Prodotto della ricerca D5.4 – WP5

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Prodotto della ricerca D5.4 – WP5
WP5
Ministero dello Sviluppo
Economico
Ministero dell’Università
e della Ricerca
Prodotto della ricerca
D5.4 – WP5
PAR FAS REGIONE TOSCANA Linea di Azione 1.1.a.3
Ambito disciplinare:
Scienze e tecnologie gestionali e dell’organizzazione
Titolo della proposta:
I Living Labs per l’Industria Toscana
Acronimo
Codice CUP
Codice ARTEA
LILIT
I59J09000170002
N. 392948
Nome del prodotto della ricerca:
Logo
LILIT >>> Living Labs per l’Industria Toscana:
Logo
WP5
STUDIO COMPARATIVO DI LOGHI E SITI DI ALTRI LIVING L AB CON BREVE DESCRIZIONE. (D5.4)
Abbiamo affrontato questa analisi con gli occhi di un profano che per la prima vota incontra la definizione
“Living Lab”.
Inserendo le parole “Livin Lab” su Google le prime due voci in elenco corrispondono a “The European
Network of Living Labs (ENoLL)” (http://www.openlivinglabs.eu/) e alla voce di wikipedia
(http://en.wikipedia.org/wiki/Living_lab) che ne riporta, in inglese, la definizione.
Cominciamo dalla Pagina dell’ENoLL (SOLO in inglese):
Per trovare una definizione di cosa sia un “Living Lab”, è necessario andare nella pagina “about us”
(http://www.openlivinglabs.eu/aboutus)
La spiegazione è molto sintetica e si basa su un concetto molto semplice:
“co-progettazione da parte di utenti e di produttori”
Veniamo anche informati che la Commissione Europea ha stabilito che i Living labs si caratterizzano per
quattro attività principali:
-
Co-Creazione: ovvero co-progettazione da parte di utenti e produttori
-
Esplorazione: per scoprire usi emergenti, comportamenti e opportunità di mercato
-
Sperimentazione: implementazione di scenari all'interno delle comunità di utenti
-
Valutazione: valutazione di concetti, prodotti e servizi secondo criteri socio-ergonomici, sociocognitivi e socio-economici.
LILIT >>> Living Labs per l’Industria Toscana:
WP5
Le pagine del sito riportano molte informazioni “per addetti ai lavori” (notizie, conferenze, eventi, etc) per
Per avere una definizione più chiara ed esaustiva andiamo al secondo risultato di Google, ovvero la
definizione di Wikipedia.
Anche qui (http://en.wikipedia.org/wiki/Living_lab) ci imbattiamo in una spiegazione in inglese (le lingue
alternative sono il francese, il portoghese e il suomi)
Wikipedia ci fornisce un’esposizione più articolata. Troviamo infatti alcuni concetti chiave non presenti
nella definizione precedente:
-
“research concept” (concetto di ricerca)
-
“user-centred” (incentrato sull’utilizzatore)
-
“open-innovation ecosystem” (ecosistema di innovazione aperto)
-
“often operating in a territorial context” (spesso operante in un contest territoriale)
-
“integrating concurrent research and innovation processes” (integrante ricerca e processo
innvativo)
-
“ based on a systematic user co-creation approach integrating research and innovation processes”
(basato su di un approccio sistematico di co-creazione che integra ricerca e processo innovative)
Proseguendo nella lettura troviamo parole come: action research, community informatics, contextual
design[7], user-centered design, participatory design[8], empathic design, emotional design, e ancora: new
product development (NPD) mass collaboration
Inoltre veniamo a conoscenza del fatto che:
“Quest’ approccio consente a tutti i soggetti coinvolti di prendere in considerazione contemporaneamente
sia le prestazioni globali di un prodotto/servizio che la sua adozione da parte degli utenti potenziali” (trad.)
A questo punto integrando le informazioni che abbiamo acquisito, formuliamo una nostra definizione dei
Living Lab:
“Un Living Lab è un concetto di ricerca, basato su un sistema aperto di collaborazione tra utenti,
imprese, comunità, che spesso, ma non necessariamente, lavora in un contesto territoriale, che
integra differenti capacità con un’attenzione all’innovazione e ai suoi processi, esplora usi,
comportamenti ed opportunità del mercato allo scopo di creare prodotti e servizi “user-centred”,
grazie anche alla progettazione contestuale, al design partecipativo, alla progettazione empatica e
al design emozionale, il tutto senza dimenticare la valutazione di concetti, prodotti e servizi secondo
criteri socio-ergonomici, socio-cognitivi e socio-economici”.
