rivelatore di monossido di carbonio (co) con uscita a relè g 227 rgs

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rivelatore di monossido di carbonio (co) con uscita a relè g 227 rgs
COSTER
G 227 - RGS 328
RIVELATORE DI MONOSSIDO DI CARBONIO (CO)
CON USCITA A RELÈ
26.09.05 MZ
G 227
26.09.05 MZ
RGS 328
• Conforme alle norme CEI EN 50291 e CEI EN 50292
• Completo di sensore interno a cella elettrochimica
• Segnalazioni luminose di alimentazione, preallarme, allarme e guasto sensore
• Uscita a relè con contatto in commutazione
• Alimentazione 230 V~ ; protezione IP 42
1. IMPIEGO
Il monossido di carbonio-CO è sicuramente uno dei gas più tossici per il corpo umano. La sua pericolosità,
inoltre, viene esaltata dal fatto di essere inodore, incolore, non irritante e quindi assolutamente inavvertibile dalle
persone.
Il rivelatore RGS 328 è in grado di controllare la presenza di monossido di carbonio-CO in aria e permette quindi
di garantire la sicurezza delle persone negli ambienti di uso domestico dove siano presenti apparecchi a combustione.
Un relè di uscita può azionare dispositivi per il ricambio dell'aria ed bloccare, dove possibile, la combustione
(ad esempio chiudendo una valvola di intercettazione nel caso di apparecchi finzionanti a combustibili liquidi o
gassosi).
2. INSTALLAZIONE TIPICA
3. DATI TECNICI
Alimentazione
230 V ~ ± 10%
Frequenza
50…60 Hz
Assorbimento
2,5 VA
Protezione
IP 42
Compatibilità elettromagnetica
CEE 93/68
Temperatura ambiente :
– funzionamento
0…40 °C
– immagazzinaggio
– 20…+ 60 °C
Umidità ambiente ammessa
classe F DIN 40040
Peso
250 g
Relè d'uscita con contatto in commutazione :
– tipo
stagno a gas inerte
– tensione massima applicabile
250 V ~
– portata massima
5 (1) A
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Segnalazione acustica
Tempo di stabilizzazione del sensore
Elemento sensibile:
– cella elettrochimica
Soglie di allarme e preallarme:
– allarme
– preallarme
85 db / 1 metro
120 secondi
Sixth-Sense ECO-Sure/2e
"soglia + tempo"
< 50 ppm: nessun allarme
50…100 ppm: 60 minuti
100…300 ppm: 10 minuti
> 300 ppm: allarme immediato
tempo che intercorre tra
superamento soglia e allarme
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4. DIMENSIONI D'INGOMBRO
1 – Base
2 – Calotta
3 – Segnalazione guasto sensore
4 – Segnalazione allarme e preallarme
5 – Segnalazione alimentazione
6 – Pulsante di TEST e di tacitazione dell'allarme acustico interno
5. BASE
1 – Base
2 – Circuito stampato
3 – Fori di fissaggio
4 – Passaggio cavi
5 – Innesti calotta
6 – Bloccaggio calotta
7 – Trasformastore
8 – Relè di uscita
9 – Morsettiera alimentazione
10 – Morsettiera comando operativo (contatto relè)
11 – Sensore rilevamento gas
12 – Avvisatore acustico
13 – Segnalazioni visive
14 – Microprocessore
15 – Pulsante di TEST e tacitazione dell'allarme acustico
interno
6. COSTRUZIONE
Il rivelatore è composto da :
– base di fissaggio (4.1, 5.1) in materiale plastico antiurto, con due fori a distanza normalizzata (5.3), che ne permette il montaggio a parete oppure su scatola da incasso standard, e la cava (5.4) di passaggio dei collegamenti
elettrici,
– circuito elettronico (5.2), realizzato secondo le norme CEI, dove sono alloggiati la morsettiera per i collegamenti
elettrici (5.9 e 5.10), il sensore di rilevamento gas (5.11), l' avvisatore acustico (5.12), il relè d'uscita a tenuta ermetica e con i contatti immersi in gas inerte per evitare che le scintille provocate dalla commutazione entrino in
contatto con l'atmosfera circostante (5.8), il pulsante di tacitazione dell'allarme acustico interno e di TEST della
apparecchiatura (4.6, 5.15), il microprocessore (5.14), le lampade di segnalazione visiva (5.13),
– calotta di protezione (4.2), in materiale plastico antiurto, che viene fissata per mezzo di due cerniere ad incastro
(5.5) poste sul lato sinistro della stessa, e da una linguetta di bloccaggio (5.6) posta sulla destra.
7. UBICAZIONE E POSIZIONAMENTO
Il monossido di carbonio-CO è generato dalla combustione di materiali carboniosi solidi (legno, carbone, coke,…),
liquidi (olio, petrolio,…) o gassosi (metano, propano-GPL, …). Numerosi sono gli apparecchi a combustione normalmente installati negli ambienti domestici: caminetti, stufe, fornelli, forni, scaldabagni, caldaie murali, ecc.
