Rassegna Stampa - Comitato Italiano Paralimpico
Transcript
Rassegna Stampa - Comitato Italiano Paralimpico
Rassegna Stampa Sabato 05 novembre 2016 Rassegna Stampa realizzata da SIFA Servizi Integrati Finalizzati alle Aziende 20129 Milano – Via Mameli, 11 Tel. 02/43990431 – Fax 02/45409587 [email protected] Rassegna del 05 novembre 2016 COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Corriere Di Como 6 Briantea in campo sfida casalinga 1 Corriere Di Novara 32 Medaglia bronzo paralimpiadi rio 2016 amine kalem al kiwanis club novara monterosa 2 Corriere Di Novara 15 Galliate ha reso omaggio al suo campione, che ora punta a tokyo 2020 Gazzetta Della Martesana Gazzetta Di Modena 35 Weekend di festa per il patrono di peschiera: c'è anche la campionessa di nuoto Giornale Di Cantu 2 Briantea84 in campo contro santo stefano Il Giorno (varese) 1, 3 Il signore degli anelli R. Formenti 8 Il Giorno (varese) 3 La stella morlacchi e gli altri campioni punte di un movimento in forte crescita R.v. 10 Il Resto Del Carlino 327 Zanardi, 50 anni col sorriso 11 Il Tirreno Pistoia 23 Domani a cutigliano si festeggiano gli sportivi e le ferrari 12 L'arena 55 Bebe e le altre stelle, riflettori su verona L'eco Di Bergamo 29 Vivere la montagna tra salite e discese 15 L'eco Di Bergamo 54 Sbs oggi a padova 16 La Gazzetta Di Lecce 47 Cavalieri e amazzoni targati salente conquistano i giochi di rio de janeiro 17 La Nazione Siena 2 La fabbrica che uccide la meningite «per sconfiggerla basta un vaccino» La Nuova Ferrara 36 "viaparario" lunghi racconta le sue olimpiadi 20 La Nuova Sardegna 38 La dinamolab cerca punti salvezza a padova 21 La Prealpina 29 «grazie riccardo, ora dritto verso tokyo» 22 La Provincia Di Como 62 L'unipolsai riapre casa santo stefano ospite di lusso Riccardo Berti 23 La Provincia Di Varese 44 Battere il montebello per avviare la risalita A. Cor. 25 La Provincia Di Varese 39 Busto si inchina a re riccardo e lui ottiene il palaginnastica A. Aliverti 26 Il Giornalino 50 Parliamo di beatrice maria vio 28 Il Giorno 157 Nel nome di jury 29 Il Giorno 157 La stella morlacchi e gli altri campioni. punte di un movimento in forte crescita 31 Areablu 56 La comunità in festa per giancarlo masini medaglia di bronzo alle paralimpiadi 32 36, 3 Uomo e campione: in un libro l'impresa di alex zanardi Andrea Campo 4 5 Michele Fuoco 6 7 L. Mazzara Paola Tomassoni 13 18 CIP WEB Superabile.it Web Motociclismo: nasce la FIMPAR, la Federazione Italiana Motociclismo Paralimpico. Di D.marsicano 34 Superabile.it Web Le Paralimpiadi di ieri e di oggi: "Il nostro movimento è una grande famiglia" Di S.caredda 36 Superabile.it Web Vela per tutti: ecco i vincitori del campionato nazionale Di D.marsicano 38 Superabile.it Web Paralimpiadi al via, è Rio 2016: "Ora vedrete la vera definizione di abilità" Di S.caredda 39 Federvela.it Web Il report della 1053ma Giunta Nazionale CONI News Del 41 Cavallomagazine.it Web Regione Lazio: per il 2017 600.000 Euro di finanziamenti in ambito sportivo Maria Cristina Magri 42 Gazzettadimodena. Web gelocal.it Specchioeconomico.com Web Lunedì serata al Baluardo dedicata agli “eroi di Rio” 43 Luca Pancalli (Comitato Paralimpico Italiano): dopo i fasti di Rio e la delusione di Roma Etichettato Sotto auspico una grande crescita culturale 45 Basket paralimpico Briantea in campo Sfida casalinga Archiviata la giornata di riposo, la Briantea84-UnipolSai si prepara a tornare in caniDo: osai alle 20.30 al Palasport di Seveso i canturini attendono il Santo Stefano. I marchigiani sono reduci dalla vittoria esterna contro il Santa Lucia Roma per 49-70: laUnipolSai, dopo aver vinto contro la Sassari, cerca il secondo successo. Dopo questo match casalingo, per la UnipolSai il calendario prevede un lungo ruolino fuori casa: per rivederla a Seveso bisognerà aspettare il 3 dicembre per la sfida contro Padova. COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 1 MEDAGLIA BRONZO PARALIMPIADI RIO2016 AMINE KALEM AL KIWANIS CLUB NOVARA MONTEROSA • Una serata scoppiettante, con tanti graditi ospiti Kiwaniani, amministrativi, amici, socie e soci che hanno voluto condividere un evento sportivo molto atteso e sentito. La serata è iniziata in modo inusuale, con un video HD appassionante di atleti Paralimpici che con la loro forza, nonostante gli handicap, hanno fatto sparire ogni parola, ogni pensiero superfluo. A seguire, tutti in piedi, un video con l'inno di Mameli suonato in occasione dei 150 anni d'Italia dalla Banda dei Carabinieri e cantato dal vivo da 300 ragazzi sull'Altare della Patria a Roma. La Cerimoniere ha letto le Finalità del Kiwanis e ha salutato tutti gli intervenuti, e a seguire il presidente, Luciano Coppola, ha descritto brevemente il programma della serata. Un primo intervento deciso, interpretando la serata, è arrivato dalla Luogotenente Jolanda Capriglia, che salutando e ringraziando tutti i presenti, ha enfatizzato le gesta dell' atleta paralimpico, Amin Kalem, protagonista della serata. L'importante è il vero e sano sentimento di uguaglianza. Un toccante intervento del Prefetto di Novara, Francesco Castaldo, ha evidenziato il profondo valore umano delle gesta atletiche di questi ragazzi indomiti e senza complessi di inferiorità. Nelle sue parole, che ricordano nostalgiche la stessa passione per il tennistavolo, rammentando gli incontri di Kalem, seguiti in televisione, nella speranza di proseguire le fasi eliminatorie, tentando il cammino verso quella medaglia tanto sognata e desiderata. La medaglia è poi arrivata, e come per incanto la vittoria riesce a farti dimenticare la stanchezza. Un forte complimento e una grande ammirazione sono emersi nel successivo intervento della rappresentante della Provincia di Novara, Emanuela Allegra, riconoscente per il successo di un atleta concittadino novarese. E' giusto anche parlare di futuro con l'assessore allo Sport di Novara, cercando argomenti ed eventuali soluzioni per dare un seguito alle capacità reali di questo atleta Novarese. Un desiderio ambito da Kalem per il futuro, vede la costituzione di un centro formativo per bambini inabili amanti del tenni stavolo. Un video "Yes i can" ha dimostrato come si possono suonare tutti gli strumenti e ballare usando solo le parti del corpo disponibili, non rimpiangendo le parti del corpo non più disponibili. La COMITATO ITALIANO PARALIMPICO serata è proseguita con la lettura del curriculum vitae di Kalem, seguita da una intervista attiva, in parte con video ed in parte con commento parlato usando il presidente come interlocutore. Senza desideri celebrativi, ma con molta umiltà, abbiamo scoperto che in un mese sono arrivati diversi riconoscimenti come "racchetta d'Oro" dalla FITET, premio" Piemonte Olimpico" dalla Regione Piemonte, " Premio USSI - Sportivo Piemontese dell'anno ". Sono intervenuti in sequenza il presidente Ashd Antonello Brustia, il direttore sportivo AshdUgoConcialdieilpluripremiato Campione Mondiale Maurizio Nalin, che ha esortato tutti i presenti dicendo " non dimenticatevi di Kalem, nonlasciatelo solo quando i riflettori per lui si spegneranno ". Sono intervenuti poi il presidente Asd Giorgio De Ceree che ha ricordato l'esistenza dei mezzi per proseguire la preparazione, mentre mancano i fondi per remunerare chi lavora e chi si impegna. Concetto ripreso in dettaglio dal direttore sportivo Asd Francesco Apicella. Amine Kalem si è intrattenuto con i presenti facendo soppesare a tutti la massiccia Medaglia, prestandosi anche per foto ricordo, con molta soddisfazione da entrambe le parti. La serata, veramente gradita da tutti, è terminata abbastanza tardi con i consueti saluti della Lgt e del presidente Luciano Coppola Pag. 2 COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 3 Galliate ha reso omaggio al suo campione, che ora punta a Tokyo 2020 • Venerdì scorso l'Amministrazione comunale e la Con sulta dello Sport di Galliate hanno organizzato nella sala consiliare del Castello Sforzesco di Gallliate una serata in onore del campione galliatese Roberto Airoldi che di recente si è classificato al terzo posto conquistando la medaglia di bronzo nel tiro con l'arco specialità mixed team alle Paralimpiadi di Rio de Janeiro in coppia con la torinese Elisabetta Mijno. Alla serata sono intervenuti il sindaco Davide Ferrari, il vicesindaco Flora Ugazio, il presidente del Consiglio comunale Marco Bozzola e il presidente della Consulta dello Sport di Galliate Domenico Virton. Durante la serata Roberto Airoldi ha raccontato il suo percorso sportivo che è cominciato con la passione per la moto e per il motociclismo e che, attraverso diverse vicissitudini, lo ha portato nel mondo del tiro con l'arco sino a conquistare la medaglia di bronzo alle Paralimpiadi di Rio de Janeiro. Purtroppo il cammino di Roberto Airoldi, classe 1976, non è stato semplice a causa di un grave incidente all'età di 15 anni che lo ha privato della gamba destra. Ma Roberto Airoldi con grande tenacia e determinazione ha raggiunto importanti successi nazionali e internazionali nel campo motociclistico. Le disavventure per Roberto Airoldi non sono però finite e, nel 2009, è stato vittima di un altro incidente che ha comportato la frattura di tibia e di perone della gamba. Ritornato in sella alla sua moto dopo la convalescenza Roberto Airoldi ha subito conquistato importanti podi ma nel frattempo ha iniziato ad avvicinarsi al tiro con l'arco entrando nella società Asd Arcieri Cameri. In poco tempo Airoldi ha dimostrato di essere un campione anche in questa disciplina e, passo dopo passo, successo dopo successo, è giunto in nazionale ed è approdato alle Paralimpiadi di Rio de Janeiro dove ha coronato il suo sogno di vincere una medaglia. «Salire sul podio olimpico è stata un'emozione fortissima - ha spiegato Airoldi - Ho dato tanto, ho fatto tanti sacrifici ma sinceramente non ero lì per vincere ma ero lì per divertirmi e per mettermi alla prova. Nel tiro con l'arco, infatti, l'avversario più difficile da battere è dentro di te. Mi sono gustato freccia per frecci e bersaglio dopo bersaglio e con Elisabetta siamo arrivati a conquistare una medaglia. Il mondo delle Paralimpiadi mi ha permesso di conoscere molte persone che, nonostante siano in situazioni di grave disabilità, hanno una tenacia e una forza di volontà enorme. Ho potuto partecipare a un evento fuori dall'immaginario comune. Questa esperienza mi ha segnato positivamente e resterà per sempre dentro di me in maniera indelebile». Il percorso di Roberto Airoldi nel mondo del tiro con l'arco proseguirà nella quotidianità fatta di allenamenti e tanti sacrifici con l'obiettivo di arrivare agli europei del 2018 in Olanda e alle olimpiadi di Tokio del 2020. Andrea Campo Da sinistra: Lombardo, Virton, Ferrari, il campione Airoldi, Ugazio e Bozzola COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 4 VIMM ih^;iJJ:in^U:iliJi,MiJi^ìiN:)^fi,'M;iJMjlili,ui,i)i^Mmmi PESCHIERA BORROMEO (bgw) G r a n d e festa per le celebrazioni in onore a San Carlo, patrono della città. I festeggiamenti, cominciati ieri, venerdì alle 21.30 presso il centro polifunzionale di via Pertini, con la premiazione per il Basilico D'Oro 2016 e seguito dalla competizione della frolla più buona che ha decretato il miglior biscotto di Peschiera, continueranno per tutto il fine settimana. Stasera, sabato, alle 20 con gli Amici del terzo mondo e alla Pro Loco nell'oratorio di Bettola, si terrà una cena con un ospite d'eccezione, la campionessa di nuoto paraolimpica Arjola Trimi. «Grazie all'impegno di tutta l'Amministrazione comunale, delle associazioni e della Pro Loco , siamo riusciti a offrire tre giorni di festa e aggregazione a tutta la cittadinanza - ha spiegato Raffaele Vailati consigliere con delega agli eventi - Siamo orgogliosi di aver coinvolto una sportiva paraolimpica del calibro di Arjola Trimi, con la quale condivideremo una testimonianza di vita coraggiosa e toccante». Un vanto per il primo cittadino che ha espresso il COMITATO ITALIANO PARALIMPICO suo entusiasmo per questi giorni pieni di eventi in onore del santo patrono. «Apriremo insieme le celebrazioni con la Santa Messa, a cui seguiranno i festeggiamenti che spero riuniranno i cittadini della nostra città, garantendo alcuni momenti di serena aggregazione e voglia di partecipazione», ha concluso il sindaco Caterina Molinari. Le celebrazioni si concluderanno domani, domenica, con la castagnata organizzata dal gruppo sportivo Zeloforamagno a partire dalle 12 presso il laghetto azzurro. Pag. 5 FORUM MONZANI Uomo e campione: in un libro l'impresa di Alex Zanardi di Michele Fuoco » MODENA "Volevo solo pedalare... ma sono inciampato in una seconda vita", il libro che Alex Zanardi presenta oggi, alle 17.30, presso Bper Forum Monzani, in via Aristotele, racchiude tutta la vicenda umana e sportiva del campione, passato dalle gare automobilistiche, anche di Formula 1, alle Paralimpiadi, come le ultime di Rio, dove si è affermato come protagonista assoluto, conquistando due medaglie d'oro di handbike nella cronometro (categoria H5) su strada e nella staffetta, e la medaglia d'argento nella prova in linea su strada. Ha rinnovato, così, in estate scorso, il successo ottenuto quattro anni fa alle Paralimpiadi di Londra. Lo si era visto in fin di vita nel 2001, subito dopo quel terribile incidente automobilistico al Lausitzring in Germania, dove aveva perduto gli arti inferiori. Di sangue ne rimase ben poco