Elaborata la descrizione e chiariti i concetti fondanti, andiamo a verificare i contenuti di alcuni dei principali
siti di LL:
LILIT >>> Living Labs per l’Industria Toscana:
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http://ptl.taslab.eu/
http://www.sampl-lab.org/
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http://www.tllprealpe.eu/
http://www.lepida.it/
LILIT >>> Living Labs per l’Industria Toscana:
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http://www.frascatilivinglab.org/FLLPortal/home.jsf
http://www.xml-lab.it/
LILIT >>> Living Labs per l’Industria Toscana:
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http://www.fondazioneitl.org/
http://www.consorzioarca.it/
LILIT >>> Living Labs per l’Industria Toscana:
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http://www.filas.it/
http://www.finpiemonte.it/home.aspx
LILIT >>> Living Labs per l’Industria Toscana:
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http://www.telesal.it/
http://www.lunigianaamica.it/
LILIT >>> Living Labs per l’Industria Toscana:
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http://www.csipiemonte.it/cms/
http://www.helsinkilivinglab.fi/
LILIT >>> Living Labs per l’Industria Toscana:
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http://livinglabs.mit.edu/
http://www.openideo.com/
LILIT >>> Living Labs per l’Industria Toscana:
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http://www.leaninglab.org/index.php
http://www.amsterdamlivinglab.nl/
LILIT >>> Living Labs per l’Industria Toscana:
WP5
Abbiamo analizzato questi siti cercando le “parole chiave” e i “concetti” che abbiamo individuato nella
nostra ricerca della definizione di “Living Lab”. Ci aspettavamo una certa omogeneità nel modo di
comunicare scopi e obiettivi e una trasparenza quasi assoluta nella comunicazione che consentisse
l’approccio “partecipativo”, fondamentale nel LL.
In realtà, abbiamo avuto molte difficoltà, persino nell’individuare le sezioni del sito dedicate al LL e al suo
“funzionamento”. La comunicazione non è chiara, temi e funzioni sono spesso esposti con un linguaggio da
e per “addetti ai lavori”, difficilmente comprensibili per un neofita.
Poche le eccezioni che abbiamo trovato principalmente in questi siti:
1) http://www.frascatilivinglab.org/FLLPortal/home.jsf
2) http://www.amsterdamlivinglab.nl/
3) http://www.helsinkilivinglab.fi/
4) http://livinglabs.mit.edu/
5) http://www.openideo.com/
6) http://www.leaninglab.org/index.php (sito del committente)
7) http://ptl.taslab.eu/
8) http://www.lunigianaamica.it/
Le eccezioni però riguardano maggiormente la chiarezza sui contenuti, piuttosto che l’uniformità nella
comunicazione. Non vi è coerenza nello stile grafico, i loghi sembrano non avere nulla a che fare con i
concetti, la scelta nella posizione delle informazioni è discutibile e spesso si fatica a capirne la logica. Gli
aggiornamenti non sono sempre presenti e il linguaggio, anche qui, è principalmente per gli “addetti ai
lavori”, inoltre le “parole chiave” non sono sempre presenti.
L’approccio non è abbastanza chiaro da permettere ad un utente che non sa cosa sia un Living Lab, di capire
immediatamente, dal sito, dov’è capitato.
LILIT >>> Living Labs per l’Industria Toscana:
WP5
STUDIO GRAFICO E FUNZIONALE LOGO PROGETTO LILIT
Nella nostra scelta creativa per il logo di LILIT, ci siamo dati come obiettivo quello di rendere graficamente
al meglio, i concetti più pregnanti del LL (aperto, collaborativo, dinamico etc), per non incorrere negli stessi
errori riscontrati in fase di analisi, ed integrare e/o utilizzare il logo del committente, il giroscopio (fig.1), nel
tentativo di suggerire che il progetto è nato e si è sviluppato a partire dal Leaning Lab.
Fig.1 Il giroscopio del Leaning Lab.
Partendo da questa immagine si è cercato di semplificarne la grafica per identificare un possibile sviluppo
vettoriale:
In questa figura sono state individuate le linee che potevano comporre le lettere dell’acronimo di Progetto:
LILIT >>> Living Labs per l’Industria Toscana:
WP5
La lettera “L”
La lettera “I”
La lettera “T”
A questo punto sono state realizzate alcune ipotesi grafiche di base, per lo sviluppo del logo contenente le
lettere L I L I T e il giroscopio:
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Studio 1
Studio 2
LILIT >>> Living Labs per l’Industria Toscana:
WP5
Questo studio è stato abbandonato per l’eccessiva complessità visiva causata dalla presenza di 5 immagini
uguali, che rendevano poco comprensibile sia il contenuto grafico, che quello testuale.
Si è quindi elaborato un font vettoriale che riproducesse, almeno in parte, l’effetto ottenuto con i vari
segmenti precedentemente usati del giroscopio:
Studio 3
Studio 4
LILIT >>> Living Labs per l’Industria Toscana:
WP5
Per fasi di elaborazione successive (Studio 4 e Studio 5), si è cercato, anche grazie ad una continua
interazione con il committente, di far emergere il contenuto tematico del Progetto inserendo elementi
grafici di collegamento tra le varie immagini appartenenti al logo:
Studio 5
Mancava però l’effetto visivo di un’idea semplice ed intuitiva di innovazione, aperta ed “accogliente”.
