Rassegna Stampa - Comitato Italiano Paralimpico

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Rassegna Stampa - Comitato Italiano Paralimpico
Rassegna Stampa
Sabato 12 novembre 2016
Rassegna Stampa realizzata da SIFA
Servizi Integrati Finalizzati alle Aziende
20129 Milano – Via Mameli, 11
Tel. 02/43990431 – Fax 02/45409587
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Rassegna del 12 novembre 2016
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
La Gazzetta Dello Sport 43
Roma
Corriere Della Sera
37
Premiati gli atleti delle fiamme gialle protagonisti a rio
1
Città e disabilità, una "tre giorni" con invisibili
2
Corriere Del Mezzogiorno9
(ba)
Corriere Del Veneto (pd) 19
Campione nello sport e nella vita, la regione premia luca mazzone
3
Paralimpiadi, gli "award" alla civitas vitae: premiati gli atleti a medaglia
4
La Stampa
67
Kinder skiff sul po i ragazzi sotto gli occhi dei campioni olimpici
Bresciaoggi
37
Bebe vio ora si allena in piedi: «sono piccole, grandi soddisfazioni»
Corriere Delle Alpi
41
E adesso bebe è tornata a fare scherma in piedi con le protesi
M. Toffoletto
7
Corriere Dello Sport
25
"ff.gg., il paese cresce"
F. Fava
8
L'arena
55
In piscina senza barriere alla fin c'è il «sollevatore»
A. Perlini
9
L'eco Di Bergamo
1, 23 Martina caironi «vincere nella vita è dare il massimo»
Giorgia Garberoglio
5
6
11
La Gazzetta Dello Sport 35
Scherma paralimpica: bebe in coppa a pisa
13
La Prealpina
38
A morlacchi il collare d'oro e oggi festa polha con gli assi di rio
14
La Provincia Di Como
71
Brian tea 84 ritrova roma ma è tutta un'altra storia
La Provincia Di Cremona 15
Sport paralimpico il campione tapia visitala mostra
17
La Provincia Di Varese
37
A casa di sassari per tornare a vincere
18
Class
40, 4 Sempre in corsa con la formula alex
19
La Gazzetta Della
Basilicata
Il Gazzettino Di Padova
33
Mazzone, il puzzle del successo
21
68
Premio agli olimpionici nel ricordo di ferro
22
Il Quotidiano Della
Basilicata
La Citta Di Salerno
15
Lo sport attraverso i sensi
23
45
Salerno celebra le sue stelle dello sport
24
Riccardo Berti
15
CIP WEB
Ufficio Stampa Federscherma 25
Federscherma.it
Web
Gazzetta.it
Web
Coppa Del Mondo Scherma Paralimpica A Pisa Matteo Betti Ed Emanuele Lambertini
Conquistano Il Terzo Posto Nel Fioretto Maschile. Il Piu' Giovane Degli Azzurri Eletto
Paralimpici, Emauele Lambertini è Atleta - La Gazzetta dello Sport
Italpress.com
Web
Mazzone "arrivare All'olimpo Obiettivo Massimo"
30
Italpress.com
Web
Cdm Paralimpica, Betti E Lambertini Sul Podio Nel Fioretto
32
Incodaalgruppo.gazzetta. Web
it
Laspezia.cronaca4.it
Web
Corrieredelmezzogiorno. Web
corriere.it
Giornaledipuglia.com
Web
Riproduzione Riservata
28
Dakar 2017, Gianluca Tassi presenta il suo team
Gian Luca Pasini
33
Il Comandante Generale Gen.C.A. Giorgio Toschi ha incontrato gli atleti delle Fiamme
Gialle che hanno partecipato ai Giochi Paralimpici Di “Rio 2016”.
«Sport paralimpico è una risorsa» Mazzone: 3 medaglie per spronare
Redazione Cronaca4
35
Riproduzione Riservata
36
Consiglio premia atleta paralimpico Luca Mazzone
Giornale Di Puglia
37
Terlizzilive.it
Web
Luca Mazzone festeggiato in Consiglio regionale. Le immagini
Di La Redazione
38
Noitv.it
Web
Ai campioni del Beach Soccer il 32° Premio Viareggio Sport
Redazione
39
Barilive.it
Web
Luca Mazzone festeggiato in Consiglio regionale. Le immagini
Di La Redazione
40
PARALIMPICI
PREMIATI GLI ATLETI
DELLE FIAMME GIALLE
PROTAGONISTI A RIO
(a.a.v.) Si è svolta ieri, a Roma, la
premiazione degli atleti delle
Fiamme Gialle che hanno
partecipato alle Paralimpiadi di Rio.
La cerimonia, in presenza del
Comandate generale della Guardia
di Finanza Giorgio Toschi e del
presidente del Comitato Italiano
Paralimpico Luca Pancalli, ha visto
premiare Marina Caironi
(portabandiera azzurra e vincitrice
della medaglia d'oro nei 100 metri e
medaglia d'argento nel salto in
lungo T42), Oxana Corso (quarta
classificata nei 200 metri e quinta
classificata nei 100 metri di atletica
leggera), e la coppia Marta Zanetti
e Marco Gualandris (sesti nello
Skud 18 vela). «Lo sport paralimpico
trasforma la percezione della
disabilità in risorsa e in crescita
culturale - ha dichiarato Pancalli -.
È un vero e proprio contagio
virtuoso di sani valori».
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
Pag. 1
Dal 18 al 20 il convegno di Italiajonica e del blog di Corriere.it
Città e disabilità, una «tre giorni» con Invisibili
MATERA 2019
Saranno circa 80 i relatori che si
susseguiranno al convegno
internazionale «Accessibilità in viaggio»
che si svolgerà a Matera dal 18 al 20
novembre. Organizzato da Invisibili, (il
blog sulla disabilità di Corriere.it), dal
comune di Matera, da Moreitaly e dalla
Rete Italiajonica, il grande consorzio
d'imprenditori della Basilicata, Puglia e
Calabria che operano nel mondo del
turismo, l'incontro è una tappa di
avvicinamento al 2019, quando la città
sarà la capitale europea della cultura. Si
parte il 18 con un dialogo moderato dal
giornalista Alessandro Cannavo su
turismo religioso, multiculturalismo e
accessibilità cui interverranno, fra gli altri,
il direttore dell'ufficio nazionale per i beni
ITAhiAjOMLQ^
culturali ecclesiastici e l'edilizia di culto
don Valerio Pennasso, il presidente della
comunità islamica Lorenzini Sharif e il
rabbino Umberto Piperno. Il 19 si parlerà
di sport: Luca Pancalli, presidente del
Comitato paralimpico, e l'onorevole Vito
De Filippo, sottosegretario di Stato al
Ministero della Salute saranno
intervistati dal giornalista sportivo
Claudio Arrigoni sulle prospettive dopo i
Giochi di Rio. Si chiude domenica 20 con
un dibattito sulla promozione e i possibili
sviluppi di un turismo realmente
universale a cura del giornalista e
blogger Simone Fanti. Tra gli ospiti,
l'architetto ed editorialista Luca Molinari.
info:moreitaly.it/eventi/accessibilitain
viaggio/
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
Pag. 2
Oro alle Paralimpiadi
Campione nello sport
e nella vita,
la Regione premia
Luca Mazzone
BARI Due
medaglie d'oro e una
d'argento. Luca Mazzone, terlizzese di 45 anni, è uno degli
eroi italiani ai giochi paralimpici di Rio de Janeiro 2016 (le
Olimpiadi per atleti con disabilità fisiche), è stato premiato
ieri a Bari in una cerimonia nell'aula del Consiglio regionale
pugliese.
A Mazzone, primo nella cronometro individuale, primo
nella staffetta con Alex Zanardi
e Vittorio Podestà, un argento
nella prova in linea (tutte nella
handbike) è stata donata
un'opera d'arte dell'artista bitontino Franco Sannicandro,
con una dedica incisa alla base:
«A Luca Mazzone, generoso
campione pugliese, capace di
trasformare in 'oro' i sogni».
Il premio è stato consegnato
dal presidente del Consiglio regionale della Puglia, Mario
Loizzo. «Un uomo che è un vanto per la Puglia - ha detto Loizzo - un atleta che offre un
esempio di sportività, coraggio,
determinazione e ha tagliato
traguardi prestigiosi». Dopo la
grave lesione midollare riportata nel 1990 dopo un tuffo, Mazzone ha conquistato due medaglie d'argento nel nuoto paralimpico a Sidney 2000 e otto titoli mondiali nell'handbike,
prima delle tre medaglie di Rio.
n Consiglio regionale ha premiato i suoi risultati di eccellenza «tributando un riconoscimento meritato ad un campione della forza d'animo e di
volontà», ha fatto presente il
consigliere regionale Domenico Damasceni, che ha promosso l'evento. «Ci avete emozionato con le vostre vittorie», ha aggiunto, riferendosi alle prestazioni dei tutti gli atleti azzurri
paralimpici a Rio e alla staffetta
handbike di Luca, una squadra
di ferro, anzi d'oro, con Alex Zanardi e Vittorio Podestà.
«Sono state grandi emozioni anche per me - ha risposto
Mazzone - da mettere accanto
a tutte le altre, dai podi in Brasile alla premiazione nei Giardini del Quirinale».
Ma il campione non ha nascosto le difficoltà di ogni genere, non ultime quelle della
strada, per un biker in allenamento. E rivolgendosi alle istituzioni, ha chiesto attenzione
allo attività sportive per disabili: «Spero che ci saranno altri
Luca Mazzone che possano essere messi in condizione di
praticare sport paralimpico».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
L'atleta disabile
Luca Mazzone
nato a Terlizzi
(abita a Ruvo)
45 anni fa, ha
vinto tre
medaglie ai
giochi
paralimpici di
Rio
Le sue
specialità sono
il nuto e il
ciclismo
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
Pag. 3
La kermesse
Paralimpiadi, gli «Award»
alla Civitas Vitae: premiati
gli atleti azzurri a medaglia
Sarà un autentico
show, stamattina dalle 10.30 al
Palasport del Civitas Vitae di
Padova. La giornalista Elisabetta Caporale e il totem della
pallavolo italiana Andrea Lucchetta faranno da padroni di
casa alla kermesse che vedrà
sfilare i campioni paralimpici
che in questo quadriennio si
sono allenati nell'impianto di
via Toblino a Padova. E che alle
recenti Paralimpiadi di Rio sono saliti sul podio.
L'Angelo Ferro Paralympic
Award, il premio quadriennale
istituito per perseguire il progetto di sostegno dello sport
paralimpico, verrà consegnato
a Giovanni Achenza, Roberto
Airoldi, Francesco Bettella,
Martina Caironi, Monica Contrafatto, Alvise De Vidi, Michele Ferrarin, Assunta Legnante,
Elisabetta Mijno, Alberto Simonelli e Oney Tapia. «Abbiamo fortemente voluto dare il
nostro contributo a questi
grandi atleti — sottolinea Silvana Santi, presidente di Civitas Vitae sport educarion — se
siamo riusciti a raggiungere
questo obiettivo, lo dobbiamo
a Fondazione Unione Sportiva
Petrarca che ha creduto nel
progetto del professor Ferro,
recentemente scomparso».
Oltre agli undici medagliati,
interverranno anche molti
campioni e altri atleti olimpionici. Franca Peggion (prima
donna padovana a partecipare
ad un Olimpiade, a Melbourne
nel 1956 suiioo metri piani),
PADOVA
Paralimpiadi II trevigiano De Vidi
Manuela Levorato, Andrea
Lucchetta, Rossano Galtarossa, Magdelin Martinez, Alessandro Fabian, Josefa Idem,
Ruggero Pertile, Oscar De Pellegrin e la mascotte Giovanna
Doria, (dieci anni) enfant prodige della ginnastica artistica
Nazionale della società Corpo
Libero di Padova.
