PALAZZETTO BRU ZANE

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PALAZZETTO BRU ZANE
PALAZZETTO
BRU ZANE
FESTIVAL
théodore gouvy
tra francia e germania
e ALTRI appuntamenti
aprile -giugno 2013
THÉODORE GOUVY
TRA FRANCIA E GERMANIA
e ALTRI appuntamenti / aprile-giugno 2013
Théodore chi? Théodore Gouvy!
In pieno anno wagneriano, riportare in auge Gouvy significa
ricordare che alla fine dell’Ottocento il wagnerismo non fu
l’unico stile “tedesco” a pervadere l’Europa.
Lo spirito di Mendelssohn e di Schumann non ebbe solo
Brahms come ambasciatore. Gouvy era uno di loro, animato
da una convinzione e da un’onestà artistica che traspaiono
in ciascuna delle sue opere. Uno sguardo più generale
al contesto degli scambi culturali tra Francia e Germania
alla fine dell’Ottocento vi consentirà di ascoltare,
in contrappunto all’opera di Gouvy, pagine celebri o rare
di Schubert, Brahms, Wolf e Reger.
In the midst of this Wagner year, bringing Gouvy back into
vogue means recalling that at the end of the 19th century,
Wagnerism was not the only “German” style to pervade Europe.
The spirit of Mendelssohn and Schumann was represented
by Brahms, but not only. Gouvy was also their ambassador,
inspired by a conviction and an artistic honesty that emerge
in all his works. A more general look at the context of cultural
exchanges between France and Germany at the end of the
19th century will allow you to listen to famous or rare scores
by Schubert, Brahms, Wolf and Reger, in counterpoint to the
works of Gouvy.
MARTEDÌ 16 APRILE
ORE 18
PRESENTAZIONE
DEL FESTIVAL
Tredici concerti con artisti
di fama internazionale insieme
a giovani talenti vi faranno
scoprire la musica di Gouvy
nell’intimità del Palazzetto
Bru Zane e in vari luoghi
storici veneziani. Capisaldi del
repertorio di Gouvy (Trio
con pianoforte n. 2, Sonata
per due pianoforti, Sinfonia
n. 1…) si alterneranno a prime
esecuzioni moderne di opere
inedite.
La presentazione sarà seguita
da un aperitivo
Ingresso libero
Free entry
prenotazione consigliata
reservation recommended
+39 041 52 11 005
[email protected]
“Ma quanto tempo ci vuole perché ciascun
uomo venga rimesso al posto che gli compete
e perché la Verità sia distinta dall’errore…”
T. Gouvy, La Revue et Gazette musicale de Paris, 26 dicembre 1847
BRU-ZANE.COM
MARTEDì 9 APRILE ore 18
PALAZZETTO BRU ZANE
conferenza: Ravel e gli scrittori
della sua epoca
Conferenza di Enzo Restagno
Ravel era un lettore accanito; dormiva
pochissime ore e le sue notti erano popolate
di letture d'ogni genere. La passione per la
letteratura gli fu trasmessa da Ricardo Vines,
suo compagno di studi al Conservatorio,
ed era così intensa che non solo si valeva
di amicizie con vari scrittori – celebre quella
degli anni giovanili per Leon Paul Fargue
e successivamente con Paul Valéry e Josef
Conrad – ma si trasformò anche in un raffinato
interesse per la bibliofilia. Colette, Mallarmé,
Aloysius Bertrand, Ronsard, Marot,
De Régnier, Klingsor, Renard, Parny, Morand
non sono solo gli autori dei quali Ravel
ha messo incomparabilmente in musica i testi,
ma i personaggi coi quali intratteneva
un dialogo quotidiano.
Ravel was a fervent reader; he slept very little
and his nights were spent with all kinds
of reading material. His passion for literature
had been passed on to him by his study
companion at the Conservatory, Ricardo Vines,
and was so intense that not only did he have
friendships with various writers - famous
among those of his youth being Leon Paul
Fargue, and in later years Paul Valéry and Josef
Conrad - but also turned into a cultured interest
in books. Colette, Mallarmé, Aloysius Bertrand,
Ronsard, Marot, De Régnier, Klingsor, Renard,
Parny and Morand are not only writers whose
words Ravel incomparably put to music, but
people with whom he enjoyed a daily dialogue.
Ingresso libero
Free entry
prenotazione consigliata
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Ida Rubinstein (1885–1960), amica intima di Ravel e musa ispiratrice
del Bolero (elaborazione da un ritratto di A. de La Gandara)
Enzo Restagno ha diviso la sua
attività tra l'organizzazione
musicale, cura da anni la direzione
artistica del festival MITO, e gli
studi, scrivendo una ventina di libri
dedicati ai maggiori compositori
del nostro tempo e tre anni fa un
ampio volume su Ravel che è stato
un successo letterario.
