Manuale Montaggio

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Manuale Montaggio
MANUALE DI INSTALLAZIONE IMPIANTI SOLARI A
CIRCOLAZIONE NATURALE CHROMAGEN
MOD. C/L 150 – C/L 150 S – C/L 200 – C/L 300 – C/L 300 S
– O/L 120
STAES SRL STUDIO APPLICAZIONI ENERGIA SOLARE
L.GO OLGIATA 15 ISOLA 76/B 00123 ROMA
TEL 0630880198 FAX 0630888376
[email protected] www.staes.it
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INDICE.
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
SCOPO E DESCRIZIONE GENERALE DEGLI IMPIANTI
CAMPO DI APPLICAZIONE
RIFERIMENTI NORMATIVI
SEQUENZE OPERATIVE
MODALITA’ OPERATIVE
TERMINI DI GARANZIA
ISTRUZIONI PER LA MANUTENZIONE
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SCOPO E DESCRIZIONE GENERALE DEI PRODOTTI
Scopo della presente istruzione tecnica è di fornire agli installatori le modalità operative
per il montaggio degli impianti solari termici autonomi a circolazione naturale per il
riscaldamento dell’acqua calda sanitaria (ACS) a circuito chiuso e a circuito aperto
(scambio diretto).
Gli impianti solari Chromagen per produzione di acqua calda sanitaria, sono prodotti a
Sha’ar Ha’amakim, Haifa (ISRAELE) dalla Chromagen, azienda leader mondiale
operante da oltre 30 anni nel settore della produzione dei collettori solari piani e dei
bollitori solari. La Chromagen è certificata dal 1995 secondo lo standard ISO 9001: 19942000. Gli impianti solari della Chromagen sono importati e direttamente distribuiti dalla
STAES Srl di Roma, azienda operante dal 1979 sul mercato delle energie rinnovabili e
certificata ISO9001:2000. La STAES Srl , produce
i tralicci di sostegno standard per
diverse situazioni di installazione e con diverse inclinazioni e
su richiesta del cliente
anche fuori standard. La STAES Srl inoltre fornisce i vari kit di raccorderai.
I sistemi solari CHROMAGEN a circolazione naturale sono gli unici presenti sul mercato
mondiale del tipo “low profile”, cioè
con serbatoio posizionato sotto il livello
del
collettore solare. In tale modo l’impatto visivo del sistema è decisamente migliore e la
sagoma ribassata permette l’installazione di più sistemi in spazi ristretti senza problemi di
ombreggiamento tra sistemi contigui.
Il sistema di scambio del calore utilizza tutta la superficie dello scambiatore a camicia
con un flusso
incrociato sia in altezza che in lunghezza. L’esclusivo sistema di
visualizzazione del livello del liquido antigelo del circuito chiuso garantisce sempre
prestazioni elevate. I materiali che costituiscono i collettori solari : rame e acciaio inox
AISI 316 sono quanto di meglio offre il mercato in termini di affidabilità e durabilità nel
tempo anche in condizioni di atmosfera aggressiva (in prossimità del mare).
I collettori solari CHROMAGEN –STAES hanno superato brillantemente i nuovi test imposti
dalle normative tecniche Europee
EN 12975-2: 2001 relativamente alla efficienza
termica, alla durabilità e resistenza agli agenti fisici esterni.
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CAMPO DI APPLICAZIONE
L’ istruzione tecnica si applica a tutte le installazioni di impianti solari termici autonomi
per produzione di ACS a circolazione naturale a circuito chiuso modd. CHROMAGEN®
CL/120 CL/120 S CL/150, CL/150 S, CL/170, CL/200, CL/300 e CL/300 S ed a circuito
aperto mod. CHROMAGEN® OL/120.
3
RIFERIMENTI NORMATIVI
•
UNI 9711- UNI 8477-1-2 - UNI 10349
•
EN 12975-1-2
•
ISO 9806
•
L.46/90 – L.10/91 - DPR 412/93 – DM 02/04/1998 MIN I.C.A.
