Centri Sociali Polifunzionali Anziani
Transcript
Centri Sociali Polifunzionali Anziani
CONSORZIO DEI SERVIZI SOCIALI ALTA IRPINIA Via Torino n.30 83047 L I O N I (AV) tel. e fax: 0827/42992 – e-mail: [email protected] REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DEI CENTRI SOCIALI POLIFUNZIONALI PER ANZIANI (Regolamento regionale n. 6/2006, Legge regionale n. 11/2007, DPGR n. 16/2009) Articolo 1 (Oggetto e finalità del Regolamento) Il presente Regolamento disciplina i principi e le modalità cui devono uniformarsi la gestione, l'erogazione, i criteri di accesso agli interventi e alle prestazioni socio-assistenziali presso i Centri di aggregazione , rivolti alle persone anziane, al fine di orientare le azioni al miglioramento dei rapporti con gli utenti ed al perseguimento di obiettivi di trasparenza, efficacia, efficienza e qualità dei servizi e delle prestazioni erogate. Gli interventi sono volti al superamento dello stato di disagio e vengono erogati direttamente o anche previa eventuale formulazione di un progetto individuale, accettato dal destinatario. Gli interventi si intendono gestiti in modo da attivare intorno al bisogno sia la eventuale partecipazione dei familiari che l’integrazione con altri settori ed operatori, pubblici e privati, che operano nel campo socio - assistenziale. Nel progettare e nel gestire gli interventi di carattere socio-assistenziale-ricreativo, oggetto del presente Regolamento, si persegue la finalità di tutelare la dignità e l'autonomia delle persone anziane, prevenendone gli stati di disagio e promuovendone il benessere psico-fisico tramite una risposta personalizzata ai bisogni, nel pieno rispetto delle differenze, delle volontà e degli stili di vita espresse dai singoli. Si persegue attivamente l'integrazione dei servizi socio-assistenziali con i servizi sanitari, attraverso Accordi di Programma con l’Azienda Sanitaria AV1 di Ariano Irpino e stipule di convenzioni con il Settore Terzo. Articolo 2 (Principi sull’erogazione dei servizi - Direttiva del PCM del 27/10/94 – Sospensione) L’erogazione del servizio, da chiunque venga effettuata, verrà uniformata ai principi contenuti nella Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27/01/1994, che di seguito si riassumono. Principi Fondamentali Eguaglianza L'erogazione del servizio pubblico deve essere ispirata al principio di uguaglianza dei diritti degli utenti. Le regole riguardanti i rapporti tra utente e servizio pubblico e l'accesso al servizio pubblico devono essere uguali per tutti. Nessuna distinzione nell'erogazione del servizio può essere compiuta per motivi riguardanti sesso, razza, lingua, religione ed opinioni politiche. Va, inoltre, garantita la parità di trattamento, a uguale condizione di servizio prestato, sia fra le diverse aree geografiche di utenza, anche quando le stesse non siano agevolmente raggiungibili, sia fra le diverse categorie o fasce di utenti. L'eguaglianza va intesa come divieto di ogni ingiustificata discriminazione e non, invece, quale uniformità delle prestazioni sotto il profilo delle condizioni personali e sociali. Imparzialità L’erogatore del servizio ha l'obbligo di ispirare i propri comportamenti, nei confronti degli utenti, a criteri di obiettività, giustizia e imparzialità. In funzione di tale obbligo si interpretano le singole clausole delle condizioni generali e specifiche di erogazione del servizio e le norme regolatrici del settore. Continuità L'erogazione del servizio pubblico, nell'ambito delle modalità stabilite dalla normativa regolatrice del settore, deve essere continua, regolare e senza interruzioni. I casi di funzionamento irregolare o di interruzione del servizio devono essere espressamente regolati dalla normativa del settore. In tali casi, l’erogatore del servizio deve adottare misure volte ad arrecare agli utenti il minore disagio possibile. Partecipazione La partecipazione del cittadino alla prestazione del servizio pubblico deve