Sta per uscire, presso le edizioni
Il Saggiatore, un suo libro
dedicato ai rapporti personali fra
Schoenberg e Stravinskij.
SABATO 20 APRILE ore 20
PALAZZETTO BRU ZANE
QUINTETTI A DUE VIOLONCELLI
DOMENICA 21 APRILE ORE 17
CONSERVATORIO BENEDETTO MARCELLO
A DUE PIANOFORTI
Théodore GOUVY
Impromptu
Quintetto in re minore
Franz SCHUBERT
Quintetto a due violoncelli
Théodore GOUVY
Sonata per due pianoforti
Hector BERLIOZ
Symphonie fantastique
Jean-François Heisser e
Marie-Josèphe Jude pianoforti
[durata 1h 15' circa]
[durata 1h 30' circa]
Quatuor Psophos © Double Orange
Grazie alla duplice presenza del violoncello, il quintetto è un genere
eminentemente romantico per la densità di scrittura. Berlioz considerava
il violoncello incarnazione dell’anima e voce del romanticismo. Tuttavia
le composizioni per quintetto a due violoncelli, al di fuori delle opere di Onslow
e del celebre Quintetto di Schubert, furono rare nell’Ottocento. Il Quintetto
in re minore e l’Impromptu sono ricreazioni assolute che rivelano profondità
di pensiero, gusto per le modulazioni audaci e un’originale gestione
della temporalità.
Thanks to the presence of two cellos, the quintet is an eminently Romantic genre
in the density of its writing. Berlioz considered the cello the embodiment of the
voice and spirit of Romanticism. But compositions for quintet with two cellos,
apart from Onslow’s works and Schubert’s famous Quintet, were rare in the
19th century. The Quintet in D minor and the Impromptu are absolute recreations
that reveal the depth of thinking, love of audacious modulation and an original
handling of rhythm.
Although the repertoire for
piano four-hands is well
represented in the 19th century,
that for two pianos is a rarity.
It is a formation that intensifies
the Romantic emphasis
by virtuosity in search of
resounding summits. Gouvy
fully understood the potential
of this genre and did not
restrict himself to composing
light drawing-room pieces.
He made these compositions
authoritative. The Sonata
in D minor, considered one
of Gouvy’s masterpieces by
the musicologist Kaltenecker,
is a brilliant proof of this.
It is actually a chamber piece
with exhilarating orchestral
developments that now
deserves to be added to the
repertoire.
Théodore GOUVY
L'opera per due pianoforti
Carole Dubois e Laurent Martin
pianoforti
LIGIA | 2012
Estratti per l’ascolto disponibili su
BRU-ZANE.COM
© Eleonora Pollina
QUATUOR PSOPHOS
Éric Lacrouts e Bleuenn
Le Maître violini
Cécile Grassi viola
Guillaume Martigné
violoncello
Emmanuelle Bertrand
violoncello
Mentre il repertorio per
pianoforte a quattro mani
è ben presente nell’Ottocento,
quello per due pianoforti
costituisce una rarità.
Si tratta di una formazione che
intensifica l’enfasi romantica
attraverso virtuosismi alla
ricerca di vertici sonori.
Gouvy comprende a fondo
le potenzialità di questo genere
e non si limita a comporre
pezzi leggeri da salotto.
Egli attribuisce autorevolezza
a queste composizioni.
La Sonata in re minore,
considerata dal musicologo
Kaltenecker uno dei capolavori
di Gouvy, ne è una prova
magistrale. È infatti un brano
da camera con inebrianti
sviluppi orchestrali che merita
di entrare oggi nel repertorio.
MARTEDÌ 23 APRILE ore 20
PALAZZETTO BRU ZANE
ROMANTICI DIMENTICATI
TRIO TALWEG
Sébastien Surel violino
Sébastien Walnier violoncello
Juliana Steinbach pianoforte
[durata 1h circa]
I trii di Gouvy, composti tra
il 1844 e il 1860, sono ispirati
all’estetica germanica,
in particolare a quella di
Mendelssohn. Sono opere
in cui predomina lo spirito
disincarnato e superiore della
musica pura, principio molto
contestato dai sostenitori della
musica a programma.
Il concerto prevede poi un
brano di Alder tratto dalla
sua Opéra concertant, collana
di trascrizioni delle grandi
opere liriche del tempo.
I motivi principali del Werther
di Massenet sono trasformati
in una parafrasi alla portata
esecutiva anche di musicisti
dilettanti. Infine il Trio di
Charles-Valentin Alkan,
compositore di cui si festeggia
nel 2013 il bicentenario della
nascita è un’anticipazione
del prossimo ciclo di concerti
del Palazzetto Bru Zane.
