Che cosa fai di solito?
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Che cosa fai di solito?
Unità 4 La vita quotidiana Che cosa fai di solito? Per cominciare Atti comunicativi Parlare delle abitudini quotidiane. Obiettivi linguistici Presente indicativo dei verbi riflessivi. Presente indicativo dei verbi irregolari andare, fare, uscire. Avverbi di tempo. Obiettivi lessicali Le parti del giorno. Verbi di routine quotidiana. Attività abituali. 1 Abbinate le azioni alle immagini. Osservate le foto insieme, poi seguite le indicazioni del manuale. Segue il confronto tra compagni e il riscontro in plenum. Per ampliare il lessico fatevi suggerire dagli studenti altre attività che svolgono abitualmente: fare sport, studiare, bere il caffè, ecc. Scrivetele alla lavagna. Soluzione: 1i, 2a, 3b, 4h, 5c, 6d, 7g, 8e, 9f, 10l Parlare di azioni quotidiane 3 Leggete i testi e abbinate le immagini. Invitate gli studenti a leggere individualmente i testi e successivamente a collegarli alle foto. Scrivete intanto alla lavagna le espressioni seguenti: farsi la barba, truccarsi, restare sotto le coperte, addormentarsi, ecc. senza tradurle. Lasciate che gli studenti si confrontino con i compagni. Se notate difficoltà chiedete loro di indicarvi le foto a cui potrebbero corrispondere le espressioni scritte alla lavagna. Procedete con il controllo in plenum. Soluzione: 1B, 2D, 3C, 4A Osservate! Invitate gli studenti a evidenziare nei testi letti nell’attività precedente gli avverbi di tempo: prima … poi/ dopo … e poi/ Nel frattempo. Successivamente chiedete loro di esplicitare il significato degli avverbi osservandone la successione temporale all’interno delle frasi. 4 Rileggete i testi e rispondete. Gli studenti leggono nuovamente i testi di pag. 47 e rispondono alle domande. Fate seguire un confronto in coppia e un riscontro in plenum. Soluzione: 1. Alessandra, Giulio e Francesca. 2. Alessandra. 3. Jacopo. 4. Giulio e Francesca. 5. Alessandra. 6. Matteo 2 Ascoltate il dialogo e scegliete la risposta giu19 sta. Obiettivo dell’ascolto è la comprensione delle azioni quotidiane compiute dai protagonisti in successione temporale. Non soffermatevi ancora sul tema dell’ora e sull’uso delle preposizioni articolate, verranno affrontati a partire dal punto 9. Fate ascoltare agli studenti la registrazione una volta a libro chiuso e due volte a libro aperto, avendo cura di chiarire prima le parole nuove dell’attività. Segue il confronto in coppia e controllo in plenum. Soluzione: 1B, 2C, 3B, 4A 28 Osservate e completate. I corsisti rileggono i testi di pag. 47 e le domande del punto 4, poi sottolineano la coniugazione dei verbi riflessivi svegliarsi, alzarsi, prepararsi, riaddormentarsi, lavarsi, farsi la barba, vestirsi e truccarsi. Fate quindi completare lo specchietto grammaticale. Invitate la classe ora a svolgere un’attività di analisi contrastiva: chiedete agli studenti di individuare le differenze tra la coniugazione dei verbi riflessivi in italiano e in tedesco, come per esempio la collocazione dei pronomi riflessivi. Spiegate che non sempre i verbi che Unità 4 sono riflessivi in italiano lo sono anche in tedesco, per esempio alzarsi, sposarsi. Successivamente chiedete ai vostri studenti di completare anche le coniugazioni dei verbi irregolari andare e fare, ricavandole sempre dalla lettura dei testi del punto 3 e delle domande del punto 4 del manuale. Soluzione: mi sveglio, ci svegliamo; vado, va, faccio, fa 5 Completate il testo con i verbi indicati tra parentesi. I corsisti completano individualmente il testo con i verbi indicati. Segue un