Lodigiano, sarà turismo a “gonfie vele”
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Lodigiano, sarà turismo a “gonfie vele”
26 GIOVEDÌ 21 FEBBRAIO 2013 il Cittadino Basso Lodigiano Cavacurta, crolla lo storico Madunìn: «Dispiace a tutti, ora lo ricostruiremo» CAVACURTA I pomeriggi d’estate i vec chi sedevano fuori all’ombra delle querce, un bicchiere di vino, la parti ta a carte e poi di nuovo a casa in bici cletta. Il Madunìn di Cavacurta lun go la ciclabile che fiancheggia la stra da provinciale 108 era il punto di ri trovo degli anziani del paese e di Co dogno, Castiglione, Maleo. Oggi, in vece, è un cumulo di macerie. Una de cina di giorni fa, la parete che dà sui campi è crollata: e la notte stessa il tetto è piombato di sotto, strappando l’inferriata che proteggeva la nicchia con appesi alcuni quadretti della Ver gine. Sono rimasti in piedi solo i mu ri laterali e le due colonnine a delimi tazione del portico antistante la co struzione: e un parrocchiano ha fatto appena in tempo a recuperare la sta tua in bronzo della Madonna che l’ex parroco, don Tino Cremascoli, aveva recuperato al Cimitero Monumenta le di Milano e posizionato nella cap pella. Oltre che un simbolo, il Madu nìn era anche una presenza rassicu rante per chiunque passasse in mac china sulla provinciale, “bello” nella sua estetica rurale e così semplice, in posizione defilata. Buttarci un oc chio veniva naturale, e fa impressio ne che oggi al suo posto ci siano mu ra sbriciolate e travi una sopra l’al tra. Ma il crollo non ha lasciato indif ferenti gli abitanti di Cavacurta e l’Associazione Nazionale Combat tenti e Reduci in primis, che già qual che anno fa si era offerta di restaura Lo storico Madonnino di Cavacurta, pericolante da anni, si è sgretolato: nelle foto, a partire da destra, lo stato del manufatto prima e dopo il crollo avvenuto nei giorni scorsi re il tempio e ora è pronta a farsi ca rico della ricostruzione. I primi segni di ammaloramento erano comparsi infatti nel 2007, quando un architetto di Cavacurta segnalò in una lettera al Comune il pericolo che, senza un tempestivo intervento di manuten zione, la struttura crollasse. Metterci mano però non è semplice come può sembrare. L’edicola appartiene a un privato, che nel 2008 presentò un pro getto di restauro alla Soprintendenza per i Beni Architettonici. Il progetto venne ritenuto valido, ma fu ancora to a una serie di prescrizioni tecni che sui materiali da impiegare e sul l’impresa che avrebbe dovuto esegui re i lavori, che alla fine non se ne fece niente. L’età una lapide informa che il Madonnino è stato edificato nel 1931 e il lento ma incessante deterio ramento dovuto alle intemperie, han no portato all’implosione di qualche giorno fa. «Più che un valore artisti co vero e proprio, il Madunìn ha un valore affettivo ha detto il sindaco di Cavacurta Daniele Saltarelli . E chi in paese parla del crollo, lo fa con di spiacere. In ogni caso so che da parte del proprietario c’è la volontà di rico struirlo e se per qualche motivo non dovesse andare così, siamo pronti a sostenere l’iniziativa dei Combatten ti che si sono proposti di ricostruire il manufatto possibilmente dove si trova adesso, o in alternativa nel par chetto che la Provincia sta comple tando con i lavori della 234, alle porte di Cavacurta». Laura Gozzini PALAZZO SAN CRISTOFORO RILANCIA A DISPETTO DELLA CRISI E CON IL CONSORZIO NAVIGARE L’ADDA PUNTA FORTE ANCHE SUI FIUMI Lodigiano, sarà turismo a “gonfie vele” La Provincia fa rotta sulla navigazione tra Bertonico e Pizzighettone BERTONICO Si taglia su tutto, tranne che sul turismo: il presidente Pietro Foroni conferma la scelta della Pro vincia di Lodi di «continuare, anche nel 2013, a dare sostegno a quei pro getti che, contribuendo a valorizza re il nostro patrimonio ambientale e agroalimentare, hanno ricadute importanti sul territorio, anche dal punto di vista economico». Fra le iniziative più interessanti che ve dranno la luce nei prossimi dodici mesi sono comprese quelle messe in campo dal consorzio Navigare l’Ad da, un ente per la promozione del turismo fluviale nato nel 2003, a cui partecipano anche numerose am ministrazioni pubbliche, fra cui la Provincia di Lodi, che a partire dal lo scorso anno si è impegnata in un programma di