PALAZZETTO BRU ZANE
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PALAZZETTO BRU ZANE
PALAZZETTO BRU ZANE FESTIVAL théodore gouvy tra francia e germania e ALTRI appuntamenti aprile -giugno 2013 THÉODORE GOUVY TRA FRANCIA E GERMANIA e ALTRI appuntamenti / aprile-giugno 2013 Théodore chi? Théodore Gouvy! In pieno anno wagneriano, riportare in auge Gouvy significa ricordare che alla fine dell’Ottocento il wagnerismo non fu l’unico stile “tedesco” a pervadere l’Europa. Lo spirito di Mendelssohn e di Schumann non ebbe solo Brahms come ambasciatore. Gouvy era uno di loro, animato da una convinzione e da un’onestà artistica che traspaiono in ciascuna delle sue opere. Uno sguardo più generale al contesto degli scambi culturali tra Francia e Germania alla fine dell’Ottocento vi consentirà di ascoltare, in contrappunto all’opera di Gouvy, pagine celebri o rare di Schubert, Brahms, Wolf e Reger. In the midst of this Wagner year, bringing Gouvy back into vogue means recalling that at the end of the 19th century, Wagnerism was not the only “German” style to pervade Europe. The spirit of Mendelssohn and Schumann was represented by Brahms, but not only. Gouvy was also their ambassador, inspired by a conviction and an artistic honesty that emerge in all his works. A more general look at the context of cultural exchanges between France and Germany at the end of the 19th century will allow you to listen to famous or rare scores by Schubert, Brahms, Wolf and Reger, in counterpoint to the works of Gouvy. MARTEDÌ 16 APRILE ORE 18 PRESENTAZIONE DEL FESTIVAL Tredici concerti con artisti di fama internazionale insieme a giovani talenti vi faranno scoprire la musica di Gouvy nell’intimità del Palazzetto Bru Zane e in vari luoghi storici veneziani. Capisaldi del repertorio di Gouvy (Trio con pianoforte n. 2, Sonata per due pianoforti, Sinfonia n. 1…) si alterneranno a prime esecuzioni moderne di opere inedite. La presentazione sarà seguita da un aperitivo Ingresso libero Free entry prenotazione consigliata reservation recommended +39 041 52 11 005 [email protected] “Ma quanto tempo ci vuole perché ciascun uomo venga rimesso al posto che gli compete e perché la Verità sia distinta dall’errore…” T. Gouvy, La Revue et Gazette musicale de Paris, 26 dicembre 1847 BRU-ZANE.COM MARTEDì 9 APRILE ore 18 PALAZZETTO BRU ZANE conferenza: Ravel e gli scrittori della sua epoca Conferenza di Enzo Restagno Ravel era un lettore accanito; dormiva pochissime ore e le sue notti erano popolate di letture d'ogni genere. La passione per la letteratura gli fu trasmessa da Ricardo Vines, suo compagno di studi al Conservatorio, ed era così intensa che non solo si valeva di amicizie con vari scrittori – celebre quella degli anni giovanili per Leon Paul Fargue e successivamente con Paul Valéry e Josef Conrad – ma si trasformò anche in un raffinato interesse per la bibliofilia. Colette, Mallarmé, Aloysius Bertrand, Ronsard, Marot, De Régnier, Klingsor, Renard, Parny, Morand non sono solo gli autori dei quali Ravel ha messo incomparabilmente in musica i testi, ma i personaggi coi quali intratteneva un dialogo quotidiano. Ravel was a fervent reader; he slept very little and his nights were spent with all kinds of reading material. His passion for literature had been passed on to him by his study companion at the Conservatory, Ricardo Vines, and was so intense that not only did he have friendships with various writers - famous among those of his youth being Leon Paul Fargue, and in later years Paul Valéry and Josef Conrad - but also turned into a cultured interest in books. Colette, Mallarmé, Aloysius Bertrand, Ronsard, Marot, De Régnier, Klingsor, Renard, Parny and Morand are not only writers whose words Ravel incomparably put to music, but people with whom he enjoyed a daily dialogue. Ingresso libero Free entry prenotazione consigliata reservation recommended +39 041 52 11 005 [email protected] Ida Rubinstein (1885–1960), amica intima di Ravel e musa ispiratrice del Bolero (elaborazione da un ritratto di A. de La Gandara) Enzo Restagno ha diviso la sua attività tra l'organizzazione musicale, cura