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ISTITUTO DI TEORIA E TECNICHE DELL’INFORMAZIONE GIURIDICA DEL CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE Diritto alla vita e Diritto all’ambiente nel lessico costituzionale e nella dottrina giuridica. Strumenti e metodi per l’analisi linguistico-concettuale Yarina Amoroso, Antonio Cammelli, Elio Fameli, Mario Fameli, Bona Inghirami, Paola Mariani, Elisabetta Marinai, Luigi Parenti, Manuela Sassi FIRENZE 2003 AGENZIA2000 Progetto coordinato: Universalismo giuridico e insegnamento del Diritto romano (Coordinatore: Pierangelo Catalano) Unità operativa: Terminologia giuridica e tradizione romana. Analisi linguistiche computerizzate e dizionari strutturati del lessico (Responsabile: Paola Mariani) Introduzione Vari sono i presupposti che ci hanno ispirato a formulare e intraprendere il progetto, dei cui risultati daremo conto sia in questo volume a stampa che nel CD-ROM allegato. Mentre il primo illustra i contenuti e le tappe del lavoro, il secondo rappresenta il traguardo raggiunto in questo troppo breve tempo per un’impresa così ambiziosa e vasta e costituisce uno dei primi obiettivi prefissati. Se da una parte, infatti, abbiamo già raccolto molte delle Costituzioni, interrogabili per parola e su alcune di queste abbiamo costruito un prototipo di thesaurus multilingue, dall’altra questi risultati proposti rappresentano un primo passo per interessanti ulteriori sviluppi. L’esperienza contemporanea registra una moltitudine di nessi di interdipendenza o di interrelazione tra le nazioni, che sicuramente non rappresenta una novità nella storia dell’umanità, ma che oggi tuttavia presenta caratteri così peculiari da indurre gli studiosi a parlare di internazionalizzazione, la cosiddetta globalizzazione, e del sorgere di una sorta di societas universalis a livello mondiale. La ricerca di una integrazione sociale al di là dei confini nazionali viene in parte affidata alle idee e ai valori del costituzio-nalismo di matrice occidentale. Esso sembra stabilire una continuità che lega non solo le diverse generazioni di uno stesso popolo, ma anche comunità politiche aventi, anche solo apparentemente, origini e caratteri differenti, che condividono l’accettazione e il riconoscimento di una base di valori. C’è in realtà una dialettica tra interconnessioni e frammentazioni di identità, ma anche la ricerca di una matrice unitaria, che si esplica nella funzione unificante dei valori costituzionali supremi. L’espressione “costituzionalismo” in senso moderno sta a indi-care quel complesso di istituzioni, principi e ideali, che si sono andati affermando a partire dalle prime costituzioni settecentesche, sui quali ancora si fonda il costituzionalismo moderno: la separazione dei poteri, la dichiarazione dei diritti, costituzione scritta con valore di norma giuridica, l’affermazione della sua superiorità giuridica, il principio dello Stato di diritto, il riconoscimento di un potere costituente e così via. Le costituzioni riflettono le teorie giuridiche, politiche e filosofiche che sono state e sono alla base del costituzionalismo moderno. Esse pongono limiti al potere politico al fine di garantire i cittadini, affermando strumenti di controllo per garantire la superiorità della Costituzione stessa e tutelando i valori 4 INTRODUZIONE fondamentali della dignità dell’uomo, dell’uguaglianza e del rispetto delle minoranze. Va comunque precisato che i due termini ‘costituzione’ e ‘costituzionalismo’ non si identificano e rimangono su due piani oggettivi distinti: la Costituzione si lega allo Stato, mentre il costituzionalismo esprime quelle teorie dell’ordine giuridico, che trovano concretezza nelle carte costituzionali. La storia degli ultimi due secoli ha dimostrato questa forza espansiva dei principi costituzionali, dovuta anche alla circolazione dei modelli costituzionali dominanti, che hanno determinato un processo di armonizzazione. Se questo è stato il primo motivo che ci ha spinto alla individuazione e studio delle Costituzioni da quelle settecentesche a quelle vigenti sia in lingua italiana che nelle lingue neolatine, un altro motivo è stato quello di essere consapevoli che i fermenti di idee illuministiche del Settecento hanno da una parte innovato la concezione del diritto nei popoli, ma che comunque la base giuridica, che coagula il mondo giuridico è stato ed è il diritto romano. Questa consapevolezza è stata determinata in gran parte dalla nostra esperienza. L’Istituto da molti anni si occupa della lingua giuridica a partire dai primi documenti in volgare fino alla produzione attuale, sia legislativa che dottrinale. Nel diritto esiste un preciso legame tra tradizione linguistica e concettuale nel senso che termini e concetti, spesso derivati dal diritto romano, si sono mantenuti nel tempo, talvolta arricchendosi di nuovi significati. Inoltre alcune esperienze fatte sui lessici di testi costituzionali dell'area latino-americana ci hanno dimostrato come la conoscenza del diritto romano si configuri come indispensabile per una loro adeguata analisi. Infatti, le consonanze linguistiche e concettuali con i testi europei a tradizione latina, fanno intendere come il diritto romano sia la matrice comune dei testi fondamentali di Stati anche geograficamente lontani e con realtà storiche diverse. Una parte del gruppo di lavoro dell’unità operativa ha definito il corpus dei testi costituzionali sia dell’Europa di tradizione latina (Mariani e Parenti) che dell’area latino-americana (Cammelli, Sassi e Amoroso) e ha messo a punto la memorizzazione ed elaborazione informatica di tutti testi in lingua italiana (1794-1947) per poi procedere, per mancanza di tempo, alla raccolta di alcuni testi vigenti in Europa (Francia e Spagna) e di diversi testi latino-americani. Con la collaborazione dell'Istituto di Linguistica . DIRITTI FONDAMENTALI E TESTI COSTITUZIONALI 5 computazionale del CNR di Pisa il corpus lessicale così definito è stato reso consultabile secondo le più avanzate tecniche di gestione di basi di dati testuali. È questo uno dei primi traguardi raggiunti: il corpus può essere consultato tramite il CD-ROM tramite il sistema d’interrogazione DBT (ideato da Eugenio Picchi) fornito anche di un proprio thesaurus. Inoltre l’Istituto ha costituito negli anni importanti banche di dati di dottrina giuridica, due delle quali specializzate proprio sul diritto alla vita e all'ambiente. Prendendo le mosse da queste abbiamo affrontato il problema di costruire uno strumento idoneo a facilitare l’interrogazione e quindi l’analisi dell’inscindibile rapporto che, in ambito giuridico, intercorre tra parole e concetti in modo da evidenziare i nessi che legano tra loro i diversi testi dei corpora considerati e da ricostruire una sorta di metatesto che espliciti non solo i collegamenti tra i testi, ma anche la loro derivabilità dalla tradizione del diritto romano, inteso come archetipo del modello costituzionale moderno. Per realizzare quanto detto sopra era necessario uno strumento informatico capace di gestire le relazioni di gerarchia, di preferenza tra descrittori e non descrittori, di associazione e così via. Inoltre tale strumento doveva riuscire a controllare la presenza di più lingue. In questo siamo stati facilitati, infatti in Istituto Costantino Ciampi aveva già ideato e sviluppato un tale strumento, il ThesMaker, già sperimentato e usato per altre pubblicazioni. È stato sufficiente, quindi, adattarlo ai nostri fini, cosa che ha fatto Elisabetta Marinai. Prendendo spunto dallo schema di classificazione e dai documenti dottrinali presenti nella banca dati BIGA (BIbliografia Giuridica sull’Ambiente, realizzata negli anni passati da alcuni ricercatori dell’Istituto, estraendo i documenti specifici dalla banca dati generale DOGI), alcuni ricercatori (E. Fameli, B. Inghirami e P. Mariani) hanno evidenziato i termini e le espressioni, che potevano essere significativi nell’ambito del “diritto all’ambiente”. In un’ottica comparativistica, sono state approntate delle liste gerarchiche dei termini significativi identificati come descrittori del thesaurus, che sono stati messi a raffronto con i termini desunti dai singoli articoli delle Costituzioni vigenti in Italia, Spagna, Francia e Paraguay (Cammelli, Mariani e Parenti). In seguito è stato messo a punto un insieme lessicale articolato risultante dall’integrazione dei descrittori derivati dalla banca dati BIGA con i termini costituzionali identificati come tematicamente rilevanti. Poiché la 6 INTRODUZIONE banca dati specialistica è stata implementata solo fino al 1995 è stato necessario ricorrere a un’altra banca dati sempre di dottrina giuridica ma generale e costantemente aggiornata (DOGI, di cui è responsabile Anna Archi), nella quale sono confluiti i documenti relativi al diritto all’ambiente. Inoltre abbiamo allargato la nostra indagine alla banca dati dell’ENEA, che è specifica sul nostro argomento, ma costruita sulle leggi in materia di ambiente. Questo non solo per arricchire la terminologia ma anche perché il nostro progetto prevede che lo strumento thesaurus sia una guida per reperire banche dati sia settoriali con classificazione specifica identica o inferiore a quella del thesaurus sia non settoriali e anche non strutturate via Web. Il CD-ROM è già stato studiato in modo da dare tale possibilità collegandosi naturalmente in Internet. L’insieme del thesaurus è stato strutturato seguendo le consuete relazioni semantiche (iperonimia e iponimia) e funzionali (termini relati). Sia lo schema di classificazione che i descrittori sono stati inseriti nelle varie lingue nel programma informatico ThesMaker, che provvede alla generazione automatica del thesaurus secondo le proprietà predefinite per le diverse relazioni approntate. Al fine di poter usare lo strumento informatico su tutti i testi considerati e per espanderlo anche ad altre banche dati non di lingua italiana è stato necessario, dove non erano già presenti nei documenti, tradurre i descrittori nelle varie lingue (per ora solo il francese e lo spagnolo): la traduzione è stata opera di Cammelli e Parenti rispettivamente per l’area spagnola e quella francese. Lo strumento così definito potrà fornire all’utente sia una navigazione propria all’interno del thesaurus specialistico sia una più facile esplorazione degli archivi di riferimento. Per tutto questo paziente lavoro di estrazione dalle banche dati e inserimento nello strumento informatico dobbiamo segnalare l’aiuto dato da due collaboratori esterni: Teresa Balsamo e Enrico Bisenzi. Per quanto riguarda il “diritto alla vita” si è fatto riferimento a un’altra banca dati dell’Istituto, della quale è responsabile Mario Fameli: BIG (Bibliografia sull’Interruzione della Gravidanza). Lo stesso Fameli ha definito lo schema di classificazione e dai circa undicimila documenti, di cui è composta la banca dati, ha estratto i descrittori rilevanti; li ha, infine, strutturati costruendo le relazioni per il thesaurus. Manca ancora il confronto con i testi e termini derivanti dalle Costituzioni, cosa che sarà interessante fare in futuro, perché proprio questo è uno dei punti focali dei . DIRITTI FONDAMENTALI E TESTI COSTITUZIONALI 7 diritti fondamentali sanciti dalle Costituzioni e non solo da quelle vigenti. Attualmente si può ricorrere all’interrogazione lessicale delle Costituzioni per trovare i contesti dove vengono trattati i concetti relativi a questo principio fondamentale. Negli articoli che seguono i singoli ricercatori illustrano i metodi seguiti e le tappe raggiunte. Si noterà che, pur tenendo sempre presente l’obiettivo principale del progetto, i vari gruppi hanno affrontato il lavoro con criteri e procedimenti diversi dettati in gran parte dalla tipicità dei corpora presi in esame. Infatti mentre il materiale da cui estrarre i descrittori è stato differente, la base su cui costruire la struttura del thesaurus è stata comune. Tutti hanno preso l’avvio da uno schema di classificazione o già elaborato, come nel caso del diritto all’ambiente, sul quale però sono state fatte alcune modifiche e altre dovranno essere fatte per migliorarlo, o costruito appositamente, come nel caso del diritto alla vita. Il gruppo di lavoro che ha analizzato le carte costituzionali si è trovato ad affrontare testi, che per loro natura si esprimono per concetti generali e contengono pochi termini specifici sugli argomenti da noi trattati. La necessità di aggiungerne alcuni e talvolta di forzare la collocazione dei concetti nello schema ha indotto a costruire le relazioni del thesaurus partendo direttamente dai descrittori presenti nello schema di classificazione per poi ricercarli, o per termini o per concetti affini, nei testi costituzionali. Solo dopo queste integrazioni desunte dalle costituzioni o aggiunte dalla redazione è stato possibile procedere alla strutturazione costruendo un primo thesaurus completo per tutte le voci dello schema. Le banche dati di dottrina costituiscono un materiale ben diverso: esse contengono molti termini e concetti specifici ma con notevoli varianti. Questo ha portato a un moltiplicarsi di descrittori, che sono stati classificati singolarmente e quindi, tramite l’elaborazione del ThesMaker, divisi per classi per facilitare l’assegnazione delle relazioni per poi strutturare il thesaurus. Come prova iniziale, mentre la divisione per classi è stata fatta per tutti i descrittori, la strutturazione è stata fatta solo per la voce dello schema “Alimenti e bevande” per quanto riguarda il diritto all’ambiente e la grande voce “Aborto” per il diritto alla vita. Naturalmente in futuro verranno inserite le relazioni anche per le altre voci e i thesauri, attualmente divisi, verranno fusi. 8 INTRODUZIONE Malgrado molto si sia fatto nell’anno concesso all’unità operativa dal Consiglio Nazionale delle Ricerche nell’ambito del programma “Agenzia2000”, altro è ancora da fare e soprattutto, procedendo nel lavoro, sono sorte nuove idee e prospettive, che sarebbe importante sviluppare considerata anche l’esperienza maturata nel gruppo di lavoro. Il primo passo sarà quello di completare il corpus costituzionale sia dell’Europa comunitaria (avremo a breve una Costituzione della Comunità europea) che dell’America latina nel loro sviluppo storico. Inoltre, in una fase storica come quella attuale, in cui si sta procedendo decisamente verso un’unificazione del diritto, specie per quanto attiene ai diritti fondamentali della persona, sembra opportuno superare i confini dell’Europa comunitaria ed estendere l’analisi ai sistemi giuridici di quei Paesi, a esempio la Federazione russa, che stanno tentando di superare la frattura che per tanti decenni li ha tenuti lontani dalle esperienze occidentali di tradizione romanistica. E, poiché una delle finalità del progetto è quella di costruire una sorta di metatesto che espliciti non solo i collegamenti tra i testi, ma anche la loro derivabilità dalla tradizione del diritto romano, verranno allestiti strumenti informatici per la realizzazione di indici e di corrispondenze tra fonti giustinianee (Istituzioni di Giustiniano e primo libro del Digesto) e legislazione moderna, che potranno essere di ausilio anche per l’insegnamento del diritto romano. Particolare attenzione verrà posta anche alle varie banche dati esistenti sugli argomenti che ci interessano. Da una parte sarebbe auspicabile aggiornare la banca dati BIGA, dall’altra confrontarsi con altre realizzate da altre istituzioni sia italiane che straniere, alle quali potremmo collegarci tramite web sfruttando anche le potenzialità multilingue del ThesMaker. Contemporaneamente saranno incrementate e raffinate le relazioni del thesaurus oltre al naturale aumento dei descrittori che deriveranno dall’ampliamento del corpus. Paola Mariani DIRITTI FONDAMENTALI 11 Diritti fondamentali e testi costituzionali: le costituzioni italiane (1794-1849) Paola Mariani, Luigi Parenti Il nostro Istituto ha ormai da diversi anni come progetto istituzionale quello di documentare attraverso i testi legislativi fondamentali la storia della lingua giuridica italiana, che può essere appunto documentata solo attraverso quei testi che abbiano avuto rilevanza e tradizione giuridica. Per il nostro attuale progetto ci siamo soffermati sulla produzione costituzionale in lingua italiana dei secoli XVIII e XIX., ricercando sempre l’edizione a stampa per la sua diffusione e l’edizione ufficiale per documentare la prima attestazione dei termini1. L’esame approfondito di tutte le costituzioni del periodo considerato richiederebbe molto tempo non solo per condurre uno studio capillare, ma anche per riferire sulle caratteristiche di tanti testi scritti in quel lasso di tempo così carico di fatti storici e soprattutto di movimenti culturali. Pertanto faremo una panoramica sulle trenta e più costituzioni, che furono emanate o semplicemente scritte tra il 1794 e il 1849 in lingua italiana, soffermandoci in particolare su quelle, a nostro parere, più rilevanti. La Costituzione del Regno di Corsica decretata nell’anno 17942 è stata la prima costituzione in lingua italiana, anche se lo stesso autore, Pasquale Paoli, dopo la sua elezione a capo e generale dell'isola il 13 luglio 1755, aveva già dato al suo popolo una forma di governo con una ‘costituzione’, come lui stesso dichiara nel secondo capoverso (e s'intenda qui una struttura costituzionale, conforme a uno dei sensi anche classici della parola), che, fondata su provvedimenti della Dieta generale del 16-18 novembre, rappresentò per ben 14 anni, anche se con varie rielaborazioni, la legislazione del libero stato di Corsica. Con questa egli stabilì tribunali regolari e permanenti, introdusse l'uniformità dei pesi e delle misure, fece coniare una nuova 1 2 Unica eccezione: la Costituzione della Repubblica di Lucca (1799) non ha avuto un’edizione ufficiale e l’unica edizione critica è quella curata da Luigi Parenti, La Costituzione della Repubblica di Lucca del 1799, Firenze, 1978. P. Mariani (a cura di), La Costituzione del Regno di Corsica del 1794, Testo, concordanze, indici, Firenze, 1994 12 DIRITTI FONDAMENTALI E TESTI COSTITUZIONALI moneta, riorganizzò l'agricoltura, fondò l'università di Corte, restrinse i privilegi ecclesiastici. In realtà l’opera legislativa del Paoli ha già, almeno nei primi paragrafi, quelle caratteristiche contenutistiche, che diventeranno le basi delle future Costituzioni. E che si tratta almeno in parte di una carta costituzionale si può sostenere anche esaminando i termini ricorrenti nel testo: ‘costituzione’, ‘libertà’, ‘elezione’ e ‘popolo’, inteso come organo sovrano dello Stato. Sarebbe, quindi, questa in assoluto la prima costituzione non solo in lingua italiana ma anche precedente a quelle americane e francesi. Comunque tale documento non è stato per ora inserito nel nostro corpus, in quanto nell’unica moderna edizione a stampa è stato considerato un solo manoscritto dei tre esistenti3 Comunque in entrambe le Costituzioni, 1755 e 1794, il principio ispiratore è lo stesso: basti considerare che il Paoli, tornato in patria dall'esilio inglese all'inizio della rivoluzione francese, si dimostrò convinto repubblicano e seguì le direttive innovatrici del governo francese, finché la sua coscienza non si oppose agli eccessi giacobini. Alleatosi, quindi, con l'opposizione e rinominato generalissimo dalla Consulta còrsa, organizzò un nuovo governo e si rivolse fiducioso alla protezione inglese, tanto che il 10 giugno 1794 riunì a Corte la Consulta, che il 19 proclamò l'unione all'Inghilterra e approvò la Costituzione. Malgrado questa loro priorità, non si può dire che le costituzioni del Paoli abbiano influito sulla produzione costituzionale degli anni successivi. Il periodo che intercorre fra le prime spedizioni in Italia delle armate rivoluzionarie francesi e il definitivo esilio di Napoleone a Sant’Elena rappresenta un punto di svolta nodale per la storia dell’elaborazione costituzionale del nostro Paese. I radicali mutamenti istituzionali, economici, sociali che incisero così profondamente il ventennio del dominio francese in Italia, non potevano non avere un’influenza decisiva sullo sviluppo della realtà costituzionale nel nostro Paese. Il contatto e spesso la simbiosi che vennero a stabilirsi fra l’Italia e la Francia in quegli anni, lasciarono un’impronta 3 Oltre a quello conservato ad Ajaccio, pubblicato da D. Carrington, ne esistono almeno altri due: uno presso l’Archivio di Stato di Napoli e un altro a Château de Vincennes (Parigi). . DIRITTI FONDAMENTALI E TESTI COSTITUZIONALI 13 indelebile nei nostri ordinamenti, tanto che si può, a buon diritto, indicare il periodo rivoluzionario e napoleonico come uno dei momenti fondamentali nella storia dello sviluppo del diritto in Italia. La prima costituzione sul suolo italiano fu il progetto di costituzione della Repubblica di Bologna del 1796, seguita dalla costituzione Cispadana del 1797, dalle due costituzioni Cisalpine (1797 e 1798), dalla costituzione del Popolo Ligure (1797), dalla costituzione della Repubblica Romana (1798) e infine dalla costituzione provvisoria della Repubblica di Lucca (1799). Queste sono le cosiddette “costituzioni giacobine” , così chiamate anche se emanate quando la fase “giacobina” della Rivoluzione sembrava conclusa. Premettiamo subito che le costituzioni giacobine non presentano, nel panorama costituzionale europeo, un carattere di novità. Esse sono infatti, tranne modifiche non di sostanza, modellate sulla costituzione francese dell’anno III, la costituzione che suggellò il trionfo della ricca borghesia moderata sull’ala rivoluzionaria più radicale e intransigente. La sostanziale identità con la costituzione dell’anno III non vuol dire che il pensiero costituzionale italiano avesse in quello scorcio del Settecento uno scarso spessore e che i costituenti “giacobini” aderissero pedissequamente ai dettati francesi, e questo vale anche per le costituzioni più propriamente napoleoniche, post-“Brumaio” (1799). “Una attenta lettura degli atti delle Assemblee italiane che discussero le costituzioni del periodo 1796-1805 ci conferma il preciso contributo italiano a queste costituzioni, contributo che molte volte non si tradusse nella pratica legislativa in quanto non secondava i fini della politica napoleonica. I congressi di Reggio e di Modena, che fondarono la Repubblica Cispadana e ne discussero la costituzione, ci danno prova di discussioni ampie ed informate, del diverso atteggiarsi di due opposti partiti, quello giacobino che intendeva realizzare una costituzione ispirata ai principi rivoluzionari più radicali e quello dei moderati, comprendente aristocrazia e alta borghesia, che aveva come scopo un rinnovamento degli antichi ordini aristocratico-comunali e che più si avvicinava alla politica monocratica del Generale Bonaparte, il quale proprio in Italia doveva sperimentare come poter inserire la sua volontà nel positivo 14 DIRITTI FONDAMENTALI E TESTI COSTITUZIONALI ordinamento costituzionale di uno Stato rinnovato nelle sue strutture sociali dall’esperienza rivoluzionaria francese”4. La struttura generale dei testi costituzionali è simile per tutt’e sette e le differenze riguardano soprattutto la terminologia e la minore o maggiore ricchezza e precisione delle enunciazioni. Questa affermazione è confortata dall’articolo 7 del I capitolo della costituzione provvisoria di Lucca del 1799, la più smilza, data la sua provvisorietà, fra le nostre costituzioni; l’articolo in questione recita testualmente: “In conformità degl’Ordini del medesimo Generale Serurier dovrà il nuovo governo osservare provisoriamente per quanto è possibile la Costituzione della Repubblica Ligure in quelle parti che riguardano il potere Legislativo, ed Esecutivo, rimanendo per ora in vigore le Leggi proprie della Repubblica di Lucca intorno al Potere, e Sistema Giudiziario”. In breve la struttura di queste costituzioni: dopo un preambolo dedicato ai diritti e doveri dell’uomo e del cittadino, vengono regolati i poteri dello Stato. Il potere legislativo era suddiviso in due camere, una delegata a presentare le proposte di legge, l’altra competente ad approvare o respingere le risoluzioni della prima; il potere esecutivo era concentrato in un organo composto di cinque membri, corrispondente al Directoire francese, mentre l’ordine giudiziario si articolava in vari gradi di giudizio e in differenti competenze, culminando nel tribunale della cassazione; esisteva inoltre una suprema corte di giustizia, competente a giudicare i membri del corpo legislativo e i direttori. L’insieme delle costituzioni giacobine rappresenta dunque un momento di grande progresso per la storia del diritto pubblico italiano; per la prima volta le idee che erano fermentate nell’Europa del Settecento trovano in Italia, sia pure per l’intermediazione di armi straniere, una concreta realizzazione in un atto legislativo, il concetto liberale del contratto fra cittadini e governanti della cosa pubblica si afferma nella coscienza giuridica e politica di quella minoranza più consapevole. Ma se grande è il significato di quelle costituzioni nel progresso civile e sociale degli Italiani, altrettanto grande è l’importanza di queste per la storia della lingua italiana e, in 4 Le Costituzioni italiane, a cura di A. Aquarone, M. d’Addio, G. Negri, Milano, 1958, Prefazione, pagg. IX-X. . DIRITTI FONDAMENTALI E TESTI COSTITUZIONALI 15 particolare, per la storia di quel linguaggio settoriale che è il linguaggio giuridico. Il Settecento è il secolo del rinnovamento culturale e spirituale dell’Europa, al quale l’Italia si associa, forte della sua tradizione e della sua storia. “Per far questo, occorreva anzitutto prender contatto con quella civiltà e quella lingua che nel Settecento avevano dilagato e tenevano l’egemonia in Europa, ritenendo d’aver raggiunto addirittura l’universalità, cioè la civiltà e la lingua francese ”5. Non è questo il luogo per illustrare l’influenza del francese sull’arricchimento del lessico della lingua italiana, ma, limitandoci soltanto a prendere in considerazione le costituzioni del periodo 17961814, ci possiamo rendere conto di come quel breve lasso di tempo sia stato un punto di svolta anche nella storia del linguaggio giuridico e amministrativo italiano. Tante sono le parole nuove derivate dal francese (alcune in effetti dall’inglese, ma sempre per il tramite di quello, ad esempio i termini della vita parlamentare, a esempio ‘comitato’, ‘commissione’, ‘mozione’ ecc.), ed entrate a far parte del nostro patrimonio lessicale; e queste parole non sono durate l’espace d’un matin, ma continuano ad arricchire l’attuale linguaggio; basterà citarne qualcuna: aggiornamento, aggiornare, circondario, coscrizione, direttorio, divisione, retroattivo, rimpiazzare, eccetera. Un altro aspetto caratteristico dello spirito che animava i nostri costituenti giacobini è la rievocazione, negli appellativi delle nuove magistrature, dell’antichità classica. Questi nobili progressisti, questi borghesi illuminati, innamorati, come i loro contemporanei di Francia, dell’antica repubblica romana e della democrazia ateniese, vollero rianimare la lontana memoria storica riportando in vita nei testi costituzionali gli antichi istituti e le antiche magistrature (‘comizi’, ‘consoli’, ‘censori’, ‘edili’, ‘pretori’, ‘questori’, ‘arconti’). Il colpo di Stato del 18 Brumaio, col quale Napoleone abbatté il Direttorio e istituì il Consolato, ebbe immediate ripercussioni sullo sviluppo costituzionale del nostro Paese. La Consulta straordinaria legislativa, nominata dal primo Console al suo ritorno a Milano, ebbe l’incarico di provvedere alla riorganizzazione costituzionale della Repubblica Cisalpina e di emanare le leggi necessarie al buon funzionamento di essa. Fra italiani e francesi non c’era identità di 5 B. Migliorini, Storia della lingua italiana, Firenze, 1960, p. 524. 16 DIRITTI FONDAMENTALI E TESTI COSTITUZIONALI proposte: gli italiani propendevano per una forma di stato costituzionale unitaria, fondata essenzialmente sul ceto dei proprietari, rispettosa delle tradizioni nazionali, capace di opporsi, per quanto possibile, alla preponderanza straniera, mentre i francesi optavano per uno stato non unitario, ma di tipo federale, debole, con a capo il fratello di Napoleone, Giuseppe. Ma, ormai, le sorti dell’Italia erano strettamente legate al volere del padrone della Francia. La consulta di Lione del 1801-1802 provocò il crollo di ogni speranza democratica e nazionale. La Cisalpina dovette rassegnarsi a essere trasformata, prima in Repubblica italiana (26 gennaio 1802) sotto la presidenza dello stesso Napoleone, vicepresidente Francesco Melzi d’Eril, poi in Regno italico (18 marzo 1805) sotto il governo del viceré Eugenio di Beauharnais. Non è qui il caso di descrivere particolareggiatamente il contenuto della costituzione repubblicana e dei nove statuti costituzionali che dettero forma al regno. Basterà ricordare che, nella Repubblica, il Presidente Napoleone accentrava in sé la maggioranza dei poteri, mentre il Regno veniva a identificarsi con la figura del Re, sempre Napoleone, e con quella dei suoi familiari. Caratteristica comune di queste esperienze costituzionali fu il rilievo dato al ceto dei proprietari come fondamento conservatore della solidità dello Stato. L’esperienza rivoluzionaria e napoleonica aveva lasciato tracce troppo profonde perché i sovrani ristabiliti sui troni dalla vittoria della coalizione potessero far finta che nulla fosse accaduto e che le cose potessero riprendere a procedere come prima del fatale 1789. “Illusorio […] si sarebbe rivelato il ritorno al completo assolutismo che aveva qualificato sul piano istituzionale l’ancien régime e assurda doveva apparire la concezione di una sia pur generica forma di governo misto che rivalutasse le oligarchie privilegiate sconfitte dalla Rivoluzione e dissolte dall’Impero”6. Si tese quindi alla realizzazione di una forma di monarchia amministrativa “…in cui l’efficienza e la funzionalità, caratterizzanti una volta il sistema napoleonico fossero garantite dalla collaborazione tecnica alla gestione del potere di elementi tratti in parte dalla nobiltà ma soprattutto dalla borghesia. Naturalmente restava fermo il principio della riserva dinastica sulla conduzione sostanziale della vita pubblica”7. Mentre non veniva 6 7 C. Ghisalberti, Storia costituzionale d’Italia 1849-1948, Bari, 1974, p. 9. C. Ghisalberti, idem, p. 9. . DIRITTI FONDAMENTALI E TESTI COSTITUZIONALI 17 meno, nella parte più avvertita della società, l’esigenza di un contratto giurato che stabilisse i diritti e i doveri reciproci fra regnanti e cittadini, alcune fra le menti intellettuali più aperte mantenevano viva l’elaborazione dei concetti liberali del costituzionalismo. Ma un altro aspetto va tenuto presente per avere un quadro completo dello sviluppo del diritto nell’epoca della Restaurazione: sull’esempio napoleonico, fu grandemente incrementato dagli Stati assolutistici il ricorso alla codificazione, naturalmente non sul terreno pubblicistico, ma su quello privatistico, penale e procedurale, codificazione, che in Italia aveva precedenti illustri risalenti ai primi decenni del XVIII secolo, ma che ora dimostrava l’esigenza di fissare in modo certo i principi della convivenza civile. Dopo la caduta di Napoleone e il Congresso di Vienna le rivolte di Napoli (1820) e di Piemonte (1821) ci dimostrano che il problema di un nuovo ordine costituzionale era sentito dalla classe più avanzata. Tanto che a Napoli fu eletto un Parlamento che discusse e approvò le modifiche da apportare alla costituzione spagnola del 1812. E più tardi la Costituzione delle Provincie unite italiane (1831) ci dimostra come sia ancora vitale l’esperienza costituzionale in Italia rinnovata dal fervore rivoluzionario di quegli anni, che avrà il suo culmine nelle costituzione del 1848. Le assemblee costituenti deliberano nei vari Stati nuove forme costituzionali, fino allo Statuto albertino, considerato il testo più liberale e divenuto poi la costituzione del nuovo Stato italiano fino all’emanazione dell’attuale Costituzione del 1947. A Roma, dopo la fuga di Pio IX, lo Statuto fondamentale del Governo temporale degli Stati della Chiesa cessò di avere vigore né fu richiamato in vita dopo la restaurazione del potere temporale avvenuta con l’aiuto dei Francesi. L’assemblea nazionale romana proclamò la repubblica nel febbraio 1849 e nello stesso mese si riuniva la nuova assemblea costituente. La Costituzione della Repubblica romana del 18498 ha dietro di sé tutta una tradizione di lotte e di esperienze costituzionali. Si erano studiate le costituzioni degli altri paesi e si erano pubblicati vari scritti, per lo più anonimi, sugli adattamenti da introdurre nelle carte 8 Mauro Ferri, Introduzione a: Paola Mariani (a cura di) I progetti e la Costituzione della Repubblica romana del 1849, Testi e index locorum, Firenze, 1999, pp. 5-12. 