Sommario Norme tecniche

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Sommario Norme tecniche
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CATANIA
DIPARTIMENTO DI ARCHITETTURA
C.D.L. IN INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE
CORSO DI DISEGNO E ARCHITETTURA TECNICA
A.A. 2013-2014
Prof. ing. Giuseppe Margani
SOMMARIO DI NOTIZIE NORMATIVE ESSENZIALI
PER LE ESERCITAZIONI PROGETTUALI
Sommario di notizie normative essenziali per le esercitazioni progettuali
25/07/2013
1. NOTA INTRODUTTIVA
Le indicazioni riportate sulle pagine seguenti sono costituite da brevi sintesi di regolamenti assai
più vasti e completi. Tali sintesi, avendo lo scopo di fornire agli studenti un quadro normativo di base
per il lavoro progettuale del corso, si riferiscono ai casi più generali e ricorrenti.
Pertanto, tutte le volte in cui debbano trattarsi problemi particolari, occorre consultare il testo
integrale dei Regolamenti competenti, rintracciabili mediante le notizie fornite nei parr. seguenti.
Il sommario è compilato con riferimento all’edilizia abitativa, tralasciando le informazioni
relative agli altri settori.
2. DIMENSIONAMENTO DEGLI ALLOGGI E DELLE UNITA’ SPAZIALI
2.1. Dimensionamento degli alloggi
Il Regolamento Sanitario (D.M. 5/7/75 del Ministero della Sanità) prescrive i seguenti valori
minimi per le superfici abitabili:
- 14 mq/ab. per i primi 4 abitanti
- 10 mq/ab. per i successivi.
Ne deriva la seguente tabella:
Abitanti (n.)
Superf. min. (mq)
1
14
2
28
3
42
4
56
5
66
6
76
7
86
8
96
Inoltre l’alloggio monostanza, per una persona, deve avere una superficie minima, comprensiva
dei servizi, non inferiore a 28 mq, e non inferiore a 38 mq, se per due persone.
2.2. Dimensioni delle unità spaziali
Il Regolamento Sanitario (cfr. 2.1.) prescrive le seguenti superfici minime:
- stanza a 1 letto:
- stanza a 2 letti:
- soggiorno:
9 mq
14 mq
14 mq
I locali per i quali sono consentite l’illuminazione e la ventilazione artificiale sono: vani scala,
servizi igienici (escluso il primo per le abitazioni)1, cucine, disimpegni e ripostigli.
Inoltre le norme di attuazione del P.R.G. vigente nel Comune di Catania stabiliscono le seguenti
limitazioni.
E’ vietato ricavare abitazioni (anche ad uso di alloggi per custodi, guardiani, portieri) nei locali
terreni o seminterrati prospicienti su strada.
I piani terreni ad uso di botteghe, laboratori e pubblici servizi devono:
- avere altezza minima da pavimento a soffitto di 4,00 m;
- possedere porte, vetrine e finestre di superficie complessiva non inferiore a 1/8 della superficie del
pavimento dell’unità considerata, nonché un’apertura di riscontro nei locali aventi profondità
superiore a 7,00 m;
1
Esistono norme particolari per i servizi igienici di scuole e ospedali.
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- essere dotati di una latrina con relativa antilatrina;
- i piani rialzati prospicienti su strada, se destinati ad abitazione, devono essere sopraelevati di almeno
un metro dal piano stradale.
Le unità spaziali destinate ad uso abitazione devono avere:
- cubatura minima di 22 mc;
- superficie finestrata apribile2 non inferiore a 1/8 della superficie del pavimento e comunque non
minore di 1,50 mq;
- altezza minima netta di 3,00 m. 3
In particolare le cucine devono avere un volume non inferiore a 18 mc e almeno una finestra
apribile di almeno 1,50 mq; è ammessa la sistemazione della cucina in nicchia, purché direttamente
aerata.