finanziamento trien nale da 30mila euro. Grazie ai 10mila euro erogati quest’anno, il consorzio potrà incrementare i suoi servizi, come annuncia il presiden te Carlo Pedrazzini: «Entro il mese di maggio verrà inaugurata una nuova linea di navigazione fra Ber tonico e Pizzighettone, un primo passo per realizzare (possibilmente entro Expo 2015) un’idea che stiamo portando avanti già da molti mesi: l’apertura di un percorso fluviale da Pizzighettone a Lodi». In attesa di portare a termine l’ambizioso progetto (la motonave c’è, il pontile pure, ma il Comune di Lodi non ha ancora deciso dove collocarlo), il consorzio si concentrerà su Berto nico, «punto di partenza di un itine rario immerso nel verde del Parco Adda Sud, pensato sia per i turisti che arrivano da fuori, sia per gli studenti delle scuole lodigiane». No vità anche per quanto riguarda la navigazione sul Po: «Entro la fine dell’anno annuncia Pedrazzini verrà attivato un servizio che per metterà ai pellegrini in viaggio sul la via Francigena (e alle loro bici clette) di attraversare il Po in locali tà Corte Sant’Andrea», le cui acque sono già solcate dal Ligaligö, uno dei battelli compresi nella flotta del Consorzio. «L’anno scorso 2600 per sone sono salite a bordo commenta l’assessore alla cultura Mariano Pe viani , segno del successo di un’ini ziativa che la Provincia ha sostenu to fin dall’inizio del suo mandato, anche quando nessuno ci credeva». Oltre che al turismo fluviale, palaz zo San Cristoforo conferma il pro prio sostegno a due manifestazioni entrate ormai a far parte dell’agen da del territorio: le Forme del Gusto e la Rassegna Gastronomica del Lo digiano. La prima, promossa come sempre dalla Confartigianato del segretario Vittorio Boselli, sbarche rà in piazza Vittoria alla fine di set tembre, con la speranza di bissare il successo della scorsa edizione gra zie alla presenza degli affezionati espositori, chiamati a rappresenta re il meglio della tradizione agroali mentare lodigiana. In autunno inol trato partirà anche la venticinque sima edizione della Rassegna Ga stronomica, che negli ultimi dieci anni si è avvalsa della preziosa part nership dell’associazione Strada dei vini San Colombano, oggi diret ta da Luigi Anelli. Un impegno one roso che però ha dato i suoi frutti: la Rassegna lodigiana è citata nella prestigiosa guida “Le cento feste del gusto”, appena uscita per Mondado ri, co n in copertina una splendida panoramica della piazza di Lodi. Silvia Canevara A Santo Stefano si festeggia la rinnovata filiale della Bpl La delegazione impegnata per il rilancio del turismo fluviale sul pontone dell’attracco sull’Adda alla Canottieri di Lodi DOMANI SERA NEL SALONE POLIVALENTE INTERVERRANNO LUCA CANOVA E NANCY CAPEZZERA Don Tino Cremascoli benedice gli spazi della Bpl di Santo Stefano Lodigiano La “Bassa” tra dighe e discariche: confronto pubblico a Caselle Landi CASELLE LANDI Il basso Lodigiano guarda con preoccupazione al pro prio futuro, incalzato da problemi, progetti e prospettive che non sem brano collimare tra loro. I politici investono sul turismo e la crescita. I privati su energia e discariche. Es sendo la zona più verde e meno ur banizzata della provincia di Lodi, fi nisce inevitabilmente per attirare l’interesse di quanti vorrebbero uti lizzare gli spazi disponibili per im pianti che spesso sollevano le vive proteste delle amministrazioni co munali e della stessa popolazione. È sufficiente citare, in questo conte sto, tre progetti emblematici, sui quali si è scatenata la discussione tra la gente e in particolare tra le comunità coinvolte: la discarica di Senna Lodigiana (la cui realizzazio ne sembra ormai archiviata), l’im pianto per i fanghi industriali di Meleti (che, superati i ricorsi e i controricorsi, dovrebbe essere rea lizzato), la diga da costruire sul l’Adda per ricavare energia elettri ca (e sulla quale la polemica è tutto ra vivissima). Tre progetti molto di battuti, portati avanti dai privati, talvolta con il netto diniego delle stesse amministrazioni pubbliche. Se ne parlerà domani sera, venerdì 22 febbraio, a Caselle Landi, sfrut tando anche gli ultimi fuochi della campagna elettorale. L’appunta mento è fissato alle ore 21, presso la sala polivanete del palazzo munici pale di Caselle Landi. Il tema è “La Bassa Lodigiana: domande sul futu ro. Ci attende un futuro di dighe, di scariche, fanghi industriali o un nuovo sviluppo che tuteli il nostro territorio?”