dsa e discalculia - Istituto Comprensivo Don Raffelli

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dsa e discalculia - Istituto Comprensivo Don Raffelli
Disturbi Specifici di
Apprendimento e
difficoltà a scuola:
DISCALCULIA
Paola Bellandi
[email protected]
27 FEBBRAIO 2015
I.C. “DON RAFFELLI”
- PROVAGLIO D’ISEO -BS
Provaglio 27-02- 2015
DISTURBI DI APPRENDIMENTO….
• DISTURBI SPECIFICI
≠
• DIFFICOLTA’ DI APPRENDIMENTO
Provaglio 27-02- 2015
LA DISCALCULIA……
E’ un disturbo specifico di apprendimento legato
ai processi logico-matematici
che si manifesta in età scolare, in assenza di
disturbi sensorali,
cognitivi,
neurologici,
relazionali,
•
•
Livello di calcolo
Livello di procedure
Provaglio 27-02- 2015
LO STUDENTE DISCALCULICO……
Presenta problematiche rilevanti nelle seguenti
aree disciplinari specifiche:
•
Identificazione e riconoscimento dei numeri:
spesso sono presenti difficoltà nella produzione
• Scrittura dei numeri : hanno quindi grandi difficoltà nella
copiatura
•
Associazione del numero alla corretta
quantità corrispondente
• Procedure mentali e non….
• Tabelline?
• Effettuare numerazioni orali in senso
ascendente e discentente
Provaglio 27-02- 2015
Studente discalculico…..
• Difficoltà nel calcolo scritto e a
mente;
• nell’identificare le grandezze;
• nel memorizzare le tabelline;
• nel calcolo in colonna;
• all’indietro;
• nella lettura e scrittura dei
numeri (lessicali e sintattici)
•
5-S-2-Z-N
Provaglio 27-02- 2015
Studente discalculico…….
• Non automatizza i calcoli;
• non traduce i simboli con
immediatezza e quindi non li
ricorda se prima non li riempiono
di significato.
• non decodifica le formule con
altre formule.
Provaglio 27-02- 2015
Tipi di Memoria
TIPI DI MEMORIA
Memoria a
lungo termine
Esplicita
(a livello di
coscienza)
Implicita
(a livello di
automatismi)
Memoria
dichiarativa
Memoria
procedurale
- semantica
(conoscenze)
- autobiografica
- episodica
- andare in bici
- guidare
- leggere
- scrivere
Provaglio 27-02- 2015
Memoria a
breve termine
MEMORIA A BREVE TERMINE
Span in avanti misura memoria
a breve termine «semplice»
Span indietro misura memoria
di lavoro
Span in avanti normalmente
corrisponde a 5 item ± 2
Provaglio 27-02- 2015
Alcune caratteristiche della Memoria a Breve Termine
CARATTERISTICHE DELLA MEMORIA A BREVE TERMINE
Aumenta lo span se è
ADNUBRMVE
USAFBIBBC
possibile costruire delle ASSOCIAZIONI
Un testo dotato di senso permette uno span maggiore
(perché si creano dei chunk)
Esempio: ricordare nove cifre
5 1 3 6 2 0 4 9 7 (più difficile)
4+2=6
1+5=6
0+6=6
Provaglio 27-02- 2015
Working Memory
WORKING MEMORY
Nel 1974 Baddeley propose un
nuovo modello di memoria a breve termine.
La memoria a breve termine veniva chiamata memoria di lavoro
ed era strutturata in tre parti:
esecutivo centrale,
ciclo fonologico e
Taccuino visuo-spaziale.
A questi elementi Baddeley ha aggiunto nel 2000 il
buffer episodico.
Provaglio 27-02- 2015
Memoria a Breve Termine di Lavoro
CARATTERISTICHE DELLA MEMORIA DI LAVORO
La prima parte è costituita dall'esecutivo centrale che è una struttura di controllo e
supervisione su altre due strutture, il ciclo fonologico e il taccuino visuo-spaziale.
Il ciclo fonologico è implicato nelle funzioni della memoria a breve termine di tipo uditivoverbale ed è costituito da un magazzino fonologico e da un circuito di ripasso articolatorio
(ripetizione mentale di parole/frasi/numeri/etc.).
