Lodigiano, sarà turismo a “gonfie vele”

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Lodigiano, sarà turismo a “gonfie vele”
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GIOVEDÌ 21 FEBBRAIO 2013
il Cittadino
Basso Lodigiano
Cavacurta, crolla lo storico Madunìn:
«Dispiace a tutti, ora lo ricostruiremo»
CAVACURTA I pomeriggi d’estate i vec­
chi sedevano fuori all’ombra delle
querce, un bicchiere di vino, la parti­
ta a carte e poi di nuovo a casa in bici­
cletta. Il Madunìn di Cavacurta lun­
go la ciclabile che fiancheggia la stra­
da provinciale 108 era il punto di ri­
trovo degli anziani del paese e di Co­
dogno, Castiglione, Maleo. Oggi, in­
vece, è un cumulo di macerie. Una de­
cina di giorni fa, la parete che dà sui
campi è crollata: e la notte stessa il
tetto è piombato di sotto, strappando
l’inferriata che proteggeva la nicchia
con appesi alcuni quadretti della Ver­
gine. Sono rimasti in piedi solo i mu­
ri laterali e le due colonnine a delimi­
tazione del portico antistante la co­
struzione: e un parrocchiano ha fatto
appena in tempo a recuperare la sta­
tua in bronzo della Madonna che l’ex
parroco, don Tino Cremascoli, aveva
recuperato al Cimitero Monumenta­
le di Milano e posizionato nella cap­
pella. Oltre che un simbolo, il Madu­
nìn era anche una presenza rassicu­
rante per chiunque passasse in mac­
china sulla provinciale, “bello” nella
sua estetica rurale e così semplice, in
posizione defilata. Buttarci un oc­
chio veniva naturale, e fa impressio­
ne che oggi al suo posto ci siano mu­
ra sbriciolate e travi una sopra l’al­
tra. Ma il crollo non ha lasciato indif­
ferenti gli abitanti di Cavacurta e
l’Associazione Nazionale Combat­
tenti e Reduci in primis, che già qual­
che anno fa si era offerta di restaura­
Lo storico Madonnino di Cavacurta,
pericolante da anni, si è sgretolato:
nelle foto, a partire da destra,
lo stato del manufatto prima e dopo
il crollo avvenuto nei giorni scorsi
re il tempio e ora è pronta a farsi ca­
rico della ricostruzione. I primi segni
di ammaloramento erano comparsi
infatti nel 2007, quando un architetto
di Cavacurta segnalò in una lettera
al Comune il pericolo che, senza un
tempestivo intervento di manuten­
zione, la struttura crollasse. Metterci
mano però non è semplice come può
sembrare. L’edicola appartiene a un
privato, che nel 2008 presentò un pro­
getto di restauro alla Soprintendenza
per i Beni Architettonici. Il progetto
venne ritenuto valido, ma fu ancora­
to a una serie di prescrizioni tecni­
che sui materiali da impiegare e sul­
l’impresa che avrebbe dovuto esegui­
re i lavori, che alla fine non se ne fece
niente. L’età ­ una lapide informa che
il Madonnino è stato edificato nel
1931 ­ e il lento ma incessante deterio­
ramento dovuto alle intemperie, han­
no portato all’implosione di qualche
giorno fa. «Più che un valore artisti­
co vero e proprio, il Madunìn ha un
valore affettivo ­ ha detto il sindaco di
Cavacurta Daniele Saltarelli ­. E chi
in paese parla del crollo, lo fa con di­
spiacere. In ogni caso so che da parte
del proprietario c’è la volontà di rico­
struirlo e se per qualche motivo non
dovesse andare così, siamo pronti a
sostenere l’iniziativa dei Combatten­
ti che si sono proposti di ricostruire
il manufatto possibilmente dove si
trova adesso, o in alternativa nel par­
chetto che la Provincia sta comple­
tando con i lavori della 234, alle porte
di Cavacurta».
