Informatizzazione per l`industrializzazione: la nuova via
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Informatizzazione per l`industrializzazione: la nuova via
0050.cina_209.qxd 13-02-2009 10:10 Pagina 1 Doing business in China Informatizzazione per l’industrializzazione La nuova via all’industrializzazione della Cina Lo sviluppo industriale a due cifre della Cina porta a una continua crescita non solo delle dimensioni ma anche della complessità delle imprese. La disponibilità di efficaci sistemi informativi integrati diviene condizione necessaria per sostenere questo sviluppo. La domanda delle industrie “informatization for industrialization” richiede professionalità orientate all’uso pratico delle tecnologie software e all’ingegneria dei processi Gianmario Motta Dipartimento di Informatica & Sistemistica, Università di Pavia [email protected] aziendali. Formare queste nuove professionalità è scopo del piano “School of Software”, che è qui presentato. ■ Lo sviluppo dell’industria IT in Cina [email protected] Nel 2000 l’allora presidente della Cina Jiang Zemin presentò la New Road of Industrialization of China alla sedicesima edizione del World Computer Congress IFIP - International Federation for Information Processing, che si teneva a Pechino. Assunzione fondamentale della New Road è che l’industrializzazione è determinata dall’informatizzazione e che quindi proprio l’informatizzazione del- l’industria è motore del suo stesso sviluppo. Dal 2000 in avanti, la New Road è sempre stata menzionata nei rapporti del governo centrale e del parlamento. Vari piani strategici nazionali sono stati basati su tale politica e la diffusione della tecnologia dell’informazione si è accelerata conseguentemente. Per posizionare l’integrazione strategica fra informatizzazione e industrializzazione conviene premettere qualche precisazione. Lo sviluppo dell’industria informatica hardware è stato ed è notevole non e&m 2 | 2009 1 © RCS Libri SpA - TUTTI I DIRITTI SONO RISERVATI Xiafoei Xu School of Software, Harbin Institute of Technology, Harbin (China) 0050.cina_209.qxd 13-02-2009 10:11 Pagina 2 Doing business in China Ricavi settore IT Di cui software Export ICT Import ICT Addetti settore IT Di cui addetti Manufacturing Di cui addetti Software (milioni di Yuan) (milioni di Yuan) (milioni di Yuan) (milioni di Yuan) (milioni di unità) (milioni di unità) (milioni di unità) 2006 475.000 48.000 36.400 28.770 7,24 6,26 0,98 2007 560.000 58.340 45.950 24.520 7,77 6,75 1,02 18% 22% 26% -15% 7% 8% 4% Variazione % Computer (milioni) Telefoni mobili Apparecchi fotografici digitali (milioni) (milioni) (milioni) 2006 93,36 59,12 480,00 66,95 2007 121,00 82,17 548,00 74,93 30% 39% 14% 12% Variazione % © RCS Libri SpA - TUTTI I DIRITTI SONO RISERVATI Di cui portatili solo per i tassi ma anche per i numeri assoluti. Nel 2007 gli occupati nella produzione di apparati IT erano 6,75 milioni. Il confronto fra 2006 e 2007 mostra anche un sostanziale incremento della produttività a prezzi correnti: i ricavi software crescono del 22% contro un aumento del 4% degli addetti (tabella 1). I dati dei ricavi sono confermati dai volumi produttivi di alcuni apparati informatici (tabella 2). Il tasso di sviluppo del settore software è altrettanto impressionante. Dal 2000 al 2007 i ricavi dell’industria del software sono aumentati dieci volte, da 59,3 a 583,4 milioni. Le imprese sono aumentate di numero e cresciute di dimensione. Inoltre si è innalzato il loro livello di qualità, come risulta dalla popolazione di imprese software certificate CMMI.2 Tuttavia le imprese con fatturati superiori al Tabella 1 Sviluppo dell’industria ICT in Cina Tabella 2 Volumi di produzione IT in Cina (Rapporto annuale del Ministero Industria e 1 Information Technology) miliardo di yuan sono nell’ordine delle decine, relativamente poche tenendo conto del potenziale del mercato cinese. Infine, i volumi assoluti del software sono