da anni la direzione artistica del festival MITO, e gli studi, scrivendo una ventina di libri dedicati ai maggiori compositori del nostro tempo e tre anni fa un ampio volume su Ravel che è stato un successo letterario. Sta per uscire, presso le edizioni Il Saggiatore, un suo libro dedicato ai rapporti personali fra Schoenberg e Stravinskij. SABATO 20 APRILE ore 20 PALAZZETTO BRU ZANE QUINTETTI A DUE VIOLONCELLI DOMENICA 21 APRILE ORE 17 CONSERVATORIO BENEDETTO MARCELLO A DUE PIANOFORTI Théodore GOUVY Impromptu Quintetto in re minore Franz SCHUBERT Quintetto a due violoncelli Théodore GOUVY Sonata per due pianoforti Hector BERLIOZ Symphonie fantastique Jean-François Heisser e Marie-Josèphe Jude pianoforti [durata 1h 15' circa] [durata 1h 30' circa] Quatuor Psophos © Double Orange Grazie alla duplice presenza del violoncello, il quintetto è un genere eminentemente romantico per la densità di scrittura. Berlioz considerava il violoncello incarnazione dell’anima e voce del romanticismo. Tuttavia le composizioni per quintetto a due violoncelli, al di fuori delle opere di Onslow e del celebre Quintetto di Schubert, furono rare nell’Ottocento. Il Quintetto in re minore e l’Impromptu sono ricreazioni assolute che rivelano profondità di pensiero, gusto per le modulazioni audaci e un’originale gestione della temporalità. Thanks to the presence of two cellos, the quintet is an eminently Romantic genre in the density of its writing. Berlioz considered the cello the embodiment of the voice and spirit of Romanticism. But compositions for quintet with two cellos, apart from Onslow’s works and Schubert’s famous Quintet, were rare in the 19th century. The Quintet in D minor and the Impromptu are absolute recreations that reveal the depth of thinking, love of audacious modulation and an original handling of rhythm. Although the repertoire for piano four-hands is well represented in the 19th century, that for two pianos is a rarity. It is a formation that intensifies the Romantic emphasis by virtuosity in search of resounding summits. Gouvy fully understood the potential of this genre and did not restrict himself to composing light drawing-room pieces. He made these compositions authoritative. The Sonata in D minor, considered one of Gouvy’s masterpieces by the musicologist Kaltenecker, is a brilliant proof of this. It is actually a chamber piece with exhilarating orchestral developments that now deserves to be added to the repertoire. Théodore GOUVY L'opera per due pianoforti Carole Dubois e Laurent Martin pianoforti LIGIA | 2012 Estratti per l’ascolto disponibili su BRU-ZANE.COM © Eleonora Pollina QUATUOR PSOPHOS Éric Lacrouts e Bleuenn Le Maître violini Cécile Grassi viola Guillaume Martigné violoncello Emmanuelle Bertrand violoncello Mentre il repertorio per pianoforte a quattro mani è ben presente nell’Ottocento, quello per due pianoforti costituisce una rarità. Si tratta di una formazione che intensifica l’enfasi romantica attraverso virtuosismi alla ricerca di vertici sonori. Gouvy comprende a fondo le potenzialità di questo genere e non si limita a comporre pezzi leggeri da salotto. Egli attribuisce autorevolezza a queste composizioni. La Sonata in re minore, considerata dal musicologo Kaltenecker uno dei capolavori di Gouvy, ne è una prova magistrale. È infatti un brano da camera con inebrianti sviluppi orchestrali che merita di entrare oggi nel repertorio. MARTEDÌ 23 APRILE ore 20 PALAZZETTO BRU ZANE ROMANTICI DIMENTICATI TRIO TALWEG Sébastien Surel violino Sébastien Walnier violoncello Juliana Steinbach pianoforte [durata 1h circa] I trii di Gouvy, composti tra il 1844 e il 1860, sono ispirati all’estetica germanica, in particolare a quella di Mendelssohn. Sono opere in cui predomina lo spirito disincarnato e superiore della musica pura, principio molto contestato dai sostenitori della musica a programma. Il concerto prevede poi un brano di Alder tratto dalla sua Opéra concertant, collana di trascrizioni delle grandi opere liriche del tempo. I motivi principali del Werther di Massenet sono trasformati in una parafrasi alla portata esecutiva anche di musicisti