Effetto della diversa integrazione di concentrati sulla composizione

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Effetto della diversa integrazione di concentrati sulla composizione
XXI Congresso Nazionale
S.I.P.A.O.C.
FOGGIA
12 Settembre 2014
Effetto della diversa integrazione di
concentrati sulla composizione acidica
del grasso del latte in pecore di razza
Sarda al pascolo
S.P.G. RASSU, M. G. MANCA, A. MARZANO, R.
RUBATTU, A. MAZZA, A. NUDDA
Dipartimento di Agraria, Sezione di Scienze
Zootecniche, Università di Sassari, Italia
corresponding author: [email protected]
INTRODUZIONE
Il sistema di allevamento più diffuso in Sardegna è quello
semiestensivo basato principalmente sullo sfruttamento delle risorse
foraggiere mediante pascolamento (circa 1.200.000 ha di aree a
pascolo), a cui spesso è associata l’integrazione alimentare a base di
concentrati (somministrati in corrispondenza delle due mungiture
giornaliere) e di fieno. E’ noto che la determinazione della dose ottimale
di concentrato è influenzata dalla interazione tra quantità e qualità del
concentrato e disponibilità e qualità del pascolo (Avondo e Bordonaro,
2001; Molle et al., 2008). Ad esempio una maggiore produzione di latte
è stata ottenuta nelle pecore integrate con concentrato a base di orzograno piuttosto che di mais (Avondo et al., 1995). Allo stesso tempo la
composizione acidica del latte sembra essere influenzata sia dalle
essenze foraggere consumate che dal loro stadio vegetativo (Cabiddu et
al., 2005), sia dalla quantità di concentrato somministrato (Vasta et al.,
2008).
MATERIALE E METODI
Nel periodo Gennaio-Giugno 2013, 48 pecore di razza Sarda (al
2 mese di lattazione) dopo un periodo pre-sperimentale di 2 settimane
in cui erano sottoposte allo stesso regime alimentare (pascolo durante
il giorno, concentrato commerciale alle due mungiture e fieno alla sera)
sono state suddivise in due gruppi omogenei: il gruppo di controllo
(CON) riceveva una integrazione di 300g/pasto del concentrato
commerciale in corrispondenza delle due mungiture giornaliere; l’altro
gruppo (SPE) riceveva 300g di una miscela costituita da 50% di
granella di orzo e 50% di granella di mais alla mungitura del mattino e
300g dello stesso concentrato commerciale usato per il gruppo CON
durante la mungitura della sera. I rilievi, eseguiti ogni due settimane,
hanno riguardato la produzione giornaliera individuale di latte nelle
singole mungiture, e dal latte di massa di ciascun gruppo e di ciascuna
mungitura sono stati prelevati 3 campioni di latte per l’analisi del
contenuto in grasso e della composizione acidica. I dati sono stati
analizzati con un modello lineare utilizzando dieta, mungitura e la loro
interazione come parametri fissi.
OBIETTIVO
Poiché nella realtà di allevamento la maggior parte degli allevatori
utilizza lo stesso tipo di concentrato nelle due somministrazioni
giornaliere, l’obiettivo di questa prova è stato quello di valutare gli effetti
della somministrazione di due diversi concentrati nell’arco della
giornata sulla composizione acidica del latte ovino.
RISULTATI
La produzione totale di latte (circa 1.2 kg/capo/d) non differiva
significativamente tra i gruppi, anche se quella della sera era più alta nel
gruppo CON rispetto al gruppo SPE (g/d 469 g/d vs. 442). La
percentuale di grasso è stata significativamente influenzata dalla
mungitura ma non dalla dieta (Tab.1). Per quanto attiene al profilo
acidico la dieta ha mostrato effetti significativi sul contenuto in PUFA-ω3
ed ω6, maggiori nel gruppo SPE, ed in CLA totale maggiori invece nel
gruppo CON (Tab. 1). Ad eccezione dei PUFA-ω6, il contenuto
percentuale di tutti i gruppi di acidi grassi considerati è stato influenzato
significativamente dall’orario di mungitura.
