club alpino italiano - Comune di savigliano

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club alpino italiano - Comune di savigliano
1 giugno. Punta Battagliola (m. 2290),
Valle Varaita di Bellino. Eccezionale fioritura tipica
della zona con vista sul Monviso da una prospettiva diversa.
Caratteristiche dell’escursione. Percorso su mulattiera con partenza poco oltre l’abitato di Chiesa. L’escursione offre la possibilità di godere di un panorama a 360° sui monti circostanti (Viso e Pelvo in particolare). Difficoltà E.
Un po’ di storia.
Consulta Pari Opportunità
Comune di Savigliano
gruppo
“ROSA, MA NON SOLO”
pensato per le donne,
rivolto alle donne,
ma aperto a tutti coloro
che amano la natura e l’aria aperta.
Il luogo fu teatro di terribili scontri tra l’esercito dei
Savoia e le truppe franco-spagnole durante la guerra
di Successione austriaca (1740-1748). Nel 1744 i soldati di Luigi XV, scesi lungo la valle, furono bloccati
con difficoltà dagli uomini di Carlo Emanuele III,
attestati sulle pendici del monte. Tra il 18 e 19 luglio
la linea difensiva piemontese fu sopraffatta e gli invasori poterono avanzare fino a Cuneo.
Club Alpino Italiano
Sezione di Savigliano
Consulta Pari Opportunità
Comune di Savigliano
CLUB ALPINO
ITALIANO
Mi addentravo per un miglio in un bosco,
mi accorgevo di camminare con il corpo,
e di essere presente con lo spirito
Camminare in viali alberati
e sentire odore di muschio
Camminare sotto la pioggia
e sentire frescura sul viso
Camminare presso un burrone e sentire
freddo pungente.
Camminare in luoghi appartati
e isolarti dal reale
Camminare è andare alla ricerca dell’IO
Andare alla ricerca del Noi!
Sezione di SAVIGLIANO
L’intento è quello di
accompagnare in
montagna in modo
tranquillo le persone
che non si sentono di
affrontare escursioni
più lunghe e faticose.
Via Pylos, 29/D Tel. 0172-33472
www.CaiSavigliano.it
Apertura sede:
Giovedì ore 18-19,30
Venerdì ore 21-23
Referente: FISSORE Franca
Tel: 3335220108
Programma:
Il programma potrà subire variazioni
legate alle condizioni meteo o alle caratteristiche del gruppo che
si formerà. Le escursioni saranno illustrate nei dettagli il lunedì sera precedente la gita che, in linea di massima, dovrebbe
svolgersi il primo mercoledì di ogni mese.
Lunedì 24 gennaio: presso
la sede del CAI, alle ore 18,
incontro preliminare.
2 febbraio. Da Savigliano al
lago della Meiretta sul sentiero Pacifico.
Percorso in pianura per “rompere il ghiaccio” (speriamo solo in
senso metaforico).
Caratteristiche dell’escursione. Si svolge in pianura sulla sinistra idrografica del Maira. Partenza nei
pressi del Ristorante “La Prateria” e arrivo nel Comune di Cavallermaggiore.
Si può effettuare in mezza giornata. Difficoltà T.
Un po’ di storia. Il sentiero lungo il Maira è un percorso escursionistico e ciclabile che segue a grandi
linee il corso del fiume. Nel 1994 era stato tracciato
il tratto di sentiero fra Savigliano e Solerette, poi
dedicato a Bruno Tortone. In seguito, il Comune di
Vottignasco e la Compagnia del Buon Cammino si
sono fatti promotori di quest’iniziativa: un sentiero
che collegasse il Comune di Villar San Costanzo con
quello di Racconigi consentendo di percorrere ciò
che resta del bosco fluviale. Il tratto verso Cavallermaggiore è stato intitolato nel 2007 al compianto
Presidente del CAI Franco Pacifico, morto durante
un’escursione sul monte Ararat.
La manutenzione e la segnaletica sono affidate alla
Protezione civile, agli Alpini dell’A.N.A. e alla Sezione saviglianese del CAI.
2 marzo. “Sui sentieri della libertà”, anello
di Ceretto con escursione al monte Pagliano (m.996) Percorso a ricordo della strage nazifascista del 5
gennaio 1944, unita alla soddisfazione di raggiungere una facile vetta
(vista sul Monviso e bassa Valle Varaita).
Caratteristiche dell’escursione. Si svolge nel primo tratto partendo dall’abitato di Ceretto su strada asfaltata o
sterrata, nel secondo tratto, verso il monte Pagliano,
prosegue nel bosco su sentiero o carrareccia. Difficoltà
T/E
Un po’ di storia. Il museo diffuso della guerra e della
Resistenza in provincia di Cuneo, denominato “Sentieri
della libertà”, è un progetto della Provincia, dei Comuni, delle Comunità Montane e dell’Istituto storico della
Resistenza. Ha creato percorsi segnalati lungo gli itinerari partigiani nei luoghi in cui sono avvenuti gli episodi
salienti della seconda guerra mondiale. L’”Anello di Ceretto” ricorda l’eccidio del 5 gennaio 1944, quando, con
una manovra a tenaglia, tre colonne di nazifascisti provenienti da Costigliole, Ceretto e Busca, trucidarono 27
civili.
6 aprile. Croce di Envie sul monte Bracco
(m.1307) Breve escursione con panorama d’eccezione.
Caratteristiche dell’escursione
Dal piazzale della "Locanda della Trappa" (m. 923) ci
s’incammina su strada asfaltata, poi sterrata e successivamente su sentiero fino a raggiungere la croce di Envie
(1307 m), punto più alto del Mombracco. Volendo si
può raggiungere il rifugio Mulatero (1200 m) sopra Sanfront. Difficoltà E.
Un po’ di storia Il Bracco, massiccio isolato che sorge
tra la pianura e il Monviso, è noto per gli itinerari percorribili a piedi, in mountain bike o con le ciaspole
o per le numerose vie di arrampicata. Sulla montagna, frequentata fin dalla preistoria, come testimoniano le numerose incisioni rupestri, sorgono cave di
gneiss e di quarzite, sfruttate già nel Medioevo e citate da Leonardo da Vinci in uno scritto del 1511. E’tuttora attiva l'estrazione della quarzite da cui si estrae la pietra Bargiolina, ancora utilizzata in Piemonte.
Sul Monte Bracco sono presenti alcune interessanti
testimonianze architettoniche del passato, tra le qual
Balma Boves un curioso complesso rurale costruito
al riparo di uno strapiombo a quota m. 652, e il medioevale Convento della Trappa.
4 maggio. Monte Mao (m.440) sopra
Spotorno, in treno. Felice mix di mare e monti tra i
profumi della macchia mediterranea.
Caratteristiche dell’escursione La gita si svolge su
strada sterrata e sentiero con partenza dalla stazione
di Spotorno. La discesa permette di godere del panorama del golfo con l’isola di Bergeggi in primo
piano. Difficoltà E.
Ambiente Il monte Mao, massiccio formato da
“dolomia di San Pietro dei Monti”, roccia d’origine
sedimentaria facilmente dissolvibile con l’acqua piovana, ha una vegetazione costituita da pini marittimi
e d’Aleppo, da un’associazione vegetale denominata
“gariga”, composta di pianticelle basse, spinose e
aromatiche (timo, ruta, lavanda, cisto, elicriso) e dalla macchia mediterranea (lentisco, corbezzolo ginestra, erica e
sughera).