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ISTITUTO DI TEORIA E TECNICHE DELL’INFORMAZIONE GIURIDICA
DEL CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE
Diritto alla vita e Diritto all’ambiente
nel lessico costituzionale e nella dottrina giuridica.
Strumenti e metodi per l’analisi linguistico-concettuale
Yarina Amoroso, Antonio Cammelli, Elio Fameli, Mario Fameli, Bona Inghirami,
Paola Mariani, Elisabetta Marinai, Luigi Parenti, Manuela Sassi
FIRENZE 2003
AGENZIA2000
Progetto coordinato: Universalismo giuridico e insegnamento del Diritto romano
(Coordinatore: Pierangelo Catalano)
Unità operativa:
Terminologia giuridica e tradizione romana. Analisi
linguistiche computerizzate e dizionari strutturati del lessico
(Responsabile: Paola Mariani)
Introduzione
Vari sono i presupposti che ci hanno ispirato a formulare e
intraprendere il progetto, dei cui risultati daremo conto sia in questo
volume a stampa che nel CD-ROM allegato. Mentre il primo illustra i
contenuti e le tappe del lavoro, il secondo rappresenta il traguardo
raggiunto in questo troppo breve tempo per un’impresa così ambiziosa e
vasta e costituisce uno dei primi obiettivi prefissati. Se da una parte, infatti,
abbiamo già raccolto molte delle Costituzioni, interrogabili per parola e su
alcune di queste abbiamo costruito un prototipo di thesaurus multilingue,
dall’altra questi risultati proposti rappresentano un primo passo per
interessanti ulteriori sviluppi.
L’esperienza contemporanea registra una moltitudine di nessi di
interdipendenza o di interrelazione tra le nazioni, che sicuramente non
rappresenta una novità nella storia dell’umanità, ma che oggi tuttavia
presenta caratteri così peculiari da indurre gli studiosi a parlare di
internazionalizzazione, la cosiddetta globalizzazione, e del sorgere di una
sorta di societas universalis a livello mondiale.
La ricerca di una integrazione sociale al di là dei confini nazionali
viene in parte affidata alle idee e ai valori del costituzio-nalismo di matrice
occidentale. Esso sembra stabilire una continuità che lega non solo le
diverse generazioni di uno stesso popolo, ma anche comunità politiche
aventi, anche solo apparentemente, origini e caratteri differenti, che
condividono l’accettazione e il riconoscimento di una base di valori.
C’è in realtà una dialettica tra interconnessioni e frammentazioni di
identità, ma anche la ricerca di una matrice unitaria, che si esplica nella
funzione unificante dei valori costituzionali supremi.
L’espressione “costituzionalismo” in senso moderno sta a indi-care
quel complesso di istituzioni, principi e ideali, che si sono andati
affermando a partire dalle prime costituzioni settecentesche, sui quali
ancora si fonda il costituzionalismo moderno: la separazione dei poteri, la
dichiarazione dei diritti, costituzione scritta con valore di norma giuridica,
l’affermazione della sua superiorità giuridica, il principio dello Stato di
diritto, il riconoscimento di un potere costituente e così via. Le costituzioni
riflettono le teorie giuridiche, politiche e filosofiche che sono state e sono
alla base del costituzionalismo moderno. Esse pongono limiti al potere
politico al fine di garantire i cittadini, affermando strumenti di controllo per
garantire la superiorità della Costituzione stessa e tutelando i valori
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INTRODUZIONE
fondamentali della dignità dell’uomo, dell’uguaglianza e del rispetto delle
minoranze.
Va comunque precisato che i due termini ‘costituzione’ e
‘costituzionalismo’ non si identificano e rimangono su due piani oggettivi
distinti: la Costituzione si lega allo Stato, mentre il costituzionalismo
esprime quelle teorie dell’ordine giuridico, che trovano concretezza nelle
carte costituzionali.
La storia degli ultimi due secoli ha dimostrato questa forza
espansiva dei principi costituzionali, dovuta anche alla circolazione dei
modelli costituzionali dominanti, che hanno determinato un processo di
armonizzazione.
