Escursioni sicure

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Escursioni sicure
PREVENZIONE
E SICUREZZA
IN MONTAGNA
D’ESTATE
Alcune regole di comportamento da seguire per godersi appieno il piacere delle
escursioni in montagna, evitando di incorrere in situazioni pericolose per la propria salute e la propria
incolumità.
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Preparatevi e allenatevi
prima dell’escursione in
montagna, come per qualsiasi altra attività sportiva,
soprattutto se non siete abituati all’attività fisica o se siete “fuori forma”.
In alcune condizioni (uomini al di sopra dei 40 anni,
persone con problemi respiratori e cardiologici accertati), è bene sottoporsi a una
visita medica prima della vacanza in montagna.
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Progettate accuratamente
l’escursione.
Questo vuol dire:
- avere a disposizione e saper interpretare le carte
topografiche relative ai sentieri e alla loro marcatura;
scegliere e valutare il percorso che si intende seguire e rispettare scrupolosamente le indicazioni riportate.
Se non siete esperti, non
uscite dai sentieri segnati;
- usufruire dell’eventuale
consulenza delle guide alpine o delle sezioni locali del
CAI-SAT o del Soccorso Alpino;
- segnalare sempre (al rifugio, all’albergo, ecc.) la meta
che si vuole raggiungere, il
percorso che si intende seguire nonché l’orario presunto del rientro;
- preparare meticolosamente e in modo ragionato
l’equipaggiamento (1. vestiario stratificato secondo il
“principio della cipolla”; 2.
scarpe o scarponi comodi e
adeguati al tipo di escursione e al terreno da affrontare; 3. zaino non troppo pesante ma contenente tutto
quanto occorre - vedi riquadro a lato);
- consumare con la dovuta
calma una colazione ricca
ma leggera, tale da fornire
energia e nutrimento senza
però appesantire lo stomaco;
- mettersi in cammino per
tempo.
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Alla partenza e per i primi
30 minuti della camminata
procedete a un riscaldamento dei muscoli lento e
progressivo, quindi camminate piano, per evitare il rischio di un consumo rapido
delle proprie energie, la
stanchezza e l’esaurimento
fisico che sovente causano
il verificarsi di incidenti. Mantenete anche in seguito
un’andatura lenta e costante. Il ritmo della camminata
deve conformarsi al passo
del più lento, il cui polso non
deve mai superare i 130
battiti al minuto.
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Fate una pausa di dieci
minuti ogni due ore di
percorso, e ogniqualvolta vi
sentite affaticati. Non spendete tutte le energie e ricordate che dovete affrontare
anche il ritorno. Approfittate
Provincia Autonoma di Trento - Guide rapide per la salute n. 1
di questi momenti per introdurre energie e liquidi nell’organismo: mangiate
(pane, biscotti, cioccolata e
simili, ma non glucosio, assieme ad alimenti proteici e
vitaminici), anche e specialmente se non provate fame
e soprattutto bevete il più
possibile (almeno 3 litri nel
corso della giornata, evitando l’uso di alcol), anche e
specialmente se non provate sete. L’introduzione di sali
minerali tramite bevande è
il segreto della buona riuscita di una escursione. Ogni
perdita di liquidi comporta un
aumento della densità del
sangue e il rischio di gravi
problemi per l’escursionista
(rapido affaticamento,
ipotermia, trombosi, calcoli
renali, problemi per l’altitudine ecc…).
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Oltre i 2000 metri sul livello del mare, prendetevi tutto il tempo necessario per
“acclimatarvi” (tanto più a
lungo quanto maggiore è
l’altitudine), prima di richiedere al vostro fisico determinate prestazioni, altrimenti potreste andare incontro a
spiacevoli sorprese date dal
mal di montagna. Attenzione a sintomi premonitori
quali mal di testa, colpi di
tosse, insonnia, nausea,
vomito, malessere generale, debolezza. Tali sintomi
possono migliorare scendendo di quota.