EN 12976 -1- 2
EN 12977 – 1
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SCHEMA GENERALE DELLA SEQUENZA OPERATIVA DI INSTALLAZIONE
MONTAGGIO
TRALICCIO
POSIZIONAMENTO
BOLLITORE SUL
TRALICCIO
POSIZIONAMENTO
E FISSAGGIO
COLLETTORI
MONTAGGIO
RACCORDERIE E
TUBAZIONI
CIRCUITO CHIUSO
COLLEGAMENTO
IMPIANTO AD
UTENZA
CARICAMENTO
LIQUIDO
ANTIGELO
COLLAUDO
ASSISTENZA POSTVENDITA E
MANUTENZIONE
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MODALITA’ OPERATIVE
A - STOCCAGGIO DEI SISTEMI IN COPERTURA/CANTIERE
I bollitori vanno posizionati secondo le istruzioni presenti sull’imballaggio e comunque in
posizione verticale con gli attacchi rivolti verso l’alto. I collettori solari vanno posizionati
in posizione stabile in modo da rendere minima l’azione del vento. Se non è possibile
lasciarli come imballati posizionarli orizzontalmente avendo cura di non lasciare esposta
la superficie vetrata, oppure a coltello assicurandoli a dei punti fissi e legati fra loro.
Realativamente ai kit di raccorderai, alle bullonerie dei tralicci e alle viterie, è
consigliabile lasciarli in luoghi chiusi e accessibili solo a personale addetto
all’installazione onde evitare sottrazioni.
B – MONTAGGIO E POSIZIONAMENTO TRALICCIO
Stendere ed identificare i componenti del traliccio. Assicurarsi che tutte le parti e che
tutti i bulloni, le rondelle e i dadi siano disponibili. Quindi, in riferimento all’ allegato A-45°
e con riferimento alla vista d'insieme (figura 1) ed utilizzando i bulloni da 6 mm senza per
ora stringere troppo:
1) Unire il profilo 2 con il profilo 3 nel mezzo, prestando attenzione che le ali dei profili
dove andrà appoggiato il bollitore siano di piatto e non di fianco per evitare che il
bollitore con il suo peso si schiacci (come da particolare E e Ft.1).
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2) Alle estremità dei profili 2 e 3 fissare il profilo 4 lasciando libero il foro più basso
per l’ancoraggio dei piedini e lasciando l’ala libera del profilo 4 rivolta verso
l'interno del traliccio (come da particolari B e F e Ft.2).
3) Alle altre due estremità dei profili 2 e 3 fissare il profilo 1 facendo attenzione che
l’ala orizzontale del profilo 1 stia in alto così che il collettore poggi sull’ala
orizzontale e non sull’ala verticale (come da particolari D ed A e Ftt.1 e 2).
FOTO 2
Costruito allo stesso modo con i profili rimanenti anche l'altro mezzo traliccio si proceda
ad unirli assieme.
4) Collegare quindi alle estremità dei due profili 1 i due profili 5 (come da
particolari C ed A e Ft.3).
5) Unire nel centro i due profili 6 e collegare le quattro estremità ai due profili 4
(come da particolare G e B).
6) Per completare il montaggio del traliccio mancano solamente i quattro piedini
7, per il fissaggio al terreno del traliccio stesso (particolare B,A,G, e H), facendo
attenzione ad utilizzare i bulloni 9.
7) Stringere tutte le viti (i bulloni diametro 10 mm vanno usati solo per i piedini a L;
usare i bulloni diametro 6 mm per tutti gli altri collegamenti.
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FOTO 3
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VISTA D'IN SIEME
C
5
D
6
4
3
4
E
3
6
1
2
1
B
2
7
7
A
5
7
Figura 1
7
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C – POSIZIONAMENTO BOLLITORI SUL TRALICCIO
Posizionare il bollitore sul traliccio (in posizione centrale) tra i profili 2 e 3 facendo
attenzione che l’uscita del sanitario (cioè l’acqua calda contrassegnata dall' anello in
plastica rosso) sia in alto rispetto all’entrata del sanitario (il collegamento alla rete di
adduzione acqua contrassegnato dall’anello in plastica blu).