molto inferiori a quelli hardware: ai 6,75 milioni di occupati nella produzione di hardware si confrontano l’1,02 milioni del settore software, con un rapporto prossimo di 1 a 7. Il minore peso del software si accompagna a una diffusione dell’informatica nelle famiglie e nelle aziende che può essere considerata iniziale. L’alfabetizzazione informatica delle famiglie è in forte crescita, ma ancora molto inferiore alle medie europea e nordamericana. Nel 2007 il numero degli utenti Internet in Cina (www.internetworldstats.com) supera i 210 milioni, con una penetrazione intorno al 15% della popolazione, contro 1. Al cambio del gennaio 2009, un euro equivale a circa 9,5 yuan e un dollaro a circa 6,8. 2. CMMI (Capability Maturity Model® Integration) è uno schema di riferimento per la standardizzazione e la certificazione del processo di produzione del software, tipicamente del software su commessa. Tabella 3 Sviluppo del settore software in Cina Ricavi settore software Export software Aziende software Ricavi per servizi sul totale del settore software Aziende software certificate CMM/ CMMI stadio 2 a 5 Addetti (milioni di Yuan) 2000 5.930 40 1.359 … 10 300.000 2007 58.340 10.240 12.968 43,20% 611 1.480.000 Variazione % 884% 2460% 854% non appl. 6010% 393% 2 e&m 2 | 2009 0050.cina_209.qxd 13-02-2009 10:11 Pagina 3 3. I sistemi ERP (Enterprise Resource Planning) informatizzano la gestione amministrativa e operativa delle imprese; adottati negli anni novanta dalle multinazionali, si sono successivamente diffusi anche nelle aziende medie e piccole in Europa e America. I sistemi CRM (Customer Relationship Management) integrano l’interazione con i clienti attraverso i canali web (portali), telefonici (call center) e di presenza (agenzia e negozi) lungo tutto il ciclo vitale del cliente, dalla promozione all’assistenza post-vendita. L’adozione dei sistemi CRM ha seguito un percorso analogo a quello degli ERP. L’integrazione fra sistemi CRM ed ERP e lo sviluppo di sistemi a supporto della supply chain per l’interoperabilità fra imprese è oggi una delle maggiori sfide per le imprese globali. 4. Lo Harbin Institute of Technology (HIT) è fondato agli inizi del Novecento per formare tecnici e ingegneri per le ferrovie. Sorta a fine Ottocento sullo snodo della Transiberiana per Dalian (Cina) e Vladivostok (Russia), Harbin è oggi un grande polo industriale con oltre quattro milioni di abitanti. una media europea superiore al 50% (su una popolazione 800 milioni, Russia inclusa), che raggiunge il 90% in Olanda, e contro un tasso del 73% nel Nord America (USA e Canada, senza Messico e con una popolazione di circa 330 milioni). Analogamente la diffusione dei sistemi informativi nelle aziende sembra relativamente limitata, con un’adozione di sistemi integrati ERP e CRM ancora piuttosto ristretta.3 ■ Il ruolo delle università e del sistema formativo: dalla Computer Science alle School of Software Lo sviluppo accelerato del settore IT e del settore software causa una significativa carenza di professionisti bene addestrati. Ogni anno si stima che manchino almeno 200.000 tecnici software, soprattutto ai due estremi delle competenze professionali, cioè la fascia alta (analisti di sistemi e di processi, project manager) e la fascia operativa (produzione di codice). L’industria del software e le imprese si aspettano, non sorprendentemente, che le università formino specialisti “finiti” e pronti al lavoro. Tuttavia il sistema universitario è ancora lontano dalle esigenze delle aziende, perciò le aziende software non sono soddisfatte dei laureati. La filosofia, l’etica e i modelli delle università cinesi hanno dovuto e devono adattarsi rapidamente alle emergenti esigenze aziendali. La formazione informatica classica è incentrata sulla Computer Science e ha adempiuto (e adempie tuttora) al ruolo di motore della ricerca e di trasmissione di competenze avanzate su tecnologie di base. Le prime