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Non sottovalutate mai i
pericoli meteorologici: già
prima di mettervi in cammino, informatevi sullo sviluppo delle condizioni atmosferiche e valutate l’opportuni-
tà di partire. Fate tempestivamente ritorno se durante
il percorso si avvera una
brusca e minacciosa caduta di temperatura. In caso
di temporale in arrivo cercate un luogo riparato, abbandonando al più presto le creste e i punti esposti.
Non indossate materiali che
funzionino da conduttori
elettrici (collane, bracciali,
ecc.).
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Nel caso vi siate persi
mantenete la calma, cercate se possibile un luogo sicuro, altrimenti restate dove
siete.
NELLO ZAINO
abbigliamento:
protezione solare:
Facendo così, non correte
nessun rischio; non cercate
per nessuna ragione di
“aprirvi un passaggio” verso valle.
Usate il “segnale di soccorso alpino”: consiste in un segnale ottico o luminoso da
lanciare sei volte al minuto,
al quale far seguire un minuto di pausa, e così via, finché non otterrete risposta.
Trovarvi sarà più facile se
avrete lasciato a valle indicazioni sul vostro percorso.
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Nel caso di incidente o
condizioni di emergenza
(soprattutto a causa di ma-
lattie cardiovascolari o
circolatorie o eventi traumatici) ragionate ed evitate ogni
forma di panico.
In ogni zaino deve esserci
spazio per l’equipaggiamento da utilizzare in questi casi:
sacco da bivacco, biancheria di ricambio, torcia elettrica con batteria di riserva,
cassetta di pronto soccorso
specifica da montagna.
È necessario dare l’allarme
il più velocemente possibile
(avere un telefono cellulare
appresso può facilitare
l’operazione).
È opportuno conoscere e
praticare nel frattempo le misure di primo soccorso.
(equipaggiamento tipo per
un’escursione diurna):
maglione
giacca a vento
impermeabile
guanti
biancheria intima e
camicia per cambiarsi
copricapo
occhiali da sole
crema da sole
stick per le labbra
gambali (eventuali)
borraccia, merenda e alimenti di riserva
ausili per l’orientamento:
guide territoriali
carta topografica
ev. altimetro e bussola
per le vie ferrate:
imbragatura e attrezzatura
casco da roccia
guanti di pelle
o da muratore
equipaggiamento di emergenza:
- sacco da bivacco (in caso di maltempo e di
emergenze è spesso di importanza vitale)
- torcia elettrica con batterie di riserva
- valigetta del pronto soccorso in montagna
È consigliabile un bastone da escursione
o telescopico.
NUMERI UTILI
Trentino Emergenza
118
Soccorso alpino
0461 233166
Vigili del fuoco
115
SAT-CAI
0461 981871
Collegio Guide Alpine
0461 981207
APT del Trentino
0461 983880
MeteoTrentino
www.provincia.tn.it/meteo/
BAMBINI IN MONTAGNA
Se camminate in montagna
con bambini, pianificate con
particolare cura la vostra
escursione, scegliendo percorsi sicuri. Non pretendete troppo da loro, fate pause più frequenti, fateli bere
e mangiare, sorvegliateli per
evitare il pericolo di cadute.
ALPINISMO
L’alpinismo, diversamente
dalle semplici escursioni, richiede particolare abilità,
forza, agilità, resistenza, un
comportamento estremamente consapevole e una
preparazione specifica che
comprenda anche le tecniche di sicurezza. Non scalate impreparati: mettereste
in pericolo la vostra e l’altrui
vita!
NUOVI SPORT
Anche mountain-bike,
rafting, canoa fluviale, kajak,
parapendio e deltaplano richiedono preparazione e
osservanza delle norme di
sicurezza, nel rispetto della
natura, dell’ambiente e degli altri.