essere sempre garantita, sia per tutelare il diritto alla corretta erogazione del servizio, sia per favorire la collaborazione nei confronti dell’erogatore del servizio. L'utente ha il diritto ad accedere alle informazioni che lo riguardano e che sono in possesso dell’erogatore. Detto diritto di accesso è regolato dalle modalità previste dalla Legge 7 Agosto 1990 n. 241. L'utente può produrre memorie e documenti, nonché prospettare osservazioni e formulare suggerimenti affinché si ottenga un miglioramento del servizio reso dall’erogatore che dovrà fornire immediato riscontro all'utente circa le segnalazioni e le proposte da esso prodotte. L’erogatore acquisisce periodicamente la valutazione dell'utente circa la qualità del servizio reso. Strumenti Standard L’erogatore individua i fattori determinanti gli standards di qualità e di quantità dei servizi erogati, dei quali assicura il rispetto. L'osservanza degli standard non è soggetta a condizioni. Una loro deroga è ammessa solo nei casi in cui i risultati ottenuti siano più favorevoli per i Clienti ( utenti finali e Consorzio dei Servizi Sociali “Alta Irpinia”). La definizione degli standard verrà effettuata dall’erogatore e dal Consorzio dei Servizi Sociali “Alta Irpinia” esplicitamente accettati. Gli standard proposti avranno carattere sperimentale per il primo periodo. Gli standard vengono rivisti e aggiornati per adeguarli alle nuove esigenze, tenendo sempre in considerazione l'obbligo di ridurre al minimo il disagio per l'utente Informazione degli Utenti L’erogatore assicura agli utenti serviti ogni informazione relativa alle modalità di esecuzione del servizio erogato, pubblica gli esiti delle verifiche eseguite sulla qualità e sull'efficacia dei servizi prestati, nel rispetto degli standards; informa tempestivamente gli utenti circa ogni variazione delle modalità di erogazione del servizio. L’erogatore e i suoi dipendenti sono tenuti a trattare i clienti ( cittadinanza e Consorzio) con rispetto e cortesia e ad agevolarli nell'esercizio dei diritti e nell'adempimento degli obblighi. La Carta dei Servizi costituirà lo strumento base per la gestione di questi rapporti. Il servizio di informazione agli utenti è attivo presso: 1. la sede del Consorzio Alta Irpinia; 2. le sedi dei Distretti del Consorzio Alta Irpinia di Calitri e Sant’Angelo dei Lombardi; 3. gli sportelli Servizi Sociali dei Comuni dell’ Ambito A 2. Rimborso L’erogatore prevederà forme di rimborso ai clienti qualora il servizio non sia espletato come assicurato e crei danni a utenti finali. Le forme di cui sopra verranno comunicate immediatamente all’amministrazione aggiudicatrice. Le procedure di rimborso sono soggette alla vigilanza del Comitato permanente per l’attuazione della Carta dei Servizi Pubblici, istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento della Funzione Pubblica - e composto da tre esperti di riconosciuta indipendenza e di notoria esperienza nel settore dei servizi pubblici. Le forme e modalità dei rimborsi previsti verranno definite nella Carta dei Servizi. L'accesso ai servizi socio-assistenziali è condizionato dall'entità delle risorse complessive ad essi destinate. Diritti del cliente Le persone che si rivolgono agli sportelli dei Servizi Sociali dei Comuni afferenti al Consorzio Alta Irpinia e delle sedi territoriali del Consorzio Alta Irpinia hanno diritto: a) ad un intervento di carattere professionale che valuti il bisogno, tenuto anche conto delle richieste specifiche di intervento dell'utente o dei suoi familiari, al fine di individuare le soluzioni più adeguate attraverso l'uso delle risorse disponibili; b) ad una completa informazione su servizi e prestazioni esistenti e sulle modalità per accedervi; c) alla realizzazione del programma assistenziale personalizzato e condiviso con il destinatario dell'intervento qualora compatibile con le risorse; d) al controllo sulla qualità sia dei servizi erogati direttamente, sia di