La Shoa attraverso il cinema - ISTITUTO COMPRENSIVO SERINO

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La Shoa attraverso il cinema - ISTITUTO COMPRENSIVO SERINO
Ciak si gira: la Shoah attraverso il cinema
Anche quest’anno gli alunni della scuola secondaria di primo grado dell’I. C. di Serino hanno dato rilevanza
alla Giornata della Memoria istituita il 27 Gennaio di ogni anno dalla Legge n. 211 del 20 luglio del 2000.
L’argomento trattato è stato quello della Shoah attraverso il cinema, con la selezione di quattro film, uno
per ogni sezione per riflettere sull’odio della persecuzione razziale durante la seconda guerra mondiale.
I film in questione “Arrivederci ragazzi”, “ La Chiave di Sara”, “ Perlasca : un eroe italiano” ,“ Storia di una
ladra di libri” sono stati scelti accuratamente dal team delle docenti di Approfondimento, Pianese T.,
Carbone I. e La Padula D.
La visione di essi ha prodotto una mostra nei locali della scuola, dal titolo “Il cinema e la Shoah” dove i
ragazzi hanno potuto riflettere sull'esigenza di mantenere viva, nelle giovani generazioni, la memoria degli
eventi legati alla deportazione. Una riflessione sulla Cittadinanza, intesa non come la semplice
appartenenza o l'osservanza delle regole di una società, ma come il voler vivere insieme nel pluralismo e
nel rispetto delle differenze. A tal proposito tale attività è stata anche e soprattutto un’occasione di
inclusione sociale e d’incontro, conoscenza, condivisione e dialogo con i ragazzi seguiti dal team sostegno:
dall’organizzazione alla realizzazione ogni partecipante ha potuto sperimentarsi in un ruolo attivo e
collaborare alla costruzione della scena.
Grazie all’aiuto tecnico del prof. Guidi che ha riprodotto una cinepresa d’epoca e alla competenza artistica
delle colleghe Renna e Tierno, sono state realizzate le quattro locandine dei film in questione, in cartelloni
che fungono da pellicola cinematografica, mentre una sedia vuota di un regista rappresenta chi con
maestria ha saputo nel tempo cogliere e mettere insieme in regia, come in un puzzle, i pezzi di questa
Storia dal volto disumano. Un manichino funge da spettatore: è un ebreo sopravvissuto ad un campo di
concentramento che osserva le scene che hanno dato vita al suo destino; sul suo pigiama, rigorosamente a
righe, la stella di David, di colore giallo, come un marchio identificativo di chi ha avuto la colpa di essere
vissuto in quel periodo. Di fronte a lui, un bambino che tiene in pugno un orsetto di panno, anch'esso
vestito a strisce, simbolo di un'infanzia negata che non ha conosciuto l'adolescenza...un bambino senza
volto a cui è stata negata la possibilità di diventare uomo. Ai suoi piedi i libri che rappresentano la cultura
perché.. "se vogliamo conoscere il senso dell’esistenza, dobbiamo aprire un libro: là in fondo, nell’angolo più
oscuro del capitolo, c’è una frase scritta apposta per noi”. Sullo sfondo un drappo blu rappresenta il cinema
nei due momenti storici: quello che ha dato lustro alla Memoria attraverso queste pellicole prodotte in
passato da importanti registri come Louis Malle, Alberto Negrin, Brian Percival, Gilles P. Brenner ed al
presente come la regista Lola Doillon che ha prodotto per la Lucky Red Production, "Il Viaggio di Fanny". E
sarà proprio a coronamento dell’attività didattica che gli alunni dell’istituto assisteranno alla visione del
film, vincitore del premio come miglior film al Giffoni Film Festival, evento speciale in occasione della
giornata della Shoah, uscito nelle sale lo scorso 27 Gennaio . Il film è un viaggio emozionante ispirato ad
una storia vera che parla di amicizia e libertà tra bambini e consentirà ancora una volta un immancabile
appuntamento con la Storia “…. perché gli spettatori devono potersi calare nei panni dei personaggi,
devono poter provare empatia, soffrire o ridere insieme a loro.” Un film per carpire quell' insegnamento
morale : rispetto della dignità e della libertà della persona.
(Articolo a cura delle Prof.sse Pianese/La Padula)