LA STORIA DELL`UNIONE EUROPEA

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LA STORIA DELL`UNIONE EUROPEA
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Di Stefano Polli*
Dalle macerie ancora fumanti della seconda guerra mondiale, i grandi padri fondatori
dell'Europa (Robert Schuman, Jean Monnet, Konrad Adenauer e Alcide De Gasperi)
decidono di lanciare il cuore oltre l'ostacolo e i nemici di ieri diventano gli alleati di
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oggi, coloro che avviano la grande avventura europea che, dopo un lungo e
travagliato percorso, ha portato alla creazione di una bozza di Costituzione europea.
È un'avventura fatta di piccoli passi e di grandi sfide, di un cammino che non si è mai
interrotto nel corso degli anni, nonostante momenti difficili e ostacoli
apparentemente insormontabili.
L'Europa che nacque dalla visione lungimirante dei sei paesi fondatori (Francia,
Germania, Italia, Olanda, Belgio, Lussemburgo) oggi è composta da 25 paesi. E tra
questi vi sono Stati che hanno fatto parte dell'ex Patto di Varsavia, che sono state
repubbliche dell'ex Urss. Molti dei paesi dell'Ue hanno una moneta unica e frontiere
aperte con gli altri paesi membri. I cittadini dei 25 paesi membri sono cittadini
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europei oltre a essere cittadini del proprio paese. L'Europa ha una sua bandiera, un
suo inno una sua festa e questi sono il segno che il sogno dei padri fondatori è
diventato, in gran parte, realtà concreta.
La data riconosciuta per la nascita dell'Europa è quel 25 marzo 1957 in cui i leader
dei sei paesi fondatori si riunirono a Roma per firmare i Trattati istitutivi della
Comunità economica europea (Cee) e della Comunità europea dell'energia atomica
(Euratom).
Già negli anni precedenti c'erano state alcune prove di Europa (nascita del Consiglio
d'Europa nel 1949 e della Comunità economica del carbone e dell'acciaio nel 1951),
ma è dai trattati di Roma che parte quello stretto sentiero che ci ha portato fino a
oggi.
L'idea di Europa piace agli europei e il sestetto iniziale si allarga sempre più con
nuove adesioni: nel 1973 Regno Unito, Irlanda e Daminarca entrano nella Cee, nel
1981 la Grecia diventa il decimo stato della Cee, cinque anni dopo arrivano Spagna e
Portogallo, nel 1995 entrano Austria, Svezia e Finlandia, nel 2004 arrivano dieci nuovi
paesi membri (Lituania. Estonia, Lettonia, Cipro, Malta, Ungheria Slovacchia,
Repubblica Ceca, Polonia, e Slovenia), la maggior parte dei quali proviene dalla
schiera degli ex nemici della guerra fredda.
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Attualmente l'Europa è composta da 25 paesi, ma nel 2007 è già previsto l'ingresso
di Romania e Bulgaria, mentre i negoziati con la Turchia, che partiranno nell'ottobre
del 2005, dureranno almeno un decennio.
Ma la crescita europea non è chiaramente soltanto un semplice aumento numerico
dei suoi membri. La qualità, la forza e la profondità dei rapporti che lega i paesi
membri è cresciuta nel corso degli anni. L'Europa ha oggi una dimensione
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membri è cresciuta nel corso degli anni. L'Europa ha oggi una dimensione
economica molto netta, con vincoli chiari tra i paesi, diritti e doveri, impegni e
obiettivi. Meno forte è la dimensione politica che avrebbe dovuto ricevere una spinta
decisiva dalla Costituzione, impantanatasi però nella palude del processo di ratifiche
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nazionali.
Tra i momenti decisivi della crescita europea, dopo il 1957, c'è il 1979, quando per la
prima volta circa 180 milioni di europei si recano alle urne per eleggere i deputati del
Parlamento europeo, a 34 anni dalla fine della seconda guerra mondiale.
Nel 1986 nasce l'Atto Unico, prima forte modifica dei trattati istitutivi con una riforma
che tocca in profondità e in maniera decisiva il mercato interno, il sociale, le
istituzioni europee e la cooperazione politica tra gli Stati.
Il 1992 è considerato un anno fondamentale per la storia della costruzione
comunitaria: i leader europei si riuniscono a Maastricht, cittadina olandese il cui
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nome stesso diventa un punto di riferimento per il gergo comunitario. Dal Trattato di
Elogio del ripetente
Maastricht parte il sentiero che porterà alla moneta unica, qui l'Europa cambia nome
Eraldo Affinati
e da Cee diventa Ue, Unione Europea. Gli europei scelgono un nome che rappresenti
il legame più stretto che esiste tra loro.
Nel 1995 viene firmata la Convenzione di Schengen che apre la libera circolazione
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tra i paesi europei che ne fanno parte. È grazie a questa Convenzione che oggi
possiamo viaggiare tra molti paesi europei senza dover mostrare un documento di
identità.
Ad Amsterdam nel 1997, l'Europa apre la strada di una politica estera comune più
compiuta e concreta, consapevole della necessità di dover affiancare una
costruzione politica più forte a quella economica.
A Nizza, nel 2000, l'Europa prepara le riforme per l'allargamento a 25, cerca di
disegnare le nuove istituzioni e i nuovi meccanismi decisionali di un'Europa non più
composta soltanto dai sei paesi fondatori. Il Trattato che nasce nella città francese
è, in realtà, deludente in molti punti e non riesce a dare istituzioni adeguate a
un'Europa allargata.
Nel 2002 entra in vigore l'Euro ed è un grande segnale concreto dei grandi passi fatti
dall'Europa. Francesi e tedeschi si sparavano contro 50 anni fa. Oggi hanno una
moneta in comune e l'asse Berlino-Parigi è il motore e il cuore pulsante dell'Ue.
Nello stesso anno partono i lavori della Convenzione guidata da Giscard D'Estaing
che cerca di riparare gli errori di Nizza e, dopo un anno e mezzo di lavoro, consegna
ai leader europei la bozza della Costituzione europea.
L'Europa è a un passo dal completamento del disegno finale. Ma, è ormai storia di
questi giorni, il meccanismo si inceppa. La Costituzione che dà all'Europa istituzioni
moderne e adeguate alle sue dimensioni di oggi, che crea nuovi ed efficienti
meccanismi decisionali, si impantana nel sistema delle ratifiche nazionali, viene
presa in ostaggio dalle rivendicazioni nazionali di opinioni pubbliche che si sentono
lontane e non comprese dai vertici di Bruxelles. La sfida di oggi e di domani per
l'Europa è proprio questa: riavvicinarsi ai propri cittadini con lo stesso spirito che la
fece nascere più di mezzo secolo fa.
Pubblicato il 14/06/2006
Approfondimenti
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Sul tema (/scuola/lezioni/in_aula/storia/esame/tema.html)
Sulla disciplina (/scuola/lezioni/in_aula/storia/esame/disciplina.html)
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