Sergia Jessi Ferro porterà la
testimonianza del marito a
«questi straordinari atleti che
con anima, cuore e intelligenza hanno superato ogni ostacolo — spiega — e hanno fatto
del limite la loro forza e dell'impossibile il punto di partenza per i traguardi ritenuti
irraggiungibili». Il premio
quadriennale è stato intitolato
al professor Angelo Ferro, anima e cuore del Civitas Vitae,
per ricordarne i valori e la strada tracciata a sostegno non solo della disabilità, ma di tutto
lo sport in generale come strumento di formazione sul piano educativo.
D.C.
Padova, subilo un altro esame
Brevi: «Intensi e meno errori»
© RIPRODUZIONE RISERVATA
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
Pag. 4
Canottaggio
Kinder Skiff sul Po
I ragazzi sotto gli occhi
dei campioni olimpici
GIORGIA GARBEROGLIO
TORINO
Se vi affacciate al fiume noterete un'invasione di canottieri. Arrivano da tutto il mondo
e hanno dai 10 agli 84 anni. Potreste vedere allenarsi Giovanni Abagnale, bronzo a Rio,
gli olimpionici fratelli Sinkovic, o gruppi di bambini di dieci, undici anni seguiti dal motoscafo dell'allenatore. Fino
alle 13, perché poi si apre ufficialmente la venticinquesima
edizione del SilverSkiff. Che
inizia con il KinderSkiff, dedicata ai bambini: 4 chilometri
da affrontare per il singolo e
per i più piccoli mille metri.
Come gli atleti del pararowing, in gara oggi. Tra loro
Fabrizio Caselli e la brasiliana
Josiane Lima, che hanno partecipato alle Paralimpiadi. Testimonial del KinderSkiff sarà
l'atleta, bronzo olimpico, Marco Di Costanzo. E domani, dalle 9,30, il SilverSkiff. Undici
chilometri, dalla società Cerea all'isolotto di Moncalieri e
ritorno. Gara di resistenza a
cui partecipano 671 atleti da
30 paesi diversi. I croati
Sinkovic partiranno con il nu-
•
•
REPORTCRS
I ragazzi hanno gare di 1 e 4 km
mero uno e due. L'anno scorso a
vincere è stato Valent, sicuramente Martin vorrà rubargli lo
scettro. Ma c'è un buon numero
di aspiranti al Trofeo. Il portoghese Pedro Fraga, il cecoslovacco Michal Plocek, il cubano
Angel Fournier Rodriguez. I
campioni italiani, medaglie
olimpiche a Rio: Giovanni Abagnale, Matteo Lodo e Domenico
Montrone. Sul fiume anche: Alberto Di Seyssel, Romano Battisti, Giorgio Tuccinardi, Emanuele Giacosa e Pietro Cappelli.
Tra le donne sfida a mille tra la
svizzera Ladina Meier, l'ucraina Diana Dymchenko e Valentina Rodini, prima nella Finale C
a Rio. Sarà una bella regata.
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
Pag. 5
SCHERMA
BEBEVIO ORASI ALLENA
IN PIEDI: «SONO PICCOLE.
GRANDI SODDISFAZIONI»
Senza gli arti ma con un coraggio invidiabile. E una
passione inguaribile: prima lezione in piedi per Bebé Vio, 19 anni, oro paralimpico azzurro a Rio, costretta anni fa all'amputazione degli avambracci e
delle gambe a causa di una
meningite
fulminante.
«Datemi le gambe e vedrete!? Prima lezione in piedi... Piccole grandi soddisfazioni», il suo messaggio
postato su Facebook.
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
Pag. 6
L'ULTIMA SORPRESA
E adesso Bebé è tornata a fare
scherma in piedi con le protesi
> MOGLIANOVENETO
Quell'emozione, in cuor suo,
l'aveva sempre sognata. Fin da
quando, dopo la malattia, aveva
assistito per la prima volta a una
gara di scherma e chiesto lumi
su cosa avrebbe potuto fare. Fin
da quando, con gli occhi colmi
di speranza, si era rivolta al Centro Protesi Inail e le avevano
consigliato di lasciare perdere
con il fioretto, puntando sul
Quoto. Beatrice Vio è dall'autunno 2008, da quando fu colpita
dalla meningite, che non tirava
in piedi. In cuor suo, però, confidava un giorno di riprovarci. Anche se la scherma paralimpica è
solo in carrozzina e a dispetto
della sua volontà gliel'avevano
ripetuto fin da quella prima volta in un palazzetto. La tenacia
può garantire però traguardi impensabili. E quella forza della
natura chiamata Bebé non perde occasione per alzare l'asticella. L'ultimo stupore l'ha regalato a Pisa, dove oggi torna a combattere in Coppa del Mondo,
prima esibizione dopo l'oro individuale e il bronzo a squadre
alle Paralimpiadi di Rio. Bebé
ha tirato per la prima volta in
piedi con il et Simone Vanni.
Nulla di più di un gioco, ma un
assalto dal forte valore simbolico. E testimoniato dal video diventato presto virale. «Sei senza
mani e senza gambe, non potrai
mai tornare a tirare di scherma... E figuriamoci in piedi! Datemi le gambe e vedrete. Prima
lezione in piedi e piccole grandi
soddisfazioni», ha scritto su Facebook. La campionessa, in realtà, sta testando delle nuove lame per correre. La scorsa settimana è volata in Olanda, invitata dall'Ossur, azienda islandese
all'avanguardia. Ha legato il suo
nome a Oscar Pistorius, oggi fornisce le leve a Giusy Versace.
«L'idea di Bebé è correre, si tratta di protesi per un allenamento
leggero», spiega papà Ruggero,
«Quando gli assalti sono lunghi
e tirati, si è accorta di arrivare alla fine a corto di fiato, sente di
dover intensificare l'esercizio
aerobico». La suggestione di Bebé che tira in piedi è però troppo bella.
Mattia Toffoletto
SPORT
HKIY »«imiMIW] WSFIDA MPOHIMI
Bebé Vio in piedi con le nuove protesi tira di scherma con il et Vanni
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
Italia, in 60 mila vo^kmo esaltarsi
Pag. 7
PARALIMPICI
«FF.GG., il Paese cresce»
Pancalli: «L'apertura dei finanzieri segno di coraggio»
di Franco Fava
ROMA
Prima il doppio oro nella carabina di Campriani, l'oro di
Garozzo nelfioretto,l'argento e il bronzo nei tuffi di Tania Cagnotto e ancorailbronzo nel quattro senza di Montrone, Vicino e Lodo. Poi è arrivato anche l'oro e l'argento
nei 100 e nel lungo di Martina Caironi alla Paralimpiade.
Per le Fiamme Gialle la stagione olimpica è da incorniciare. Rio ha arricchito la già
vasta collezione di allori in
quasi un secolo di sport targato Guardia di Finanza. Primo gruppo sportivo militare
ad aver dato cinque anni fa
piena cittadinanza ai diversamente abili.
«Lo sport è un investimento proficuo quando le eccellenze vanno di pari passo con
l'attività giovanile. Sono convinto che lo sport delle persogen. Toschi e Pancalli con la bandiera Cip e gli atleti premiati ne con disabilità sia uno sport
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
esigente, duro e senza sconti:
il vostro coraggio, la passione
e i sacrifici per raggiungere
questi risultati sono un forte
segnale di integrazione e conoscenza reciproca».
Il comandante generale di
c.a. Giorgio Toschi a rendere omaggio ai successi paralimpici della portabandiera e
primatista mondiale dei 100
(cat T42) Caironi, ma anche
a Oxana Corso, giù dal podio
solo per una ingiustizia regolamentare (4a nei 200 e 5a nei
100), e alla coppia Marta Zanetti e Marco Gualandris, sesti nella vela skud 18. Alla cerimonia nella caserma Piave
a Roma, anche il presidente del Comitato paralimpico Luca Pancalli (39 medaglie e 9° posto nel medagliere). «La coraggiosa apertura
delle Fiamme Gialle verso il
nostro mondo è un forte contiibuto alla crescita culturale
del Paese».
ERIPR0DUZI0NE RISERVATA
Pag. 8
AL CASTAGNETTI. A bordo vasca dell'impianto da 25 metri anche la Pellegrini, Magnini e Pizzini
In piscina senza barriere
Alla Fin c'è il «sollevatore»
Ce una speciale sedia a rotelle per scendere in acqua
Xenia: «Annulla le distanze tra il nuoto e la disabilità»
Anna Perlini
È un nuovo giorno al Centro
federale per i disabili, gli anziani o coloro che sono in fase
di riabilitazione motoria. Alla piscina da 25 metri Castagnetta, la Federnuoto ha fornito il nuovo sollevatore
"Unione" della ditta mantovana Digiproject di Pegognaga.
È una sedia a rotelle, dotata
di un meccanismo che comandato dagli assistenti-bagnati consente di scivolare in
acqua evitando le scalette,
un'insidia per chi fatica a
deambulare.
Un'attrezzatura che demolisce un'altra barriera architettonica. «Sono felice che Verona riceva questo prezioso dono che annulla le distanze fra
il nuoto e la disabilità», ha
detto la madrina dell'evento
Xenia Francesca Palazzo, la
giovane veronese reduce dalle paralimpiadi di Rio dello
scorso settembre.
Il suo prossimo obiettivo
agonistico sono i mondiali di
Città del Messico di settembre, ma la sua attenzione è
catturata ora da questa macchina studiata per chi come
lei si muove con maggior fatica a bordo vasca. «L'acqua ha
reso più leggera la mia vita,
non solo Der le emozioni che
mi ha dato a Rio, soprattutto
alleviandomi le sofferenze
che patisco nel camminare,
anche solo a star seduta», raccontala nuotatrice diciottenne, che insieme agli impegni
agonistici è concentrata sulla
maturità scolastica di giugno
con l'istituto Marco Polo, che
l'ha festeggia al suo rientro
da Rio con una mega-accoglienza,
«La scuola è ancora bardata
come lo scorso settembre, e
mi ricordano quanto sono
fortunata ad aver amici, allenatore, professori e una famiglia che si preoccupa per me,
oltre allo staff medico delle
Iapnor che non mi ha mai abbandonata».
Filippo Magnini le chiede
di raccontargli la sua paralimpiade, Federica Pellegrini e
Luca Pizzini ascoltano. Con
Carlotta Zofkova formano il
quartetto azzurro che a Verona è seguito da Matteo Giunta, che si prepara ai mondiali
in vasca corta del prossimo dicembre in Canada; tutti interessati a questo marchingegno capace di rompere le barriere architettoniche. Il
"Bluone" è stato tenuto a battesimo dal sindaco Flavio Tosi che insieme all'assessore allo sport Alberto Bozza ha manifestato il compiacimento
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
per la novità che agevola il disabile nell'approccio con
l'acqua.
Per la Fin, hanno portato
un saluto il responsabile dei
Centri federali, Paolo Borroni, e il presidente del Comitato Regionale Veneto, Roberto Cognonato, oltre al direttore del Castagnetti, Alberto
Nuvolari, che ha confermato
l'intenzione, insieme al tecnico Marcello Rigamonti, di approntare un progetto che permetta ai nuotatori disabili,
agonisti e non, di trovare
l'ambiente ideale per raggiungere i loro obiettivi.
Nell'occasione, il presidente
Cognonato ha premiato Xenia Palazzo e il suo allenatore
Rigamonti, Luca Pizzini e la
Fondazione Bentegodi per i
risultati ottenuti ai Giochi di
Rio.