Se questo è stato il primo motivo che ci ha spinto alla
individuazione e studio delle Costituzioni da quelle settecentesche a quelle
vigenti sia in lingua italiana che nelle lingue neolatine, un altro motivo è
stato quello di essere consapevoli che i fermenti di idee illuministiche del
Settecento hanno da una parte innovato la concezione del diritto nei popoli,
ma che comunque la base giuridica, che coagula il mondo giuridico è stato
ed è il diritto romano.
Questa consapevolezza è stata determinata in gran parte dalla
nostra esperienza. L’Istituto da molti anni si occupa della lingua giuridica a
partire dai primi documenti in volgare fino alla produzione attuale, sia
legislativa che dottrinale. Nel diritto esiste un preciso legame tra tradizione
linguistica e concettuale nel senso che termini e concetti, spesso derivati
dal diritto romano, si sono mantenuti nel tempo, talvolta arricchendosi di
nuovi significati.
Inoltre alcune esperienze fatte sui lessici di testi costituzionali
dell'area latino-americana ci hanno dimostrato come la conoscenza del
diritto romano si configuri come indispensabile per una loro adeguata
analisi. Infatti, le consonanze linguistiche e concettuali con i testi europei a
tradizione latina, fanno intendere come il diritto romano sia la matrice
comune dei testi fondamentali di Stati anche geograficamente lontani e con
realtà storiche diverse.
Una parte del gruppo di lavoro dell’unità operativa ha definito il
corpus dei testi costituzionali sia dell’Europa di tradizione latina (Mariani e
Parenti) che dell’area latino-americana (Cammelli, Sassi e Amoroso) e ha
messo a punto la memorizzazione ed elaborazione informatica di tutti testi
in lingua italiana (1794-1947) per poi procedere, per mancanza di tempo,
alla raccolta di alcuni testi vigenti in Europa (Francia e Spagna) e di diversi
testi latino-americani. Con la collaborazione dell'Istituto di Linguistica
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DIRITTI FONDAMENTALI E TESTI COSTITUZIONALI
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computazionale del CNR di Pisa il corpus lessicale così definito è stato
reso consultabile secondo le più avanzate tecniche di gestione di basi di
dati testuali. È questo uno dei primi traguardi raggiunti: il corpus può
essere consultato tramite il CD-ROM tramite il sistema d’interrogazione
DBT (ideato da Eugenio Picchi) fornito anche di un proprio thesaurus.
Inoltre l’Istituto ha costituito negli anni importanti banche di dati di
dottrina giuridica, due delle quali specializzate proprio sul diritto alla vita e
all'ambiente.
Prendendo le mosse da queste abbiamo affrontato il problema di
costruire uno strumento idoneo a facilitare l’interrogazione e quindi
l’analisi dell’inscindibile rapporto che, in ambito giuridico, intercorre tra
parole e concetti in modo da evidenziare i nessi che legano tra loro i diversi
testi dei corpora considerati e da ricostruire una sorta di metatesto che
espliciti non solo i collegamenti tra i testi, ma anche la loro derivabilità
dalla tradizione del diritto romano, inteso come archetipo del modello
costituzionale moderno.
Per realizzare quanto detto sopra era necessario uno strumento
informatico capace di gestire le relazioni di gerarchia, di preferenza tra
descrittori e non descrittori, di associazione e così via. Inoltre tale
strumento doveva riuscire a controllare la presenza di più lingue.
In questo siamo stati facilitati, infatti in Istituto Costantino Ciampi
aveva già ideato e sviluppato un tale strumento, il ThesMaker, già
sperimentato e usato per altre pubblicazioni. È stato sufficiente, quindi,
adattarlo ai nostri fini, cosa che ha fatto Elisabetta Marinai.
