Vagini : che fare in a esa dello specialista

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Vagini : che fare in a esa dello specialista
VaginiM: che fare in aNesa dello specialista
La vaginite è l'infiammazione della vagina. Può determinare sintomi quali perdite vaginali (leucorrea), bruciore e prurito interno. Talora il processo infiammatorio si estende anche alle vie urinarie provocando una fasMdiosa cisMte.
E’ solitamente conseguente ad infezioni determinate da baNeri e funghi . Molto spesso il disturbo insorge improvviso (dopo uno strapazzo fisico o alimentare o dopo un rapporto sessuale). La paziente, impossibilita a consultare tempesMvamente il medico o lo specialista, allo scopo di lenire i disturbi ricorre talora a cure improprie quali ovuli o creme inMme che non solo non risolvono il problema ma impediscono un successivo correNo accertamento del Mpo di infezione responsabile del disturbo, ritardando in tal modo la guarigione.
Alcuni sintomi, se opportunamente riconosciuM, possono invece orientare da subito la paziente verso una diagnosi correNa consentendo di meNere in aNo primi e miraM presidi terapeuMci in aNesa del medico. I diversi Mpi di infezione determinano infaO disturbi diversi. In base ai sintomi possiamo disMnguere 3 Mpi di vaginiM : (1)Vaginite da Candida,(2) vaginite da Gardnerella e da Trichomonas, (3)vaginite da germi banali ( Escherichia Coli, Streptococco)
1. Vaginite da Candida
La candida è un fungo la cui specie più comune, albicans, vive normalmente in piccole concentrazioni nel cavo orale, nell’intesMno, sulla cute, nelle mucose genitali senza provocare alcun disturbo, in costante equilibrio con gli altri microrganismi ospiM del nostro organismo. Nella vagina, insieme ad altri baNeri tra Bacillo di Doderlein, forma il così deNo ‘ecosistema vaginale’. L’ equilibrio tra queste componenM consente di mantenere un pH normale (compreso tra 3,8 e 4,2) ed una giusta lubrificazione della vagina. L’alterazionedel pHvaginale (suo aumento o sua diminuzione rispeNo ai valori normali), rompe l’equilibrio di tale ecosistema, favorisce il proliferare dei germi patogeni .
Un pH acido inferiore a 3.8 favorisce lo sviluppo della candida che trova un oOmo terreno di coltura in ambienM iperacidi in cui prevalgono i fenomeni di Mpo fermentaMvo.
Il pH è un valore che indica la basicità o l'acidità dell'acqua o, più in generale, di un liquido. Le grandezze vanno da 0 a 7 per l'acidità e da 7 a 14 per l’alcalinità. Il valore intermedio 7 rappresenta una soluzione acquosa neutra.
Se assaggiamo il succo di limone ci accorgiamo che ha un sapore acidulo: si traNa infaO di un acido, seppur debole. Se meOamo in bocca del bicarbonato, avverMamo un sapore basico.
Sono state idenMficate alcune condizioni predisponenM: gravidanza, diabete e alcuni farmaci, quali corMsone , anMbioMci e contracceOvi orali.
Molto spesso sono le singole abitudini personali ad alterare la flora laNobacillare: abusi alimentari, dieta troppo ricca in zuccheri, strapazzi fisici, viaggi, parMcolari situazioni stressogene. Come riconoscere i sintomi della candida
I sintomi principali e più caraNerizzanM sono: ‐ prurito intenso e talora incoercibile ‐ perdite vaginali di color bianco e di aspeNo simile alla ricoNa o al laNe cagliato, non maleodoranM.
La vagina si presenta arrossata e talora gonfia. Può essere interessato anche l’apparato urinario con dolore e bruciore alla minzione. Se i sintomi sono chiaramente riconoscibili (sopraNuNo nel caso di donne che già hanno sofferto di vaginite da candida) sono consigliabili alcuni primi presidi allo scopo di lenire i disturbi.
Uno dei rimedi più facili da reperire e tra i più efficaci è il bicarbonato di sodio diluito in acqua Mepida (un cucchiaio in un quarto di litro) che si può applicare soNo forma di lavanda esterna o di irrigazione vaginale con una pereNa da clistere. Efficaci alcune lavande anMmicoMche già pronte in commercio.
Il farmacista potrà consigliare anche una crema vaginale anMmicoMca da applicare sulla parte solo esternamente, non compromeNendo, in tal modo, in caso di diagnosi non certa la possibilità di eseguire successivamente prelievi in vagina . La dieta è molto importante anche per accelerare la guarigione. Pertanto, è consigliabile evitare un consumo eccessivo di carboidraM, di zuccheri e di cibi parMcolarmente ricchi di lievito, in quanto tali alimenM tendono a favorire la fermentazione dei lieviM e la proliferazione della candida.