Per il ranista veronese è iniziata una nuova stagione,
non più sotto le redini di Tamas Gyertyannfy. «Siamo reduci dal collegiale di Livigno,
guardiamo ai prossimi appuntamenti, ma preferisco
concentrarmi più a quello di
aprile, che vale la qualificazioni ai Mondiali in vasca lunga.
Riprendere dopo la sosta dalle Olimpiadi è stata dura, ora
ho ritrovato la confidenza
con l'acqua», assicura Pizzini, meta i Mondiali. •
Pag. 9
Foto di gruppo alla manifestazione del Centro Federale
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
Pag. 10
Il premio
Martina Caironi
«Vincere nella vita
è dare il massimo»
L'atleta paralimpica premiata
dal presidente della Provincia
nel corso di un convegno sull'Europa con decine di giovani
A PAGINA 23
Rossi, Caironi e Morzenti
BEDOLIS
«Vincere nella vita è dare il massimo»
Martina Caironi campionessa nel Dna
L'evento. L'atleta paralimpica premiata dal presidentedella Provincia al convegno sull'Europa
Si è raccontata ai giovani che hanno affollato l'aula magna: «Approfittate del le opportunità»
^ ^ ^ M «Vincere nella vita
non significa arrivare prima ma
averci messo tutto quello che si
aveva da dare». Una campionessa nella vita oltre che sulla pista
di atletica, Martina Caironi, che
ieri, nell'Aula Magna dell'Università degli studi di Bergamo ha
ricevuto un riconoscimento da
parte del presidente della Provincia Matteo Rossi. L'occasione è stata il convegno «Lavoriamo per l'Europa: diritto al futuro», organizzato dall'associazione Giovani Idee ( già associazione Donat-Cattin). «Siamo ripartiti quest'anno con nuovo slancio - ha affermato il presidente
Giampietro Benigni -, il convegno di questi giorni vuole offrire
spunti di riflessione a cui i ragazzi possono attingere per realizzare il progetto per il concorso».
«La vita va vissuta al massimo»
Ai ragazzi (provenienti da diverse regioni italiane e da sette paesi europei) la campionessa si è
raccontata e ha raccontato della
sua «occasione». «La vita è sempre e solo un'occasione - ha detto -. Dopo aver avuto l'incidente, a 18 anni, mi sono resa conto
di aver perso un'occasione, ma
di averne guadagnate altre. Ho
capito che la vita è una sola e va
vissuta al massimo con le proprie risorse. Oggi abbiamo tante
opportunità in più rispetto al
passato e dobbiamo approfittarne: io, per esempio, fin da subito
ho potuto avere delle protesi per
ricominciare a vivere. Sono partita da lì, un passo alla volta ho
ripreso a camminare e poi a correre. Ho imparato a vedere l'errore come una risorsa e non come un limite. Spesso mi viene
accostato un termine che mi
rappresenta, "resilienza", cioè
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
la capacità di prendere una situazione sfavorevole e di trasformarla in qualcosa di positivo». Perché, soprattutto all'inizio, non è stato facile rialzarsi.
«Ero molto giovane, ma grazie
alla mia famiglia e ai miei amici,
passo per passo ho imparato a
prendere ilbello dalla vita e la vita mi ha restituito altrettanto»
ha continuato. E arrivare a traguardi importanti. «Essere la
portabandiera - ha spiegato - è
stato bellissimo e impegnativo:
ero consapevole del fatto che
qualsiasi cosa avessi fatto o detto non solo sarei stata ascoltata
ma sarei anche stata presa in
rappresentanza dell'intera Italia. Sono stata scelta perché il
presidente del Comitato paralimpico ha visto in me i valori
che lo sport vuole trasmettere:
l'umiltà di arrivare ad alti livelli
mantenendo un profilo basso,
Pag. 11
saper comunicare direttamente
con le persone, lottare per un
obiettivo. Io di obiettivi ne ho
parecchi: dal punto di vista agonistico, spero di poter continuare fino a Tokyo 2020, ma cerco di
vivere anno per anno. Al di là
dell'agonismo voglio impegnarmi per fare qualcosa di concreto
e avvicinare sempre più persone
allo sport».
«Martina, una leggenda»
«Martina è entrata di diritto
nelle leggende bergamasche
dello sport - ha detto Matteo
Rossi, premiandola - e ci ha resi
una volta di più orgogliosi di essere bergamaschi, italiani, ma
anche appartenenti a un mondo
in cui c'è bisogno sempre più di
quei valori di cui il movimento
olimpico è testimone. Chi ha applaudito i nostri atleti, chi ha
esultato per le vittorie di Martina, deve sentirsi impegnato a testimoniare questi valori». La
premiazione, è stata fatta in
mezzo agli studenti. «Abbiamo
pensato che il modo migliore di
darle il nostro riconoscimento
fosse in mezzo ai giovani d'Italia
e d'Europa - ha concluso Rossi
-, in un luogo carico di storia che
ci parla della capacità di trasformarsi, di innovare, un luogo che
è un inno alla fatica, al talento,
all'impegno, alla forza, un po'
come le imprese di Martina. Per
raggiungere i nostri sogni c'è bisogno di un po' di follia. Penso
che questo valga anche per un
sogno come l'Europa. E allora
l'invito che faccio a tutti gli studenti è quello di raccogliere fino
in fondo il testimone del sogno
europeoedeisuoivalori, di essere protagonisti della storia».
Protagonisti del pomeriggio
sono stati anche i ragazzi che
partecipano al concorso «Giovani Idee», che dal palco hanno
raccontato i percorsi progettuali che stanno costruendo in classe sul tema «Lavorare per l'Europa: diritto al futuro».
Gianpiero Benigni, Matteo Rossi, Martina Caironi e Giancarlo Borra alla premiazione
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
BEPPE BEDOLIS
Pag. 12
•SCHERMA PARALIMPICA: BEBÉ IN COPPA A PISA Emauele Lambertini e tutti gli
Azzurri della scherma in carrozzina a Pisa per la tappa conclusiva della Coppa del Mondo,
dove Bebé Vio è favorita: le basta il podio per aggiudicarsi la Coppa di fioretto (cat B).
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
Pag. 13
N U O T O / R I C O N O S C I M E N T O DAL CONI
A Morlacchi
il Collare d'Oro
E oggi festa Polha
con gli assi di Rio
(m.t.) - Ancora oro in casa Polha Varese. Stavolta non si tratta di medaglie, ma di due prestigiose onorificenze conferite dal Coni, che ha assegnato a Federico Morlacchi e al
suo tecnico, Massimiliano Tosin,
rispettivamente il Collare d'Oro e la
Palma d'Oro al merito sportivo.
La comunicazione firmata dal presidente nazionale Giovanni Malagò
ha inorgoglito enormemente il club
bosino. I riconoscimenti verranno
consegnati lunedì 19 dicembre nel
Salone d'Onore del Coni, nel corso
di una cerimonia cui prenderà parte
anche il premier Matteo Renzi.
Morlacchi (foto archivio) è stato
capace di arrampicarsi in cima al
podio alle Paralimpiadi di Rio de Janeiro. Tosin è l'artefice dei trionfi del
nuotatore luinese e dei suoi compagni di AcquaRio, progetto che,
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
coordinato dalla Polha, ha portato in
Brasile ben sette atleti. Un "settebello" che sarà al gran completo
proprio oggi, a partire dalle ore 11,
nella sede della Polha, in via Valverde, 17, a Varese: il sodalizio della
presidentessa Daniela Colonna-Preti ha infatti organizzato una
festa per celebrare i successi di
un'annata che resterà indelebile
nella sua storia.
Pag. 14
Briantea 84
ritrova Roma
Maètutta
un'altra storia
Basket in carrozzina. La sfida di oggi
mette d i fronte due gra nd i ri va I i
Ma il S. Lucia ora è ridimensionato
RICCARDO BERTI
CANTÙ
Trasferta sul campo del
Santa Lucia Roma perla UnipolSai Briantea84, impegnata questa sera alle ore 17 contro i vice
campioni d'Italia. Roma, dopo
la ripartenza societaria che ha
scongiurato la scomparsa del
sodalizio gialloblu, non ha più
un organico di alto livello come
quello degli ultimi anni, ma resta comunque un avversario da
non sottovalutare. Tra le fila dei
biancoblu ci sono ben quattro
ex: Laura Morato, Giulio Papi,
Adolfo Berdun e Ahmed Raourahi. In classifica Roma è attualmente ultima con zero punti,
mentre Cantù è seconda a quota
quattro, ma con il turno di riposo già osservato.
Le parole dell'allenatore
brianzolo Marco Bergna: «Sarà
una sfida strana - spiega -.Dopo
le note vicende societarie che
hanno visto il Santa Lucia Roma
prima vicino al fallimento poi
iscriversi all'ultimo minuto in
serie A, le cose non sono come
l'anno scorso. Sono una squadra
rinnovata e priva di tante colonne portanti Hanno ancora pedine di prim'ordine come Matteo
Cavagnini, Giulio Sanna e Marco Stupenengo. Sono certo che
venderanno cara la pelle, pur di
metterci in difficoltà».
I romani sono ora sotto la
guida tecnica di Fabio Castellucci. Oltre ai veterani sopraccitati, tra i nuovi volti del Santa
Lucia va segnalato il giovane
Davide Obino. «Non dobbiamo
mai sottovalutare nessuno conclude - Non ci sono occasioni da sprecare, non possiamo
permetterci sbandamenti prima della sfida contro Porto Torres del prossimo turno. Arriviamo da una buona prova contro
Macerata e, se il risultato sul
tabellone può avere poco valore,
quello di cui sono contento è che
per ogni quintetto schierato in
campo non ci sono stati cali di
tensione. Questa è la mentalità
che mi piace».
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
Pag. 15
L'ultima sfida scudetto al Pianella tra Cantù e Roma
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
Pag. 16
'A COME ATLETI'
Sport paralimpico
il campione Tapia
visitala mostra
• La mostra 'A come atleti', allestita
nella sala Agello del museo civico, ha
ricevuto ieri l'altro la visita del campione paralimpico Oney Tapia, di
origine cubana ma residente nel Bergamasco, medaglia d'argento alle Paralimpiadi di Rio 2016 nella specialità
del lancio del disco. L'atleta ha voluto
soffermarsi su ogni foto e le immagini sono state descritte dai soci del Fotoclub presenti. Il campione è stato
accolto dall'assessore Fabio Bergamaschi e dalla testimonial di Crema
città europea dello sport Patrizia
Spadaccini. Tapia ha raccontato numerosi aneddoti, sia con riferimento
alla sua attività sportiva sia lavorativa; ha ricordato di aver lavorato anche a Crema, in particolare potando i
platani di viale di Santa Maria della
Croce. Con riferimento all'incidente
che Io ha privato della vista, ha manifestato la volontà di ritrovare il
collega che lo ha soccorso e trasportato in ospedale e che da allora non
ha più avuto modo di incontrare.
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
Pag. 17
CIMBERIO HS Si gioca oggi alle 16
A casa di Sassari
per tornare a vincere
M Quarta di campionato per la Cimberio HS Varese, reduce da due sconfitte
consecutive contro Giulianova e Montello Bergamo. Biancorossi impegnati oggi
alle 16 sul difficile campo di Sassari, contro una squadra che non ha ancora fatto
punti. La stessa Varese ha bisogno di tornare al successo, quindi prevarrà la squaCimberio Hs
Varese attesa
dra che metterà sul parquet le motivazioa Sassari
ni più forti. «A. Cor.
Programma 4° giornata: ore 15.30 S. Stefano Banca
Marche - GSD Porto Torres; ore 16: Dinamo Lab
Banco di Sardegna - Cimberio Hs Varese; ore 17
Santa Lucia Roma - UnipolSai Briantea 84 Cantù;
ore 18 SBS Montello - DECO Group Amicacci Giulianova. Riposa: Padova Millennium Basket.
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
Pag. 18
[Copertina]
SEMPRE
CON LA
FORMULA A L t A
È ritornato in pista per
battere il proprio
handicap. E battendo gli
avversarsi ha vinto
quattro ori alle Olimpiadi.
Così Zanardi ha
dimostrato che la vera
benzina è il gusto
della sfida. E sulla guida
autonoma la pensa così...
dì Emanuele
E/li
tZ*\ \ Le auto a guida autonoma
\ ^ H / rappresentano una grande
opportunità, non tanto per chi è diversamente
abile, ma soprattutto per chi, pur essendo in
salute, si comporta in modo irresponsabile.
Alessandro Zanardi schiaccia sull'acceleratore anche con le parole, lasciandosi
rapidamente alle spalle le curiosità di chi
vorrebbe conoscere più a fondo il suo rapporto con le auto di nuova generazione.
Ospite qualche settimana fa del B m w
N e x t 100, all'Autodromo di Monza, il
pilota bolognese, conduttore tv e campione paralimpico di handbike, ha affrontato l'argomento spostando l'attenzione su un tema non meno attuale,
quello della sicurezza legata
AL VOLANTE
alla presenza massiccia del
SERVE UNA
digitale nell'abitacolo.
TECNOLOGIA
CHE AIUTI A
SVEGLIARE LA
COSCIENZA
diversamente abile è molto di più chi crede dì
poter abbinare alla guida abitudini scorrette,
come l'uso del telefonino. 1M mancanza dì
attenzione è oggi la causa principale degli
incidenti, in particolare dì quelli più gravi.
Quello che aiuterebbe molto, per assurdo,
sarebbe una tecnologia che permettesse di
recuperare quella parte della coscienza che si
addormenta quando siamo al volante. Ma
ancora meglio sarebbe se sì facesse della sana
educazione stradale, per spingere le persone a
riprendere consapevolezza di quello che fanno.
IM, guida autonoma,
va benìssimo non
solo per chi ha problemi fisici, ma
anche per chi e norrnodatato. Perché
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
U n invito alla prudenza e al buonsenso
che vale tanto più perché a pronunciarlo
è un uomo che ha saputo dosare freno e
acceleratore in pista e nella vita, rallentando (poco) quando serve fermarsi a riflettere, e schiacciando sul gas se c'è da buttarsi in una nuova impresa sportiva. Dal ritorno alle corse dopo l'incidente del 2001
aH'lronman alle Hawaii, dalla prima maratona di New York ai successi paralimpici
con l'handbike, alcune di queste avventure sono raccontate nel nuovo libro aucobio-
Pag. 19
Campione olimpico
con l'handbike
a Londra 2012 e Rio
2016, Zanardi
è tornato alla vittoria
anche al volante,
nel campionato
Granturismo.
Class
LO STILE
Passionale, al volarne
come sull'handbike.
È lo sportivo dal volto
umano, che però
in gara non concede
nulla all'emotività.
IL PUKTTO FORTE
Curioso, sempre
pronto a nuove sfide,
che affronta con un
mix di saggezza,
creatività e spavalderia.
LA FRASE SIMBOLO
«La vita è come il caffè:
puoi metterci tutto
lo zucchero che vuoi,
ma se non lo giri
non diventa dolce.
A star fermi non
succede niente».
A \ Sì, è una bella storia. Però, come
V ^ H , / tutte le avventure riuscite, e
ss grafico del campione bolognese, Volevo solo soprattutto una questione di pensieri ben
congegnati. Tradotto: serviva la domanda
1 pedalare. Scorrendo queste pagine si rivegiusta. Ricordo che quando siamo andati in
in lano tutti gli ingredienti segreti della For3 mula Zanardi, quella che riesce a trasfer- pista per la prima volta ci siamo patti quella
sbagliata: come fa questo qui a correre di
ii mare ogni obiettivo in una possibilità.
nuovo in auto con quello che gli è rimasto? lo
stesso mi ero unito al coro di chi
Alla base dì tutto c'è
diceva: "Gli facciamo usare le
una curiosità di
ALEX ZANARDI
mani", sfruttando la tecnica
pondo, una voglia di fare, che è
già disponìbile. E così, al primo
ciò che origina poi i risultati e
test sul circuito dì Adria,
fa sì che le cose accadano. Come
avevo tutto in zona volante:
con le Paralimpiadi. Se le avessi
un pulsante per azionare la
vissute come un obiettivo da dare
frizione, un cerchiello per
alla mia vita, pensando che
accelerare, un terzo comando per
senza non avesse un senso, non
£
sarei riuscito a combinare ciò che
ho combinato. Trovare qualcosa
dì bello da fare, metterci la
voglia e vedere che produce altre avventure.
Ma sempre scegliendo e sempre perché ti piace.
Da questo stesso spirito nasce, per esempio, la decisione di Zanardi, giunta allo
scoccare dei suoi 50 anni, di tornare a correre con Dmw nel Campionato italiano GT.
AUTOBIOGRAFIA PARTE II
Volevo solo pedalare... ma sono
inciampato m una seconda vita (Rizzoli,
272 pagg., 15 euro) è il secondo libro di
Alex Zanardi con Gianluca Gasparini.
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
frenare. Alla fitte sterzavo mentre azionavo
la frizione, cambiavo e intanto però
dovevo fare la curva col palmo della mano.
Mi sono fermato ai box e ho detto:
«Se volete anche mettermi uno scopettino... ».
Una vita in competizione, insomma, perché senza sfida non c'è progresso.
e
ha competizione e con me stesso,
con il mìo handicap. Una lotta
continua che sembra sottintendere sacrificio,
impegno, fatica, ostinazione. Che ho messo in
abbondanza, certo, ma come sottoprodotti
dì una passione che infondo è sinonimo di
piacere, divertimento, entusiasmo, emozioni.
Perché battersi per spostare i propri limiti
è ciò che ci tiene vìvi, che dà un senso in più
all'esistenza: e l'handicap, avendo
rimesso le cose indietro di brutto, è diventato
anche una grande occasione per rimettersi
al lavoro con la possibilità dì ottenere ogni
giorno grandi progressi, roba che
dà sugo e voglia dì rilanciare. Vivendolo
così, come fai a definirlo sacrificio?
Pag. 20
PREMIAZIONE/ALLA REGIONE PUGLIA
Mazzone, il puzzle del successo
«Le medaglie il frutto del lavoro di tante persone»
• BARI. «Le medaglie d'oro per me
sono come un puzzle fatto di tante persone che mi hanno aiutato sia a livello
materiale, sia a livello psicologico».
Così il campione paralimpico, Luca
Mazzone che è stato premiato nell'aula
del Consiglio regionale pugliese.
«Il pezzo più grande di questo puzzle ha detto - è di mia moglie e mio figlio
Josef, poi - ha continuato - lo dedico agli
amici che hanno contribuito a comprare la bici, che costa tanti soldi e poi ai
tanti amici e alle tante persone comuni
che mi stringono la mano e mi confidano che hanno provato emozione nel
vedermi. Sono contento - ha concluso di aver fatto emozionare tante persone».
E a proposito del suo compagno di
squadra nella staffetta mista e amico
MAZZONE
Il campione paralimpico è
stato premiato nell'aula
del Consiglio regionale
Alex Zanardi ha detto: «Con Alex viviamo in simbiosi, sembriamo due cloni, stiamo fine a notte tarda ad aggiustare le nostre bici che quando siamo
in ritiro - ha spiegato - diventano le
nostre mogli, le nostre fidanzate. Con
Alex ci siamo detti che questa poteva
essere la nostra ultima paraolimpiade,
quindi dovevamo dare il massimo - ha
concluso - per portare in alto il tricolore
nella staffetta e nelle gare individuali».
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
E a proposito del suo futuro: «Lo sport
è così bello ma può essere anche brutto,
violento. Un incidente muscolare, qualcosa ti può frenare all'improvviso. L'anno prossimo in Sud Africa dobbiamo
riconfermare le tre maglie di campioni
del Mondo. Ci sono gli americani che ce
le vogliono strappare e dobbiamo fare in
modo che questo non avvenga con un
allenamento duro e che Dio ce la mandi
buona».
Pag. 21
PARALIMPICI Oggi la cerimonia. Gli undici medagliati si sono allenati negli impianti dell'Oic
Premio agli olimpionici nel ricordo di Ferro
(m.zi.) Undici medagliati olimpici si
ritroveranno questa mattina al palasport Civitas Vitae alla Mandria per
ricevere l'"Angelo Ferro Paralympic
Award", premio per atleti con disabili-
tà intitolato al fondatore dell'Opera
Immacolata Concezione, scomparso di
recente. Si tratta di Giovanni Achenza,
Roberto Airoldi, Francesco Bettella,
Martina Caironi, Monica Contrafatto,
FONDATORE DELL'OIC Scomparso di recente, Angelo Ferro ha lasciato un ricordo indelebile
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
Alvise De Vidi, Michele Ferrarin, Assunta Legnante, Elisabetta Mijno, Alberto Simonelli e Oney Tapia. Il premio, che avrà cadenza quadriennale, è
stato voluto da Giovanni Boniolo, Silvana Santi, Giorgio De Benedetti, Oscar
De Pellegrin e Andrea Cavagnis.
Tutti gli atleti, prima dei Giochi di
Rio 2016, si sono allenati, per periodi
più o meno lunghi, negli impianti di via
Toblino, voluti da Ferro e concepiti per
evitare qualsiasi tipo di barriera architettonica e consentire un'assoluta accessibilità.
Oggi dalle 10.30 è in programma la
premiazione. L'evento sarà presentato
dalla giornalista Elisabetta Caporale e
dal campione del mondo Andrea Lucchetta e vedrà la partecipazione anche
di Franca Peggion (prima donna padovana a partecipare ad un Olimpiade,
Melbourne 1956), Manuela Levorato,
Rossano Galtarossa, Magdelin Martinez, Alessandro Fabian, Josefa Idem,
Ruggero Pertile, Oscar De Pellegrin e
la giovane ginnasta Giovanna Doria.
Pag. 22
Progetto del S. Carlo in convenzione con il Comitato italiano paralimpico
Lo sport attraverso i sensi
Attività dedicate alla disabilità: altre tre date previste a novembre
di CLAUDIO BUONO
POTENZA - S'intitola "Lo
sport attraverso i sensi"
l'importante progetto messo in campo dall'azienda
ospedaliera "San Carlo" di
Potenza, a seguito di u n a
convenzione stipulata lo
scorso anno con il Comitato
Italiano Paralimpico, nell'ambito dell'azione di sostegno a qualsiasi tipologia
di disabilità.
Nella palestra dell'Unità
operativa di Medicina fisica
e riabilitazione (situata nella sede dell'azienda ospedaliera di Potenza) sono iniziate le attività sportive dedicate alla disabilità, n programma ha preso il via giovedì, e nel mese di novembre continuerà con altre tre
date: il 15,24 e 26.
Le discipline del progetto
sono karaté, scherma integrate (anche in carrozzina)
e sitting volley (praticabile
da seduti al di là di qualsiasi carrozzina, con squadre
miste, con atleti con e senza
limitazione).
«Per chi mostri particolare attitudine e voglia di avvicinarsi all'agonismo - ha
sottolineato Gennaro Gatto, referente per la riabilita-
Una partita di volley
zione sportiva incaricato
dall'azienda San Carlo - è
previsto l'avviamento a
competizioni sotto tutela e
tesseramento da parte del
Comitato paralimpico. Per
quanto riguarda il sitting
volley si spera in futuro di
poter formare u n gruppo
per la costituzione di u n
squadra partecipante ad
u n campionato italiano.