Prendendo spunto dallo schema di classificazione e dai documenti
dottrinali presenti nella banca dati BIGA (BIbliografia Giuridica
sull’Ambiente, realizzata negli anni passati da alcuni ricercatori
dell’Istituto, estraendo i documenti specifici dalla banca dati generale
DOGI), alcuni ricercatori (E. Fameli, B. Inghirami e P. Mariani) hanno
evidenziato i termini e le espressioni, che potevano essere significativi
nell’ambito del “diritto all’ambiente”. In un’ottica comparativistica, sono
state approntate delle liste gerarchiche dei termini significativi identificati
come descrittori del thesaurus, che sono stati messi a raffronto con i
termini desunti dai singoli articoli delle Costituzioni vigenti in Italia,
Spagna, Francia e Paraguay (Cammelli, Mariani e Parenti). In seguito è
stato messo a punto un insieme lessicale articolato risultante
dall’integrazione dei descrittori derivati dalla banca dati BIGA con i
termini costituzionali identificati come tematicamente rilevanti. Poiché la
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INTRODUZIONE
banca dati specialistica è stata implementata solo fino al 1995 è stato
necessario ricorrere a un’altra banca dati sempre di dottrina giuridica ma
generale e costantemente aggiornata (DOGI, di cui è responsabile Anna
Archi), nella quale sono confluiti i documenti relativi al diritto
all’ambiente. Inoltre abbiamo allargato la nostra indagine alla banca dati
dell’ENEA, che è specifica sul nostro argomento, ma costruita sulle leggi
in materia di ambiente.
Questo non solo per arricchire la terminologia ma anche perché il
nostro progetto prevede che lo strumento thesaurus sia una guida per
reperire banche dati sia settoriali con classificazione specifica identica o
inferiore a quella del thesaurus sia non settoriali e anche non strutturate via
Web. Il CD-ROM è già stato studiato in modo da dare tale possibilità
collegandosi naturalmente in Internet.
L’insieme del thesaurus è stato strutturato seguendo le consuete
relazioni semantiche (iperonimia e iponimia) e funzionali (termini relati).
Sia lo schema di classificazione che i descrittori sono stati inseriti nelle
varie lingue nel programma informatico ThesMaker, che provvede alla
generazione automatica del thesaurus secondo le proprietà predefinite per
le diverse relazioni approntate. Al fine di poter usare lo strumento
informatico su tutti i testi considerati e per espanderlo anche ad altre
banche dati non di lingua italiana è stato necessario, dove non erano già
presenti nei documenti, tradurre i descrittori nelle varie lingue (per ora solo
il francese e lo spagnolo): la traduzione è stata opera di Cammelli e Parenti
rispettivamente per l’area spagnola e quella francese.
Lo strumento così definito potrà fornire all’utente sia una
navigazione propria all’interno del thesaurus specialistico sia una più facile
esplorazione degli archivi di riferimento.
Per tutto questo paziente lavoro di estrazione dalle banche dati e
inserimento nello strumento informatico dobbiamo segnalare l’aiuto dato
da due collaboratori esterni: Teresa Balsamo e Enrico Bisenzi.
Per quanto riguarda il “diritto alla vita” si è fatto riferimento a
un’altra banca dati dell’Istituto, della quale è responsabile Mario Fameli:
BIG (Bibliografia sull’Interruzione della Gravidanza). Lo stesso Fameli ha
definito lo schema di classificazione e dai circa undicimila documenti, di
cui è composta la banca dati, ha estratto i descrittori rilevanti; li ha, infine,
strutturati costruendo le relazioni per il thesaurus. Manca ancora il
confronto con i testi e termini derivanti dalle Costituzioni, cosa che sarà
interessante fare in futuro, perché proprio questo è uno dei punti focali dei
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DIRITTI FONDAMENTALI E TESTI COSTITUZIONALI
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diritti fondamentali sanciti dalle Costituzioni e non solo da quelle vigenti.
Attualmente si può ricorrere all’interrogazione lessicale delle Costituzioni
per trovare i contesti dove vengono trattati i concetti relativi a questo
principio fondamentale.
Negli articoli che seguono i singoli ricercatori illustrano i metodi
seguiti e le tappe raggiunte. Si noterà che, pur tenendo sempre presente
l’obiettivo principale del progetto, i vari gruppi hanno affrontato il lavoro
con criteri e procedimenti diversi dettati in gran parte dalla tipicità dei
corpora presi in esame. Infatti mentre il materiale da cui estrarre i
descrittori è stato differente, la base su cui costruire la struttura del
thesaurus è stata comune. Tutti hanno preso l’avvio da uno schema di
classificazione o già elaborato, come nel caso del diritto all’ambiente, sul
quale però sono state fatte alcune modifiche e altre dovranno essere fatte
per migliorarlo, o costruito appositamente, come nel caso del diritto alla
vita.
