- Parrocchia di Castello
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bozzax1.06senzafoto.qxd 21-04-2006 16:51 Pagina 1 COMUNITÀ PARROCCHIALE PARROCCHIALE CASTELLO SOPRA LECCO n. 1 gennaio/febbraio/marzo 2006 bozzax1.06senzafoto.qxd 21-04-2006 16:51 Pagina 2 QUARESIMA 2006 OGNI GIORNO: GIORNO Recita delle LODI e dei VESPERI (nella S. Messa) Preghiera personale quotidiana (Monastero invisibile e sussidio diocesano) OGNI SETTIMANA *DOMENICA: ore 10.00 ore 18.00 S.MESSA per i ragazzi VESPERI in canto *MARTEDI’: ore 20.45 CATECHESI dell’ARCIVESCOVO (su Telenova e Novaradio A) *MERCOLEDI’: ore 21.00 Cineforum al Palladium *VENERDI’: ore 8.30 ore 16.30 ore 21.00 Via Crucis Via Crucis per i ragazzi QUARESIMALE (per giovani e adulti) sul tema “DEUS CARITAS EST” *SABATO: ore 8.30 ore 16.00 LECTIO DIVINA ADORAZIONE EUCARISTICA GESTO CARITATIVO ADESIONE ALLE INIZIATIVE DIOCESANE N.B. N.B Venerdì 7 aprile ore 21.00 Via Crucis a Erba con il Cardinale per tutte le parrocchie della zona pastorale. Giovedì 6 aprile ore 21.00 celebrazione comunitaria della Riconciliazione bozzax1.06senzafoto.qxd 21-04-2006 16:51 Pagina 3 Editoriale PARROCCHIA ED ECUMENISMO O gni anno, dal 18 al 25 gennaio, si tiene la settimana di preghiera per l'unità dei cristiani. Il tema dell’ecumenismo può essere considerato "secondario" in una parrocchia in quanto appaiono come prioritari la liturgia, la catechesi, 1'attività caritativa ed educativa. Il rapporto con le altre religioni cristiane (Ortodossa, Protestante, Anglicana), di cui comunque si riconosce l’importanza, sembrerebbe dover essere compito della Chiesa universale attraverso organismi appositamente costituiti. La Celebrazione Ecumenica che si è svolta nella nostra chiesa parrocchiale martedì 24 gennaio scorso ha, invece, fatto capire a tutti i partecipanti come l'Ecumenismo sia un tema prioritario, fondamentale, fecondo per la vita e la crescita di tutta la Comunità cristiana, anche a livello parrocchiale. Erano presenti i rappresentanti di alcune confessioni cristiane e delle parrocchie della intera zona pastorale di Lecco, presiedeva il nuovo Vicario Episcopale don Bruno Molinari. La pastora Eliana Briante Eckert, della Chiesa metodista di Milano, ha tenuto il sermone, 1'omelia, su alcuni versetti del Vangelo di Matteo: "Dove due o tre sono riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro". (Mt. 18, 20): “L'unità non è appiattimento delle differenze, ma le diversità devono convergere nella preghiera intorno a Cristo. Solo le diverse Chiese, riunite insieme nella preghiera, rappresentano l'Unica Chiesa di Cristo". Abbiamo potuto sperimentare tutto ciò in una serata di preghiera dove si percepiva che le diverse sensibilità religiose si fondevano e diventavano un "cuor solo e un'anima sola”. Lo Spirito, più volte invocato lo si sentiva vivo e vivente nel cuore dei partecipanti e lo scambio della pace ha evidenziato una unità che era dono dello Spirito, più e prima che desiderio umano. Il fatto stesso che sia stata una donna ad annunciare questo Vangelo di Salvezza ha aperto i nostri occhi anche ad un'altra prospettiva: la valorizzazione, nella Chiesa, della figura della donna; la vera ricchezza, a mio parere, della Chiesa del terzo millennio. 1 bozzax1.06senzafoto.qxd 21-04-2006 16:51 Pagina 4 Editoriale Ringrazio il Signore del dono grande che ci è stato fatto di poter ospitare questo evento di Grazia. Come parrocchia, abbiamo respirato il clima della Chiesa universale, ecumenica, fondata in Cristo, animata dallo Spirito, tesa alla lode a Dio Padre. Tutto ciò ha dato vigore e significato anche al cammino quotidiano della comunità parrocchiale. don Maurizio 2 bozzax1.06senzafoto.qxd 21-04-2006 16:51 Pagina 5 Intervista Dove due o tre sono riuniti nel mio nome.. Nelle nostre comunità cattoliche abbiamo poche occasioni di dialogo con persone appartenenti ad altre confessioni cristiane (forse siamo anche un po' chiusi da questo punto di vista e aspettiamo che le occasioni ci balzino incontro): è stata dunque una bella opportunità la celebrazione ecumenica del 24 gennaio, durante la quale, nella nostra chiesa di Castello, abbiamo pregato insieme a valdesi e metodisti e insieme abbiamo ascoltato la meditazione di Eliana Briante, pastora della Chiesa metodista di Milano. Le abbiamo rivolto qualche domanda. Sappiamo che è pastora della Chiesa metodista a Milano: e prima? Sono nata in una famiglia valdese a Pachino, un piccolo centro nell’estrema punta meridionale della Sicilia. Lì ho vissuto fino alla maturità. Nel 1986 mi sono trasferita a Roma per studiare teologia perché il mio sogno più grande era servire il Signore, a tempo pieno. In facoltà ho conosciuto il ragazzo che sarebbe diventato mio marito, Ulrich Eckert, tedesco e luterano. Già con lui e grazie a lui, ho dovuto confrontarmi con un modo diverso di essere evangelici. Il dialogo ecumenico non era ancora, però, importante nella mia vita: sia in Sicilia che a Roma non era infatti semplicissimo. Nel 1990 ci siamo sposati e siamo andati a vivere in Germania, in Baviera (dove ho continuato i miei studi). Lì ho avuto modo di conoscere una chiesa cattolica diversa, disposta a prendere sul serio gli evangelici e pronta al dialogo. Dal 1992 al 1994 ho iniziato il mio ministero pastorale a Milano. Quegli anni sono stati fondamentali per il mio rapporto con l'ecumenismo. Erano gli anni successivi alla prima assemblea ecumenica europea, quella di Basilea (1989) e gli anni pieni di tentativi di rendere concrete, anche in una città come Milano, pace, giustizia e salvaguardia del creato. Erano gli anni di Martini e del sinodo diocesano. Insomma: anni indimenticabili. Dopo questa esperienza milanese, siamo tornati in Germania, dove ho prestato servizio come pastora presso una chiesa luterana. Successivamente siamo tornati in Italia, in Sicilia e lì ho diretto per cinque anni un'opera diaconale della Chiesa valdese (comprendente scuola dell'infanzia, scuola primaria, consultorio familiare, casa per ferie, centro agricolo biologico e un centro internazionale di studi per l'architettura). Dal luglio del 2005 presto servizio presso la Chiesa evangelica metodista di Milano. 