Molto spesso la candida guarisce spontaneamente per cui quesM modesMpresidi possono risultare sufficienM. 2. Vaginite da Gardnerella e da Trichomonas
Queste due infezioni determinate da un baNere anaerobio, la Gardnerella, e da un protozoo, il Trichomonas si riproducono in ambiente basico. Sono caraNerizzate da perdite maleodoranM di color bianco grigiastro e si trasmeNono prevalentemente per via sessuale Come riconoscere i sintomi della Gardnerella e del Trichomonas
Le infezione da Gardnerella vaginalis e Trichomonas sono caraNerizzate da abbondante leucorrea grigiastra e da odore feMdo (pesce). L’odore si accentua dopo un rapporto sessuale, durante il mestruo e nel periodo ovulatorio Tra i sintomi associaM, peraltro minimi, ci sono bruciore durante o dopo il rapporto sessuale, tensione al basso ventre. Nella maggioranza dei casi non rappresenta un’infezione grave, ma è molto fasMdiosa a causa dell’ odore che la donna avverte molto forte creando imbarazzo e di disagio. Non curata, può protrarsi per mesi.
Secondo molM, queste infezioni rientrano tra le malaOe sessualmente trasmissibili , sia l'uomo che la donna possono essere portatori asintomaMci; è pertanto opportuno che la terapia a base di un anMbioMco, il metronidazolo (sempre e comunque prescriNa dal medico) venga estesa anche al partner. Non si può e non si deve curare una vagite di questo Mpo facendo di testa propria e affidandosi a rimedi da banco o ai consigli di un'amica.
Se i disturbi sono fasMdiosi, si può ricorrere a lavande vaginali a tenore leggermente acido. L’ acido borico, grazie alla sua azione leggermente acida, è ideale per ridurre il pH. Si può trovare già pronto in soluzione acquosa al 3% soNo forma di lavanda .
Si trovano in commercio lavande e creme vaginali, sempre a caraNere leggermente acido; le creme vanno applicate esternamente, lasciando così la possibilità al medico di eseguire successivamente prelievi in vagina nel caso di diagnosi non certa. 3. Vaginiti da germi banali.
Esiste un terzo gruppo di vaginiM, molto meno frequente rispeNo a quelle precedentemente descriNe causata da germi banali il più frequente dei quali è l’Escherichia Coli, normalmente nell’intesMno presente nell’intesMno ma che se presente in concentrazioni elevate nelle vie orinarie e in vagina causa cisMM e vaginiM.
Come riconoscere i sintomi della vaginite da germi banali
Questa vaginite è caraNerizzata da sintomi più sfumaM rispeNo a quelli provocaM da Candida,Gardnerella
e Trichomonas. Le perdite vaginali, scarse, quasi assenM , sono biancastre edi consistenza spessa, inodori ; sintomo prevalente è un bruciore non intenso ma fasMdioso e costante che spesso interessa anche la parte terminale dell’ uretra e che si accentua durante la prima fase della minzione e dopo i rapporM sessuali.
Anche in questo caso, in aNesa di consultare il medico la donna potrà effeNuare lavanderinfrescanM e applicare creme leniMve o anMinfiammatorie. Poiché l’ambiente vaginale non è alterato, non è necessaria una lavanda con un pH specifico: ci si può orientare verso prodoO quoMdianamente usaM per l’ igiene inMma. In sintesi
SintomaMcamente , si disMnguono tre Mpi di vaginiM: 1. VaginiM da candida, con prurito intenso e perdite grumose simili a ricoNa, non maleodoranM ( pH acido = 3.8)
2. VaginiM da gardnerella e da trichomonas, con perdite maleodoranM grigiastre o giallastre (pH basico > 4.2)
3. VaginiM da germi banali ( Escherichia Coli,streptococco), con bruciori e senso di fasMdio alla minzione; scarse perdite biancastre di consistenza spessa, inodori (pH normale 3.8‐ 4.2)
pH <3.8 Candida
pH tra 3.8 e 4.2
Germi banali pH >4.2 Gardnerella Trichomonas Lavande e creme a tenore alcalino
Bicarbonato e simili ProdoO che si usano usualmente a completamento dell’igiene inMma
Lavande e creme a tenore acido
Acido borico e simili
I sintomi non sono sempre neNamente disMnguibili. Pertanto, dopo le prime cure di emergenza, che devono essere ad ogni modo ‘mirate’ , è necessario rivolgersi al medico che confermi l’autodiagnosi e prescriva una terapia appropriata.