Gouvy’s trios, composed
between 1844 and 1860,
were inspired by Germanic
aesthetics, particularly those of
Mendelssohn. They are works
in which the disembodied
and superior spirit of pure
music predominates, a
principle much contested by
the supporters of programme
music. The concert continues
with a piece by Alder taken
from his Opéra concertant,
a series of transcriptions of the
great lyric works of the time.
The main motives of Werther
by Massenet are transformed
into a paraphrase that is also
within the playing capacity
of amateur musicians. Finally,
the Trio by Charles-Valentin
Alkan, the bicentenary of
whose birth is celebrated
in 2013, is a foretaste of the
next cycle of concerts at the
Palazzetto Bru Zane.
Trio Talweg © Balazs Böröcz / Pilvax Studio
Théodore GOUVY
Trio con pianoforte n. 5
in sol maggiore op. 33
Ernest ALDER
Trio sul Werther di Massenet
Charles-Valentin ALKAN
Trio per violino, violoncello e
pianoforte in sol minore op. 30
SABATO 27 APRILE ore 20
PALAZZETTO BRU ZANE
DA UN IMPERO ALL’ALTRO
Théodore GOUVY
Quartetto op. 16 n. 2
Quartetto in la minore
Luigi CHERUBINI
Quartetto n. 1
QUARTETTO DI VENEZIA
Andrea Vio e Alberto Battiston violini
Giancarlo Di Vacri viola
Angelo Zanin violoncello
[durata 1h 30' circa]
Il quartetto per archi non era un genere
molto diffuso nella Francia del Romanticismo.
Tuttavia Gouvy mantenne orgogliosamente
la vocazione per la musica strumentale
anche a rischio di non essere compreso dai
suoi contemporanei, come poi effettivamente
avvenne. Entrambi i quartetti in programma
rimasero, infatti, allo stato di manoscritto
fino agli inizi del Novecento. È interessante
notare dall’analisi delle partiture come Gouvy
sembri cimentarsi per la prima volta con la
scrittura di questo genere. Sui manoscritti
vediamo numerose cancellazioni e correzioni
apportate in fasi successive dall’autore. Il loro
innegabile interesse ne fa un anello essenziale
dell’evoluzione del quartetto in Francia.
The string quartet was not a very common
genre in the France of Romanticism. However,
Gouvy proudly maintained his vocation for
instrumental music, even at the risk of not
being understood by his contemporaries, as
was in fact the case. Indeed, both the featured
quartets remained solely in manuscript form
until the start of the 20th century.
It is interesting to note from an analysis
of the scores that Gouvy seems to have here
tried his hand at this type of writing for the
first time. Numerous erasures and corrections
made later by the composer can be seen on the
manuscripts. Their undeniable interest makes
them an essential link in the development
of the quartet in France.
MERCOLEDÌ 1° MAGGIO ore 20
PALAZZETTO BRU ZANE
ROMANZE E MÉLODIES
VENERDÌ 3 MAGGIO ORE 20
PALAZZETTO BRU ZANE
DALL'OTTOCENTO AL NOVECENTO
Richard WAGNER, Théodore
GOUVY e Hector BERLIOZ
Mélodies
Théodore GOUVY
Quartetto n. 5 in do minore op. 68
Ernest CHAUSSON
Quartetto in do minore op. 35
Maria Riccarda Wesseling
mezzosoprano
Peter Nilsson pianoforte
[durata 1h circa]
Richard Wagner
Le composizioni vocali di Gouvy testimoniano magistralmente
l'estetica di Mendelssohn e Schumann rimeditata con il privilegio
della sua formazione franco-tedesca. Questa duplice cultura
lo facilita nella concezione di capolavori memorabili in versione
bilingue, dimostrando un’ottima padronanza per entrambe
le lingue. Nel luglio 1868 si dedica alla composizione di un ciclo
di mélodies su poesie di Ronsard. In questi brani emerge
soprattutto la varietà dei modi espressivi: le mélodies sono
rese attraverso sorprendente semplicità con accompagnamenti
al pianoforte caratterizzati da accordi o da tavolozze di colori
brillanti, ricche variazioni di tempo e cromatismi.
QUATUOR PARISII
Arnaud Vallin e Jean-Michel Berrette violini
Dominique Lobet viola
Jean-Philippe Martignoni violoncello
[durata 1h circa]
Théodore Gouvy
Gouvy’s vocal compositions brilliantly demonstrate
Mendelssohn’s and Schumann’s aesthetics, reconsidered from
the vantage point of his French-German background. This dual
culture aided him in the conception of memorable masterpieces
in bilingual versions, showing his excellent mastery of both
languages. In July 1868 he devoted himself to composing a cycle
of mélodies to poetry by Ronsard. The variety of the expressive
modes emerges above all in these pieces: the mélodies are
delivered in surprising simplicity with piano accompaniment
marked by harmonies or palettes of brilliant colours, rich
variations of tempo and chromaticism.