Una cattiva manutenzione degli apparecchi e,soprattutto, dei dispositivi di smaltimento dei gas di scarico possono ingenerare la formazione o un ritorno del monossido di carbonio-CO negli ambienti stessi, creando così una
situazione di estremo pericolo per le persone ivi presenti.
Grandi quantità di monossido di carbonio-CO sono presenti inoltre nei gas di scarico delle automobili, per cui si
rivela importante controllare la presenza di questo gas in autorimesse, garage o semplici box-auto.
Il corretto posizionamento del rilevatore di gas è fondamentale per assicurarne il funzionamento e, di conseguenza, per garantire sia la sicurezza delle persone presenti. Per questa ragione si consiglia che la sua
installazione venga effettuata da personale qualificato.
Il monossido di carbonio-CO è un gas di densità molto simile all'aria e quindi tende a diffondersi uniformemente.
Il rivelatore deve essere posizionato:
– ad una altezza di 150…200 centimetri dal pavimento (ad altezza d'uomo),
– più lontano possibile da fornelli e forni da cucina (anche per evitare contaminazioni del sensore da
grassi e vapori di cucina),
– a distanza non inferiore a 2…3 metri da caldaie o scaldabagni a gas (in orizzontale).
Il rivelatore non deve essere posizionato :
– all' aperto,
– in spazi chiusi (per esempio dietro una tenda, in una nicchia o in un armadio),
– direttamente sopra o sotto un lavello,
– vicino a porte o finestre,
– vicino ad estrattori d'aria,
– in luoghi dove temperatura ed umidità potrebbero discordare da quelle indicate nei "Dati Tecnici",
– in luoghi dove polveri o sporcizia potrebbero intasare e quindi rendere inefficace il sensore,
– in luoghi dove i movimenti d'aria possono essere ostacolati da mobili,
– in luoghi soggetti a possibili spruzzi d'acqua,
– in luoghi che rendano particolarmente difficoltoso il suo controllo.
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8. COLLEGAMENTI ELETTRICI
IMPORTANTE : il sistema di rivelazione deve essere sempre funzionante, per cui l'alimentazione elettrica deve
provenire direttamente dal distributore generale, senza la interposizione di interruttori o dispositivi
che potrebbero inavvertitamente renderlo inattivo.
Per i collegamenti elettrici utilizzare conduttori da 1,5 mm2 di sezione.
9. SCHEMI ELETTRICI
Attenzione: il rivelatore RGS 328 non è dotato del dispositivo di autoritenuta dell'allarme, per cui non può
essere utilizzato per il comando di valvole di intercettazione gas "normalmente chiuse".
Comando di un ventilatore
di areazione e di una valvola
normalmente aperta con riarmo manuale
Comando di un ventilatore
di areazione
Comando di un ventilatore
di areazione e di una valvola normalmente chiusa con
riarmo manuale
B1 – Sensore interno al rivelatore
M – Ventilatore di areazione
Y1 – Elettrovalvola normalmente aperta a riarmo manuale
Y2 – Elettrovalvola normalmente chiusa a riarmo manuale
10. FUNZIONAMENTO
10.1 Accensione
Il rivelatore non acquisisce e, quindi, non segnala allarmi per i primi 2 minuti di funzionamento.
Questo è il tempo necessario all'elemento sensibile al gas per portarsi a regime e stabilizzarsi, affinché la lettura
possa essere considerata corretta ed attendibile. Durante questo periodo, la lampada verde (4.5) che segnala la
presenza di alimentazione, si accende ad intermittenza; trascorso il periodo di stabilizzazione la lampada verde
rimane accesa fissa e l'apparecchiatura è pronta per la rivelazione del gas.
Segnalazione di situazione normale
La lampada di segnalazione della alimentazione (verde) deve essere accesa, mentre le lampade di segnalazione
guasto (gialla) e preallarme-allarme (rossa) devono essere spente. Il segnalatore acustico deve essere spento
ed il relè di uscita diseccitato.
10.2 Preallarme ed allarme
La pericolosità del monossido di carbonio-CO non deriva dalla infiammabilità o dalla possibile esplosività, ma
dalla sua elevata tossicità. Inoltre, la sua pericolosità non dipende solo dalla concentrazione di gas nell'aria, ma
anche dal tempo di permanenza della persona in atmosfera con presenza di tale gas.