Mentre per le altre discipline come tennis e paraciclismo è previsto u n percorso
di preparazione motoria da
integrarsi in strutture
esterne all'Azienda in tempi successivi».
Le lezioni nella palestra
del San Carlo sono tenute
da responsabili riconosciuti dalle Federazioni, con la
supervisione di Gennaro
Gatto. L'obiettivo è il miglioramento delle condizioni di salute tramite la pratica sportiva.
La partecipazione al progetto è totalmente gratuita,
con nessuna restrizione né
per patologia e nemmeno
per fasce di età. Non è riabilitazione ma molto di più:
abilitazione, scoprire le
proprie qualità nascoste,
divertendosi. Per ulteriori
informazioni si può scrivere via mail all'indirizzo
gennaro. [email protected].
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
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Pag. 23
Salerno celebra le sue Stelle dello sport
Cerimonia del Coni alla Provincia, riconoscimenti anche ai reduci delle Olimpiadi. Berardino: «Un quadriennio positivo»
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» SALERNO
Festa grande ieri pomeriggio
presso il salone Bottiglieri della
Provincia di Salerno, per dirigenti, società, allenatori, atleti,
con la consegna delle Stelle al
Merito Sportivo, delle Palme al
Merito Tecnico e delle medaglie al Valore atletico. Presenti,
tra gli altri, il presidente della
Provincia Canfora, l'assessore
provinciale Coscia, l'assessore
comunale alle sport Caramanno, il componente di giunta nazionale Coni Talento, il presidente del Coni Campania Sibilla, il vice Autuori, il delegato
Coni Salerno Berardino, ilpresidente regionale del Comitato
Italiano Paralimpico Mellone.
Presenza speciale di Rossella Gregorio e Claudia M aneli a,
che hanno gareggiato alle
Olimpiadi di Rio, rispettivamente nella scherma e nel tiro
con l'arco, dell'arbitro internazionale di vela Alfredo Ricci,
del tecnico della Nazionale di
vela Egon Vigna e della
"coppia dei sogni" composta
dal salernitano Emanuele Di
Marino e dalla compagna Arjola Dedaj, che hanno partecipato alle Paralimpiadi nell'atletica leggera.
Applausi meritati, inoltre,
per Vincenzo Vigilante, dirigente della Federscherma, per
Giovanni Vitale, decano dei
giornalisti sportivi salernitani
e per Franco Rossi, dirigente
della Federazione Italiana Hockey e Pattinaggio, ai quali è stata assegnata la Stella d'Oro al
Merito Sportivo, che verrà loro
consegnata tra qualche settimana a Napoli.
«Siamo giunti a fine quadriennio olimpico - ha detto Paola Berardino - ed il bilancio è
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
Alcuni momenti delle cerimonia
di premiazione del Coni
positivo. Sono soddisfatta per
essere riuscita a fare gruppo
con dirigenti e associazioni.
Abbiamo vissuto insieme questa avventura, organizzando
eventi rivolti a sportivi di ogni
età e cerimonie di premiazione». Paola Berardino fornisce
anche qualche anticipazione
sul futuro:«Nella seconda metà di dicembre ci sarà la Festa
degli Auguri, abbinata alla cerimonia di consegna delle Benemerenze Sportive Provinciali.
In cantiere c'è lo "Sport in comune", che coinvolgerà sindaci ed assessori del territorio, i fiduciari Coni locali ed i dirigenti sportivi. Saranno dei
"Giochi", con una fase provinciale, prevista nel maggio prossimo ed una regionale il 17 e 18
giugno 2017».
Donatella Ferrigno
'ORIPRODUZIONE RISERVATA
Pag. 24
DATA
SITO WEB
INDIRIZZO
venerdì 11 novembre 2016
www.federscherma.it
http://www.federscherma.it/top-news/27743-coppa-del-mondo-scherma-paralimpica-a-pisa-matteo-betti-ed-emanuele-lambertiniconquistano-il-terzo-posto-nel-fioretto-maschile-il-piu-giovane-degli-azzurri-eletto-atleta-del-mese-di-ottobre-dall-ipc
COPPA DEL MONDO - SCHERMA PARALIMPICA - A PISA
MATTEO BETTI ED EMANUELE LAMBERTINI
CONQUISTANO IL TERZO POSTO NEL FIORETTO
MASCHILE. IL PIU' GIOVANE DEGLI AZZURRI ELETTO
ATLETA DEL MESE DI OTTOBRE DALL'IPC
PISA - Si è conclusa a Pisa la prima delle tre giornate di gare della tappa italiana del circuito di Coppa del
Mondo di scherma paralimpica.
L'Italia festeggia il doppio podio conquistato nel oretto maschile, categoria A, dove a salire sul terzo
gradino sono stati Matteo Betti ed Emanuele Lambertini.
Per il primo si tratta di un ritorno ai vertici, mentre per il 17enne neo campione iridato di categoria, è la
prima volta che festeggia la conquista di un gradino in un podio nale di Coppa del Mondo, esultando pure
per la concomitante nomina ad "atleta del mese di ottobre" da parte del Comitato Paralimpico
internazionale.
L'avanzata di entrambi si conclude in semi nale. Matteo Betti, dopo aver scon tto in sequenza il
compagno di Nazionale, Matteo Dei Rossi per 15-6 e poi ai quarti il portacolori di Hong Kong, Cheong, per
15-12, è stato fermato dal russo Roman Fedyaev col punteggio di 15-8.
Emanuele Lambertini, dal canto suo, invece ha esordito nel tabellone ad eliminazione diretta con la vittoria
per 15-12 sul bielorusso Kavalenia, proseguendo poi con la vittoria per 15-9 sul russo Shaburov ai quarti di
nale. In semi nale è poi giunto lo stop contro il cinese Chen col punteggio di 15-12.
Nella gara di oretto maschile, categoria B, l'azzurro Gabriele Leopizzi è stato eliminato ai quarti di nale
dal polacco Jacek Gaworski, poi vincitore nale della prova, col punteggio di 15-6.
Nella spada femminile, categoria A, vinta dalla russa Iuliia E mova, le due azzurre Sara Bortoletto e So a
Brunati si sono fermate nel turno delle 16. La prima è stata fermata dalla francese Marine Ecorchon per 151, mentre la seconda è stata superata per 15-3 dalla britannica Gemma Collis.
In ne, nell'ultima prova in programma nella giornata d'esordio della tappa italiana, quella di spada
femminile categoria B, a vincere è stata la russa Ludmilla Vasileva. La migliore delle azzurre è stata Alessia
Biagini, fermatasi ai piedi del podio perché scon tta ai quarti di nale per 15-7 dalla russa Irina Mishurova.
Era uscita scon tta invece nel turno delle 16 l'altra italiana in gara, Matilde Sprea co, eliminata per 15-10
dalla portacolori di Hong Kong Nga Ting Tong.
nella seconda
giornata di gara sulle pedane del Cus Pisa, saranno protagoniste le prove di
Ritaglio StampaDomani,
Ad uso Esclusivo
del destinatario
sciabola maschile categoria A, spada maschile categoria B, oretto femminile categoria A e categoria B
oltre alla gara a squadre di oretto maschile. CIP WEB
Pag. 25
In ne, nell'ultima prova in programma nella giornata d'esordio della tappa italiana, quella di spada
DATA
SITO WEB
INDIRIZZO
venerdì 11 novembre 2016
femminile categoria B, a vincere è stata la russa Ludmilla Vasileva. La migliore delle azzurre è stata Alessia
www.federscherma.it
Biagini, fermatasi ai piedi del podio perché scon tta ai quarti di nale per 15-7 dalla russa Irina Mishurova.
Era uscita scon tta invece nel turno delle 16 l'altra italiana in gara, Matilde Sprea co, eliminata per 15-10
http://www.federscherma.it/top-news/27743-coppa-del-mondo-scherma-paralimpica-a-pisa-matteo-betti-ed-emanuele-lambertinidalla portacolori di Hong Kong Nga Ting Tong.
conquistano-il-terzo-posto-nel-fioretto-maschile-il-piu-giovane-degli-azzurri-eletto-atleta-del-mese-di-ottobre-dall-ipc
Domani, nella seconda giornata di gara sulle pedane del Cus Pisa, saranno protagoniste le prove di
sciabola maschile categoria A, spada maschile categoria B, oretto femminile categoria A e categoria B
oltre alla gara a squadre di oretto maschile.
COPPA DEL MONDO SCHERMA PARALIMPICA - FIORETTO MASCHILE - Cat. A - Pisa, 11
novembre 2016
Finale
Fedyaev (Rus) b. Chen (Chn) 15-12
Semi nali
Fedyaev (Rus) b. Betti (ITA) 15-8
Chen (Chn) b. Lambertini (ITA) 15-12
Quarti
Fedyaev (Rus) b. Li (Chn) 15-5
Betti (ITA) b. Cheong (Hkg) 15-12
Lambertini (ITA) b. Shaburov (Rus) 15-9
Chen (Chn) b. Nalewajek (Pol) 15-12
Tabellone dei 16
Betti (ITA) b. Dei Rossi (ITA) 15-6
Lambertini (ITA) b. Kavalenia (Blr) 15-12
Fase a gironi
Emanuele Lambertini: 4 vittorie, 1 scon tta
Matteo Betti: 4 vittorie, 1 scon tta
Matteo Dei Rossi: 1 vittoria, 4 scon tte
Classi ca (16): 1. Fedyaev (Rus), 2. Chen (Chn), 3. Betti (ITA), 3. Lambertini (ITA), 5. Shaburov (Rus), 6.
Cheong (Hkg), 7. Li (Chn), 8. Nalewajek (Pol).
13. Dei Rossi (ITA).
COPPA DEL MONDO SCHERMA PARALIMPICA - FIORETTO MASCHILE - Cat. B - Pisa, 11
novembre 2016
Finale
Gaworski (Pol) b. Kamalov (Rus) 15-13
Semi nali
Kamalov (Rus) b. Surajewski (Pol) 15-10
Gaworski (Pol) b. Coutya (Gbr) 15-12
Quarti
Kamalov (Rus) b. Prevot (Fra) 15-3
Surajewski (Pol) b. Khamatshin (Rus) 15-12
Coutya (Gbr) b. Kim (Kor) 15-8
Gaworski (Pol) b. Leopizzi (ITA) 15-6
Tabellone dei 16
Leopizzi (ITA) b. Zhou (Chn) 15-3
Fase a gironi
Gabriele Leopizzi: 2 vittorie, 2 scon tte
Classi ca (11): 1. Gaworski (Pol), 2. Kamalov (Rus), 3. Coutya (Gbr) 3. Surajewski (Pol), 5. Khamatshin
(Rus), 6. Kim (Kor), 7. Leopizzi (ITA), 8. Prevot (Fra).