Il gruppo di lavoro che ha analizzato le carte costituzionali si è
trovato ad affrontare testi, che per loro natura si esprimono per concetti
generali e contengono pochi termini specifici sugli argomenti da noi
trattati. La necessità di aggiungerne alcuni e talvolta di forzare la
collocazione dei concetti nello schema ha indotto a costruire le relazioni
del thesaurus partendo direttamente dai descrittori presenti nello schema di
classificazione per poi ricercarli, o per termini o per concetti affini, nei testi
costituzionali. Solo dopo queste integrazioni desunte dalle costituzioni o
aggiunte dalla redazione è stato possibile procedere alla strutturazione
costruendo un primo thesaurus completo per tutte le voci dello schema.
Le banche dati di dottrina costituiscono un materiale ben diverso:
esse contengono molti termini e concetti specifici ma con notevoli varianti.
Questo ha portato a un moltiplicarsi di descrittori, che sono stati classificati
singolarmente e quindi, tramite l’elaborazione del ThesMaker, divisi per
classi per facilitare l’assegnazione delle relazioni per poi strutturare il
thesaurus. Come prova iniziale, mentre la divisione per classi è stata fatta
per tutti i descrittori, la strutturazione è stata fatta solo per la voce dello
schema “Alimenti e bevande” per quanto riguarda il diritto all’ambiente e
la grande voce “Aborto” per il diritto alla vita. Naturalmente in futuro
verranno inserite le relazioni anche per le altre voci e i thesauri,
attualmente divisi, verranno fusi.
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INTRODUZIONE
Malgrado molto si sia fatto nell’anno concesso all’unità operativa
dal Consiglio Nazionale delle Ricerche nell’ambito del programma
“Agenzia2000”, altro è ancora da fare e soprattutto, procedendo nel lavoro,
sono sorte nuove idee e prospettive, che sarebbe importante sviluppare
considerata anche l’esperienza maturata nel gruppo di lavoro.
Il primo passo sarà quello di completare il corpus costituzionale sia
dell’Europa comunitaria (avremo a breve una Costituzione della Comunità
europea) che dell’America latina nel loro sviluppo storico. Inoltre, in una
fase storica come quella attuale, in cui si sta procedendo decisamente verso
un’unificazione del diritto, specie per quanto attiene ai diritti fondamentali
della persona, sembra opportuno superare i confini dell’Europa
comunitaria ed estendere l’analisi ai sistemi giuridici di quei Paesi, a
esempio la Federazione russa, che stanno tentando di superare la frattura
che per tanti decenni li ha tenuti lontani dalle esperienze occidentali di
tradizione romanistica. E, poiché una delle finalità del progetto è quella di
costruire una sorta di metatesto che espliciti non solo i collegamenti tra i
testi, ma anche la loro derivabilità dalla tradizione del diritto romano,
verranno allestiti strumenti informatici per la realizzazione di indici e di
corrispondenze tra fonti giustinianee (Istituzioni di Giustiniano e primo
libro del Digesto) e legislazione moderna, che potranno essere di ausilio
anche per l’insegnamento del diritto romano.
Particolare attenzione verrà posta anche alle varie banche dati
esistenti sugli argomenti che ci interessano. Da una parte sarebbe
auspicabile aggiornare la banca dati BIGA, dall’altra confrontarsi con altre
realizzate da altre istituzioni sia italiane che straniere, alle quali potremmo
collegarci tramite web sfruttando anche le potenzialità multilingue del
ThesMaker.
Contemporaneamente saranno incrementate e raffinate le relazioni
del thesaurus oltre al naturale aumento dei descrittori che deriveranno
dall’ampliamento del corpus.