Uno stimolo verbale acquisito per via uditiva passa prima nel magazzino fonologico dove
rimane per pochi secondi. Se successivamente passa nel circuito di ripasso articolatorio,
viene ritenuto per un tempo maggiore.
Il taccuino visuo-spaziale è implicato nella rappresentazione dello
spazio sia per elaborare e mantenere informazioni visuo-spaziali sia
per generare immagini mentali.
Questo sistema è implicato nelle informazioni relative alle
caratteristiche degli oggetti
(come forma, colore, dimensione )
e a quelle relative a posizioni/movimenti nello spazio.
Buffer episodico: è l'ultimo sotto-componente aggiunto da Baddeley nel 2000.
Viene chiamato "episodico" in quanto ha la capacità di mantenere le informazioni che
sono integrate sia dalla working memory che dalla memoria a lungo termine, in
rappresentazioni unitarie multidimensionali: ovvero, scene ed episodi.
Provaglio 27-02- 2015
Memoria di Lavoro (M. C. Passolunghi)
WORKING MEMORY (M. C. Passolunghi)
Circuito fonologico: adibito all’elaborazione e al mantenimento delle
informazioni, verbale e acustica, è costituito da un magazzino fonologico e da un
meccanismo di ripetizione subvocale che permette la reiterazione e, quindi, il
mantenimento del materiale da ricordare, nonché la conversione di stimoli
visivi nei loro corrispondenti verbali.
Taccuino visuo-spaziale: designato all’elaborazione e alla conversione
dell’informazione visuo-spaziale, consente il mantenimento temporaneo delle
caratteristiche visive delle informazioni in arrivo.
Esecutivo centrale: assolve il compito di
supervisione, coordinazione e
integrazione delle informazioni che provengono dai due sottosistemi,
con la funzione di interagire regolando e controllando la loro attività.
È giudicato uno spazio di lavoro flessibile e limitato, dunque «finito»,
ma sempre attivo.
Parte di questa capacità è utilizzata per processare le
informazioni di input, mentre la rimanente è adibita a
magazzino per i prodotti risultanti dal processamento.
Provaglio 27-02- 2015
WORKING MEMORY e DISCALCULIA:
Implicazioni
Il deficit nella Working memory da alcuni
autori è considerato un “marker”
della discalculia
assieme ai problemi visuo-spaziali e
a deficit nell’intelligenza numerica
(comparazione e stima di grandezze, subitizing)
Altri autori riconoscono sicuramente la sua
importanza e la sua incidenza nei problemi di
discalculia ma lo considerano un deficit
aspecifico, nel senso che è comune anche ad
altri disturbi dell’apprendimento (per esempio
si ritrova anche nella dislessia)
Provaglio 27-02- 2015
Working Memory e discalculia
WORKING MEMORY e DISCALCULIA:
implicazioni
La Working memory è implicata nei seguenti aspetti:
- Uso di strategie nel calcolo a mente
- Calcolo scritto e uso del resto/riporto;
N10
32+25=
32+ (20+5)
- Risoluzione di problemi e mantenimento in memoria dei
dati salienti;
- Selezione degli algoritmi e applicazione delle loro proprietà
(commutativa- operazione inversa)
Updating: un’importante funzione della WM è la capacită di fare
un updating (aggiornamento) dei dati che si sta elaborando͙
nella risoluzione dei problemi, come in ogni attività di
comprensione, alcuni dati vengono selezionati come salienti ma
poi, in un secondo tempo, devono essere scartati, perché
considerati non più pertinenti.
Provaglio 27-02- 2015
Working Memory e discalculia
WORKING MEMORY e DISCALCULIA:
implicazioni
Sostituzione continua delle informazioni già presenti in memoria con nuove
informazioni in ingresso.
NON SI TRATTA DI SEMPLICE SOSTITUZIONE DI INFORMAZIONI VECCHIE CON LE
NUOVE, perché l’aggiornamento coinvolge i processi di attivazione e
inibizione
Non è solo “mantenimento-sostituzione” ma implica la funzione di
“MANTENIMENTO-SELEZIONE”
La comprensione è correlata non solo dall’abilità di
richiamare informazioni selezionate in precedenza, ma
anche la capacità di sopprimere informazioni
potenzialmente rilevanti controllando quelle non più
pertinenti
Provaglio 27-02- 2015
Cosa contraddistingue i
“COSA CONTRADDISTINGUE
i solutori non abili» in compiti matematici??