D – POSIZIONAMENTO E FISSAGGIO COLLETTORI SOLARI
Collocare il collettore sulla struttura assicurandosi che la parte con la scritta "SIDE UP" sul
pannello sia posizionata in alto.
Montare il collettore in modo che l'angolo superiore, dove verrà collegato il tubo di
uscita, sia leggermente più alto dell'angolo opposto (ciò si può ottenere ad esempio
ponendo uno spessore di circa 1 cm sotto l'angolo basso a destra del collettore, dove
verrà montato il rubinetto di scarico). Questo accorgimento eviterà il formarsi di sacche
d'aria.
Per ancorare il collettore con cassa in acciaio inox fissarlo con n.4 viti zincate
autoforanti con finta rondella : diam. corpo 6 mm e lunghezza corpo
20 mm. Le viti
vanno inserite nell’apposito foro presente sul profilo ad L del traliccio. Vedi Allegato BDima di foratura.
E – MONTAGGIO RACCORDERIA E TUBAZIONI COLLETTORE-BOLLITORE
Prima di effettuare la connessione tra pannello e bollitore vanno fatte le seguenti
operazioni:
−
Inserire una tubazione in plastica flessibile collegata alla rete di adduzione
acqua, dal foro in alto che immette nell'intercapedine del bollitore e
lasciare scorrere l'acqua per circa un minuto in modo da lavare via
eventuali scorie di lavorazione che possono trovarsi all'interno.
−
Eseguire la stessa operazione nel pannello inserendo la tubazione da una
delle due aperture in alto.
Asciugare i filetti e montare i componenti del kit di connessione (vedi Allegati C-D e
Allegato F
Elenco kit) usando il sigillante anaerobico per la tenuta nei filetti. In
alternativa si può usare il teflon possibilmente del tipo a filo. La valvola di non ritorno
speciale Chromagen deve essere montata con la freccia che indica la direzione del
flusso verso il basso.
Prima di montare i raccordi DN 40 M e F sostituire il primo anello di tenuta in acciaio
(quello più grande) con un anello di tenuta in teflon fornito con i raccordi.
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Collegare il serbatoio ed i collettori mediante la tubazione di rame diam.18 mm.
ATTENZIONE- Quando si stringono i raccordi sul collettore solare, bloccare i
quadrelli degli attacchi con una pinza per opporre forza contraria ed evitare una
torsione della testata del fascio tubiero del pannello.
F – COLLEGAMENTO IMPIANTO SOLARE – UTENZA E MONTAGGIO VASO DI ESPANSIONE
Questa fase è dipendente dalle scelte effettuate nelle fasi di posa delle canalizzazioni
dell’impianto
idrico-sanitario,
a
monte
dell’installazione
Generalmente vengono lasciati in copertura
dell’impianto
solare.
(qualora gli impianti vengono qui
posizionati) due attacchi terminali delle colonne montanti di adduzione acqua fredda
e fornitura acqua calda , uno per l’uscita dell’acqua fredda di adduzione che va ad
alimentare il bollitore ed uno per l’entrata verso le utenze dell’acqua riscaldata
dall’impianto solare. In genere il collegamento idrico fra impianto ed utenza viene
effettuato con delle tubazioni in polibutilene dia.16 o più frequentemente in rame
diam.16.
L’eventuale vaso di espansione , da montare sulla tubazione dell’acqua fredda di
alimentazione viene posizionato come da All. C-D.
G – COIBENTAZIONE E RIVESTIMENTO TUBAZIONI ACQUA CALDA
Le tubazioni di collegamento fra bollitore e collettore solare (solo mandata dell’acqua
calda in particolare), realizzate in rame diam.18 mm, vanno opportunamente
coibentate. Si può utilizzare rame nudo ricotto, da coibentare successivamente con
tubo isolante tipo Armaflex con spessore
9-10 mm, o utilizzare una tubazione già
coibentata. E’ buona norma rivestire lo starto isolante con nastro di alluminio rinforzato
o vernice poliuretanica al fine di proteggere la superficie esposta dall’usura, dagli
agenti fisici (UV, ecc.) e da i morsi dei volatili.
