VDR n.44 - Rotary Cagliari Nord
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VDR n.44 - Rotary Cagliari Nord
Anno XXV - Numero 44 - Novembre 2006 - Poste Italiane SpA Spediaione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in l. 27/02/2004 n.46) art. 1 comma 1 - DCB - Roma Periodico del Distretto 2080 R.I. [email protected] del ROTARY VOCE Novembre 2006 Rotary Foundation Mese della n.44 SOMMARIO Rotary Foundation 6 37 Lettera del Governatore 3 Agenda del Governatore 4 Tony Lico Rotary Foundation 9 • Il fondo permanente Italo Melanesi • Interventi umanitari Domenico Concezzi • Borse di Studio Daniela Tranquilli • GSE Pier Giorgio Poddighe • Alumni Paola Marrocco Ugolini • Associazione Alumni - ex Borsisti Giuseppe Guerreri Quadro attività progettuale Dal Mondo Rotary International • Nuove strategie e tradizione Raffaele Pallotta • Il Distretto 2090 40 Note e Notizie dai Club Dal Distretto • Formazione e istruzione • Scuola nel Tigrai Vitalità Rotariana 28 d’Acquapendente Luciano Pierini 35 Antonio Arcese Giorgio Di Raimondo Alberto Aime 50 AERA - Associazione Europea Rotary per l’Ambiente 51 Good News Agency 53 Pensieri e Immagini 56 Claudio Marcello Rossi Voce del Rotary Periodico del Distretto 2080 R.I. www.rotary2080.org Anno XXV n. 44 Novembre 2006 Poste Italiane S.p.A. Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 - DCB - Roma Proprietà Società Cooperativa Edizioni Rotariane del Distretto 2080 R.I. - Via Salaria, 332 - 00199 Roma Direzione e redazione Piazza Cola di Rienzo, 69 - 00192 Roma Tel. 063242271 - Fax 0645437281 e-mail: [email protected] Associato all’USPI Si tu magnassi l’erba… Direttore editoriale esecutivo Claudio Marcello Rossi Comitato di redazione Alberto Aime - Antonio Arcese - Antonio Cogliandro (segretario) - Fabrizio Petrosino - Orlando Ranieri Renato Spizzichino - Pier Luigi Zanata Direttore responsabile Bruno Benelli Peppino Gallian 55 Stampa Borgia srl Industrie Grafiche Editoriali Associate Roma 00152 - Via di Monteverde n. 28-38 Tel 06536557 - Fax 0658200728 Progetto grafico soc. Mad-adv via Pinto, 21/23 - 00149 Roma Art director Claudio Marcello Rossi Questo numero di “Voce del Rotary” è stato chiuso in tipografia il giorno 14 novembre 2006 Le firme Alberto Aime - Antonio Arcese - Massimo Brancaccio - Franco Bronzini Anna Cabras - Giorgio Castellucci - Domenico Concezzi - Anna de Gasperis - Carlo del Bo’ - Giorgio Di Raimondo - Giuseppe Gallian Tommaso Gramiccia - Giuseppe Guerreri - Roberto Ivaldi - Vincenzo Marco Jorio - Tony Lico - Paola Marrocco Ugolini - Italo Melanesi - Raffaele Pallotta d’Acquapendente - Luciano Pierini - Pier Giorgio Poddighe Claudio Marcello Rossi - Paola Santini Paggi - Antonio Scognamiglio Sergio Tripi - Daniela Tranquilli Franceschetti - Riccardo M. Vianelli Registrata al Tribunale di Roma n. 191/82 Registro Nazionale della stampa n. 619 del 12/12/82 La proprietà e l’editore declinano ogni responsabilità per le opinioni espresse dagli autori. Gli articoli con il corredo di foto vanno inviati per posta elettronica. La rivista si riserva, a insindacabile giudizio, la pubblicazione del materiale che, in ogni caso, non verrà restituito. 1 VOCE del ROTARY Novembre 2006 “… tutte le azioni, i programmi ed i progetti della Fondazione sono tesi alla cooperazione internazionale e quindi alla ricerca del raggiungimento della pace mondiale.” La lettera del Governatore ROBERTO IVALDI Mese di Novembre “… valore insostituibile è l’attività progettuale dei professionisti rotariani che inventano, sostengono, seguono e realizzano gli interventi. ” R.Ivaldi Cari amici, devo dirvi, per la mia funzione, che novembre è il mese dedicato dal RI alla Fondazione Rotary. Come non mi stancherò mai di dire, la RF è stata creata dal RI come uno degli strumenti più efficaci per realizzare l’obiettivo n. 4 del Rotary, che recita: “Propagare la comprensione reciproca, la cooperazione e la pace a livello internazionale[….]”. Vorrei precisare bene qui che in nessuno degli obiettivi del Rotary si dice che il RI deve fare beneficenza, azioni caritatevoli, azioni in difesa dei deboli o quant’altro: si parla di “servizio a favore della collettività” cosa ben diversa da quanto spesso viene propagandato nei Club come “azione rotariana”. Questa precisazione perché, tornando alla RF, dobbiamo capire bene che tutte le azioni, i programmi e i progetti della Fondazione sono tesi, prevalentemente, alla cooperazione internazionale e quindi, in ultima analisi, alla ricerca del raggiungimento della pace mondiale. Devo dire che, da quando esiste il Rotary, ci siamo riusciti poco: due catastrofiche guerre mondiali, una cinquantina di guerre locali, ora stiamo arrivando addirittura ad una guerra che assomiglia ad una guerra di religione, che non accenna ad attenuarsi nel futuro immediato. Ciò non toglie che, si parva licet, il RI, attraverso la RF, continua a seminare pace, comprensione e buona disposizione all’integrazione di religioni, etnie e popoli diversi e lontani. Infatti così vanno viste le 37.000 borse di studio che, di anno in anno, hanno portato studenti di 110 paesi ad approfondire la loro conoscenza scolastica in università distanti dai loro luoghi di origine, così come i migliaia di GSE che ogni anno portano team di giovani professionisti di ogni Distretto a conoscere tematiche professionali simili alle loro in Distretti di altro continente o nazione. Per non parlare degli interventi umanitari, che danno alle nostre azioni quella coloritura di supporto ai paesi del Sud del mondo, di cui ci piace fregiarci. Prima di tutto i Matching Grant, (MG) qualche migliaio di progetti l’anno che, partendo da interventi minimi di poche migliaia di dollari, fino ad interventi di 25 mila dollari, consentono di effettuare investimenti rilevanti in paesi terzi: dal carbone per la stufa della scuola carceraria, fino ad apparecchiature complesse di tipo medicale per la dotazione ad ospedali ubicati nella savana africana o nella giungla brasiliana. E lo spirito è sempre lo stesso: il Club padrino ed il Club progetto devono essere ubicati in paesi differenti, per realizzare la conoscenza reciproca. Con questo strumento si riesce ad investire circa 130 milioni di dollari l’anno, che sono i nostri dollari, che annualmente versiamo alla RF, senza parlare del valore insostituibile dell’attività progettuale dei professionisti rotariani, che inventano, sostengono, seguono e realizzano gli interventi. Perché non parlare anche dei “3-H”? Si tratta di interventi di più ampio respiro, fino a 300 mila dollari, dove la RF investe il 90% dell’intervento, mentre ai Club padrini è richiesto solo il 10%. Si tratta di progetti molto difficili da realizzare, dove l’investimento va nel senso delle 3-H appunto: umanità, salute, fame, ma dove l’ottenimento del contributo dipende dalla serietà e profondità dell’attività progettuale. Per questi interventi (MG e 3-H) la proibizione più grave dettata dalla RF riguarda la costruzione di edifici quale unico scopo: per evitare malversazioni, la RF non accetta progetti che riguardino l’ingegneria civile. E allora vengono in supporto le altre associazioni di sostegno umanitario: il RI ci consiglia sempre di lavorare insieme ad altri, per non dover sostenere da soli tutti gli impegni. Ricordo questo consiglio a tutti, perché talvolta, nella foga di voler “fare da soli” si dimentica che l’aiuto degli altri (Club, Distretti, associazioni di volontariato, etc.) può essere determinante. E per finire, cosa dire della PolioPlus? Negli anni Ottanta è stata una scommessa. La RF ha speso circa 600 milioni di dollari su un totale complessivo di circa un miliardo di dollari. Siamo arrivati quasi alla fine. Da 3 VOCE del ROTARY Novembre 2006 mille casi nuovi di infezione al giorno siamo passati a circa mille casi nuovi l’anno, i paesi endemici sono rimasti quattro, ed erano un centinaio, in molti continenti non si ricorda neanche l’esistenza del poliovirus e non esiste più la necessità di vaccinare i bambini. Abbiamo fatto un miracoloso regalo ai bambini e alle giovani mamme di tutto il mondo e, vi assicuro, l’abbiamo fatto proprio noi, coi nostri soldi in gran parte, ma anche con i nostri volontari che hanno partecipato alle campagne di Immunizzazione Mondiale, durante le quali si sono vaccinati fino a 10 mila bambini in un giorno e per le quali si è arrivati addirittura alla sospensione per una giornata di conflitti in atto (per es. in Liberia). Quando avremo l’eradicazione? Lo spostamento di masse di popoli rifugiati in vaste zone di guerre locali ci impedisce di dare una risposta. Ma sia che si tratti di 5 anni o di 10 anni o di 15, l’obiettivo sarà raggiunto. Oggi il RI si appoggia ad agenzie dell’ONU e al contributo dei governi dei paesi interessati per il raggiungimento di questo obiettivo. Non ci sono stati richiesti più danari diretti ai Rotariani e questo facilita l’utilizzo dei versamenti per gli altri scopi, come ho detto sopra. Ma ciò non toglie che il RI è sempre direttamente presente nello svolgimento dei lavori di vaccinazione. Ecco: ho detto molto. Non ho parlato di Fondi di Impiego Distrettuale (DDF) e di Borse di studio della pa- ce: ma sono argomenti di cui si è parlato a lungo al recente Seminario della RF. Ora dovrei passare alle lamentazioni. Nel nostro Distretto ci sono pochi MG e sono progettati sempre dai “soliti noti”, che si occupano anche dell’unico 3-H studiato negli ultimi dieci anni nel Distretto 2080; le candidature per le borse di studio sono poche e mal documentate, l’ospitalità per il GSE è sempre scadente ed offerta sempre dagli stessi Club (Sardegna e Lazio, quasi mai Roma), i versamenti dello scorso anno per l’annual giving sono stati scarsi e decisamente insufficienti. Ma non voglio appesantirvi. Invece mi piace farvi sapere che la vendita di cravatte e foulard presidenziali (che io considero un po’ il mercatino del Governatore) ha fruttato finora ben 5.240 Euro, che sto versando alla RF: non mi sembra poco. Grazie a tutti: ce ne sono ancora parecchi esemplari da vendere e ve li porterò quando verrò a trovarvi. Una ultima nota riguardante il mese: dal 31 ottobre al 7 novembre 2006 si celebrerà la Settimana Mondiale dell’Interact: spero che tutti i Club Interact e la Commissione Distrettuale per la Gioventù facciano grandi cose. Buon lavoro! Lettera d’invito Il 18 ottobre 2006, il Governatore ha inviato la seguente lettera a tutti i Club. Caro Presidente, leggo mensilmente la Vostra pubblicazione di Club (ci sono tanti nomi, da “Foglietto” a “La Ruota” fino alle più fantasiose come “Bollettino” e chi più ne ha più ne metta) e mi sono chiesto se i Vostri giornalisti hanno mai pensato di scrivere sulla pubblicazione distrettuale “Voce del Rotary”. Sarebbe importante per il Distretto, per Voi e per il Direttore di “Voce”, disporre periodicamente di materiale del Club da pubblicare, per parlare soprattutto delle Vostre attività (anche per l’aggiornamento del “QUADRO Progetti dei Club” ivi già pubblicato) nello stesso spirito con il quale Vi ho chiesto il poster di Club per il Congresso. Ogni mese verrà inoltre pubblicato il migliore articolo pervenuto (a giudizio insindacabile di Claudio Marcello Rossi), magari riferito proprio al tema rotariano del mese. Sarà citata ovviamente la fonte (cognome e nome del rotariano che scrive e Club di appartenenza) e questa partecipazione sarà tenuta in debito conto nella preparazione della richiesta di elogio presidenziale a fine marzo, quando manderò ad Evanston le proposte. Che ve ne pare? Grazie della collaborazione. Roberto * * * L’agenda del Governatore Novembre/Dicembre 2006 Novembre Giovedì 2 Lunedì 6 Martedì 7 Mercoledì 8 Giovedì 9 Venerdì 10 Lunedì 13 Martedì 14 Mercoledì 15 Giovedì 16 Venerdì 17 Lunedì 20 Martedì 21 4 RC RC RC RC RC RC RC RC RC RC RC RC RC Viterbo Ciminia Roma Foro Italico Roma Centenario Aeroporto Leonardo da Vinci Terracina Formia Viterbo Roma Nord Latina Monti Lepini Roma Colosseo Cassino Porto Torres Sassari Nord Mercoledì Giovedì Venerdì Martedì Mercoledì Giovedì 22 23 24 28 29 30 Dicembre Lunedì 4 Martedì 5 Mercoledì 6 Lunedì 11 Giovedì 14 Venerdì 15 RC RC RC RC RC RC RC RC RC RC RC RC Sassari Silki Sassari Alghero Roma Parioli Pomezia Roma Sud Roma Roma Roma Roma Roma Roma Est Nord Est Tevere Tirreno Nord Ovest Sud Est NdR Ad oggi, i migliori articoli, giudicati e pubblicati su VOCE DL ROTARY, sono risultati: in Ottobre: “Il mistero di un’isola”, di Alberto Aime, RC Cagliari Est, pubblicato a pag. 9 5 VOCE del ROTARY Novembre 2006 Dal Mondo Rotary International Dal Mondo Rotary International Rotary Foundation I Rotariani, grazie all’impegno umanitario e allo spirito volontario e filantropico che li animano, rappresentano il volto umano della Fondazione e lo strumento principale di attuazione delle sue iniziative umanitarie, culturali ed educative. Ogni giorno, lavorando insieme al miglioramento delle condizioni di vita altrui e alla riduzione del divario economico e sociale, contribuiscono a realizzare l’ideale di un mondo di serenità e di pace. Nella pagina: testo e foto in alto tratti da Rotary.Org; foto a lato da Progetto MG, D.2080; nelle altre pagine foto tratte da GRAMEEN Communication.web 6 Nelle pagine che seguono, assieme alla descrizione dell’operato dei singoli comparti vengono indicati anche norme e comportamenti pratici per lavorare con RF orrei iniziare questa serie di articoli dedicati dai responsabili delle diverse commissioni alla Rotary Foundation rendendo omaggio ad un grande uomo, Muhammad Yunus, premio Nobel 2006 per la Pace, creatore della Grameen Bank (Grameen in bengalese significa contadino) meglio conosciuta come la “Banca dei Poveri” con la particolarità che i clienti sono gli azionisti della banca. Nato nel 1940 nel villaggio di Jobra, vicino a Chittagong nel Bengala Orientale ha studiato nella sua città e poi grazie ad una borsa di studio Fulbright si è trasferito a Nashville nel Tenneesse dove ha conseguito il dottorato in economia. Tornato in patria, nel 1972 è diventato capo del dipartimento economico rurale dell’università di Chittagong e nel 1983 ha fondato la Grameen Bank, banca rurale che si fonda sul Microcredito di cui Yunus è convinto ideatore. Tutto nacque in modo molto casuale. V Mahammad Yunus Dopo la disastrosa carestia che nel 1974 mise in ginocchio il Bangladesh, Yunus si rese conto che la povertà estrema della popolazione non era dovuta a mancanza di buona volontà o di coraggio, ma di un capitale anche piccolissimo che le permettesse di intraprendere una attività. L’idea gli venne dopo aver parlato con una donna, Sufia, che intrecciava cesti di vimini che poi venivano rivenduti obbligatoriamente a coloro che le fornivano il materiale e che le davano un margine estremamente esiguo di guadagno. Il lavoro di Sufia veniva retribuito due RF ANTONIO LICO penny al giorno. 25 centesimi di dollaro era la somma necessaria per ricomprare altro materiale: insomma un giro vizioso per cui ciò che rimaneva, alla fine, a questa povera donna, non le permetteva neanche una vita dignitosa. Anche se nascosto è uno sfruttamento della condizione femminile, una situazione comune a molte donne in un paese tradizionalista come il Bangladesh dove una donna rimasta vedova o ripudiata dal marito ha misere possibilità di vita. Inoltre, anche se lo desidera, non le è permesso uscire di casa per guadagnarsi da vivere. Eppure era difficile vincere la paura delle stesse donne. Yunus, profondo conoscitore del costume del Bangladesh, nel suo girovagare per i villaggi, si circondava di studentesse per accattivarsi la fiducia delle abitanti ed ancora ora la Grameen Bank ormai conosciuta ed apprezzata si avvale per il 90% di personale femminile. Yunus ebbe l’intuizione felice di creare una catena di prestiti con interessi minimi, diversificati secondo i progetti delle attività che si volevano intraprendere o addirittura nulli per i più poveri. I prestiti non sono assistiti da alcuna garanzia (reale, personale) e sono dati in maggioranza a donne considerate il fulcro della famiglia, più attente ai bisogni dei figli e più ansiose di creare loro un futuro migliore. Eppure nonostante le ovvie difficoltà incontrate nei villaggi da parte delle autorità religiose e da parte delle famiglie, che non vedevano con favore questa forma di emancipazione femminile che minacciava il loro potere, il microcredito cominciò a diffondersi. Gruppi formati da almeno 5 donne si riunivano, chiedevano un prestito facendosi garanti l’una per l’altra e impegnandosi a restituire le piccole rate delle somme dovute settimanalmente. Questo perché “il denaro si attacca al suo padrone” scrive Yunus “ e se lo si deve restituire dopo un anno sarà più difficile staccarsene”. Dice ancora Yunus “i poveri non c’è ragione che non rimborsino, soprattutto se vogliono avere un prestito successivo per espandere la loro attività”. Inoltre poiché quasi il 60% delle fruitici è analfabeta la Grameen Bank insegna loro a scrivere il nome per sottoscrivere il contratto che impegnerà il loro futuro e quello delle loro famiglie. Riflettiamo un momento sulla portata di questo atto. La cliente riesce ad ottenere un prestito solo dopo che ha imparato a fare la propria firma ed apporla sul contratto di prestito. Un vero e proprio prestito d’onore con risultati eccellenti. I prestiti sono ripagati al 99.06%. Un risultato eccezionale se lo si confronta con le cifre del recupero dei crediti delle altre banche; risultato che è la conseguenza di un rapporto personale di reciproca fiducia, quello che è ormai svanito negli impersonali istituti di credito del mondo occidentale. Il microcredito base della Grameen Bank è ormai diffusissimo in molte nazioni fra cui gli Stati Uniti dove la parte più povera della nazione usufruisce regolarmente delle attività sociali finanziate con questo sistema. È interessante notare come oltre a combattere la povertà nel Bangladesh il Microcredito ha aiutato l’e- “… oltre 60 programmi di microcredito in ogni parte del mondo, che superano i 3 milioni di dollari.” 7 VOCE del ROTARY Novembre 2006 Dal Mondo Rotary International conomia di varie isole della Norvegia dove, per ragioni climatiche le donne non avevano grandi possibilità di lavoro e che persino nelle riserve indiane del nord america ha contribuito a dare una certa autonomia economica a persone schiave dell’alcool. “Non sono i poveri i responsabili della loro povertà ma le istituzioni create loro intorno e la politica di cui sono vittime – dice ancora Yunus – se offriamo loro le stesse opportunità dei ricchi non resterà nessun povero “. Una lotta contro la povertà dunque, partendo dai più poveri. “… Il Rotary International non è rimasto insensibile a questo fenomeno mondiale. È dal 1984 che attraverso i Programmi Umanitari della Fondazione Rotary (Sovvenzioni Paritarie, Distrettuali Semplificate e 3H) ed il programma APIM del Rotary International, la nostra Istituzione ha introdotto il Microcredito che prende il nome di Credito Rotativo.” 8 L’ONU tra gli obiettivi del Millenium Development Goal ha stabilito per il 2015 la riduzione della povertà e per il 2030 la sua cancellazione. Forse con un po’ di ottimismo. Non è certamente solo il microcredito che potrà cancellare la povertà ma è a questo fine che la Grameen Bank impegna le sue risorse. “Ogni essere umano è dotato di potenzialità vaste, illimitate ed è una responsabilità sociale ad aiutare ciascuno a farle emergere. Il mio sogno è di creare una società in cui a tutti sia data la possibilità concreta di liberare le proprie energie creative” questo è il sogno del Premio Nobel per la Pace. E tutto è nato da un prestito personale dello stesso Yunus di 27 dollari dato ad un gruppo di 40 donne per acquistare il bambù per fare cesti e conseguentemente per una vita più dignitosa per se stesse e per le loro famiglie. Il Rotary International non è rimasto insensibile a questo fenomeno mondiale. È dal 1984 che attraverso i Programmi Umanitari della Fondazione Rotary (Sovvenzioni Paritarie, Distrettuali Semplificate e 3H) ed il programma APIM del Rotary International, la nostra Istituzione ha introdotto il Microcredito che prende il nome di Credito Rotativo. Colgo l’occasione per sottolineare ancora una volta la differenza esistente fra i Programmi della Rotary Foundation e quelli del Rotary International. Attualmente ed in particolare con la Rotary Foundation i rotariani sono coinvolti in oltre 60 progetti di microcredito in ogni parte del modo per un importo che supera notevolmente i 3 milioni di dollari. Dal punto di vista operativo i fondi del credito rotativo (espressione che fa riferimento al Nome del Rotary e alla rotazione del fondo che dopo il prestito viene restituito e prestato nuovamente)sono destinati a iniziative che permettono a persone di basso reddito, soprattutto donne, di comprare bestiame o attrezzature per avviare piccole imprese personali. Le sovvenzioni possono anche esser utilizzate per costituire il capitale di un fondo rotativo fin o ad un massimo di 10,000 dollari per gruppo o più gruppi di credito o banca di villaggio che altro non è che un gruppo di persone (da 10 a 30 generalmente donne) organizzato ed addestrato in maniera tale da poter offrire garanzia reciproca al ripagamento dei prestiti ottenuti. In base a quanto stabilito dalla Fondazione Rotary, le sovvenzioni umanitarie possono essere utilizzate per coprire i costi di avviamento di un fondo rotativo fino a quando il fondo stesso non diventi autosufficiente. Gli interessi generati da un fondo rotativo possono essere usati per coprire i costi di amministrazione di un progetto specifico. In caso di chiusura del fondo, il capitale iniziale deve essere restituito alla Fondazione Rotary. Ovviamente per tutto quello che è stato detto in precedenza non può essere finanziata la costituzione di fondi per il rilascio di garanzie. Nel 1999 nella Convention di Singapore del Rotary International Yunus ha ricevuto dalle mani del Presidente Internazionale James Lacy la nostra più alta onorificenza “Premio per la comprensione mondiale” unitamente ad un contributo di US$ 100,000 versato alla Grameen Bank. La Rotary Foundation con il programma Ogni Rotariano Ogni Anno chiede che ognuno di noi contribuisca con 100 dollari all’anno. Muhammad Yunus ci ha insegnato e ci ha dimostrato quanto si può fare con solo… 27 dollari. Il fondo permanente Le ali della Fondazione Rotary nel XXI secolo ITALO ei nostri club, nelle riunioni dei direttivi e delle commissioni spesso si parla delle attività della Fondazione: con maggior frequenza di borse di studio, di GSE, di matching grants e sovvenzioni semplificate; con frequenza decisamente inferiore si affronta il tema di come la Fondazione attui questi programmi. La risposta è semplice: grazie al sostegno dei soci che mettono a disposizione tempo, capacità professionali e “denaro”. I club promuovono raccolte di fondi a favore della R.F. attraverso contribuzioni al Fondo Annuale, ma le somme a disposizione della Fondazione provengono anche da forme di contribuzioni al Fondo Permanente del quale mai si sente parlare. Proviamo a scoprire insieme questo sconosciuto Per garantire stabilità finanziaria a lungo termine e competere con le grandi Fondazioni che operano nel mondo, la R.F. nel 1982 ha istituito il Fondo Permanente al fine di assicurare redditi integrativi per far fronte alla crescente domanda di interventi umanitari nei vari paesi in via di sviluppo. Si tratta di un fondo di dotazione i cui contributi sono investiti in perpetuo – non a caso il logo è costituito da due grandi piramidi: la sfida dell’uomo contro il tempo. Pertanto solo le rendite sono utilizzate per programmi di servizio. N MELANESI La Fondazione si è posta come traguardo il raggiungimento di una “massa critica” pari ad 1 miliardo di USD entro il 2025 per far fronte alla progressiva espansione dei suoi programmi internazionali in campo umanitario, culturale ed educativo e rispondere così, anche in futuro, ai bisogni del momento. Iniziamo con il confrontare l’ammontare delle contribuzione al Fondo Permanente nel nostro Distretto e nel resto del mondo rotariano, confronto che evidenzia una grande differenza percentuale: 1 % contro l’8,4 %. Il Fondo Permanente 2025 2006 2004-05 Destinazione contributi R.F. 2004-05 Destinazione contributi Distretto 2080 117,9 milioni di USD Sovvenzioni annuali USD 388,899.79 Sovvenzioni per progetti (PolioPlus, ecc.) USD 43,166.73 Fondo permanente USD 3,013.33 9 VOCE del ROTARY Tale differenza è dettata sia dalla scarsa conoscenza del Fondo Permanente