Ritengono un maggior numero di informazioni irrilevanti
Tale deficit è stato testato con le prove «dual task» di Daneman
e Carpenter (1980)
-elaborare semanticamente una frase (decidere se è V/F)
-ricordare ultima parola della frase
Il deficit nella memoria di lavoro è un dato che è stato
individuato da diverse ricerche e replicato in numerosi studi.
A differenza dei «solutori non abili»
gli studenti con maggior successo in matematica
dimostrano
migliori capacità nel ricordare il testo
(soluzione di problemi)
Provaglio 27-02- 2015
Importanza delle intrusioni
IMPORTANZA DELLE INTRUSIONI
Il test MT (test degli animali) non misura solamente lo span di memoria, ma va
anche ad analizzare il
numero di “intrusioni”, cioè di parole ricordate in modo errato e che fanno parte
della lista.
Le intrusioni sono un indice importante perché segnalano l’incapacită del
soggetto di inibire un’informazione elaborata in precedenza;
se poi l’intrusione data da una parola di animale, il dato è ancora più
significativo in quanto l’elaborazione cognitiva su tale parola
è stata più marcata,
poiché il soggetto doveva focalizzare l’attenzione su di essa e
contemporaneamente battere la mano.
Secondo questi studi, un ridotto span di memoria e un elevato
numero
d’intrusioni caratterizzano elettivamente i cattivi lettori・
per estensione questo
deficit caratterizza anche i cattivi risolutori di problemi che «mancano» in una
delle prime attività da mettere in atto di fronte ad un problema: comprensione
del testo e selezione dei dati pertinenti.
Provaglio 27-02- 2015
Ricerche in ambito matematico
RICERCHE IN AMBITO MATEMATICO
Sono state condotte diverse ricerche, più volte replicate, che hanno messo in
risalto deficit elettivi nella memoria di lavoro con cadute specifiche nella
incapacità di inibire informazioni irrilevanti.
Queste ricerche hanno selezionato gruppi di soggetti di pari età, identica abilità di
comprensione del testo (prova MT), profili di QI sovrapponibili.
I gruppi sono poi stati divisi in due sottogruppi :
«disabilità specifica in matematica» e gruppo di controllo.
Le prestazioni in compiti di memoria di lavoro e «dual task» individuavano
elettivamente i soggetti con disabilità specifica in matematica.
C. Passolunghi
Provaglio 27-02- 2015
Esempi di memoria di lavoro
ESEMPI DI MEMORIA DI LAVORO
Calcola a mente:
5 + 3 - 10 + 4 x 3 + 4 : 2 (si utilizza il loop fonologico)
Trova la strada:
Esci dal portone d’ingresso, gira a sinistra͙ procedi fino al semaforo, gira a
destra͙ (taccuino visuo-spaziale)͙ troverai un bar͙ ti ricordi ͙ quello
dove l’anno scorso c’è stata una rapina (buffer episodico)
Provaglio 27-02- 2015
LD
Libertà da distraibilità- memoria di lavoro
• Una prestazione carente nell’area della memoria di lavoro può tradursi in
difficoltà di comprensione di quello che si legge, impossibilità a ricordare i
dati dei problemi se non sono scritti e a eseguire tutte le operazioni a
mente, a disortografia e a una povertà espressiva nelle interrogazioni per
la fatica a ripetere le informazioni studiate
VE
Velocità di elaborazione
• La lentezza di elaborazione delle informazioni impatta
negativamente sulle
abilità di ragionamento, riduce le abilità di
simbolizzazione e astrazione e
quindi blocca la possibilità di avere una lettura fluida e
di riuscire a pensare
concetti da scrivere, impedisce lo sviluppo di
automatismi matematici e
blocca l'apprendimento delle operazioni matematiche di
base.