Laura Gozzini
PALAZZO SAN CRISTOFORO RILANCIA A DISPETTO DELLA CRISI E CON IL CONSORZIO NAVIGARE L’ADDA PUNTA FORTE ANCHE SUI FIUMI
Lodigiano, sarà turismo a “gonfie vele”
La Provincia fa rotta sulla navigazione tra Bertonico e Pizzighettone
BERTONICO Si taglia su tutto, tranne
che sul turismo: il presidente Pietro
Foroni conferma la scelta della Pro­
vincia di Lodi di «continuare, anche
nel 2013, a dare sostegno a quei pro­
getti che, contribuendo a valorizza­
re il nostro patrimonio ambientale
e agroalimentare, hanno ricadute
importanti sul territorio, anche dal
punto di vista economico». Fra le
iniziative più interessanti che ve­
dranno la luce nei prossimi dodici
mesi sono comprese quelle messe in
campo dal consorzio Navigare l’Ad­
da, un ente per la promozione del
turismo fluviale nato nel 2003, a cui
partecipano anche numerose am­
ministrazioni pubbliche, fra cui la
Provincia di Lodi, che a partire dal­
lo scorso anno si è impegnata in un
programma di finanziamento trien­
nale da 30mila euro. Grazie ai
10mila euro erogati quest’anno, il
consorzio potrà incrementare i suoi
servizi, come annuncia il presiden­
te Carlo Pedrazzini: «Entro il mese
di maggio verrà inaugurata una
nuova linea di navigazione fra Ber­
tonico e Pizzighettone, un primo
passo per realizzare (possibilmente
entro Expo 2015) un’idea che stiamo
portando avanti già da molti mesi:
l’apertura di un percorso fluviale
da Pizzighettone a Lodi». In attesa
di portare a termine l’ambizioso
progetto (la motonave c’è, il pontile
pure, ma il Comune di Lodi non ha
ancora deciso dove collocarlo), il
consorzio si concentrerà su Berto­
nico, «punto di partenza di un itine­
rario immerso nel verde del Parco
Adda Sud, pensato sia per i turisti
che arrivano da fuori, sia per gli
studenti delle scuole lodigiane». No­
vità anche per quanto riguarda la
navigazione sul Po: «Entro la fine
dell’anno ­ annuncia Pedrazzini ­
verrà attivato un servizio che per­
metterà ai pellegrini in viaggio sul­
la via Francigena (e alle loro bici­
clette) di attraversare il Po in locali­
tà Corte Sant’Andrea», le cui acque
sono già solcate dal Ligaligö, uno
dei battelli compresi nella flotta del
Consorzio. «L’anno scorso 2600 per­
sone sono salite a bordo ­ commenta
l’assessore alla cultura Mariano Pe­
viani ­, segno del successo di un’ini­
ziativa che la Provincia ha sostenu­
to fin dall’inizio del suo mandato,
anche quando nessuno ci credeva».
Oltre che al turismo fluviale, palaz­
zo San Cristoforo conferma il pro­
prio sostegno a due manifestazioni
entrate ormai a far parte dell’agen­
da del territorio: le Forme del Gusto
e la Rassegna Gastronomica del Lo­
digiano. La prima, promossa come
sempre dalla Confartigianato del
segretario Vittorio Boselli, sbarche­
rà in piazza Vittoria alla fine di set­
tembre, con la speranza di bissare il
successo della scorsa edizione gra­
zie alla presenza degli affezionati
espositori, chiamati a rappresenta­
re il meglio della tradizione agroali­
mentare lodigiana. In autunno inol­
trato partirà anche la venticinque­
sima edizione della Rassegna Ga­
stronomica, che negli ultimi dieci
anni si è avvalsa della preziosa part­
nership dell’associazione Strada
dei vini San Colombano, oggi diret­
ta da Luigi Anelli. Un impegno one­
roso che però ha dato i suoi frutti: la
Rassegna lodigiana è citata nella
prestigiosa guida “Le cento feste del
gusto”, appena uscita per Mondado­
ri, co n in copertina una splendida
panoramica della piazza di Lodi.
Silvia Canevara
A Santo Stefano si festeggia
la rinnovata filiale della Bpl
La delegazione impegnata per il rilancio del turismo fluviale sul pontone dell’attracco sull’Adda alla Canottieri di Lodi
DOMANI SERA NEL SALONE POLIVALENTE INTERVERRANNO LUCA CANOVA E NANCY CAPEZZERA
Don Tino Cremascoli benedice gli spazi della Bpl di Santo Stefano Lodigiano
La “Bassa” tra dighe e discariche:
confronto pubblico a Caselle Landi
CASELLE LANDI Il basso Lodigiano
guarda con preoccupazione al pro­
prio futuro, incalzato da problemi,
progetti e prospettive che non sem­
brano collimare tra loro. I politici
investono sul turismo e la crescita.
I privati su energia e discariche. Es­
sendo la zona più verde e meno ur­
banizzata della provincia di Lodi, fi­
nisce inevitabilmente per attirare
l’interesse di quanti vorrebbero uti­
lizzare gli spazi disponibili per im­
pianti che spesso sollevano le vive
proteste delle amministrazioni co­
munali e della stessa popolazione.
È sufficiente citare, in questo conte­
sto, tre progetti emblematici, sui
quali si è scatenata la discussione
tra la gente e in particolare tra le
comunità coinvolte: la discarica di
Senna Lodigiana (la cui realizzazio­
ne sembra ormai archiviata), l’im­
pianto per i fanghi industriali di
Meleti (che, superati i ricorsi e i
controricorsi, dovrebbe essere rea­
lizzato), la diga da costruire sul­
l’Adda per ricavare energia elettri­
ca (e sulla quale la polemica è tutto­
ra vivissima). Tre progetti molto di­
battuti, portati avanti dai privati,
talvolta con il netto diniego delle
stesse amministrazioni pubbliche.
