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-MSGR - 05_LATINA - 49 - 18/12/16-N: 49 Domenica 18 Dicembre 2016 www.ilmessaggero.it Latina Sale operatorie chiuse, è emergenza Lavori a Formia, camere operatorie bloccate fino a domani `In caso di incidente stradale con rottura di milza si rischia La Asl: «Pazienti a Terracina e Latina a seconda della gravità» di non arrivare in tempo nelle altre strutture ospedaliere ` SANITÀ Sperare che tutto vada bene fino a domani. In caso di urgenza, infatti, chi si trova nel sud pontino rischia di non arrivare vivo al più vicino ospedale. Da giovedì le sale operatorie del “Dono Svizzero” di Formia sono chiuse e se tutto va bene riapriranno «verosimilmente» domani «stante la necessità di lavori urgenti e improcrastinabili interessanti l’unico accesso al blocco operatorio dell’ospedale di Formia che confliggono, evidentemente, con la possibilità di poter effettuare qualsivoglia intervento in urgenza». Al tempo stesso «non sarà possibile accettare ricoveri di pazienti richiedenti un trattamento chirurgico presso l’ospedale di Formia». Sale chiuse e viavai di pazienti più gravi sulle ambulanze, diretti a Terracina o Latina «a seconda della gravità del caso». Con rischi elevati qualora per un incidente stradale - ad esempio - si dovesse verificare una rottura della milza. Quat- VIAVAI DI PAZIENTI SULLE AMBULANZE DELL’ARES 118 ANCHE PER LA ROTTURA DELLA TAC tro giorni di “fuoco” - sperando che da martedì tutto torni regolare - per l’Ares 118 che effettua i trasporti ma anche per gli ospedali del presidio centro e nord già sovraccarichi di casi da trattare e con le sale operatorie che normalmente non bastano. Certo, se i lavori sono indifferibili e l’unico accesso alle sale operatorie è quello, in qualche modo la Asl doveva fare, ma la situazione è veramente al limite. Non solo, va registrato anche il guasto alla Tac e quindi in caso di necessità i pazienti vanno comunque trasferiti per svolgere l’accertamento diagnostico. Con il risultato che se un’ambulanza è impegnata per un servizio del genere trattandosi di caso urgente e quindi affidato all’Ares 118 - il territorio rischia di restare “scoperto” se occorre trasferire verso Terracina o Latina chi necessita di un intervento chirurgico. Al limite c’è l’elicottero - è vero - ma tenere scoperto un territorio come quello del sud pontino di camere operatorie per l’emergenza è un rischio elevato. La “coperta”, al solito, è corta e non si può avere tutto. Resta la speranza, allora, che non accada nulla di rilevante e che alla riapertura delle sale la situazione torni alla normalità. In attesa anche della riparazione della Tac. I problemi, del resto, non vengono mai da soli. Giovanni Del Giaccio © RIPRODUZIONE RISERVATA Sabaudia Giudice allo stalker: lontano dalla moglie ` I carabinieri della stazione di OSPEDALE L’ingresso del “Dono Svizzero” di Formia In centro a Sabaudia Violenta rissa all’alba: arrestati quattro ragazzi Tutto è scaturito da uno stupido diverbio. Da lì sono poi passati alle mani e ne è scaturita una rissa. Una scazzottata tra giovani nel bel mezzo della strada. È accaduto all’alba di ieri, a Sabaudia, in pieno centro storico, in corso Vittorio Emanuele III, la via che taglia trasversalmente il cuore della città e che lambisce piazza del Comune. Protagonisti due giovani di Sezze e due ragazzi stranieri. I due italiani, rispettivamente di 24 e 20 anni, si sono azzuffati con un tunisino di 31 anni ed un jugoslavo di 26. I quattro si conoscevano già in precedenza. La lite è degenerata per futili motivi e i ragazzi si sono picchiati violentemente. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Sabaudia che hanno posto fine alla rissa ed hanno fermato i protagonisti della stessa. Tre di loro erano già noti alle forze dell’ordine per diversi reati. Tutti hanno riportato delle lesioni a seguito dei colpi sferrati e ricevuti ma si tratta di ferite guaribili in pochi giorni. I militari dell’Arma li hanno condotti presso la camera di sicurezza del comando provinciale dei carabinieri di Latina dove sono stati trattenuti in attesa che venga celebrato il rito direttissimo nei loro confronti. Ebe Pierini © RIPRODUZIONE RISERVATA Nuovi orari dei treni la protesta si allarga IL CASO Diventa sempre più a carattere interregionale la protesta dei pendolari contro la rimodulazione dell’orario dei treni attuata da una settimana da Trenitalia sulla linea Roma-Napoli. Ieri c’è stata una nuova animatissima assemblea pubblica in un locale di Marina di Minturno, organizzata dal Comitato pendolari di Minturno-Scauri, dall’associazione Terranima e dalla Confconsumatori, alla quale hanno partecipato anche il sindaco di Sessa Aurunca, Silvio Sasso, l’assessore di Castelforte Luigi Tucciarone, il responsabile dello staff del sindaco di Minturno, Maurizio Granata, e pendolari provenienti anche da Sessa Aurunca, Sezze e Monte San Biagio. Tutti concordi sull’urgente ne- IERI ANIMATA ASSEMBLEA PUBBLICA A MARINA DI MINTURNO ORGANIZZATA DAL COMITATO DEI PENDOLARI cessità di tornare al vecchio orario dei treni in vigore fino al 10 dicembre scorso, in considerazione dei disservizi e dei disagi che da domenica si stanno registrando soprattutto nelle stazioni intermedie del centrosud della provincia di Latina e del Casertano. Dal delegato del sindaco Stefanelli è stata suggerita anche la proposta di spostare allo scalo di Minturno il nodo di scambio, “arretrando cioè la rottura di carico da Formia a Minturno”. La proposta è stata però bocciata dagli altri partecipanti all’assemblea, che vedono in questa soluzione “una Un momento dell’assemblea IL 22 DICEMBRE NUOVO INCONTRO IN REGIONE: I SINDACI MOBILITATI PER CONVINCERE TRENITALIA A TORNARE INDIETRO Buco del Consorzio Aurunci, la Regione chiede a Minturno 800 mila euro IL CONTENZIOSO Un’altra tegola giudiziaria rischia di abbattersi sul Comune di Minturno, già in forti difficoltà economiche a causa degli oltre tre milioni di debiti fuori bilancio che hanno spinto l’amministrazione comunale a correre ai ripari dichiarando il predissesto finanziario. Nei giorni scorsi, infatti, la Regione Lazio ha inviato la richiesta di pagamento di 789.631,87 euro. La somma fa parte di un più ampio recupero crediti, ammontante a 6 milioni e 379mila euro, che la Pisana sta richiedendo a 51 Comuni della provincia di Frosinone e ad altri 20 della provincia di Latina quale quota del debito accumulato dal Consorzio degli Acquedotti Riuniti degli Aurunci, ente in liquidazione con un buco di oltre 60 milioni. Crediti che consistono in infrastrutture realizzate a proprie spese e che il Cara avrebbe dovuto restituire tra il 1983 e il 2004. La Regione ha ripartito le quote utilizzando come criterio il calcolo degli utenti di ciascun Comune alla data del 1996. La giunta Stefanelli, con la delibera 152/2016, ha incaricato l’avvocato Maurizio Mele di provvedere a costituirsi in giudizio, ricorrendo addirittura al presidente Mattarella. E sono già in tanti i Comuni che si stanno opponendo alle richieste di risarcimento della Regione. Tra questi anche Terracina, che dovrebbe corrispondere una somma di circa 800mila euro come Minturno o altri più piccoli quali Spigno Saturnia per 22mila euro. Ma l’elenco è lungo: si passa per Gaeta (700mila euro) e Formia (500mila) fino a Castelforte (60mila) e Santi Cosma e Damiano (40mila), a cui si aggiungono i Comuni dei Monti Lepini. Nel corso di un incontro svoltosi nelle scorse settimane, il sindaco di Fondi, Salvatore De Meo, ha addirittura pensato di portare avanti una sorta di class action con tutte le