3 bozzax1.06senzafoto.qxd 21-04-2006 16:51 Pagina 6 Intervista Come è nata la sua vocazione? Ho sognato di studiare teologia già molto presto. Ho scelto di frequentare il liceo classico già pensando di prepararmi meglio per questo studio. Non ero però altrettanto certa di diventare pastora. Ero (e sono) molto timida, inoltre non riuscivo ad immaginare di avere famiglia e trasferirmi così spesso come la chiesa valdese e quella metodista ci chiede di fare (ogni sette anni circa). Ma, durante gli studi ho avuto la possibilità di fare sostituzioni pastorali e mi sono resa conto che era quello che volevo fare, nonostante tutti i miei limiti... Nella Chiesa cattolica è molto discussa l'ipotesi di un sacerdozio femminile; qual è, in proposito, la sua esperienza? Ha incontrato difficoltà, per il fatto di essere donna e insieme guida pastorale? Non ho mai avuto particolari problemi per il fatto di essere donna, né all'interno della comunità né all'esterno, anche perché, nella Chiesa valdese, dal 1967, ci sono donne che vengono consacrate; oggi siamo circa il 25% del corpo pastorale. Anche l'avere una famiglia - che era ciò che mi preoccupava inizialmente - si rivela ogni giorno di più come ricchezza. L'unica paura è che i nostri figli (Daniel, 12 anni e Luca, 10) ricevano una "overdose" di Chiesa e quindi ne prendano le distanze - anche mio marito è pastore, presso la Chiesa cristiana protestante di Milano. Ma cerchiamo di fare attenzione... Lei è una pastora valdese in una comunità metodista: come mai? La Chiesa valdese ha origine nel XII secolo in Francia, per un'esigenza di rinnovamento evangelico, di ritorno alla povertà apostolica, come reazione ad una Chiesa potente, ricca, spesso corrotta; il metodismo nasce in Inghilterra nel XVIII secolo, nel secondo protestantesimo, caratterizzandosi per l'impegno sociale e politico e l'attenzione ai "minimi" della nostra società. In Italia, dal 1975, le due Chiese sono unite da un patto di integrazione, il che significa che abbiamo un solo sinodo, una sola Tavola (l'organo amministrativo), un solo corpo pastorale (io, ad esempio, sono valdese, ma sono stata inviata a prestare il mio servizio presso una Chiesa metodista). Il nome diverso rimane per via delle diverse origini storiche. Come ci presenterebbe la sua comunità? La comunità in cui presto oggi il mio servizio è estremamente eterogenea e per questo molto stimolante. Conta circa 300 membri di chiesa, con oltre 200 tra simpatizzanti e aderenti. Quasi la metà di essi provengono da altre nazioni: Ghana, Filippine, India, Stati Uniti e altri stati europei. Il team pastorale è composto da tre persone: oltre a me ci sono due pastori statunitensi (anche loro coppia pastorale). 4 bozzax1.06senzafoto.qxd 21-04-2006 16:51 Pagina 7 Intervista Tutto ciò comporta che viviamo quotidianamente la ricchezza delle differenze. Sembra di capire che l'ecumenismo sia una realtà importante per la vostra chiesa. Direi una realtà irrinunciabile. Nel territorio della diocesi cattolica di Milano, abbiamo anche un organismo che favorisce un percorso di crescita, di scambio di doni, di responsabilità cristiana comune verso altri: da oltre venti anni, infatti, sono cresciuti rapporti ecumenici concreti, fino alla fondazione del Consiglio delle Chiese Cristiane di Milano. Lì si incontrano diverse Chiese che, per motivi dogmatici e storici, non vivono ancora in piena comunione tra loro. Talvolta si rinfacciano anche degli errori. Ma pur essendo diverse, esse cercano di lavorare su questi errori, di trarne insegnamento e di togliere la macchia della testimonianza cristiana separata e concorrenziale. E il mettere Gesù al centro e non le nostre identità e separazioni ci aiuta a vivere la promessa di Gesù: Poiché dove due o tre sono riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro. Ed essere il più possibile ricettivi della presenza del Signore fra noi, richiede anche che noi tutti impariamo a vivere un "ecumenismo della vita", cioè che impariamo a conoscere e a rispettare le nostre diverse tradizioni spirituali, usi e prospettive, che impariamo a lavorare insieme concretamente a servizio della costruzione del Regno di Dio sulla terra. Con riguardo alla nostra Chiesa, la Chiesa cattolica, in che cosa, a suo avviso, siamo più lontani? Penso che una delle cose in cui siamo più lontani è la gerarchia in senso lato (sacerdozio, santi, papato, ecc.). La nostra è una Chiesa di uguali, estremamente democratica, in cui la gestione della vita comunitaria, a tutti i livelli - dalla comunità locale a quella nazionale - è affidata ad assemblee e gruppi di lavoro. E dove potremmo essere più vicini? Negli studi biblici, nelle riunioni di preghiera, nell'azione sociale nei quartieri in cui viviamo e siamo chiamati a testimoniare la nostra fede. 5 bozzax1.06senzafoto.qxd 21-04-2006 16:51 Pagina 8 Chiesa N E L L A VE R I T À L A PA CE È questo il motto della manifestazione per la pace che si è svolta nella città di Lecco il primo gennaio 2006, con la quale abbiamo voluto iniziare l'anno. Io ed altri ragazzi della nostra parrocchia, abbiamo partecipato a questa manifestazione. Siamo partiti dal collegio Volta; all'inizio c'erano poche persone ma pian piano se ne sono aggiunte molte. Abbiamo percorso le vie di Lecco con Noella Castiglioni, una donna sopravvissuta al massacro in Congo. Durante tutto il tragitto si è pregato e cantato chiedendo al Signore il dono della pace. Mentre camminavamo la gente ci guardava, ma non avevamo vergogna, anzi sentivamo dentro di noi che stavamo dando un piccolo contributo al mondo. Il tragitto è terminato nella Basilica di San Nicolò, dove Noella ha portato la sua testimo- nianza. Ha assistito alla guerra combattuta in Congo ed è rimasta particolarmente coinvolta. Infatti un giorno, mentre stava partendo per l'Italia con suo marito (che era italiano e faceva parte dell'associazione "Mondo Giusto") è stata colta in un’imboscata dove sono morti suo marito e i suoi tre figli e lei è rimasta paralizzata e tutt'oggi è su una sedia a rotelle. Durante la sua testimonianza sono rimasta particolarmente impressionata dalla sua forza e dalla sua capacità di ritornare a vivere. La frase che più mi ha colpito è stata: "Io non sono qui oggi per raccontarvi la mia vita, ma per dirvi MAI PIÙ LA GUERRA!" 6 La sua testimonianza mi ha lasciato qualcosa che è difficilissimo esprimere. Tornando a casa e riflettendo con i miei amici ho capito che l'unico motivo grazie al quale questa donna si alza ogni mattina è che tutto questo dolore può finire, basta non fare finta di niente e avere la voglia di cambiare questo mondo. È vero che una persona o una ragazza come me non può da sola cambiare il mondo, ma se come comunità ci impegniamo a dimostrare che "NELLA VERITÀ C'È LA PACE", forse insieme potremmo cominciare a dare una svolta. Spero solo di aver fatto capire che c'è ancora troppa gente che soffre per la guerra e probabilmente non ce ne accorgiamo, ma prima o poi tutto questo finirà e allora quel giorno tutti i bambini e le persone del mondo potranno davvero essere felici. Maria bozzax1.06senzafoto.qxd 21-04-2006 16:51 Pagina 9 Chiesa UNITI IN UN’UNICA VOCE AI PIEDI DELLA CROCE Sono veramente contento di poter condividere la mia esperienza di fine 2005 al XXVIII raduno ecumenico di Taizè. L'incontro si è tenuto a Milano dal 28 dicembre 2005 al primo gennaio 2006; noi di Castello siamo stati ospiti della Parrocchia di S. Ambrogio. In breve, la giornatatipo prevedeva incontri mattutini presso le comunità parrocchiali in cui si era ospitati, poi il trasferimento in Fiera di Milano per poter svolgere comunitariamente i momenti di preghiera, interamente basati sui Salmi e su canti in diverse lingue, intervallati dai cosiddetti "laboratori", ovvero conferenze sparse per Milano su argomenti specifici (vocazione, volontariato, missione ...). Cosa poter dire di questa fantastica avventura? Innanzitutto ci tengo vivamente a ringraziare tutta la comunità parrocchiale che ci ha ospitati (soprattutto per quanto riguarda me e Claudio, che eravamo "infiltrati") e poi non posso che pensare prima di tutto al grande sentimento che mi hanno suscitato questi giorni: STUPORE. Stupore di aver scoperto questo grande gruppo di Taizè, stupore