Era una bella mattina di primavera quando un largo e lungo foglio d

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Era una bella mattina di primavera quando un largo e lungo foglio d
La storia -di cent – una monetinaFortunata
Ohps buongiorno a tutti io mi chiamo CENT sono un centesimo di euro sono nato a Roma alla zecca dello Stato più o meno 7 anni fa nel 2002. Sono un piccolo cittadino europeo, posso viaggiare in ben 16 stati dell’ unione europea, posso andare a Parigi ad Atene in Germania e in Spagna ovunque in Europa sono conosciuto e ben accetto. Come potete vedere non sono molto grande infatti peso solo 2,30 grammi e sono alto, o meglio il mio diametro è 16,25 millimetri !!! però !! però !! attenzione sono molto forte !!!! infatti sono fatto d’ acciaio placato in rame cioè, vuol dire che il mio corpicino è d’ acciaio e poi sono stato immerso in una grande vasca di rame per farmi questo bel vestitino color rosso rame. GUARDATE che bel disegno che ho impresso accanto al numero UNO rappresenta l’ Europa con dodici stelline proprio come la nostra bandiera. Ora vi racconterò la sua storia, la favola di di cent – una monetinaFortunata
Era una bella mattina di primavera quando un largo e lungo foglio d’acciaio ricoperto di rame venne fatto scivolare dentro una grande pressa; la pressa è una macchina dotata di tante piccole formelle che richiudendosi stampa e ritaglia tante piccole monete contemporaneamente. …tutte le monetine vennero disposte una dietro l’altra e a Cent tocco proprio la prima fila. Ed intorno a tutte venne passato un velo di plastica trasparente che profumava di nuovo, tutte le monetine erano contente e curiose, si sentiva nell’aria una forte emozione, tutti gli operai che lavoravano nelle officine della zecca erano dei signori molto impegnati e svolgevano il loro lavoro con grande rispetto; sapevano infatti che il denaro che stavano creando sarebbe stato utile per tantissime persone. Dopo qualche giorno arrivarono, alla zecca, alcuni signori che indossavano delle divise, avevano delle grandi pistole e dei berretti con la visiera; questi signori erano gli addetti al trasporto dei valori, loro portavano il denaro dove ce ne era bisogno. Così, presero Cent con tante e tante altre monete e li portarono in un grande furgone, il furgone viaggiò per tante e tante ore, fin quando giunse in grande piazza e infondo alla piazza un bel edificio nuovo con in alto una grande insegna tutta blu e verde con due lettere “C” incrociate tra loro c’ era scritto BANCA DI CREDITO COOPERATIVO. Cent entro nel salone della banca tutto era bello e ordinato e in fondo agli sportelli si sentivano le voci gentili dei cassieri, in banca c’era tanta gente, ma non c’ era confusione, ognuno aspettava con pazienza il proprio turno. Cent allora fu messo insieme ad altre monetine in un bel contenitore trasparente dietro la cassa centrale. Cent si guardava intorno c’ era un bel sole che entrava dalle grandi vetrate e pensava che centesimo di Euro fortunato che sono !! si sono proprio fortunato !!!, sono capitato in questa bella banca !!! Da un lato si vedevano gli uffici della banca : la direzione l’ ufficio di segreteria, l’ ufficio titoli e quello dei fidi, dall’ altro lato del salone da una bella porta di vetro opaco si accedeva alla grande sala del consiglio d’ Amministrazione. Ma mentre Cent osservava tutto questo ….. ecco che la mano grande e gentile del cassiere lo afferro e lo fece scivolare dal contenitore. il cassiere lo poso sul marmo freddo della cassa insieme con altre banconote e altre monete e disse : “Ecco al Lei la sua pensione signor Rossi e arrivederci al prossimo mese !!” e la mano tremante di un vecchietto prese il denaro e lo mise in un portafoglio di pelle marrone. Cent ebbe per un attimo paura, ma subito le altre monete gli spiegarono che era molto bello essere i soldini di una persona anziana. Infatti poco dopo il vecchio signor Rossi andò a scuola a prendere il suo nipotino….Pasqualino e cosi Cent senti dal portafogli del nonnino tutti i bambini che all’ uscita di scuola schiamazzavano allegramente. Era da tanto tempo che il sig. Rossi voleva portare il suo nipotino a prendere un gelato, cosi proprio quel giorno, andarono al parco e davanti al carretto che vendeva i gelati i due si fermarono e Pasqualino scelse un cono con tre gusti: panna cioccolato e fragola , il nonno tirò fuori dalla giacca il portafogli e pagò il gelato al gelataio; fu cosi che Cent passo dal profumo di pelle del portafogli del nonno al profumo di vaniglia del cassetto dei soldi del gelataio. Cent era felice anche ora, ma si stancava un po’, veniva rotolato da una parte all’ altra della piccola scatola quando il carretto attraversava i vialetti del parco ricoperti di piccoli ciottoli. Alla sera il gelataio arrivò a casa sua, prese la cassetta con i soldini, che aveva guadagnato durante il giorno e sedutosi a tavola con la moglie e i suoi due figli iniziarono a contare tutte le monetine dividendole per ogni cosa che sarebbe stata necessaria per giorno dopo. Cosi che Cent andò a finire nel mucchietto di monetine che sarebbero servite per comprare il pane il giorno successivo. La figlia più grande del gelataio che era una bella ragazza con le mani lunghe con le unghie curate il giorno dopo prese le monetine (e perciò anche Cent) e andò dal fornaio. Cent si sentiva sicuro tra le mani della ragazza; e lei soddisfatta del compito che la sua mamma le aveva dato : andare a comprare il pane. Giunta nel negozio del panettiere posò delicatamente le monete sul banco e chiese un pane ben cotto, che il fornaio le avvolse in una carta marroncina, lei con educazione ringrazio e saluto. Cent sospirò e con un po’ di malinconia vide la bella ragazza andare via. Ed ora pensò Cent che cosa farò qui ?!?!?! Subito Cent ebbe la risposta da una banconota da cinque euro accartocciata, forse per errore, nel contenitore delle monete, con voce un po’ stridula disse: “ no, non starai a lungo qui, il fornaio è un uomo molto saggio, lui deposita tutti i suoi soldi, e se non verrai dato in resto sicuramente andrai in versamento “ Oddio !!! penso Cent che cosa sarà mai questo versamento e che cos’ è questo deposito !!!! Per tutta la notte il povero Cent non riuscì a chiudere occhio pensava alle parole della vecchia banconota da cinque euro e si immaginava chissà quale triste futuro per lui. Ma al mattino dopo ….. il fornaio raccolse tutte le monetine dalla cassa, con cura le conto e le mise in una bella bustina gialla, prese la sua automobile e si avvio verso un lungo viale costeggiato da alti alberi verdi che portava ad una grande piazza e infondo alla piazza……… un grande edificio ……. Era la BANCA DI CREDITO COOPERATIVO. Il fornaio entro in Banca dalla porta con il metal detector e Cent nella bustina sorrise felice aveva capito infatti che era ritornato di nuovo da dove era partito dalla BANCA DI CREDITO COOPERATIVO. Banca di Credito Cooperativo della Sibaritide Spezzano Albanese 12/06/2009 Loredana Sapia