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In questo numero: alcune attività di laboratorio, le rubriche della quinta e come sempre.. i testi del mese! Pagina 2 Pagina 3 I NOSTRI PICCOLI ARTISTI AL LAVORO PER ACCOGLIERE L’ AUTUNNO PITTORE IN COMPAGNIA DEI PUFFI! Pagina 4 Pagina 5 Pagina 6 STRISCIA LA RISATA Tartaruga rapinata da 2 lumache. La polizia chiede notizie sull'accaduto: la tartaruga non ricorda, è stato tutto troppo veloce! Un giorno un computer dice ad un altro: "ma tu puzzi?" e l'altro: "Si, perché ho il cestino pieno sul desktop". Pagina 7 Noi siamo gli sportiati degli sport appassionati! Giulia e Leo. Zonta pensano che lo sport conta. GINNASTICA ARTISTICA Giulia ed Olivia le ginnaste vite parallele eccole qui in persona. A scuola però facciamo solo riscaldamento!!! CALCIO Per i maschi il calcio è fondamentale, è uno sport interessante con molte regole. Pagina 8 CIAO, SIAMO TORNATI, VI RICORDATE? SIAMO IL GRUPPO JONES, I RAGAZZI DELL’ AVVENTURA. PERO’ CI SONO ANCHE GLI ANTAGONISTI: I CACCIATORI DI TESORI! CE LA FAREMO? SCOPRITELO!!!!!!!!!!!!!!! BUON DIVERTIMENTO, ANZI, BUONA AVVENTURA!!!!!!!!!!!!!!!!! E IL fantasma di Azzurrina Stavamo uscendo dal nostro museo quando ad Asya venne una grande idea: - Visto che abbiamo fatto tante avventure, potremmo prenderci una piccola vacanza a Rimini.- Già, sarebbe bello- disse Niccolò. - Perché no ?!- disse Sofia. E in quattro e quattr’otto la squadra aveva fatto le prenotazioni per le camere e comprato i biglietti del treno. La partenza era fissata per la settimana dopo. Tutti si incontrarono alla stazione il giorno della partenza. Il viaggio durò circa 2 ore. Pagina 9 Appena scesi ci venne incontro un uomo con in mano una grossa telecamera e sul retro della giacca c’era una scritta CT e chiede a Denis, il capo del gruppo: -Siete il gruppo Jones? Denis rispose: - Sì, perché? Cosa vuole?-Mi vorreste aiutare a captare il segnale di… -Dai, cosa,?Cosa?- disse Nancy. -AZZURRINA- Chi è?!- dice schifata Laura. -E’un fantasma di una bambina che è scomparsa a 5 anni in un castello poco distante da qui.Allora? - Perfavoooore- chiede Asya: - Va bene – sospira Denis: - Io non mi fido- sussurra Niccolò a Denis. Pure io- dice Sofia - e tu ? - Anche io non mi fido - dice Denis- soprattutto quella scritta, l’ho già vista! - Teniamolo d’ occhio- dice infine Sofia. - ok – dice Niccolò. Insieme seguimmo il tizio che ci portò in un castello: Pagina 10 - Ragazzi, è ormai sera- dice Asya - Perfetto!- dice l’ uomo. - Perché – chiede Laura. - Perfetto per vedere il fantasma - Ok, entriamoEntrammo dal grosso portone che si chiuse subito. - Lo sapevo- esclama Denis – è un cacciatore di tesori. - Ah ah ah – ride l’uomo- ci siete cascati!!! - ok, cerchiamo una via d’uscita- dice Denis . Corremmo su per delle scale fino ad arrivare ad una torre. Denis si stoppò di colpo. - Perché ti sei fermato?- chiede Laura. - Guardate..e Denis indica una sagoma sfocata di colore azzurro intenso . - Che cos è?!- Chiede Asya impaurita. - E’… è il fantasma di Azzurrina – - Sì, è meglio- - dice Niccolò. - No, aspettate- dice Denis. - Sei matto- esclama Sofia. Denis non rispose e andò incontro alla sagoma: toccò il fantasma e subito sparì. Seguitemi - dice Denis -e si mise a correre mentre gli altri lo seguivano e subito si trovarono fuori dal castello: - Ce l’abbiamo fatta – esclama Asya. - Come hai fatto?Chiede Laura a Denis. - Azzurrina mi ha dato le indicazioni- e dice – allora, sbaglio o dovevamo andare al mare!? - Certo!!IL GRUPPO JONES SQUIK L’AMBIENTALISTA C’ era una volta un piccolo cricetino di nome Squik, che viveva a Squikland insieme ai suoi amici e famigliari; lui voleva andare nel Bosco delle Fiabe, per studiare la salvaguardia dell’ambiente e come pulirlo