nel nostro paese, sia dal quadro di riferimento delle norme tributarie che penalizza fortemente la possibilità di effettuare grandi donazioni (non Novembre 2006 deducibilità fiscale). Credo, comunque, che una migliore conoscenza ci avvicini a questo diverso e personale modo di contribuire allo sviluppo del Rotary e della nostra Fondazione. I CONTRIBUTI AL FONDO PERMANENTE SONO INVESTITI E, SALVO UNA QUOTA CAPITALIZZATA FR NE UTILIZZA LE RENDITE PER FINANZIARE I SUOI PROGRAMMI DI SERVIZIO. PER COMPENSARE L’INFLAZIONE, LA Ogni anno gli Amministratori rivedono la politica degli investimenti per assicurare che il valore reale del Fondo cresca nel tempo e che il tasso annuale di spesa non superi il tasso di reddività a lungo termine detratto il tasso d’inflazione previsto. Negli anni in cui la redditività del capitale investito, ricalcolata per tener conto La forte discesa dei mercati finanziari negli ultimi tre anni, tuttavia, ha inciso sul valore di mercato del Fondo, di conseguenza, nell’anno fiscale 2003-04, gli Amministratori hanno indetto una moratoria sulle sovvenzioni per evitare di intaccare la consistenza patrimoniale del Fondo permanente. Tale tendenza alla discesa si è invertita e, nell’anno rotariano 200405, la redditività del Fondo è salita a 4,5 milioni di dollari. dell’inflazione, supera il tasso di spesa, il surplus viene reinvestito per far fronte ai periodi in cui avviene l’inverso. Secondo questa politica, la somma destinata ai programmi nell’anno 2003-2004 (ultimo rapporto ufficiale pubblicato) sarebbe stata pari al 6,5% del valore medio di mercato del Fondo nei tre anni precedenti. Il Fondo Permanente contribuisce a finanziare i Programmi Annuali e garantisce il futuro dei Programmi della Fondazione A partire dal 1 luglio 2004 gli Amministratori hanno ridotto il tasso di spesa al 4,5% (rispetto alla previsione del 6,5%) di cui 3,75% sarà destinato alle borse di studio, lo 0,25% alle spese operative dei programmi e lo 0,50% allo sviluppo del fondo ed ai costi amministrativi di carattere generale. Bequest Society Diventa membro della Bequest Society una persona o una coppia che indichi la Fondazione Rotary quale beneficiaria di un lascito testamentario. Per lasciti di 10.000 dollari o più viene consegnato un riconoscimento consistente in una spilla circolare diamantata a sei livelli ed un cristallo al primo livello. Grandi Donatori Per “Grande Donazione” s’intende un contributo minimo di 10.000 USD, in contanti o vitalizi. I livelli di riconoscimento per i Grandi Donatori sono sei; i donatori ricevono uno speciale riconoscimento ed hanno diritto ad un cristallo inciso, unitamente ad un distintivo circolare con uno o più diamanti a seconda del livello di donazione. I contributi sono cumulativi. I Grandi Donatori i cui contributi superano i 250.000 USD possono avere il ritratto esposto nella Sala d’Onore presso la sede centrale. I Grandi Donatori che raggiungono i livelli da 2 a 6 saranno iscritti permanentemente nella Sala d’onore. Numerose sono le opportunità di donazione: • Borse di Studio dotate ed intestate, da parte di singoli, aziende fondazioni, per un importo di almeno 25.000 USD (costo di una borsa di studio).Le Borse Dotate sono istituite con un contributo di almeno 150.000 USD; • Fondi intestati (almeno 25.000 USD); • Finanziamento di un programma specifico (almeno 50.000 USD); • Donazioni a favore dei Centri Rotariani di Studi Internazionali (almeno 500.000 USD); • Donazioni aziendali; • Donazioni pianificate, lasciti testamentari, vitalizi, assicurazioni sulla vita, cessioni di proprietà con diritti di usufrutto a vita. Fra tante opportunità ciascuno di noi può scegliere la soluzione adeguata, voglio evidenziare come possibilità la rendita vitalizia. Nello specifico la Fondazione in cambio di una donazione, per esempio di immobili, in relazione a parametri quali il valore del bene, le prospettive di vita del donatore, si impegna ad erogare una rendita annua per la durata della vita del donatore (rotariani e non rotariani). ULTERIORI FORME PERSONALIZZATE DI DONAZIONE SONO POSSIBILI PRENDENDO CONTATTO DIRETTAMENTE CON LA SEDE EUROPEA DI ZURIGO DELLA R.F.. IL FONDO PERMANENTE FINO AD ORA HA INVESTITO OLTRE 60.000.000 DI USD I capitali sono investiti in diverse aree specifiche. L’allocazione degli investimenti ha come target il 54% in azioni statunitensi, il 18% in azioni non statunitensi, il 10% in proprietà immobiliari, il 5% in investimenti alternativi e il 13% in obbligazioni. I fondi sono investiti in maniera tale da assicurare il sostegno finanziario dei programmi odierni e la possibilità di finanziarli in futuro. L’obiettivo principale è la con- COME SI CONTRIBUISCE IL FONDO PERMANENTE RICEVE CONTRIBUTI IN CONTANTI, DONAZIONI DI BENI E LASCITI TESTAMENTARI Il Fondo offre a Rotariani e non Rotariani l’opportunità di contribuire in maniera permanente al futuro del Rotary. La R.F. riconosce ai donatori i seguenti titoli onorifici: Benefattori Il titolo di Benefattore è conferito a chiunque contribuisca con un importo pari o superiore a 1.000 USD al Fondo Permanente, oppure indichi il Fondo quale beneficiario di un lascito testamentario. Ogni benefattore riceve un attestato personalizzato ed un distintivo. Non ci sono vari livelli di riconoscimento quale benefattore ed il riconoscimento è permanente. 10 11 VOCE del ROTARY Novembre 2006 Dal Mondo Rotary International Interventi umanitari della Rotary Foundation C DOMENICO ONCEZZI Presidente della Commissione Distrettuale per i Programmi Umanitari na volta chiarita la struttura organizzativa della Rotary Foundation e le procedure che regolano la raccolta e la utilizzazione dei fondi, entriamo nel merito degli Interventi Umanitari, iniziando dai progetti più semplici, che possono essere gestiti localmente, per concludere con i grandi Progetti Internazionali. Tutto quello che occorre sapere è ampiamente spiegato nella ricca documentazione rotariana che è disponibile sul sito Web del R.I. (www.rotary.org) e su quello del nostro Distretto (www.rotary2080.org). Lo scopo di questi appunti è quello di agevolare una conoscenza di base per tutti gli amici rotariani che, pur avendo poco tempo disponibile, desiderano portare il proprio contributo ai diversi programmi umanitari di cui si parla in ogni nostro Club. Prima di tutto, presumiamo che in ogni Club esista una Commissione per la RF con un responsabile per i Progetti Umanitari ed è appena il caso di ricordare che ogni socio che desideri proporre un’opera umanitaria sarà bene che ne parli con agli amici della Commissione RF del proprio Club, prima di ogni sua iniziativa esterna a nome del Rotary. La Commissione RF di ogni Club opera le proprie scelte prioritarie, fra le iniziative locali e quelle esterne, che possono essere inter-Club, oppure inter-distrettuali, senza limiti di geografia. Anche se alcuni programmi esterni (per esempio Matching Grant e 3H) prevedono il contatto diretto fra il Club e la Direzione della RF di Evaston, è buona norma che tutte le proposte alla RF di ogni Club siano coordinate con la Commissione Distrettuale della RF, prima di essere inoltrate. I motivi saranno evidenti dai paragrafi che seguono e dai moduli in oggetto. U servazione del capitale e il suo aumento a un tasso più alto di quello dell’inflazione, al fine di garantire il potere di acquisto del fondo. Al 30 giugno 2005 le attività nette del Fondo ammontavano a 157,8 milioni di dollari, considerando anche le promesse di donazioni il totale ammontava a 453,7 milioni di dollari. Decidere di contribuire alla Fondazione con donazione sottende un diverso e continuato impegno nei confron- ti dell’azione internazionale ed una sensibilità verso la missione del Rotary International che ci coinvolge ed espone in prima persona. Ad ogni donatore viene lasciata l’opportunità di contribuire conservando l’anonimato, tuttavia la Fondazione apprezza l’opportunità di un pubblico riconoscimento che non solo ha il valore di un ringraziamento ma è di esempio ed incoraggiamento per altre donazioni. L’impegno della Commissione Distrettuale sarà di: – far conoscere il Fondo Permanente, le sue finalità, le diverse modalità di contribuzione; – verificare l’interesse e la disponibilità dei soci verso questa opportunità che la Fondazione ci offre; – fornire, a tutti coloro che risulteranno interessati, il supporto necessario per le scelte più opportune; – trovare strumenti di comunicazione che contribuiscano alla conoscenza della R.F. e del Fondo Per- manente tra i non rotariani perché sono convinto che ci siano ampi settori interessati a collaborare finanziariamente nel perseguimento di obiettivi umanitari e pacifisti mediante programmi e iniziative nei campi dell’educazione, della cultura e dello sviluppo che sono propri del l’ambiente rotariano. Sicuramente parliamo di contribuzioni decisamente superiori a quelle che normalmente siamo abituati a versare, ma nell’arco di un anno con le opportune economie potremmo raggiungere l’importo di E 834 sufficiente a trasformarci in “benefattore” e contribuire, così, con un significativo “mattone” allo sviluppo della R.F. Riconsideriamo allora il nostro modo di contribuire e le diverse opportunità che ci vengono offerte, raccogliamo questa sfida e uniti arriveremo al traguardo! Commissione distrettuale Fondo Permanente Italo Melanesi Coordinatore Francesco Acuto per il Lazio Donato D’Angelo per il Lazio Gianpaolo Imbrighi per Roma Leonardo Tilocca per la Sardegna 12 RC RC RC RC RC Roma Monte Mario Latina Monterotondo Mentana Roma Est Sassari Nord Sovvenzioni semplificate Iniziamo dal caso più semplice ed assumiamo che un Club abbia deciso di realizzare un progetto umanitario locale e desideri ricevere un supporto finanziario dalla RF, accedendo direttamente ai fondi disponibili presso il Distretto. Siamo dunque a trattare di SDS (Sovvenzioni Distrettuali Semplificate) che al R.I. vengono definite DSG (District Simplified Grants). Orientativamente, ci riferiamo a sovvenzioni di alcune migliaia di dollari USA che vengono erogate dal Distretto a fronte di un Progetto approvato dalla Commissione Distrettuale RF, sulla base di preventivo e programma di rendiconto, a condizione che ci sia un reale coinvolgimento dei rotariani, oltre ad altre condizioni che possiamo riassumere come segue: – Valutazione delle esigenze della comunità beneficiaria e piano di un intervento specifico, – Prova di coinvolgimento della comunità beneficiaria, – Nomina di una commissione composta da almeno tre rotariani, per la gestione del progetto di cui trattasi e dei fondi richiesti. Le richieste debbono essere compilate su appositi formulari (disponibili su Internet o presso la Commissione Distrettuale), riempiendo tutte le voci. Le domande vanno presentate dal 1° Luglio al 31 Marzo ed i fondi saranno disponibili nel mese di luglio successivo. Di che fondi si tratta? I fondi disponibili presso il Distretto per le SDS sono costituiti dal 20% del fondo che la RF pone annualmente a disposizione del Distretto, con la denominazione FODD (Fondo a Disposizione Distrettuale) mentre il restante 80% rimane custodito presso RF e serve a coprire altre ini- ziative del distretto in oggetto, come Borse di Studio, Matching Grants ed altro. Ricordiamo che l’ammontare del FODD è pari al 50% dei versamenti effettuati 3 anni prima dallo stesso Distretto alla RF. Il rimanente 50% di quei versamenti serve a mantenere il fondo mondiale della RF. Va precisato che i fondi SDS vengono annualmente erogati dalla RF al Distretto, a fronte di un “Contratto” ove la Commissione Distrettuale si impegna alla osservanza di norme specifiche ed al rendiconto puntuale per ogni progetto che sarà finanziato con SDS. A titolo di esempio, riportiamo che i fondi SDS dell’anno rotariano 2005-2006, per il nostro Distretto 2080, erano di circa 9.000 USD (SDS 55578), con i quali sono stati supportati 5 progetti, presentati da 5 Rotary Club romani: Appia Antica, Monte Mario, Monterotondo Mentana, Nord Est, Olgiata. I fondi SDS per il corrente anno rotariano 2006-2007 sono circa 15.000 USD (SDS 59336) e sono stati resi disponibili solo dopo accurata rendicondazione della passata gestione. Proposte da alcuni Club sono in arrivo. La distribuzione dei fondi SDS rimane prerogativa del Distretto, che ovviamente ne rende conto alla RF. Sovvenzioni paritarie Passiamo ora a considerare le Sovvenzioni Paritarie o Matching Grants. Si tratta di sovvenzioni importanti che vanno da un minimo di 5.000 fino a 150.000 USD destinate a progetti concepiti e condotti in collaborazione fra due o più Club, appartenenti a Distretti e paesi diversi. Tipicamente sono progetti internazionali, ma, più che la geografia, conta la reale collaborazione fra rotariani di Distretti diversi. Diciamo subito che sono esclusi i progetti che comportano la costruzione 13 VOCE del ROTARY Novembre 2006 Dal Mondo Rotary International di immobili, anche se prefabbricati, come pure sono escluse le donazioni di fondi a persone o Enti, anche se altamente meritevoli. L’esclusione di opere edilizie è stabilita dalla RF per le obiettive difficoltà nella gestione dei tempi e dei costi e la relativa rendicontazione. L’esclusione di donazioni è implicita nel concetto stesso delle Azioni Rotariane che presumono un reale e personale coinvolgimento dei rotariani. La parola inglese Matching forse rende l’idea molto meglio di Paritaria, perché implica l’accostamento di cose e/o persone perfettamente compatibili, proprio come lo sono i programmi rotariani, in qualunque parte del mondo essi vengano concepiti. Il messaggio che si vuole dare è semplice: un progetto Matching Grant nasce dalla congiunta volontà di più rotariani, che si trovano in luoghi diversi, di realizzare qualcosa di utile e definito a beneficio di una comunità che ne ha provatamente bisogno. Non solo, un progetto MG è valido solo se i benefici perdurano anche dopo la sua conclusione. I dettagli sulla compilazione delle domande sono disponibili, come già detto sopra. In questa sede, ricordiamo che il documento di partenza (e non secondario) per ogni proposta di MG è costituito da un modulo sottoscritto dai rotariani che appartengono al Club ed al Distretto nel quale il progetto dovrà essere realizzato, cioè dal Partner Locale. Naturalmente occorre ben definire il progetto, i costi totali ed i costi che si chiede vengano finanziati dalla RF, allegando un documento simmetrico al primo, redatto e sottoscritto 14 dal Partner Internazionale, che tipicamente è il Club/Distretto da cui nasce l’iniziativa e che si fa carico della maggioranza dei costi. La partecipazione ai costi da parte del Partner Locale può essere solo simbolica, minimo 100 dollari, ma la sua partecipazione alla gestione del progetto è indispensabile. La sovvenzione della RF (questo è il significato formale di Matching) è pari al 50% dei contributi versati in contanti dai Partner (Locale + Internazionale, che può essere uno o più Club) ed al 100% (dunque si raddoppia) del contributo destinato dal Distretto sponsor che preleva dal proprio fondo disponibile presso la RF, cioè dal proprio FODD. Le domande di Sovvenzioni Paritarie vengono approvate dal 1° agosto al 15 maggio di ogni anno. Naturalmente si richiede un’esauriente documentazione, sia per la presentazione delle domande, che per il rendiconto dei progetti approvati. Relativamente al nostro Distretto 2080, possiamo riferire di due progetti di MG approvati a giugno 2006, presentati da due nostri Club che hanno assunto la funzione di Prime Contact, e che sono già in fase di realizzazione. Essi sono: – MG 56161, relativo ad arredi essenziali per un Centro di Accoglienza per bambini orfani in Tanzania, per una sovvenzione di oltre 8.000 USD, su un costo totale di 24.000, con Partner Locale il RC di Dar-Es-Salaam Nord (D. 9200) e Partner Internazionale il RC di Roma Sud Est, con Project Manager il socio Giancarlo Bedosti. – MG 59093, relativo alle risorse idriche nella Repubblica del Benin, per una sovvenzione di oltre 15.000 USD, su un costo totale di 45.000, con Partner Locale il RC di Abomey-Calavi (D. 9100) e Partner Internazionale molto variegato, costituito da diversi RC, coordinati dal RC di Roma Appia Antica (Prime), a cui aderiscono i RC romani di Campidoglio, Cassia e Medi- Le Borse di Studio degli Ambasciatori terraneo, assieme a due RC tedeschi di Postdam e Postdam-Alter Markt (D. 1940) ed al RC polacco di Gdynia (D. 2230). Ognuno dei suddetti RC ha contribuito con versamenti che vanno dai 2.500 ai 3.000 USD. Project Manager è il socio Luigi Apuzzo DANIELA Progetti 3H Sappiamo cosa siano i 3 H: Healt, Hunger, Humanity (Salute, Fame, Umanita’). Si tratta delle sovvenzioni più importanti che la RF dedica ai progetti umanitari e vanno dai 100.000 ai 300.000 dollari USA per ogni progetto che sia destinato ad iniziativa pluriennale (2-4 anni), per migliorare le condizioni sanitarie, alimentari ed economiche di regioni in via di sviluppo. Come per il caso precedente, è essenziale la partecipazione attiva di rotariani ed un progetto è considerato valido se è lanciato, gestito e realizzato da rotariani di almeno due Paesi. Il livello di finanziamento per ogni progetto prevede una cura particolare in tutti gli aspetti, dalla documentazione da sottoporre per l’approvazione, ai rapporti di avanzamento e di fine lavori, oltre al rapporto di auto-sostentamento locale, dopo la fine del progetto. Anche la valutazione delle proposte richiede una cura particolare, tanto che sono previste due fasi operative: Proposta preliminare da sottoporre entro il 31 marzo e, in caso affermativo, domanda circostanziata di sovvenzione da presentare entro il 1° agosto di ogni anno. Riferiamo con piacere che un Club del nostro Distretto in collaborazione con vari Club del Distretto 2090, del D.2040 e D.2050 ha sponsorizzato un Progetto 3H che ha già passato la prima fase di qualificazione. Si tratta del 3H Grant 59876, che prevede un intervento umanitario pluriennale presso un’area depressa del Nord-Est del Brasile. Il RC di Pesaro (D.2090) è il promotore, mentre per il Distretto 2080 la funzione di Prime è assunta dal RC Roma, per il coordinamento del socio Claudio Marcello Rossi. er dare la possibilità di concretizzare i propri interventi di servizio e una maggiore incisività il Rotary aveva bisogno di un’organizzazione parallela. Fu grazie a questa idea che nel 1917 Arch Klumph, allora presidente del Rotary International, propose la creazione di un Fondo di Dotazione denominato Fondazione del Rotary (Rotary Foundation - RF ) con il preciso intento di aiutare a costruire un mondo migliore attraverso la realizzazione di programmi educativi e umanitari. Tutti i programmi della Fondazione Rotary sono resi possibili dai contributi volontari offerti da Rotariani e da non Rotariani che credono negli ideali del Rotary International. Il programma Borse di Studio ebbe inizio però solo nel 1947 quando, alla morte di Paul Harris, molte furono le donazioni e i versamenti alla Fondazione. Questo programma interessante e unico nel suo genere rientra nei Programmi Educativi della RF e ne costituisce un fiore all’occhiello. Infatti dal 1947 il Programma ha permesso a oltre 37.000 giovani di studiare all’estero e ha erogato oltre 446 milioni di dollari per le Borse di Studio. La Rotary Foundation è al mondo il più grande erogatore privato di Borse di Studio. Il Rotary International- grazie alla Rotary Foundation - può per mezzo delle Borse di Studio offrire a molti giovani (non rotariani né parenti di rotariani )la possibilità di svolgere i propri studi per un anno in un Paese estero o di approfondire la conoscenza di una lingua straniera. P Questi giovani costituiscono l’investimento Rotary per il futuro e ne rappresentano la fiducia e la speranza: che i “nostri” Borsisti diventino i leader di domani e offrano un contributo sostanziale non solo alle loro comunità di appartenenza ma al mondo intero, seguendo gli ideali del Rotary nel favorire la comprensione internazionale e la pace nel mondo. Attraverso il programma delle Borse di Studio ed i Borsisti si sviluppa lo scopo della Fondazione e del Rotary: • Si aumenta la consapevolezza e il rispetto delle differenze culturali inviando i Borsisti quali “ Ambasciatori dell’amicizia rotariana “ a studiare in un altro paese. • Si formano leader capaci di provvedere alle necessità umanitarie delle società del mondo, incorag- TRANQUILLI FRANCESCHETTI giandoli a dedicare la loro vita personale e professionale a migliorare il tenore di vita nel proprio paese e nella propria comunità. • Si influenzano i paesi di tutto il mondo tramite una distribuzione geografica equilibrata dei Borsisti. • Si promuove nei e con i Borsisti l’ideale rotariano del “Servire al di sopra di ogni interesse personale“ tramite la loro partecipazione attiva a progetti d’azione dei Club. • Si crea un’associazione che durerà tutta la vita instaurando dei profondi legami tra il Rotary e gli ex Borsisti. Solo comprendendo e condividendo queste premesse si può capire la grandezza e la validità di questo Programma. *** Le “Borse di Studio degli Ambasciatori“ (Ambassador scholarship) si dividono in: • Borse di Studio Annuali: permettono la frequenza di una Università estera per 1 anno accademico con un contributo fino ad un max di 26.000 $ • Borse di Studio Pluriennali: permettono la frequenza di una Università estera per 2 anni con un contributo fino ad un max di 26.000 $ per i 2 anni • Borse di Studio Culturali semestrali: consentono lo studio intensivo di una lingua straniera ed immersione nella cultura di un altro paese con un contributo max di 19.000 $ «… Tutti i programmi della Fondazione Rotary sono resi possibili dai contributi volontari offerti da Rotariani e da non Rotariani …» 15 VOCE del ROTARY Novembre 2006 Requisiti essenziali • Sovvenzioni per Docenti Universitari: permettono ad un docente Universitario anche rotariano di insegnare in Università di paesi in via di sviluppo per 3-10 mesi con contributi da 12.500 $ a 22.500 $ • Borse biennali per la Pace: permettono il conseguimento di un Master post laurea. Si ottiene un Dottorato dopo 2 anni di studi sulla pace, sulla risoluzione di conflitti e sulle relazioni internazionali. Da tutte le Borse (tranne che per le Sovvenzioni per Docenti Universitari) sono esclusi i Rotariani, i loro figli e i loro parenti o coloro che lavorano negli uffici del Rotary. Borse di Studio ANNUALI e BIENNALI • i Candidati devono aver completato almeno DUE anni di Università od avere concluso i corsi di una scuola secondaria ed aver svolto un’adeguata esperienza professionale per almeno DUE anni prima di iniziare la borsa. • I Candidati devono mostrare doti dirigenziali e qualità di “ Ambasciatori dell’Amicizia per il Rotary“ e capire e sostenere gli obbiettivi del programma. • I Candidati devono avere una buona conoscenza della lingua parlata nel paese scelto che ne faciliti l’inserimento nella comunità locale e rotariana. • Si può dare la preferenza ai Candidati che studiano materie a carattere umanitario e che siano interessati a studiare in paesi a basso reddito. Non esistono limiti di età per i Candidati. Borse di Studio CULTURALI I requisiti sono gli stessi delle Borse Annuali con l’aggiunta che i Candidati devono avere almeno un anno di formazione a livello universitario o un’esperienza equivalente di lavoro e devono avere una conoscenza media della lingua scelta Sovvenzioni per Docenti Universitari I Candidati devono: • Essere da almeno 3 anni ( o se pensionati essere stati per almeno 3 anni) titolari di una cattedra presso un’università o un istituto superiore. • Essere cittadini di un Paese in cui vi sia un Rotary Club. • Avere ottima conoscenza della lingua parlata nel Paese in cui intendono recarsi. • Manifestare l’intenzione di insegnare in un Paese a basso reddito • Possono essere Rotariani * * * 16 Quest’anno nel mondo ci sono 800 Borsisti: 32 sono in Italia e 9 sono a Roma L’obiettivo del programma delle Borse di Studio è quello di contribuire ai buoni rapporti internazionali ed i Borsisti devono impegnarsi a svolgere la loro missione di Ambasciatori di amicizia rotariana presso il «… I Tutor rotariani costituiscono un riferimento, un porto sicuro per il Borsista che non si sentirà solo anche se in un paese lontano ma troverà nel Rotary la “Sua famiglia”.» Paese che li accoglie, partecipando oltre che ai corsi universitari anche a manifestazioni rotariane, alla vita del Rotary locale che li ospita. Ciascun Borsista è assistito da un Tutor rotariano Assistente nel Suo