quelli gestiti dai soggetti accreditati; e) alla riservatezza. Il personale del Consorzio Alta Irpinia è strettamente tenuto al segreto d'ufficio e professionale, nonché alla conservazione riservata dei documenti, con particolare riferimento a quelli contenenti informazioni che riguardino la vita privata dei richiedenti i servizi socio-assistenziali. Mancata osservanza della Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27/10/1994 L'inosservanza da parte dell’erogatore dei principi stabiliti dalla Direttiva del P.C.M. del 27/10/94 per l'erogazione del servizio costituisce inadempimento degli obblighi assunti contrattualmente e dunque viene fatta valere in sede di penali e di provvedimenti di autotutela decisoria e sanzionatoria e di giuste cause di risoluzione negoziale. I servizi non possono essere sospesi, abbandonati o non eseguiti per nessun motivo. In caso di sospensione, abbandono o comunque non esecuzione, anche parziale di tali servizi, la stazione appaltante, previa diffida a mezzo fax di attivare immediatamente il servizio e salvo, in ogni caso, il risarcimento dei danni subiti, potrà rivolgersi ad altra impresa del settore, rivalendosi sull’impresa per i costi sostenuti, fatto salvo quanto disposto in materia di penali, clausola risolutiva espressa, risoluzione, decadenza e revoca. Nell’ipotesi prevista dal comma precedente, fatta salva l’applicazione delle penalità contrattuali ed il risarcimento del maggior danno subito, nel caso in cui si ravvisi il configurarsi nel fatto medesimo, degli estremi di reato, di cui all’art. 340 C.P. la stazione appaltante segnalerà il fatto alla competente Autorità Giudiziaria. In caso di astensione dal lavoro del personale per sciopero l’erogatore deve impegnarsi al rispetto delle norme contenute nella legge 12.06.90, n. 146 per l’esercizio di sciopero nei servizi pubblici essenziali, fatto salvo l’obbligo, a totale carico dell’erogatore, di informazione a domicilio di tutti gli utenti secondo le modalità di cui al successivo comma. Articolo 3 (Funzionamento dei centri – Attività) I Centri sono strutture diurne articolati in spazi multivalenti, caratterizzati da una pluralità di attività e servizi offerti, volti a favorire la permanenza nel proprio ambiente di vita, al sostegno e allo sviluppo dell’autonomia individuale e sociale e alla riduzione dei fenomeni di emarginazione. All’interno dei Centri Sociali Polifunzionali sono previste attività educative, ricreative, laboratoriali e di integrazione sociale. Nello specifico: Attività motoria: è importante non solo sul piano fisico ma anche su quello psichico in quanto garantisce una maggiore sicurezza nei gesti e nell’autonomia motoria dell’anziano.Tale attività sarà organizzata in base alle esigenze individuali, ai bisogni motori, alle capacità e disponibilità soggettive Attività di canto, musica e ballo: rappresenta un momento fondamentale per la maturazione psicofisica della persona. Gli obiettivi cui fa riferimento questa attività sono di tipo psicomotorio, cognitivo, di socializzazione. Attività teatrale: rappresenta un momento significativo per l’equilibrio, il benessere, la maturazione individuale e sociale della persona, mediante la manifestazione della propria spontaneità e l’interpretazione di ruoli predefiniti.Gli obiettivi che si prefigge sono di tipo percettivo, cognitivo, linguistico, creativo, comunicativo e di socializzazione. Attività ricreative (giochi con le carte, sala tv, lettura di giornali, tornei di bocce, organizzazione di feste). Spettacoli di intrattenimento cinematografico e teatrale: Il modulo prevede 2 rappresentazioni cinematografiche e 2 spettacoli teatrali. Gite culturali/ricreative: rappresentano importanti occasioni di incontro e di socializzazione. Il modulo prevede 2 visite guidate ( con noleggio autobus) da concordare di volta in volta a seconda delle esigenze degli utenti. Laboratorio grafico -pittorico: si prefigge lo sviluppo ed il potenziamento