Fast food dell`arte, e del cattivo gusto. In Russia Burger King crea

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Fast food dell`arte, e del cattivo gusto. In Russia Burger King crea
05 settembre 2016 delle ore 19:05
Fast food dell'arte, e del cattivo gusto. In Russia
Burger King crea quattro diversi menù ispirati alle
violente performance di Pyotr Pavlensky
Ci siamo occupati di Pyotr Pavlensky molte
volte, in occasione delle sue performance, dei
suoi arresti, delle sue condanne, dei suoi gesti
più o meno eclatanti. Un artista, un performer,
una figura simbolo della protesta russa contro
il potere, lo statalismo, che spesso è stata
oggetto di feroci critiche anche da parte degli
stessi addetti ai lavori. Perché ne parliamo
ancora? Perché la catena Burger King, nella sua
versione russa, sembra trovare l'arte violenta
del dissenso piuttosto appetitosa, e redditizia.
E così, nei punti ristoro di San Pietroburgo, la
catena ha ideato quattro menù ispirati all'artista:
"Pavlensky Burger". Volete assaggiare Seam,
ovvero la performance del 2012 in cui l'artista
si cucì le labbra per protestare contro la
carcerazione delle Pussy Riot? Eccovi serviti
l'hamburger con due panini cuciti. Volete
assaggiare il gusto di essere avvolti nel filo
spinato, come fece Pavlensky nel 2013
nell'azione Carcass? Eccovi servito il panino
con tanto di corona di spine commestibile. E
che dire del fuoco appiccato alla sede dei servizi
di sicurezza sovietici (FSB) dell'autunno 2015,
per cui Pavlensky si è fatto qualche mese di
carcere e istituto psichiatrico? Eccovi il panino
bruciato! Ma dulcis in fundo ecco il panino
Fixation, che prende spunto dall'azione del
2013 in cui l'artista inchiodò il suo scroto sul
selciato della piazza Rossa di Mosca.
L'hamburger in questo caso sarà servito su una
piattaforma di plastica, con un uovo all'occhio
di bue sovrastante, fissato alla fetta di carne con
chiodo di plastica. Buon appettito, al cattivo
gusto!
Sopra: Pyotr Pavlensky di fronte alla sede
moscovita della FSB. Photo courtesy NIGINA
BEROEVA/AFP/Getty Images Home page:
Pyotr Pavlensky al tribunale di Mosca lo scorso
febbraio. Photo: DMITRY SEREBRYAKOV/
AFP/Getty Images
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