nella scuola “Salva l’ ambiente”, visto che la sua città era un po’ inquinata. Così i suoi genitori decisero di lasciarlo andare nel Bosco delle Fiabe; andarono al TOPO-AEREOPORTO e acquistarono il biglietto per la partenza stabilita il 7 Ottobre giorno del suo compleanno. Giunto il 7 Ottobre, Squik partì salutando amici e famigliari con un po’ di tristezza, ma, lui era anche felice di realizzare il suo sogno. Arrivato nel Bosco delle Fiabe, dopo 3 ore di viaggio, tutti gli animali del bosco lo accolsero; Scotty, una piccola cricetina amica di Squik, che viveva a Squikland, si trasferì qui anche lei, lo accolse a casa sua per la notte. Il mattino dopo Squik andò a scuola molto felice. Maga Cornacchia, scoprendo attraverso la sua sfera magica che Squik voleva ripulire Squikland e poi anche le altre città dall’ inquinamento, si arrabbiò e si infuriò moltissimo e pensò un modo per fermare Squik. Il topolino delle nevi, Fiocco, saputo questo, lo disse subito a Cappuccetto Rosso e insieme incominciarono a cercare un libro per sconfiggere Maga Cornacchia: cercarono e cercarono nella biblioteca di Bambi finché ... “L’ho trovato!” disse Cappuccetto Rosso. Insieme cercarono la pagina giusta, la lessero e poi Fiocco disse:- Dai, dobbiamo andare a cercare la Piuma Arcobaleno se vogliamo sconfiggere Maga Cornacchia! Cappuccetto Rosso rispose:- Lo so! Ma la piuma è custodita da un drago che vive in quella grotta nell’immagine! – Io conosco qualcuno che può aiutarci: Marvy l’aquila! Dai chiamiamolo! disse Fiocco. Cappuccetto Rosso compose il numero: - tre, tre, tre, sette, sette, nove, cinque ,cinque ,cinque e quattro. Marvy sentì lo squillo del telefono e rispose: - Pronto, sono Marvy cosa c’è? Fiocco rispose: - Sono il topino delle nevi Fiocco, potresti aiutarci? Marvy ci pensò e rispose: - Sì, va bene, ma cosa devo fare? Fiocco replicò: - E’ semplice.Dovresti volare fino alla grotta di Drago Focus e prendere la Piuma Arcobaleno; così Squik potrà continuare i suoi studi sull’ambiente e trasformeremo Maga Cornacchia in una precisa ambientalista. Marvy pensò e poi rispose: - Va bene ma poi mi darete una ricompensa! -“Va bene ti daremo una fornitura di torroncini per un anno,che gli piacciono tanto”. Suggerì Cappuccetto Rosso a Fiocco. Marvy – “Accetto!” Quando Marvy tornò con la piuma magica, Fiocco lo ringraziò e poi andarono nella discarica di Maga Cornacchia, si nascosero dietro un mucchio di rifiuti, la trasformarono in ambientalista e la sua discarica diventò il Parco Nazionale delle Fiabe. Squik poté continuare i suoi studi e poi diventò il più bravo ambientalista; si laureò e pulì tutte le città o ridusse molto l’inquinamento. Infine Squik tornò a casa e festeggiò insieme ai suoi amici e familiari. GIADA 4 Un fiore magico C’era una volta,in un villaggio nel bosco,una bambina di nome Margherita. Era la bambina più carina e gentile del villaggio, aveva gli occhi verdi,i capelli biondi e un vestito bianco,come una margherita! Un giorno ,mentre stava camminando nel bosco degli alberi parlanti,incontrò una strega:era la strega del villaggio,con i capelli bianchi e il vestito viola prugna. Margherita si spaventò. Margherita saltò in una pozzanghera e sporcò il vestito alla strega,la quale si arrabbiò e disse:” Quando toccherai l ’ albero con il muschio blu, la tua famiglia si addormenterà”.Margherita era corse nel bosco si appoggiò ad un albero e si accorse che aveva il muschio blu. Margherita era disperata e corse al villaggio vicino e trovò un uccellino che le chiese.”Cosa succede Margherita?” Margherita rispose piagnucolando:”La strega del nostro villaggio mi ha fatto un incantesimo:quando toccherò l ’ albero con il muschio blu, la mia famiglia si addormenterà, e io l ’ho toccato!” Cip rispose:”Non