confronto in coppia e il riscontro in plenum. Soluzione: si svegliano, si alzano, si lava, si trucca, si veste, prepara, fa, va, lavarsi, si fa, si prepara, prende, ascolta, prendono, vanno Le parti della giornata Ampliamento del lessico. Invitate gli studenti a osservare le cartoline e a indovinare di che città si tratta. Da cosa la riconoscono? San Marco in lontananza e le gondole sono immagini uniche. Chiedete se sono già stati a Venezia. Quali sono le parti del giorno raffigurate? La mattina/il mattino, il pomeriggio, la sera, la notte. Scrivete alla lavagna le espressioni nuove per fissarle meglio. Dire e chiedere l’ora Atti comunicativi Dire e chiedere l’ora. Obiettivi lessicali 6 Scrivete cinque frasi sulle vostre abitudini al mattino e fate un confronto con un vostro compagno. Gli studenti prima lavorano individualmente e dopo si confrontano con il compagno. In plenum riferiscono se hanno abitudini in comune. Attività alternativa Fate esercitare la coniugazione dei verbi riflessivi col gioco dei dadi. Scrivete alla lavagna una lista di sei verbi: svegliarsi, alzarsi, lavarsi, vestirsi, prepararsi e truccarsi, poi chiedete agli studenti di coniugarli tirando i dadi, col primo lancio del dado si sceglie il verbo, col secondo la persona a cui coniugarlo (1 = io, 2 = tu ecc.). Fate continuare l’attività a catena. 7 Fate ora una piccola inchiesta nel vostro gruppo con l’aiuto delle domande al punto 4. Dividete la classe in piccoli gruppi. Gli studenti utilizzano la traccia del punto 4 a pag. 48 del manuale. Se volete, potete aggiungere altre domande, per esempio Chi si trucca? Chi si fa la barba? Chi non si alza subito quando suona la sveglia? Chi prende la bicicletta?. Invitateli a intervistarsi a vicenda. Date circa 10 minuti di tempo. In plenum verificate le abitudini dei vostri studenti. L’ora espressa in modo formale e informale. 8 L’ora espressa in modo informale. Abbinate l’ora ad ogni orologio. Poi ascoltate e control20 late le vostre risposte. Seguite le indicazioni fornite dal manuale. Fate svolgere l’attività singolarmente. Ripetete l’ascolto a libro aperto più di una volta. In plenum chiarite gli eventuali dubbi. Soluzione: A4, B5, C2, D1, E3 Osservate! Materiale necessario: Un orologio di cartone con le lancette mobili. Spiegate agli studenti che le due espressioni che ore sono e che ora è hanno lo stesso significato. Invitateli ad osservare l’illustrazione dell’orologio. Come si dice l’ora? Il significato delle espressioni meno, e, mezzo/a lo avranno già dedotto dall’attività 8 a pag. 49 del manuale. La forma sono le … meno un quarto si può rendere anche con sono le … e tre quarti. Con l’orologio di cartone fate esercitare ora i vostri corsisti: a turno dovranno chiedere l’ora al compagno e rispondere. Fate fare a questo punto un’analisi contrastiva con la loro lingua, vi diranno così che in italiano si usa l’articolo davanti alle ore, non si usa il sostantivo ora/ore ma solo il numero e altre differenze che noteranno. Chiedete a sorpresa agli studenti che ora è. Ripetete questa domanda più volte durante l’ora. 29 Unità 4 Informazioni Gli italiani hanno orari un po’ diversi dai tedeschi. Gli orari di apertura e chiusura dei servizi pubblici e dei negozi variano da località a località. Molti uffici pubblici, compresi uffici postali e sportelli bancari, applicano l'orario continuato, aprendo in genere tra le 8:00 e le 8:30 di mattina e chiudendo l'accesso al pubblico nelle prime ore del pomeriggio, mentre gli orari più comuni di apertura dei negozi sono dalle 8:30 alle 12:30 e dalle 15:30/16:00 alle 19:30/20.00. I supermercati di solito fanno l’orario continuato e sono aperti qualche volta anche la domenica e comunque in determinati giorni festivi. In Italia gli orari più comuni dei pasti variano a seconda della regione tra le 12:30 e le 13:30/14.00 per il pranzo e tra le 19:30 e le 21:30 per la cena. 9 L’ora espressa in modo formale. Ascoltate i brevi dialoghi e scegliete la risposta giusta. 