Provaglio 27-02- 2015
……NEI QUADERNI DI MATEMATICA
Provaglio 27-02- 2015
IL PRESTITO DIVENTA
RIPORTO (Matteo, 10 anni)
Da ventiseimilanove a
CONFUSIONE TRA PROCEDURE
DI SOTTRAZIONE E ADDIZIONE
(Giuseppe, 11 anni)
NEI QUADERNI
DI MATEMATICA…
ERRORE DI TRANSCODIFICA
(Fabio, 11 anni)
ERRATA APPLICAZIONE
DELLA STRATEGIA
(Giuseppe, 11 anni)
Io in mente li metto in colonna: 1 - 31-19:
9 che non si può fare, poi si prende l’1
dall’altro numero che diventa 12, poi prendo
un numero dall’altro numero e faccio la
sottrazione, cioè, vedi, è un po’ complicato
Provaglio 27-02- 2015
(Chiara, I anno Istituto Psicopedagogico)
ASSENZA DI
MONITORAGGIO:
il risultato della
sottrazione è
superiore al
valore di partenza
(Marco, 11 anni)
CALCOLARE…
…in termini di apprendimento e di processi cognitivi coinvolti…
LEGGERE I NUMERI
COMPRENDERE LA NUMEROSITÁ (qual è il numero più grande tra 2)
RECUPERARE LE TABELLINE E ALTRI FATTI
NUMERICI
APPLICARE LE PROCEDURE DI CALCOLO
(addizione, sottrazione…)
Un’addizione con numeri interi… una divisione con numeri decimali
Calcolo a mente… calcolo scritto…
calcolo con sussidi (calcolatrice)
Provaglio 27-02- 2015
Apprendere la matematica…
…sviluppare la CONOSCENZA CONCETTUALE
COMPRENSIONE dei principi che governano
un determinato dominio e delle correlazioni tra aree di conoscenza e il
dominio stesso
INTELLIGENZA NUMERICA
Provaglio 27-02- 2015
CONOSCENZA o
“INTELLIGENZA” NUMERICA
INTELLIGERE (capire, pensare) IL MONDO IN TERMINI
NUMERICI
Abilità innata e
condivisa da uomo
e animali
Competenze elementari legate alla RAPPRESENTAZIONE
NUMERICA
PROCESSI PREVERBALI
PROCESSI DI CONTEGGIO
Provaglio 27-02- 2015
NUMEROSITÁ (CARDINALITÁ)
Il numero di elementi che costituisce un insieme
dalla nascita
DISCRIMINARE IL NUMERO DI OGGETTI DI INSIEMI
PRESENTATI VISIVAMENTE
Il neonato non sa determinare il numero di elementi di un insieme
MA
percepisce come differenti insiemi con numerosità distinte•
distingue i cambiamenti di numerosità provocati •
dall’aggiunta/sottrazione di oggetti (possiede aspettative
aritmetiche)
SUBITIZING
COME?
Processo specializzato di percezione visiva che
consente di determinare la numerosità di un insieme
visivo di oggetti (fino ad un massimo di circa 4) in
modo immediato, senza contare
Provaglio 27-02- 2015
MODULO NUMERICO (Butterworth, 1999)
CIRCUITI CEREBRALI SPECIALIZZATI PER CATEGORIZZARE
IL MONDO IN TERMINI DI NUMEROSITÁ
(piccoli insiemi di oggetti, fino a 4-5 elementi)
abilità matematiche di base ( LA NUMEROSITÁ)
geneticamente codificate e presenti fin dalla nascita: non è necessario
apprenderle
DIFFERENZE INDIVIDUALI
Capacità più avanzate riconducibili all’istruzione: STRUMENTI
CONCETTUALI FORNITI DALLA CULTURA DI APPARTENENZA
- 1, 2, 3…
COMPETENZE - uno, due, tre…
LINGUISTICOSIMBOLICHE
Provaglio 27-02- 2015
PROCESSI DI CONTEGGIO
Quanti sono?
