Apre piazza XXIV Maggio
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Apre piazza XXIV Maggio
"! ! # ! " $$$ !# # # # # # Giornale dell’Associazione Milanosud ANNO XIX NUMERO 04 APRILE 2015 Sinistra: rischi e opportunità del dopo Pisapia VISITATECI SU WWW.MILANOSUD.IT INCONTRIAMOCI SU FACEBOOK E TWITTER Apre piazza XXIV Maggio L’naugurazione della Darsena prevista per fine aprile A lla fine Giuliano Pisapia ha detto no. Non correrà per il secondo mandato da sindaco di Milano. Una decisione che era nell’aria, ma che ha creato scompiglio nella sinistra milanese. Nella coalizione che ha fin qui sostenuto Pisapia, subito dopo il suo annuncio, è iniziato il gioco delle candidature. Una ridda di nomi, che continuerà per molto tempo, che se sarà incanalata all’interno di un processo di confronto sul “come e sul cosa” e non solo sul “chi”, potrà mettere in moto quel processo di partecipazione indispensabile per una competizione elettorale. Sul “come” avviare il confronto la strada sembra tracciata. I partiti, incontratisi il giorno stesso del “gran rifiuto” di Pisapia, si sono espressi per primarie di coalizione. I candidati, stante alla prime dichiarazioni, saranno espressione del panorama politico e civile milanese. Stabilito anche il mese per le consultazioni: novembre 2015, subito dopo la chiusura di Expo. Determinato il perimetro delle primarie, il primo obiettivo per il centrosinistra sarà evitare gli errori delle consultazioni in Liguria e Campania e la conseguente delegittimazione di tutto il processo. In questo senso la commissione di saggi a cui sta pensando la coalizione, che dovrebbe dettare le regole della consultazione, sembra andare nella direzione giusta. In secondo luogo, se il centrosinistra vuole continuare a governare Milano, dovrà assolutamente liberarsi delle contrapposizioni romane interne al Pd e alla sinistra più in generale. Chi dopo le primarie, che auspichiamo vere e combattute, sarà minoranza dovrà mettersi a disposizione della coalazione senza personalismi, rancori e distinguo. Più complessa la questione della ricomposizione della coalizione. Stefano Ferri Continua a pag. 2 Le gite di Milanosud Ultimi posti per la gita nel cuneese del 13 giugno prossimo. Previste visite guidate al Castello della Manta, della città di Saluzzo e pranzo tipico. Affrettatevi! Informazioni a pag. 10 stata riaperta nei giorni scorsi ai pedoni piazza XXIV Maggio, nei prossimi giorni sarà accessibile ad auto e tram e per il 26 aprile è confermata la fine dei lavori e l’inaugurazione della Darsena. È questo, in estrema sintesi, quanto l’assessore ai Lavori Pubblici Carmela Rozza ha illustrato alla stampa, durante un sopralluogo al cantiere. I lavori sulla piazza, durati circa un anno, hanno portato all’ampliamento delle aree pedonali, che ora comprendono la porta del Cagnola e i caselli daziari, uno dei quali, quello verso viale D’annunzio, sarà ridipinto. È Per l’altro il Comune è in contatto con la proprietà per programmare un intervento analogo. La pavimentazione della piazza è stata realizzata in lastroni – quelli originali – e là dove si è dovuto integrare per coprire l’intera area, circa 7.500 mq, sono stati usati dei cubetti di granito, secondo quanto indicato dalla Soprintendenza ai Beni Culturali e Architettonici. Messi a dimora anche 12 platani e rifatta l’illuminazione, che ora è a Led. Più complessi del previsto e causa del ritardo di circa un mese, sono stati gli interventi nel sottosuolo. Sono Piazza Abbiategrasso state rifatte le reti idriche, elettriche e del gas, ed è stata risistemata la rete della Telecom. «Con l’apertura dell’area pedonale di piazza XXIV Maggio ci avviamo alla conclusione dei lavori in Darsena. Entro metà aprile – ha spiegato l’assessore Rozza – saranno completati i lavori sulla porzione di piazza tra il Ticinello e il mercato, sistemati i semafori, e sarà riaperta la viabilità al tram e alle auto». Confermata quindi per il 26 aprile la chiusura dell’intero cantiere e l’inaugurazione della Darsena, finalmente sistemata. Novità delle ultime settimane la possibilità di dare per il periodo di Expo la caffetteria tra la Darsena e viale D’Annunzio a uno sponsor, che provvederà, tra le altre cose, a dotare di protezioni antigraffiti l’intera area. Contestualmente partirà il bando per l’assegnazione definitiva. In merito alla questione sicurezza delle aree una volta inaugurate, sollevata dal Comitato Navigli, l’assessore ha affermato che nelle prossime settimane saranno convocati cittadini e comitati, per individuare strategie condivise. Stefano Ferri Neofascismi intollerabili P arto da un episodio, a metà fra la cronaca giudiziaria e il fatto di costume, apparentemente secondario e destinato ai margini degli interessi generali, per una riflessione sul 70º della Liberazione e i neofascismi intollerabili di questi tempi. Un tribunale ha assolto alcuni tifosi del Verona che, durante una partita della loro squadra a Livorno, contro la squadra locale, avevano risposto alla tifoseria opposta (in fama di “comunista”) esibendosi in saluti romani: cioè la più classica e ostentata manifestazione di un credo fascista. Non si conoscono ancora le motivazioni dell’assoluzione, ma è verosimile che aderiscano alle tesi della difesa, ovvero che “si confrontavano due tifoserie che sono ideologicamente avverse, dunque nessuno dell’altra fazione avrebbe potuto aderire a dettami fascisti”. Che è un ben bizzarro ragionare, se si pensa che il saluto fascista è apologia di reato in qualunque contesto lo si esibisca: in uno stadio, come in una piazza in cui sta concionando Salvini, di fronte a una gigantografia di Mussolini che si rivolge all’oratore con un perentorio “Salvini, ti aspettavo”. Piero Pantucci Continua a pag. 2 ALL’INTERNO Parco Sud: c’è tanta vita nel prato a marcita! 3 Pellicole, libri e foto per parlare di diritti negati 4 A Ripa Ticinese 83 arriva l’ostello 5 Presentato il progetto per la riapertura dei Navigli 6 Lettere al giornale 11 Le rubriche di Milanosud 12 Ricordo del grande alpinista Walter Bonatti 13 Appuntamenti nelle biblioteche di zona 14 L’agenda degli eventi: cinema, mostre, spettacoli 15 Parte l’edizione 2015 Presentato il progetto Concorso del parcheggio Milanosud Prevista la realizzazione di un’area a pagamento, con 150 posti auto rande svolta nella interminabile vicenda del parcheggio di piazza Abbiategrasso. A inizio marzo MM, l’azienda incaricata della realizzazione dal Comune, ha presentato il progetto preliminare in CdZ 5, per averne l’approvazione e dare il via all’iter che porterà al progetto definitivo, all’esecutivo e poi alla gara d’appalto. I lavori, se non ci saranno intoppi, inizieranno nell’autunno di quest’anno, per concludersi nella primavera del 2016. Il nuovo parcheggio non sarà più interrato ma a raso – fu il CdZ5 a far notare che con i parcheggi nei pressi dalle MM di Assago e per le esigenze di mobilità della zona, non era più necessario di quelle dimensioni – e al posto dei 400 posti auto previsti G di Nadia Mondi Presidente del Concorso (nel progetto della Giunta Moratti dovevano essere addirittura 800) ce ne saranno 150. Il costo dell’intervento sarà di 6milioni e 200mila euro, contro gli oltre 21milioni previsti. Ma la differenza dell’investimento, al contrario di quanto chiese il presidente del CdZ5 Aldo Ugliano, non è stata utilizzata per la Zona, ma dirottata sull’emergenza Seveso.Tornando all’intervento, il nuovo parcheggio sarà a pagamento con casse automatiche, recintato e video sorvegliato da parte del personale di Atm. Sorgerà sull’area occupata dal distributore Q8, ora chiuso, che si sposterà un centinaia di metri più a Sud. Elisa Paci iamo giunti alla quinta edizione del Concorso Letterario di Milanosud e, come tutti gli anni, cerchiamo di sorprendere con qualche novità. Considerato il successo crescente degli anni passati e la grande partecipazione di scrittori che ogni anno ci inviano nuovi racconti, ci siamo chiesti se potevamo fare di più per coinvolgere un numero sempre maggiore di persone in una manifestazione che non è solo un evento culturale ma anche un’occasione di socializzazione e una sfida. Così abbiamo deciso di raddoppiare. Quest’anno ci sarà un “concorso nel concorso”: apriremo le porte a un altro tipo di racconto, quello visivo, figurativo, emozionale. Continua a pag. 3 Continua a pag. 2 S ! "$%" " "$ %# " # " ' % # ' && $ 2 ANNO XIX NUMERO 04 APRILE 2015 Sinistra: rischi Premi: una pubblicazione con i racconti e i disegni vincitori, abbonamenti a laVerdi, al Ringhiera e al Centro Asteria Milanosud 2015, il raddoppio e opportunità Concorso Da quest’anno non solo gli scrittori, ma anche i disegnatori potranno cimentarsi col tema del colore del dopo Pisapia Segue dalla prima Segue dalla prima Le condizioni politiche che hanno portato nel 2011 Pisapia a Palazzo Marino non sono più le stesse. I comitati per Pisapia, quelli della “Forza gentile”, sono da rifondare. Sel, da quando è al governo della città, sembra non incrementare il consenso, spiazzata “esistenzialmente” da una vocazione all’opposizione che ha difficoltà a esercitare da Palazzo Marino. L’Idv e gli altri movimenti che sostennero la “Rivoluzione arancione” praticamente non esistono più. Il Pd nel contempo, però, è molto cambiato nella classe dirigente e nei risultati elettorali. La cura Renzi lo ha portato a Milano, nelle scorse elezioni europee, al 45%. Un successo che ha rinvigorito un partito che per definizione portava le stimmate del perdente. La sfida della nuova coalizione sarà ora risolvere le questioni politiche congelate durante la Giunta Pisapia “non facendo impazzire la maionese”, come ha dichiarato recentemente il capogruppo Pd Lamberto Bertolè. Una sintesi non semplice tra il maggior peso reclamato dal partito e la valorizzazione delle altre forze della sinistra e della società civile. Di fatto da Milano dovrà partire, in piena indipendenza e senza pregiudizi, un laboratorio politico originale e non antagonista, rispetto alla coalizione che guida il Paese, in grado di produrre un’offerta politica che, come nel 2011, sia capace di rivolgersi a tutta la città. In questo percorso avranno un ruolo fondamentale il sindaco Pisapia e l’anno di amministrazione che manca alla fine del mandato. Se, pur nelle differenze di contenuti e di ambiti, ci sarà sintonia tra il lavoro che aspetta l’amministrazione e quello dei partiti sulle candidature, il centrosinistra e l’intera città se ne gioveranno. In caso contrario, le importanti scadenze che attendono Milano da qui a maggio 2016 rischiano di passare in secondo piano, per lasciare il palcoscenico a una commistione tra governo della città e campagna elettorale, in cui a turno ognuno dirà la propria, alla ricerca di visibilità. Uno scenario che i milanesi, di qualsiasi orientamento politico, difficilmente sopporterebbero. In merito alla definizione del programma da presentare agli elettori, per il momento solo il Pd ha annunciato una “Leopolda milanese”, da tenersi a maggio, in cui iniziare a definire obiettivi e temi del prossimo mandato amministrativo. Le altre formazioni della coalizione, comitati compresi, non hanno messo in calendario nulla, ma è presumibile che si stiano organizzando in questo senso. Di certo in questi quattro anni di Giunta Pisapia molto è stato fatto. La città è rinata e ha ripreso slancio, ma questo non deve far dimenticare che ancora molto rimane da fare. Il nostro auspicio e consiglio è che nella lunga lista che emergerà dal lavoro di partiti e società civile, in cima alle priorità, ci sia un piano straordinario su più fronti – urbanistico, sociale, culturale – per il rilancio delle periferie milanesi. Perché questa, come dice Renzo Piano, è la città del futuro, perché qui si trova l’energia. E perché qui – aggiungiamo noi – sta il consenso. Stefano Ferri Registrato al n. 744,- Novembre 1997 Trib. Milano - ROC. n. 19637 Via Santa Teresa, 2/A - 20142 Milano Contatti: 02 84892 068 sito web: www.milanosud.it email: [email protected] Direttore Responsabile: StefanoFerri Vicedirettore: GiovannaTettamanzi Redazione: P.Cossu, F.DeMelis,T.Galvanini, R.Iacono,MT.Mereghetti,L.Miniutti, A. Muzzana,C. Muzzana, E.Paci, A.Rubagotti Impaginazione e Art directing: F.DeMelis, E.Paci, A.Rubagotti Hannocollaborato: A.Bertola,G.Bongiorno,M.Boretti,T.Galvanini,P.Grilli, G.Lippoli,N.Mondi,A.Montesanto,R.Morini,P.Pantucci,N.RomeoE.Saglia,O.Sorace,R.Tammaro,F.Ternelli,N.Tosoni, T.Zanda Fotografie: D.Barboni,N.Romeo Illustrazioni: G.Gariani Raccolta Pubblicità: SergioDevecchi cell. 349 40 67 184 e-mail: [email protected] Stampa Tipre srl Via Canton Santo 5, 13 - Borsano di Busto Arsizio. Tiratura: 18.000 copie Prossima uscita: 27 aprile 2015 Il concorso quest’anno descriverà sensazioni e impressioni utilizzando due forme di comunicazione diverse e complementari, le parole e le immagini. Sarà infatti arricchito da disegni e pitture che si aggiungeranno ai racconti per descrivere storie ed emozioni. Il tema scelto avrà per titolo: “Una storia, un colore” - suggestioni, indizi, scenari per un racconto in cui il colore è protagonista”. Ogni racconto sarà caratterizzato da un filo conduttore che sarà rappresentato da un colore. Questo leitmotiv farà da sfondo a storie libere che potranno spaziare in qualsiasi genere e argomento, ma nelle quali comparirà sempre una traccia cromatica. E qui arriva la novità. Non solo gli aspiranti scrittori sono invitati a partecipare, ma anche gli aspiranti pittori o disegnatori. Sullo stesso tema invitiamo tutti coloro che abbiano capacità o ispirazione artistica a farci pervenire proprie creazioni, disegni o pitture realizzati con una tecnica di scelta; anche in questo caso l’argomento è libero ma l’opera artistica dovrà essere realizzata in monocromia, valorizzando cioè sfumature e tonalità di uno stesso colore. Siamo sicuri che il risultato sarà entusiasmante. Le opere artistiche saranno esposte in una mostra collettiva alla Biblioteca Chiesa Rossa – che anche quest’anno con una giuria popolare premierà i partecipanti al concorso – nei giorni a cavallo della premiazione che si terrà dopo la metà di ottobre durante la quale verranno premiati scrittori e artisti in un’unica grande festa. Nadia Mondi Presidente del Concorso Il regolamento della V edizione ’edizione 2015 del Concorso Milanosud si articola in due sezioni: “racconti” e “arti figurative”. L Il tema prescelto per entrambe le sezioni è: “Una storia, un colore” - suggestioni, indizi, scenari per un racconto in cui il colore è protagonista”. Sezione racconti 1. Ogni autore potrà partecipare con un solo racconto inedito in lingua italiana e non premiato in altri concorsi, di lunghezza compresa tra 5.000 e 10.000 battute (spazi inclusi). 2. Ogni racconto dovrà pervenire entro e non oltre il 15 luglio 2015, a scelta seguendo una delle due seguenti modalità: - in un plico contenente: a. Una copia cartacea, dattiloscritta, anonima e titolata. b. Una copia su cd-rom o dvd o chiavetta hardware, con lo scritto in formato testo (preferibilmente in Word). c. Una busta chiusa riportante i dati dell’autore (nome e cognome, indirizzo, telefono, indirizzo e-mail, titolo dell’opera). d. Una busta contenente la quota di partecipazione. Oppure: e. Inviare il testo del racconto in Word al seguente indirizzo: [email protected] f. Unitamente al testo del racconto, in un file a parte, inviare i dati dell’autore (nome e cognome, indirizzo, telefono, indirizzo e-mail, titolo dell’opera) g. Effettuare il pagamento tramite il sistema Paypal all’indirizzo del conto [email protected] oppure seguire le istruzioni dal sito internet www.milanosud.it e inserire come causale il titolo del racconto. 3. Le opere partecipanti potranno essere consegnate o inviate a: a. Milanosud (via S. Teresa 2/A, 20142, Milano; il lunedì dalle 10 alle 12; il martedì e il giovedì dalle 17 alle 19). b. Biblioteca Chiesa Rossa (via San Domenico Savio 3, 20142 Milano). 4. Gli elaborati pervenuti non saranno restituiti e non verranno riconosciuti i diritti di copyright. 5. Tutti i partecipanti al concorso rinunciano, contestualmente all’invio dei racconti, al riconoscimento dei diritti d’autore a qualsiasi titolo. Sezione arti figurative 1. La consegna dei lavori dovrà avvenire presso la sede di Milanosud (via S. Teresa 2/A, 20142, Milano; il lunedì dalle 10 alle 12; il martedì e il giovedì dalle 17 alle 19). 2. Il lavoro dovrà riportare un titolo ma non la firma dell’autore e dovrà essere consegnato corredato di una busta chiusa riportante i dati dell’autore (nome e co- gnome, indirizzo, telefono, indirizzo e-mail). Il titolo dell’opera dovrà essere indicato esternamente sulla busta. 3. Il lavori accettati dovranno avere dimensione massima di 40 cm di lato, la tecnica è libera. I lavori dovranno essere monocromatici e variare solo nelle sfumature e nelle tonalità di uno stesso colore. 4. Gli elaborati pervenuti saranno restituiti al termine della manifestazione. Per entrambe le sezioni 1. Il concorso è aperto a tutti, con esclusione dei parenti di primo e di secondo grado dei membri della giuria, e ai giovani sotto i 14 anni. 2. Ogni autore potrà partecipare al concorso versando un pagamento di 10 euro per i diritti di segreteria, al momento della consegna dei lavori o all’interno della busta o tramite il sistema Paypal (vedere punto 2g). 3. I lavori che non rispettano le caratteristiche richieste saranno esclusi dal concorso, senza alcun obbligo di comunicazione da parte dell’organizzazione. 4. L’organizzazione comunicherà i nomi dei classificati, ma non fornirà valutazioni su tutte le opere in concorso. Non saranno prese in considerazione richieste di giudizi o pareri. 5. L’Associazione Milanosud pubblicherà un libro contenente i primi dieci racconti classificati e le prime dieci opere artistiche che verrà posto in vendita dall’associazione. 6. Il giudizio della giuria è insindacabile. Gli organizzatori e la giuria del concorso non si assumono la responsabilità per eventuali, deprecabili plagi. 7. Con la partecipazione al Premio, gli interessati autorizzano il trattamento dei propri dati personali che saranno trattati per l’iniziativa in programma nel rispetto del Dlgs. 196/2003 e successivi aggiornamenti. 8. La partecipazione al concorso implica l’accettazione del presente regolamento. Premio speciale Biblioteca Chiesa Rossa Partecipando al Premio Milanosud, si acconsente implicitamente a partecipare anche al Premio Biblioteca Chiesa Rossa. Per entrambe le sezioni 1. I lavori verranno valutati da una giuria volontaria della biblioteca che darà una valutazione. 2. La valutazione e la classifica del Premio Biblioteca sono separate dal Premio Milanosud, ma la premiazione avverrà nel corso dello stesso evento. 