. Introdurrà la serata Piero Luigi Bianchi sindaco di Ca selle Landi. Relatori saranno Luca Canova candidato Pd al Senato e Nancy Capezzera candidata di Fra telli d’Italia alla Camera. Modererà l’incontro Ferruccio Pallavera, di rettore del «Cittadino». SAN FIORANO Spende venti euro e ne vince diecimila: “Gratta e vinci” record alla tabaccheria Le autorità brindano alla rinnovata filiale: «Puntiamo ad arrivare a 1000 clienti» Alla tabaccheria di via Pallavicino mostrano sorridenti il tagliando vincente n Gioca 20 euro e ne vince 10mila. Chissà se avrà chiuso occhio, il fortunato giocatore che martedì sera ha acquistato un biglietto “Gratta e vinci” (un “Maxi Miliardario”) alla tabaccheria al civi co 62 di via Pallavicino a San Fiorano, e uscendo dal locale si è reso conto di avere tra le mani una piccola fortuna. L’uomo, sulla cui identità è mantenuto il massimo riserbo, ha tenuto per sé la gioia fino a ieri mattina, quando si è ripresentato dalla tabaccaia e accennando un sorriso ha detto: «Questa volta ho vinto!». Ma la titolare non sapeva ancora quanto, ed è rimasta a bocca aperta nel realizzare che stava parlando di 10mila euro. «Non c’era mai successo che vincessero così tanto con un “Gratta e vinci” ha commentato la dipendente della tabaccheria . Capitano vincite di 500, mille e 2mila euro di chi gioca al lotto, e due anni fa un no stro cliente si è portato a casa addirittura 24mila euro. Ma sem pre giocando al lotto, mai con un “Gratta e vinci”». Quanto al misterioso possessore del bigliettone da 10mila, poiché le com mercianti tengono le bocche chiuse, si può solo provare con delle deduzioni: immaginando che sia un giocatore abituale, non avreb be detto se no: «Questa volta ho vinto!»; e che abiti fuori San Fio rano, perché altrimenti sarebbe corso a incassare la sera stessa in cui ha comprato il biglietto. Congetture. Più probabile invece è che la notte tra martedì e mercoledì l’abbia passata con gli occhi sbarrati, a ripetersi se davvero era toccato a lui e come impegna re quei 10mila euro che si è trovato improvvisamente tra le mani. SANTO STEFANO Taglio del nastro a Santo Stefano Lodigiano per la ri nata filiale della Banca Popolare di Lodi. La storica agenzia Bpl di via Piave è stata completamente ristrutturata e ieri pomeriggio è stato il parroco, don Tino Crema scoli, a benedirne i nuovi locali. Alla cerimonia inaugurale hanno partecipato numerosi cittadini, il maresciallo dei carabinieri, non ché i vertici della banca lodigia na: il direttore della filiale Carlo Damerini, il re sponsabile del l’area affari Pia cenza Mauro Molinari e il re sponsabile della divisione Banca Popolare di Lo di, Fabrizio Marchetti. «Sia mo da sempre una banca vici na al territorio, ha dichiarato proprio Mar chetti e con la ristrutturazione di questa sede non abbiamo voluto dare un se gnale di opulenza, ma abbiamo voluto dimostrare ai nostri clienti e a chi lavora qui una disponibili tà, un’accoglienza migliori». «Ringrazio tutti per la partecipa zione e l’affetto dimostrato», è sta to il saluto del direttore Dameri ni, che ha promesso di raggiunge re presto i mille clienti. Messi a nuovo grazie a un’opera di ri strutturazione mirata, gli spazi della filiale offrono ora un am biente più pratico, in cui la suddi visione delle aree per operazioni di cassa, operatività dei titoli e consulenza permette l’immediato orientamento dei clienti, assicu rando al contempo la massima ac cessibilità e riservatezza. Nella struttura operano quattro dipen denti. «Quella di San to Stefano è una filiale storica, ha ricordato il sindaco, Massi miliano Lodi giani e io mi auguro che, co me nell’Otto cento la nascita della sede fu promotrice di sviluppo econo mico, anche la ristrutturazio ne che inaugu riamo oggi possa essere volano di un rilancio della Bpl e dell’econo mia del territorio. Se tutto andrà bene poi, il nuovo municipio sor gerà presto proprio davanti alla Bpl». Un invito velato a tendersi la mano. L’inaugurazione è stata seguita da un aperitivo conviviale offerto alla cittadinanza. Sara Gambarini «Speriamo sia il volano al rilancio del territorio»