21 Spiegate ai corsisti che esiste anche un modo formale di dire l’ora. In contesti ufficiali come alla stazione, all’aeroporto, alla TV e alla radio si usa l’orario ufficiale: le tredici, le quattordici, ecc. Fate ripetere l’ascolto due volte a libro aperto e invitate gli studenti a scegliere tra le risposte date quella corretta. Dopo ogni ascolto segue un confronto tra compagni. Verificate in plenum. Soluzione: 1A, 2B,3B, 4A 5C Indicare la durata di azioni quotidiane Atti comunicativi Indicare l’ora e la durata delle azioni quotidiane. Obiettivi linguistici Preposizioni articolate a e da. Obiettivi lessicali Attività quotidiane e del tempo libero. 11 A che ora ti alzi la mattina? Leggete la giornata tipo di queste persone e completate la tabella. Suddividete l’attività in due tempi. Prima gli studenti leggono individualmente i testi, poi in coppia completano la griglia. Verificate insieme. Soluzione: Carlotta 8.00/ 9.00/ 14.00/ 9.00 – 14.00/ 14.00-18.00. Paola 7.00 – 8.00/ 8.00/ 14.00/ 8.00 – 1 4.00/14.00 – 20.00. Franco 4.00/ 4.30/ 4.30 – 12.00 10 Abbinate ad ogni orologio l’ora esatta. In coppia poi chiedete a turno l’ora e rispondete. Fate svolgere quest’attività individualmente. Segue il confronto in coppia e il controllo in plenum. Soluzione: A4, B5, C3, D1, E2 Osservate! Gli studenti riflettono induttivamente sull’uso delle preposizioni articolate per indicare le espressioni di tempo. Ripetete qui qualche frase ripresa dai testi al punto 11 per chiarire il significato delle espressioni. Aggiungete un esempio per l’ultima espressione: A partire dalle 12 mi trovi a casa. Invitate ora gli studenti a sottolineare tutte le preposizioni articolate che hanno incontrato nei testi dell’attività precedente. Chiedetegli di formulare qualche ipotesi su come si formano le preposizioni articolate. Sistematizzate insieme a loro la regola disegnando lo specchietto delle preposizioni articolate da e a alla lavagna. Le altre preposizioni articolate sono nell’unità 5. Attività supplementare Attività supplementare Fate lavorare gli studenti in gruppi di 3 – 4 persone e invitateli a scambiarsi informazioni sugli orari della loro “vita pubblica”, ad esempio gli orari dei negozi, degli autobus, dei treni, dei luoghi dove abitano, l’orario del telegiornale, del corso di italiano ecc. Segue un confronto in plenum. In plenum fatevi suggerire dagli studenti le forme delle preposizioni articolate di a e da, presenti nei testi dell’attività 11: non solo di quelle usate per indicare orari, ma anche di quelle che si trovano davanti ai sostantivi, come all’università, al bar, ecc. Fatevi dettare dagli studenti i nomi di altri luoghi dove si recano abitualmente, ad esempio stazione, supermercato, ufficio postale, ecc. e aggiungetene altri, scelti da voi, come zoo, ospedale, negozio, centro, osteria, ecc. A turno gli studenti forniscono la preposizione 30 Unità 4 articolata corretta: alla stazione, al supermercato, ecc. Chiedete loro in quali altre occasioni hanno già incontrato le preposizioni articolate: ricorderanno senz’altro espressioni come lasagne alla bolognese e magari anche lavorare al computer. 