In particolare gli SFA ed i PUFA-ω3 sono risultati maggiori nel latte
della mattina, mentre i MUFA, gli OBCFA ed il CLA totale sono risultati
maggiori nel latte della sera (Tab. 1).
Il contenuto lipidico ha mostrato un andamento crescente a partire da
metà aprile in concomitanza sia del calo produttivo, ma anche della
variazione delle caratteristiche nutrizionali dell’erba (Fig.1),
evidenziando una maggiore variabilità soprattutto nel latte della sera.
Per quanto attiene all’andamento dei gruppi di acidi grassi il CLA totale
ha fatto registrare valori elevati nel periodo di maggiore disponibilità di
erba (Fig.1). Gli SFA ed i MUFA hanno mostrato un andamento
speculare, con valori rispettivamente minimi e massimi nel periodo
marzo-aprile (Fig.2).
Tab. 1. Contenuto lipidico e composizione acidica distinti per
dieta ed ora di mungitura
Dieta
Mungitura
CON
SPE
mattina
sera
6,43
6,41
5,74b
7,10a
SFA
64,91
64,87
65,92a
63.87b
MUFA
28,67
28,64
27,73b
29,59a
OBCFA
4,09
4,13
3,99b
4,22a
PUFA-ω3
1,07b
1,10a
1,12a
1,06b
PUFA-ω6
2.32b
2.39a
2,37
2,34
CLA totale
1.95a
1.91b
1,82b
2,04a
Grasso (%)
Acidi Grassi
(g/100g of FAME)
a,b = differenze significative per P<0,05.
Fig. 1. Andamento del contenuto lipidico ed in CLA totale
8,0
Fig. 2. Andamento del contenuto in MUFA e SFA
2,5
7,0
68
2,0
32
6,0
4,0
1,0
3,0
2,0
0,5
1,0
31
66
30
65
29
64
63
28
62
27
MUFA (%)
1,5
SFA (%)
5,0
CLA totale (%)
Grasso (%)
67
61
26
0,0
0,0
gen
gen
feb
CLA-CON
feb
mar
CLA-SPE
mar
apr
Grasso-CON
apr
mag
mag
giu
Grasso-SPE
60
25
59
58
24
gen
gen
feb
feb
MUFA-CON
mar
mar
MUFA-SPE
apr
apr
SFA-CON
mag
mag
giu
SFA-SPE
CONCLUSIONI
In conclusione, tenuto conto che il diverso regime alimentare ha
influenzato soltanto il contenuto di alcuni acidi grassi e che maggiori
differenze sono state registrate, sia sul contenuto lipidico che sulla
composizione acidica (quale il CLA), nel latte delle due mungiture
giornaliere, si potrebbe ipotizzare per l’industria casearia un interesse
alla raccolta separata del latte, allo scopo di destinarlo alla produzione
di formaggi con caratteristiche organolettiche diverse.
Ringraziamenti Ricerca eseguita con finanziamento MiPAAF progetto
BELAT-OIGA.
BIBLIOGRAFIA Avondo M., Bordonaro S. (2001). In: L’alimentazione degli ovini da latte.
Ed. by G. Pulina, Avenue Media (Bologna):89-109.
Avondo M., Licitra G., Bonanno M., Keshtkaran A.N., Marletta D., D’Urso G. (1995).
Livestock Production Science, 44:237-344.
Cabiddu a., Decandia M., Addis M., Piredda G., Pirisi A., Molle G. (2005). Small
Ruminant Research 59 (2005) 169–180.
Molle G., Decandia M., Cabiddu A., Landau S.Y., Cannas A. (2008). Small Ruminant
Reserch, 77: 93-122.
Vasta V., Nudda A., Cannas A., Lanza M., Priolo A. (2008). Animal Feed Science and
Technology 147: 223–246