dai 2 ai 6-8 anni
Apprendimento basato sul
NUMEROSITÁ
I PRINCIPI DEL “COME CONTARE”
concetto di
Gelman e Gallistel, 1978
CONOSCENZE INNATE basate sulla
COMPETENZA NUMERICA VERBALE
ORDINE STABILE: produrre le parole-numero ordinate
in una sequenza fissa e inalterabile FINO A 100 A 6-8 ANNI
CORRISPONDENZA BIUNIVOCA: a ogni elemento dell’insieme
contato deve corrispondere una sola parola-numero e viceversa
5 ANNI
CARDINALITÁ: l’ultima parola numero usata nel conteggio rappresenta la
numerosità dell’insieme 4 ANNI
Provaglio 27-02- 2015
ABILITÁ DI CONTEGGIO
Primo collegamento tra la competenza numerica innata e quella acquisita
dall’interazione con l’ambiente
LETTURA e SCRITTURA DEI NUMERI
LETTURA
SCRITTURA
evolve, prima della scrittura,
gradualmente, da acquisizione del
nome dei numeri a riconoscimento
dei simboli arabici:
3-4 a.: identificazione errata
evolve gradualmente:
3-4 a.: notazione con grado informativo nullo per osservatore
(non attribuisce il nome corretto e
può confondere il segno grafico con
lettere o altri numeri)
4-5 a.: lettura dei numeri più
semplici e frequenti
5-6 a.: lettura corretta entro 10
esterno, ma con significato
personale per bambino
(FORMATO PITTORICO-FIGURATIVO)
4-5 a.: notazione basata sulla corrispondenza biunivoca
(SEGNI PIÚ O MENO ASTRATTI)
5-6 a.: notazione convenzionale (FORMATO NUMERALE)
Provaglio 27-02- 2015
Le tipologie di notazione numerica dai 3 ai 5 anni:
ALCUNI ESEMPI
Provaglio 27-02- 2015
Apprendere la matematica…
…sviluppare la CONOSCENZA PROCEDURALE
La sequenza di azioni per risolvere ciascun problema:
ALGORITMI, ABILITÁ, STRATEGIE
PROCEDURE DI CALCOLO
Provaglio 27-02- 2015
CAPACITÁ DI CALCOLO
INSIEME DEI PROCESSI CHE CONSENTONO DI OPERARE SUI NUMERI
TRAMITE OPERAZIONI ARITMETICHE
Anche 1+3
fenomeno cognitivo
complesso che richiede l’attivazione di
diversi processi mentali
1
I SEGNI DELLE OPERAZIONI
Per stabilire la natura dell’operazione
Per accedere ai FATTI NUMERICI 
qualora l’operazione lo consenta
RISULTATI DI PROBLEMI ELEMENTARI (tabelline, addizioni
semplici) ARCHIVIATI IN MLT
Provaglio 27-02- 2015
Nell’esecuzione di un compito aritmetico
possono agire 2 TIPI DI STRATEGIE:
FATTI
NUMERICI
RISULTATO
CALCOLO
VS
RECUPERATO
DALLA MEMORIA
RISULTATO
UTILIZZO DI
PROCEDURE E
STRATEGIE
*TIPO DI OPERAZIONE
*ETÁ
*FAMILIARITÁ DELL’ESERCIZIO
Provaglio 27-02- 2015
da LENTE PROCEDURE DI
CONTEGGIO all’UTILIZZO DI
UNA SERIE DI REGOLE
APPLICATE IN MODO
SEMPRE PI AUTOMATICO
LA CONOSCENZA PROCEDURALE NEL…
CALCOLO A MENTE: opera scomposizioni sui numeri per
ottenere operazioni intermedie più semplici
UTILIZZA ed
ESERCITA
STRATEGIE COSTRUTTIVE
*n + 1
*raggruppamenti
*scomposizioni
*arrotondamenti a 10
*recupero fatti numerici
CALCOLO SCRITTO:
determina…
la forma grafica della specifica operazionel’incolonnamento dei numerila direzione spazio-temporale delle azioni (l’ordine di recupero delle operazioni parziali dalla memoria)
il modo di utilizzare le operazioni parziali tramite le regole vere e proprie
UTILIZZA ed
ESERCITA
APPLICAZIONE DI PROCEDURE PIÚ O MENO
AUTOMATIZZATE
Provaglio 27-02- 2015
*CONOSCENZA NUMERICA
*ABILITÁ DI CALCOLO
I meccanismi di calcolo e manipolazione
del sistema numerico
possono avere origine solo quando
I MECCANISMI PREVERBALI DI
RICONOSCIMENTO DELLA QUANTITÁ
 si sono sviluppati
 si sono integrati con gli apprendimenti relativi
ai sistemi di CONTEGGIO, LETTURA e SCRITTURA
MA
Come si integrano tali competenze?