12 Guardate le immagini e descrivete la giornata di Sandro. In coppie i corsisti osservano i disegni e raccontano la giornata tipo di Sandro, facendo attenzione agli orari. Per rendere più creativa l’attività chiedete agli studenti di immaginare come passa il pomeriggio Sandro. Riscontro in plenum. Soluzione: Sandro si sveglia alle 8.00 e poi si alza. Dalle 8.10 alle 8.30 è in bagno, si lava e si prepara. Comincia a lavorare alle 9.05 e lavora fino a mezzogiorno e mezzo. Alle 20.00 cena e guarda la televisione. Va a dormire alle 23.30. Possibili soluzioni per le attività del tempo libero: Il pomeriggio lavora fino alle tre e poi si riposa./ Il pomeriggio non lavora, esce e fa sport. 13 Intervistate un compagno sulla sua giornata tipo, poi scambiatevi i ruoli. Adesso tocca agli studenti parlare della loro giornata tipo. Invitateli ad intervistarsi a coppie. Possono aggiungere anche qualche attività del tempo libero. Verificate girando per la classe. 14 Leggete l’agenda di Tommaso e rispondete. Seguite le istruzioni del manuale. In coppia gli studenti leggono l’agenda e rispondono alle domande. Riscontro in plenum. Spiegate che il calcetto indica più comunemente il calcio-balilla, mentre come vocabolo tecnico-sportivo indica il gioco del calcio in forma ridotta (5 giocatori per squadra). Chiedete ai corsisti se riescono a indovinare l’origine etimologica dei giorni della settimana (vedi informazioni). Fate notare che in questa attività i giorni della settimana vengono usati senza articolo. Chiedete di rileggere il primo testo al punto 11 e di spiegare la differenza di significato: i giorni della settimana sono preceduti dall’articolo determinativo solo se indicano azioni abituali. Invitate gli studenti a fare qualche esempio pensando agli appuntamenti fissi della loro settimana, per esempio al giorno in cui vengono al corso d’italiano. Soluzione: 1. no 2. lunedì alle 13.00 3. venerdì Informazioni L’origine etimologica dei giorni della settimana: lunedì corrisponde alla Luna, martedì a Marte, mercoledì a Mercurio, giovedì a Giove, venerdì a Venere, sabato al Sabbath (il giorno di riposo secondo la tradizione ebraica) e infine la domenica è il giorno dedicato a Dio. 15 Scrivete ora i vostri impegni per questa settimana e cercate in coppia di fissare un appuntamento per fare qualcosa insieme. Gli studenti scrivono gli appuntamenti della settimana sulle loro agende. In coppia facendosi domande a vicenda scelgono un giorno e un orario che vada bene a entrambi per combinare un appuntamento. Invitateli anche a parlare di cosa vorrebbero fare insieme. 16 Ascoltate e segnate con una x con quale fre22 quenza Laura compie queste azioni. L’ascolto introduce un nuovo input linguistico: gli avverbi di frequenza. Gli studenti ascoltano una volta a libro chiuso e due volte a libro aperto. Dopo ogni ascolto si confrontano tra compagni e indicano la frequenza con cui Laura compie le azioni segnandola con una crocetta. Riscontro in plenum. Spiegate che andare a cena fuori significa mangiare al ristorante. Soluzione: andare a teatro: ogni tanto; uscire con amici: qualche volta; leggere il giornale: sempre; andare a cena fuori: raramente; guardare la televisione: mai; svegliarsi presto: raramente; fare la spesa: spesso Attività supplementare Materiale necessario: alcuni dadi. Invitate gli studenti a dire con quale frequenza compiono le azioni descritte nella griglia del punto 16. Poi approfittatene per far ripassare brevemente le tre coniugazioni verbali (-are/-ere/-ire). Portate dei dadi da casa. Procedimento a catena. Fate tirare i dadi, gli studenti coniugano un verbo a scelta alla persona indicata dal numero uscito. Osservate! Invitate gli studenti ad osservare le percentuali indicate dagli avverbi di frequenza. Fate qualche esempio ricorrendo alla sequenziazione. Faciliterete 31 Unità 4 così la riflessione induttiva dei vostri corsisti sul loro uso. Scrivete alla lavagna le frasi: dormo sempre 8 ore, faccio spesso la spesa, di solito a colazione bevo il caffè, qualche volta vado al cinema, raramente vado a letto prima delle 22.00, non lavo mai la macchina. In questo modo avrete anche chiarito la posizione degli avverbi all’interno della frase. Percorso alternativo Se volete, potete aumentate il grado di difficoltà dell’attività appena svolta. Fotocopiate l’esercizio 18 di pag. 51 del manuale e ritagliate separatamente immagini e didascalie. Dividete la classe in piccoli gruppi e distribuite a ogni gruppo il materiale in ordine casuale. Date circa 10 minuti di tempo per riordinare la giornata di Davide. Ogni gruppo riferisce alla classe. 17 Abbinate le frasi nel modo opportuno. In coppie i corsisti collegano le frasi delle due colonne. Avvisateli che esiste solo una possibilità per ognuna di esse. Verificate in plenum. Soluzione: 2G, 3A, 4B, 5C, 6D, 7H, 8F Gioco Osservate! Invitate gli studenti a tradurre in tedesco la frase Non vado mai al cinema la domenica e a riflettere sulla costruzione della doppia negazione in italiano. Il verbo è preceduto dal non e l’avverbio di frequenza mai segue il predicato. Materiale necessario: fotocopie di pag. 82, un dado a gruppo, una pedina a studente. Serve una fotocopia del piano da gioco per ogni gruppo di circa 5 studenti. Gli studenti mettono la loro pedina sulla casella Partenza, a turno tirano il dado, procedono e rispondono alla domanda riportata sulla casella. Vince chi arriva prima con il numero adeguato sulla casella Arrivo. Attività supplementare Ascolto Chiedete agli studenti di scrivere su un foglietto tre azioni che compiono abitualmente e altrettante che non fanno mai. Raccogliete i foglietti e ridistribuiteli a casaccio. Gli studenti si alzano in piedi, girano per la classe e facendosi delle domande cercano di scoprire l’autore delle frasi. Se volete fare un riscontro chiedete a ogni studente di riferire alla classe le abitudini del compagno. 19 Una giornata da organizzare. Ascoltate la tele23 fonata di Claudia all’amica Antonella. Fate ascoltare una prima volta la telefonata a libro chiuso e due volte a libro aperto, dopo aver spiegato alla classe la situazione iniziale. Chiarite se richiesto il significato di impegni e cose da sbrigare. Alla fine di ogni ascolto invitate gli studenti a confrontarsi con un compagno diverso. Fate poi segnare l’ordine in cui si succedono gli impegni. Verificate in plenum. 18 La giornata di Davide. Osservate come si svolge la giornata di Davide e scrivete delle frasi. Produzione scritta. Dividete gli studenti in coppie. Invitateli prima ad osservare le immagini che illustrano le azioni compiute da Davide e successivamente a descrivere la sua giornata tipo. I corsisti devono coniugare i verbi alla terza persona singolare e indicare con che frequenza Davide compie le azioni raffigurate. Trascrizione: ● Pronto? ❍ Ciao Antonella, sono Claudia! ● Ciao Claudia, come stai? Allora stasera andiamo al cinema insieme, vero? ❍ Certo. Ti chiamo proprio per metterci d’accordo sull’orario. Sai, ho ricevuto una mail di un carissimo amico. Arriva stasera alle nove alla stazione. Per te va bene se andiamo al cinema alle cinque e mezza? ● Sì, bene. Magari incontriamoci prima … non so … andiamo a prendere qualcosa al bar … ❍ Eh … Mi dispiace ma non posso, ho veramente un sacco di cose da sbrigare. Prima del cinema devo comprare alcuni regali. Sai, è il compleanno di Luca, di Alberto e anche di Marta. Esempio di soluzione: Di solito fa colazione alle 8.00. Raramente va al lavoro alle 9.00. Alle 11.00 qualche volta fa una pausa. Spesso pranza dalle 12.30 alle 13.30. Alle 16.00 esce sempre dall’ufficio. Ogni tanto dalle 17.30 alle 18.30 va in piscina. Di solito cena alle 20.00. Alle 20.30 spesso guarda la TV. Non va mai a letto prima delle 23.00. 