per 7 quello che ho provato, stupore per quello che ho visto… Devo ammettere che quando ho deciso, proprio all'ultimo, di partecipare a questa manifestazione, sapevo ben poco di questi "ritrovi ecumenici" e, anzi, tendevo a ritenerli delle "piccole GMG". Ma non è questa la realtà! Anzi… mentre la GMG ha segnato, credo, l'apice concreto di quello che chiamiamo "comunità cristiana", "compagnia di Cristo"; dove ciò che ho visto è stato il vigore dei nuovi bozzax1.06senzafoto.qxd 21-04-2006 16:51 Pagina 10 Chiesa giovani cattolici, della compattezza del gruppo, della coralità del mondo in senso aggregativo, credo che invece questa esperienza vada a completare l'altra metà di quello che è essere credenti nelle Verità di Fede. In questi giorni ho potuto vivere un'esperienza sicuramente diversa, che punta soprattutto sul singolo, sul raccoglimento. Nella GMG sentivo tante voci diverse, di tante lingue diverse, qui, nei canti di Taizè, ho sentito un'unica e grande voce, nella stessa lingua! Non è qualcosa di unico? È stato come appartenere tutti alle stesse membra, alla stessa comunità in tutti i sensi, anche se tra noi vi sono invece tante barriere spaziali… Credo che il massimo sia stato raggiunto la sera dell'ultimo dell'anno, durante e dopo la preghiera comunitaria presso la Fiera di Milano. Quell'attesa frenetica, in ginocchio, tutti insieme, uguali, in cammino verso la S. Croce, trepidanti di poter arrivare al proprio traguardo e poter finalmente riporre tutte le proprie sofferenze ai piedi della Croce… Sono rimasto lì parecchio, anche dopo aver pregato per me e per le persone che amo e ho visto il mondo intero in tante facce, mentre 8 sollevavano i volti dalla S.Croce: c'era chi sorrideva, chi versava lacrime di gioia, di sofferenza…, c'era chi semplicemente era ancora tutto concentrato in quello che aveva appena fatto, quasi impassibile sul volto, ma mosso da un grande moto interiore (e questo si vedeva dalla Luce che veniva emanata). Poi sono uscito… e lì si è compiuto il primo grande miracolo per il nuovo anno: nevicava! È stato come se anche la Natura stesse partecipando a quell'enorme esperienza, così personale eppure così Universale allo stesso tempo. A cosa mi è servito questo incontro? Sicuramente ad iniziare sotto i migliori auspici il nuovo anno, per lasciarmi alle spalle questo controverso e doloroso 2005, che ci ha resi tutti orfani di tante persone a noi care… (come non ricordare il nostro grande Papa Giovanni Paolo II?). È anche stata un'occasione per potermi fer- bozzax1.06senzafoto.qxd 21-04-2006 16:51 Pagina 11 Chiesa mare un attimo, lasciare la frenesia del mondo e della vita là fuori e riconsiderare tutto il mio fare ed il mio essere sotto l'ottica dell'Amore senza fine. Ho ritrovato in me stesso tante persone, presenti o meno, forse da troppo dimenticate, che ho potuto ricordare ed offrire al Cristo in Croce. Non è meraviglioso? A questo punto mi fermo, non perché non abbia più niente da dire, ma solamente per il fatto che molto di ciò che sento necessita ripensamenti perchè questa non è una semplice esperienza da vivere e poi chiudere nel cassetto, da archiviare, ma è da curare, custodire e rendere viva ogni giorno, mentre si canta e mentre si prega, ma anche durante la vita di tutti i giorni... Giovanni APPROFONDIMENTO Taizé, nel sud della Borgogna, in Francia, è la sede di una comunità ecumenica internazionale, fondata da fr. Roger nel 1940. I fratelli sono impegnati, per la loro intera vita, in una condivisione materiale e spirituale, nel celibato ed in una grande semplicità di vita. Oggi la comunità è formata da circa un centinaio di fratelli, cattolici e di varie origini protestanti, da più di venticinque nazioni. La preghiera comune, tre volte al giorno, è il cuore della vita quotidiana a Taizé. I fratelli vivono del loro lavoro. Non accettano doni o eredità. Alcuni dei fratelli vivono in piccoli gruppi - "fraternità" - tra i più poveri. Sin dalla fine degli anni ‘50, molte migliaia di giovani da numerose nazioni hanno iniziato a venire a Taizé per prendere parte agli incontri settimanali di preghiera e riflessione. Inoltre alcuni fratelli di Taizé fanno visite e guidano incontri, piccoli e grandi, in Africa, in Nord e Sud America, in Asia e in Europa, come parte del "pellegrinaggio di fiducia sulla terra". Alla fine di ogni anno Taizé anima un incontro in una delle principali città europee. Vi prendono parte migliaia di giovani da tutta Europa e anche da altri continenti. Questi incontri sono tappe del "pellegrinaggio di fiducia sulla terra". L'ultimo, da mercoledì 28 dicembre 2005 a domenica 1 gennaio 2006, ha avuto luogo in Italia, nel capoluogo della Lombardia, Milano. L'incontro, culmine di molti mesi di preparazione sia per le persone della città che si sono preparati ad accogliere i loro ospiti sia per quelli che sono andati a Milano per l'evento, è stato un'opportunità per pregare insieme e per fare condivisione con giovani di diverse nazioni. "Se stiamo compiendo, con giovani di tutti i continenti, un "pellegrinaggio di fiducia sulla terra", è proprio perché siamo consapevoli dell'urgenza della pace. Possiamo contribuire alla pace nella misura in cui cerchiamo di rispondere, con la nostra vita, a queste domande: Posso diventare portatore di fiducia là dove vivo? Sono disposto a comprendere sempre meglio gli altri?" (Frère Roger, durante l'incontro del 2004 a Lisbona). Dal sito internet www.taize.fr/it 9 bozzax1.06senzafoto.qxd 21-04-2006 16:51 Pagina 12 Società …un figlio adolescente oggi Incontro con don Vittorio Chiari del centro salesiano di Arese "Il bene seminato vince sempre sul male". E' questo l'incoraggiamento che don Vittorio Chiari, direttore del Centro salesiano di Arese, ha rivolto alle numerose persone presenti al Palladium. Forte della sua esperienza trentennale nell'educazione dei ragazzi, ha indicato a genitori ed educatori la direzione in cui lavorare per affrontare l'età dell'adolescenza senza sentirsi disarmati di fronte a una cultura dominante che insegna a tenere per sé cose, soldi, tempo e che sembra garantire la felicità. Oggi il periodo dell'adolescenza riguarda una età che va dai 15 ai 32 (!) anni: è evidente che in un periodo così lungo è necessario avere dei "luoghi" dove sentirsi rispettati, apprezzati e soprattutto amati. Questi luoghi sono prima di tutto la famiglia, ma, crescendo, sempre di più il gruppo (oratorio, grup- po sportivo, compagnia di amici), in cui i ragazzi devono sentirsi importanti PER qualcuno. A questo proposito sono illuminanti due brevi storie raccontate da don Vittorio. La prima è quella di un ragazzo arrivato nel suo centro che rifiutava di cambiarsi e di lavarsi. Alla domanda sul perché non voleva lavarsi, lui aveva risposto "PER CHI devo farlo?". Perché? Per chi? Una bella differenza, dove si coglie l'abisso che c'è fra la domanda "razionale" dell'adulto (lavati, perché fai schifo alle ragazze, perché puzzi) e la risposta "di cuore" del ragazzo (non ho nessuno a cui importa di me). Solo dopo avere trovato una persona che se l'è preso a cuore, questo ragazzo ha trovato un motivo per lavarsi… per vivere. La seconda è quella di un altro ragazzo che a 14 anni scriveva in una