paese e da un Tutor rotariano Assistente nel Paese dove va a studiare. Altrettanto importante è il Tutor rotariano Sponsor per il BORSISTA ITALIANO che parte; infatti suo sarà il compito di incontrare e colloquiare con il Candidato prima della firma della domanda, spiegando lo scopo della Borsa, le finalità del Rotary che Lui come Borsista – Ambasciatore rappresenterà; suo il compito di “ familiarizzare” il Borsista in partenza con le attività rotariane del Rotary Club sponsor. Dovrà inoltre assicurare che i moduli della domanda siano compilati in maniera corretta e completa. Il Candidato dovrà conoscere bene i programmi e la vita del Club padrino perché dovrà illustrarne le attività nei Rotary Club che frequen- terà all’estero. È opportuno quindi che anche il Presidente del club sponsor incontri e discuta con il Candidato circa i progetti di studio e come questi si armonizzino con le finalità del Rotary. Al termine della Borsa di studio l’Assistente Sponsor dovrà mantenere rapporti con il Borsista: molti ex Borsisti sono ora ottimi Rotariani ! Il Tutor Assistente rotariano del nostro distretto è figura fondamentale per il BORSISTA STRANIERO che arriva: sarà infatti il riferimento rotariano per la durata della Borsa; suo il compito di assisterlo nelle procedure di arrivo, aiutarlo nel disbrigo delle pratiche amministrative e burocratiche (CF, conto bancario), introdurlo nel Rotary Club ospitante e presentarlo ai Soci, perché partecipi alle attività del club, metterlo in contatto con il Rotaract, verificare che segua il corso degli studi. I Tutor rotariani costituiscono un riferimento, un porto sicuro per il Borsista che non si sentirà solo anche se in un paese lontano ma troverà nel Rotary la “Sua famiglia “. Il distintivo del Rotary, che noi e i borsisti portiamo con orgoglio sul petto (così dovrebbe essere !) è il linguaggio universale che unisce persone diverse ma … ispirate agli stessi principi e ideali; è quel ponte ideale - desiderato da Paul Harris cento anni fa - che permette di percorrere tanta strada, di superare montagne, di solcare oceani grazie ai suoi ingranaggi perfetti e uguali nel mondo. La Commissione Distrettuale 2006-2007 formata da Mario Spizzichino, Maria Letizia Mingiacchi, Viviana Paliotta, Carlo Sardara, Giovanni Acciarro, ha promosso la diffusione del programma non solo presso i Rotary Club e i rotariani ma soprattutto fuori dal Rotary: presso le Università, le scuole superiori, gli istituti professionali e i conservatori di Musica. Le Borse di Studio degli Ambasciatori dell’Amicizia rotariana sono uniche al mondo: una splendida ed esclusiva occasione per giovani brillanti di studiare in università estere prestigiose ma soprattutto la possibilità di instaurare un rapporto unico con i Rotary Club e con i rotariani che li accolgono. * * * A che punto siamo? Borsisti stranieri 2006-07 ospiti nel nostro Distretto Quest’anno la RF ha programmato di inviare presso il nostro Distretto 9 Borsisti di cui – 3 biennali ( Matematica, Canto, Filmologia) dal Giappone – 3 annuali (Bioetica, Storia delle Religioni, Architettura) dagli USA – 3 semestrali (Lingua Italiana) dal Giappone e USA. A settembre già 3 dei 9 Borsisti stra- I Programmi Proseguendo una tradizione instaurata l’anno passato (con molto successo grazie all’impegno del RC Cassia) anche quest’anno sarà organizzata entro il mese di marzo una “serata del Borsista” in Interclub con numerosi Club rotariani. Coinvolgeremo i Borsisti stranieri a Roma e i nostri Borsisti in partenza e coloro che sono appena rientrati. Ascolteremo le loro idee e le loro esperienze. Durante la serata dell’anno passato dove sono intervenuti sia Borsisti ospiti a Roma, sia nostri borsisti in partenza per Egitto, Olanda, Giappone, Tunisia,i Rotariani hanno potuto ascoltare i giovani borsisti. Questo incontro è stato molto positivo per i Borsisti e per i Rotariani che «… Grazie ai contributi dei Rotariani il nostro Distretto ha avuto la possibilità di assegnare 4 Borse di Studio (3 annuali e 1 semestrale) per l’approfondimento di una lingua.» nieri sono a Roma, hanno iniziato i loro corsi all’Università o presso la scuola di Lingue D.Alighieri e- come è richiesto dalla RF - hanno partecipato diverse a riunioni rotariane, ben accolti e aiutati dai loro Assistenti Tutor rotariani. Infatti da maggio con uno scrupoloso lavoro, la Commissione ha individuato i Rotariani disposti a svolgere il ruolo di Tutor Assistenti. I Tutor ( Piero Cacace, Beatrice Caldani, Stefano Ciccotti, Paolo Corradino, Gerald Kelton, Viviana Paliotta, Silvio Piccioni, Marco Squicciarini, Eugenio Vascon ), che ringrazio con affetto, hanno ricevuto i dati dei Borsisti e il materiale informativo sui ruoli dell’Assistente e del Borsista così da essere pronti all’accoglienza. Ben presto e con entusiasmo hanno iniziato i contatti: una regolare corrispondenza al fine di organizzare al meglio il loro arrivo e il loro soggiorno romano. hanno iniziato a familiarizzare con i Borsisti e a conoscere meglio il Programma Borse di Studio della RF. La Selezione Borsisti selezionati a giugno 2006 per Borse di Studio 2007-2008 Quest’anno sono arrivate al nostro Distretto ben 11 domande. Tutti i curricula erano di grande qualità e le materie scelte di attualità. Grazie ai contributi dei Rotariani il nostro Distretto ha avuto la possibilità di assegnare 4 Borse di Studio (3 annuali e 1 semestrale) per l’approfondimento di una lingua. La Commissione Esaminatrice ( composta dai rotariani Lico, Tranquilli, Ferretti GA, Kelton, Melanesi, Spizzichino, Veraldi - rotariana ed ex borsista -) ha intervistato i Candidati, tutti di altissimo livello e grande personalità. I campi di interesse sono stati: diritto internazionale, diritto 17 VOCE del ROTARY Novembre 2006 «…le Borse di Studio della Rotary Foundation hanno un valore aggiunto rispetto alle borse tradizionali: il valore aggiunto siamo… noi rotariani! è il Rotary alla base di questo Programma!» umanitario, medicina, fisica, archeologia, apprendimento della lingua spagnola, musica, sociologia. Si è voluto premiare non solo la capacità e la preparazione di giovani interessati a materie inusuali ma soprattutto giovani per i quali la RF avrebbe rappresentato una opportunità di studio unica. I Club sponsor dei 4 vincitori sono stati rispettivamente: RC Roma Sud, RC Frosinone, RC Latina Monti Lepi- «… l’impegno più importante che noi rotariani abbiamo nei confronti dei Borsisti è il ruolo di Assistente Tutor e di Assistente Sponsor.» ni. Tutte le candidature da noi selezionate, inviate ad Evanston alla Rotary Foundation, sono in attesa della definitiva assegnazione che avverrà entro dicembre p.v. Da allora, poiché i “nostri” Borsisti sono “ Ambasciatori dell’Amicizia Rotariana”, sarà nostro il compito di introdurli nei Club, perché conoscano i nostri programmi, i nostri ideali, e condividano i nostri principi. A questo compito sono chiamati non solo i rispettivi Club sponsor ma i rispettivi Rotariani Tutor: Dipende anche da noi se i giovani Borsisti saranno buoni Ambasciatori del Rotary! Non dobbiamo dimenticare infatti che le Borse di Studio della Rotary Foundation hanno un valore aggiunto rispetto alle borse tradizionali: il valore aggiunto siamo… noi rotariani! è il Rotary alla base di questo Programma! I Borsisti avranno sul petto il distintivo con l’emblema della Fondazione Rotary e saranno gli Ambascia- 18 tori degli ideali, dei principi e dei programmi rotariani; grazie a Loro i nostri ideali raggiungeranno uomini e donne lontane: saranno Loro i “nostri” Ambasciatori, conoscendo e apprezzando popoli diversi potranno realizzare lo scopo fondamentale del Rotary: diffondere anche attraverso la cultura la comprensione internazionale e la pace. Il successo del Programma dipende solo dal nostro lavoro rotariano. Molto possiamo fare per incoraggiare questo magnifico ed unico Programma di Studio offerto ai giovani ! Tutti noi Rotariani siamo chiamati a Promuovere la conoscenza delle Borse di Studio non solo nel Rotary ma soprattutto fuori dal Rotary: nelle Università o nel mondo dell’imprenditoria: potremo far conoscere il Rotary e trovare oltre ai Candidati anche potenziali nuovi soci rotariani e donatori per la Fondazione; dobbiamo impegnarci a Selezionare i possibili Candidati verificandone i requisiti essenziali e a Orientare i Candidati: illustrando loro le finalità del Rotary e la vita rotariana cosicché possano svolgere bene il ruolo di Ambasciatore. Ma sicuramente l’impegno più importante che noi rotariani abbiamo nei confronti dei Borsisti è il ruolo di Assistente Tutor e di Assistente Sponsor. Risultati della Commissione Borse di Studio dopo quattro anni di lavoro Con l’impegno e l’entusiasmo costante durante questi quattro anni abbiamo raggiunto tanti obbiettivi: – Un’ottima intesa tra i Tutor e i Borsisti. – Un ottimo inserimento nei Club e nelle attività collegate ai Club. – Costanti e ottimi rapporti con i dirigenti del Centro Linguistico D.Alighieri(CLIDA) scelto da Evanston dove i Borsisti a Roma nel primo mese di soggiorno approfondiscono la conoscenza della lingua italiana. Il prof. Fucile e la dottoressa Savona sono molto disponibili e collaborativi. – Rapporti con RF di Evanston settimanali: le risposte ad ogni quesito sono arrivate in 24 ore. – Collegamento tra i Tutor: sono state organizzate riunioni interclub per far conoscere non solo i Borsisti ma anche i Tutor rotariani. – Diffusione del programma Borse di Studio molto efficace: il numero delle richieste aumenta ogni anno e i Candidati sono di altissima qualità ! – Molta responsabilità dei Borsisti nel presentare i reports trimestrali e nella gestione della Borsa: i loro doveri sono stati ben spiegati e recepiti. – Nessuna domanda respinta da Evanston perché incompleta. – Organizzato a Roma il 1° Seminario di Orientamento Distrettuale per i Borsisti italiani in partenza e per i Borsisti stranieri a Roma con l’intervento della Responsabile Senior dei Borsisti della RF, Sra. Elana Kranz venuta appositamente da Evanston. Erano Presenti 10 Borsisti, 6 Tutor, il Direttore del Centro Linguistico D.Alighieri, il Responsabile Distrettuale RF PDG A.Lico. Durante il Seminario sono state formulate proposte innovative da sottoporre ad Evanston per modificare alcuni aspetti delle Borse di Studio Ricordiamo le principali: – Aumento della somma per vitto e alloggio sia per i nostri Borsisti all’estero sia per i Borsisti che vengono nel nostro Distretto (ora è insufficiente per una vita dignitosa) – Miglioramento della conoscenza della lingua italiana per i Borsisti che vengono nel distretto a frequentare l’Università. – Uniformità di requisiti richiesti tra i Borsisti italiani e i Borsisti stranieri. – Approfondimento della conoscenza di particolari modalità bancarie. – Maggior controllo del profitto dei Borsisti ospiti nel nostro Distretto. … Ma il nostro fiore all’occhiello è aver costituito una Commissione Esaminatrice per i Candidati composta da 7 rotariani tra cui un ex Borsista della RF. I Rotariani componenti la Commissione sono stati scelti di anno in anno in funzione degli interessi scientifici dei Candidati e dei temi delle Borse richieste così da garantire obiettività e specifica valutazione. I requisiti richiesti ai Candidati sono stati costanti ogni anno e conformi con le direttive di Evanston. Entro dicembre 2007 la Fondazione Rotary da Evanston comunicherà la ratifica della classifica dei Vincitori. Entro ottobre 2008 (anno accademico 2008-2009) i Borsisti inizie- Borse di Studio per l’anno 2008-2009 ranno gli studi all’estero. Tutti i moduli e ogni informazione sui requisiti dei Candidati, sulle Borse di Studio e sulla RF si trovano sul sito www.rotary.org/italiano/Rotary Foundation/Borse degli Ambasciatori e possono essere stampate in italiano. * * * In questi quattro anni di lavoro nella Commissione grazie al contatto costante con i giovani borsisti, ho avuto tante testimonianze di riconoscenza e gratitudine perché grazie al Rotary e alla Borsa di Studio Abbiamo bisogno di candidature valide per poter offrire una splendida e unica opportunità di studio a giovani promettenti Le domande per le Borse di studio per l’anno accademico 20082009 scadranno il 30 aprile 2007. I moduli devono essere compilati in ogni parte e inviati al Distretto 2080 - Piazza Cola di Rienzo 69, Roma 00195 - entro tale data. La selezione distrettuale avverrà entro giugno 2007. la vita di alcuni giovani è veramente cambiata. Sono queste testimonianze che ci devono spronare a continuare a lavorare nel Rotary e per il Rotary. Serata in Interclub RC Roma Appia Antica e Roma Monte Mario per l’incontro dei nostri Borsisti e l’Ambasciatore del Giappone Le possibilità di aiutare gli altri e di contribuire alla pace e alla comprensione tra le genti, offerte dalla nostra organizzazione nata più di 100 anni fa, sono innumerevoli: sta a noi rotariani con il nostro impegno, la nostra credibilità de il nostro entusiasmo rendere possibile la realizzazione del sogno di Paul Harris! Aiutiamo la nostra Fondazione a crescere 19 VOCE del ROTARY Novembre 2006 Dal Mondo Rotary International GSE Group Study Exchange Scambio Gruppo di Studio Ciò che il Rotariano deve sapere… PIER GIORGIO Scrivo questo articolo su invito del Presidente della Commissione Rotary Foundation PDG Tony Lico al termine del mio impegno triennale di guida della sottocommissione per lo scambio Gruppi di Studio. Mi chiede di scrivere una specie di “bignami” sul GSE, spero di non tediarvi troppo. Ho cercato di riassumere tut- ta la procedura da seguire per organizzare uno scambio GSE con informazioni utili per chi mi succederà in questo incarico, per i Club e per i candidati. * * * Il GSE è uno dei programmi educativi della Rotary Foundation. Venne ideato nel 1955 da un Distretto della Nuova Zelanda ed allora era indicato con l’acronimo ROTA (Rotary Overseas Travel Award ); in seguito nel 1965 divenne un programma della RF. Il programma rappresenta una opportunità unica nel suo genere di scambi a carattere culturale e professionale perchè si rivolge a giovani uomini e donne che hanno una età tra i 25 ed i 40 anni agli inizi della loro attività professionale. I gruppi trascorrono da quattro a sei settimane all’estero, dove partecipano ad attività inerenti il loro campo professionale. Il programma è stato idea- GSE in Korea 20 PODDIGHE to per favorire lo sviluppo delle capacità professionali e dell’attitudine alla leadership dei giovani. L’organizzazione di un GSE a livello distrettuale 1° adempimento: costituzione a livello distrettuale, all’interno della Commissione Rotary Foundation, di una sottocommissione Scambi di Gruppi di Studio che viene coordinata da un Chairman nominato dal Governatore il quale a sua volta e di concerto con il Presidente della Commissione Distrettuale della RF e con il Governatore nomina i componenti della stessa. Compito della sottocommissione è promuovere la partecipazione del Distretto e dei Club al programma, scegliere di concerto con il Governatore ed il Presidente della Commissione RF il tipo di GSE che si farà e, compito non meno importante, deve pianificare l’itinerario del team che visiterà il proprio Distretto. Viceversa, la selezione del team del proprio distretto che visiterà il distretto partner è compito di una commissione specifica presieduta dal Chairman GSE del Distretto e composta dal Governatore, dal suo diretto predecessore (PDG), dal Governatore eletto e da tre rotariani. 2° adempimento: scelta del tipo di GSE, numero di GSE da compiere nell’anno, numero componenti team. Ci sono diversi tipi di scambio GSE: uno viene definito scambio monoprofessionale o specialistico ovvero un team composto da persone tutte dedite alla stessa professione (medico, avvocato, giornalista, ecc), un altro viene definito culturale (musicisti, artisti, curatori di musei); un altro che è il più comune è quello de- finito tradizionale o multi-disciplinare con membri appartenenti a diverse professioni; vi è infine uno scambio definito umanitario, appunto inteso a promuovere progetti ed iniziative umanitarie che il distretto potrà intraprendere in futuro. Ogni Distretto in regola con il pagamento delle quote al RI ed indipendentemente dai contributi versati alla RF può presentare una domanda di finanziamento dal Fondo Mondiale per l’invio di un gruppo GSE all’anno. Si può altresì richiedere di inviare dei membri supplementari, in questo caso vigendo la reciprocità sarà necessario il consenso del Distretto ospitante. Se ottenuto, si potranno inviare al massimo altri due membri (non rotariani) tramite uno stanziamento dal FODD di partecipazione di USD 2000 per partecipante supplementare (USD 1000 in caso di scambio con paese limitrofo). Si può inoltre richiedere la partecipazione di un secondo gruppo GSE, ovvero richiedere alla RF un’altra sovvenzione, mediante il sistema di partecipazione/ Share, al costo FODD di USD 11.000 ( che diventano 6.000 in caso di scambio con paese limitrofo). Si può anche ricevere dall’altro distretto partner o donare al distretto partner una donazione intera o parziale dal loro/proprio FODD (USD 5500 o se limitrofo USD 3000) utile per inviare il secondo team, nel caso di donazione parziale il ns./loro Distretto dovrà far fronte per la differenza. In un anno si possono inviare comunque al massimo due team. Altri sussidi da parte della RF: I distretti hanno diritto ad un sussidio per il corso di orientamento del team di USD 500 se hanno stanziato un identico importo in FODD, se non viene richiesto il distretto deve comunque organizzare un corso di orientamento della durata di almeno 12 ore da compiersi prima della partenza del team. Sempre i distretti hanno diritto ad ulteriori fondi (USD 1000) se organizzano un corso di lingua della lingua del paese che verrà visitato dal team, ovviamente se GSE in U.S.A. la lingua parlata nel paese dove si recherà il team non corrisponde alla lingua italiana. La RF paga i biglietti di viaggio del team dal punto che verrà indicato dal Governatore eletto che compilerà il Travel Information Sheet. Non paga i trasferimenti da e per gli aeroporti, il costo dei visti, le spese personali di qualsiasi tipo, gli addebiti per il trasporto bagagli che superano il peso consentito, le spese di spedizione di articoli personali, l’assicurazione sanitaria. Infine la RF assegna al Distretto un contributo di USD 400 per la partecipazione del team ospitato alla propria conferenza distrettuale. Fatte tutte queste premesse, vi chiederete come praticamente il Distretto partecipa al programma: il Governatore eletto riceve il modulo (167IT) ( modulo domanda per i distretti/ District Application) che deve essere inoltrato ad Evanston alla RF entro il 1 ottobre (dell’anno precedente di entrata in carica del Governatore eletto); questo modulo deve essere sottoscritto dal Governatore eletto e dal Presidente della Commissione RF in carica del Distretto, pena la inammissibilità della domanda. Ciò significa che prima di detta scadenza il Governatore eletto con l’ausilio della Commissione GSE ricercherà il Distretto partner e scambierà al riguardo l’intesa di gemellaggio; in tal caso lo scambio prende il nome di gemellaggio predeterminato o prearranged partnership. Nel caso in cui un distretto non comunichi alla RF entro il 1 ottobre la richiesta di una sovvenzione GSE con la specifica del Distretto gemellato e con il consenso dell’altro distretto con il quale si vuole abbinare ( i distretti si dovranno quindi indicare a vicenda nell’apposito modulo ed in precedenza ci si dovrà scambiare una comunicazione di intenti scritta, ed in prossimità della data di scadenza ci si dovrà ribadire l’intesa), saranno gli amministratori della RF a gemellare il Distretto con altro distretto che non aveva anche questo trovato un distretto partner ( Trustee Pairing Preferences), basandosi sulle aree geografiche di preferenza comunque indicate nel modulo 167 IT e scegliendo un paese che in precedenza non è stato oggetto di scambio GSE con quel distretto. Nel periodo novembre-gennaio (dell’anno precedente all’inizio dell’incarico del Governatore Eletto) la RF ufficializza agli officer dei distretti gli abbinamenti effettuati. Se ciò non avviene il partner verrà assegnato in occasione dell’Assemblea Internazionale. Una volta ottenuta questa comunicazione il Governatore 21 VOCE del ROTARY eletto con l’ausilio del GSE Chairman in carica dovrebbe con l’assenso del Governatore in carica iniziare a diramare tale notizia ai Club del Distretto in quanto già da quel momento inizia la ricerca dei potenziali candidati del proprio distretto al ruolo di team leader e team member ( NB in quel momento vi è l’ufficializzazione dello scambio, ma ancora non è ufficiale la data dello scambio). Contemporaneamente si invia al Governatore eletto dell’altro Distretto il nominativo del Chairman GSE che si occuperà nel relativo anno sociale dello scambio con tutti i suoi riferimenti e con l’invito di comunicare l’omologo del proprio distretto. Ottenute queste informazioni inizia il dialogo via e-mail e con contatti telefonici dapprima fra i due GSE Chairman e di seguito anche tra il GSE Chairman ed il team leader straniero (….