18 DIRITTI FONDAMENTALI E TESTI COSTITUZIONALI costituzionali d’importazione straniera, soprattutto a Napoli (1820). La propaganda unitaria mazziniana, il programma di libertà, indipendenza e unità trovavano dei precisi riferimenti nelle carte costituzionali che precedono il ’48. Che la Costituzione non dovesse essere elargita per atto sovrano, ma conquista del popolo e quindi espressione dei suoi ideali e delle sue esigenze di rinnovamento, si manifestò nelle richieste di un’Assemblea costituente per tutta l’Italia, da convocarsi a Roma, fatte nel Parlamento romano nel ’48 e nelle leggi per l’Assemblea costituente che vennero approvate dal governo provvisorio toscano per iniziativa del Montanelli. Le varie tendenze ideologiche si precisavano proprio con il configurarle in un ordinamento costituzionale. La Costituzione dimostra anche nella tecnica legislativa di essere frutto di tutto ciò. La Costituzione approvata pubblicamente in Campidoglio fu certamente - come afferma il Candeloro9: “soprattutto per i principi fondamentali e per gli articoli sui diritti e doveri la più avanzata in senso democratico di tutte le costituzioni italiane del Risorgimento”. Il testo costituzionale risultò pertanto di VIII paragrafi di principi fondamentali e di 69 articoli raggruppati in otto titoli e in disposizioni transitorie comprendenti gli articoli dal 65 al 69. È quindi una costituzione breve, di principi e di norme di carattere generale formulati per lo più con grande semplicità e chiarezza: una costituzione, salvo il grosso neo del voto pubblico, in gran parte valida per il secolo successivo. In meno di un secolo abbiamo visto i fermenti illuministici trasformarsi dai primi tentativi di dare un insieme di norme liberali al piccolo stato di Corsica alle prime esperienze costituzionali e alla formazione di vere e proprie carte costituzionali, che come tecnica legislativa e come idea di stato moderno non hanno niente da invidiare alle attuali. Come abbiamo accennato la parte delle costituzioni che illustra maggiormente l’argomento che a noi interessa è il preambolo o il primo titolo “Dei diritti e dei doveri” a seconda di come il testo è stato composto. Non bisogna certo tralasciare la lettura degli altri articoli, perché il riconoscimento dei diritti può trovarsi in qualsiasi altra parte 9 Candeloro, Storia dell'Italia moderna, Milano, III, pp. 456-58. . DIRITTI FONDAMENTALI E TESTI COSTITUZIONALI 19 dell’articolato, anche se la divisione in schemi sembra già in queste prime forme costituzionali ben definito. Conducendo una sommaria indagine attraverso la consultazione del corpus costituzionale, che ognuno potrà approfondire interrogando il CD, limitatamente ad alcuni termini (costituzione, diritti/o, libertà, uguaglianza, cittadini/o, fondamentali/e), constatiamo quasi un’involuzione dalle prime alle ultime costituzioni: sembra che le prime concedano più diritti rispetto alle successive, almeno dal punto di vista lessicale; naturalmente è da vedere se effettivamente veniva messo in atto ciò che veniva promesso a parole. Esaminate superficialmente le prime costituzioni sembrano uguali l’una all’altra, salvo quella napoletana, che presenta un’impostazione autonoma in quanto dovuta all’esperienza giuridica e politica di Mario Pagano, ma non poté mai essere applicata. Comunque l’Italia aveva una propria esperienza di pensiero politicogiuridico in senso riformistico che consentì di accogliere le nuove posizioni nate dalla Rivoluzione francese con una chiara coscienza dei propri interessi e dei propri ideali, per lo meno nelle classi politicamente più attive. Questo si rileva più dalla lettura degli atti delle Assemblee italiane che discussero le costituzioni del periodo 1796-1805, che dal testo costituzionale che doveva in ultima analisi assecondare i fini della politica francese e napoleonica. Dopo la caduta di Napoleone e il Congresso di Vienna le rivolte di Napoli (1820) e di Piemonte (1821) ci dimostrano che il problema di un nuovo ordine costituzionale era sentito almeno da una certa classe. Tanto che a Napoli fu eletto un Parlamento, che discusse e approvò le modifiche da apportare alla costituzione spagnola del 1812. E più tardi la Costituzione delle Provincie unite italiane (1831) ci dimostra come sia ancora vitale l’esperienza costituzionale in Italia rinnovata dal fervore rivoluzionario di quegli anni, che avrà il suo culmine nelle costituzione del 1848. Le assemblee costituenti deliberano nei vari Stati nuove forme costituzionali, fino allo Statuto albertino considerato la nuova costituzione del nuovo Stato italiano. Sebbene nelle ‘giacobine’ e nelle napoleoniche ci sia stata sempre dietro l’influenza francese, certo è che la classe italiana che le redigeva infonde a quei testi una valenza più liberale. Si nota sia la consapevolezza che i cittadini tutti hanno dei diritti e non solo dei 20 DIRITTI FONDAMENTALI E TESTI COSTITUZIONALI doveri sia l’idea, ormai diffusa, della necessità di leggi nuove, che stabiliscano quali debbano essere i principi, a cui tutta la legislazione si deve attenere per regolare compiutamente i diversi rami del diritto secondo criteri coerenti che diano la certezza del diritto stesso. A questa sentita necessità proprio la fine del sec. XVIII e il sec. XIX dettero una risposta, che sembrò e sembra ancora definitiva colle costituzioni e coi codici. La stessa parola “costituzione” prende solo alla fine del Settecento il significato di “legge fondamentale” dello stato. Infatti, sebbene il termine sia stato precedentemente usato, normalmente sempre nella forma plurale, riferito a congregazioni religiose e a confraternite o, come nel caso delle Leggi e Costituzioni del 1723 in Piemonte e del Codice delle leggi e costituzioni (1771) nel Ducato di Modena, il significato è quello di raccolta dei provvedimenti emanati dalle rispettive maestà e non di costituzione in senso moderno. Il singolare, quando è usato, vale per una legge o disposizione singola. Fa eccezione nel 1782, il progetto di costituzione predisposto per il Granducato di Toscana da Pietro Leopoldo di Lorena insieme con Francesco Gianni: infatti, pur non portando un vero titolo, lo stesso testo viene identificato come “la presente costituzione, o legge fondamentale”. Nasce solo allora l’idea d’una legge fondamentale che, con questo nome o con un altro qualsiasi, dichiarasse i principi essenziali dell’organizzazione d’uno stato, gli essenziali diritti e doveri dei cittadini. È forse anche per questo che si pone particolare attenzione nel dare le regole per tutti i cittadini e per lo Stato di cui gli stessi cittadini sono parte attiva e non solo soggetti passivi delle regole emanate da Sua Maestà. Purtroppo, dato il periodo storico a cavallo tra il Settecento e l’Ottocento, molte costituzioni rimasero a livello di progetto o ebbero brevissimo vigore. Non a caso il maggior numero di frequenze delle nostre parole lo troviamo proprio nella Costituzione napoletana del 1799 mai entrata in vigore, ma, come abbiamo detto, frutto del pensiero e del lavoro del grande giurista Mario Pagano. Interessanti sono le Costituzioni di Napoli del 1815 e del regno delle Due Sicilie del 1820, che rivedendo e modificando la Costituzione spagnola di Cadice del 1812, ci sembrano più attente e più concessive nella dichiarazione dei diritti. Ad esempio la Costituzione del Regno di Napoli (1815) all’art. 13 recita “Tutti i . DIRITTI FONDAMENTALI E TESTI COSTITUZIONALI 21 Napoletani senza alcuna eccezione, sono ugualmente soggetti alle leggi, che regolano i loro diritti, ed i loro doveri” e all’art. 14 “Niuna distinzione può farsi, né privilegio alcuno accordarsi nella distribuzione de’ pubblici impieghi. La libertà individuale, ed il dritto di proprietà sono ugualmente garantiti a ciascuno dalla Costituzione” e ancora all’art. 183 “ogni cittadino ha dritto di fare imprimere e pubblicare le sue opinioni”; e la Costituzione del Regno delle Due Sicilie (1820) all’art. 4: “La nazione è nell’obbligo di conservare e proteggere con leggi savie e giuste la libertà civile la proprietà e gli altri legittimi dritti di tutti gl’individui che la compongono”. Nelle costituzioni del 1848, invece, l’uso dei termini da noi ricercati si fa più limitato e stringato. Forse questo è proprio dovuto al fatto che queste, pur frutto delle lotte del Risorgimento, sono comunque concesse dal Re o dal Papa o comunque da regnanti intimoriti dalle lotte dei patrioti, ma anche consapevoli di non poter cedere troppo per non perdere il loro potere. Quella, in realtà, che si discosta di più e che è definita come la costituzione più democratica dell’Ottocento è la Costituzione della repubblica romana (1749), scritta e discussa animatamente in un’assemblea costituente e approvata dal popolo. In nessuna delle nostre costituzioni potremo trovare il termine ‘ambiente’ e tantomeno ‘diritto all’ambiente’, infatti nell’accezione di “insieme delle condizioni biologiche e fisico-chimiche in cui può vivere un organismo” è concetto recente, che si è elevato a diritto fondamentale solo con l’era tecnologica come diritto indissolubilmente legato al diritto alla vita, che in esso si deve svolgere. Anche nelle costituzioni vigenti difficilmente si trova esplicitamente nominato. La nostra costituzione (1947) fa riferimento all’art. 9 c.2: “Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione” e all’art. 117 elenca gran parte degli elementi che compongono l’ambiente, delegando alle regioni l’emanazione di norme legislative per “… Musei e biblioteche di enti locali; Urbanistica; Turismo…; Tramvie e linee automobilistiche…; viabilità, acquedotti …; Navigazione e porti lacuali; Acque minerali e termali; Cave e torbiere; Caccia; Pesca nelle acque interne; Agricoltura e foreste”. Il fatto che non ci sia niente nelle costituzioni non vuol dire che l’argomento sia stato del tutto ignorato in leggi particolari (divieti 22 DIRITTI FONDAMENTALI E TESTI COSTITUZIONALI di caccia e pesca con istituzione di bandite, disboscamenti, bonifiche e simili), ma quel che è certo è che il discorso veniva fatto non per rendere migliore la condizione di vita dei singoli o per proteggere la natura, bensì in funzione dell’interesse dello Stato e di chi lo governava. È naturale ora chiedersi, ma forse è anche chiaro, il perché partire così da lontano per trattare del diritto alla vita e del diritto all’ambiente. Non saremmo arrivati all’attuale consapevolezza dell’importanza e della necessità di dare i legali fondamenti di questi due diritti così interconnessi se nei due secoli precedenti al nostro non si fosse avuta l’idea di dover lottare, ma in alcuni Paesi tale lotta ancora continua, per sancire con una legge, che deve avere valore superiore a tutte le altre leggi, quelli che sono i diritti fondamentali di tutti gli uomini. La storia ci insegna che nulla nasce all’improvviso e che tutto viene conquistato, tramandato e mutato nel corso dei secoli. 23 Diritti fondamentali nelle costituzioni ispanoamericane Antonio Cammelli 1. Il costituzionalismo spagnolo e ispanoamericano Fra i testi costituzionali di lingua spagnola che formano la base dei dati dai quali sono stati estratti i lemmi più significativi attestanti il diritto alla vita e diritto all’ambiente, meritano particolare attenzione la costituzione spagnola del 1978, quella della Repubblica del Paraguay del 1992 e la costituzione bolivariana della Repubblica del Venezuela, la più recente, perché promulgata il 20 dicembre del 1999. Tale scelta è stata motivata dal fatto che il costituzionalismo spagnolo ha costituito, per i forti legami linguistici, il punto di riferimento anche del costituzionalismo ispanoamericano. Come punto di partenza possiamo dire che i testi spagnoli a partire dal secolo XIX sono stati influenzati dal costituzionalismo francese ed anche da quello inglese. Se prendiamo in esame, pur sommariamente, il secolo XIX, possiamo vedere come lo Stato liberale spagnolo si fondò su due testi costituzionali, chiaramente conservatori, di notevole durata che sono quelli del 1845 e del 1876. Di fronte a questi si nota la breve durata di altri testi considerati più liberali che sono quelli del 1812 e del 1837, quello del 1869, la costituzione tentata del 1859 e due progetti Repubblicani del 1873 e del 1931. Per questi motivi possiamo affermare che il centralismo autoritario fu uno degli assi portanti dello Stato conservatore che si tradusse in un rafforzamento del potere esecutivo a detrimento della rappresentatività del sistema costituzionale. Va detto altresì che il sistema di libertà e diritti disegnato allora dal costituzionalismo spagnolo fu mediato da forze extracostituzionali. Solo nel 1869 quella costituzione accoglierà una ampia dichiarazione dei diritti, mentre quella già citata del 1845 delegava a successive leggi organiche il necessario complemento dell’affermazione dei diritti. Molti diritti fondamentali furono rimessi a leggi organiche che i diversi governi poterono applicare in forma anche restrittiva non solo in relazione al loro interesse ma anche perché tali diritti venivano riconosciuti fuori dal testo costituzionale. 24 DIRITTI FONDAMENTALI NELLE COSTITUZIONI ISPANOAMERICANE L’esercito, poi, sul finire del secolo XIX e principio del XX intervenne spesso con conseguenti sospensioni dei diritti costituzionali. Solo con la II Repubblica la concezione dei diritti si ampliò in direzione della società e dell’individuo, con la parità dei sessi, l’uguaglianza dei figli indipendentemente dal fatto di essere legittimi, oltre ad una ampia dichiarazione dei diritti riguardanti la libertà di espressione, di riunione, di associazione, suffragio universale, inglobando norme significative del diritto internazionale. Nelle costituzioni menzionate finora che furono, come detto, la cornice dello stato liberale, il potere era racchiuso essenzialmente nelle mani del re, un enorme potere anche della funzione di governo che di fatto subordinò alla corona il potere del parlamento. Giova ricordare che a marcare questa subalternità del parlamento nei confronti del sovrano vi era la composizione del Senato, di nomina regia, che propiziò l’ingerenza della corte nel processo legislativo. La costituzione Repubblicana del 1931 cercò di cambiare questa dinamica reale ma la guerra civile e la successiva vittoria franchista rimanderanno al 1978 il ristabilimento di un vero processo costituzionale. 2. La costituzione spagnola del 1978 Approvata dal parlamento spagnolo in seduta plenaria nell’ottobre del 1978, ratificata con referendum popolare nel dicembre dello stesso anno e dopo venti giorni promulgata dal re Juan Carlos, la costituzione spagnola vigente ha cercato di sanare i problemi aperti soprattutto per quanto concerne lo stato delle autonomie regionali, il ruolo della monarchia, quello della Chiesa. Si tratta di un testo aperto, uno dei più recenti rispetto alle costituzione della comunità europea e pertanto innovativo e capace di dare risposte a problemi nuovi come ad esempio quello della cittadinanza europea. Il testo costituzionale è stato emendato nel 1992 nell’articolo 13, c.2 stabilendo nuove norme concernenti il diritto al suffragio passivo per i cittadini della comunità europea residenti in Spagna. Fra gli aspetti innovativi del testo segnaliamo quelli inerenti l’organizzazione dello Stato e i diritti dei cittadini che vengono puntualmente enumerati non citati con il semplice riferimento a trattati internazionali. Sul terreno economico pur definendo la Spagna una economia sociale di mercato, ci sono una serie di articoli che parlano della . IL CORPUS ELETTRONICO DELLE COSTITUZIONI ISPANOAMERICANE 25 possibilità per i lavoratori di accedere alla proprietà dei mezzi di produzione, della subordinazione della ricchezza all’interesse generale, un riferimento quest’ultimo che troviamo anche nella quasi coeva costituzione portoghese. Meritevoli di attenzione sono gli articoli del titolo IX laddove i poteri pubblici devono garantire l’uguaglianza dei diritti per tutti gli spagnoli. Altro punto nodale che il testo costituzionale cerca di regolamentare al più alto livello possibile riguarda l’organizzazione dello Stato stretto tra un centralismo e le spinte indipendentistiche che sono forti in alcune regioni, specialmente nei Paesi Baschi. Il testo parla di unità della nazione spagnola, con il concetto di patria comune, riconoscendo il diritto all’autonomia per alcune nacionalidades e regioni e la solidarietà tra queste ed il potere centrale. Molti parlano, a questo proposito di testo aperto ed alcuni costituzionalisti, per quanto concerne le principali spinte autonomistiche, quali quella catalana e quella basca, parlano di testo provvisorio che pur affermando un principio inoppugnabile necessiterà di ulteriori interventi. Ai fini della nostra indagine e pur facendo riferimento a tutto il testo sono stati attentamente valutati le parti specifiche che il testo costituzionale spagnolo vigente riserva alla definizioni dei diritti fondamentali, in particolare quelli inerenti il diritto alla vita e all’ambiente. Ed in particolare gli artt. 10, 15, 45 che di seguito riportiamo. Título I De los derechos y deberes fundamentales Artículo 10 1. La dignidad de la persona, los derechos inviolables que le son inherentes, el libre desarrollo de la personalidad, el respeto a la ley y a los derechos de los demás son fundamento del orden político y de la paz social. 2. Las normas relativas a los derechos fundamentales y a las libertades que la Constitución reconoce se interpretaran de conformidad con la Declaración Universal de Derechos Humanos y los tratados y acuerdos internacionales sobre las mismas materias ratificados por España. Artículo 15 Todos tienen derecho a la vida y a la integridad física y moral, sin que, en ningún caso, puedan ser sometidos a tortura ni a penas o tratos inhumanos o degradantes. Queda abolida la pena de muerte, salvo lo que puedan disponer las leyes penales militares para tiempos de guerra. 26 DIRITTI FONDAMENTALI NELLE COSTITUZIONI ISPANOAMERICANE Artículo 45 1. Todos tienen el derecho a disfrutar de un medio ambiente adecuado para el desarrollo de la persona, así como el deber de conservarlo. 2. Los poderes públicos velarán por la utilización racional de todos los recursos naturales, con el fin de proteger y mejorar la calidad de la vida y defender y restaurar el medio ambiente, apoyándose en la indispensable solidaridad colectiva. 3. Para quienes violen lo dispuesto en el apartado anterior, en los términos que la ley fije se establecerán sanciones penales o, en su caso, administrativas, así como la obligación de reparar el daño causado. 3. Il costituzionalismo ispanoamericano Il costituzionalismo ispanoamericano si è sviluppato seguendo gli influssi sia di quello spagnolo, a partire dalla costituzione di Cadice, sia di quello nordamericano con ritmi evolutivi diversi data la complessità dell’area, la gamma di popoli e nazioni. Nel secolo XIX le costituzioni latinoamericane risultano influenzate da precise oligarchie economiche emerse dal processo di emancipazione coloniale. Solo nei primi decenni del XX secolo le costituzioni latinoamericane hanno affinato e precisato moderne definizioni dei diritti fondamentali quali il suffragio universale e l’organizzazione dei grandi partiti politici come strumenti di democrazia e di governo. Le preoccupazioni sociali comuni a tutta l’area sono presenti nei documenti costituzionali anche se lo sviluppo economico di molti paesi del continente latinoamericano non è stato accompagnato da correzioni significative nel campo della disuguaglianza sociale. L’idea di una riequilibrio della ricchezza spesso è stato bloccato da colpi di stato e da conseguenti dittature che hanno impedito ogni cambiamento sociale, facendo rimarcare, molto spesso, il divario tra i diritti riconosciuti e quelli effettivamente esercitati. Nel mondo latinoamericano la costituzione è intimamente legata al concetto di indipendenza in quanto la proclamazione dell’indipendenza era il passo necessario per dotarsi di una costituzione, oppure la costituzione stessa era lo strumento utilizzato per proclamare l’indipendenza. La forma di governo generalmente approvata è stata quella Repubblicana anche se questo aspetto ha incontrato spesso difficoltà operative e di legittimità. In società fortemente caratterizzate dalla disuguaglianza la legittimità spesso si è dovuta appoggiare sul potere . IL CORPUS ELETTRONICO DELLE COSTITUZIONI ISPANOAMERICANE 27 militare ed in questi casi formalmente il sistema ha mantenuto la forma Repubblicana ma di fatto finiva per identificarsi in quello che veniva chiamato caudillismo che secondo molti costituzionalisti era modellato sull’esempio napoleonico. Il tratto caratteristico del costituzionalismo ispanoamericano risulta quindi quello di sottolineare il predominio di un potere esecutivo presidenziale anche quando veniva riconosciuta, a volte addirittura esaltata, la sovranità popolare. Questo particolare presidenzialismo erodeva potere ai parlamenti che erano limitati nelle loro funzioni oppure si connotavano, essenzialmente, come espressione di rappresentanza popolare fortemente squilibrata a vantaggio di determinate classi sociali. Negli ultimi decenni i testi costituzionali ispanoamericani hanno fatto registrare, almeno nei loro articolati, un deciso passo avanti nel campo dell’affermazione, spesso puntuale e precisa, dei diritti fondamentali della persona. Tra i testi meritano particolare attenzione la costituzione della Repubblica del Paraguay che è vigente dal 20 giugno 1992 e la recentissima costituzione bolivariana della Repubblica del Venezuela che è stato promulgata solennemente nel dicembre del 1999. 4. I diritti fondamentali nelle costituzioni di Paraguay e Venezuela La prima costituzione liberale del Paraguay fu approvata nel 1870 e restò in vigore fino al 1940 (se si esclude una breve parentesi tra il 1936 e 1937). Un nuovo testo fu promulgato nel 1940 e restò in vigore fino al 1967 anche se la nuova costituzione era assai simile a quella precedente. Finita, negli anni ’90 l’epoca lunghissima del potere di Alfredo Stroessner, nel 1991 fu dato l’avvio a un nuovo periodo costituente inteso come momento di rinascita democratica che si concluse con la promulgazione dell’attuale costituzione il 20 di giugno del 1992. La costituzione paraguayana si colloca nell’ambito dei moderni testi costituzionali liberali e dedica precise parti alla dichiarazione dei diritti fondamentali, questo lo troviamo nella Parte I specificatamente dedicata ai principi fondamentali, ai diritti ed alle garanzie e, per quanto riguarda il diritto alla vita e all’ambiente, il Titolo II con gli articoli che vanno dal 4 al 8. 28 DIRITTI FONDAMENTALI NELLE COSTITUZIONI ISPANOAMERICANE Il testo si presenta articolato, assai preciso e recepisce la matura consapevolezza che è collegata a diritti fondamentali quali quello alla vita e all’ambiente. In questo quadro meritano attenzione i termini come qualità della vita che si lega strettamente anche alla protezione e conservazione di un sano ambiente vitale. Come si può notare, di seguito, il testo costituzionale della Repubblica del Paraguay dedica parti precise alla definizione del diritto alla vita e di quello all’ambiente con un lessico e una terminologia che riflettono le più avanzate e mature definizioni acquisite sul tema anche grazie all’incessante apporto della ricerca scientifica. TÍTULO II. DE LOS DERECHOS, DE LOS DEBERES Y DE LAS GARANTÍAS CAPÍTULO I. DE LA VIDA Y DEL AMBIENTE SECCIÓN I. DE LA VIDA Artículo 4 - DEL DERECHO A LA VIDA El derecho a la vida es inherente a la persona humana. Se garantiza su protección, en general, desde la concepción. Queda abolida la pena de muerte. Toda persona será protegida por el Estado en su integridad física y psíquica, así como en su honor y en su reputación. La ley reglamentará la liberta de las personas para disponer de su propio cuerpo, sólo con fines científicos o médicos. Artículo 5 - DE LA TORTURA Y DE OTROS DELITOS Nadie será sometido a torturas ni a penas o tratos crueles, inhumanos o degradantes. El genocidio y la tortura, así como la desaparición forzosa de personas, el secuestro y el homicidio por razones políticas son imprescriptibles. Artículo 6 - DE LA CALIDAD DE VIDA La calidad de vida será promovida por el Estado mediante planes y políticas que reconozcan factores condicionantes, tales como la extrema pobreza y los impedimentos de la discapacidad o de la edad. El Estado también fomentará la investigación sobre los factores de población y sus vínculos con el desarrollo económico social, con la preservación del ambiente y con la calidad de vida de los habitantes. SECCIÓN II. DEL AMBIENTE Artículo 7 - DEL DERECHO A UN AMBIENTE SALUDABLE . IL CORPUS ELETTRONICO DELLE COSTITUZIONI ISPANOAMERICANE 29 Toda persona tiene derecho a habitar en un ambiente saludable y ecológicamente equilibrado. Constituyen objetivos prioritarios de interés social la preservación, la conservación, la recomposición y el mejoramiento del ambiente, así como su conciliación con el desarrollo humano integral. Estos propósitos orientarán la legislación y la política gubernamental pertinente. Artículo 8 - DE LA PROTECCIÓN AMBIENTAL Las actividades susceptibles de producir alteración ambiental serán reguladas por la ley. Asimismo, ésta podrá restringir o prohibir aquellas que califique peligrosas. Se prohibe la fabricación, el montaje, la importación, la comercialización, la posesión o el uso de armas nucleares, químicas y biológicas, así como la introducción al país de residuos tóxicos. La ley podrá extender ésta prohibición a otros elementos peligrosos; asimismo, regulará el tráfico de recursos genéticos y de su tecnología, precautelando los intereses nacionales. El delito ecológico será definido y sancionado por la ley. Todo daño al ambiente importará la obligación de recomponer e indemnizar. 5. La costituzione bolivariana del Venezuela: Il testo più recente Il testo della costituzione bolivariana della Repubblica del Venezuela merita attenta considerazione perché nel suo lungo articolato racchiude un “sapere” costituzionale con valori e principi universali che è quasi impossibile recepire in un testo unico. Sicuramente la maturità e l’altezza dei principi enunciati si devono anche alla giovinezza del testo promulgato solennemente il 20 dicembre del 1999 dopoché il popolo venezuelano lo aveva approvato con un referendum il 15 dicembre dello stesso anno. Non è questa la sede per un esame approfondito del testo, tuttavia lo stesso preambolo introduce un lessico innovativo, aperto e dettagliato quando prefigura una società democrática, partecipativa, y protagónica, multiétnica y pluricultural come componente dinamica inserita in uno stato de justicia, federal y descentralizado, que consolide los valores de la libertad, la independencia, la paz, la solidaridad, el bien común, la integridad territorial, la convivencia y el imperio de la ley para esta y las futuras generaciones, asegure el derecho a la vida, al trabajo, a la cultura, a la educación, a la justicia social y a la igualdad sin discriminaciones ni subordinación alguna. La lunga citazione ci è parsa significativa per documentare la ricchezza del lessico impiegato, parole che potremo definire di ampio 30 DIRITTI FONDAMENTALI NELLE COSTITUZIONI ISPANOAMERICANE valore semantico e tali da meritare spazio e considerazione nella lettura del testo dove queste parole-concetto (una sorta di parole chiave) verranno sviluppate, articolate sempre in un quadro di ampio respiro quanto di attenta valutazione per un esame computazionale del testo che non può partire che da una sua puntuale e precisa esplorazione. Nello stesso Preambolo, in un crescendo peraltro molto rigoroso, si tratteggiano i rapporti tra la nazione venezuelana e gli altri paesi laddove si auspica che la nazione promueva la cooperación pacífica entre las naciones e impulse y consolide la integración latinoamericana de acuerdo con el principio de no intervención y autideterminación de los pueblos, la garantía universal e indivisible de los derechos humanos, la democratizacíon de la sociedad internacional, el desarme nuclear, el equilibrio ecológico y los bienes jurídicos ambientales como patrimonio común e irrenunciable de la humanidad. Come si può notare il lessico si presenta assai articolato quanto preciso, spaziando dal diritto all’ambiente a quello dei diritti umani fondamentali condivisi e precisati in una quadro ideale di democrazia matura e consapevole. Fin da questi primi saggi si rafforza l’esigenza di poter disporre di un sistema automatico di interrogazione del testo che a partire da una scelta di lessico significativo, che possiamo definire come termini fondamentali (definiti in linguaggio tecnico Top terms), possa costituire una base sicura per il recupero del contesto (essenziale in questo caso data la lunghezza e la complessità dei testi costituzionali) nonché avviare, in una seconda fase una interrogazione o meglio una navigazione tra i termini significativi del testo una volta che questi saranno opportunamente collegati in modo da formare un reticolo concettuale preciso e coerente. Un tempo, per questi scopi, si approntavano thesauri, ossia strumenti documentali e concettuali. Il loro scopo principale era quello di favorire la ricerca su testo, cercando di costituire un indice ragionato ed articolato dei termini significativi ma che, rispetto a questo, fosse in grado di fornire i livelli di gerarchia semantica, di vicinanza, di opposizione e via dicendo. Mentre l’indice ragionato opera su di un solo livello, un thesarus strutturato istruisce livelli diversi e fornisce una mappa concettuale cercando di fornire, nei casi migliori, un quadro strutturato dei concetti e degli istituti giuridici presenti in un testo costituzionale moderno ed innovativo come quello . IL CORPUS ELETTRONICO DELLE COSTITUZIONI ISPANOAMERICANE 31 venezuelano e in tutti i testi che sono stati promulgati a partire dagli anni ‘90. In questa prima fase è opportuno solo accennare anche alla ricchezza del lessico impiegato nel lungo testo costituzionale, la minuziosa trattazione di temi importanti, la precisa versione al femminile dei termini impiegati che rappresenta una novità anche per quel che concerne il lessico costituzionale europeo. Nel materiale in nostro possesso oltre ai testi ufficiali abbiamo potuto consultare anche un pregevole lavoro di indicizzazione svolto dalla Società bolivariana del Venezuela Tale lavoro, a partire da termini significativi, fornisce la contestualizzazione ed avvia una ricostruzione logica dei contesti ordinandoli logicamente e cercando di rendere esaustivo il significato del concetto di base al fine di evitare un faticoso lavoro di recupero manuale all’interno di un testo ampio e ricco che si compone di 350 articoli, oltre a preamboli, disposizioni transitorie ecc. In questa sede cercheremo di indicare, pur sommariamente, alcune tappe significate utili per l’esplorazione del testo costituzionale ed eventuali studi a carattere sia lessicale che logico-giuridico. 6. Lessico costituzionale:dal testo alla base di conoscenza. Prima di indicare qualunque operazione fattibile per un testo (o per più testi) occorre partire, in ambito documentario, da una precisa quanto irrinunciabile premessa e cioè qualunque lavoro computazionale su testi non può che partire da una base di conoscenza. Pertanto anche la costituzione dovrà essere considerata e strutturata come base di conoscenza in modo tale che possa essere recuperata e valutata in tutte quelle accezioni grammaticali, formali e logiche che sottendono un testo scritto. Ciò soprattutto è necessario quando si esamina un testo giuridico (specialmente costituzionale) che ha la sua destinazione logica e naturale nella comunità dei cittadini che da questo testo saranno regolati e disciplinati. Ogni costituzione è da considerarsi una base di dati e con una base di dati occorre predisporre un sistema di interrogazione che permetta il suo più completo utilizzo. Questo punto di partenza imprescindibile viene oggi offerto agli studiosi con l’aggiunta di alcune considerazioni programmatiche che possono suggerire percorsi diversi per lo sviluppo del progetto in questione avendo a disposizione una base di dati e un sistema di interrogazione preciso e puntuale nell’esecuzione. 32 DIRITTI FONDAMENTALI NELLE COSTITUZIONI ISPANOAMERICANE Questa è la funzione del DBT (Data base testuale) sviluppato da Eugenio Picchi a Pisa presso l’Istituto di Linguistica Computazionale del CNR, che, in questa fase della ricerca, è stato scelto come sistema di ricerca sull’intero corpus presentato. Questo sistema può funzionare con una consultazione a parola semplice o multipla esplorando un testo o più testi come le costituzioni e, allo stesso tempo, oltre a fornire tutte le occorrenze, è in grado. a partire da una radice semantica, di fornire una indicizzazione completa e raffinata, sicuramente più completa e pertinente di quella che può essere svolta non solo manualmente ma con strumenti di information retrieval di più basso profilo. Quindi lo scopo primario che si propone questo progetto è quello di affidare allo studioso un testo corredato da un sistema di interrogazione efficiente quanto duttile per poter procedere, eventualmente, a studi di carattere logico.computazionale sul testo, a raffronti con altri testi, alla stesura di strumenti logico-linguistici ulteriori (schemi di classificazione, lemmari, thesauri) per avviare uno studio sul lessico e, nel caso specifico, verificare oggettivamente quanto della tradizione romana è presente nei testi costituzionali che si rifanno esplicitamente a tale radice comune. 7. Lessico costituzionale: progetti di studio Dopo aver sottolineato l’importanza di avere un buon strumento di interrogazione che resta fondamentale per qualunque ulteriore studio che si intenda avviare su questo corpus, in queste brevi considerazioni finali ipotizziamo alcuni lavori che potrebbero essere condotti sul testo in questione, studi essenzialmente linguistici idonei a sviluppare e a studiare il lessico del testo. Per facilitare e indirizzare la ricerca in un insieme abbastanza vasto di dati, ora disponibili in una moderna banca di dati, si potrebbe ipotizzare la costruzione di un indice ragionato del testo suddetto da realizzare in modo semiautomatico, infatti nessun programma è in grado d'individuare e selezionare le varie accezioni di un vocabolo. Si tratta di costruire un dizionario della lingua delle costituzioni da distribuire (eventualmente) in rete per una sua maggiore diffusione tra gli studiosi interessati, creando uno strumento in grado d’individuare i collegamenti semantici e concettuali tra i lemmi testuali e, data la massa imponente di occorrenze significative, di avviare lo studio di un determinato vocabolo giuridico corredandolo di strumenti storici e di raffronti con altri contesti. Infine questa fase potrebbe essere . IL CORPUS ELETTRONICO DELLE COSTITUZIONI ISPANOAMERICANE 33 completata con la realizzazione di uno strumento informatico capace d’interagire con gli studiosi-utenti, che potranno trasferire nell’Indice, incrementandolo, i risultati dei loro studi. In tal modo l’indice lessicale si avvale del contributo degli studiosi ed ogni singola parola significativa può avere approfondimenti, sviluppi più ampi di quelli di prima stesura. Questo Indice, che potrebbe essere la prima tappa per un più ambizioso Vocabolario del lessico costituzionale neolatino, potrebbe essere considerato come un indice di parole, accompagnato da un indice delle fonti, presentato in un rapido schema: distinzione dei significati, se la parola ha più accezioni; statistica del numero di esempi per ogni singola accezione; elenco, per ogni parola, delle locuzioni fisse o espressioni notevoli sia nell'uso antico che moderno. Infine ogni voce potrà essere corredata da un raffronto con i maggiori vocabolari della lingua, da cui si potrebbero notare parole fin qui sconosciute, significati in contrasto con quelli comunemente accolti, datazioni più remote di quanto finora non si creda, usi antichi mal conciliabili con etimologie accettate dai più. Si potrebbe ipotizzare ancora, oltre la fase di indicizzazione, la creazione di un thesaurus della lingua costituzionale, cioè l’insieme strutturato di parole significative che vengono messe in relazione tra di loro secondo i consueti parametri semantici (gerarchia semantica, sinonimia, antonimia) o di altra funzione (termini multipli, termini in relazione). Rispetto ad un indice ragionato che svolge la sua funzione strettamente vincolato al testo (o ai testi) cui si riferisce, un thesaurus, nella consolidata accezione documentaria, non solo può essere utilizzato come supporto ulteriore per la fase di esplorazione o di recupero d’informazione dal testo ma potrebbe essere visto come strumento a sé, cioè con una sua autonomia scientifica in quanto capace esso stesso di essere esplorato (si suole chiamare questa fase navigazione) a partire da un lemma (detto descrittore) che si espande ad altri termini singoli o multipli (sintagmi) correlati con il descrittore di partenza scelti dal documentalista come i termini significativi, cioè maggiormente rappresentativi del testo di riferimento. Usando la terminologia corrente sono chiamati termini fondamentali (in inglese top terms). Ovviamente ogni altro lemma, anche non di partenza, può essere considerato lemma fondamentale perché anche da questo termine desunto dalla espansione del termine fondamentale è comunque possibile avviare una nuova catena di espansione. Un tale 34 DIRITTI FONDAMENTALI NELLE COSTITUZIONI ISPANOAMERICANE strumento permette una lettura ed una interpretazione del testo che potremo definire logico-concettuale. In questa prima fase del Progetto viene presentato un prototipo di thesaurus che si avvale, come base documentaria della Costituzione spagnola del 1978 considerandola un modello per i paesi americani di lingua spagnola e della costituzione della Repubblica del Paraguay che risale al 1992 e, analogamente a quanto successo in Spagna, segna il ritorno di questo Paese alle libertà costituzionali dopo un lungo periodo di dittatura. Nel corpus di questo thesaurus sperimentale sono stati introdotti lemmi (descrittori) desunti dalla banca dati del nostro istituto sul tema ambientale denominata BiGA (Bibliografia Giuridica sull’Ambiente). In questa sede ci pare opportuno non andare oltre nella prefigurazione delle prospettive operative di un progetto di studio del lessico costituzionale che peraltro, potrebbe presentare sviluppi interessanti anche partendo dalle elaborazioni e prospettive identificate in questa prima fase progettuale. Il materiale raccolto è articolato, sufficientemente ampio, idoneo, cioè, ad essere utilizzato per auspicabili quanto interessanti sviluppi operativi che confermano, anche con l’ausilio delle moderne tecniche linguistiche computazionali, come il costituzionalismo di lingua neolatina sia profondamente permeato dalla tradizione romana e di ciò ne è testimone prezioso e significativo il notevole materiale lessicale che è stato oggetto di studio e di analisi in questa prima fase d’indagine. 