lettera alla madre che lo aveva 10 abbandonato: "Io sono un ragazzo che non sa amare, perchè non sono mai stato amato da nessuno…". E, rivisto dopo molti anni, raccontava che "l'amore è come una scala fatta a pioli, alla mia mancava il primo…". Ecco alcuni suggerimenti per i genitori che possono sembrare scontati, ma che non sempre vengono messi in pratica: - riscoprire lo stare a tavola insieme, non solo per mangiare, ma anche per raccontare la propria giornata, le fatiche e le difficoltà (quante volte i nostri figli non sanno che cosa facciamo durante la giornata!); - farli sentire al centro delle nostre attenzioni di adulti, spesso distratti da problemi talmente seri, che ci tolgono la voglia di sorridere e di giocare con loro; - farli sentire utili abituandoli a fare qualcosa in casa e per gli altri; bozzax1.06senzafoto.qxd 21-04-2006 16:51 Pagina 13 Società - abituarli a fare dei sacrifici e non a volere "tutto e subito"; - avere tanta PAZIENZA se non si vedono i risultati attesi e cercare sempre di incoraggiarli; - educare con l'esempio e non con le parole; - "seminare memorie" che significa dar loro l'opportunità, fin dai primi anni di vita, di vivere delle esperienze forti di amore, solidarietà, gratuità e (perché no?) di preghiera, perché "IL BENE NON VA MAI PERSO!" Questi sono solo una parte degli spunti che don Vittorio ci ha dato, lasciando in tutti i presenti il desiderio di poterlo rincontrare in un'altra occasione per approfondire questi temi. Lodovico APPROFONDIMENTO Il Centro Salesiano è stato fondato don Francesco Beniamino Della Torre come casa di rieducazione il 29 settembre 1955, giorno in cui i Salesiani sono succeduti in Arese all'Associazione Nazionale Cesare Beccaria. I salesiani arrivano ad Arese su invito dell’allora Cardinal Montini (poi Paolo VI) che chiede ai religiosi di occuparsi dei giovani in difficoltà seguendo l’esempio di Don Bosco. Prima di tale data il Centro era un distaccamento del riformatorio giovanile Cesare Beccaria di Milano, una realtà complessa e contraddittoria, che aveva la funzione di casa di rieducazione dove, trascorso un periodo di osservazione, veniva internata la maggior parte dei giovani allo scopo di avviare un processo di reinserimento sociale. Con la nuova gestione, il Beccaria di Arese cambiò nome, amministrazione, obiettivi e metodo educativo. Le celle e le sbarre vennero eliminate, così come vennero abolite le divise. I campi, fino allora lasciati ai privati per la coltivazione, furono trasformati in cortili. In pochi anni, i Salesiani, anche con l’aiuto finanziario della signora Giulia Devoto Falk, trasformarono i vecchi e superati edifici creando un complesso armonico ed accogliente con sale di lettura, palestra, campi da gioco; attrezzarono i laboratori secondo le richieste più progredite del mondo del lavoro, consentendo ai giovani una ampia possibilità di scelta del mestiere a cui avviarsi. Inoltre attuarono il soggiorno montano di Sottofrua in Val Formazza e istituirono il Centro di consulenza medica e psicopedagogica. Con l’arrivo dei salesiani ad Arese, nasce dapprima la scuola elementare, poi la scuola media ed infine la Formazione Professionale come risposta ai bisogni di un nuovo inserimento dei giovani nella società. Alla fine degli anni ‘70 il CFP viene aperto anche agli allievi esterni, che dapprima sono un piccolo numero, ma con il passare degli anni aumentano sempre di più fino ad arrivare ai circa 300 di oggi. Nel 1999, in risposta alle nuove leggi sull’obbligo scolastico e formativo nasce l’Istituto Professionale per l’Industria e l’Artigianato “Attilio Giordani” e nel 2002 il CFP partecipa alla Sperimentazione Regionale per i corsi triennali di formazione professionale. Oggi il Centro Salesiano ospita 7 comunità alloggio per minori in difficoltà, il Centro di Formazione Professionale, l’Istituto Professionale Paritario per l’Industria e l’Artigianato e un Centro psicopedagogico di orientamento (COSPES). Don Vittorio Chiari, salesiano, attualmente a Ferrara, opera da sempre come educatore tra i giovani. Già responsabile degli educatori e direttore del Centro Salesiano di Arese per giovani in difficoltà, responsabile della pastorale giovanile della Diocesi di Reggio Emilia, fondatore e direttore del Centro Giovanile Cittadino di Reggio Emilia, è pubblicista e autore di libri sui ragazzi in difficoltà. Esperto di teatro per giovani e direttore artistico del Teatro ReGiò. Dal sito internet: www.salesianiarese.it 11 bozzax1.06senzafoto.qxd 21-04-2006 16:51 Pagina 14 Vita XXVIII GIORNATA PER LA VITA "RISPETTARE LA VITA" "Se nel cuore cerchi la libertà e aspiri alla felicità, rispetta la vita, sempre e a ogni costo." Concedetemi la libertà di cominciare dalla fine (questa citazione è proprio l'ultima frase del messaggio dei Vescovi italiani per la XXVIII Giornata per la vita), perché questo messaggio non si limita a chiedere attenzione per la vita nascente, ma ricorda che la vita è degna di essere vissuta in ogni suo istante, è un dono di Dio e merita rispetto. "La Vita precede il creato e l'uomo: l'uomo - e con lui ogni realtà vivente - è reso partecipe della vita per un gesto di amore libero e gratuito di Dio. Ogni uomo è riflesso del Verbo di Dio. La vita è perciò un bene "indisponibile"; l'uomo lo riceve, non lo inventa; lo accoglie come dono da custodire e da far crescere, attuando il disegno di Colui che lo ha chiamato alla vita; non può manipolarlo come fosse sua proprietà esclusiva." Su questa base è chiaro che la vita, proprio perché viene prima di ogni cosa, non può e non deve essere sottomessa e piegata all'arbitrio di un sin- golo o di un'istituzione o ridotta ad oggetto di applicazione di conoscenze scientifiche. Nemmeno la ricerca della felicità, aspirazione naturale dell'uomo, può prescindere dal rispetto della vita e dal riconoscimento della dignità della vita, dicono i Vescovi italiani. Per i giovani, molte volte la ricerca della felicità passa attraverso l'utilizzo di droghe, l'abuso di alcool e l'assunzione di altre sostanze nocive; si accompagna ad una condotta che oltraggia la vita, che la sfida e che non finisce altro che a mostrare tutta la propria indifferenza e disprezzo per la vita propria e degli altri. Ma come si può raggiungere la felicità scegliendo la via della morte? La situazione è grave, secondo i Vescovi, perché la società non si preoccupa di questi problemi, non si prende cura di chi vive con disagio e, non 12 potendo guardare al futuro con fiducia e serenità, non è in grado di servire la cultura della vita e pensare, per esempio, alla famiglia e al matrimonio. È proprio qui che si innesta il tema del rispetto e dell'attenzione verso la vita nascente. Molti coniugi, osservano i Vescovi, hanno meno figli di quanti ne vorrebbero perché lo Stato non sostiene abbastanza la famiglia. Il rispetto della vita, poi, deve mettere al primo posto la persona: perché allora si chiede l'abolizione di regole e limitazioni che tutelano la vita fin dal concepimento, in nome della libertà e della felicità e si accetta che a costruire il futuro siano da un lato i propri desideri soggettivi e dall'altro una tecnica fine a se stessa e sganciata da ogni riferimento etico? Al