Indice del valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio

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Indice del valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio
Osservatorio Regionale sul Commercio
Indice del valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio della Toscana
2° trimestre 2005
Considerazioni generali
Nel secondo trimestre del 2005 l’indice generale del valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio
della Toscana, con base 2000=100, è risultato pari a 101,1 registrando una diminuzione dello 0,8% rispetto
allo stesso periodo del 2004. Il risultato negativo della Toscana è accompagnato dal calo ancora più
consistente delle vendite registrato a livello nazionale (-1,2%) e da una situazione di stallo della macroarea
Centro (-0,1%).
Si tratta di un risultato piuttosto negativo che conferma la flessione delle vendite regionali già rilevata negli
ultimi due trimestri del 2004, in continuità con una fase di rallentamento del ritmo di crescita che si protrae
oramai dal terzo trimestre 2003. Il calo registrato fra aprile e giugno annulla quindi il lieve recupero del
primo trimestre dell’anno (+0,5%) e porta in negativo (-0,2%) anche il valore relativo al primo semestre
2005.
Tabella 1. Indici del valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio a prezzi correnti (base 2000=100) della Toscana per
settore merceologico e forma distributiva. 2° trimestre 2005
SETTORI MERCEOLOGICI E
FORME DISTRIBUTIVE
INDICI
VARIAZIONI %
rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente
2° trim. 2005
2° trim. 2004
2° trim. 2005
1° sem. 2005
110,6
1,6
-0,5
0,1
115,3
1,5
-0,9
-0,5
Alimentari
Grande distribuzione
di cui solo supermercati
Imprese operanti su piccole superfici
95,9
-2,4
-2,2
-2,4
Totale
103,1
-0,4
-1,3
-1,1
117,5
1,7
2,0
2,8
Imprese operanti su piccole superfici
97,4
0,5
-0,9
-0,1
Totale
100,0
0,7
-0,5
0,3
112,8
1,6
0,4
1,0
Imprese operanti su piccole superfici
97,0
-0,2
-1,2
-0,7
Totale
101,1
0,3
-0,8
-0,2
Non alimentari
Grande distribuzione
Totale
Grande distribuzione
Analisi per forma distributiva e settore merceologico
Nel secondo trimestre 2005, sia le vendite di prodotti alimentari che quelle di prodotti non alimentari nel
complesso sono risultate negative, e il confronto con l’andamento del secondo trimestre 2004 appare
piuttosto preoccupante: le vendite di prodotti non alimentari sono passate da una crescita dello 0,7% ad una
flessione dello 0,5%, mentre quelle di prodotti alimentari sono scese dal -0,4% al -1,3%.
La crescita delle vendite della grande distribuzione (+0,4%) è risultata molto contenuta e in sottordine in
rapporto al trend degli ultimi anni, mentre la piccola distribuzione, per il sesto trimestre consecutivo, ha
registrato una flessione (-1,2%). Rispetto al risultato rilevato nel secondo trimestre del 2004 entrambe le
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categorie di vendita hanno subito una contrazione di circa un punto percentuale.
Le imprese della grande distribuzione hanno evidenziato un calo delle vendite di prodotti alimentari dello
0,5%, risultato questo che appare ancor più negativo se confrontato con la buona performance (+1,6%)
registrata nello stesso periodo dello scorso anno. Decisamente positivo è stato, invece, l’andamento delle
vendite di prodotti non alimentari che, con un incremento del +2,0%, hanno migliorato la prestazione del
secondo trimestre 2004.
A subire maggiormente le conseguenze dei bassi livelli della domanda è il comparto alimentare della
distribuzione tradizionale, che ha evidenziato forti difficoltà registrando una flessione del -2,2%, tendenza
che perdura oramai da un anno e mezzo. Negativo anche l’andamento delle vendite di prodotti non
alimentari, che hanno registrato un calo dello 0,9% e quindi una decisa battuta d’arresto rispetto al risultato
dello scorso anno.
Il dato medio semestrale mostra una flessione complessiva delle vendite dello 0,2%, causata soprattutto
dalla contrazione della distribuzione tradizionale (-0,7%) che ha registrato valori negativi sia per i
prodotti alimentari (-2,4%) che per i prodotti non alimentari (-0,1%). La grande distribuzione, invece, ha
evidenziato un aumento delle vendite (+1,0%) soprattutto di prodotti no food (+2,8%) mentre le vendite di
prodotti alimentari (+0,1%) risultano in fase di stallo.