dilettanti. Infine il Trio di Charles-Valentin Alkan, compositore di cui si festeggia nel 2013 il bicentenario della nascita è un’anticipazione del prossimo ciclo di concerti del Palazzetto Bru Zane. Gouvy’s trios, composed between 1844 and 1860, were inspired by Germanic aesthetics, particularly those of Mendelssohn. They are works in which the disembodied and superior spirit of pure music predominates, a principle much contested by the supporters of programme music. The concert continues with a piece by Alder taken from his Opéra concertant, a series of transcriptions of the great lyric works of the time. The main motives of Werther by Massenet are transformed into a paraphrase that is also within the playing capacity of amateur musicians. Finally, the Trio by Charles-Valentin Alkan, the bicentenary of whose birth is celebrated in 2013, is a foretaste of the next cycle of concerts at the Palazzetto Bru Zane. Trio Talweg © Balazs Böröcz / Pilvax Studio Théodore GOUVY Trio con pianoforte n. 5 in sol maggiore op. 33 Ernest ALDER Trio sul Werther di Massenet Charles-Valentin ALKAN Trio per violino, violoncello e pianoforte in sol minore op. 30 SABATO 27 APRILE ore 20 PALAZZETTO BRU ZANE DA UN IMPERO ALL’ALTRO Théodore GOUVY Quartetto op. 16 n. 2 Quartetto in la minore Luigi CHERUBINI Quartetto n. 1 QUARTETTO DI VENEZIA Andrea Vio e Alberto Battiston violini Giancarlo Di Vacri viola Angelo Zanin violoncello [durata 1h 30' circa] Il quartetto per archi non era un genere molto diffuso nella Francia del Romanticismo. Tuttavia Gouvy mantenne orgogliosamente la vocazione per la musica strumentale anche a rischio di non essere compreso dai suoi contemporanei, come poi effettivamente avvenne. Entrambi i quartetti in programma rimasero, infatti, allo stato di manoscritto fino agli inizi del Novecento. È interessante notare dall’analisi delle partiture come Gouvy sembri cimentarsi per la prima volta con la scrittura di questo genere. Sui manoscritti vediamo numerose cancellazioni e correzioni apportate in fasi successive dall’autore. Il loro innegabile interesse ne fa un anello essenziale dell’evoluzione del quartetto in Francia. The string quartet was not a very common genre in the France of Romanticism. However, Gouvy proudly maintained his vocation for instrumental music, even at the risk of not being understood by his contemporaries, as was in fact the case. Indeed, both the featured quartets remained solely in manuscript form until the start of the 20th century. It is interesting to note from an analysis of the scores that Gouvy seems to have here tried his hand at this type of writing for the first time. Numerous erasures and corrections made later by the composer can be seen on the manuscripts. Their undeniable interest makes them an essential link in the development of the quartet in France. MERCOLEDÌ 1° MAGGIO ore 20 PALAZZETTO BRU ZANE ROMANZE E MÉLODIES VENERDÌ 3 MAGGIO ORE 20 PALAZZETTO BRU ZANE DALL'OTTOCENTO AL NOVECENTO Richard WAGNER, Théodore GOUVY e Hector BERLIOZ Mélodies Théodore GOUVY Quartetto n. 5 in do minore op. 68 Ernest CHAUSSON Quartetto in do minore op. 35 Maria Riccarda Wesseling mezzosoprano Peter Nilsson pianoforte [durata 1h circa] Richard Wagner Le composizioni vocali di Gouvy testimoniano magistralmente l'estetica di Mendelssohn e Schumann rimeditata con il privilegio della sua formazione franco-tedesca. Questa duplice cultura lo facilita nella concezione di capolavori memorabili in versione bilingue, dimostrando un’ottima padronanza per entrambe le lingue. Nel luglio 1868 si dedica alla composizione di un ciclo di mélodies su poesie di Ronsard. In questi brani emerge soprattutto la varietà dei modi espressivi: le mélodies sono rese attraverso sorprendente semplicità con accompagnamenti al pianoforte caratterizzati da accordi o da tavolozze di colori brillanti, ricche variazioni di tempo e cromatismi. QUATUOR PARISII Arnaud Vallin e Jean-Michel Berrette violini Dominique Lobet viola Jean-Philippe Martignoni violoncello [durata 1h circa] Théodore Gouvy Gouvy’s vocal compositions brilliantly demonstrate Mendelssohn’s and Schumann’s