amministrazioni coinvolte attraverso un ricorso congiunto. La situazione diventa ancora più paradossale se si pensa al fatto che Minturno è tra i pochi Comuni a vantare a sua volta un credito nei confronti del Cara di oltre un milione di euro e che in questa maniera potrebbe procedere nel richiedere le cifre spettanti a quegli stessi enti a cui si sta rivolgendo la Pisana. Giuseppe Mallozzi © RIPRODUZIONE RISERVATA pericolosa divisione interregionale”. Tutti d’accordo, invece, su una revoca del nuovo orario dei treni, senza attendere i quattro mesi di sperimentazione. E andranno a ribadirlo nell’incontro chiesto in Regione, che dovrebbe svolgersi giovedì prossimo 22 dicembre. Lo stesso sindaco di Formia, Sandro Sabaudia hanno eseguito una misura cautelare stabilita dal gip di Latina nei confronti di un uomo di 37 anni di Terracina. Nello specifico si tratta di un divieto di avvicinamento alla ex moglie. La donna, residente a Sabaudia, aveva sporto negli ultimi mesi più denunce nei confronti dell’ex coniuge rivolgendosi a diversi comandi dei carabinieri. L’uomo, accusato di stalking, non si rassegnava infatti alla fine della loro storia e continuava a perseguitare da tempo la donna anche tramite messaggi sui social network, minacce ed era giunto persino alle percosse. Spaventata quest’ultima si è rivolta ai militari. Ora è scattata questa misura che impone all’ex marito della signora di non avvicinarsi a quest’ultima per evitare che possa farle del male. Bartolomeo, ha sollecitato un incontro in Regione con tutti i sindaci del territorio pontino interessati alla riorganizzazione del servizio ed al presidente Nicola Zingaretti di intervenire su Trenitalia «perché faccia un passo indietro e riconsideri le esigenze di questo territorio». «Dopo una settimana di sperimentazione - ha aggiunto - è evidente a chiunque frequenti un treno che i nuovi orari promossi da Trenitalia sono un errore e vanno cambiati». Anche tutti gli altri sindaci interessati dalla modifica degli orari, da quello di Gaeta Cosmo Mitrano, a quello di Castelforte Giancarlo Cardillo, a Vincenzo Di Siena di Santi Cosma ed Salvatore Vento di Spigno sono pronti a sostenere la richiesta di ritorno al vecchio orario. Sandro Gionti © RIPRODUZIONE RISERVATA Circeo, Schiboni annuncia «Mi ricandido sindaco» VERSO IL VOTO Il sindaco Gerardo Stefanelli Rompe gli indugi Giuseppe Schiboni e annuncia la sua candidatura a sindaco di San Felice Circeo. Nel corso de “Il primo incontro per costruire il futuro”, l’evento organizzato dall’associazione politica Circeo Futura, nata nel 2015, per promuovere il bene comune e la crescita della città balneare pontina, l’ex sindaco ed attuale consigliere comunale, ha riunito soci, simpatizzanti e sostenitori per fare un bilancio delle attività svolte e presentare le iniziative in vista del nuovo anno e delle prossime elezioni amministrative. Nel corso dell’appuntamento si sono succeduti gli interventi di Monia Di Cosimo che ha parlato delle attività associative pregresse e dell’ex sindaco Vincenzo Cerasoli che ha illustrato il progetto condiviso di Circeo Futura che coinvolgerà quartieri, centro storico, periferia, comunità rurali. È stato poi lo stesso Schiboni a mostrare il nuovo logo di Circeo Futura che probabilmente sarà anche quello che sarà utilizzato per la campagna elettorale. «Il paese è triste, nelle nostre numerose riunioni sono state sviscerate, molte delle situazioni di disagio ambientale, sociale ed economico -ha commentato - Realtà che provocano anche uno stato d’insicurezza diffusa. Il Circeo è alla deriva e il nostro impegno è teso a far valere i diritti dei cittadini. Ci stiamo mobilitando come comunità, vogliamo rendere il nostro paese più bello e vivibile». Ebe Pierini -TRX IL:17/12/16 20:46-NOTE: © RIPRODUZIONE RISERVATA