PER COMPRARE BENE LA PASSIONE NON BASTA

Transcript

PER COMPRARE BENE LA PASSIONE NON BASTA
ACQ U I S T I I N CO M PAG N I A
per alcuni modelli, francamente sembrano
ingiustificati. Il vero appassionato, che
desidera solo portarsi a casa l’auto dei sogni,
finisce sempre più di frequente per pagare
cara una vettura ben presentata che, sotto
una veste scintillante, nasconde problemi sia
di carrozzeria che di meccanica.
Quando il pubblico reclama determinati
modelli – e dimostra di pagarli bene – è
inevitabile che la qualità media dell’offerta
cali: prima o poi si presenta sempre un
acquirente disposto a sborsare la cifra
richiesta. Il venditore che ha in mano un
modello ambito difficilmente abbasserà il
prezzo, anche di fronte a difetti e problemi
oggettivi della vettura: infatti, sa benissimo
che non è difficile trovare un altro cliente
meno esigente (o meno esperto) e la vendita
andrà in porto lo stesso. Purtroppo è quanto
accade quando l’avidità e il miraggio di
guadagni sempre maggiori allontanano i veri
appassionati, coloro che sanno
apprezzare auto autentiche e
guardare oltre il valore commerciale.
L’unico modo per tutelarsi,
dunque, è presentarsi preparati
all’incontro con l’auto da comprare,
oppure farsi accompagnare da chi lo sia.
Vediamo insieme alcuni tipi di
accompagnatori più comuni.
discorso vale al contrario: se andiamo a
vedere la macchina con il nostro carrozziere
di fiducia, difficilmente potrà darci un parere
fondato su motore e meccanica.
Inoltre, questi professionisti non sempre
sono in grado di offrire una valutazione
oggettiva. Non si tratta tanto di malafede,
quanto di abitudine professionale, che li
porta ad affrontare i problemi tecnici
secondo il proprio punto di vista, che è
quello di ottimizzare i tempi ricorrendo a
soluzioni rapide per aumentare il margine di
guadagno. Tutto l’opposto dell’approccio al
restauro classico, fatto di ricerca, pazienza e
momenti di riflessione.
IL COMMERCIANTE
Il buon commerciante di auto storiche di
solito conosce il mercato ed è aggiornato
sulle valutazioni, conosce i costi delle
lavorazioni e sa consigliare un’auto da
nostra moglie. Egli è in grado di riportarci
con i piedi per terra, oppure di risvegliare il
bambino che è in noi e sostenerci fino
all’acquisto, consapevole di quanto gioverà
alla nostra realizzazione, facile balsamo sulle
complicazioni del mondo di oggi. L’unico
problema è che l’amico, per quanto
competente e sincero, non potrà che valutare
la vettura in base a ciò che vede, ma senza
una reale cognizione di causa.
UNA FOLLA
Il meccanico, il carrozziere, l’elettrauto, il
gommista, il tappezziere, il commerciante, il
commercialista, l’avvocato, lo psicologo, lo
storico di auto e marchi, l’agenzia delle
pratiche auto per l’Italia, l’amico, qualcuno
che sappia spiegare la nostra ‘pazzia’ alla
moglie... sono tutte figure utili per valutare
l’acquisto di un’auto classica.
In pratica, per valutare una classica che
vorremmo acquistare, dovremmo
muovere una vera e propria folla,
ognuno pronto a dire la sua secondo
il proprio ruolo e le proprie
conoscenze. Ma non tutti
conosciamo tanti esperti in materie
diverse – disposti ad accompagnarci,
oltretutto – senza contare che il venditore
potrebbe non essere molto contento di una
simile invasione di campo. E a ragione.
“Fatevi accompagnare da un
professionista. Il costo della sua
consulenza sarà ampiamente ripagato”
“La vendo a poco solo
perchè non ho più spazio...”
Ci sarà da fidarsi?
PER COMPRARE BENE LA PASSIONE NON BASTA
L’acquisto di una classica è la realizzazione di un sogno. Ma da chi vale la pena farsi accompagnare per valutare
la propria futura compagna a quattro ruote?
Testo: ALESSANDRO MUSCINELLI Foto: ARCHIVIO CA
L
a domanda più frequente che mi
rivolgono amici e appassionati che
stanno pensando di comprare
un’auto classica è: “Cosa devo
guardare per essere davvero
tranquillo?” Stiamo parlando del momento
magico in cui si va a vedere per la prima
volta una storica che pensiamo di acquistare.
Il primo passo è cercare di capire per quale
motivo si scelga un’auto in particolare, e non
un’altra: per un ricordo d’infanzia, per il
design aggressivo, per il colore, perché ha un
motore potente, perché è una vera occasione,
perché ce ne sono poche, perché è richiesta
dal mercato e potrebbe rivalutarsi. Le
motivazioni possono essere tante quanti gli
amanti di questo bel mondo.
In realtà, la lista degli aspetti da verificare
prima di procedere all’acquisto è ampia e
l’unico consiglio valido sembra essere quello
che ricalca l’antico l’adagio “va’ dove ti
porta il cuore”. Pochi però hanno la
competenza necessaria, e spesso proprio i
52
052-053 Muscinelli OK.indd Tutte le pagine
sentimenti portano a perdere di lucidità e
freddezza quando si tratta di comprare l’auto
dei sogni.