aesthetics, reconsidered from the vantage point of his French-German background. This dual culture aided him in the conception of memorable masterpieces in bilingual versions, showing his excellent mastery of both languages. In July 1868 he devoted himself to composing a cycle of mélodies to poetry by Ronsard. The variety of the expressive modes emerges above all in these pieces: the mélodies are delivered in surprising simplicity with piano accompaniment marked by harmonies or palettes of brilliant colours, rich variations of tempo and chromaticism. Hector Berlioz Questo programma illustra perfettamente i risultati delle due influenze musicali tedesche del XIX secolo in Francia. Rappresentante di un germanesimo moderato, per Gouvy i modelli cui ispirarsi sono Schumann e Mendelssohn, Chausson invece predilige Wagner. Nel Quartetto di Chausson, il movimento lento cita infatti il leitmotiv del Ring della Tetralogia, un chiaro omaggio al Maestro di Bayreuth. Chausson morì prima di completare questo Quartetto e sarà Vincent d’Indy a comporne il finale vigoroso. This programme perfectly illustrates the results of the two 19th century German musical influences in France. Representing a moderate Germanism, the models that inspired Gouvy were Schumann and Mendelssohn, while Chausson preferred Wagner. In the Quartet by Chausson, the lento movement cites the leitmotiv from the Ring Tetralogy, an obvious tribute to the Bayreuth maestro. Chausson died before completing this Quartet and it was to be Vincent d’Indy who composed its spirited finale. MARTEDÌ 7 MAGGIO ore 20 CONSERVATORIO BENEDETTO MARCELLO musica per fiati SABATO 11 MAGGIO ore 20 SCUOLA GRANDE SAN GIOVANNI EVANGELISTA Preludio all'eternità Ludwig van BEETHOVEN Quintetto per oboe, clarinetto, corno, fagotto e pianoforte in mi bemolle maggiore op. 16 Théodore GOUVY Serenata per flauto e archi in sol maggiore op. 82 Théodore DUBOIS Decimino Max REGER Requiem per contralto, coro e pianoforte op. 144 b César FRANCK Prélude, Choral et Fugue Hugo WOLF Sechs geistliche Lieder per coro misto a cappella Théodore GOUVY Trois cantiques sur des textes de Jean-Baptiste Rousseau Théodore DUBOIS Mottetti ENSEMBLE MUSAGÈTE Giovanni Guglielmo e Tiziano Guarato violini Michele Sguotti viola Giordano Pegoraro violoncello Jan R. Zahourek contrabbasso Fabio Pupillo flauto Remo Peronato oboe Luigi Marasca clarinetto Enrico Barchetta corno Laura Costa fagotto Gabriele Dal Santo pianoforte VLAAMS RADIO KOOR Hervé Niquet direzione Alice Habellion mezzosoprano Jan Michiels pianoforte [durata 1h 15' circa] La Germania è spesso designata ironicamente come “il paese dove si prega”: senz’altro è la nazione che ha prodotto il repertorio liturgico più ricco di ogni altro paese, dalla Missa solemnis di Beethoven sino al Requiem di Brahms o ai mottetti di Bruckner. In questo concerto repertori tardo romantici tedeschi e francesi saranno proposti nell’interpretazione dello storico Coro della Radio Fiamminga diretto da Hervé Niquet. Un’occasione suggestiva per scoprire brani di raro ascolto nella spirituale cornice della Scuola Grande San Giovanni Evangelista. Germany is often ironically known as “the country where one prays”. It is certainly the country that has produced the richest liturgical repertoire, from Beethoven’s Missa solemnis to Brahms’s Requiem and Bruckner’s motets. In this concert late German and French Romantic repertoires will be presented in the interpretation made by the historical Flemish Radio Choir conducted by Hervé Niquet. It is an evocative opportunity to discover rarely heard pieces in the spiritual setting of the Scuola Grande San Giovanni Evangelista. Precursore di tutta una scuola fin de siècle che affronterà con la massima serietà la musica da camera per fiati, Gouvy firma memorabili opere in cui riverberano sonorità a volte voluttuose a volte campestri in un continuo gioco di associazioni timbriche originali. Anche nel repertorio sinfonico Gouvy dimostrerà tutto il suo interesse per gli strumenti a fiato valorizzandoli con passi solistici importanti. La Serenata in programma è una riscoperta assoluta