nel corpo, perché quasi tre quarti erano già perduti. Gli fu data persino l'estrema unzione. Ma Alex continuò a vivere senza abbattersi. E una circostanza favorevole, che lo sportivo ha saputo co- gliere, gli ha cambiato la rotta per una nuova esistenza. Il plurimedagliato racconta le sue vicende di mutamento in questo libro (Rizzoli, 272 pagine, 15 euro), scritto con Gianluca Gasparini, giornalista della "Gazzetta dello Sport", ricordando che all'autogrill vide, per puro caso, una handbike legata al tettuccio di un automobile e decise di provare a pedalare. Passione e costanza ne hanno fatto poi un primatista, tanto che Alex può vantare altre otto medaglie d'oro ai campionati mondiali. Così l'atleta, che il 23 ottobre ha compiuto 50 anni, si è costruito una differente carriera. Non più con una macchina da corsa ma con una particolare bici da "pedalare" con le braccia. E in questo sport Zanardi ha acquisito abilità straordinarie, sostenute da sacrifici, da una dedizione assoluta, da un carattere forte e da un sorriso che hanno sconfitto qualsiasi forma di pessimismo. Uno spirito positivo che si nutre di serenità, di umiltà, di un desiderio di apertura a nuove prospettive, a speranze di un coinvolgimento totale nella quotidianità, superando quello sta- COMITATO ITALIANO PARALIMPICO to di "emarginazione" che lo spaventoso, quanto doloroso, incidente avrebbe potuto determinare. Una sfida vinta contro una sorte crudele, distruttiva per l'allora giovane trentacinquenne, al quale sembravano precluse le più semplici condizioni di sopravvivenza. E "sfide", anche se di non tragica portata, sono state raccontare, con leggerezza, da Zanardi in una serie di appuntamenti televisivi della Rai, con una decisa volontà di larga comunicazione. E quanto sia intensa e tenace la determinazione dello sportivo, viene indicato anche dalla capacità di aver saputo affrontare l'Ironman delle Hawaii, la gara di triathlon più logorante del mondo, che molti non riescono a portare a termine. Gli ultimi 13 anni di vita racconta il pilota bolognese in questo secondo libro (l'altro è del 2003) che apre finestre non sull'ignoto, né su falsi valori e ingannevoli chimere, sulle paure, ma sulla possibilità di amare, di credere, sul bisogno di esplorare oltre le proprie capacità. Un anelito ad un abbraccio con l'universo. Pag. 6 BASKET IN CARROZZINA Stasera a Seveso il match casalingo dei canturini Campioni d'Italia Briantea84 in campo contro Santo Stefano CANTÙ (bla) La Unipolsai Briantea84 torna in campo stasera, sabato 5 novembre alle 20.30, sul parquet di Seveso. Dopo il turno di riposo, la squadra Campione d'Italia diretta da coach Marco Bergna si appresta ad incontrare il Santo Stefano Banca Marche per la seconda partita di Campionato, terza per le altre compagini, la Briantea84 lo scorso weekend ha infatti rispettato il turno di riposo. Il match d'esordio, lo ricordiamo, era finito 64-34 a spese della DinamoLab Sassari. Il Santo Stefano, reduce da una vittoria contro il Santa Lucia Roma 49-70, si presenterà a Seveso ag- guerrito. «La squadra si è rafforzata molto rispetto alla scorsa stagione con l'arrivo di Sofyane Mehiaou, delle giocatrici inglesi Judith Hamer e Louise Sugden e il ritorno di Dimitri Tanghe, il livello del roster si è alzato notevolmente» ha commentato coach Bergna. Non mancano inoltre nel team marchigiano alcune giovani promesse italiane come Sabri Bedzeti, ottimo lungo emergente della Nazionale minore, e Andrea Giaretti. «Giocano un basket veloce e sanno schierare una difesa aggressiva, capace di mettere pressione. Noi arriviamo da una vittoria casalinga contro Sassari e da una giornata di riposo, può averci fatto bene, ci ha permesso COMITATO ITALIANO PARALIMPICO di affinare diversi meccanismi di gioco ma può aver spezzato il ritmo partita. Dobbiamo scendere in campo con la determinazione di fare bene, senza sottovalutare l'avversario: contro Sassari abbiamo faticato ad entrare in partita, non bisogna commettere l'errore di pensare ci siano partite facili». Prosegue inoltre, nel corso delle partite casalinghe a Seveso, il progetto «Io tifo positivo» che vedrà stasera sugli spalti i ragazzi delle scuole di Calco, Olgiate e Vercurago. Dopo il match di oggi, il calendario per la UnipolSai prevede una lunga serie fuori casa, i canturini torneranno a giocare a Seveso il 3 dicembre per la sfida contro Padova. Pag. 7 Il sindaco Antonelli con Riccardo PREMIATO A BUSTO IL GINNASTA PARALIMPICO RICCARDO MAINO «IL MIO MODELLO ÈJURYCHECHI MI PIACEREBBE INCONTRARLO» COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 8 L'IMPRESA LA SCINTILLA TRE MEDAGLIE OTTENUTE Al TRISOME GAMES DI FIRENZE AFFRONTATI 800 AVVERSARI UNA PASSIONE NATA DAVANTI ALLA TV CON LE COMPETIZIONI DELLA NAZIONALE AZZURRA di ROSELLA FORMENTI - BUSTO ARSIZIO- C'È UN BAMBINO davanti alla tv. Ha otto anni, sta guardando immagini che lo incantano più di qualsiasi cartone animato, gli occhi sono sgranati, attenti. A conquistare la sua attenzione è il «signore degli anelli», il campione olimpico Jury Chechi. Il bambino è Riccardo Maino: senza saperlo Chechi ha aperto la strada a un futuro campione. Già, perché da quel giorno quando Riccardo lo vide alla tv sono trascorsi dieci anni e nel frattempo il giovane bustocco è diventato un campione, vincendo titoli mondiali ma soprattutto polverizzando ogni pregiudizio nei confronti della sindrome di Down. Riccardo Maino, che oggi compie 18 anni, ha conquistato un oro alle parallele, un argento al cavallo e un bronzo agli anelli e il terzo posto assoluto nella classifica generale ai Triso- me Games che si sono svolti a Firenze, nei quali si sono sfidati 800 atleti disabili provenienti da cinque continenti. Ieri dal sindaco Emanuele Antonelli ha ricevuto una pergamena, il ringraziamento ufficiale della città a un giovane «che è un grande esempio per tutti noi - ha detto il primo cittadino - Sono orgoglioso di questi giovani che raggiungono grandi risultati con l'impegno, il sacrificio, la forza di volontà». POI IL BRINDISI e il taglio della torta, festeggiato dal sindaco e dagli assessori Miriam Arabini (Servizi sociali), Isabella Tovaglieri (Urbanistica) e Paola Magugliani (Cultura). Emozionato e sorridente Riccardo ha raccontato la gioia provata la prima volta che è salito sul podio. «Una gioia immensa - ha ricordato - e in quel momento ho sentito che dovevo ringraziare i miei genitori per la grinta che mi avevano trasmesso e gli allenatori che avevano credu- to in me». Riccardo gareggia per la Pro Patria Bustese Sportiva. La ginnastica e l'Inter sono le sue passioni. Studente al quarto anno del liceo artistico Candiani (indirizzo grafico) dedica una buona parte del tempo libero dalla scuola agli allenamenti. Sono nove ore alla settimana. «Non sono un sacrifìcio - dice sorridendo - mi piace troppo». Il resto agli amici, tanti, con i quali oggi festeggerà i suoi 18 anni. Il giovane campione sottovoce rivela però di avere un desiderio: «Ammiro Jury Chechi, lo rivedo spesso nei filmati, come lui nessuno. Mi piacerebbe conoscerlo». E chissà che non ci scappi qualche volteggio, insieme il Signore degli Anelli di Atlanta e il giovane campione bustocco, che rimase incantato da bambino davanti alle sue evoluzioni. Un giovane campione che la sua gara più bella l'ha vinta dimostrando che non ci sono difficoltà che non si possono superare e pregiudizi che non si possono abbattere. FOCUS Ammirazione Il sindaco Emanuele Antonelli (foto) ha fatto i complimenti a Riccardo: «È un esempio per tutti noi. Sono orgoglioso di questi giovani che raggiungono grandi risultati con l'impegno» qwn. BOBNO a Kkflas», COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 9 IL FENOMENO LO SPORT PARAUMPICO E MOLTO DIFFUSO IN PROVINCIA La stella Morlacchi e gli altri campioni Punte di un movimento in forte crescita -LUINO- IL VARESOTTO vanta un florido movimento nello sport per disabili, con punte di eccellenza assoluta. Il primo nome che viene in mente è quello del nuotatore luinese Federico Morlacchi, vincitore di quattro medaglie di cui una d'oro alle recenti Paralimpiadi di Rio, dopo che aveva già assaggiato le emozioni del podio a Londra 2012. Indimenticabile il suo titolo olimpico nei 200 misti categoria S9, con tanto di record italiano, conquistato il 12 settembre scorso nella piscina dell'Estadio Aquatico Olimpico. A fare compagnia alla stella del lago Maggiore, ai giochi paralimpici brasiliani c'erano altri sei atleti della provincia. A fare la parte del leone il nuoto, con ben quattro atleti (oltre a Morlacchi naturalmente): la 22enne malnatese Arianna Talamona, il 23enne nativo del Milanese ma tesserato per la PolHa Varese Fa- brizio Sottile, la bustocca Martina Rabbolini e la monzese ma anche lei portacolori della PolHa Alessia Berrà. La pattuglia varesotta in terra carioca era completata da Matteo Bonacina e Gianpaolo Cancelli degli Arcieri Castiglione Olona. ECCELLENZE assolute, punte di un movimento molto attivo su tutto il territorio provinciale. Alla crescita di questo settore dello sport varesino ha contribuito anche Bebé Vio, la supercampionessa di scherma portata da Renzi alla cena con Obama alla Casa Bianca. Bebé è di Venezia ma è fortemente legata a Varese, dove viene spesso e volentieri per partecipare a serate e incontri promossi dalle numerose associazioni del territorio che contribuiscono alla promozione e diffusione dello sport paralimpico. R.V. F A C C I A A F A C C I A II pluricampione olimpico Federico Morlacchi ha incontrato il p r e m i e r Matteo Renzi durante il suo t o u r nel Varesotto COMITATO ITALIANO PARALIMPICO OLTRE OGNI BARRIERA Pag. 10 FORUM M O N Z A N I NEL 2001 PERSE IN UN INCIDENTE ENTRAMBE LE GAMBE Zanardi, 50 anni col sorriso Oggi il pilota presenta il suo libro 'Volevo solo pedalare ' È TEMPO di bilanci, per Alex Zanardi, 17.30 al Bper Forum Monzani di Modeche ha appena compiuto 50 anni. E così, na. Già, perché il pilota bolognese non 13 anni dopo il suo primo libro, ha deci- ha solo sfidato le previsioni di tutti, ma è so di scriverne un altro, che racconta il riuscito davvero a costruirsi una seconda suo cammino fino a qui, in seguito all'in- vita, diventando un atleta paralimpico cidente automobilistico del 2001 al Lau- plurimedagliato, con quattro ori tra Lonsitzring in Germania, dove ha perso en- dra 2012 e Rio 2016. La vita come la ractrambe le gambe e quasi tre quarti del conta Zanardi, con la sua visione sempre suo sangue. Si intitola Volevo sob pedala- positiva, è fatta di coincidenze felici, core ...ma sono inciampato in una seconda vita me quando si è fermato all'autogrill, ha (Rizzoli), scritto insieme al giornalista visto una handbike legata al tettuccio di della Gazzetta delio Sport Gianluca Gaspe- un automobile e ha deciso di provare a rini: Zanardi presenta il volume oggi alle pedalare. Con la passione per lo sport nel cuore (basti pensare a quanto ami l'Ironman, la gara di triathlon più sfiancante al mondo) e il sorriso sulle labbra. In queste pagine si scoprono, episodio dopo episodio, tutte queste doti che infondono in chi legge entusiasmo e speranza. Volevo solo pedalare ripercorre tredici anni di vita eccezionale, raccontata come se si trattasse della normalità, ma affrontata sempre con il sorriso sulle labbra e la passione nel cuore. Quel sorriso e quella passione che gli abbiamo letto in faccia a Rio, dopo le tre meravigliose medaglie, conquistate a quasi cinquant'anni. TRAGUARDI Dopo l'incidente Alex Zanardi ha iniziato una seconda vita Che lo ha portato davvero lontano: è tornato a guidare le auto da corsa e a vincere e t r a Londra e Rio ha vinto alle Paralimpiadi ben 4 ori COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 11 DOMANI A Cutigliano si festeggiano gli sportivi e le Ferrari Domani Cutigliano si appresta a festeggiare lo sport, in tutte le sue discipline ed anche giornalisti sportivi e altri personaggi famosi che girano intorno allo sport. Si svolge infatti la "Festa dello sport", giunta alla suaXXI edizione e organizzata come sempre dalla Scuderia Ferrari Club di Massimiliano Corsini con il patrocinio del Comune di Cutigliano. Questa volta, saranno premiati anche quattro atleti giovanissimi del territorio cutiglianese e sono Niccolò e Brigitta Bini, che si sono distinti in una delle discipline di Karaté, Damiano Rosati per la danza e per il nuoto Manuele Benedetti. Ma accanto agli emergenti anche nomi di alto valore come ad esempio, solo per fare alcuni nomi, Tarcisio Burgnich, calciatore italiano nel ruolo di difensore, Nicola Vizzoni, dell'atletica leggera specializzato nel lancio del martello, Roberto Gallina, motociclista, Giovanni Toschi calciatore, Stefano Gori, l'atleta non vedente con 110 medaglie conquistate è l'atleta paralimpico più titolato in attività. «Per Cutigliano questa manifestazione rappresenta una grande festa e una tradizione-ha detto il sindaco Tommaso Braccesi-che rinnova il prestigio per il nostro territorio e come ogni anno ricorda e sottolinea il binomio sport-montagna pistoiese. Grazie all'impegno della Scuderia Ferrari Club, che approfitto per ringraziare, il paese di Cutigliano in questo, giorno ospita nomi prestigiosi dello COMITATO ITALIANO PARALIMPICO mondo dello sport cercando di valorizzare tutte le discipline e sottolineando ancora una volta l'importanza dello sport. Quest' anno inoltre - aggiunge Braccesi- siamo anche onorati di premiare quattro giovani del