In questo numero: alcune attività di laboratorio, le rubriche della

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In questo numero: alcune attività di laboratorio, le rubriche della
In questo numero:
alcune attività di laboratorio,
le rubriche della quinta
e come sempre..
i testi del mese!
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I NOSTRI PICCOLI ARTISTI AL LAVORO PER
ACCOGLIERE L’ AUTUNNO PITTORE IN
COMPAGNIA DEI PUFFI!
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STRISCIA LA RISATA
Tartaruga rapinata da 2 lumache. La polizia chiede notizie sull'accaduto: la tartaruga non ricorda, è stato tutto troppo veloce!
Un giorno un computer dice ad un altro:
"ma tu puzzi?" e l'altro: "Si, perché ho il
cestino pieno sul desktop".
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Noi siamo gli sportiati degli sport
appassionati!
Giulia e Leo. Zonta pensano che lo sport
conta.
GINNASTICA ARTISTICA
Giulia ed Olivia le ginnaste vite parallele
eccole qui in persona.
A scuola però facciamo solo riscaldamento!!!
CALCIO
Per i maschi il calcio è fondamentale, è uno
sport interessante con molte regole.
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CIAO, SIAMO TORNATI, VI RICORDATE? SIAMO IL
GRUPPO JONES, I RAGAZZI DELL’ AVVENTURA.
PERO’ CI SONO ANCHE GLI ANTAGONISTI: I CACCIATORI DI TESORI!
CE LA FAREMO? SCOPRITELO!!!!!!!!!!!!!!!
BUON DIVERTIMENTO, ANZI, BUONA AVVENTURA!!!!!!!!!!!!!!!!!
E IL fantasma di Azzurrina
Stavamo uscendo dal nostro museo quando ad Asya
venne una grande idea:
- Visto che abbiamo fatto tante avventure, potremmo
prenderci una piccola vacanza a Rimini.- Già, sarebbe bello- disse Niccolò.
- Perché no ?!- disse Sofia.
E in quattro e quattr’otto la squadra aveva fatto le prenotazioni per le camere e comprato i biglietti del treno. La partenza era fissata per la settimana dopo.
Tutti si incontrarono alla stazione il giorno della partenza. Il viaggio durò circa 2 ore.
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Appena scesi ci venne incontro un uomo con in mano una grossa telecamera e sul retro della giacca
c’era una scritta CT e chiede a Denis, il capo del
gruppo:
-Siete il gruppo Jones?
Denis rispose:
- Sì, perché? Cosa vuole?-Mi vorreste aiutare a captare il segnale di…
-Dai, cosa,?Cosa?- disse Nancy.
-AZZURRINA- Chi è?!- dice schifata Laura.
-E’un fantasma di una bambina che è scomparsa a 5
anni in un castello poco distante da qui.Allora?
- Perfavoooore- chiede Asya:
- Va bene – sospira Denis:
- Io non mi fido- sussurra Niccolò a Denis.
Pure io- dice Sofia - e tu ?
- Anche io non mi fido - dice Denis- soprattutto quella
scritta, l’ho già vista!
- Teniamolo d’ occhio- dice infine Sofia.
- ok – dice Niccolò.
Insieme seguimmo il tizio che ci portò in un castello:
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- Ragazzi, è ormai sera- dice Asya
- Perfetto!- dice l’ uomo.
- Perché – chiede Laura.
- Perfetto per vedere il fantasma
- Ok, entriamoEntrammo dal grosso portone che si chiuse subito.
- Lo sapevo- esclama Denis – è un cacciatore di tesori.
- Ah ah ah – ride l’uomo- ci siete cascati!!!
- ok, cerchiamo una via d’uscita- dice Denis .
Corremmo su per delle scale fino ad arrivare ad una
torre.
Denis si stoppò di colpo.
- Perché ti sei fermato?- chiede Laura.
- Guardate..e Denis indica una sagoma sfocata di
colore azzurro intenso .
- Che cos è?!- Chiede Asya impaurita.
- E’… è il fantasma di Azzurrina –
- Sì, è meglio- - dice Niccolò.
- No, aspettate- dice Denis.
- Sei matto- esclama Sofia.
Denis non rispose e andò incontro alla sagoma:
toccò il fantasma e subito sparì. Seguitemi - dice
Denis -e si mise a correre mentre gli altri lo seguivano e subito si trovarono fuori dal castello:
- Ce l’abbiamo fatta – esclama Asya.
- Come hai fatto?Chiede Laura a Denis.
- Azzurrina mi ha dato le indicazioni- e dice – allora,
sbaglio o dovevamo andare al mare!?