Provaglio 27-02- 2015
IL MODELLO MODULARE
MECCANISMI DI COMPRENSIONE DEI NUMERI
Provaglio 27-02- 2015
MECCANISMI DI PRODUZIONE DEI NUMERI
MECCANISMI DI CALCOLO
McCloskey et al., 1985
Il SISTEMA DI COMPRENSIONE trasforma la struttura superficiale
dei numeri (diversa a seconda del codice, verbale o arabo) in una
rappresentazione astratta di quantità
Il SISTEMA DI CALCOLO assume questa rappresentazione come
INPUT e la manipola attraverso il funzionamento di 3 componenti:
i segni delle operazionii fatti aritmetici o operazioni di basele procedure di calcoloIl SISTEMA DI PRODUZIONE fornisce le risposte numeriche,
l’OUTPUT del sistema del calcolo
MODELLO SEMANTICO
VIA SEMANTICA = unico accesso alla produzione numerica
L’elaborazione di un numero comporta sempre una
RAPPRESENTAZIONE CONCETTUALE
comprensione della QUANTITÁ
Provaglio 27-02- 2015
3=
I 3 SISTEMI…
…adoperano i codici UDITIVO (fonologico) e VISIVO (arabico e grafemico)
…funzionano in base a…
MECCANISMI SEMANTICI
Regolano la comprensione della quantità
MECCANISMI LESSICALI
3=
Regolano il nome del numero
1 11
MECCANISMI SINTATTICI
Grammatica interna = valore posizionale delle cifre
da U
3
3
1
1
Provaglio 27-02- 2015
LA POSIZIONE
cambia
NOME e SEMANTE
LE COMPONENTI DELL’ABILITÁ DI
CALCOLO ARITMETICO
Provaglio 27-02- 2015
LA DISCALCULIA EVOLUTIVA
Sintomi delle difficoltà nell’elaborazione del numero
(ICD-10 e DSM-IV)
incapacità di comprendere i concetti di base di particolari operazioni
mancanza di comprensione dei termini o dei segni matematici•
mancato riconoscimento dei simboli numerici
difficoltà ad attuare le manipolazioni aritmetiche standard•
difficoltà nel comprendere quali numeri sono pertinenti •
al problema aritmetico che si sta considerando•
difficoltà ad allineare correttamente i numeri o a inserire •
decimali o simboli durante i calcoli•
scorretta organizzazione spaziale dei calcoli•
incapacità ad apprendere in modo soddisfacente le tabelline della •
moltiplicazione
Provaglio 27-02- 2015
Raccomandazioni per la pratica clinica sui DSA
Consensus Conference (2007)
Individua 2 PROFILI DISTINTI DI DISCALCULIA
nella strutturazione cognitiva delle componenti di
1 Debolezza
COGNIZIONE NUMERICA = intelligenza numerica basale
subitizingmeccanismi di quantificazioneCECITÁ PER I NUMERI
comparazioneseriazioneIncapacità di comprendere
strategie di calcolo a mente-
e manipolare le numerosità
Butterworth, 2005
nell’acquisizione delle PROCEDURE ESECUTIVE (lettura, scrittura e
2 Difficoltà
messa in colonna dei numeri) e degli ALGORITMI DEL CALCOLO (recupero
dei fatti numerici e algoritmi del calcolo scritto).
Provaglio 27-02- 2015
Perché questa distinzione
In Italia segnalati con difficoltà di calcolo
bambini per classe (~ 25 alunni)
20% della popolazione scolastica?????
MA
DATI IARLD (International Academy for Research in
Learning Disabilities)
DIFFICOLTÁ NELLA COGNIZIONE NUMERICA IN COMORBILITÁ CON ALTRI DISTURBI:
2,5% della popolazione scolastica
DISTURBO DEL CALCOLO (DISCALCULIA): 0,5-1% della popolazione scolastica ~ 90% delle segnalazioni sono FALSI POSITIVI =
casi di generale difficoltà di apprendimento non di
disturbo specifico del calcolo
Provaglio 27-02- 2015
5
DISTURBO o DIFFICOLTÁ?