32 Unità 4 ● ❍ ● ❍ Ah, va bene … Allora incontriamoci al cinema alle cinque e mezzo. E cosa devi fare poi? Guarda, alle 11.00 devo andare dalla parrucchiera, sai, per farmi sistemare un po’ i capelli e poi devo portare la macchina dal carrozziere. Beh, allora hai proprio una giornata piena! Ok, a più tardi! Ciao, a dopo! Soluzione: Claudia prima va dal parrucchiere e poi porta la macchina dal carrozziere. Nel pomeriggio compra i regali e poi va al cinema. Guardiamo da vicino! Obiettivo culturale Biglietti da visita, d’ingresso, uno scontrino. 20 L’indomani nella borsa di Claudia ci sono questi biglietti. Quale non riguarda gli impegni del giorno precedente? Gli studenti osservano individualmente i biglietti e indicano quale di essi non riguarda gli appuntamenti di Claudia del giorno prima. Segue un confronto a coppie e riscontro in plenum. Scopo dell’attività è la comprensione selettiva dei testi. Soluzione: Il biglietto da visita della cantina Il Pergolato. 56 Fonologia pag. 156 Scopo di questo esercizio è la pronuncia della s e s doppia (adesso, sera, riposante ecc.) e il collegamento tra le parole nella frase. Invitate gli studenti ad ascoltare le frasi e a ripeterle poi coralmente. Alla scoperta dell’Italia Obiettivi lessicali Ampliamento del lessico: attività del tempo libero. Obiettivi culturali La cura del proprio aspetto fisico. Prima di affrontare il testo analizzate insieme ai vostri studenti il titolo e l’immagine. Se potete, fate una fotocopia della foto con il solo titolo e distribuitela agli studenti. Invitateli a fare ipotesi in coppia sul contenuto del testo e scrivetele alla lavagna senza commentare. Lasciate loro poi il tempo necessario per leggere individualmente il testo e verificate l’esattezza delle loro supposizioni. 21 Contate le risposte e scrivete il numero accanto alle lettere A, B e C. Poi in gruppi confrontate i vostri risultati. Passate ora al test. Gli studenti rispondono individualmente alle domande del test e calcolano il loro punteggio. Successivamente in piccoli gruppi paragonano i loro risultati ed eleggono i più attenti alla cura del proprio aspetto. L’attività è divertente e motivante allo stesso tempo perché permette agli studenti di confrontarsi con un testo autentico secondo le modalità del gioco. Autovalutazione Distribuite agli studenti la scheda di pag. 83 e invitateli a completarla per la volta successiva. Il riscontro avverrà in plenum. Chiavi delle schede di autovalutazione 1 1c, 2e, 3a, 4b, 5f, 6d 2 1. Mi alzo alle … 2. Faccio colazione alle … 3. Lavoro/ studio fino alle … 4. Faccio la pausa dalle … alle … 5. Esco dall’ufficio/dall’università/da scuola alle … 6. Non guardo mai/guardo sempre (spesso) la televisione/guardo la televisione raramente (qualche volta) 7. Il lunedì/ la domenica ho più … 8. .... ore. 3 svegliarsi: ti svegli/si sveglia/ci svegliamo/vi svegliate/ si svegliano alzarsi: mi alzo/si alza/ci alziamo/vi alzate/si alzano lavarsi: mi lavo/ti lavi/si lava/ci laviamo/si lavano vestirsi: mi vesto/ti vesti/ci vestiamo/vi vestite riposarsi: mi riposo/si riposa/vi riposate/si riposano 