“ovviamente in coreano, americano, portoghese e sassarese” …..NDR). Il Governatore eletto partecipa all’Assemblea Internazionale (la scuola dei Governatori) ed in quella sede parteciperà alla sessione plenaria GSE dove viene fatto sedere a fianco al governatore eletto del/dei distretto/i gemellato o abbinato, ed in quella occasione concorderà le date di partenza e di arrivo dei gruppi GSE al 50° Congresso 22 Novembre 2006 dei due distretti e compilerà un modulo di informazioni sul proprio distretto ed il Travel Information Sheet. Il periodo di visita del team ospitato deve includere il Congresso Distrettuale dove nel programma ufficiale (quello stampato), si dovrà dedicare al GSE uno spazio di almeno trenta minuti. In caso si ospitino due team GSE ciascun team dovrà avere a disposizione trenta minuti. Quindi il Governatore Eletto al suo ritorno consegnerà al GSE Chairman i due fogli del Travel Information Sheet e da quel momento e comunque in occasione del SIPE, poi all’Assemblea ed infine il 1°luglio colui che ricoprirà il ruolo di Chairman GSE del Distretto divulga ai Club la richiesta ufficiale di segnalare dei candidati a team member e a team leader e chiede la disponibilità dei Club ad ospitare il team. Selezione del proprio team: Almeno sei mesi prima della partenza vengono selezionati i componenti del team dall’apposita commissione di selezione che valuta il loro CV, la conoscenza linguistica e le motivazioni che spingono il candidato a proporsi a questa esperienza. In precedenza i Rotary Club, anche chi non ha versato un dollaro alla Fondazione, avranno divulgato nella loro comunità l’opportunità offer- ta da questo programma e raccolte diverse candidature, proporranno al Distretto - dopo una prima selezione a livello di club - quelle ritenute migliori e comunque non più di due candidati. Chi è il candidato ideale a membro del team? I candidati devono: aver svolto per almeno due anni un attività a tempo pieno presso un impresa commerciale, industriale o di servizi o una libera professione; avere una età tra i 25 ed i 40 anni al momento della domanda; avere la cittadinanza del paese in cui risiedono e lavorare o vivere nell’ambito territoriale del Distretto 2080; essere in buona salute, avere una solida preparazione di base ed essere disposti ad accettare altre culture, essere aperti, tolleranti e flessibili, parlare con sufficiente scioltezza la lingua del distretto ospite ed anche la lingua inglese, potersi assentare dal posto di lavoro per quattro-sei settimane con il consenso del proprio datore di lavoro, avere i requisiti per ottenere dal paese ospitante il visto di ingresso, poter partire con il resto del gruppo nelle stesse date, saper utilizzare il computer con i programmi più comuni quali word, power point, posta elettronica etc. Casi di incompatibilità: non possono essere selezionati soci attivi o onorari dei Rotary Club, dipendenti di club rotary o del distretto rotary, coniugi, ascendenti e discendenti in linea retta di soci attivi e onorari o dipendenti del Rotary, coniugi di altri componenti il gruppo, ex soci di club rotary che deve aver dato le dimissioni da almeno tre anni, non possono essere accompagnati da altri loro familiari. Sono viceversa incoraggiati a partecipare sempre che non incorrano nelle incompatibilità sopra segnalate i soci del Rotaract. Mettete la comunicazione della selezione sul vostro quotidiano locale, interpellate gli ordini professionali. Chi è invece il capogruppo (Team Leader) ideale: innanzitutto è un rotariano, competente ed esperto, con buona conoscenza dell’azione internazionale, del Rotary, della Ro- tary Foundation e del proprio paese. Non può essere selezionato il governatore in carica, né il suo immediato predecessore, né il governatore eletto. Il capogruppo dovrà restare con il team per tutto il periodo di scambio, godere di buona salute, non potrà farsi accompagnare per la durata ufficiale dello scambio da nessun parente, dovrà prendere parte all’orientamento del team facendo sì che al momento della partenza i membri siano ben informati, affiatati e motivati, dovrà ovviamente avere la padronanza della lingua del paese che si visiterà e possibilmente anche della lingua inglese, anche lui dovrà avere una buona conoscenza dell’uso del computer e dei suoi programmi più diffusi e dovrà sapere realizzare un blog. Dovrà avere spirito di iniziativa ed avere quindi quei requisiti di leadeship che gli permettano di gestire un gruppo ed eventuali imprevisti. Selezione: I candidati proposti dai club partecipano quindi ad un incontro di selezione a livello distrettuale ( le spese per partecipare a questo incontro sono coperte dal Club che lo sponsorizza) ed una volta selezionati, dovranno frequentare un corso di almeno dodici ore, per prepararsi a questa esperienza ( il costo di partecipazione è a carico del distretto sotto la supervisione del GSE Chairman) e per conoscersi. Dovranno inoltre produrre un certificato medico attestante la condizione di buona salute, un passaporto in corso di validità, una dichiarazione del datore di lavoro o personale dove dichiarano la disponibilità a recarsi all’estero nel periodo del soggiorno e dovranno stipulare a proprie spese una assicurazione medica che copra le spese per cure mediche, ricoveri e per rimpatrio di emergenza. La Harbour Group (www.hginsurance.com) è la società convenzionata con la RF che al riguardo ha studiato un apposita polizza approvata dalla RF con costi assolutamente di favore stipulabile on line sul loro sito web La selezione deve compiersi con almeno quattro mesi di anticipo rispetto alla data di partenza. Una vol- «…sponsorizzando un candidato e ospitando un team GSE si sta partecipando al perseguimento degli obiettivi del Rotary, perché realizziamo la reciproca comprensione e la cooperazione.» ta selezionato il team ed aver previsto delle riserve, che diventeranno membri ufficiali in caso di mancata partecipazione al corso di orientamento, i loro profili con foto devono essere inviati al distretto partner per permettere loro di programmare le visite professionali. Al più tardi questa informazione deve pervenire all’altro distretto entro tre mesi prima della partenza. Cosa importantissima è che i componenti del team studiando l’altro paese identifichino, per quanto riguarda la loro professione, delle ipotesi di visite professionali indicandole tramite il team leader ed il GSE Chairman all’altro Distretto. Una volta selezionato il team, a questo viene consegnata tutta la documentazione elaborata sull’argomento GSE dalla RF, in precedenza ordinata sul sito web del Rotary International. Almeno due mesi prima della data di partenza il GSE Chairman invia alla RF ad Evanston ( facendo ovviamente una copia del tutto per ciascun membro ed una per se) il modulo (161IT) che è il modulo riservato al team member ed il modulo 260IT che è riservato al team leader, entrambi i moduli devono essere sottoscritti dal presidente del club sponsor, dal Presidente della Commissione distrettuale RF e dal Chairman GSE e dal Governatore, il tutto insieme al modulo di richiesta documenti di viaggio al RITS, alla copia dell’assicurazione di ciascun componente il team, alla copia del certificato medico, copia del visto se richiesto. Sempre entro sessanta giorni prima bisogna comunicare al distretto ospite la composizione ufficiale del team. Prima della partenza controllare che: 1. il team abbia elaborato una presentazione della durata di 20 minuti su power point nella lingua del paese che lo ospiterà ( copia su CD o DVD, pen drive, computer e posta elettronica) in modo che con altri discorsi la presentazione non duri più di 30 minuti. Copia di tale presentazione al GSE Chairman 2. Il team abbia predisposto sempre nella lingua del paese che lo ospiterà, un folder con la presentazione di ciascun componente del team e relativa foto e riportante un indirizzo di saluto del Governatore, del RF Chairman e GSE Chairman sempre con relativa foto ( spesa a carico del Distretto) 3. Siano stati fatti dei biglietti da visita dei componenti il team, all’americana con fotografia ( spesa a carico del Distretto) 4. Il team porti con se piccoli regali per ringraziare le famiglie ospitanti e rotariani o professionisti che li ospiteranno; 5. Il Team leader porti la bandiera ed inno del proprio paese 6. Tutti i componenti il team portino delle foto della propria famiglia, amici, città per instaurare un dialogo con chi ospiterà il team. Il GSE Chairman dovrà organizzare una cerimonia di saluto alla presenza delle autorità rotariane, foto di rito da pubblicare poi sul sito web del distretto e su Voce del Rotary. I Club sponsor daranno al proprio candidato selezionato almeno 20 guidoncini che il componente del team utilizzerà negli incontri con i RC dell’altro Distretto e nella conferenza distrettuale.Anche il Governatore darà al team leader almeno una serie 20 di guidoncini ed un regalo per il Governatore dell’altro Distretto (normalmente lo stesso che viene regalato ai presidenti).Il team leader avrà con sé un regalo per il GSE Chairman dell’altro Distretto e lo consegnerà o in occasione della conferenza 23 VOCE del ROTARY Novembre 2006 ospitare il team nel corso di una riunione del Club, possibilmente conviviale. Nell’elaborare l’itinerario si deve tener presente che ciascun componente il team dovrà effettuare almeno 5 giornate di incontri e formazione professionali, non necessariamente consecutivi e dovrà avere almeno mezza giornata di pausa a metà settimana ed un giorno di riposo nel fine settimana per dedicarsi al tempo libero, non necessariamente alla presenza di rotariani. GSE al 50° Congresso distrettuale o meglio se presente nell’itinerario in occasione della visita al suo club di appartenenza. Il GSE Chairman concorda con il RITS, avendo sentito prima il team, il programma di viaggio e riceverà dal RITS i biglietti aerei. In caso di componenti sardi il volo dalla Sardegna a Roma è a carico del Distretto. Durante il soggiorno il team si dovrà tenere in contatto via e-mail con il GSE Chairman ed aggiornare il blog in modo di permettere a tutti di conoscere praticamente in tempo reale che cosa fanno. Entro due mesi dal rientro ciascun componente del team deve consegnare al GSE Chairman che a sua volta lo invierà via e-mail ad Evanston un rapporto scritto sull’esperienza compiuta, allegando inoltre un modulo precompilato (mod. 164IT) Risorse utili: ormai sul sito del Rotary International e sul sito del ns. distretto c’è tutto quello che può servire.Il Gruppo al termine del proprio soggiorno di scambio potrà rimanere a sue spese nel paese ospitante. Ospitalità del team straniero: è compito della commissione GSE e del suo Chairman elaborare l’itinerario del team. Pertanto una volta divulgata la lettera ai club con i profili e foto dei componenti del team ed i loro desiderata, e stabilita una sca- 24 denza per manifestare la disponibilità del Club ad ospitare il team, e ricevuta dai Club la disponibilità scritta con il dettaglio del soggiorno (che comprenderà le visite professionali o vocational e culturali oltre alle indicazioni di un referente nel club, dove verranno ospitati), il GSE Chairman elabora l’itinerario e programma giornaliero località per località includendo gli orari dei relativi appuntamenti e lo comunica ai Club selezionati, al GSE Chairman dell’altro Distretto, al team leader del team dell’altro distretto ed al Dipartimento GSE presso Evanston ed alla sottocommissione distrettuale GSE. In questa comunicazione è prassi indicare anche informazioni utili circa le usanze dei luoghi che si visiteranno, sul clima, abbigliamento, ed i recapiti telefonici e di cellulare dei rotariani che si occuperanno di loro (ciò deve essere fatto almeno due mesi prima dell’inizio del viaggio). L’ospitalità può essere di due tipi: preferibilmente presso case di rotariani o nell’impossibilità presso hotel. Vi è infine anche la possibilità di Accoglienza: è il momento più importante. In collaborazione con i componenti della Commissione GSE e con il primo club ospitante è importante organizzare una cerimonia di accoglienza nel luogo di arrivo, normalmente in aeroporto. Portate uno striscione di benvenuto, una bandiera del loro paese e una italiana, inviate loro la fotografia di chi gli accoglierà. Al loro arrivo concedetegli - per riprendersi dal viaggio e dal jet lag - un giorno di riposo, ciò preferibilmente in albergo. Il GSE Chairman avrà già concordato in precedenza con il team leader la data, orario e luogo per un incontro con tutto il team per parlare del programma di soggiorno. Giornalmente il GSE Chairman sentirà il team leader per conoscere con franchezza dei problemi sorti durante lo scambio ed abbinerà per ciascuna area un componente della Commissione Distrettuale GSE che fungerà in sua veste da supervisore/ rappresentante d’area che assista il gruppo nelle località visitate Nell’elaborare l’itinerario il GSE Chairman terrà presente al fine di permettere a tutti i club del Distretto quali sono i Club già visitati, preferendo se possibile l’inserimento di nuovi. Il soggiorno presso ciascuna località dovrà essere di almeno due giorni e non più di tre; ricordiamoci che non sono un pacco postale. Per quanto riguarda il nostro distretto fa eccezione Roma, dove il loro soggiorno nella capitale sarà di almeno 5 giorni e comunque non più di una settimana. Sinceramente sottolineo che ho iniziato con una scarsa disponibilità dei Club di Roma ad ospitare i team e che viceversa chiudo questa mia esperienza con cinque club romani che hanno ospitato il team, seppure ad una conviviale. Vi faccio riflettere sul fatto che l’ospitalità in famiglie a Roma non è praticabile considerate le distanze, quindi considero quest’ultimo risultato un lusinghiero successo. Ovviamente il GSE Chairman concorderà con i vari club gli spostamenti fra Club e Club, facilitando il contatto fra gli stessi. Al termine del loro soggiorno prevedere un incontro di saluto, una conviviale informale alla presenza delle autorità rotariane e dello staff della commissione GSE. Consigli per i Club: documentate con fotografie e riprese il soggiorno del team, fate un comunicato stampa annunciando il loro arrivo nella vs. città, invitate la stampa a partecipare all’incontro dove il team si presenterà al Club, organizzate un loro incontro con le autorità locali ( sindaco, ambasciatore del loro paese), prevedete un incontro con il Rotaract, con gli studenti che partecipano al programma Scambio Giovani, fate visitare loro le Università e le facoltà relative ai loro studi. Nelle conviviali nei club, ricordatevi che essendo loro gli ospiti d’onore, il loro inno andrà eseguito per primo e che la bandiera del loro paese dovrà secondo cerimoniale occupare il posto che gli spetta. Sempre nel corso della conviviale rispettare scrupolosamente il cerimoniale e ricordatevi che il team leader assume il rango di Governatore e per di più di ospite d’onore. Dovete rispettare il programma così come predisposto, eventuali aggiunte potranno farsi solo se ap- provate dal team leader in quanto ogni aggiunta potrebbe portare alla cancellazione per mancanza di tempo di attività programmate o una riduzione del tempo libero. Fate in modo che nonostante il team dovrebbe conoscere la nostra lingua, sia presente un rotariano che conosca la loro o in casi “disperati” un interprete. Ricordate alle famigli ospitanti che la famiglia deve occuparsi dei pasti, del lavaggio e della stiratura dei vestiti dell’ospite, al riguardo informatevi di eventuali diete particolari o problematiche relative al cibo derivanti a motivi di salute o religio- nere una conferenza sulla sua esperienza. Risorse: ormai sul sito web del Rotary International in lingua italiana si trova qualsivoglia notizia e manuale sul GSE. Per i più pigri consultate il catalogo disponibile presso tutte le segreterie dei Club. * * * Conclusioni: Vorrei mandare da queste colonne un grosso in bocca al lupo a Claudia e Maria Beatrice che il prossimo anno mi succederanno in questo incarico, insieme ad un grazie di cuore per il supporto a Raccolto di soia in Brasile (maggior produttore mondiale): una fra le tante immagini portate dal Gruppo GSE-Brasile al 50° Congresso Distretto 2080, sulle tradizioni, i prodotti e le innovazioni industriali del loro Paese. si. Regali: è usanza a livello di club scambiare il guidoncino. Lo dico io che sono sardo, quindi nessuno comunque me ne voglia, in Sardegna spesso i Club regalano dei libri, che seppure di pregio sono normalmente voluminosi e pesanti e qualche volta proprio per questi motivi sono abbandonati con enorme dispiacere da parte dei team. Cene o pasti in genere: realizzate conviviali leggere, ricordatevi che uno scambio GSE non deve tramutarsi in uno stare, seppure piacevole a tavola. Al rientro del team del nostro distretto invitate i componenti (per lo più se lo avete sponsorizzato) a te- tutti i componenti la commissione Distrettuale GSE, allo staff del GSE Department RF di Evanston, ed ai Rotary Club del Distretto che hanno ospitato sempre in maniera eccezionale i team che abbiamo accolto. Sottolineo, accingendomi a concludere questo mio intervento, che sponsorizzando un candidato e ospitando un team GSE si sta partecipando al perseguimento degli obiettivi del Rotary, perché realizziamo la reciproca comprensione e la cooperazione. Anche in questo modo Apriamo la Via e con consapevolezza Condividiamo (to share) gli obiettivi del Rotary. 25 VOCE del ROTARY Novembre 2006 Dal Mondo Rotary International Dal Mondo Rotary International Alumni M U PAOLA ARROCCO GOLINI Presidente Commissione Alumni li Alumni della Fondazione Rotary sono persone non rotariane che hanno da questa ricevuto sovvenzioni educative. Includono borsisti Ambasciatori, borsisti della Pace, membri di gruppi di studio,beneficiari di sovvenzioni per docenti universitari o di sovvenzioni per la ricerca. Gli Alumni dovranno essere i portavoce degli ideali e della missione del Rotary nel raggiungimento della pace e della comprensione internazionale. La Commissione Distrettuale Alumni contribuisce al coinvolgimento di questa preziosa risorsa nella vita rotariana. È importante tenere i contatti e mantenere il feeling maturato nello spirito degli Alumni, di ritorno nei propri paesi, organizzare loro relazioni in occasioni delle riunioni dei Rotary Club per testimoniare i termini di crescita culturale e professionale acquisibili attraverso le borse di studio e l’esperienza umana vissuta a contatto di realtà sociali diverse, ma con i valori universali dell’amicizia e della fratellanza. Un coinvolgimento ulteriore degli Alumni si ha facendoli partecipare o illustrando loro le iniziative di ” interesse pubblico” del Club o invitandoli alle riunioni dei nuovi borsi- G sti o Gruppi di Studio (GSE) in procinto di partire per l’estero o aiutandoli a mettersi in contatto con rotariani di nuova zona se si fossero trasferiti in un altro distretto. È fondamentale quindi avere un’attenzione costante e fare ciò che può essere utile a mantenere vivo l’entusiasmo degli Alumni ed il loro interesse verso il Rotary. Infatti, in relazione alle loro professioni (medici, professionisti ed esperti in vari campi) potrebbero recarsi come Volontari del Rotary in paesi in cui si abbia bisogno delle loro competenze professionali; se si trattasse di docenti universitari potrebbero divenire ottimi candidati per l’ammissione ad un Rotary Club; se di giovani studenti potrebbero entrare nel Rotaract. Risultati di questo tipo ravvivano il senso d’orgoglio che i Rotariani avvertono per i programmi educativi della Rotary Foundation e la convinzione nel voler fornire il loro appoggio a questa Fondazione. Fino a qualche tempo fa alla Commissione ALUMNI era rimasto solo il compito di tenere in ordine l’elenco degli ex- Borsisti, dei GSE, degli Scambi Giovani e dei Ryla che si erano succeduti negli anni, di aggiornare gli indirizzi di quelli più lontani nel tempo, di tenere insomma un piccolo archivio. E questo perché alcuni tentativi di rintracciarli erano risultato vani: scrivere loro lettere, sollecitare i Presidenti dei Club, che li avevano sponsorizzati, a cercarli e vari altri. A questo punto ho deciso di contattarli personalmente: niente lettere, niente e-mails: il telefono. La tua voce, come diceva una pubblicità; convinta che al di là di tutte le tecnologie, il contatto umano che si stabilisce con il calore di una conversazione, non ha confronti. E così, superando il disagio di telefonare a persone che non si conoscono, sono riuscita nel mio intento. Li ho trovati. Sono stati disponibilissimi. Ho chiesto loro se avevano voglia di venire a raccontarci la propria esperienza, se questa era stata di giovamento per la loro professione, se ritenevano interessante scambiare le proprie opinioni con altri Alumni che erano stati in paesi diversi. Così da farli riavvicinare al Rotary. Ci sono riuscita. Alla prima riunione non erano molti: una quindicina di persone, nessuno prendeva la parola, ma via, via il mio entusiasmo li ha contagiati ed alla fine della giornata eravamo diventati un gruppo di amici che desideravano ritrovarsi nuovamente. La conclusione da quel primo incontro? Quattro di quei quindici sono diventati rotariani. Una di loro si chiama Cristiana Serva ed è stata presente al Congresso del Governatore Ivaldi come Presidente di Club. Incoraggiati da questo successo, abbiamo proseguito su questa strada e rintracciato ventotto Alumni tra cui alcuni dalla Sardegna, da Roma e dal Lazio. Ho già avuto la loro adesione per una riunione che si terrà a Roma a Novembre mese dedicato alla Rotary Foundation. Ancora una volta le iniziative della Fondazione si confermano strumenti di incontri e di crescita personale e professionale. Associazione Alumni - Ex Borsisti G GIUSEPPE UERRERI RC Roma Castelli Romani ono circa 91.000 gli Alumni (termine comprensivo anche delle Alumnae), professionisti di molti paesi del mondo, che hanno beneficiato, dal 1947 ad oggi, di S 26 sovvenzioni e contributi della Rotary Foundation, sotto forma di: 1. Borse degli Ambasciatori 2. Sovvenzioni per lo Scambio di Gruppi di Studio (GSE) 3. Sovvenzioni come Volontari del Rotary 4. Sovvenzioni per la Ricerca 5. Sovvenzioni come Docenti Universitari La categoria “Alumni” include professori, medici, avvocati, ambasciatori, alti funzionari governativi, imprenditori, scrittori e dirigenti di azienda. Alcuni sono stati insigniti di prestigiose onorificenze. La loro partecipazione ai programmi della Fondazione ha ispirato molte iniziative a favore dell’umanità. È compito della Sottocommissione Alumni garantire il coinvolgimento di questa preziosa risorsa nelle attività rotariane mediante la Associazione Alumni della Rotary Foundation. Molti di loro hanno fatto strada e sta a noi riavvicinarli al Rotary e farli sentire parte della nostra grande famiglia. Essi custodiscono un patrimonio umano e professionale fondato su una esaltante esperienza di vita a contatto con realtà sociali ed economiche complesse e diversificate. Dobbiamo dunque accoglierli tra noi affinché possano ravvivare con il nostro aiuto l’esperienza assimilata in ambiente rotariano ed offrire un tangibile contributo alle attività della Fondazione. Quali beneficiari di risorse della Fondazione, costituiscono una ricchezza della nostra associazione e possono, con la loro testimonianza, con- tribuire ad incrementare lo spirito di appartenenza dei nostri soci. Questo gruppo qualificato ed omogeneo e gli ideali universali che condividono fanno di loro un prezioso patrimonio di esperienze che dobbiamo utilizzare per svolgere un ruolo di rilievo nella società. Chiamiamoli dunque a raccolta, incoraggiandoli a rimanere attivi nel Rotary, invitandoli a partecipare a riunioni ed attività mirate, chiedendo loro di rivivere la loro esperienza umana e professionale parlandone presso il club sponsor od altri club. La Associazione Alumni, ormai prossima alla sua costituzione, rappresenta un naturale punto di approdo per chi, rientrato in Italia, sia predisposto a mantenere legami con il Rotary. L’argomento è stato discusso nella Convenzione del Centenario tenutasi a Chicago nel giugno 2005 dove la creazione di una Associazione Alumni è stata auspicata come strategia per un maggior coinvolgimento degli Alumni nel Rotary. Compiti e finalità dell’Associazione Creare e mantenere una banca da- ti degli Alumni del Distretto limitata agli ultimi cinque anni. Trattenere gli Alumni nell’ambito del Rotary coinvolgendoli in riunioni ed attività ed inserendoli come volontari nei programmi locali ed internazionali dei Club. Coinvolgere gli Alumni nella formazione/preparazione dei candidati borsisti e dei partecipanti ai programmi Scambi di Gruppi di Studio (GSE). Incoraggiare i Club e gli Alumni a servirsi del sito web (www.rotary.org) per ogni utile aggiornamento. Divulgare il Bollettino RE CONNECTIONS disponibile in formato telematico e stampa. Riempire e spedire ad Evanston la scheda contenente i propri dati e coordinate. Non dimentichiamo gli Alumni della Fondazione e impegnamoci a mantenere un dialogo con loro. Se non ce li teniamo vicini coinvolgendoli nella vita associativa dei nostri Club, essi saranno perduti per sempre. E con essi perderemo dei potenziali soci rotariani particolarmente motivati, certamente dei convinti sostenitori degli ideali rotariani e probabili sostenitori/donatori della Fondazione Rotary. Appuntamento Seminario RF Il prossimo 2 dicembre, Luis Vicente Giay, Chairman della Rotary Foundation sarà in Italia ed in Reggio Emilia interverrà al SEFR – Seminario Fondazione Rotary del D.2070, a cui sono invitati con lettera dell’8 novembre scorso del PDG Carlo Sarasso RRFC Zona 12 e 10 (part 2B) e Health and Hunger Regional Group Coordinator, Zona 12G - i Governatori, i Presidenti delle Commissioni e Sottocommissioni RF dei Distretti Zona 12, gli Strategic Advisors RF, i Major Gifts Advisors RF, gli Alumni Luis Vicente Giay Coordinator RF Zona 12 R.I. Con l’occasione della giornata del Seminario, ci sarà un incontro con Luis Vicente Giay, specificatamente dedicato alla trattazione di temi e problemi afferenti alla Fondazione Rotary e di specifico interesse e rilievo strategico ed operativo per i Presidenti delle Commissioni e Sottocommissioni RF dei 10 Distretti della Zona 12 R.I. 27 VOCE del ROTARY Novembre 2006 Dal Mondo Rotary International Dal 50° Congresso Raffaele Pallotta d’Acquapendente, RID al 50° Congresso del nostro Distretto, ha esposto in un lungo intervento, filosofia, valori, indirizzi, consigli e raccomandazioni per ben operare nel e per il Rotary. Un affresco a tutto tondo di questo mondo rotariano ove al richiamo a perseguire i valori dell’Etica dentro il Sodalizio e nelle professioni - spunto per la nascita della nostra Associazione - si sono mescolati, in coerente esposizione, aspetti organizzativi del nuovo corso, spiegazioni, richiami, incitamenti. Con metodo ed intatto entusiasmo. La prima parte di tale esposizione (accompagnata in Congresso da proiezione di slides) è stata pubblicata nel numero di Ottobre. In questo numero, come già anticipato, la seconda e conclusiva parte. VOCE del Rotary rinnova a Raffaele la stima e la fraterna gratitudine per il suo contributo. (NdR) Le basi della conoscenza su cui costruire un Rotary moderno RAFFAELE l Rotary realizza i suoi scopi istituzionali mediante tre principali campi d’attività chiamati i “Pilastri del Rotary” A) I programmi generali B) le quattro vie d’Azione C) La Fondazione Rotary. La Piramide rotariana è composta da: • CONSIGLIO CENTRALE (board of Directors) che è il governo del R.I., Presidente, Presidente eletto e 17 Direttori di cui uno con funzioni di V. Presidente e uno di Tesoriere. Oltre tali cariche, sono “Ufficiali” del RI i 530 Governatori Distrettuali. • CONSIGLIO DI LEGISLAZIONE che è il Parlamento del R.I., composto da 530 delegati (1 p/Distretto), si riunisce ogni 3 anni. Tutti i rotariani sono tenuti ad una formazione permanente che consenta loro d’essere coscienti dell’associazione in cui militano ed informati dell’aggiornamento costante dei suoi programmi. I presidenti e gli ex presidenti hanno iniziato la formazione nei SIPE distrettuali e la continuano partecipando alle Assemblee ed ai Congressi. I governatori eletti frequentando i GETS (Governorselected Training Seminar) e l’assemblea internazionale. I governatori in attività di servizio e gli ex governatori frequentando Istituti e Congressi Internazionali. PALLOTTA D’ACQUAPENDENTE I 28 IL NUOVO PIANO STRATEGICO DEL R.I. – Gli Istituti (su scala regionale): Sono un aiuto per i leader passati, presenti e futuri dei distretti e dei club perché permette loro di conoscere i nuovi indirizzi del R. I. ed i punti di vista dei dirigenti internazionali. È auspicabile la presenza e il contributo d’idee di tutti i rotariani impegnati nel servizio. * * * 1° Obiettivo: ERADICARE TOTALMENTE E DEFINITIVAMENTE LA POLIOMIELITE IN TUTTI I PAESI DEL MONDO. Nell’ultimo rapporto inviato ai componenti del Board, l’8 settembre scorso, Manjit Sawhney, coordinatore internazionale per la campagna polioplus, riferisce di 25 nuovi casi di Polio denunziati quel giorno nell’Uttar Pradesh Occidentale. Il totale dei casi di Polio nel 2006 sale, solo in Asia, a 283. Questo rapporto, unito agli altri provenienti da altre parti del mondo, porta il numero di nuovi casi a qualche migliaio e ci indica che la nostra battaglia contro la Polio non può considerarsi esaurita. 