La capoeira (pronuncia: Capuéra) è una lotta brasiliana di origine

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La capoeira (pronuncia: Capuéra) è una lotta brasiliana di origine
La capoeira (pronuncia: Capuéra) è una lotta brasiliana
di origine africana caratterizzata da elementi espressivi
come la musica e l'armonia dei movimenti (per questo
spesso scambiata per una danza).
La capoeira è, nella sua origine, una lotta di liberazione
dissimulata nella danza, in un gioco di arguzia. Con ogni
probabilità affonda le sue origini nelle tecniche di lotta
tribali dell'Africa centro-occidentale, ma si sviluppa in
Brasile durante l'epoca coloniale, quando vi vennero
deportati gli schiavi africani.
La tradizione vuole che gli schiavi di origini africane si esercitassero nella lotta
con l'intento di conquistare la libertà; l'apparenza di danza tribale li avrebbe
messi al sicuro dalla punizione dei padroni.
La capoeira è divisa in due stili: la capoeira Angola e quella Regional.
La prima, perfezionata da Mestre Pastinha, è più strettamente legata alla
capoeira praticata all'epoca "pre-Bimba" e agli aspetti originali e rituali della
capoeira. Ha movimenti più lenti e più vicini al suolo, il jogo dura più a lungo
ed enfatizza il dialogo fra i due corpi, l'estetica e la ritualità dei movimenti, le
strategie e le tattiche, la malandragem (cioè l'astuzia, la malizia nel gioco).
Viene codificata come disciplina sportiva nel "Centro Esportivo de Capoeira
Angola" di Pastinha.
La seconda fu presentata negli anni '30 da Mestre Bimba come attività
culturale (la sua Académia si chiamava "Centro Cultural de Luta Regional
Baiana"), ed ebbe un ruolo centrale nel processo di integrazione nella società
Brasiliana degli schiavi da poco affrancati (1888). Tecnicamente, adottò alcune
tecniche derivate da altre arti marziali per restituire alla capoeira la sua
valenza di lotta, persa nel tempo in favore di valori puramente folcloristici, ed
introdusse un metodo di insegnamento sistematico nella sua scuola. Enfatizza
la verticalità e l'oggettività del jogo, in genere praticato ad un ritmo più veloce,
integrando anche l'aspetto musicale con l'introduzione di nuovi toques
appositamente creati.
Oggi, in realtà, la mescolanza di stili e di tecniche non permette una
classificazione così netta per molti gruppi di capoeira, tranne che per chi
pratica la Capoeira Regional di Mestre Bimba, che ha sue specifiche e rigorose
regole.
Elemento comune a qualsiasi stile di capoeira è la musica: il ritmo del
berimbau (lo strumento simbolo della capoeira) scandisce ogni fase del gioco
nella roda (il cerchio di persone che si forma attorno ai due capoeiristi che
stanno giocando).
Esistono tipi di gioco diversi a seconda del ritmo, infatti attraverso la musica i
suonatori possono modificare il gioco, comunicare messaggi al pubblico e ai
giocatori.
Regole
Il berimbau detta lo stile del gioco (es. Angola, Regional, gioco di Iuna, etc.) e
il suo svolgimento: può chiamare qualcuno dalla roda a giocare, può
richiamare l'attenzione dei capoeiristi nella roda o interrompere il gioco.
Si gioca solo durante la musica. Quando la batteria di strumenti al completo
sta suonando, se la musica lo permette, si entra in roda in coppia a partire dal
berimbau e si comincia a giocare. Si esce dalla roda quando uno dei due
giocatori fa capire di non volere continuare a giocare, o quando il berimbau lo
comanda. In questo caso subentrano altri due giocatori (sempre passando dal
berimbau).
Certi ritmi del berimbau permettono il gioco di compra (inserirsi in mezzo ai
due giocatori nella roda per prendere il posto di uno dei due). Un giocatore
stanco può chiedere all'altro di fare assieme a lui un giro defaticante della roda
per recuperare le energie, ma in realtà spesso si tratta di "imboscate" in cui si
rischia di essere colpiti a sorpresa.
Riguardo al contatto fra i giocatori non esistono regole specifiche: tutto
dipende dal contesto, dall'abilità e dalle intenzioni dei giocatori.
Spesso i colpi non vengono portati al bersaglio: se un giocatore viene sorpreso
scoperto, il colpo viene accennato per dimostrare che lo si sarebbe potuto
colpire, se il giocatore è coperto non si tenta di portare il colpo a segno
forzando la sua difesa. In entrambi i casi quindi non si avrà contatto fisico.
Questa non é una regola: ci sono scuole in cui vengono insegnate tecniche
(prese, proiezioni a terra) che implicano il contatto fisico, e ci sono contesti in
cui un giocatore scoperto viene effettivamente colpito.
È molto importante rendersi conto, quando si vuole entrare nella roda, del
contesto, dello stile dell'altro giocatore e delle proprie possibilità di confrontarsi
con lui.
Spesso un giocatore molto più abile dell'altro si accontenta di mostrare la sua
superiorità senza colpire fisicamente, magari ironizzando sull'avversario,
facendo acrobazie o mostrandosi scoperto per poi reagire in modo fulmineo ad
un tentativo di attacco (un esempio di malandragem).