3. Con la partecipazione al Premio, gli interessati autorizzano il trattamento dei propri dati personali che saranno trattati per l’iniziativa in programma nel rispetto del Dlgs. 196/2003 e successivi aggiornamenti. 4. La partecipazione al concorso implica l’accettazione del presente regolamento. PREMI MILANOSUD Sezione racconti Primo premio Abbonamento per 2 persone a 5 concerti per la Stagione 2014-2015 de laVerdi, all’Auditorium di Largo Mahler Secondo premio Un carnet di biglietti per la stagione teatrale ATIR 20142015 e 1 ingresso gratuito per un bambino in uno dei campus dei fiori da parte del Teatro Ringhiera. Terzo premio Abbonamento per 2 persone alla stagione teatrale e cinematografica 2014-2015 da parte del centro Asteria. Sezione arti figurative Il primo lavoro classificato sarà pubblicato sulla copertina del libro dei racconti vincitori. I primi dieci lavori classificati saranno pubblicati all’interno del libro dei racconti vincitori. Ai primi dieci classificati della sezione racconti verrà rilasciato un attestato di partecipazione. Ai primi dieci classificati di entrambe le sezioni verrà rilasciata una copia della pubblicazione della raccolta di racconti. PREMI BIBLIOTECA Sezione racconti Ai primi tre classificati sarà consegnata una selezione di libri, oltre alla pubblicazione del libro dei primi 10 racconti classificati. Ai primi dieci autori classificati verrà rilasciato un attestato di partecipazione e una copia della pubblicazione della raccolta di racconti, edita da Milanosud. Sezione arti figurative Il primo lavoro classificato sarà pubblicato sulla quarta di copertina del libro dei racconti vincitori. I primi dieci lavori classificati saranno pubblicati all’interno del libro dei racconti vincitori. Premiazione La cerimonia della premiazione avverrà dopo la metà di ottobre (data da stabilirsi) presso la Biblioteca Chiesa Rossa. Per ulteriori informazioni, visita www.milanosud.it oppore scrivi a: [email protected] Il calo uditivo limita la possibilità di comunicare efficacemente ? Fai un ĐŽŶƚƌŽůůŽŐƌĂƚƵŝƚŽĚĞůů͛ƵĚŝƚŽ͊ Mantieni in forma il tuo udito, con il test uditivo, rapido, gratuito e senza impegno; KDLO·RSSRUWXQLWjdi verificare immediatamente le tue orecchie e la tua capacità uditiva. Fissa subito il test uditivo. Telefona allo ͛ gratis ! 02/36536730 SIAMO CONVENZIONATI ASL. SCONTI SPECIALI !!! Via Lagrange, 13 - Milano email: [email protected] website:www.centro-euroacustic.com #, ! & # % ' ( # # (& &$( ' '' % & , $# # $&# ( &#$ ( ! $& & $& ($& $ $#($( # $ &$* ' "$ ! #( & + ) #($ - ( "% $,, #$ 3 Presentato il progetto del parcheggio In Cascina Campazzo inaugurato l’anno accademico 2015 di “Campo! Università di Milano-campagna” Che vita nel prato a marcita! Prevista la realizzazione di un’area a pagamento, con 150 posti auto. L’inizio lavori entro l’anno a bellissima farfalla Lycaena dispar senza quest’ambiente umido rischierebbe l’estinzione. Anfibi rari come la rana di Lataste, il mimetico rospo smeraldino o il tritone crestato vengono qui a depositare le uova. Mentre crostacei, insetti, anellidi… rappresentano il nutrimento per tanti uccelli che l’habitat del prato a marcita richiama in abbondanza. Che affascinante ecosistema! L Segue dalla prima Oltre ai posti auto, sono previsti stalli per moto e una bici stazione (vedi planimetria in alto). La viabilità intorno al parcheggio subirà una piccola rivoluzione. L’ingresso e l’uscita saranno posti all’incrocio tra le vie Dudovich (a senso unico dall’incrocio con via Dini verso via Dei Missaglia) e il controviale di via dei Missaglia che sarà aperto e sistemato (senso unico verso Sud). Contestualmente sarà resa percorribile un tratto di strada più a Sud, che da via Dei Missaglia porterà verso la parte finale di via Dini, in modo che l’ingresso al parcheggio 3 ANNO XVII NUMERO 06 GIUGNO 2013 ANNO XIX NUMERO 04 APRILE 2015 sarà possibile solo dalla via Dudovich, mentre l’uscita sarà su via Dei Missaglia (vedi planimetria in basso). Inoltre la sistemazione della viabilità prevede anche la trasformazione della via Dudovich a doppio senso, nel tratto che da via Dini verso via Treccani degli Alfieri, al fine di alleggerire il traffico su piazza Abbiategrasso e via Montegani. Previsto anche un intervento sulla viabilità ciclabile, con la realizzazione del collegamento dell’attuale pista su via dei Missaglia con piazza Abbiategrasso e con il tratto esistente sulla via Dudovich. Elisa Paci Ma cosa rappresenta oggi una marcita? Uno scampolo di tradizione agricola ormai in disuso o un ambiente umido da preservare e rimettere in funzione per tenere viva la biodiversità e dare foraggio fresco alle mucche che ancora vengono allevate nel nostro prezioso Parco Sud e in particolare nel Parco Agricolo Ticinello Cascina Campazzo? Di questo si è parlato la sera del 12 marzo scorso in Cascina Campazzo, in una bella conferenza, arricchita da tante immagini scattate negli anni da Domenico Barboni, naturalista, fotografo e studioso del Territorio del Basso Milanese, e raccontate da lui stesso durante la sua suggestiva lezione. Ad accogliere i presenti, Giuseppe Mazza, presidente del Comitato per il Parco Ticinello, che ha aperto ufficialmente “l’anno accademico di Campo!, Università di Milano-Campagna” ricordando con un saluto, seguito da un caloroso applauso, un’amica comune scomparsa di recente: «Mariella Borasio – ha detto il presidente – era un’amica del Parco Ticinello, di Campo!, di Cascina Campazzo: grazie Mariella!». Mazza ha poi introdotto gli ospiti che in seguito hanno animato il dibattito sul destino delle marcite: Alberto Belotti, organizzatore di Campo!; Gianni Bianchi, dell’Associazione Amici Cascina Linterno, che ha presentato il relatore Domenico Barboni descrivendone la grande competenza di divulgatore scientifico; Andrea Falappi, dell’Azienda Agricola Cascina Campazzo, anche sede “dell’Università”; il dottor Marco Pozzi, dell’Azienda agricola ZIPO – Cascina Ca’ Grande di Zibido S. Giacomo. Il presidente Mazza ha infine recitato la “formula magica”, una sorta di cerimoniale di apertura “dell’anno accademico dell’Università” nata nel 2002: «Campo campazzo, queste terra è la nostra terra e con questa formula dichiaro aperto l’anno accademico 2015!». L’origine delle marcite (o marzite), habitat un tempo molto diffusi ma che ormai sopravvivono in poche aree del Parco Sud, delle Cave o del Ticinello, risale al XII secolo: furono realizzate dai monaci Cistercensi, nei pressi di Chiaravalle, per irrigare i campi e coltivare foraggio. Raggiunsero il loro massimo splendore verso la fine dell‘800, ma dopo la seconda guerra mondiale cominciarono a diminuire per lasciare spazio a campi di mais e risaie. Le acque utilizzate per irrigare la pianura lombarda ancora oggi provengono in parte dai fontanili, che pescano l’acqua nella falda; l’acqua sale in superficie a una temperatura di 10-12°C e corre costantemente a filo sul campo garantendo la coltura di foraggio. Il calore dell’acqua è anche il motivo per cui sul prato a marcita la neve si scioglie in fretta, lasciando scoperto un mondo fatto di microrganismi, insetti, crostacei, anellidi che alimentano una gran varietà di uccelli: garzette, aironi, gallinelle d’acqua, fagiani... qui possono nutrirsi, vivere, riprodursi. Dagli “sfalci” dell’erba a graminacee si ricava invece ancora oggi del foraggio: il prato a marcita consente più tagli durante l’anno, di foraggio ed erba fresca, per l’alimentazione delle mucche. Allora, viene da chiedersi: perché abbandonare le marcite? È facile immaginare la risposta: gli alti costi di gestione e il prezzo dell’acqua che spesso deve essere fornita dal Consorzio delle acque. Una realtà testimoniata dalla gran parte degli esperti presenti alla conferenza, che attraverso gli interventi hanno però tutti espresso la volontà di conservare questo ambiente straordinario. Un filo di speranza è infine venuto dalle parole di Falappi sulla possibile ripresa della marcita della Vettabbia, che si trova all’interno del Parco omonimo che dovrebbe essere ultimato entro il prossimo autunno. Giovanna Tettamanzi Foto in alto, da sinistra: marcita “a sguazzo” di Marzano, marcita Cascina del Basso a Settala. Sono entrambe ancora funzionanti; la prima si trova nella frazione del comune lombardo di Merlino; la seconda, nel Parco Sud Milano, è un monumento naturale per la bellezza di flora e fauna. Foto a destra, dall’alto in senso orario: rospo smeraldino, piro piro, farfalla Lycaena dispar, airone cenerino. Tutte le foto sono di Domenico Barboni. Ogni martedì, farmer’s market in piazza Sant’Eustorgio Il buono è in tavola! l 31 marzo prende il via a Milano, nella suggestiva cornice della piazza antistante la Basilica di Sant’Eustorgio, “Il Buono in Tavola”, farmer’s market che vede la partecipazione di 14 aziende agricole bio, naturali e tradizionali, provenienti da tutta la Lombardia. Ogni martedì, dalle 7,30 I alle 13,30, sarà possibile degustare e acquistare tutto il meglio della produzione lombarda: riso bio e farina, polli e carne chianina, formaggi caprini e vaccini, salumi diversi, verdura di stagione, vino naturale; ma anche merende artigianali per i bambini, composte vegane e confetture ai pic- coli frutti, succhi di frutta, zafferano e dolci, miele e derivati, frutta fresca. Il pubblico può trovare inoltre fiori e piante aromatiche. Per festeggiare l’evento, l’organizzazione ha previsto nel giorno di debutto, martedì 31 marzo, una degustazione a filiera corta che darà modo ai partecipanti di assaggiare la genuinità dei prodotti e conoscere le storie delle realtà coinvolte. Un mercatino indipendente, che non è Il farmer’s market alla Sagra di Chiaravalle, edizioni 2012 e 2013. legato ad alcuna associazione ma è costituito solo da produttori delle realtà agricole lombarde. Oltre alla vendita diretta dei prodotti il progetto prevede uno spazio dedicato al volontariato e alle associazioni senza scopo di lucro, alle Onlus di Milano: un’area a costo zero nella quale le associazioni coinvolte potranno promuovere i propri progetti. Gli organizzatori stanno inoltre pro- grammando le visite di alcune scuole elementari e materne, invitate a partecipare a momenti informativi sulle aziende agricole e sui prodotti in quanto alcune di queste sono certificate Fattorie Didattiche. “Il Buono in Tavola” – dal 31 marzo 2015 – ogni martedì dalle 7,30 alle 13,30 – p.za Sant’Eustorgio – Ingresso libero Per informazioni: 347 7264448; www.buonointavola.blogspot.it 4 ANNO XIX NUMERO 04 APRILE 2015 Neofascismi intollerabili Segue dalla prima Sul significato politico del saluto romano credo ci sia poco da discutere. Si può pensare che occorra essere benevoli verso delle zucche vuote e, se la legge lo consente, depenalizzare la sanzione, derubricando l’ostentazione da apologia di fascismo a quella di grulleria paragoliardica. Ma non ne sarei tanto sicuro. Nel calcio l’insinuarsi di logiche violente che rimandano a scontri politici di più vasto significato è sempre più frequente. Anni fa fece scalpore la vicenda del giocatore laziale Paolo di Canio, protagonista di ripetuti e grintosi saluti romani, rivolti alla curva dei propri tifosi (quindi una manifestazione identitaria, non contestativa). Il giocatore subì vari richiami, qualche multa e anche una squalifica: ma da parte della giustizia sportiva, non da quella ordinaria. La quale giustizia ordinaria sembra in generale procedere con estrema souplesse nei confronti delle crescenti manifestazioni di aperta o implicita esaltazione del fascismo e dei suoi metodi e delle sue finalità, a principiare dal razzismo. Nessuno ha mai abrogato le norme costituzionali, ribadite dalla giurisprudenza e da pronunce della Corte Costituzionale, sul divieto di riproporre metodi e principi della propaganda fascista, quand’anche non siano direttamente correlati a progetti organici di ricostituzione del partito fascista. Nessuno ha mai abrogato quelle norme, eppure è in atto una deriva – esaltata purtroppo da compiacenti palcoscenici televisivi – che ignora la sostanza di quel fondamento dell’Italia repubblicana, dando libera cittadinanza a ogni forma di insolenza e che rappresenta – al di là della volontà esplicita dei protagonisti – l’humus più fecondo di tutte le culture dell’intolleranza, della segregazione, della violenza verbale (per ora), cioè di ogni tipologia di fascismo. L’indulgenza, per un peloso senso di rispetto di tutte le manifestazioni del pensiero, anche delle più becere e ostili ai principi della democrazia, verso le reiterazioni di una cultura politica che la storia ha condannato e che la nostra Costituzione bandisce, non ha giustificazioni, se non nella fisiologica smemoratezza di un popolo (la memoria è la radice del nostro futuro) e nel facile ricorso ad esorcismi, a fobie e a riti apotropaici (la demonizzazione del diverso), indotti dalla insicurezza economica e dal disagio sociale. È una vecchia liturgia. Che esistano guitti del razzismo virulento e smodato come il leghista Buonanno è desolatamente inevitabile. Che il sistema mediatico li innalzi a protagonisti della scena politica consentendogli ripetutamente il proscenio e la claque, per ripetere con Goebbels che i rom sono la feccia della società e rieditare oscure (ma non tanto) insinuazioni antiebraiche, questo è il male che una società seria (dico seria, non imperativa o coercitiva) potrebbe o dovrebbe evitare. Che i fascisti di Casa Pound cerchino uno spazio politico all’ombra del Carroccio è più che naturale. Che questo spazio venga loro consentito in nome di una indistinta liquidazione di ogni identità valoriale o semantica, è meno inevitabile. Ma sta avvenendo. Sotto gli occhi intorpiditi di una società che si proclama stanca delle ideologie e per questo si mostra vulnerabile alle più insidiose forme di contagio della intolleranza. Esistono gli anticorpi. Il primo dei quali è il rispetto delle leggi. In attesa della improbabile conversione alla serietà di sconsiderati arringatori come il conduttore della “Gabbia” (ma non lui solo), è lecito ricordare che sanzionare un reato non è una limitazione della libertà. Come viene punita la “libertà” di furto, non vedo perché la “libertà” di esaltare principi antidemocratici, razzistici, segregazionistici, di incitamento all’odio, debba essere impunemente consentita. Questa non è tolleranza. Nella migliore delle ipotesi è amnesia. Piero Pantucci Degrado delle case popolari Al Centro Asteria il 12 e il 26 aprile e il 10 maggio Film libri e foto per parlare di diritti negati I l Centro Asteria ancora al centro di iniziative per favorire la conoscenza e convivenza tra persone e popoli. È infatti iniziata il 20 marzo scorso la serie di incontri “D(i)ritti al centro!”, organizzata dall’Associazione per i Diritti Umani, che da tre anni opera per rimettere al centro i diritti umani e civili, ristabilire l’importanza del pensiero critico, aprire una finestra sul mondo. Dopo l’incontro del 20 marzo scorso sul tema della legalità, con la visione del documentario “Ogni singolo giorno” del regista Thomas Turolo, che ha raccontato la sua esperienza nelle terre dei fuochi e le conseguenze amare per i cittadini che le abitano, la manifestazione continua con una serie di conferenze che guardano all’estero. Prossimo appuntamento, quindi, il 12 aprile, alle ore 17.30 con la mostra fotografica “Siriani in transito” e con il libro “Il silenzio e il tumulto” di Nihad Sirees. Si proseguirà, il 26 aprile alle ore 17.30, con un incontro di approfondimento sul Medioriente, tenuto dalla giornalista e reporter Laura Silvia Battaglia che presenterà i suoi lavori su Iraq e Yemen e aiuterà il pubblico interessato a conoscere meglio l’Islam, come religione, come credo politico e come cultura. Ultimo appuntamento il 10 maggio, alle 17.30, con l’assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino e con Caterina Sarfatti, che par- S sela?». Nessuna parola neanche sulle migliaia di alloggi lasciati sfitti, sullo stato fatiscente delle case, sugli scandali di tutti i tipi, sul buco da mezzo miliardo, sui fondi sprecati, né sugli esiti della Commissione consigliare di inchiesta bipartisan della Regione, che non ha potuto che certificare nei giorni scorsi il disastro economico, sociale e politico del vecchio Istituito Case Popolari. Che sia forse perché Forza Nuova si sta alleando con Lega e destra, che hanno lottizzato Aler per decenni, e che quindi è meglio far finta di non sapere e ripetere “prima gli italiani”. Di certo gli abitanti dello Stadera sanno quali sono i veri problemi delle loro case. Sono stati infatti rarissimi i passanti che si sono fermati al banchetto, ancora più rari coloro che hanno firmato la petizione. Nino Romeo CameraSudMilano Alessandra Montesanto Un progetto rivolto ai giovani del Gratosoglio “Lavoro di squadra” per cambiare la tua vita È partito a Milano, in Zona 5, il progetto “Lavoro di Squadra”, promosso da ActionAid e Fondazione Milan, in partnership con AXA Cuori in Azione, e con il supporto operativo del Centro Sportivo Vismara. Il progetto è rivolto ai giovani del Gratosoglio, con un’età compresa fra i 15 e i 24 anni, che non studiano e non lavorano ma che hanno voglia di riattivarsi e rimettersi in gioco attraverso lo sport. “Lavoro di Squadra” ha preso il via a marzo e durerà un anno. I partecipanti seguiranno un allenamento sportivo con un tecnico professionista del Milan, presso il Centro Vismara (via dei Missaglia, 117) e un allenamento motivazionale, col supporto di un coach che li aiuterà a individuare un proprio progetto professionale e formativo, partendo dai bisogni e dalle caratteristiche di ciascun ragazzo/a. Inoltre, i partecipanti saranno seguiti da un’Agenzia del Lavoro. «Lo sport allena non soltanto il fisico, ma anche valori fondamentali come l’impegno, il rispetto, la legalità, lo spirito di squadra, la cooperazione, l’orientamento al risultato – ha dichiarato Marco de Ponte, Segretario Generale di ActionAid Italia –. La nostra Organizzazione da sempre crede nelle potenzialità della pratica motoria e promuove nei propri progetti l’inserimento del linguaggio sportivo quale volano per sensibilizzare i più giovani a favore della solidarietà e dell’integrazione sociale». “Lavoro di squadra” è un progetto già sperimentato a Torino, dove ha portato buoni risultati con quattro giovani partecipanti che hanno iniziato un percorso di tirocinio, altri quattro hanno trovato lavoro dopo averlo cercato attivamente, tre giovani si sono inseriti in percorsi formativi e sedici sono venuti a conoscenza di Garanzia giovani. Se sei interessato/a a partecipare, scrivi a Vittoria Pugliese, Coordinatrice Progetto Lavoro di Squadra, [email protected] oppure chiama al numero 349 086 8206. ACCORDO COMUNE-MINISTERO SVILUPPO ECONOMICO 16-17 APRILE: IL RITORNO DI TOBIA al via i lavori entro l’anno MostrAeronautica al Feltrinelli Quando la memoria è corta e selettiva Smart City Lab di Ripamonti 88: abato 14 marzo, due manifestazioni contrapposte, allo Stadera. Da una parte una quindicina di esponenti di Forza Nuova con un banchetto attrezzato. Dall’altra una trentina di persone di varie forze della sinistra, con striscione, bandiere e cori ironici. Forza Nuova ha riproposto il banchetto per promuovere l’assegnazione delle case popolari, sull’onda dell’abusato slogan: “prima agli italiani” (non dicendo che è già così per legge). Ma la domanda che spontaneamente si sono posti coloro che hanno assistito all’evento è stata: «Forza Nuova non sa che l’Aler è gestita da Regione Lombardia, che è governata da vent’anni dalla destra e dalla Lega, e che quindi è con loro che dovrebbero prender- leranno del dossier intitolato “Milano, come Lampedusa?”. Presente anche Amin Mohammad Wahidi, rifugiato afghano che proporrà al pubblico il suo documentario “L’ospite”, premiato all’ultima edizione del Festival di Venezia, e leggerà anche alcune sue poesie Info su www.centroasteria.org e http://peridirittiumani.blogspot.it Procede il percorso progettuale per la realizzazione dello Smart City Lab in via Ripamonti 88. Il Comune ha annunciato che i lavori sull’ex rudere Pirelli, situato accanto all’Esselunga, inizieranno nell’ottobre 2015, per concludersi entro fine 2016. Il progetto Smart City Lab prevede la costruzione di una palazzina a due piani di circa mq. 1500, di cui 700 destinati a spazi di lavoro (uffici) e 800 a spazi comuni (reception, caffetteria, show-room, sala conferenze utilizzabile anche dal Consiglio di Zona); sono inoltre previsti mq. 3500 circa di spazi comuni all’aperto, per un totale di circa mq. 5000. Il complesso sarà completamente autonomo per i consumi energetici, utilizzando energia derivante da impianti fotovoltaici, geotermici, solare termico). L’intervento è finanziato con 5 milioni di euro dal Ministero dello Sviluppo Economico, attraverso Invitalia, l’Agenzia Nazionale per l’Attrazione investimenti e lo Sviluppo d’Impresa, e dal Comune di Milano per un importo di 500 mila euro. Natascia Tosoni “MostrAeronautica”, il consueto appuntamento annuale per gli appassionati di velivoli, oggetti aeronautici, aeromodelli (e non solo) è giunta alla sua nona edizione. Dal 16 (dalle ore 18) al 17 aprile (fino alle ore 17) presso l’Aula Magna dell’Istituto Tecnico Industriale Feltrinelli di Milano, in piazza Tito Lucrezio Caro 8, sarà possibile ammirare aeromodelli volanti radiocomandati con motori elettrici, a scoppio e a turbina, la maggior parte provenienti dai soci del Gruppo Modellistico Siziano, nonché altre associazioni che arricchiscono la “MostrAeronautica” con pezzi unici anche di dimensioni “maxi”. Una sezione a parte della mostra esibirà le fantasiose navi volanti indoor dell’Architetto Prina, progetti sognati e realizzati, più attinenti al mondo della poesia, della letteratura e del sogno che non a quello della tecnica aeronautica. Info: [email protected] Tel e Fax 02 83 57 650. Claudio Muzzana ANNO XIX NUMERO 04 APRILE 2015 5 5 2013 2013 06 GIUGNO 06 GIUGNO XVII NUMERO ANNO XVII ANNONUMERO Ripa 83, la casa-ostello può finalmente diventare realtà Prossima la riqualificazione dello stabile abbandonato. Il consigliere Rinaldi: «Un esempio di sinergia virtuosa tra pubblico e privato» ipa 83 può finalmente decollare. Dopo circa quattro anni di iter procedurale, nel mese di marzo è stato assegnato tramite bando pubblico del Comune di Milano lo stabile di Ripa di Porta Ticinese 83, che versa in stato di abbandono da anni. La struttura è stata infatti destinata ad alloggi popolari in regime di Erp fino al 2009, quando è stata avviata la dismissione senza tuttavia predisporre alcun piano di riqualificazione; dal R 2011, all’atto del rinnovo del Consiglio di Zona 6, il Comune di Milano ha sposato il progetto di un ostello a prezzi calmierati rivolto particolarmente a una clientela di giovani. La gara è stata vinta da una società appositamente costituita in partecipazione tra Gastameco Srl (operatore di housing sociale temporaneo) e l’Hotel Maison Casa Borella (complesso a 4 stelle in zona Darsena), con un progetto che prevede a opera finita per il 70% un totale di 224 stanze tra i quattro e i sei posti letto ciascuna (con tariffe variabili tra i 20 e i 40 euro a persona in base alla stagione) e per il restante 30% uno spazio destinato a funzioni di pubblica utilità, quali ad esempio un Info Point, un centro di ascolto per donne in gravidanza e giovani madri, uno sportello dedicato al microcredito. Ne abbiamo parlato con Antonio Rinaldi, consigliere di Zona 6 per il Partito Democratico nonché fra i promotori di “Ripa 83”. Consigliere Rinaldi, iniziamo da un suo giudizio sul progetto complessivo della casa-ostello Ripa 83. «Il giudizio è molto positivo. Si compie finalmente un progetto atteso da anni, per la riqualificazione di un’area im- La ex Piazza d’Armi diventa parco cittadino l progetto presentato da “Le Giardiniere” di scono i progettisti – ma nell’autunno 2014, il ConMilano è ambizioso: rigenerare la ex Piazza siglio di Zona 7, nel cui territorio si trova Piazza d’Armi della caserma Santa Barbara di piaz- d’Armi, ha avviato un processo di partecipazione zale Perrucchetti, un’area di circa 35 ettari ab- per raccogliere proposte. Tutti i progetti presenbandonata da decenni, e restituirla ai cittadini. tati, tranne uno, si sono espressi per l’assoluta Il convegno, promosso in collaborazione con Ta- conservazione del verde esistente, con eventuali volo Comune, svoltosi a Palazzo Reale il 18 utilizzi agricoli, didattici e naturalistici, limimarzo scorso, è stata l’occasione ufficiale per pre- tando l’edificazione all’area dei magazzini, (circa sentare il Progetto e lanciare un’Opa, con l’obiet- 60.000 mq) per utilizzi socio-culturali e residentivo di aprire un confronto con Palazzo Marino ziali». L’Opa (offerta pubblica di affido), nell’inper la riconversione eco-sostenibile della Piazza tenzione dei progettisti ha proprio questo d’Armi. Basilio Rizzo, presidente del Consiglio co- significato, cioè l’assegnazione della Piazza munale, nel suo intervento in apertura lavori ha d’Armi in gestione alla cittadinanza. avuto parole di apprezzamento per quanti hanno Il Tavolo Comune chiede all’Amministrazione cocontribuito al progetto. Scommessa vinta anche munale e al Ministero della Difesa di percorrere per Anita Sonego, consigliera comunale e presi- la strada che altre città hanno già scelto; quella dente della Commissione Pari Opportunità che, della salvaguardia del suolo come bene comune appena entrata in giunta, propose alle cittadine e risorsa collettiva. Chiedono inoltre a quanti indi individuare problemi e criticità territoriali da teressati a cambiare il modo di progettare e viportare all’attenzione dell’Amministrazione e vere Milano, di sostenere questa richiesta, che va ora, a distanza di tre anni dice, “ero certa che le nella direzione già indicata dal referendum amdonne avrebbero messo tutta la loro costanza, bientali del 2011. E in questo 2015, proclamato perseveranza e lungimiranza, come esse sanno dall’Onu Anno Internazionale dei Suoli, e in coincidenza con Expo, si spera che la cittadinanza fare quando si prefiggono un obiettivo”. L’area in zona Baggio, tra via Forze Armate e il attiva possa essere ascoltata, e che il Progetto Parco delle Cave, si estende per circa 62 ettari e possa contribuire a rendere Milano un “Comune si presenta come un corridoio verde di collega- virtuoso”. mento con i limitrofi Parco delle Cave e Bosco in Lea Miniutti Città. Nell’agosto 2014, infatti, il sito è divenuto oggetto di un Protocollo d’Intesa tra il Comune, Agenzia del Demanio e Ministero della Difesa per essere valorizzato con un progetto da presenl gruppo si è formato nel 2011 all’interno dei Tavoli della Commistare entro dicembre 2015, nel quadro sione Pari Opportunità del Comune, di cui è presidente Anita Sodi ciò che prevede il Pgt comunale. nego, che ha lanciato l’appello alle cittadine. Le Giardiniere si «L’amministrazione comunale si sta chiamarono quelle donne come Bianca Milesi, Maria Frecavalli, Maimpegnando a salvare quanto più tilde Viscontini, Teresa Casati Confalonieri che si spesero a Milano, nei verde possibile, caricando parte della primi dell’800, per la causa risorgimentale. Giardiniere perché si inquota edificabile sui fabbricati già esicontravano nei giardini a cospirare per far nascere un’altra patria, stenti - dicono Le Giardiniere - tuttavia un’altra Milano, liberata dall’oppressione e dalla tirannia. Le Giardil’edificazione prevista stravolgerebbe niere di oggi sono architette, insegnanti, psicoterapeute, giornaliste, la configurazione storico- naturale delmamme e nonne, cittadine attive che si spendono per la loro città. l’area e ne annullerebbe il ruolo di cer“La tirannia di oggi – dicono – è quella di sentirci impotenti di fronte niera tra città e campagna». a problemi troppo grandi e complessi, la tirannia di oggi è considerare Nella definizione del Progetto Le Giarimmodificabile il presente e impossibile il cambiamento. Ecco perché diniere sono state sostenute da urbaguardiamo Milano, già così com’è, come il nostro giardino. Un giarnisti, avvocati, paesaggisti, progettisti, dino di cui preoccuparci, perché è dalla sua salubrità che dipende la agricoltori e associazioni confluiti nel nostra salute. Un giardino in cui curare il suolo, l’acqua, l’aria, la qualità Tavolo Comune per Piazza d’Armi. del cibo, necessari alla sua e nostra vita. Ecco perché ci stiamo occu“Sappiamo che il nostro Pgt (Progetto pando del grande spazio verde abbandonato di Piazza d’Armi”. Generativo di Trasformazione) contrawww.legiardinieremilano.it sta con quello del Comune – ribadi- I Chi sono Le Giardiniere? -Riparazioni a regola d’arte -Maglieria su misura -Gioielli in pietre dure -Corsi taglio&cucito mandato di Giunta e di Consiglio di Zona, dovuta a questioni specificamente tecniche quali l’anno che deve trascorrere per la manifestazione d’interesse al progetto, e in secondo luogo la procedura necessaria nel Piano di Governo del Territorio alla variante della destinazione d’uso dell’edificio da alloggio di edilizia popolare a struttura di casa-ostello. È stato poi impossibile arrivare direttamente alla fase del bando, in quanto giustamente l’assessorato al Turismo ha voluto analizzare fino in fondo le potenzialità della struttura». Ci sono altri progetti di questo genere già avviati o in previsione? «Nella nostra Zona, anche vista la portata e i tempi necessari all’iter completo, al momento no. Il recupero e il riutilizzo delle aree dismesse, di cui Ripa 83 a mio avviso può diventare un modello per progetti futuri, rimane però uno dei punti centrali dell’azione dei Consigli di Zona e della Giunta Pisapia: un altro progetto attualmente in fase avanzata di incubazione è quello legato alla Cascina Monterobbio tra Famagosta e la Barona, dove già si sono avute manifestazioni d’interesse relative al recupero dell’area in un’ottica simile». Mattia Boretti L’esperienza dell’ICS Capponi di Milano con la casa editrice Eloisa Cartonera Un progetto che coniuga natura, agricoltura e cultura I portante della nostra Zona che potrà così tornare a vivere! Dal 2011 quello di Ripa 83 è stato uno dei punti qualificanti dell’azione del Consiglio di Zona e del Comune. Inoltre, e questo è forse l’aspetto più importante, per come si è andato configurando nel corso del tempo posso dire che si tratta di un vero esempio di sinergia virtuosa tra iniziativa pubblica e investimento privato». Quali saranno le potenzialità più importanti, a suo avviso? «L’idea che ha animato l’intero progetto è stata da subito quella di creare uno spazio di utilità sociale senza pesare sulle casse comunali: il fatto che si sia pensato a riconvertire gli alloggi in un ostello è dovuto al fatto che strutture di questo tipo a Milano sono davvero poche, forse l’unica di un certo rilievo è l’Ostello Bello. Concetto fondamentale sarà l’accessibilità per i più giovani e per i turisti, garantita dai prezzi ai livelli più bassi possibile in una cornice di mercato». Dal primo progetto all’inizio della fase esecutiva sono passati quattro anni: quali sono state le maggiori difficoltà per la realizzazione dell’idea? «Sostanzialmente due: appunto la tempistica, lunga quasi un Con la cultura si mangia: un esempio piccolo ma concreto on riceviamo cultura, la facciamo!» è l’idea che sta alla base del progetto che la scuola media Gramsci-Gemelli di Milano, assieme alla casa editrice Eloisa Cartonera di Buenos Aires, ha portato avanti lo scorso anno. A partire da due racconti originali scritti da un’alunna di 2ª e una di 3ª media, è iniziato un progetto editoriale in italiano e spagnolo con la realtà che in Argentina dà lavoro e reddito ai cartoneros, le persone simbolo del crac finanziario del 2003. I libri che sono arrivati d’oltreoceano, alla fine di un lungo percorso di preparazione, sono pezzi d’arte unici con copertine ricavate da cartone recuperato e comprato da venditori argentini. Historias de un manzano y de un tram enamorado, così è stata intitolata la prima pubblicazione, è un libro che contiene due racconti scritti da Simona e Chiara e tradotti da Simone, Jonathan, Cristina, Erwin, José, Milena, Claudia, alunni madrelingua spagnola. Le autrici, donando i diritti d’autore dei loro testi letterari, contribuiscono con un titolo in più al catalogo della casa editrice Eloisa Cartonera e possono dire che una loro «N opera dà una mano ai più poveri di quel paese. Il lavoro intellettuale e creativo di due ragazze è utile a persone in difficoltà dall’altra parte del mondo. Un dato che apre a ragionamenti sulla nostra realtà globale, spesso schiava del denaro e del profitto, ma che fa pensare al ruolo dei giovani nella scuola e nella società. Per terminare il progetto e poter approfondire gli spunti che la collaborazione con l’Argentina ha portato, sono servite le competenze di diversi professori. I docenti d’italiano hanno preparato gli alunni alla redazione di un racconto (quello di Simona ha anche vinto un premio letterario in un concorso scolastico), mentre il docente di spagnolo ha tessuto i rapporti con la casa editrice supervisionando inoltre la traduzione. Dal punto di vista didattico, la cooperazione con una realtà imprenditoriale d’oltreoceano e ispanofona fornisce numerosi spunti, sia a livello linguistico che culturale. Inoltre il contesto da cui nasce la casa editrice, con sede nel quartiere della Boca, offre un punto di vista particolare rispetto al tema della crisi economico-finanziaria mostrando una via creativa per uscirne. Si aprono così riflessioni su altri temi come l’ecologia, l’economia di giustizia, il valore dell’arte. Con la cultura si mangia, dunque e questo è un esempio piccolo, ma concreto. Il progetto si è ripetuto anche quest’anno. Sono nati altri due racconti per l’anno che viene. La prospettiva è di creare un libro per ragazzi con attività didattiche pensate dagli stessi alunni a partire dai testi in versione bilingue. Il nuovo lavoro si chiama Dida cuentos de casi viajes. È un’attività didattica in cui i docenti accompagnano i ragazzi, protagonisti del loro percorso di apprendimento, di imprenditorialità, verso una cittadinanza responsabile e capace di osservare un orizzonte internazionale e globale. I libri sono stati venduti per recuperare fondi a favore della scuola Ics Capponi alla fiera Fa’ la cosa giusta di Milano, dal 13 al 15 marzo. Abbiamo venduto quasi 60 copie e il successo è stato grande sia in termini di guadagno sia per i contatti e le collaborazioni che potrebbero nascere dato l’apprezzamento da parte di molti addetti ai lavori presenti in Fiera. Tomaso Zanda Docente della Scuola media di via Pescarenico Lo “Sport si fa in 5” ai nastri di partenza Da maggio a luglio feste e iniziative sportive in zona aperte a tutti Dopo sei mesi di lavoro, il Tavolo dello Sport, composto da 25 associazioni sportive e coordinato dal presidente della commissione Sport e Tempo libero del C.d.Z. 5 Roberto Repossi ha definito il programma degli eventi che sotto il nome “Lo Sport si da in 5”, si svolgeranno nella nostra zona fra maggio e ottobre 2015. Il programma dettagliato e ricco di ospiti verrà presentato a fine aprile e sarà disponibile prossimamente sul nuovo sito web delle Associazioni “Lo sport si fa in 5”, sul sito del Comune di Milano, del Consiglio di zona 5 e sui prossimi numeri di Milanosud. L’aspetto più importante emerso dai lavori del Tavolo è stata la partecipazione costante e attiva di molte associazioni che hanno collaborato alla realizzazione del programma e che con grande entusiasmo hanno individuato luoghi, modalità e date dove svolgere gli eventi. L’iniziativa partirà giovedì 7 maggio al Parco Ravizza con una giornata di sport dedicata a giovani e studenti e proseguirà domenica 14 giugno al centro sportivo Forza e Coraggio con la giornata “Sport e inclusione”, in collaborazione con il Comitato Italiano Paralimpico. Il 26/27 giugno sarà la volta di “Lo sport è solidarietà”, festa presso la casa Enzo Jannacci di viale Ortles. Sabato e dome- Vetri - Specchi - Cristalli - Vetrate incise e decorate Oggettistica - Arredamento - Box doccia Serramenti in alluminio Posa in opera anche grandi volumi Lun - Ven: 8.00 - 12.30, 14.00 - 18.30 Sab: 8.00 - 12.30 Via Isonzo 40/6 - Quinto Stampi - Rozzano (MI) Tel/fax: 028255309 email: [email protected] nica 11 e 12 luglio, al Parco delle Cascine Rosse, sarà la volta de la “Venti5” ore di sport e di una grande festa di quartiere. Il 26 e 27 settembre, presso il centro Asteria e il centro sportivo Carraro, sarà organizzata una due giorni di sport, cultura e incontri. Lo Sport di fa in 5 si concluderà il 10/11 ottobre con la festa “La zona scende in piazza”, che si svolgerà nell’area pedonale di piazza XXIV maggio e dintorni. Inoltre dal 10 giugno al 12 luglio tutti i giorni della settimana dalle 17 alle 19 nei parchi della zona si terranno tornei, e prove di calcio, basket, pallavolo e rugby aperte a tutti i ragazzi, coordinate da istruttori che la associazioni metteranno a disposizione e che verranno premiati durante la festa di luglio alle Cascine Rosse. Infine i primi giorni di giugno, in collaborazione con il Consiglio di zona dei ragazzi e alcuni oratori di Gratosoglio, si terranno due biciclettate nella zona. Tutte le iniziative saranno aperte alla cittadinanza che potrà collaborare, partecipare e provare gratuitamente le diverse discipline sportive che verranno proposte. G. T. 6 !$& ANNO XIX NUMERO 04 APRILE 2015 Il progetto è stato presentato nel febbraio scorso, alla presenza del governatore Maroni e della vicesindaco Ada Lucia De Cesaris “Riaprire i Navigli: nuova aria per Milano” Il tracciato va dalla Martesana alla Darsena, passando per Melchiorre Gioia e la Cerchia dei Navigli «È bello al mattino quando apri le finestre respirando l’aria fresca del Naviglio e l’odore dell’acqua che lava i giardini. Si sente fresco, una frescura ventenne». Con queste parole Alda Merini, la poetessa dei Navigli, descriveva quel che le si spalancava di fronte dalla sua casa sui Navigli milanesi. Oggi forse non è così per molti che abitano in quella stessa zona. Ma potrebbe essere diverso? Sì, potrebbe. E non tanto – o non solo – in quella parte di Milano ma anche, e soprattutto, nel resto della città. Questo è uno degli obiettivi dell’iniziativa lanciata da Roberto Biscardini, architetto, ex politico, presidente dall’associazione da lui creata “Riaprire i Navigli”. L’operazione a prima vista potrebbe sembrare irrealizzabile, per le difficoltà economiche e la conformazione attuale della nostra città. Ma secondo l’architetto non è così: lo ha annunciato il 23 febbraio scorso, presentando il suo libro sul tema, con accanto la vicesindaco Lucia De Cesaris e il governatore Roberto Maroni. Che si sono detti possibilisti. Allora, per fare chiarezza, abbiamo incontrato proprio Roberto Biscardini. Cosa si intende per riaprire i Navigli? L’architetto Biscardini afferma che questa è un’opera certamente nel segno della memoria e del passato ma, citando il noto archeologo Andrea Carandini, sostiene che il passato serve per progettare il futuro, e non per ripristinare ciò che non potrà mai più tornare. Dunque la riapertura dei Navigli è un’opera moderna, che vede l’acqua come forma di rigenerazione. L’acqua viene vista in un aspetto nuovo per Milano, ma non per i giovani d’oggi, che la possono già conoscere – in questo modo – nei loro viaggi: dal Nord al Sud America, fino alla penisola arabica e in molte parti del Nord Europa. L’acqua, dunque, come una risorsa: la chiave del cambiamento della città, il modo per costruire una nuova Milano. Inoltre, bisogna contare che sotto la Cerchia dei Navigli è previsto il passaggio della linea 4 della Metropolitana. In questo quadro il progetto è definito compatibile ed è, quindi, premessa per una riduzione del traffico senza causare problemi ai cittadini. Bisogna aggiungere che il percorso del Naviglio non andrà a occupare tutto lo spazio stradale oggi presente, ma solo una parte di esso. La circolazione dei mezzi stradali – almeno in una corsia – sarà garantita. Percorso e viabilità Il progetto prevede la riapertura dei Navigli dalla Cassina de’ Pom fino alla Darsena. Il percorso, lungo 8 km, sarebbe tutto da realizzare nella sezione storica del vecchio alveo del fiume. Quest’ultimo, dunque, dopo aver percorso via Melchiorre Gioia fino ad arrivare al Tumbun di San Marco, attraverserebbe tutta la cosiddetta “Cerchia dei Navigli” – costeggiando il lato interno della città – fino a raggiungere il suo bacino. E da lì continuerebbe il suo naturale cammino, lungo il Naviglio Pavese o il Grande. Un progetto che non può essere pensato senza modificare la città, la sua forma e la riorganizzazione della viabilità. Ma immaginando, anche, maggiori pedonalizzazioni e minor traffico. Infatti la circolazione delle macchine, e dei mezzi in generale, sarebbe sostenibile sulla cerchia parallela e più esterna a quella dei Navigli, nonché lungo la Cerchia dei Bastioni. Competenze e finanziamenti L’opera, come si è detto, della lunghezza di 8 km, ha un costo stimato di 150 milioni di euro paragonabile, dice Biscardini, al costo di meno di un km di metropolitana. Dunque, continua l’architetto, il costo in sé non è molto significativo, ma ciò che è davvero importante riguarda la qualità del progetto architettonico, visto che si entra nel centro storico cittadino. Ecco perché le competenze sono molteplici e saranno fondamentali la cooperazione e il coordinamento tra le istituzioni interessate: Regione Lombardia, Comune di Milano e Consorzio Villoresi. È molto probabile che l’associazione prepari nelle prossime settimane un accordo di programma sul quale tutti gli enti si impegnano a evidenziare le problematiche del progetto e a discuterle insieme. Criticità che potranno essere urbanistiche, idrauliche ma non fi- nanziarie. Biscardini, infatti, afferma che l’opera è autofinanziabile e non dovrà pesare sul sistema pubblico. Essa potrà essere sostenuta attraverso: project financing, cioè investitori privati; sottoscrizioni popolari e fondi europei. Infine, quest’intervento andrà a produrre ricchezza e, aggiunge il suo primo sostenitore, deve essere visto non come un’opera pubblica, e quindi un costo, ma un investimento che possa portare guadagno e maggiore qualità della vita. Non per nulla lo slogan dell’associazione è “ci guadagneremo tutti!”. Tempi e criteri di lavoro Si è calcolato che i tempi di realizzazione del progetto – una volta che i lavori avranno inizio – dureranno all’incirca sei anni e si divideranno verosimilmente in due blocchi. Il primo riguarderebbe via Melchiorre Gioia. Un tratto abbastanza semplice da realizzare, dato che l’acqua è presente nel suolo sottostante fino alla Conca dell’Incoronata, zona Porta Nuova. Il secondo blocco interesserebbe la Cerchia dei Navigli, dove andrebbe riaperto il vecchio alveo e costruito il Naviglio. In questo modo si potrebbe all’interno di Milano l’acqua dell’Adda , il suo paesaggio e, appunto, la sua “ frescura ventenne”. Per info sul progetto: www.riaprireinavigli.it Oreste Sorace Dagli Sforza a Napoleone, passando per Leonardo R Una stupenda immagine del 1901 di via Molino delle Armi. oberto Biscardini, classe ’47, è architetto e politico, ma anche professore universitario, da poco in pensione. È stato Senatore della Repubblica e per moltissimi anni Consigliere regionale della Lombardia. Ora è Consigliere comunale. Nel 2012 ha fondato l’associazione “Riaprire i Navigli”, con lo scopo apputo di promuovere la riapertura e la ricostruzione dei Navigli milanesi. La loro storia è molto antica e affascinante, e ha per protagonisti i principali personaggi che sono passati per Milano negli ultimi ottocento anni. Dal 1179, anno in cui si è deciso di scavare un canale che portasse l’acqua dal Ticino alla città, al XV secolo segnato da volti e nomi storici, come: Francesco Sforza, che fece trasformare la Martesana in Naviglio, e Leonardo da Vinci che, dopo lunghi lavori di ingegneria idraulica, permise la navigabilità e dunque il trasporto di merci e materiali. Passando per Napoleone, che completò la costruzione del Naviglio Pavese che arriva a Pavia. Per arrivare alla loro chiusura, iniziata nel 1929 – per decisione del governo centrale fascista, sulla spinta dei proprietari immobiliari del tempo ma senza consultare i cittadini – e conclusasi all’inizio degli anni ’60, con la definitiva copertura del tratto Melchiorre Gioia. Oggi, la riapertura potrebbe essere, invece, una straordinaria opportunità per la realizzazione di nuove attività, funzioni e un miglioramento delle qualità ambientali del capoluogo lombardo. Il progetto è presente anche sul libro pubblicato dall’associazione e il cui titolo è “Riaprire i Navigli! Per una nuova Milano. Visione, strategie, criteri”. Un vero e proprio racconto, non solo illustrato e ricco di immagini del passato, ma anche sul perché e sul come si devono e si possono riaprire i Navigli a Milano, nell’interesse di tutti i cittadini. La ricostruzione nella città di Milano, seppure per una lunghezza di soli 8 km, e nel loro alveo originario, rappresenta un investimento. Infatti, ripristina la rete storica di idraulica e navigabilità unitaria di oltre 140 km di navigli lombardi e permette il collegamento tra l’Adda e il Ticino. Dunque, la riattivazione del sistema di comunicazione d’acqua tra il lago di Como e il lago Maggiore. In questo modo, l’opera diventerebbe non più solo milanese ma regionale. O. S. STUDIO DI FISIOTERAPIA ' !$& ! % %% # "& % !$& % ANNO XIX NUMERO 04 APRILE 2015 7 ANNO XVII NUMERO 06 GIUGNO 2013 8 ANNO XIX NUMERO 04 APRILE 2015 Il Comitato pro borgo chiede attenzione per Chiaravalle Presentati alla stampa i problemi che affliggono il piccolo centro abitato intorno all’abbazia S abato 14 marzo il comitato dei cittadini pro borgo di Chiaravalle, ha incontrato i giornalisti di alcune testate. Obiettivo dell’incontro portare l’attenzione dei media sui molti problemi che affliggono questo luogo tanto bello. «Il borgo di Chiaravalle – ha affermato il consigliere di Zona Massimiliano Toscano (Gruppo misto) durante l’incontro - sorto intorno alla celebre abbazia, è artisticamente il più importante di Milano. Eppure, è il “quartiere’” più degradato, più trascurato dalle varie amministrazioni. Expo l’ha ufficialmente inserito fra i suoi itinerari, ma quello che i visitatori vedranno sparsi tra le vie e gli scorci saranno cumuli di rifiuti, corsi d’acqua mai ripuliti, strade sconnesse e angoli fatiscenti. L’incuria regna sovrana». Nel corso dell’incontro è stato presentato un video di Roberto Schena, che mostra, a tinte forti, le criticità presenti nel borgo. Le immagini del video raccontano, tra l’altro, della Vettabbia, le cui acque dopo aver ricevuto il trattamento dal Depuratore di Nosedo, tornano a essere considerate al pari di una discarica a cielo aperto; le sponde cedute nella zona degli orti abusivi; la ferrovia dismessa dal 2008, che potrebbe diventare una pista ciclo pedonale; il laghetto che, nonostante i numerosi esposti e reclami effettuati dai cittadini, rimane in attesa di bonifica. Vengono mostrate le numerose aree lungo la via San Bernardo in attesa di nuove costruzioni, come la Cascina Grangia, l’area della ex - carrozzeria e dintorni, del deposito bibite (ora in ricostruzione). I tralicci dell’alta tensione, tutt’attorno al borgo, che stridono con il paesaggio rurale. Anche la piazza del borgo, che ha visto un intervento di edilizio, l’apertura della locanda e nei prossimi giorni di un albergo, ma che attende un progetto con alberi e panchine, scomputo degli oneri di urbanizzazione legati alla ricostruzione della Cascina Gerola in via Sant’Arialdo. Importanti gli interventi dei privati in corso d’opera, che vengono spesso vanificati dall’inciviltà di quei pochi che tendono ad abbandonare rifiuti nei campi, per le strade, negli angoli più impensati di Chiaravalle. Andrea Calì, consigliere di Zona 5 (Nuovo polo per Milano), che ha più volte segnalato agli uffici di competenza i problemi di Chiaravalle, ha sottolineato durante l’incontro quanto è stato fatto in questi anni: «Sono stati effettuati interventi sulla viabilità in via Sant’Arialdo che hanno permesso il rallentamento della velocità tra il borgo e l’abbazia, attraverso dei dissuasori stradali, sono state più volte segnalate aree di degrado ad Amsa che ha provveduto a intervenire, è stato riqualificato uno spazio verde alle spalle della cosiddetta “piazzetta”, lungo il Cavo Taverna, con panchine e alberi, grazie all’intervento della Consigliera Lucia Audia. Si sa che molto resta da fare: occorrerà individuare competenze e responsabilità su ciascuno spazio per programmare gli interventi in modo efficace». Nell’autunno del 2012, inoltre, a seguito delle pressioni del presidente Aldo Ugliano e del consigliere del CdZ5 Raffaele Magnotta, unite alle interrogoazioni parlamentari di Emanuele Fiano, è stato istallato uno sportello bancomat presso l’ufficio postale del borgo. Tiziana Galvanini Lavori al sottopasso e sostituzione della passerella della Vettabbia Chiuso per ristrutturazione e manutenzione il sottopasso di via San Bernardo. I lavori dureranno circa una ventina di giorni e interesseranno anche la passerella sulla Vettabbia in via Sant’Arialdo, che verrà in un primo momento sostituita con un manufatto provvisorio, in attesa del posizionamento definitivo di una passerella nuova. Il tutto dovrebbe avvenire entro il mese di aprile. Mentre vi stiamo scrivendo, nel fine settimana, si sono introdotti all’interno del cantiere dei writer che hanno rinnovato le scritte appena cancellate, che dire? Servirà una pellicola anti-graffiti o uno spazio dove poter mettere finalmente alla prova l’essenza della propria creatività? Il Comune risponde L a vicesindaco e assessore all’Urbanistica Ada Lucia De Cesaris in merito all’accusa di aver abbandonato a se stessa Chiaravalle ha così risposto: «L’area che circonda la splendida Abbazia di Chiaravalle è stata oggetto in questi ultimi tre anni di numerosi interventi di riqualificazione e valorizzazione, grazie ai quali questa Amministrazione – ponendo fine a una lunga stagione di incuria e dimenticanza – ha riportato il territorio rurale cittadino al centro delle proprie politiche urbanistiche. Tra gli interventi posti in atto ricordiamo che è quasi conclusa la realizzazione del Parco della Vettabbia, che sarà inaugurato nel prossimo autunno: un’area di 100 ettari tra Nosedo e Chiaravalle dove verranno piantati oltre 30.800 nuovi alberi e verrà rivitalizzata la rete idrica di canali e rogge con il ripristino del fontanile di Macconago che consentirà la riattivazione del mulino di Chiaravalle. La Cascina San Bernardo è stata messa a bando e assegnata alla Società Umanitaria, che ne farà una fattoria con un frutteto con specie botaniche in via d’estinzione e un luogo di formazione culturale con laboratori artigianali e corsi di formazione. Casa Chiaravalle, una villa circondata da tanto verde agricolo e non, che rappresenta il più grande bene confiscato alla criminalità organizzata a Milano, è stata trasferita in concessione d’uso gratuito a un consorzio di cooperative e diventerà un pensionato per famiglie senza casa e un luogo per iniziative socioculturali di promozione della legalità. Anche la Cascina Gerola è stata sgomberata dagli occupanti abusivi e ripulita, ed è ora allo studio un progetto di ulteriore riqualificazione. Infine, in via San Bernardo aprirà a breve il nuovo giardino condiviso “Terra Rinata”». Un’iniziativa di Amsa per conferire i rifiuti “difficili” e pulizia straordinaria in vista di Expo Via Ripamonti 167 Non puoi andare in ricicleria? Vieni al Cam! Volontari Circolo Pd raccolgono 15 sacchi di spazzatura N ei punti di raccolta che indichiamo qui sotto si possono portare apparecchi elettrici ed elettronici di piccole dimensioni, pile, lampade a basso consumo e neon, oli vegetali e minerali, bombolette spray, cartucce e toner. Calendario da aprile a giugno: orario 8 – 12,30: in Piazza Pietro Frattini angolo via Bellini l’8 aprile, il 13 maggio e il 10 giugno; in via Voltri il 12 aprile e il 12 giugno; via San Domendico Savio 3 - entrata parco - il 27 aprile, il 25 maggio e il 22 giugno; V.le Enrico Martini 2 angolo P.le Corvetto il 28 aprile, 26 maggio e 23 giugno. Il calendario aggiornato e completo è disponibile anche su www.amsa.it o sull’app PULIamo. Amsa ha inoltre organizzato un ciclo di domeniche di pulizia straordinaria in 20 quartieri. Il progetto, condiviso con il Comune, è stato programmato in vista dell’inaugurazione ufficiale di Expo. Una serie di interventi aggiuntivi, rispetto ai regolari servizi di pulizia e spazzamento, effettuati da Amsa in città, dedicati ai quartieri più periferici di Milano. Saranno impiegati 56 operatori Amsa, per un totale di circa 1.600 ore di lavoro. Ecco il calendario degli interventi di pulizia previsti in aprile: 19 aprile: Ortica, Muggiano, Quinto Romano, Quarto Oggiaro, Stadera 26 aprile: Adriano, Lorenteggio, via Padova, Ponte Lambro, Selinunte. Gli interventi di pulizia straordinaria non si esauriranno nelle 5 giornate previste (iniziate l’8 marzo scorso): Amsa è infatti disponibile a supportare anche le iniziative locali organizzate dai comitati di quartiere e associazioni di cittadini. Quest’iniziativa rappresenta la prima fase del potenziamento dei servizi che Amsa ha previsto per far fronte al forte impatto dell’afflusso turistico AMBULATORIO MEDICO DENTISTICO S.A.S via F. Lassalle n. 5 - citofono 542 - 20142 MILANO (angolo via Medeghino MM2 Abbiategrasso) tel. 0289502680 - cell. 339 56 44 710 [email protected] D.S. Dott. Giovanni Pio Grampa Igiene orale e sbiancamento - conservativa chirurgia - impiantologia odontoiatria infantile - ortodonzia pediatrica e adulta anche con tecnica di allineatori sequenziali e invisibili protesi fissa ceramica e zirconia - protesi mobile con nuovo materiale biocompatibile senza ganci metallici piccola chirurgia estetica (filler acido ialuronico,ecc.) e problematiche della pelle (acne,nei,ecc.) sulle attività dell’Azienda durante i sei mesi dell’Esposizione Universale. Sempre in vista di Expo, sono in arrivo 106 nuovi automezzi Amsa (vedi foto a sinistra) e nuovi cestoni (foto sotto). “Con questo garantiremo il decoro della città per i visitatori e i milanesi”, ha detto l’assessore alla Mobilità e Ambiente Pierfrancesco Maran. Il 20% dei cestoni stradali per la raccolta dei rifiuti sarà sostituito con nuovi manufatti, mentre sul 54% verranno effettuati interventi di restyling straordinario. Saranno inoltre rinnovati graficamente con le creatività di A2a i 5.000 cestoni collocati nella aree verdi della città, così come le livree dei nuovi automezzi. Un grande rinnovamento finanziato dal Mir srl, società proprietaria dei cestoni dei rifiuti di Milano. G. T. Di Natascia Tosoni Segretaria circolo Pd Vigentino Tra sabato 14 marzo e 21 marzo, 20 volontari hanno aderito all’iniziativa lanciata dal Circolo PD Vigentino per ripulire lo spazio di via Ripamonti 167 (tra il distributore Eni e l’Ufficio Postale), diventato un immondezzaio pieno di rifiuti di ogni genere. Armati di pazienza e soprattutto di guanti, pale, scope, carriole, abbiamo riempito 15 sacchi che l’Amsa ha provveduto a ritirare e smaltire. La vecchia rete tutta “sgarrupata” è ora un ricordo, sostituita da una rete nuova e bella, acquistata a spese del Circolo Pd. InterpelLata dal Circolo, l’assessore all’Urbanistica Ada Lucia De Cesaris si è dichiarata disponibile a valutare un progetto di riqualificazione di quell’area oggi abbandonata, nell’ambito di scelte condivise con i cittadini. A volte bastano semplici gesti: non abbandonare rifiuti per strada, non riempire cestini con qualsiasi rifiuto, utilizzare bene la raccolta differenziata, segnalare all’Amsa situazioni critiche, ecc. Prendersi cura della città e di pezzi di quartiere è anche nostro compito, insieme ai cittadini e alle istituzioni. Il campo ex Colombo cambia volto Parte la raccolta di idee per trasformare l’area nel primo parco sportivo di Milano L’area di 20mila metri quadrati in via Cardellino, conosciuta come campo ex Colombo, sta per cambiare volto, dopo che per molto tempo è stata abbandonata a se stessa e diversi progetti di riqualificazione proposti ripetutamente sono naufragati. L’assessorato allo Sport del Comune ha realizzato un sito web - www.comune.milano.it/parcocolombo - dove chiunque potrà partecipare per segnalare, indicare, suggerire soluzioni e proporre interventi, per trasformare l’area nel primo parco sportivo di Milano, con un’area attrezzata e gratuita per tutti coloro che vogliono accedervi. Alla diffusione della raccolta di idee parteciperà anche la Gazzetta dello Sport , attraverso il proprio sito. G. B. 9 ANNO XVII NUMERO 06 GIUGNO 2013 ANNO XIX NUMERO 04 APRILE 2015 Gioco d’azzardo: presentato a Milano il nuovo decreto legge Il varo è previsto prima dell’estate, il Comune chiede al Governo che gli enti locali siano coinvolti nella redazione del provvedimento uolo dei Comuni, pubblicità, tutela dei minori: tutte sfaccettature di un tema ampio e complesso come il gioco d’azzardo. Un argomento sempre più presente nella vita dei cittadini e che richiede un intervento deciso da parte delle istituzioni. Se ne è parlato in occasione della presentazione del nuovo decreto legge sul gioco, che si è svolta lo scorso 16 marzo presso la Sala Cavallerizza del Teatro Litta. Il senatore Franco Mirabelli, membro della Commissione parlamentare antimafia, e il sottosegretario all’economia Pier Paolo Baretta, presenti all’incontro, hanno illustrato la proposta di decreto legge che dovrebbe essere approvata entro due/tre mesi, insieme alla delega per il riordino fiscale. L’obiettivo è costituire un testo unico di leggi che regolino il gioco d’azzardo e che siano di chiara ap- R plicazione in particolare per gli enti locali, che attualmente sono stati costretti a intervenire con un quadro normativo di riferimento tutt’altro che preciso. Proprio la questione del ruolo dei Comuni è stata esposta con decisione dal vicesindaco di Milano Ada Lucia De Cesaris, che ha sottolineato come di fatto siano gli enti locali in prima linea nell’affrontare i problemi del gioco d’azzardo. Il Comune, per esempio, è intervenuto come ha potuto in questi ultimi mesi, con la tanto dibattuta questione degli orari di apertura delle sale slot, e con il nuovo Pgt, che di fatto impedisce l’apertura di nuove sale slot e il rinnovo delle licenze per quelle esistenti. Ma senza una nuova normativa che preveda maggiori sistemi di controllo e prevenzione non è possibile intervenire efficacemente, ha precisato il vicesindaco, che poi ha concluso «Siamo e saremo in prima linea in questa battaglia, chiediamo quindi al governo di essere coinvolti come Comuni nella formazione della legge». In merito alla questione economica che ruota attorno al gioco d’azzardo, il sottosegretario Baretta ha assicurato che la priorità del decreto non è economica – come è stato per la legge Tremonti sul gioco varata ne 2003 e attualmente in vigore – ma sociale. Il sottosegretario ha spiegato che il governo è disposto anche a prevedere una diminuzione delle entrate, che ora ammonta a circa 8 miliardi l’anno (il volume totale delle giocate arriva a 80 miliardi ed è in continua crescita). Alice Bertola I contenuti in discussione L ’obiettivo principale del decreto legge sul gioco d’azzardo è la razionalizzazione e il controllo del fenomeno, con regole e controlli efficaci. Sono previste nuove regole per il possesso delle macchinette all’interno di locali: ce ne potrà essere una ogni sette metri quadri ma non potranno essere più di sei e non dovranno essere visibili dall’esterno. Sarà inasprita inoltre la normativa per l’istallazione di nuove slot nei locali. Si è dibattuto, inoltre, sul ruolo del gestore: secondo Barretta deve essere il primo a effettuare alcuni controlli, come la verifica della maggiore età del giocatore. La totale dere- sponsabilizzazione del gestore non sarà più ammissibile, anche se comunque il ruolo di prevenzione e controllo spetterà alle istituzioni. Intanto, nella stesura della legge di stabilità, è già stato istituito un fondo di 50 milioni di euro per la cura delle patologie connesse al gioco d’azzardo compulsivo. Infine quando il decreto verrà approvato, le slot machine a scheda esterna saranno progressivamente sostituite con le Vlt (Video lottery terminal), a giocata e vincita bassa: in questo modo il gioco viene inviato da un server centrale a cui tutte le macchinette saranno collegate e controllate. Esempi virtuosi: “La Messicana” di via Volvinio Il bar che dice no alle slot machine el bar del signor Ivan Baldi non ci sono slot machine. Ha aperto il bar “La Messicana” (prima che lo rilevasse aveva un altro nome), in via Volvinio 34, all’altezza della fermata del tram 15, lo scorso ottobre. Il cartello “No slot” è appeso, ben visibile, alla vetrata d’ingresso e non lascia dubbi circa l’opinione del proprietario sull’argomento. Un messaggio chiaro, semplice, diretto. In netta controtendenza rispetto alla stragrande maggioranza dei bar cittadini. «È vero con le macchinette avrei una fonte di guadagno facile – ci spiega Ivan – ma non sopporterei di vedere clienti buttare i propri soldi in quel modo». Una posizione coerente, che incide direttamente sulle tasche del giovane barista, che però sulla questione gioco d’azzardo dimostra di avere le idee molto chiare, perché infatti continua: «Sono favorevole alla battaglia del Comune contro le slot machine, nei momenti di crisi bisognerebbe far circolare il denaro di più, anziché usarlo per il gioco. Soprattutto visto che intorno al gioco d’azzardo continua Baldi - si possono creare situa- N zioni di delinquenza: chi ha contratto debiti, in alcune circostanze drammatiche, può commettere furti e diventare violento. Nel mio bar voglio un clima di serenità e amicizia». Il bar La Messicana dispone di una fornita tavalo calda e offre ai propri clienti un servizio wi-fi gratuito. A. B. Pasqua Pane di ricotta con salumi Non è Pasqua senza un pane speciale, accompagnato da formaggi e salumi. Per questa festività ciascuna regione d’Italia vanta un vero e proprio repertorio gastronomico, un trionfo di tradizioni culinarie portate in tavola in un mix di profumi e sapori davvero unico. Celebratelo assieme a noi con una ricetta semplice e molto gustosa. Ingredienti: 500 g di farina 0, 400 g di ricotta di pecora, 1 cucchiaino abbondante di sale, 1 cucchiaio di pepe macinato, 1 cucchiaio di semi d’anice, 1 cucchiaio scarso di zucchero, 1 cucchiaio e ½ di olio extravergine d’oliva, 2 uova, 25 g di lievito di birra fresco, scorza grattugiata di un limone bio, scorza grattugiata di 2 arance bio , salumi affettati a piacere. Realizzazione: 20 minuti + 1 ora e 30 minuti di lievitazione. Cottura: 1 ora. Preparazione: 1. Sciogliete il lievito di birra sbriciolato in poca acqua con un cucchiaino di zucchero preso dal totale a disposizione . 2. Lasciate riposare il composto fino a quando inizieranno a formarsi le bolle in superficie. 3. Riunite in una ciotola tutti gli altri ingredienti insieme col composto di lievito, acqua e zucchero. Iniziate a impastare fino a ottenere un impasto omogeneo, morbido ma non colloso. 4. Trasferite il composto in una ciotola capiente, copritelo con un foglio di pellicola per alimenti e fatelo lievitare al riparo da correnti d’aria. 5. Quando l’impasto avrà raddoppiato il suo volume riprendetelo dalla ciotola e lavoratelo velocemente sul piano di lavoro formando un filone. 6. Incidete la superficie del filone con dei tagli incrociati in modo da disegnare tanti rombi. 7. Lasciate lievitare per altri 30 min circa. 8. Spennellate il pane con un uovo leggermente sbattuto. 9. Scaldate il forno a 180°C e infornate per circa 1 ora. 10. Fate freddare il pane prima di tagliarlo in fette e servirlo con un assortimento di salumi. PS – Per ottenere un pane più morbido e spugnoso, mettete sul ripiano più basso del vostro forno un pentolino pieno d’acqua. Il vapore che si sprigionerà in cottura renderà la pasta più soffice. Anna Muzzana 10 ANNO XIX NUMERO 04 APRILE 2015 La pagina dell’Associazione a cura del GRUPPO CULTURA E TEMPO LIBERO Il 13 giugno saremo accompagnati da una guida Fai. Previsto anche un pranzo tipico Aperta la campagna di sottoscrizione 2015, sosteneteci! La gita al Castello della Manta Milanosud si fa e alla città di Saluzzo si farà sempre più social ari lettori, affezionati sostenitori dell’associazione, questo mese abbiamo due importanti novità da annunciare, che procedono lungo la stessa strada che da anni Milanosud percorre per dare voce alla periferia Sud e raccontare le vicende della città. C L’account Twitter Con grande soddisfazione informiamo i nostri lettori che è stato raggiunto il numero minimo di partecipanti. La gita si farà e invitiamo, chi fosse interessato, ad affrettarsi a prenotare gli ultimi posti disponibili. L’orario di partenza verrà comunicato sul numero del mese di maggio del nostro giornale. ilanosud propone ai soci e agli amici dell’associazione una gita di grande interesse, in uno dei territori più affascinanti del Nord Italia: il cuneese, Manta e il suo castello e Saluzzo. M Il ritrovo per i partecipanti è previsto per il 13 giugno, davanti alla sede di Milanosud – via Santa Teresa 2/A– e partenza di prima mattina per il castello della Manta nel cuneese con nostro bus. Arrivo a Manta presso la piazza del Municipio (piazza del Popolo) e ritrovo con uno studente universitario volontario Fai del progetto “Ciceroni per Manta” e visita guidata della Chiesa di Santa Maria del Monastero. Si prosegue poi a piedi per il castello, che si raggiunge dopo una passeggiata di circa 10/15 minuti, percorrendo via Castello ed è, per buona parte, in salita (è possibile prenotare in anticipo la navetta andata/ritorno o solo andata, a pagamento). Una volta arrivati, appuntamento con le guide Fai direttamente nel parco e visita guidata del Castello della Manta e dell’annessa Chiesa di Santa Maria del Rosario. La splendida corona delle Alpi Cozie, dominata dal massiccio del Mon- viso, fa da cornice a questo grande Castello che sorge negli immediati dintorni di Saluzzo (nella foto sopra), su una delle ridenti colline della valle Varaita. Il Castello della Manta, reso unico dagli splendidi affreschi tardogotici che ne decorano le sale, considerati fra i più importanti d’Europa, è un’affascinante fortezza medievale trasformata nei secoli in palazzo signorile dalla nobile famiglia dei Saluzzo della Manta, che ne mantenne la proprietà per oltre quattrocento anni. L’attuale fisionomia del complesso è infatti il risultato dei tanti ampliamenti e rimaneggiamenti operati nel corso dei secoli dai diversi discendenti della dinastia. Di particolare pregio è l’adiacente Chiesa di Santa Maria al Castello, di origine quattrocentesca. Terminata la visita, intorno alle ore 13, si prosegue in pullman per Saluzzo per il pranzo in ristorante tipico. Al termine del pranzo, ritrovo con le guide Fai e proseguimento per la visita guidata del centro storico di Saluzzo. Capitale di un marchesato per ben quattro secoli, il borgo di Saluzzo ha conservato pressoché intatto nelle soluzioni urbanistiche di fine ’400 il centro sto- rico, disteso a ventaglio sulla collina e in origine racchiuso da una duplice cerchia di mura. Sovrastato dall’imponente Castiglia, il borgo è tutto un susseguirsi di viuzze acciottolate, ripide gradinate, chiese ed eleganti palazzi nobiliari con logge e altane, raccolti attorno a giardini nascosti. Al termine della visita rientro a Milano Quote di partecipazione 80 euro; 75 euro per i soci di Milanosud. La quota comprende: Bus Gt de luxe, con accompagnatrice Milanosud, guida turistica a Manta e Saluzzo, ingressi al Castello di Manta, pranzo tipico piemontese al ristorante, assicurazione di viaggio. Prenotazioni e pagamento da effettuarsi entro giovedì 14 maggio. Per informazioni e prenotazione: rivolgersi in sede di Milanosud via S.Teresa 2/A il Lunedì mattina dalle 10 alle 12, il martedì e il giovedì dalle 17 alle 19 oppure telefonando al numero 02/84892068. Rossella & Emilia Convocazione assemblea ordinaria dei soci Il Consiglio Direttivo dell'Associazione, visto l'art.6 dello Statuto, convoca l'Assemblea ordinaria annuale dei Soci, che si terrà presso la sede dell'Associazione, via S. Teresa 2A Milano, in prima convocazione per le ore 5.30 di domenica 19 aprile 2015, ed occorrendo, in seconda convocazione per le ore 21.00 di lunedì 20 aprile 2015, sempre presso la sede dell'Associazione, per deliberare sul seguente ordine del giorno: 1) Relazione del Presidente. 2) Relazione del Direttore sulle prospettive del giornale. 3) Approvazione della bozza di Rendiconto economico 2014. 4) Approvazione del preventivo economico 2015. 5) Varie e d eventuali A norma di quanto previsto dall'art.4 dello Statuto, hanno diritto al voto i Soci che siano in regola con il pagamento della quota annuale, mentre, per i nuovi Soci, coloro che alla data di convocazione dell'Assemblea, siano stati ammessi a Libro Soci dal Consiglio Direttivo da almeno tre mesi. A norma dell'art. 6 dello Statuto ogni Socio non potrà detenere più di una delega. La prima è la creazione di un account Twitter - Milanosud (@milanosud5). Dell’importanza di comunicare sul web e dei vantaggi che ne derivano in quanto a immediatezza se ne è già parlato e da allora abbiamo costantemente incrementato la nostra presenza online; così, all’edizione cartacea è seguito un sito web e poi la sua trasformazione grazie a una veste dinamica, il canale Youtube e ancora un potenziamento degli interventi su Facebook (prossimo ai 1000 like), fino a raggiungere la pubblicazione quotidiana di post e notizie. Il tutto ci ha permesso di interloquire con voi più frequentemente e di avvicinarci maggiormente al territorio. Grazie a questi strumenti, alle possibilità che offrono e agli incessanti inviti alla partecipazione e alla cittadinanza attiva, l'auspicata “piazza virtuale” è stata realizzata. Abbiamo cercato di rendere Milanosud usufruibile al meglio, di fare in modo che ognuno potesse informarsi con lo strumento che predilige. L’edizione su carta, potete capire, resta comunque lo strumento principe con cui continuiamo e continueremo a lavorare. L’anteprima di alcune notizie o il loro rilancio online serviranno, secondo diversi possibili punti di vista, a placare l’attesa o aumentare la curiosità di leggere il giornale nel suo tradizionale formato. Anche nel capoluogo lombardo, affianco ai sostenitori dei tempi moderni, della tecnologia e di internet, c’è chi è legato all’odore della carta, al “piacere di sfogliare, stropicciare e sottolineare il giornale”, come la nostra Lea Miniutti ama ribadire ogni mese. Paypal e la campagna di sottoscrizione 2015 Il nostro giornale è frutto dell’impegno costante – dal 1997 – della redazione (ora anche di una redazione digitale), dei collaboratori e dei volontari. Negli ultimi anni, oltre a investire sul web – un passo obbligato - abbiamo aumentato il raggio di distribuzione, siamo cresciuti, con lo scopo di far crescere il volume di informazioni. Ci piace sapere che la nostra società, la nostra comunità sono ben informate, ci piace animare le discussioni, creare consapevolezza, raccontare le aggregazioni di quartiere e cittadine e concretizzarle. Ci piace fare formazione e creare opportunità, per i giovani e meno giovani. Lavoriamo infatti anche alla realizzazione di altre iniziative culturali: concorsi letterari, gite e visite guidate. Stiamo progettando un corso di formazione per aspiranti giornalisti e parteciperemo alla costruzione dell’Ecomuseo del Naviglio Pavese. “Tutte iniziative che hanno bisogno di essere sostenute. Crediamo che un contributo da parte dei nostri amici e lettori, all’associazione, anche simbolico, sia un gesto importante afferma il direttore di Milanosud Stefano Ferri -, che sancisce in modo concreto il riconoscimento del ruolo dell’informazione locale, anche in una città come Milano, e la funzione del nostro giornale in questo scenario. Una funzione a cui assolviamo con entusiasmo e passione ogni mese e che ci piace pensare sia… condivisa”. Per rendere ancora più semplice sostenerci, da marzo è possibile effettuare donazioni anche online, con carte di credito e prepagate, nella maniera più sicura grazie a Paypal. Basta visitare la pagina www.milanosud.it/sostieni-milanosud/ e cliccare sul bottone in basso “Donazione”, scegliendo poi liberamente la cifra ritenuta più adeguata. Quindi… Seguiteci, sosteneteci, twittateci! #milanosud #web #paypal #sempresulpezzo Federica De Melis Complimenti Piero! Il nostro editorialista premiato al Circolo della Stampa per 50 anni di professione Il 26 marzo scorso, presso il Circolo della Stampa, il nostro ex direttore Piero Pantucci è stato premiato dall’Ordine dei giornalisti della Lombardia per 50 anni di professione. Una carriera prestigiosa, che lo ha fatto apprezzare per le capacità, le conoscenze e la disponibilità. Noi come Milanosud abbiamo avuto il privilegio di averlo come direttore responsabile dal 1998 al 2009 e, adesso, ogni mese siamo orgogliosi di ospitare i suoi attesissimi editoriali. Appassionato di montagna e ottimo fondista, protagonista delle lotte sindacali in Rcs e a livello nazionale, Piero ha iniziato la professione giornalistica nel ‘62 a la Notte, assunto nel ’64 vi è rimasto fino ’73, occupandosi di sport, seguendo le competizioni nazionali e internazionali. Passato ad Amica ha poi lavorato all’Alto Adige di Bolzano, a Max, a Fit for Fun. Uscito dal gruppo Rcs nel ’97, ha lavorato per tre anni al service medico sanitario di Romano Asuni, altri tre a Dove come coordinatore delle rubriche, per poi passare a Yourself, come direttore. Alla professione giornalistica Piero ha affiancato l’attività di saggista, spesso insieme alle figlie Laura e Renata e alla moglie Pinuccia, trattando soprattutto argomenti di politica ed economia internazionale, come la questione palestinese, la guerra in Iraq o la globalizzazione. Attualmente sta lavorando a un enciclopedico dizionario della lingua italiana. Che dire, complimenti Piero! L’associazione Milanosud Le nostre convenzioni Ambulatorio Medico Dentistico Via Lassalle, 5 (Citof. 542) Milano sconto 10% Arredamenti Sala Via Volvinio 8 - Milano Carrozzeria Moro Via Lodovico il Moro 59/61 - Milano sconto 10% su manodopera Celi@chia - Food Prodotti dietetici In via Brioschi, 33 Milano sconto del 10% Centro Asteria Ass. Polisp. Dilettantistica P.zza F. 