Per questo motivo si possono individuare differenti modalità di intervento del rivelatore, ed esattamente:
— concentrazione < 0,05% (50 ppm): la incolumità delle persone presenti è garantita a tempo indeterminato,
quindi il rivelatore non interviene,
— concentrazione 0,05… 0,1% (50…100 ppm): entro questa fascia di concentrazione, il sensore ed il rivelatore
per 60 minuti segnalano una situazione di "preallarme", quindi, trascorso
tale periodo, passano nella condizione di "allarme",
— concentrazione 0,1…0,3% (100…300 ppm): entro questa fascia di concentrazione il sensore ed il rivelatore
per 10 minuti segnalano una situazione di "preallarme", quindi, trascorso
tale periodo, passano nella condizione di "allarme",
— concentrazione > 0,3% (300 ppm): la incolumità delle persone presenti non è garantita. Il sensore ed il rivelatore
segnalano immediatamente la condizione di "allarme".
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I valori di concentrazione ed i tempi presi in considerazione dal sensore e, di conseguenza, dal rivelatore sono
stabiliti con largo margine di sicurezza per prevenire la possibilità di inconvenienti alle persone.
Il comportamento del sensore è di tipo "dinamico": se la concentrazione passa da una fascia all'altra, il conteggio
del tempo aumenta o diminuisce di conseguenza, modificando la risposta del rivelatore.
Se la concentrazione di gas dovesse tornare sotto lo 0,05% (50 ppm) per più di 1 minuto, il rivelatore si riporta
nella condizione di "normalità", azzerando quindi tutti i tempi fino a quel momento conteggiati.
10.3 Segnalazione di preallarme ed allarme
Quando il rivelatore entra in "preallarme" (superamento della soglia prestabilita), la lampada rossa del rivelatore
(4.4) inizia a lampeggiare.
Quando il rivelatore entra in "allarme" (al termine del tempo programmato di superamento della soglia), la lampada
rossa si accende a luce fissa, si inserisce il segnalatore acustico interno ed si aziona il relè di uscita.
10.4 Tacitazione della suoneria interna
Quando il rivelatore è in allarme, premere il pulsante TEST- tacitazione per un tempo di 2 secondi circa: la suoneria
interna si spegne (per comodità), ma l'apparecchio rimane comunque nella situazione di allarme (lampada allarme
accesa e relè eccitato).
10.5 Guasto del sensore e sua segnalazione
Il rivelatore è in grado di segnalare la possibilità che l'elemento sensibile sia guasto: questa eventualità è evidenziata sul pannello frontale dal lampeggio della lampada di segnalazione gialla.
11. MANUTENZIONE PERIODICA
Per accertarsi della continuità di funzionamento nel tempo del rivelatore, è necessario effettuare una verifica
del suo funzionamento almeno una volta ogni tre o quattro mesi secondo quanto specificato nel presente paragrafo. Almeno una volta all' anno si consiglia di far effettuare un controllo da un tecnico specializzato.
11.1 Controllo del rivelatore (TEST)
Tenere premuto il pulsante di TEST (4.6 e 5.15), per circa 5 secondi fino a quando il rivelatore entra nella condizione
di preallarme e successivamente di allarme. Verificare che :
– si accenda la segnalazione rossa fissa di presenza allarme,
– si inserisca l'avvisatore acustico interno,
– si azioni il comando esterno (eccitazione del relè).
Rilasciare il pulsante :
– dopo circa 5 secondi l'allarme cessa ed il rivelatore ritorna nella condizione normale di funzionamento,
– se il rivelatore è collegato ad una elettrovalvola con riarmo manuale, è necessario riaprirla azionando la leva di
riarmo.
11.2 Ciclo di vita dell'elemento sensibile
Sulla calotta del rivelatore è visibile una targhetta con indicata la data di revisione.
Dopo tale data infatti si esaurisce il ciclo di vita dell' elemento sensibile che, quindi, deve essere sostituito con uno
nuovo: è necessario effettuare la taratura del nuovo elemento sensibile ed una revisione completa del rivelatore.
Queste operazioni devono essere effettuate presso i laboratori della casa costruttrice.
12. ATTENZIONE: IN CASO DI ALLARME !!
Il monossido di carbonio-CO è generato dal cattivo funzionamento di un apparecchio a combustione o da un difettoso
tiraggio dei gas di scarico. È assolutamente inodore e quindi è impossibile avvertirne la presenza: questo lo
rende estremamente pericoloso!
L'unico elemento che avverte la presenza di ossido di carbonio nell'aria è quindi il rivelatore di gas.
Per le ragioni viste sopra se il rivelatore entra in allarme, comportarsi nel seguente modo:
– spegnere tutte le fiamme libere,
– spegnere tutti gli apparecchi funzionanti a gas,
– aprire le finestre e le porte per ventilare i locali.
Se la causa che ha generato l'allarme viene individuata ed eliminata con certezza, può essere ripristinato il funzionamento del rivelatore e riattivata l'erogazione del gas.
MZ 26.09.05
CONTROLLI
TEMPERATURA
ENERGIA
COSTER TECNOLOGIE ELETTRONICHE S.p.A.
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