2° obiettivo: Acquisire, studiare e selezionare nuovi programmi mondiali da mettere in opera solo dopo che sarà stata completamente eradicata la Poliomielite. 3° obiettivo: Creare programmi tesi a far lavorare i club con l’opportuna flessibilità connessa con i diversi modelli delle Società in cui operano. 4° obiettivo: Sviluppare un piano per meglio utilizzare le risorse dei club ed ottenere una loro maggiore efficienza sul territorio. 5° obiettivo: Sviluppare e perfezionare la formazione e l’istruzione continua dei rotariani a tutti i livelli. 6° obiettivo: Creare e attuare un piano che provveda al riconoscimento e alla preservazione delle diversità culturali. La formazione permanente dei dirigenti è, quindi, affidata alla frequentazione dei 7° obiettivo: Diffondere l’immagine pubblica del Rotary mediante un costante ricorso alle pubbliche relazioni e utilizzando i mass media a seconda delle esigenze e dei modelli differenziati per le singole realtà territoriali. CONVEGNI INTERNAZIONALI costituiti da: – Il Congresso del RI, ovvero la Convention (su scala mondiale): ha lo scopo di stimolare, motivare e informare tutti i Rotariani, in particolare i Presidentientranti dei Club ed i dirigenti del RI, affinché promuovano con entusiasmo e con progetti concreti lo sviluppo del Rotary a livello mondiale, dei Distretti e dei Club. – L’Assemblea internazionale (su scala mondiale): provvede alla formazione e all’addestramento dei Governatori eletti e dà loro la possibilità di discutere e tracciare piani e programmi d’attività per il loro mandato. L’organizzazione “territoriale” del Rotary (Regioni/Zone/Distretti/Club) è la seguente: 6 Regioni / 34 Zone / 530 Distretti: • ASIA >Zone 1-6 e 9 Distr. 2500-387 • AUSTRALIA/NEW ZEALAND > Zone 7 e 8 Distr. 94509980 • AFRICA/EUROPE > Zone 10-16 Distr. 1360-2490 • RIBI > Gran Bretagna, Irlanda Zone 17 e 18 Distr. 1010-1290 • MEXICO/CENTRAL-SOUTH AMERICA > Zone 19-21 Distr. 4060-4980 • CANADA/UNITED STATES > Zone 22-34 Distr. 50007980 Il Distretto è un territorio, che raggruppa un certo numero di club, affidato a un Governatore che ha il compito di promuovere lo scopo del Rotary e far si che i Club siano gestiti a norma di regolamento e che, per la qualità e l’attività dei loro soci, siano stimati e considerati nei loro territori. Il Governatore deve: • Possedere la stima della comunità per la sua irreprensibile condotta e per quella dei suoi più prossimi familiari. • Possedere la leadership e l’autorità morale per far rispettare le regole rotariane. • Essere convincente ed esprimere il proprio pensiero in modo chiaro e preciso. Scopo del piano direttivo distrettuale è quello d’aiutare il Governatore ad assistere con maggiore efficacia i club. Criteri di selezione dei membri della squadra distrettuale • L’esperienza di leadership maturata a livello di club o di distretto • Aver avuto successo a livello di club • Avere le competenze necessarie per ben espletare gli incarichi • Avere un’opportuna tendenza alla leadership I CLUB • Non sono circoli ricreativi ne tanto meno salotti di chi, a turno, li presiede. • Essi sono rappresentanze locali del mondo rotariano con le sue regole e i suoi modelli. • Non sono tribune da offrire a persone di potere per crearsi dei meriti. Chiunque venga invitato in un Club Rotariano deve, al contrario, sapere di ricevere una cortese e preziosa possibilità di poter consultare, su problemi concreti, una parte molto selezionata della società civile e non di dover “concedere” la sua presenza, dopo molte pressioni e reiterati inviti. Un Club sarà tanto più efficiente quanto maggiore sa- 29 VOCE del ROTARY Novembre 2006 I È necessario dare, anche, la giusta importanza ai Presidenti degli anni trascorsi, ai quali è opportuno che vengano demandati compiti di consultazione e di coordinamento e, magari, l’attenta ricerca di soci, in grado di poter esercitare le funzioni presidenziali, da proporre all’attenzione dell’assemblea del Club. I È necessario dare molta importanza ai coniugi perché il loro coinvolgimento è fondamentale per una più solida coesione fra i soci, per una loro maggiore identificazione nei principi del “Rotary” e per il successo dell’azione dei Club. I È necessario, perciò, che conoscano bene quel Rotary nel quale operano i loro compagni di vita. Il R.I. è stato l’ispiratore di tutte le altre associazioni di club di servizio Il PDG Nevio Urio, D.4640 (Brasile) riceve il distintivo di socio onorario del R.C. Roma per l’azione concreta e continua di otto anni di lavoro nella realizzazione dei Villaggi Morros in collaborazione con il club italiano. IL NUOVO PIANO DIRETTIVO PER I ROTARY CLUB Il modello più adatto a renderci di nuovo attrattivi è quello di rafforzare in noi l’impegno d’essere, innanzi tutto, un gruppo di persone per bene – rappresentanza qualificata di differenti attività, professioni e carriere – impegnate volontariamente ad identificare problemi sociali di carattere generale, ma soprattutto locale di cui si studiano, con metodologia multidisciplinare, possibili soluzioni non contaminate da interessi di parte. rà la considerazione che avrà un suo invito, come occasione rara e qualificante da non perdere. I nostri club devono rappresentare un complesso armonico di persone con posizioni elitarie non di nascita, ma di pensiero. Devono fare opinione con l’intelligenza, la preparazione dei soci e le azioni collettive che riescono a compiere. Sarà necessario che i Rotary in Italia, per gran parte formati da uomini di cultura, partecipino più intensamente al processo di rinnovamento, affinché possano diventare concreti punti innovativi di riferimento. 30 I SOCI I Il Rotariano italiano non dev’essere un Superman o una Superwoman, ma dev’essere... uomo o donna, di buon carattere e buona reputazione proprietario, socio, rappresentante legale o direttore di un’azienda, o esercente un’attività o una professione rispettabile e riconosciuta o detentore d’importante posizione in un’impresa o in una filiale o agenzia della stessa, con funzioni direttive e autorità decisionali. deve conoscere bene SCOPO, PROGRAMMI e ATTIVITÀ del Rotary per promuoverne gli obiettivi e le realizzazioni anche nella sua vita privata e professionale I Al Rotariano non è permesso: • sfruttare il Rotary a fini politici è la nuova struttura amministrativa, approvata dal Consiglio Centrale del RI, studiata partendo dalle seguenti considerazioni: • il tempo sempre più limitato a disposizione dei Rotariani, • l’avvicendarsi annuale della dirigenza, • l’esigenza di stabilire una continuità di programmi pluriennali, • la necessità di rendere i club più efficienti • far parte di altri Club dediti ad attività simili • Rifiutare gli incarichi di servizio che gli vengano richiesti • Avere atteggiamenti conflittuali o di scarsa tolleranza verso i consoci È la nuova struttura amministrativa, approvata dal Consiglio Centrale del RI, studiata partendo dalle seguenti considerazioni: • il tempo sempre più limitato a disposizione dei Rotariani, • l’avvicendarsi annuale della dirigenza, • l’esigenza di stabilire una continuità di programmi pluriennali, • La necessità di rendere i club più efficienti È una struttura amministrativa ideata per dare forza e coesione ai club, – continuità nelle scelte amministrative e nello svolgimento dei progetti – un maggior numero di dirigenti ben preparati – una squadra dirigente più forte e coesa È un’estensione, a livello di club, del Piano direttivo distrettuale. Incoraggia la continuità della leadership e la collaborazione tra i dirigenti uscenti ed entranti per quanto riguarda gli obiettivi del club e la gestione dei progetti di servizio. Propone una struttura semplificata di commissioni che rispecchiano, a livello di club, le commissioni distrettuali. Il Nuovo Regolamento raccomanda l’istituzione solo di cinque commissioni, incaricate di aiutare il club nella realizzazione dei suoi obiettivi a lungo termine. Amministrazione – Cura tutte le attività amministrative del club. Pubbliche relazioni – Si occupa delle attività volte a diffondere tra i non rotariani l’operato del Rotary e a promuovere le attività e i progetti del club. Fondazione Rotary – Sostiene la Fondazione con un piano di incentivazione ai contributi finanziari e alla partecipazione attiva dei soci. Progetti di servizio – Si occupa dello sviluppo di progetti culturali, umanitari e professionali rispondenti alle esigenze della comunità locale e internazionale. Effettivo – Elabora e mette in atto un piano di reclutamento e conservazione dei soci. E’, inoltre, necessario dare molta importanza ai coniugi perché il loro coinvolgimento è fondamentale per una più solida coesione fra i soci, per una loro maggiore identificazione nei principi del “Rotary” e per il successo dell’azione dei Club. È necessario, perciò, che conoscano bene quel Rotary nel quale operano i loro compagni di vita. È stato, infatti, proclamato dall’UNESCO: “ Il creatore del moderno concetto di Servizio e uno dei maggiori movimenti a carattere sociale del XX° secolo”. 5 COMMIS SIONI “Ogni rotariano sia tale in ogni momento, sempre, comunque e dovunque”. Dobbiamo avere sempre presente che: “Vince chi è veloce ad adattarsi, lento a lamentarsi e pronto al cambiamento” Per cambiare bisogna conoscere. La non conoscenza può rappresentare il primo passo verso il disinteresse. NON SI PUÒ AMARE, APPREZZARE E FAR CRESCERE CIÒ CHE NON SI CONOSCE 31 VOCE del ROTARY Novembre 2006 Dal Mondo Rotary International Il Distretto 2090 P LUCIANO IERINI Gavernatore D.2090 Raffaele Pallotta d’Acquapendente 32 uattro Regioni contigue, in origine, hanno costituito il nostro Distretto 2090, le Marche, l’Umbria, l’Abruzzo ed il Molise. Nasce dall’originale Distretto 208, nel quale erano ricomprese anche le regioni del Lazio, nonchè la Sar- Q Alla capitale Tirana, si sono aggiunte le città di Durazzo e Korca. Possiamo dire, che quando l’Amico P.D.G. Maurizio Maurizi ha avuto il compito di governare, vi erano 39 Clubs. Quindi un buon incremento in que- degna. Nell’anno 1984, con il caro Amico P.D.G. Pino Baroni, fu ammainato lo stendardo che ci univa tutti, per vederne risalire due, appunto, il 208 ed il 209. Fu una bella e commovente cerimonia! Siamo diventati poi il 2080 ed il 2090. Il territorio convenuto, con l’amichevole e pratica divisione, si è poi per noi ampliato, poichè nel 1992, il 12 Maggio, l’Albania ricevette il consenso a far parte del Rotary International, inserita nel nostro Distretto. Venne anche il Presidente Internazionale, l’indiano Rajendra K Saboo, che consegnò la Carta, al Club di Tirana. L’evento aveva molti significati per il nostro sodalizio. Naturalmente, il Distretto ha subito considerato come parte attiva l’Albania, avendo però cura di un attento e programmato sviluppo di Club, che oggi sono 3, su 64 in totale. sti anni ed anche ora, si stanno valutando aree, ove appare possibile la nascita di nuovi Club. La regione Marche, che ne ha il maggiore numero, 26 per l’esattezza è assai ricettiva per la nostra attività ed anche per le nuove azioni. L’Umbria con 14 Clubs, vanta il Club di Perugia nato 70 anni fa ed un corso di lingua italiana, organizzato proprio dal Rotary che, a fianco ma indipendente dalla Università per Stranieri, conta 52 anni di attività. Le zone dell’Abruzzo che ha 16 Club e del Molise che ne ha 5, sia pure con caratteristiche lievemente diverse, hanno costituito ugualmente un buon centro di crescita. Alcune concentrazioni di attività industriali a livello nazionale ed in- ternazionale hanno consentito, in molte aree, mantenimento e contestuale sviluppo del nostro sodalizio. Finalità che tutti desideriamo. Parlo delle aree dell’Abruzzo ed a confine con il Molise, ove sono presenti aziende come Honda e Fiat ed altri che nell’indotto, sviluppano e prosperano. La predominanza calzaturiera nel maceratese e nella nuova Provincia di Fermo, le grandi attività nel campo elettrodomestici a Fabriano, le industrie meccaniche e del legno, nella parte più a nord delle Marche, costituiscono ugualmente dei forti capisaldi. L’Umbria, con flussi turistici continui in ogni stagione sia nei luoghi della Cristianità, come Assisi e sia per la ricchezza di arte e cultura in questo grande bacino verde, sono fonte di stabilità. Qui vi sono, parimenti valide, attività industriali, dal tabacco, al tessile a grandi mangimifici, alla cioccolata ed altro ancora. Quindi una grande versatilità, sia pure nelle proprie tradizioni ed autonomie. Queste le caratteristiche generali. Il nostro sodalizio è assai presente anche in ambito culturale, scientifico, industriale e nelle professioni intese nel più ampio ventaglio. Intendo dire da quelle “liberali”, al- 33 VOCE del ROTARY Novembre 2006 Dal Distretto le nuove, connesse al mutare rapido ed informatico dei nostri tempi. Le prevalenti attività dei nostri rotariani e rotariane sono rappresentate da medici, avvocati, imprenditori, professionisti di area tecnica, insegnanti di ogni ordine e grado, consulenti e commercialisti. Comunque, vi è una buona e qualificata presenza, ovunque. Se parliamo di progetti, desidero raccontare un grande 3H, sempre di tutti i Distretti italiani che porta il nome “Vita per l’Albania”. Iniziò da qui però, per nostre conoscenze del territorio. Furono vaccinati nel 94-95-96, circa 700.000 bambini e ragazzi albanesi, contro L’Epatite B, e di seguito il Governo albanese decretò l’obbligatorietà di tale vaccinazione, poichè in precedenza al nostro intervento, era una vera calamità. Nell’Istituto Centrale di Epidemologia, vi è una targa in bronzo con il nostro logo e la gratitudine del Ministro. L’Amico P.D.G. Giorgio Rossi ne fu grande esecutore e regista. Quando nel 1992 andai la prima volta in questo paese delle Aquile e lo ho fatto spesso, anche recentemente, vi erano negli ospedali, scatole di alluminio per bollire le siringhe con scritto “Regio Esercito Italiano”....! Molto si è fatto, anche in occasione del terremoto che ha colpito l’Umbria e le Marche nel 97-98, con una raccolta di fondi, veramente inattesa. Posso dire, per avere programmato e diretto tutti gli interventi con altri due Amici rotariani, che è stata una delle esperienze più gratificanti del mio “SERVIRE”. Da Assisi, a Foligno, da Nocera Umbra ove la Scuola Materna è intitolata a Jan Harris, a Fabriano e Camerino ove la Biblioteca Emerenziana ha sede, in un nuovo manufatto di 850 mq, però con sopra scritto “.Camerino Rotary Palace”. Gli amici rotariani dell’Abruzzo, hanno allestito 20 anni fa il primo Campus per diversamente abili che oggi ospita, per una settimana di vacanza, circa 100 persone disabili ed altrettanti accompagnatori. 34 Si effettuano, a volte, visite mediche informali, ma vi sono anche musica e balli, con spettacoli di rotariani. Anche nelle Marche, da tre anni, è nato il Campus, simile a quello dell’Abruzzo ed ormai con pari affluenza in un totale di 190 persone. A queste si aggiungono molti volontari rotariani e rotariane, familiari e posso dirVi che questo modello è esportabile… tanto ne riceve il Rotary. Vogliamo, per aver ricevuto insegnamenti utili, ricambiare, gli Amici dell’Abruzzo. Con l’aiuto del Distretto 2050, nelle persone di Carlo Giorgio Pedercini ed Aldo Adami, da tre anni nelle Marche si attua un’altra bellissima iniziativa, il “Corso di Informatica per non Vedenti”. Da questo anno cercheremo di estendere a Club Abruzzesi, in numero di 5, perchè è così che si deve intendere il Rotary, anche in questi rapporti. Si è contribuito ancora, con tutti i nostri Distretti insieme ed in questo anno, nel progetto “Un Cuore per l’Albania”, con 10 interventi su neonati cardiopatici. Anche 18000 volumi sono andati in Albania, tutti in italiano. Parte sono andati a Saranda, nel sud e parte a Tirana. Sono volumi per ragazzi da 5 a 12 anni, che li apprezzano. Anche un Forum sull’agricoltura dello scorso anno, ci ha visto a Tirana con l’Ambasciatore d’Italia e tante autorità. Siamo poi uniti, con il Vostro 2080 nel Premio D’Andrea e quest’anno ne celebriamo la XXX° edizione a Termoli. Tanti altri interventi e azioni vorrei elencare ad onore e gratitudine di chi mi ha preceduto, ma forse avremo altre occasioni e poi, il Rotary va avanti e noi con forza lo dobbiamo sostenere. Caro Roberto qui siamo 3600 fra rotariani, rotariane e soci onorari, ma spero in un anno di coesione, e Servire ancora, per il bene di tanti, così come hanno fatto i nostri predecessori. Dal Distretto 2030 Formazione e istruzione egli anni compresi fra il 2002 ed il 2005, quale risultato di una capillare campagna tesa ad accrescere il numero dei soci, sono sorti nel Distretto ben diciotto nuovi Club equamente ripartiti fra Roma, Lazio e Sardegna. Nello stesso periodo si è pertanto registrato l’arrivo di numerosi nuovi affiliati al Rotary, ma, in verità - guardando al totale netto di ogni fine anno sociale – in numero inferiore alla cifra che sarebbe stato lecito attendersi. Sinora, non era stata posta sufficiente attenzione al fenomeno, ma, nello scorso mese di settembre, Alberto Cecchini, Presidente della Commissione sviluppo dell’effettivo, esaminando i dati relativi al periodo luglio 2005 – giugno 2006, è arrivato alla conclusione che, nell’anno in esame, privo della costituzione di altri Club, si è avuto un decremento netto di 31 soci. Siamo, cioè, passati da 4063 a 4032 associati. Disaggregando i dati, è anche emerso che il calo delle 31 unità – ed è questo il fatto che ci interessa da vicino – era, a sua volta, il risultato di 261 ammissioni e di ben 292 cessazioni. Da qui la prima, spontanea reazione che, evidentemente, eravamo stati bravi nel cooptare nuovi soci, ma non altrettanto nel mantenerli. Secondo gli obiettivi fissati all’inizio dell’anno, avremmo dovuto perseguire, invece, una crescita netta di 81 soci, vale a dire uno in più per ciascun Club. Intendiamoci, non è certamente il caso di creare drammi, ma l’accaduto suona comunque come un campanello d’allarme per ricordarci che affiliare nuovi soci va bene, ma dobbiamo anche attuare programmi per coinvolgerli e motivarli sì da suscitare in loro un legittimo orgoglio di appartenenza al Rotary. E’, infatti, possibile operare per mantenere viva ed operativa l’attenzione del socio verso i programmi rotariani e penso che, nel nostro caso, provvederanno ancor più gli appositi organismi dei Club e del Distretto, ma non v’è dubbio – ed è questa la vera ragione del presente N Al volgere del suo primo secolo di vita il Rotary va incontro a profonde trasformazioni, delle quali il Piano Direttivo di Distretto, ormai sperimentato, e il Piano Direttivo di Club, in fase di attuazione, sono paradigmatica espressione, in quanto portatori di elementi innovativi, quali la programmazione pluriennale e il supporto collegiale all'azione dei vertici con mandato annuale. In questo processo evolutivo due sono i fattori condizionanti: a) selezione delle personalità atte a fungere da elementi trainanti nel divenire del Distretto; b) individuazione degli aspetti condizionanti sia il consolidamento dell'effettivo, sia l'espansione in aree nelle quali sussistano le condizioni per nuove iniziative. Da questi presupposti è derivata la decisione di riunire in un'unica tornata i Seminari Distrettuali sulla Leadership e su Effettivo – Espansione, accumunati da un analogo intento, quello della riflessione sul Futuro del Distretto. A questo fine ampio spazio è stato riservato alla discussione, dalla quale si auspica possa derivare quel contributo di idee e di ipotesi operative che i Rotariani del nostro Distretto sono certamente in grado di dare. articolo – che anche il settore della formazione e dell’istruzione debba fare la sua parte intervenendo per assistere ed aiutare i Club nella revisione, nell’aggiornamento e, ove occorresse, nella formulazione dei programmi per l’orientamento dei nuovi affiliati nonché per la formazione dei futuri dirigenti di Club. È ormai evidente, insomma, che nei Club si avverte il bisogno di persone motivate a rimanere e di dirigenti preparati a svolgere incarichi di responsabilità. A tal proposito, e per questo solo fine, è opportuno sottolineare che per futuri dirigenti di Club, oltre a quanti vengono eletti dall’assemblea dei soci, fra novembre e dicembre di ogni anno, per poi assumere incarichi a partire dal primo luglio immediatamente successivo, qui si intendono anche i Presidenti di Commissioni e di Sottocommissioni che, nominati in primavera dal Presidente entrante, diventano ugualmente operativi dal primo luglio seguente. La viva raccomandazione che, in questa sede, viene rivolta ai Presidenti di Club, sia in carica che entranti, è che entrambi i gruppi di dirigenti, una volta eletti o nominati, siano chiamati ad aggiornare le proprie cognizioni sui contenuti e sulle modalità di svolgimento dell’incarico che andranno a ricoprire nel Club. Non cito cifre sull’alto numero complessivo dei dirigenti in questione perché mi preme di più sottolineare il fatto che essi costituiscono lo zoccolo duro del proprio sodalizio e sono la chiave per il successo del Rotary anche nei confronti degli associati, specialmente di quelli da poco arrivati. In nessun caso, quindi dovrebbero operare dirigenti non all’altezza del compito assegnato. Giova ribadire, a questo punto, che la Commissione Distrettuale Formazione ed Istruzione dispone di bravi ed esperti istruttori che possono coadiuvare i Presidenti anche nella fase di attuazione dei programmi di formazione dei nuovi dirigenti. At- A ANTONIO RCESE Istruttore Distrettuale tualmente, la Commissione è ancora impegnata nel programma di addestramento dei soci con meno di tre anni di anzianità nel Rotary, dal momento che, al 30 giugno 2006 appartenevano ancora a questa categoria oltre ottocento affiliati. Pur non disponendo di dati più precisi in merito, è tuttavia forte il sospetto che proprio alla categoria dei soci con anzianità inferiore ai tre anni appartenga una buona parte dei 292 che, come dicevamo all’inizio, non debbono essersi sentiti ben integrati nel Club e che quindi – forse perchè delusi - ci hanno lasciato. Inoltre, è altrettanto forte il sospetto che le grandi cifre citate siano di per se stesse chiaro segnale di un fenomeno che, all’interno dei Club, sta assumendo sempre di più preoccupanti connotazioni di tipo strutturale. È certamente opportuno, quindi, riflettere seriamente sul tipo di turnover che è in atto nei nostri Club e sulle sue dannose conseguenze, ma è anche necessario ed urgente intraprendere azioni adeguate. Per quanto concerne l’attività formativa, da queste preliminari considerazioni è nata la proposta che i componenti del Comitato Formazione e Istruzione non debbano più addestrare soci, ma formatori a livello di Club e di ripristinare, nel contempo, l’istituto del “Tutore”, vale a dire del socio che accoglie, orienta, motiva ed integra nel sistema il nuovo arrivato. Sarà compito della Commissione Formazione ed Istruzione assistere i Presidenti sia nella formulazione e sia nella realizzazione di brevi corsi mirati a facilitare al massimo il compito del “Tutore”. Inoltre, ogni Club sarà libero di nominarne più di uno, tenuto conto della necessità dell’alternanza, delle dimensioni numeriche del Club e di quant’altro. Per i dirigenti, infine, sono previsti corsi di due sedute, ciascuna di quattro ore. Gli Assistenti del Governatore sono stati informati delle varie iniziative qui esposte con l’intesa che, a loro volta, le illustreranno ai Presidenti in carica. Buon lavoro a tutti. 