delle abilità psicomotorie, cognitive e di socializzazione.Le attività programmate si riferiscono all’insegnamento ed all’apprendimento delle diverse tecniche figurative, la rappresentazione pittorica della realtà, la realizzazione di quadri per eventuale esposizione e vendita di ciò cheviene prodotto. Laboratorio di maglieria: si prefigge di sviluppare la motricità fine, la coordinazione motoria, l’apprendimento della sequenzialità, l’attenzione, la memoria, la creatività. Nello specifico si mira a fornire abilità operative capaci di fornire competenze e livelli di autonomia.Le attività programmate sono la lavorazione della lana, del cotone con ferri ed uncinetto, cucito e ricamo. Si prevede una produzione di oggettistica da poter essere utilizzata in mostre mercato, in data e luogo da stabilirsi. Sarà privilegiata, nella scelta e nell’attuazione degli interventi, la partecipazione attiva dei soggetti destinatari del servizio adottando soprattutto metodologie di gruppo che prevedano anche il coinvolgimento delle famiglie e di altre persone esterne (volontari, etc). Sulla base dei singoli profili si realizzeranno, contemporaneamente, interventi personalizzati ovvero calibrati sulla diversità di ciascun utente. Il Centro sarà aperto, salvo modifiche, dal Lunedì al Sabato dalle ore 16,00 alle ore 19,00 nel periodo aprile/settembre, e dalle ore 15,30 alle ore 18,30 nel periodo ottobre/marzo. I centri di aggregazione, inoltre erogheranno i seguenti servizi: Assistenza psicologica rivolta all’utente; Assistenza sociale; Trasporto dell’anziano dal Centro a casa. Funzionamento generale del servizio L’Ente Gestore, attraverso i propri operatori attua l'intervento usando la strumentazione documentale concordata con il Responsabile dell’ Area Anziani. La strumentazione documentale deve prevedere: registro di presenze per gli operatori; scheda dell'operatore (da conservare presso il centro) scheda calendario del servizio per ciascun operatore (da cui si evincano mensilmente i giorni di attività, le ore per ciascun giorno, le prestazioni effettuate) firmata quotidianamente dall'operatore. schede di valutazione periodica. Altre indicazioni Il personale è obbligato a prendere visione del regolamento messo in essere dall’Ufficio di Piano nella gestione delle attività del centro e a tener conto dell'elaborazione progettuale. Il regolamento è disponibile presso l'ufficio di Piano. Articolo 4 (Diritto alle prestazioni – Destinatari del servizio) In via generale hanno diritto alle prestazioni disciplinate dal presente Regolamento i cittadini italiani e, nel rispetto degli accordi internazionali, con le modalità e nei limiti definiti dalle leggi regionali, anche i cittadini di stati appartenenti all’Unione europea ed i loro familiari, nonché gli stranieri, individuati ai sensi dell’art. 41 del testo unico di cui al D.lgs. 25 luglio 1998, n. 286. Sono potenziali utenti del servizio presso i relativi Centri di aggregazione per anziani i cittadini residenti e/o domiciliati nei Comuni facenti parte del territorio dell’Ambito A/2 e aderenti al Consorzio dei Servizi Sociali Alta Irpinia, in quanto persone autosufficienti e parzialmente autosufficienti. Il presente Regolamento si applica infatti anche agli stranieri e agli apolidi, residenti, domiciliati o aventi stabile dimora nel territorio del Consorzio dei Servizi sociali Alta Irpinia. Le relative prestazioni sono corrisposte nei limiti ed alle condizioni previste dal vigente Regolamento. Ai fini del presente regolamento il servizio è rivolto alle persone ultra cinquantantacinquenni, così come previsto dall’art.15 del regolamento n. 6/2006. Gli interventi previsti dal presente Regolamento possono essere estesi oltre che alle persone residenti anche alle persone domiciliate nel territorio comunale o temporaneamente presenti nel territorio stesso, che soddisfino il requisito dell’età di cui al comma precedente qualora si verifichi una indifferibile necessità