Paola Mariani
DIRITTI FONDAMENTALI
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Diritti fondamentali e testi costituzionali:
le costituzioni italiane (1794-1849)
Paola Mariani, Luigi Parenti
Il nostro Istituto ha ormai da diversi anni come progetto
istituzionale quello di documentare attraverso i testi legislativi
fondamentali la storia della lingua giuridica italiana, che può essere
appunto documentata solo attraverso quei testi che abbiano avuto
rilevanza e tradizione giuridica. Per il nostro attuale progetto ci siamo
soffermati sulla produzione costituzionale in lingua italiana dei secoli
XVIII e XIX., ricercando sempre l’edizione a stampa per la sua
diffusione e l’edizione ufficiale per documentare la prima attestazione
dei termini1.
L’esame approfondito di tutte le costituzioni del periodo
considerato richiederebbe molto tempo non solo per condurre uno
studio capillare, ma anche per riferire sulle caratteristiche di tanti testi
scritti in quel lasso di tempo così carico di fatti storici e soprattutto di
movimenti culturali. Pertanto faremo una panoramica sulle trenta e più
costituzioni, che furono emanate o semplicemente scritte tra il 1794 e
il 1849 in lingua italiana, soffermandoci in particolare su quelle, a
nostro parere, più rilevanti.
La Costituzione del Regno di Corsica decretata nell’anno
17942 è stata la prima costituzione in lingua italiana, anche se lo stesso
autore, Pasquale Paoli, dopo la sua elezione a capo e generale
dell'isola il 13 luglio 1755, aveva già dato al suo popolo una forma di
governo con una ‘costituzione’, come lui stesso dichiara nel secondo
capoverso (e s'intenda qui una struttura costituzionale, conforme a uno
dei sensi anche classici della parola), che, fondata su provvedimenti
della Dieta generale del 16-18 novembre, rappresentò per ben 14 anni,
anche se con varie rielaborazioni, la legislazione del libero stato di
Corsica. Con questa egli stabilì tribunali regolari e permanenti,
introdusse l'uniformità dei pesi e delle misure, fece coniare una nuova
1
2
Unica eccezione: la Costituzione della Repubblica di Lucca (1799) non ha avuto
un’edizione ufficiale e l’unica edizione critica è quella curata da Luigi Parenti, La
Costituzione della Repubblica di Lucca del 1799, Firenze, 1978.
P. Mariani (a cura di), La Costituzione del Regno di Corsica del 1794, Testo,
concordanze, indici, Firenze, 1994
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DIRITTI FONDAMENTALI E TESTI COSTITUZIONALI
moneta, riorganizzò l'agricoltura, fondò l'università di Corte, restrinse
i privilegi ecclesiastici.
In realtà l’opera legislativa del Paoli ha già, almeno nei primi
paragrafi, quelle caratteristiche contenutistiche, che diventeranno le
basi delle future Costituzioni. E che si tratta almeno in parte di una
carta costituzionale si può sostenere anche esaminando i termini
ricorrenti nel testo: ‘costituzione’, ‘libertà’, ‘elezione’ e ‘popolo’,
inteso come organo sovrano dello Stato. Sarebbe, quindi, questa in
assoluto la prima costituzione non solo in lingua italiana ma anche
precedente a quelle americane e francesi. Comunque tale documento
non è stato per ora inserito nel nostro corpus, in quanto nell’unica
moderna edizione a stampa è stato considerato un solo manoscritto dei
tre esistenti3
Comunque in entrambe le Costituzioni, 1755 e 1794, il
principio ispiratore è lo stesso: basti considerare che il Paoli, tornato
in patria dall'esilio inglese all'inizio della rivoluzione francese, si
dimostrò convinto repubblicano e seguì le direttive innovatrici del
governo francese, finché la sua coscienza non si oppose agli eccessi
giacobini. Alleatosi, quindi, con l'opposizione e rinominato
generalissimo dalla Consulta còrsa, organizzò un nuovo governo e si
rivolse fiducioso alla protezione inglese, tanto che il 10 giugno 1794
riunì a Corte la Consulta, che il 19 proclamò l'unione all'Inghilterra e
approvò la Costituzione.
Malgrado questa loro priorità, non si può dire che le
costituzioni del Paoli abbiano influito sulla produzione costituzionale
degli anni successivi.