e una preziosa aggiunta al repertorio flautistico, non molto ricco durante il XIX secolo. Precursor of an entire fin de siècle school that was to look with the utmost seriousness at chamber music for wind instruments, Gouvy memorably composed works in which the sonority reverberates, at times sensually and at times rustically, in a continuous play of original timbre associations. Gouvy was again to display all his interest in wind instruments in the symphonic repertoire, showing them off with important solo pieces. The Serenade is an absolute rediscovery and a precious addition to the flute repertoire, which was not particularly rich during the 19th century. Caspar David Friedrich, La grande riserva [durata 1h 45' circa] VENERDÌ 17 MAGGIO ore 20 PALAZZETTO BRU ZANE OMAGGIO A MENDELSSOHN DOMENICA 19 MAGGIO ore 17 SCUOLA GRANDE DI SAN ROCCO GOUVY SINFONISTA Théodore GOUVY Trio con pianoforte n. 2 in la minore op. 18 Trio con pianoforte n. 3 in si bemolle maggiore op. 19 Ambroise THOMAS Raymond (ouverture) Gabriel PIERNÉ Concerto per pianoforte Théodore GOUVY Symphonie n° 1 TRIO VOCES INTIMAE Luigi De Filippi violino Sandro Meo violoncello Riccardo Cecchetti pianoforte Théodore GOUVY Piano Trios Voces Intimae [durata 1h 30' circa] ORCHESTRE NATIONAL DE LORRAINE Jacques Mercier direzione Jean-Efflam Bavouzet pianoforte CHALLENGE CLASSICS | 2012 [durata 1h circa] Estratti per l’ascolto disponibili su “Che un musicista dell’importanza del signor Gouvy sia ancora così poco noto a Parigi, mentre tanti moscerini importunano il pubblico con il loro ostinato ronzio, è cosa che confonde e indigna le menti ingenue che ancora credono alla ragione e alla giustizia dei nostri costumi musicali." Hector Berlioz dopo l'ascolto della Symphonie n° 1 “…un’affascinante mistura fra la solidità, potenza e ricchezza dell’architettura compositiva romantica tedesca e l’inventiva e la varietà del mondo musicale francese della seconda metà del XIX secolo. È un autore che ci ha conquistati…”. Sono queste le parole usate dal Trio Voces Intimae per descrivere il primo incontro con Gouvy. Un programma concentrato sulla poesia dei trii di Gouvy interpretati su strumenti storici e sul pianoforte a corde parellele érard, leggendario strumento che fu la gloria della ditta parigina di fine Ottocento. “...a fascinating mix of the solidity, power and richness of German Romantic compositional architecture and the inventiveness and variety of the French musical world of the second half of the 19th century. He is a composer who has won us over...”. These are the words used by the Trio Voces Intimae to describe their first meeting with Gouvy. A programme focusing on the poetry of Gouvy’s trios played on historical instruments and on the Èrard parallel strung piano, a legendary instrument that was the glory of this Parisian company at the end of the 19th century. Théodore Gouvy da giovane © shpn.fr Trio Voces Intimae BRU-ZANE.COM È a proprie spese, di fronte a un pubblico ristretto riunito in una dimora privata che, il 7 febbraio 1846, Gouvy fa eseguire la sua prima Sinfonia da un’orchestra amatoriale diretta da Tilmant. Dopo aver rimaneggiato lo Scherzo, è il compositore stesso a guidare l’orchestra al Théâtre-Italien il 7 aprile 1847. Questa prima esecuzione pubblica, al pari di altre, in particolare a Lipsia, riceve numerosi elogi da parte della stampa. Contraltare a quest’originale riscoperta, il programma presenta il Concerto per pianoforte e orchestra di Pierné, considerato il Rachmaninoff francese e l’ouverture Raymond che, per molto tempo, è stato il bis di Bernstein nelle tournée americane. On 7 February 1846 Gouvy had his first Symphony played by an amateur orchestra conducted by Tilmant before a small audience gathered in a private home at his own expense. After having reworked the Scherzo, it was the composer himself who conducted the orchestra at the Théâtre-Italien on 7 April 1847. This first public performance, like others, particularly at Leipzig, was highly praised by the press. As a foil to this original rediscovery, the programme presents the Concert for piano and orchestra