4 1. allo 2. al mese, dal parrucchiere 3. alla 4. Qualche volta 5. La 6. A 33 Ripasso 2 Un viaggio in barca nell’arcipelago toscano Attività introduttiva Materiale necessario: prospetti, foto, diapositive, cartoline delle isole dell’arcipelago toscano. Chiedete agli studenti se sono già stati in vacanza in Toscana o se hanno visitato le isole dell’arcipelago. Invitateli a raccontare qualche episodio del loro soggiorno in quei luoghi, a descrivere il paesaggio, la cucina del posto, gli acquisti al mercato, ecc. Portate in classe del materiale che illustri le isole dell’arcipelago toscano oppure suggerite ai corsisti, durante l’ora di lezione precedente, di raccoglierne per l’attività che intendete svolgere insieme la volta successiva. Stimolate l’immaginazione degli studenti e invitateli a compiere un viaggio virtuale: una vacanza in barca al largo di queste incantevoli isole. Gioco Attività Gioco didattico. Informazioni Al largo della costa della Toscana sorgono le isole dell’arcipelago toscano: L’Elba, Capraia, Montecristo, il Giglio, Pianosa, Giannutri, e Gorgona. Sono isole prevalentemente montuose (1019 m. il Monte Capanne nell’isola d’Elba) e scarsamente abitate. L’isola d’Elba e l’isola del Giglio sono i centri turistici più noti dell’arcipelago toscano. Portfolio Invitate gli studenti a lavorare individualmente e a formulare degli esempi per ogni funzione comunicativa (nel primo caso ad esempio Ho due fratelli). Fate fare un confronto a gruppi in modo che ogni studente abbia la possibilità di verificare la sua padronanza della lingua. Terminate l’attività con un ulteriore riscontro in plenum in cui gli studenti hanno la possibilità di esprimere eventuali domande o di spiegare quali contenuti vorrebbero ancora ripetere. Obiettivo Fissaggio del lessico e reimpiego delle strutture linguistiche delle unità 3 e 4. Imparare ad imparare Partecipanti 1 Imparare con tutti i sensi Chiedete ai corsisti in gruppi di tre persone qual è secondo loro la strategia d’apprendimento più efficace per fissare un numero maggiore di nuovi input lessicali. Solo ascoltare? Solo vedere? Ascoltare e vedere contemporaneamente o ascoltare, vedere e saper “fare” con la lingua? Non dimenticate che ognuno dei corsisti ha tempi e stili di apprendimento differenti. Ci sono individui “visivi” che preferiscono imparare attraverso mappe mentali, diagrammi, ecc., di conseguenza dovrete privilegiare strategie che favoriscano la visualizzazione, come tabelle, griglie e attività di abbinamento lingua – immagine. Studenti prevalentemente “auditivi” preferiranno attività che sviluppino l’abilità d’ascolto, come fasi di brainstorming orali, discussioni, canzoni, ecc. I “cinestetici” prediligeranno la drammatizzazione, i giochi di ruolo, ecc. Per altri ancora il fissaggio del lessico sarà possibile solo attraverso l’analisi testuale e la successiva sistematizzazione scritta delle nuove espressioni. Qualcuno preferirà attività individuali, altri lavori di coppia o di gruppo. 3 – 5 per gruppo. Durata 15 – 20 minuti. Materiale Dadi, pedine, pag. 58 del libro di classe. Istruzioni del gioco: vedi pag. 256 di Azzurro. Spiegate agli studenti che l’attività ludica che state per introdurre permetterà loro di sperimentare le strutture linguistiche, i temi e il lessico appresi nelle unità 3 e 4. Se volete trasformare il gioco in un’attività ancora più comunicativa invitate la persona che ha tirato il dado a scegliere un compagno con cui svolgere il compito in forma di minidialogo, scambiando per ogni situazione indicata dalle caselle qualche battuta. 