contrario, sostengono i Vescovi, vanno valorizzati quegli aspetti della stessa legge 194 che si pongono sul versante della tutela della maternità e dell'aiuto alle donne che si trovano in difficoltà di fronte ad una gravidanza. Pensare ad un nascituro bozzax1.06senzafoto.qxd 21-04-2006 16:51 Pagina 15 Vita significa pensare ad un essere umano che ha il diritto, come ogni altro essere umano, a vivere e a ricercare la libertà e la felicità e, pertanto, davanti alla piaga dell'aborto tutti siamo chiamati a fare ogni sforzo per aiutare le donne ad accogliere la vita. Celebrare la Giornata per la vita nella propria parrocchia è quindi un modo per richiamare l'attenzione su questi temi, in modo pacato e mettendo in evidenza quali sono i valori in gioco. È anche il momento più opportuno per ricordare che cosa ha fatto e continua a fare la nostra parrocchia per l'aiuto alla vita e che cosa può fare ognuno di noi. Nel corso degli anni i parrocchiani di Castello hanno dato vita a sei Progetti Gemma in tutta Italia e l'iniziativa è sempre attiva (ricordo che le somme dell'impegno mensile si raccolgono nel locale della Buona Stampa negli orari immediatamente successivi a quelli delle Sante Messe), mentre, localmente, è possibile aiutare il Centro di Aiuto alla Vita di Lecco sia economicamente che personalmente con un'attività di volontariato (vedi riquadro) ed anche con la tradizionale vendita delle primule. Il CAV di Lecco ha reso noto il resoconto della propria attività del 2005, con particolare risalto all'attività assistenziale che ha visto aiutate 180 mamme con il loro nucleo famigliare. Per nove di esse è stato avviato un Progetto Gemma mentre, in altri casi, sono stati forniti corredini, passeggini, alimenti per l'infanzia o assistenza grazie al Banco Alimentare. Tra le altre attività del CAV ricordiamo anche l’attività di promozione culturale con l'or- ganizzazione di conferenze (ad esempio in occasione dei referendum abrogativi della legge 40), interventi informativi sulla stampa locale e l'avvio del progetto "Ogni vita salvata è un dono" per l'acquisto di attrezzature e arredi. Matteo Domenica 5 febbraio, con la vendita delle primule, sono stati raccolti 850,00 € così destinati: – 650,00 € al CAV di Lecco. - 200,00 € al Progetto GEMMA parrocchiale. Centro Aiuto alla Vita Via Agliati, 24 - Lecco Tel. 0341.251827 e-mail:[email protected] c/c postale n° 15740228 c/c 21972 Deutsche Bank Banca Popolare di Lecco - Sede - CF 92004740137 La sede è aperta ogni mercoledì dalle 15 alle 17 e su appuntamento per interventi straordinari 13 bozzax1.06senzafoto.qxd 21-04-2006 16:51 Pagina 16 Solidarietà XXV GIORNATA PER LA SOLIDARIETA’ Persona, lavoro e società nel pensiero sociale della Chiesa Domenica 12 febbraio 2006 abbiamo celebrato la XXV Giornata della Solidarietà in linea con il cammino pastorale diocesano sulla fede vissuta. Tale fede chiede di essere operosa e matura in tutti gli ambiti della società. Infatti, non c’è nessun ambiente di vita sociale nel quale al cristiano non sia chiesto di essere “sale” e “luce”. E per poterlo essere effettivamente i cristiani devono conoscere e condividere la Dottrina sociale della Chiesa. Così la Giornata della Solidarietà ci pone nella prospettiva dell’impegno: immettere i criteri evangelici nella vita sociale, nel lavoro e nell’economia. C'era una volta una città dove gli abitanti non avevano mai tempo, avevano sempre fretta, pensavano solo a loro stessi, si chiudevano poi nelle loro case e non guardavano nessuno. Non si accorgevano degli altri, né dei lontani né dei vicini, il diverso faceva paura, piuttosto che conoscerlo preferivano allontanarlo o ignorarlo. C'era una volta una città… forse lontana, forse vicina… A nessuno piacerebbe vivere in un posto simile, dove l'uomo non sa più guardare dentro gli occhi di un altro uomo. Siamo perciò tutti chiamati a creare un tessuto sociale più umano, più fraterno, dove ognuno sa di poter contare sull'altro in caso di bisogno, dove ognuno sa che c'è sempre un amico pronto ad ascoltarlo, a camminare insieme per un tratto di strada. La nostra società sta di giorno in giorno cambiando fisionomia, ci accorgiamo che il mondo è la casa di ogni uomo e che culture diverse si intrecciano con la nostra. Molte famiglie però vivono nella nostra città senza legami parentali, a volte un po' isolate, a volte quasi invisibili. Spesso gli adulti hanno orari di lavoro che non permettono loro di accudire ai propri figli durante alcune ore della giornata, ore non coperte dai nidi, dalle scuole materne ed elementari… È importante trovare persone disponibili a sperimentare la gioia di accogliere un piccolo per alcuni momenti durante la settimana, persone disponibili a percorrere un pezzetto di strada con chi è venuto da lontano. È un bisogno che ci interpella, e se qualcuno vuole saperne di più o pensa di poter offrire un poco di tempo, si può rivolgere all'angolo della solidarietà. Le persone disponibili attraverso una convenzione col comune di Lecco godranno di una assicurazione. C'era una volta una città dove gli uomini non erano più schiavi del tempo, sapevano salutarsi ed erano certi di appartenere ad una comunità che diventava ogni giorno più grande. Maria Calvetti AVVISO SCUOLA MATERNA G. POZZI SONO ANCORA DISPONIBILI DEI POSTI PER L’ANNO SCOLASTICO 2006 - 2007 RIVOLGERSI ALLA DIRETTRICE SUOR GENOVEFFA 14 bozzax1.06senzafoto.qxd 21-04-2006 16:51 Pagina 17 Solidarietà Pubblichiamo i messaggi di due associazioni che ringraziano la nostra parrocchia per la generosità che dimostra sempre nei confronti delle diverse necessità. Al Parroco e alla comunità di Castello Grazie per l’accoglienza di domenica 27/11/05. Il sagrato deve essere particolarmente benedetto: abbiamo raccolto 617 euro che, insieme all’altra raccolta di San Giovanni, sono stati già consegnati al responsabile dell’operazione “forno per il pane” per i ragazzi di San Paolo (Brasile). Sono adolescenti usciti dal carcere FEBEM - ce ne sono 50.000, la città di Lecco e dintorni! - Davvero un pane di libertà il loro! Che il profumo di questo pane sia un po’ la benedizione che si riversa su tutti coloro che credono nella pace fatta di giustizia e di amore! Uniamo una relazione della nostra giovane amica Leda che ha trascorso l’estate con i “fratelli” ultimi, come lei li chiama, segno vero del Signore che viene. Silvia, Leda, Mariuccia, Giulia RACCOLTA FONDI LEUCEMIA La vendita delle Stelle di Natale ha permesso di raccogliere 2.215 euro per l’A.I.L. (Associazione Italiana Leucemia). Un grazie di cuore a quanti hanno contribuito. Il “Gruppo Amici” lo scorso sabato 21 gennaio ha festeggiato il quinto anniversario della sua fondazione 15 bozzax1.06senzafoto.qxd 21-04-2006 16:51 Pagina 18 Vita parrocchiale RENDICONTO ECONOMICO 2005 Il 2005 si configura come un anno "normale" cioè senza spese straordinarie dovute, come negli scorsi anni, alla ristrutturazione degli immobili parrocchiali. Le entrate principali sono frutto delle offerte della Comunità: alle SS. Messe, per la celebrazione dei Sacramenti, in occasione della visita natalizia alle famiglie. La Fiera di Castello e l'attività del Palladium sono poi altre fonti di entrate. Le spese principali