socio-sanitaria o socio assistenziale che non possa essere tempestivamente soddisfatta dal comune italiano o dallo stato estero di appartenenza. Ci si rivarrà su tali soggetti, nei casi previsti dalla legislazione o da accordi bilaterali. Articolo 5 (Modalità di ammissione al servizio) La domanda di ammissione al servizio sarà compilata, su apposito modello predisposto dal Consorzio dei Servizi Sociali Alta Irpinia per tutti i Comuni aderenti, con i relativi allegati richiesti. Il modello di domanda è disponibile presso la sede centrale del Consorzio, presso le sue sedi di distretto, nonché presso Comuni associati. Le domande di ammissione al servizio devono essere corredate di: 1. Documentazione Sanitaria; 2. Certificato di Residenza; Articolo 6 (Modalità di partecipazione) Il servizio viene erogato a tutte le persone anziane che facciano regolare richiesta. Gli utenti che usufruiscono del servizio di trasporto sono tenuti a compartecipare alle spese sostenute dal Consorzio mediante un contributo minimo pari a € 10,00 mensile. Articolo 7 (Personale) Le attività di socializzazione saranno espletate nel rispetto delle direttive organizzative del personale di Staff tecnico del Consorzio dei Servizi Sociali “Alta Irpinia” e in piena collaborazione e sotto la vigilanza e il controllo del personale che opera nel Servizio Sociale Professionale. Il personale è tenuto ad osservare tutte le linee guida, le direttive organizzative, le circolari, i protocolli, i regolamenti, le istruzioni e comunque tutti gli atti di indirizzo che vengono elaborati dallo Staff tecnico del Consorzio dei Servizi Sociali “Alta Irpinia”, eventualmente offrendo la piena collaborazione nell’offerta di soluzioni tecniche ed economiche di piena soddisfazione degli utenti e del Consorzio. Il Consorzio dei Servizi sociali Alta Irpinia metterà a disposizione le seguenti figure tecniche: Responsabile del Distretto; Responsabile di Area; Psicologa; Assistente sociale; Docente di Educazione Fisica Docente di Musica Esperti laboratoriali (teatrale, maglieria, grafico-pittorico); Educatori Assistenti Volontari Generalmente, salva la facoltà autorganizzatoria del Consorzio dei Servizi Sociali “Alta Irpinia”, nell’ottica della massimizzazione dei profili di professionalità e di competenza richieste, ci si avvarrà di figure professionali fondamentali o comunque di figure dalla competenza e professionalità omogenea che siano in grado di offrire i servizi e di raggiungere gli obiettivi di cui all’art. 3. Articolo 8 (Cessazione, sospensione, riduzione del Servizio) Il servizio di attività di socializzazione presso i Centri può cessare in caso di: - rinuncia scritta da parte dell’utente; - decesso, o ricovero in istituto. Il servizio può essere sospeso nel caso di assenza temporanea degli utenti. Su richiesta degli utenti o su indicazione dell’operatore del servizio, il Direttore/Coordinatore può proporre una variazione di programma di intervento sulla base della valutazione di nuove necessità o cambiamenti intervenuti. Articolo 9 (Relazione – Controllo) Il soggetto gestore dei centri fa pervenire periodicamente al Consorzio una relazione scritta sull’andamento del servizio. Verifiche e controlli sono realizzati dal Consorzio per tutta la durata del contratto, sia presso i luoghi dove si attua il servizio, sia in occasione delle riunioni di équipe, supervisione sui processi, tavoli di concertazione e partecipazione, formazione e aggiornamento. Le azioni di verifica e controllo possono essere realizzate e/o integrate con percorsi di valutazione della qualità dei servizio, anche avvalendosi di soggetti esterni al Consorzio, appositamente incaricati da quest’ultimo. Articolo 10 (Gestione del servizio – Partecipazione finanziaria – Immobili) Il servizio, per conto di tutti Comuni che hanno aderito al Consorzio dei Servizi Sociali “Alta Irpinia”, viene gestito dal medesimo Consorzio mediante affidamento in gestione a terzi ritenuti