by Pierné, considered the French Rachmaninoff, and the Raymond overture, which for a long time was Bernstein’s encore on his American tours. MERCOLEDÌ 22 MAGGIO ore 20 PALAZZETTO BRU ZANE quartetti QUATUOR CAMBINI-PARIS Julien Chauvin e Karine Crocquenoy violini Pierre-Éric Nimylowycz viola Atsushi Sakaï violoncello [durata 1h 15' circa] Gouvy compose undici quartetti, una collezione di non poco conto considerando lo scarso interesse dei suoi contemporanei nei confronti di questo genere. Il Quatuor Cambini, composto da giovani musicisti, oggi affermati paladini di compositori sconosciuti dell’Ottocento, ci condurrà in questa sorta di orgogliosa rivendicazione di Gouvy nei confronti di un genere che poteva produrre frutti di ragguardevole bellezza. Ancora un tassello del nostro percorso che ci porta ad allargare i confini del repertorio per quartetto. Gouvy composed eleven quartets, a collection of no small importance considering his contemporaries’ scant interest in this genre. The Quatuor Cambini, made up of young musicians who are now acclaimed champions of little known 19th century composers, will lead us into this kind of proud reclamation of Gouvy in a genre able to bear fruit of significant beauty. It is another piece in our project to expand the confines of the quartet repertoire. Théodore GOUVY Sérénade vénitienne pour alto et piano en mi mineur Vingt Sérénades pour piano George ONSLOW Sonata per viola e pianoforte op. 16 n. 2 Charles-Valentin ALKAN Sonata da concerto per pianoforte in mi maggiore op. 47 (trascrizione per viola e pianoforte) Françoise Gnéri viola Claire Désert pianoforte [durata 1h 15' circa] Designata con vari nomi fino agli anni Sessanta dell’Ottocento – alto, quinte, taille, alto-viola, violette o ténor – la viola rimane ancora nel corso del secolo uno strumento intermedio dell’orchestra, usata raramente in forma solistica dai compositori. Berlioz con Harold en Italie (1834) opera in questo senso una prima rottura facendo leva sulla particolare espressività della viola solista. Approfittando di questa evoluzione alcuni compositori scrivono o fanno trascrivere alcune loro opere per questo strumento. Composta nel 1875, la Sérénade di Gouvy è rimasta in forma manoscritta fino agli inizi del Novecento: essa s’inserisce nel modello tipico delle serenate francesi, in altre parole un pezzo breve d’ispirazione pittoresca, a volte esotica. Richiama in alcuni momenti la barcarola, genere veneziano per eccellenza. Una premonizione del ponte ideale tra Gouvy e Venezia? Quatuor Cambini-Paris © AmelieTcherniak Théodore GOUVY Quartetto in sol maggiore Quartetto n. 4 op. 56 n. 2 in la minore SABATO 25 MAGGIO ore 20 PALAZZETTO BRU ZANE SÉRÉNADE VÉNITIENNE Known by various names until the 1860s – alto, quinte, taille, alto-viola, violette and ténor – the viola remained a median orchestra instrument during that century, rarely used in solo form by composers. Berlioz made a first break from this with Harold en Italie (1834), exploiting the particular expressiveness of the solo viola. Several composers then made the most of this development and wrote or transcribed some of their works for this instrument. Composed in 1875, Gouvy’s Sérénade remained in manuscript form until the early 20th century. It follows the typical model of French serenades, in other words a short piece of pictorial, at times exotic, inspiration. At some points it recalls the barcarole, a Venetian genre par excellence. A premonition of the ideal bridge between Gouvy and Venice? VENERDì 31 MAGGIO ore 20 PALAZZETTO BRU ZANE NELL’INTIMITà DEI ROMANTICI Théodore GOUVY Vingt Sérénades pour piano Frédéric CHOPIN Notturno in do diesis minore Berceuse Fantaisie-Impromptu in do diesis minore op. 66 Franz LISZT Der Wanderer Sonnet de Pétrarque 104 Venezia e Napoli (tarentelle) Emmanuelle Swiercz pianoforte [durata 1h 15' circa] martedì 18 GIUGNO ore 18 PALAZZETTO BRU ZANE conferenza: UNA GIAPPONESE A PARIGI, MESSINSCENA DI MADAME BUTTERFLY ALL’OPÉRA-COMIQUE È una giovane pianista, Emmanuelle Swiercz, a concludere il nostro percorso con un panorama di “pezzi di genere”, tipici dell’epoca