35 VOCE del ROTARY Novembre 2006 Dal Distretto Dai Club La scuola del Distretto 2080 in Etiopia ha iniziato la sua attività GIORGIO DI RAIMONDO PDG D. 2080 Con grande soddisfazione desidero che tutti gli amici rotariani del Distretto 2080 sappiano che dai primi giorni del mese di ottobre 2006 sono iniziate nella scuola le attività didattiche. Rivolgo ancora una volta una caloroso ringraziamento a tutti coloro che hanno partecipato a questa iniziativa umanitaria che contribuirà negli anni alla doverosa e necessarissima formazione di quei bambini. Quadro dell’Attività Progettuale dei Club Distretto 2080 Anno 2006 - 07 Foto “Save the Children” C l u b : ne i a o t i v io In informaz uite con Il QUADRO che segue rappresenta, in sintesi, il lavoro concreto portato avanti Contrib ggiornamenti. dai Club attraverso varie modalità di servizio (progettualità, iniziative, contried a !! è di tutti! o r d buti) nei vari campi della loro attività, quì conglobati nei capitoli (“enfasi” del a u q l I RI) ACQUA, SANITA’, POVERTÀ (e FAME), ALFABETIZZAZIONE ed anche CULTURALE e CIVICO. L’informazione si avvale sia del materiale presentato al governatore in occasione delle sue visite ai Club, sia di quanto esposto da questi in sede del 50° Congresso (manifesti), sia infine di quello direttamente trasmesso a VOCE DEL ROTARY dai Club o dai responsabili funzionali (Aree) del Distretto. Lo scopo di questa analisi e sua pubblicazione: A) Rendere merito ai Club che si impegnano nell’allestimento di opere ed attività significative e che possono costituire esempio e spunto per altri Club (anche per co-partecipazioni). B) Raffigurare il quadro complessivo (nel Distretto) dell’attività progettuale portata avanti, costituendo un bilancio del lavoro in corso o realizzato (spessore, modalità, indirizzi). È in allestimento l’analisi di tale attività anche dal punto di vista del rapporto con la Fondazione Rotary. Tutto ciò risulterà – nel tempo – prezioso per la lettura dell’attività svolta (quantità, tipologia, indirizzo), per trarne conclusioni e nuove idee di miglioramento e per assolvere al dovere (e soddisfazione) di divulgare l’operato del Rotary, specie quando significa progetti, opere, iniziative utili di sostegno e di servizio in favore di comunità bisognose. * * * La Scuola nel Tigrai finanziata dal D.2080 (Foto “Save the Children”) 36 La Redazione prega i Club di segnalare eventuali inesattezze, carenze, imprecisioni rilevate, di cui si scusa in anticipo, rivolgendo l’invito ai singoli Club a collaborare sia segnalando tali possibili errori (di cui sarà presa immediata nota), sia nel fornire materiale aggiornato (testi, dati, immagini) relativo alla loro attività progettuale e di servizio. 37 VOCE del ROTARY Novembre 2006 P R O G E TT I P E R S E TT O R E Settori Denominazione Rotary Club Colori : Color Giallo: Roma Castelli Romani Roma Foro Italico Acqua Sanità Povertà Alfab.ne Culturale Civico e altro TOTALE TOTALE Progetti (alla data ) 10 22 14 11 19 34 110 Totale Contribuzioni (alla data) 12 5 3 1 1 2 24 s/ tipologia progettuale Solo contributo finanziario Roma Est Denominazione Progetto-Iniziativa Bosa Carbonia Cagliari Est Cerveteri Ladispoli Civitavecchia Dorgali Flaminia Romana Formia Gaeta Guidonia Montecelio La Maddalena C.S. Latina Nuoro Ogliastra Pomezia Lavinium Rieti Roma Roma Appia Antica Roma Cassia 38 Progetto pozzi Eritrea Progetto “campi estivi” Progetto “Sreening patologie visive e scheletriche” Progetto “Una goccia per il Mozambico” Progetto Nassiria Progetto Forum del Tirreno (continuazione) Progetto Canile Municipale Progetto Scuola in M.G. Vato (Madagascar): Progetto Acqua Marocco Progetto “Premio Orgoglio professionale” Progetto “Prevenzione” c/o scuole - triennale Progetto parco Giochi a Civita Castellana Progetto Libreria per scuola Contributo Pozzo Burchina Faso Progetto “Strada Magistra” (asfaltatura) Progetto Riqualificazione Basilica S.Sinforosa Progetto Riqualificazione Pineta S.Angelo Romano Progetto Oratorio Parrocchia S.maria del Popolo Villalba Progetto Premio Lapis Tiburtinum Progetto Piazza Francesco Baracca Progetto Alfabetizzazione Progetto Annullo postale 30 anni Guidonia Montecelio Progetto Arredo Urbano- parcamento Aereo Progetto Fedeltà al lavoro Progetto sanità “Ada” (Oculistica e Obesità) Contributo a progetti Risorse Idriche Progetto asfaltatura strada Contributo Progetto acqua Marocco (partecipazione con Dorgali) Progetto “Sentieri”( idee per..) Progetto Planetario Ist. Tec. Com. Salvatore Satta Contributo e Studio iniziative assieme a RC Dorgali Contributo interclub “Sistema approv.to idrico Akrur, Eritrea” Progetto acquisto mezzo trasporto per port.ri handicap contributo a Comboniani in Africa contributo Adozioni a distanza (Africa) Progetto Forum su Ricerca Farmaceutica Progetto Forum Sviluppo Area Pontina Progetto Protocollo d’Intesa con Comuni Pomezia e Ardea (umanit.- cult.-servizi) Progetto Task force ( medico/legale/ amm.va) p/immigrati (Caritas & Comune) Contributo Risorse Idriche Malawi Progetto Corso Italiano per immigrati (continuazione) Contributo Progetti idrici Africa Progetto Casa Romana Anziano inaug. (“Nosso Brasil”/Morros) Progetto Adozioni scolastiche a distanza -continuazione (“Nosso Brasil/Edu) Costruzione n° 1 abitazione per indigenti (“Nosso Brasil/Morro tres) Progetto 3H Bahia: Sanità/Povertà/Alfabet. “Nosso Brasil” e RC D.2090 - 2040 - 2080) Progetto Premio Salute e Ambiente Progetto “Rete acqua Villaggio Togba”, Benin Contributo Scuola restauro Rebibbia Progetto Consulenza professionale a indigenti Progetto Sedificio scolastico Cordoba (Argentina) Progetto centro orientamento professionale Studenti Contributo restauro S.Anselmo (Aventino) Contributo Medical center Assaf H. Gerusalemme Progetto Premio “Una vita per….” Contributo Acqua Marocco (partecip. con Dorgali) Contributo Acqua Villaggio Togba, Benin Contributo progetto DREAM HIV Malawi S.Egidio Premio Veio (continuazione) Progetto “Mentore” - borse studio a scuola del Municipio Roma Progetto “Formazione Mediterraneo” Progetto Studio Inquinamento Indoor 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Roma Nord Ovest Roma Olgiata Roma Palatino Roma Sud Est 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Roma Monte Mario Roma Nord Est 1 1 1 Roma Eur Roma Mediterraneo 1 1 1 1 1 1 Roma Sud Ovest Roma Tevere 1 Tempio Pausania 1 1 1 3 1 1 Terracina Fondi Tivoli Siniscola 1 1 1 Viterbo Ciminia L.V. 1 1 Progetto Banca Consulenze professionali per indigenti Contributo Malati AIDS Casa Pino Progetto Monitoraggio igiene territorio locale Progetto idrico Africa Contributo Risorse Idriche: pozzo in Africa Progetto Ambulanza (per Roma) Progetto Intolleranze alimentari infantili /celiaci (Africa) Contributo Acqua Marocco (partecip. con Dorgali) Progetto “Sportello del cittadino” con Municipio II° (continuazione) Progetto biblioteca in scuola romana Progetto Sovvenzioni docenti per PVS Inaugurazione e avvio Casa Romana Anziano 1 unità (“Nosso Brasil”/Morros) Contributo Progetto Risorse Idriche Benin Progetto Attrezzature ambulatoriali Roma Progetto Assistenza Anziani (Roma) Contributo. Ospedale Anyama (Costa d’Avorio) Progetto Assistenza Anziani (San Pietro in Vincoli, RM) Progetto “Casablanca Oasis” Progetto Pozzo acqua Etiopia (Scuola Tigrai) Progetto Biblioteca Centro Anziani, Municipio XVIII, Roma Progetto tele-medicina World Wide Progetto rinnovamento premio Casalegno Sostegno base a CRE (Centro reabilitazione Equestre) Progetto “scuole sicure” e defribillatore Progetto “Ludoteca” al Policli. U. 1° - Ematologia pediatrica Progetto “disabili” P.V. (continuazione) Progetto “Calendario” (continuazione) Progetto “isola Socotra” (yemen) -incubatrice - con ONU e Policl. U.1° Progetto “orientamento professione” (Liceo de Santis, RM -continuazione) Progetto Interaract Educazione Immagine Progetto Biblioteca Ruspoli (palazzo d. Panphili) Progetto RYLA Comunicazione Mass media - Giovani Progetto Alfabetizzazione (linguistica/didattica) per extracomunitari (cont.ne) Progetto Centro orientamento scolastico (Ist. Raffaello) Progetto Festa del varo (attività marinare e pesca del litorale; coll.con Munic.XIII) Progetto idrico Ismani Contributo Progetto Jandira Adozioni a distanza Progetto Laboratorio didattico: Tutela e Salvaguardia della natura Progetto Salvamamme e casetta Salvamamme al S.Camillo Progetto Orientamento professionale: Incontri con Studenti Progetto Tanzania(Nyumba Yetu): Cucina e farmaci per Casa acc.za orfani (AIDS) Contributo Progetto Huruma (Nairobi) Progetto intolleranze alimentari infantili (Africa) Progetto Alfabetizzazione Progetti in Burchina Faso Progetto Conservazione Mura Aureliane Progetto Conservazione Mosaici Foro Italico Progetto recupero aereo Fiat G50 (Serbia) Progetto Residenza Familiare Ospedaliera Biblioteca a Goma Progetto Rilancio Vestigia archeologiche Progetto Idrico Mozambico (RC Beica) Progetto “Domus” (preservazione archeologica) Progetto “Dia Bambi” Progetto percorso “Passi nella Storia” Progetto Riscopriamo il Duomo Progetto “Viniscola” (continuazione) Ristrutturazione artistica del molo della caletta Progetto Parco Giochi Progetto Vela per diversamente abili Progetto interclub “Sistema approv.to idrico Akrur, Eritrea” Contributo Acqua Marocco (partecip. con Dorgali) Progetto restauro dipinti a Sutri Progetto “Lago Vico” Progetto Casa Accoglienza “Nonna Anna” TOTALE Progetti (alla data) TOTALE Azioni di sostegno/contributo a Progetti (alla data) 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 2 1 1 1 1 1 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 2 1 2 1 1 1 1 3 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 34 2 110 24 1 10 12 22 5 14 3 11 1 19 1 La tabella indica che ad oggi, ovvero ad un terzo del cammino dell' anno rotariano, i Club hanno impostato o hanno in corso, ben 134 azioni rotariane specifiche, indirizzate alle mete richiamate dal RI. (110 progetti e 24 azioni di sostegno finanziario finalizzato). QUESTO E' FARE ROTARY ! 39 VOCE del ROTARY Novembre 2006 Note e Notizie dai Club Note e Notizie dai Club Questa rubrica intende riprendere senso ed aspetti di ciò che anche in passato veniva pubblicato nella Rivista in merito a Programmi e attività dei Club. Saranno selettivamente ospitati eventi, conviviali e progetti dei Club (realizzati o pianificati) che siano dai Club stessi giudicati di particolare, rilevante interesse per l’apprezzamento dei lettori della Rivista o per l’aggiornamento del QUADRO DELL’ATTIVITÀ PROGETTUALE DEI CLUB. R.C. Roma Cassia MASTER in politiche di pace e sviluppo nel Mediterraneo di Massimo Brancaccio e Anna Cabras Da sinistra: F.Nieddu del Rio (pres. RC Reggio Calabria Sud Parallelo 38, P.Bova (Assist.te Gov. D.2110); Prof. S.Berlingò (Rettore Università Dante Alighieri); PDG Prof. Vito Rosano (Coordinatore Area 12 R.I.); Piero Cacace (Presidente RC Roma Cassia) Due Rotary Club gemellati: il R.C. Reggio Calabria Sud Parallelo 38 del Distretto 2100 e il R.C. Roma Cassia del Distretto 2080 firmano con l’Università per Stranieri “Dante Alighieri“ di Reggio Calabria un accordo di partenariato per realizzare un Master di II° livello in Politiche di Pace, Cooperazione e Sviluppo nell’Area del Mediterraneo: una superba sfida. È l’inizio di un percorso attento e previdente che Rotary e Università hanno coraggiosamente e gioiosamente intrapreso il 27 ottobre 2006 a Reggio Calabria. La cordiale ospitalità e la posizione strategica del club reggino, la determinazione e la competenza di entrambi i club attori, la compiacente accoglienza accademica e la benevolenza delle autorità civili ne sono stati ambiente e cornice. I club attori: Reggio Calabria Sud, Presidente Dr. Francesco Nieddu del Rio, estensore Prof. Massimiliano Ferrara; Roma Cassia, Presidente Dr. Piero Cacace, estensore Ing. Francesco Martinelli. Il Distretto ospitante rappresentato da: PDG Prof. Vito Rosano coordinatore Zona 12 (Malta, Albania, Italia, S.Marino), Assistente del DG Ing. Pino Bova, Istruttore distrettuale Luciano Lucania. L’Università Per Stranieri di R.C. con il suo Magnifico Rettore il Prof. Salvatore Berlingò. Il Master: attraverso l’incontro ed il confronto di esperienze e conoscenze delle lingue e della cultura mediterranea, in vista dei crescenti flussi migratori, è finalizzato a promuovere una progressiva integrazione delle relazioni euro-mediterranee. Avrà obiettivi formativi e professionali, con 4 macromoduli e 23 micromoduli, su lingue (italiano, arabo e inglese avanzato), giurisprudenza internazionale, economia politica e diplomazia. Sarà un master di II° livello (post-laurea), ospiterà 60 masterini; verranno di seguito i gemellaggi con club di paesi esteri delPiero Cacace e l’Area interessata, il piano economico (e speriamo le borse di Francesco Nieddu del Rio firmano l’ Accordo studio della R.F.). Una sfida superba, ha detto Ferrara; le fondazioni assicurano la conservazione nel tempo del fabbricato, ha detto in chiave allegorica Martinelli e poi Berlingò; il Rotary quale intermediario di pace e progresso culturale, ha detto ancora Martinelli. Noi rientriamo a Roma con il cuore colmo di cose belle: quel seme gettato sul tavolo delle firme verso 60 giovani laureati che poi condivideranno e diffonderanno operativamente i nostri ideali; il sole, i colori, l’arte e le leccornie di una terra incantevole; l’ospitalità dei soci del Club locale che ci ha accolto, coccolato, deliziato dal momento in cui abbiamo messo piede nel loro aeroporto fino a quello in cui ci siamo ritornati (accompagnati da loro) per ripartire: sì tutto ciò è Rotary. 40 R.C. Roma Castelli Romani 6° FORUM - Ricerca Scientifica e Diffusione dell’Innovazione di Franco Bronzini Il 14 ottobre, con largo anticipo rispetto alle precedenti edizioni, il Rotary club Roma Castelli Romani, ha inteso organizzare con l’Istituto Neurotraumatologico Italiano (I.N.I.) e con il contributo della Regione Lazio, il suo sesto Forum. Ancora una volta, è stato posto all’attenzione dei cittadini e degli operatori locali, un tema di indubbio interesse.“ Il diabete mellito una malattia subdola di esteso impatto sociale, stato dell’arte, ricerca e prospettive future”. Così titolavano i manifesti e gli articoli dei numerosi giornali della provincia romana che hanno voluto esaltare l’evento. Una malattia che si insinua in larghe fasce di età, con un crescendo che sembra non arrestarsi anche tra i giovani. L’incontro si è tenuto tra rotariani, medici, operatori sanitari, politici ma soprattutto con molti cittadini evidentemente interessati a questo tema. L’Aula Magna dell’I.N.I. di Grottaferrata era interamente occupata da persone attente ad ascoltare l’intervento di apertura dei lavori del presidente del club, Franco Lupi e degli assessori del comune di Marino e Grottaferrata, nonché a compiacersi della presenza dei due Consiglieri della Regione Lazio, Onorevoli, V.Rinaldi e F.Desideri. Il presidente Franco Lupi ha ricordato anche un’importante iniziativa del club, fatta in collaborazione con la Croce Rossa afferente al comune di Marino e con il diretto interessamento dell’assessore alla sanità, Dr. Guerra. Tra il mese di settembre e in parte di ottobre, nelle farmacie comunali dei comuni di Marino, Grottaferrata, Frascati, gratuitamente sono stati effettuati dei prelievi sanguigni tra i cittadini per verificarne il tasso glicemico. Gli interessanti risultati sono stati poi commentati anche dagli specialisti intervenuti direttamente al Forum in quanto relatori. Infatti sono stati focalizzati i vari aspetti delle problematiche inerenti al diabete e al preoccupante dato statistico fornito dall’O.M.S. secondo cui nel 2025, viene ipotizzato solo in Italia, un diabetico su dieci persone. Gli interventi che si sono susseguiti, hanno chiarito come il diabete si manifesta dal punto di vista clinico e sintomatologico, quali strumenti preventivi sono necessari per contenerlo, medicinali di vecchia e nuova generazione posti a confronto, complicanze cardiache e vascolari e approcci terapeutici e chirurgici. Insomma una tale vastità di argomentazioni che hanno tenuto incollati alle poltrone la stragrande maggioranza degli intervenuti. Quindi un plauso al Prof. Andrea Fabbri, moderatore e grande esperto endocrinologo. Al Prof. Aldo Di Alesio, diabetologo, al Prof. Elios Russo, nefrologo, al Dr. Alessio Pederzoli, chirurgo vascoDa sinistra: Prof. A. Di Alesio, Dr. A. Stipo, Prof. A. Fabbri, lare e al Dr. Antonino Stipo, cardiologo. Un particolail presidente F. Lupi, re ringraziamento al coordinatore Dr. Raffaele ScalDr. R. Scalpone, Dr. A. Pederzoli, Prof. E. Russo. pone dell’INI. Tutti hanno contribuito a tenere alto il livello dei temi affrontati, e tutti hanno ricevuto i meritati applausi e apprezzamenti da parte dei presenti. Numerose poi sono state le domande da parte del pubblico presente in sala, ovviamente tutte pertinenti ed interessanti, e alle quali i relatori non si sono certo sottratti. Il presidente del club Franco Lupi, evidentemente soddisfatto, ha chiuso i lavori del Forum, donando ai relatori una riproduzione di una stampa antica sul paesaggio castellano. R.C. Cerveteri Ladispoli Venerdì 27 ottobre ha organizzato per tutti, al solo scopo didattico, una rappresentazione sul Nuovo Mondo del Volo, all’avia superfice di S.Germano, Ceri. Validi docenti e piloti sportivi hanno illustrato i concetti, le tecniche, i metodi, le leggi fisiche, le problematiche del volare. Erano a disposizione (in forma statica) aerei a 3 assi, deltaplani pendolari motorizzati, paramotori. 41 VOCE del ROTARY Novembre 2006 Note e Notizie dai Club R.C. Roma Olgiata Isola di Socotra. Il progetto di donazione di una incubatrice ed un’isola (Socotra, Yemen) dove muoiono ogni anno decine e decine di bambini nati prematuri, per mancanza di apparecchiature mediche idonee, è stato lo spunto per l’allestimento di un documentario, proiettato in tutte le classi di due scuole elementari sul territorio. L’isola di Socotra, e le immagini prese dal prof. Metello Jacobini al ritorno dal suo lungo viaggio in quelle terre (un paradiso terrestre, dichiarato “patrimonio dell’umanità”). Accanto: la pagina del Mensile del Club con testo ed immagini dell’evento. “Scuole Sicure” Il progetto ha per scopo di illustrare alle insegnanti elementi di Primo Soccorso nelle scuole. Nelle immagini, tratte dal mensile del Club, momenti vissuti con le insegnanti di due scuole per aiutarle ad affrontare la loro vita quotidiana in mezzo ai bambini, anche con il bagaglio di nozioni di primo Soccorso, secondo linee guida internazionali. Il manifesto Poster Al 50° Congresso 42 R.C. Roma Nord Ovest Il Premio Casalegno si rinnova per diventare più“rotariano” Immagine del cartoncino-invito Premio 2005-2006 di Giorgio Castellucci Presidente Roma Nord Ovest Tutti gli amici rotariani dei Club romani sicuramente conoscono il Premio Casalegno, istituito dal Club Roma Nord Ovest nel 1981, come premio di giornalismo, intitolato alla memoria di Carlo Casalegno, vice Direttore del quotidiano “La Stampa”, assassinato dalle brigate rosse. Con tale premio si è inteso onorare, nel ricordo di un uomo che ha servito la propria professione, e con essa la società, fino all’estremo sacrificio, giornalisti italiani e stranieri che avevano informato la propria attività all’ideale rotariano del servizio al di là di ogni interesse personale. Dopo 28 edizioni (i primi due anni sono state doppie) risultano premiati molti dei più noti giornalisti degli ultimi anni come Jacobelli, Zavoli, Vespa, Bocca, Spadolini, Montanelli, Levi, Rossella etc.. La tradizione del Premio ha sempre visto ripetersi la commemorazione del giornalista Casalegno come prologo della successiva premiazione del prescelto, all’esito di una votazione che, come sapete, coinvolge tutti i rotariani d’Italia. Oggi, dopo 25 anni, i soci del Club che ha fondato e gestisce in totale autonomia il Premio, hanno avvertito la necessità di modificare alcuni contenuti del Premio stesso, per renderlo più efficace ed attuale. Anzitutto premetto che certamente intendiamo conservare il nome di Carlo Casalegno, che resta un eccezionale prototipo di professionalità impegnata nella difesa di fondamentali valori sociali. Vogliamo però estrapolare, da questo eccezionale personaggio, quei valori etici che in quanto universali, non sono espressi solo dalla categoria dei giornalisti cui Casalegno apparteneva. Riteniamo di più ampio respiro rivolgere il Premio a qualunque persona, istituzione ed Organizzazione italiana o straniera, che abbia operato in armonia con gli ideali di comprensione ed amicizia, ai quali si inspira l’azione del Rotary International, comunicandone così lo spirito di servizio. Il Premio sarà pertanto, da quest’anno, un premio alla comunicazione dei valori etici, intesi come lealtà, rispetto delle regole ed impegno per gli altri, che da sempre il Rotary sostiene e diffonde, concentrandoli nel Da immagini motto “servire al di sopra di ogni interesse personale. di anni passati: Vorremmo pertanto candidare al premio qualunque persona o istituzioil Senatore G. Andreotti consegna il premio al ne, abbia operato nell’ambito della sua attività, nel rispetto di tali prinGiornalista Carlo Rossella cipi, comunicando un esempio di comportamento etico che diventa così anche un esempio di ciò che il Rotary intende comunicare, per migliorare la qualità della vita di tutti. In questo modo, senza nulla togliere alla illuminante persona di Carlo Casalegno, che resta sempre il nostro archetipo, intendiamo premiare non solo giornalisti, considerati i limiti che una unica categoria professionale determinano, ma chiunque abbia data alla collettività un messaggio, con i suoi comportamenti, coincidente con l’etica rotariana. Al nostro premiato dovremmo poter porre le note 4 domande, di cui al documento del 1932, ed ottenere le risposte che ogni rotariano deve poter dare. Riteniamo quindi che tale allargamento dei candidabili al Premio, sulla base del richiamo dei valori rotariani, nel ricordo dell’esempio di Carlo Casalegno, sia un modo migliore per far conoscere la nostra Associazione all’esterno. Circa le modalità di svolgimento del Premio, poco è cambiato, perché in sostanza l’unica differenza è che il Comitato organizzatore sceglie preliminarmente le categorie entro le quali la Giuria, anch’essa nominata dallo stesso organo, deve individuare la terna dei candidati da sottoporre al giudizio di tutti i rotariani d’Italia. La stessa Giuria può richiedere a tutti i club nazionali di concorrere alla designazione dei candidati, nell’ambito delle categorie predeterminate. Pensiamo così di avere rispettato lo spirito originario del Premio, dando però allo stesso un più ampio respiro, coerentemente con i valori che il Rotary sostiene e diffonde. Il Roma Nord Ovest si farà carico, come ogni anno, di organizzare il Premio, ma confida nella partecipazione di tutti i Club del Distretto 2080 alla cerimonia di premiazione, che si terrà probabilmente in Campidoglio il giorno 10 maggio 2007, per poi chiudere con una conviviale in interclub. Generoso sponsor della nuova edizione 2007 del Premio Carlo Casalegno sarà la NOVASIM SpA, società di intermediazione mobiliare che ha già convenuto un accordo in tal senso con il Club. 43 VOCE del ROTARY Novembre 2006 Note e Notizie dai Club R.C. Roma Nord Ovest R.C. Pomezia Lavinium Un pozzo per la vita In viaggio con i neutrini di Anna de Gasperis, Carlo del Bò di Tommaso Gramiccia Se è vero, e noi rotariani lo sentiamo nel nostro intimo, che la missione del Rotary è diffondere il valore del “servizio”, motore e propulsore ideale di ogni attività (art. 4 - Statuto del R.I.), vogliamo portare a conoscenza di tutti l’iniziativa umanitaria che il Rotary Club Roma Nord Ovest sta attuando dall’anno sociale 2005/2006. Premesso che, nell’ambito della lotta all’analfabetismo intrapresa dal Rotary International, i Club si sono uniti per rendere possibile il progetto promosso dal proprio Distretto 2080 per la costruzione di una scuola in Etiopia nella regione del Tigray, avvalendosi della collaborazione su quel