Hector Berlioz
Questo programma illustra perfettamente
i risultati delle due influenze musicali tedesche
del XIX secolo in Francia. Rappresentante di un
germanesimo moderato, per Gouvy i modelli
cui ispirarsi sono Schumann e Mendelssohn,
Chausson invece predilige Wagner.
Nel Quartetto di Chausson, il movimento lento
cita infatti il leitmotiv del Ring della Tetralogia,
un chiaro omaggio al Maestro di Bayreuth.
Chausson morì prima di completare questo
Quartetto e sarà Vincent d’Indy a comporne
il finale vigoroso.
This programme perfectly illustrates the
results of the two 19th century German musical
influences in France. Representing a moderate
Germanism, the models that inspired Gouvy
were Schumann and Mendelssohn, while
Chausson preferred Wagner. In the Quartet
by Chausson, the lento movement cites the
leitmotiv from the Ring Tetralogy, an obvious
tribute to the Bayreuth maestro.
Chausson died before completing this Quartet
and it was to be Vincent d’Indy who composed
its spirited finale.
MARTEDÌ 7 MAGGIO ore 20
CONSERVATORIO BENEDETTO MARCELLO
musica per fiati
SABATO 11 MAGGIO ore 20
SCUOLA GRANDE SAN GIOVANNI EVANGELISTA
Preludio all'eternità
Ludwig van BEETHOVEN
Quintetto per oboe, clarinetto,
corno, fagotto e pianoforte
in mi bemolle maggiore op. 16
Théodore GOUVY
Serenata per flauto e archi
in sol maggiore op. 82
Théodore DUBOIS
Decimino
Max REGER
Requiem per contralto,
coro e pianoforte op. 144 b
César FRANCK
Prélude, Choral et Fugue
Hugo WOLF
Sechs geistliche Lieder
per coro misto a cappella
Théodore GOUVY
Trois cantiques sur des textes
de Jean-Baptiste Rousseau
Théodore DUBOIS
Mottetti
ENSEMBLE MUSAGÈTE
Giovanni Guglielmo e
Tiziano Guarato violini
Michele Sguotti viola
Giordano Pegoraro violoncello
Jan R. Zahourek contrabbasso
Fabio Pupillo flauto
Remo Peronato oboe
Luigi Marasca clarinetto
Enrico Barchetta corno
Laura Costa fagotto
Gabriele Dal Santo pianoforte
VLAAMS RADIO KOOR
Hervé Niquet direzione
Alice Habellion mezzosoprano
Jan Michiels pianoforte
[durata 1h 15' circa]
La Germania è spesso
designata ironicamente
come “il paese dove si prega”:
senz’altro è la nazione che
ha prodotto il repertorio
liturgico più ricco di ogni altro
paese, dalla Missa solemnis
di Beethoven sino al Requiem
di Brahms o ai mottetti di
Bruckner. In questo concerto
repertori tardo romantici
tedeschi e francesi saranno
proposti nell’interpretazione
dello storico Coro della
Radio Fiamminga diretto da
Hervé Niquet. Un’occasione
suggestiva per scoprire brani
di raro ascolto nella spirituale
cornice della Scuola Grande
San Giovanni Evangelista.
Germany is often ironically
known as “the country where
one prays”. It is certainly
the country that has produced
the richest liturgical repertoire,
from Beethoven’s Missa
solemnis to Brahms’s Requiem
and Bruckner’s motets.
In this concert late German
and French Romantic
repertoires will be presented
in the interpretation made
by the historical Flemish
Radio Choir conducted by
Hervé Niquet.
It is an evocative opportunity
to discover rarely heard pieces
in the spiritual setting of the
Scuola Grande San Giovanni
Evangelista.
Precursore di tutta una scuola fin de siècle
che affronterà con la massima serietà la musica
da camera per fiati, Gouvy firma memorabili
opere in cui riverberano sonorità a volte
voluttuose a volte campestri in un continuo
gioco di associazioni timbriche originali.
Anche nel repertorio sinfonico Gouvy
dimostrerà tutto il suo interesse per gli
strumenti a fiato valorizzandoli con passi
solistici importanti. La Serenata in programma
è una riscoperta assoluta e una preziosa
aggiunta al repertorio flautistico, non molto
ricco durante il XIX secolo.
