programma 8 aprile 1 APR - Cooperazione Italiana

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programma 8 aprile 1 APR - Cooperazione Italiana
INCONTRO SEMINARIALE SU
“Uguaglianza di genere ed empowerment delle donne nell’Agenda Post 2015:
la posizione dell’Italia”
SALA POLIFUNZIONALE DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI –
VIA DI S.MARIA IN VIA, 37
ROMA
8 Aprile 2015
9,30-13,301
Presentazione
L’iniziativa nasce da una richiesta avanzata dai rappresentanti della società civile presenti nel
Gruppo tematico sull’Agenda Post 2015 del Tavolo Inter-istituzionale, a seguito dell’esposizione
sulla tematica “genere e sviluppo” della DGCS. L’incontro ha la finalità di favorire lo scambio di
informazioni sulle attività realizzate dal sistema italiano di cooperazione in materia di “Uguaglianza
di genere ed empowerment delle donne” al fine di definire una posizione italiana sul tema sia per i
negoziati attualmente in corso in sede ONU sulla definizione dell’Agenda, che per l’attuazione
dell’Agenda stessa, che sarà approvata nell’Assemblea.
Sin dall’inizio del processo sull’Agenda post 2015 la DGCS, in conformità con gli impegni presi a
livello internazionale (CEDAW, Piano d’azione del Cairo 1994, Piattaforma di Pechino 1995,
UN/SC Res. 1325/2000 e seguenti, Convenzione di Istanbul 2011) ha elaborato e approvato una
visione che riconosce le donne come attive protagoniste dello sviluppo “sostenibile” e sostiene
l’individuazione di “strumenti” specifici per attuarla.
Questa posizione è stata sostenuta con coerenza dall’Italia nel corso del negoziato
“intergovernativo” sui nuovi obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs), condotto attraverso l’Open
Working Group in coordinamento tra il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione
Internazionale (MAECI) e il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare
(MATTM).
In particolare, la posizione italiana è stata orientata a sostenere un obiettivo specifico (Stand-alone
Goal) sull’uguaglianza di genere e sull’empowerment delle donne con riferimenti “trasversali” al
tema nelle aree più rilevanti dell’Agenda.
L’approccio italiano è basato sui criteri:
- dell’agency, (traducibile in italiano con “capacità soggettive” o “soggettività”), in
riferimento alla possibilità per le donne di decidere sulla propria vita, di avere accesso alle
opportunità economiche e di partecipare nello spazio pubblico per negoziare accordi che
riflettono le loro esigenze fondamentali, in modo che sia riconosciuto e valorizzato il
contributo delle donne allo sviluppo sostenibile e il loro ruolo di agenti del cambiamento;
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Per motivi di sicurezza si prega di comunicare il nominativo della persona che parteciperà all’evento, inviando una mail a entrambi
i seguenti indirizzi:
Marino Di Nardo: [email protected]
Elena Falcomatà: e.falcomata@palazzochigi.
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della “trasformatività”, in riferimento alla possibilità di affrontare le cause strutturali delle
disuguaglianze tra uomini e donne e di modificare istituzioni e norme sociali discriminatorie
che sostengono il perpetuarsi delle stesse, a cominciare dalla violenza sessuale;
e della “misurabilità” in riferimento alla necessità di adottare un sistema di indicatori
“globali”, basati sugli standard dei diritti umani per verificarne l’applicazione nei confronti
delle donne in ogni paese.
I punti più rilevanti della posizione italiana sono legati alle specifiche esperienze di cooperazione
realizzate e alla constatazione che la revisione dei progressi compiuti per l’uguaglianza di genere,
così come per quelli relativi alla salute sessuale e riproduttiva delle donne, ha rivelato che non vi è
stato un percorso uniforme nel corso degli ultimi 15 anni. Infatti, concentrarsi solo sui sintomi e le
manifestazioni di esclusione delle donne dovuti alla loro presunta vulnerabilità (ad esempio la
mancanza di reddito, l’istruzione o la salute), piuttosto che sulle cause che la producono (quali
norme comportamentali discriminatorie, mancanza di accesso alle risorse e di rappresentanza),
porta a definire politiche di corto respiro che non permettono di valorizzare il reale contributo delle
donne allo sviluppo sostenibile. Molto spesso le violazioni dei diritti umani delle donne sono
legate a discriminazioni specifiche che cambiano a seconda dei contesti e che dovrebbero essere
affrontate attraverso la promozione dell’"agency" delle donne per trasformare le forme della loro
partecipazione allo spazio pubblico e per fare in modo che i diritti "de jure" si applichino "de facto",
anche grazie alle politiche di cooperazione internazionale, promosse dalla società civile e dalle
istituzioni.
L’incontro è ospitato dalla Consigliera del Presidente del Consiglio in materia di Pari Opportunità,
On.le Giovanna Martelli, che ha guidato la Delegazione Italiana alla 59° Commissione sulla
Condizione delle Donne (CSW) presso la sede delle Nazioni Unite di New York, la quale ha
celebrato il ventennale dell’adozione della Dichiarazione e Piattaforma di Pechino. L’iniziativa è
realizzata grazie alla collaborazione tra il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione
Internazionale (MAECI), il Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei
Ministri (DPO/PCM), il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare
(MAATM), l’Associazione Italiana Donne per lo Sviluppo (AIDOS) e la Global Call to Action
against Poverty (GCAP).
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PROGRAMMA DEI LAVORI
9,30 -10,15
Saluti e apertura dei lavori
On.le Giovanna Martelli, Consigliera del Presidente del Consiglio in materia di Pari Opportunità
Min. Plen. Giampaolo Cantini Direttore Generale, DGCS/MAECI
Coordina i lavori il Cons. Michele Palma, Direttore Generale dell’Ufficio per gli Affari Generali,
Internazionali e gli Interventi in Campo Sociale, DPO/PCM
I Parte
Il negoziato sull’Agenda post 2015 e i contributi del sistema italiano di cooperazione alla
Posizione Italiana
10,15-10,45
• “Uguaglianza di genere e Empowerment delle donne nel Sistema italiano di cooperazione e
presentazione della posizione italiana in sede Open Working Group”- Dott.ssa Bianca
Pomeranzi, Senior Gender Advisor, UTC-DGCS/MAECI;
•
Lavorare con le donne: un esempio dal campo - Dott.ssa Maria Grazia Panunzi, AIDOS e
GCAP);
10,45- 12,00 Dibattito
Coordina il Cons. d’Amb. Luigi De Chiara, Coordinatore Multilaterale, DGCS/MAECI
II Parte
I risultati della 59° Commission on the Status of Women (CSW) alla luce dei negoziati per
l’Agenda
12,00 – 12,30
• Aggiornamenti e risultati dell’ultima della 59° sessione della CSW
Cons. Michele Palma, Direttore Generale dell’Ufficio per gli Affari Generali, Internazionali e gli
Interventi in Campo Sociale, DPO/PCM
• Indicatori e loro applicabilità in Italia
Dott.ssa Linda Laura Sabbadini, Direttrice del Dipartimento per le statistiche sociali ed ambientali,
ISTAT;
• Le implicazioni per le istituzioni e la società civile,
Dott.ssa Marica Di Pierri, Associazione A Sud
Coordina Paolo Soprano, Dirigente per lo Sviluppo Sostenibile, MATTM.
12,30- 13,15
- Dibattito
13,15 -13,30
- Conclusioni (DGCS, MATTM, DPO)
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