romantica, nati grazie allo spirito rapsodico tipicamente ottocentesco che segue l’ispirazione del momento. Nonostante l’innegabile predilezione per gli strumenti ad arco, Gouvy compose negli anni Quaranta e Cinquanta per il pianoforte solo una raccolta di “serenate” – eleganti “romanze senza parole” di stampo mendelssohniano – due sonate e alcuni studi. Nello spirito della musica per pianoforte da salotto, il programma accosta opere di Gouvy a pagine di Chopin e Liszt. Conferenza di Michela Niccolai Madame Butterfly è il frutto di un lavoro realizzato musicalmente da Puccini con il supporto visivo della regia d’Albert Carré. I due artisti collaborano in perfetta sinergia, trovandosi d'accordo, in una sola giornata, sulle modifiche da apportare allo spartito italiano. Se Puccini stabilisce una nuova “versione” musicale della sua opera giapponese, Carré elabora una messinscena funzionale al dramma, in cui l’illuminazione scenica ha un ruolo di primo piano. Il successo di questa produzione segna una tappa fondamentale nella storia dello spettacolo lirico, aprendo le porte alle sperimentazioni visive del XX secolo. It is a young pianist, Emmanuelle Swiercz, who completes our journey with a panorama of “genre pieces” typical of the Romantic age, created thanks to the typically 19th century rhapsodic spirit that followed the inspiration of the moment. Despite his undeniable preference for stringed instruments, for solo piano Gouvy composed a collection of “serenades” in the 1840s and ‘50s – elegant “wordless stories” in Mendelssohn style – two sonatas and some studies. The programme places works by Gouvy alongside scores by Chopin and Liszt in the spirit of music for drawing-room piano. Kitagawa Utamaro, Kushi Michela Niccolai, musicologa, ha al suo attivo due monografie: La Dramaturgie de Gustave Charpentier (2011) e Giacomo Puccini et Albert Carré: Madame Butterfly à Paris (2012); codirige con Remy Campos e Pierre Sérié un cantiere tematico di ricerca su Les mises en scène lyriques à Paris (1830-1930) per il Palazzetto Bru Zane. Madame Butterfly is the result of a project created musically by Puccini with the visual support of director Albert Carré. The two artists worked together in perfect synergy, finding themselves in agreement over the course of a single day on the modifications to be made to the Italian score. Puccini established a new musical “version” of his Japanese opera, while Carré developed staging suited to the drama, in which the stage lighting was of primary importance. The success of this production was a fundamental stage in the history of opera production, opening the doors to the visual experimentation of the 20th century. Ingresso libero Free entry prenotazione consigliata reservation recommended +39 041 52 11 005 [email protected] PALAZZETTO BRU ZANE visite guidate GUIDED TOURS INFO E PRENOTAZIONI INFO AND RESERVATIONS La sua storia inizia nel 1695 quando Marino Zane decide di far erigere una “piccola casa” (casino) destinata allo svago a pochi metri dalla dimora familiare. Il progetto viene affidato all’architetto barocco Antonio Gaspari, con l’obiettivo di creare uno spazio intimo, separato dagli spazi di ufficialità del palazzo principale. Per la decorazione degli interni Marino Zane coinvolge i più rinomati artisti dell’epoca. Sebastiano Ricci è l’autore dei due affreschi principali: Il Tempo che rapisce la Verità, sul soffitto della scala d’ingresso, ed Ercole tra la Gloria e la Virtù sulla volta della sala principale. Ogni giovedì, visite guidate gratuite (escluso il 25 aprile). Per gruppi superiori alle 10 persone, prenotazione obbligatoria scrivendo a [email protected] 14.30 italiano | 15.00 francese | 15.30 inglese Da lunedì a venerdì 14.30 – 17.30 e un’ora prima dell’inizio dei concerti Monday to Friday 2.30 p.m. – 5.30 p.m. and one hour before the performance +39 041 52 11 005 [email protected] Biglietteria / Box office VAPORETTO DELL’ARTE SAN STAE A N AG A ST DI SP RIVA DE BIASIO LI STAZIONE SANTA LUCIA P.TE P.T E SCALZI E LL CA CAMPO S. GIACOMO DA L’ORIO GA FERROVIA F.T A RI O M AR PALAZZETTO BRU ZANE TE IN PIAZZALE