Giornali dei visitatori - Museo di Storia Naturale

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Giornali dei visitatori - Museo di Storia Naturale
L’altra metà: il pubblico femminile
I Fiorentini rappresentavano più della metà del pubblico.
Gli altri visitatori provenivano da località appena fuori
Firenze, come Porta San Niccolò, Rovezzano, Legnaia,
Scandicci, ma anche da paesi più lontani, come Borgo
San Lorenzo, Poppi, Lari e perfino da Terra del Sole
nell’Appennino Romagnolo, oppure da città come Pisa,
Lucca e Arezzo.
La maggior parte dei visitatori era costituita da membri
della borghesia, che seppero individuare nel Regio
Museo un luogo di formazione e un’occasione di svago.
È il “popolo” borghese nel suo variegato insieme il vero
protagonista di questa storia, quel popolo che Pietro Leopoldo
voleva “illuminare … e rendere felice col farlo più colto”.
Anche le donne visitano il Museo di Fisica e Storia
Naturale, accompagnate da mariti e figli oppure in
gruppi esclusivamente femminili. Il loro ingresso nel
mondo dei musei segnò una tappa importante nel lungo
processo di emancipazione intellettuale e sociale delle
donne.
Museo Galileo
Piazza dei Giudici 1 - 50122 Firenze
tel. 055 265311 - [email protected]
www.museogalileo.it
I “Giornali
dei visitatori”
dell’Imperiale e
Regio Museo di
Fisica e Storia
Naturale
Festa della Toscana 2014
Identikit dei visitatori
L’Imperiale e Regio Museo di Fisica e Storia
Naturale di Firenze
Nato il 22 febbraio 1775 per volontà del granduca
Pietro Leopoldo di Lorena, il Regio Museo di Fisica e
Storia Naturale fu il primo museo scientifico d’Europa
aperto al pubblico. Collocato in Palazzo Torrigiani (sede
dell’attuale Museo “La Specola”), accanto alla residenza
granducale di Palazzo Pitti, costituì un’importante novità
per la diffusione del sapere scientifico. Nel Regio Museo
furono ospitate le raccolte medicee relative alle scienze,
alle quali si aggiunsero nuovi apparati di matematica,
fisica, meteorologia ed elettricità. Gli strumenti delle
collezioni medicea e lorenese sono oggi esposti al Museo
Galileo.
I “Giornali dei visitatori”
Il Museo Galileo conserva quattro volumi manoscritti nei
quali sono registrate informazioni relative ai visitatori
dell’Imperiale e Regio Museo di Fisica e Storia Naturale
tra il 1783 e il 1788.
I “Giornali dei visitatori” descrivevano il pubblico con
dovizia di particolari: generalità anagrafiche, professione,
status sociale, luogo di provenienza e legami parentali.
Queste informazioni permettono di tracciare un ritratto
accurato delle persone che visitarono il Museo nel
periodo preso in esame.
I visitatori erano informati sui giorni e gli orari di
apertura dalla Gazzetta Toscana. Di solito, le visite si
svolgevano di mattina, in due turni, alle 8.30 e alle
10.00. Il giorno prima della visita si poteva prenotare il
biglietto gratuito.
La visita al Regio Museo
Dai “Giornali” emerge che pochi visitatori si recavano
al Museo da soli, la maggior parte preferiva andarvi in
gruppo.
La presenza di numerose famiglie è testimone del nuovo
ruolo del Museo come “pubblico educatore”. Nasce una
nuova tipologia di visita: la gita d’istruzione.
In cinque anni i visitatori crescono esponenzialmente:
le 6.118 presenze registrate nel primo “Giornale” del
1783-1784 raddoppiano nell’ultimo, del 1787-1788,
raggiungendo quota 12.125.