Inoltre la scelta di utilizzare il Logo del committente (rappresentante un giroscopio) non permetteva una
facile separazione tra il Progetto LILIT e il Leaning Lab, a discapito di una corretta comunicazione degli scopi
di entrambi.
Abbiamo quindi creato una nuova struttura di base del logo mantenendo solo alcune delle caratteristiche
importanti fin qui elaborate:
LILIT >>> Living Labs per l’Industria Toscana:
WP5
Studio 1a
Abbiamo poi cercato di presentare al meglio i concetti di “creazione”, “dinamismo”, “partecipazione”,
“apertura”, e abbiamo inserito altri elementi grafici ed una rappresentazione grafica semplificata dell’idea
di “rete” basata sul web, precedentemente individuata:
Studio 2a
Studio 3a
LILIT >>> Living Labs per l’Industria Toscana:
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Studio 4a
Giunti a questa elaborazione, e a seguito di un confronto sui contenuti espressi effettuato con il
committente, abbiamo migliorato la resa grafica del logo verificandone:
-
Leggibilità
-
Riproducibilità
-
Riconoscibilità
In questa fase abbiamo effettuato un’ulteriore ricerca, data la particolarità dell’acronimo, per evitare che
l’immagine si confondesse con altre appartenenti ad associazioni, aziende, enti, circoli, progetti etc.
A seguito di questo processo siamo giunti ad una semplificazione delle elaborazioni grafiche precedenti,
dove il senso di “apertura”, “partecipazione” e “accoglienza”, vengono date dalle braccia aperte della figura
formata dalle lettere dell’acronimo, e i concetti di “rete” e innovazione dalla “testa” della figura, che
rappresenta il mondo web, ovvero la struttura “pensante” contenuto dentro le parole, e quindi al concetto,
“open innovation”:
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WP5
Studio 5 (finale)
1
LOGO LILIT:
C: 75%
M: 68%
R: 0
Y: 67%
2
G: 0
C: 66%
R: 90%
B: 0
M: 98%
R: 113
Y: 19%
G: 44
R: 6%
B: 119
1
2
6
5
7
3
3
C: 50%
4
M: 89%
4
C: 38%
M: 67%
R: 144
R: 167
Y: 0%
Y: 0%
G: 63
G: 107
R: 0%
R: 0%
B: 152
5
B: 173
C: 89%
7
M: 0%
M: 27%
R: 0
Y: 100%
G: 122
R: 15%
B: 50
LILIT >>> Living Labs per l’Industria Toscana:
C: 60%
R: 108
Y: 75%
G: 192
R: 0%
B: 113
WP5
REALIZZAZIONE DI LOGHI PER LE SINGOLE FUNZIONALITÀ CON BREVE DESCRIZIONE DELLE SCELTE EFFETTUATE. (D5.4)
Al fine di ovviare le carenze comunicative riscontrate nel mondo dei Living Lab, la comunicazione del
progetto LILIT è stata sviluppata in modo coerente con la descrizione che avevamo precedentemente
definito:
“Un Living Lab è un concetto di ricerca, basato su un sistema aperto di collaborazione tra utenti,
imprese, comunità, che spesso, ma non necessariamente, lavora in un contesto territoriale, che
integra differenti capacità con un’attenzione all’innovazione e ai suoi processi, esplora usi,
comportamenti ed opportunità del mercato allo scopo di creare prodotti e servizi “user-centred”,
grazie anche alla progettazione contestuale, al design partecipativo, alla progettazione empatica e
al design emozionale, il tutto senza dimenticare la valutazione di concetti, prodotti e servizi secondo
criteri socio-ergonomici, socio-cognitivi e socio-economici”.
Sono stati così scelti i loghi per i laboratori specifici per l’innovazione di prodotto o processo dei cinque
settori, oggetto del progetto, mantenendo la “riconoscibilità” del logo principale e apportando solo
modifiche di colore, che identificheranno poi, sul sito e sulla brochure, i settori stessi:
Componentistica Automotive
C: 22%
M: 100%
Y: 47%
R: 5%
R: 187
G: 19
B: 89
ICT per i servizi pubblici
C: 94%
M: 59%
Y: 29%
R: 9%
R: 0
G: 95
B: 133
Oggetti Artistici in marmo
LILIT >>> Living Labs per l’Industria Toscana:
WP5
C: 0%
M: 100%
R: 242
Y: 100%
G: 0
R: 0%
B: 0
Nautica da diporto
C: 0%
M: 53%
Y: 100%
R: 0%
R: 248
G: 142
B: 0
Turismo incoming urbano e rurale
C: 67%
M: 59%
R: 75
Y: 56%
G: 76
R: 37%
B: 78
LILIT >>> Living Labs per l’Industria Toscana: