMI FUNZIONALI CONTAMINAZIONE ESCLUSIONE Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO PROBLEMI FUNZIONALI CONTAMINAZIONE G PREGIUDIZI PREGIUDIZI O A B Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO ILLUSIONIALLUCINAZIONI PREGIUDIZIO ILLUSIONE/ ALLUCINAZIONE • Si sviluppa nei primi anni dell’infanzia quando i genitori, dispensatori di sicurezza, chiudono al bambino l’accesso a certi argomenti. Il bambino non chiede per timore di essere rimproverato • G domina A atteggiamento irremovibile perché offre sicurezza. • ELIMINAZIONE: mettere a nudo il fatto che non è più pericoloso essere in disaccordo con i propri genitori e aggiornare il Genitore con i dati tratti dalla realtà concreta odierna. G-A • L’Illusione è radicata nel timore • Allucinazione si verifica in una condizione di stress estremo. • Nascono dagli oltraggi fisici- verbali – concreti che i bambini subiscono nell’infanzia. • ELIMINAZIONE: svelare un’altra verità, svelare che il pericolo che originariamente minacciava il bambino non sussiste più nel mondo circostante. Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO B-A PROBLEMI FUNZIONALI ESCLUSIONE G A B Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO INDIVIDUO CHE NON SA GIOCARE ADULTO CONTAMINATO DAL GENITORE CON ESCLUSIONE DEL BAMBINO PROBLEMI FUNZIONALI ESCLUSIONE INDIVIDUO PRIVO DI COSCIENZA G Atteggiamento dominato dal bambino che, tramite l’adulto contaminato, sfrutta gli altri per i propri fini. A ADULTO CONTAMINATO DAL BAMBINO CON ESCLUSIONE DEL GENITORE PSICOPATICO B Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO Si sente NON-OK e vede gli altri OK, oppure per rivalsa si sente OK e vede gli altri NON-OK PROBLEMI FUNZIONALI ESCLUSIONE G INDIVIDUO CHE NON HA RAPPORTI CON LA REALTA’ ADULTO ESCLUSO O IRRESPONSABILE A B Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO PSICOSI G e B sono alla ribalta in un miscuglio caotico di dati arcaici, esperienze infantili, prive di senso. Ha stati d’animo di terrore La psicologia umanistica Terza forza (A.Maslow ; C. Rogers) L'idea centrale che coagula l'operato di scuole e autori per tanti versi divergenti, nella grande corrente della psicologia umanistica, è il tentativo di definire un nuovo concetto di "salute". L'individuo "sano", in questa prospettiva, sarebbe colui che giunge alla propria "autorealizzazione", al pieno sviluppo delle proprie potenzialità, colui che diventa ciò che è, e non un semplice "adattato". A. Maslow , in Motivazione e personalità, ha descritto una serie di tratti che a suo parere connotano le persone in via di autorealizzazione, cioè coloro che vanno oltre la 'normalità', coloro che sono realmente "sani". Questi individui manifestano caratteristiche che vanno da una più accurata percezione della realtà all'assenza di atteggiamenti difensivi e artificiosi, da una fondamentale semplicità e naturalezza, ad una maggiore capacità di distacco e autonomia dall'ambiente, da un'intelligenza critica e creativa, ad una disposizione ad instaurare relazioni più collaborative, ricche e liberanti, e così via.. Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO Il principio della Gestald Il verbo gestalten significa “mettere in forma” o “dare una struttura significante” e il suo risultato, la Gestalt appunto, è dunque una forma strutturata, completa e dotata di un senso. La Gestalt sottolinea che il tutto è differente dalla somma delle sue parti e perciò la terapia della Gestalt assume che per comprendere un comportamento è importante, oltre che analizzarlo, averne una visione di sintesi, ovvero cercare di percepirlo nell’insieme del contesto globale (visione olistica). Le ricerche della psicologia della Gestalt in particolare, dimostrarono che ogni individuo è costantemente bombardato da una serie di stimoli, ma il sistema percettivo ne seleziona solo alcuni e li organizza in strutture significative, o Gestalt. In termini psicologici questo significa che, come individui, percepiamo noi stessi e il mondo come il risultato di un insieme di stimoli selezionati dal nostro sistema percettivo. Il sistema percettivo costruisce una figura definita rispetto ad uno sfondo indifferenziato. Quindi gli stimoli non vengono percepiti in modo disgiunto gli uni dagli altri, ma vengono organizzati in modo da rispondere al bisogno di costruire significati basati sull’esperienza percettiva dell’ambiente. Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO La terapia della Gestald F.Perls Fritz Perls sviluppò questo principio ed ebbe il merito di applicarlo alla terapia (io e tu, qui e adesso) nei termini in cui il paziente ha bisogno di sperimentare l’ambiente per costruire i suoi significati; la terapia consiste quindi nell’analisi della struttura interna dell’esperienza reale - come funziona il mio sistema percettivo - al fine di accrescere la consapevolezza di questo processo - sono consapevole di "vedere il mondo" in un certo modo. ”…operando sull’unità e sulla mancanza di unità di questa struttura dell’esperienza qui e ora, ci sarà possibile ricostruire i rapporti dinamici tra figura e sfondo, fino a quando il contatto non diverrà più intenso, la consapevolezza più luminosa e il comportamento più energico. La cosa più importante da stabilire è il fatto che una Gestalt forte è essa stessa la cura del momento e che la figura del contatto non è segno dell’esperienza, bensì essa stessa l’integrazione dell’esperienza”. Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO ATTEGGIAMENTO ASSERTIVO Attitudine a difendere i propri valori Senza essere “né istrice, né zerbino”… …ed essere se stessi… Come? ASCOLTARE L’ALTRO SAPER ESPORRE IN MODO CHIARO IL PROPRIO PUNTO DI VISTA Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO Assertività DAL LATINO ASSERERE = AFFERMARE, SOSTENERE CON FORZA ESPRIMERSI E/O COMPORTARSI IN MODO AUTOREVOLE, SOSTENENDO LE PROPRIE IDEE L’assertività è un approccio che ci permette di gestire in modo costruttivo le relazioni interpersonali Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO Assertività Competenza relazionale che permette di riconoscere le proprie emozioni e i propri bisogni e di comunicarli agli altri nel rispetto reciproco. È un modo di essere, il prodotto di un equilibrio che nasce dall’armonia tra: le abilità sociali le competenze emotive il pensiero razionale Il comportamento assertivo e’ un atteggiamento che consente di raggiungere gli obiettivi prefissati senza creare situazioni di conflittualità Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO NEGOZIAZIONE O COMPETIZIONE? Io vinco- Tu vinci RICERCA DEL VANTAGGIO RECIPROCO LOGICA NEGOZIALE SODDISFAZIONE DEI BISOGNI DI ENTRAMBI Assertività Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO Io perdo-Tu vinci RICERCA DEL VANTAGGIO ALTRUI A DANNO PROPRIO LOGICA RINUNCIATARIA SODDISFAZIONE DEI BISOGNI DELL’ALTRO Passività NEGOZIAZIONE O COMPETIZIONE? Io vinco-Tu perdi RICERCA DEL VANTAGGIO PROPRIO A DANNO ALTRUI LOGICA COMPETITIVA SODDISFAZIONE DEI PROPRI BISOGNI aggressività Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO Io perdo-Tu perdi LOGICA DISTRUTTIVA DANNO MIO DANNO TUO TANTO PEGGIO TANTO MEGLIO distruzione Le fasi dell’assertività 1. ASCOLTARE ATTIVAMENTE QUELLO CHE VIENE DETTO, QUINDI MOSTRARE ALL’ ALTRA PERSONA CHE SI E’ ASCOLTATO E CAPITO 2. ASSICURARSI DI AVER CAPITO (parafrasi, focalizzazione, esplicitazione dell’emozione) 3.Tuttavia, d’altronde (parola di congiunzione) 4. Il proprio punto di vista ( in prima persona) 5. Negoziazione integrativa Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO (se possibile) LA FRASE TERNARIA ASSERTIVA OVVERO COSTRUIRE