Se ne parlerà domani sera, venerdì
22 febbraio, a Caselle Landi, sfrut­
tando anche gli ultimi fuochi della
campagna elettorale. L’appunta­
mento è fissato alle ore 21, presso la
sala polivanete del palazzo munici­
pale di Caselle Landi. Il tema è “La
Bassa Lodigiana: domande sul futu­
ro. Ci attende un futuro di dighe, di­
scariche, fanghi industriali o un
nuovo sviluppo che tuteli il nostro
territorio?”. Introdurrà la serata
Piero Luigi Bianchi sindaco di Ca­
selle Landi. Relatori saranno Luca
Canova candidato Pd al Senato e
Nancy Capezzera candidata di Fra­
telli d’Italia alla Camera. Modererà
l’incontro Ferruccio Pallavera, di­
rettore del «Cittadino».
SAN FIORANO
Spende venti euro e ne vince diecimila:
“Gratta e vinci” record alla tabaccheria
Le autorità brindano alla rinnovata filiale: «Puntiamo ad arrivare a 1000 clienti»
Alla tabaccheria di via Pallavicino mostrano sorridenti il tagliando vincente
n Gioca 20 euro e ne vince 10mila. Chissà se avrà chiuso occhio, il
fortunato giocatore che martedì sera ha acquistato un biglietto
“Gratta e vinci” (un “Maxi Miliardario”) alla tabaccheria al civi­
co 62 di via Pallavicino a San Fiorano, e uscendo dal locale si è
reso conto di avere tra le mani una piccola fortuna. L’uomo, sulla
cui identità è mantenuto il massimo riserbo, ha tenuto per sé la
gioia fino a ieri mattina, quando si è ripresentato dalla tabaccaia
e accennando un sorriso ha detto: «Questa volta ho vinto!». Ma la
titolare non sapeva ancora quanto, ed è rimasta a bocca aperta
nel realizzare che stava parlando di 10mila euro. «Non c’era mai
successo che vincessero così tanto con un “Gratta e vinci” ­ ha
commentato la dipendente della tabaccheria ­. Capitano vincite di
500, mille e 2mila euro di chi gioca al lotto, e due anni fa un no­
stro cliente si è portato a casa addirittura 24mila euro. Ma sem­
pre giocando al lotto, mai con un “Gratta e vinci”». Quanto al
misterioso possessore del bigliettone da 10mila, poiché le com­
mercianti tengono le bocche chiuse, si può solo provare con delle
deduzioni: immaginando che sia un giocatore abituale, non avreb­
be detto se no: «Questa volta ho vinto!»; e che abiti fuori San Fio­
rano, perché altrimenti sarebbe corso a incassare la sera stessa in
cui ha comprato il biglietto. Congetture. Più probabile invece è
che la notte tra martedì e mercoledì l’abbia passata con gli occhi
sbarrati, a ripetersi se davvero era toccato a lui e come impegna­
re quei 10mila euro che si è trovato improvvisamente tra le mani.
SANTO STEFANO Taglio del nastro a
Santo Stefano Lodigiano per la ri­
nata filiale della Banca Popolare
di Lodi. La storica agenzia Bpl di
via Piave è stata completamente
ristrutturata e ieri pomeriggio è
stato il parroco, don Tino Crema­
scoli, a benedirne i nuovi locali.
Alla cerimonia inaugurale hanno
partecipato numerosi cittadini, il
maresciallo dei carabinieri, non­
ché i vertici della banca lodigia­
na: il direttore della filiale Carlo
Damerini, il re­
sponsabile del­
l’area affari Pia­
cenza Mauro
Molinari e il re­
sponsabile della
divisione Banca
Popolare di Lo­
di, Fabrizio
Marchetti. «Sia­
mo da sempre
una banca vici­
na al territorio,
­ ha dichiarato
proprio Mar­
chetti ­ e con la
ristrutturazione di questa sede
non abbiamo voluto dare un se­
gnale di opulenza, ma abbiamo
voluto dimostrare ai nostri clienti
e a chi lavora qui una disponibili­
tà, un’accoglienza migliori».
«Ringrazio tutti per la partecipa­
zione e l’affetto dimostrato», è sta­
to il saluto del direttore Dameri­
ni, che ha promesso di raggiunge­
re presto i mille clienti. Messi a
nuovo grazie a un’opera di ri­
strutturazione mirata, gli spazi
della filiale offrono ora un am­
biente più pratico, in cui la suddi­
visione delle aree per operazioni
di cassa, operatività dei titoli e
consulenza permette l’immediato
orientamento dei clienti, assicu­
rando al contempo la massima ac­
cessibilità e riservatezza. Nella
struttura operano quattro dipen­
denti.
«Quella di San­
to Stefano è una
filiale storica, ­
ha ricordato il
sindaco, Massi­
miliano Lodi­
giani ­ e io mi
auguro che, co­
me nell’Otto­
cento la nascita
della sede fu
promotrice di
sviluppo econo­
mico, anche la
ristrutturazio­
ne che inaugu­
riamo oggi possa essere volano di
un rilancio della Bpl e dell’econo­
mia del territorio. Se tutto andrà
bene poi, il nuovo municipio sor­
gerà presto proprio davanti alla
Bpl». Un invito velato a tendersi
la mano. L’inaugurazione è stata
seguita da un aperitivo conviviale
offerto alla cittadinanza.
Sara Gambarini
«Speriamo
sia il volano
al rilancio
del territorio»