Carissime e carissimi, questo messaggio per dare sinteticamente
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Carissime e carissimi, questo messaggio per dare sinteticamente
Carissime e carissimi, questo messaggio per dare sinteticamente conto dei contenuti emersi nel corso della riunione nella quale si è cercato di mettere a fuoco come procedere in un'approfondimento sul tema dell'accreditamento sociale sia al fine di sostenere il confronto con l'Amministrazione Regionale aperto dalla presentazione della bozza di delibera di giunta sul tema sia di contestualizzare lo strumento dell'accreditamento alla luce del più generale quadro che si sta costruendo nel percorso di riorganizzazione del sistema di risposte ai bisogni sociali nella nostra regione. Prima di passare all'oggetto principale di questa comunicazione riportiamo le modifiche che la Giunta pensa di introdurre all'emendamento alla legge regionale 3 del 2008 attraverso il collegato ordinamentale 2010 che sarà oggetto della Commissione terza del Consiglio Regionale nella riunione dell'11 di gennaio. Rispetto all'originaria proposta di modifica all'articolo 7 viene proposto di aggiungere: • • • dopo le parole “nucleo familiare” la frase “delle proprie condizioni economiche e patrimoniale (ISEE)”; dopo le parole “organizzazioni sindacali” la frase “maggiormente rappresentative”; e sostituire al quarto capoverso la frase “l'integrazione economica delle rette” con la frase “nel rispetto di quanto disciplinato dagli articoli 6,7 e 13 lettera c) l'integrazione economica delle rette”. Evidentemente queste modifiche non sono le stesse che richiedemmo (per il confronto alleghiamo il testo della nostra proposta) e per questo pensiamo di convocare un appuntamento tra il 7 e l'11 di gennaio per dare conto delle nostre ragioni e dei motivi per i quali sosteniamo che la proposta di modifica alla legge 3 se deve essere fatta deve avvenire in modo diverso. Tale appuntamento e il secondo degli obiettivi cui abbiamo fatto cenno al paragrafo precedente inquadrando il tema dell'accreditamento sociale trovano un medesimo principio come fonte. Dall'articolo di Alessandra Velastro “Stato costituzionale, democrazia pluralista e partecipazione: quali diritti?” pubblicato sul sito di LabSus riprendiamo un passaggio che descrive con chiarezza il nesso che qui ci interessa mettere in evidenza. Nei documenti fondamentali i diritti sociali hanno un elemento strutturale che appare decisivo, elemento che peraltro hanno in comune con quelli che possiamo definire diritti di partecipazione. A differenza di quanto può dirsi per i diritti di libertà l'effettività non è qui condizione ulteriore di un diritto che già di per sé può esistere giuridicamente, ma è condizione di esistenza stessa del diritto. Le nostre considerazioni rispetto alle annunciate modifiche agli articoli 7 e 8 della legge regionale 3 del 2008 e l'incompletezza che abbiamo evidenziato nella proposta di linee guida per l'accreditamento sociale hanno nella ricerca di un adeguato grado di effettività una loro ragione fondante. Venendo all'incontro: si è tenuto presso la sede di ACLI Lombardia venerdì 18 di dicembre alla mattina. Carla Torselli ha subito illustrato la nuova versione del testo di proposta di delibera: nel corso dell'incontro del tavolo permanente di giovedì 16 di dicembre sono infatti state introdotte delle modifiche e in allegato troverete la versione aggiornata. Marco Zucchelli che pure emendato il testo non serve: a precisare quali unità di offerta sono accreditabili e quali no (non tutte le risposte ai bisogni sociali sono accreditabili se l'accreditamento, come viene sostenuto dalla Regione, è lo strumento che permette ai cittadini di esercitare la loro “libertà di scelta” attraverso l'uso di titoli di acquisto per servizi e prestazioni); a capire quale è il fine per il quale dotarsi di un mezzo come l'accreditamento e ciò comporta una indeterminatezza nel costruire questo strumento; a capire chi eserciterà e come le funzioni di controllo necessarie a rendere cogente le procedure di accreditamento; quale sia la strumentazione giuridica amministrativa per applicare le regole e i criteri delle procedure di accreditamento. Alla luce di queste considerazioni varrebbe la pena di procedere con una sperimentazione su una selezione di unità di offerta sociale. Fabrizio Tagliabue a partire dall'ultimo elaborato sul tema pervenuto al Forum si chiede se la Regione abbia cognizione di cosa sta maturando nei vari ambiti e nelle province della Lombardia. L'esempio di Bergamo e di Cremona sono la testimonianza di una capacità di analisi e di immaginare soluzioni che è sbagliato non valorizzare. Resta comunque, come nodo di fondo, la necessità di precisare quali bisogni hanno una connessione necessaria con il sistema delle risposte e quali no. Rimane pertanto la necessità di aprire una discussione sui LIVEAS. Bassano Baroni ricorda come l'accreditamento sia una certificazione di idoneità a esercitare alcune funzioni in nome e per conto del pubblico. Mario Mozzanica riprende un ragionamento introdotto precedentemente da Tagliabue e riprende la necessità di riflettere sui bisogni essenziali. Sarebbe importante aprire una sede di riflessione sul tema al nostro interno a partire dagli assiomi culturali di questa discussione. Sara Zandrini concorda sulla necessità di un percorso interno soprattutto sulle questioni che stanno alla base di questa discussione. Se questo percorso istruttorio la convince è perplessa rispetto all'ipotesi di verificare concretamente cosa avviene nel territorio: questo è uno spazio dove per primo il terzo settore potrebbe incontrare argomenti scomodi. In conclusione si precisano tre passi che operativamente sarà inevitabile percorrere: 1) confronto istruttorio con un approccio più culturale, 2) definizione dei criteri di qualità associabili alle specifiche unità di offerta, 3) come giocare il prodotto di questo programma di lavoro nel confronto con Regione Lombardia Saremo immediatamente a valle dei giorni di Natale e Santo Stefano a precisare la data in cui realizzare il momento di confronto e diffusione della nostra posizione sulla ipotesi di modifica alla legge (dove si tratta di modalità di corresponsione al costo dei servizi sociali da parte dei cittadini e del ruolo delle autonomie locali all'interno del sistema). D'altra parte saremo alla ripresa a precisare momenti e sedi del percorso su cui si è convenuto in chiusura dell'incontro del 18 di dicembre. Buone feste e buon lavoro per l'Ufficio di Segreteria del Forum il Segretario (sergio silvotti)