35 Il corpus elettronico delle costituzioni iberoamericane Manuela Sassi, Yarina Amoroso Premessa La collaborazione scientifica e tecnologica intrapresa dall'Istituto di Linguistica Computazionale del CNR di Pisa con istituzioni di ricerca e di formazione cubane è stata avviata nel 1994 e riguarda vari settori delle discipline umanistiche e giuridiche. Dal punto di vista istituzionale possiamo precisare che le relazioni di collaborazione più consolidate sono con il Centro de Estudios Martianos (CEM), l'Instituto de Literatura y Lingüística (ILL) e la Sociedad Cubana di Derecho e Informática (SCDI). Per il progetto in questione sono stati coinvolti l'ILL e la SCDI. La SCDI, che fa parte della Unión de Juristas de Cuba10, e di cui la prof.ssa Yarina Amoroso riveste la carica di presidente, è stata fondata nei primi anni novanta a prova dell'attenzione che è stata dedicata fin dall'inizio in Cuba all'utilizzo delle nuove tecnologie nelle scienze giuridiche. Le risorse linguistiche realizzate congiuntamente riuniscono diversi tipi di corpora, quali: la legislazione civile, informatica, penale, ambientale, sulla proprietà intellettuale, e altri testi legislativi che costituiscono l'ordinamento giuridico cubano. Fra le materie trattate, risultano di particolare importanza gli studi realizzati nell'ambito del Diritto costituzionale: uno dedicato alla storia costituzionale cubana11 e uno applicato al corpus delle costituzioni ibero-americane. 10 Tale associazione riunisce tutti i giuristi cubani, cioè i giudici, gli avvocati e gli operatori della giustizia, poiché tutti lavorano nell'organizzazione a livello statale e non privato, come in Italia dove vi sono gli studi professionali. Essa si suddivide poi in tante sezioni in relazione alla materia di riferimento: ad esempio la Società di Diritto della Famiglia, del Lavoro, ecc. oltre a quella di Diritto e Informatica qui citata. 11 Amoroso, Sassi, Recopilación y Apuntes para una historia Constitucionl Cubana, Pisa, S.T.A.R., 1999. 36 IL CORPUS ELETTRONICO DELLE COSTITUZIONI ISPANOAMERICANE Tali collaborazioni hanno carattere multidisciplinare ed i risultati ottenuti quasi sempre sono conseguenti a più di un'area della conoscenza sia dal punto di vista metodologico che concettuale. Se per lo sviluppo delle applicazioni ciascuno ha contribuito con il proprio specifico knowhow, di tutto ciò il DBT12 costituisce il presupposto tecnologico come risorsa informatica. Il DBT è un prodotto della tecnologia linguisticocomputazionale concepito come un sistema di interrogazione testuale che tiene in considerazione il problema filologico e permette la ricerca dei particolari fenomeni linguistici. In tal senso si caratterizza per il rispetto totale delle peculiarità lessicografiche della risorsa linguistica alla quale si applica; questa premessa dà la sicurezza necessaria al trattamento dei testi selezionati per la creazione dei vari corpora. Da un altro punto di vista, è a suo favore la capacità del sistema di ottenere, in tempo reale e in maniera interattiva, tutte le funzionalità di un sistema di analisi testuale automatizzata, specialmente per quanto concerne la ricerca di parole nel testo, il calcolo di frequenze, le concordanze, la creazione di index locorum, ecc., che insieme a altri innumerevoli vantaggi, ha permesso di definire e di sviluppare, a partire da uno stesso strumento computazionale, una strategia di trattamento automatico dell'informazione con scopi multidisciplinari. Il corpus Il Corpus è composto da un totale di 19 costituzioni che hanno la caratteristica comune di essere redatte in lingua spagnola ovvero in paesi che hanno come lingua ufficiale lo spagnolo. I testi sono stati prelevati dalla rete negli anni 1994-96, controllati, grazie anche alla collaborazione del personale della Biblioteca del Congresso di Cuba, e alcuni di questi sono stati aggiornati con le Riforme Costituzionali fino al 2002. Comunque si sottolinea l'aspetto documentale di tale compilazione realizzata soprattuto per motivi di studio e di ricerca e non a fini giuridico-legali. 12 PICCHI E., DBT2000 - Data Base Testuale: Guida all'uso, ver.4, Aracnoidea s.r.l. su licenza del C.N.R., Roma, 2000. . 37 IL CORPUS ELETTRONICO DELLE COSTITUZIONI ISPANOAMERICANE Come primo risultato di questa compilazione è stato realizzato uno studio della parte dogmatica delle Costituzioni e della struttura adottata nelle medesime13. Nella figura successiva si mostra una sintesi di tale struttura in formato tabellare, dove i campi corrispondono ai dati più importanti, come l'anno di promulgazione e di riforma, il numero di articoli e di disposizioni transitorie o finali, ecc. Sig. Paese Prom. Rif. Art. Disp. Forme Parole Rap. AR ARGENTINA (5) 1853 1994 129 17DT 2.368 12.097 5,1 BO BOLIVIA (1) 1967 1995 235 3DT 2.736 15.435 5,6 CH CHILE (3) 1980 2000 120 8DT (1AF) 3.001 23.054 7,7 CO COLOMBIA (1) 1991 2001 380 61DT 4.157 38.188 9,2 CR COSTA RICA (6) 1949 2001 197 11DT (1DF) 2.550 14.076 5,5 CU CUBA (3) 1976 2002 137 1DE 2.190 12.540 5,7 EC ECUADOR (4) 1978 1998 144 1DT (1DG) 2.441 12.634 5,2 SA EL SALVADOR (3) 1983 2000 274 3.071 20.261 6,6 ES ESPAÑA 1978 169 9DT 4DA 1DD 1DF 2.619 16.557 6,3 GU GUATEMALA (1) 1985 1999 281 17DT 4DF 1DD 3.546 24.923 7,0 HO HONDURAS (10) 1982 1988 379 (3DT) 3.493 21.660 6,2 ME MEXICO (3) 1917 2001 136 19DT 5.013 40.013 8,0 NI NICARAGUA (2) 1986 2000 202 2.875 16.375 5,7 PA PANAMA (3) 1972 1994 322 3.481 23.561 6,8 PR PARAGUAY 1992 291 20DT (15DT 5DF) 3.490 24.177 6,9 PE PERU (3) 1979 2001 206 16DF 2DE 2.743 16.822 6,1 DO REP. DOMINICANA (2) 1966 2002 122 (2DT) 2.441 12.634 5,2 UR URUGUAY (2) 1967 1996 332 28 DT 3.264 26.418 8,1 VE VENEZUELA (1) 1961 1999 350 1DD 1DF 18DT 4.651 36.388 7,8 Note: DD: Disposizioni Derogatorie DT: Disposizioni Transitorie DG: Disposizioni Generali 13 (3DF 2DT) DA: Disposizioni Addizionali DF: Disposizioni Finali AF: Articolo Finale AMOROSO FERNÁNDEZ Y., SASSI M., Análisis textual de las Constituciones Iberoamericanas, V Congreso Iberoamericano de Derecho e Informática, Palacio de las Convenciones de la Ciudad de La Habana, Cuba, 4-9 marzo, 1996. 38 IL CORPUS ELETTRONICO DELLE COSTITUZIONI ISPANOAMERICANE DE: Disposizione Speciale - I dati che appaiono fra parentesi nella colonna Disp. indicano che si tratta di disposizioni che fanno parte dell'articolato. Il numero indicato tra parentesi al lato del nome del paese corrisponde alla quantità di atti con cui sono stati modificati i testi costituzionali. La colonna rap. indica il rapporto tra il numero di occorrenze totale e il numero di forme (senza contare le ripetizioni); anche se questo indice tende a stabilizzarsi a 10 nei testi più estesi, nel caso dei costituzionali può essere indicativo della standardizzazione del linguaggio usato. Un valore di riferimento è rappresentato dal rapporto medio di 4,1 che si verifica nei testi di Alejo Carpentier, un autore cubano che presenta una notevole ricchezza lessicale. Alcuni Esempi Si è studiato l'uso di alcuni vocaboli giuridici nelle varie costituzioni. Tale studio è stato realizzato su determinate istituzioni del Diritto Costituzionale. La Costituzione costituisce il documento giuridico primordiale dello Stato, con cui vengono stabilite le norme fondamentali che regolano l'organizzazione e il funzionamento di un paese, così come i diritti e i doveri dei suoi cittadini. In relazione all'ordinamento giuridico, la Costituzione rappresenta il culmine della gerarchia, da cui emanano i principi che le altre leggi sono tenute a rispettare. Nell'aspetto formale una costituzione consta di un preambolo e di una parte organica. Il preambolo è la parte iniziale di essa, dove viene dichiarata la filosofia politica dello Stato; per tale ragione si può osservare in Appendice 1 un estratto di contesti attraverso il quale si può valutare la differenza fra i testi che presentano il preambolo (14 su 19) e gli altri. In Appendice 2 si propone una tabella riassuntiva elaborata a partire degli articoli che trattano di estado de sitio o de emergencia o de excepción o con formule simili suddivisi per testo. La definizione di questa Istituzione giuridica è "la sospensione delle garanzie individuali e assunzione di poteri speciali da parte dell'esecutivo in casi eccezionali". Escludendo lo stato si guerra esterna, si tratta di situazioni di moti interni con profonda alterazione dell'ordine pubblico, caso in cui il potere esecutivo, parte del potere pubblico, assume poteri speciali con l'obiettivo di ristabilire l'ordine ormai compromesso. Per fare ciò è necessario sospendere alcune garanzie . IL CORPUS ELETTRONICO DELLE COSTITUZIONI ISPANOAMERICANE 39 individuali e la assunzione di alcuni poteri speciali. Con questo esempio si intende proporre una metodologia per la comparazione dei vari sistemi costituzionali su tale importante tema internazionale. In Appendice 3 si riportano i risultati di una ricerca sui Diritti Umani, in particolare nell'ambito della protezione all'infanzia e alla gioventù. Per ampliare lo spettro sono stati cercati anche i contesti relativi alla famiglia e alla funzione di padre e madre. Fra i dati proposti si trovano anche gli articoli relativi alla cittadinanza, che sono però in minima parte rispetto agli altri, che trattano degli strumenti di protezione statale a qualunque livello: di educazione pubblica, di assistenza sociale o sanitaria e di protezione in generale. Questo indice è stato confrontato con un lavoro comparativo, molto più esaustivo in quanto a argomenti, raggiungibile al seguente indirizzo: http://www.georgetown.edu/pdba/Comp/comparative.html. I riferimenti in grassetto rappresentano il risultato di tale confronto. In Appendice 4 si mostra come attraverso l'uso della formula della mutual information (funzione di Co-occorrenze del DBT) si può ottenere una mappa dei termini usati nei testi che può risultare molto utile nella compilazione di un Thesaurus. Nel caso in esame, in accordo con il tema di questa pubblicazione, sono state selezionate le forme ambiente, ecosistema, habitat e loro derivati. Il risultato è rappresentato dall'elenco di parole allegato, dove sotto forma di tabella vengono elencati per ciascuna forma i dati relativi alla frequenza assoluta nel corpus, alla frequenza relativa nelle vicinanze di una delle parole date, la distanza media e l'indice di cooccorrenza, frutto della formula applicata. Una volta compilata la griglia concettuale, questa è stata sottoposta al corpus con la funzione di Ricerca Strutture Concettuali del DBT e ne mostriamo il risultato, con l'avvertenza che in fase di consultazione si possono ottenere i contesti indicati dal numero tra parentesi graffe. 40 IL CORPUS ELETTRONICO DELLE COSTITUZIONI ISPANOAMERICANE Appendice 1 Incipit dei preamboli 1. Nos los representantes del pueblo de la Nación Argentina, reunidos en Congreso General Constituyente por voluntad y elección de las provincias AR 2. PROMULGADO POR O'HIGGINS EL DECRETO QUE NOS LLAMO CHILENOS Casi a los sesenta días de la Batalla de Maipu, CH 3. EL PUEBLO DE COLOMBIA en ejercicio de su poder soberano, representado por sus delegatarios a la Asamblea Nacional Constituyente CO 4. NOSOTROS, CIUDADANOS CUBANOS, herederos y continuadores del trabajo creador y de las tradiciones de combatividad, firmeza, CU 5. Inspirado en su historia milenaria, en el recuerdo de sus héroes y en el trabajo de hombres y mujeres que, con su sacrificio, forjaron la patria; EC 6. La Nación española, deseando establecer la justicia, la libertad y la seguridad y promover el bien de cuantos ES 7. Nosotros, los representantes del pueblo de Guatemala, electos libre y democráticamente, reunidos en Asamblea Nacional Constituyente, GU 8. Nosotros, diputados electos por la voluntad soberana del pueblo hondureño, reunidos en Asamblea Nacional Constituyente, invocando la protección HO 9. NOSOTROS, Representantes del Pueblo de Nicaragua, reunidos en Asamblea Nacional Constituyente. EVOCANDO La lucha de nuestros antepasados NI 10. Con el fin supremo de fortalecer la Nación, garantizar la libertad, asegurar la democracia y la estabilidad institucional, exaltar la dignidad humana, promover la justicia social, el bienestar PA 11. EL CONGRESO CONSTITUYENTE DEMOCRATICO, INVOCANDO A DIOS TODO PODEROSO, OBEDECIENDO EL MANDATO DEL PUEBLO PERUANO Y RECORDANDO EL SACRIFICIO PE 12. El pueblo paraguayo, por medio de sus legítimos representantes reunidos en Convención Nacional Constituyente, invocando a Dios, reconociendo la dignidad humana con el fin de asegurar la libertad, la igualdad la justicia PR 13. NOSOTROS, REPRESENTANTES DEL PUEBLO SALVADOREÑO REUNIDOS EN ASAMBLEA CONSTITUYENTE, PUESTA NUESTRA CONFIANZA EN DIOS SA 14. El pueblo de Venezuela, en ejercicio de sus poderes creadores e invocando la protección de Dios, el ejemplo histórico de nuestro Libertador VE . 41 IL CORPUS ELETTRONICO DELLE COSTITUZIONI ISPANOAMERICANE Appendice 2 La tabella seguente mostra una sintesi con i dati numerici della presenza di questa istituzione nei testi costituzionali, secondo la formula usata. Per ottenere i contesti relativi è possibile consultare il Corpus con il DBT indicando nella richiesta l'etichetta relativa, omettendo la preposizione. Estado de alarma estado de asamblea Estado de calamidad estado de catástrofe Estado de Conmoción estado de defensa estado de emergencia Estado de Excepción Estado de Guerra estado de sitio estado de urgencia Totale complessivo AR BO CH CO CR CU DO EC ES GU HO NI PA PE 1 1 2 1 2 4 2 3 5 1 6 2 9 2 1 4 2 4 2 1 4 3 3 6 13 9 1 2 2 1 2 3 7 6 15 17 16 3 9 4 9 8 6 4 1 7 7 PR SA UR VE 1 1 1 2 4 10 11 1 1 1 1 8 Appendice 3 I termini oggetto della ricerca sono i seguenti: adolescencia adolescente adolescentes hija hijas hijo hijos infancia infante infantes infantil infantiles joven 5 3 14 2 3 13 108 10 2 2 6 2 3 jóvenes juvenil juveniles juventud menor * menores * Niña niñas niñez Niño niños Totale 8 1 2 12 12 69 1 6 9 21 27 341 42 IL CORPUS ELETTRONICO DELLE COSTITUZIONI ISPANOAMERICANE La frequenza sopra riportata si riferisce a tutto il corpus, senza distinzione di testo. L'asterisco indica che in tale caso la parola presenta più significati, dei quali riportiamo solo quelli usati nel senso di "minore d'età". Nello schema seguente si evidenzia la presenza in ciascun testo costituzionale dei termini elencati precedentemente e la relazione fra la loro e il numero totale delle parole di ciascun testo. 0.050 0.097 0.030 0.068 0.087 0.191 0.024 0.144 0.054 0.128 0.166 0.077 0.153 0.166 0.047 0.110 0.086 0.043 0.151 6 15 7 26 11 24 3 41 9 32 36 34 25 39 8 27 19 12 55 ********** ******************** ****** ************** ******************* **************************************** ***** ****************************** *********** *************************** *********************************** **************** ******************************** *********************************** ********* *********************** ****************** ********* ******************************* ARGENTINA BOLIVIA CHILE COLOMBIA COSTARICA CUBA REP.DOMINICANA ECUADOR ESPAÑA GUATEMALA HONDURAS MEXICO NICARAGUA PANAMA PERU PARAGUAY EL SALVADOR URUGUAY VENEZUELA Segue l'Index Locorum, suddiviso per testo costituzionale, in cui si ha la presenza di uno o più termini della precedente lista. Insieme all'articolo viene segnalato anche il comma, corrispondente a come viene calcolato dal DBT e visualizzato in fase di interrogazione del Corpus. AR Art.75,32; Art.75,33; Art.89,1 BO Art.8,5; Art.36,2; Art.37,6; Art.157,1; Art.194,2; Art.195,1; Art.196,1; Art.197,1; Art.199,1; Art.199,2 CH Art.10,2; Art.10,3; Art.10,4; Art.19,43; Art.19,50; Art.68,2 CO Art.42,6; Art.42,8; Art.44,1; Art.44,2; Art.45,1; Art.45,2; Art.50,1; Art.50,1; Art.53,2; Art.67,5; Art.68,4; Art.96,2; Art.96,3; Art.356,2 CR Art.13,2; Art.13,3; Art.13,4; Art.13,4; Art.13,5; Art.17,1; Art.51,1; Art.53,1; Art.55,1; Art.71,1 . IL CORPUS ELETTRONICO DELLE COSTITUZIONI ISPANOAMERICANE CU Art.6,1; Art.9,14; Art.9,15; Art.11,2; Art.29,2; Art.31,1; Art.36,1; Art.37,1; Art.37,3; Art.38,1; Art.38,2; Art.39,7; Art.40,1; Art.40,2; Art.44,3; Art.51,1 DO Art.8,35; Art.11,2 EC Art.8,4; Art.8,5; Art.23,4; Art.24,14; Art.39,1; Art.40,1; Art.43,2; Art.47,1; Art.48,1; Art.49,1; Art.50,1; Art.50,2; Art.50,5; Art.51,1; Art.52,1; Art.52,2; Art.67,2; Art.166,2; Art.178,2; Art.207,1; DT-46; DT-26 ES Art.20,8; Art.27,3; Art.39,2; Art.39,3; Art.39,4; Art.48,1; Art.59,1; Art.60,1 GU Art.20,1; Art.20,2; Art.47,1; Art.50,1; Art.51,1; Art.51,1; Art.54,1; Art.73,1; Art.102,5; Art.102,6; Art.144,1 HO Art.23,1; Art.27,1; Art.75,1; Art.83,1; Art.111,1; Art.114,1; Art.119,1; Art.119,2; Art.119,3; Art.120,1; Art.121,1; Art.121,2; Art.122,1; Art.123,1; Art.124,1; Art.124,3; Art.125,1; Art.126,1; Art.128,9; Art.128,11; Art.128,14; Art.152,1; Art.167,1; Art.233,3; C.IV ME Art.2,22; Art.2,27; Art.4,1; Art.4,5; Art.4,6; Art.4,7; Art.18,4; Art.20,30; Art.30,4; Art.30,5; Art.31,2; Art.82,2; Art.123,5; Art.123,8; Art.123,10; 43 Art.123,12; Art.123,24; Art.123,39; Art.123,104; DT-12 NI PREAMBULO,8; Art.16,2; Art.16,3; Art.16,5; Art.35,1; Art.49,1; Art.71,2; Art.73,1; Art.75,1; Art.76,1; Art.84,1; Art.105,3 PA Art.9,3; Art.9,4; Art.10,3; Art.28,3; Art.52,2; Art.55,1; Art.55,2; Art.55,3; Art.56,1; Art.57,2; Art.59,4; Art.59,5; Art.66,2; Art.87,1; Art.106,3; Art.288,3 PE Art.4,1; Art.6,1; Art.6,1; Art.6,2; Art.13,1; Art.23,1 PR Art.21,1; Art.27,3; Art.49,1; Art.53,1; Art.53,2; Art.53,3; Art.54,1; Art.54,2; Art.56,1; Art.61,1; Art.61,2; Art.90,1; Art.130,2; Art.146,3; Art.146,4; Art.146,5 SA Art.33,1; Art.34,1; Art.34,2; Art.35,1; Art.36,1; Art.38,17; Art.38,19; Art.38,20; Art.42,2; Art.55,2; Art.90,3; Art.126,1; Art.151,1; Art.194,20; Art.240,2 UR Art.40,1; Art.41,1; Art.41,2; Art.43,1; Art.54,2; Art.68,2; Art.74,1; Art.252,1 VE Art.32,1; Art.33,1; Art.54,1; Art.58,1; Art.59,1; Art.59,1; Art.75,2; Art.76,1; Art.76,1; Art.76,2; Art.78,1; Art.79,1; Art.89,1; Art.111,1; Art.178,1; Art.262,2 Con lo scopo di definire meglio il quadro comparativo si propone, con lo stesso procedimento, il risultato della ricerca sui seguenti termini. 44 IL CORPUS ELETTRONICO DELLE COSTITUZIONI ISPANOAMERICANE familiar familiares familias padre 0.041 0.104 0.048 0.058 0.099 0.159 0.063 0.137 0.097 0.080 0.083 0.064 0.171 0.132 0.095 0.127 0.099 0.047 0.110 50 24 20 47 padres madre madres Totale 60 57 3 398 5 **************ARGENTINA 16 ************************************BOLIVIA 11 ****************CHILE 22 ********************COLOMBIA 14 **********************************COSTARICA 20****************************************************CUBA 8 **********************REP.DOMIN. 39 ************************************************ECUADOR 16 *********************************ESPAÑA 20 ****************************GUATEMALA 18 *****************************HONDURAS 28 **********************MEXICO 28****************************************************NICARAGUA 31 **********************************************PANAMA 16 *********************************PERU 31 ********************************************PARAGUAY 22 **********************************SALVADOR 13 ****************URUGUAY 40 **************************************VENEZUELA Segue l'Index Locorum degli articoli che contengono tali parole. AR Art.14bis,3; Art.75,28; Art.75,33 BO Art.7,10; Art.8,5; Art.36,3; Art.158,1; Art.158,2; Art.169,1; Art.193,1; Art.196,1; Art.197,1; Art.197,2; Art.198,1; T,V CH Art.1,2; Art.1,5; Art.8,1; Art.10,3; Art.10,4; Art.19,15; Art.19,16; Art.19,43; Art.19,50 CO Art.5,1; Art.13,1; Art.15,1; Art.28,1; Art.42,1; Art.42,2; Art.42,3; Art.42,4; Art.42,5; Art.43,2; Art.44,1; Art.44,2; Art.46,1; Art.67,3; Art.68,4; Art.96,2; Art.96,3 CR Art.13,2; Art.13,3; Art.13,4; Art.13,5; Art.51,1; Art.52,1; Art.53,1; Art.55,1; Art.65,1; DT,13 CU Art.9,17; Art.21,2; Art.29,3; Art.29,4; Art.29,5; Art.35,1; Art.35,2; Art.37,3; Art.38,1; Art.38,2; Art.40,2; Art.44,1; Art.44,3; Art.47,2; Art.48,1; Art.51,1; Cap,IV DO Art.8,34; Art.8,35; Art.8,37; Art.9,1; Art.11,4; Art.102,1 EC Art.7,4; Art.7,5; Art.7,6; Art.8,5; Art.23,11; Art.24,6; Art.31,1; Art.35,1; Art.36,2; Art.37,1; Art.37,2; Art.38,1; Art.39,2; Art.40,1; Art.42,1; Art.43,2; Art.48,1; Art.49,1; Art.53,1; . IL CORPUS ELETTRONICO DELLE COSTITUZIONI ISPANOAMERICANE Art.54,2; Art.57,3; Art.58,3; Art.60,1; Art.66,1; Art.67,2; Art.68,1; Art.166,2; Art.178,2; Art.238,2; DT19; Sec,III ES Art.18,1; Art.18,4; Art.27,3; Art.27,7; Art.35,1; Art.39,1; Art.39,2; Art.39,3; Art.50,1; Art.59,1; Art.60,1; Art.65,1 GU PREAMBULO,1; Art.1,1; Art.19,1; Art.47,1; Art.56,1; Art.67,1; Art.73,1; Art.102,1; Art.102,5; Art.119,1; Art.144,1; Sec,I HO Art.23,1; Art.76,1; Art.111,1; Art.114,2; Art.118,1; Art.121,1; Art.121,2; Art.121,3; Art.122,1; Art.123,2; Art.124,3; Art.128,10; Art.128,8; Art.141,1; Art.142,2; Art.152,1 ME Art.2,27; Art.3,5; Art.4,0; Art.4,4; Art.16,1; Art.27,30; Art.30,3; Art.30,4; Art.30,5; Art.82,2; Art.107,9; Art.123,105; Art.123,106; Art.123,12; Art.123,39; Art.123,41; Art.123,43; Art.123,54; Art.123,55; Art.123,98; DT-Art.13,1 NI PREAMBULO,4; PREAMBULO,8; Art.16,3; Art.16,4; Art.16,5; Art.24,1; Art.26,2; Art.33,4; Art.39,1; Art.56,1; Art.64,1; Art.70,1; Art.71,1; Art.73,1; Art.76,1; Art.77,1; Art.82,4; Art.82,8; Art.118,1; Art.121,1; Art.130,4; CAP,IV PA Art.9,3; Art.9,4; Art.10,3; Art.29,2; Art.52,1; Art.53,1; Art.55,1; Art.55,2; 45 Art.56,1; Art.57,1; Art.57,2; Art.58,1; Art.59,1; Art.59,2; Art.59,3; Art.59,5; Art.62,1; Art.68,1; Art.87,1; Art.87,1; Art.87,2; Art.103,0; Art.106,3; Art.109,1; Cap,2 PE Art.4,1; Art.6,0; Art.6,1; Art.6,2; Art.7,1; Art.13,1; Art.2,10; Art.2,11; Art.23,1; Art.24,1; Art.52,1; DT,12 PR Art.12,3; Art.30,2; Art.33,1; Art.49,0; Art.49,1; Art.50,0; Art.50,1; Art.52,1; Art.53,1; Art.53,2; Art.54,1; Art.57,1; Art.59,0; Art.59,1; Art.60,1; Art.61,0; Art.75,1; Art.92,1; Art.95,1; Art.100,2; Art.115,15; Art.115,20; Art.146,3; Art.146,4; Art.146,5; C,IV SA Art.2,2; Art.32,1; Art.32,2; Art.32,3; Art.33,1; Art.34,1; Art.36,1; Art.36,2; Art.37,2; Art.38,18; Art.51,1; Art.55,2; Art.90,3; Art.107,4; Art.119,1; Art.126,1; Art.151,1; Art.194,20; Sec,I UR Art.3,1; Art.40,1; Art.41,1; Art.41,2; Art.42,1; Art.49,1; Art.67,1; Art.68,2; Art.74,1; Art.75,2; Art.75,3; Art.78,1 VE Art.032,1; Art.033,1; Art.044,1; Art.056,1; Art.059,1; Art.060,2; Art.075,1; Art.075,2; Art.076,1; Art.076,2; Art.078,1; Art.079,1; Art.080,1; Art.081,1; Art.082,1; Art.086,1; Art.091,1; Art.102,1; Art.178,1; Art.308,1; Art.332,1; T3-C,V; 46 IL CORPUS ELETTRONICO DELLE COSTITUZIONI ISPANOAMERICANE Appendice 4 Elenco dei termini su cui è stata calcolata la mutual information: ecológicas ecologico ecológico ecológicos ecosistema ecosistemas hábitat ambiental ambientales ambientalmente ambiente ambientes ecológica ecológicamente Risultato: 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 9) 10) 11) 12) 13) 14) 15) 16) 17) 18) 19) 20) 21) 22) 23) 24) 25) 26) 4 3 2 5 2 3 4 2 10 3 10 2 4 4 2 2 2 2 3 4 5 2 3 3 2 2 32 8.232 20 8.495 21 7.839 87 7.111 329 3.870 220 5.035 368 4.708 310 3.955 85 8.144 27 8.062 11 11.094 44 6.772 134 6.165 65 7.209 21 7.839 52 6.531 239 4.331 3 10.647 1129 2.676 929 3.372 442 4.766 8 9.232 13 9.116 4 10.816 200 4.588 166 4.856 1.5 3.0 3.5 3.0 2.5 4.0 2.0 3.5 2.7 3.0 2.3 3.0 3.0 3.0 1.5 2.0 2.5 2.0 3.3 2.7 3.6 3.5 3.3 3.0 4.0 4.0 adecuado afectar agua ambiente bienes competencia condiciones conformidad conservación conservar contaminación cooperación cultural culturales daño daños defensa demográficas derecho derechos desarrollo destrucción diversidad ecológicamente económica económico . IL CORPUS ELETTRONICO DELLE COSTITUZIONI ISPANOAMERICANE 27) 28) 29) 30) 31) 32) 33) 34) 35) 36) 37) 38) 39) 40) 41) 42) 43) 44) 45) 46) 47) 48) 49) 50) 51) 52) 53) 54) 55) 56) 57) 58) 59) 60) 61) 62) 63) 64) 65) 66) 67) 68) 69) 2 5 10 12 3 3 4 2 2 2 2 2 2 2 5 4 2 6 2 4 2 43 2 2 7 2 2 4 2 2 12 3 2 2 18 5 2 2 2 9 2 2 3 75 340 13 20 800 244 2328 19 199 22 4 2 22 115 81 267 10 208 42 8 37 225 263 59 138 122 8 140 891 12 34 22 4 71 276 53 94 82 5 347 13 3 194 6.003 5.144 10.853 10.495 3.173 4.886 2.047 7.984 4.595 7.772 10.232 11.232 7.772 5.386 7.214 5.171 8.910 6.116 6.839 10.232 7.022 8.844 4.193 6.349 6.930 5.301 9.232 6.102 2.432 8.647 9.729 8.357 10.232 6.082 7.293 7.826 5.677 5.874 9.910 5.963 8.531 10.647 5.217 3.0 2.8 2.2 1.5 2.0 2.0 3.5 2.0 2.5 3.0 3.0 2.5 1.0 2.5 3.0 3.2 2.5 2.0 4.0 2.5 3.0 1.2 3.5 3.0 3.7 3.5 3.5 1.7 4.0 3.5 2.4 2.3 4.0 3.5 2.4 3.2 4.0 2.0 2.0 3.4 3.0 3.0 3.3 económicos educación equilibrado equilibrio es especial estado factores fin gozar habitar impacto importancia indígenas integridad interés jurídicos libre manejo mantenga mantenimiento medio nacionales natural naturales obligación parques patrimonio podrán potable preservación preservar prevenga previamente protección proteger pueda puedan recreativas recursos restauración restaurar salud 47 48 IL CORPUS ELETTRONICO DELLE COSTITUZIONI ISPANOAMERICANE 70) 71) 72) 73) 74) 75) 76) 77) 78) 79) 80) 81) 82) 83) 84) 4 8 12 2 2 2 3 4 5 2 2 2 4 2 4 3 11.647 11 10.772 11 11.357 390 3.624 28 7.424 508 3.243 705 3.355 619 3.958 167 6.170 19 7.984 16 8.232 160 4.910 11 9.772 54 6.477 43 7.805 1.2 1.0 1.4 3.5 2.5 1.5 1.6 2.7 2.8 3.5 2.0 3.5 3.7 3.5 4.0 saludable saneamiento sano seguridad seguro servicios serán social sociales susceptibles sustentable vida vivir zonas áreas Risultato della Ricerca di strutture concettuali: (1)-Medio ambiente {258} AMBIENTE {87} ECOLOGICA {8} ECOLOGICAS {6} ECOLOGICO {14} ECOLOGICOS {4} ECOSISTEMA {1} ECOSISTEMAS {5} ESPACIO & NATURAL {1} ESPACIOS & NATURALES {1} HABITAT {11} MEDIO &3 AMBIENTE {39} PATRIMONIO &3 AMBIENTAL {1} RECURSOS &3 NATURALES {71} RIQUEZAS &3 NATURALES {9} (2)--Protección del ambiente {73} ASEO &3 AMBIENTAL {1} DERECHO &4 AMBIENTE {3} DESAROLLO &3 SUSTENTABLE EDUCACION &3 AMBIENTAL {2} EQUILIBRIO &3 ECOLOGICO {9} ESTADO &4 AMBIENTE {5} INFORMACION &4 AMBIENTALES {1} INTEGRIDAD &4 AMBIENTE {3} MANEJO &3 SUSTENTABLE {2} NO &3 CONTAMINANTES {1} PRESERVACION &5 AMBIENTE {11} PRESERVACION &5 NATURALEZA {2} PRESERVAR &3 AMBIENTE {2} PREVENCION &3 CONTAMINACION {1} PREVENGA &3 CONTAMINACION {2} PROTECCION &3 AMBIENTAL {1} PROTECCION &3 AMBIENTE {14} PROTEGER &4 AMBIENTE {5} SANEAMIENTO &3 AMBIENTAL {8} (2)--Contaminación del ambiente {16} AFECTAR &4 AMBIENTE {2} CONTAMINACION &3 AMBIENTAL {3} CONTAMINACION &4 AMBIENTE {6} DANO &3 AMBIENTAL {1} DANO &3 AMBIENTE {1} IMPACTO &3 AMBIENTAL {1} RADIOACTIVOS {2} (2)--Agua {233} ACUICULTURA {1} AGUA {21} AGUA &3 POTABLE {12} AGUAS {73} AGUAS &3 FLUVIALES {2} AGUAS &3 INTERIORES {7} AGUAS &3 LACUSTRES {2} AGUAS &3 MARINAS {2} . IL CORPUS ELETTRONICO DELLE COSTITUZIONI ISPANOAMERICANE AGUAS &3 MARITIMAS {2} AGUAS &3 RESIDUALES {1} AGUAS &3 SUBTERRANEAS {2} AGUAS &4 MINERALES {1} AGUAS &4 TERMALES {2} ALCANTARILLADO {3} APROVECHAMIENTO &5 AGUAS {5} CANALIZACION &4 AGUAS {1} CRIA {1} DRENAJE {3} ESPACIOS &5 ACUATICOS {1} FUENTES &2 AGUAS {1} HIDRAULICOS {3} HIDROGRAFICA {2} HIDROGRAFICAS {1} HIDROLOGICO {1} MAR {45} MARES {7} MARISQUEO {1} PESCA {8} PESCADORES {1} PROPIEDAD &5 AGUAS {3} PROTECCION &3 AGUA {1} PROVISION &5 AGUA {3} RECURSOS &3 ICTIOLOGICOS {1} RIQUEZAS &5 AGUAS {4} SANEAMIENTO &5 AGUA {3} USO &5 AGUAS {6} (2)--Alimentos y bebidas {67} ABASTO {6} ALIMENTOS {16} ASEGURE &5 ALIMENTACION {2} BEBIDAS {5} CALIDAD &4 ALIMENTICIOS {3} CASOS &6 ALIMENTOS {2} DEFENSA &5 CONSUMIDOR {2} DEFENSA &5 CONSUMIDORES {2} DERECHO &8 ALIMENTACION {4} EDUCACION &3 ALIMENTARIA {1} NUTRICION {9} PRODUCCION &3 ALIMENTOS {3} PRODUCTOS &3 ALIMENTICIOS {5} PRODUCTOS &8 BIOLOGICOS {2} SEGURIDAD &3 ALIMENTARIA {5} (2)--Aire {35} AIRE {8} ATMOSFERA {1} CAPA &2 OZONO {1} CONTAMINACION &5 AIRE {2} EMISIONES ESPACIO &3 AEREO {18} INMISIONES 49 METEREOLOGICO SANEAMIENTO &3 ATMOSFERICO TRANSPORTE &3 AEREO {5} (2)-Bienes culturales y ambientales {258} ARCHIVOS {11} ARQUEOLOGICO {6} ARTISTICO {11} BIBLIOTECAS {6} BIEN &5 CULTURA {1} BIENES &2 PUBLICOS {18} BIENES &3 AMBIENTALES {1} BIENES &3 ECLESIASTICOS BIENES &3 NACIONALES {15} BIENES &3 PUBLICO {16} BIENES &4 NACION {9} BIENES &5 CULTURA {2} BIENES &5 CULTURALES {3} BIENES &5 ESTADO {21} HERENCIA &3 CULTURAL {2} HISTORICO {16} MONUMENTOS {10} MUSEOS {4} PALEONTOLOGICO {1} PATRIMONIO &3 CULTURAL {32} PATRIMONIO &3 MONUMENTAL {1} PINACOTECAS PRELACION &3 ESTADO PUEBLOS &3 INDIGENAS {52} RESTAURACION {13} RIQUEZA &3 HISTORICA {7} (2)--Desastres {37} CATASTROFE {12} CATASTROFES &3 NATURALES {2} DESASTRE {3} DESASTRE &3 NATURAL {1} DESASTRES {9} DESASTRES &3 NATURALES {5} EMERGENCIA &5 CATASTROFE {3} EMERGENCIA &5 DESASTRE {2} (2)--Energia {67} ACEITES {1} AMBIENTE &3 NATURAL APROVECHAMIENTO HIDROELECTRICO {1} AREAS &3 PROTEGIDAS {3} CARBON {2} COMBUSTIBLES {5} ENERGIA {16} ENERGIA &3 ELECTRICA {6} ENERGIA &3 NUCLEAR {5} ENERGIA &3 TRANSFORMACION ENERGIAS &3 ALTERNATIVAS {1} FUENTES &3 ENERGIA {1} 50 IL CORPUS ELETTRONICO DELLE COSTITUZIONI ISPANOAMERICANE GASEOSOS {5} MINAS {10} HIDROCARBUROS {15} (2)--Desechos {26} INSTALACIONES &3 ELECTRICAS {1} DESECHOS {5} PETROLEO {5} DESECHOS &3 TOXICOS {4} (2)--Naturaleza y recursos naturales LIMPIA {2} {243} RECOLECCION &6 DESECHOS {1} AGRICULTURA {18} RECOLECCION &9 RESIDUOS {2} BIENES &3 AMBIENTALES {1} RESIDUOS &3 NUCLEARES {3} BIENES &3 NATURALES {2} RESIDUOS &3 TOXICOS {1} DEFENSA &3 NATURALEZA SUSTANCIAS &3 PELIGROSAS {1} NATURALEZA {128} SUSTANCIAS &4 NOCIVAS PARQUE {2} SUSTANCIAS &9 TOXICAS {4} TOXICO PARQUES {8} TRATAMIENTO &8 RESIDUOS {2} RECURSOS &3 NATURALES {71} SERVICIOS &3 LIMPIEZA {1} RESERVAS &3 NATURALES {2} (2)--Salud {267} SANEAMIENTO {11} ZONA &3 HUMEDA DERECHO &3 SALUD {8} ZONAS &3 HUMEDAS HIGIENE {16} (3)---Elementos de la Naturaleza {333} HIGIENE &3 TRABAJO {3} ARCHIPIELAGO {14} PREVENCION &6 SALUD {1} CANAL {38} RECUPERACION &3 SALUD {2} CANALES {5} REHABILITACION &3 FISICA {1} CAZA {2} REHABILITACION DISCAPACITADOS {2} COSTA {42} SALUBRIDAD {15} COSTAS {13} SALUD {194} ESTEROS {5} SANIDAD {12} FAUNA {4} VIVIENDAS {13} LAGOS {11} HIGIENE & PUBLICA LAGUNAS {4} (2)--Territorio {70} MAR {45} AREA &3 URBANA {3} MARES {7} AREAS &3 URBANAS {2} MONTANA {1} ARMONIA &3 TERRITORIO {1} PLAYAS {5} ARREGLO &3 TERRITORIO {1} PLAYAS {5} ASEO &3 URBANO {1} RIBERAS {10} CIRCULACION {26} RIO {3} DESARROLLO &3 ARMONICO {10} RIOS {19} DESARROLLO &3 HABITACIONAL {1} VOLCAN DESARROLLO &4 URBANO {10} PESCA {8} JARDINES {2} ESPECIES &3 VIVAS {1} ORDENACION &3 TERRITORIO {4} FLORA {3} ORDENACION &3 URBANISTICA {3} BOSQUES {15} PLANES &3 VIVIENDA {2} VEGETALES {2} PLANIFICACION HABITACIONALES {1} SILVESTRES {1} PLANIFICAR &5 URBANO {1} SUELO {26} UTILIZACION &4 URBANO {1} SUELOS {4} VIALIDAD &3 URBANA {1} SUBSUELO {29} CANTERAS {1} 51 Diritto all’ambiente e lessico costituzionale Un esempio di thesaurus multilingue Antonio Cammelli, Paola Mariani Nell’ambito del progetto di “Agenzia 2000” è stato predisposto, come già annunciato, un primo esempio di thesaurus di termini giuridici desunti dai testi costituzionali che di seguito indicheremo in maniera analitica, e da lemmi tratti dallo schema di classificazione predisposto a suo tempo per l’Archivio BIGA (Bibliografia Giuridica dell’Ambiente), nonché da alcuni termini del dominio specifico ritenuti essenziali e per ciò inseriti dai compilatori. Si tratta di un primo esperimento che ha alcune specifiche finalità. Innanzitutto, come tutti gli strumenti documentali permette una migliore esplorazione dei testi di riferimento, in questo caso non solo costituzioni ma anche banche dati specialistiche. Inoltre risulta assai importante valutare come i testi costituzionali moderni abbiano recepito i diritti fondamentali e non solo sul piano del loro riconoscimento ma anche in quello dell’esercizio dei cittadini che resta un punto fondamentale nello sviluppo democratico degli stati moderni. A queste finalità immediate va aggiunta quella di valutare, in questa operazione la mappa concettuale dei diritti, quali quello all’ambiente, che in questi ultimi anni è stato sentito con crescente acutezza ed è stato oggetto di una produzione normativa nazionale ed internazionale sempre più massiccia, che ha trovato larga eco anche nei testi costituzionali, soprattutto in quelli di più recente formulazione. In questo settore il lessico giuridico si è enormemente arricchito, precisato, assumendo termini nuovi desunti dal linguaggio comune ed anche da quello scientifico dato che, nel settore ambientale, un ruolo fondamentale viene svolto dalla tecnologia soprattutto quando usata in sede di verifica e di controllo della norma o della disposizione ambientale. La massa dei dati terminologici raccolti presuppone la necessità di una loro razionale strutturazione: per questi motivi avendo a disposizione il sistema Thes-maker2 ideato in Istituto da Costantino Ciampi, opportunamente adattato da Elisabetta Marinai è stato predisposto il materiale per la costruzione di un thesaurus che, come 52 DIRITTO ALL’AMBIENTE E LESSICO COSTITUZIONALE noto, si basa sulla raccolta di un indice di termini collegati tra di loro secondo relazioni semantiche che poi il sistema espande automaticamente in una fase di generazione che collega puntualmente tutti i termini del dizionario del thesaurus secondo precise proprietà predefinite. L’indice strutturato così ottenuto può essere letto e valutato di per sé come un esempio di lessico giuridico selezionato procedente da un dominio omogeneo oppure permettere la visualizzazione dei contesti del corpus utilizzato o addirittura, come nel nostro caso, il singolo descrittore può essere utilizzato da uno dei tanti motori di ricerca che agiscono come strumenti di recupero di informazione nel complesso sistema del WEB. Il lessico che costituisce il thesaurus multilingue che presentiamo in questa sede, è stato desunto da: 1) termini dello schema di classificazione dell’Archivio BIGA, prima indicato; 2) termini della costituzione della Repubblica italiana del 1947 a questi sono stati aggiunti quelli tratti dalla costituzione della V Repubblica francese del 1958, del Regno di Spagna e della repubblica del Paraguay, rispettivamente del 1978 e del 1992; 3) termini inseriti dai compilatori, in quest’ultimo caso si tratta di aggiunte minime e solo laddove si rendeva strettamente necessario aggiungere un lemma in un contesto che altrimenti sarebbe stato lacunoso. Ad esempio il termine lago nella sequenza attestata nel corpus di mare, fiume, laguna. L’insieme delle voci del thesaurus è stato suddiviso in undici classi principali: Ambiente, Acque, Alimenti e bevande, Beni culturali e ambientali, Energia, Natura e risorse naturali, Rifiuti, Rumore e Vibrazioni, Salute, Sostanze pericolose, tossiche e nocive, Territorio. Tale ripartizione è stata tratta dalla classificazione dall’Archivio Biga con alcune piccole variazioni, eliminando cioè alcune classi principali che sono state fatte confluire in altre. Questi undici lemmi principali o Top terms costituiscono il più alto livello di strutturazione semantica del corpus e ne deriva che tutti gli altri descrittori sono stati collegati, in fase di redazione iniziale, secondo relazioni di inferiorità semantica e cioè NT (Narrower Terms); ovviamente dopo la generazione automatica operata dal sistema le classi principale di Top terms saranno legate agli altri . DIRITTO ALL’AMBIENTE E LESSICO COSTITUZIONALE 53 termini mediante la relazione di superiorità semantica BT (Broader terms). Accanto alla relazione semantica di superiorità/inferiorità è stata inserita anche quella di RT (Related Terms) cioè termini che si collocano in una sfera semantica che può essere identificata come sinonimia parziale oppure sono posti in una relazione funzionale come nel caso di Impatto ambientale/Territorio. I termini tratti dalle costituzioni non italiane sono stati tutti tradotti così come in spagnolo e francese sono stati tradotti tutti i descrittori italiani per cui l’insieme del thesaurus è fruibile in italiano, francese e spagnolo. Analizzando i primi risultati dell’esperimento si possono già trarre dei primi risultati ed anche prospettare interessanti sviluppi del progetto. Per quanto concerne i primi si ha la conferma come la costituzione di un Paese cerchi di definire in concreto il livello dei diritti fondamentali. Questo lo si nota ovviamente nelle costituzioni più recenti, specie quella spagnola e, soprattutto quella paraguayana del 1992 dove termini giuridici innovativi, nel settore del diritto all’Ambiente, vengono introdotti con precisione e metodo denotando come la consapevolezza dei diritti è andata di pari passo con l’evoluzione degli strumenti, anche scientifici, che servono alla difesa dell’ambiente. Ovviamente la costituzione italiana nata in un contesto temporale e locale diverso non ha previsto se non, al più alto livello, la definizione e la precisazione di tale diritto fondamentale. I testi in lingua spagnola, più recenti, hanno assunto al loro interno anche termini assai specialistici come, inquinamento ambientale, impatto ambientale, ambiente ecologicamente equilibrato, difesa dei consumatori, controllo di qualità. Si tratta, pur limitandosi a pochi esempi, di una terminologia che presuppone una conoscenza precisa del contesto e della letteratura ambientale che le società moderne stanno maturando anche sull’onda emotiva di catastrofi ambientali e di fosche previsioni sulla salute complessiva del nostro pianeta. Il sistema impiegato si è mostrato abbastanza flessibile in quanto può permettere la visualizzazione di liste gerarchiche, di indici alfabetici con all’interno di ogni lemma la strutturazione semantica dei termini collegati e, pur nella esiguità del campione presentato, si può già intravedere una buona lettura del dizionario del thesaurus attraverso le diverse esplorazioni delle liste possibili. 54 DIRITTO ALL’AMBIENTE E LESSICO COSTITUZIONALE Le possibili evoluzioni del progetto specifico potrebbero partire dall’ampliamento del corpus costituzionale da un lato e dall’altro puntare all’esplorazione di banche dati specialistiche operanti nel campo della terminologia ambientale. In questo modo il campione più ricco può evidenziare una maggiore rappresentazione del dominio e, di conseguenza, una navigazione più esauriente all’interno del dizionario del thesaurus e all’esterno nei diversi contesti utilizzati. Alla base di tutto questo impianto resta come presupposto fondamentale quello di una migliore esplorazione informativa di un settore di vitale importanza della convivenza civile e, di conseguenza, del diritto positivo e un thesaurus multilingue in tema di diritto ambientale può essere utile non solo ad una migliore fruizione della normativa esistente ma anche costituire un valido supporto per una sua successiva produzione che risulta in continua espansione non solo a livello quantitativo ma anche sul piano transnazionale dove il dato giuridico ambientale è considerato come fonte prioritaria del diritto comparato. Nei giorni in cui l’Unione Europea sta definendo una sua bozza di regolamento costituzionale ed il tema del diritto all’ambiente viene considerato una delle priorità del documento tuttora in elaborazione, il poter contare su strumenti documentari di buon livello, capaci cioè di leggere attentamente l’esistente in materia, può costituire un significativo supporto operativo. . DIRITTO ALL’AMBIENTE E LESSICO COSTITUZIONALE 55 THESAMBIENTE Un esempio di thesaurus multilingue* AMBIENTE NT ASSETTO E COMPETENZE ISTITUZIONALI (P, 168) NT Protección (S, 148; P, 6, 7, 8) NT1 DANNO E RISCHIO AMBIENTALE (P, 8) NT1 mejoramiento (P, 7) NT1 conservación (P, 7) NT1 alteración (P, 8) NT2 ASSICURAZIONE NT3 Seguro agrícola (P, 115) NT IMPATTO AMBIENTALE RT TERRITORIO NT INDUSTRIA E AMBIENTE NT INQUINAMENTO (contaminación ambiental P, 66) NT1 restauración (S, 45; P, 7) NT DIRITTI E INTERESSI RT Legislación básica (S, 149) RT Defensa del medio ambiente (S, 45; P, 8) NT1 TUTELA GIURISDIZIONALE NT2 Acción penal pública (P, 268) NT2 Defensa patrimonio público (P. 268) NT Derecho al medio Ambiente (S, 45; P, tit. 2, capo 1, sez. 2, 7) NT1 Medio ambiente ecológicamente equilibrado (P, 7) ACQUE NT COMPETENZE (competencias, S, 149) NT aprovechamientos hidráulicos (S, 148, 149) NT ACQUE INTERNE (aguas interiores, S, 148); acque interne (I, 117) NT1 PALUDE NT1 LAGUNA NT1 LAGO NT2 porti lacuali NT2 navigazione lacuale (I, 117) NT1 FIUME NT2 navegación fluvial (P, 202) NT2 PORTI FLUVIALI NT2 ríos internacionales (P, 143) RT libre navegación (P, 143) NT1 canales (S, 148, 149) NT1 regadíos (S, 148, 149) NT ACQUE SOTTERRANEE * Al fine di facilitare la lettura si fa presente che i lemmi desunti dall’archivio BIGA sono rappresentati in maiuscolo; quelli dalle costituzioni in minuscolo: spagnola (S), paraguayana (P), italiana (I); i termini inseriti dai compilatori in corsivo. 56 DIRITTO ALL’AMBIENTE E LESSICO COSTITUZIONALE NT1 SCARICHI IN ACQUE SOTTERRANEE NT IMMISSIONI E SCARICHI NT1 FOGNATURE NT1 IMPIANTI DI DEPURAZIONE NT1 SCARICHI NEL SUOLO E SOTTOSUOLO NT1 SCARICHI DA PUBBLICHE FOGNATURE NT1 SCARICHI DA INSEDIAMENTI CIVILI NT1 SCARICHI DA IMPRESE AGRICOLE E ALLEVAMENTI ZOOTECNICI NT1 SCARICHI DA INSEDIAMENTI PRODUTTIVI NT1 SCARICHI DA NAVI NT1 SCARICHI IN ACQUE INTERNE NT1 SCARICHI IN MARE NT MARE NT1 Mar territorial (S, 132) NT1 Playas (S, 132) NT1 plataforma continental (S, 132) NT1 Marina mercante (S, 149) NT1 Pesca marítima (S, 149) NT1 señales marítimas (S, 149) NT1 Costas, (iluminación) (S, 149) NT1 navigazione (I, 117) NT2 navegación marítima (P, 202) NT1 Puertos (S, 148) NT2 puertos de interés general (S, 149) NT2 puertos deportivos (S, 148) NT INQUINAMENTO IDRICO NT1 INQUINAMENTO DEL MARE NT1 INQUINAMENTO DELLE ACQUE INTERNE NT1 PIANO DI RISANAMENTO NT QUALITÀ DELLE ACQUE NT1 ACQUE DI BALNEAZIONE NT1 ACQUE IDONEE ALLA VITA DEI PESCI NT1 ACQUE PER MOLLUSCHICULTURA (Marisqueo, S, 148) NT1 aguas termales (S, 148); acque termali (I, 117) NT1 aguas minerales (S, 148); minerali (I, 117) NT1 agua potable (P, 163) NT RILEVAMENTO E CONTROLLO DELLE ACQUE NT DIRITTI E INTERESSI NT1 TUTELA GIURISDIZIONALE ALIMENTI E BEVANDE NT COMPETENZE NT REGIME FISCALE E FINANZIAMENTI NT DIRITTI E INTERESSI NT1 TUTELA GIURISDIZIONALE NT productos alimenticios (P, 72) . DIRITTO ALL’AMBIENTE E LESSICO COSTITUZIONALE 57 NT1 productos químicos (P, 72) NT1 productos biológicos (P, 72) NT VIGILANZA E CONTROLLO NT1 defensa de los consumidores (S, 51) NT1 control de calidad (P, 72) BENI CULTURALI E AMBIENTALI NT COMPETENZE, competencias (S, 148) NT BENI AMBIENTALI E PAESAGGISTICI RT TERRITORIO NT1 ESPROPRIAZIONE, espropriazione (I, 43) NT PRELAZIONE DELLO STATO NT BENI CULTURALI NT1 patrimonio cultural (conservación, enriquecimiento, rescate, restauración) (S, 46; P, 81) NT1 BENI DI INTERESSE STORICO, patrimonio histórico (S, 46; P, 81) NT1 BENI DI INTERESSE ARTISTICO, patrimonio artístico (S, 46; P, 81) NT1 patrimonio storico e artistico (I, 9) NT1 BENI DI INTERESSE ARCHEOLOGICO, patrimonio paleontólogico (P, 81) NT1 patrimonio científico (P, 81) NT1 memoria colectiva (P, 81) NT2 país pluricultural (P, 140) NT3 lenguas indígenas (P, 140) NT3 lenguas de otras minorías (P, 140) NT1 ARCHIVI, archivos (S, 149) NT1 BIBLIOTECHE, bibliotecas (S, 149), biblioteche (I, 117) NT1 università (I, 33) NT2 istituti di alta cultura (I, 33) NT1 MUSEI, museos (S, 149), musei (I, 117) NT2 GALLERIE NT2 PINACOTECHE NT2 ACCADEMIE (I, 33) NT2 BENI APPARTENENTI A ENTI PUBBLICI, bienes de dominio público (S, .132) NT3 bienes de dominio estatal (S, 132) NT3 bienes comunales (S, 132) NT2 BENI APPARTENENTI A PRIVATI NT2 RESTAURO NT2 ESPORTAZIONE E IMPORTAZIONE, exportación (S, 149, P, 81) NT3 CIRCOLAZIONE NT2 RITROVAMENTO E SCOPERTA NT CITTÀ STORICHE NT1 CENTRI STORICI NT DIRITTI E INTERESSI NT1 TUTELA GIURISDIZIONALE 58 DIRITTO ALL’AMBIENTE E LESSICO COSTITUZIONALE ENERGIA NT COMPETENZE NT Fonti di energia (I, 43) RT provisión de energía (P, 163 NT1 ENERGIA ELETTRICA NT2 instalaciones eléctricas (S, 149) NT1 ENERGIA NUCLEARE NT1 ENERGIA TERMICA NT2 CARBON FOSSILE NT2 OLI COMBUSTIBILI, líquidos (P, 112) NT2 GAS NATURALI gaseosos (P, 202) NT2 hidrocarburos (P, 112) NT2 minerales solidos (P, 112) NT2 ENERGIA GEOTERMICA NT1 FONTI ALTERNATIVE DI ENERGIA NT1 ENERGIA IDRAULICA NT2 ENERGIA DA MAREE NT2 ENERGIA DA MOTO ONDOSO NT1 ENERGIA EOLICA NT1 ENERGIA SOLARE NT POLITICA ENERGETICA NT1 RISPARMIO ENERGETICO NT INQUINAMENTO NT1 INQUINAMENTO RADIOATTIVO NT CENTRALI E IMPIANTI NT1 LOCALIZZAZIONE NT2 energía (transporte) (S, 149) NT1 SICUREZZA, sicurezza (I, 16, 17) NT2 incolumità pubblica (I, 17) NT DIRITTI E INTERESSI NT1 TUTELA GIURISDIZIONALE NT REGIME FISCALE E FINANZIAMENTI NATURA E RISORSE NATURALI NT COMPETENZE NT1 COMPETENZE DELLO STATO NT1 COMPETENZE DELLA REGIONE NT1 COMPETENZE DELLA PROVINCIA NT1 COMPETENZE DELLA COMUNITÀ MONTANA NT1 COMPETENZE DEL COMUNE NT AMBIENTE NATURALE NT1 COSTA NT1 FIUME NT1 GHIACCIAIO NT1 LAGO NT1 LAGUNA NT1 MARE . DIRITTO ALL’AMBIENTE E LESSICO COSTITUZIONALE 59 NT1 MONTAGNA, montaña (tratamiento especial) (S, 130) NT1 VULCANO NT AREE PROTETTE, PARCHI E RISERVE NATURALI NT BENI AMBIENTALI PAESAGGISTICI NT BENI NATURALI NT1 ACQUA NT1 ARIA NT2 INQUINAMENTO ATMOSFERICO NT3 EMISSIONI E IMMISSIONI NELL’ATMOSFERA NT4 IMPIANTI INDUSTRIALI NT4 IMPIANTI TERMICI NT4 TRAFFICO (AEREO, FERROVIARIO, NAUTICO, STRADALE) NT1 FLORA NT1 FAUNA NT2 SPECIE PROTETTE NT2 CACCIA, caza (S, 148) NT2 PESCA NT3 pesca fluvial (S, 148) NT3 marisqueo (S, 148) NT3 pesca marítima (S, 149) NT1 BOSCHI E FORESTE NT1 SUOLO E SOTTOSUOLO, suelo (utilización) (S, 47) suelos (tipificación) (P, 115) NT2 DIFESA DEL SUOLO NT3 BONIFICA NT3 VINCOLO IDROGEOLOGICO NT3 INQUINAMENTO NT2 AGRICOLTURA, agricoltura (modernización, desarrollo) (S, 130), agricoltura (P, 116) NT3 latifundio (P, 116) NT2 CAVE MINIERE E POZZI, NT3 minero (régimen) (P, 149) NT3 UTILIZZO E USI CIVICI NT DIRITTI E INTERESSI NT1 TUTELA GIURISDIZIONALE RIFIUTI NT COMPETENZE NT INQUINAMENTO DA RIFIUTI NT SMALTIMENTO NT1 FASI DELLO SMALTIMENTO NT2 COMMERCIALIZZAZIONE NT2 DISTRUZIONE E INCENERIMENTO NT2 RACCOLTA E SELEZIONE 60 DIRITTO ALL’AMBIENTE E LESSICO COSTITUZIONALE NT2 RECUPERO, RICICLAGGIO E RIUTILIZZAZIONE NT2 SCARICO E SVERSAMENTO NT3 DISCARICHE NT2 STOCCAGGIO NT2 TRASPORTO NT2 TRATTAMENTO NT3 COMPOSTAGGIO NT3 FRANTUMAZIONE NT3 INNOCUIZZAZIONE NT RIFIUTI AGRICOLI NT RIFIUTI RADIOATTIVI NT RIFIUTI SPECIALI NT1 CARCASSE D’AUTO NT1 FANGHI NT1 RIFIUTI INDUSTRIALI NT1 RIFIUTI OSPEDALIERI NT1 RIFIUTI TOSSICI E NOCIVI, residuos tóxicos (P, 8) NT 1 RIFIUTI URBANI NT DIRITTI E DOVERI NT1 TUTELA GIURISDIZIONALE RUMORE E VIBRAZIONI NT COMPETENZE NT INQUINAMENTO ACUSTICO RT ABITAZIONI RT AMBIENTE DI LAVORO NT1 EMISSIONI E IMMISSIONI ACUSTICHE RT RILEVAMENTO E CONTROLLO ACUSTICO NT2 IMPIANTI INDUSTRIALI NT2 RUMORI MOLESTI NT2 TRAFFICO (AEREO, FERROVIARIO, NAUTICO, STRADALE) NT DIRITTI E INTERESSI NT1 TUTELA GIURISDIZIONALE SALUTE UF DIRITTO ALLA SALUTE E ALLA SALUBRITÀ DELL’AMBIENTE Derecho a la salud (S, 43, P, 68) NT COMPETENZE NT IGIENE PUBBLICA NT1 ABITAZIONI NT1 AMBIENTI DI LAVORO NT2 higiene en el trabajo (S, 40, P, 99) NT2 trabajo insalubre y riesgoso (P, 92) NT DIRITTI E INTERESSI NT1 TUTELA GIURISDIZIONALE NT defensa de la salud (S, 51; P, 57) NT1 atención (P, 58) . DIRITTO ALL’AMBIENTE E LESSICO COSTITUZIONALE SOSTANZE PERICOLOSE, TOSSICHE E NOCIVE NT COMPETENZE NT PRODOTTI ALIMENTARI NT1 IMBALLAGGIO ED ETICHETTATURA NT1 TRASPORTO NT DETENZIONE E COMMERCIO NT PRODUZIONE E LAVORAZIONE NT1 SMALTIMENTO NT DIRITTI E INTERESSI NT1 TUTELA GIURISDIZIONALE NT sustancias estupefacientes (P, 71) UF drogas (P, 71) NT1 drogadicción (P, 71) NT1 rehabilitación (P, 71) NT1 producción (P, 71) NT1 tráfico ilícito (P, 71) NT1 narcotráfico TERRITORIO NT COMPETENZE NT ASSETTO E USO NT1 PIANIFICAZIONE URBANA E TERRITORIALE NT2 CENTRI STORICI NT2 PIANI DI RECUPERO NT1 acción urbanística (S, 47) NT DISASTRI TERRITORIALI NT calamidad pública (P, 202) NT1 DISASTRI DERIVANTI DA ATTIVITÀ UMANA NT1 DISASTRI DI ORIGINE NATURALE NT2 PIANI DI EMERGENZA NT2 leyes de emergencia (P, 202) NT2 PREVENZIONE NT DIRITTI E INTERESSI NT1 TUTELA GIURISDIZIONALE 61 . ARCHIVI E THESAURI SPECIALISTICI 65 Sviluppo sostenibile e informazione ambientale. La dottrina giuridica in materia di ambiente e l’archivio elettronico BIGA Elio Fameli, Bona Inghirami 1. Premessa: la questione ambientale e lo sviluppo sostenibile La questione ambientale, per la sua gravità ed estensione, esige un coinvolgimento generale di politici e amministratori, ma anche – e soprattutto – una crescente sensibilità e una nuova consapevolezza da parte dei privati cittadini, in cui si dovrebbero gradatamente indurre radicali modificazioni degli atteggiamenti e delle consuetudini di vita. In particolare, l’efficacia della tutela ambientale richiede forme di coinvolgimento non solo di tipo trasversale e pervasivo, ma anche il più possibile articolato e preventivo: il ruolo dell’informazione – e, quindi, degli strumenti e delle tecniche informatiche che a essa si ricollegano – risulta quindi centrale, da una parte nella funzione di supporto alle strategie e alle decisioni dei politici, dall’altra, nell’orientare l’opinione pubblica e fornire gli obiettivi della ricerca. La nostra generazione – ma ancor più le generazioni future – dovrà affrontare e risolvere tutta una serie di problemi ambientali che, pur determinandosi in luoghi specifici, hanno la caratteristica di comportare conseguenze a estensione planetaria; tra questi basti qui citare l’effettoserra, l’assottigliamento dello strato d’ozono, le piogge acide, la riduzione delle diversità biologiche, il consumo del suolo, il dissesto idrogeologico, l’inquinamento dell’aria e dell’acqua e, infine, la crescita esponenziale dei rifiuti. Il problema principale che attualmente si pone all’umanità intera, senza alcuna distinzione geografica o politica, è appunto la salvaguardia della natura, la tutela di quell’ambiente in cui si svolge e si sviluppa la vita dell’uomo e di tutti gli altri esseri viventi. Nessun sistema giuridico può esimersi dal riconoscere e tutelare il “diritto all’ambiente” come “diritto umano fondamentale”, irriducibile e inalienabile, proprio d’ogni persona, senza confini o limitazioni.1 1 Per una sintetica presentazione dei rapporti tra “questione ambientale”, “diritto ambientale” e “diritto all’ambiente”, in un contesto d’analisi comparata dei problemi connessi, si veda E. FAMELI, Diritto ambientale latino-americano ed europeo: problemi di cooperazione economico-politica e integrazione giuridica, in A. CAMMELLI, E. FAMELI, Informatica, diritto, ambiente. Tecnologie dell’informazione e diritto all’ambiente, Napoli, ESI, 1997, p. 140 ss. 66 SVILUPPO SOSTENIBILE E INFORMAZIONE AMBIENTALE La sfida che ci si pone dinanzi è perciò enorme, tanto da far ritenere che si debba operare un radicale cambiamento di rotta verso “un’economia dell’equilibrio economico e sociale che richiede non una, ma cinque rivoluzioni”. In primo luogo, si rende necessaria una rivoluzione energetica, che utilizzi le energie alternative, come quella solare; poi dovrà sostenersi una rivoluzione tecnologica, che consenta un riciclo dei materiali impiegati; quindi, una rivoluzione economica, con un formidabile trasferimento di risorse e tecnologie dai Paesi ricchi a quelli poveri, dal Nord al Sud del mondo. La quarta rivoluzione dovrà essere quella politica, nel senso della presa di coscienza della necessità di superare la logica delle politiche nazionaliste per risolvere problemi ambientali affrontabili, invece, solo in una dimensione internazionale. Infine, occorrerà promuovere una rivoluzione morale che renda consapevoli dell’impossibilità d’una crescita illimitata: uno sviluppo responsabile, infatti, è possibile solo con un autocontrollo eticamente motivato. Fortunatamente queste idee stanno diventando opinioni diffuse poiché i “rischi ambientali non vanno compresi solo in riferimento allo sfruttamento delle risorse naturali da parte dell’uomo e dell’umanità d’oggi. Essi vanno intesi anche come senso di responsabilità verso la natura stessa, considerata intestataria di diritti inviolabili. Né si può omettere di prendere in considerazione i diritti delle generazioni future a godere degli stessi beni di cui oggi noi possiamo usufruire. Questo senso di responsabilità deve costituire un valore di per sé, indipendentemente da qualsiasi calcolo d’opportunità.” Sembra ormai acquisito, pertanto, che non è possibile affrontare organicamente i problemi dell’ambiente, avviare interventi efficaci per il risanamento delle situazioni di degrado, ridurre in maniera significativa l’aggressione esercitata dalle attività produttive, in ultima analisi, esercitare un controllo adeguato sulla situazione ambientale complessiva, senza tenere conto, nello stesso tempo, delle esigenze di salvaguardia dell’ambiente e degli obiettivi di sviluppo economico di lungo periodo: sviluppo economico e tutela dell’ambiente non possono essere ragionevolmente assunti come obiettivi antitetici, in tal modo riducendo la complessità della questione ambientale all’estremizzazione d’un “mero conflitto ideologico tra industrialismo ed ecologismo”. . SVILUPPO SOSTENIBILE E INFORMAZIONE AMBIENTALE 67 Una filosofia tesa a integrare i molteplici aspetti della questione ambientale è stata proposta dalla Conferenza dell’Organizzazione delle Nazioni Unite su “ambiente e sviluppo” (U.N.C.E.D.), svoltasi a Rio de Janeiro nel giugno del 1992. In quell’occasione i partecipanti formularono una serie articolata di 2 proposte per il nuovo secolo, dando corpo alla c.d. Agenda XXI. L’obiettivo era appunto quello di promuovere uno “sviluppo sostenibile”, definito – a partire dal Rapporto della Commissione mondiale sull’ambiente e lo sviluppo del 1987 – come “uno sviluppo che fa fronte alle necessità del presente senza compromettere la 3 capacità delle future generazioni di soddisfare le proprie esigenze”. La realizzazione d’uno sviluppo sostenibile è basata sul riconoscimento d’alcune priorità fondamentali, tra cui l’introduzione e l’integrazione della questione ambientale a ogni livello di governo, dal centro alla periferia, l’individuazione d’un modello di gestione e controllo del territorio e, infine, con rilevanza e incidenza fortemente crescenti nel tempo, la partecipazione di tutti i soggetti coinvolti nella questione ambientale (e, quindi, dei cittadini in primo luogo) mediante un accesso esteso ed effettivo alle informazioni. L’informazione e la partecipazione costituiscono, infatti, i presupposti necessari alla realizzazione d’una politica ambientale moderna, che si ponga come espressione efficace di quella rivoluzione morale cui s’è già fatto riferimento.4 2 3 4 Il Piano Nazionale per lo sviluppo sostenibile in attuazione dell’Agenda XXI si trova nel Suppl. ord. n. 37 alla G.U. n. 47 del 26 febbraio 1994. Per un commento si veda P. SOAVE, Lo sviluppo sostenibile nella prospettiva dell’Agenda XXI, in “Riv. giur. amb.”, 1993, 5, p. 761 ss. Sempre nel Piano Nazionale per lo sviluppo sostenibile in attuazione dell’Agenda XXI, a p. 17 si legge: “I Governi... dovrebbero adottare una strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile. ... Tale strategia dovrebbe essere predisposta utilizzando e armonizzando le politiche settoriali. L’obiettivo è quello di assicurare uno sviluppo economico responsabile verso la società, proteggendo nel contempo le risorse fondamentali e l’ambiente, per il bene delle future generazioni. Le strategie nazionali per lo sviluppo sostenibile dovrebbero essere sviluppate attraverso la più ampia partecipazione possibile (corsivo nostro) e la più compiuta valutazione della situazione e delle iniziative in corso”. Il Consiglio europeo di Goteborg (15-16 giugno 2001) ha approvato la “strategia per lo sviluppo sostenibile dell’Unione Europea”, affermando il principio secondo il quale nella definizione delle politiche d’intervento dev’essere preventivamente considerato il loro impatto economico, sociale e ambientale. In proposito si veda la 68 SVILUPPO SOSTENIBILE E INFORMAZIONE AMBIENTALE Dalla Conferenza delle Nazioni Unite su “Ambiente e sviluppo” svoltasi a Rio de Janeiro nel 1992 al Vertice mondiale di Johannesburg del 2002 il percorso dello sviluppo sostenibile è stato segnato da tappe di grande importanza, a livello sia nazionale che internazionale: il Piano nazionale per lo sviluppo sostenibile in Italia (1993), le tre successive Conferenze europee sulle città sostenibili (svoltesi, rispettivamente, ad Aalborg nel 1994, a Lisbona nel 1996 e ad Hannover nel 2000), l’istituzione – in Italia – del “Servizio per lo sviluppo sostenibile” nell’ambito della riorganizzazione del Ministero dell’ambiente (Conferenza di Ferrara del 1999), infine, l’elaborazione del VI Piano d’azione ambientale 2002-2010 dell’Unione Europea (“Ambiente 2010: il nostro futuro, la nostra scelta”) si configurano tutti come elementi fondamentali d’un processo di cambiamento sempre più decisamente orientato verso una società non soltanto più prospera, ma anche più equa, nel rispetto delle generazioni future. 2. La diffusione dell’informazione ambientale e l’Unione Europea L’esigenza d’informazioni sull’ambiente è avvertita in maniera crescente da un numero sempre più alto non solo di pubbliche autorità e organismi istituzionali (a livello sia internazionale e comunitario, che nazionale, regionale e locale), ma anche di soggetti individuali e collettivi, fino alla dimensione dell’intera opinione pubblica, la cui sensibilizzazione e responsabilizzazione attualmente si pongono come elementi imprescindibili per un’estesa ed efficace tutela ambientale. Se, da una parte, la comunità sociale s’attende da scienziati e ricercatori una più approfondita conoscenza dei fenomeni ambientali e lo sviluppo di tecnologie atte a consentirne il controllo, sono però gli operatori giuridici ed economici a misurarsi concretamente con l’applicazione delle nuove norme e a verificarne i risultati nella pratica delle relazioni sociali, come nello svolgimento dei processi economici e produttivi. In particolare, ai politici e ai pubblici amministratori spetta di legiferare in merito alla gestione delle risorse naturali e alla pianificazione dell’assetto territoriale, ma è sugli operatori giuridici – e in specie sui giudici – che incombe l’onere d’affrontare e risolvere i Comunicazione del Ministro dell’ambiente al Consiglio dei ministri sulla “Strategia d’azione ambientale per lo sviluppo sostenibile in Italia” (5 ottobre 2001). . SVILUPPO SOSTENIBILE E INFORMAZIONE AMBIENTALE 69 molteplici e gravi problemi derivanti dall’applicazione di leggi sovente ambigue e scoordinate. Con riferimento all’ambiente le tecnologie dell’informazione trovano utile impiego in ordine al conseguimento d’obiettivi diversi, che vanno dall’analisi e controllo dei fenomeni ambientali alla progettazione e sviluppo di processi produttivi sempre meno aggressivi e inquinanti. Tra i principali settori applicativi si devono qui ricordare il monitoraggio ambientale (in cui rientrano l’archiviazione e l’elaborazione di dati riguardanti l’inquinamento, il clima, il livello di radioattività nell’atmosfera, l’evoluzione dei parametri ambientali, ma anche l’attività dei centri di documentazione e ricerca, con le relative competenze e tecnologie disponibili), lo sviluppo di modelli numerici dei fenomeni naturali, la realizzazione di sistemi informativi territoriali, ma soprattutto – sotto il profilo che qui direttamente interessa – la costruzione di banche di dati giuridici specialistici, di diverso livello (internazionale, comunitario, nazionale, regionale, locale) e contenuto (norme, sentenze e contributi dottrinali, considerati in maniera autonoma, ovvero opportunamente collegati tra loro all’interno di reti tematiche ipertestuali). In ordine all’esigenza di rendere disponibili le informazioni ambientali a un’utenza molto diversificata per cultura, preparazione, funzioni e responsabilità, ma comunque solitamente sprovvista di specifiche competenze informatiche, grande rilevanza assumono oggi tutte quelle più recenti tecnologie che – basandosi soprattutto sull’impiego di linguaggi naturali (o seminaturali), strumenti grafici, tecniche ipertestuali e ipermediali – risultano più o meno direttamente orientate verso la realizzazione d’interfacce uomo-macchina semplici e amichevoli. L’Unione Europea ha posto la libertà d’accesso all’informazione ambientale tra i suoi obiettivi principali. Già a partire dal 1973, infatti, il primo Programma d’azione in materia ambientale individuava questa priorità, poi esplicitamente riconfermata in tutti i Programmi successivi5 e, da ultimo, ufficialmente sancita con la 5 Il primo Programma di azione per la tutela dell’ambiente si trova in G.U.C.E. (Gazzetta Ufficiale della Comunità Europea), n. C 112, del 20 dicembre 1973; il secondo in G.U.C.E., n. C 139, del 13 giugno 1977; il terzo in G.U.C.E., n. C 46, del 17 febbraio 1983; il quarto in G.U.C.E., n. C 70, del 18 marzo 1987 (in quest’ultimo, a p. 3, si sostiene l’esigenza di “ delineare i modi d’accesso più 70 SVILUPPO SOSTENIBILE E INFORMAZIONE AMBIENTALE “Convenzione sull’accesso alle informazioni, la partecipazione pubblica ai processi decisionali e l’accesso alla giustizia in materia ambientale”, firmata nella cittadina danese di Aarhus il 25 giugno 1998 ed entrata in vigore nel 2001.6 La Convenzione di Aarhus costituisce un nuovo tipo d’accordo ambientale, in quanto, tendendo a garantire il diritto all’informazione, alla partecipazione e alla giustizia in campo ambientale, coinvolge comunque nella loro interezza e complessità le relazioni tra governi e governati. Ai primi, infatti, si richiede di divenire trasparenti, responsabili, attenti alle aspettative e alle richieste dei cittadini; ai secondi si riconosce un ruolo chiave nell’assicurare, per le presenti e future generazioni, uno sviluppo ambientale sostenibile. Le implicazioni generali d’ordine giuridico non riguardano solo il diritto all’informazione ambientale, ma s’estendono a una vasta serie di categorie concettuali e istituti tradizionali. Valga per tutte la considerazione che nella nostra tradizione giuridica, basata sul diritto romano, l’ambiente e i suoi elementi – come l’acqua e l’aria – non erano considerati beni in senso giuridico, bensì res communes omnium, quindi non appropriabili e non suscettibili di godimento esclusivo; averne evidenziato la limitatezza ed esauribilità, e quindi anche i rischi di degrado e di compromissione, ha posto l’esigenza d’una revisione delle stesse categorie giuridiche, fino alla 6 agevoli, da parte del pubblico, alle informazioni in possesso dell’autorità ambientale”); il quinto in G.U.C.E., n. C 138, del 17 maggio 1993. Infine, il sesto Programma di azione per l’ambiente (decisione n. 1600 del 2002, in G.U.C.E., n. L 242, del 10 settembre 2002) individua i principali obiettivi da conseguire nel decennio in corso (fino al 2010) in relazione a quattro aree prioritarie: 1) cambiamento climatico; 2) natura e biodiversità; 3) ambiente, salute e qualità della vita; 4) uso sostenibile e gestione delle risorse naturali. La Convenzione di Aarhus non s’è esaurita in un testo normativo tradotto negli ordinamenti degli Stati firmatari, ma ha dato vita a una serie di gruppi di lavoro, finalizzati all’attuazione delle disposizioni in essa contenute; uno di questi gruppi riguarda specificamente l’individuazione degli strumenti elettronici per la diffusione delle informazioni. L’Italia ha ospitato il Primo Incontro delle Parti della Convenzione di Aarhus (MOP1) a Lucca, dal 21 al 23 ottobre 2002. Nella Dichiarazione di Lucca è sottolineata “l’importanza di sviluppare mezzi effettivi per fornire pubblico accesso alle informazioni e diffonderle pubblicamente in modo attivo”, mentre le Parti sono invitate a “rendere le informazioni progressivamente disponibili in forma elettronica”. . SVILUPPO SOSTENIBILE E INFORMAZIONE AMBIENTALE 71 qualificazione di tali elementi come beni giuridici veri e proprî, dotati d’un valore economico determinabile. Oltre che alla definizione di categorie giuridiche più appropriate, l’emergenza della questione ambientale ha però portato non solo alla ricerca di nuovi modelli dell’attività amministrativa, ma soprattutto allo sviluppo di nuovi, fondamentali diritti dei cittadini, come quello all’informazione e alla partecipazione alle decisioni ambientali, in corrispondenza dei quali sono stati individuati e finalizzati strumenti informatici tecnologicamente progrediti, atti a rendere finalmente effettivi e fruibili i nuovi diritti formulati. 3. Il contributo dell’Istituto di Teoria e Tecniche dell’Informazione Giuridica nel settore dell’informazione ambientale La realizzazione dell’archivio BIGA (Bibliografia Giuridica dell’Ambiente) si colloca all’interno d’un itinerario storico-culturale, ma anche d’un percorso scientifico, che s’è sviluppato sincronicamente al succedersi delle tappe più significative dello sviluppo della documentazione e dell’informazione giuridica in un settore di grande complessità e sicura rilevanza sociale, quale oggi sicuramente si configura il diritto dell’ambiente. Partendo dalla nozione d’ambiente come questione sociale, di dimensioni planetarie da un lato e nazionali dall’altro, si deve richiamare il ruolo, particolarmente delicato ma centrale, che compete alla Pubblica Amministrazione, chiamata a uno sforzo di modernizzazione globale nel rinnovamento complessivo dei suoi rapporti col cittadino. In corrispondenza del rilievo normativamente riconosciuto al diritto del cittadino all’informazione ambientale, le pubbliche istituzioni devono, infatti, tendere a realizzare – in maniera graduale, ma univocamente orientata – una rete di sistemi informativi giuridico-ambientali concretamente e agevolmente fruibili da tutti gli interessati. L’archivio BIGA – come “banca dati” contenente le segnalazioni bibliografiche relative alla dottrina giuridica italiana in materia d’ambiente e diritto – si colloca all’interno delle molteplici attività di ricerca che l’Istituto di Teoria e Tecniche dell’Informazione 72 SVILUPPO SOSTENIBILE E INFORMAZIONE AMBIENTALE 7 Giuridica ha finalizzato all’Informatica giuridico-ambientale di tipo non solo strettamente documentario. Tra queste è qui sufficiente richiamare l’archivio DAUE, il sistema ipertestuale HYPERLAW, il progetto per l’information retrieval in materia ambientale denominato CABALA, i programmi di consulenza giuridica automatica (expert systems) SEDAM ed ELP, l’Osservatorio telematico ELIOS e il 8 “sistema intelligente integrato” (Intelligent Integrated System) SIAM. L’archivio DAUE (Direttive Ambientali dell’Unione Europea) attiene specificamente allo stato d’attuazione delle Direttive comunitarie in tema d’ambiente all’interno dell’ordinamento giuridico italiano. HYPERLAW si configura come una banca dati di tipo ipertestuale in materia d’inquinamento acustico, mentre il progetto CABALA (Consultazione Assistita di BAsi di dati su Leggi Ambientali) si configura come un vero e proprio “sistema esperto” per l’information retrieval, in cui le tecniche proprie dell’Intelligenza Artificiale sono utilizzate al fine d’adattare, sulla base delle esigenze informative dell’utente, le modalità di formulazione e gli specifici contenuti della query. Sono più esattamente configurabili come “sistemi intelligenti integrati” SEDAM (Sistema Esperto in Diritto AMbientale), che fornisce una forma di consulenza assistita in materia d’emissioni degli 7 8 L’Istituto di Teoria e Tecniche dell’Informazione Giuridica (ITTIG) è stato costituito, in attuazione del riordino del Consiglio Nazionale delle Ricerche, con Decreto del Presidente del C.N.R. del 12 ottobre 2001; esso deriva dalla fusione dell’Istituto per la Documentazione Giuridica (IDG), con sede a Firenze, e del Centro per gli Studi sul Diritto Romano e Sistemi Giuridici (CSDRSG), con sede a Roma. Per motivi di spazio ci si limita qui a fornire alcune informazioni bibliografiche essenziali, tutte riferite a contributi contenuti nel volume di E. FAMELI e A. CAMMELLI, Diritto all’informazione ambientale e sistemi informativi orientati al cittadino (Padova, CEDAM, 1996, pp. 435): M.M. ROMAGNOLI, L’archivio DAUE sulle direttive ambientali dell’Unione Europea, pp. 151-161; R.M. DI GIORGI, B. INGHIRAMI, R. NANNUCCI, Il sistema ipertestuale Hyperlaw sull’inquinamento acustico, pp. 163-184; P. GUIDOTTI, Il progetto CABALA per la simulazione dell’intermediario nell’information retrieval in materia di diritto ambientale, pp. 185-211; A. CAMMELLI, F. SOCCI, SEDAM, sistema esperto in diritto ambientale, pp. 229-275; E. FAMELI, “ELP (Environment Legal Protection) Advisor”: un sistema di consulenza automatica in materia di tutela delle bellezze naturali, pp. 277-332. . SVILUPPO SOSTENIBILE E INFORMAZIONE AMBIENTALE 73 impianti di combustione, ed “ELP (Environment Legal Protection) Advisor”, che esplica la sua competenza con riferimento alle problematiche connesse alla tutela delle bellezze naturali, consentendo, nello svolgimento del dialogo guidato tra l’utente e la macchina, una serie tipologicamente differenziata di collegamenti linguistici e concettuali tra il modulo decisionale e quello documentario; quest’ultimo è costituito da una pluralità di basi di dati giuridici specialistici, interrogabili dall’utente in maniera diretta, ovvero mediante l’estrazione automatica di descrittori selezionati all’interno del dialogo stesso. ELIOS (Environmental Legal Information Observatory System) si configura come una guida all’informazione giuridico-ambientale in rete; comprende un repertorio sistematico dei siti Web (guide, osservatori e portali) e degli strumenti di rete (motori di ricerca, BBS, Mailing Lists e News Groups) attinenti alla materia ed è composto da una serie di liste (alfabetiche, tematiche e per aree geografiche) funzionali alla consultazione diretta, per semplice scorrimento su video (Browsing); tuttavia l’Osservatorio, in quanto organizzato in forma di database contenente le schede descrittive delle risorse di rete selezionate, risulta consultabile anche in testo libero e per campi, 9 singoli o variamente combinati tra loro (Search semplice o avanzata). Sulla base dell’esperienza maturata, infine, sempre presso l’Istituto di Teoria e Tecniche dell’Informazione Giuridica, è in avanzata fase di realizzazione un modello di sistema informativo integrato – denominato SIAM (Sistema Integrato per l’Acquisizione e 10 la Manutenzione dell’informazione giuridica in rete) – in cui alle diverse funzioni, di tipo sia consulente-decisionale che documentario, incluse nel disegno operativo generale sono fatti corrispondere tecniche e strumenti precisi, assunti nella nuova e diversa valenza che 9 Una sintetica presentazione di questa Guida, consultabile all’indirizzo di rete http://www.idg.fi.cnr.it/guide/elios/ELIO.htm, è in E. FAMELI, ELIOS (Environmental Legal Information Observatory System): un osservatorio telematico sulle informazioni giuridico-ambientali in rete, relazione presentata al V Convegno internazionale dal titolo “Il Diritto nella società dell’informazione” (Firenze, 2-5 dicembre 1998). 10 Il sistema SIAM è descritto, oltre che in varie relazioni presentate a Convegni internazionali, in E. FAMELI, SIAM: un “sistema intelligente integrato” per l’acquisizione, l’organizzazione e la gestione dell’informazione giuridica in linea, in “Informatica e diritto”, 1999 (VIII), 1, pp. 155-172. 74 SVILUPPO SOSTENIBILE E INFORMAZIONE AMBIENTALE a essi conferisce la sinergia derivante dalla connessione operativa e insieme dall’univocità dell’orientamento. In questo quadro un’attenzione particolare è stata rivolta all’utilizzo di strumenti telematici ad ampia diffusione, in grado di raccordare e presentare organicamente grandi masse d’informazioni specialistiche attinenti alla tematica volta a volta selezionata. 4. La dottrina giuridica in materia ambientale e la gestione elettronica della documentazione di riferimento: l’archivio BIGA A livello internazionale le applicazioni informatiche in campo giuridico-ambientale sono numerose ed eterogenee. In Italia, tuttavia, fino a una decina d’anni fa l’obiettivo perseguito era stato principalmente quello di documentare la legislazione e la giurisprudenza sulla materia; la documentazione della dottrina era realizzata, in genere, solo marginalmente, apparendo quale appendice d’elaborazioni teoriche specialistiche, ma non presentandosi comunque mai con autonoma rilevanza. Per contro, occorre osservare che, con particolare riferimento al diritto dell’ambiente, la dottrina ha svolto – e svolge tuttora – un ruolo fondamentale: se, infatti, ai giudici va riconosciuto il merito d’essersi sovente fatti carico dell’inerzia del legislatore, intervenendo a colmare gravi lacune normative, non meno vigile e determinante è risultata l’attività dei teorici del diritto, ai quali si devono non solo elaborazioni dottrinali atte a validamente supportare interpretazioni giurisprudenziali non di rado particolarmente ardite, ma soprattutto lo sforzo teso a costruire una nozione giuridica unitaria e globale di “ambiente”. L’Istituto per la Documentazione Giuridica (IDG) di Firenze (come sopra chiarito – vedi nota n. 7 –, nel 2002, a seguito della ristrutturazione generale del CNR, trasformato in Istituto nazionale articolato in Sezioni e, quindi, ridenominato ITTIG – Istituto di Teoria e Tecniche dell’Informazione Giuridica) fu pertanto incaricato di raccogliere la documentazione di riferimento sulla dottrina giuridica italiana in materia d’ambiente, organizzandola e sistemandola in modo da assicurarne un’agevole gestione e una veloce reperibilità mediante le più evolute tecnologie informatiche e telematiche disponibili. All’archivio realizzato con lo scopo di perseguire tale obiettivo fu dato . SVILUPPO SOSTENIBILE E INFORMAZIONE AMBIENTALE 75 il nome convenzionale di BIGA (acronimo per “Bibliografia Giuridica 11 dell’Ambiente”) . Questa attività documentaria, pur avendo per riferimento una specifica branca del diritto, con forti connotazioni tecniche e un orientamento inevitabilmente trasversale rispetto alle discipline giuridiche consolidate, s’inscriveva all’interno di quella più generale attività giuridico-documentaria dell’Istituto che, fin dall’ormai lontano 1976, si concretizzò nella realizzazione e nel costante aggiornamento – sotto il duplice profilo, dei contenuti assunti e delle tecnologie impiegate – d’una vasta “Banca dei dati bibliografici d’interesse giuridico”, configurata come archivio elettronico finalizzato alla registrazione e al reperimento non solo della letteratura giuridica in senso stretto (compresa quella d’interesse storico e filosofico), ma anche (com’è stato almeno per un certo tempo) degli scritti di rilevanza giuridica pubblicati su riviste di cultura generale o sulla stampa d’opinione. Questa banca di dati giuridici dottrinali, attualmente denominata DoGi (Dottrina Giuridica), in quanto atta a fornire – ai teorici come agli operatori pratici del diritto – una panoramica tendenzialmente completa della produzione dottrinale afferente alle diverse branche del diritto, ha costituito il riferimento primario per l’individuazione e la raccolta del materiale pubblicato in 12 Italia sulle ormai numerosissime riviste specialistiche. 11 Per una descrizione di BIGA, con particolare riferimento al contesto storico in cui l’impresa fu avviata e alle diverse modalità di diffusione dell’archivio, si veda B. INGHIRAMI, L. PARENTI, A. RAFFAELE TRASSARI, M. RAGONA, L. SERROTTI, P. SPINOSA, L’archivio BIGA sulla letteratura giuridico-ambientale, in E. FAMELI, A. CAMMELLI, Diritto all’informazione ambientale e sistemi informativi orientati al cittadino, cit., pp. 115-149. La versione a stampa del materiale documentario contenuto nell’archivio – relativamente ai volumi e agli articoli pubblicati in Italia dal 1975 al 1990 e dal 1991 al 1993 – è in B. INGHIRAMI, L. PARENTI, A. RAFFAELE TRASSARI, M. RAGONA, L. SERROTTI, P. SPINOSA, Bibliografia giuridica dell’ambiente, Roma, CNR, 1991 e 1993 (Appendice di aggiornamento), pp. 1.068+453. 12 L’archivio, che ha attualmente una consistenza di oltre 220.000 documenti con un aggiornamento bimestrale medio di 2.000 unità (l’ultimo aggiornamento, effettuato nel maggio dell’anno in corso, è stato di 2.304 schede), raccoglie il materiale di rilevanza giuridica pubblicato a partire dal 1970 su circa 250 riviste. Oltre che in Internet (all’indirizzo http://www.idg.fi.cnr.it/banche/dogi/dogi.htm), la banca dati è consultabile attraverso il sistema Italgiure Find della Corte Suprema di Cassazione (archivio DOTTR, sub-archivio DOGI), il sistema informativo della 76 SVILUPPO SOSTENIBILE E INFORMAZIONE AMBIENTALE 4.1. Le caratteristiche dell’archivio: oggetto della documentazione, copertura temporale e fonti di spoglio Come anno di partenza per la selezione dei documenti – e, quindi, anche per la costruzione della raccolta bibliografica – è stato scelto il 1975 in considerazione dell’oggettivabile riscontro, appunto intorno alla metà degli anni Settanta, d’una sempre maggiore attenzione ai problemi dell’ambiente, in primo luogo da parte del legislatore, ma subordinatamente nell’applicazione giudiziaria della normativa specialistica e quindi nella riflessione e nell’elaborazione teorica dei primi cultori della materia. Al fine di raccogliere e rendere disponibile una documentazione il più possibile completa sulla letteratura giuridica in materia ambientale, l’estensione della copertura tipologica delle fonti di spoglio alla dottrina specialistica non contenuta in contributi pubblicati sulle riviste scientifiche ha comportato, già nella fase di progettazione e impianto dell’archivio BIGA, la necessità d’acquisire comunque anche le informazioni bibliografiche attinenti all’ampia categoria dei “volumi”, genericamente ricomprendente opere monografiche, atti di convegni, miscellanee, opere collettive, repertori e voci d’enciclopedia. L’individuazione e la selezione dei dati relativi ai volumi sono state ottenute mediante la consultazione di fonti di tipo sia elettronico (in primo luogo, le Banche di dati bibliografici distribuite attraverso i sistemi informativi della Corte di Cassazione e della Camera dei Deputati), che cartaceo (cataloghi di case editrici, rubriche bibliografiche pubblicate in riviste specializzate e in voci enciclopediche, opere di bibliografia giuridica); in ogni caso s’è cercato comunque di pervenire alla consultazione diretta dell’opera da registrare, in modo da poterne controllare la pertinenza, non sempre immediatamente desumibile dal titolo, acquisendo nel contempo tutti gli elementi informativi necessari. 4.2. La struttura dell’unità documentaria La scheda predisposta per l’analisi delle unità documentarie destinate a incrementare l’archivio è particolarmente articolata, includendo varie tipologie di dati, diversamente utilizzabili in Camera dei Deputati Notariato. (archivio DOGI) e quello del Consiglio Nazionale del . SVILUPPO SOSTENIBILE E INFORMAZIONE AMBIENTALE 77 funzione della molteplicità delle loro possibili destinazioni e della varietà delle specifiche esigenze dell’utente, dalla semplice informazione teorica sui diversi profili giuridici del tema d’interesse alla consulenza tecnico-specialistica a fini pratici operativi, dalla rilevazione statistica a orientamento sociologico-giuridico alle analisi informative di tipo bibliografico sistematico. Oltre ai riferimenti bibliografici essenziali (autore, titolo, elementi identificativi della rivista o del volume), la scheda di rilevazione contiene anche il sommario o l’indice o il riassunto (abstract) del contributo selezionato. I riassunti contrassegnati dalla lettera “a” o dalla lettera “r” sono stati compilati, rispettivamente, dall’autore del contributo stesso o dalla redazione della rivista d’appartenenza; in tutti gli altri casi si tratta di abstracts appositamente compilati dai documentalisti dell’Istituto. L’abstract costituisce un fondamentale valore aggiunto nella documentazione di riferimento, in quanto non solo ne arricchisce il contenuto valendo in maniera significativa a orientare gli orientamenti e le scelte dell’utente, ma aumenta sensibilmente le possibilità di reperimento delle informazioni bibliografiche d’interesse; infatti, nell’ipotesi in cui sia stata effettuata la scelta d’estendere l’indicizzazione a full text anche al campo particolare in cui sia stato registrato il riassunto, ogni termine in esso contenuto - oltre a quelli di cui si compone il titolo, che però non di rado talora risultano scarsamente significativi – viene tecnicamente a configurarsi come autonoma chiave d’accesso al documento stesso. I documenti inseriti nell’archivio appartengono a tipologie diverse, che s’è provveduto a contrassegnare con codifiche numeriche corrispondenti, in modo da evidenziare le distinte categorie d’appartenenza e consentire d’effettuare raggruppamenti e selezioni, funzionali all’elaborazione d’analisi statistiche (semplici o complesse: cioè, basate soltanto sul riferimento alla tipologia formale dell’unità documentaria, ovvero risultanti dall’incrocio tra criterio formale d’appartenenza e rilevanza del contenuto argomentale). Le codifiche scelte sono riportate qui di seguito, avendo riguardo alle due grandi categorie (intese in senso molto ampio e generale) degli “Articoli” e dei “Volumi”. Nell’ambito sia della prima che della seconda categoria sono state poi individuate 5 sottocategorie, facendone precedere il numero d’ordine, nella corrispondente codifica numerica, rispettivamente dallo “0” e dal “9”. Pertanto, per gli “Articoli” si distinguono: 01) contributi dottrinali indipendenti (articoli, saggi, 78 SVILUPPO SOSTENIBILE E INFORMAZIONE AMBIENTALE ricerche, ecc.); 02) relazioni, comunicazioni, interventi (presentati in congressi, convegni, seminari, ecc.); 03) note e osservazioni a sentenza, rassegne di giurisprudenza; 04) commenti e recensioni critiche; 05) necrologi, biografie, bibliografie. Per i “Volumi” la numerazione progressiva è, invece, riferita a: Monografie (91), Opere collettive (92), Atti di convegni (93), Voci di enciclopedia (94), Codici e repertori (95). In un apposito campo della scheda descrittiva dell’unità documentaria sono, inoltre, citati gli estremi dei testi normativi (statali, regionali, comunitari e internazionali: c.d. “Fonti normative”) presi in considerazione nel contributo esaminato; nel caso in cui il documento bibliografico sia costituito da un commento giurisprudenziale (c.d. “Note o osservazioni a sentenza”) sono indicati gli estremi dei provvedimenti giurisdizionali commentati. Altre informazioni di minor rilevanza, ma comunque utili per orientare l’utente sull’opportunità di prendere diretta visione del documento di primo grado analizzato per l’archivio BIGA, sono quelle relative alla dimensione (indicazione del numero totale delle pagine per i volumi, della pagina iniziale e di quella finale per gli articoli) e alla eventuale presenza di bibliografia e/o appendici. Le informazioni relative alla presenza e alla collocazione, all’interno o alla fine del contributo esaminato, d’un apparato bibliografico e/o illustrativo sono espresse mediante le seguenti codifiche principali: 0) assenza di bibliografia; 1) bibliografia a pie’ di pagina o nel corpo del testo; 2) bibliografia a fine capitolo, articolo o simile; 3) bibliografia a fine libro. Le codifiche dalla 4) alla 7) compresa, si riferiscono invece alle varie ipotesi di combinazioni possibili: 4) [1+2]: bibliografia a pie’ di pagina o nel corpo del testo unitamente a bibliografia a fine capitolo, articolo o simile; 5) [1+3]: bibliografia a pie’ di pagina o nel corpo del testo più bibliografia a fine libro; 6) [2+3]: bibliografia a fine capitolo, articolo o simile più bibliografia a fine libro; 7) [1+2+3]: bibliografia a pie’ di pagina o nel corpo del testo più bibliografia a fine capitolo, articolo o simile più, ancora, bibliografia a fine libro. Infine, le codifiche 8) e 9) segnalano, rispettivamente, la presenza d’illustrazioni (con o senza bibliografia) e l’eventuale corredo di tabelle e grafici. Delle riviste spogliate, da cui sono state estratte le unità documentarie selezionate, vengono fornite notizie dettagliate, quali la frequenza di pubblicazione e l’annata. Infine, ogni documento è indicizzato con parole chiave tratte da una classificazione sistematica appositamente predisposta (si veda lo Schema di . SVILUPPO SOSTENIBILE E INFORMAZIONE AMBIENTALE 79 classificazione riprodotto in Appendice al presente contributo). A titolo esemplificativo si riportano, qui di seguito, la scheda bibliografica relativa a un “Volume” e quella d’un “Articolo” (si tratta, più precisamente, d’una nota a sentenza). I due documenti, perché risultino di più agevole lettura, sono riprodotti nella forma in cui vengono visualizzati durante la consultazione on line dell’archivio (vedi Figg. nn. 1 e 2). Documento relativo a un volume Moschini Renzo La legge quadro sui parchi Rimini, Maggioli, 1992, pp. 175 NA2 (aree protette, parchi e riserve naturali) Sintesi: L’A., prendendo in esame la l. 6/12/91, n. 394 istitutiva delle c.d ‘aree protette’, sostiene che il tormentato iter parlamentare per l’approvazione della legge ha costretto ad innumerevoli compromessi fra interessi divergenti, il che ha provocato l’emergere di norme e disposizioni poco chiare, contraddittorie o addirittura già obsolete. L’A. ha comunque proceduto a un’esposizione dei criteri principali cui la legge si è ispirata cercando di renderne intelligibili le norme e soprattutto di chiarire i collegamenti che esse hanno con altre leggi riguardanti la stessa materia. l. 6 dicembre 1991, n. 394 Fig. 1 Documento relativo a un articolo Paone Vincenzo (Osservazione a C. Cost. 13 giugno 1995, n. 235) in: Foro it., 1995, fasc. 7-8 (agosto), pt. 1, pag. 2025-2027 (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo) AC2202 (scarichi da imprese agricole e allevamenti zootecnici) La sentenza annotata dichiara l’illegittimità dell’art. 1 comma 5 l.r. del Piemonte n. 13/1990, che qualifica lo spandimento su terreno ad uso agricolo di liquami provenienti da allevamenti o da laboratori di macellazione come fase di trattamento dei rifiuti, rientrante perciò nell’ambito di applicazione del d.p.r. 915/1982, anziché della l. 319/1976. L’A. esamina la sentenza nel più ampio contesto della giurisprudenza della Corte di Cassazione, che viene ribadita dalla Corte Costituzionale, sulla salvaguardia dell’ambiente nei confronti della pratica della fertirrigazione. l. 10 maggio 1976, n. 319 d.p.r. 10 settembre 1982, n. 915 art. 1 comma 5 l.r. Piemonte 26 marzo 1990, n. 13 Fig. 2 80 SVILUPPO SOSTENIBILE E INFORMAZIONE AMBIENTALE 4.3. I singoli elementi costitutivi dell’unità documentaria: i campi e i relativi standards di codifica Considerata analiticamente, la struttura dell’unità documentaria si presenta articolata nei seguenti 7 campi, cui corrispondono i Tags 01- 07: 1) Identificativo del documento (Tag 01): contiene il numero identificativo completo del documento e altri dati gestionali attinenti all’individuazione del Centro di spoglio, all’indicazione dell’anno di produzione della scheda e al numero progressivo a essa attribuito (gli standards adottati sono i seguenti: Identificativo completo del documento: DOC=ccppnnnnn; Codice del Centro di spoglio che ha prodotto il documento: CT=cc; Anno di produzione del documento: AP=pp; Numero progressivo assegnato al documento: NP=nnnnn); 2) Cognome e nome degli autori e/o curatori del contributo (Tag 02). Il campo è ripetibile: ogni nominativo (cognome e nome) costituisce una ripetizione per cui, ai fini d’una maggiore precisione di ricerca, tra nome e cognome è consigliabile utilizzare l’apposito operatore (F). Nel caso di cognomi contenenti preposizioni semplici o articolate (per esempio: “D’Amore”, “Dell’Amore”), in fase d’interrogazione dell’archivio è necessario eliminarle (nell’esempio, indicando soltanto “Amore”). 3) Titolo (Tag 03). Questo campo contiene tipologie d’informazioni diverse a seconda che si tratti di Volumi o di Articoli. Per i Volumi sono indicati il titolo e il sottotitolo. Per gli Articoli, oltre al titolo e al sottotitolo, sono riportati la traduzione in italiano del titolo in lingua straniera e ulteriori dati di corredo al contributo (ad esempio: relazione a convegno, commento a legislazione, ecc.). Nell’ipotesi in cui il documento abbia per oggetto un commento a sentenza, sono segnalati gli estremi della decisione giurisprudenziale commentata; analogamente, in caso di recensione, sono indicati i riferimenti dell’opera recensita. Ciascuna delle informazioni sopra elencate costituisce una ripetizione del campo; pertanto, al fine di limitare a questo la compresenza dei termini, è necessario utilizzare l’operatore (F). 4) Riferimenti bibliografici del contributo (Tag 04). Anche in questo campo, come già nel precedente, sono inseriti dati diversi in relazione alla suddivisione dei documenti nelle due principali categorie dei Volumi e degli Articoli. Per i Volumi vengono indicati: l’edizione, il luogo d’edizione, la casa editrice, l’anno d’edizione, le pagine complessive, il titolo della collana d’appartenenza, la serie e altre . SVILUPPO SOSTENIBILE E INFORMAZIONE AMBIENTALE 81 informazioni editoriali pertinenti, infine, l’eventuale presenza d’un apparato bibliografico e/o di un’appendice. Per gli Articoli sono segnalati: il titolo della rivista in cui è stato pubblicato il contributo, l’anno di pubblicazione, il numero del fascicolo, la parte, le pagine iniziale e finale, l’eventuale presenza d’un apparato bibliografico generale (oltre a quello distribuito all’interno delle varie pagine dell’articolo) e/o di un’appendice. Il titolo del periodico è riportato nella forma abbreviata, ma nella fase di ricerca è possibile utilizzare anche parole comprese nella formulazione completa (estesa) del titolo stesso. Dopo il numero del fascicolo è indicato (in lettere) il mese di pubblicazione del contributo; inoltre, è aggiunta la specificazione del giorno in tutti i casi in cui il documento si riferisca a contributi scientifici pubblicati all’interno di settimanali o quindicinali. L’eventuale suddivisione della “Parte” è segnalata mediante la lettera corrispondente nell’ordine alfabetico (ad esempio: “Parte I, Sezione II” diviene: “pt. 1B”). Al fine d’agevolare la ricerca dei documenti all’interno dell’archivio sono stati adottati precisi standard in corrispondenza delle diverse tipologie d’informazioni fornite per ogni singolo contributo scientifico selezionato. Ci si limita qui di seguito a indicare quelli riguardanti i dati d’uso più frequente, a cominciare dall’indicazione del genere della pubblicazione (Volume o Articolo: PUB=VOL/ART), rinviando – per le codifiche di maggiore complessità - alle Tabelle pubblicate in linea, all’interno del sito curato dall’Istituto di Teoria e Tecniche dell’Informazione Giuridica, nella sezione dedicata alle banche dati (all’indirizzo http://www.idg.fi.cnr.it/banche/biga/biga.htm). Vanno ricordati: l’anno di pubblicazione del periodico o del volume (ANNO=aaaa), la data completa di pubblicazione del periodico (DATA=aaaammgg; nel caso dei volumi, “mm” e “gg” sono uguali a “00”), il codice del periodico spogliato (PER=nnnn) e quello della frequenza di pubblicazione del periodico stesso (FR=n; si veda la Tabella C, pubblicata all’indirizzo Internet sopra citato), il numero del fascicolo (FASC=n; se si tratta di supplemento, questo non viene segnalato), la partizione all’interno del fascicolo (PT=n; eventuali sottopartizioni non sono evidenziate), il codice del tipo di documento (TD=nn; si veda in proposito la Tabella D, all’indirizzo di cui sopra), il codice della lingua in cui è scritto il contributo (LIN=nn; v. Tabella B) e il codice relativo all’apparato bibliografico e/o illustrativo di cui il documento risulti fornito (BIB=n; v. Tabella A). 82 SVILUPPO SOSTENIBILE E INFORMAZIONE AMBIENTALE Un’ulteriore serie di codici riguarda la presenza o assenza d’informazioni aggiuntive rispetto ai semplici riferimenti bibliografici, in particolare: abstract, sintesi, recensione, indice (ABS=SÌ/NO), appendice (APP= /NO), sommario (SOM= SÌ/NO, per gli Articoli; sintesi o indice, per i Volumi), riassunto (RIA=SÌ/NO, per gli Articoli; recensione, per i Volumi). 5) Classificazione. Il campo “Classificazione” (Tag 05) contiene il codice alfanumerico attribuito alla singola unità documentaria volta a volta considerata, seguito dalla descrizione – tra parentesi tonde – della voce corrispondente all’interno dello Schema di classificazione appositamente predisposto per la materia. Allo stesso documento sono assegnati più codici alfanumerici di classificazione quando sono evidenziabili più profili tematici rilevanti, tra loro interconnessi. Sulla base dell’analisi del materiale documentario specialistico registrato, la vasta e complessa materia delle problematiche giuridiche in vario modo collegate con l’ambiente è stata suddivisa in tredici grandi Voci cui, nei codici alfanumerici corrispondenti, sono state fatte corrispondere le prime due lettere dell’alfabeto contenute nei termini che compongono la descrizione. Pertanto, ai settori tematici fondamentali così individuati sono state assegnate le codifiche di seguito indicate: AB, per Ambiente (in genere); AC per Acqua; AL per Alimenti e bevande; AR per Aria; BC per Beni culturali e ambientali; DI per Disastri; EN per Energia; NA per Natura e risorse naturali; RI per Rifiuti; RU per Rumore e vibrazioni; SA per Salute; SP per Sostanze pericolose, tossiche e nocive; infine, TE per Territorio. A loro volta, le tredici Classi di primo livello sono state suddivise in voci e sottovoci, ognuna contrassegnata da un codice numerico progressivo, preceduto dalla sigla alfabetica di riferimento del settore d’appartenenza. Cliccando sul codice di classificazione assegnato al documento selezionato, sulla base di tale dato di ricerca viene automaticamente lanciata un’interrogazione sull’intero archivio. In alternativa è stata prevista anche la possibilità d’utilizzare lo standard cla=<codice> (dove <codice> è il codice di classificazione); coniugando la tecnica del troncamento con l’uso dello standard indicato, è possibile selezionare contemporaneamente tutti i documenti relativi a una delle tredici Classi principali (ad esempio, per ricercare tutti i documenti in tema di rifiuti si può digitare l’istruzione cla=ri*). . SVILUPPO SOSTENIBILE E INFORMAZIONE AMBIENTALE 83 6) Nel campo Riassunto (Tag 06) sono contenute informazioni diverse a seconda che l’unità documentaria considerata faccia riferimento a un Volume ovvero a un Articolo; nel primo caso il documentalista può scegliere d’inserire l’indice, o una sintesi dell’indice stesso (sommario), o una recensione; per gli Articoli, invece, in questo campo vengono registrati un sommario, un riassunto, o dei semplici titoletti. Ciascun periodo (contraddistinto dal punto) costituisce una ripetizione del campo; per limitare a questo la compresenza dei termini utilizzati per effettuare la ricerca sull’archivio, si deve ricorrere all’impiego dell’operatore (F). 7) Fonti (Tag 07). In questo campo sono citati gli estremi delle fonti giuridiche appartenenti alle molteplici tipologie d’interesse per la materia ambientale (normative, giurisprudenziali; italiane, straniere; comunitarie, internazionali; storiche e attuali). Le fonti sono indicate nella forma siglata o abbreviata riportata in un apposito elenco consultabile presso l’ITTIG. I nomi dei mesi sono riportati in lettere. Al fine d’agevolare la ricerca evitando che sorgano ambiguità tra alcuni dati, sono stati predisposti appositi standards per il numero dell’articolo (ART=numero; eventuali indicazioni del tipo di “bis”, “ter”, ecc., vanno aggiunte subito di seguito; ad esempio, la citazione dell’art. 5 bis dev’essere trascritta nella forma: art=5bis), il numero del comma dell’articolo (COMMA=n), il numero dell’eventuale partizione interna all’articolo (N=n; è stato, però, previsto che lo stesso standard sia applicabile anche al numero della legge o del provvedimento giurisdizionale da citare), le lettere che individuano parti ovvero allegati d’un articolo (rispettivamente: LETT=a; ALL=a) e, infine, la tipologia delle fonti indicate nel documento (F=tipo). Relativamente a quest’ultimo standard è importante rilevare che a ogni tipo di fonte è stato attribuito un apposito codice alfabetico utilizzabile in fase di ricerca per il reperimento dei documenti contenenti la tipologia di fonti così individuata (si veda in proposito la Tabella E). Ogni fonte costituisce una ripetizione del campo; anche per questi dati, dunque, per limitare a questo la compresenza dei termini, occorre usare l’operatore (F). 84 SVILUPPO SOSTENIBILE E INFORMAZIONE AMBIENTALE 4.4. Le modalità di ricerca delle informazioni La ricerca delle informazioni nell’archivio BIGA può essere effettuata, fondamentalmente, secondo tre diverse modalità: “guidata”, “diretta” e “per classificazione”. Nell’interrogazione guidata viene presentata all’utente un’apposita maschera che consente d’immettere i dati desiderati in corrispondenza dei principali campi in cui è strutturata l’unità documentaria (Autore, Titolo, Riferimenti bibliografici, Classificazione, Riassunto e Fonti normative), collegandoli eventualmente tra loro con gli operatori booleani AND, OR e NOT. Nell’interrogazione diretta, invece, l’utente deve digitare nell’apposito campo una o più parole significative, atte a individuare, all’interno della base di dati, l’argomento desiderato. Nel caso in cui, per effettuare la ricerca, vengano utilizzati più termini, è necessario collegarli tra loro con l’operatore AND se si desidera reperire solo documenti che li contengano contemporaneamente13. L’operatore ADJ aggiunge la possibilità di restringere il risultato della ricerca ai documenti che contengano i termini indicati dall’utente nell’ambito d’una stessa frase ed, eventualmente, a una distanza in parole predeterminata (mediante l’indicazione d’un numero subito dopo l’operatore stesso). L’operatore NOT consente d’ottenere in risposta documenti che, di due termini specificati dall’utente, ne contengano uno, ma non anche l’altro; ovviamente, trattandosi d’uno strumento in grado di restringere sensibilmente il numero dei dati ottenibili, a esso si deve ricorrere con molta cautela per evitare perdite d’informazioni rilevanti. L’operatore OR, invece, in quanto permette di recuperare documenti contenenti, alternativamente, uno o l’altro dei termini indicati nella query, è particolarmente adatto alle ricerche basate sull’impiego di sinonimi. Infine, con l’operatore WITH l’utente, in fase d’interrogazione dell’archivio, è in grado di specificare che i termini da lui forniti per la ricerca devono essere contenuti all’interno dello stesso campo, qualunque sia il termine che appare per primo. Per ottenere maggiore chiarezza ed efficacia nella formulazione della stringa di ricerca sono comunque utilizzabili le parentesi (secondo la 13 In realtà, secondo le modalità previste per la formulazione della domanda da parte dell’utente, l’operatore AND è “implicito”, nel senso che viene applicato automaticamente tutte le volte che per la ricerca nell’archivio siano state utilizzate più parole e, tra esse, non sia stato inserito alcun operatore. . SVILUPPO SOSTENIBILE E INFORMAZIONE AMBIENTALE 85 logica algebrica) e il troncamento di fine parola (mediante l’uso del segno di asterisco).14 La ricerca per classificazione si basa sull’indicazione non di parole significative liberamente scelte dall’utente, bensì degli appositi codici alfanumerici e delle corrispondenti voci e sottovoci di cui si compone lo Schema di classificazione appositamente elaborato per la materia ambientale dai curatori dell’archivio BIGA. Partendo da tale Schema, selezionando una voce si ottiene in risposta la segnalazione, all’interno di tutto l’archivio, di tutti i documenti classificati sotto di essa. 5. Considerazioni conclusive A conclusione dell’analisi svolta – in forma articolata, ma per molti versi certo non esaustiva – può essere opportuno accennare ad alcuni problemi generali che restano ancora da indagare o approfondire. In primo luogo, la documentazione – e ancor più la documentazione in forma elettronica – sulla dottrina giuridica relativa alle problematiche ambientaliste, pur nella sua strumentalità e dipendenza rispetto alla disciplina che ne costituisce l’oggetto, deve acquistare quella dignità e quindi ricevere quell’attenzione che sono necessarie a un suo reale progresso, in funzione di supporto allo studio e alla ricerca da parte dei cultori della disciplina, ma anche quale imprescindibile riferimento nell’attività stessa degli operatori pratici del diritto. In particolare, nonostante l’attuale disponibilità di tecnologie complesse ed evolute, può osservarsi che al proliferare delle fonti d’informazione specialistica in rete tuttora non corrispondono adeguati sforzi d’armonizzazione e diffusione delle iniziative. 15 14 Ad esempio, nella stringa di ricerca: “inquinament* WITH (rumor* OR vibrazioni)” sono usati due troncamenti di fine parola in modo da potere ottenere in risposta documenti che contengano i termini richiesti, indifferentemente, nella forma singolare o plurale; inoltre, l’operatore WITH collega tra loro non due descrittori, bensì un descrittore con una coppia di termini considerati quasi-sinonimi e, quindi, alternativamente fungibili. 15 Il problema dell’acquisizione e gestione dell’informazione giuridico-ambientale, in connessione con quello relativo alla ricostruzione del sistema delle fonti elettroniche disponibili in rete, era già stato oggetto d’una prima analisi in E. FAMELI, Strumenti informatici per l’acquisizione e la gestione dell’informazione 86 SVILUPPO SOSTENIBILE E INFORMAZIONE AMBIENTALE In secondo luogo, è necessario qui rilevare che l’aggiornamento dell’archivio – sicuramente non più differibile – comporterà, oltre all’esigenza d’una revisione integrale della sua organizzazione sistematica, un incremento notevolissimo della sua consistenza non solo per effetto della continua estensione e, purtroppo, del rapido aggravarsi della questione ambientale, che hanno portato a un sempre più ampio coinvolgimento della dottrina giuridica italiana, ma anche per l’emergere di problemi nuovi (o per il diverso configurarsi di quelli preesistenti) che sovente evidenziano l’inadeguatezza di strutture concettuali tradizionali o comunque conducono a una loro inesorabile obsolescenza. giuridico-ambientale in linea, in A. CAMMELLI, E. FAMELI, Informatica, diritto, ambiente. Tecnologie dell’informazione e diritto all’ambiente, cit., pp. 105-135 (specialmente pp. 107-119). Un posto a sé, nella ricostruzione – non solo giuridica, ma dichiaratamente e fortemente interdisciplinare – e nella documentazione della questione ambientale occupa la dotta e ponderosa opera pubblicata da A. ABRAMI, Storia, scienza e diritto comunitario dell’Ambiente. Dalla conoscenza alla tutela degli ecosistemi, Padova, CEDAM, 2001, pp. 1.148: nel libro – integrato da un CD-Rom di oltre 250 MB di dati e da un ricco apparato di corredo, comprendente tabelle di sintesi, indici, percorsi di navigazione e liste sistematiche d’indirizzi Internet – sono tra l’altro presentate la normativa comunitaria, quella nazionale di attuazione e quella regionale in tema d’ambiente, oltre alle sentenze della Corte di Giustizia (suddivise per Stati e per tipo di pronuncia) e a quelle più significative della Cassazione in materia. 87 Thes/TDA: un thesaurus per la terminologia del diritto ambientale Elio Fameli, Bona Inghirami 1. Gli obiettivi e le caratteristiche principali del progetto Il contributo qui di seguito pubblicato ha per oggetto una sintetica descrizione della metodologia e delle procedure di lavoro adottate per la costruzione d’un thesaurus giuridico settoriale, il Thesaurus della “Terminologia del Diritto Ambientale” (TDA), progettato – all’interno dell’Istituto di Teoria e Tecniche dell’Informazione Giuridica (ITTIG) – nell’ambito del Progetto Agenzia 2000. In questa sede, pertanto, non potrà farsi riferimento né alla vastissima letteratura esistente sulle modalità di configurazione e utilizzazione dei thesauri, né alle precise norme tecniche elaborate dai numerosi organismi internazionali operanti nel campo della gestione e della standardizzazione delle informazioni. Il Thes/TDA è un dizionario strutturato di descrittori, monotermini o pluritermini (consistenti, quindi, in singole parolechiave o in locuzioni anche complesse), impiegati nella Bibliografia giuridica dell’ambiente – e nel corrispondente archivio in rete (BIGA) – per la descrizione, l’analisi e il reperimento del materiale bibliografico relativo alla dottrina giuridica in materia ambientale. L’impresa si presenta come il primo tentativo organico di sistematizzazione dei termini e dei concetti ricorrenti in una letteratura specialistica che, soprattutto in quest’ultimo decennio, è divenuta vastissima e di crescente interesse, non solo per i teorici e gli operatori del diritto, ma anche per tutti i cittadini, considerati – nell’evoluzione normativa comunitaria e nazionale – non più meri destinatari di norme, bensì anche soggetti attivi, consapevoli e compartecipi delle decisioni pubbliche attinenti alla conservazione e alla gestione del patrimonio ambientale. 2. Le fasi operative per la costruzione del Thes/TDA: la raccolta, la selezione e la normalizzazione del materiale lessicale 2.1. Il materiale lessicale di base impiegato per la redazione del Thes/TDA è costituito, in primo luogo, dalle parole e locuzioni utilizzate nei titoli e negli abstracts delle unità documentarie raccolte 88 THES/TDA: UN THESAURUS PER LA TERMINOLOGIA DEL DIRITTO AMBIENTALE nella bibliografia specialistica curata dall’ITTIG in materia di diritto ambientale (archivio BIGA). Per ovviare – almeno in parte e in attesa d’un effettivo, imprescindibile aggiornamento dell’archivio – ai limiti derivanti dalla sua attuale inadeguata copertura temporale (19751995), s’è provveduto a integrare tale materiale lessicale di partenza, costituito dagli oltre 2.000 descrittori (monotermini e pluritermini) ricavati da BIGA, innanzitutto aggiungendovi tutte le voci e sottovoci (più di 300, opportunamente “trattate” in modo che acquisissero un contenuto semantico autonomo e non ambiguo) appartenenti all’apposito Schema di classificazione predisposto per l’archivio citato, in secondo luogo inserendo un numero ristretto d’ulteriori descrittori (circa 550, prevalentemente monotermini), rigidamente selezionati nell’ambito di quelli utilizzati negli archivi elettronici in rete contenenti dati legislativi e/o giurisprudenziali afferenti al diritto ambientale. Si è in tal modo ottenuto un primo corpus lessicale, costituito da oltre 3.000 descrittori, fondamentalmente ricavati da tre insiemi documentari: l’archivio BIGA, il relativo Schema di classificazione e l’archivio “Leggi ambientali” dell’ENEA (Ente per le nuove tecnologie, l’energia e l’ambiente). Quest’ultima base di dati contiene la legislazione (comunitaria, nazionale e regionale), ma anche numerose sentenze (della Corte di cassazione, della Corte costituzionale, del Consiglio di Stato, di alcune Preture e Tribunali amministrativi regionali) in materia ambientale; ogni singola unità documentaria comprende, oltre agli estremi del singolo provvedimento legislativo o giurisprudenziale considerato, due campi, denominati “Argomenti” e “Descrizione”, in cui sono registrate, rispettivamente, le parole chiave e una sintetica presentazione del contenuto del documento. 2.2. Sulla base lessicale costituita nel modo indicato si è quindi intervenuti per effettuare molteplici selezioni, secondo criteri non soltanto sostanziali, attinenti al contenuto semantico dei descrittori stessi, ma anche tecnici o formali, in quanto connessi con le caratteristiche strutturali del Thesaurus. Tra i primi rientrano, ad esempio, il grado di significatività del descrittore, la sua esattezza terminologica e la frequenza d’uso. Ai criteri formali si ricollega, invece, l’eliminazione della “ridondanza” mediante la cancellazione dei descrittori esprimenti lo stesso concetto con forme solo THES/TDA: UN THESAURUS PER LA TERMINOLOGIA DEL DIRITTO AMBIENTALE 89 morfologicamente o sintatticamente diverse, l’individuazione dei veri sinonimi (o sinonimi in senso stretto) col corrispondente rinvio dai termini non preferiti a quelli accolti e, infine, la sostituzione di due o più termini con una locuzione che ne rappresenti il coordinamento in tutte le ipotesi in cui sia stata valutata l’opportunità di costruire un descrittore che configuri un concetto unitario, ancorché complesso. Sempre nella fase di selezione sono stati poi isolati i nomi proprî, distinguendo quelli geografici da quelli individuanti enti, istituti, associazioni, standard tecnici, ecc.; gli uni e gli altri andranno a formare apposite Liste accessorie del Thesaurus. Alla fine della selezione i descrittori si sono ridotti a circa 2.500. 2.3. Una volta selezionato, il materiale lessicale raccolto è stato normalizzato in ordine sia alla registrazione nel Thesaurus (e quindi alle varie elaborazioni necessarie per lo sviluppo delle numerose Liste di cui esso si compone), sia al reperimento automatico – mediante i descrittori registrati – delle unità bibliografiche presenti negli archivi in rete. In primo luogo, è da rilevare che sono stati accolti come descrittori solo sostantivi e locuzioni sostantivali; pertanto, non sono stati utilizzati isolatamente verbi, aggettivi e avverbi. Inoltre, al fine d’evitare problemi nell’ordinamento alfabetico delle liste, è stato limitato al massimo l’uso dei segni d’interpunzione e dei segni speciali, mentre nei descrittori pluritermini s’è provveduto a normalizzare la sequenza delle parole e l’uso di congiunzioni e preposizioni. Infine, per la scelta del numero grammaticale (singolare, plurale) sono stati adottati criteri indicativi e orientamenti di massima desunti dagli usi linguistici prevalenti nella letteratura specialistica. Così, ad esempio, s’è assunto che la forma singolare sia preferibile per i descrittori che esprimano concetti astratti (come qualità, funzioni, attività), classi d’elementi nel loro insieme, ovvero soggetti e organi istituzionali; il plurale è stato invece preferito per i termini che fanno riferimento a soggetti od oggetti fisici, come pure a entità giuridiche concrete ovvero a ripartizioni amministrative. 3. La classificazione e la strutturazione dei descrittori Una volta effettuata la normalizzazione, a ogni descrittore è stato assegnato un codice progressivo d’identificazione, il cui primo carattere indica la provenienza del descrittore stesso. Successivamente 90 THES/TDA: UN THESAURUS PER LA TERMINOLOGIA DEL DIRITTO AMBIENTALE i descrittori sono stati classificati in base ai codici dello Schema di classificazione adottato per l’archivio BIGA. Di tale Schema (riprodotto integralmente – nella versione multilingue, con la traduzione in francese, inglese e spagnolo – nella Appendice al presente articolo) in questa sede è possibile precisare soltanto che ciascuna delle 13 classi generali in cui essa si articola è strutturata al suo interno in sottoclassi, a loro volta gerarchicamente organizzate secondo livelli di specificità gradualmente crescenti. A ogni voce corrisponde un codice alfanumerico costruito in dipendenza della posizione gerarchica occupata nel sistema; è importante, però, rilevare che il contenuto semantico relativo è univocamente definibile solo mediante un processo d’interpretazione sistematica che colleghi la voce presa in considerazione con quelle via via più generali – e, quindi, di livello più alto – cui sia consentito risalire. In molti casi è stato necessario attribuire più codici di classificazione al medesimo descrittore, sia per coprire interamente la sua area semantica, sia per esprimere i molteplici aspetti sotto cui esso può essere esaminato. Il raggruppamento dei descrittori per classi conduce, come primo risultato dell’elaborazione, allo sviluppo della Lista dei descrittori ordinati per classi, in cui, sotto ogni voce dello Schema di classificazione sono elencati, in ordine alfabetico, i descrittori del Thesaurus a essa attinenti. Tale Lista è, però, funzionalmente collegata anche alla strutturazione, cioè all’individuazione dei rapporti semantici tra i descrittori, in quanto la creazione di classi di descrittori concettualmente omogenei vale di per sé a delimitare l’ambito di ricerca delle relazioni. Quanto all’analisi strutturale dei descrittori e, quindi, alla elaborazione della Lista strutturata dei descrittori – basata sulla individuazione delle relazioni di preferenza (operatori Use e Used For), di gerarchia (operatori BT e NT) e d’associazione o affinità (operatore RT) – ci si limita qui a rinviare a quanto analiticamente illustrato nella Guida alla consultazione che precede il Thesaurus di diritto ambientale, all’interno del CD-Rom allegato al presente volume. 91 Diritto ambientale Schema di classificazione multilingue AB0 Ambiente fr in sp Environnement Environment Medio ambiente AB1 Assetto e competenze istituzionali fr in sp Organisation et compétences Institutional framework and competence Arreglo y competencias institucionales AB2 Danno e rischio ambientale (vedi anche AB8) fr in sp Dégâts et risque pour l'environnement Environmental damage and risk Daño y riesgo ambiental AB20 Assicurazione fr in sp Assurance Insurance Seguro AB3 Impatto ambientale (usato per TE4) fr in sp Étude d'impact Environmental impact Impacto ambiental AB4 Industria e ambiente fr in sp Industrie et environnement Industry and environment Industria y medio ambiente AB5 Informazione e documentazione ambientale fr in sp Information et documentation environnementale Environmental information and documentation Información y documentación ambiental AB6 Inquinamento fr in sp Pollution Pollution Contaminación ambiental AB7 Regime fiscale e finanziamenti fr in sp Régime fiscal et financements Fiscal system and financing Régimen fiscal y financiaciones 92 SCHEMA DI CLASSIFICAZIONE MULTILINGUE AB8 Tutela giuridica e giurisdizionale (vedi anche AB2) fr in sp Défense juridique et judiciaire Legal and jurisdictional protection Tutoría jurídica y jurisdicional AB80 Diritti e interessi fr in sp Droits et intérêts Rights and interests Derechos e intereses AB9 Diritto comunitario fr in sp Droit communautaire Community law Derecho comunitario ABA Diritto internazionale fr in sp Droit international International law Derecho internacional ABB Diritto straniero e comparato fr in sp Droit étranger et comparé Foreign and comparative law Derecho extranjero y comparado AC0 Acqua (usato per NA40) fr in sp Eau Water Agua AC00 Acque interne (usato per NA101, NA103, NA107) fr in sp Eaux intérieures Inland waters Aguas interiores AC000 Acque sotterranee fr in sp Eaux souterraines Subterranean waters Aguas subterráneas AC01 Mare (usato per NA104) fr in sp Mer Sea Mar AC1 Qualità delle acque fr in sp Qualité des eaux Water quality Calidad de las aguas AC10 Acque potabili SCHEMA DI CLASSIFICAZIONE MULTILINGUE fr in sp Eaux potables Drinking water Aguas potables AC11 Acque di balneazione fr in sp Eaux de balnéation Bathing water Aguas de balneación AC12 Acque idonee alla vita dei pesci fr in sp Eaux aptes à la vie des poissons Water fit for fish life Aguas idóneas a la vida del pescado AC13 Acque destinate alla molluschicoltura fr in sp Eaux aptes à la mytiliculture Water destined for mollusc cultivation Aguas destinadas al marisqueo AC2 Inquinamento idrico fr in sp Pollution des eaux Water pollution Contaminación hídrica AC20 Inquinamento delle acque interne fr in sp Pollution des eaux intérieures Pollution of inland waters Contaminación de las aguas interiores AC21 Inquinamento del mare fr in sp Pollution de la mer Pollution of the sea Contaminación del mar AC22 Immissioni e scarichi fr in sp Déversements Immissions and dumping Entradas y descargas AC220 Scarichi da insediamenti fr in sp Déversements d'établissements Dumping from settlements Descargas de residencias AC2200 Scarichi da insediamenti civili fr in sp Déversements d'établissements civils Dumping from civil settlements Descargas de residencias civiles AC2201 Scarichi da insediamenti produttivi fr Déversements d'établissements productifs 93 94 SCHEMA DI CLASSIFICAZIONE MULTILINGUE in sp Dumping from production installations Descargas de residencias productivas AC2202 Scarichi da imprese agricole e allevamenti zootecnici fr in sp Déversements d'entreprises agricoles et élevages Dumping from farms and animal husbandry Descargas de empresas agrícolas y crías zootécnicas AC2203 Scarichi da imprese adibite a servizi fr in sp Déversements d'entreprises de services Dumping from the service industry Descargas de empresas de servicios AC221 Scarichi da navi o aerei fr in sp Déversements de navires ou d'avions Dumping from ships or aircraft Desgargas de navío y aviones AC222 Scarichi da pubbliche fognature fr in sp Déversements d'égouts publiques Dumping from public sewer systems Descargas de alcanterillos públicos AC223 Scarichi in acque interne fr in sp Déversements dans les eaux intérieures Dumping in inland waters Desgargas de aguas interiores AC2230 Scarichi in acque sotterranee fr in sp Déversements en eaux souterraines Drainage in subterranean waters Descargas en aguas subterráneas AC224 Scarichi in mare fr in sp Déversements dans la mer Dumping into the sea Descargas en el mar AC225 Scarichi in pubbliche fognature fr in sp Déversements en égouts publiques Dumping into public sewerage systems Desgargas en alcanterillos públicos AC226 Scarichi nel suolo e sottosuolo fr in sp Déversements dans le sol et le sous-sol Dumping into the soil and subsoil Descargas en el suelo y subsuelo AC3 Impianti di depurazione fr in Installations d'épuration Depuration plants SCHEMA DI CLASSIFICAZIONE MULTILINGUE sp Instalaciónes de depuración AC4 Piano di risanamento fr in sp Plan de assainissement Reclamation plan Plan de saneamiento AC5 Rilevamento e controllo fr in sp Relèvement et contrôle Sampling and control Recogida y control AC50 Garanzie del diritto di difesa fr in sp Garanties du droit de défense Guarantees of right to defence Garantías del derecho de defensa AC6 Competenze fr in sp Compétences Competence Competencias AC7 Regime fiscale e finanziamenti fr in sp Régime fiscal et financements Fiscal system and financing Régimen fiscal y financiaciones AC8 Tutela giuridica e giurisdizionale fr in sp Défense juridique et judiciaire Legal and jurisdictional protection Tutoría jurídica y jurisdicional AC80 Diritti e interessi fr in sp Droits et intérêts Rights and interests Derechos e intereses AC9 Diritto comunitario fr in sp Droit communautaire Community law Derecho comunitario ACA Diritto internazionale fr in sp Droit international International law Derecho internacional ACB Diritto straniero e comparato fr in sp Droit étranger et comparé Foreign and comparative law Derecho extranjero y comunitario 95 96 SCHEMA DI CLASSIFICAZIONE MULTILINGUE AL0 Alimenti e bevande fr in sp Aliments et boissons Foodstuffs and beverages Alimentos y bebidas AL1 Avariati fr in sp Avariés Spoiled Averiados AL2 Contenenti sostanze pericolose, tossiche o nocive (usato per SP1) fr in sp Contenant des substances dangereuses, toxiques ou nuisibles Containing dangerous, toxic or harmful substances Continentes sustancias peligrosas, tóxicas y nocivas AL3 Contenitori e imballaggi fr in sp Récipients et emballages Containers and packaging Contenedores y embalajes AL4 Etichettatura fr in sp Étiquetage Labelling Etiquetatura AL5 Vigilanza e controllo fr in sp Vigilance et contrôle Supervision and control Vigilancia y control AL6 Competenze fr in sp Compétences Competence Competencias AL7 Regime fiscale e finanziamenti fr in sp Régime fiscal et financements Fiscal system and financing Régimen fiscal y financiaciones AL8 Tutela giuridica e giurisdizionale fr in sp Défense juridique et judiciaire Legal and jurisdictional protection Tutoría jurídica y jurisdicional AL80 Diritti e interessi fr in sp Droits et intérêts Rights and interests Derechos e intereses AL9 Diritto comunitario SCHEMA DI CLASSIFICAZIONE MULTILINGUE fr in sp Droit communautaire Community law Derecho comunitario ALA Diritto internazionale fr in sp Droit international International law Derecho internacional ALB Diritto straniero e comparato fr in sp Droit étranger et comparé Foreign and comparative law Derecho extranjero y comparado AR0 Aria. Inquinamento atmosferico fr in sp Air. Pollution de l'air Air. Air pollution Aire. Contaminación atmosférica AR00 Emissioni e immissioni fr in sp Émissions Emissions and immissions Emisiones e inmisiones AR000 Impianti industriali fr in sp Installations industrielles Industrial plants Instalaciones industriales AR001 Impianti termici fr in sp Installations thermiques Thermal plants Instalacioens térmicas AR002 Traffico aereo, ferroviario, nautico, stradale fr in sp Trafic aérien, ferroviaire, nautique, routier Traffic air, railway, nautical, road Tráfico aéreo, ferroviario, náutico, caminero AR1 Piani di risanamento atmosferico fr in sp Plans de assainissement atmosphérique Clean air schemes Planes de saneamiento atmosférico AR2 Rilevamento e controllo fr in sp Relèvement et contrôle Sampling and control Recogida y control AR3 Competenze fr Compétences 97 98 SCHEMA DI CLASSIFICAZIONE MULTILINGUE in sp Competence Competencias AR4 Regime fiscale e finanziamenti fr in sp Régime fiscal et financements Fiscal system and financing Régimen fiscal y financiaciones AR5 Tutela giuridica e giurisdizionale fr in sp Défense juridique et judiciaire Legal and jurisdictional protection Tutoría jurídica y jurisdicional AR50 Diritti e interessi fr in sp Droits et intérêts Rights and interests Derechos e intereses AR6 Diritto comunitario fr in sp Droit communautaire Community law Derecho comunitario AR7 Diritto internazionale fr in sp Droit international International law Derecho internacional AR8 Diritto straniero e comparato fr in sp Droit étranger et comparé Foreign and comparative law Derecho extranjero y comparado BC0 Beni culturali e ambientali fr in sp Biens culturels et environnementaux Natural and cultural heritage Bienes culturales y ambientales BC1 Beni ambientali paesaggistici (usa NA3) fr in sp Biens environnementaux et du paysage Landscape Bienes ambientales paisajisticos BC2 Beni culturali fr in sp Biens culturels Cultural heritage Bienes culturales BC20 Archivi fr in Archives Archives SCHEMA DI CLASSIFICAZIONE MULTILINGUE sp Archivos BC21 Beni di interesse artistico, storico e archeologico fr in sp BC210 fr in sp BC211 fr in sp BC212 fr in sp BC213 fr in sp BC214 fr in sp Biens d'intérêt artistique, historique et archéologique Property of artistic, historical and archaeological interest Bienes de interés artístico, histórico y arqueológico Beni appartenenti allo Stato Biens qui appartient à l'État State property Bienes de dominio estatal Beni appartenenti a enti pubblici Biens qui appartient à des organismes publics Public bodies asset Bienes pertenecientes a entes públicos Beni appartenenti a enti ecclesiastici Biens qui appartient à des organismes ecclésiastiques Ecclesiastic bodies asset Bienes pertenecientes a entes eclesiásticos Beni appartenenti a privati Biens qui appartienr à des particuliers Private parties asset Bienes pertinentes a privados Circolazione Circulation Circulation Circulación BC2140 Prelazione dello Stato fr in sp BC215 fr in sp BC216 fr in sp BC217 fr in sp Préemption de l'État Pre-emption by the State Prelación del estado Esportazione e importazione Exportation et importation Exportation and importation Exportación Ritrovamento e scoperta Découverte Discovery and recovery Hallazgo y descubrimiento Espropriazione Expropriation Expropriation Espropiación 99 100 SCHEMA DI CLASSIFICAZIONE MULTILINGUE BC22 Biblioteche fr in sp Bibliothèques Libraries Bibliotecas BC23 Città storiche fr in sp BC230 fr in sp Villes historiques Historic cities Ciudades históricas Centri storici (usa TE11) Cités Historic inner cities Centros históricos BC24 Musei, gallerie, pinacoteche, accademie, istituti di cultura fr in sp Musées, galeries, pinacothèques, académies et institus de culture Museums, galleries, picture galleries, academies, cultural institutes Museos, galerías, pinacotecas, academias, institutos de cultura BC3 Manutenzione e restauro fr in sp Entretien et restauration Maintenance and restoration Manutención y restauración BC4 Competenze fr in sp Compétences Competence Competencias BC5 Regime fiscale e finanziamenti fr in sp Régime fiscal et financements Fiscal system and financing Régimen fiscal y financiaciones BC6 Tutela giuridica e giurisdizionale fr in sp Défense juridique et judiciaire Legal and jurisdictional protection Tutoría jurídica y jurisdicional BC60 Diritti e interessi fr in sp Droits et intérêts Rights and interests Derechos e intereses BC7 Diritto comunitario fr in sp Droit communautaire Community law Derecho comunitario BC8 Diritto internazionale SCHEMA DI CLASSIFICAZIONE MULTILINGUE fr in sp Droit international International law Derecho internacional BC9 Diritto straniero e comparato fr in sp Droit étranger et comparé Foreign and comparative law Derecho extranjero y comparado DI0 Disastri fr in sp DI1 Disastri di origine naturale fr in sp DI2 Compétences Competence Competencias Regime fiscale e finanziamenti fr in sp DI7 Prévention Prevention Prevención Competenze fr in sp DI6 Plans d'urgence Emergency plans Planes de emergencia Prevenzione fr in sp DI5 Désastres causées par une activité humaine Disasters deriving from human activity Desastres derivados de actividad humana Piani di emergenza fr in sp DI4 Désastres d'origine naturelle Natural disasters Desastres de origen natural Disastri derivanti da attività umana fr in sp DI3 Désastres Disasters Desastres Régime fiscal et financements Fiscal system and financing Régimen fiscal y financiaciones Tutela giuridica e giurisdizionale fr in sp Défense juridique et judiciaire Legal and jurisdictional protection Tutoría jurídica y jurisdicional DI70 Diritti e interessi fr Droits et intérêts 101 102 SCHEMA DI CLASSIFICAZIONE MULTILINGUE in sp DI8 Diritto comunitario fr in sp DI9 Rights and interests Derechos e intereses Droit communautaire Community law Derecho comunitario Diritto internazionale fr in sp Droit international International law Derecho internacional DIA Diritto straniero e comparato fr in sp Droit étranger et comparé Foreign and comparative law Derecho extranjero y comparado EN0 Energia fr in sp Énergie Energy Energía EN1 Energia elettrica fr in sp Énergie électrique Electric power Energía eléctrica EN2 Energia nucleare fr in sp Énergie nucléaire Nuclear power Energía nuclear EN3 Energia termica fr in sp Énergie thermique Thermal power Energía térmica EN30 Oli combustibili fr in sp Huiles combustibles Combustible oils Aceites combustibles EN31 Gas naturali fr in sp Gaz naturel Natural gases Gases naturales EN32 Carbon fossile fr in Houille Pit coal SCHEMA DI CLASSIFICAZIONE MULTILINGUE sp Carbón fósil EN4 Fonti alternative di energia fr in sp Sources alternatives d'énergie Alternative energy sources Fuentes alternativas de energía EN40 Energia solare fr in sp Énergie solaire Solar power Energía solar EN41 Energia eolica fr in sp Énergie éolienne Wind power Energía eólica EN42 Energia idraulica fr in sp Énergie hydraulique Hydraulic energy Energía hidráulica EN43 Energia geotermica fr in sp Énergie géothermique Geothermal energy Energía geotérmica EN44 Energia da moto ondoso fr in sp Énergie produite par la houle Sea swell power Energía de moto undeante EN45 Energia da maree fr in sp Énergie produite par les marées Tidal power Energía de mareas EN46 Energia da trasformazione di rifiuti fr in sp Énergie produite par la transformation des déchets Waste transformation energy Energía de transformación de despojos EN5 Centrali e impianti fr in sp Centrales et installations Power stations and plants Centrales y Instalaciones EN50 Inquinamento fr in sp Pollution Pollution Contaminación ambiental 103 104 SCHEMA DI CLASSIFICAZIONE MULTILINGUE EN500 fr in sp Inquinamento radioattivo Pollution radioactive Radioactive pollution Comntaminación radioactiva EN51 Localizzazione fr in sp Localisation Localisation Localización EN52 Sicurezza fr in sp Sécurité Safety Seguridad EN6 Politica energetica fr in sp Politique énergétique Energy policy Política energética EN7 Risparmio energetico fr in sp Économie énergétique Energy saving Ahorro energético EN8 Competenze fr in sp Compétences Competence Competencias EN9 Regime fiscale e finanziamenti fr in sp Régime fiscal et financements Fiscal system and financing Régimen fiscal y financiaciones ENA Tutela giuridica e giurisdizionale fr in sp Défense juridique et judiciaire Legal and jurisdictional protection Tutoría jurídica y jurisdicional ENA0Diritti e interessi fr in sp Droits et intérêts Rights and interests Derechos e intereses ENB Diritto comunitario fr in sp Droit communautaire Community law Derecho comunitario ENC Diritto internazionale SCHEMA DI CLASSIFICAZIONE MULTILINGUE fr in sp Droit international International law Derecho internacional END Diritto straniero e comparato fr in sp Droit étranger et comparé Foreign and comparative law Derecho extranjero y comparado NA0 Natura e risorse naturali fr in sp Nature et ressources naturelles Nature and natural resources Naturaleza y recursos naturales NA00 Competenze fr in sp Compétences Competence Competencias NA01 Regime fiscale e finanziamenti fr in sp Régime fiscal et financements Fiscal system and financing Régimen fiscal y financiaciones NA02 Tutela giuridica e giurisdizionale fr in sp Défense juridique et judiciaire Legal and jurisdictional protection Tutoría jurídica y jurisdicional NA020 Diritti e interessi fr in sp Droits et intérêts Rights and interests Derechos e intereses NA03 Diritto comunitario fr in sp Droit communautaire Community law Derecho comunitario NA04 Diritto internazionale fr in sp Droit international International law Derecho internacional NA05 Diritto straniero e comparato fr in sp Droit étranger et comparé Foreign and comparative law Derecho extranjero y comparado NA1 Ambiente naturale fr Milieu naturel 105 106 SCHEMA DI CLASSIFICAZIONE MULTILINGUE in sp Natural environment Ambiente natural NA10 Singoli elementi fr in sp Chaque élément Single elements Cada elemento NA100 Costa fr in sp Côte Coast Costa NA101 Fiume (usa AC00) fr in sp Fleuve River Río NA102 Ghiacciaio fr in sp Glacier Glacier Helero NA103 Lago (usa AC00) fr in sp Lac Lake Lago NA104 Mare (usa AC01) fr in sp Mer Sea Mar NA105 Montagna fr in sp Montagne Mountain Montaña NA106 Vulcano fr in sp Volcan Volcano Volcán NA107 Laguna (usa AC00) fr in sp Lagune Lagoon Laguna NA11 Competenze fr in Compétences Competence SCHEMA DI CLASSIFICAZIONE MULTILINGUE sp Competencias NA12 Regime fiscale e finanziamenti fr in sp Régime fiscal et financements Fiscal system and financing Régimen fiscal y financiaciones NA13 Tutela giuridica e giurisdizionale fr in sp Défense juridique et judiciaire Legal and jurisdictional protection Tutoría jurídica y jurisdicional NA130 Diritti e interessi fr in sp Droits et intérêts Rights and interests Derechos e intereses NA14 Diritto comunitario fr in sp Droit communautaire Community law Derecho comunitario NA15 Diritto internazionale fr in sp Droit international International law Derecho internacional NA16 Diritto straniero e comparato fr in sp Droit étranger et comparé Foreign and comparative law Derecho extranjero y comparado NA2 Aree protette, parchi e riserve naturali fr in sp Zones protégées, parcs et réserves naturelles Protected areas, parks and nature reserves Áreas protegidas, parques y reservas naturales NA20 Nazionali fr in sp Nationaux/nationales National Nacionales NA21 Regionali fr in sp Régionaux/régionales Regional Regionales NA22 Zone umide fr in sp Zones humides Wetlands Zonas húmedas 107 108 SCHEMA DI CLASSIFICAZIONE MULTILINGUE NA23 Competenze fr in sp Compétences Competence Competencias NA24 Regime fiscale e finanziamenti fr in sp Régime fiscal et financements Fiscal system and financing Régimen fiscal y financiaciones NA25 Tutela giuridica e giurisdizionale fr in sp Défense juridique et judiciaire Legal and jurisdictional protection Tutoría jurídica y jurisdicional NA250 Diritti e interessi fr in sp Droits et intérêts Rights and interests Derechos e intereses NA26 Diritto comunitario fr in sp Droit communautaire Community law Derecho comunitario NA27 Diritto internazionale fr in sp Droit international International law Derecho internacional NA28 Diritto straniero e comparato fr in sp Droit étranger et comparé Foreign and comparative law Derecho extranjero y comparado NA3 Beni ambientali paesaggistici (usato per BC1) fr in sp Biens environnementaux et du paysage Landscape Bienes ambientales y paisajisticos NA30 Piani paesistici fr in sp Plans pour le paysage Landscape plans Planes paisajisticos NA31 Competenze fr in sp Compétences Competence Competencias NA32 Regime fiscale e finanziamenti SCHEMA DI CLASSIFICAZIONE MULTILINGUE fr in sp Régime fiscal et financements Fiscal system and financing Régimen fiscal y financiaciones NA33 Tutela giuridica e giurisdizionale fr in sp Défense juridique et judiciaire Legal and jurisdictional protection Tutoría jurídica y jurisdicional NA330 Diritti e interessi fr in sp Droits et intérêts Rights and interests Derechos e intereses NA34 Diritto comunitario fr in sp Droit communautaire Community law Derecho comunitario NA35 Diritto internazionale fr in sp Droit international International law Derecho internacional NA36 Diritto straniero e comparato fr in sp Droit étranger et comparé Foreign and comparative law Derecho extranjero y comparado NA4 Beni naturali fr in sp Biens naturels Natural resources Bienes naturales NA40 Acqua (usa AC0) fr in sp Eau Water Agua NA41 Aria fr in sp Air Air Aire NA42 Fauna fr in sp Faune Fauna Fauna NA420 Caccia fr Chasse 109 110 SCHEMA DI CLASSIFICAZIONE MULTILINGUE in sp Hunting Caza NA421 Pesca fr in sp Pêche Fishing Pesca NA422 Specie protette fr in sp Espèces protégées Protected species Especies protegidas NA43 Flora fr in sp Flore Flora Flora NA430 Boschi e foreste fr in sp Bois et forêts Woods and forests Bosques y florestas NA44 Suolo e sottosuolo fr in sp Sol et sous-sol Soil and subsoil Suelo y Subsuelo NA440 Difesa fr in sp Défense Protection Defensa NA4400 Bonifica fr in sp Bonification Reclamation Saneamiento NA4401 Vincolo idrogeologico fr in sp Obligation hydrogéologique Hydrogeologic restrictions Gravamen hidrogeológico NA441 Inquinamento fr in sp Pollution Pollution Contaminación ambiental NA45 Utilizzazione fr in Emploi Utilisation SCHEMA DI CLASSIFICAZIONE MULTILINGUE sp Utilización NA450 Agricoltura fr in sp Agriculture Agriculture Agricoltura NA451 Cave, miniere e pozzi (usa TE3) fr in sp Carrières, mines et puits Quarries, mines and wells Canteras, minas, pozos NA452 Usi civici fr in sp Propriétés collectives Use of civic land Empleos civiles NA46 Competenze fr in sp Compétences Competence Competencias NA47 Regime fiscale e finanziamenti fr in sp Régime fiscal et financements Fiscal system and financing Régimen fiscal y financiaciones NA48 Tutela giuridica e giurisdizionale fr in sp Défense juridique et judiciaire Legal and jurisdictional protection Tutoría jurídica y jurisdicional NA480 Diritti e interessi fr in sp Droits et intérêts Rights and interests Derechos e intereses NA49 Diritto comunitario fr in sp NA4A fr in sp NA4B fr in sp Droit communautaire Community law Derecho comunitario Diritto internazionale Droit international International law Derecho internacional Diritto straniero e comparato Droit étranger et comparé Foreign and comparative law Derecho extranjero y comparado 111 112 SCHEMA DI CLASSIFICAZIONE MULTILINGUE RI0 Rifiuti fr in sp RI1 Inquinamento da rifiuti fr in sp RI2 Déchets Waste Despojos Pollution produite par les déchets Waste pollution Cantaminación de despojos Smaltimento fr in sp Élimination Disposal Desembalse RI20 Rifiuti agricoli fr in sp Déchets agricoles Agricultural waste Despojos agrícolas RI21 Rifiuti radioattivi fr in sp Déchets radioactifs Radioactive waste Despojos radioactivos RI22 Rifiuti speciali fr in sp Déchets speciaux Special waste Despojos especiales RI220Carcasse d'auto fr in sp Carcasse d'autos Abandoned vehicles Armazones de coches RI221Fanghi fr in sp Boues Sludge Fangos RI222Rifiuti industriali fr in sp Déchets industriels Industrial waste Despojos industriales RI223Rifiuti ospedalieri fr in sp Déchets hospitaliers Hospital waste Despojos hospitalarios RI23 Rifiuti tossici e nocivi (usato per SP6) SCHEMA DI CLASSIFICAZIONE MULTILINGUE fr in sp Déchets toxiques et nuisibles Toxic and harmful waste Despojos tóxicos y nocivos RI24 Rifiuti urbani fr in sp Déchets urbains Urban waste Despojos urbanos RI25 Fasi dello smaltimento fr in sp Phases de l'élimination Disposal phases Fases del desembalse RI250Raccolta e selezione fr in sp Récolte et triage Collection and selection Recogida y selección RI251Trasporto fr in sp Transport Transport Transporte RI252Stoccaggio fr in sp Stockage Storage Depósito RI253Scarico e sversamento fr in sp Déversement Dumping Desgarga y vertimiento RI2530 Discariche fr in sp Décharges Dumps Desgargas RI254Distruzione e incenerimento fr in sp Destruction et incinération Destruction and incineration Destrucción y quema RI255Trattamento fr in sp Traitement Treatment Tratamiento RI2550 Innocuizzazione fr Traitement pour rendre les déchets inoffensifs 113 114 SCHEMA DI CLASSIFICAZIONE MULTILINGUE in sp Purification Inocuización RI2551 Compostaggio fr in sp Compostage Composting Compostaje RI2552 Frantumazione fr in sp Concassage Shattering Frantumación RI256Recupero, riciclaggio e riutilizzazione fr in sp Récupération, recyclage et réemploi Recovery, recycling and reutilisation Recuperación y reutilización RI257Commercializzazione fr in sp RI3 Competenze fr in sp RI4 Compétences Competence Competencias Regime fiscale e finanziamenti fr in sp RI5 Commercialisation Marketing Comercializacción Régime fiscal et financements Fiscal system and financing Régimen fiscal y financiaciones Tutela giuridica e giurisdizionale fr in sp Défense juridique et judiciaire Legal and jurisdictional protection Tutoría jurídica y jurisdicional RI50 Diritti e interessi fr in sp RI6 Diritto comunitario fr in sp RI7 Droits et intérêts Rights and interests Derechos e intereses Droit communautaire Community law Derecho comunitario Diritto internazionale fr in Droit international International law SCHEMA DI CLASSIFICAZIONE MULTILINGUE sp RI8 Derecho internacional Diritto straniero e comparato fr in sp Droit étranger et comparé Foreign and comparative law Derecho extranjero y comparado RU0 Rumore e vibrazioni. Inquinamento acustico fr in sp Bruit et vibrations. Pollution acoustique Noise and vibration. Noise pollution Ruido y vibraciones. Contaminación acústica RU00 Emissioni e immissioni fr in sp Émissions Emissions and immissions Emisiones e inmisiones RU000 Impianti industriali fr in sp Installations industrielles Industrial plants Instalaciones industriales RU001 Rumori molesti fr in sp Bruits fastidieux Noise nuisance Ruidos molestos RU002 Traffico aereo, ferroviario, nautico, stradale fr in sp Trafic aérien, ferroviaire, nautique, routier Traffic aircraft, railway, nautical, road Tráfico aéreo, ferroviario, náutico, caminero RU1 Abitazioni (vedi anche SA10) fr in sp Habitations Habitations Viviendas RU2 Ambienti di lavoro (vedi anche SA11) fr in sp Milieux de travail Working environments Ambientes de trabajo RU3 Rilevamento e controllo fr in sp Relèvement et contrôle Investigation and control Recogida y control RU4 Competenze fr in sp Compétences Competence Competencias 115 116 SCHEMA DI CLASSIFICAZIONE MULTILINGUE RU5 Regime fiscale e finanziamenti fr in sp Régime fiscal et financements Fiscal system and financing Régimen fiscal y financiaciones RU6 Tutela giuridica e giurisdizionale fr in sp Défense juridique et judiciaire Legal and jurisdictional protection Tutoría jurídica y jurisdicional RU60 Diritti e interessi fr in sp Droits et intérêts Rights and interests Derechos e intereses RU7 Diritto comunitario fr in sp Droit communautaire Community law Derecho comunitario RU8 Diritto internazionale fr in sp Droit international International law Derecho internacional RU9 Diritto straniero e comparato fr in sp Droit étranger et comparé Foreign and comparative law Derecho extranjero y comparado SA0 Salute e sicurezza fr in sp Santé et sécurité Health and security Salud y seguridad SA1 Diritto alla salute e alla salubrità dell'ambiente (vedi anche SA5) fr in sp Droit à la santé et à la salubrité du milieu Right to health and a healthy environment Derecho a la salud SA10 Abitazioni (vedi anche RU1) fr in sp Habitations Habitations Viviendas SA11 Ambienti di lavoro (vedi anche RU2) fr in sp Milieux de travail Working environments Ambientes de trabajo SA2 Igiene pubblica SCHEMA DI CLASSIFICAZIONE MULTILINGUE fr in sp Hygiène publique Public health Higiene pública SA3 Competenze fr in sp Compétences Competence Competencias SA4 Regime fiscale e finanziamenti fr in sp Régime fiscal et financements Fiscal system and financing Régimen fiscal y financiaciones SA5 Tutela giuridica e giurisdizionale (vedi anche SA1) fr in sp Défense juridique et judiciaire Legal and jurisdictional protection Tutoría jurídica y jurisdicional SA50 Diritti e interessi fr in sp Droits et intérêts Rights and interests Derechos e intereses SA6 Diritto comunitario fr in sp Droit communautaire Community law Derecho comunitario SA7 Diritto internazionale fr in sp Droit international International law Derecho internacional SA8 Diritto straniero e comparato fr in sp Droit étranger et comparé Foreign and comparative law Derecho extranjero y comparado SP0 Sostanze pericolose, tossiche e nocive fr in sp Substances dangereuses, toxiques et nuisibles Dangerous, toxic and harmful substances Sustancias peligrosas, tóxicas y nocivas SP1 Contenute nei prodotti alimentari (usa AL2) fr in sp Contenues dans les produits alimentaires Contained in food products Contenidas en productos alimenticios SP2 Produzione e lavorazione fr Production et usinage 117 118 SCHEMA DI CLASSIFICAZIONE MULTILINGUE in sp Production and processing Producción y elaboración SP3 Imballaggio ed etichettatura fr in sp Emballage et étiquetage Packaging and labelling Embalaje y etiquetado SP4 Detenzione e commercio fr in sp Détention et commerce Possession and marketing Detención y comercio SP5 Trasporto fr in sp Transport Transport Transporte SP6 Smaltimento (usa RI23) fr in sp Élimination Disposal Desembalse SP7 Competenze fr in sp Compétences Competence Competencias SP8 Regime fiscale e finanziamenti fr in sp Régime fiscal et financements Fiscal system and financing Régimen fiscal y financiaciones SP9 Tutela giuridica e giurisdizionale fr in sp Défense juridique et judiciaire Legal and jurisdictional protection Tutoría jurídica y jurisdicional SP90 Diritti e interessi fr in sp Droits et intérêts Rights and interests Derechos e intereses SPA Diritto comunitario fr in sp Droit communautaire Community law Derecho comunitario SPB Diritto internazionale fr in Droit international International law SCHEMA DI CLASSIFICAZIONE MULTILINGUE sp Derecho internacional SPC Diritto straniero e comparato fr in sp Droit étranger et comparé Foreign and comparative law Derecho extranjero y comparado TE0 Territorio. Assetto e uso del territorio fr in sp Territoire. Organisation et emploi du territoire Land use. Layout and use of land use Territorio. Arreglo y empleo del territorio TE1 Pianificazione urbana e territoriale fr in sp Aménagement urbain et territorial Land use plans and town-planning Planificación urabana y territorial TE10 Piani di recupero fr in sp Plans de récupération Restoration plans Planes de recuperación TE11 Centri storici (usato per BC230) fr in sp Cités historiques Historic inner cities Centros históricos TE2 Beni ambientali paesaggistici (usa NA3) fr in sp Biens environnementaux et du paysage Landscape Bienes ambientales y paisajisticos TE3 Cave, miniere e pozzi (usato per NA451) fr in sp Carrières, mines, puits Quarries and mines Canteras, minas y pozos TE4 Impatto ambientale (usa AB3) fr in sp Étude d'impact Environmental impact Impacto ambiental TE5 Competenze fr in sp Compétences Competence Competencias TE6 Regime fiscale e finanziamenti fr in sp Régime fiscal et financements Fiscal system and financing Régimen fiscal y financiaciones 119 120 SCHEMA DI CLASSIFICAZIONE MULTILINGUE TE7 Tutela giuridica e giurisdizionale fr in sp Défense juridique et judiciaire Legal and jurisdictional protection Tutoría jurídica y jurisdicional TE70 Diritti e interessi fr in sp Droits et intérêts Rights and interests Derechos e intereses TE8 Diritto comunitario fr in sp Droit communautaire Community law Derecho comunitario TE9 Diritto internazionale fr in sp Droit international International law Derecho internacional TEA Diritto straniero e comparato fr in sp Droit étranger et comparé Foreign and comparative law Derecho extranjero y comparado 121 L’archivio BIG: l’evoluzione di un’esperienza documentaria nel campo del diritto alla vita Mario Fameli 1. L’esperienza della bibliografia a stampa in materia di diritto alla vita e aborto e la creazione del corrispondente archivio elettronico Nel giugno del 1996, nell’ambito di un’impresa documentaria promossa pochi anni prima nel campo dei diritti fondamentali della persona umana, è stato pubblicato un volume1 nel quale risultano raccolte in maniera sistematica centinaia di schede bibliografiche estratte, in ragione della loro pertinenza rispetto alla materia prescelta, dall’archivio elettronico d’informazioni giuridiche dottrinali2 gestito dall’Istituto di Teoria e Tecniche dell’Informazione Giuridica (ITTIG) del Consiglio Nazionale delle Ricerche.3 Tralasciando di soffermarsi sulle caratteristiche di quest’opera – integrata da un ampio studio4 teso a illustrare i metodi di selezione, acquisizione e analisi dei documenti proposti, nonché da un complesso e inedito apparato d’indici elaborati automaticamente –, sembra qui opportuno rilevare l’interesse che essa ha suscitato, come confermano sia le approfondite disamine e i vivaci dibattiti svoltisi nel corso dei Convegni organizzati (a Firenze, Roma e 1 Si veda M. FAMELI, Diritto alla vita e interruzione volontaria della gravidanza. Una bibliografia specialistica analitica e ragionata, Napoli, ESI (Edizioni Scientifiche Italiane), collana “Quaderni di Archivio penale”, n. 1, 1996, pp. XVI+504. Il libro è arricchito, nella parte introduttiva, dalle presentazioni di P. CATALANO (Diritto alla vita e informazione elettronica, pp. IX-X) e di L. LOMBARDI VALLAURI (Cattolici, donne, “ismi”, realtà, pp. XI-XV). 2 Questo archivio, denominato DoGi (Dottrina Giuridica pubblicata nelle riviste specializzate italiane), costituisce il database più noto e maggiormente interrogato dagli utenti del sistema informativo del CNR, a motivo della gran mole dei dati (oltre 217.000 documenti) resi disponibili per le molteplici necessità della ricerca. 3 Con provvedimento ordinamentale del CNR, deliberato in data 12 ottobre 2001, l’Istituto per la Documentazione Giuridica (IDG) di Firenze ha assunto la nuova denominazione di “Istituto di Teoria e Tecniche dell’Informazione Giuridica” (ITTIG). 4 Vedi M. FAMELI, L’aborto nell’archivio elettronico “Dottrina e dibattito giuridico” curato dall’Istituto per la Documentazione Giuridica del CNR: metodi di selezione, acquisizione e analisi dei documenti per una rassegna bibliografica monotematica, in ID., Diritto alla vita e interruzione volontaria della gravidanza, op. cit., pp. 1-131. 122 L'ARCHIVIO BIG Prato) per la sua presentazione, che l’elevato numero (oltre un centinaio) di recensioni che l’hanno avuta per oggetto. In questa sede, comunque, s’intende segnalare – con una descrizione sintetica, ma esaustiva – un ulteriore strumento di consultazione che s’è provveduto nel frattempo a realizzare. Si tratta d’un archivio elettronico che, unico nel suo genere in Italia, è interamente centrato sulle problematiche relative all’inizio della vita umana e alla sua tutela. Tale nuovo archivio deriva la sua origine dal citato volume bibliografico (in quanto dai suoi limiti sono emerse le motivazioni concrete, che hanno poi indotto ad avviare e svolgere le fasi successive d’un percorso di documentazione giuridica di fatto già delineato con l’uscita di quella rassegna a stampa) ed è stato realizzato in concomitanza con l’avanzamento del lavoro documentario svolto sulla pubblicistica in tema di diritti del nascituro e aborto al fine d’incrementare il materiale bibliografico specialistico pertinente. 2. L’inserimento dell’archivio BIG nel sistema informativo dell’Istituto di Teoria e Tecniche dell’Informazione Giuridica Per fare meglio comprendere e apprezzare il significato dell’archivio BIG in materia di diritto alla vita, costruito all’interno del sistema informativo dell’Istituto avvalendosi delle più recenti tecniche informatiche5, occorre preliminarmente precisare quale sia il 5 Per quanto attiene all’evolversi delle tecnologie informatiche, soprattutto nel campo dell’elaborazione delle informazioni giuridiche, ci si limita qui a segnalare – al solo fine d’indicare alcuni tra i più significativi punti di riferimento all’interno d’un percorso ormai lungo e complesso – N. LIPARI, E. LUPO, Ordinamento giuridico ed informatica, in Leg. giust., 1983, 2, pp. 351-363; R. PAGANO, Informatica e diritto, Milano, Giuffré, 1986, pp. VII+282; R. BORRUSO, Computer e diritto, tomo I, Analisi giuridica del computer, pp. XX+446 e tomo II, Problemi giuridici dell’informatica, Milano, Giuffré, 1988, pp. XX+564; E. FERRI, G. GIACOBBE, G. TADDEI ELMI, Informatica e ordinamento giuridico, Milano, Giuffré, 1988, pp. IX+399; V. FROSINI, Informatica, diritto e società, Milano, Giuffré, 1988, pp. XII+353; G. CARIDI, Metodologia e tecniche dell’informatica giuridica, Milano, Giuffré, 1989, pp. VIII+146; E. GIANNANTONIO, Informatica giuridica, voce in Enc. giur., XVI, Roma, Treccani, 1989, pp. 10; R. BORRUSO, TIBERI, L’informatica per il giurista, Milano, Giuffré, 1990; S. CHIARLONI, Giurisprudenza e dottrina nell’era della rivoluzione informatica (note sui sistemi di documentazione), in Riv. dir. proc., 1992, p. 590 ss.; V. FROSINI, Telematica e Informatica giuridica, voce in Enc. dir., XLIV, Milano, Giuffré, 1992, pp. 60-82; M.G. LOSANO, Informatica giuridica, voce in Enc. sc. soc., IV, Roma, Treccani, 1994, pp. 711-719; D.A. LIMONE (a cura di), Dalla giuritecnica all’informatica giuridica, Studi dedicati a Vittorio Frosini, L'ARCHIVIO BIG 123 contesto in cui esso viene a collocarsi. Tra i sistemi informativi attualmente disponibili in Italia nel settore giuridico (come, per esempio, quelli della Suprema Corte di Cassazione, della Camera dei Deputati, del Senato della Repubblica e dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato) quello dell’ITTIG, che gestisce e distribuisce – sia on line che su CD-Rom – banche dati giuridiche d’indubbia utilità, è certamente da considerare come uno dei più importanti per dimensioni e rilevanza. Relativamente agli archivi consultabili dall’utente che intenda accedere ai dati memorizzati nel sistema informativo dell’Istituto, oltre all’archivio BIG che viene presentato in queste pagine, si indicano qui di seguito, con riferimento al diritto in generale: la già citata banca dati DOGI, l’archivio STOP relativo alla stampa d’opinione rilevante per il diritto6 e “Diritto Italia” (Banca dati dei riferimenti ai materiali d’interesse giuridico e amministrativo in rete). Attengono, invece, specificamente al diritto ambientale: BIGA (Bibliografia Giuridica dell’Ambiente); DAUE (Banca dati sullo stato d’attuazione in Italia delle direttive ambientali dell’Unione Europea) ed ELIOS (“Environmental Legal Information Observatory System”, Osservatorio telematico e banca dati in materia di diritto ambientale). Hanno, infine, per oggetto i rapporti tra diritto e disabilità le banche dati VIPDn, VIPDr e VIPDg, contenenti, rispettivamente, le disposizioni normative di carattere nazionale, la legislazione regionale e le massime giurisprudenziali relative alla materia della vita indipendente per le persone con disabilità. All’utente è data la possibilità di consultare contemporaneamente due o più tra gli archivi sopra indicati. Alcuni di tali archivi, inoltre, sono distribuiti anche nell’ambito del sistema Milano, Giuffré, 1995, pp. XI+398; R. BORRUSO, Informatica giuridica, voce in Enc. dir., vol. I (aggiornam.), Milano, Giuffré, 1997, pp. 640-677; A. TARANTINO, Elementi di informatica giuridica, Milano, Giuffré, 1998, pp. XIV+212; G. TADDEI ELMI, Corso di informatica giuridica, Napoli, Edizioni Giuridiche Simone, 2000, pp. 207. Da ultimo, si veda il volume, pubblicato dall’Istituto per la documentazione giuridica a cura di R. NANNUCCI, Lineamenti di Informatica giuridica. Teoria, metodi, applicazioni, Napoli, ESI, 2002, pp. 603 (per un’analisi dei problemi teorici e metodologici della disciplina si vedano soprattutto E. FAMELI, Teoria, definizione e sistematica dell’Informatica giuridica, pp. 3-56, G. TADDEI ELMI, Origine e sviluppo dell’Informatica giuridica, pp. 57-82). 6 L’archivio STOP contiene 66.850 documenti di rilevanza giuridico-politica, relativi al periodo compreso tra il 1975 e il 1993. 124 L'ARCHIVIO BIG Italgiure della Corte di Cassazione e del sistema informativo della Camera dei Deputati. 3. L’accesso all’archivio BIG nella rete Internet L’archivio BIG è stato reso interrogabile in rete, secondo le modalità dell’accesso gratuito, a partire dal 1998. L’acronimo che tuttora contrassegna l’archivio (all’inizio inteso come propriamente riferito alla “Bibliografia sulla Interruzione della Gravidanza”) deriva la sua legittimazione dalla tipologia prevalente negli spogli effettuati durante la prima fase dell’attività di selezione delle unità documentarie (concentrate soprattutto intorno alla Legge 22 maggio 1978, n. 194 – Norme per la tutela sociale della maternità e sull’interruzione volontaria della gravidanza – e alle sue conseguenze applicative). Nel tempo, tuttavia, la raccolta dei dati s’è venuta progressivamente e rapidamente estendendo a numerosi altri settori d’interesse più o meno strettamente correlati, quali la Bioetica d’inizio vita (o della vita nascente) e l’Ingegneria genetica. All’acronimo citato, pertanto, può a questo punto riconoscersi una valenza più ampia, senza che comunque si ponga l’esigenza della sua sostituzione. Gli utenti interessati alla consultazione dei documenti contenuti in BIG possono accedervi collegandosi col sito Web dell’ITTIG (http://www.ittig.cnr.it) e digitando, all’interno di esso, l’indirizzo più specifico (banche/big/big.htm); in alternativa, partendo dalla Home Page del sito dell’Istituto, occorre selezionare la voce “Banche dati”, sotto la quale l’archivio in questione si trova compreso. Procedendo quindi da tale punto d’avvio, i fruitori del servizio – siano essi operatori del diritto o privati cittadini – possono operare secondo le tecniche e le modalità di ricerca previste anche per gli altri archivi compresi nel sistema informativo dell’Istituto. Nel delineare le caratteristiche di BIG s’è tenuto conto del contesto complessivo in cui l’archivio era destinato a inserirsi: gli interventi concepiti in ordine all’adeguamento della sua configurazione sono stati quindi realizzati secondo tecniche e strategie tali da risultare compatibili con le peculiarità del materiale memorizzato, senza modificare – per esempio – quegli aspetti strutturali dell’unità documentaria cui poi si connettono le molteplici possibilità della ricerca automatica. Questa, pertanto, non diversamente da quanto previsto per le altre banche dati costruite e L'ARCHIVIO BIG 125 gestite dall’ITTIG, può essere effettuata sia nella forma “guidata” (ricerca con Wais-Isis) che in quella “diretta” (ricerca per parole). Nello stesso campo si possono immettere più termini – anche troncati con il segno d’asterisco (*) –, le parentesi e gli operatori booleani (AND, OR, NOT, WITH e ADJ), a prescindere dall’opzione sul tipo di ricerca da condurre. L’utente dovrà scegliere con cura – ed eventualmente porre in correlazione – i termini che, a suo giudizio, possano risultare più significativi ai fini del reperimento dell’informazione desiderata; i documenti forniti in risposta dal sistema non possono però essere più di 500. Ribadita l’esistenza di stretti collegamenti, funzionali e logici, tra l’archivio di dottrina giuridica generale DOGI e l’archivio specialistico BIG, va aggiunto che, per l’implementazione di quest’ultimo, sono state utilizzate le procedure software disponibili all’interno del programma SIAM – MDI7, dotato di un’interfaccia che consente la gestione di più applicazioni contemporaneamente aperte in una pluralità di finestre (c.d. “Multi Document Interface”). Nella versione attualmente consultabile in rete, la base di dati in materia di diritti del nascituro e aborto non comprende unità documentarie preesistenti, estratte da DOGI o da altri archivi elettronici d’interesse giuridico (realizzati o meno dall’Istituto): tutte le schede inserite nell’archivio BIG sono state per esso appositamente redatte in modo da garantire al nuovo database un contenuto specialistico autonomo ed omogeneo, evitando un’inutile sovrapposizione nell’utilizzo delle fonti elettroniche disponibili. 4. L’archivio elettronico BIG e i “nuovi diritti dell’era tecnologica”: contenuto e dimensioni della base di dati L’archivio BIG contiene diverse migliaia di documenti bibliografici: la sua attuale consistenza è di oltre 10.500 schede, ma 7 In merito al programma SIAM (Sistema Integrato per l’Acquisizione e la Manutenzione dell’informazione giuridica in linea) si veda E. FAMELI, SIAM. Un sistema intelligente integrato per l’acquisizione, l’organizzazione e la gestione dell’informazione giuridica in linea, relazione presentata al V Convegno internazionale organizzato dall’Istituto per la Documentazione Giuridica del CNR sul tema “Il Diritto nella società dell’informazione” (Firenze, 1998), Conference Proceedings su CD-Rom, 1998. 126 L'ARCHIVIO BIG nel frattempo s’è già provveduto a predisporne altre centinaia sicché, in occasione del prossimo aggiornamento – che comporterà l’immissione di molti contributi relativi al 2003, e quindi alle pubblicazioni più recenti, della cui uscita si è appena avuta notizia – sarà largamente superata la soglia delle 11.000 unità. Considerate nel loro complesso, le schede documentarie registrate nell’archivio attengono in gran parte agli anni Settanta e Ottanta, quindi al periodo in cui si è svolto con maggiore intensità il dibattito sul tema dell’aborto e del diritto alla vita. In tempi molto più recenti si è registrato un nuovo incremento delle pubblicazioni specialistiche sulla materia a seguito del moltiplicarsi delle discussioni relative alla fecondazione artificiale, alla procreazione assistita e al regime giuridico dell’embrione, nonché a causa del formarsi d’una crescente giurisprudenza vertente su fattispecie di responsabilità civile del sanitario per danni conseguenti a interruzione di gravidanza non riuscita. Nel suo insieme, comunque, il periodo preso in esame ai fini della raccolta della documentazione è molto ampio, in quanto comincia dal 1970, così allineandosi con la data d’inizio degli spogli di DOGI, senza escludere l’acquisizione di qualche contributo d’epoca anteriore, segnatamente tra quelli rivelatisi meno caduchi all’interno del lungo arco di tempo trascorso. I dati contenuti nell’archivio attengono al dibattito sociogiuridico e politico-culturale sviluppatosi in Italia in materia di “diritto alla vita”, considerato come “diritto fondamentale della persona umana”, con particolare riguardo al contesto della c.d. “era tecnologica”. Invero, nell’epoca odierna, spesso innovata e a volte anche disorientata dal prepotente incunearsi degli strumenti tecnici più avanzati e inquietanti, ci si trova dinanzi a inesplorate frontiere di conoscenza che, proprio perché necessitano di sperimentazioni e verifiche, esigono un atteggiamento di cautela e un assoluto rispetto dei valori umani fondamentali. Al fine di definire l’oggetto dell’archivio in discorso occorre, da un lato, precisare l’ampiezza e i limiti della base documentaria, dall’altro richiamare il significato e la portata di quel crescente processo di globalizzazione sociale in cui la complessità dei rapporti che s’instaurano non coinvolge solo il “diritto alla vita” e il “diritto alla salute” (e, quindi, il “diritto alla qualità della vita”), ma anche altri L'ARCHIVIO BIG 127 diritti della persona, come il “diritto all’ambiente”, il “diritto all’informazione” e il corrispondente “diritto alla riservatezza”. In questo senso, l’entrata in vigore della ricordata Legge n. 194 del 1978 ha rappresentato – e rappresenta – solo uno degli eventi principali intorno a cui si sono venute rapidamente concentrando le attente analisi e, insieme, le accese polemiche che nel tempo si sono riflesse in una letteratura assai vasta ed eterogenea. Nel configurare l’ambito dell’indagine documentaria – e, quindi, i confini argomentali dell’archivio elettronico qui delineato – si è tenuto conto degli aspetti che contraddistinguono l’attuale società, la quale, come si è da più parti osservato, si caratterizza nel suo complesso come “società di massa, dell’era post-industriale o tecnologica”; in essa i rapporti civili, etico-sociali ed economici, vanno rapidamente assumendo nuovi assetti e da questi sorgono esigenze di tutela diverse, sulla cui base gradualmente si configurano e s’impongono anche “nuovi diritti”. Il contesto entro cui ci si è mossi non poteva non tenere conto dell’impatto delle nuove tecnologie sul diritto, come pure dell’insorgere d’una sempre più diffusa globalizzazione sociale dei diritti. L’emergere di nuovi rapporti tra tecnologia e diritto ha prodotto nuovi doveri e nuove restrizioni, ma anche nuovi diritti da riconoscere a tutte le persone umane, con particolare attenzione ai cosiddetti “soggetti deboli” (quali il nascituro, ma anche il disabile, l’anziano e il malato terminale). Fin dalla fase dell’individuazione delle fonti di spoglio si è ritenuto opportuno – ancorché molto più oneroso in sede di predisposizione del corpus documentario da sottoporre ad analisi – svolgere una ricerca diretta a valutare la tematica prescelta in ogni suo aspetto e rapporto interdisciplinare. Una delle regole principali cui ci si è attenuti è stata, pertanto, quella d’includere nella base di dati tutti i contributi che avessero comunque a che fare con l’oggetto dell’indagine, sia pure in modo non esclusivo o centrale. Come già prima accennato a proposito della valenza dell’acronimo prescelto, i documenti raccolti nell’archivio vanno oltre le problematiche sviluppatesi intorno al tema dell’aborto, prima e dopo l’introduzione nell’ordinamento giuridico italiano della Legge 194/78, riferendosi anche allo studio del diritto alla vita nei suoi differenti profili (genetica, tecniche di riproduzione umana, 128 L'ARCHIVIO BIG sterilizzazione, contraccezione, eutanasia, ecc.), spesso combinati tra loro in situazioni tanto difficilmente prevedibili nel passato quanto d’ardua definizione nel presente, soprattutto per il fatto d’essere riconducibili a quel processo di “globalizzazione dei diritti” che si va affermando in settori sempre più numerosi e diversi (come, ad esempio, nelle questioni che coinvolgono la donna, ovvero in quelle che mettono in discussione l’equilibrio generale dell’ambiente). Per conferire una migliore visibilità e una più confacente organizzazione sistematica al materiale documentario ricollegabile, sotto il profilo giuridico, a questo importante fenomeno – per cui i diritti della persona, singolarmente esaminati, tendono a essere percepiti e considerati in maniera più frammentaria rispetto all’ipotesi in cui, inserendoli in un più ampio e integrato scenario di globalizzazione sociale, s’ottenga la possibilità d’estendere la ricerca delle informazioni mediante appropriate strategie di reperimento dei dati connessi sulla base di rinvii per affinità o convergenze tematiche – si è ritenuto utile prevedere un coordinamento complessivo di tutti quegli archivi gestiti dall’ITTIG che, ciascuno dall’angolo visuale specifico al settore rappresentato, risultassero concorrere alla documentazione della vasta problematica sopra indicata.8 Secondo questa ratio rientrano in un più generale e autonomo sistema informativo in tema di “nuovi diritti dell’era tecnologica” le banche di dati specialistiche che comunque attengono al settore dei diritti fondamentali della persona, vale a dire quella relativa al diritto alla vita, congiuntamente alle altre in materia di salute e qualità della vita, nonché in tema d’ambiente. Perché tutti questi databases possano essere armonizzati tra loro e resi utilmente complementari nella consultazione s’è prevista una serie complessa d’interventi che dovrebbero principalmente riguardare: a) la struttura delle unità documentarie (numero, individuazione e collocazione dei campi, 8 Presso l’ITTIG, l’Unità Operativa che svolge il lavoro di coordinamento nel senso indicato nel testo è quella denominata “DiTec” (Diritti e Tecnologie). Essa si occupa di documentazione e ricerca, tendendo a promuovere lo sviluppo di “sistemi informativi evoluti, orientati al cittadino, in tema di diritti fondamentali della persona umana, con particolare riguardo ai nuovi diritti dell’era tecnologica” (diritto alla vita, diritto alla vita indipendente per le persone disabili, diritto alla salute, diritto all’ambiente e all’informazione ambientale, diritto all’informazione, diritto alla riservatezza, diritti di partecipazione e comunicazione sociale). L'ARCHIVIO BIG 129 modalità di classificazione e indicizzazione delle informazioni, strumenti e tecniche per l’analisi documentaria); b) le modalità di visualizzazione e presentazione grafica dei dati; c) la configurazione d’una rete di collegamenti (links) tra informazioni concettualmente connesse, anche se contenute all’interno di fonti diverse; d) le caratteristiche del motore di ricerca in ordine alle funzioni d’interrogazione, reperimento e visualizzazione delle informazioni. 5. L’esigenza di un’informazione ideologicamente neutrale: problemi di deontologia professionale nella documentazione Per l’acquisizione e selezione del materiale immesso nell’archivio elettronico in materia di diritto alla vita e aborto si è cercato d’attenersi a criteri scientifici assolutamente oggettivi, avendo cura che le fonti di spoglio individuate per l’analisi riproducessero in forma adeguata e condivisibile una situazione di sostanziale bilanciamento ideologico delle contrastanti opinioni espresse sulla materia. Sotto questo profilo – sovente trascurato – è stata giustamente rilevata l’importanza di tali raccolte documentarie per quanto concerne la responsabilità morale e scientifica dei relativi curatori, e ciò anche in considerazione del fatto che la loro neutralità e correttezza solo di rado vengono messe in dubbio o sono comunque sottoposte a controlli, mentre sicuramente condizionano in maniera decisiva il valore d’ogni successiva utilizzazione. Certo è che, in una società in cui il flusso delle notizie disponibili sul mercato è in enorme aumento, diventa sempre più complessa e delicata la funzione dei “mediatori dell’informazione”, cioè di coloro che la selezionano, la elaborano e la diffondono. Ne consegue che quanti sono chiamati al difficile compito di ricercare e controllare le conoscenze specialistiche esistenti su una data materia dovranno conformare il loro comportamento alle norme d’una precisa deontologia dell’informazione, che esige oggettività e imparzialità, intese anche come “equidistanza ideologica” nell’acquisizione e selezione, come pure nella gestione e diffusione dei dati. Questo insieme di problemi non risulta sempre di facile soluzione; com’è noto, la mancanza d’un quadro assiologico estesamente riconosciuto e accettato, tale da soccorrere nell’individuazione di valori indiscussi, rappresenta anche qui una questione cruciale, che affligge e complica le varie attività connesse 130 L'ARCHIVIO BIG con la documentazione. Non potendo disporre di criteri sicuri su cui fondare la selezione, divengono inevitabilmente ardui e incerti sia i limiti della massa documentaria da acquisire che le modalità d’una loro possibile sistematizzazione e gerarchizzazione. Questa assenza di parametri di riferimento, da un lato, mette a rischio l’efficacia esterna delle procedure bibliografiche e, dall’altro, può in vario modo compromettere la qualità e il potere esplicativo dei suoi stessi paradigmi interni. L’informazione, infatti, agendo sotto forma di rapporti in una molteplice gamma di centri interpretativi, non può comunque essere valutata e – per così dire – “misurata” col supporto di parametri uniformemente accolti. In generale, per ciò che attiene alla costruzione degli archivi elettronici di tipo bibliografico, e alle successive fasi di gestione e aggiornamento dei dati in essi contenuti, sussiste un evidente problema etico dell’informazione, che impone il rispetto di fondamentali criteri d’equidistanza ideologica e neutralità della documentazione. Rispetto ad altri archivi, nella realizzazione di BIG è chiaro che tale esigenza s’è presentata in misura ancora maggiore a causa del particolare rilievo, della vasta incidenza sociale e della forte tensione ideologica proprî della materia trattata. Pertanto, nel procedere all’implementazione di tale archivio, s’è cercato d’evitare ogni parzialità, limitandosi rigorosamente a registrare nella sua effettiva consistenza la situazione documentaria desumibile, sull’argomento, dalle fonti oggetto di spoglio. 6. La strutturazione del materiale registrato nell’archivio: metodologie d’analisi e descrizione dei documenti primari Le informazioni memorizzate nell’archivio elettronico BIG, avendo riguardo alla scheda bibliografica in cui sono inserite, risultano organizzate in una pluralità di campi. Di seguito se ne descrivono le caratteristiche e il contenuto. 1) L’Identificativo del documento è costituito da un numero, preceduto dalla sigla dell’Istituto (ITTIG) e da quella dell’archivio (BIG). 2) Il Cognome e nome dell’autore (e/o del curatore) può riferirsi a un libro (opera autonoma in genere), a uno dei contributi in esso contenuti, ovvero a un contributo dottrinale indipendente. Si L'ARCHIVIO BIG 131 tratta di un campo ripetibile, che viene esteso in caso di pluralità di autori e/o curatori. Nel caso in cui questi non siano persone fisiche, bensì enti, associazioni, movimenti e simili, l’indicazione relativa viene espressa in forma completa, senza ricorrere ad abbreviazioni. 3) Il Titolo del libro o d’uno dei contributi in esso contenuti o del contributo dottrinale indipendente (relazione a Convegno, commento a legislazione, nota a sentenza o recensione), qualora non sia in lingua italiana, di regola viene indicato anche nella lingua originaria. 4) Il Sottotitolo costituisce un dato autonomo rispetto al titolo; altre informazioni, considerate equipollenti, vengono assimilate al sottotitolo e quindi trattate in maniera del tutto analoga ai dati registrati in questo campo. 5) I Riferimenti bibliografici comprendono, nell’ipotesi di opera libraria, l’indicazione della casa editrice e della località in cui essa ha sede, dell’anno di pubblicazione e del numero complessivo delle pagine. Qualora si tratti, invece, di contributi selezionati in base all’analisi dei periodici in spoglio, vengono indicati il titolo della rivista (in forma estesa), il numero del fascicolo spogliato, la parte, la sezione (secondo le modalità di strutturazione e suddivisione della rivista), l’anno di pubblicazione e il numero della pagina (iniziale e finale). 6) La Classificazione è assegnata alle singole unità documentarie mediante l’attribuzione dei codici corrispondenti alla specifica tematica trattata (i codici vengono volta a volta selezionati dal documentalista all’interno dello Schema di classificazione appositamente predisposto per la materia). 7) I Descrittori (monotermini o pluritermini), estratti in numero limitato da un’apposita lista continuamente aggiornabile e integrabile, vengono utilizzati per l’indicizzazione del contenuto del documento. 8) Il Riassunto del contenuto del documento può essere costituito dall’indice, se si tratta d’un libro, dall’abstract o dal sommario (o altra forma di sintesi), in caso di articoli di periodici. Un’importante caratteristica dell’archivio BIG consiste nel fatto che le unità documentarie in esso registrate sono per la maggior parte corredate da abstracts, cioè da riassunti indicativi dei contenuti principali del documento primario. Nella redazione di tali testi, risultanti dall’attività d’analisi dei singoli contributi, per assicurarne la maggiore comprensibilità possibile ci si è astenuti dal formulare – sia pure indirettamente – 132 L'ARCHIVIO BIG valutazioni personali o giudizi di merito. Si è adottato, invece, uno stile discorsivo, evitando inutili tecnicismi, in modo da conferire ai singoli documenti chiarezza e significatività, garantendo nel contempo un’assoluta omogeneità stilistico-lessicale.9 All’abstract, comunque, s’è fatto ricorso solo nei casi in cui l’autore del contributo non avesse predisposto alcun supporto utile a un’agevole e rapida presa di conoscenza degli argomenti in esso trattati (in pratica, né un sommario, né un riassunto, né un qualunque altro strumento informativo di sintesi). 9) Le Fonti giuridiche (normative, giurisprudenziali o anche storiche) vengono selezionate tra quelle citate nel testo originale. Tra i vari campi in cui l’unità documentaria si presenta strutturata, costituisce sicuramente un importante valore aggiunto quello derivante dalla rilevazione delle principali “Fonti giuridiche” citate nei documenti di primo grado, siano esse fonti normative (di diritto interno, straniero, internazionale, comunitario e canonico), giurisprudenziali o storiche. Si tratta, infatti, di dati particolarmente utili per integrare le informazioni attinenti alle singole schede e, quindi, per rendere ancora più semplice ed efficace la fase del reperimento dei dati. 7. Le fonti di spoglio dell’archivio e la tipologia dei documenti memorizzati Nella sua attuale configurazione l’archivio BIG risulta costituito da materiale estratto sia da riviste che da libri spogliati analiticamente in modo da ricavare una scheda per ciascuno dei contributi registrati all’interno dell’opera esaminata. Nell’ambito di quest’ultima categoria sono state prese in esame le seguenti tipologie principali: monografie, volumi collettanei, atti di Convegni (compresi quelli stranieri, che abbiano avuto una qualche risonanza in Italia, e taluni non strettamente giuridici), relazioni annuali presentate – secondo quanto disposto dall’art. 16 della Legge n. 194 – dal Ministero della salute e dal Ministero della giustizia in merito all’attuazione di tale legge e ai suoi effetti, studi statistici ed 9 Nella specie, peraltro, l’omogeneità stilistico-lessicale è assicurata dal fatto che tutte le schede bibliografiche sono state compilate da un unico documentalista (dall’autore del presente contributo), in quanto curatore dell’archivio elettronico BIG. L'ARCHIVIO BIG 133 epidemiologici sull’andamento del fenomeno abortivo nel territorio nazionale elaborati dagli Assessorati alla sanità e ai servizi sociali delle Regioni in collaborazione coi corrispondenti Osservatori epidemiologici, rapporti dell’Istituto superiore di sanità (ISTISAN) sull’interruzione volontaria della gravidanza in Italia, documenti del Magistero della Chiesa cattolica, pubblicazioni del Comitato nazionale per la bioetica (CNB) e di altri organi, associazioni ed enti competenti per materia, enciclopedie generali, dizionari ed enciclopedie giuridiche. Le fonti di spoglio dell’archivio si sono venute gradualmente estendendo alle riviste di dottrina giuridica, nonché a molte altre pubblicazioni scientifiche non giuridiche di frequenza periodica, per un totale di oltre 200 titoli. Le riviste che, per materia, sono risultate estranee o comunque lontane dall’area d’interesse considerata, dopo un periodo convenzionalmente determinato, in caso di spoglio con esito costantemente negativo, sono state eliminate dall’elenco delle fonti predisposto per l’archivio BIG. All’interno di tale elenco sono state invece conservate altre riviste che, degli argomenti rientranti nella tematica considerata, si sono comunque occupate, sia pure in maniera saltuaria. Quanto alla tipologia dei documenti memorizzati si segnala che l’aver preso in considerazione, ai fini dello sviluppo dell’archivio, non solo gli articoli, le relazioni a Convegni e le note ed osservazioni a sentenza, ma anche le recensioni, ha consentito un’importante rilettura e un proficuo approfondimento – anche se dalla diversa prospettiva del recensore – di contributi già analizzati in altre schede. 8. Osservazioni conclusive Può conclusivamente osservarsi che l’archivio elettronico BIG, prefiggendosi l’obiettivo d’informare gli utenti su tutta la pubblicistica italiana esistente sul tema del diritto alla vita – considerato nei suoi molteplici profili e con riferimento alle diverse materie correlate –, si connota per la sua forte multidisciplinarità e interdisciplinarità: proprio per il fatto di coinvolgere problematiche numerose ed eterogenee, esso si rivela d’interesse per una vasta schiera di studiosi e operatori appartenenti a settori d’attività talora distanti tra loro, ma sempre situati al centro di forti interessi e vibranti scontri ideologici. 134 L'ARCHIVIO BIG Con l’impostazione sistematica adottata per l’organizzazione del materiale documentario nell’archivio, si è inteso individuare tutti i possibili risvolti d’interesse, comunque ricollegabili al tema primario: ciò con principale riferimento ai profili attinenti ai vari rami del diritto positivo (costituzionale, amministrativo, civile, penale, del lavoro, internazionale, canonico ed ecclesiastico, straniero e comparato), ma anche, al di là dell’universo giuridico, alla medicina, alla sociologia, alla psicologia, alle scienze statistiche e demografiche e a tutte quelle altre discipline scientifiche che in qualche modo si occupano dell’argomento, estendendo ulteriormente l’esame all’antropologia, alla filosofia generale, alla filosofia del diritto, alle scienze umane rilevanti per la filosofia del diritto, nonché all’ontologia, alla deontologia e alla teologia del diritto. Con la base di dati BIG si è inteso, dunque, da una parte, assicurare al documentalista la possibilità di meglio controllare l’enorme mole di materiale pubblicato sulla materia e, dall’altra, consentire al profano come all’esperto, al teorico come all’operatore pratico, di districarsi nella complessa congerie delle fonti volta a volta da consultare. In ogni caso, l’archivio si propone come uno strumento flessibile, aperto alla collaborazione di quanti, formulando osservazioni o suggerimenti, siano comunque interessati a fornire il loro contributo all’evoluzione complessiva dell’impresa nella direzione d’una sempre maggiore chiarezza e funzionalità rispetto alle effettive esigenze dell’utenza. 135 Thes/BIG: un thesaurus di descrittori per il diritto alla vita Mario Fameli Nell’ambito del generale processo di sviluppo dell’informatica giuridica italiana si è di recente proposto all’attenzione degli utenti della rete Internet un nuovo archivio elettronico, denominato BIG: di esso viene data, con un altro contributo pubblicato in questo stesso libro, una sintetica descrizione, tendente a segnalarne l’obiettivo e le caratteristiche principali. Va comunque anche qui ricordato che si tratta d’un archivio contenente dati bibliografici specialistici, attinenti al dibattito socio-giuridico e politico-culturale in tema d’aborto e diritto alla vita del nascituro, e che tale base di dati si configura come unica nel suo genere in Italia. 1. Lo Schema di classificazione generale della materia Allo scopo d’organizzare il vasto materiale documentario registrato nell’archivio, rendendo, nel contempo, più agevole e diretto l’accesso alle singole unità bibliografiche, s’è proceduto a elaborare uno Schema di classificazione generale della materia, atto a inquadrarla e raccordarla opportunamente in un quadro organico e sistematico complessivo. Nell’Appendice al presente articolo è riportata integralmente la versione multilingue dello Schema (corredata della traduzione in francese, inglese e spagnolo delle singole voci), incentrato su nove temi (classi) fondamentali, 46 sottoclassi di secondo livello e 25 di terzo, in conformità all’articolazione qui di seguito brevemente richiamata. I diritti fondamentali della persona umana (Classe 1.) sono stati strutturati in cinque sottoclassi, attinenti al diritto alla vita, alla salute, all’ambiente, ma anche ai più recenti “diritti delle donne” in materia di procreazione. Il diritto alla procreazione cosciente e responsabile (Classe 2.) si specifica, invece, in quattro sottoclassi che riguardano la famiglia, la gravidanza, la maternità e il nascituro. Per la materia dei consultori (Classe 3.) è stato sufficiente prevedere solo due sottoclassi (la prima relativa alla Legge quadro nazionale e alle Leggi regionali, la seconda concernente tipologia, struttura, funzioni e finanziamento dei consultori stessi). Nella Classe 4., dedicata alla procreazione, intesa sia nella sua accezione naturale che in quella artificiale, trovano altresì collocazione la contraccezione e la sterilizzazione (sia 136 THES/BIG terapeutica o curativa che contraccettiva e antiprocreativa). La Classe 5. (“Aborto e Legge sull’interruzione volontaria della gravidanza”), oltre agli aspetti storici e idologici, include alcuni temi centrali, come la prevenzione dell’aborto, la considerazione delle sue principali tipologie, l’interruzione volontaria della gravidanza entro e dopo i primi 90 giorni, l’interruzione volontaria della gravidanza nella donna minore d’età e nella donna inferma di mente e l’obiezione di coscienza. La Classe 6. attiene all’aborto illegale e ai reati connessi con la Legge n.194/1978, mentre le ultime tre Classi (la settima, l’ottava e la nona) hanno per oggetto i rapporti con discipline giuridiche specialistiche, con altre discipline scientifiche (quali la medicina, la psicologia, la biologia e la genetica) e, infine, con le scienze filosofiche, morali, politiche e sociali (in particolare, filosofia, morale, teologia, etica, bioetica, politica e sociologia). 2. L’individuazione dei descrittori e l’elaborazione delle Liste In ordine all’individuazione dei descrittori (monotermini e pluritermini) s’è meticolosamente proceduto alla consultazione delle migliaia di schede bibliografiche che compongono l’archivio elettronico BIG. All’interno d’ogni scheda s’è concentrata l’attenzione sui campi da cui è più agevole estrarre termini semanticamente rilevanti per la descrizione e il reperimento dei documenti, cioè il titolo, l’eventuale sottotitolo e l’abstract; quanto a quest’ultimo campo, ovviamente, s’è riconosciuta maggiore affidabilità al testo di sintesi predisposto dallo stesso autore (o comunque compilato a cura della redazione della rivista in cui il contributo è stato pubblicato). Attualmente, a seguito dell’attività di selezione svolta sul corpus lessicale inizialmente costituito, per lo sviluppo del Thesaurus sono stati utilizzati oltre 1.700 descrittori. L’attribuzione d’uno o più codici di classificazione ai singoli descrittori ha consentito di realizzare la Lista per classi e, sulla base di questa, la Lista strutturata dei descrittori stessi, costruita partendo dallo configurazione d’una rete di relazioni concettuali (attualmente predisposta solo per la Classe 2. dello Schema) all’interno dell’area semantica d’appartenenza del descrittore volta a volta considerato. Per l’analisi dei contenuti di tali Liste, come pure per una riflessione sulle funzionalità relative al loro impiego, in questa sede si deve fare rinvio al CD-Rom allegato al presente volume. 137 Diritto alla vita Schema di classificazione multilingue 1. Diritti fondamentali della persona umana fr in sp 1.1. Droits fondamentaux de la personne humaine Fundamental human rights Derechos fundamentales de la persona humana Diritti fondamentali e principî costituzionali fr in sp 1.2. Droits fondamentaux et principes constitutionnels Fundamental rights and constitutional principles Derechos fundamentales y principios constitucionales Diritto alla vita fr in sp 1.3. Droit à la vie Right to life Derecho a la vida Diritto alla salute fr in sp 1.4. Droit à la santé Right to health Derecho a la salud Diritto all’ambiente fr in sp 1.5. Droit à l'environnement Right to the environment Derecho al medio ambiente Altri diritti connessi fr in sp 1.5.1. Autres droits connexes Other related rights Otros derechos conexos Diritto al rispetto dell'integrità della persona umana fr in sp 1.5.2. Droit au respect et à l'intégrité de la personne humaine Right to respect for human dignity Derecho al respecto y a la integridad de la persona humana Diritti delle donne fr in sp 2. Droits des femmes Women's rights Derechos de las mujeres Diritto alla procreazione cosciente e responsabile fr in Droit à la procréation consciente et responsable Right to conscious and responsible procreation 138 DIRITTO ALLA VITA: SCHEMA DI CLASSIFICAZIONE sp 2.1. Derecho a la procreación conciente y responsable Famiglia, fertilità e gravidanza fr in sp 2.2. Famille, fertilité et grossesse Family, fertility and pregnancy Famiglia, fertilidad y preñez Interessi individuali collegati alla procreazione fr in sp 2.3. Intérêts individuels liés à la procréation Individual interests linked to procreation Intereses individuales conexos a la procreación Madre, maternità e suo valore sociale fr in sp 2.4. Mère, maternité et sa valeur sociale Maternity and its social value Madre, maternidad y su valor social Embrione, feto, nascituro. Vita umana dal suo inizio al termine naturale fr in sp 3. Embryon, foetus, enfant qui va naître. Vie humaine dès son commencement jusqu’à sa fin naturelle Protection of human life from its beginning until its final phase Embrión, feto, persona que va a nacer. Vida humana desde su comienzo hasta su término natural Consultori fr in sp 3.1. Centres de consultation Advice Bureaus Consultorios Disciplina legislativa nazionale e leggi regionali d’attuazione fr in sp 3.2. Discipline législative nationale et lois régionales d'actuation National legislative measures and regional laws of implementation Disciplina legislativa nacional y leyes regionales de ejecución Tipologia, struttura, funzioni e finanziamento fr in sp 4. Typologie, structure, fonctions et financement Types, structure, functions and financing Tipología, estructura, funciones y financiación Procreazione fr in sp 4.1. Procréation Procreation Procreación Sessualità e procreatività fr in sp Sexualité et procréativité Sexuality and procreativity Sexualidad y procreatividad DIRITTO ALLA VITA: SCHEMA DI CLASSIFICAZIONE MULTILINGUE 4.1.1. Concepimento e soggetto concepito fr in sp 4.1.2. Conception et sujet conçu Conception and the conceived person Concepción y sujeto concebido Parto, nascita, padre e paternità, figlio, filiazione fr in sp 4.1.3. Accouchement, naissance, pére et paternité, enfant, filiation Delivery and birth (father and paternity, child and filiation) Parto, nacimiento, padre y paternidad, hijo, filiación Controllo delle nascite, pianificazione familiare fr in sp Contrôle des naissances et planification des naissances Birth control, family planning Control de nacimientos y planificación familiar fr in sp Stérilité. Procréation médicalement assistée Sterility. Medically assisted procreation Esterilidad, Procreación médicamente asistida 4.2. Sterilità. Procreazione medicalmente assistita 4.2.1. Tecnologie della fecondazione fr in sp 4.2.2. Technologies de la fécondation Insemination technology Tecnologías de la fecundación Interventi e sperimentazioni su embrioni e feti fr in sp 4.2.3. Interventions et expérimentations sur les embryons et les foetus Operations and experimentation on embryos and foetuses Intervenciones y experimentaciones sobre embriones y fetos Clonazione fr in sp 4.3. Clonation Cloning Clonación Contraccezione fr in sp 4.4. Contraception Contraception Contracepción Sterilizzazione fr in sp 4.4.1. Stérilisation Sterilisation Esterilización Sterilizzazione terapeutica o curativa fr in sp Stérilisation thérapeutique ou curative Therapeutic or curative sterilisation Esterilización terapéutica o curativa 139 140 DIRITTO ALLA VITA: SCHEMA DI CLASSIFICAZIONE 4.4.2. Sterilizzazione contraccettiva e antiprocreativa fr in sp 5. Aborto. Legge sull’interruzione volontaria della gravidanza fr in sp 5.1. Avortement. Loi sur l’interruption volontaire de la grossesse Abortion. Law on the voluntary termination of pregnancy Aborto. Ley sobre la interrupción voluntaria del preñez Prevenzione dell’aborto. Attività preliminari: colloquio, accertamenti, certificazione fr in sp 5.2. Prévention de l’avortement. Activités préliminaires, entretien, vérifications, certification Prevention of abortion. Preliminaries activities: interview, investigations, consultations, certification Prevención del aborto. Actividades preliminares, coloquio, averiguaciones, certificación Aborto spontaneo fr in sp 5.3. Avortement spontané Spontaneous abortion Aborto e spontáneo Aborto volontario fr in sp Avortement volontaire Voluntary abortion Aborto voluntario fr Avortement thérapeutique, santé physique ou psychique, anomalies ou malformations Therapeutic abortion, physical and mental health, abnormalities and malformations Aborto terapéutico, salud física o psíquica, anomalías o malformaciones 5.3.1. Aborto terapeutico, salute fisica o psichica, anomalie o malformazioni in sp 5.3.2. Aborto eugenetico, aborto selettivo e diagnosi prenatale fr in sp 5.3.3. Avortement eugénique, avortement sélectif et diagnostic prénatal Eugenic abortion, selective abortion and pre-natal diagnosis Aborto eugenético, aborto selectivo y diagnóstico prenatal Richiesta d’intervento e interruzione volontaria della gravidanza entro i primi 90 giorni fr in sp 5.3.4. Stérilisation contraceptive et contre la procréation Contraceptive and anti-procreative sterilisation Esterilización contraceptiva y antiprocreativa Requête d’intervention et interruption volo’ntaire de la grossesse dans les premiers 90 jours Request for termination and the voluntary termination of pregnancy within the first 90 days Solicitud de intervención e interrupción voluntaria del preñez dentro de los primeros 90 días Interruzione volontaria della gravidanza dopo i primi 90 giorni DIRITTO ALLA VITA: SCHEMA DI CLASSIFICAZIONE MULTILINGUE fr in sp Interruption volontaire de la grossesse aprés les premiers 90 jours Voluntary termination of pregnancy after the first 90 days Interrupción voluntaria del preñez después de los primeros 90 días fr in sp Âge, interruption volontaire de la grossesse dans la femme mineure Voluntary termination of pregnancy in an underage woman Edad, interrupción voluntaria del preñez en la mujer menor de edad 5.3.5. 141 Età, interruzione volontaria della gravidanza nella donna minore d’età 5.3.6. Interruzione volontaria della gravidanza e stati di “incapacità” per cause patologiche fr in sp 5.3.7. Interruption de la grossesse et états d’incapacité dûs à causes pathologiques Voluntary termination of pregnancy and incapacity on pathological grounds Interrupción del preñez y estados de incapacidad por causas patológicas Imminente pericolo per la vita della donna. Possibilità di vita autonoma del feto fr in sp 5.3.8. Imminent danger pour la vie de la femme. Possibilité de vie autonome du foetus Impending danger to the life of the woman. Possibility of an autonomous life for the foetus Inminente peligro por la vida de la mujer. Posibilidad de vida autónoma del feto Obiezione di coscienza fr in sp 5.4. Objection de conscience Conscientious objection Objeción de conciencia Storia e ideologie fr in sp 5.4.1. Histoire et idéologies History and ideologies Historia e ideologías Ideologie dell’aborto: abortismo, abortista fr in sp 5.4.2. Idéologies de l’avortement: favorables à l’avortement, sujet favorable à l’avortement Abortionism Ideologías del aborto: abortismo, abortista Antiabortismo, antiabortista fr in sp 5.5. Idèologies contraires à l’avortement, sujet contraire à l’avortement Anti-abortionism Ideologías del aborto: anti-abortismo Doveri giuridici e deontologici connessi alla Legge n. 194/1978 fr in sp Devoirs juridiques et déontologiques connexes à la loi n. 194/1978 Legal and ethical duties related to Law No. 194/1978 Deberes jurídicos y deontológicos conexos a la ley n. 194/1978 142 DIRITTO ALLA VITA: SCHEMA DI CLASSIFICAZIONE 5.6. Relazioni ministeriali, applicazioni e prospettive di riforma della Legge n. 194/1978 fr in sp 6. Relations ministérielles, applications et perspectives de réforme de la loi n. 194/1978 Ministerial reports, applications and prospects for reform of Law No. 194/1978 Relaciones ministeriales, aplicaciones y perspectivas de reforma de la ley n. 194/1978. Aborto illegale. Reati connessi con la Legge n. 194/1978 fr in sp 6.1. Avortement illégal. Crimes connexes à la loi n. 194/1978 Illegal abortion. Offences related to Law No. 194/1978 Aborto ilegal. Delitos conexos a la ley n. 194/1978 Aborto colposo, parto prematuro, circostanza aggravante specifica fr in sp 6.1.1. Avortement par imprudence, accouchement prématuré, circonstances aggravantes spécifiques Culpable abortion and premature birth Aborto culposo, parto prematuro, circunstancia agraviante específica Responsabilità civile del medico fr in sp 6.1.2. Responsabilité civile du médecin Civil liability of the doctor Responsabilidad civil del médico Risarcibilità del danno fr in sp 6.2. Indemnisation du dommage Compensation for damages Resarcibilidad del daño Interruzione della gravidanza in donna non consenziente fr in sp 6.2.1. Interruption de la grossesse dans une femme non-consentante Termination of pregnancy in an unconscious woman Interrupción del preñez en mujer no consentidora Aborto e acceleramento del parto preterintenzionali fr in sp Avortement et accélération de l'accouchement praeter-intentionelles Abortion and involuntary acceleration of the birth Aborto y aceleración del parto preterintencionales fr in sp Mort de la femme ou lésions personnelles praeter-intentionelles à cause d'avortement Death of the woman or involuntary personal injuries following an abortion Muerte de la mujer o lesiones personales preterintencionales por causa de aborto 6.2.2. Morte della donna o lesioni personali preterintenzionali a seguito di aborto 6.3. Interruzione della gravidanza senza l’osservanza delle norme previste per la sua liceità fr in sp Interruption de la grossesse sans l'observance des règles prévues pour sa licéité Voluntary termination of a pregnancy without complying with provisions provided for its legality (clandestine abortion) Interrupción del preñez sin la observancia de las normas previstas por su liceidad DIRITTO ALLA VITA: SCHEMA DI CLASSIFICAZIONE MULTILINGUE 6.3.1. Morte della donna consenziente o lesioni preterintenzionali a seguito di aborto fr in sp 6.4. Mort de la femme consentante ou lésions praeter-intentionnelles à cause d'avortement Death of the woman or involuntary injuries following an abortion Muerte de la mujer consentidora o lesiones preterintencionales por causa de aborto Diffusione di notizie fr in sp 6.5. Diffusion de nouvelles Dissemination of the news Difusión de noticias Rifiuto od omissione di atti d’ufficio fr in sp 6.6. Déni ou omission d’actes d’office Refusal or failure to perform official duties Recusación u omisión de actas de oficina Omissione dell’informativa di reato fr in sp 6.7. Omission de l’information de délit Failure to report an offence Omisión de la informativa de delito Violenza extra- o intra-coniugale fr in sp 6.8. Violence extra ou intra-conjugale Extra- or intra-spouse violence Violencia extra o intra conyugal Reati abrogati dalla Legge n. 194/1978 (Cod. Pen., Tit. X del Libro II) fr in sp 7. Délits abrogés par la loi n. 194/1978 (Cod. Pén., tit. X du livre II) Offences repealed by Law No. 194/1978 (Crim. Code, Title X of Book II) Delitos abrogados por la le ley n. 194/1978 (Cód. Pen, tít. X del libro II) Diritto, diritto naturale e diritto positivo. Rapporti con discipline giuridiche specialistiche fr in sp 7.1. Droit, droit naturel et droit positif. Rapports avec les disciplines juridiques spécialisées Law, natural law and positive law. Relationships with specialised legal disciplines Derecho. Derecho natural y derecho positivo. Raportes con disciplinas jurídicas especialísticas Diritto costituzionale, Diritto dell’ambiente fr in sp 7.2. Droit constitutionel. Droit de l'environnement Constitutional Law, Environmental Law Derecho constitucional. Derecho del medio ambiente Diritto civile, Diritto del lavoro, Diritto amministrativo fr in sp 7.3. 143 Droit civil, Droit du travail, Droit administratif Civil Law, Labour Law, Administrative Law Derecho civil, Derecho del trabajo, Derecho administrativo Diritto penale (Criminologia, Vittimologia), Medicina legale 144 DIRITTO ALLA VITA: SCHEMA DI CLASSIFICAZIONE fr in sp 7.4. Droit pénal (Criminologie, Victimologie), Médecine légale Criminal Law (Criminology, Victimology), Forensic medicine Derecho penal (Crimenología, Victimología), Medicina legal Diritto canonico, Diritto ecclesiastico fr in sp 7.5. Droit canonique, Droit ecclésiastique Canon Law, Ecclesiatical Law Derecho canónigo, Derecho eclesiástico Diritto dell'Unione Europea; Diritto straniero, internazionale, comparato fr in sp 7.6. Droit de l'Union Européenne, Droit étranger, international, comparé European Union Law; International, Foreign, Comparative Law Derecho de la Unión Europea; Derecho extranjero, internacional, comparado Diritto romano fr in sp 7.7. Droit romain Roman Law Derecho romano Filosofia del diritto fr in sp 8. Philisophie du droit Philosophy of Law Filosofía del derecho Rapporti con altre discipline scientifiche fr in sp 8.1. Rapports avec des autres disciplines scientifiques Relationships with other scientific disciplines Raportes con otras disciplinas científicas Medicina (generale e specialistica). Operatori sanitari, farmaci e ospedali fr in sp 8.2. Médicine (générale et spécialisée). Opérateurs sanitaires, médicaments et hôpitaux Medicine (general and specialised). Health workers, pharmacies, and hospitals Medicina (general y especialística). Operadores sanitarios, remedios, hospitales Psicologia, Psichiatria fr in sp 8.3. Psychologie, Psychiatrie Psychology, Psychiatry Psicología, Psiquiatría Biologia, Embriologia fr in sp 8.4. Biologie, Embryologie Biology, Embryology Biología, Embriología Genetica, Ingegneria genetica fr in sp Génétique, Ingéniérie génétique Genetics, Genetic Engineering Genética, Ingeniería genética DIRITTO ALLA VITA: SCHEMA DI CLASSIFICAZIONE MULTILINGUE 8.5. 145 Antropologia fr in sp 9. Anthropologie Anthropology Antropología Rapporti con le scienze filosofiche, morali, politiche e sociali fr in sp 9.1. Rapports avec les sciences philosophiques, morales, politiques et sociales Relationships with philosophical, moral, political and social sciences Raportes con ciencias filosóficas, morales, políticas y sociales Filosofia, Morale, Teologia, Teologia morale fr in sp 9.2. Philosophie, Morale, Théologie, Théologie morale Philosophy, Moral philosophy, Moral theology Filosofía, Moral, Teología, Teología moral Etica, Bioetica, Magistero della Chiesa cattolica e di altre confessioni religiose fr in sp 9.3. Ethique, Bioéthique, Magistère de l'Eglise catholique et d'autres confessions religieuses Ethics, Bioethics, Teachings of the Catholic Church and other religious faiths Ética, Bioética, Magistero de la Iglesia católica y de otras confesiones religiosas Deontologia fr in sp 9.4. Déontologiea Deontology Deontologí Politica, Sociologia fr in sp 9.5. Politique, Sociologie Politics, Sociology Política, Sociología Demografia, Statistica fr in sp Démographie, Statistique Demography, Statistics Demografía, Estadística NOTE TECNICHE 149 La consultazione dei corpora costituzionali con DBT Manuela Sassi In questa breve presentazione vengono mostrate le possibilità di consultazione dei testi costituzionali tramite le funzioni principali del DBT. L'obiettivo è di documentare con alcuni esempi pratici l'utilità di tale sistema nello studio del testo e, a maggior ragione, quando si tratta di più testi raggruppati in corpus. In questo CD-Rom sono stati riuniti più corpora in formato DBT secondo la lingua in cui sono redatti: i 39 testi costituzionali italiani (vedi 1.1 della presente pubblicazione) raggruppati sotto la sigla TCI e i 19 testi costituzionali ibero-americani (vedi 1.3) con la sigla CIA. Nella figura 1 si riporta il menu per la consultazione di un testo singolo, in alternativa a quella di più testi o corpus. La richiesta 3 è disabilitata in quanto serve per l'indicizzazione di nuovi Figura 1: Menu di ingresso alla consultazione archivi. Nella figura 2 viene proposto il menu delle operazioni possibili da applicare al testo singolo, fra cui quelle per l'estrazione di vari indici e la creazione delle concordanze. Iniziando con l'interrogazione, si apre il menu di ricerca e Figura 2: Menu di consultazione del testo singolo le funzioni sono disponibili sia in forma di pulsanti che di finestre a discesa (v. fig. 3). Il primo pulsante a sinistra richiama l'indice del testo dove sono elencate tutte le sue parti, dette unità testuali, che saranno poi utilizzate come riferimento nella fase di contestualizzazione. Con 150 LA CONSULTAZIONE DEI CORPORA COSTITUZIONALI CON DBT questa funzione si può cercare e richiamare velocemente un singolo articolo e visualizzarne il contenuto. Figura 3: Barra menu e risultato del pulsante di lettura testo con le unità testuali Figura 4: risultato della ricerca di "aboga*" Figura 5: attivazione dei pulsanti famiglia Il secondo pulsante con la lente attiva la ricerca per parola. Al suo interno possono essere usate tutte le lettere minuscole, l'asterisco [*], che maschera da zero a più caratteri, il dollaro [$] per mascherare un carattere e le parentesi per indicare più opzioni separate dalla barra [/]. Si possono indicare anche più parole, in tal caso il sistema genera automaticamente una richiesta di famiglia di parole connesse con l'operatore "AND". In alternativa la Famiglia può essere definita manualmente con il menu omonimo o tramite il quinto pulsante, che si attiva al momento in cui siano presenti nel Quadro almeno 2 parole. Nella figura 4 appare la prima finestra-risultato della richiesta di tutte le parole che iniziano per aboga*, mascherando quindi la parte finale. Trattandosi di una risposta multipla, si attiva il pulsante con matita per una selezione automatica di tutte le parole presenti nella lista. In questo modo si attivano gli altri pulsanti per la selezione o per la generazione automatica di Famiglie di ricerca (fig. 5). LA CONSULTAZIONE DEI CORPORA COSTITUZIONALI CON DBT 151 Nella figura 6 si può vedere il risultato della richiesta: cioè tutti i contesti relativi alle forme selezionate. Il contenuto della finestra può Figura 6: Contesti delle forme richieste essere salvato in un file esterno, o in formato solo testo o in Word, premendo il pulsante destro del mouse sulla finestra attiva. Tale operazione è possibile con qualsiasi finestra si produca sullo schermo. Nel menu di salvataggio vengono proposte le due modalità sia per un singolo contesto, sia per l'intero contenuto della finestra, comprensivo della parte che non viene visualizzata per mancanza di spazio. Qualora il risultato della richiesta superi mediamente i 150 contesti, si attiverà il pulsante con la freccia rossa che indica la continuazione in un'altra finestra, che potrà essere salvata con le stesse modalità e che verrà accodata alla precedente nello stesso file. La figura 7 mostra un esempio di richiesta composta da più parole: in questo caso il programma sviluppa automaticamente una famiglia di ricerca in "AND". In caso di interroga-zione Figura 7: richiesta di sintagmi del corpus CIA, nella figura 8 si mostra il risultato della ricerca effettuata sull'intero corpus. Si può notare come nel Quadro (dove rimane traccia di tutte le selezioni operate all'interno di una sessione) il riepilogo della presenza delle forme sia diverso dal precedente esempio; infatti vi sono due colonne: nella prima il numero corrisponde alla frequenza della forma nel testo corrente (leggibile 152 LA CONSULTAZIONE DEI CORPORA COSTITUZIONALI CON DBT nella barra del programma) e nella seconda il numero fra parentesi indica la quantità di testi in cui è presente. Per ottenere il riepilogo globale della presenza della parola nei vari testi si usa il terzo pulsante in alto da sinistra, che dà accesso anche a un grafico statistico delle frequenze. Figura 8: Il Quadro e il risultato dei contesti nell'intero corpus Le Co-occorrenze statistiche. Sotto il menu Varie si trova la funzione di Co-occorrenze Statistiche: il risultato della sua applicazione ai testi sarà una lista di parole che sono fortemente connesse ad una o più parole date. Tale connessione viene quantificata con indici, come risulta dalla figura 9. Per illustrare meglio il suo funzionamento è stato selezionato il termine ambiente e tutte le forme ad esso collegate, e su tale insieme è stata poi applicata detta funzione usando i parametri come appaiono nella figura 9. LA CONSULTAZIONE DEI CORPORA COSTITUZIONALI CON DBT 153 Come si può notare sono state estratte parole che hanno una connessione molto forte con quelle indicate: infatti la formula statistica, detta di mutual information, è basata sulla frequenza assoluta nel testo delle parole estratte e sulla presenza di queste nell'immediato contesto dei termini selezionati, secondo i parametri indicati nella finestra di dialogo. Ciascun elemento della lista può essere selezionato e viene così visualizzato il suo contesto. Il risultato completo di questo esempio si può trovare nell'Appendice 4 a pag.46. Figura 9: Co-occorrenze statistiche, parametri e risultati La ricerca di strutture concettuali Oltre alla consultazione dei testi con la funzione di consultazione del corpus, è possibile utilizzare il menù Indici e statistiche (vedi figura 2, voce 2) dell'interrogazione del testo singolo da applicare al testo con sigla CIA che comprende tutti i testi del corpus. A sua volta viene proposto un menu che riporta varie opzioni: Indici vari, Occorrenze statistiche, Segmenti ripetuti, Ricerca nomi propri e Ricerca strutture concettuali. Ciascuna di queste voci permette di generare un file esterno (TXT o RTF) contenente i risultati dell'elaborazione. Per la voce Ricerca strutture 154 LA CONSULTAZIONE DEI CORPORA COSTITUZIONALI CON DBT concettuali è stato predisposto un file denominato THSPA.RSI, che può essere selezionato attraverso la finestra di dialogo che si apre successivamente alla scelta. Tale file contiene alcuni temi di ricerca connessi con il Diritto all'ambiente, tema di questo progetto di ricerca. Le voci elencate sono state tratte da THESAMBIENTE, apportandovi le opportune modifiche o integrazioni dovute al tipo di linguaggio e legate alla effettiva presenza nei testi. Come mostrato precedentemente (figura 2), questa funzione si trova all'interno del menu del Testo singolo e a questo scopo è stato predisposto un archivio unico per i 19 testi costituzionali con sigla CIA. Una volta selezionati il file della struttura e la sigla dell'archivio, il programma, dopo una prima fase di ricerca, produce la schermata come appare nella Figura 10, mentre il pulsante Stampa risultati genera un file che si trova interamente riprodotto nell'Appendice 4 a pag. 48. Figura 10: Risultati della ricerca di strutture concettuali Il Thesaurus si presenta come un albero con i suoi rami nella parte sinistra della finestra e le foglie rappresentate dai vari elementi nella parte destra. Ciascun elemento, se recuperato a livello di testo, presenta il totale delle occorrenze fra parentesi graffe {}, e rappresenta il link ai contesti corrispondenti. Molte sono le potenzialità su cui si è sorvolato in questa brevissima presentazione, comunque l'esplorazione del CD allegato e, in particolar modo degli archivi testuali con il DBT, potrà riempire le lacune determinate dai limiti dello spazio cartaceo. 155 La consultazione dei thesauri di diritto ambientale e diritto alla vita con Folio Views Elisabetta Marinai Viene qui descritta brevemente la struttura degli archivi attinenti alla terminologia di diritto ambientale e di diritto alla vita. Gli archivi sono organizzati in infobase, formato elettronico gestito dal programma Folio Views (vers. 4.20) della NextPage. Ogni infobase è costituito da un solo file (con estensione .nfo), che può raccogliere dati testuali, strutturati e multimediali. Un infobase si presenta come un documento ipertestuale arricchito da un motore di ricerca con il quale possono essere reperiti i dati, sia testuali che strutturati, contenuti nell’infobase stesso14. Per il diritto ambientale sono stati creati due distinti infobase: Agenzia2000 BIGA, che raccoglie la terminologia tratta dalla dottrina giuridica e dalla normativa, Agenzia2000 Costituzioni, che raccoglie la terminologia tratta dai testi delle costituzioni italiana, francese, spagnola e paraguayana. Per il diritto alla vita è stato invece creato un solo infobase, Agenzia2000 BIG, che contiene la terminologia tratta dalla dottrina giuridica. Gli infobase Agenzia2000 BIGA e Agenzia2000 BIG hanno una struttura del tutto analoga. Troviamo nell’ordine: • Guida alla consultazione • Schema di classificazione (tradotto nelle lingue francese, inglese e spagnola) • Lista dei descrittori in ordine alfabetico • Lista dei descrittori per classi 14 Si rimanda alla “Guida alla consultazione” che si trova all’interno di ciascun archivio per ulteriori informazioni sul concetto di infobase e sulle modalità d’interrogazione degli archivi. 156 LA CONSULTAZIONE DI THESAURI CON FOLIOVIEW • • Esempio di strutturazione della terminologia: per il diritto ambientale la voce “Alimenti e bevande”, per il diritto alla vita la voce “Diritto alla procreazione cosciente e responsabile” Contributi tratti dal volume a stampa L’infobase Agenzia2000 Costituzioni, invece, ha la seguente struttura: • Guida alla consultazione • Schema di classificazione (tradotto nelle lingue francese, inglese e spagnola) • Lista dei descrittori in ordine alfabetico • Lista dei descrittori per classi • Strutturazione della terminologia; ogni descrittore ha la traduzione in francese e spagnolo • Testi integrali delle costituzioni: italiana, 1947; francese, 1958; spagnola, 1978; paraguayana, 1992 • Contributi tratti dal volume a stampa Il software Folio Views prevede due generiche maschere di ricerca, una di tipo semplice ed una di tipo avanzato (ad esempio, per la ricerca delle informazioni strutturate). Accanto a queste, in un infobase, si possono creare maschere di ricerca personalizzate, per agevolare l'utente nella ricerca. Per tutti e tre gli archivi sono state studiate e realizzate due maschere di ricerca, una per il reperimento delle voci dello schema di classificazione (anche per le traduzioni), l’altra per la ricerca dei descrittori. Per la creazione dei thesauri è stato utilizzato il software ThesMaker, sviluppato presso l'Istituto di Teoria e Tecniche dell'Informazione Giuridica del CNR sotto la direzione di Costantino Ciampi e adattato al progetto Agenzia 2000 dalla scrivente. L'adattamento è stato limitato alla realizzazione della migrazione verso l'ambiente di Folio Views e alla codifica di alcune regole di strutturazione che non erano state ancora previste. In un futuro sviluppo del progetto non si esclude la necessità di altri interventi sul software ThesMaker, come, ad esempio, per la gestione di altri tipi di relazioni fra i termini del thesaurus. 157 Procedure d'installazione Elisabetta Marinai, Manuela Sassi Requisiti di sistema Microprocessore RAM Disco fisso Scheda video Sistema operativo Collegamento a Internet Pentium – 133 MHz (minimo), consigliato Pentium 200 MHz o superiore 32 Mb minimo spazio libero disponibile 60 Mb SVGA 800*600 (minimo) Microsoft Windows 98, NT, 2000, XP necessario – per la fruizione delle funzionalità complete degli archivi FolioViews Requisiti software Folio Views DBT Acrobat reader il motore di ricerca della Folio viene fornito, in modalità run time, col CD-Rom il motore di ricerca nel testo singolo e nel corpus viene fornito nel CD-Rom non è fornito nel CD-Rom Il procedimento per l'installazione dei motori di ricerca per la consultazione degli archivi viene eseguito digitando nella finestra Esegui del menu Start di Windows la riga di comando: [x:]setup.exe, dove x sta per la lettera del drive contenente il CD-Rom. Una volta ultimate le installazioni, nella lista Programmi del menu Start appariranno le icone di DBT e FolioViews per procedere alla consultazione degli archivi collegati. Si può inoltre sfogliare la presente pubblicazione con Acrobat cliccando sull'icona corrispondente [Ag2000.PDF] del CD-Rom. INDICE Introduzione I. DIRITTI FONDAMENTALI 1. Diritti fondamentali e testi costituzionali: le Costituzioni italiane (1794-1849) 2. Diritti fondamentali nelle costituzioni latinoamericane 3. Il corpus elettronico delle costituzioni ibero-americane 4. Diritto all’ambiente e lessico costituzionale. Un esempio di thesaurus multilingue II. ARCHIVI 11 23 35 51 E THESAURI SPECIALISTICI 1. Sviluppo sostenibile e informazione ambientale. La dottrina giuridica in materia di ambiente e l’archivio elettronico BIGA 2. Thes/TDA: un thesaurus per la terminologia del diritto ambientale 3. Diritto ambientale. Schema di classificazione multilingue 4. L’archivio BIG: l’evoluzione di un’esperienza documentaria nel campo del diritto alla vita 5. Thes/BIG: un thesaurus di descrittori per il diritto alla vita 6. Diritto alla vita. Schema di classificazione multilingue III. NOTE 3 65 87 91 121 135 137 TECNICHE 1. La consultazione dei corpora costituzionali con DBT 149 2. La consultazione dei thesauri di diritto ambientale e di diritto alla vita con Folio Views 155 3. Procedure d’installazione 157 Indici lessicali del diritto: 1. La Costituzione della Repubblica italiana del 1947. Testo, concordanze, indici, Firenze, 1971 2. La Costituzione del Regno di Corsica del 1794. Testo, concordanze, indici, Firenze, 1994 3. Indice della lingua legislativa italiana. Inventario lessicale dei cento maggiori testi di legge tra il 1723 e il 1973, voll. 3, Firenze, 1993-1997 4. La Costituzione della Repubblica romana del 1798. Testo e index locorum, Firenze, 1998 5. I Progetti e la Costituzione della Repubblica romana del 1849. Testi e Index locorum, Firenze, 1999. 6. Diritto alla vita e Diritto all’ambiente nel lessico costituzionale e nella dottrina giuridica. Strumenti e metodi per l’analisi linguistico-concettuale, Firenze, 2003.