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Pubblicazione
“LOGISTICA PER LO SVILUPPO”
“Logistica per lo Sviluppo” è il titolo dello studio che è stato commissionato da Fiera Milano TL. TI Expo
S.p.A. ad un team di esperti del settore (vedi profili dei componenti del gruppo di lavoro).
Lo studio verrà pubblicato con una tiratura da 1.000 a 10.000 copie che saranno distribuite durante il
“Forum Internazionale della Logistica e dell’Autotrasporto” del 4 novembre 2011 e successivamente agli
operatori del Settore Logistica e Autotrasporti.
I temi che analizzati riguardano:
A) l’evoluzione dei veicoli in relazione alle innovazioni nei processi di filiera ed al tema della raccolta
e distribuzione delle merci (portata, livelli di emissione, nuovi allestimenti, sistemi di alimentazione meno
dipendenti dal petrolio, etc.)
B) le politiche infrastrutturali a scala nazionale e regionale, in relazione alle singole piattaforme
logistiche territoriali ed al fine di individuare gli interventi atti a migliorare le accessibilità dei territori e la
connettività delle reti.
C) l’innovazione tecnologica (ITS in particolare): con l’obiettivo prioritario di sviluppare un esame
dettagliato delle piattaforme telematiche e della loro funzionalità in ordine alle linee di indirizzo del Piano
Nazionale della Logistica, ma anche valutando più nello specifico l’utilità ai fini della sicurezza dei nuovi
materiali e delle innovazioni nelle infrastrutture.
D) le nuove normative con particolare riferimento a:
• il ruolo del conto proprio e del conto terzi per l'autotrasporto;
• il contratto di logistica e controllo/deregulation delle specifiche attività;
• il contratto di noleggio dei veicoli;
• il processo di aggregazione delle imprese:
• il processo di finanziamento degli investimenti e il rapporto con il Fondo di Garanzia;
• il tema della definizione dei costi minimi del servizio ai fini della sicurezza.
E) nuove regole e nuove politiche di intervento per il settore meno finalizzate a misure di sostegno e
più orientate a politiche di investimento soprattutto sul versante della logistica pubblica.
In tale ambito verranno esaminate le misure più immediate ed urgenti e quelle definite a costo zero dalla
Consulta per verificarne lo stato di attuazione, ma soprattutto per una valutazione degli effetti rispetto ai
maggiori costi oggi sostenuti dal sistema Paese e quantificati in 40 miliardi di euro all'anno
GRUPPO DI LAVORO
Andrea Boitani
Andrea Boitani è professore ordinario di Economia Politica all’Università Cattolica del Sacro Cuore di
Milano. Ha insegnato anche nelle Università di Bergamo, Cambridge, Perugia, Politecnico di Milano e di
Roma, “La Sapienza”. Fa parte del Comitato direttivo del Defap (Dottorato in Economia e Finanza della
Pubblica Amministrazione), del Mefap (Master in Economics) e del Comitato Scientifico di Iccsai
(International Center for Competitiveness Studies in the Aviation Industry). Consulente dell’Ocse per le
surveys sull’economia italiana.
È stato componente della Commissione Tecnica per la spesa pubblica, presso il Ministero del Tesoro
(1993-2003); componente della commissione per il Piano Generale dei Trasporti (1999-2001), per il
Piano della Logistica (2004-2006) e per il Piano della Mobilità (2007); consulente del Nars (Nucleo per la
regolazione dei servizi di pubblica utilità) istituito presso il Cipe (1998-2001);
Attualmente fa parte del Comitato Scientifico della Consulta dell’autotrasporto e della logistica.
Maurizio Riguzzi
E’ professore ordinario di Diritto dei Trasporti e della Logistica presso la Facoltà di Giurisprudenza
dell’Università di Verona, ove insegna altresì Diritto del Turismo. E’ docente di Diritto dei Trasporti
presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Parma. E’ avvocato libero professionista
patrocinante avanti alle Giurisdizioni superiori. E’ membro del Comitato scientifico dei revisori della
rivista Diritto dei Trasporti e condirettore della rivista italiana di Diritto del Turismo. E’ autore di
innumerevoli pubblicazioni scientifiche, fra cui cinque monografie, su tematiche giuridiche attinenti alle
infrastrutture del trasporto, all’impresa di trasporto e connessi profili di responsabilità dell’operatore. E’
membro del Comitato Scientifico della Consulta Generale per l’Autotrasporto e per la Logistica.
Giorgio Spatti
Ingegnere ed esperto di trasporti e logistica.
Ha curato fin dagli anni ‘80 il Piano degli interporti della Lombardia . prima nella veste di Direttore
Programmazione dell’Assessorato ai Trasporti della Regione poi quale Direttore Programmazione e
Sviluppo di Ferrovie Nord Milano SpA.