territorio dell’Associazione Save the Children, possiamo adesso rendere noto che per iniziativa del Rotary Club Roma Nord Ovest il villaggio nel quale è già operativa la scuola (vedi pag. 36) può da oggi contare anche sul totale finanziamento di un pozzo idrico che contribuirà a dare umano sollievo a tutta la comunità del luogo. La costruzione di un pozzo rafforza in modo determinante l’intervento del Rotary nel Tigray, Distretto di Enderta. Gli abitanti delle zone rurali povere dell’Etiopia, ed in particolare i bambini, sono assai vulnerabili alle carenze idriche perché la maggior parte di loro utilizza per l’uso domestico fonti non protette e l’acqua dei fiumi. Di conseguenza alcuni problemi sanitari legati alla carenza di acqua, quali le malattie diarroiche, le infezioni della pelle, ed altri, sono diffusissimi. Inoltre, lo scarso livello di conoscenza delle principali norme igieniche rappresenta un’altra fonte di problemi sanitari negli ambienti rurali e queste situazioni colpiscono in modo particolarmente grave le madri e i bambini. La realizzazione di un pozzo era uno degli obiettivi del Rotary Club Roma Nord Ovest che il Presidente Giorgio Castellucci, nella relazione programmatica, aveva indicato come attività prioritaria del suo anno rotariano, in linea con le indicazioni del R.I. Successivamente è stata messa a fuoco l’iniziativa col ritenere opportuno fornire un’ulteriore possibilità di vita e di sviluppo proprio nel luogo dove è stata costruita la scuola. Un grazie particolare deve andare al socio Sergio Giovannetti che ha dato il suo convinto e fattivo supporto al perseguimen- Il Prof. Borgia è titolare della cattedra di fisica all’Università “La Sapienza” e ricercatore al CERN di Ginevra e all’INFN che gestisce i Laboratori Nazionali del Gran Sasso. Lo scorso 11 settembre, notizia riportata da tutti i media nazionali ed esteri, un fascio di neutrini è stato “sparato” dall’acceleratore SPS del CERN sulla traiettoria rettilinea fino al Gran Sasso. L’esperimento effettuato rappresenta la prova definitiva sull’esistenza della massa dei neutrini e fornirà importanti conclusioni sulle origini e il destino dell’universo. Il prof. Borgia - tra i nostri maggiori ricercatori di fisica delle particelle a livello internazionale - ha ripercorso il “viaggio “storico” dei neutrini. Il nome a questa particella “fantasma” fu dato da Enrico Fermi nel 1933 per distinguerlo dai neutroni. Ci vollero ben 22 anni per arrivare ad ingegnare un esperimento che segnalasse la presenza “attiva” dei neutrini. I neutrini, ha spiegato il prof. Borgia all’attenta assemblea di rotariani, hanno una presenza diffusa nell’universo, hanno un’energia cosi bassa da non provocare alcun effetto misurabile con gli strumenti più sofisticati. I neutrini diffusi in tutto l’universo di bassissima energia sono residui “archeologici” dei primi istanti del Big Bang. Le Supernove, ha proseguito il professore, stelle grandi almeno dieci volte il sole, alla fine della loro storia collassano e l’energia di questo collasso è trasportata per il 99% dai neutrini e solo l’1 % dal lampo di luce visibile che segnala l’esplosione. I reattori nucleari e gli acceleratori sono le sorgenti artificiali di neutrini. Al laboratorio europeo del CERN a Ginevra, l’acceleratore SPS produce un fascio di neutrini nella direzione del Gran Sasso distante circa 700 Km. L’11 settembre 2006 i primi neutrini generati al CERN sono arrivati al Gran Sasso, al laboratorio sotterraneo dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare attraversando l’apparato sperimentale dedicato alla loro misura, OPERA. L’universo ha proseguito il professore è in continua evoluzione, quello che a noi appare è soltanto l’1% dello spazio il resto è to di tale obiettivo. Con il pensiero rivolto in particolare ai tanti bambini che potranno usufruirne, il Presidente Castellucci nella conviviale del 19 ottobre ha voluto dare al Club e agli ospiti presenti l’importante notizia che il Distretto di Enderta, Tigray Meridionale, avrebbe goduto di questa umanitaria realizzazione resa possibile dal contributo di E 11.000,00 elargito dalla Società Acqualatina SpA del Gruppo Veolia Water, e dal supporto all’operatività fornito da Save the Children, che realizzerà il progetto con la sua equipe di costruzioni in collaborazione con il governo locale e con la partecipazione del personale scolastico. Il Socio Sergio Giovannetti ha presentato quindi ai convenuti della serata il Dott. Silvano Morandi Amministratore Delegato della Società Acqualatina, il quale con parole toccanti ha spiegato i motivi della generosa elargizione e ha voluto esprimere la soddisfazione di aver contribuito ad aiutare proprio quei bambini che in questo periodo stanno iniziando a frequentare la scuola voluta da tutti i Rotariani del Distretto. Nella stessa serata conviviale la Dottoressa Cristina Onufrio di Save the Children ha spiegato le procedure messe già in atto e quanto rimane da avviare per la realizzazione del pozzo i cui tempi di trivellazione dovrebbero essere comunque brevi in quanto si avvantaggiano di studi geologici in fase conclusiva. Il Rotary Club Roma Nord Ovest può giustamente essere fiero del contributo dato per alleviare, per forza di cose in una piccola area, uno dei più grossi problemi che affliggono l’umanità. Questo ci fa sentire tutti più utili e ci rende più sereni. Lo spirito rotariano è ancora una volta premiante e non dimentichiamo che “ una goccia d’acqua costanFoto “Save the Children” te fa crescere una quercia”. 44 “materia oscura”, invisibile. Al di là dello spazio ci potrebbe essere una “extradimensione” e la materia oscura ne potrebbe far parte; se questa potrebbe essere composta da neutrini la risposta è negativa, ma certamente il ruolo dei neutrini nella storia e nella comprensione dell’universo non è insignificante. Tutto ciò ripropone l’origine dell’universo e le sue implicazioni religiose. La complessità dei fenomeni fisici, ha concluso il professore, non deve provocare un allontanamento dalla loro comprensione. Al contrario è necessario capire la scienza e le sue implicazioni. Non bisogna lasciare che le suggestioni e le false interpretazioni c’inducono a timori ingiustificati e rifiuto della conoscenza. La scienza non è né “buona” né “malvagia”. E’ l’uso che ne fa l’uomo che la rende tale. *** Il Presidente del Club Tomassino Gramiccia dopo aver ringraziato il prof. Borgia, ha finito dicendo che lo spirito di quest’iniziativa s’inserisce nell’ambito del suo programma d’approfondimento culturale e scientifico. Le iniziative proseguiranno con altre relazioni di ricercatori e con le visite al CERN a Ginevra e ai Laboratori sotterranei del Gran Sasso. Attraverso il sistema solare: dal Sole a Sedna di Tommaso Gramiccia Il prof. Luciano Iess, docente del corso di strumentazione spaziale presso la Scuola di specializzazione d’Ingegneria Aerospaziale dell’Università “La Sapienza”, nel corso della conferenza del 17 ottobre, ha illustrato i recenti sviluppi delle esplorazioni planetarie, con le eccezionali immagini trasmesse dalle sonde spaziali e le interessanti simulazioni che hanno mostrato il lancio, “l’atterraggio”, e il lavoro delle sonde spaziali su remoti pianeti. Le immagini hanno rinnovato a tutti i presenti il fascino della scoperta e dell’avventura. Il Professore ha spiegato che con l’eccezione di Plutone, l’esplorazione del sistema solare, mediante navicelle robotizzate, ha ormai raggiunto tutti i pianeti ed anche alcuni asteroidi e comete. Marte e Saturno visitati di recente da sonde europee ed americane, sono stati oggetto d’osservazioni accurate che hanno assai ampliato la nostra comprensione non solo di quei pianeti ma anche dei processi di formazione del sistema solare. Nuove e più ardite missioni ha proseguito il professore sono in programma verso Mercurio, il sole e gli oggetti che si trovano oltre l’orbita di Plutone. L’attento interesse suscitato e dalla relazione e dalle splendide immagini della NASA porterà il Club ad organizzare un secondo incontro nei prossimi mesi. Questa iniziativa s’inserisce nell’ambito del programma del mese di ottobre che il Rotary club Pomezia Lavinium ha dedicato alla scienza e al più ampio programma culturale e scientifico che caratterizzerà l’intero anno rotariano. I prossimi mesi vedranno il club impegnato in importanti iniziative a livello territoriale ed internazionale per un ruolo concreto non solo a favore d’interventi umanitari ma anche di amicizia e di collaborazione. 45 VOCE del ROTARY Novembre 2006 Note e Notizie dai Club R.C. Roma Sud Est IL 50° CONGRESSO? STREPITOSO!!! di Paola Santini Paggi Strepitoso!!! Questo è l’aggettivo che meglio si attaglia al 50° Congresso – R.I. Distretto 2080 che ci invitava a dibattere su un tema particolarmente attuale: “La professionalità etica, presupposto del servizio del Rotary”. Volutamente “anticipato” dal Governatore Ivaldi, si è svolto, infatti, dal 28 settembre al 1° ottobre 2006: un evento nel quale, in prima persona, ha investito il suo forte impegno, unito al puntuale e continuo lavoro di tutto il Comitato per la Conferenza Distrettuale. Innanzitutto, la scelta della “location”: Forte Village a Pula. Ne vogliamo parlare? Siamo rimasti per quattro giorni, a lavorare alacremente, con lo sguardo che tra una conferenza ed una riunione si posava sulla vegetazione circostante, verde e lussureggiante, con a disposizione – nella mezza giornata di relax - un mare che “bellocosìsoloinSardegna”, e la possibilità di proseguire il pomeriggio, ritemprandoci con un percorso mirato alle Terme, comprensivo di piscina di “olio di mare” e la sera, dopo cena tutti, e sottolineo tutti, a ritrovarci in discoteca ! Paola Santini ed il Governatore Il risultato? Un Congresso moderno, dinamico nella forma, ma tradizionale nell’impor(foto di Salvatore Mereu) tanza dei contenuti, che ben ha saputo coniugare il nuovo alla continuità: l’informazione rotariana all’amicizia, alla sana distrazione. Ci è stata offerta una ulteriore opportunità per saperne di più sul Rotary ed attraverso questo approfondimento, siamo stati in grado di raggiungere una maggiore consapevolezza di appartenenza e di impegno nel “Servire al di sopra di ogni interesse personale”. Tema dell’etica ampiamente sviluppato, nella relazione introduttiva del Governatore e di tutti gli altri Relatori: è stato un crescendo di considerazioni, ammonimenti, ricerche e realizzazioni nei vari settori: abbiamo sentito parlare di etica nell’Avvocatura, nella professione di imprenditore, nel campo della biomedica e della Magistratura. Momento particolarmente significativo è stato quello assegnato ad alcuni Club per illustrare le loro iniziative di servizio. Nel corso di un intervento molto apprezzato il vostro Presidente del nostro Club ha evidenziato l’entità di tutto rispetto delle risorse destinate nell’Anno rotariano 2005-2006 alle attività in campo culturale, educativo ed umanitario (circa 76.000 euro) ed illustrato i progetti per: – “Alfabetizzazione” presso la baraccopoli di Huruma, Nairobi “Imparare giocando”; – “Risorse Idriche”: la potabilizzazione dell’acqua ad Ismani in Tanzania; – “Adozioni a distanza”: a Jandira in Brasile; – “Salvabebè-Salvamamme”: l’ascolto e il sostegno delle mamme in difficoltà ed i loro bambini, di prossima apertura presso l’Ospedale San Camillo. Il pensiero espresso da Mons. Gesuino Prost nell’omelia durante la S. Messa della domenica, giorno di chiusura del Congresso, indicava l’esistenza di un filo conduttore di eticità che tanto pervade la religione, quanto lo si ritrova nella buona pratica professionale e nel Rotary, perché “quando si opera al servizio degli altri, si tratta sempre di condivisione fraterna”. cipazione di rotariani alla vita della struttura o alla ricerca di soluzioni per i più diversi problemi che sorgono in una situazione così complessa, o anche soltanto attraverso la presenza, di tanto in tanto. L’iniziativa mette insieme bambini e famigliari serbi, kossovari, cristiani e musulmani che, hanno vissuto esperienze terribili, e le vivono ancora nella malattia. Ci dimostrano come sia possibile convivere a dispetto delle montagne di pregiudizi politici etnici e culturali: possiamo vedere Eddy del Burundi, cui è stata chirurgicamente corretta una grave malformazione, giocare con Vadim un biondo ucraino e con Nesim, un kossovaro orfano di entrambi i genitori. I nostri amici volontari, vedono premiati i loro sforzi, non solo per le guarigioni – come nel caso di Dalila - ma per le convivenze che non è esagerato definire storiche fra famiglie bosniache serbe croate, kossovare e, ora, anche irachene e libanesi. C’è bisogno di qualcosa di più per dimostrare la coerenza con la finalità di promuovere la pace attraverso la conoscenza? Facciamo in modo che la Casa possa continuare a vivere! La nostra è una notizia e un appello! Chiediamo ad altri amici rotariani di contribuire anche con idee, soprattutto per alcune patologie che richiedono cure molto lunghe - mentre l’efficacia della casa di accoglienza sta nella sua capacità di dare ospitalità per il periodo di terapia, rimandare piccoli e famigliari nei loro paesi, pronti a riprenderli per i cicli successivi. A tutt’oggi i bambini assistiti in questo modo hanno superato il numero di cento. [email protected] R.C. Rieti Progetto rotary per il territorio: “Tre giorni al Terminillo per il rilancio della Stazione turistica” 26-27-28 Gennaio 2007 – Alloggio Hotel Cristallo 4 stelle – Costo per persona E 290,00 Termine ultimo per le iscrizioni: 15.12.2006 Prenotazioni c/o ABACO Immobiliare - tel. 0746 270180 - Si prega di versare la quota subito dopo la prenotazione presso Cassa di Risparmio di Rieti - Agenzia n° 2 - Rieti c/c-000000101087 CIN- S ABI - 06280 CAB - 14603 La quota comprende: Cena del 26 e pernottamento, pensione completa del 28, colazione e pranzo del 29. Nei pasti sono compresi bevande, acqua e vino. Nel pacchetto sono inoltre compresi: quota d’iscrizione alla gara di slalom o fondo; ingresso libero per le serate del 27 e 28 alla discoteca pub dell’hotel “Cristallo cafè”; assicurazione responsablità civile per la durata del progetto. L’assicurazione infortuni è a carico di ogni partecipante; skipass mattiniero per i giorni 27-28 Programma per chi non gareggia e non assiste alle gare: sabato 27 Gennaio: partenza ore 09,30/10,00 visita guidata alla Rieti sotterranea; rientro ore 13,00-13,30. Iscrizione contestuale alla prenotazione. Per la visita occorrono almeno 20 iscrizioni. PROGRAMMA DI MASSIMA Venerdì 26 Gennaio dalle ore 15,00/19,30 registrazione partecipanti, registrazione alle gare, pomeriggio libero. R.C. Viterbo Ciminia Casa di Accoglienza Nonna Anna di Vincenzo Marco Jorio È il terzo anno che il nostro Club, sostiene la Casa d’Accoglienza di Capranica, nata da un gesto generoso di cinque volontari della Croce Rossa, capeggiati da un medico, ora rotariano del Viterbo Ciminia. Dalila aveva cinque anni, si era ammalata di leucemia subito dopo l’arrivo in Bosnia, nel giugno del 1999. Sottoposta alle prime cure all’ospedale militare di Sarajevo, le sua gravi condizioni richiedevano però strutture adeguate. Di cui gli ufficiali medici Italiani non potevano disporre. L’appello lanciato dai militari viene raccolto dal dottor Giampietro e da altri cinque volontari della Croce Rossa: di qui la decisione impulsiva di portare Dalila in Italia, che salva la vita alla bambina e da inizio a quella della Casa “Nonna Anna”. In termini rotariani, abbiamo poi realizzato un progetto di solidarietà (sanità e fame) con riferimento alla struttura basata sul nostro territorio; in pratica si tratta di collaborare alla gestione della casa d’accoglienza, sia fornendo i necessari contributi in denaro – raccolti attraverso l’ideazione e realizzazione di eventi (gara di golf, concorso fotografico) – sia attraverso la parte- 46 Sabato 27 Gennaio Domenica 28 Gennaio MATTINA Ore 09,00 Colazione Ore 09,00 Colazione Ore 09,30 S.Messa Chiesa S. Francesco Ore 19,30 Conferenza sul monte Terminillo Ore 10,00 assegnazione pettorali, gara di slalom riservata a rotariani, familiari, rotaractiani non iscritti Fisi Ore 20,30/21,00 Conviviale Ore 13,00-13,30 Pranzo MATTINATA LIBERA Ore 13,00-13,30 Pranzo -Saluti di arrivederci-Rilascio camere- Partenze Ore 23,00 Discoteca POMERIGGIO Ore 15,00 Trasferimento località 5 confini- assegnazione pettorali- gara di fondo riservata a rotariani, familiari, rotaractiani non iscritti Fisi Ore 20,30 Cena di gala – premiazioni Ore 23,00 Discoteca AL DIFUORI DEL PACCHETTO: Pasti E 35,00 a persona - Iscrizione alle gare E 10,00 per gara a persona IL PROGRAMMA POTREBBE ESSERE SOGGETTO A VARIAZIONI 47 VOCE del ROTARY Novembre 2006 Note e Notizie dai Club R.C. Civitavecchia I nostri 50 anni di Riccardo M. Vianelli Le parole del presidente del RC Civitavecchia in occasione della Visita del Governatore: parole di saluto a lui rivolte oltre che ai PDG, ai Presidenti dei RC Grosseto e Cerveteri Ladispoli, ai Past President, al Segretario della Commissione Permanente del Forum della Fascia Costiera Tirrenica, al Comandante della Capitaneria di Porto di Civitavecchia, al Presidente del Lyons Civitavecchia S. Marinella Host e a tutti gli intervenuti. Le parole di R.M.Vianelli sono anche un ringraziamento al governatore R.Ivaldi ed ai presenti, per la loro “partecipazione al nostro Evento che, seppur celebrato con semplicità’, ha per noi rappresentato una tappa importante nel nostro cammino rotariano”. Cari amici rotariani, non posso che iniziare questa serata del tutto particolare, nella quale dopo tutto, si celebra una ricorrenza che viene ogni cinquanta anni, ringraziando tutti gli amici che hanno voluto che fossi io a celebrarla. Non sono moltissimi i Club rotariani che possono fregiarsi di questo titolo, che possono guardare con la maturità propria di chi è stato da tempo svezzato, un mondo rotariano che sicuramente è molto diverso da quello che vide per la prima volta mio padre nell’ottobre del 1956. Non posso dire se è migliore questo o quello di allora, semplicemente perché allora avevo soltanto otto anni e, dai discorsi sentiti in famiglia, a mala pena capivo che quei 22 signori per me un po’ troppo seri che si riunivano tutte le settimane all’Hotel Mediterraneo lo facevano per qualche ideale che ancora non potevo certo condividere, preso come ero dalle mie occupazioni scolastiche e dai giochi che erano i miei primari desideri. Nel corso degli anni, però, crescendo, ho pian piano capito che, anche se senza una grande eco pubblica (non erano ancora gli anni di TV locali quelli), quelle persone stavano accompagnando un po’, a loro modo e con le dovute proporzioni, il nostro Paese e la nostra città a diventare più civili e più maturi. Non posso fare a meno qui allora di ricordare una di quelle persone, non un locale, ma un toscano di grandissimo stile che ci veniva spesso a trovare e che, io più grande, già rotaractiano e con l’indispensabile patente, ero stato destinato a prelevare alla stazione quando, con la sua inconfondibile borsetta (oggi la definiremmo ventiquattrore) arrivava da Grosseto per celebrare la ricorrenza del nostro compleanno. Era (i nostri “padrini” grossetani ed i nostri soci più anziani lo sanno bene) il Marchese Carlo Berliri Zoppi di Zolasco, colui che aveva pensato, a metà degli anni cinquanta, in piena ricostruzione, che anche Civitavecchia avrebbe meritato di ospitare un Club facente parte di quella organizzazione internazionale alla quale egli credeva ed i cui principi ha sempre rispettato in pieno fino al giorno della sua scomparsa. Siamo in tema di ricordi ed allora mi piace ritornare a quando mio padre mi raccontava come lo avesse conosciuto quando, un giorno, si era presentato nel suo ufficio, chiedendogli se, nella città di Civitavecchia, vi fosse la possibilità di riunire professionisti, imprenditori, dirigenti ed altre persone di buona volontà per dare vita ad una associazione di provenienza americana che si chiamava Rotary International e che si prefiggeva lo scopo di servire la comunità, aiutandola a crescere nei principi della solidarietà e del rispetto delle regole. Mio padre vi credette subito, incontrando questi principi i dettami del suo vivere e lavorare di ogni giorno. Il Rotary Club Civitavecchia vide quindi la luce, con una riunione conviviale di 21 amici del comprensorio, il giorno 21 Ottobre 1956, alla presenza del Presidente del Club padrino, il Marchese Berliri Zoppi e del Governatore Salotti dell’allora Distretto 198 del Rotary International, che comprendeva ancora la Toscana assieme al Lazio ed a tutta l’Italia centrale e la Sardegna. Mio padre fu presidente per i primi tre anni ed il Club crebbe rapidamente in numero di soci ed in quantità, con l’amico Ing. 48 Antonio Amaturo (oggi socio onorario e che purtroppo per ragioni legate alla salute della moglie non è potuto essere qui con noi stasera) quale primo “assunto”, assieme al compianto Gino Valentini, dopo i soci fondatori e Paolo Franchetti (che è invece ancora a pieno titolo nostro socio) anche egli ammesso poco dopo la fondazione. Gli anni sono passati, con tutto quello che ne deriva: la società è rapidamente cambiata, il Rotary ha cercato di adeguarsi ai cambiamenti, il nostro Club ha, come è peraltro logico succeda in così tanti anni, vissuto momenti di grande importanza e visibilità ed altri meno “sfavillanti”, ma l’importante è che oggi siamo ancora qua a festeggiare un evento che, come dicevo poco fa, non è da tutti poter vantare. Oggi abbiamo anche un Club nostro “figlioccio” il Club di Cerveteri Ladispoli, che nel tempo si è saputo ritagliare una sua posizione all’interno del Distretto e che, per una singolare e piacevolissima coincidenza, è guidato quest’anno da uno dei miei più cari compagni di scuola, Claudio Panzini ed un club Rotaract che, da più di trenta anni, ci rappresenta con onore in ambito del proprio Distretto. Non posso e non voglio dire di più su quello che è stato in questi cinquanta anni, neanche soltanto per quelli che io ho vissuto da socio dopo quelli da rotaractiano e che non sono assolutamente pochi; ritengo che la storia del Club sia innanzitutto ben sintetizzata nell’opuscolo (non potevamo fare un libro, come avremmo voluto, troppi soldi per noi piccolo club e poi ne sarebbe venuto fuori un volume!) che racconta la nostra storia e che vi abbiamo consegnato. Molti degli Amici che hanno guidato il Club vi sono ancora oggi rimasti e degli altri purtroppo ne abbiamo stasera solo due, ma tutti meritano un plauso per come il Club è stato negli anni portato fino a questa ricorrenza. Non è facile, ve lo garantisce uno che è in carica da solo quattro mesi ma ha già capito quale sia il peso di questa incombenza, se si vuole lasciare qualcosa di concreto del proprio cammino. La celebrazione di questo evento odierno, sommata all’organizzazione del prestigioso Forum che si oggi tenuto è stata faticosa ma io e tutti quelli che mi hanno aiutato, sono tanti e colgo l’occasione qui per ringraziarli di cuore, lo abbiamo fatto con piacere, nella consapevolezza di celebrare il ricordo doveroso soprattutto di quei 22 pionieri che, cinquanta anni fa, hanno creduto in un ideale allora forse più facile da capire ma che oggi riconosciamo come una speranza per un mondo sempre più difficile da vivere: il servire al di sopra del proprio interesse personale. Grazie dunque a tutti e,soprattutto un pensiero commosso e riverente a Chi oggi non c’è più e purtroppo sono tanti gli Amici che ci hanno lasciato e che noi ricordiamo ogni anno nella ricorrenza del mese di novembre; grazie a tutti quelli che oggi possiamo ricordare con un pensiero di Jean Paul Sartre: “Il ricordo è l’unico paradiso dal quale non possiamo venir cacciati.”