UNA FRASE IN 3 PARTI (T.GORDON, pscicologo americano) Parte iniziale: espone la situazione che vi fa reagire. Inizia con “ quando tu…” Parte centrale: esposizione dei vostri sentimenti o delle vostre reazioni. Inizia con “ Io” Parte finale: spiega il motivo logico che lega la vostra reazione alla situazione data. Esempio: “Quando vi comportate cosi, io sono in difficoltà perché non riesco a portare avanti il progetto” Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO 124 ASCOLTO ATTIVO Si dimostra di aver compreso il messaggio e di aver colto i sentimenti e le emozioni dell’interlocutore sintesi del contenuto semantico del messaggio verbalizzazione dei sentimenti dell’interlocutore • Riduce i rischi di incomprensione reciproca Benefici • Crea un clima relazionale positivo e favorevole • Stimola nell’altro atteggiamenti di ascolto attivo ( per modellamento) Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO MESSAGGIO ASSERTIVO Descrizione non valutativa del comportamento Neutra e asettica Esclude: • Uso di etichette ed epiteti (es: pigro, fannullone,maleducato…) • L’Interpretazione • Dare valutazioni ESEMPIO: “Sei sempre il solito distratto, vuoi finirla di pensare solo alle tue cose…” (Messaggio aggressivo) “Io sento che ti stai chiudendo e non riusciamo più a parlare dei nostri problemi” (Messaggio assertivo) Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO MESSAGGIO ASSERTIVO Espressione del sentimento VANTAGGI: • • Catarsi e liberazione Fornire Informazioni ESEMPIO: “Alcune volte io sento che non presti attenzione a quello che dico…. + Descrizione non valutativa del comportamento dell’altro + …e ciò mi dispiace perché… + Descrizione Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO IL MESSAGGIO ASSERTIVO è: ONESTO DIRETTO con espressioni in prima persona esprime con calma ciò che si pensa o si sente FLESSIBILE COERENTE adeguato alla situazione e al contesto corrispondenza tra messaggio verbale e non verbale FACILITATORE del dialogo e del confronto Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO VANTAGGI 1) Mantenere e rinsaldare i rapporti con gli altri 2) Raggiungere in parte gli obiettivi prefissati 3) Avere una salda autostima positiva Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO CHE COSA PROVOCA? Emozioni e cognizioni prive di insicurezza e ansia Attenta considerazione degli altri Fiducia in sé e negli altri Scelte autonome Rispetto della dignità propria e altrui Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO Negoziazione integrativa Dialogo interiore positivo STRATEGIE ASSERTIVE annebbiamento Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO Disco incantato Evitare i messaggi in seconda persona Se non la smetti, allora.. Non devi farlo. Dovresti sapere come migliorare. Devi fare questo... Perché non cerchi di... Sei maleducato. Fai questo, perché... Perché lo fai? Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO I messaggi in seconda persona Fanno sentire le persone in colpa. Vengono percepiti come un insulto, un'umiliazione, una critica, un rifiuto. Possono comunicare assenza di rispetto per l'altro. Spesso causano comportamenti reattivi e di rivalsa. Possono danneggiare l'autostima di chi li riceve. Possono produrre resistenza, invece che apertura al cambiamento. Possono far sentire l'altro ferito e, dopo, pieno di rancore. Sono spesso percepiti come punitivi. Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO DIRITTI ASSERTIVI • Esprimere le proprie opinioni • Essere ascoltato • Provare bisogni, sentimenti, emozioni • Esprimere i propri sentimenti • Chiedere • Rifiutare • Sbagliare, fallire • Essere se stesso • Far rispettare i propri diritti • Decidere di non essere assertivo SENZA SENTIRSI IN COLPA Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO Il linguaggio del corpo del tipo assertivo Postura eretta - rilassata - aperta Espressione del volto coinvolta - interessata Occhi contatto oculare diretto Voce chiara - amichevole - calibrata - non forzata Gestualità aperta - mani che non superano l'altezza dei gomiti Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO Il linguaggio del corpo del tipo aggressivo Postura Rigida - Pugni serrati - Denti stretti Espressione del volto Mascelle serrate - Minacciosa - Sguardi di traverso - Viso teso Occhi Fissi - Sporgenti - Vitrei Voce Veloce e ad alto volume Tagliente - Tono acuto Gestualità Accusatoria (puntare il dito) Invadente lo spazio personale - Tesa Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO Il linguaggio del corpo del tipo passivo Postura Curva - Accasciata - Piegata Espressione del volto Vuota - Sorriso di convenienza Disinteressata - Paurosa Occhi Rivolti verso il basso, evitanti - Ridotto contatto Voce Bassa - Esitante/lenta - Debole - Veloce (quando si è timorosi o ansiosi) Gestualità Smaniosa - Accennare l'assenso col capo - Pizzicarsi velocemente - Torcersi le mani Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO SINTESI E BREVITA’ La parola synthesis, dal greco syntithemi, = “mettere insieme” “comporre”, “avvicinare le parti per formare il tutto” In filosofia la sintesi è quel processo cognitivo che da elementi parziali arriva a una conoscenza complessa e unitaria (tesi/antitesi/sintesi). In un testo, inoltre, rendere più complesso significa quasi sempre anche rendere più lungo. Come conciliare, allora, il significato originario di complessità con l’idea comune di sintesi, che è “compendio, riepilogo, riassunto”? Come risolvere la contraddizione tra comporre, ossia rendere più lungo, e riassumere, ossia rendere più corto? La risposta è nella lingua: comporre non è semplicemente aggiungere, ma prima scomporre e poi scegliere, eliminare l’inutile e valorizzare ciò che resta. Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO CHIAREZZA e SINTESI Periodi brevi e sintassi lineare Ridurre la lunghezza di un periodo ne aumenta la comprensione. Una regola del giornalismo inglese suggerisce: non più di 25 parole, e non più di due frasi in ogni periodo, meglio coordinate che subordinate. Più chiari in assoluto sono i periodi di una sola frase e con sintassi lineare: soggetto, verbo, complemento oggetto, chi - fa - cosa. Inoltre, le frasi brevi suggeriscono quel senso di urgenza che dà più efficacia al messaggio. Es : Sono andato in banca e non l’ho trovato(coordinate) Es: Sono andato in banca perché non avevo più soldi(principale con subordinata) Pochi incisi Gli incisi - parentesi, virgole o trattini - rendono la frase più precisa e dettagliata, ma anche più lunga e faticosa. Se vuoi dar forza a un pensiero, dedicagli una frase principale. Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO CHIAREZZA e SINTESI Forma attiva È più chiara e incisiva di quella passiva, che è più difficile perché mette in secondo piano il soggetto: ES: Quando la vostra conferma sarà ricevuta, l’avvio del progetto verrà effettuato. Inizieremo il progetto quando riceveremo la vostra conferma. Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO CHIAREZZA e SINTESI PAROLE: comuni Meglio problemi che problematica, meglio temi che tematica, usare anziché utilizzare, fare anziché porre in essere. brevi Prima, anziché precedentemente; partire, anziché allontanarsi; rapido, anziché tempestivo. Le parole brevi entrano meglio nella mente di chi ascolta e vi rimangono più a lungo. coerenti Chiama le stesse cose sempre con lo stesso nome. Un progetto è sempre un progetto, non un piano, o una previsione, o una proposta. Ai fini della chiarezza puoi dimenticare il concetto spesso equivoco di “sinonimo”. dirette e concrete Pagare, non effettuare il versamento; soldi, non