Facoltà si datano intorno alla metà degli anni cinquanta e rispondono all’esigenza di autosufficienza nelle tecnologie di base, irrinunciabile dato l’embargo tecnologico USA e in parte russo di quegli anni. Tale modello Università-Ricerca è esemplificato dallo Harbin Institute of Technology (HIT),4 in cui la Computer Science è introdotta nel 1956, contemporaneamente a Pechino. La School of Computer Science and Technology conta oggi 1724 studenti, di cui 324 studenti dottorali (Doctoral Students), un numero quasi eguale agli studenti di secondo ciclo (Graduate Students). Fra il 2001 e il 2007 la School ha partecipato a 400 progetti di ricerca, di cui una quarantina internazionali; ha inoltre laboratori di ricerca in collaborazione con IBM, Microsoft, Intel e altri. Infine ha figliato spin-off e progetti di trasferimento tecnologico sulle tecnologie di base ma anche su software gestionali di tipo ERP. Il modello Università-Ricerca non è però adatto a sostenere l’obiettivo di informatizzazione delle imprese, cioè informatizzazione per l’industrializzazione. Lo sviluppo delle imprese e dell’industria richiede infatti un ventaglio di competenze più orientato al software e alla systems integration, in grado di progettare, personalizzare ed esercire sistemi informativi e applicazioni gestionali di impresa. Come già abbiamo accennato, le imprese in Cina stanno percorrendo a marce forzate un’evoluzione simile a quella di molte imprese europee e americane, che negli anni novanta e duemila hanno adottato sistemi informativi integrati come ERP e CRM. Il ventaglio delle competenze richieste include perciò tecnici per ruoli che spaziano da quello di analista di sistemi, collocato ai vertici delle squadre di lavoro, al programmatore, che scrive codice Java o C++ o simili, che forma la massa delle squadre. L’insieme di queste esigenze ha portato al piano delle School of Software, che hanno affiancato, non sostituito, la formazione sulla Computer Science. e&m 2 | 2009 3 © RCS Libri SpA - TUTTI I DIRITTI SONO RISERVATI a cura di Maria Weber 0050.cina_209.qxd 13-02-2009 10:11 Pagina 4 Doing business in China ■ Il piano delle National Pilot Schools of Software Figura 1 Schema del curriculum della School of Software dello Harbin Institute of Technology Requirements of Software Industry ■ Curricula e esperienze nelle National Pilot Schools of Software: il caso HIT La Harbin Institute of Technology National Pilot School of Software (HIT-NPSS) è fondata nel 2000; nel 2001 diviene scuola pilota, classificandosi nel 2007 al terzo posto fra le NPSS della Cina. La 4 e&m 2 | 2009 International Education IT STRATEGY E MANAGEMENT Network and information security Digital enterprises and e-business Digital media and language processing SOFTWARE ENGINEERING COMPUTER TECHNOLOGY Enterprise Culture Industrial ... © RCS Libri SpA - TUTTI I DIRITTI SONO RISERVATI Nel 2001 il governo cinese decide di istituire 35 scuole software pilota (National Pilot Schools of Software - NPSS) in alcune università chiave. Obiettivo del piano NPSS è realizzare un sistema per l’industria in grado di formare una larga massa di tecnici del software con sostanziali capacità pratiche. Il sistema deve soddisfare l’insieme dei requisiti dell’industria del software e includere collaborazioni internazionali con aziende industriali. La fondazione delle NPSS di livello universitario è finalizzata alla creazione di tecnici di fascia alta. La formazione operativa è avviata nel 2003 con l’istituzione di altre 35 NPSS per tecnici operativi. Dal 2002 in poi le NPSS universitarie hanno formato 6694 laureati di primo livello (Bachelor) e 3498 laureati di secondo livello (Master). Oggigiorno, nelle 35 NPSS sono censiti 37.865 studenti di primo livello e 26.174 studenti di secondo livello. Per rafforzare la cooperazione con l’industria sono stati definiti oltre 1500 tirocini e praticantati. Inoltre, per sviluppare la cooperazione