Sappiamo bene che non è possibile
conoscere a livello professionale tutte le
componenti di un particolare modello e le
lavorazioni necessarie a mantenere o a
riportare l’auto in perfetta forma. Per questo
motivo, una strategia sempre valida è quella
di farsi accompagnare da almeno uno
specialista che abbia una consolidata
esperienza e sia realmente in grado di
valutare le condizioni generali del mezzo e il
livello dei lavori eseguiti. Inoltre, deve
conoscere il modello in questione e non solo
il mercato delle auto d’epoca, oltre a saper
guardare ai fatti senza ascoltare le parole dei
venditori.
L’ESPERIENZA NON NASCE DAL
NULLA
I lavori di meccanica e di carrozzeria non si
imparano dai libri, dalle foto delle riviste
specializzate e – tanto meno – dalle
chiacchiere degli amici al bar: è necessario
cimentarsi in prima persona. Soltanto chi
lavora con le proprie mani sulle auto storiche
matura l’esperienza adatta per capire
veramente come si debba intervenire, a
differenza di chi ne parla soltanto ma non ha
mai provato a svitare un dado arrugginito.
Solo un carrozziere che ha eseguito
lavorazioni di lattoneria, saldatura,
stuccatura, verniciatura ecc., è in grado di
valutare compiutamente un lavoro di
carrozzeria, riconoscere quali lavorazioni
sono state realmente eseguite su una scocca
oppure tralasciate da restauratori poco
scrupolosi.
Scegliere l’auto seguendo il cuore è una
bella prospettiva, ma forse tale consiglio
poteva valere una decina di anni fa, mentre
oggi è diventato davvero difficile spendere
bene i propri soldi. Oggi il mercato delle
classiche è governato dalla speculazione,
prova ne sono i prezzi arrivati alle stelle che,
L’ESPERTO
Come in tutte le discipline, anche nel mondo
delle classiche non mancano coloro che si
definiscono esperti e che sanno parlare,
parlare e parlare. In realtà, non fanno altro
che riproporre chiacchiere e luoghi comuni,
in un compendio di fantasie popolari,
stereotipi e articoli delle riviste specializzate.
Si tratta di persone che non hanno mai preso
in mano un cacciavite e nemmeno cambiato
una ruota alla loro macchina, eppure sanno
sempre tutto.
IL MECCANICO
Solitamente l’ignaro appassionato si fa
accompagnare a vedere l’auto da acquistare
dal suo meccanico di fiducia. Non è del tutto
una cattiva idea, in quanto un buon
operatore è in grado di valutare lo stato della
meccanica, della trasmissione e dell’impianto
elettrico. Non è detto, però, che sappia
valutare altrettanto bene tutti gli interventi di
ripristino e restauro necessari. Inoltre,
abituato com’è a risolvere i problemi
ordinando ricambi nuovi, non è detto che
sappia riconoscere un pezzo riparabile.
La carrozzeria e gli interni, per esempio,
sono materie fuori dal suo campo d’azione,
soprattutto se non lavora nei restauri ma è
abituato alle auto moderne. Lo stesso
investimento, ma non è un tecnico, per
quanto pensi di esserlo. Non ha mai preso in
mano un attrezzo e potrebbe valutare come
ottimo un acquisto luccicante in vista di un
facile guadagno, ma senza necessariamente
interessarsi a quanto sta sotto il vestito.
Certo, dal suo punto di vista commerciale ha
ragione, ma non ha le competenze per
approfondire la valutazione di quel che si
trova nascosto alla vista.
In questo senso, il commerciante è forse il
peggior tipo di accompagnatore per valutare
il nostro prossimo acquisto: il rischio è che
valorizzi solo gli aspetti economici di una
vettura a discapito della parte concreta.
Inoltre, per deformazione professionale, è
abituato a condire tutto con tante parole:
sarà ben contento di averne l’occasione.
IL VERO AMICO
È naturale farsi accompagnare da un amico
quando si va a vedere un potenziale
acquisto: un aiuto morale e psicologico è
altrettanto utile e auspicabile di un parere
tecnico. Il vero amico ci conosce da anni e sa
quanto una classica possa farci stare bene e
sentire appagati. Se, poi, è anche lui un
appassionato di auto d’epoca, sappiamo che
difficilmente potrà dissuaderci dall’acquisto:
è proprio per questo che gli abbiamo chiesto
di accompagnarci!
Il vero amico è quello che ci fa riflettere su
tutti gli aspetti legati all’acquisto di una
classica, non ultimo quello di ciò che dirà
CHE FARE, DUNQUE?
Il mondo delle storiche è diventato davvero
molto difficile dal punto di vista concreto,
tanto che nemmeno le concessionarie sono in
grado di garantire davvero un’auto classica,
se non a livelli molto alti e a prezzi
impopolari. Se si vuole affrontare da soli
l’esperienza di acquisto, è necessario essere
consapevoli che gli aspetti da valutare sono
molteplici e i rischi notevoli, soprattutto se
non si hanno soldi e speranze da buttar via.
In realtà, per la stragrande maggioranza
degli appassionati, andare a vedere una
storica da soli è un terno al lotto. Si
troveranno del tutto indifesi, impreparati dal
punto di vista tecnico e in balia delle proprie
emozioni: un buon acquisto è spesso
questione di pura fortuna!
Il consiglio migliore che posso darvi è
quello di farvi accompagnare da un
autentico esperto a 360°, un vero
professionista. Il costo della sua consulenza
sarà ampiamente ripagato dalle svariate
migliaia di euro risparmiate nel cercare di
rimediare a una macchina mediocre,
bisognosa di mille interventi e che non sarà
mai realmente a posto.
Va bene andare dove vi porta il cuore, ma
andateci accompagnati!
53
03/05/2016 15:51:14