RESISTENZA
AL CAMBIAMENTO
ESITO
INTERVENTO
DISCALCULIA
DISTURBO DI CALCOLO
- base neurologica
comorbilità: dislessia, disortografia e disgrafia;
difficoltà nella soluzione di problemi
specificità: abilità generali e apprendimento in altri ambiti adeguati
DIFFICOLTÁ DI CALCOLO:
profilo simile al disturbo
BUONI
RISULTATI
IN POCO
Provaglio 27-02- 2015
TEMPO
FORME DI DISAGIO GENERALIZZATO che
si incontrano spesso
PROFILI DI APPRENDIMENTO DEL CALCOLO SIMILI A QUELLI
DEI SOGGETTI DISCALCULICI, IN ASSENZA DI TALE DEFICIT
COGNITIVO
Studenti che non dovrebbero affatto incontrare difficoltà di
apprendimento così consistenti
ATTEGGIAMENTO EMOTIVO-MOTIVAZIONALE:
ansia, resistenza al ragionamento matematico, timore di sbagliare
I DIVERSI ASPETTI DELL’APPRENDIMENTO
MATEMATICO S’INTERSECANO:
- la rappresentazione della quantità è sottesa a tutte le
aree della matematica
- soluzione di problemi e geometria richiedono operazioni
di calcolo
- il calcolo richiede la comprensione dell’operazione
…
Provaglio 27-02- 2015
DAL MODELLO
DI McCLOSKEY
ANALISI DEGLI ERRORI
*SISTEMA DEI NUMERI
*SISTEMA DI CALCOLO
ERRORI NEL SISTEMA DEI NUMERI
in
COMPRENSIONE e PRODUZIONE
MECCANISMI LESSICALI
MECCANISMI SINTATTICI
Provaglio 27-02- 2015
ERRORI LESSICALI
(nel dire il NOME del numero)
In base al nome…
NUMERI PRIMITIVI-
INCAPACITÁ DI
TROVARE L’ETICHETTA
VERBALE ADEGUATA
PUR INDIVIDUANDO
CORRETTAMENTE LA
CLASSE
DIRE “cinque” PER “sette”
LEGGERE “316” PER “319”
ELEMENTI MISCELLANEI (-cento; -mila; -milioni…): -
si aggiungono ai primitivi a seconda della loro posizione
all’interno di un numero
Provaglio 27-02- 2015
ERRORI SINTATTICI
INCAPACITÁ DI STABILIRE I RAPPORTI TRA LE CIFRE IN UNA
STRUTTURA SINTATTICA CORRETTA, pur rimanendo integra la
capacità di codificare le singole cifre
ERRORI DI TRANSCODIFICA dal codice arabico a
quello verbale e viceversa: 13 PER 31; 154 PER 145
Errori di conteggio dovuti al mancato controllo della struttura
sintattica: 1, 2, 3, 4, 15, 15, 17…; 13, 14, 40, 41, 42…
Mancato riconoscimento del valore dello 0 nella transcodifica da
codice verbale ad arabico:
DETTATO “centoquarantasette” SCRIVE 1047
DETTATO “ventiseimilanove” SCRIVE 2609
Gli elementi miscellanei vengono uniti ai primitivi come potenze di 10
oppure con relazioni additive:
RELAZIONI MOLTIPLICATIVE RESE ADDITIVE:
“trecento”: 103; “tremilasettanta”:1073
RELAZIONI ADDITIVE RESE MOLTIPLICATIVE:
“centocinque”:Provaglio
500; 27-02“centotrentadue”:
3200
2015
ERRORI NEL
SISTEMA DI CALCOLO
ERRORI NEL RECUPERO DI FATTI ARITMETICI
ERRORI NEL MANTENIMENTO
E NEL RECUPERO DI PROCEDURE E STRATEGIE
ERRORI NELL’APPLICAZIONE DELLE PROCEDURE
ERRORI DOVUTI ALLE DIFFICOLTÁ VISUOSPAZIALI
Provaglio 27-02- 2015
ERRORI NEL SISTEMA DI CALCOLO
ERRORI NEL RECUPERO
DI FATTI ARITMETICI
SISTEMA DEI NUMERI rappresentato in MLT come rete di informazioni
Aschcraft, 1982
Il compito attiva i nodi genitori
interessati fino ad attivare il nodo di
intersezione tra i due (il risultato di
operazioni elementari)
MA possono essere attivati anche I
NODI CONTIGUI = risposte molto
vicine a quella cercata ma scorrette
FAR RIPETERE ESERCIZI
IN CUI SI SONO
Ogni
risposta numerica
ASSOCIAZIONE TRA
VERIFICATI
ERRORI
prodotta
(corretta
o sbagliata)
OPERAZIONE PROPOSTA
automatizzo
l’esercizio
registrata
in memoria
E RISULTATO
ma anche
l’errore
!