ROMA CAL L CAMPO DE LA LANA E DE RIO Palazzetto Bru Zane categoria unica: 25 / 15 euro* Scuola Grande San Giovanni Evangelista Scuola Grande di San Rocco categoria 1: 30 / 20 euro* categoria 2: 20 / 10 euro* Conservatorio Benedetto Marcello categoria unica: 10 / 5 euro* O Biglietti / Tickets EC ON D bru-zane.com vivaticket.it RÀ S internet N LO Its foundation goes back to 1695 when Marino Zane decided to create a “small house” (casino – game house) for entertainment just a stone’s throw away from the family home. The project was entrusted to the hands of the Baroque architect Antonio Gaspari with the aim of creating a cosy, intimate area that was both materially and ideally separated from the main palazzo. Marino Zane summoned the most renowned artists of that age for the interior decorations. Sebastiano Ricci painted the two main frescoes: Time Revealing Truth, on the ceiling of the entrance staircase and Hercules, between Glory and Virtue on the vault of the main hall. Every Thursday, free guided tours (except 25th April). For groups of more than 10 people reservation is required. Send an email to [email protected] 2.30 p.m. in Italian | 3.00 p.m. in French | 3.30 p.m. in English COME ARRIVARE HOW TO GET HERE SCUOLA GRANDE S. G. EVANGELISTA LA L ACA E CALL E ZAN C.LE ONÀ CA’ D CAMPO SAN POLO CAMPO SAN STIN DE CALLE AI CA’ AM CAL LE D ELLE CHIO V ERE PIAZZALE ROMA CAMPO DEI TOLENTINI Abbonamenti / subscriptions CAMPO DEI FRARI SCUOLA GRANDE DI SAN ROCCO 3 concerti: 60 / 35 euro* 6 concerti: 100 / 60 euro* 12 concerti: 180 / 100 euro* CAMPO SAN TOMÀ CONSERVATORIO DI MUSICA *Prezzo ridotto per studenti e minori di 28 anni Reduced price for students and persons under the age of 28 SAN TOMÀ in collaborazione con Palazzetto Bru Zane San Polo, 2368 vaporetto n. 1 o n. 2 fermata Ferrovia o San Tomà Scuola Grande San Giovanni Evangelista San Polo, 2454 vaporetto n. 1 o n. 2 fermata Ferrovia o San Tomà Conservatorio Benedetto Marcello Palazzo Pisani, San Marco 2810 vaporetto n. 1 o n. 2 fermata Accademia Vaporetto dell'Arte fermata San Stae Scuola Grande di San Rocco Campo San Rocco, 3052 vaporetto n. 1 o n. 2 fermata Ferrovia o San Tomà FESTIVAL THÉODORE GOUVY, TRA FRANCIA E GERMANIA E ALTRI APPUNTAMENTI / aprile – giugno 2013 MARTEDÌ 9 APRILE ORE 18 Palazzetto bru zane Conferenza Ravel e gli scrittori della sua epoca MARTEDÌ 16 APRILE ORE 18 Palazzetto bru zane Presentazione del festival SABATO 20 APRILE ORE 20 Palazzetto bru zane QUATUOR PSOPHOS Emmanuelle Bertrand violoncello musiche di Gouvy, Schubert DOMENICA 21 APRILE ORE 17 conservatorio benedetto marcello Jean-François Heisser e Marie-Josèphe Jude pianoforti musiche di Gouvy, Berlioz MARTEDÌ 23 APRILE ORE 20 Palazzetto bru zane TRIO TALWEG musiche di Gouvy, Alder, Alkan SABATO 27 APRILE ORE 20 Palazzetto bru zane QUARTETTO DI VENEZIA musiche di Gouvy, Cherubini MERCOLEDÌ 1° MAGGIO ORE 20 Palazzetto bru zane Maria Riccarda Wesseling mezzosoprano Peter Nilsson pianoforte musiche di Wagner, Gouvy, Berlioz VENERDÌ 3 MAGGIO ORE 20 Palazzetto bru zane QUATUOR PARISII musiche di Gouvy, Chausson MARTEDÌ 7 MAGGIO ORE 20 conservatorio benedetto marcello SABATO 11 MAGGIO ORE 20 scuola grande san giovanni evangelista VLAAMS RADIO KOOR Hervé Niquet direzione Alice Habellion mezzosoprano Jan Michiels pianoforte musiche di Reger, Franck, Wolf, Gouvy, Dubois VENERDÌ 17 MAGGIO ORE 20 Palazzetto bru zane TRIO VOCES INTIMAE musiche di Gouvy DOMENICA 19 MAGGIO ORE 17 scuola grande di san rocco ORCHESTRE NATIONAL DE LORRAINE Jacques Mercier direzione Jean-Efflam Bavouzet pianoforte musiche di Gouvy, Thomas, Pierné MERCOLEDÌ 22 MAGGIO ORE 20 Palazzetto bru zane QUATUOR CAMBINI-PARIS musiche di Gouvy SABATO 25 MAGGIO ORE 20 Palazzetto bru zane Françoise Gnéri viola Claire Désert pianoforte musiche di Gouvy, Onslow, Alkan venerDÌ 31 MAGGIO ORE 20 Palazzetto bru zane Emmanuelle Swiercz pianoforte musiche di Gouvy, Chopin, Liszt martedì 18 giugno ORE 18 Palazzetto bru zane Conferenza Una giapponese a Parigi: messinscena di Madame Butterfly all’Opéra-Comique ENSEMBLE MUSAGÈTE musiche di Beethoven, Gouvy, Dubois bru-zane.com