- Certo!!IL GRUPPO JONES
SQUIK L’AMBIENTALISTA
C’ era una volta un piccolo cricetino di nome Squik, che
viveva a Squikland insieme ai suoi amici e famigliari; lui
voleva andare nel Bosco delle Fiabe, per studiare la salvaguardia dell’ambiente e come pulirlo nella scuola
“Salva l’ ambiente”, visto che la sua città era un po’ inquinata.
Così i suoi genitori decisero di lasciarlo andare nel Bosco delle Fiabe; andarono al TOPO-AEREOPORTO e acquistarono il biglietto per la partenza stabilita il 7 Ottobre giorno del suo compleanno.
Giunto il 7 Ottobre, Squik partì salutando amici e famigliari con un po’ di tristezza, ma, lui era anche felice di
realizzare il suo sogno.
Arrivato nel Bosco delle Fiabe, dopo 3 ore di viaggio,
tutti gli animali del bosco lo accolsero; Scotty, una piccola cricetina amica di Squik, che viveva a Squikland, si
trasferì qui anche lei, lo accolse a casa sua per la notte.
Il mattino dopo Squik andò a scuola molto felice. Maga
Cornacchia, scoprendo attraverso la sua sfera
magica che Squik voleva ripulire Squikland e poi anche
le altre città dall’ inquinamento, si arrabbiò e si infuriò
moltissimo e pensò un modo per fermare Squik.
Il topolino delle nevi, Fiocco, saputo questo, lo disse subito a Cappuccetto Rosso e insieme incominciarono a
cercare un libro per sconfiggere Maga Cornacchia: cercarono e cercarono nella biblioteca di Bambi
finché ... “L’ho trovato!” disse Cappuccetto Rosso. Insieme cercarono la pagina giusta, la lessero e poi Fiocco
disse:- Dai, dobbiamo andare a cercare la Piuma Arcobaleno se vogliamo sconfiggere Maga Cornacchia!
Cappuccetto Rosso rispose:- Lo so! Ma la piuma è custodita da un drago che vive in quella grotta nell’immagine! – Io conosco qualcuno che può aiutarci: Marvy l’aquila! Dai chiamiamolo! disse Fiocco.
Cappuccetto Rosso compose il numero: - tre, tre, tre,
sette, sette, nove, cinque ,cinque ,cinque e quattro.
Marvy sentì lo squillo del telefono e rispose: - Pronto,
sono Marvy cosa c’è?
Fiocco rispose: - Sono il topino delle nevi Fiocco, potresti aiutarci?
Marvy ci pensò e rispose: - Sì, va bene, ma cosa devo fare?
Fiocco replicò: - E’ semplice.Dovresti volare fino alla
grotta di Drago Focus e prendere la Piuma Arcobaleno; così Squik potrà continuare i suoi studi sull’ambiente e trasformeremo Maga Cornacchia in una precisa ambientalista. Marvy pensò e poi rispose: - Va
bene ma poi mi darete una ricompensa!
-“Va bene ti daremo una fornitura di torroncini per
un anno,che gli piacciono tanto”. Suggerì Cappuccetto Rosso a Fiocco. Marvy – “Accetto!”
Quando Marvy tornò con la piuma magica, Fiocco lo
ringraziò e poi andarono nella discarica di Maga Cornacchia, si nascosero dietro un mucchio di rifiuti, la
trasformarono in ambientalista e la sua discarica diventò il Parco Nazionale delle Fiabe. Squik poté continuare i suoi studi e poi diventò il più bravo
ambientalista; si laureò e pulì tutte le città o ridusse
molto l’inquinamento.
Infine Squik tornò a casa e festeggiò insieme ai suoi
amici e familiari.
GIADA 4
Un fiore magico
C’era una volta,in un villaggio nel bosco,una bambina di nome Margherita. Era la bambina più
carina e gentile del villaggio, aveva gli occhi verdi,i capelli biondi e un vestito bianco,come una
margherita!
Un giorno ,mentre stava camminando nel bosco degli alberi parlanti,incontrò una strega:era la strega
del villaggio,con i capelli bianchi e il vestito viola
prugna. Margherita si spaventò. Margherita
saltò in una pozzanghera e sporcò il vestito alla
strega,la quale si arrabbiò e disse:” Quando toccherai l ’ albero con il muschio blu, la tua famiglia
si addormenterà”.Margherita era corse nel bosco si appoggiò ad un albero e si accorse che aveva il muschio blu. Margherita era disperata e
corse al villaggio vicino e trovò un uccellino che
le chiese.”Cosa succede Margherita?” Margherita rispose piagnucolando:”La strega del nostro
villaggio mi ha fatto un incantesimo:quando toccherò l ’ albero con il muschio blu, la mia famiglia si addormenterà, e io l ’ho toccato!” Cip rispose:”Non preoccuparti, io ti conosco, mi hai
adottato, ora ho una famiglia grazie a te!”