Il periodo che intercorre fra le prime spedizioni in Italia delle
armate rivoluzionarie francesi e il definitivo esilio di Napoleone a
Sant’Elena rappresenta un punto di svolta nodale per la storia
dell’elaborazione costituzionale del nostro Paese. I radicali mutamenti
istituzionali, economici, sociali che incisero così profondamente il
ventennio del dominio francese in Italia, non potevano non avere
un’influenza decisiva sullo sviluppo della realtà costituzionale nel
nostro Paese. Il contatto e spesso la simbiosi che vennero a stabilirsi
fra l’Italia e la Francia in quegli anni, lasciarono un’impronta
3
Oltre a quello conservato ad Ajaccio, pubblicato da D. Carrington, ne esistono
almeno altri due: uno presso l’Archivio di Stato di Napoli e un altro a Château de
Vincennes (Parigi).
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DIRITTI FONDAMENTALI E TESTI COSTITUZIONALI
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indelebile nei nostri ordinamenti, tanto che si può, a buon diritto,
indicare il periodo rivoluzionario e napoleonico come uno dei
momenti fondamentali nella storia dello sviluppo del diritto in Italia.
La prima costituzione sul suolo italiano fu il progetto di
costituzione della Repubblica di Bologna del 1796, seguita dalla
costituzione Cispadana del 1797, dalle due costituzioni Cisalpine
(1797 e 1798), dalla costituzione del Popolo Ligure (1797), dalla
costituzione della Repubblica Romana (1798) e infine dalla
costituzione provvisoria della Repubblica di Lucca (1799). Queste
sono le cosiddette “costituzioni giacobine” , così chiamate anche se
emanate quando la fase “giacobina” della Rivoluzione sembrava
conclusa.
Premettiamo subito che le costituzioni giacobine non
presentano, nel panorama costituzionale europeo, un carattere di
novità. Esse sono infatti, tranne modifiche non di sostanza, modellate
sulla costituzione francese dell’anno III, la costituzione che suggellò il
trionfo della ricca borghesia moderata sull’ala rivoluzionaria più
radicale e intransigente. La sostanziale identità con la costituzione
dell’anno III non vuol dire che il pensiero costituzionale italiano
avesse in quello scorcio del Settecento uno scarso spessore e che i
costituenti “giacobini” aderissero pedissequamente ai dettati francesi,
e questo vale anche per le costituzioni più propriamente napoleoniche,
post-“Brumaio” (1799). “Una attenta lettura degli atti delle Assemblee
italiane che discussero le costituzioni del periodo 1796-1805 ci
conferma il preciso contributo italiano a queste costituzioni,
contributo che molte volte non si tradusse nella pratica legislativa in
quanto non secondava i fini della politica napoleonica. I congressi di
Reggio e di Modena, che fondarono la Repubblica Cispadana e ne
discussero la costituzione, ci danno prova di discussioni ampie ed
informate, del diverso atteggiarsi di due opposti partiti, quello
giacobino che intendeva realizzare una costituzione ispirata ai principi
rivoluzionari più radicali e quello dei moderati, comprendente
aristocrazia e alta borghesia, che aveva come scopo un rinnovamento
degli antichi ordini aristocratico-comunali e che più si avvicinava alla
politica monocratica del Generale Bonaparte, il quale proprio in Italia
doveva sperimentare come poter inserire la sua volontà nel positivo
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DIRITTI FONDAMENTALI E TESTI COSTITUZIONALI
ordinamento costituzionale di uno Stato rinnovato nelle sue strutture
sociali dall’esperienza rivoluzionaria francese”4.
La struttura generale dei testi costituzionali è simile per tutt’e
sette e le differenze riguardano soprattutto la terminologia e la minore
o maggiore ricchezza e precisione delle enunciazioni. Questa
affermazione è confortata dall’articolo 7 del I capitolo della
costituzione provvisoria di Lucca del 1799, la più smilza, data la sua
provvisorietà, fra le nostre costituzioni; l’articolo in questione recita
testualmente: “In conformità degl’Ordini del medesimo Generale
Serurier dovrà il nuovo governo osservare provisoriamente per quanto
è possibile la Costituzione della Repubblica Ligure in quelle parti che
riguardano il potere Legislativo, ed Esecutivo, rimanendo per ora in
vigore le Leggi proprie della Repubblica di Lucca intorno al Potere, e
Sistema Giudiziario”.