Precursor of an entire fin de siècle school that
was to look with the utmost seriousness
at chamber music for wind instruments,
Gouvy memorably composed works in which
the sonority reverberates, at times sensually
and at times rustically, in a continuous play of
original timbre associations. Gouvy was again
to display all his interest in wind instruments
in the symphonic repertoire, showing them off
with important solo pieces. The Serenade is an
absolute rediscovery and a precious addition to
the flute repertoire, which was not particularly
rich during the 19th century.
Caspar David Friedrich, La grande riserva
[durata 1h 45' circa]
VENERDÌ 17 MAGGIO ore 20
PALAZZETTO BRU ZANE
OMAGGIO A MENDELSSOHN
DOMENICA 19 MAGGIO ore 17
SCUOLA GRANDE DI SAN ROCCO
GOUVY SINFONISTA
Théodore GOUVY
Trio con pianoforte n. 2 in la minore op. 18
Trio con pianoforte n. 3 in si bemolle maggiore op. 19
Ambroise THOMAS
Raymond (ouverture)
Gabriel PIERNÉ
Concerto per pianoforte
Théodore GOUVY
Symphonie n° 1
TRIO VOCES INTIMAE
Luigi De Filippi violino
Sandro Meo violoncello
Riccardo Cecchetti pianoforte
Théodore GOUVY
Piano Trios
Voces Intimae
[durata 1h 30' circa]
ORCHESTRE NATIONAL DE LORRAINE
Jacques Mercier direzione
Jean-Efflam Bavouzet pianoforte
CHALLENGE CLASSICS | 2012
[durata 1h circa]
Estratti per l’ascolto disponibili su
“Che un musicista dell’importanza del signor Gouvy
sia ancora così poco noto a Parigi, mentre tanti moscerini
importunano il pubblico con il loro ostinato ronzio,
è cosa che confonde e indigna le menti ingenue che
ancora credono alla ragione e alla giustizia dei nostri
costumi musicali."
Hector Berlioz dopo l'ascolto della Symphonie n° 1
“…un’affascinante mistura fra la solidità,
potenza e ricchezza dell’architettura
compositiva romantica tedesca e l’inventiva
e la varietà del mondo musicale francese
della seconda metà del XIX secolo. È un autore
che ci ha conquistati…”. Sono queste le parole
usate dal Trio Voces Intimae per descrivere
il primo incontro con Gouvy.
Un programma concentrato sulla poesia
dei trii di Gouvy interpretati su strumenti
storici e sul pianoforte a corde parellele érard,
leggendario strumento che fu la gloria della
ditta parigina di fine Ottocento.
“...a fascinating mix of the solidity, power and
richness of German Romantic compositional
architecture and the inventiveness and variety
of the French musical world of the second half
of the 19th century. He is a composer who has
won us over...”. These are the words used
by the Trio Voces Intimae to describe their first
meeting with Gouvy. A programme focusing on
the poetry of Gouvy’s trios played on historical
instruments and on the Èrard parallel strung
piano, a legendary instrument that was
the glory of this Parisian company at the end
of the 19th century.
Théodore Gouvy da giovane © shpn.fr
Trio Voces Intimae
BRU-ZANE.COM
È a proprie spese, di fronte a un pubblico
ristretto riunito in una dimora privata che,
il 7 febbraio 1846, Gouvy fa eseguire la sua
prima Sinfonia da un’orchestra amatoriale
diretta da Tilmant. Dopo aver rimaneggiato
lo Scherzo, è il compositore stesso a guidare
l’orchestra al Théâtre-Italien il 7 aprile 1847.
Questa prima esecuzione pubblica, al pari di
altre, in particolare a Lipsia, riceve numerosi
elogi da parte della stampa. Contraltare a
quest’originale riscoperta, il programma
presenta il Concerto per pianoforte e orchestra
di Pierné, considerato il Rachmaninoff francese
e l’ouverture Raymond che, per molto tempo, è
stato il bis di Bernstein nelle tournée americane.
On 7 February 1846 Gouvy had his first
Symphony played by an amateur orchestra
conducted by Tilmant before a small audience
gathered in a private home at his own expense.
After having reworked the Scherzo, it was the
composer himself who conducted the orchestra
at the Théâtre-Italien on 7 April 1847. This first
public performance, like others, particularly
at Leipzig, was highly praised by the press.
As a foil to this original rediscovery, the
programme presents the Concert for piano
and orchestra by Pierné, considered the French
Rachmaninoff, and the Raymond overture,
which for a long time was Bernstein’s encore
on his American tours.