riguardano i compensi per Sacerdoti e collaboratori, le utenze di illuminazione e riscaldamento, le manutenzioni degli stabili, le diverse attività: liturgiche, catechistiche, oratoriane e caritative (per ragioni di riservatezza non tutte compaiono in bilancio). In questi ultimi anni, progressivamente, la gestione economica della scuola dell'infanzia presenta un deficit dovuto all'aumento dei costi e al ritardo con cui i contributi pubblici vengono erogati (quando poi non vengono diminuiti). Il Palladium ENTRATE risente della crisi generale del settore Offerte festive e feriali € 68.571,33 cinematografico, speServizi liturgici e cera votiva € 40.470,12 riamo in una ripresa. Visita natalizia famiglie € 34.081,50 Il debito nei confronti Rendite fabbricati € 19.122,94 della Banca Popolare Fiera di Castello € 32.138,27 di Lecco (per il mutuo Risultato gestione attiva Palladium € 15.633,33 in occasione della Contributi pubblici e privati € 4.875,00 ristrutturazione della Rimborsi assicurazioni € 5.296,80 Chiesa) è sceso a Da attività parrocchiali 150.000 euro. Il mutuo - oratorio € 25.424,96 scadeva il 31 dicem- buona stampa e bollettino € 13.465,90 bre scorso, la Curia - attività caritativa € 16.980,71 diocesana ha permesOfferte straordinarie per chiesa € 21.586,15 so una proroga ma ========= necessita di essere totale ENTRATE € 297.647,01 estinto al più presto. don Maurizio 16 bozzax1.06senzafoto.qxd 21-04-2006 16:51 Pagina 19 Vita parrocchiale BENTORNATI Al Comando dei Carbinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale vanno la riconoscenza e la gratitudine della nostra parrocchia per aver recuperato, con una brillante azione investigativa, i due angiolotti lignei “rapiti” lo scorso settembre dalla chiesa del Seminario. Nella foto a lato i due putti mentre, ancora spaventati, ma lieti di essere tornati a casa, narrano la loro disavventura, per fortuna finita bene. A.A.A. USCITE Compensi sacerdoti e collaboratori Assicurazioni Tasse e contributi curia Interessi passivi banca ACEL-ENEL (utenze diverse) Manutenzioni ordinarie e spese generali Spese ordinarie di culto Da attività parrocchiali - oratorio - buona stampa e bollettino - attività caritativa Spese straordinarie chiesa Anticipi a scuola dell’infanzia totale USCITE Utile gestione 2005 € 37.562,00 € 7.308,83 € 15.126,24 € 6.163,77 € 21.862,21 € 9.548,06 € 15.576,84 € 27.555,23 € 10.967,45 € 17.370,75 € 57.475,83 € 23.347,75 ========== € 249.864,96 € 47.782,05 17 Cercasi disperatamente mamme, nonne, zie, sorelle... disponibili per le pulizie in oratorio il lunedì alle ore 14:00. Rivolgersi a: - Marisa Mangola (tel. 0341283156) - don Maurizio bozzax1.06senzafoto.qxd 21-04-2006 16:52 Pagina 20 Vita parrocchiale LANTERNE DI NATALE Durante la Messa delle 10, nelle domeniche di Avvento, i bambini dell’iniziazione cristiana ed i ragazzi dell’oratorio hanno ricevuto i pezzi necessari al montaggio di una lanterna di cartoncino. La sera di giovedì 22 dicembre quest’ultime sono state usate per una fiaccolata che si è snodata per le vie di Castello, portando simbolicamente la luce di Gesù tra la gente e le case. È stata un’esperienza sentita e partecipata che ha conivolto anche molti genitori. 18 bozzax1.06senzafoto.qxd 21-04-2006 16:52 Pagina 21 Vita parrocchiale VERBALE DEL CONSIGLIO PASTORALE Inauguriamo da quest’anno la rubrica dedicata al consiglio pastorale parrocchiale di Castello. Pubblicheremo su ogni numero uno stralcio del verbale di ogni riunione. 23 gennaio 2006 Don Maurizio invita le suore Betlemite a raccontare brevemente la loro esperienza di visita alle famiglie durante l'avvento. Suor Anna e suor Victorine sono state favorevolmente colpite dall'accoglienza, dalla stima e dalla fiducia loro dimostrata dalle persone incontrate. Anche le situazioni che, in un primo momento, lasciavano trasparire apparente freddezza si sono poi rivelate come un momento di colloquio, di conoscenza e anche di preghiera. Sicuramente un'esperienza da mantenere nei prossimi anni. I commenti da parte dei laici sono stati favorevoli alla novità. Don Maurizio sottolinea che non bisogna vedere la benedizione alle case come un rito propiziatorio, un po’ superstizioso. La visita di religiosi o di laici rappresenta il desiderio dell'intera comunità di incontrare tutti e di pregare assieme a tutte le famiglie. Per il prossimo anno il suggerimento della Diocesi è quello di incontrare anche le famiglie di altre religioni per allacciare una conoscenza, un'amicizia, un'attenzione verso persone che comunque vivono accanto a noi. Si propone poi il tema per la meditazione nelle serate del prossimo quaresimale: l’enciclica di Benedetto XVI: "DEUS CARITAS EST". Il Parroco comunica che per la nostra zona pastorale la VIA CRUCIS con il Cardinale si terrà venerdì 7 Aprile a Erba. Giovedì 6 aprile alle ore 21 si svolgerà in chiesa parrocchiale la celebrazione comunitaria della Riconciliazione. Il cineforum che sarà proposto durante la Quaresima avrà come argomento "Sulle tracce dell'invisibile”. Sono già disponibili i pieghevoli presso la cassa del cinema Palladium. Il Parroco invita i presenti, in vista del rinnovo del consiglio pastorale, (ottobre di quest'anno) ad eseguire un lavoro di sintesi su quanto è stato fatto e quanto ancora da fare per poter lasciare già qualche suggerimento ai nuovi consiglieri che saranno eletti. 19 bozzax1.06senzafoto.qxd 21-04-2006 16:52 Pagina 22 Chierichetti Tempo di Natale, Tempo di regali (per i nostri chierichetti...) Soprattutto per i ragazzi, come ben si sa, il tempo di Natale è anche il tempo dei regali... Questo avviene ogni anno anche nel nostro gruppo, dove però il regalo più grande che ci facciamo è lo stare insieme, il donarci tutti agli altri e il donare se stessi a Gesù Nascente. Non è questo, del resto, il cuore del servire all'altare? Il tempo natalizio di quest'anno, sempre per noi molto intenso (tra solennità, prove e incontri vari), è stato particolarmente sentito, come ben si è visto dalla grande partecipazione alle proposte dell'ultimo mese. Come tradizione vuole, subito dopo S. Nicolò, ci siamo trovati in sede per trascorrere un pomeriggio insieme, tra addobbi e decorazioni varie per abbellire il nostro locale, panettoni e dolcetti portati dai ragazzi, musica, ma soprattutto tanta allegria e voglia di stare insieme. Ovviamente, al centro di tutto, non poteva mancare il tradizionale presepe, vero fulcro e simbolo del Natale. Solo con la settimana suc- cessiva sono però iniziate le vere "fatiche". Eh si, perchè il vero incubo del chierichetto di Castello sono le famigerate "prove", dove i ragazzi vengono tartassati per circa un'ora per ogni celebrazione da provare, sia dai Sommi che dal rev. don Maurizio, particolarmente attento alle processioni (ipse dixit: "Michele, dove stai andando? Riccardo, sei storto! Sarebbe una fila, questa?"). Inoltre quest'anno, dovendoci dividere tra la parrocchia e il santuario della Vittoria, le prove sono state parecchio impegnative e lunghe da gestire. Personalmente credo però che le fatiche siano state ripagate in un momento preciso, ovvero al nostro ingresso in chiesa la notte tra il 24 e il 25 dicembre: è stato davvero incredibile, passando lungo la navata