H – CARICAMENTO GLICOLE ANTIGELO NEL CIRCUITO PRIMARIO E CARICAMENTO
IMPIANTI
Aprire la valvola di intercettazione /contatore dell’adduzione acqua fredda da rete e
laddove presente il rubinetto secondario in copertura. Se l’impianto solare è integrato
con la caldaia (vedi allegato C-D ). Il bollitore solare verrà riempito in 15’ - 30’. Una
volta riempito il circuito secondario caricare il circuito primario (bollitore-collettore) con
una miscela di acqua e liquido antigelo. Le quantità dipenderanno dalle condizioni di
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temperatura locali. Per Roma è consigliabile una miscela al 20% di liquido antigelo (3 litri
di antigelo e 13 di acqua per il sistema CL-150 S).
Il riempimento con acqua del circuito primario può avvenire o tramite
l’apposita
valvola a quadrello con portagomma (rubinetto posto nella parte bassa del collettore)
mettendo in pressione con una tubazione in plastica flessibile collegata alla rete idrica
o collegandola con una pompa. Il circuito può anche essere caricato dall’alto
mediante il sistema di espansione del circuito primario posto sulla sommità del bollitore.
Una volta verificata l’assenza di perdite si può procedere al caricamento del liquido
antigelo. Verificare quindi la buona circolazione del fluido antigelo: la tubazione di
adduzione dalla parte bassa del bollitore a quella bassa del collettore deve essere
fredda(10-15°C), mentre quella d’uscita dalla parte alta del bollitore alla parte alta del
pannello deve essere di circa 30/40 °C più calda.
I – COLLAUDO
Il collaudo consiste nel controllare in riferimento al progetto esecutivo:
a freddo:
•
il posizionamento regolare relativamente all’azimut
•
l’inclinazione rispetto all’orizzontale
•
l’irraggiamento con luxmetro
a caldo:
•
la pressione rispetto a quelle di esercizio e max del sistema
•
la tenuta dei giunti delle tubazioni, dei raccordi a stringere con le relative
guarnizioni di tenuta
•
se l’acqua calda viene erogata all’utenza
•
la temperatura di uscita dell’acqua calda lato utenza (manuale/termometro)
•
controllare la differenza di temperatura dell’acqua : il lato caldo del collettore
dovrebbe essere più caldo di 30/40 °C di quello freddo.
L – RACCOMANDAZIONI PER L’UTILIZZO
Prima dell’utilizzo scaricare l’aria attraverso uno dei sistemi dell’acqua calda
dell’utenza.
I sistemi solari Chromagen per produzione di ACS, possono essere esposti al sole senza
essere utilizzati anche per lunghi periodi, inclusi i mesi estivi, purchè siano coperti con teli
ombreggianti in tessuto non tessuto (TNT).
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Qualora gli impianti non siano stati attivati, cioè caricati con antigelo sul lato primario,
controllare che questo sia completamente scarico. In caso negativo e soprattutto nella
stagione invernale scaricare lasciando aperto il rubinetto di scarico del pannello ed il
tappo di sfogo aria del bollitore, onde evitare i rischi di gelo.
! DOPO L’INSTALLAZIONE E’ NECESSARIA UNA COSTANTE
SOLARE PER POTER
MANUTENZIONE DELL’IMPIANTO
GARANTIRE LE PRESTAZIONI ATTESE E RIENTRARE NEI TERMINI
PREVISTI DALLA GARANZIA SUI COMPONENTI RILASCIATA DALLA DITTA PRODUTTRICE.
A TAL FINE E’ NECESSARIO AFFIDARE LA MANUTENZIONE A DITTA SPECIALIZZATA NELLA
INSTALLAZIONE DI IMPIANTI SOLARI ED ABILITATA AI SENSI DELLA L.46/90.