liquidi; sfratto, non provvedimento esecutivo di rilascio; licenziare, non ristrutturare, o razionalizzare Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO CHIAREZZA e SINTESI Verbi con modi e tempi semplici Meglio l’indicativo presente. Il congiuntivo è elegante, il condizionale è carico di desiderio, ma per farsi capire conviene usare le forme più semplici e comuni. Es: “Qualora l’interessato non rispettasse le regole sarebbe soggetto a espulsione dalla competizione” “Chi non rispetta le regole viene espulso dalla gara” Volgere al positivo Il linguaggio positivo è più chiaro di quello negativo: Es: “Non sono esonerati dalla compilazione della documentazione i clienti con problematiche relative a…”. “Devono compilare la documentazione anche i clienti con problematiche relative a…” . Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO CHIAREZZA e SINTESI No alle nominalizzazioni, sì ai verbi La nominalizzazione si compie quando si volge un verbo in sostantivo: un vero disastro. Il verbo è dinamico. Il sostantivo è invece statico (so-sta), è fermo. Se dici costruire, vedi il muratore, la malta, i mattoni e il muro. Se invece dici effettuare la costruzione, spegni il verbo in un sostantivo, e ti serve un altro verbo per tenere in piedi la frase. Ed è un verbo povero: avviare il cambiamento, sostenere un dialogo, implementare un mutamento di strategia… Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO Le 5 W dello stile giornalistico Una serie di domande che offrono a chi costruisce una comunicazione un filo logico a cui attenersi. Who = chi, What = che cosa, When = quando, Where = dove, Why = perché. Chi ha fatto che cosa, quando, dove e perché. Arrivare dritti al cuore guai a svolazzare troppo attorno. Come i cronisti, dobbiamo stare sui fatti! La regola è validissima per chiunque debba passare un forte contenuto informativo: un nuovo modello organizzativo, il cambiamento di una procedura, una variazione ad un programma Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO ORGANIZZARE LA STRUTTURA La struttura in tre parti Se osserviamo le scelte più efficaci nell’impostare la struttura di un messaggio, troviamo una curiosa analogia tra lo stile della comunicazione militare. Il sergente , per esempio, accoglie le reclute con una serie di urli e minacce formulate secondo uno schema preciso 1) dico ciò che dirò 2) lo dico 3) ridico ciò che ho detto A prima vista può lasciare perplessi.Vediamo cosa intendiamo di preciso con un esempio: 1) Ora vi darò le istruzioni su come preparare lo zaino per la marcia. (dico ciò che dirò) 2) Nello zaino dovete mettere: sacco a pelo, telo tenda, biancheria di ricambio, altimetro, carta topografica... (lo dico) 3) Capito tutto? Attenzione: l’importante è la tenda , il sacco a pelo e soprattutto la biancheria di ricambio perché se ve la farete sotto puzzerete come caproni e dormirete al gelo! ( ridico ciò che ho detto) Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO Come applicare lo schema a tre parti alla scrittura di lavoro? Ecco un esempio. Obiettivo: gratificare i collaboratori locali per l’incremento delle vendite relative al proprio servizio e stimolarne l’ulteriore sviluppo. 1) Le vendite di servizi sono aumentate del 20% nell’ultimo anno. 2) È un risultato brillante, frutto di un lavoro ben svolto. Grazie per questo primo obiettivo che premia l’impegno di chi tra voi ci ha creduto. Ora il budget annuale è più vicino, tuttavia serve anche il contributo di chi sta ancora cercando la strategia commerciale vincente. Se saremo consapevoli di far parte di un progetto importante che ci coinvolge tutti potremo superare le difficoltà. 3) Credo che tutti insieme faremo un ottimo lavoro e molti altri clienti sceglieranno di darci la fiducia che io ho in voi e nelle vostre capacità. Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO Vantaggi della struttura in tre parti La struttura a tre parti sembra contraddire la dote principale che vogliamo portare: la sintesi. Ma una cosa è la ripetizione, un’altra cosa è il richiamo. La ripetizione è quasi sempre irritante; il richiamo, invece, dissimulato da cambiamenti formali e giustificato dall’ordine del discorso, può essere gradito e tornare comodo all’ascoltatore. Quando nell’esordio introduciamo il messaggio, ci si aspetta una più dettagliata esposizione; quando annunciamo la conclusione, ci si aspetta una sintetica ripetizione del messaggio. Inoltre tornare tre volte sullo stesso messaggio, sia pur con parole e modi diversi, produce tre effetti positivi: riduce i rischi dell’incomprensione, aiuta a ricordare, facilita la persuasione. È chiaro che occorre il massimo sforzo contro il peggior nemico della comunicazione: la noia. Non dobbiamo far sentire alcuna ripetizione. Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO LE 7 ATTENZIONI PER CONVINCERE Uno schema per discorsi in pubblico che sfrutta le leve della convinzione. 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Visione d’insieme: si parte da un ampio panorama. Problema/bisogno: la visuale si stringe sul problema specifico dell’ascoltatore. Idea/soluzione: la nostra proposta che risolverà quel problema. Evidenze: fatti, statistiche, giudizi di esperti che ne testimoniano l’efficacia. Vantaggi: i benefici specifici per l’ascoltatore. Riepilogo: sintesi di quanto detto finora. Azione: è il nostro obiettivo, il motivo per cui comunichiamo (compra, vieni ecc.). Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO ESERCIZIO PER LA SINTESI PREPARO UN INTERVENTO DI TRE MINUTI Descrizione dei fatti Enunciazione dei una tesi formulata come opinione personale Motivazione della tesi - argomenti a carattere dimostrativo (mirati, convincenti) - raffronti - esempi ( di vita vissuta personalmente, tratti dal “ qui ed ora”) - citazione Riepilogo Frase conclusiva 153 Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO PORSI DOMANDE Obiettivo Che cosa voglio/devo ottenere? Contenuti che cosa voglio comunicare? Destinatari chi sono, che cosa pensano, che cosa otterranno i miei interlocutori? Rapporto chi sono io per gli interlocutori? (bisogna mettersi nei panni degli altri) Contesto quando, dove, con quali mezzi, a quante persone, per quanto tempo devo/voglio/posso/ comunicare? Come dirò ciò che voglio comunicare? Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO La comunicazione e i social media Perché esserci e cosa comunicare Funzionale al mio obiettivo Vari livelli di relazioni e conversazioni Visibilità delle mie attività Job Title (descrizione creativa di quello che faccio) Slogan di vita, rappresentazione grafica Il mio stile e i miei valori Trasparenza e competenza Semplificare i processi e migliorare il livello di servizio Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO GESTIRE UNA CRITICA Chi mi ha criticato? Come è stata formulata? Perché è stata espressa? Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO Accettare la critica Risposte da evitare “No” “Lei ha torto…..” “Lei cade in errore….” “Mi lasci dimostrare che non è così….” In tal modo si alimenta solo la resistenza anziché scioglierla, meglio dire “Si …capisco, tuttavia consideriamo la questione sotto questo aspetto….” Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO AFFRONTARE LE CRITICHE CRITICHE DISTRUTTIVE CRITICHE COSTRUTTIVE Si focalizza sulla persona e Si focalizza sul problema tende ad “etichettare” Generalizza (“sempre”, “mai”) Parla del passato Ha intenti puntivi (e provoca difese) È specifica Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO Offre strumenti per la “prossima volta” Ha intenti formativi (e offre sostengo) E’ importante ascoltare bene l'interlocutore e riportare tutto sul piano dei contenuti, sfuggendo in ogni modo le battaglie personali. L'uso appropriato dell'ironia può essere di grande aiuto. Quando ci viene rivolta una critica che ci rendiamo conto essere manipolativa la prima cosa da fare è rivolgere domande al nostro interlocutore al fine di guidarlo verso la formulazione di una critica costruttiva. Mario: "Non capisci nulla" Stefania: "Mi stai dicendo che non capisco nulla, potresti spiegarmi meglio cosa intendi?" Stefania ha usato in questo passaggio la parafrasi, ripetendo la critica di Mario e ha provato a guidarlo verso la formulazione di una critica costruttiva. Vediamo come potrebbe proseguire il loro dialogo: Mario "Intendo che sbagli sempre il tuo lavoro" Stefania "Cosa ti fa dire che sbaglio sempre il mio lavoro?" Mario "Ieri e oggi ha sbagliato nel fare una pratica" Stefania "Se ho capito bene mi stai dicendo che in questi ultimi due giorni ho sbagliato una pratica, mi puoi mostrare dove?" Mario "Sì, guarda qui" Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO Gestione assertiva di una critica L'assertività è prima di tutto una "filosofia di vita" fondata sul riconoscimento dei propri bisogni e di quelli altrui e su una ricerca di mediazione. Le tecniche non sono assertive di per sè ma diventano tali se la persona ha compreso e condivide questa filosofia. Le tecniche che ci possono aiutare a gestire anche le critiche manipolative sono: l'annebbiamento, l'asserzione negativa, il disco rotto. L'annebbiamento consiste nel rispondere a chi ci rivolge una critica manipolativa con l'affermazione “Interessante il tuo punto di vista". Questa tecnica ha il vantaggio di darci il tempo di riordinare le idee disorientando per un attimo il nostro interlocutore. La tecnica dell'asserzione negativa consiste nell'ammettere in parte la veridicità della critica manipolatoria. Mario "Sbagli sempre" Stefania "Lo ammetto, non sempre faccio le cose correttamente". Nell'esempio Stefania ammette che l'affermazione di Mario è parzialmente corretta e la ridimensiona. Infine con la tecnica del disco rotto, la persona ripete più volte la medesima affermazione. Questa tecnica può essere utile quando l'interlocutore è particolarmente aggressivo e non si riesce a pervenire ad una critica costruttiva e ad un dialogo. Mario "Non capisci nulla" Stefania "Va bene, ora riprendo il mio lavoro" Mario "Sei sempre la solita, sei una persona inetta" Stefania "Va bene, ora riprendo il mio lavoro" Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO DARE IL FEEDBACK Max 5 min 1) Sottolinea i comportamenti corretti Es: avete fatto bene… – ho visto molto interesse… 2) Soffermati su ciò che potrebbe andare meglio la volta successiva. Es: dobbiamo focalizzare meglio l’attenzione su… 3) Concludere con un commento positivo generico Es: è stata un’interessante presentazione… - Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO QUINDI….. Ascoltare Provare a non stare sulla difensiva Non interrompere o iniziare a giustificarsi Incoraggiare la persona che sta dando il feedback,ringraziarla Accettare il feedback Agire sulla base di quello che ci è stato detto Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO “Io non so mai cosa ho detto fintanto che non sento la risposta a quello che ho detto” Norbert Wiener , matematico statunitense Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO La pace viene dalla comunicazione. Ezra Pound “ Se vuoi costruire una nave, non richiamare prima di tutto gente che procuri legna, che prepari gli attrezzi, non distribuire compiti, non organizzare il lavoro. Prima, invece, sveglia negli uomini la nostalgia del mare lontano e sconfinato.” Antoine De Saint Exupéry Formazione Trasversale Apprendisti in Azienda - PRIMO MODULO