centrale durante quella processione iniziale, notare così tanta gente che si voltava e si stupiva nel vedere così tanti ragazzi che tutti insieme prestavano servizio quella sera (eravamo 30 tra chierichetti e 20 cerimonieri!). Molte persone sorridevano, altri cercavano con lo sguardo la coda della fila di quei ragazzini tutti vestiti di rosso e di bianco, per contarli. E tutti i ragazzi, preparati dalle estenuanti prove, si sforzavano di dare il meglio di sè ad ogni passo. Incredibile! Possiamo dire che quest'anno ci siamo guadagnati il tradizionale sacchetto di cioccolatini regalatoci dal parroco... Un po' per chiudere insieme questo tempo e queste vacanze natalizie, infine, il 6 gennaio 2006 una buona parte di noi si è recata al cinema Nuovo, per la visione insieme del film "Le cronache di Narnia", tra l'altro un film con molti rimandi cristologici e biblici. Che dire? Il commento del film lo lasciamo ai ragazzi; chissà, se qualcuno sul prossimo numero del bollettino vorrà recensirlo e commentarlo... (ragazzi aspettiamo le vostre mail a: [email protected]) Ora: il futuro? Sicuramente il cammino per questa prima parte del 2006 sarà verso bozzax1.06senzafoto.qxd 21-04-2006 16:52 Pagina 23 Chierichetti l'altro polo liturgico dell'anno, la Pasqua, la cui data è stata appena annunciata in chiesa. Nel frattempo anticipo che ci sarà una serie di incontri a cui tutto il gruppo e anche la comunità sono invitati a partecipare, soprattutto anche coloro i quali il prossimo anno vorranno entrare a far parte del nostro gruppo. Sommo staff Il "SOMMO STAFF" si scusa ufficialmente per avere omesso nello scorso numero del bollettino, il nome di Irene Bettega tra i nuovi ammessi al nostro gruppo del 2005. "IV Festa del Chierichetto" 25-26 febbraio a Castello saranno con noi - don Riccardo Pontani di Besozzo il 25 febbraio nel pomeriggio in oratorio - alcuni seminaristi il 26 febbraio durante la S.Messa delle ore 10.00 e per tutto il pomeriggio presso l'oratorio. 21 bozzax1.06senzafoto.qxd 21-04-2006 16:52 Pagina 24 Oratorio E M E I S N I za E z Z o r N t s A a C C A i d V e rti no l l ar o M R n so s Sa a P - Da lunedì 10 a giovedì 20 luglio 2006 per ragazzi e ragazze dagli 11 ai 17 anni Iscrizioni da don Maurizio fino ad esaurimento dei posti disponibili Quota di partecipazione: circa 350 euro 22 bozzax1.06senzafoto.qxd 21-04-2006 16:52 Pagina 25 Archivio Provasi, Professionisti… di rilievo Del vasto panorama dei professionisti del disegno e del rilievo vissuti ed operanti nel Lecchese nel corso dell'Ottocento si è soliti ricordare i nomi più noti e prestigiosi, come gli ingegneri Giuseppe Bovara, Adriano Gazzari ed Enrico Gattinoni Miccia, veri e propri “guru” del mestiere. Oltre a loro vi furono però numerosi altri personaggi, autori di una vasta documentazione grafica con la quale hanno "fotografato" la conformazione urbana di Lecco dell'epoca in cui operarono; tra questi spiccano due membri della famiglia Provasi, e cioè Ferdinando (1756-1816) e Francesco (1787-1855), rispettivamente padre e figlio, entrambi "periti agrimensori" cioè specializzati nel redarre mappe, descrizioni, perizie di stima e valutazioni di immobili e terreni: due professionisti quindi non tanto nel campo della progettazione, bensì in quello del rilievo dello "stato di fatto". Di Ferdinando Provasi, nativo di Mandello ma domiciliato ultimamente in Castello (come si legge nel suo atto di morte), si conoscono in realtà pochi disegni; nel nostro archivio si conserva di sua mano uno splendido rilievo acquerellato del 1803 delle devastate case che fronteggiavano la Parrocchiale. Dei figli che Ferdinando ebbe dalle tre mogli (non peccava di "trigamia", semplicemente era rimasto più volte vedovo), Francesco era il primogenito: quest'ultimo seguì le orme paterne diventando Pubblico agrimensore, professione che esercitava nella casa-studio di Castello (l'odierno civico 41 di Corso Matteotti). A differenza del padre, tuttavia, di Francesco è sopravvissuta gran parte della sua sterminata produzione di mappe, disegni, rilievi, stime e perizie, disseminata in molti archivi del Lecchese (statali, parrocchiali e privati) ed ancora in attesa di essere inventariata e studiata. Francesco lavorò molto durante il governo "napoleonico": ciò gli costò caro con il ritorno degli austriaci, giacché essendosi politicamente "compromesso" fu escluso per qualche tempo dagli incarichi pubblici, e pur continuando comunque a lavorare per i privati dovette ridimensionare il tenore di vita familiare, per mantenere il quale la prima moglie Angiolina Gilardoni (morta nel 1833; Francesco si risposò l'anno seguente con Giacinta Chiodi Adamolli di Pavia) fu costretta a rimboc- 23 carsi le maniche lavorando come cucitrice. Per la parrocchia di Castello, della quale fu anche fabbriciere, Francesco Provasi redasse diverse valutazioni e descrizioni di terreni da affittare; suoi anche una dettagliata e minuziosa perizia del 1836 con la stima dei lavori necessari alla sistemazione della casa parrocchiale, ed un interessante rilievo della cappella maggiore della chiesa. In archivio di stato a Como si trovano altri suoi disegni inerenti la zona di Castello ed in particolare due magnifici rilievi acquerellati del mulino di Arlenico e del filatoio Raineri, poi Sirtori, installato all'inizio dell'Ottocento nell'ex casa Simonetta (civici 42/46 di Corso Matteotti). Dei numerosi figli di Francesco (ne ebbe ben 17, nove dei quali morti infanti), nessuno proseguì il "mestiere di famiglia": Antonio, l'unico erede maschio, si trasferì difatti a Tonzanico di Rongio dove fu farmacista, professione continuata dai suoi discendenti. Nonostante la mancanza di "successori", Francesco Provasi esercitò fino all'ultimo l'attività di agrimensore che troncò improvvisamente nel 1855, anno in cui morì vittima dell'epidemia di colera che era tornata ad imperversare a Castello. Francesco bozzax1.06senzafoto.qxd 21-04-2006 16:52 Pagina 26 Palladium GLI SPETTACOLI Se lo scorso anno il Cineforum ci ha portato - come spettatori e come parrocchiani - a riflettere sull'esperienza dell'umano, dalla vita alla morte, dall'amore all'odio, dal potere alla solidarietà, senza tralasciare l'orgoglio, la violenza, la noia, la paura, il lavoro,… la sesta edizione si rivelerà una preziosa possibilità di riflessione in continuità con "Cinque sere per un'alba - cinque serate per capire che il mondo 24 non va verso la notte, ma verso un'alba nuova" (Cineforum 2005). Tema e filo conduttore dell'edizione 2006 sarà infatti la conoscenza-scoperta del trascendente, del soprannaturale, della ricerca di un dio o di Dio all'interno della vita umana. "Sulle tracce dell'Invisibile" sarà lo slogan che ci aiuterà a riscoprire il senso dell'essere cristiani, del credere nel Dio rivelato. Un percorso di conoscenza bozzax1.06senzafoto.qxd 21-04-2006 16:52 Pagina 27 Palladium attraverso l'analisi filmica che si snoderà - come ormai è tradizione consolidata - su 5 pellicole che spaziano dal documentario al cinema coreano, realizzate da registi di provenienza professionale e culturale diversa. Ad aiutarci in questa 'pratica riflessiva' e di 'attribuzione di senso' sia del film che di un nostro pensiero sull’"Invisibile", sarà Giancarlo Zappoli - direttore del Festival del cinema di Bellinzona e membro del Centro Studi Cinematografici - che curerà l'introduzione, guiderà alla visione del film e modererà il dibattito in ogni serata di cineforum. Prashanth Via Fiumicella, 12, 23900 Lecco (LC) Tel.: 0341.361533 - Fax: 0341.361533 SITO INTERNET: www.cinemapalladium.com E-mail: [email protected] I BIGLIETTI E GLI ABBONAMENTI Abbonamento: 10 € in prevendita a partire da febbraio 2006 presso la cassa del Cineteatro Palladium negli orari di apertura Biglietto singolo: 4 € in vendita la sera della proiezione presso la cassa del cinema Gli adolescenti e i giovani dell’oratorio si cimenteranno nel celebre musical disneyano “Anastasia” racconta l'emozionante storia di Anastasia, la principessa russa scomparsa nel nulla, e della sua incredibile ricerca per scoprire la sua vera identità. Liberamente tratto dall'omonimo film-cartoon di D. BLUTH e G. GOLDMAN. 