idonei. A tal fine il servizio viene gestito con le somme previste da leggi nazionali e\o regionali ed eventuali compartecipazioni. Gli immobili dove si svolge il servizio saranno dati nella disponibilità del Comune o mediante contratto privato ( vedasi Comodato) o mediante provvedimento-contratto di natura pubblica ( Concessione amministrativa). Si intende che i Comuni si obbligano a trasferire i beni nel totale rispetto della normativa di riferimento ( vedasi conformità urbanistica e di abitabilità) e agli interventi di manutenzione relativi e connessi. Articolo 11 (Organizzazione di volontariato) Le organizzazioni di volontariato, ai sensi della L. 266/91, della L. 328/00, del D.P.C.M. 30.03.01, del Piano nazionale degli interventi e dei servizi sociali – D.P.R. 03.05.01 -, della D.G.R.C. 1079/02, dell’art. 38 della legge n. 104\92, dell’art. 9 della legge regionale n. 11\84, sono valorizzate dal presente Regolamento per l'apporto che sono in grado di dare al sistema di interventi e servizi sociali su base territoriale. A tal fine si riporta il testo del punto n. 3 della D.G.R.C. 1079/02: “ai sensi della legge 266/91, non si può prevedere per le organizzazioni di volontariato la configurazione di veri e propri rapporti di esternalizzazione, ma piuttosto un’affiancamento di rete, tale da postulare anche forme documentate di rimborso spese, escludendo contratti di appalto” Le organizzazioni di volontariato, pertanto, non possono concorrere direttamente per la gestione del servizio previsto dal presente Capitolato. Le stesse, invece, possono partecipare alla gestione del servizio in qualità di partner, non capofila, di raggruppamenti, all’interno dei quali possono svolgere, esclusivamente, le attività previste dalla L. 266/91. Articolo 12 (Osservanza della normativa – Obblighi e oneri) L'erogatore si impegna all'osservanza della normativa, di carattere normale e/o eccezionale, vigente o emanata anche in corso di gestione del servizio da Autorità competenti e relativa ad ogni questione pertinente con il servizio; eventuali sanzioni previste dalla normativa vigente sono a carico del contravventore sollevando da ogni responsabilità l’Amministrazione aggiudicatrice. Nell’espletamento dei servizi, l’erogatore è tenuto ad eseguire tutti gli ordini di servizio e ad osservare tutte le direttive che verranno emanate dal Consorzio dei Servizi Sociali “Alta Irpinia”e dal suo Ufficio di staff tecnico. Oltre alle norme precisate nel presente regolamento, l’erogatore avrà l’obbligo di osservare e far osservare costantemente ai propri dipendenti durante l’espletamento del servizio, tutte le Leggi, Regolamenti e provvedimenti di ambito statale, provinciale e comunale sia in vigore all’atto dell’affidamento del servizio che promulgati durante la durata del rapporto contrattuale. Oltre a quanto prescritto nel presente Regolamento l’erogatore si impegna a proprie cura e spese a provvedere : — alla fornitura e distribuzione domiciliare di materiale informativo, opuscoli, libretti, volantini, locandine o adesivi a tutti gli utenti; — al pagamento di tutte le imposte e tasse generali e speciali senza diritto di rivalsa che colpiscono o potranno colpire in qualsiasi momento l’impresa appaltatrice per l’esercizio di tutti i servizi previsti; — all’obbligo di comunicare alla stazione appaltante ed agli organi di controllo eventuali inconvenienti, irregolarità, disagi, rilevati nell’espletamento del servizio, al fine di una fattiva collaborazione per il miglioramento dello stesso; — all’obbligo di sollevare la stazione appaltante da qualunque pretesa, azione o molestia, che possa derivargli da terzi per mancato adempimento agli obblighi contrattuali, per trascuratezza o per colpa nell’assolvimento dei medesimi, con possibilità di rivalsa in caso di condanna. Le spese che la stazione appaltante dovesse eventualmente sostenere a tale titolo sono dedotte dai crediti dell’impresa ed in ogni caso da questa rimborsate.