preoccuparti, io ti conosco, mi hai adottato, ora ho una famiglia grazie a te!” Margherita disse: “Cip! Ti ho ritrovato, ma ora mi puoi aiutare?”Cip rispose.”Certo! Devi prendere quel fiore lassù su quell ’ albero, ci aiuteranno tutti gli uccellini!”Margherita seguì Cip. Arrivarono a casa, tutti erano addormentati,Cip urlò:”Spargete il polline del fiore in tutta la casa!” Margherita e gli uccellini non ci pensarono due volte e sparsero il polline del fiore in tutta la casa. Tutti si svegliarono, abbracciarono Margherita e ringraziarono gli uccellini. La nonna di Margherita disse:” Dobbiamo dar loro una ricompensa: un sacco di biscotti ogni settimana!” Gli uccellini accettarono e vissero tutti felci e contenti! Fine!! Noemi Dei Agnoli 4° Commenti alla poesia S. Martino di G. Carducci Dalla terrazza del borgo, Giosuè, ammirava il paesaggio sottostante. La nebbia dal colore grigiastro, pian piano saliva inumidendo i colli ripidi e scoscesi. Il freddo maestrale spingeva il mare che si scontrava con gli scogli e si frantumava come vetro. In lontananza si scorgevano navi, mentre più vicino alla riva piccole barche erano in balia delle onde. Giosuè si strinse forte nel suo cappotto e decise di tornare a casa. Nel borgo si stava molto meglio perché le case una affiancata all’altra facevano da barriera al vento. Nell’aria vagava un odore aspro che rallegrava le anime: il vino nuovo stava fermentando nei tini in cantina. Lungo la strada Giosuè incontrò il suo amico Raffaelo e si misero a chiacchierare: Senti questo odore? domandò Giosuè. Eccome se lo sento, mi vien voglia di assaggiarne un po’! rispose Raffaelo. Giosuè, poi continuò a camminare verso casa. Appena arrivato entrò: il caminetto era acceso e scoppiettava, mentre lo spiedo, carico di cacciagione girava lentamente su se stesso. Giosuè vide suo figlio, il cacciatore, appoggiato allo stipite della porta, con il suo cane Tobia accovacciato al suo fianco. Il padre gli disse: E’ andata bene la caccia oggi? Il figlio non parlò, fece soltanto cenno di sì. Il padre gli chiese ancora: Cosa guardi? Lui indicò con un dito il tramonto. Le nuvole rossastre facevano da sfondo agli stormi di uccelli neri che volavano via come pensieri leggeri. Antonio Ferronato 5 -------------------------------------------------------------------Giosuè Carducci passeggiava tranquillamente sopra una ripida collina, con suo figlio Enrico. Improvvisamente Giosuè disse ad Enrico: Guarda la nebbia come sale lentamente su per questi colli ripidi. Enrico rispose: Ho visto; ammira le onde del mare; secondo me le onde si abbassano e si alzano perché c’è il vento freddo e forte: il maestrale. Sì figliolo mio hai proprio ragione, se vuoi ti porto a vedere il borgo. Rispose Giosuè e si incamminò. Va bene papi, ma i borghi sono quei piccoli paesini vecchi, ma belli? Domandò Enrico seguendo suo padre. Sì figliolo,concluse Giosuè. Fecero un bel po’ di strada e alla fine arrivarono. Enrico disse: Che bene che si sta qui, c’è proprio un clima mite; son proprio belle quelle case. E Giosuè: Sì hai ragione, “per le vie del borgo, dal ribollir dei tini, va l’aspro odor dei vini l’anime a rallegrar”. Papi, papi, senti gli scoppiettii dei ceppi accesi e senti che buon profumino di spiedo. Enrico era raggiante. Hai proprio ragione Enrico, non ti verrebbe voglia di mangiarne uno? Magari, papi. Guarda papi, là c’è il cacciatore che sta sull’uscio fischiando a rimirar lontano. Ormai è arrivata la sera – disse Giosuè – lui guarda tra le nubi rossastre, gli stormi d’uccelli che volano via come fossero dei pensieri. Giulia Serafin 5 Stiamo preparando la RECITA DI NATALE! Vi aspettiamo in teatro mercoledì 18 dicembre alle ore 18 Venerdì 20 dicembre alle ore 12.00 ci sarà la S.Messa di Natale ..