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Economia Politica a.a. 2015-2016 - Prof. Andrea Imperia Nota didattica 1: l'operatore di sommatoria Consideriamo una generica matrice quadrata n x n (composta cioè da n righe ed n colonne): x 1 1 ... x 1 2 ... x 1 i ... x 1 n x 2 1 ... x 2 2 ... x 2 i ... x 2 n ... ...... ...... ... ...... ... x i 1 ... xi 2 ... x i i ... xi n ... ...... ...... ... ...... ... x n 1 ... x n 2 ... x n i ... x n n Il generico elemento di tale matrice, appartenente alla riga i-esima e alla colonna j-esima si indica con il simbolo: x i j . Il primo dei due pedici indica la riga cui appartiene l'elemento, mentre il secondo ne indica la colonna. Supponiamo di voler sommare gli elementi della riga i-esima e di voler esprimere tale somma in forma compatta attraverso l'operatore di sommatoria. Osserviamo che gli elementi da sommare sono in numero n; essi hanno in comune il primo dei due pedici, che indica appunto l'appartenenza alla riga i-esima, mentre il secondo pedice assume tutti i valori interi tra 1 ed n (un numero naturale maggiore di 1), ad indicare le diverse colonne della matrice cui appartengono gli elementi della riga iesima: x i 1 ... x i 2 ... x i i ... x i n Scriviamo ora n ∑ xi j j=1 Tale simbolo si legge ''sommatoria per j che va da 1 ad n degli x i j '' . Verifichiamo che esso esprima effettivamente la somma di tutti gli elementi della riga iesima. Come abbiamo detto, il pedice j deve assumere tutti i valori interi compresi tra 1 ed n. Quando j assume il valore 1 x i j diventa x i 1 , quando j assume il valore 2 x i j diventa x i 2 e così via. Quando j assume l'ultimo valore, pari ad n, x i j diventa x i n . Dunque possiamo scrivere: n ∑ xi j =x i 1+ xi 2+...+ xi n j=1 Analogamente, la somma degli elementi della matrice che appartengono alla colonna iesima può essere espressa in forma compatta nel modo seguente: n ∑ x j i=x 1 i+ x 2 i+...+ x n i j=1