34 Ripasso 2 Suggerimenti ed attività supplementari Di seguito alcune strategie per favorire l’acquisizione e la memorizzazione del lessico che tengono conto dei diversi modi di apprendere degli studenti (vedi anche pag. 21 della Guida per l’insegnante e pag. 33 di Azzurro) che potete proporre e sperimentare in classe. Associazioni logiche Una tecnica per favorire il recupero e l’ampliamento del lessico e “fare uso” della lingua dell’unità 3 in modo divertente e motivante è quella di creare delle associazioni logiche tra i termini. Chiedete agli studenti, a gruppi di 3 – 4, di partire da parole che verranno scelte in base ad associazioni (casa, università, esami, vacanza, aereo, viaggiare, mare, amici, pizza, bar, cinema, discoteca, musica leggera, ecc.) e di riutilizzarle in frasi a catena, per esempio: 1° studente: Mi piace passare le vacanze con gli amici…; 2° stud.: … e andare con loro al mare, al cinema … 3° stud.: … e passare una serata in pizzeria. Caccia all’intruso L’attività, di solito ben accetta, serve a sistematizzare il lessico, a focalizzare l’attenzione sul significato delle espressioni e offre un feedback immediato. Si formano delle associazioni tra i termini. Se per esempio volete ricapitolare il lessico dell’unità 4 potete procedere con catene di questo tipo: mattina, sera, domani, pomeriggio, oppure madre, nonno, fratello, amico. Le espressioni in grassetto evidenziano l’intruso. invitate i corsisti a riaprire i libri, a coprire la lista dei vocaboli, e a scrivere nello spazio sottostante quelli che riescono a ricordare. Se sono riusciti a fissare più di 7 parole l’esperimento ha avuto successo. Complimenti! Chiedete quale delle strategie di apprendimento lessicale hanno attivato per ricordare meglio i vocaboli: li hanno imparati a memoria, ordinati per temi, per ordine alfabetico, associati a un’immagine o utilizzati per inventare una storia? Discutetene in plenum. Gli studenti ripetono l’attività a coppie scegliendo altri 15 vocaboli, li scrivono su un foglietto e lo scambiano col vicino. Invitateli a sperimentare e ad utilizzare una delle strategie elencate in questa attività per memorizzare il lessico. Percorso alternativo Dividete la classe in gruppi e invitateli a inventare una storia utilizzando più vocaboli possibili tra quelli contenuti nella lista del punto 2 del loro manuale. Date circa 15 minuti di tempo, poi chiedete ad ogni gruppo di riferire la storia alla classe. Ora non vi resta che invitare i corsisti a mettere in pratica la capacità di “imparare ad imparare” suggerendo loro di sfogliare le ultime due unità affrontate, di scegliere dei “vocaboli difficili”, di lavorare a coppie e di applicare una delle strategie tra quelle illustrate che ritengono la più efficace. Fate riferire in plenum e discutetene insieme. Sinonimi e contrari Per favorire l’acquisizione delle espressioni riferite all’aspetto fisico e al carattere (unità 3) invitate i corsisti a creare delle associazioni semantiche con coppie di sinonimi e contrari. In piccoli gruppi gli studenti individuano nei testi di pag. 36 e pag. 40 dell’unità 3 delle coppie di sinonimi (timido – riservato, carino – figo, ecc.) e contrari (attivo – pigro, magro – grassoccio, ecc.), le ricopiano e riferiscono in plenum. 2 Attività per memorizzare i vocaboli Fate svolgere agli studenti un piccolo esperimento linguistico. Chiedete loro di leggere attentamente e più volte i vocaboli riportati all’interno del riquadro, poi a libro chiuso create un momento di distensione, per esempio ascoltando insieme della musica o semplicemente parlando di altro. Successivamente 35