Analisi per dimensione delle imprese
Il periodo aprile-giugno 2005 ha avuto un andamento decisamente negativo per le vendite nelle imprese di
dimensioni minori: -2,3% nelle piccole imprese (fino a due addetti) e -0,9% nelle medie imprese (da 3 a 5
addetti). Nell’ambito delle grandi imprese (con almeno 6 addetti) il trimestre risulta positivo solo per il
segmento delle imprese più strutturate (con almeno 20 addetti) che hanno segnato un +1,1%, mentre decise
flessioni sono state registrate nelle imprese da 6 a 9 addetti ed in quelle da 10 a 19 addetti (rispettivamente
-1,4% e -1,6%).
Nel confronto con il secondo trimestre del 2004 sono da segnalare: la perdita di 2,6 punti percentuali del
ritmo di crescita delle vendite nelle aziende più grandi (con almeno 20 addetti) e l’inversione di tendenza
nelle imprese da 10 a 19 addetti (passate in un anno da un bilancio del tutto positivo (+2,4%) ad un
preoccupante -1,6%).
I valori medi semestrali evidenziano una flessione delle vendite nelle piccole e nelle medie imprese (-1,1%
in entrambe) ed un aumento nelle grandi imprese (+0,6%), determinato soprattutto dalla buona
performance delle aziende con almeno 20 addetti, che hanno registrato una crescita semestrale del +1,8%.
Tabella 2. Indici del valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio a prezzi correnti (base 2000=100) della Toscana per
dimensione delle imprese. 2° trimestre 2005
DIMENSIONI DELLE IMPRESE
INDICI
VARIAZIONI %
rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente
2° trim. 2005
2° trim. 2004
2° trim. 2005
1° sem. 2005
Piccole imprese (fino a 2 addetti)
87,7
-2,4
-2,3
-1,1
Medie imprese (da 3 a 5 addetti)
103,5
-0,8
-0,9
-1,1
Grandi imprese (almeno 6 addetti)
107,3
2,1
-0,1
0,6
- da 6 a 9 addetti
103,0
-1,6
-1,4
-0,9
- da 10 a 19 addetti
107,3
2,4
-1,6
-1,0
- con almeno 20 addetti
109,3
3,7
1,1
1,8
101,1
0,3
-0,8
-0,2
Totale
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Analisi secondo la tipologia merceologica dei prodotti non alimentari
Dall’analisi per gruppo di prodotti risulta che nel secondo trimestre del 2005 gli esercizi specializzati del
settore alimentare hanno registrato una netta riduzione delle vendite (-2,2%), mentre le vendite di prodotti
alimentari negli esercizi non specializzati mostrano un calo più contenuto (-0,5%).
Nel settore non alimentare continua l’andamento positivo delle vendite negli esercizi non specializzati
(+2,0%), ma il miglior risultato del trimestre è rappresentato, ancora una volta, dalle vendite di
farmaceutici, medicali cosmetici e articoli di profumeria (+2,2%), che hanno comunque registrato una
pesante decelerazione del ritmo di crescita rispetto al secondo trimestre del 2004, quando volavano al
+7,2%.
In flessione risultano invece le vendite di tessili, abbigliamento, calzature e articoli di cuoio (-1,4%) che
contengono però le perdite rispetto al bilancio dello scorso anno, quando avevano registrato un
preoccupante -2,7%. In diminuzione anche le vendite di libri, giornali e articoli di cartoleria (-0,6%) che
peggiorano la performance dello scorso anno quando evidenziavano una crescita del +0,4%.
La vera nota dolente del trimestre è rappresentata dal gruppo mobili, articoli per la casa, elettrodomestici,
radio-tv e ferramenta (-3,3%) che mostra segni di sofferenza oramai dal primo trimestre del 2004 ma che
non aveva mai raggiunto livelli così bassi.
Considerando il dato del primo semestre 2005, crescono con decisione le vendite di prodotti farmaceuticiarticoli di profumeria (+3,4%), mentre risultano in pesante diminuzione le vendite di mobilielettrodomestici (-2,9%). Lieve flessione per le vendite di libri-giornali (-0,6%) e un bilancio finalmente
positivo per il comparto moda, che chiude la prima metà dell’anno con un +0,3%.