In breve la struttura di queste costituzioni: dopo un preambolo
dedicato ai diritti e doveri dell’uomo e del cittadino, vengono regolati
i poteri dello Stato. Il potere legislativo era suddiviso in due camere,
una delegata a presentare le proposte di legge, l’altra competente ad
approvare o respingere le risoluzioni della prima; il potere esecutivo
era concentrato in un organo composto di cinque membri,
corrispondente al Directoire francese, mentre l’ordine giudiziario si
articolava in vari gradi di giudizio e in differenti competenze,
culminando nel tribunale della cassazione; esisteva inoltre una
suprema corte di giustizia, competente a giudicare i membri del corpo
legislativo e i direttori.
L’insieme delle costituzioni giacobine rappresenta dunque un
momento di grande progresso per la storia del diritto pubblico italiano;
per la prima volta le idee che erano fermentate nell’Europa del
Settecento trovano in Italia, sia pure per l’intermediazione di armi
straniere, una concreta realizzazione in un atto legislativo, il concetto
liberale del contratto fra cittadini e governanti della cosa pubblica si
afferma nella coscienza giuridica e politica di quella minoranza più
consapevole.
Ma se grande è il significato di quelle costituzioni nel
progresso civile e sociale degli Italiani, altrettanto grande è
l’importanza di queste per la storia della lingua italiana e, in
4
Le Costituzioni italiane, a cura di A. Aquarone, M. d’Addio, G. Negri, Milano,
1958, Prefazione, pagg. IX-X.
.
DIRITTI FONDAMENTALI E TESTI COSTITUZIONALI
15
particolare, per la storia di quel linguaggio settoriale che è il
linguaggio giuridico.
Il Settecento è il secolo del rinnovamento culturale e spirituale
dell’Europa, al quale l’Italia si associa, forte della sua tradizione e
della sua storia. “Per far questo, occorreva anzitutto prender contatto
con quella civiltà e quella lingua che nel Settecento avevano dilagato e
tenevano l’egemonia in Europa, ritenendo d’aver raggiunto addirittura
l’universalità, cioè la civiltà e la lingua francese ”5.
Non è questo il luogo per illustrare l’influenza del francese
sull’arricchimento del lessico della lingua italiana, ma, limitandoci
soltanto a prendere in considerazione le costituzioni del periodo 17961814, ci possiamo rendere conto di come quel breve lasso di tempo sia
stato un punto di svolta anche nella storia del linguaggio giuridico e
amministrativo italiano. Tante sono le parole nuove derivate dal
francese (alcune in effetti dall’inglese, ma sempre per il tramite di
quello, ad esempio i termini della vita parlamentare, a esempio
‘comitato’, ‘commissione’, ‘mozione’ ecc.), ed entrate a far parte del
nostro patrimonio lessicale; e queste parole non sono durate l’espace
d’un matin, ma continuano ad arricchire l’attuale linguaggio; basterà
citarne qualcuna: aggiornamento, aggiornare, circondario, coscrizione,
direttorio, divisione, retroattivo, rimpiazzare, eccetera.
Un altro aspetto caratteristico dello spirito che animava i nostri
costituenti giacobini è la rievocazione, negli appellativi delle nuove
magistrature, dell’antichità classica. Questi nobili progressisti, questi
borghesi illuminati, innamorati, come i loro contemporanei di Francia,
dell’antica repubblica romana e della democrazia ateniese, vollero
rianimare la lontana memoria storica riportando in vita nei testi
costituzionali gli antichi istituti e le antiche magistrature (‘comizi’,
‘consoli’, ‘censori’, ‘edili’, ‘pretori’, ‘questori’, ‘arconti’).