nostro Comune che si sono distinti in varie discipline e che potranno rappresentarci in futuro». La manifestazione di domani seguirà questo calendario. Alle 10 arrivo delle Ferrari nel paese di Cutigliano, di solito una decina. Alle 11 la comitiva si sposterà nel Palazzo dei Capitani per la premiazione degli sportivi. A seguire, intorno alle 12,30, aperitivo in Piazza Catilina e alle 13 tutti all'albergo ristornate La Valle per l'appuntamento conviviale. Carlo Bardini Pag. 12 L'APPUNTAMENTO. Fedito, Bertolini, Cassina, Rosolino e Vanessa Ferrari - e non solo - assieme all'oro paralimpico del fioretto femminile: i brividi sono assicurati Bebé e le altre stelle, riflettori su Verona Agsm Forum pronto a trasformarsi in una passerella di fenomeni per il Grand Prix Yomo di ginnastica, una vera, grande festa di sport Luca Mazzara Emanuele Caponera, Sara Natella e Paolo Conti, gruppo vice campione mondiale, nonché l'azzurro del trampolino elastico Flavio Cannone. Ma ci sarà anche Tea Ugrin, campionessa italiana di ginnastica artistica nel 2013 e nel 2015. Bebé Vio e il suo straordinario sorriso, le campionesse Carlotta Ferlito, Veronica Bertolini e moltissimi altri atleti di grande livello, la bellezza di Miss Italia e ancora Igor Cassina, l'ex azzurra Laura Vernizzi, la splendida Va- SPORT E SPETTACOLO. Lo nessa Ferrari e pure l'ex nuo- show del Grand Prix, organiztatore Massimiliano Rosoli- zato dalla Federginnastica in no ad accompagnare le esibi- collaborazione con SG Plus zioni speciali. Il programma Ghiretti & Partners con il supdel Grand Prix Yomo Cup di porto della Fondazione Benginnastica in programma og- tegodi, sarà caratterizzato angi dalle 16 all'Agsm Forum è che datante performance exricco di momenti da non per- tra: dopo l'esperienza televisidere: un mix esplosivo di stel- va ad Italia's Got Talent si esile che scenderanno sulla pe- biranno i «Liberi Di., physidana del palasport scaligero cal theatre», compagnia di arper rappresentare il movi- tisti che esprime forti emoziomento ginnico e non solo. ni con il linguaggio del corpo, e la società Ginnastica GruCAMPIONI IN PEDANA. Tantis- gliasco di Torino, esponenti simi gli atleti azzurri tra cui della ginnastica acrobatica Carlotta Ferlito ma anche classificatisi quarti proprio Martina Rizzelli, Elisa Mene- nel celebre show televisivo. ghini, Lara Mori, Enus MaCon loro, anche i ragazzi delriani, Paolo Principi e Marco la Bentegodi e i gruppi della Sarrugerio per l'artistica fem- Petrarca Arezzo, Etruria Praminile e maschile, Ganna Ri- to, Raffaello Motto, Ritmica zatdinova, Veronica Bertoli- Torino e Gym Aosta. ni, Alexandra Agiurguculese e le Leonesse della Nazionale LE EMOZIONI DI «BEBE».Saranper la ritmica. E ancorai cam- no in tanti ad applaudire Beapioni del mondo di aerobica trice «Bebé» Vio, la fiorettiDavide Donati e Michela Ca- sta campionessa paralimpica stoldi insieme ai compagni COMITATO ITALIANO PARALIMPICO di scherma che ha emozionato l'Italia intera con l'oro di Rio. Igor Cassina, oro alla sbarra ad Atene 2004, accompagnerà le esibizioni di artistica, l'ex azzurra della squadra italiana Laura Vernizzi quelle di ritmica e Massimiliano Rosolino le esibizioni speciali. La musica avrà un ruolo importante: il punk dei The Van Houtens, band reduce dai bootcamp di X-Factor, tradurrà in note tutta l'energia della ginnastica. Non mancherà la bellezza, quella delle atlete impegnate in pedana ma anche quella di Rachele Risaliti, Miss Italia 2016 ed ex ginnasta. C'È ANCHE VANESSA. In tribuna ad accogliere i fan ci sarà anche Sophia Campana, italo-americana protagonista delle passate stagioni del programma di Mtv «Ginnaste Vite parallele», affiancata dalle campionesse Erika Fasana e Vanessa Ferrari. Proprio lei, prima italiana a vincere un oro mondiale nella ginnastica e recente quarta ai Giochi, potrebbe sciogliere all'Agsm Forum le riserve sul suo futuro: pareva sul punto di chiudere la carriera, potrebbe pure decidere di continuare a regalare emozioni. • Pag. 13 Beatrice Vio, oro del fioretto paralimpico a Rio, sarà uno degli ospiti più attesi oggi all'Agsm Forum Biglietti : in vendita anche i stamattina ! Si prevede grande affluenza ma ci sono ancora biglietti per il Grand Prix di ginnastica in programma oggi all'Agsm Forum dalle 16 alle 18. Il costo è di 15 euro (10 euro per i tesserati Federginnastica) per la tribuna non numerata, 20 euro (17) per la tribuna numerata, 28 euro (25) per il parterre. I tagliandi COMITATO ITALIANO PARALIMPICO saranno disponibili ai botteghini del palasport dalle 10.30 mentre i cancelli dell'impianto scaligero apriranno alle 14. LMAZ. Pag. 14 Treviglio Vivere la montagna tra salite e discese Ore 21:00 Al teatro Nuovo, incontro sul tema «Vivere la montagna tra salite e discese», una serata ricca di testimonianze sulle imprese di persone con disabilità; interverranno numerosi atleti paralimpici. COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 15 BASKET IN CARROZZINA SBS OGGI A PADOVA La Sbs Montello Bergamo prova a sbloccarsi. I bergamaschi sono reduci da due ko su due (contro Porto Torres e Padova) nel campionato di serie A di basket in carrozzina: oggi alle 17, giocano in casa del Padova, per la terza giornata. La squadra allenata da Damiano Airoldi si presenta al completo. COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 16 CASARANO TUTTI I SUCCESSI DEGLI ATLETI CHE HANNO SCELTO GLI STIVALI «DE NIRO BOOT CO» Cavalieri e amazzoni targati Salente conquistano i Giochi di Rio de Janeiro Tra Paralimpiadi e Olimpiadi arrivano quattro ori, un argento e due bronzi • CASARANO. Quattro ori, un argento e due bronzi. È questo il «medagliere» della De Niro Boot Co alle Olimpiadi e alle Paraolimpiadi di Rio. L'azienda casaranese, che realizza stivali per equitazione di alta fascia, diretta da Filippo Donadeo e dalla moglie Irene Sindaco, ha conquistato la vetta del mondo non solo in ambito commerciale, ma anche in campo sportivo. Incetta di ori alle Paralimpiadi per la 26enne Natasha Baker. Per lei tre ori, nel dressage individuale, nel dressage a squadre e nel freestyle grado due. L'atleta della Gran Bretagna aveva già conquistato un oro alle Paralimpiadi di Londra. La 42enne belga Michèle George, anche lei già campionessa a Londra 2012, si è messa al collo la medaglia più preziosa nel freestyle individuale grado quattro. Per lei anche un argento nel campionato individuale. Prezioso anche il bottino registrato alle Olimpiadi. Due dei quattro membri della PUNTA DI DIAMANTE La britannica Baker per tre volte sul gradino più alto del podio rappresentativa a stelle e strisce, giunta terza nel dressage a squadre, indossavano stivali De Niro. Si tratta della 29enne Laura Graves, che peraltro si è classificata quarta a livello individuale, mancando il podio per un soffio, e della 28enne Kasey Perry-Glass. La nazionale statunitense ha colto un ottimo bronzo, giungendo immediatamente alle spalle delle quotatissime Germania e Gran Bretagna. GRANDI PROVE Michèle George trionfante e mentre indossa gli stivali della De Niro Stivali marchiati De Niro anche per la 30enne italiana Valentina Truppa, per il 38enne iberico Albert Farras Hermoso e il 35enne francese Pier Volla, che a Rio hanno rappresentato i propri Paesi di provenienza rispettivamente nel dressage individuale, nell'eventing individuale e nel dressage a squadre e individuale. Per tutti loro stivali rigorosamente made in Salente. Davvero niente male per l'azienda nata quasi per scommessa dalla passione di Filippo Donadeo per la disciplina equestre del reining. [a.n.] ; ^ Cessa il perìcolo, via i divieti dalla scogliera COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 17 La fabbrica che uccide la meningite «Per sconfiggerla basta un vaccino» Dalla Gsk di Siena si esporta in tutto il mondo Vantidoto al batteri di PAOLA TOMASSONI BASTA un granello di polvere per mandare in tilt la fotocamera dell'iPhone. Un nodo esistenziale: come cose piccolissime come un granello di polvere - virus, batteri, funghi - possono essere in grado di produrre effetti devastanti? Alla base della meningite c'è un batterio, dalla foima di un chicco di caffè: un chicco di caffè presente nelle cavità del naso e della faringe di una persona su dieci, senza dare fastidio. Un chicco di caffè che in 24 ore può spegnere per sempre un sorriso. La meningite è una malattia letale: ogni 8 minuti nel mondo muore una persona per infezione da meningococco, quel batterio passato dalla gola alle meningi, con cui il portatore sano diviene inalato. In Toscana nel 2015 sono stati 38 i casi, 31 nel 2016,12 i morti complessivi. E da una ricerca Ipsos dell'anno scorso è risultato che il 30% dei mille genitori intervistati non ha idea di quanto la malattia sia subdola e veloce nella sua letalità. Questo il quadro del convegno «Meningite, parliamone prima» nella sede senese di Gsk Italia, in via Fiorentina, nel centro ricerche dove nascono i vaccini antimeningococco usati in tutto il mondo. GLI EPISODI di infezione verificatisi in Toscana ma anche in altre Regioni non rappresentano un evento inatteso o anomalo e non configurano una particolare situazione di emergenza se affrontati in modo corretto. Sono due gli stranienti principali per difenderci: la vaccinazione e una colletta diagno- si della malattia. Dunque prevenzione. «La vaccinazione è l'unico strumento per prevenire la meningite da meningococco. E batterio è presente nella gola del 10% circa delle persone senza dare alcun segno: solo in alcuni provoca la malattia - spiega Pier Luigi Lopalco. ordinario di Igiene e Medicina preventiva all'Università di Pisa -. Con il vaccino non solo proteggiamo il singolo, ma riduciamo il numero di quei Tanta smini' (portatori dell'infezione ignari della loro condizione) presenti tra noi che senza saperlo trasmettono la malattia. Con la vaccinazione per la meningite meningococcica otteniamo anche l'immunità di gregge: il contagio non si diffonde perché gli immuni bloccano il passaggio. Cosa accadrebbe in Italia senza vaccina/ioni? Avremmo 6-1 Ornila casi di poliomelite l'anno, 600 casi di tetano e 35mila di difterite. Che su una popolazione come quella di Siena si tradurrebbero in media all'anno in 7 casi di poliomelite, 1 di tetano e 40 di difterite. La meningite oggi viaggia in Italia con circa 300 casi l'anno. Allora la protezione di massa è fondamentale come azione di sanità pubblica: blocchiamo la catena del contagio. Li Inghilterra hanno vaccinato contro il meningococco C fino ai 18 anni e da quest'anno il vaccino è obbligatorio per tutti i neo-nati: i riscontri dicono che la diffusione è stata bloccata e le manifesta/ioni dimezzate». COINVOLGENTE la testimo nianza di Chiara Azzari, responsabile Centro Immunologia pediatrica del Me ver di Firenze: «La me- COMITATO ITALIANO PARALIMPICO ningite in Italia è sottostimata. E' il caso di quel ragazzo 1 Senne, pugliese, che una sera di sente male, in breve tempo va in coma e muore. Eppure gli esami colturali classici non davano niente. Leucemia fulminante acuta, sepsi? Di lì a poco anche il fratello Henne si sente male: eppure la leucemia non è contagiosa. Si scoprirà poi che il maggiore era morto di meningococco C. Gli esami tradizionali non sono appropriati: i test colturafi vanno sostituiti con esami molecolari. Due terzi dei casi di meningite senza test Prc non sono diagnosticati. In Toscana abbiamo registrato più casi di meningite nel 2015-2016, ma solo perché qui abbiamo diagnosticato il meningococco». L'EPIDEMIA In Toscana nel 2015 sono stati 38 i casi, 31 nel 2016,12 i morti INVISIBILE Il batterio è nella gola del 10% delle persone senza dare alcun segno Trafila infinita Ci vogliono ben 12 anni per passare dalla scoperta del vaccino al prodotto in commercio Pag. 18 DECISO Il professor Rino Rappuoli chief scientist di Gsk Vaccines L'industria dei vacccini ha il suo cuore a Siena in via Fiorentina e lo stabilimento a Rosia. Nella foto in basso al c e n t r o , la campionessa Bebé Vio testimonial di una campagna c o n t r o la meningite COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 19 "Viaparario" Lunghi racconta le sue Olimpiadi Pararowing. Il cussino e l'avventura a Rio Un libro con ricavato usato per il canottaggio "Viaparario 2016" è il libro scritto dal canottiere cussino Luca Lunghi il cui ricavato della vendita sarà utilizzato per l'acquisto di attrezzature per il canottaggio Pararowing. Si parla dell'esperienza di un uomo, prima che di un atleta, che non si è mai arreso e ha raggiunto i vertici internazionali. «Alle paralimpiadi di Rio partivamo con grandi aspettative dice il ferrarese Lunghi -, ma alla fine siamo arrivati solamente decimi nella classifica finale. Ma il modo con cui abbiamo affrontato l'Olimpiade, le gare e gli avversari valgono come una vittoria e questo tutti hanno avuto modo di constatarlo. Io ho gareggiato sul 4+LTAmix, che ha quattro vogatori (due maschi e due femmine; ndr) più un timoniere». L'anno scorso, ai mondiali di Aiguibelette in Francia, gli azzurri erano arrivati quarti qualificando la barca per Rio. «Si trattava quindi di lavorare insieme in inverno per poter affinarci e puntare ad una medaglia. Ahimè a giugno abbiamo perso e dovuto sostituire le due ragazze per motivi fisici e medici. Sono state inserite due atlete che avevano gareggiato ai mondiali Pararowing 2014 che, seppur mentalmente molto forti e pronte, non avevano la preparazione invernale come