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stagione
mar 29 ottobre 2013
danza
DECA DANCE
BATSHEVA ENSEMBLE
ISRAELE
INCONTRO CON LA DANZA
Alle ore 20, nel foyer del teatro.
Curato dal critico ed esperta di danza
Marinella Guatterini.
Scrive per “Il Sole 24 Ore”,
“Famiglia Cristiana”, “Ballettoggi”,
è autrice di due testi fondamentali
per la storia del balletto classico
e della danza contemporanea,
“L’ABC del Balletto” e “L’ABC della Danza”;
è inoltre docente universitaria
in prestigiosi atenei.
Estratti da opere di Ohad Naharin:
Max (2007), Seder (2007), George and Zalman (2006),
Telophaza (2006), Three (2005), Naharin's Virus (2001),
Moshe (1999), Zachacha (1998), Zina (1995), Anaphaza (1993),
Mabul (1992), Kyr (1990), Black Milk (1991/1985)
Costumi: Rakefet Levy, Sharon Eyal
Luci: Avi Yona Bueno (Bambi), Ohad Naharin
Eseguiti dai danzatori del Bathseva Ensemble:
Mario Bermudez Gil, Tamir Eting, Mariko Kakizaki,
Rani Lebzelter, Yael Ben Ezer, Madison Hoke, Kelvin Vu,
Matan Cohen, Doron Perk, Ori Kroll, Shani Licht,
Ayelet Nadav, Shane Elliot Scopatz, Oz Shoshan,
apprendisti: Shiri Perelmuter, Itai Axelrod
Musica: The Beach Boys, Maxim Warrat, Goldfrapp, Missy Elliott,
A. Vivaldi, Harold Arlen/ Marusha, Cha-Cha De Amor (cantata
da Dean Martin e Rolley Polley), Hawaii five -0/ Morton Stevens,
canti popolari arrangiate ed eseguite dai Tractors’ Revenge
e Ohad Naharin, Habib Alla Jamal, Paul Smadbeck,
canti popolari arrangiati ed eseguiti da Ivri Lider
Batsheva ENSEMBLE
Direttore artistico: Ohad Naharin
Direttore esecutivo: Dina Aldor
Direttore artistico associato:
Adi Salant
Direttore ensemble & répétiteur:
Matan David
Répétiteur: Hillel Kogan
Responsabile tournée internazionali:
Iris Bovshover
Produzione: Naomi Friend
Equipe tecnica
Batsheva Ensemble
Direttore tecnico: Motti Katsav
Fonico: Yigal Feldman
Responsabili luci:
Itzik Assulin, Daniel Feinshtein
Testo: Ohad Naharin ispirato da Charles Bukowski
Sartoria: Shoshi Or Lavi, Osher Ohana
Fisioterapista: Adva Terem
Fotografo: Gadi Dagon
Tournée supportata in parte dalla Harkness Foundation for Dance
Durata: 75 minuti circa con intervallo
2013-2014
DECA DANCE
Tra gli effetti della visione di uno spettacolo di
danza, uno dei più importanti è la persistenza
dell’emozione che riemerge nella memoria sempre
con la stessa fragranza della prima visione. Se
avviene è evidente, allora, che l’autore è riuscito
pienamente nel suo intento. Quando si ripensa a
Deca Dance di Ohad Naharin, per esempio, torna
prepotente alla memoria la sensazione di essere
stati in qualche modo travolti da un’ondata di
inarrestabile energia fisica, carica di vitalità, ma
anche di emozione: il tutto condito da un profondo
amore per la danza intesa come necessità
esistenziale e modo di vedere il mondo.
Naharin afferma spesso che «tutto è già stato fatto;
ciò che ci resta è la possibilità di riorganizzare»
(tanto che Deca Dance è dichiaratamente
l’assemblaggio di estratti da coreografie prodotte
da Naharin negli ultimi venti anni). Così è proprio
nel suggerimento di «limitarsi a guardare i
[suoi] ballerini per trovare delle risposte sul suo
modo di concepire la danza» che ci rivela quanta
importanza ha per lui la peculiarità di ciascuno
degli interpreti: «che scelgo soprattutto per il puro
amore che hanno per la danza».
Per lui infatti la misteriosa grandezza di quest’arte
sta nel fatto «di essere in eterno equilibrio
tra fatica e bellezza». Il suo fine, dunque, è
inequivocabile: la ricerca della bellezza nella
verità insita nel movimento, esaltato proprio nelle
peculiarità dei singoli.
Così anche quando i suoi danzatori si uniscono agli
spettatori per una danza liberatoria la realtà della
vita e la finzione dell’arte si fondono in un’osmosi
che libera diverse energie ed emozioni e le mette in
circolo, a disposizione di tutti i presenti, senza più
differenze tra chi fa e chi guarda, in una perfetta
esaltazione di quegli ideali che Naharin ha da
sempre fatto suoi: «l’amore per la vita, la reciproca
tolleranza, la gioia di danzare»
Silvia Poletti
OHAD NAHARIN
Nato e cresciuto in un kibbutz, finito il servizio
militare, Naharin studia danza alla Batsheva
Dance Company di Tel Aviv. Dopo aver danzato con
la Martha Graham Dance Company a New York
e con Béjart è tornato in Israele dove nel 1990 è
diventato direttore della Batsheva Dance Company.
Considerato tra i principali coreografi di oggi
collabora con compagnie quali l’Opéra di Parigi,
Rambert Dance Company, Ballet du Grand Theatre
de Genéve. Negli ultimi anni ha perfezionato una
nuova tecnica di movimento chiamata GaGa.
BATSHEVA ENSEMBLE
L’Ensemble è la compagnia giovanile della
Batsheva Dance Company, formata da danzatori
tra i 18 e i 24 anni. Tra i diplomati illustri
dell’Ensemble spiccano i nomi di Hofesh Schechter
e Itzik Galili. Oltre ad esibirsi in Israele, l’Ensemble
tiene regolarmente prove aperte, classi di Gaga
e workshop di repertorio per le scuole di danza.
La compagnia è coinvolta attivamente anche
nel sociale. Tra le attività recenti l’applaudita
partecipazione al Festival d’Edimburgo ed una
lunga tournée in Gran Bretagna che ha toccato il
Sadlers’ Wells di Londra.
Dopo lo spettacolo, nel foyer del Teatro, Flavio Albanese ha il piacere
di avere tutto il pubblico ospite per un risotto e un bicchiere di prosecco.
Un particolare ringraziamento alla Casa Vinicola Zonin.