MERCOLEDÌ 22 MAGGIO ore 20
PALAZZETTO BRU ZANE
quartetti
QUATUOR CAMBINI-PARIS
Julien Chauvin e
Karine Crocquenoy violini
Pierre-Éric Nimylowycz viola
Atsushi Sakaï violoncello
[durata 1h 15' circa]
Gouvy compose undici
quartetti, una collezione di
non poco conto considerando
lo scarso interesse dei suoi
contemporanei nei confronti
di questo genere. Il Quatuor
Cambini, composto da giovani
musicisti, oggi affermati
paladini di compositori
sconosciuti dell’Ottocento,
ci condurrà in questa sorta
di orgogliosa rivendicazione
di Gouvy nei confronti di un
genere che poteva produrre
frutti di ragguardevole
bellezza. Ancora un tassello
del nostro percorso che ci porta
ad allargare i confini
del repertorio per quartetto.
Gouvy composed eleven
quartets, a collection of no
small importance considering
his contemporaries’ scant
interest in this genre.
The Quatuor Cambini, made
up of young musicians who
are now acclaimed champions
of little known 19th century
composers, will lead us into
this kind of proud reclamation
of Gouvy in a genre able to
bear fruit of significant beauty.
It is another piece in our
project to expand the confines
of the quartet repertoire.
Théodore GOUVY
Sérénade vénitienne pour alto
et piano en mi mineur
Vingt Sérénades pour piano
George ONSLOW
Sonata per viola e pianoforte
op. 16 n. 2
Charles-Valentin ALKAN
Sonata da concerto per pianoforte
in mi maggiore op. 47
(trascrizione per viola e pianoforte)
Françoise Gnéri viola
Claire Désert pianoforte
[durata 1h 15' circa]
Designata con vari nomi fino agli anni Sessanta dell’Ottocento – alto, quinte,
taille, alto-viola, violette o ténor – la viola rimane ancora nel corso del secolo
uno strumento intermedio dell’orchestra, usata raramente in forma solistica dai
compositori. Berlioz con Harold en Italie (1834) opera in questo senso una prima
rottura facendo leva sulla particolare espressività della viola solista. Approfittando
di questa evoluzione alcuni compositori scrivono o fanno trascrivere alcune loro
opere per questo strumento. Composta nel 1875, la Sérénade di Gouvy è rimasta
in forma manoscritta fino agli inizi del Novecento: essa s’inserisce nel modello
tipico delle serenate francesi, in altre parole un pezzo breve d’ispirazione
pittoresca, a volte esotica. Richiama in alcuni momenti la barcarola, genere
veneziano per eccellenza. Una premonizione del ponte ideale tra Gouvy e Venezia?
Quatuor Cambini-Paris © AmelieTcherniak
Théodore GOUVY
Quartetto in sol maggiore
Quartetto n. 4 op. 56 n. 2
in la minore
SABATO 25 MAGGIO ore 20
PALAZZETTO BRU ZANE
SÉRÉNADE VÉNITIENNE
Known by various names until the 1860s – alto, quinte, taille, alto-viola, violette
and ténor – the viola remained a median orchestra instrument during that
century, rarely used in solo form by composers. Berlioz made a first break from
this with Harold en Italie (1834), exploiting the particular expressiveness of the
solo viola. Several composers then made the most of this development and wrote
or transcribed some of their works for this instrument. Composed in 1875, Gouvy’s
Sérénade remained in manuscript form until the early 20th century. It follows
the typical model of French serenades, in other words a short piece of pictorial,
at times exotic, inspiration. At some points it recalls the barcarole, a Venetian
genre par excellence. A premonition of the ideal bridge between Gouvy and Venice?
VENERDì 31 MAGGIO ore 20
PALAZZETTO BRU ZANE
NELL’INTIMITà DEI ROMANTICI
Théodore GOUVY
Vingt Sérénades pour piano
Frédéric CHOPIN
Notturno in do diesis minore
Berceuse
Fantaisie-Impromptu
in do diesis minore op. 66
Franz LISZT
Der Wanderer
Sonnet de Pétrarque 104
Venezia e Napoli (tarentelle)
Emmanuelle Swiercz
pianoforte
[durata 1h 15' circa]
martedì 18 GIUGNO ore 18
PALAZZETTO BRU ZANE
conferenza: UNA GIAPPONESE A PARIGI, MESSINSCENA
DI MADAME BUTTERFLY ALL’OPÉRA-COMIQUE
È una giovane pianista, Emmanuelle Swiercz, a concludere
il nostro percorso con un panorama di “pezzi di genere”,
tipici dell’epoca romantica, nati grazie allo spirito rapsodico
tipicamente ottocentesco che segue l’ispirazione del momento.
Nonostante l’innegabile predilezione per gli strumenti ad
arco, Gouvy compose negli anni Quaranta e Cinquanta per il
pianoforte solo una raccolta di “serenate” – eleganti “romanze
senza parole” di stampo mendelssohniano – due sonate e alcuni
studi. Nello spirito della musica per pianoforte da salotto,
il programma accosta opere di Gouvy a pagine di Chopin e Liszt.