le altre». «Una barca da canottaggio si costruisce con ore ed ore di allenamento - aggiunge Lunghi -, soprattutto per affrontare una Olimpiade. Pur bruciando le tappe tre mesi si sono dimostrati comunque insufficienti per accedere alla finale A: il campo ha espresso il suo COMITATO ITALIANO PARALIMPICO verdetto. Ma se vogliamo considerare la devozione e la tenacia dimostrate durante la preparazione e durante lo svolgimento delle gare è come se fosse stata una vittoria: ci abbiamo creduto fino la fine, sono sicuro abbiamo dato tutto e che più di così non si poteva fare. Chi ci ha seguito lo ha capito». Ora è tempo di riposo e tempo di portare avanti nuovi progetti, partendo dal libro autobiografico. «Penso già ad attività rivolte a persone differentemente abili da sviluppare all'interno del Cus - afferma Lunghi -. Penso anche ad attività relative alla nuova sede nautica che verrà costruita nella darsena di San Paolo e che sarà dedicata alla pratica del canottaggio per normodotati ma soprattutto per pararowers». Pag. 20 La DinamoLab cerca punti salvezza a Padova Basket in carrozzina, turno di riposo per il Gsd Porto Torres che si concentra sul nuovo calendario » SASSARI Impegno esterno per la DinamoLab di coach Salvatore Cherchi, che alle 19 scenderà in campo sul parquet della Millennium Basket Padova nella terza giornata del massimo campionato di basket in carrozzina. Dopo la sconfitta con onore di sabato scorso, nel derby isolano con il Gsd 4Mori Porto Torres, la Dinamo Lab si prepara al secondo match lontano dalle mura amiche. Per i biancoblù arriva finalmente un match con una delle dirette sfidanti per la salvezza: nelle prime due giornate infatti la formazione sassarese ha incontrato due delle tre pretendenti al titolo ovvero Cantù e Porto Torres. Gli avversari si presentano al proprio pubblico dopo la prima vittoria centrata sabato scorso contro Bergamo. Bella prova di squadra per i veneti guidati in panchina da Silvana Vettorello, che hanno chiuso con ben quattro giocatori in doppia cifra. Turno di riposo, invece, per 0 Gsd Porto Torres, che in questi giorni tra un allenamento e l'altro nella realizzazione del calendario per il nuovo anno. Negli scatti del fotografo Max Turrini, con stampa della Tipografia Gallizzi, i giocatori verranno ritratti in ambiti molto diversi da quello sportivo e dai campi di gioco. «Nelle foto spiega Turrini - ci sarà una forte componente umoristica e autoironica, contestualizzate in atmosfere quasi surreali, in cui il giocatore di turno forza l'inserimento di azioni legate al basket nel mestiere che interpreta». La DinamoLab di coach Cherchi gioca in casa della Millennium Padova COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 21 «Grazie Riccardo, ora dritto verso Tokyo» Pomeriggio speciale in Comune per festeggiare Riccardo Maino, il giovane ginnasta bustocco vincitore di tre medaglie (più un terzo posto assoluto) ai Trisome Games, la manifestazione internazionale dedicata ad atleti con sindrome di Down, svoltasi a Firenze la scorsa estate. È stata in realtà una doppia festa per Riccardo che - oltre ad aver ricevuto dalle mani del sindaco Emanuele Antonelli la pergamena con il "Grazie" della Città di Busto Arsizio - proprio oggi diventa maggiorenne. Diciottesimo compleanno più ringraziamento ufficiale: un appuntamento speciale celebrato nell'ufficio del sindaco alla presenza degli assessori Magugliani, Ara- bini e Tovaglieri. Accompagnato dalla madre Marinella, Riccardo - dopo aver spento le candeline sulla torta - ha scartato il regalo del Comune: la pergamena con il grazie "per il grande e costante impegno, l'esemplare spirito di sacrificio con cui ha conquistato una supertripletta ai Trisome Games 2016. Vestendo i colori della Pro Patria Bustese Sportiva, ha portato la città ai vertici mondiali in tre specialità della ginnastica artistica, sempre con il sorriso sulle labbra". A Firenze, Maino ha conquistato l'oro alle parallele, l'argento al cavallo e il bronzo agli anelli, arrivando terzo nella classifica generale assoluta. «Devo ringraziare COMITATO ITALIANO PARALIMPICO i miei genitori (papà Piero e mamma Marinella ndr) per la grinta che mi trasmettono, oltre al mio allenatore Paolo Pozzi». Riccardo frequenta il liceo artistico Candiani e si allena al palazzetto di via Ariosto, sede della Pro Patria Bustese. «Ma - aggiunge il sindaco il mio sogno è quello di creare un palazzetto per la ginnastica là dove sarebbe dovuto sorgere il palaghiaccio di Beata Giuliana». Per ora è solo un'idea, ma chissà che tra qualche tempo il giovane campione e i suoi compagni di squadra non possano allenarsi in una sede più confortevole. La speranza di Riccardo è quella di partecipare alle Paralimpiadi di Tokyo 2020. Francesco Inguscio Pag. 22 L'UnipolSai riapre casa Santo Stefano ospite dì lusso Carrozzine. Dopo il turno di riposo torna in campo il quintetto di Bergna «Loro si sono rafforzati molto» RICCARDO BERTI r A MTl'l CANTÙ Terza di giornata del campionato di serie Adi pallacanestro in carrozzina e ritorno in campo per la UnipolSai Briantea84, reduce dal turno di riposo di settimana scorsa. I biancoblù ospiteranno in casa questa sera alle ore 20.30 il Santo Stefano Banca Marche. I marchigiani, che avevano invece riposato alla prima giornata, hanno esordito al secondo turno sul campo del Santa Lucia Roma, ottenendo una convincente vittoria per 49-70. Porto Torres e Giulianova a 4 Le due formazioni si trovano dunque appaiate a quota due punti in classifica, insieme a Varese e Padova. Guidano con quattro punti invece:Porto Tor- res e Giulianova. «Santo Stefano si è rafforzata molto rispetto alla scorsa stagione - le prime parole dell'allenatore canturino Marco Bergna -. Con l'arrivo di Sofyane Mehiaou, delle due giocatrici inglesi Judith Hamer e Louise Sugden e il ritorno di Dimitri Tanghe, il livello dell'organico si è alzato notevolmente. Non mancano le giovani promesse italiane, nomi come Sabri Bedzeti, ottimo lungo emergente della nazionale giovanile, e Andrea Giaretti». «Un basket veloce» Unasquadra dunque da temere, quella marchigiana. «Giocano unbasket veloce e sanno schierare una difesa aggressiva, capace di mettere pressione - rilancia Bergna -. Noi arriviamo da una vittoria casalinga contro Sassari edauna giornata di ripo- COMITATO ITALIANO PARALIMPICO so. Può averci fatto bene, ci ha permesso di affinare diversi meccanismi di gioco, ma può anche aver spezzato il ritmo partita. Dobbiamo scendere in campo con la determinazione di fare bene, senza sottovalutare l'avversario. Contro Sassari abbiamo faticato un po' a entrare in partita, nonbisogna commettere l'errore di pensare ci siano partite facili». Il programma della terza giornata: DECO Group Amicacci Giulianova - Santa Lucia Roma, ore 18; Padova Millennium Basket - Dinamo Lab Banco di Sardegna Sassari, ore 19; UnipolSai Briantea84 Cantù - Santo Stefano Banca Marche, ore 20.30; Cimberio Hs Varese Special Bergamo Sport Montello, ore 17. Riposa: Gsd Porto Tor- Pag. 23 lan Sagar, uno dei punti di forza dell'UnipolSai Briantea84 I Due formazioni a pari punti Anche i marchigiani hanno battuto Santa Lucia Roma COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 24 HS CIMBERIO Si gioca oggi alle 17 in casa Battere il Montebello per avviare la risalita M Terzo impegno di campionato per la Cimberio HS Varese, che torna a giocare in casa dopo la sconfitta esterna a Giulianova. Avversaria di giornata, oggi alle 17 alla palestra del Campus dell'Insubria di via Monte Generoso, è il Montello Bergamo, squadra già sconfitta in pre-campionato e per ora a zero punti in classifiTerza sfida di stagione per ca. Una possibilità ghiotta per salire di l'HS Cimberio un ulteriore scalino in classifica e prepararsi al meglio alla trasferta di Sassari e al derby con la favoritissima Cantù. Il programma: Cimberio HS Varese-Montello Bergamo (ore 17); Amicacci Giulianova-Santa Lucia Roma (ore 18); Millennium Padova-Banco Sardegna Sassari (ore 19); Briantea 84 Cantù-Banca Marche Santo Stefano (ore 20.30). Riposa GSD Porto Torres. • A. Cor. COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 25 Busto si inchina a re Riccari i E lui ottiene il palaginnastica IL PREMIO Maino ha trionfato ai Trisome Game. E Antonelli gli promette il palazzetto di Andrea Aliverti BUSTO ARSIZIO n II campioncino della ginnastica artistica con un cromosoma in più: Riccardo Maino ha trionfato ai Trisome Games, le "Olimpiadi" degli atleti Down, e ora spera di poter gareggiare alle Paralimpiadi di Tokyo 2020. «Un esempio per tutti e un orgoglio per Busto» con queste parole il sindaco Emanuele Antonelli ieri gli ha consegnato il "grazie" ufficiale della Città. A17 anni ha conquistato quattro medaglie ai Trisome Games di Firenze, le "Olimpiadi" degli atleti affetti da sindrome di Down: un oro alle parallele, un argento al cavallo, un bronzo agli anelli e un altro bronzo nella classifica generale. Oggi Riccardo Maino entra nella maggiore età, compiendo 18 anni e l'amministrazione comunale ha voluto festeggiarlo con una torta, ma soprattutto con la pergamena del "grazie" ufficiale della città di Busto Arsizio che non gli era stato consegnato in occasione della Giornata del Ringraziamento. «Per il grande e costante impe- gno, l'esemplare spirito di sacrificio con cui ha conquistato una supertripletta ai Trisome Games 2016 - le motivazioni del riconoscimento - vestendo la maglia della Pro Patria Bustese Sportiva, ha portato la città ai vertici mondiali in tre specialità della ginnastica artistica, sempre con il sorriso ;ulle labbra». Un riconoscimento, aggiunge 1 sindaco Emanuele Antonelli, :he ha accolto Riccardo Maino a 5 alazzo Gilardoni insieme alle tre issessore Miriam Arabini, Paola i/lagugliani e Isabella Tovaglieri, «a in ragazzo che è un grande esem)io per tutti e un orgoglio per la ìostra città. Ha raggiunto dei risultati eccezionali, frutto di alleìamenti pazzeschi e di un'increlibile forza di volontà». Perché Riccardo si allena tre volte alla ;ettimana, con la Pro Patria Ginìastica, e studia al quarto anno lei liceo artistico Candiani, con ndirizzo grafico, visto che l'altra ;ua passione è quella per l'arte e )er il disegno. «Il primo podio era o scoglio che volevo superare, ci COMITATO ITALIANO PARALIMPICO ;ono riuscito e sono contento - coli Riccardo racconta la sua espeienza ai Giochi - merito del mio dlenatore Paolo Pozzi che mi ha ;empre spronato e dei miei geniori che mi hanno dato la grinta )er affrontare le difficoltà». Papà Piero e mamma Marinela, che lo ha accompagnato dal ;indaco: «Siamo molto orgogliosi lei nostro Riccardo. È stata una esperienza straordinaria e una ;rande emozione». Ora la speranla è che gli atleti Down siano auorizzati a partecipare alle Paraimpiadi, per poter puntare a Tocyo 2020. Riccardo è un portacoori della Pro Patria Bustese Sporiva Ginnastica, ed è per questo che Antonelli si è sentito di fargli una promessa impegnativa: «Faremo il Palaginnastica, ve lo meritate». L'ipotesi più quotata è la riconversione del progetto del palaghiaccio, a rischio per le fidejussioninonvalide:«Senonsifapiùil palaghiaccio a Beata Giuliana - afferma il sindaco - faremo lì il palazzetto per la ginnastica». • Pag. 26 Riccardo Maino prova la fascia e la poltrona del sindaco Antonelli Varese Press COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 27 BEBÉ I SCHERMA M u w m i r - t FIORETTO H t i m . l r M SCHERMA MOGLIANO 1 Vincitrice della medaglia d'oro e di bronzo alle Paralimpiadi di Rio 2016 UNA STORIA DI DOLORE E RISCATTO DESCRIVERE UN SOGNO Beatrice Maria Vio, per tutti Bebé, è nata a il 4 marzo 1997. Dall'età di cinque anni pratica la s c k e i m a e s'impegna nello SCo"M.ti.sTncr. Oggi è diciannovenne e vive una dura realtà: nel 2008, infatti, è colpita da u n a meningite fulminante che le causa un'estesa infezione. I medici, purtroppo, sono costretti ad amputare avambracci e gambe. «Ancora non ci posso credere - scrive Bebé, sul suo profilo Facebook - . PERDERE E TROVARE Il 14 settembre è stato Le urla a fine gara sono state lo sfogo di tutti questi anni. Il grande sogno è diventato un obiettivo raggiunto, ho ufficialmenLe messo la "V" nella lista dei miei desideri. Questa medaglia per me vale tanto, tantissimo, anzi tantissimissimo!». È la fine di una vita precedente e l'inizio di una nuova esistenza che poggia su altre gambe: L'INSEGNAMENTO DI BEBÉ Deopo tre mesi e mezzo d'ospedale, Bebé torna a scuola, intraprende il percorso di riabilitazione e diventa u n a c a T i l p i o m e s s a di scherma paralimpica: due ori ai Campionati Europei 2014, un oro ai Mondiali 2015 e, infine, l'oro alle Paralimpiadi di Rio de Janeiro nel 2016, dove centra anche un bronzo a squadre. Bebé, oltre che un simbolo, è uno dei personaggi più amati del cartone La sua storia, peraltro, non sminuisce i nostri pFcrfelewii di tutti i giorni. Bebé non ci dice che i nostri guai sono sciocchi rispetto ai suoi, ma ci suggerisce, semmai, come affrontarli. Lei, dopotutto, non potendo più camminare sulle proprie gambe... ha imparato a volare. COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 28 r'if sindaco di Busto Arsizw An ha premiato in Comune Ricco ginnasta con la sindrome di Down conquistato dal talento dell'oro olimpico di ROSELLA FORMENTI - BUSTO ARSIZIO- C È UN BAMBINO davanti alla tv. Ha otto anni, sta guardando immagini che lo incantano più di qualsiasi cartone animato, gli occhi sono sgranati, attenti. A conquistare la sua attenzione è il «signore degli anelli», il campione olimpico Jury Chechi. Il bambino è Riccardo Maino: senza saperlo Chechi ha aperto la strada a un futuro campione. Già, perché da quel giorno quando Riccardo le vide alla tv sono trascorsi dieci anni e nel frattempo il giovane bustocco è diventato un campione, vincendo titoli mondiali ma soprattutto polverizzando ogni pregiudizio nei confronti della sindrome di Down. Riccardo Maino, che oggi compie 18 anni, ha conquistato un oro alle parallele, un argento al cavallo e un bronze agli anelli e il terzo posto assolute nella classifica generale ai Triso- me Games che si sono svolti a Firenze, nei quali si sono sfidati 800 atleti disabili provenienti da cinque continenti. Ieri dal sindaco Emanuele Antonelli ha ricevuto una pergamena, il ringraziamento ufficiale della città a un giovane «che è un grande esempio per tutti noi - ha detto il primo cittadino - Sono orgoglioso di questi giovani che raggiungono grandi risultati con l'impegno, il sacrificio, la fòrza di volontà». POI IL BRINDISI e il taglio della torta, festeggiato dal sindaco e dagli assessori Miriam Arabini (Servizi sociali), Isabella Tovaglieri (Urbanistica) e Paola Magugliani (Cultura). Emozionato e sorridente Riccardo ha raccontato la gioia provata la prima volta che è salito sul podio. «Una gioia immensa - ha ricordato - e in quel momento ho sentito che dovevo ringraziare i miei genitori per la grinta che mi avevano trasmesso e gli allenatori che avevano credu- COMITATO ITALIANO PARALIMPICO to in me». Riccardo gareggia per la Pro Patria Bustese Sportiva. La ginnastica e l'Inter sono le sue passioni. Studente al quarto anno del liceo artistico Gandiani (indirizzo grafico) dedica una buona parte del tempo libero dalla scuola agli allenamenti. Sono nove ore alla settimana. «Non sono un sacrificio - dice sorridendo - mi piace troppo». Il resto agli amici, tanti, con i quali oggi festeggerà i suoi 18 anni. Il giovane campione sottovoce rivela però di avere un desiderio: «Ammiro Jury Chechi, lo rivedo spesso nei filmati, come lui nessuno. Mi piacerebbe conoscerlo». E chissà che non ci scappi qualche volteggio, insieme il Signore degli Anelli di Atlanta e il giovane campione bustocco, che rimase incantato da bambino davanti alle sue evoluzioni. Un giovane campione che la sua gara più bella l'ha vinta dimostrando che non ci sono difficoltà che non si possono superare e pregiudizi che non si possono abbattere. Pag. 29 COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 30 IL FENOMENO LO SPORT PARALIMPICO È MOLTO DIFFUSO IN PROVINCIA La stella Morlacchi e gli altri campioni Punte di un movimento in forte crescita IL VARESOTTO vanta un florido movimento nello sport per disabili, con punte di eccellenza assoluta. Il primo nome che viene in mente è quello del nuotatore luinese Federico Morlacchi, vincitore di quattro medaglie di cui una d'oro alle recenti Paralimpiadi di Rio, dopo che aveva già assaggiato le emozioni del podio a Londra 2012. Indimenticabile il suo titolo olimpico nei 200 misti categoria S9, con tanto di record italiano, conquistato il 12 settembre scorso nella piscina dell'Estadio Aquatico Olimpico. A fare compagnia alla stella del lago Maggiore, ai giochi paralimpici brasiliani c'erano altri sei atleti della provincia. A fare la parte del leone il nuoto, con ben quattro atleti (oltre a Morlacchi naturalmente): la 22enne malnatese Arianna Talamona, il 23enne nativo del Milanese ma tesserato per la PolHa Varese Fa- brizio Sottile, la bustocca Martina Rabbolini e la monzese ma anche lei portacolori della PolHa Alessia Berrà. La pattuglia varesotta in terra carioca era completata da Matteo Bonacina e Gianpaolo Cancelli degli Arcieri Castiglione Olona. ECCELLENZE assolute, punte di un movimento molto attivo su tutto il territorio provinciale. Alla crescita di questo settore dello sport varesino ha contribuito anche Bebé Vio, la supercampionessa di scherma portata da Renzi alla cena con Obama alla Casa Bianca. Bebé è di Venezia ma è fortemente legata a Varese, dove viene spesso e volentieri per partecipare a serate e incontri promossi dalle numerose associazioni del territorio che contribuiscono alla promozione e diffusione dello sport paralimpico. R.V. COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 31 CASTIGLIONE D/S. Nell'occasione inaugurata la palestra dedicata a Franco Caglio LA COMUNITÀ IN FESTA PER GIANCARLO MASINI MEDAGLIA DI BRONZO ALLE PARALIMPIADI G iancarlo Masini, 36enne castiglionese, ha vinto una medaglia di bronzo alle paralimpiadi di Rio. Masini non è nuovo ai successi ciclistici: la sua carriera, infatti, costellata di molti risultati eccellenti, ma la medaglia olimpica arriva in momento particolare, quando almeno, sulla carta, non c'erano possibilità. Tre anni fa ero in ospedale, in rianimazione, con una vertebra rotta. Ora sono qui e tocco il podio. Cos'è il ciclismo? La mia libertà, quando sono in bicicletta la mia disabilit sparisce. Posso guardare il mondo dall'alto. Sono un'altra persona. Questa medaglia la dedico a me stesso perché ho fatto tanto tanto lavoro e questa la prima soddisfazione della mia vita". Il comune di Castiglione delle Stiviere ha or- ganizzato una festa per celebrare, sabato 22 ottobre scorso, la sua vittoria. La cerimonia stata anche 1 occasione per tagliare il nastro della nuova palestra dedicata a Franco Caglio, padre del basket castiglionese. Masini ha raccontato la sua avventura olimpica e, al termine della conferenza, ha dialogato con i bambini del mini-basket. "È un grande onore poter celebrare un vero campione - ha ricordato il sindaco Alessandro Novellini - il suo esempio deve servire a tutti, non solo ai più piccoli, perché questa è una storia di sport, di lavoro e di sacrifìcio, valori importanti che lo sport deve veicolare anche grazie ad avventure come quelle di Masini". "Sono emozionato - ha dichiarato Masini - e spero che la mia storia e la mia avventura possano servire da stimolo anche per combattere molti pregiudizi che in molti abbiamo sulla disabilità". COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 32 COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 33 DATA SITO WEB INDIRIZZO venerdì 4 novembre 2016 www.superabile.it https://www.superabile.it/cs/superabile/motociclismo-nasce-la-fimpar-la-federazione-italiana-motocic.html Motociclismo: nasce la FIMPAR, la Federazione Italiana Motociclismo Paralimpico. Luca Pancalli, presidente del CIP: "Da oggi il grande pianeta dello sport paralimpico ha una opportunità in più". Emiliano Malagoli, Presidente della Di.Di.: "Dare la possibilità a quelle centinaia di disabili appassionati delle due ruote e garantire l'uguaglianza dei diritti per tutti" commenta ROMA - "È con grande piacere che saluto la nascita della Federazione Italiana Motociclismo Paralimpico: da oggi il grande pianeta dello sport paralimpico ha una opportunità in più". Con queste parole Luca Pancalli, Presidente del Comitato Italiano Paralimpico, ha accolto la costituzione della FIMPAR, la Federazione Italiana Motociclismo Paralimpico. L'annuncio di questa grande novità del 2016 è stato dato mercoledì 18 novembre a Milano, in occasione della settantatreesima edizione dell'EICMA, la era internazionale dedicata agli appassionati delle due ruote. La FIMPAR nasce da un'idea della Di.Di. (Diversamente Disabili), associazione fondata nel 2013 da Emiliano Malagoli e Matteo Baraldi, due grandi appassionati di moto che, nonostante siano stati vittime di gravi incidenti motociclistici, non hanno rinunciato alla voglia di tornare in sella. Malagoli, nel luglio del 2011, ha subito l'amputazione della gamba destra a seguito di un incidente nel lucchese. Matteo Baraldi, nel settembre del 1999, ha perso il braccio destro dopo un grave incidente nei pressi di Pozzolengo. "Dopo l'incidente ho utilizzato dolore, rabbia e dispiacere come benzina da mettere in un motore - ha dichiarato Matteo Baraldi - e così mi sono detto che l'incidente mi aveva portato via tanto ma la vita no, quella non gliela lasciavo". "Ho deciso di continuare a inseguire i miei sogni, i miei desideri e tutto quello che facevo prima - ha spiegato Baraldi - arrivo dove arrivo ma ci provo". "Dopo l'incidente e dopo la notizia dell'amputazione ho chiesto al dottore se fosse stato possibile tornare in sella a una moto - ha ricordato Emiliano Malagoli - mi ha risposto che oggi tutto è possibile e io ne sono la testimonianza". "Uno degli obiettivi che ci siamo preposti è stato fondare una scuola per ragazzi portatori di protesi - hanno aggiunto Baraldi e Malagoli - dare un'opportunità alle persone che, come noi, hanno subito un incidente grave, di provare a ritornare in sella in un contesto sicuro e protetto". Nel corso dell'evento sono stati presentati i progetti relativi al 2016, come l'avvio di nuovi corsi di guida in collaborazione con il circuito Tazio Nuvolari di Cervesina (PV). Tre gli appuntamenti che daranno ai ragazzi disabili la possibilità di usufruire delle moto adattate della Scuola per imparare le tecniche di base o migliorare le proprie prestazioni in pista. Tra gli istruttori ci sarà Nicola Dutto, pilota paraplegico professionista che quest'anno ha conquistato il quarto posto assoluto alla Coppa del mondo Baja. Dutto avrà il compito di curare i ragazzi paraplegici che abbiamo intenzione di risalire in sella a una moto. Ai corsi si aggiunge un'altra grande novità: Never Give Up è un format televisivo ideato e condotto dalla cantante ed atleta paralimpica Annalisa Minetti e da Chiara Valentini, segretario della Di.Di. ed ex campionessa di motociclismo, studiato per offrire informazioni, idee e soluzioni a chi ha una disabilità e vuole tornare a guidare in moto per semplice passione o per facilitare i propri spostamenti. "Con la nascita della FIMPAR si spostano sempre più avanti i limiti e le frontiere oggi inesplorate di ciò che un ragazzo o una ragazza disabile possono fare nella dimensione sportiva - ha osservato Luca Pancalli l'importante è che ciò avvenga in assoluta sicurezza ed è ciò su cui lavoreremo in concerto con la neo Federazione e con la Federazione Motociclistica Italiana". Ritaglio Stampa Ad uso Esclusivo del destinatario "La volontà della FIMPAR è quella di dare una possibilità a quelle centinaia di disabili appassionati delle due ruote e garantire l'uguaglianza dei diritti per tutti ricordato Malagoli - per questo il nostro obiettivo è CIP- ha WEB quello di vederci riconosciuti dal CIP". Pag. 34 campionessa di motociclismo, studiato per offrire informazioni, idee e soluzioni a chi ha una disabilità e DATA SITO WEB INDIRIZZO vuole tornare a guidare in moto per semplice passione o per facilitare i propri spostamenti. venerdì 4 novembre 2016 www.superabile.it "Con la nascita della FIMPAR si spostano sempre più avanti i limiti e le frontiere oggi inesplorate di ciò che https://www.superabile.it/cs/superabile/motociclismo-nasce-la-fimpar-la-federazione-italiana-motocic.html un ragazzo o una ragazza disabile possono fare nella dimensione sportiva - ha osservato Luca Pancalli l'importante è che ciò avvenga in assoluta sicurezza ed è ciò su cui lavoreremo in concerto con la neo Federazione e con la Federazione Motociclistica Italiana". "La volontà della FIMPAR è quella di dare una possibilità a quelle centinaia di disabili appassionati delle due ruote e garantire l'uguaglianza dei diritti per tutti - ha ricordato Malagoli - per questo il nostro obiettivo è quello di vederci riconosciuti dal CIP". "Siamo certi della volontà delle istituzioni di lavorare congiuntamente a noi - ha aggiunto il Presidente della Di.Di. - per arrivare a colmare un vuoto giuridico che riguarda il binomio disabili/due ruote". (a cura del Cip) (19 novembre 2015) di d.marsicano torna su Lascia il tuo commento Ritaglio Stampa Ad uso Esclusivo del destinatario CIP WEB Pag. 35 DATA SITO WEB INDIRIZZO venerdì 4 novembre 2016 www.superabile.it https://www.superabile.it/cs/superabile/paralimpiadi/rio-2016/tutto-rio-2016/le-paralimpiadi-di-ieri-e-di-oggi-il-nostro-movimento-euna-.html Le Paralimpiadi di ieri e di oggi: "Il nostro movimento è una grande famiglia" commenta ROMA - Da Ostia a Rio 2016: la straordinaria storia del movimento paralimpico italiano. A pochi giorni dalla quindicesima edizione delle Paralimpiadi di Rio (7-18 settembre), questa mattina a Roma il Comitato Italiano Paralimpico (Cip), insieme a Inail e Fondazione Italiana Paralimpica, ha presentato nella sede centrale dell'Inail di Piazzale Pastore, il progetto "Memoria paralimpica - Nascita e sviluppo dello sport per disabili in Italia". Un lm-documentario intitolato "E poi vincemmo l'oro" (56'), un archivio-web (www.memoriaparalimpica.it) e una mostra fotogra ca in dodici pannelli per ripercorrere la storia del movimento paralimpico italiano dagli albori ai giorni nostri. Il docu- lm - che sarà trasmesso domenica 4 settembre su Rai 2 alle ore 16,45 - racconta la storia del movimento paralimpico partendo dall'esperienza del professor Antonio Maglio, direttore del Centro Paraplegici Inail di Ostia, che nel 1960 fu il padre dei primi Giochi Paralimpici. Con le parole e i ricordi di atleti di allora e di atleti di oggi si sviluppa una carrellata di protagonisti, che raccontano le loro storie personali e quella di un movimento che ha fatto grandi passi e ha accompagnato la rivoluzione culturale che il nostro paese ha vissuto negli ultimi decenni in tema di rispetto e dignità delle persone con disabilità. "La pagina che il professor Maglio aprì da pioniere - ha affermato nel corso della presentazione il direttore generale Inail, Giuseppe Lucibello - per noi deve essere da stimolo per proseguire: l'Inail è chiamato ad essere uno strumento di politica attiva per la salute e la tutela dei lavoratori". "Questo lm - ha affermato Luca Pancalli, presidente del Comitato italiano paralimpico - racconta la più grande trasformazione dello sport italiano: eravamo un piccolo ghetto, una ‘riserva degli indiani' nel grande microcosmo del Coni. Oggi siamo ente di diritto pubblico, abbiamo cioè elevato a interesse del Paese e della comunità qualcosa che prima era con nato a noi atleti paralimpici". "Ma il docu- lm - ha aggiunto Pancalli - è importante non solo perché racconta quello che è successo, ma perché racconta perché noi siamo forti. Vi si racconta la forza del nostro movimento, che non è nei risultati che abbiamo ottenuto. Esso racconta quel legame che ci unisce a tutti quanti: ci abbiamo messo un pezzo di cuore, che ci contraddistingue. La nostra è una famiglia: il comitato paralimpico è una famiglia e ciò che lega tutta la famiglia è la sofferenza attraverso cui ciascuno di noi è passato". "E non abbiamo mai dimenticato, come atleti, che quello che stavamo facendo e quello che facciamo tuttora non è solo per noi, ma era ed è anche per coloro che sono in ospedale, per quanti hanno appena avuto un incidente, perché come era successo a noi anche loro potessero trovare forza e nuovo slancio". "Quando ci siamo imbattuti in questa storia- ha detto Carla Chiaramoni, direttore dell'agenzia Redattore Sociale, che ha curato il progetto - abbiamo capito che era una storia da raccontare. Un messaggio forte da passare alle nuove generazioni: la passione e la forza con cui si racconta il proprio cammino. Abbiamo raccontato questa storia con gli strumenti di Redattore Sociale, perché crediamo che in questi ambiti il linguaggio e la comunicazione siano importanti per cambiare il pensiero e l'approccio alla disabilità nella quotidianità". Il progetto, realizzato da Redattore Sociale in collaborazione con Zoofactory lm production e Kapusons web agency, ricostruisce attraverso 25 interviste e oltre 900 foto d'epoca un pezzo della storia della riabilitazione, dello sport per disabili e dell'intero Paese. Si parte da Ostia, alle porte di Roma, dove ancora oggi vive un piccolo nucleo dei primi atleti paralimpici italiani, oggi 70-80enni. Approdati giovanissimi al Centro Paraplegici dell'Inail diretto dal dottor Antonio Maglio, hanno rimesso in moto le proprie vite attraverso lo sport, divenendo i pionieri di quella grande avventura che, nei decenni successivi, sarebbe sbocciata nel movimento paralimpico. Un testimone oggi raccolto dal Comitato Italiano Paralimpico che, attraverso le sue Federazioni e i numerosi Comitati territoriali, promuove la pratica dell'attività sportiva tra le persone con disabilità. Sito, lm e mostra legano così i campioni di ieri a quelli di oggi, da Aroldo Ruschioni ad Alessandro Zanardi, da Roberto Marson a Beatrice Vio, da Vittorio Loi a Martina Caironi e Ritaglio Stampa Ad uso Esclusivo del destinatario Assunta Legnante. CIP WEB "Lo sport è un salva-vita che richiede tutte le attenzioni possibili, anche in termini economici: lancio questo Pag. 36 oggi vive un piccolo nucleo dei primi atleti paralimpici italiani, oggi 70-80enni. Approdati giovanissimi al DATA SITO WEB INDIRIZZO Centro Paraplegici dell'Inail diretto dal dottor Antonio Maglio, hanno rimesso in moto le proprie vite venerdì 4 novembre 2016 attraverso lo sport, divenendo i pionieri di quella grande avventura che, nei decenni successivi, sarebbe www.superabile.it sbocciata nel movimento paralimpico. Un testimone oggi raccolto dal Comitato Italiano Paralimpico che, https://www.superabile.it/cs/superabile/paralimpiadi/rio-2016/tutto-rio-2016/le-paralimpiadi-di-ieri-e-di-oggi-il-nostro-movimento-eattraverso le sue Federazioni e i numerosi Comitati territoriali, promuove la pratica dell'attività sportiva tra una-.html le persone con disabilità. Sito, lm e mostra legano così i campioni di ieri a quelli di oggi, da Aroldo Ruschioni ad Alessandro Zanardi, da Roberto Marson a Beatrice Vio, da Vittorio Loi a Martina Caironi e Assunta Legnante. "Lo sport è un salva-vita che richiede tutte le attenzioni possibili, anche in termini economici: lancio questo appello alle istituzioni perché lo raccolgano", ha detto al termine della proiezione del lm la moglie del dottor Maglio, Stella Calà. "Lo sport è vita e queste storie vanno trasmesse ai giovani. L'Inail con l'esperienza del Cpo di Ostia non solo ha segnato la storia, ma ha fatto molto di più: ha gettato un sasso nello stagno di inerzia e di immobilità che c'era attorno a persone ridotte a letto. Tante persone infortunate che chiedevano aiuto e l'Inail ha raccolto attraverso Maglio ha raccolto questa esigenza e ha segnato la storia dell'integrazione della persona". "Eravamo ragazzi, è stata una soddisfazione grande - ha ricordato Aroldo Ruschioni, protagonista della prima Paralimpiade di Roma 1960, tre medaglie per lui - io mi diverto ancora, la vita è bellissima". Presente anche Lucia Marson, moglie di Roberto, l'atleta paralimpico più medagliato di tutti i tempi: "Mi ha fatto piacere che questa famiglia si sia allargata a tanti nuovi atleti e sono contenta che si parli del grande uomo che è stato Antonio Maglio, che ha fatto tanti sacri ci e ha recuperato tanta gioventù". "Ringrazio a nome di mio zio, a lui sarebbe piaciuto molto questo lm", ha detto Chiara Loi, nipote di Vittorio, prima grande campione di scherma e poi allenatore. "Vivere il passato per trasmetterlo a chi ci sarà in futuro è la cosa più bella che ci sia", ha detto Carlo Di Giusto, ex atleta e oggi allenatore della nazionale di basket in carrozzina. Hanno assistito alla proiezione, fra gli altri, anche altri "pionieri" di Ostia (Silvana Martino, Maria Arizzi moglie di Antonio), rappresentanti dello sport paralimpico (come il tenente colonnello Marco Iannuzzi, del Gruppo sportivo paralimpico difesa, o il presidente dell'Ascip di Ostia Gino Giorgi), e giornalisti (come Giampiero Spirito, che da decenni segue le vicende per movimento). Durante la mattinata è arrivato ed è stato letto anche un messaggio inviato dalla Presidente della Camera, Laura Boldrini: "Questo mio messaggio vi arriva mentre mi trovo in Giappone per l'annuale Conferenza dei Presidenti delle Camere basse dei Paesi del G7. Ma ci tengo comunque, anche se non posso essere presente di persona, a manifestarvi il mio grande apprezzamento per il lavoro che oggi viene presentato. La vicenda del movimento paralimpico italiano che il vostro lm ricostruisce non è soltanto - e non sarebbe poco - il giusto omaggio a campioni dalle doti umane e atletiche straordinarie, che si sono guadagnati un posto a pieno titolo nella storia dello sport. È anche il racconto di un successo collettivo del Paese, che ha saputo individuare nella pratica sportiva una via privilegiata per l'integrazione e l'inserimento sociale dei disabili e che su questo tema ha lavorato con continuità, ottenendo risultati che vanno oltre il pur ricco medagliere azzurro". "È - aggiunge la presidente - il nostro Stato sociale, che a partire dagli anni Sessanta ha saputo accompagnare la crescita economica con lo sviluppo di nuovi servizi alla persona e la tutela di nuovi diritti. È il modello delle società europee, da anni sottoposto ai colpi di una crisi economica che le politiche di austerità non riescono a superare. Opere come la vostra sono il miglior incoraggiamento a non rimettere in discussione questi caratteri fondamentali per i quali l'Europa è punto di riferimento nel mondo. Vi saluto con un sentitissimo "in bocca al lupo" in vista dei Giochi Paralimpici di Rio". (1 settembre 2016) Ritaglio Stampa Ad uso Esclusivo del destinatario CIP WEB Pag. 37 DATA SITO WEB INDIRIZZO venerdì 4 novembre 2016 www.superabile.it https://www.superabile.it/cs/superabile/vela-per-tutti-ecco-i-vincitori-del-campionato-nazionale.html Vela per tutti: ecco i vincitori del campionato nazionale Dopo 10 regate si è laureata campionessa nazionale Elena Polo D'Ambrosio, della Lega navale italiana di Milano, davanti a Mario Gambarini, della Lega navale italiana Mandello del Lario e Giorgio Piccioni, atleta della Liberi nel Vento di Porto San Giorgio commenta PORTO SAN GIORGIO - Grande vela nelle acque davanti al litorale fermano-sangiorgese in occasione dell'edizione 2016 del Campionato nazionale della classe italiana 2.4mr, valida anche come decima edizione del Trofeo Sandro Ricci - Trofeo Rotary Fermo, organizzato dal circolo velico A.s.d. Liberi nel Vento in collaborazione con la Lega Navale di Porto San Giorgio. La manifestazione, che si è svolta nei giorni scorsi, è sostenuta dal Rotary Club di Fermo, Camera di Commercio di Fermo, Inail Direzione Regionale Marche. Dopo 10 regate, disputate con condizioni meteo molto impegnative, si laurea Campionessa Nazionale Elena Polo D'Ambrosio, della Lega navale italiana di Milano, davanti a Mario Gambarini, della Lega navale italiana Mandello del Lario e Giorgio Piccioni, atleta di casa, della Liberi nel Vento. A Cristian Tarasco, primo atleta paralimpico, il Trofeo Sandro Ricci. Grande ed ottimo lavoro degli uf ciali di regata nella preparazione del campo di regata. Comitato di regata che aveva come presidente Mario Cucciolla - VIII zona, e componenti: Ermanno S schio - IX Zona, Fabio Traini - X Zona, Gianluca Francesco Palma - X Zona, Nazzareno Malloni - X Zona, Carlo Iommi - X Zona, Giampaolo Cognigni - X Zona. Foto di gruppo dei partecipanti al Campionato Nazionale 2 4mr di Porto San Giorgio Foto di gruppo dei partecipanti al Campionato Nazionale 2 4mr di Porto San Giorgio Alle premiazioni sono stati presenti il vice presidente F.I.V. dott. Francesco Ettore, il sindaco di Porto San Giorgio Nicola Loira, l'architetto Ubaldo Nunzi del comune di Fermo, il presidente del Coni Fermo Vincenzo Garino, il dottor Fabio Sturani della Regione Marche, la dottoressa Mariangela Antognozzi di Inail Marche e il notaio Alfonso Rossi del Rotary Club Fermo. Il 3 Settembre, in collaborazione con Inail direzione regionale Marche e Comitato Paralimpico Marche si è svolta una giornata di promozione dello sport paralimpico "Giornata dello sport...al mare". In collaborazione con A.s.d. Santo Stefano Sport, A.s. Anthropos, A.s. ArcoirisAncona, AraSub Civitanova Marche, Liberi nel Vento, A.s. Buonconvento di Fermo. Una manifestazione sportiva realizzata grazie alla collaborazione con la Protezione Civile di Porto San Giorgio, la Croce Azzurra ed il Cisom Ordine di Malta per l'assistenza in mare e alla Pro Loco di Porto San Giorgio e alla Gelateria Pelacani per l'accoglienza a terra. "L'attività sportiva e sociale della A.s.d. Liberi nel Vento è realizzata grazie alla vicinanza delle amministrazioni locali e dalle aziende che credono e sostengono le nalità associative: il mare e le sue emozioni per tutti". (8 settembre 2016) di d.marsicano torna su Lascia il tuo commento Ritaglio Stampa Ad uso Esclusivo del destinatario CIP WEB Pag. 38 DATA SITO WEB INDIRIZZO venerdì 4 novembre 2016 www.superabile.it https://www.superabile.it/cs/superabile/paralimpiadi/rio-2016/tutto-rio-2016/paralimpiadi-al-via-e-rio-2016-ora-vedrete-la-veradefinizio.html Paralimpiadi al via, è Rio 2016: "Ora vedrete la vera de nizione di abilità" commenta ROMA - ia ai Giochi, l'edizione numero 15 delle Paralimpiadi si illumina con Clodoaldo Silva - grande atleta brasiliano paralimpico - che sotto una pioggia torrenziale accende il braciere e con il presidente brasiliano Temer che dichiara uf cialmente aperta l'edizione di Rio 2016. Una festa della varietà e delle differenze, con il presidente del Comitato paralimpico internazionale Philip Craven che sottolinea la capacità dello sport paralimpico di trasformare città, paesi, continenti. "Stanotte - dice Craven ricordando l'indipendenza brasiliana celebrata proprio il 7 settembre - questo paese entra in una nuova alba, piena di colori: i Giochi di Rio porteranno una nuova prospettiva ad ognuno di voi, dice agli 80 mila spettatori del Maracanà, dimostrando che lo spirito umano non ha limiti". "Attraverso i prossimi 12 giorni di gara vedrete il senso vero dello sport e la vera de nizione di abilità. Sarete testimoni di come lo sport sa ispirare un individuo e trasformare città, paesi e continenti. I paralimpici - scandisce il presidente dell'Ipc - cambieranno il vostro punto di vista dei limiti percepiti. Questi atleti vi sorprenderanno, vi ispireranno, vi emozioneranno, ma soprattutto vi cambieranno". Atleti che "vedono gli ostacoli come opportunità" e lanciano al mondo un messaggio di inclusione e di nuove conquiste. "Mostrate al mondo che non c'è un ‘loro' ma solo un ‘noi', tutti facciamo parte dello stesso mondo". "Oggi tutti siamo carioca", dice Carlos Arthur Nuzman, presidente del comitato organizzatore. "Rio città paralimpica è pronta, siamo pronti a costruire la storia. Lo faranno gli atleti, i volontari, gli spettatori. Celebriamo una grande s da, quella di costruire un mondo nuovo, che sia più giusto, che sia per tutti, che sia fraterno, dove tutti siano capaci di camminare mano nella mano, di superare gli ostacoli. E' una missione