COPPA DEL MONDO - SCHERMA PARALIMPICA - SPADA FEMMINILE - Cat. A - Pisa, 11
novembre 2016
Finale
E mova (Rus) b. Veres (Hun) 15-8
Semi nali
E mova (Rus) b. Ecorchon (Fra) 15-7
Veres (Hun) b. Evdokimova (Rus) 15-7
Quarti
E mova (Rus) b. Kelman (Isr) 15-11
(Fra) del
b. Collis
(Gbr) 15-10
Ritaglio StampaEcorchon
Ad uso Esclusivo
destinatario
Evdokimova (Rus) b. Fan (Hkg) 15-5
Veres (Hun) b. Wu (Chn) 15-10
CIP WEB
Pag. 26
DATA
SITO WEB
INDIRIZZO
venerdì 11 novembre 2016
www.federscherma.it
Veres (Hun) b. Evdokimova (Rus) 15-7
http://www.federscherma.it/top-news/27743-coppa-del-mondo-scherma-paralimpica-a-pisa-matteo-betti-ed-emanuele-lambertiniconquistano-il-terzo-posto-nel-fioretto-maschile-il-piu-giovane-degli-azzurri-eletto-atleta-del-mese-di-ottobre-dall-ipc
Quarti
E mova (Rus) b. Kelman (Isr) 15-11
Ecorchon (Fra) b. Collis (Gbr) 15-10
Evdokimova (Rus) b. Fan (Hkg) 15-5
Veres (Hun) b. Wu (Chn) 15-10
Tabellone dei 16
Ecorchon (Fra) b. Bortoletto (ITA) 15-1
Collis (Gbr) b. Brunati (ITA) 15-3
Fase a gironi
Sara Bortoletto: 1 vittoria, 3 scon tte
So a Brunati: 1 vittoria, 4 scon tte
Classi ca (16): 1. E mova (Rus), 2. Veres (Hun), 3. Ecorchon (Fra), 3. Evdokimova (Rus), 5. Collis (Gbr), 6.
Wu (Chn), 7. Kelman (Isr), 8. Fan (Hkg).
12. Bortoletto (ITA), 13. Brunati (ITA).
COPPA DEL MONDO SCHERMA PARALIMPICA - SPADA FEMMINILE - Cat. B - Pisa, 11
novembre 2016
Finale
Vasileva (Rus) b. Boykova (Rus) 15-14
Semi nali
Boykova (Rus) b. Droit Malarme (Fra) 15-11
Vasileva (Rus) b. Mishurova (Rus) 13-7
Quarti
Boykova (Rus) b. Tong (Hkg) 15-3
Droit Malarme (Fra) b. Peloux (Fra) 15-12
Mishurova (Rus) b. Biagini (ITA) 15-7
Vasileva (Rus) b. Pacek (Pol) 15-6
Tabellone dei 16
Tong (Hkg) b. Sprea co (ITA) 15-10
Fase a gironi
Alessia Biagini. 3 vittorie, 5 scon tte
Matilde Sprea co: 1 vittoria, 7 scon tte
Classi ca (9): 1. Vasileva (Rus), 2. Boykova (Rus), 3. Droit Malarme (Fra), 3. Mishurova (Rus), 5. Peloux
(Fra), 6. Biagini (ITA), 7. Pacek (Pol), 8. Tong (Hkg).
9. Sprea co (ITA).
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Paralimpici, Emauele Lambertini è Atleta mondiale del
mese A Pisa si chiude la Coppa del Mondo
Emanuele Lambertini con Bebe Vio
Emanuele Lambertini è ormai più che una promessa della scherma e dello sport paralimpico mondiale. E’
stato eletto Atleta del Mese per ottobre nel consueto sondaggio del Comitato Paralimpico Internazionale.
Ha vinto quattro medaglie, due delle quali d’oro, ai Campionato del mondo Under 17 e Under 23 (cat. A),
che si sono svolti il mese scorso in Olanda: è quindi campione del mondo di spada e oretto U17, argento
nel oretto e bronzo nella spada U23. Per questi risultati è stato inserito da Ipc nella ristretta lista dei
cinque atleti da votare. Si è imposto con il 62 per cento dei voti, superando la britannica star del goalball
Laura Perry e due mostri sacri dell’atletica quali lo svizzero Marcel Hug e la statunitense Tatyana
McFadden. Con i suoi 17 anni era il più giovane italiano nella scherma in carrozzina alla Paralimpiade di Rio
con i suoi 17 anni, dove ha raggiunto i quarti di nale. Con gli Azzurri è a Pisa per l’ultima tappa di Coppa del
Mondo, dove Bebe Vio, per la prima volta a un evento internazionale dopo la medaglia d’oro individuale e il
bronzo a squadre, è favorita per la vittoria nale, visto che le basta salire sul podio per aggiudicarsi ancora
una volta la Coppa. Lo scorso anno fu proprio Bebe, che fa parte dell’associazione art4sport come
Emanuele, a raggiungere il riconoscimento a ottobre. La sua storia mostra quanto sia importante lo sport
paralimpico.
LA STORIA — Aveva otto anni o giù di lì, era a Parigi nell’ennesimo ospedale, i medici lo presero da parte e
gli chiesero: “Se ti amputassimo la gamba?” Passò il tempo di far nire la domanda e arrivò la risposta:
“Quando?” C’erano quei dolori insopportabili da quando era nato, quelle cure continue, quelle decine di
operazioni, quegli ospedali fra Italia, Stati Uniti e Francia. Insomma, quelle cose lì sarebbero passate. Un
intervento dif cile. Racconta mamma Laura: “Poteva morire. Andò bene e pian piano Emanuele capì che era
più forte e più capace di prima, anche senza una gamba. Sono davvero poche le volte in cui ha dovuto
combattere contro la rabbia per non poter correre ed essere come gli altri suoi compagni”. Ecco questo fa
capire mille e mille cose di lui. E’ nato il 21 febbraio 1999 con una malformazione vascolare rarissima e
inclassi cabile. Per questo ci sono stati anni di sofferenze, dif coltà. Ancora Laura: “Ha subito cure di ogni
tipo, tra cui pesanti protocolli di chemioterapie sperimentali, cicli di camera iperbarica e più di cento
interventi in anestesia generale tra i 3 e gli 8 anni. Tutti i tentativi fatti sia in Italia che all’estero per salvare
la gamba di Emanuele si sono però rivelati inutili, gli hanno portato dolori enormi e spesso lo hanno
addirittura ridotto in n di vita. Nostro glio non poteva più nemmeno camminare a causa del dolore e delle
pericolose emorragie spontanee”. Ama suonare il pianoforte e ascoltare musica rock. Lo sport e la
scherma gliela fecero conoscere gli amici del Comitato Paralimpico dell’Emilia Romagna, con in testa
Gianni Scotti, un grande del movimento che ora ispira dall’alto, allora presidente regionale. Gli è subito
piaciuta tanto. Fa appunto parte di art4sport, l’associazione nata dalla storia di Bebe Vio. Anche lui, come
Bebe e diversi altri dell’art4sport Team, ci ha messo poco a bruciare le tappe e diventare proprio bravo.
Altra assonanza con Bebe: è uno scout. Erano al centro protesi di Budrio, non lontano da Bologna, nello
stesso periodo: quante chiacchiere insieme nei corridoi a raccontarsi scherma e vita. Vive con mamma,
papà e le sorelle, tutte più piccole di lui, Matilde, Caterina e Benedetta a San Giovanni in Persiceto, vicino
Bologna, ed è un atleta della Zinella Scherma di San Lazzaro di Savena, dove ha iniziato con Magda
Melandri, una che per fortuna c’è, ma altrimenti sarebbe da inventare. Art4sport da record: due atleti della
stessa associazione nelle ultime due liste (Bebe Vio a settembre, fra le atlete della Paralimpiade, e ora
Emanuele) e a vincere a un anno di stanza uno dall’altra.. Sono stati pochi gli italiani che hanno raggiunto il
riconoscimento di Atleta del Mese nel mondo: la Nazionale di ice sledge hockey (febbraio 2011), Alex
Zanardi (agosto/settembre 2012), Beatrice Vio (maggio 2013), Martina Caironi (maggio 2015) e ancora
Bebe (ottobre 2015).
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Bologna, ed è un atleta della Zinella Scherma di San Lazzaro di Savena, dove ha iniziato con Magda
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Melandri, una che per fortuna c’è, ma altrimenti sarebbe da inventare. Art4sport da record: due atleti della
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stessa associazione nelle ultime due liste (Bebe Vio a settembre, fra le atlete della Paralimpiade, e ora
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Emanuele) e a vincere a un anno di stanza uno dall’altra.. Sono stati pochi gli italiani che hanno raggiunto il
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Zanardi (agosto/settembre 2012), Beatrice Vio (maggio 2013), Martina Caironi (maggio 2015) e ancora
Bebe (ottobre 2015).
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http://www.italpress.com/mezzogiorno/mazzone-arrivare-all-olimpo-obiettivo-massimo
MAZZONE "ARRIVARE ALL'OLIMPO OBIETTIVO
MASSIMO"
BARI (ITALPRESS) - "Generoso campione pugliese capace di trasformare in oro i sogni". E' la motivazione
con la quale il presidente del Consiglio regionale pugliese, Mario Loizzo ha premiato, con una scultura
dell'artista bitontino, Franco Sannicandro, il campione paralimpico pugliese, Luca Mazzone, due ori e un
argento ai giochi paralimpici di Rio de Janeiro 2016, otto titoli mondiali e due medaglie d'argento nel nuoto
ai giochi paralimpici di Sidney nel 2000. "Un bel riconoscimento - ha detto Mazzone - che mi rende ero di
essere pugliese, meridionale. Qui in Puglia - ha continuato - ho portato alto i colori di una regione
veramente bella". "Questo momento importante per la Puglia - ha detto Loizzo rivolgendosi alla platea di
ragazzi presenti nell'aula del consiglio regionale - ci fa capire che si può anche avere ducia in un futuro
diverso. Una bella giornata - ha concluso - anche in termini di speranza e di ottimismo". "La persona che
stiamo premiando oggi - ha detto Giuseppe Pinto, presidente pugliese del Comitato Paralimpico - è un
esempio di umiltà e di forza". "Arrivare all'olimpo - ha detto Mazzone all'ITALPRESS - è l'obiettivo massimo
di un atleta. Vincere l'oro è l'emozione più grande. Dietro queste medaglie, soprattutto nel ciclismo dove
devi affrontare le intemperie oltre la fatica sica e mentale, c'è sacri cio, ma per me - ha continuato - è una
parola sorpassata. Lo faccio con passione. E' stata una grande soddisfazione vedere il tricolore. Mi sono
emozionato - ha sottolineato - pensavo non fosse possibile piangere per una medaglia. Ma sul podio,
quando ho sentito l'inno e ho visto il tricolore, ho capito - ha concluso - che forse ho fatto qualcosa di più di
una prestazione sportiva". "Le medaglie d'oro per me sono come un puzzle fatto di tante persone che mi
hanno aiutato sia a livello materiale, sia a livello psicologico". Così all'ITALPRESS il campione paralimpico,
Luca Mazzone che stamattina è stato premiato nell'aula del Consiglio regionale pugliese. "Il pezzo più
grande di questo puzzle - ha detto - è di mia moglie e mio glio Josef, poi - ha continuato - lo dedico agli
amici che hanno contribuito a comprare la bici, che costa tanti soldi e poi ai tanti amici e alle tante persone
comuni che mi stringono la mano e mi con dano che hanno provato emozione nel vedermi. Sono contento
- ha concluso - di aver fatto emozionare tante persone". E a proposito del suo compagno di squadra nella
staffetta mista e amico Alex Zanardi ha detto all'ITALPRESS "Con Alex viviamo in simbiosi, sembriamo due
cloni, stiamo ne a notte tarda ad aggiustare le nostre bici che quando siamo in ritiro - ha spiegato diventano le nostre mogli, le nostre danzate. Con Alex ci siamo detti che questa poteva essere la nostra
ultima paraolimpiade, quindi
dovevamo dare il massimo - ha concluso - per portare in alto il tricolore nella staffetta e nelle gare
individuali". E a proposito del suo futuro: "Lo sport è così bello - ha detto - ma
può essere anche brutto, violento. Un incidente muscolare, qualcosa ti può frenare all'improvviso. L'anno
prossimo in Sud Africa - ha ribadito - dobbiamo riconfermare le tre maglie di campioni del Mondo. Ci sono
gli americani che ce le vogliono strappare e dobbiamo fare in modo che questo non avvenga con un
allenamento duro e - ha concluso - che Dio ce la mandi buona".
(ITALPRESS).
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può essere anche brutto, violento. Un incidente muscolare, qualcosa ti può frenare all'improvviso. L'anno
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prossimo in Sud Africa - ha ribadito - dobbiamo riconfermare le tre maglie di campioni del Mondo. Ci sono
gli americani che ce le vogliono strappare e dobbiamo fare in modo che questo non avvenga con un
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allenamento duro e - ha concluso - che Dio ce la mandi buona".
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CDM PARALIMPICA, BETTI E LAMBERTINI SUL PODIO
NEL FIORETTO
Si è conclusa a Pisa la prima delle tre giornate di gare della tappa italiana del circuito di Coppa del Mondo
di scherma paralimpica. L'Italia festeggia il doppio podio conquistato nel oretto maschile, categoria A,
dove a salire sul terzo gradino sono stati Matteo Betti ed Emanuele Lambertini.
Per il primo si tratta di un ritorno ai vertici, mentre per il 17enne neo campione iridato di categoria, è la
prima volta che festeggia la conquista di un gradino in un podio nale di Coppa del Mondo, esultando pure
per la concomitante nomina ad "atleta del mese di ottobre" da parte del Comitato Paralimpico
internazionale. L'avanzata di entrambi si conclude in semi nale. Matteo Betti, dopo aver scon tto in
sequenza il compagno di Nazionale, Matteo Dei Rossi per 15-6 e poi ai quarti il portacolori di Hong Kong,
Cheong, per 15-12, è stato fermato dal russo Roman Fedyaev col punteggio di 15-8. Emanuele Lambertini,
dal canto suo, invece ha esordito nel tabellone a eliminazione diretta con la vittoria per 15-12 sul bielorusso
Kavalenia, proseguendo poi con la vittoria per 15-9 sul russo Shaburov ai quarti di nale. In semi nale è poi
giunto lo stop contro il cinese Chen col punteggio di 15-12.
Nella gara di oretto maschile, categoria B, l'azzurro Gabriele Leopizzi è stato eliminato ai quarti di nale
dal polacco Jacek Gaworski, poi vincitore nale della prova, col punteggio di 15-6.
Nella spada femminile, categoria A, vinta dalla russa Iuliia E mova, le due azzurre Sara Bortoletto e So a
Brunati si sono fermate nel turno delle 16. La prima è stata fermata dalla francese Marine Ecorchon per 151, mentre la seconda è stata superata per 15-3 dalla britannica Gemma Collis.
In ne, nell'ultima prova in programma nella giornata d'esordio della tappa italiana, quella di spada
femminile categoria B, a vincere è stata la russa Ludmilla Vasileva. La migliore delle azzurre è stata Alessia
Biagini, fermatasi ai piedi del podio perché scon tta ai quarti di nale per 15-7 dalla russa Irina Mishurova.
Era uscita scon tta invece nel turno delle 16 l'altra italiana in gara, Matilde Sprea co, eliminata per 15-10
dalla portacolori di Hong Kong Nga Ting Tong.
Domani, nella seconda giornata di gara sulle pedane del Cus Pisa, saranno protagoniste le prove di
sciabola maschile categoria A, spada maschile categoria B, oretto femminile categoria A e categoria B
oltre alla gara a squadre di oretto maschile.
(ITALPRESS).
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incodaalgruppo.gazzetta.it
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Dakar 2017, Gianluca Tassi presenta il suo team
Gianluca Tassi sarà il primo pilota con disabilità italiano a partecipare alla Dakar, la seconda competizione
automobilistica più importante del mondo, dal 2 al 14 gennaio in Paraguay, Bolivia ed Argentina. Al raid
marathon sarà accompagnato da Massimiliano Catarsi ed Alessandro Brufola Casotto in un equipaggio
integrato. Gareggeranno con un Ford Raptor F150. Il team è stato presentato nella sala Consiliare del
Comune di Passignano sul Trasimeno, dopo i test che Tassi ha fatto con il veicolo presso la strada
panoramica Trecine (Castel Rigone). Il vicesindaco di Passignano sul Trasimeno Eugenio Rondini ha
portato i saluti del sindaco Ermanno Rossi e ha sottolineato la vicinanza dell’Amministrazione alle iniziative
del pilota di rally perugino che nella sua carriera, prima dell’incidente che ha avuto nel 2003, ha raccolto
numerosi titoli nazionali ed internazionali. “Siamo molto orgogliosi – ha dichiarato – che Gianluca abbia
scelto le colline del Trasimeno per queste prove. Noi lo abbiamo sempre sostenuto trovandogli anche la
sede per la sua associazione onlus. Gli facciamo un grande in bocca al lupo ringraziandolo del forte
messaggio che ogni volta riesce a lanciare”.
Marcello Carattoli, volontario della onlus “Noi per uno di noi” – di cui è presidente e fondatore Gianluca
Tassi -, ha moderato la conferenza a cui erano presenti Francesco Emanuele, presidente regionale del Cip
(Comitato Italiano Paralimpico); Enzo Coloni, ex pilota di F1, pluricampione di F3 e organizzatore del
Campionato di Formula 3000; Massimiliano Catarsi ed Alessandro Brufola Casotto, gli altri membri del
team di Tassi. Sono intervenuti all’incontro anche Lorenzo Sestini, in rappresentanza della Guidosimplex
(uno degli sponsor) e della Fisaps (Federazione Italiana Sportiva Automobilismo Patenti Speciali), e
Giorgio Alberton, per Aci Sport ed Automobil Club Perugia.
COME BEBE Francesco Emanuele: “Il Cip non può non essere vicino a Gianluca Tassi, un grande
rappresentante del mondo degli atleti disabili. Due settimane fa ho avuto anche la fortuna di stare con
Beatrice Vio, la campionessa paralimpica mondiale di scherma. E’ una persona positiva e determinata.
Gianluca ha le sue stesse qualità e capacità. Siamo ospiti del Comune di Passignano sul Trasimeno perché
l’amministrazione condivide le iniziative che Gianluca sta attivando come quella di aver applicato nel Ford
Raptor un adesivo con scritto ‘I love Norcia’, a sostegno delle popolazioni terremotate. Il suo sarà un
messaggio che porterà in giro per il mondo”. Emanuele ha chiuso il suo intervento ricordando che al suo
rientro Tassi dovrà confrontarsi con Luca Panichi per dare vita ad una storica s da tra due atleti
paralimpici, entrambi ora sulla sedia a rotelle, che no ad ora non è mai stata fatta. Enzo Coloni, invece, ha
sottolineato che “ammira la volontà di Gianluca a voler dimostrare che anche chi ha un handicap riesce a
fare tutto, anche più di tante altre persone”.
LA VOLONTÀ NON HA LIMITI “E’ da anni che progettavo di prendere parte alla Dakar – ha affermato poi
Tassi -. Questo è un progetto molto imponente con valori che danno carica per primo a me. Sono convinto
di quello che faccio, il mio obiettivo è tagliare il traguardo. Voglio salire sul palco alla partenza ma anche
all’arrivo. Con questa partecipazione voglio dimostrare che anche in situazioni estreme un equipaggio
misto può terminar gare impegnative. Le persone che stanno nelle miei condizioni devono sapere che c’è
un mondo da scoprire, non bisogna chiudersi nelle problematiche di tutti i giorni. Voglio ringraziare il
Comune di Passignano sul Trasimeno ed il Cip per il loro sostegno”. Il messaggio che Gianluca vuole
lanciare è che “la volontà non ha limiti”.
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all’arrivo. Con questa partecipazione voglio dimostrare che anche in situazioni estreme un equipaggio
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misto può terminar gare impegnative. Le persone che stanno nelle miei condizioni devono sapere che c’è
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un mondo da scoprire, non bisogna chiudersi nelle problematiche di tutti i giorni. Voglio ringraziare il
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Comune di Passignano sul Trasimeno ed il Cip per il loro sostegno”. Il messaggio che Gianluca vuole
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lanciare è che “la volontà non ha limiti”.
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laspezia.cronaca4.it
http://laspezia.cronaca4.it/2016/11/11/comandante-generale-gen-c-giorgio-toschi-incontrato-gli-atleti-delle-fiamme-gialle-partecipato-aigiochi-paralimpici-rio-2016/45086/
Il Comandante Generale Gen.C.A. Giorgio Toschi ha
incontrato gli atleti delle Fiamme Gialle che hanno
partecipato ai Giochi Paralimpici Di “Rio 2016”.
ROMA – Si è svolta oggi, a Roma, presenziata dal Comandante Generale della Guardia di Finanza,
Gen.C.A. Giorgio Toschi e dal Presidente del Comitato Italiano Paralimpico, Dott. Luca Pancalli,
la cerimonia di premiazione degli atleti delle Fiamme Gialle che hanno partecipato ai Giochi Paralimpici di
“Rio 2016”.
Sono stati: premiati:
Martina Caironi – Portabandiera Azzurra e vincitrice di una medaglia d’Oro nei 100 metri T42 e di una
medaglia d’Argento nel salto in lungo T42;
Oxana Corso – 4° classi cata nei 200 m. e 5° classi cata nei 100 m. di atletica leggera;
Marta Zanetti e Marco Gualandris – 6° classi cati Skud 18 vela;
Nella circostanza, il Presidente Pancalli ha espresso parole di gratitudine per le Fiamme Gialle
affermando, altresì, che “lo Sport paralimpico trasforma la percezione della disabilità in risorsa e in
crescita culturale; è un vero e proprio contagio virtuoso di sani valori”.
Il Generale Giorgio Toschi ha dichiarato: “Sono fermamente convinto che lo Sport delle persone con
disabilità sia uno Sport esigente, duro, senza sconti; il coraggio, la passione e i sacri ci che ciascuno di Voi
ha dovuto affrontare per raggiungere questi risultati servono per lanciare un segnale ad altri, ai tanti giovani
che possono seguire le Vostre orme e impegnarsi nel percorso dello Sport, che è un veicolo importante di
coesione sociale, di integrazione, di conoscenza reciproca, aiuta a vivere insieme”, ribadendo, inoltre,
che “il contributo, concreto, che Voi Atleti fornite al nostro Paese è quello del corretto comportamento
sociale. Lo Sport, infatti, è anche lealtà e rispetto delle regole; è molto importante l’esempio che viene da
Voi campioni sportivi, perché penetra con grande ef cacia nel tessuto sociale del Paese e di questo
dobbiamo esserVi profondamente grati”.
L’evento si è concluso con la consegna dei brevetti agli Atleti.
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corrieredelmezzogiorno.corriere.it
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«Sport paralimpico è una risorsa» Mazzone: 3 medaglie
per spronare
«Spero ci saranno anche altri che possano essere messi in condizione di praticare sport paralimpico». Lo
ha detto il campione olimpionico Luca Mazzone, premiato oggi a Bari in una cerimonia nel Consiglio
regionale della Puglia. «Un uomo che è un vanto per la Puglia, atleta - ha spiegato il presidente
dell’Assemblea legislativa, Mario Loizzo - che offre un esempio di sportività, coraggio, determinazione e
che ha tagliato traguardi prestigiosi». A Mazzone, nuotatore e paraciclista originario di Terlizzi che alle
Olimpiadi paralimpiche di Rio de Janeiro ha conquistato due medaglie d’oro ed una d’argento, è stata
donata un’opera d’arte dell’artista bitontino Franco Sannicandro, con questa dedica incisa alla base: «A
Luca Mazzone, generoso campione pugliese, capace di trasformare in “oro” i sogni».