Ogni abitazione deve essere dotata di un servizio igienico completo aerato direttamente e con
ingresso da disimpegno e mai direttamente da ambienti di abitazione e dalla cucina. Sono consentiti
bagni con ventilazione forzata, naturale o meccanica, e con ingresso da disimpegno per alberghi ed
uffici; nelle abitazioni tali tipi di bagno sono consentiti solo se in aggiunta al servizio igienico sopra
descritto.
3. POSTI MACCHINA
In base alla legge 122/89 (art. 2), nelle nuove costruzioni e anche nelle aree di pertinenza delle
costruzioni stesse, debbono essere riservati appositi spazi per parcheggi in misura non inferiore ad un
metro quadrato per ogni dieci metri cubi di costruzione.
4. BARRIERE ARCHITETTONICHE
4.1. Vani ascensore
Negli immobili con più di tre elevazioni fuori terra, per ogni scala principale va prevista
l’installazione di un ascensore, che deve essere raggiungibile mediante percorsi privi di gradini. La
cabina deve avere dimensioni minime 1,37x1,50 m, con porta di almeno 90 cm al netto. Per ogni piano
di fermata, davanti alla porta va prevista una luce libera di almeno 2,00 m.
4.2. Rampe
Gli edifici devono avere almeno un accesso in piano ovvero attraverso rampe della larghezza
minima di 1,50 m e della pendenza massima dell’8%. Ogni 10 m di sviluppo lineare deve essere
2
Da non confondersi con la superficie finestrata totale (con ante fisse ed apribili), detta anche superficie vetrata.
3 Il Regolamento Sanitario (D.M. 5/7/75) ha successivamente introdotto per i locali adibiti ad abitazione un’altezza minima interna
utile pari a 2,70 m, riducibili a 2,40 m per i corridoi, i disimpegni in genere, i bagni, i gabinetti ed i ripostigli. Tuttavia
poiché tale misura risulta spesso insufficiente (specie se al di sotto delle travi si prevedono i cassonetti per le avvolgibili o se, ad es.,
si vuole consentire la possibilità di cambiare la destinazione d’uso da abitazione ad ufficio o ancora nel caso di ribassamenti dei
solai per l’esecuzione di terrazze al piano), nelle esercitazioni si impiegherà comunque un’altezza minima netta pari a 3,00 m.
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realizzato un ripiano largo almeno 1,50 m; la pavimentazione deve essere eseguita con materiale
antisdrucciolevole.
4.3. Servizi igienici
Nei locali aperti al pubblico e negli edifici scolastici deve essere realizzato, per ogni piano, un
servizio igienico per disabili delle dimensioni di 1,80x1,80 m.
4.4. Porte
Le porte comprese quelle dei gabinetti devono avere luce netta minima di 0,85 m.
5. DISTANZE E ALTEZZE
5.1. Distanze dai confini
La normativa vigente non determina nessuna limitazione sulla distanza dai confini dei
fabbricati; sia le norme urbanistiche che il codice civile (eccezion fatta per alcune ipotesi particolari
contemplate dagli articoli 889 e 890 C.C.) non dettano infatti alcuna disposizione.
Pertanto la distanza dai confini trova la propria fonte di riferimento nel regolamento edilizio
vigente nel territorio ove l’edificio deve sorgere.
Per la esercitazione progettuale di cui si tratta, la distanza minima degli edifici dai confini dei
lotti e dal ciglio stradale deve essere non inferiore a 5 metri.
5.2. Distanze tra edifici
Le distanze minime tra gli edifici sono regolamentate dal codice civile, dalla normativa vigente
nazionale (L. 765/67 e D.M. n. 1444/68) e dai regolamenti edilizi locali; inoltre per le zone sismiche
occorre fare riferimento alle prescrizioni di legge rapportate alle larghezze delle sedi stradali.
Nell’ambito della esercitazione proposta la distanza minima tra due edifici deve essere pari a 10
metri.
5.3. Altezze
L’altezza degli edifici è regolamentata dalle norme sismiche e dai regolamenti edilizi. Ai fini
dell’esercitazione l’altezza degli edifici deve essere non superiore alla larghezza stradale ovvero alla
distanza tra due superfici finestrate.
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