dif cile, ma noi - dice - siamo il paese delle imprese impossibili, e ci diverte lavorare come un team. Le persone, anche se sono differenti, hanno lo stesso grande cuore: ognuno ha un cuore, ha il coraggio di superare gli ostacoli, e la nostra determinazione in questo non verrà mai meno". "Andiamo a costruire uniti un mondo nuovo, Rio - assicura - è pronta ad accompagnare il mondo paralimpico nella storia". Lo show mantiene le promesse della vigilia: sorprende e provoca all'inizio, con il lancio spericolato di un atleta in carrozzina che vola letteralmente sul campo del Maracanà, e poi celebra la cultura brasiliana provando a raccontare la normalità di una giornata. Si inizia in una piscina, dove Ivan Dias, il più grande atleta brasiliano, attraversa l'intero stadio, e si materializza in una spiaggia, quella di Copacabana. Il ballo e la musica raccontano una spiaggia inclusiva, con le persone in carrozzine che nuotano e attraversano la spiaggia. La erezza di essere come si è. L'inno brasiliano non è cantato, ma è suonato da un pianista senza mani, Joao Carlos Martin, fra gli applausi del pubblico. Il lungo s lare delle delegazioni, aperto dai rifugiati e chiuso dal Brasile padrone di casa, porta sé Esclusivo una miriade di pezzi di puzzle che via via vengono posati sul terreno verde del Maracanà: sono volti Ritaglio Stampacon Ad uso del destinatario di atleti, e disegnano tutti insieme un enorme cuore che batte, che non conosce limiti, che batte batte forte. Battiti di vita. CIP WEB Pag. 39 atleta brasiliano, attraversa l'intero stadio, e si materializza in una spiaggia, quella di Copacabana. Il ballo e DATA SITO WEB INDIRIZZO la musica raccontano una spiaggia inclusiva, con le persone in carrozzine che nuotano e attraversano la venerdì 4 novembre 2016 spiaggia. La erezza di essere come si è. www.superabile.it https://www.superabile.it/cs/superabile/paralimpiadi/rio-2016/tutto-rio-2016/paralimpiadi-al-via-e-rio-2016-ora-vedrete-la-veraL'inno brasiliano non è cantato, ma è suonato da un pianista senza mani, Joao Carlos Martin, fra gli applausi definizio.html del pubblico. Il lungo s lare delle delegazioni, aperto dai rifugiati e chiuso dal Brasile padrone di casa, porta con sé una miriade di pezzi di puzzle che via via vengono posati sul terreno verde del Maracanà: sono volti di atleti, e disegnano tutti insieme un enorme cuore che batte, che non conosce limiti, che batte batte forte. Battiti di vita. Gli azzurri avevano fatto il loro ingresso allo stadio a metà s lata, con il sorriso di Martina Caironi che porta la bandiera e la sventola felice, e dietro di lei tutti gli atleti azzurri, e anche il presidente del Cip Luca Pancalli, che si regala un'emozione che gli mancava da tempo tornando un po' giovane, come quando alle cerimonie di apertura s lava da atleta (e anche da portabandiera, a Barcellona '92). Prima la ruota, poi il bastone bianco, sono due simboli quotidiani della vita delle persone disabili, usati come metafora per far co mprendere la s da giornaliera di tutti i disabili. Si balla molto, fra cantanti, musicisti e ballerini. Protagoniste star brasiliane di caratura internazionale, fra cantanti, musicisti, ballerini, atleti. E anche Amy Purdy, snowboardista statunitense, nalista della versione americana di "Ballando con le Stelle" (la stessa esperienza vissuta in Italia dall'azzurra Giusy Versace). Balla con un braccio robotico, a testimoniare l'unione fra la persona e la tecnologia, una componente importante nella vita delle persone con disabilità. Con la bandiera paralimpica portata da otto bambini con cerebrolesione accompagnati dai rispettivi papà (la scena più toccante dell'intera serata) arriva l'accensione del braciere che chiude la cerimonia. La parola ora è solo alle gare. Benvenuti alla Paralimpiade. (7 settembre 2016) Ritaglio Stampa Ad uso Esclusivo del destinatario CIP WEB Pag. 40 DATA SITO WEB INDIRIZZO venerdì 4 novembre 2016 www.federvela.it http://www.federvela.it/news/il-report-della-1053ma-giunta-nazionale-coni Il report della 1053ma Giunta Nazionale CONI Si è tenuta ieri mattina al Foro Italico la 1053ma riunione della Giunta Nazionale CONI, che ha aperto i lavori approvando il verbale della precedente riunione del 23 settembre. Nelle sue comunicazioni il Presidente Malagò ha aggiornato la Giunta sui recenti provvedimenti legislativi riguardanti lo sport, in particolare è stata approvata l’ultima stesura del piano “Sport e Periferie”. Malagò ha poi relazionato sui contatti molto positivi e collaborativi col Governatore della Lombardia, Roberto Maroni, e col Sindaco di Milano, Giuseppe Sala, sulla candidatura di Milano ad ospitare la 132ma sessione del CIO nel 2019. E’ stato varato un albo da cui attingere per le nomine a Revisori dei Conti delle Federazioni dopo il rinnovo dei mandati nel 2017 con la clausola che non si potrà nominare lo stesso revisore per più di due mandati nella stessa Federazione. Per quanto riguarda le recenti assemblee federali, è stato fatto un aggiornamento circa il ricorso del candidato Scarpa alla Federazione Canoa per il quale ci sarà un approfondimento mentre è stata annullata l’Assemblea della Federazione Danza Sportiva in quanto il Presidente non era stato eletto a scrutinio segreto ma per acclamazione. La FIDS è stata commissariata con Giovanni Costantino, vice Commissari Carlo Mornati e Alvio La Face. Le nuove elezioni saranno celebrate il 10 dicembre. Sono stati assegnati nuovi contributi alle Federazioni (250 mila euro a quelle vincitrici di medaglie a Rio, 175 mila alle due Federazioni olimpiche invernali, 150 mila alle Federazioni Olimpiche e 100 mila alle Federazioni non olimpiche). Tale somma aggiuntiva da distribuire è derivata da un eccellente capacità gestionale del CONI sulle risorse e dagli ottimi risultati delle attività di marketing. E’ stato assegnato al Comitato Paralimpico un contributo di 1.910.000 euro per i premi ai medagliati di Rio. Sono stati assegnati i Collari d’Oro per il 2016 (cerimonia di premiazione il 19 dicembre alle 11:30 alla presenza del Premier Matteo Renzi). Le società insignite sono: Ginnastica Pavese, Verbano Yacht Club, Vela Nuoto Ancona, Canottieri Pro Monopoli, Tennis Club Napoli, Torino Calcio e Gruppo Forestale. Tra le personalità di spicco legate al mondo dello sport collare d’oro a Giorgio Napolitano, Francesco Ricci Bitti e Luigi Riva. Sempre il 19 dicembre alle 17 in San Pietro ci sarà la tradizionale Messa degli Sportivi, of ciata da Monsignor Fisichella. Confermata la prossima riunione della Giunta CONI a Napoli, il 22 novembre con inizio alle 11:30 a Castel dell’Ovo. E’ stata rati cata la nomina a Presidente Onorario del Comitato Regionale CONI Calabria per Demetrio Praticò. Su proposta del generale Enrico Cataldi, è stato nominato Federico Vecchio al posto del dimissionario Pierluigi Matera nella Procura Nazionale dello Sport. Sono state in ne approvate le nuove norme sportive Antidoping che andranno in vigore dal 1mo gennaio 2017. Dopo aver esaminato un lunga serie di altri temi di carattere organizzativo e amministrativo, e aver assunto le relative delibere, la Giunta ha concluso i lavori alle ore 12:15. Ritaglio Stampa Ad uso Esclusivo del destinatario CIP WEB Pag. 41 DATA SITO WEB INDIRIZZO venerdì 4 novembre 2016 www.cavallomagazine.it http://www.cavallomagazine.it/regione-lazio-per-il-2017-600-000-euro-di-finanziamenti-in-ambito-sportivo-1.2650700 Regione Lazio: per il 2017 600.000 Euro di nanziamenti in ambito sportivo Tra gli ammessi a bene ciarne anche la riabilitazione equestre e gli sport paralimpici Una ripresa molto speciale Roma, 4 novembre 2016 - SI presenta oggi per l'approvazione de nitiva in Giunta lo schema di deliberazione n.179 della Regione Lazio: il provvedimento contiene il programma di utilizzo degli stanziamenti, una somma pari a circa 110 milioni di Euro complessivi a carico della Regione più altri 23, da recuperare sul bilancio regionale 2016. La cosa per noi interessante è che di tutti questi soldi 600.000 Euro sono riservati "per interventi in ambito sportivo: promozione dell'equitazione per disabili, censimento degli impianti, progetti di sport di cittadinanza con Coni e comitato paralimpico". Per darvi un'idea dell'ordine di grandezza del contributo, pensate che per abbattere i costi delle rette degli asili nido sono stati riservati 10 milioni e mezzo di Euro. di Maria Cristina Magri Ritaglio Stampa Ad uso Esclusivo del destinatario CIP WEB Pag. 42 DATA SITO WEB INDIRIZZO venerdì 4 novembre 2016 gazzettadimodena.gelocal.it http://gazzettadimodena.gelocal.it/sport/2016/11/03/news/lunedi-serata-al-baluardo-dedicata-agli-eroi-di-rio-1.14357224 Lunedì serata al Baluardo dedicata agli “eroi di Rio” Una serata dedicata al ringraziamento di tutta l'Emilia-Romagna ai 38 atleti emiliano-romagnoli che hanno partecipato all'avventura di Rio 2016, e alle 12 medaglie che hanno conquistato sul campo. La organizzano insieme la Regione e i Comitati dell'Emilia-Romagna del Coni (Comitato olimpico nazionale italiano) e del Cip (Comitato italiano paralimpico) lunedì prossimo 7 novembre alle ore 18, a Modena, al Baluardo della Cittadella. Il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, del Coni e del Cip regionali, Umberto Suprani e Melissa Milani, saluteranno e consegneranno agli atleti, di cui 26 af liati al Coni e 12 al Cip, un riconoscimento. Con loro sarà premiato anche Davide Cassani, faentino, commissario tecnico della Nazionale italiana di ciclismo che a Rio ha vinto un oro su pista con Elia Viviani. «Abbiamo tifato per loro - commenta il presidente Bonaccini - alcuni ci hanno fatto gridare di gioia, ma tutti ci hanno riempito d'orgoglio, riconoscendo nella loro tenacia e nel loro talento i tratti della nostra terra, l'Emilia-Romagna. E ricordo come fosse adesso l'emozione e la gioia dei momenti che ho vissuto quando sono stato a Rio, a Casa Italia Paralimpica, struttura ospitata in una parrocchia e destinata dopo i Giochi a diventare il luogo dove formare atleti con disabilità, e che l'Emilia-Romagna è stata l'unica Regione a sostenere. Lì ho assistito dal vivo a gare bellissime, conquistato da atleti straordinari, come tutti i nostri 38 ragazzi sono. Vogliamo dire loro grazie, e lo faremo lunedì prossimo, e ci sembra giusto farlo anche perché tutti loro rappresentano i valori dello sport che noi vogliamo, quello pulito, che porta nei campi di gioco e negli impianti dell'Emilia-Romagna migliaia di praticanti e di giovani, grazie anche a dirigenti e volontari che fanno un lavoro encomiabile, quello sport autentica palestra di vita sul quale come Regione stiamo investendo tanto». Queste le 12 medaglie, di cui quattro ori, sei argenti e due bronzi, conquistate dalla spedizione emilianoromagnola a Rio de Janeiro. Nei Giochi olimpici: l'oro del nuotatore Gregorio Paltrinieri (1500 stile libero), gli argenti di Luca Vettori con l'Italvolley e di Aleksandra Cotti con il «Setterosa» di pallanuoto, il bronzo di Alessandro Nora con il «Settebello». Nei Giochi paralimpici, i due ori nel ciclismo di Alessandro (Alex) Zanardi (Crono H5 e Mix Team Relay H25) e l'oro, in atletica, di Martina Caironi (100 metri T42); gli argenti delle nuotatrici Cecilia Camellini (400 stile libero S11) e Giulia Ghiretti (100 rana SB4), di Martina Caironi (salto in lungo T42) e di Alex Zanardi (Strada H45). In ne, il bronzo della nuotatrice Giulia Ghiretti, nei 50 farfalla S5. Ritaglio Stampa Ad uso Esclusivo del destinatario CIP WEB Pag. 43 Nei Giochi paralimpici, i due ori nel ciclismo di Alessandro (Alex) Zanardi (Crono H5 e Mix Team Relay H25) DATA SITO WEB INDIRIZZO venerdì 4 novembre 2016 e l'oro, in atletica, gazzettadimodena.gelocal.it di Martina Caironi (100 metri T42); gli argenti delle nuotatrici Cecilia Camellini (400 stile libero S11) e Giulia http://gazzettadimodena.gelocal.it/sport/2016/11/03/news/lunedi-serata-al-baluardo-dedicata-agli-eroi-di-rio-1.14357224 Ghiretti (100 rana SB4), di Martina Caironi (salto in lungo T42) e di Alex Zanardi (Strada H45). In ne, il bronzo della nuotatrice Giulia Ghiretti, nei 50 farfalla S5. Vendite giudiziarie Gazzetta di Modena Ritaglio Stampa Ad uso Esclusivo del destinatario CIP WEB Pag. 44 DATA SITO WEB INDIRIZZO venerdì 4 novembre 2016 www.specchioeconomico.com http://www.specchioeconomico.com/index.php/sommario/interviste/item/3096-luca-pancalli-comitato-paralimpico-italiano-dopo-i-fasti-dirio-e-la-delusione-di-roma-auspico-una-grande-crescita-culturale Luca Pancalli (Comitato Paralimpico Italiano): dopo i fasti di Rio e la delusione di Roma auspico una grande crescita culturale Luca Pancalli, presidente del Comitato Paralimpico Italiano e vicepresidente del Comitato Promotore «Roma 2024» Luca Pancalli nasce a Roma il 16 aprile 1964. Sin da ragazzo si dedica al pentathlon moderno, vincendo tre campionati italiani giovanili. Dopo un grave incidente a cavallo che lo rende disabile, continua a praticare l’attività sportiva ad altissimo livello. Partecipa come nuotatore a quattro edizioni dei Giochi paralimpici, dove conquista in totale otto ori, sei argenti e un bronzo. Diventato dirigente sportivo, nel 2000 assume la presidenza della Fisd (Federazione sport disabili) che, tre anni dopo, diventa il Cip (Comitato Italiano paralimpico), organismo di cui, dal 2005 ad oggi, viene confermato alla Presidenza. Pancalli, dal 2005 al 2012, è vice presidente del Coni e, dal 2005, è Segretario Generale del Comitato Paralimpico Europeo; mentre tra il 2006 e il 2007 è commissario straordinario della Federazione italiana giuoco calcio (Figc). Dal 2009 al 2013 dirige anche l’Istituto di medicina dello sport del Coni e nel 2011/2012 assume l’incarico di Commissario straordinario della Federazione italiana danza sportiva. Dal marzo 2015 al mese scorso è stato vicepresidente del Comitato promotore «Roma 2024». Domanda. La candidatura di «Roma 2024» è durata 36 mesi. Nell’ultimo anno però si è avuto la percezione che la Capitale avesse molte chance di vincere. A cosa era dovuto questa sensazione ? Risposta. Anzitutto, per la prima volta si era riusciti a comunicare l’idea di una squadra, formata dal Governo, dal Comitato promotore, dal Coni, dalla Regione e dalla precedente amministrazione della Capitale, molto coesa nel lavorare per un preciso obiettivo. Aggiungerei a questo, lo straordinario lavoro di relazioni internazionali compiuto dal presidente del Coni Giovanni Malagò e dal presidente del Comitato promotore «Roma 2024» Luca di Montezemolo, supportato dalla forte onda di entusiasmo manifestata dal mondo dello sport e, anche, da altri rappresentanti della società civile come, ad esempio, gli ambientalisti. D. Tra i tanti, quale era a suo giudizio il punto di forza incontrovertibile e vincente del dossier presentato in esame al Comitato olimpico internazionale? R. Logisticamente, il fatto di partire con il 70 per cento degli impianti già esistenti, mentre, economicamente, la possibilità di lavorare in un contesto ad impatto low cost rispetto ai due eventi, olimpico e paralimpico. In ne, consideravo privilegiata e trascinante la location olimpica di Roma, già di per sé un punto di forza in quanto città amata ed ammirata in tutto il mondo. D. A luglio dello scorso anno, il presidente del Cio Thomas Bach, ricevendo le prime carte del vostro dossier si disse «impressionato da come la città dimostra di aver preso a cuore la candidatura». Eravamo, forse, già «in vantaggio» ? R. Non so dirlo, ma posso rimarcare il lavoro straordinario che si stava conducendo per tessere la tela dei rapporti internazionali con i membri del Cio, che a settembre del 2017 si pronunceranno. Non dimentichiamo mai che il sogno olimpico passa, da sempre, attraverso i potenti gruppi di elettori che rappresentano vere e proprie lobby a cinque cerchi. Se uniamo, allora, la nostra buona diplomazia federale con l’ottimo progetto presentato, con il quale la nostra Olimpiade si sarebbe messa a disposizione della città, allora probabilmente avevamo una situazione che ci poneva, come approccio, in vantaggio sugli altri concorrenti. D. Dopo il no della Raggi, lei ha espresso profonda amarezza ma ha anche detto che, forse, non eravate stati abbastanza bravi a comunicare la bontà del progetto, in assenza, comunque, di una possibilità di farlo che vi è stata negata. Questo sottintende qualche vostro errore commesso ? R. No. Sottolineavo solo che è incontestabilmente mancato il momento di confronto. Io sono sempre stato molto rispettoso delle istituzioni e penso che le persone che le rappresentano passano ma le istituzioni Ritaglio Stampa Ad uso Esclusivo del destinatario rimangono. Nella mia vita, quindi, sono sempre stato disponibile a discutere la bontà o meno delle mie idee, pensando che solo con un sereno scambio punti di vista si possa prendere la giusta decisione. CIPdiWEB Ecco, quello che è mancato con Roma Capitale è stata la possibilità di dialogare serenamente Pag. 45 città, allora probabilmente avevamo una situazione che ci poneva, come approccio, in vantaggio sugli altri DATA SITO WEB INDIRIZZO concorrenti. venerdì 4 novembre 2016 D. Dopo il no della Raggi, lei ha espresso profonda amarezza ma ha anche detto che, forse, non eravate www.specchioeconomico.com stati abbastanza bravi a comunicare la bontà del progetto, in assenza, comunque, di una possibilità di farlo http://www.specchioeconomico.com/index.php/sommario/interviste/item/3096-luca-pancalli-comitato-paralimpico-italiano-dopo-i-fasti-diche vi è stata negata. Questo sottintende qualche vostro errore commesso ? rio-e-la-delusione-di-roma-auspico-una-grande-crescita-culturale R. No. Sottolineavo solo che è incontestabilmente mancato il momento di confronto. Io sono sempre stato molto rispettoso delle istituzioni e penso che le persone che le rappresentano passano ma le istituzioni rimangono. Nella mia vita, quindi, sono sempre stato disponibile a discutere la bontà o meno delle mie idee, pensando che solo con un sereno scambio di punti di vista si possa prendere la giusta decisione. Ecco, quello che è mancato con Roma Capitale è stata la possibilità di dialogare serenamente sull’argomento. D. Nell’arco di 50 anni il movimento sportivo disabili ha trasformato la sua originaria connotazione di sport di categoria in un movimento nazionale di primissimo piano, parallelo ma integrato con il movimento olimpico. Il Cip, proprio lo scorso agosto, è stato scorporato dal Coni ottenendo il riconoscimento di ente pubblico per lo sport. Quando è iniziato il cambiamento reale ? R. La grande trasformazione è avvenuta negli ultimi 16 anni perché, dal 2000, abbiamo iniziato a costruire un puzzle con i risultati conquistati. Un pezzo fondamentale della nostra crescita riguarda la comunicazione ed i rapporti con i media. Apripista è stata la copertura Tv di Sky nei X Giochi paralimpici di Vancouver del 2010. Dopo si è af ancata la Rai che ci sta tuttora accompagnando. Questo ha permesso di fare innamorare del nostro movimento tante persone, specie quelle non disabili. Abbiamo, quindi, dato voce e notorietà a tutta quella miriade di piccole, grandi, straordinarie iniziative che noi quotidianamente portiamo avanti come il lavoro nelle unità spinali, nei centri di riabilitazione, nel rapporto con l’Inail per il recupero degli infortunati sul lavoro utilizzando lo sport. L’unione di tutto questo ha creato un effetto domino suggellato dallo straordinario successo agonistico ottenuto a «Rio 2016» la scorsa estate. D. 67 è il bottino totale delle medaglie conquistate dagli atleti italiani nei Giochi brasiliani, di cui 28 olimpiche e 39 paralimpiche, il vostro miglior risultato in 44 anni. A che si deve tale differenza di numero ? R. Dipende da tanti fattori. È vero che noi abbiamo più gare in alcune discipline come, ad esempio, nel nuoto per effetto delle tante categorie presenti, ma è pur vero che ci sono meno discipline sportive totali nel programma paralimpico e che, rispetto a quello olimpico, il nostro settore conta molti meno atleti. Non darei, però, giudizi di paragone sui numeri conquistati perché considero questi due mondi un’unica grande famiglia vincente dello sport italiano. Dopodiché, però, ci scherziamo sopra e «sfottiamo» gli olimpici dicendogli che siamo più bravi di loro. D. Qual’è la missione del mondo del paralimpismo da lei gestito e che importanza riveste nell’intera società civile ? R. Portare gli atleti alle paralimpiadi è solo una parte della nostra missione. Quella più importante è il favorire una percezione diversa della disabilità nel paese che serva a tenere i ri ettori accesi su tante tematiche riguardanti le «quotidiane paralimpiadi» che tanti disabili sono costretti a vivere, mi limito ad alcuni esempi, a causa delle barriere architettoniche e sensoriali nelle città, o della mancanza del rispetto del diritto al lavoro o del diritto ad una vita indipendente. D. Lei ha recentemente affermato che la sua vera gioia è quella di dare allo sport odierno dei disabili quella dignità che non c’era al tempo in cui lei gareggiava. Perché accadeva tale ingiustizia ? R. Nel 2000, lasciato l’agonismo, ho iniziato il mio percorso da dirigente sportivo, cercando di garantire ai miei atleti quel rispetto della dignità che io non avevo mai ottenuto. Fino agli anni 90 di noi atleti disabili non si parlava affatto o se ne parlava in maniera commiserevole. Quindi, eravamo costretti ad andare a pietire attenzione sui risultati ottenuti. I vari corpi sportivi dello Stato, poi, non avevano ancora aperto le porte a noi atleti con disabilità. Per esempio, non esisteva un gruppo paralimpico del Ministero della Difesa, cui invece abbiamo dato vita successivamente grazie ad un accordo con lo Stato maggiore che ha così permesso ai militari, che hanno subito delle lesioni permanenti in servizio, di utilizzare lo sport come strumento di inclusione. Poi, dal 2012, sono arrivati i primi sponsor. A parte il lungo rapporto con l’Inail che è un nostro partner privilegiato, oggi abbiamo il sostegno, tra gli altri, del gruppo Mediobanca, dell’Eni, della Fondazione Terzo Pilastro e della Barilla, che ci aiutato per Casa Italia Paralimpica a Rio la scorsa estate. D. Papa Francesco, intervenendo di recente alla prima conferenza internazionale su «Sport e Fede» in Vaticano, ha sottolineato quanto il movimento paralimpico sia importante per promuovere i disabili. Cosa muovono in lei le parole del Santo Padre ? R. Sono di fondamentale importanza, perché essere ricordati dal Papa rappresenta un ulteriore suggello alla consapevolezza di essere riusciti ad uscire dalla «riserva degli indiani» in cui eravamo rinchiusi, come anche di far conoscere al mondo intero quello che sta facendo il movimento paralimpico internazionale. Vorrei ricordare che, per nostra scelta, Casa Italia paralimpica a «Rio 2016» è stata ospitata all’interno della parrocchia della Imaculada Conceição e, al termine dei Giochi, le strutture realizzate per l’evento sono state donate alle persone disabili. Abbiamo, inoltre, realizzato una serie di iniziative dedicate alle popolazioni delle favelas legate alla parrochcia, tra queste la realizzazione di un campo sportivo polifunzionale per avviare i giovani parrocchiani disabili alla pratica sportiva, perché potessimo lasciare una testimonianza concreta del nostro impegno. D. Quale è l’importanza di avere tra le vostre la atleti di eccezionale comunicazione mediatica come «IronMan» Zanardi, che lo scorso mese è tornato a gareggiare in auto, vincendo incredibilmente subito una gara di Gran Turismo al Mugello ? R. Zanardi è fondamentale per noi. È una sorta di «front man» del nostro movimento, quello che ci aiuta anche nella gestione della comunicazione per far conoscere al meglio il mondo paralimpico cui lui orgogliosamente appartiene. La cosa bella è che oggi, accanto ad Alex, abbiamo scoperto tanti altri personaggi, straordinari nella capacità di interpretare i valori paralimpici e di comunicarli. Penso, tra i tanti, a Bebe Vio, a Oney Tapia, a Martina Caironi, a Monica Contrafatto, che si sono fatti conoscere attraverso lo Ritaglio Stampa Ad uso Esclusivo del destinatario sport ed ora sono i nostri migliori comunicatori. Con il loro esempio, infatti, riescono a donare molta speranza a tanti ragazzi e ragazze disabili del paese che magari sono in un letto d’ospedale e pensano che CIP WEB la loro vita sia nita dopo un incidente stradale od una grave patologia. Pag. 46 DATA SITO WEB INDIRIZZO venerdì 4 novembre 2016 www.specchioeconomico.com anche nella gestione della comunicazione per far conoscere al meglio il mondo paralimpico cui lui http://www.specchioeconomico.com/index.php/sommario/interviste/item/3096-luca-pancalli-comitato-paralimpico-italiano-dopo-i-fasti-diorgogliosamente appartiene. La cosa bella è che oggi, accanto ad Alex, abbiamo scoperto tanti altri rio-e-la-delusione-di-roma-auspico-una-grande-crescita-culturale personaggi, straordinari nella capacità di interpretare i valori paralimpici e di comunicarli. Penso, tra i tanti, a Bebe Vio, a Oney Tapia, a Martina Caironi, a Monica Contrafatto, che si sono fatti conoscere attraverso lo sport ed ora sono i nostri migliori comunicatori. Con il loro esempio, infatti, riescono a donare molta speranza a tanti ragazzi e ragazze disabili del paese che magari sono in un letto d’ospedale e pensano che la loro vita sia nita dopo un incidente stradale od una grave patologia. D. A che livelli è il doping nel paralimpismo ? R. Purtroppo il problema esiste anche nel nostro ambiente. Non a caso proprio una vicenda di doping ha portato all’esclusione di tutti i 267 atleti paralimpici russi dalle Paralimpiadi di Rio per decisione del Comitato paralimpico internazionale (Ipc), confermata dal Tas, il Tribunale arbitrale sportivo. In Italia contiamo dei casi estremamente isolati, ma ci siamo attrezzati sin dalla prima ora per arginare al massimo il fenomeno con controlli molto rigorosi e, soprattutto, con una politica ed un percorso formativo e informativo rivolto agli atleti ed ai tecnici. Tali concetti si basano sul principio che non si possono alterare le regole solo per vincere, proprio perché il nostro è un movimento consacrato ad una mission che passa per la vittoria ma non si esaurisce con il suo ottenimento. Ovviamente, c’è da considerare che molti dei nostri atleti fanno uso di sostanze farmacologiche per curare le loro patologie per cui è tutto molto più delicato e complesso da affrontare; ma si fa. D. Un giorno nel mondo dello sport, Olimpiadi comprese, si potrà arrivare a disputare gare miste tra normodotati e portatori di handicap ? R. Nel futuro, tutto sarà possibile, ma solo e quando tale percorso sarà accompagnato da un adeguato e parallelo processo di crescita culturale. Però, la strada è già tracciata. Torna in alto Ritaglio Stampa Ad uso Esclusivo del destinatario CIP WEB Pag. 47