Alcuni cenni generici sul comportamento da tenere
in situazioni di emergenza
A. Nel caso di incidente o malore date l’allarme al numero 118 di Trentino Emergenza
(numero unico per attivare il soccorso di emergenza e il Soccorso Alpino)
- prima si dà l’allarme maggiori sono le possibilità di un efficace intervento di soccorso
- dovete conoscere i punti da dove dare l’allarme o cercate un luogo in cui il cellulare
sia in grado di trasmettere
B. Schema dell’allarme. Dovete sempre precisare:
- chi dà l’allarme
- dove si trova il paziente
- che cosa è successo
- quando è successo
- quanti sono i feriti (o gli ammalati)
- condizioni generali dei feriti o degli ammalati (specificando in particolare: stato di
coscienza, presenza di polso e respiro spontaneo)
L’ELISOCCORSO
YES
Sì, ho bisogno di un elicottero
NO
No, non ho bisogno di un
elicottero
C. In caso di intervento dell’elicottero fornite informazioni alla Centrale operativa 118 circa
le condizioni di visibilità, il vento, eventuali ostacoli al volo (teleferiche, linee elettriche) e
possibilità di atterraggio.
D. Se siete in grado di farlo, valutate le condizioni del paziente tramite l’esame dei
parametri vitali e adottate le misure conseguenti.
Se assente:
• stato di coscienza
• respirazione
• battito del cuore
⇒
⇒
⇒
Praticate:
• posizionamento del paziente sul fianco
• respirazione artificiale “bocca a bocca”
• massaggio cardiaco esterno
E. Dopo aver avviato queste manovre (per un tempo non superiore ai 15-20 minuti)
effettuate un esame più approfondito delle condizioni del paziente e mettete in atto i seguenti accorgimenti:
Se presenti:
• sospette lesioni
alla colonna vertebrale
• sospette fratture
• emorragie esterne
• presunte emorragie interne
• insufficienza respiratoria
o cardiaca
• ipotermia
Attenzione: non avvicinarsi
mai da sopra all’elica in
movimento
Se l’elica è in movimento
avvicinarsi solo frontalmente e
solamente al cenno dell’equipaggio
Comportamento da adottare:
⇒
⇒
⇒
⇒
⇒
⇒
• non muovere, o farlo con estrema cautela
• immobilizzare
• tamponare con fasciatura stretta
• comprimere la zona con ogni mezzo
e posizionare gli arti più alti della testa
Quando ci si avvicina all’elicottero tenere sempre in mano in
senso orizzontale sci, bastoni,
stanghe, ecc.
• busto leggermente sollevato
• bevande calde e riparare dal freddo
il ferito con ogni mezzo a disposizione
Il Progetto “Comunicazione
per la salute” dell’Assessorato alle Politiche sociali e alla
Salute della Provincia AutonoGuide Rapide per la Salute 1 - Assessorato alle Politiche sociali e alla Salute
ma di Trento è “Realizzazione
Provincia Autonoma di Trento - Servizio Programmazione e Ricerca Sanitaria - Via Gilli 4 - 38100 Trento
riconosciuta di Qualità per l’intel. 0461 494037 - fax 0461 494073 - e-mail: [email protected]
novazione amministrativa e la
Ideazione e coord. redazionale/editoriale: Vittorio Curzel. Testo a cura di Monica Pisetta (liberamente tratto da
comunicazione con i cittadini”
“La prevenzione e la sicurezza nelle escursioni in montagna e nell’alpinismo”, ARGE ALP IV Commissione,
dalla Associazione Italiana delaut. conc.) - Copertina ed editing: Attilio Pedenzini. Si ringrazia per la collaborazione Andrea Sartori (Corpo
la Comunicazione Pubblica e
Soccorso Alpino SAT) e Lino Pangrazzi (Trentino emergenza 118). Stampa Poligrafica San Faustino SpA (BS)
Istituzionale.
Provincia Autonoma di Trento - Guide rapide per la salute n. 1
POSTO
DI ATTERRAGGIO
Una superficie priva di ostacoli di 25m x 25m (e nessun ostacolo lungo il corridoio di
avvicinamento) con una superficie piana di 6m x 6m per poter atterrare.
Prima dell’atterraggio radunare e mettere in sicurezza tutti
gli oggetti volatili (giacche a
vento, zaini, ecc.).
Tutte le persone devono stare
in gruppo, tranne chi fa le
segnalazioni all’elicottero.
In inverno battere la neve sulla piazzola di atterraggio con
gli sci.