Già amministratore delegato dell’interporto di Bergamo e vice-presidente della Commissione traffico
dell’ACI di Milano,negli ultimi anni ha concentrato la sua attenzione sui problemi della riorganizzazione
del combinato terrestre,della distribuzione urbana delle merci,dell’efficientamento delle catene
logistiche(filiera agro-alimentare,del farmaco etc.).
In tale ambito è stato uno degli esperti della Consulta Generale dell’Autotrasporto e della
Logistica ed è oggi coordinatore scientifico del Progetto Pilota per la city logistic di Milano e consulente
della Provincia di Bergamo per i progetti attinenti la logistica e le piattaforme della distribuzione.
“LOGISTICA PER LO SVILUPPO”
La logistica per lo sviluppo è la linea di forza del Forum Internazionale della Logistica e
dell autotrasporto 2011. Serve ad uscire dalla crisi, serve alla competitività, serve allo sviluppo.
E necessario seguire il settore nella logica dell intero processo per mettere a disposizione dei clienti
(siano essi imprese industriali o commerciali o consumatori finali) il prodotto richiesto nelle quantità e
qualità desiderate, nei modi e tempi voluti, con i costi più bassi possibili. L obiettivo è quello di
comprimere i costi fissi, trasformando buona parte di essi in costi variabili, in funzione delle esigenze di
produzione e della vendita determinando così la flessibilità delle imprese.
Questo è il percorso per cambiare i parametri classici della competitività: la qualità ed il prezzo di un
prodotto sui mercati finali.
Occorre fare presto: alcune azioni del Piano della logistica già marciano in questa direzione.
E ormai noto che:
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il settore dei trasporti e della logistica in Italia presenta oggi diseconomie di sistema che
determinano un maggiore costo complessivo stimato recentemente pari a circa 40 miliardi di
euro/anno;
l outsourcing logistico è significativamente inferiore a quello degli altri paesi per motivi che
dipendono sia da fattori strutturali (prevalenza di piccole-medie imprese), sia da fattori culturali;
uno tra tutti, l immaturità del mercato dei servizi, caratterizzato da un alta frammentazione delle
aziende fornitrici di servizi logistici il cui raggio d azione è spesso limitato ad alcune aree regionali
e che peraltro non sono incentivate né all aggregazione né alla crescita dimensionale;
la domanda di terziarizzazione si concentra prevalentemente su servizi elementari (trazione,
affitto spazi di magazzino, distribuzione, etc.), ed è piuttosto bassa per servizi più complessi
(allestimento ordini, lavorazioni ausiliarie, etc.);
rimane carente la diffusione e la standardizzazione dei sistemi informatici e telematici per la
logistica non solo in molte PMI manifatturiere e commerciali, ma è basso anche il livello di
informatizzazione delle infrastrutture e nei nodi di trasporto, nonché scarsa la diffusione di
procedure informatizzate presso le dogane all interno dei porti e degli aeroporti;
l autotrasporto oltre ad essere da sempre un settore in eccesso di offerta e frammentato è
altrettanto da sempre pervaso da vantaggi e difficoltà; protetto nella conservazione dei primi e
nella difesa delle seconde, ma mai sostenuto realmente verso un cambiamento; bisogna trovare
nuove strade attraverso un nuovo quadro normativo e sollecitazioni imprenditoriali;
i porti italiani risultano meno attrattivi dei porti del Nord Europa per il grande traffico
internazionale di containers perché non garantiscono tempi e costi competitivi;
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il trasporto combinato non presenta una sufficiente regolarità e frequenza del servizio tale da
garantire certezza dei termini di resa della merce ed essere competitivo al tutto-strada, le cui
imprese, a loro volta hanno grosse difficoltà a convertirsi all intermodale.
è assente ogni ottimizzazione nella distribuzione delle merci in ambito urbano e peri-urbano,
nella quale l eccessiva presenza del conto proprio ed il progressivo (in parte conseguente)
diminuire degli indici di carico dei veicoli non solo producono elevati effetti moltiplicativi della
congestione e dell inquinamento, ma anche dei costi dell ultimo miglio;
all interno poi di molte filiere esistono sì anche situazioni organizzative di eccellenza (IV gamma
agroalimentare, farmacie etc.), ma anche organizzazioni complesse e distorte (agroalimentare
tradizionale, forniture agli ospedali etc.), che determinano sprechi elevati ed incrementi non
accettabili dei prezzi finali;
gli aspetti normativi nazionali e comunitari sono il costante riferimento per una politica europea
della logistica e dei trasporti. Il processo normativo negli anni si è evoluto per approssimazioni
successive; è mancato il momento delle innovazioni necessarie per rendere il sistema meno
ingessato ; la semplificazione ed innovazione delle norme sono le linee di intervento per rendere
il rapporto tra committenza ed operatori della logistica più trasparente sia per gli aspetti
regolamentativi delle responsabilità sia per quelli economici.
Questi punti di debolezza devono diventare punti di forza.
Questo è il quadro che il Forum vuole affrontare e discutere.