Aumenta la probabilità di comparsa
Provaglio 27-02- 2015
ERRORI NEL SISTEMA DI CALCOLO
ERRORI NEL RECUPERO
DI FATTI ARITMETICI
Nelle TABELLINE…
ERRORI DI CONFINE, inappropriata attivazione di tabelline •
confinanti: 6 x 3 = 21
ERRORI DI SLITTAMENTO, in cui una cifra è corretta e l’altra •
sbagliata: 4 x 3 = 11
Effetto CONFUSIONE tra il recupero di fatti aritmetici di addizione e
moltiplicazione: 3 + 3 = 9
Effetto INFERENZA: la semplice presentazione di 2 cifre produce
un’attivazione automatica della somma: 2 e 4  6
Effetto INTERFERENZA, dovuti al lavoro parallelo dei due
27 x
meccanismi di attivazione indispensabili per il recupero diretto: 15 =
da parte dei due operatori e dell’operazione nel suo complesso 55
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ERRORI NEL SISTEMA DI CALCOLO
ERRORI NEL MANTENIMENTO
E NEL RECUPERO
DI PROCEDURE E STRATEGIE
Non utilizzo delle procedure di conteggio facilitanti:
3 + 5  partire a contare da 5 per aggiungere 3
Confusione tra semplici regole di accesso rapido
nx0=0 e n+0=n
REGOLE DI
ACCESSO
RAPIDO AL
RISULTATO
Incapacità di tenere a mente i risultati parziali
DETERMINANO
SOVRACCARICO DEL SISTEMA DI MEMORIA:
dispendio di energia e accumulo di informazioni in
memoria
 decadimento mnestico
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ERRORI NEL SISTEMA DI CALCOLO
ERRORI NELL’APPLICAZIONE
DELLE PROCEDURE
Difficoltà nella scelta delle prime cose da fare per affrontare una delle
quattro operazioni:incolonnamento o meno, posizione dei numeri…
Difficoltà nella condotta da seguire per la specifica operazione e nel
suo mantenimento fino alla risoluzione
75 – 6 = 71  dimenticata regola direzione
Difficoltà nell’applicazione delle regole di prestito e riporto:
75 – unità: 5 – 8 = 0
58 =
decine: 7 – 5 = 2
20
Difficoltà nel passaggio ad una nuova operazione:
perseverazione nel ragionamento precedente
Difficoltà nella progettazione e verifica:
immediato svolgimento dell’operazione senza soffermarsi ad
individuare difficoltà e strategie da utilizzare
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ERRORI NEL SISTEMA DI CALCOLO
ERRORI VISUOSPAZIALI
Difficoltà nel riconoscimento dei segni di operazione
Difficoltà nell’incolonnamento dei numeri
Difficoltà nel seguire la direzione procedurale
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SPUNTI DI LAVORO
Il quaderno delle regole
SCOMPOSIZIONE DEL COMPITO NELLE PROCEDURE
Co-costruzione di schemi fruibili dal ragazzo
USO DEGLI STRUMENTI COMPENSATIVI
Tabella pitagorica
Calcolatrice
Formulario
…E DISPENSATIVI
Tempi di lavoro più lunghi
Riduzione del carico di lavoro
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Programma
• PRIMO INCONTRO -5 DICEMBRE 2014 -16,40/18,40
“DSA E DIFFICOLTA’ A SCUOLA: COME FAVORIRE
L’AUTONOMIA TRA DISPENSARE E COPMPENSARE”
• SECONDO INCONTRO -23 GENNAIO 2015“I DSA E LE STRATEGIE DIDATTICHE: LE MAPPE ”
PROPOSTE STRUMENTI OPERATIVI (SW. GRATUITI)
• TERZO INCONTRO: -27 FEBBRAIO 2015“LA DISCALCULIA E LE LINGUE STRANIERE: STRATEGIE”
• QUARTO INCONTRO: -25 MARZO 2015“La personalizzazione a scuola”
LABORATORIO PER ORDINE DI SCUOLA• QUINTO INCONTRO: -6 MAGGIO 2015“LA VALUTAZIONE NEI BES: fra normativa e progetto”
• EVENTUALE INCONTRO FINALE CON LE FAMIGLIE
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GRAZIE
PER L’ATTENZIONE!
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