Conferenza di Michela Niccolai
Madame Butterfly è il frutto di un lavoro
realizzato musicalmente da Puccini con
il supporto visivo della regia d’Albert Carré.
I due artisti collaborano in perfetta sinergia,
trovandosi d'accordo, in una sola giornata, sulle
modifiche da apportare allo spartito italiano.
Se Puccini stabilisce una nuova “versione”
musicale della sua opera giapponese, Carré
elabora una messinscena funzionale
al dramma, in cui l’illuminazione scenica
ha un ruolo di primo piano. Il successo di questa
produzione segna una tappa fondamentale
nella storia dello spettacolo lirico, aprendo le
porte alle sperimentazioni visive del XX secolo.
It is a young pianist, Emmanuelle Swiercz, who completes
our journey with a panorama of “genre pieces” typical of the
Romantic age, created thanks to the typically 19th century
rhapsodic spirit that followed the inspiration of the moment.
Despite his undeniable preference for stringed instruments,
for solo piano Gouvy composed a collection of “serenades” in
the 1840s and ‘50s – elegant “wordless stories” in Mendelssohn
style – two sonatas and some studies. The programme places
works by Gouvy alongside scores by Chopin and Liszt in the
spirit of music for drawing-room piano.
Kitagawa Utamaro, Kushi
Michela Niccolai, musicologa,
ha al suo attivo due monografie:
La Dramaturgie de Gustave
Charpentier (2011) e Giacomo
Puccini et Albert Carré: Madame
Butterfly à Paris (2012); codirige
con Remy Campos e Pierre Sérié
un cantiere tematico di ricerca
su Les mises en scène lyriques
à Paris (1830-1930) per il Palazzetto
Bru Zane.
Madame Butterfly is the result of a project
created musically by Puccini with the visual
support of director Albert Carré. The two artists
worked together in perfect synergy, finding
themselves in agreement over the course of
a single day on the modifications to be made
to the Italian score. Puccini established a new
musical “version” of his Japanese opera, while
Carré developed staging suited to the drama,
in which the stage lighting was of primary
importance. The success of this production was
a fundamental stage in the history of opera
production, opening the doors to the visual
experimentation of the 20th century.
Ingresso libero
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PALAZZETTO BRU ZANE
visite guidate
GUIDED TOURS
INFO E PRENOTAZIONI
INFO AND RESERVATIONS
La sua storia inizia nel 1695 quando Marino
Zane decide di far erigere una “piccola casa”
(casino) destinata allo svago a pochi metri
dalla dimora familiare. Il progetto viene affidato
all’architetto barocco Antonio Gaspari,
con l’obiettivo di creare uno spazio intimo,
separato dagli spazi di ufficialità del palazzo
principale. Per la decorazione degli interni
Marino Zane coinvolge i più rinomati artisti
dell’epoca. Sebastiano Ricci è l’autore dei due
affreschi principali: Il Tempo che rapisce
la Verità, sul soffitto della scala d’ingresso,
ed Ercole tra la Gloria e la Virtù sulla volta
della sala principale.
Ogni giovedì, visite guidate gratuite (escluso
il 25 aprile). Per gruppi superiori alle 10
persone, prenotazione obbligatoria scrivendo a
[email protected]
14.30 italiano | 15.00 francese | 15.30 inglese
Da lunedì a venerdì 14.30 – 17.30
e un’ora prima dell’inizio dei concerti
Monday to Friday 2.30 p.m. – 5.30 p.m.
and one hour before the performance
+39 041 52 11 005
[email protected]
Biglietteria / Box office
VAPORETTO
DELL’ARTE
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SANTA LUCIA
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PALAZZETTO
BRU ZANE
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PIAZZALE
ROMA
CAL
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CAMPO
DE LA LANA
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RIO
Palazzetto Bru Zane
categoria unica: 25 / 15 euro*
Scuola Grande San Giovanni Evangelista
Scuola Grande di San Rocco
categoria 1: 30 / 20 euro*
categoria 2: 20 / 10 euro*
Conservatorio Benedetto Marcello
categoria unica: 10 / 5 euro*
O
Biglietti / Tickets
EC
ON
D
bru-zane.com
vivaticket.it
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internet
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Its foundation goes back to 1695 when Marino
Zane decided to create a “small house” (casino
– game house) for entertainment just a stone’s
throw away from the family home. The project
was entrusted to the hands of the Baroque
architect Antonio Gaspari with the aim
of creating a cosy, intimate area that was both
materially and ideally separated from the main
palazzo. Marino Zane summoned the most
renowned artists of that age for the interior
decorations. Sebastiano Ricci painted the two
main frescoes: Time Revealing Truth, on the
ceiling of the entrance staircase and Hercules,
between Glory and Virtue on the vault of the
main hall.