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Virgola viaggi Corso Colombo, 4 - Milano Sconti alla prenotazione Vetreria Galati Via Isonzo 40/6 - Milano Le convenzioni saranno applicate all’atto del pagamento, ai soci con la tessera in corso di validità e ai lettori di Milanosud presentando l’ultima edizione del giornale. Campagna di adesione 2015 11 ANNO XVII NUMERO 06 GIUGNO 2013 ANNO XIX NUMERO 04 APRILE 2015 RICEVIAMO Circolo dei Talenti e progettismo ono una cittadina di zona 5 e leggo sempre con molto interesse Milanosud. Scrivo questa lettera al giornale dopo aver letto un articolo sul numero di marzo, intitolato Welfare di tutti: si parte. Nell’articolo è descritto un progetto che sarà realizzato nella nostra zona con i fondi Cariplo e con il Comune capofila, che ha l’obiettivo di razionalizzare l’offerta di servizi. Si prevede inoltre di “aprire uno spazio territoriale” che avrà uno “sportello unico di accesso che orienta e accompagna ai servizi” e nel quale “convivranno attività sociali e produttive”, con “caffetteria, bottega, ritrovo”, per “valorizzare le risorse”, “rilanciare il protagonismo dei cittadini, promuovere reti sociali e di auto-aiuto informali”. Caffetteria, ritrovo, protagonismo… ho subito pensato al portico della Chiesa Rossa, dove vado abitualmente. Dove ci si dà appuntamento con amiche e amici per stare insieme intorno al cibo portato da casa o preso al Circolo dei talenti per pochi euro. Il Circolo è un luogo semplice, gestito da gente semplice, e forse per questo ci piace andarci. Ci sentiamo a casa. Ad unire le persone, dall’alba dell’umanità, sono il desco e il focolare. Cibo e fuoco: da sempre è così che le persone si incontrano e stringono relazioni, il nucleo primordiale della “coesione sociale”. Sotto i portici della Chiesa Rossa qualcuno ha organizzato un desco e un focolare poi ha detto: se volete organizzarvi per fare qualcosa, questo spazio è vostro, usatelo. Ed è accaduto che la gente lo usasse davvero. È stato fatto in modo rozzo, si potrebbe fare meglio e di più. Però la gente come me – gente che lavora altrove tutta la settimana, che non ha la villetta con giardino, che non può permettersi il ristorante - ha cominciato ad usare questo posto per stare con altre persone. Desco, focolare: troppo semplice, forse? Nel bagliore accecante portato da Expo, rischiamo di non vedere proprio quello che accade sotto i nostri occhi? Spero che non sia vero quello che si dice, cioè che il Circolo debba sloggiare per fare posto a uno sportello multiservizi con caffetteria e ritrovo. Non sono che un’utente di questo posto. Non faccio parte delle associazioni che hanno promosso a gennaio una petizione per far sì che il Circolo come l’abbiamo conosciuto non chiuda. Però l’ho firmata e sostenuta, per i motivi che ho appena detto. Vorrei che il Comune non buttasse via ciò che è accaduto sotto quel portico. Facciamo pure lo sportello, ma perché chiudere il Circolo? Come cittadina vicina al mondo dell’associazionismo e dei bandi sociali so bene come troppe volte i mega-progetti non nascano da reti pre-esistenti. I bandi innescano un processo forzato per cui la rete si forma solo per partecipare al bando stesso e prendere i soldi. S I progetti che non nascono da coesione sociale, neppure la creano. Chi ci rappresenta sembra invece affetto dal morbo del “progettismo”. È una strategia che premia il più forte, quell’ente cioè che può pagarsi l’esperto in progetti ma soprattutto l’avvocato e il commercialista. Con buona pace del desco, del focolare, della coesione sociale. Eleonora Cirant [email protected] Gentile Eleonora, grazie per la sua lettera, così piena di passione civile. Conosco bene il Circolo dei Talenti e la sua attività, e per entrare direttamente nel merito delle sue riflessioni, non vedo il circolo costretto ad andarsene per far posto allo sportello multifunzionale del Bando Welfare del Comune, come lei dice. Non è questo il caso. Le due cose sono ben distinte, non sono in alternativa. E soprattutto il Comune non avrebbe ragione alcuna di “far sloggiare il circolo”, se occupa il posto sulla base di un contratto valido, svolgendo attività utili al territorio. Ma come lei ben sa, esiste una questione cruciale, per cui il Comune ha obblighi di intervento, se i termini del contratto non vengono osservati la morosità non si risolve. Si cerca una mediazione, per salvaguardare il lavoro sociale che ha un valore riconosciuto e ha il pregio di nascere dall’impegno libero dei cittadini. Su questo fronte sono più che d’accordo, ma non condivido invece la sua opinione sui bandi e sulle conseguenti reti che eventualmente si formerebbero “per prendere soldi”: chi partecipa ai bandi si mette in gioco, accetta un giudizio che promuove o rinvia, passa attraverso un monitoraggio delle azioni, e il controllo dei risultati. E non credo che Cariplo o altri Enti erogatori siano così naif da fare sconti sulla qualità. Io credo che nel sociale ci sia spazio per tutti, formali ed informali, spontanei e organizzati, spazio per chi segue i bandi e chi rivendica una orgogliosa autonomia. Ma un lavoro di rete solido richiede una tessitura continua, tenace, condivisa per crescere in un confronto continuo nel tempo. Questa è almeno la mia esperienza. Personalmente ho seguito con passione il lavoro a Chiesa Rossa, sono rammaricata per l’impasse presente e siamo tutti impegnati a trovare il modo di guardare avanti. La ringrazio per la sua sincerità, le ho risposto sinceramente. Angela Lanzi Presidente Commissione Politiche sociali Consiglio di Zona 5 La poesia, quella vera, si può trovare anche al Gratosoglio lle sette del mattino del 17 dicembre scorso, quando sono uscita di casa era ancora scuro e anche il mio umore non era da meno: appuntamento in ospedale, un po’ di sonno e tanta tensione. Le strade erano animate: tir, automobili, camioncini, non credevo che a quell’ora ci fosse tanta gente in giro. Stava per iniziare una giornata fredda e splendida, e il cielo terso si colorava a mano a mano di rosa e arancio. La nebbiolina azzurra che restava sull’erba rendeva magico e arcano lo spettacolo dei rari alberi rinsecchiti e dei capannoni sparsi che si vedevano in controluce e A assumevano un aspetto perfino romantico. Non era un panorama di quelli che compaiono nelle agenzie di viaggi, eppure, immersa in quei colori meravigliosi, mi sono sentita inondare il cuore di un calore e di un’allegria che mi hanno fatto dimenticare la tensione e la paura. Niente di male poteva succedermi in una giornata così bella. Questo mi fa pensare che la poesia, quella vera, quella che ti addolcisce il cuore e ti rende migliore la vita, si può trovare anche in un angolo sperduto della periferia sud di Milano, nel tanto vituperato Gratosoglio. Gabriella Cataldo Lupo Consigliere a Londra aro Milanosud, quando ho letto "Consigliere di Zona 5 residente a... Londra!" apparso su Milanosud di marzo pag.6, ho pensato si alludesse, in tono ironico, al particolare abbigliamento da Lord inglese di qualche consigliere, ma ahimè, leggendo ho capito che si tratta di cosa più seria. Cito dal pezzo: “Il 25 settembre 2014, il Consigliere di Zona 5 dell'Italia dei Valori, Bruno Pioli, ha rassegnato le dimissioni e l'assegnazione del seggio vacante è stata attribuita al signor Carlo Erminio Maria Di Lucia, sempre di Italia dei Valori” E fin qui tutto in regola, se non per il fatto che il nuovo Consigliere non abita né in Zona 5 né in altra zona di Milano ma, ho capito bene! È residente a Londra! Lo so che la legge lo consente, quindi il Comune di Milano paga le trasferte al Consigliere ad ogni convocazione del Consiglio di Zona. A parte la mia riflessione sullo spreco di denaro, la C mia è un'ulteriore riflessione sull'efficacia e sull'apporto che può dare alla Zona 5 un consigliere che vive a Londra. Mi piacerebbe chiedere, al consigliere, come riesca a intervenire sui reali problemi del Gratosoglio, dello Stadera o del Vigentino se non vive in questa città. E, infine, quante volte riesce a partecipare alle riunioni del Consiglio. Così lo spreco è doppio: il denaro per la trasferta e il gettone, e l'impoverimento della giunta. Mi scuso con il signor Di Lucia, ma il suo caso mi dà occasione per fare un appello ai partiti tutti: se vogliono ri-meritarsi la fiducia dei cittadini, dovrebbero mettere mano a questa legge alquanto bizzarra, ed evitare di presentare nelle istituzioni propri candidati di cui si sa in partenza che il loro contributo sarà inefficace. Grazie per l'ascolto. Un desolato saluto. Lettera firmata 12 ANNO XIX NUMERO 04 APRILE 2015 Emily Dickinson Un libro sul filo dei ricordi Tita Matita è una bambina cresciuta in una famiglia davvero unica, in cui era normale esprimersi in poesia, e scrivere versi era un gioco condiviso da papà, zie, fratelli, nonni, prozie… Quella bambina è cresciuta, è diventata una donna, si è dedicata ad altri bambini come insegnante, ha conosciuto l’amore, è diventata mamma di Enrico suo unico amato figlio. Il libro narra di questo e di altri doni che ha avuto dalla vita, doni che l’hanno preparata a vincere la sua più grande sfida. Maria Teresa Mosconi è l’autrice di questo agile, intenso libro, che lega sul filo dei ricordi il suo passato al presente e al futuro… Le prime pagine sono occupate dai racconti recenti. “Scrivendo a Enrico – esordisce – mi è nata dentro la voglia di un cammino a ritroso, con cui raccontare la vita sin dalla più tenera età. E quante sorprese già in questo viaggio della memoria…” È un raccontare lieve, il suo, di affetti, di infanzia spensierata, della sua famiglia, dalle nonne ai genitori, fratelli, zii, cugini, amiche, senza scordare la storia del bizzarro vezzeggiativo TitaMatita. E non dimentica i ragazzi e le ragazze de “I Mille Volti” il gruppo nato sull’onda della scrittura da lei guidato. E poi Enrico, che occupa lo spazio più importante nella sua vita, sempre presente nelle sue narrazioni. Episodi e frammenti di vita vissuta riemergono tra queste pagine, e volti e luoghi e dialoghi si sovrappongono in un turbinio di emozioni: emerge dai racconti la sua gratitudine nei confronti della vita e la sua fede negli altri. Enrico non c’è più, e nelle ultime pagine del libro Maria Teresa scrive ancora “Caro Enrico, questa volta ti ricordo in un modo tutto particolare. Nei libri precedenti – e non sono stati pochi – ho narrato della nostra speciale comunicazione, del tuo essere poeta, della tua amicizia col gruppo “I Mille Volti” , del tuo allontanarti per sempre da noi… e infine di quel soffio di luce che tu ci ritorni in modo magicamente inspiegabile”. E, come scrive Duccio Demetrio, cultore di memorie e biografie, “La memoria ha bisogno di essere aiutata a non abbandonarci quando se ne comprenda il valore essenziale, il nesso inevitabile con il nostro presente e futuro”. Titamatita MariaTeresa Mosconi Archivio Dedalus Edizioni, pp. 57; 10 euro. Maria Teresa Mosconi ha pubblicato varie raccolte di prosa e poesia, tra cui “Dal silenzio una voce” ExCogita editore, 2011 e “Un soffio di luce” Archivio Dedalus Edizioni, 2013, libro che raccoglie l’esperienza de “I Mille Volti”. www.dedaluspoemvideo.it Lea Miniutti Tisane disintossicanti per le vostre “pulizie di primavera” Con l’arrivo della bella stagione, il gesto di attenzione migliore che potete avere nei confronti del vostro corpo è quello di “ripulirlo”. E dunque via libera alle tisane disintossicanti con Tarassaco, Carciofo, Cardo, Bardana da prendere al mattino a digiuno, prima della colazione che sarà buona se completa di frutta e noci o mandorle. L’inverno con le influenze e i lauti pranzi ha lasciato tracce e scorie. Dunque come di solito fate pulizie di primavera in casa, fatele anche nel vostro corpo. E se volete osare di più, organizzate una giornata di digiuno da dolci, carne, pesce e formaggi. Solo riso integrale o pasta integrale e verdure con frutta e frutta secca. Tanta acqua fresca, almeno un litro e mezzo. Vi sentirete più leggeri, anche nel pensiero. Le occasioni per divulgare tutto quel che entra in contatto col mondo naturale, e in particolare tutto quel che riguarda le Piante Officinali, sono rare. Approfitto perciò di questo spazio per ringraziare la Biblioteca Chiesa Rossa e il suo direttore, Pasquale La Torre, per aver dato l’opportunità a me e alle ragazze che fanno parte dell’Associazione Streghe Verdi di parlare per quattro lunedì proprio di Piante Officinali. Le conferenze, tutte molto affollate, sono state seguite da un pubblico attento ed entusiasta. ! $ # ! 43974 1+ '11+7-/+ )/ '/:9' 1' 7499' *+1 "'1+ di Anna Muzzana & Occasioni come queste devono moltiplicarsi in Zona 5, per far conoscere ai giovani l’immenso patrimonio che il nostro territorio possiede e noi, come generazione degli anni ‘50-‘60, abbiamo il compito di raccogliere la conoscenza dalle generazioni precedenti – nonni e bisnonni – e fare in modo che diventino cultura per le nuove generazioni. Altrimenti andrà tutto perduto, affolleremo le farmacie (neanche le erboristerie) per chiedere erbe in flaconi di plastica senza sapere cosa stiamo assumendo. Per continuare questo nostro lavoro, che facciamo con grande passione, per aprile e maggio stiamo organizzando, nei fine settimana, uscite sul territorio per riconoscere le Piante Officinali e raccoglierle nel modo più corretto. È un momento di condivisione molto bello, dove si possono fare domande, verificare la propria conoscenza sul campo e confrontarsi con altre persone che nutrono gli stessi interessi e passioni. Chi vuole partecipare, per avere informazioni e aderire, basta che ci contatti (sotto, gli indirizzi mail). Intanto, buona primavera a tutti! Paola Grilli, Naturopata [email protected] [email protected] Paura individuale e paure collettive «Non c’è un sentimento che cresca più rigoglioso della paura e saremmo ben poca cosa senza le paure che abbiamo patito. Le nostre paure non vanno mai perdute, anche se i loro nascondigli sono misteriosi». Credo che la bellissima frase di Elias Canetti riesca a cogliere il senso assoluto della paura nella vita dell’uomo, la sua importanza nel determinarne il tipo di esistenza e le sue radici legate in modo indissolubile con l’età dell’infanzia, perché ciò che è avvenuto nella nostra vita durante l’infanzia è destinato a rimanere il nodo intorno a cui si sviluppa la vita futura. Abbiamo paura di ciò che in qualche modo abbiamo vissuto più o meno direttamente e consapevolmente nel primo periodo della nostra esistenza, tra queste la paura della morte è la più grande e, a mio parere, la sola vera paura dell’uomo, perché è il solo avvenimento dopo la nascita di cui non conosciamo nulla. Nascendo, lasciamo il sicuro grembo materno per la luce abbagliante del mondo e durante la nostra infanzia ci accade via via di chiudere un periodo della nostra esistenza per aprire quello successivo; anche questo significa un po’ morire, perché ogni giorno muore una parte di noi e una nuova ne nasce. Paura della morte significa paura della fine di qualcosa, paura di perdere qualcuno o di perdere se stessi, paura di ciò che non si può dire perché non si conosce. La paura è quindi una voce che ereditiamo dal passato spesso senza rendercene conto. È così che con alcune paure, quelle che abbiamo imparato a riconoscere, riusciamo a convivere, di altre invece non conosciamo nemmeno la causa e sono queste, quelle del tutto irrazionali, che ci fanno soffrire sicuramente di più. Ci assalgono all’improvviso e ci trovano assolutamente im- preparati ad affrontarle. Allora veniamo colti da crisi di ansia e panico e ci sentiamo in balia di nemici sconosciuti. Viviamo in attesa timorosa e persistente di eventi infausti e il continuo stato di allerta suscita in noi emozioni che interferiscono con la percezione e con la valutazione degli eventi. Abbiamo bisogno di continue rassicurazioni e spesso dipendiamo psicologicamente da altri. Non di rado questa condizione si traduce in uno stile di vita timoroso e rinunciatario, all’insegna del pessimismo. Spesso però le paure derivanti da questo stato d’animo riescono a governare la nostra vita tanto quanto le altre, perché diventano parte del nostro carattere e della nostra personalità. A volte capita di ereditare le paure da altri, dai nostri genitori o da chi ci è stato particolarmente vicino durante l’infanzia e di trovarsi a convivere con paure che non sarebbero state nostre se qualcuno non ce le avesse inculcate. Una paura di altri si tramanda a noi così come si tramanda la conoscenza e lo stesso processo si realizza per le paure collettive. Le paure della massa sono in fondo molto simili a quelle dell’individuo: la paure delle malattie, delle guerre, dei disastri ambientali, l’incubo dell’estinzione nucleare sono forse collettive, ma in fondo riguardano la sola vera paura dell’uomo singolo, cioè quella della propria estinzione. Ma se c’è una cosa che potrebbe aiutare l’uomo a convivere con le proprie paure è cercare di arrivare a conoscerle, perché conoscerle significa soprattutto conoscere se stessi e i propri limiti. Ricordiamo, come dice Shakespeare, che l’uomo che ha paura è «come l’uccello che è stato invischiato in un cespuglio e prende a dubitare, con ali tremanti, d’ogni cespuglio che vede». + '11+7-/+ 8434 :3' 7+'=/43+ *+1 8/89+2' /22:3/9'7/4 2'1'99/+ 6:'1/ )':8'9' *' 8489'3=+ /334):+ )./'2'9+ '11+7-+3/ ).+ C.'149+7'5/' 5:@ '/:9'7+ )4397/(:+3*4 '11' 7/*:=/43+ 3+1 )'84 *+11+ 5+7843+ '11+7-/).+ 574;4)'34 :3' 7+' *+1 )4754 1/ '11+7-+3/ 8+ /3'1'9/ ;/+ 7+85/7'947/+ *+11C/3,/'22'=/43+ *+11+ =/43+ +8')+7('9' 5488434 574;4)'7+ :3 '99'))4 *C'82' ' )':8' *+1 7+ C.'149+7'5/' ? :3 97'99'2+394 +897+2'2+39+ (+3+,/)4 897/3-/2+394 *+11+ ;/+ 7+85/7'947/+ + *+11C':2+394 *+11' 5+7 / 5'=/+39/ )43 '82' -7'=/+ '11C'=/43+ 6:'39/9> */ 2:)4 3+/ 541243/ #7' 1+ 5/A )42:3/ 2' */ 57/2';+7' 7/)47*/'24 6:+11+ 7/-:'7 *+-1/ '+74841 8'1/3/ 1'99/+ '11+7-/).+ ! *'39/ / 5411/3/ /3,'99/ 1' ,/47/9:7' *+11+ 5/'39+ 97'8,472' :3 8+251/)+ 7',,7+**47+ 5:@ +88+7+ 8+-:/94 *' 1' 57/2';+7' 3+11' 89'-/43+ *+/ 7',,7+**47/ + *+11+ '1 "5+884 (743)./9+ ).+ 5:@ *:7'7+ ,/34 ' 6:'1).+ 1+7-/+ 574(1+2/ *' ',,7439'7+ 8:(/94 )43 /39+7;+39/ 57+ 97' / ,:2' ;+39/;/ + 8+ 5488/(/1+ + ):7'9/;/ 9:99/ '1 3'9:7'1+ +-1/ 8+99/2'3' ' (743)./9+ )743/)' ? )42:3+ 8/? 488+7;'94 :3 349+;41+ *+11+ 947/ (743)./9+ 1C.'149+7'5/' ' :3' +1 )'84 *+11' 5479' :19/2/ '33/ ':2+394 5411/348/ )/4? 1+ ,472+ '11+7-/).+ *4;:9+ '/ 5411/3/ ).+ 2/-1/47+ ,:3=/43+ *+/ 541243/ 7/*:)+3*4 1' 9488+ # " ! 8/ 2'3/,+89'34 3+/ 5+7/4*/ 97' -+33'/4 + '57/1+ + */ C.'149+7'5/' 2/-1/47' / 8/3942/ *+11' 8/3:8/9+ 97'2/9+ 6:+11+ *' 85+)/+ +7(')++ ' ,/47/9:7' +89/;' )42+ 1C'2 1C+1/2/3'=/43+ *+/ (14))./ )4397/(:+3*4 '11' 7/*:=/43+ (748/' + 1' 5'7/9'7/' +88+7+ /3 6:+894 )'84 1' 7/85489' '/ + '11' 1474 5:7/,/)'=/43+ *+/ 8+3/ 5'7'3'8'1/ C '149+7'5/' 5:@ !! # 34897/ (/84-3/ D :3 2+94*4 343 /3;'8/;4 24194 8+2 1/ '+74841 8'1/3/ .'334 +,,+99/ (+3+,/)/ )7+'3*4 :3 51/)+ ).+ 57+;+*+ *' :3 1'94 1C/3'1'=/43+ 5+7 1+ ;/+ 7+ 85/7'947/+ */ '+74841 8'1/3/ ' 8+))4 + *'11C'1974 /1 '2(/+39+ 8,';47+;41+ '11' 5741/,+7'=/43+ ('99+7/)' )439'994 )43 1' 5+11+ 1 97'99'2+394 *:7' 2/3:9/ *: 1/3/)' 7'39+ / 6:'1/ 2/)743/=='9' 1 3,4 + 57+349'=/43/ 8/ /3'1' :3' *48+ */ 8'1+ *+1 8'1+ /1'34 85+)/'1/89/ 97'99'2+394 )41 8'1+ ? 949'12+39+ 3'9:7'1+ 5+7 6:+894 /3 '149+7'5/' 1C:3/)' "9'3=' *+1 "'1+ )+79/,/)'9' *'1 ? 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Alla domanda sull’afflusso dei visitatori, gli organizzatori hanno però risposto con un tiepido e insoddisfacente “discreto”. Eppure Bonatti è stato tra i più validi e originali esploratori del globo terrestre, oltre che uno dei più grandi alpinisti di sempre. Un italiano eccellente, coetaneo di Folco Quilici (sono nati entrambi nel 1930), anch’egli grande esploratore, documentarista, regista storico e giornalista. Ma, a differenza di quest’ultimo, che ha meritatamente collezionato innumerevoli premi e benemerenze, i riconoscimenti a Walter sono sempre stati scarsi. Strano destino di un solitario amante della vita e della natura, che per 50 anni ha difeso strenuamente le sue verità contro ipocrisie e maldicenze. L’infanzia Bonatti nasce a Bergamo il 22 giugno 1930 da Angelo e Tina. Pur conoscendo l’imperioso divieto del regime fascista per i nomi stranieri, gli viene ugualmente imposto il nome di Walter, con la “W” che padre e figlio difenderanno fino alla caduta del fascismo. Sempre a causa del conclamato antifascismo, Angelo Bonatti perde una piccola attività commerciale. La famigliola sarà sostentata solo in parte dalla madre; il padre troverà piccoli lavori saltuari lontano da Bergamo e il piccolo Walter andrà ad abitare con zii, cugini e nonna paterna in campagna, vicino a Cortemaggiore e al Po. È così che scopre che la solitudine è il suo rifugio prediletto per leggere e fantasticare sui libri di Salgari, London, Defoe, Melville, Conan Doyle ed Hemingway. Nel 1939 la famiglia si trasferisce a Monza dove Walter frequenterà le scuole medie e, conseguita la licenza, per aiutare la famiglia cercherà un impiego presso un amico che vende materiale ferroso all’ingrosso; verso la fine del 1949 verrà assunto alla Falck come manovale. L’attività sportiva Inizia a frequentare la montagna nel 1946 presso la Società “Forti e Liberi”. È l’occasione per cominciare a frequentare i sentieri della Grigna e del Resegone scoprendo così la sua vera vocazione per la montagna e l’arrampicata. Nel 1948 entra a far parte del Gruppo alpinistico monzese “Pell e Oss” dove incontra amici con i quali compirà un intenso percorso di vita fatto di vittoriose scalate, ma anche di sconfitte e delusioni. Del gruppo “Pell e Oss” fanno parte, oltre a Bonatti, Andrea Oggioni, Josve Aiazzi, Alini Baldassarre, Walter Paganin, Demo Martinelli (marito dell’autrice dell’articolo NdR), Emilio Villa, Gaetano Maggioni, Felice Battaglia, Carluccio Casati e una schiera di tanti altri giovani. I primi nominati sono coloro che hanno affrontato difficoltà, in scalata, di 6° e 6° grado superiore, considerate allora le difficoltà più ambite per un rocciatore che avesse voluto diventare “guida alpina” o accademico del Cai (Club Alpino Italiano). Saranno questi i riconoscimenti attribuiti a Walter Bonatti. L’alpinista è, per sua vocazione, un po’ misantropo e solitario, difficile capirlo. Lo capisce chi, amante della montagna, ha avuto la fortuna di conoscere Walter e chi scrive questa fortuna l’ha avuta, anche se per un periodo molto breve. Erano gli anni 50. Finalmente quei giovani potevano considerare la montagna la meta delle escursioni domenicali, delle arrampicate su facili o più impegnative pareti rocciose, potevano riunirsi nei rifugi in allegra e cameratesca compagnia. Non più la montagna delle bande partigiane che nei suoi boschi e anfratti si nascondevano e tramavano contro il comune nemico nazifascista. Il costo di questa vacanza era solo quello del biglietto del treno accelerato che partiva verso le 4,30 dalla Stazione Centrale di Milano e raggiungeva Lecco toccando quasi tutte le stazioncine intermedie. Al Pian dei Resinelli si arrivava, da Laorca, attraverso la Val Calolden la cui ascesa consentiva di rafforzare i muscoli delle gambe. I rifugi del Pian dei Resinelli erano le basi dalle quali partivano i rocciatori verso quella palestra naturale che era la Grigna. Walter era dotato di un intuito speciale che gli indicava l’appiglio più facile per raggiungere la vetta, ma anche di potenza fisica sebbene all’apparenza fosse magrolino ma con bicipiti d’acciaio e polpastrelli prensili come ventose. Sulla terrazza dell’Albergo “Italia”, al Pian dei Resinelli, il sabato sera si ballava al suono di uno sgangherato grammofono, ma tanto bastava per stare in allegria. Anche Walter frequentava la terrazza dell’Albergo Italia, ma se ne stava in disparte discutendo con gli amici del gruppo “Pell e Oss”: Walter, Andrea, Demo, Felice e pochi altri. Aveva capelli e occhi nerissimi, scintillanti e acuti; molte ragazzine cercavano di attirare la sua attenzione, ma lui neanche le vedeva; era ormai considerato, negli anni ’50, un fenomeno avendo già affrontato pareti difficili, specie sulle Dolomiti. Le guglie della Grigna le aveva scalate quasi tutte: la Guglia Angelina, i Magnaghi, il Fungo, il Campaniletto... “Caso K2”: le accuse e la verità tardiva Saltando il periodo pur glorioso della Grigna e di altre notevoli imprese, ritroviamo Walter, nel 1954, convocato dal geologo Ardito Desio per far parte della spedizione alla conquista del K2, la seconda montagna più alta del mondo, dopo l’Everest. La selezione per la squadra è durissima: prove cliniche e termiche di resistenza, capacità di acclimatamento in atmosfere rarefatte e inoltre una clausola, il cui rispetto avrebbe portato notevole danno a Walter, in altre parole l’obbligo, per tre anni, di assoluto riserbo sui contenuti e lo svolgimento della spedizione, nessuna intervista e nessuna pubblicazione sarebbero state possibili per i singoli su quanto accaduto fra la coppia Bonatti/Mahdi (portatori delle bombole d’ossigeno fino all’ultimo campo) e i prescelti per giungere in vetta, Compagnoni e Lacedelli. Spazio e tempo non ci consentono di approfondire questo aspetto. Diremo solo che Bonatti fu accusato da Compagnoni e Lacedelli di non aver consegnato le bombole tanto che avrebbero raggiunto la vetta senza ossigeno. Come da accordi, le bombole furono lasciate in un certo punto dell’ultimo campo, circostanza ripetutamente negata sia da Compagnoni che da Lacedelli. Dopo anni di polemiche, accuse e smentite, nel 1993 un medico australiano, Robert Marshall, in una rivista trova due foto scattate in vetta al K2 nelle quali si vede Compagnoni con la maschera per l’ossigeno e Lacedelli con un contorno di brina sul volto, segno evidente della maschera appena tolta. Solo nel 2004 il Cai promuoverà una Commissione che riconoscerà ufficialmente il ruolo di Bonatti e la veridicità della sua versione, riconoscimento in ritardo di 50 anni dopo inaudite sofferenze morali per Walter. Egli dichiarerà: «Non mi interessa parlare della notte che cambiò la mia vita, che ha reso il mio carattere per sempre sospettoso e diffidente… Sapevo cos’era la cattiveria, ma ignoravo l’infamia…, ero io la carogna, non loro che avevano mentito… sono finito sul banco degli accusati;… Sul K2 quella notte io sono quasi morto, ma quello che mi ha ucciso è questo mezzo secolo di menzogna». Nel 2004 il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi conferisce a Walter Bonatti il titolo di Cavaliere di Gran Croce. Recatosi alla cerimonia di premiazione scopre di essere stato premiato unitamente ad Achille Compagnoni. Offeso per essere stato accumunato a Compagnoni del quale, ovviamente, aveva una pessima opinione, con lettera al Segretario Generale della Presidenza della Repubblica, restituisce l’onoreficienza. La tragedia del Monte Bianco Nel luglio del 1961, con Oggioni e Gallieni (i compagni dei “Pell e Oss” che gli avevano sempre dimostrato fiducia e solidarietà) tenta la scalata del Pilone Centrale del Freney, sul Monte Bianco. Lungo il percorso incontra una cordata francese alla quale si unirà. Una violenta tempesta di neve li blocca, in parete, per una settimana a soli 100 metri dalla cima. Dall’impresa ne usciranno vivi solo Bonatti, Gallieni e Mazeaud. I “Pell e Oss” tutti piangono la perdita del caro Andrea Oggioni, compagno di tante ascensioni al limite del possibile. Anche in quell’occasione i giornali si scatenarono contro Bonatti che aveva osato troppo trascinando nell’avventura gli amici di sempre. suno gli insegna a scrivere eppure i suoi racconti trasmettono emozioni irripetibili. La vita con Rossana Bonatti ha sempre mantenuto molto riservata la sua vita privata. Sappiamo che si sposa, nel 1972 con Giulia Carron-Ceva dalla quale divorzia nel 1979. L’unione vera, quella che cementa due anime e le consolida in un unico pensiero, in un’unica azione, è quella con l’attrice Rossana Podestà, già moglie di Marco Vicario, regista. Rossana sarà la sua compagna di avventure nel mondo, lo accompagnerà in escursioni anche pericolose e difficili, lo asseconderà a volte con riluttanza. Durante una delle ultime escursioni, Rossana si accorge di un’ombra sul volto del suo amato, forse stanchezza, forse l’età non più giovane? No, Walter è ammalato, ha un tumore al pancreas incurabile, questa la diagnosi all’ospedale Gemelli di Roma. Quando il male peggiora e il dolore si fa insopportabile, dall’Argentario dove risiedono, Walter e Rossana tornano a Roma, dal professore che lo aveva in cura. Questi dice che non vi è camera disponibile neppure fra i “solventi” dove i malati terminali non sono curati bene come in corsia! Ma in corsia l’accesso a Rossana, fuori orario, è negato, perché “non parente stretta”! Il professore suggerisce di portarlo a casa, ma Walter sta morendo, sta male, non respira; viene trasferito in una lussuosa clinica in condizioni estreme. Muore la notte stessa, 14 settembre 2011. Il mondo perde così un dei suoi più valorosi e validi testimoni della meravigliosa e incredibile natura terrestre. Rossana Podestà lo seguirà il 10 dicembre 2013. Pinuccia Cossu In giro per il mondo A poco a poco le Alpi furono abbandonate e, a 35 anni, Walter tenta altri cimenti cogliendo l’opportunità che gli offriva il settimanale Epoca e concludendo la propria carriera di scalatore estremo. Dirà: «Ero un inviato particolare di Epoca, in quanto non andavo in giro per il mondo a eseguire ciò che il giornale aveva stabilito, ero io a inventarmi gli argomenti che nascevano sull’onda dei miei sogni». Gira così il mondo: dalla Patagonia all’Australia, dall’estremo Nord all’estremo Sud, dai deserti infuocati alle zone più fredde e inospitali della terra. Autodidatta in tutto, nessuno gli insegna a fotografare eppure le sue foto sono tra le più belle, nes- Cile, Isola di Pasqua, 1969 ' !$& ! % %% # "& % !$& % 14 ANNO XIX NUMERO 04 APRILE 2015 Le iniziative delle biblioteche di zona La Resistenza nei nostri quartieri: ricordi della “Liberazione” Cineforum, mostre e laboratori alla “Sant’Ambrogio” Inizia mercoledì 8, alle 18.15, il cineforum “Con gli occhi delle donne”, curato dal Consiglio di Zona 6 in collaborazione con l’associazione “Art & Sol”, nell’ambito di “Barona Movie Tour”. Prima pellicola in programma, “Water”, di Deepa Mehta. Attraverso la storia di una ragazzina indù abbandonata dai suoi familiari, il regista descrive la condizione delle donne in India. Le proiezioni continuano il 15, sempre alle 18.15, con “Philomena”, di Stephen Frears. L’opera, che ha avuto notevole successo nelle sale, narra la storia di un’adolescente irlandese ripudiata dalla famiglia dopo essere rimasta incita e chiusa in un convento di suore, dove le viene sottratto il bambino per darlo in adozione. Terzo film di questo ciclo è “Gloria”, di Sebastian Lelio, programmato per il 22, alle 18.15. La protagonista cerca di ricostruirsi una vita dopo il divorzio, sperando in un nuovo amore. Ma la ricerca si rivelerà insidiosa. Grazie anche a una sceneggiatura ben calibrata, il regista segue la vicenda della protagonista con naturalezza e maestria. L’appuntamento finale è per il 29, solita ora, con “Miss Violence”, un’opera (vietata ai minori di 14 anni) di Alexandros Avranas, che indaga nell’inferno familiare vissuto da una bambina che si uccide proprio il giorno del suo undicesimo compleanno. Giovedì 9, alle 18, sarà inaugurata la mostra “Incontro con la natura”, di Marzo Grattoni, un fotografo che ama le meraviglie naturali e pone al centro del suo obbiettivo animali e fiori, con una grande attenzione per i colori. L’esposizione proseguirà fino al 22. Dal 10 al 24, sarà esposta una mostra sulla Resistenza a cura dell’Anpi Barona. «Con questa iniziativa – dice Ivano Casati, vicepresidente dell’Associazione - vogliamo sostenere le celebrazioni del settantesimo anniversario della Liberazione. Nove pannelli illustreranno il contributo che i partigiani, i lavoratori e la popolazione del quartiere hanno dato alla lotta per la conquista della libertà e alla successiva difesa della democrazia». L’esposizione sarà inaugurata venerdì 10, alle 18, con la proiezione di “Mariet”, un documentario sul partigiano Mario Ciurli. Sabato 11, alle 10, si terrà il secondo incontro della “Cucina delle storie”, a cura di “Teatro del Sole”, per bambini da otto a dodici anni. Con la guida di due chef, i ragazzi proseguiranno la ricerca di elementi scenografici, musiche e costumi necessari alla rappresentazione di un racconto. Terzo appuntamento il 18, alle 10. Per partecipare occorre la prenotazione. L’11, ore 16.30, verrà anche presentato il libro “Ha capito Signor Generale?”, in cui l’autore, il maratoneta Felice Umberto Fasolato, rievoca il periodo vissuto sotto le armi. I bambini dai quattro anni in su potranno ritrovarsi giovedì 16, ore 16.45, per entrare nell’aromatico mondo delle spezie e divertirsi a preparare deliziosi cracker da cuocere poi a casa. Il laboratorio è a cura dell’associazione “Bambini in cucina”. È necessario prenotare. Sabato 18, ore 16.30, ancora un appuntamento per i più giovani, che si riuniranno per il gruppo di lettura “Croccanti coccodrilli”. Il gruppo degli adulti (narrativa) si ritroverà invece il 23, alle 17.30; quello per gli appassionati di poesia, il 29, alle 17.30. Il 27, ore 18, Mario Aggugini e Ida Bossi terranno una conferenza sulle Cinque Giornate di Milano. Fra Cristoforo: cucina, teatro e altre storie Tutti i mercoledì, dal primo aprile al 20 maggio, alle 17, si terrà l’ultimo ciclo del laboratorio “Musicainfasce” per bambini e genitori che vogliano iniziare l’apprendimento della musica secondo il metodo Gordon. Per informazioni e iscrizioni rivolgersi alla biblioteca. Anche la “Fra Cristoforo” aderisce al progetto “La cucina delle storie” - che riprende il tema di Expo 2015 sulla nutrizione - e sabato 11, alle 10.30 presenta il laboratorio di educazione alimentare “Il mio libro di ricette di riso”. Leg- gendo una favola, i bambini dai cinque agli undici anni conosceranno le caratteristiche e la versatilità di questo cereale, che è il più consumato nel mondo. Il secondo incontro sull’argomento si terrà il 18, alle 10.30. Con un divertente gioco dell’oca i ragazzi (età 6 – 11anni) viaggeranno alla scoperta dei paesi in cui si coltiva il riso. È richiesta la prenotazione. L’11, alle 16, Livia Rosato condurrà l’animazione “Oggi ti racconto che…”, per bambini dai quattro agli otto anni. L’iniziativa fa parte di “Benvenuta primavera in Zona 5. Edizione 2015”, una serie di manifestazioni organizzate dal “Centro culturale Conca Fallata”. Martedì 14, ore 10, in ricordo della Resistenza, l’Anpi Stadera organizza un interessante incontro per le scuole. «Il quartiere Stadera ha dato un eccezionale contributo alla lotta di Liberazione – dice Andrea Cattania, presidente della Sezione L. Fiore , P. Garanzini. - Protagonisti di molti episodi furono numerosi giovani, come testimoniano le lapidi sui muri della nostra zona, segno della massiccia partecipazione alla Resistenza da parte degli abitanti di quella che allora veniva chiamata la ‘Baia del Re’. Oggi è più che mai necessario far conoscere ai ragazzi le azioni svolte da quei nostri concittadini e gli ideali che li spinsero a sacrificare la loro stessa vita. Con tale spirito intendiamo presentare a studenti e insegnanti delle scuole le ‘Strade delle lapidi’». Dopo questo primo appuntamento di presentazione, seguirà, il 28 aprile, una camminata nelle vie in cui si trovano le iscrizioni commemorative. Il 15, alle 18, si svolgerà la presentazione del romanzo storico di Luigi Barnaba Frigoli “La Vipera e il Diavolo”, storia della cruenta lotta fra Gian Galeazzo e Bernabò Visconti per la conquista del potere, nella Milano trecentesca. Sabato 18, ore 17, la “Compagnia degli Orbitanti” di Livia Rosato presenterà la prova teatrale “Mettiamo in scena il lavoro”. Sarà una piacevole occasione per riflettere sui cambiamenti apportati al settore lavorativo con le nuove norme, tuttora la centro di accesi dibattiti. Mercoledì 22, ore 17, sarà presentata la mostra “Arts & Foods”, che si terrà alla Triennale dal 9 aprile al primo novembre per mostrare con una sorprendente varietà di opere le relazioni fra espressività artistica e cibo. Mercoledì 29, alle 18, per il ciclo “Un senso dai classici”, Carlo Marchesi si soffermerà sui “Canti” di Giacomo Leopardi. “Chiesa Rossa”: dai bambini di “Emergency” alla dieta in gravidanza Il 9 aprile, alle 18.30, Felice Umberto Fasolato presenterà il suo romanzo autobiografico “Ha capito Signor Generale?”, in cui racconta le sue esperienze di vita militare. Sabato11, ore 14, i bambini dai 5 agli 11 anni potranno mettersi alla prova col laboratorio “Il mio libro di ricette di riso”, che rientra nel progetto “La cucina delle storie”, un’originale sperimentazione delle biblioteche in cui i ragazzi dovranno elaborare gustosi menù a base di storie scritte e orali, ispirandosi ai nove percorsi tematici (cluster) di Expo 2015: riso, cacao, caffè, frutta e legumi, spezie, cerali e tuberi, biomediterraneo, isole mare cibo, zone aride. Altro appuntamento della stessa iniziativa, questa volta per ragazzi dai 6 ai 12 anni, il 18 aprile, ore 16. Per partecipare ai laboratori è necessaria la prenotazione. L’anarchismo dall’unità del nostro Paese alla fine dell’Ottocento, il socialismo fino agli inizi degli anni Venti e il comunismo nell’Italia del secondo dopoguerra sono gli argomenti che il professor Claudio Gallonet tratterà lunedì 13, alle 21, nel primo incontro del quarto ciclo dedicato alla storia d’Europa. Il 27 aprile, sempre alle 21, il professore parlerà invece del movimento cattolico, che fu all’opposizione durante il periodo postunitario e poi divenne forza egemone della prima Repubblica. Il 14, ore 21, Bruno Pellegrino, utilizzando anche proiezioni di foto d’epoca, guiderà il pubblico in una passeggiata virtuale alla riscoperta di Porta Ticinese. A questo angolo storico della città il dottor Pellegrino ha dedicato