Tabella 3. Indici del valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio a prezzi correnti (base 2000=100) della Toscana per
gruppo di prodotti. 2° trimestre 2005
VARIAZIONI %
INDICI
rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente
GRUPPI DI PRODOTTI
2° trim. 2005
2° trim. 2004
2° trim. 2005
1° sem. 2005
Alimentari
103,1
-0,4
-1,3
-1,1
- Esercizi non specializzati
110,6
1,6
-0,5
0,1
- Alimentari, bevande e tabacco in esercizi specializzati
95,9
-2,4
-2,2
-2,4
Non alimentari
100,0
0,7
-0,5
0,3
- Esercizi non specializzati
117,5
1,7
2,0
2,8
- Farmaceutici, medicali cosmetici e articoli di profumeria
110,4
7,2
2,2
3,4
- Tessili, artic. di abbigliamento, calzature e artic. di cuoio
95,0
-2,7
-1,4
0,3
- Mobili, articoli per la casa, elettrodomestici, radio-tv, ferramenta
92,6
-0,8
-3,3
-2,9
- Libri, giornali, articoli di cartoleria e altri prodotti specializzati
95,8
0,4
-0,6
-0,6
Totale
101,1
0,3
-0,8
-0,2
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Osservatorio Regionale sul Commercio
Indice trimestrale del valore delle vendite della Toscana dal 2000 al 2005
base 2000=100 - variazioni percentuali tendenziali
4,5
3,5
2,5
1,5
I-05
II-05
IV-04
II-04
III-04
I-04
IV-03
III-03
I-03
II-03
IV-02
II-02
III-02
I-02
IV-01
III-01
I-01
II-01
IV-00
III-00
I-00
-0,5
II-00
0,5
-1,5
NOTA INFORMATIVA
La rilevazione sulle vendite al dettaglio viene condotta mensilmente dall'Istat sia a livello nazionale che per la Toscana e si riferisce alle
imprese commerciali operanti tramite punti di vendita al minuto in sede fissa, autorizzati alla vendita di prodotti nuovi, con esclusione
dei generi di monopolio, delle rivendite di autoveicoli e combustibili e delle riparazioni. Sono altresì fuori del campo di osservazione i
punti vendita di beni usati, gli ambulanti, i mercati e ogni altra vendita al dettaglio realizzata attraverso canali di vendita diversi da quelli
tradizionali (vendite telematiche, via Internet, ecc.), mentre vengono rilevate le imprese che effettuano vendite per corrispondenza
(Ateco 52610), come previsto dal Regolamento delle Statistiche Congiunturali (Regolamento (CE) n.1165/98)
La rilevazione sulle vendite al dettaglio ha come dominio di riferimento le imprese commerciali aventi sede legale all’interno della
regione Toscana, che operano tramite punti vendita al minuto in sede fissa. Ciò implica che sono fuori del dominio di osservazione tutti i
punti vendita al minuto che, pur situati all’interno della regione, fanno capo ad imprese aventi sede legale al di fuori della regione; di
contro, la dinamica del valore delle vendite tiene conto del fatturato realizzato, anche al di là dei confini regionali, da punti vendita
afferenti ad imprese aventi sede legale in Toscana. Ciò è conseguenza dell’approccio “per impresa”, seguito nella rilevazione delle
vendite al dettaglio sulla base dei vincoli imposti dal Regolamento dell’Eurostat sulle Statistiche Congiunturali
Gli indici sono calcolati su base 2000=100, e sono a prezzi correnti, cioè si riferiscono al valore corrente delle vendite e quindi
riflettono sia la dinamica delle quantità che quella dei prezzi. Gli indici trimestrali sono calcolati come media semplice degli indici
mensili.
In questa indagine le imprese vengono classificate in base a tre criteri: la dimensione (numero di addetti), la forma distributiva (imprese
operanti con punti di vendita propri della grande distribuzione ed imprese operanti su piccole superfici) e la tipologia merceologica
(alimentari, non alimentari, specializzati, non specializzati).
Legenda:
Indice generale del valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio: è ottenuto dalla sintesi degli indici della grande distribuzione e
delle imprese della piccola distribuzione.
Grande distribuzione: è identificata dalle imprese che possiedono punti vendita operanti nella forma di supermercato, ipermercato, hard
discount, grande magazzino, altra grande superficie specializzata.
Impresa operante su piccola superficie: punto di vendita specializzato, non appartenente alla grande distribuzione, caratterizzato da una
superficie inferiore ai 400 mq. Per gli esercizi che attuano in prevalenza vendita di prodotti non alimentari, o ai 250 mq. per gli esercizi
che attuano in prevalenza vendita di prodotti alimentari.
Informazioni e chiarimenti:
UNIONCAMERE TOSCANA
Ufficio Studi
Firenze, Via della Scala 85 – 50123
Lauretta Ermini tel. 055 27.72.214
Andrea Cardosi tel. 055 27.72.216
Prossimo comunicato su indici del III trimestre 2005: dicembre 2005
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