. R.M.V. 49 VOCE del ROTARY Novembre 2006 Scritti Scritti Vitalità Rotariana ALBERTO e decine e decine di progetti umanitari presentati dai Club all’ultimo congresso distrettuale, svoltosi a Pula, presso Cagliari, sono serviti a dare ancora una volta la dimostrazione della vitalità del Rotary e della vivacità dei rotariani in genere, con un impatto più che positivo nei confronti dei neofiti e degli osservatori esterni (ospiti o autorità). Dato per buono che tutti i progetti vengano realizzati, si propone un interrogativo: quanti rotariani sono stati coinvolti nella elaborazione e quanti saranno coinvolti nella realizzazione di questi progetti; più precisamente, se a tradurre in pratica gli alti ideali del Rotary (quelli che ognuno degli iscritti si è impegnato a perseguire) abbiano partecipato tutti (o, almeno, quasi tutti) i soci di ogni Club. La lamentazione principe (e, ovviamente, privata) dei presidenti (di ogni epoca) è fin troppo nota: riguarda l’abbandono alla solitudine quasi totale del “primo cittadino” del Club (o, nella più rosea delle ipotesi, dell’intero direttivo) nelle pur sempre faticose operazioni di traduzione dei progetti in realtà durante il suo mandato. E (sempre privatamente) si cercano e si propongono rimedi da attuare per ottenere un totale coinvolgimento dei soci e por riparo alla non certo plebiscitaria partecipazione alle riunioni settimanali (per non parlare di quelle straordinarie). Un male comune (che non è mezzo gaudio) per il quale, in quella specie di “pozzo di San Patrizio” che è il Manuale di procedura, esiste un qualche rimedio che però, per uno strano destino, tantissimi sembrano ignorare, se non addirittura rifiutare. E riguarda, data per scontata una buona ed equilibrata struttura del Club (se poi manca questa ognuno reciti il mea culpa), le riunioni (pag. 10 e seguenti, ed. 2004). Soprattutto nei paragrafi riguardanti i “pro- L 50 grammi” e la “conduzione delle riunioni di club”. Stabilito che l’ordine del giorno per le riunioni settimanali deve “prevedere una relazione, un elenco delle questioni da affrontare e del tempo per socializzare”, prosegue dichiarando: “Bisogna fare in modo che i programmi dei club si occupino di questioni rotariane e non solo di cose interessanti o piacevoli, per evitare che il Rotary venga percepito come un’associazione di carattere mondano”. Tanto più che poche righe prima nel trattare degli “ospiti” aveva suggerito di invitarne alle riunioni “per far vedere ai non Rotariani come funziona un club e quali sono i suoi obbiettivi”. E, dopo aver ancora proposto di tenere più stretti contatti con tutti gli altri club del distretto attraverso anche inviti reciproci, dichiara: “È inoltre necessario dedicare periodicamente delle riunioni ordinarie alla discussione delle attività in corso e degli affari interni del club”. Un ulteriore chiarimento è proposto anche dal paragrafo dedicato alla conduzione delle riunioni: premesso che in ogni club esistono soci che AIME praticano religioni diverse e opinioni di vario tipo ma che sono accomunati dal desiderio di servire il prossimo, il Manuale ricorda che “ogni club, essendo dotato di autonomia, deve far uso di buon senso nella conduzione delle proprie riunioni, attenendosi al principio rotariano della tolleranza, affinché i soci si sentano spronati a partecipare ai progetti umanitari del Rotary”. Da un lato quindi una normale vita di club durante la quale sia possibile quella “socializzazione” che rende reale la reciproca conoscenza, l’apprezzamento sia del famoso “buon carattere” del rotariano (che è uno dei motivi alla base della sua cooptazione) sia delle capacità che ognuno, titolare di una professione, è in grado di mettere al servizio del Rotary e della collettività; dall’altro un’apertura verso l’esterno non solo con la proiezione di una serie di immagini individuali, ma con l’esposizione di quelle “azioni” che ogni rotariano, assieme ad altri volonterosi come lui, sta compiendo o sta per compiere o compirà. Una vera vita rotariana, dunque, che prevede il coinvolgimento attraverso l’interesse suscitato dal dar corpo a progetti umanitari nei quali, date le premesse, non ci si può non riconoscere. Senza per questo dover rinunciare ad aggiornarsi (o rinfrescarsi la memoria) su cultura, società, scienza e quant’altro. Nel tempo che ai soci resta disponibile (questo è il suggerimento del Manuale) dopo aver fatto il punto sui propri doveri di rotariani, tra i quali spicca anche quello di essere parte integrante (e quindi attiva) a quelle iniziative destinate ad alleviare angosce e sofferenze di chi è più sfortunato o, semplicemente, a restituire ad una collettività un angolo di vita quotidiana. Così è forse più divertente trovarsi attorno a un tavolo, anche se scarsamente imbandito, come avviene quasi sempre. AERA Associazione Europea Rotary per l’Ambiente AERA è un'associazione rotariana nata nell’ambito del Rotary italiano e riconosciuta dal Rotary International, con il proponimento di divulgare la conoscenza e la salvaguardia ambientale in Italia ed in Europa. Nel giugno 1998 si è data uno statuto di associazione senza fini di lucro (ONLUS). Obiettivo primario è la promozione dello “sviluppo sostenibile” ed intende realizzare tale sua finalità tramite la diffusione dell’informazione, dell’educazione ambientale, lo sviluppo di programmi e di progetti a tutela dell’ambiente. Fanno parte e collaborano con l’A.E.R.A. i Distretti 2030, 2040, 2050, 2080, 2110 del Rotary nonché Club (Italiani e francesi) e singoli rotariani. Molte le iniziative ad oggi realizzate. Alcune di esse: • Progetto Ronda Verde: monitoraggio ambientale (“Giardini di Ninfa”, provincia di Latina); lo studio rappresenta un modello applicabile in altri luoghi. • Censimento Rotariani professionalmente impegnati in problematiche ambientali e disponibili a contribuire alle attività AERA (già oltre 140 sul territorio nazionale). • Pubblicazione delle “NORME AMBIENTALI”, ovvero un memento degli obblighi e delle scadenze relative a carico degli imprenditori, nelle varie tematiche ambientali. • Convegno su “Ambiente e occupazione”, Montecitorio, Roma • Progetto “Castello Sforzesco”, Milano: ristrutturazione e manutenzione del Cortile Ducale per ricrearne lo splendore originale • Partecipazione al FORUM Internazionale Regione Antartica (Ushuaia, Argentina) • Partecipazione alla consegna al WWF di una parte della Villa Pao- • • • • • • • • • • • • • lina restaurata dal RC Asti con il patrocinio di AERA Progetto PELAGOS: studio della normativa legislativa internazionale e determinazione dei parametri tecnici per la realizzazione di un parco pelagico marino nel bacino ligure-provenzale, con il patrocinio del Principe di Monaco e del Museo Oceanografico di Montecarlo. Progetto “Recupero di un bosco” (Ceriana, Imola), da ceduo a piante di alto fusto ( salvaguardia ambiente, riduzione incendi, commercializzazione legname, posti di lavoro). Progetto applicabile in tutta Italia, suscettibile di fondi UE. Progetto APE. Contributo a ricerche stratosferiche sul “buco nell’ozono” Convegno Città policentrica Fuochi estivi in sardegna (genesi, prevenzione, motivazioni) Sillabari delle foreste (formazione per le scuole) Duna Feniglia.Contributo agli interventi di ripopolamento florovivaistico. Yachting Club of Rotarians (IYFR): iniziativa per un uso ecologico dei mezzi marini Giornata Touring Scuola (1998 e 2000): iniziative per informare gli studenti le aree di eccellenza dei paesi dell’UE e capire meglio l’Europa che li aspetta. Rifugio regina Margherita-Monte Rosa: salvaguardia ambientale e soddisfazione del turista Giornata Mondiale dell’Ambiente (Torino, 2001). Collaborazione all’organizzazione. Convegni “Innovazione amica dell’ambiente” (con Politecnico di Milano e Legambiente) Partecipazione al Forum “Rischio rifiuti, prevenzione e recupero: le strategie per il futuro (RC Trani, D.2110) • Premio di laurea su tesi ambientali (annuale) • Premio Acque Pulite ad aziende che con interventi impiantistici contribuiscono al miglioramento ambientale. • Forum “ il Lazio: i suoi rifiuti, i suoi impianti” (RC Frosinone, Latina, Rieti, Viterbo – D.2080) • Il Rotaract 2040 diviene socio di AERA e organizza mostra itinerante su “Energia in mostra” e Rotaract 2050 organizza il Convegno “Idrogeno” (Univ. Di brescia). Successivamente AERA organizza altro Convegno sull’Idrogeno in collaborazione con FAST e H2It. • Convegno organizzato su “ Fonti energetiche leggere” (D.2040, Mi 1 e Politecnico Milano) • Convegno organizzato su “Sicurezza e ambiente. Effetti sulla salute e sul territorio” • Convegno organizzato su “Il nucleare mondo. Nucleare in Italia?” con FAST Fed. Ass. Scientifiche e Tec., con RI, H2It- Ass. it. Idrogeno e celle a combustibile. Tra le iniziative in corso di realizzazione si cita: • Restauro delle chiuse dell’Adda (Leonardesche) per consentire la navigazione da Imbersago a Trezzo d’Adda. 51 VOCE del ROTARY Novembre 2006 Da Good News Agency • Progetto fiume Seveso: iniziativa del RC Varedo e del Severo (salvaguardi natura) • Forum fascia costiera (D.20802070-2030) • Progetto “Adotta un bacino”: analisi delle variabili dei corsi d’acqua (prevenzione) • Progetto Parco dell’Asinara: oasi di pregio, con la collaborazione del- la Guardia Forestale, al posto del vecchio penitenziario dimesso. • Progetto “Più terra meno fame”: studio specie agricole per zone desertiche africane (D.2050) • Progetto Marciapiedi puliti: sensibilizzazione ad un corretto uso delle attrezzature di pulizia comunali ed individuali per le deiezioni canine (D.2040) • Progetto Mozia (TP): inserimento dell’area nel patrimonio dell’Umanità (Unisco). D.2080 e 2110. • Supporto “Organizzazione Convegni” di AERA, in chiave di Knowhow tecnico e scientifico, a coloro che intendono realizzare manifestazioni a carattere ambientale. • Progetti “Restauro Foreste”: in corso (D.2070) AERA Una attività qualificata e qualificante per un’Associazione che si pone come obiettivo di porsi al servizio della popolazione e del territorio, indicando con realizzazioni pratiche la via che, ripetutala da altri, possa portare ad una migliore qualità della vita. VOCE DEL ROTARY ringrazia, per la documentazione, il Dott.Ing. Antonio Scognamiglio TCL – AMBIENTE Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma Commissione Ambiente e Territorio, Inquinamento da Fattori Fisici. Good News Agency Opera per lo sviluppo delle coscienze e promuove una cultura della pace nella prospettiva del ‘villaggio globale’ basato sull’unità nella diversità e sulla condivisione. Cari Amici Rotariani, ecco in allegato il nuovo numero di Good News Agency, anno VII n.13, che è inviato gratuitamente e direttamente a 3.700 media in 48 paesi e a 2.800 organizzazioni non governative, associazioni di volontariato, scuole superiori e università, oltre a migliaia di Rotariani nel mondo. L’Ente morale editore è associato all’ONU, Department of Public Information, e riconosciuto dall’UNESCO. Frutto di puro volontariato, ogni numero è una raffica di notizie costruttive che testimoniano le risposte in atto nel mondo ai problemi del nostro tempo. Come sempre, anche questo numero include l’evidenza dell’attività del Rotary sul campo e il fatto che i media ricevano questa evidenza da un’agenzia di stampa indipendente aumenta le possibilità che sia pubblicata. Senza contare l’effetto moltiplicatore e la risonanza per il fatto che molte ONG inseriscono un link a Good News Agency o la includono nel loro proprio sito o la inoltrano a tutti i loro iscritti. Ora cari amici, ad anno scolastico iniziato, rinnovo l’invito: “Portiamo Good News Agency nelle scuole!” Questa campagna è entrata nel suo quarto anno di vita e il sostegno dei Club del Distretto 2080 è così articolato: per decisione del DG Roberto Ivaldi è stato varato un apposito progetto di servizio, coordinato dal sottoscritto, che tenderà a coinvolgere anche i Rotaractiani; uno speciale invito a tutti i Club del Distretto è stato rivolto dal Governatore, con l’accento sull’importanza di questa campagna per porgere ai giovani un’informazione positiva; il tema della campagna, unitamente ad una selezione di notizie, verrà incluso regolarmente nel mensile distrettuale Voce del Rotary. Come già avvenuto negli scorsi anni, conto che anche altri Club di altri Distretti vogliano sostenere questa campagna e presentino ai giovani delle scuole del loro territorio, tramite i professori, l’evidenza costruttiva che Good News Agency mette regolarmente in luce. Sarà sufficiente inviarmi un email con l’indirizzo delle scuole ‘reclutate’, che riceveranno regolarmente il notiziario senza alcuna formalità. Con spirito di servizio, vi saluto cordialmente e vi auguro buona lettura! Sergio Tripi Responsabile della campagna del Distretto 2080 per Good News Agency Direttore responsabile, Good News Agency Presidente dell’Ente Morale editore www.goodnewsagency.org Stralcio e/o sintesi di alcune notizie, operati liberamente da VOCE DEL ROTARY. (testi originali, autori e riferimenti sono leggibili sul sito http://www.goodnewsagency.org) Immigrazione: il dossier statistico Caritas/Migrantes fa il punto della situazione Sarà presentato il 25 ottobre prossimo, contemporaneamente in diverse città italiane, il nuovo Dossier Statistico Immigrazione, un progetto di ricerca e sensibilizzazione, che fa capo alla Caritas Italiana, alla Fondazione Migrantes e alla Caritas diocesana di Roma. Sono 100 gli autori che hanno dato il loro contributo. Tra le novità: un capitolo sui nomadi e due ricerche (sulla sindacalizzazione degli immigrati e sui mediatori culturali. www.europaregioni.it). Dossier Statistico Immigrazione 2006 a cura della Caritas diocesana di Roma, Caritas Italiana e Fondazione Migrantes: sono disponibili nel sito www.caritasroma.it la scheda sintetica del Dossier, l’introduzione del Comitato di presidenza, i capitoli integrali del Lazio e di Roma, gli interventi dei relatori alla presentazione nazionale del 25 ottobre 2006 che si è tenuta al Teatro Don Orione di Roma a partire dalle ore 10.30. (…) Le immagini sono tratte dal libro “OPERAZIONE PELAGOS” Dei Rotary Club Milano Porta Vercellina (italia) Monaco (Pricipaute de Monaco) Saint Tropez (France) stampato a cura di AERA 52 “Il Diritto a Mangiare: Una Finestra sul Mondo” Progetto educativo globale lanciato durante la Giornata Mondiale dell’Alimentazione Roma, 16 ottobre – Un nuovo progetto educativo globale è stato lanciato oggi per destare la consapevolezza della fame e del diritto al cibo tra i bambini e i giovani di tutto il mondo. All’interno dell’iniziativa in atto “Nutriamo le Menti, Combattiamo la Fame”, l’Organizzazione per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO) e l’Associazione Mondiale delle Guide e delle Ragazze Scout (WAGGGS) ha realizzato un libretto a fumetti intitolato “Il diritto di Mangiare: Una Finestra sul Mondo,” ed un manuale “Guida alle Risorse ed alle Attività” per educare i giovani e convincerli ad unirsi nella lotta alla fame e alla malnutrizione. (…) 53 VOCE del ROTARY Secondo la FAO, questo materiale presenta gli argomenti alla base del diritto al cibo in uno stile semplice, facilmente comprensibile ed accattivante per attirare l’attenzione dei giovani. Questo materiale aiuterà i giovani a comprendere che ogni individuo ha diritto ad un’alimentazione adeguata e che gli Stati, le organizzazioni dei consumatori, il settore private, le comunità e le famiglie hanno l’obbligo di contribuire a proteggere, promuovere e sostenere quel diritto. (…) http://www.fao.org/newsroom/en/news/2006/1000423/index.html Tre bambini di Seul sottoposti ad intervento cardiaco salvavita I Rotary club di Corea e Giappone insieme per fornire ai bambini di famiglie bisognose trattamenti gratuiti di malattie cardiache Seul, 15 ottobre – Due bambini provenienti da zone povere di Seul saranno sottoposti ad un intervento cardiaco salvavita il 28 ottobre alle 11:30 presso l’Ospedale Buchun Seojong a Kyung-Gi Do grazie alla generosità dei Rotary club di Corea e Giappone e della Korea Heart Foundation. I medici hanno stabilito che Woojin Park, 14 anni, e Geonyoung Park, 7 anni, soffrono di un disturbo cardiaco congenito per cui l’arteria e la vena principale del cuore sostanzialmente invertono le loro rispettive funzioni riportando il sangue ossigenato verso i polmoni; per correggere questa disfunzione potenzialmente mortale, i chirurghi del Centro Cardiaco sottoporranno i due bambini ad una operazione in tre fasi. I Rotary club in Corea coordinano il progetto attraverso il programma “Gift of Life” sponsorizzato dal Rotary e lanciato nel 1975 da soci del sodalizio a New York. Dall’anno di inizio del programma, sono stati aiutati più di 2’000 bambini di 55 Paesi. Gift of Life ha iniziato la sua attività benefica in Corea nel 2002 e da allora oltre 180 bambini di quella parte del mondo sono stati sottoposti ad interventi chirurgici. Il supporto economico al programma proviene dalla Fondazione Rotary e da alcuni Rotary club in Corea e Giappone. La Fondazione Rotary ha fornito sovvenzioni per 80’000 dollari dal 2004, mentre i contributi dai club di Corea e Giappone ammontano ad oltre 300’000 dollari. “Il progetto Gift of Life ci dà la possibilità di fare del bene ai bambini meno fortunati della nostra comunità” ha affermato Byung Seol Choi, Rotariano di Seul e uomo di punta del progetto Gift of Life. Il progetto non ha solo il merito di aver migliorato la vita dei bambini, ma ha anche rafforzato i rapporti tra i Rotary club in Corea e in Giappone. (…) I Rotary club in Seul contano di organizzare interventi chirurgici gratuiti per altri cento bambini bisognosi continuando a collaborare strettamente con la Korea Heart Foundation, Save the Children Corea e la comunità medica del Paese per raggiungere tale scopo. (…) http://www.rotary.org/newsroom/presscenter/releases/2006/289.html La comunicazione è acceleratore dello sviluppo Si apre a Roma il primo Congresso mondiale sulla comunicazione Roma, 25 ottobre - Il ruolo decisivo che ha la comunicazione nei processi di sviluppo sarà al centro del dibattito del congresso di tre giorni che si è aperto oggi presso la FAO. L’incontro, che è organizzato congiuntamente dalla FAO, dalla Banca Mondiale e dalla “Communication Initiative” ed è patrocinato dal Governo Italiano, vede la partecipazione di oltre 500 rappresentanti del mondo politico, scientifico e della comunicazione provenienti da tutto il mondo. Nel suo discorso d’apertura al primo Congresso Mondiale sulla Comunicazione per lo sviluppo (WCCD) il Direttore Generale della FAO Jacques Diouf ha affermato che comunicazione e sviluppo sostenibile sono fattori strettamente connessi tra loro. “Essi non sono che due aspetti della stessa questione...per colmare le distanze e consentire il dialogo”, ha detto. (…) La conferenza esaminerà il ruolo della comunicazione come elemento acceleratore nel campo della riduzione della povertà, della sicurezza alimentare, della salute pubblica, del buon governo e dello sviluppo sostenibile. Illustrerà esempi positivi di comunicazione innovativa e creativa e chiederà che una componente relativa alla comunicazione venga inclusa nella formulazione di tutti i progetti di sviluppo. (…) http://www.fao.org/newsroom/it/index.html L’eradicazione globale della polio dipende ora da quattro paesi I paesi liberi dalla polio cercano di proteggersi Ginevra, 12 ottobre – Il successo mondiale nell’eradicazione della polio dipende ora da quattro paesi – Afghanistan, India, Nigeria, e Pakistan – secondo il Comitato consultivo sull’eradicazione della polio (ACPE), l’ente indipendente supervisore dell’impegno per l’eradicazione. Con un vaccino mirato e metodi più rapidi per il tracking del virus, la maggior parte dei paesi recentemente colpiti da epidemie è di nuovo libera dalla polio. In alcune zone dei quattro paesi endemici, tuttavia, c’è una carenza persistente nella vaccinazione di tutti i bambini, ed i paesi liberi da polio stanno pensando a nuove misure per aiutare a proteggersi da future manifestazioni della malattia. (…) Poiché tutti i bambini nel mondo paralizzati quest’anno dalla polio sono stati infettati dal virus originatosi in uno dei quattro paesi endemici, i paesi liberi da polio stanno ora prendendo nuove misure per proteggersi. Il Ministero della Salute dell’Arabia Saudita, ad esempio, richiederà requisiti rigorosi per l’immunizzazione da polio in occasione dell’imminente pellegrinaggio alla Mecca. “L’eradicazione della polio dipende dalla fornitura del vaccino, dall’accettazione della comunità, dal finanziamento e dalla volontà politica. I primi tre presupposti ci sono. L’ultimo farà la differenza” ha detto il dottor Robert Scott, Presidente del Comitato del Rotary International PolioPlus, parlando a nome dei partners principali dell’Iniziativa per l’eradicazione della polio. Nel settore privato, il Rotary dà il maggior contributo ed è il maggior braccio volontario dell’Iniziativa, avendo contribuito con 600 milioni di dollari e innumerevoli ore di volontariato sul campo dal 1985. Il Comitato ACPE ha consigliato ai quattro paesi endemici di stabilire date realistiche per fermare la trasmissione del 54 Novembre 2006 virus sottolineando che in queste aree i progressi compiuti per raggiungere tutti i bambini sono stati solo incrementali e che questi paesi impiegheranno oltre 12 mesi per debellare la polio. http://www.who.int/mediacentre/news/releases/2006/pr56/en/index.html Contributo di 5 milioni di dollari canadesi da parte del Canada per l’eradicamento della poliomielite in Afghanistan 5 ottobre – Quest’oggi il Canada ha annunciato il suo contributo di 5 milioni di dollari canadesi (4,5 milioni di dollari USA) per l’eradicamento della poliomielite in Afghanistan. La dichiarazione è giunta in un momento in cui si devono portare avanti campagne regolari e costose di vaccinazione destinate a sette milioni di bambini in tutto il paese, a seguito dello scoppio di un’epidemia nella regione meridionale. Il conflitto che sconvolge questa parte del paese ha reso difficile raggiungere tutti i bambini, e ciò ha permesso alla malattia di ripresentarsi, soprattutto nelle province di Kandahar e Helmand. Se trascurata, la poliomielite potrebbe contagiare milioni di bimbi afgani e minacciare i paesi vicini, liberi da questa malattia. Il contributo del Canada è preziosissimo per le campagne di vaccinazione contro la poliomielite in Afghanistan, che richiedono fondi pari a 6,3 milioni di dollari USA per i prossimi sei mesi, oltre che per la vigilanza su tale malattia. Questa somma accresce il ruolo del Canada all’interno dell’Iniziativa per l’Eradicamento globale della Poliomielite, con i più di 180 milioni di dollari USA donati da questo paese, in linea con gli impegni presi durante il Summit del G8 di Gleneagles, nel 2005, e di San Pietroburgo, quest’anno. Nel 2006, le autorità afgane hanno effettuato otto campagne di vaccinazione contro la poliomielite, quattro delle quali in tutto il paese – ogni volta indirizzate a 7 milioni di bambini sotto i cinque anni – e le altre in aree ad alto rischio. Fino ad ora, l’epidemia non si è allargata dalle province meridionali di Hilmand, Kandahar, Uruzgan e Zabul alle aree dell’Afghanistan libere da questa malattia. Per assicurarsi che i bambini continuino ad essere protetti, fra il 14 ed il 16 novembre, anche nelle zone a rischio, avrà luogo un’altra campagna, che sarà seguita da altre nel corso del primo trimestre del 2007. La campagna per l’eradicamento della poliomielite è una delle poche iniziative per la salute pubblica che mantiene ancora un qualche grado di attività nelle regioni meridionali del paese. Gli operatori sanitari che lavorano sul campo operano in condizioni estremamente difficoltose e pericolose, rischiando la loro vita nello sforzo di vaccinare ogni bambino contro la poliomielite. http://www.polioeradication.org/content/general/LatestNews200610.asp#Canada Buon umore Si tu magnassi lerba assieme a noi Peppino Gallian Riuniti a consijjio l’animali se staveno a scazzà sopra ar probblema de tutti inzieme aritrovà er sistema d’esse veramente tutti uguali. Perciò mo famo come l’ommini normali che se so’ dati ‘na costituzione: c’è er governo e c’è l’opposizione pe’ rispettà li diritti naturali”. “Lo sciopero noi famo de la fame” se misero a frignà i veggetariani “ciànno rotto coi soprusi quotidiani” fecero in coro li polli der reame. “Ce convince davero poco assai er modello che ber bello tu ce vanti” je arisposero inzieme tutti quanti. “Pe’ facce uscì davero da ‘sti guai Puro a cantà attaccarono l’ucelli: “nun la volemo più ‘sta tirannia, è tempo de volà in democrazia, tutti uguali, libberi e fratelli!” faremmo certamente un passo avanti solo si tu magnassi l’erba qua co’ noi: ma questo, è naturale, nun lo voi e a nun volello certo sete in tanti”. Così… er leone, re de la foresta e da sopra a ‘n pizzo l’aquila reale dissero inzieme, ner casino generale: “eticamente… è più che giusta ‘sta protesta. “Pe’ quanto libberale sei … feroce e, pe’ natura, l’ aquila è … rapace: co’ voi nun potrà mai essece pace, manco si ‘n artro Cristo sale in croce!” 55 VOCE del ROTARY Pensieri ed immagini a cura di Claudio Marcello Rossi C’è una colpa sola: non avere la capacità di nutrirsi di luce. Abolita questa capacità, tutte le colpe sono possibili Simone Weil 56