uno dei sei volumi della sua opera illustrata “Così era Milano”. Secondo appuntamento con “Emergency” il 16 aprile, alle 21. Manuela Valenti, pediatra di questa associazione umanitaria che soccorre nel mondo le vittime delle guerre e della povertà, racconterà alcune sue esperienze umane e lavorative, mostrando anche una serie di fotografie. «Nei conflitti moderni - dice la dottoressa - più del novanta per cento delle vittime sono civili. In un caso su tre si tratta di bambini. La guerra non lascia solo morti e feriti sul campo, ma anche miseria e fame. Distrugge il sistema scolastico, l’intero tessuto sociale, economico e sanitario dei paesi coinvolti, che molto spesso hanno già grosse difficoltà. I nostri pazienti rappresentano storie di infanzia negata ma anche di speranza per il futuro. Penso, fra gli altri, a Mohammed, di quattro anni, nel nostro ospedale in Panjshir per una polmonite severa; a Fatima, di quattordici mesi, tante treccine fermate da elastici colorati, gravemente disidratata a causa di una parassitosi intestinale; a Othinelle, di sette anni, due grandi occhi neri, ricoverata per una forma di malaria cerebrale». Il 17, alle 21, Maurizio Plebani e Riccardo Tammaro parleranno del progetto “Milano intorno Milano”, consistente in una mostra fotografica (esposta dall’8 al 22) e in un documentario sulle realtà e sui complessi legati al mondo agricolo tuttora esistenti intorno alla città. Martedì 21, ore 21, a cura dell’Anpi di Zona 5, si terrà la presentazione del libro di Antonio Quatela “Sei petali di sbarre e cemento”. Il libro parla del carcere di San Vittore, primo campo di concentramento in Italia dove furono rinchiusi migliaia di antifascisti e di ebrei prima della deportazione. Durante l’incontro saranno esposti i disegni segreti di un prigioniero. Il 23, vari aderenti all’Associazione Librai Antiquari d’Italia esporranno opere di grande pregio e raccoglieranno fondi destinati all’alfabetizzazione nelle zone più disastrate. Il 23, dalle 21, si svolgerà la serata “El nost Milan. La Milano che fu e quella che sarà”, a cui prenderanno parte il direttore artistico del Festival della Letteratura di Milano, Milton Fernandez, il giornalista e scrittore Leonardo Coen (che presenterà il suo libro “Renato Vallanzasca. L’ultima fuga”), i cantautori Mario Toffoli e Giancarlo Peroncini. Ultimo appuntamento del mese, il 29 aprile, ore 21, con “Il cibo ti fa bella in gravidanza e allattamento”, un incontro - condotto dalle ostetriche Selene Siria Alessandro e Monica Semeraro – sulla corretta alimentazione da seguire durante la dolce attesa. Fabrizio Ternelli 9-14 APRILE, EX FORNACE, ALZAIA NAVIGLIO 16 IN MOSTRA FINO AL 20 APRILE ALLO SPAZIO DEL SOLE E DELLA LUNA DI VIA DINI ALLA LIBRERIA SAN GOTTARDO Lorenzo Mazza, opere scelte in mostra “Il tutto dall’uno”, l’arte di Franco Natalini “La riva, il borgo e la Baia del re” Dal 9 al 14 aprile, presso l’ex Fornace, Alzaia Naviglio 16, l'artista milanese Lorenzo Mazza (www.lorenzomazza.it torna a esporre in città con un'ampia antologica che ripercorre la sua produzione più recente. L’artista vive e lavora a Milano e ha esposto alla Galleria delle Ore, alla Permanente e ha partecipato a oltre settanta mostre. Sue opere si trovano in gallerie pubbliche e private in Italia e all'estero, tra le quali la collezione di Arte Contemporanea della Farnesina. In questa mostra il visitatore, ammirando tele come L’insonnia del ragno, Lucy, Altalena, Interno di studio e altre produzioni storiche, potrà scoprire il mondo di segni e immagini che affiora dalla materialità di quegli ossidi utilizzati da sempre dall'artista. Al vernissage, previsto per il 9 aprile alle ore 18, il poeta Alberto Pellegatta introdurrà la mostra con un appassionato testo critico. Franco Natalini torna a esporre presso lo Spazio del Sole e della Luna di via Dini 7, con una mostra ricca che sancisce una nuova fase del suo percorso creativo e della sua ricerca artistica, incentrata su una sperimentazione costante sull’essenza della vita, che si traduce in sempre nuove forme e materiali. “Il Tutto dall’uno”, questo il titolo della mostra che contiene 30 opere, rimarrà aperta fino al 20 aprile. Orari di apertura: dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle 18; il venerdì dalle 10 alle 13; sabato e domenica chiuso. Ingresso libero. Il giorno 9 aprile alle ore 18 presso la Libreria del Corso, di corso San Gottardo 35, si terrà la presentazione del libro: “La riva, il borgo e la Baia del re - La gente dei Navigli ricorda...”, editrice Graphot. Sarà un momento speciale per ricordare e raccontare la vecchia Milano con i suoi Navigli attraverso gli occhi e la memoria della sua gente. Insieme all’autore Roberto Marelli interverrà alla presentazione il saggista Pier Luigi Amietta. C.M. 15 ANNO XIX NUMERO 04 APRILE 2015 ANNO XVII NUMERO 06 GIUGNO 2013 CONCORSI PER FOTOGRAFI, VIDEOMAKER E MUSICISTI Temple Grandin: un film sull’autismo Al Centro Asteria la vita della grande scienziata autistica e un confronto con gli esperti per conoscere questo disturbo più da vicino sona con prenotazione allo 028460919) perché è bello incontrarsi e conversare. Seguirà un momento di approfondimento, per conoscere le esperienze vicine, e poi sarà lasciato spazio alle emozioni che il cinema sa offrire: all’auditorium del Centro Asteria sarà proiettato il film “Temple Grandin. Una vita straordinaria”, la biografia di una donna autistica, dalle difficoltà dell’infanzia all’affermazione professionale come zoologa ed esperta nella gestione di attrezzature negli allevamenti di bestiame, autrice di “La macchina degli abbracci” e “Il cervello autistico”. Da fissare dunque in agenda, 8 aprile al Centro Asteria: un’occasione per far incontrare un bisogno (di conoscenza, di intervento, di essere accolti) e una disponibilità (di competenze, di attitudini, di amicizia) per rendere concreto il diritto delle persone con disabilità a partecipare. Diritto grandissimo e urgente. “Light It Up Blue”: il 2 aprile in tutto il mondo si accendono di blu monumenti, piazze, abitazioni…è il modo silenzioso e suggestivo scelto dall’associazione americana “Autism Speaks” di partecipare alla Giornata mondiale per la consapevolezza dell’autismo. “Far conoscere l’autismo” e “conoscerlo” è però fondamentale, affinché cresca la consapevolezza delle profonde difficoltà di chi lo vive e si sviluppi la sensibilità necessaria a comprenderla e sostenerla. Per questo motivo, genitori, educatori e operatori culturali hanno messo in comune forze e volontà per organizzare l’8 aprile alle ore 20 al Centro Asteria, una serata sull’autismo aperta davvero a tutti con l’attenzione per la fragilità umana e la valorizzazione dell’espressione artistica. Ci sarà un momento conviviale con un aperitivo (5 euro a per- Al via il nuovo concorso fotografico di Gi.U.Li.A, l’associazione delle giornaliste. In sintonia coi temi 2015 di Unesco ed Expo, sull’energia che produce cibo ed è a sua volta il prodotto del nutrimento, lo Sguardo di Gi.U.Li.A propone ai concorrenti di concentrare l’attenzione sulle donne, la loro forza e l’ingegno, la loro storia e il futuro come futuro di tutti. Racconti per immagini che consentono molte chiavi interpretative - documentaria, simbolica, appassionata, di- vertita - . Titolo: «Donne elettriche. Luce, nutrimento, energia». Una proposta aperta che consente ai concorrenti di riflettere in un’ottica di genere sul ciclo della vita, sulle responsabilità nel produrre «buoni alimenti» per il corpo e per la mente, sulla necessaria liberazione delle energie femminili. Termine per la consegna delle opere: 12/09/2015. Per informazioni sul concorso: [email protected] Sabato 23 e domenica 24 maggio, si svolgerà presso lo Spazio cultura Seicentro di via Savona 99, il primo Concorso Nazionale di Musica da Camera per giovani musicisti. L’iniziativa, promossa dall’Associazione culturale “Musikensamble” insieme al patrocinio del Comune di Milano (CdZ 6), è stata organizzata allo scopo di incoraggiare l’impegno e la passione dei più talentuosi. L’invito a partecipare è rivolto agli allievi dei Conservatori di Musica, di Istituti musicali pareggiati, di Licei musicali, di Scuole Civiche, di Scuole medie a indirizzo musi- cale e di Scuole private di musica. Le domande di iscrizione dovranno pervenire entro e non oltre venerdì 8 maggio 2015 al Maestro Domenico Lafasciano - Presidente Associazione Culturale Musikensamble- Via Tolstoi, 4- 20146 Milano. Per ulteriori informazioni scrivere a : [email protected] oppure telefonare al Domenico Lafasciano, 3286743603. Il concorso è aperto a tutti i giovani musicisti di qualsiasi nazionalità purché residenti in Italia, è articolato in quattro sezioni ciascuna. G. B. ALLA FONDAZIONE MARCONI DI MILANO FINO AL 17 APRILE " Le opere di Uncini e Jori in mostra '))'3' (# $'/' #--<#/+.# ' &# 0%055' 4+ 5307#/0 5655+ )-+ 6-5+.+ -+$3+ +/ 64%+5# %0/ -0 4%0/50 &'/0-53' ; 1044+ $+-' 03&+/#3' 26#-4+#4+ 5+50-0 ' #7'3-0 4'/9# %045+ #))+6/5+7+ +/ 10%*+ )+03/+ 0%055' 7+ #41'55# +/ 7+# &'--< 446/5# #/%*' %0/ 6/# %0--'9+0/' &+ )+3+ 64#5+ #- 13'990 -#/%+0 &+ '630 64+%# -+$3+ .# #/%*' 5#/5+ )#&)'5 ' $+,068 5655+ 3+ )0304#.'/5' (#55+ # .#/0 #/5' +&'' 3' )#-0 1'3 0)/+ 5#4%# &# 10%*+ '630 +/ 46 /'--+ $3#%%+#-'55+ %0--#/' 41+--' ' 5#/50 #-530 # /0+ 4+ 5307# -<+&'# 3')#-0 03+)+ /#-' .# 4+ 5307#/0 #/%*' %3'#9+0/+ 1'3 -# 13013+# %#4# /0453+ #35+)+#/+ &+1+/ )0/0 # .#/0 &#- -')/0 #--# 4'5# 5' /'/&0 4'.13' %0/50 &'+ .#5'3+#-+ ' &'+ %045+ '446/ $3#/& (#.040 .# -# %3'# 5+7+5: &+ 1+%%0-+ )3#/&+ #35+45+ %'3#.+ %*' &+ #-5# # '630 0))'55+45+%# +/&0/'4+#/# # '630 ' 6/# 4'-'9+0/' &+ Il titolare di Cocotte, Roberto Caputo $+,068 5655+ # '630 0%055' ; 6/# 1+% %0-# $055')# /#5# &#- &'4+&'3+0 &+ 1035#3' 6/# 7'/5#5# &+ #35' #- !+)'/5+/0 # /0+ %+ 40/0 1'99+ 6/+%+ )3#9+' #+ .'3#7+ )-+04+ -#703+ &')-+ #35+45+ %*' %0--#$03#/0 %0/ /0+ / %#/#-' &+3'550 53# #35+)+#/+ ' #%26+3'/5+ 0 45'440 7#-' 1'3 + 26#&3+ 6'450 .'4' #$$+#.0 13'4'/5#50 -' 01'3' &+ +.0/# '35699+ /05# )+03/# -+45# .+-#/'4' %0/ -# 1#44+0/' 1'3 -# 1+5 563# )/+ .'4' 03)#/+99+#.0 1+%%0-+ '7'/5+ #+ 26#-+ ; 1044+$+-' 1#35'%+1#3' # 5+50-0 )3#56+50 1'3 4%#.$+#3' &6' %*+#% %*+'3' )6#3&#/&0 %04' $'--' &#- .0/&0 !+ #41'55+#.0 +.1#5+# ' %03&+#-+5: &# /0+ 40/0 )3#5+4 0%055' 7+# '--< 446/5# #/)0-0 7+# +1#.0/5+ # +-#/0 #)+/# ($ 0%055' 5'#+- -'%0%055' .+-#/0 ).#+- %0. di zona 5 Agenda aprile 2015 Teatri Cinema Da venerdì 10 a domenica 12 ore 20.45, domenica ore 16 al teatro Ringhiera “Bucolive” il teatro che vuole diventare luogo ideale per la forma narrativa ideata. Il teatro che vuole superare per immaginazione l’immagine filmica. A cura de Il filo di paglia, coreografia Maria Carpaneto, regia Marco Maccaferri. Dal 16 al 19 ore 20,45, domenica ore 16 al Teatro Ringhiera “La gabbia (figlia di notaio)” di Stefano Massini; si affronta il difficile rapporto fra una figlia condannata per banda armata e la madre scrittrice che va trovarla in carcere. A cura de Il teatro della Cooperativa, regia Renato Sarti con Federica Fabiani, Vincenza Pastore, musiche Carlo Boccadoro. Sabato 18 ore 15.30 presso Biblioteca dell’Antonianum messa in scena di “Sotto Sopra” una cavalcata nella storia di Milano e le sue trasformazioni, a cura di Clara Monesi, con Enzo Florio, Salvatore Novello, Pierangelo Parolini, Laura Rozza, Sergio Solenghi della Compagnia “I Rabdomanti”. Ingresso libero. Dal 19, 20, 21, ore 20.30 al teatro Pimoff va in scena “Genesiquattrouno” liberamente ispirato alla vicenda di Caino e Abele: una riflessione sul conflitto, sull’amore e quanto scatena il sospetto verso l’altro, con Gaetano Bruno, Francesco Villano. Dal 30/4 al 3/5 e dal 7 al 10/5 ore 20.45, domenica ore 16 al teatro Ringhiera “NazionalPopolare (da Gramsci al gossip)”. Nella società dello spettacolo globale e del liberismo senza più regole quale nesso esiste tra potere e cultura? a cura di Atir/ Ringhiera, con Serena Sinigaglia, Mattia Fabris e Arianna Scommegna, regia di S. Sinigaglia. Continua il ciclo di film “L’anima del cibo” ancora quattro serate, ore 20.30 al Cam Tibaldi, promosso dal CdZ5; giovedì 2 Il pranzo di Babette di Gabriel Axel; giovedì 9 Come l’acqua per il cioccolato di Alfonso Arau; inoltre il 16 e 23 su “Il cibo e la memoria” due serate dedicate alla letteratura, arte e gusto. A ogni proiezione segue dibattito con il pubblico presente. Ingresso libero. Al centro Asteria mercoledì 8, ore 20,30 Temple Grandin; domenica12, ore 16 Vita di Pi; martedì 14, ore 20,30 American Sniper; martedì 21, ore 20,30 Boyhood; martedì 28, ore 20,30 Selma – La Strada per la Libertà. Concerti La Fondazione Marconi presenta due mostre: una selezione di opere su carta eseguite tra il 1959 e il 1977 di Giuseppe Uncini (Fabriano 1929 – Trevi 2008); e un nucleo di dipinti inediti e di grande formato, realizzati da Marcello Jori (Merano 1951) negli ultimi quattro anni, ispirati a Parigi e all’Ile de la Grande Jatte. Due artisti di generazioni diverse che condividono un interesse per la materia. La mostra, realizzata con l’Archivio Uncini, presenta tre nuclei di disegni che corrispondono ad altrettanti periodi della produzione artistica di Uncini. Completano il percorso espo- sitivo alcune opere in ferro e cemento. Accompagna la mostra un catalogo (Cambi Editore), a cura di Bruno Corà. Marcello Jori è invece un artista versatile, che ama confrontarsi con linguaggi diversi. Per l’occasione la Fondazione Marconi presenta il Quaderno n. 17, Cambi Editore. Orario: martedì – sabato dalle ore 10 alle ore 13; dalle ore 15 alle ore 19. Fino all’11 aprile 2015. Ingresso libero. Sede: Fondazione Marconi Arte Moderna e contemporanea – via Tadino 15 – Tel. 02 29419232 – www.fondazionemarconi.org. Giuseppe Lippoli DALL’11 AL 19 APRILE IN ZONA 5 Benvenuta Primavera! Dall’11 al 19 aprile, il Centro Culturale Conca Fallata, con altre associazioni e privati della zona, invitano a “Benvenuta Primavera in zona 5”. Come di consueto, l’evento sarà un modo per riscoprire natura, cultura, musica, sapori e benessere. Il programma prevede alcune visite guidate, serate musicali, la poesia, corsi e laboratori per tutte le età, la presentazione di libri e incontri per il benessere della persona. Durante la nove giorni verranno organizzati mercatini delle associazioni, “aperitivi in musica”, degustazioni e pranzi collet- Lunedì 13, 20, 27 ore 16 presso Auser Tre Castelli incontri su Expo: Storia delle esposizioni l° e ll° e ultimo Biodiversità, a cura di Università della Terza Età. Giovedì 23 ore 18.30 presso IEO in collaborazione con SmartFood, per il ciclo “La donna al centro” incontro su: Prevenzione cardiovascolare. Incontri & Libri Mercoledì 15 ore 18 allo Spazio del Sole e della Luna incontro su “Elsa Morante: a trent’anni dalla scomparsa” con particolare riferimento al tema della Resistenza. Intervento di Luciano Aguzzi, letture di Carla Spinella; modera G. Deiana. Mercoledì 29 ore 18 allo Spazio del Sole e della Luna presentazione del libro “Piero Delfino Pesce e la rinascita mediterranea nell’anno del centenario della rivista Humanitas 1911-1924” di Nicola Canizza. Con l’autore Federico La Sala, Giovanni Carosotti e Attilio Mangano; modera G. Deiana. Martedì 7, 14, 21, 28 e 5/5 ore 21 presso Bonaventura, concerti jazz con (in ordine cronologico) Eva Somontacchi Quarter, Rudy Manzolo Trio, Lo Greco Trio, Maciek Pysz Trio, Simona Parrinello Quarter. Giovedì 9 e 23 ore 21 presso Università Bocconi concerto per pianoforte, il 9 Chen Guang, il 23 Alessandro Martire, in collaborazione con Furcht Pianoforti. Sabato 11, 18, 25 ore 22.30 presso Bonaventura concerti di musica di vario genere con (in ordine cronologico) AB Sometthing (roch), Free Soul (dance), Nonsolofunk (pop). Domenica 26 ore 17 in S. Maria Annunciata in Chiesa Rossa per il ciclo “Cantantibus Organis” concerto per organo con il M° Gabriele Levi. Prosegue fino al 20, presso lo Spazio del Sole e della Luna “Il tutto dall’uno” l’arte di Franco Natalini. Ore 10-18 dal lunedì al giovedì, ore 10-13 il venerdì, chiuso sabato e domenica. Ingresso libero. Fino al 2/5 alla Costantini Art Gallery “Il libro della pelle” personale di Joanpere Massana. Fino all’8/5 presso Università Bocconi (sala ristorante) esposizione di Franco Rognoni. Fino al 17 luglio presso Fondazione A. Pomodoro “Il pane e le rose” sulla necessità umana di nutrire non solo il corpo ma anche lo spirito, mostra a cura di Marco Meneguzzo. Conferenze Mercati Giovedì 9 ore 18.30 presso IEO in collaborazione con SmartFood per il ciclo “La donna al centro” incontro su: L’attività fisica, in relazione all’alimentazione. Ogni sabato dalle 9 fino a sera presso Serra Lorenzini, mercato degli agricoltori, piante e fiori. Domenica 19 dalle 9 alle 18 presso portico Cascina Chiesa Mostre ed esposizioni tivi, il tutto all’interno della Serra Lorenzini tra fiori e piante, alla Cascina Campazzo nel parco del Ticinello, alla biblioteca di via Fra Cristoforo, al quartiere Stadera e nella sua chiesa. Il programma verrà presentato al pubblico sabato 11 aprile 2015 alle 16 presso la Serra Lorenzini in via Dei Missaglia 44/2 - segue rinfresco. Per info e contatti: Centro Culturale Conca Fallata – [email protected] – tel 339.6104535 . Serra Lorenzini – www.serralorenzini.it – tel. 02.89501131 Rossa, mercato degli agricoltori con prodotti freschi di stagione direttamente dai produttori. Info: 02.6705544. Riferimenti logistici Atir Ringhiera, via Boifava 17, piazza Fabio Chiesa. www.atirteatroringhiera.it info: 02.8739.0039, 02.5832.5578. MM2 p.zza Abbiategrasso, tram 3, 15, 79. Auser Tre Castelli via Martinelli 53 info: 339.2291840. Biblioteca Chiesa Rossa, via Domenico Savio 3, info: 02.8846.5991. Biblioteca dell’Antonianum corso XXII marzo 59/A info: 02.733.327. Bonaventura via Zumbini 6, info: 02.3655.6618. Cam Tibaldi viale Tibaldi 41 info:02.4870.2143; 338.4254.728. Cascina Chiesa Rossa via Domenico Savio 3, MM2 p.zza Abbiategrasso, tram 3, 15, 79. Centro Asteria, piazza Carrara, www.centroasteria.org Costantini Art Gallery via Crema 8 info: 028739.1434. Fondazione Arnaldo Pomodoro via Vigevano 9 info: 02.8907.5394. IEO: Istituto Europeo di Oncologia, via Ripamonti 435, info: 02.5748.9798. [email protected] S. Maria Annunciata in Chiesa Rossa, via Neera 24, info: 02.8950.0817. Serra Lorenzini via Dei Missaglia 44 angolo via De Andrè. www.serralorenzini.it Spazio del Sole e della Luna via U. Dini 7, tram 3, 15, MM2, p.zza Abbiategrasso. www.associazionepuecher.it, [email protected] 02.8266379 Teatro Pimoff, via Selvanesco 75, www.pimoff.it, [email protected] . 02.5410.2612, tram 3, 15. Università Bocconi via Sarfatti 25, via Gobbi 5 info: 02.5836.2325. A cura di Lea Miniutti e Riccardo Tammaro di Fondazione Milano Policroma 16 ANNO XIX NUMERO 04 APRILE 2015