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– TERMINI DI GARANZIA
Alla Gent.le Clientela
Oggetto: Sistemi solari autonomi per produzione acqua calda Chromagen - Israele
Con la presente si comunica alla gentile clientela che tutti i prodotti Chromagen sono
coperti da una garanzia totale di 5 anni dalla data dell'acquisto contro qualunque
difetto di fabbricazione , a condizione;
•
che vengano rispettate le prescrizioni tecniche di corretta installazione da noi
fornite;
•
che l’impianto sia dotato di dichiarazione di conformità alla regola dell’arte ed
al progetto rilasciata dall’installatore ai sensi della L.46/90;
•
che non siano state effettuate modifiche arbitrarie agli schemi di installazione
forniti con il presente manuale: ogni modifica allo schema di installazione dovrà
essere autorizzato formalmente dalla STAES Srl ;
•
che il danno non sia stato causato da corpi estranei e cause di forza maggiore;
•
che il danno non sia causato da malfunzionamenti o cattiva installazione
dell’impianto idrico a cui è collegato l’impianto solare;
Vi precisiamo inoltre che la validità della garanzia di 5 anni in vigore con decorrenza
dalla data di consegna delle apparecchiature (farà fede la data presente sul Ddt), è
subordinata ad una corretta manutenzione sia ordinaria che straordinaria che deve
essere eseguita continuativamente da una ditta abilitata ai sensi della L.46/90 e
specializzata nel settore degli impianti solari.
In caso contrario la garanzia sarà da noi considerata decaduta.
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Per l’applicazione dei diritti di garanzia è necessario in ogni caso che il componente
Chromagen sia preliminarmente analizzato da personale tecnico della STAES che
autorizzerà o meno l’applicazione del diritto.
Distinti Saluti
L’Amministratore Delegato della STAES Srl
Ing.Carlo Arganini
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7 - ISTRUZIONI PER LA MANUTENZIONE
MANUTENZIONE
I sistemi Chromagen sono altamente affidabili e richiedono solo un minimo di
manutenzione durante gli anni.
Si raccomandano le seguenti istruzioni:
a. Ogni sei mesi:
1. Verificare il livello dell’antigelo nel barilotto trasparente: se è sotto la metà
rabboccare.
b. Ogni tre anni:
1. Disconnettere le tubazioni del collettore e lavare con acqua a perdere.
2. Controllare l’anodo ed eventualmente sostituire se corroso.
3. Sostituire il liquido antigelo.
INCONVENIENTI
Se non c’è acqua calda dopo due ore di sole in una giornata assolata
fatti i seguenti controlli:
vanno
a. Controllare se ci sono bolle d’aria dovute alla sbagliata pendenza del
collettore solare.
b. Controllare la differenza di temperatura dell’acqua, il lato caldo del collettore
dovrebbe essere più caldo di 20/30° gradi di quello freddo.
c. Controllare la presenza di impurità sulla valvola speciale di non ritorno.
ISTRUZIONI GENERALI
a. Collegare possibilmente a un conduttore di terra il telaio di sostegno specie
se montato a tetto.
b. Nel caso di non utilizzo nel periodo estivo dell’impianto solare, chiudere il
rubinetto di adduzione dell’acqua fredda al bollitore solare e coprire il
collettore solare con un telo ombreggiante ben legato.
b. Per altri problemi che non si riescano a risolvere chiamare il distributore locale
della Chromagen: STAES SRL –L.go Olgiata 15 Isola 76/B – Tel.0630880198.
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Allegati:
A) Schema tralicci a 16° - 20° - 35° - 45° - 45° doppio – 30° per OL/120
B) Schema connessione collettore-traliccio: dima di foratura
D) Schema idraulico dei sistemi CL/120 CL/120 S CL/150 CL/150 S CL/170
CL/200
E) Schema idraulico dei sistemi OL/120
F) Elenco raccordi
G) Particolari costruttivi del sistema di visualizzazione del liquido antigelo
H) Schema idraulico dei sistemi CL/300 CL/300 S
SCHEDE TECNICHE DEI SISTEMI