25 bozzax1.06senzafoto.qxd 21-04-2006 16:52 Pagina 28 Biblioteca Lettera alla tua famiglia di Vittorino Andreoli Ed. Rizzoli Vittorino Andreoli, uno dei più autorevoli studiosi della psiche, sposato e padre di tre figlie ormai adulte, indirizza in tono confidenziale una "lettera alla tua famiglia". Una lettera ricca di riflessioni e di consigli nati dalla sua esperienza di padre, di marito, di figlio e di medico psichiatra che ha avuto modo di incontrare il dolore di tante persone ferite negli affetti più intimi. È una lettera carica di positività e di speranza che entra nella vita quotidiana di ogni famiglia esaminando con occhi affettuosi ed esperti i piccoli eventi che la attraversano. C'è uno sguardo iniziale che definisce la famiglia come "insieme musicale" e come il luogo degli affetti e dei sentimenti in cui ciascuno, pur suonando il proprio personale strumento, deve contribuire a comporre l'armonia dell'orchestra. Ognuno diventa così unico e insostituibile affinchè la famiglia nella quale vive possa esprimere il meglio di sè. Ma sono i gesti di ogni giorno e le piccole attenzioni reciproche che segnano la buona riuscita di una famiglia. Così Andreoli ci conduce a rivivere i vari momenti di una giornata (come il risveglio, il pranzo insieme, il rientro a casa...) e alcune grandi esperienze di fondo (come la decisione di generare un figlio o l'uso del denaro) aiutandoci a prendere coscienza delle nostre azioni quotidiane e a valutarne gli effetti in vista dello "stare bene " dell'intera famiglia. Ne risultano dei simpatici e appassionati quadretti che fanno emergere il significato profondo delle relazioni familiari, che sanno coniugare il dolore e la gioia, il silenzio rispettoso e l'esigenza di dialogo, e, soprattutto, che ci conducono sempre ad alzare lo sguardo verso l'alto, nella certezza che il bene è possibile e che nelle nostre famiglie, pur in mezzo alle difficoltà e alle fatiche di ogni giorno, possa regnare la gioia. E nessuno può sentirsi escluso. L'autore indirizza infatti in finale una breve lettera ad ogni componente della famiglia (mamma, papà, figli, nonni, zii) per aiutarlo a riflettere con estrema concretezza, ma contemporaneamente con grande serenità, sull'importanza del suo ruolo perchè dall'insieme dei vari "strumenti musicali" possa nascere una armoniosa melodia. Scritta in modo semplice e brioso e permeata da una grande fiducia nella persona umana è una vera boccata d'ossigeno di cui si avverte l'esigenza. 26 bozzax1.06senzafoto.qxd 21-04-2006 16:52 Pagina 29 Obiettivo su... Angoli pittoreschi, vedute familiari, scorci caratteristici, luoghi misteriosi, particolari suggestivi... 27 bozzax1.06senzafoto.qxd 21-04-2006 16:52 Pagina 30 Anagrafe BATTESIMI Bugni Federico di Matteo e Marconi Elena Carrera Sara di Giovanni e Zambotto Elena De Giorgio Claudia di Alessandro e Candelli Esther Denti Martina di Oliviero e Molinelli Paola Giordano Sofia di Massimo e Casati Angelita Greppi Alessandra di Paolo e Capoferri Francesca Pupa Alessandro di Francesco e Maitre Paola Selva Maddalena di Danilo e Rizza Anna Castelletti Giorgio, anni 80 Pozzi Felice, anni 98 Todeschini Trento, anni 89 Cereda Vittorio Augusto, anni 66 Mazzoleni Maria Giuseppina ved. Franchini, anni 75 Petraro Cataldo, anni 85 Gilardi Maria ved. Scatto, anni 79 Conti Graziella ved. Compagnin, anni 89 Chiara Rapella ved. Bonfanti, anni 91 Fulvio Renato Spadina, anni 82 Angelo Galli, anni 83 L’Albero della Vita, Cattedrale di Otranto. FUNERALI Offerte alla celebrazione di Anniversari Offerte alla celebrazione dei funerali 270,00 1200,00 Impegno mensile (2 off.) 210 - Valsecchi Luigi (2 off.) 30 - diversi NN per la parrocchia 100 - da ammalati 25 NN per parrocchia 1000 - NN per i bisognosi 2500 in memoria di Anna Pronesti Binda da residenza “Ai Pini“ 200 - in memoria di Federico per la parrocchia 500 da Ente sordomuti 100 28 G. B. Crespi, Carlo Borromeo che distibuisce ai poveri i proventi della vendita del principato d’Oria, 1602, Duomo di Milano. OFFERTE bozzax1.06senzafoto.qxd 21-04-2006 16:52 Pagina 31 S. MESSE FERIALI Lunedì : ore 8.30 ore 20.30 (Oratorio) Martedì : ore 8.30 ore 18.30 Mercoledì : ore 8.30 ore 18.30 (Seminario) Giovedì : ore 8.30 (S. Carlo) ore 18.30 Venerdì : ore 8.30 ore 18.30 Sabato : ore 8.30 LECTIO DIVINA Sabato : ore 16.00 ADORAZIONE S. MESSE FERIALI Sabato : ore 18.30 (prefestivo) Domenica : ore 8.00 - 10.00 - 11.30 - 18.30 I Sacerdoti sono normalmente disponibili per le Confessioni prima delle S. Messe feriali e il Sabato pomeriggio dalle ore 15.30 in poi. Per eventuali occorrenze: Parroco Don Mario Scuola Materna Abitazione Suore Betlemite - Tel. e Fax 0341.36.41.38 - Tel. 0341.36.89.21 - Tel. 0341.36.93.37 - Tel. 0341.28.37.24 Indirizzo E-mail: [email protected] Sito Internet: www.parrocchiadicastello.it La redazione Don Maurizio Mottadelli, Santo Caruso, Prashanth Cattaneo, Francesco D’Alessio, Paolo Longhi, Silvana Manzella, Mariolina Mauri, Chiara Pizzi, Matteo Possenti. Si ringraziano tutti coloro che hanno collaborato alla stesura dei testi e alla distribuzione del Bollettino. bozzax1.06senzafoto.qxd 21-04-2006 16:52 Pagina 32 COMUNITÀ PARROCCHIALE CASTELLO SOPRA LECCO n. 1 gennaio/febbraio/marzo 2006 sommario ■ 2a cop. - Quaresima 2006 ■ EDITORIALE pag. 1 - Parrocchia ed Ecumenismo ■ INTERVISTA pag. 3 - Dove due o tre sono riuniti nel mio nome... ■ CHIESA pag. 6 - Nella verità, la pace pag. 7 - Uniti in un’unica voce ai piedi della croce ■ SOCIETÀ pag. 10 - ... un figlio adolescente oggi ■ VITA pag. 12 - XXVIII Giornata per la vita - “Rispettare la vita” ■ SOLIDARIETÀ pag. 14 - XXV Giornata per la Solidarietà pag. 15 - Ringraziamenti ■ VITA PARROCCHIALE pag. 16 - Rendiconto economico 2005 pag. 18 - Lanterne di Natale pag. 19 - Verbale del consiglio pastorale ■ CHIERICHETTI pag. 20 - Tempo di Natale, tempo di regali ■ ORATORIO pag. 22 - Vacanze insieme: San Martino di Castrozza ■ ARCHIVIO pag. 23 - Provasi, professionisti... di rilievo ■ PALLADIUM pag. 24 - Cineforum: “Sulle tracce dell’invisibile” pag. 25 - musical: “Anastasia” ■ BIBLIOTECA pag. 26 - Lettera alla tua famiglia ■ OBIETTIVO SU... pag. 27 ■ ANAGRAFE pag. 28 ■ 3a cop. - S. Messe In copertina: Guido Erba, Santa Messa domenicale delle ore 10, acrilico