internazionale, sono stati realizzati 157 progetti formativi internazionali con 254 partner. I laureati NPSS sono bene accolti dalle aziende. Non sorprendentemente un numero sempre maggiore di scuole di software sono avviate nelle università della Cina. HIT-NPSS segue un modello quasi distrettuale, legato ai singoli contesti industriali. La sede di Harbin è orientata internazionalmente (Europa, USA) mentre la sede di Weihai (Cina centrale) è orientata alle esigenze di Corea e Giappone e, infine, la sede di Shenzhen ai distretti IT di Hong Kong e Zhujiang. Il motto HIT-NPSS è “industrialization, internationalization, high-quality, and high speed”. Il piano degli studi e il modello formativo sono specifici e diversi dalla School of Computer Science and Technology. I 1903 studenti sono solo di primo livello (Undergraduate Students) e di secondo livello (Graduate Students) e non comprendono studenti dottorali. I docenti sono circa duecento, con un rapporto di un docente su venti studenti contro l’uno a dieci della School of Computer Science. L’obiettivo dell’industrializzazione è perseguito attraverso un curriculum orientato all’industria, che comprende insegnamenti specifici sui sistemi informativi gestionali e tirocini. Alcuni docenti hanno esperienze nell’industria (i practice professor, introdotti anche in Università USA). L’insegnamento è integrato da laboratori e progetti. Il processo formativo è controllato anche attraverso sistemi di assicurazione della qualità. 13-02-2009 10:11 Pagina 5 a cura di Maria Weber In particolare, il piano di studi per il secondo ciclo (Graduate Students) prevede un percorso di formazione sui fondamenti di ingegneria del software e di tecnologia informatica, con un successivo approfondimento che, a scelta, può essere su reti e sicurezza, sulle imprese digitali ed e-business o, infine, sulle tecnologie dei media. Il curriculum si conclude con approfondimenti sulla strategia e sul governo della IT (figura 1). L’obiettivo dell’internazionalizzazione è perseguito attraverso joint international degree e programmi multidisciplinari realizzati con partner internazionali, come Dublin Institute of Technology in Irlanda, University Bordeaux 1 in Francia, Technical University Berlin in Germania, Aizu University in Giappone, e inoltre con IBM USA. Infine, la docenza internazionale è sistematicamente inserita nei corsi. Oltre cento docenti di dieci nazioni sono stati invitati a insegnare agli studenti HIT-NPSS. L’obiettivo della qualità è perseguito sia con una didattica attiva (di cui si è già detto) sia attraverso collaborazioni e cooperazioni internazionali e con aziende. Infatti, la formazione universitaria è integrata da tirocini e internship, con la collaborazione di circa centocinquanta azien- de IT e di software, in larga misura internazionali o di grandi dimensioni. Oltre duemila studenti HIT-NPSS hanno compiuto il loro anno di tirocinio con i partner industriali. Ad oggi, lo HIT-NPSS ha laureato1754 studenti che hanno trovato ottime opportunità nelle aziende IT della Cina e internazionali. ■ Conclusioni La formazione informatica in Cina si sta sviluppando attraverso approcci complementari. Da un lato, le facoltà di Computer Science si orientano alla ricerca e alle tecnologie di base, con un alto tasso di studenti dottorali. Dall’altro, le School of Software formano tecnici per l’industria (“informatization for industrialization”), a livello universitario per le professionalità di fascia alta e a livello inferiore per le professionalità operative, come programmatori di codice. Tale approccio articolato favorisce uno sviluppo bilanciato delle competenze e sinergizza lo sviluppo tecnologico dell’informatica e l’informatizzazione dell’industria. Infine la proiezione internazionale favorisce l’acquisizione delle migliori esperienze e metodologie di informatizzazione. π © RCS Libri SpA - TUTTI I DIRITTI SONO RISERVATI 0050.cina_209.qxd e&m 2 | 2009 5