Every Thursday, free guided tours (except
25th April). For groups of more than 10 people
reservation is required. Send an email to
[email protected]
2.30 p.m. in Italian | 3.00 p.m. in French |
3.30 p.m. in English
COME ARRIVARE
HOW TO GET HERE
SCUOLA GRANDE
S. G. EVANGELISTA
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CAMPO
SAN POLO
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PIAZZALE
ROMA
CAMPO
DEI TOLENTINI
Abbonamenti / subscriptions
CAMPO
DEI FRARI
SCUOLA GRANDE
DI SAN ROCCO
3 concerti: 60 / 35 euro*
6 concerti: 100 / 60 euro*
12 concerti: 180 / 100 euro*
CAMPO
SAN TOMÀ
CONSERVATORIO
DI MUSICA
*Prezzo ridotto per studenti e minori di 28 anni
Reduced price for students and persons under the age of 28
SAN TOMÀ
in collaborazione con
Palazzetto Bru Zane
San Polo, 2368
vaporetto n. 1 o n. 2
fermata Ferrovia o San Tomà
Scuola Grande
San Giovanni Evangelista
San Polo, 2454
vaporetto n. 1 o n. 2
fermata Ferrovia o San Tomà
Conservatorio Benedetto Marcello
Palazzo Pisani, San Marco 2810
vaporetto n. 1 o n. 2
fermata Accademia
Vaporetto dell'Arte
fermata San Stae
Scuola Grande di San Rocco
Campo San Rocco, 3052
vaporetto n. 1 o n. 2
fermata Ferrovia o San Tomà
FESTIVAL THÉODORE GOUVY, TRA FRANCIA E GERMANIA
E ALTRI APPUNTAMENTI / aprile – giugno 2013
MARTEDÌ 9 APRILE ORE 18
Palazzetto bru zane
Conferenza
Ravel e gli scrittori della sua epoca
MARTEDÌ 16 APRILE ORE 18
Palazzetto bru zane
Presentazione del festival
SABATO 20 APRILE ORE 20
Palazzetto bru zane
QUATUOR PSOPHOS
Emmanuelle Bertrand violoncello
musiche di Gouvy, Schubert
DOMENICA 21 APRILE ORE 17
conservatorio
benedetto marcello
Jean-François Heisser e
Marie-Josèphe Jude pianoforti
musiche di Gouvy, Berlioz
MARTEDÌ 23 APRILE ORE 20
Palazzetto bru zane
TRIO TALWEG
musiche di Gouvy, Alder, Alkan
SABATO 27 APRILE ORE 20
Palazzetto bru zane
QUARTETTO DI VENEZIA
musiche di Gouvy, Cherubini
MERCOLEDÌ 1° MAGGIO ORE 20
Palazzetto bru zane
Maria Riccarda Wesseling mezzosoprano
Peter Nilsson pianoforte
musiche di Wagner, Gouvy, Berlioz
VENERDÌ 3 MAGGIO ORE 20
Palazzetto bru zane
QUATUOR PARISII
musiche di Gouvy, Chausson
MARTEDÌ 7 MAGGIO ORE 20
conservatorio
benedetto marcello
SABATO 11 MAGGIO ORE 20
scuola grande
san giovanni evangelista
VLAAMS RADIO KOOR
Hervé Niquet direzione
Alice Habellion mezzosoprano
Jan Michiels pianoforte
musiche di Reger, Franck, Wolf,
Gouvy, Dubois
VENERDÌ 17 MAGGIO ORE 20
Palazzetto bru zane
TRIO VOCES INTIMAE
musiche di Gouvy
DOMENICA 19 MAGGIO ORE 17
scuola grande
di san rocco
ORCHESTRE NATIONAL DE LORRAINE
Jacques Mercier direzione
Jean-Efflam Bavouzet pianoforte
musiche di Gouvy, Thomas, Pierné
MERCOLEDÌ 22 MAGGIO ORE 20
Palazzetto bru zane
QUATUOR CAMBINI-PARIS
musiche di Gouvy
SABATO 25 MAGGIO ORE 20
Palazzetto bru zane
Françoise Gnéri viola
Claire Désert pianoforte
musiche di Gouvy, Onslow, Alkan
venerDÌ 31 MAGGIO ORE 20
Palazzetto bru zane
Emmanuelle Swiercz pianoforte
musiche di Gouvy, Chopin, Liszt
martedì 18 giugno ORE 18
Palazzetto bru zane
Conferenza
Una giapponese a Parigi: messinscena
di Madame Butterfly all’Opéra-Comique
ENSEMBLE MUSAGÈTE
musiche di Beethoven, Gouvy, Dubois
bru-zane.com