Il Consiglio regionale ha premiato i suoi risultati di eccellenza «tributando un riconoscimento meritato ad
un campione della forza d’animo e di volontà», ha sottolineato il consigliere regionale Domenico Damascelli
(Fi), che ha promosso l’evento. «Ci avete emozionato con le vostre vittorie», ha aggiunto, riferendosi alle
prestazioni dei tutti gli atleti azzurri paralimpici a Rio e alla staffetta handbike con Alex Zanardi e Vittorio
Podestà. «Sono state - ha concluso Mazzone - grandi emozioni anche per me». Con Loizzo e Damascelli
sono intervenuti gli altri il vicepresidente Giuseppe Longo, i consiglieri regionali Grazia Di Bari, Mario Conca,
Marco Galante (M5S) e Francesco Ventola (CoR), il sindaco di Terlizzi Nicola Gemmato, l’assessore al
bilancio di Ruvo (città dove Mazzone risiede), Rocco Marone, ed il presidente del Comitato Paralimpico
Puglia, Giuseppe Pinto.
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Consiglio premia atleta paralimpico Luca Mazzone
BARI - Luca Mazzone, quello che tocca diventa oro: due medaglie del metallo più prezioso e una d'argento,
per l'Italia, alle Olimpiadi paralimpiche di Rio de Janeiro 2016. "A Luca Mazzone, generoso campione
pugliese, capace di trasformare in 'oro' i sogni", è la targa alla base dell'opera d'arte dell'artista bitontino
Franco Sannicandro, che il presidente del Consiglio regionale della Puglia, Mario Loizzo, ha consegnato
all'olimpionico di Terlizzi, residente a Ruvo.
"Un uomo che è un vanto per la Puglia – ha detto Loizzo – un atleta che offre un esempio di sportività,
coraggio, determinazione e ha tagliato traguardi prestigiosi". Dopo la grave lesione midollare riportata nel
1990 dopo un tuffo, Mazzone ha conquistato due medaglie d'argento nel nuoto paralimpico a Sidney 2000
e otto titoli mondiali nell'handbike, prima delle tre medaglie di Rio.
Il Consiglio regionale ha premiato i suoi risultati di eccellenza "tributando un riconoscimento meritato ad un
campione della forza d'animo e di volontà", ha fatto presente il consigliere regionale Domenico Damascelli,
che ha promosso l'evento. "Ci avete emozionato con le vostre vittorie", ha aggiunto, riferendosi alle
prestazioni dei tutti gli atleti azzurri paralimpici a Rio e alla staffetta handbike di Luca, una squadra di ferro,
anzi d'oro, con Alex Zanardi e Vittorio Podestà.
"Sono state grandi emozioni anche per me", ha risposto Mazzone, da mettere accanto a tutte le altre, dai
podi in Brasile alla premiazione nei Giardini del Quirinale.
Lo sport ha tra gli altri un effetto terapeutico, le endor ne che già il training diffonde in ogni atleta sono in
grado di ridurre l'assunzione di farmaci, ma il campione non ha nascosto le dif coltà di ogni genere, non
ultime quelle della strada, per un biker in allenamento. E rivolgendosi alle istituzioni, ha chiesto attenzione
allo attività sportive per disabili: "Spero che ci saranno altri Luca Mazzone che possano essere messi in
condizione di praticare sport paralimpico".
In tanti hanno partecipato ad una cerimonia calorosa più che formale. Con Loizzo e Damascelli, il
vicepresidente Giuseppe Longo, i consiglieri regionali Grazia Di Bari, Mario Conca, Marco Galante e
Francesco Ventola. Il sindaco di Terlizzi Nicola Gemmato, con la vice sindaco Marina Cagnetta.
L'assessore al bilancio di Ruvo Rocco Marone. Dirigenti del mondo sportivo: il presidente del Comitato
Paralimpico Puglia Giuseppe Pinto, per il Coni Giancarlo Partipilo, per la Figc Vito Tisci. Il delegato alle
barriere architettoniche del Comune di Bari Marco Livrea. L'artista Franco Sannicandro ed una nutrita
delegazione di insegnanti, alunne e alunni dell'istituto scolastico De Gemmis di Terlizzi, a dimostrare la
riconoscenza e l'affetto della città natale e di tuta la Puglia.
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venerdì 11 novembre 2016
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Luca Mazzone festeggiato in Consiglio regionale. Le
immagini
Luca Mazzone festeggiato in Consiglio regionale
Luca Mazzone come un novello Re Mida, che ha conquistato tre podi per l'Italia, di cui due al primo posto,
alle Olimpiadi paralimpiche di Rio de Janeiro 2016.
"Generoso campione pugliese, capace di trasformare in oro i sogni" è scritto sulla targa alla base dell'opera
d'arte dell'artista bitontino Franco Sannicandro che il presidente del Consiglio regionale Mario Loizzo ha
consegnato questa mattina al campione di origine terlizzese residente a Ruvo.
«Un uomo che è un vanto per la Puglia – ha commentato Loizzo –, un atleta che offre un esempio di
sportività, coraggio, determinazione e ha tagliato traguardi prestigiosi». Dopo la grave lesione midollare
riportata dopo un tuffo, Mazzone ha conquistato due medaglie d'argento nel nuoto paralimpico a Sidney
2000 e otto titoli mondiali nell'handbike, prima delle tre medaglie brasiliane.
Il Consiglio regionale ha premiato i suoi risultati di eccellenza «tributando un riconoscimento meritato a un
campione della forza d'animo e di volontà», ha fatto presente il consigliere Domenico Damascelli,
promotore dell'iniziativa. «Ci avete emozionato con le vostre vittorie», ha aggiunto, riferendosi alle
prestazioni di tutti gli atleti azzurri, in particolar modo alla staffetta di Luca, una squadra di ferro, anzi d'oro,
composta anche da Alex Zanardi e Vittorio Podestà.
«Sono state grandi emozioni anche per me», ha risposto Mazzone, da mettere accanto a tutte le altre,
compresa la premiazione nei giardini del Quirinale.
Lo sport ha tra gli altri un effetto terapeutico, le endor ne che già iltraining diffonde in ogni atleta sono in
grado di ridurre l'assunzione di farmaci, ma l'atleta non ha nascosto le dif coltà di ogni genere, non ultime
quelle della strada, per un biker in allenamento. E rivolgendosi alle istituzioni ha chiesto attenzione alle
attività sportive per disabili: «Spero che ci saranno altri Luca Mazzone che possano essere messi in
condizione di praticare sport paralimpico».
In tanti hanno partecipato alla cerimonia, calorosa più che formale. Con Loizzo e Damascelli, il
vicepresidente Giuseppe Longo e i consiglieri regionali Grazia Di Bari, Mario Conca, Marco Galante e
Francesco Ventola. C'erano anche il sindaco di Terlizzi Nicola Gemmato e la sua vice Marina Cagnetta e
l'assessore al bilancio di Ruvo Rocco Marone. Insieme a loro, numerosi dirigenti del mondo sportivo:
il presidente del Comitato paralimpico Puglia Giuseppe Pinto, Giancarlo Partipilo per il Coni, Vito Tisci per
la Figc e il delegato alle barriere architettoniche del Comune di Bari Marco Livrea.
Presenti l'artista Franco Sannicandro e una nutrita delegazione di insegnanti e alunni dell'istituto scolastico
"De Gemmis" di Terlizzi, a dimostrare la riconoscenza e l'affetto della città natale e di tutta la Puglia.
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venerdì 11 novembre 2016
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Ai campioni del Beach Soccer il 32° Premio Viareggio
Sport
Ai campioni del Beach Socc…
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I campioni dello sport saranno premiati lunedì sera all’hotel Principe di Piemonte di Viareggio. Tra i più
attesi ci sono i medagliati di Rio 2016 del Comitato Paralimpico Italiano, ma anche il Presidente del
Pescara calcio Daniele Sebastiani, l’arbitro Antonio Damato, il tecnico del Sassuolo Eusebio Di Francesco e
la viareggina Elisabet Spina, neo promossa allenatrice di prima fascia.
Ma i più coccolati saranno i campioni del Viareggio Beach Soccer, reduci dello storico triplette che ha
inserito i ragazzi del Muraglione nel rmamento dello sport mondiale.
di Redazione
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venerdì 11 novembre 2016
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http://www.barilive.it/news/attualita/451660/luca-mazzone-festeggiato-in-consiglio-regionale-le-immagini
Luca Mazzone festeggiato in Consiglio regionale. Le
immagini
Luca Mazzone festeggiato in Consiglio regionale
Luca Mazzone come un novello Re Mida, che ha conquistato tre podi per l'Italia, di cui due al primo posto,
alle Olimpiadi paralimpiche di Rio de Janeiro 2016.
"Generoso campione pugliese, capace di trasformare in oro i sogni" è scritto sulla targa alla base dell'opera
d'arte dell'artista bitontino Franco Sannicandro che il presidente del Consiglio regionale Mario Loizzo ha
consegnato questa mattina al campione di origine terlizzese.
«Un uomo che è un vanto per la Puglia – ha commentato Loizzo –, un atleta che offre un esempio di
sportività, coraggio, determinazione e ha tagliato traguardi prestigiosi». Dopo la grave lesione midollare
riportata dopo un tuffo, Mazzone ha conquistato due medaglie d'argento nel nuoto paralimpico a Sidney
2000 e otto titoli mondiali nell'handbike, prima delle tre medaglie brasiliane».
«Il Consiglio regionale ha premiato i suoi risultati di eccellenza «tributando un riconoscimento meritato a
un campione della forza d'animo e di volontà», ha dichiarato il consigliere Domenico Damascelli,
promotore dell'iniziativa. «Ci avete emozionato con le vostre vittorie», ha aggiunto, riferendosi alle
prestazioni di tutti gli atleti azzurri, in particolar modo alla staffetta di Luca, una squadra di ferro, anzi d'oro,
composta anche da Alex Zanardi e Vittorio Podestà».
«Sono state grandi emozioni anche per me - ha risposto Mazzone -, da mettere accanto a tutte le altre,
compresa la premiazione nei giardini del Quirinale».
Lo sport ha tra gli altri un effetto terapeutico, le endor ne che già iltraining diffonde in ogni atleta sono in
grado di ridurre l'assunzione di farmaci, ma l'atleta non ha nascosto le dif coltà di ogni genere, non ultime
quelle della strada, per un biker in allenamento. E rivolgendosi alle istituzioni ha chiesto attenzione alle
attività sportive per disabili: «Spero che ci saranno altri Luca Mazzone che possano essere messi in
condizione di praticare sport paralimpico».
In tanti hanno partecipato alla cerimonia, calorosa più che formale. Con Loizzo e Damascelli, il
vicepresidente Giuseppe Longo e i consiglieri regionali Grazia Di Bari, Mario Conca, Marco Galante e
Francesco Ventola. C'erano anche il sindaco di Terlizzi Nicola Gemmato e la sua vice Marina Cagnetta e
l'assessore al bilancio di Ruvo Rocco Marone. Insieme a loro, numerosi dirigenti del mondo sportivo: il
presidente del Comitato paralimpico Puglia Giuseppe Pinto, Giancarlo Partipilo per il Coni, Vito Tisci per la
Figc e il delegato alle barriere architettoniche del Comune di Bari Marco Livrea.
Presenti l'artista Franco Sannicandro e una nutrita delegazione di insegnanti e alunni dell'istituto scolastico
De Gemmis di Terlizzi, a dimostrare la riconoscenza e l'affetto della città natale e di tutta la Puglia.
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