Margherita disse: “Cip! Ti ho ritrovato, ma
ora mi puoi aiutare?”Cip rispose.”Certo! Devi
prendere quel fiore lassù su quell ’ albero, ci
aiuteranno tutti gli uccellini!”Margherita seguì Cip. Arrivarono a casa, tutti erano addormentati,Cip urlò:”Spargete il polline del fiore
in tutta la casa!” Margherita e gli uccellini
non ci pensarono due volte e sparsero il polline
del fiore in tutta la casa. Tutti si svegliarono,
abbracciarono Margherita e ringraziarono gli
uccellini. La nonna di Margherita disse:”
Dobbiamo dar loro una ricompensa: un sacco
di biscotti ogni settimana!” Gli uccellini accettarono e vissero tutti felci e contenti!
Fine!!  Noemi Dei Agnoli 4°
Commenti alla poesia S. Martino di G. Carducci
Dalla terrazza del borgo, Giosuè, ammirava il paesaggio sottostante. La nebbia dal colore grigiastro, pian
piano saliva inumidendo i colli ripidi e scoscesi.
Il freddo maestrale spingeva il mare che si scontrava
con gli scogli e si frantumava come vetro.
In lontananza si scorgevano navi, mentre più vicino
alla riva piccole barche erano in balia delle onde.
Giosuè si strinse forte nel suo cappotto e decise di
tornare a casa. Nel borgo si stava molto meglio perché le case una affiancata all’altra facevano da barriera al vento.
Nell’aria vagava un odore aspro che rallegrava le anime: il vino nuovo stava fermentando nei tini in cantina.
Lungo la strada Giosuè incontrò il suo amico Raffaelo
e si misero a chiacchierare:
Senti questo odore? domandò Giosuè.
Eccome se lo sento, mi vien voglia di assaggiarne
un po’! rispose Raffaelo.
Giosuè, poi continuò a camminare verso casa.
Appena arrivato entrò: il caminetto era acceso e
scoppiettava, mentre lo spiedo, carico di cacciagione
girava lentamente su se stesso.
Giosuè vide suo figlio, il cacciatore, appoggiato allo
stipite della porta, con il suo cane Tobia accovacciato al suo fianco. Il padre gli disse:
E’ andata bene la caccia oggi?
Il figlio non parlò, fece soltanto cenno di sì.
Il padre gli chiese ancora:
Cosa guardi?
Lui indicò con un dito il tramonto. Le nuvole rossastre facevano da sfondo agli stormi di uccelli neri
che volavano via come pensieri leggeri.
Antonio Ferronato 5
-------------------------------------------------------------------Giosuè Carducci passeggiava tranquillamente sopra una ripida collina, con suo figlio Enrico.
Improvvisamente Giosuè disse ad Enrico:
Guarda la nebbia come sale lentamente su per
questi colli ripidi.
Enrico rispose:
Ho visto; ammira le onde del mare; secondo me
le onde si abbassano e si alzano perché c’è il
vento freddo e forte: il maestrale.
Sì figliolo mio hai proprio ragione, se vuoi ti porto
a vedere il borgo.
Rispose Giosuè e si incamminò.
Va bene papi, ma i borghi sono quei piccoli
paesini vecchi, ma belli?
Domandò Enrico seguendo suo padre.
Sì figliolo,concluse Giosuè.
Fecero un bel po’ di strada e alla fine arrivarono.
Enrico disse:
Che bene che si sta qui, c’è proprio un clima mite;
son proprio belle quelle case.
E Giosuè:
Sì hai ragione, “per le vie del borgo, dal ribollir
dei tini, va l’aspro odor dei vini l’anime a
rallegrar”.
Papi, papi, senti gli scoppiettii dei ceppi accesi e
senti che buon profumino di spiedo. Enrico era
raggiante.
Hai proprio ragione Enrico, non ti verrebbe voglia
di mangiarne uno?
Magari, papi.
Guarda papi, là c’è il cacciatore che sta sull’uscio
fischiando a rimirar lontano.
Ormai è arrivata la sera – disse Giosuè – lui
guarda tra le nubi rossastre, gli stormi d’uccelli
che volano via come fossero dei pensieri.
Giulia Serafin 5
Stiamo preparando la
RECITA DI NATALE!
Vi aspettiamo in
teatro mercoledì
18 dicembre
alle ore 18
Venerdì 20 dicembre alle ore 12.00 ci
sarà la S.Messa di Natale ..