Il colpo di Stato del 18 Brumaio, col quale Napoleone abbatté
il Direttorio e istituì il Consolato, ebbe immediate ripercussioni sullo
sviluppo costituzionale del nostro Paese. La Consulta straordinaria
legislativa, nominata dal primo Console al suo ritorno a Milano, ebbe
l’incarico di provvedere alla riorganizzazione costituzionale della
Repubblica Cisalpina e di emanare le leggi necessarie al buon
funzionamento di essa. Fra italiani e francesi non c’era identità di
5
B. Migliorini, Storia della lingua italiana, Firenze, 1960, p. 524.
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DIRITTI FONDAMENTALI E TESTI COSTITUZIONALI
proposte: gli italiani propendevano per una forma di stato
costituzionale unitaria, fondata essenzialmente sul ceto dei proprietari,
rispettosa delle tradizioni nazionali, capace di opporsi, per quanto
possibile, alla preponderanza straniera, mentre i francesi optavano per
uno stato non unitario, ma di tipo federale, debole, con a capo il
fratello di Napoleone, Giuseppe. Ma, ormai, le sorti dell’Italia erano
strettamente legate al volere del padrone della Francia. La consulta di
Lione del 1801-1802 provocò il crollo di ogni speranza democratica e
nazionale. La Cisalpina dovette rassegnarsi a essere trasformata, prima
in Repubblica italiana (26 gennaio 1802) sotto la presidenza dello
stesso Napoleone, vicepresidente Francesco Melzi d’Eril, poi in
Regno italico (18 marzo 1805) sotto il governo del viceré Eugenio di
Beauharnais.
Non è qui il caso di descrivere particolareggiatamente il
contenuto della costituzione repubblicana e dei nove statuti
costituzionali che dettero forma al regno. Basterà ricordare che, nella
Repubblica, il Presidente Napoleone accentrava in sé la maggioranza
dei poteri, mentre il Regno veniva a identificarsi con la figura del Re,
sempre Napoleone, e con quella dei suoi familiari. Caratteristica
comune di queste esperienze costituzionali fu il rilievo dato al ceto dei
proprietari come fondamento conservatore della solidità dello Stato.
L’esperienza rivoluzionaria e napoleonica aveva lasciato tracce
troppo profonde perché i sovrani ristabiliti sui troni dalla vittoria della
coalizione potessero far finta che nulla fosse accaduto e che le cose
potessero riprendere a procedere come prima del fatale 1789.
“Illusorio […] si sarebbe rivelato il ritorno al completo assolutismo
che aveva qualificato sul piano istituzionale l’ancien régime e assurda
doveva apparire la concezione di una sia pur generica forma di
governo misto che rivalutasse le oligarchie privilegiate sconfitte dalla
Rivoluzione e dissolte dall’Impero”6. Si tese quindi alla realizzazione
di una forma di monarchia amministrativa “…in cui l’efficienza e la
funzionalità, caratterizzanti una volta il sistema napoleonico fossero
garantite dalla collaborazione tecnica alla gestione del potere di
elementi tratti in parte dalla nobiltà ma soprattutto dalla borghesia.
Naturalmente restava fermo il principio della riserva dinastica sulla
conduzione sostanziale della vita pubblica”7. Mentre non veniva
6
7
C. Ghisalberti, Storia costituzionale d’Italia 1849-1948, Bari, 1974, p. 9.
C. Ghisalberti, idem, p. 9.
.
DIRITTI FONDAMENTALI E TESTI COSTITUZIONALI
17
meno, nella parte più avvertita della società, l’esigenza di un contratto
giurato che stabilisse i diritti e i doveri reciproci fra regnanti e
cittadini, alcune fra le menti intellettuali più aperte mantenevano viva
l’elaborazione dei concetti liberali del costituzionalismo.
Ma un altro aspetto va tenuto presente per avere un quadro
completo dello sviluppo del diritto nell’epoca della Restaurazione:
sull’esempio napoleonico, fu grandemente incrementato dagli Stati
assolutistici il ricorso alla codificazione, naturalmente non sul terreno
pubblicistico, ma su quello privatistico, penale e procedurale,
codificazione, che in Italia aveva precedenti illustri risalenti ai primi
decenni del XVIII secolo, ma che ora dimostrava l’esigenza di fissare
in modo certo i principi della convivenza civile.
Dopo la caduta di Napoleone e il Congresso di Vienna le
rivolte di Napoli (1820) e di Piemonte (1821) ci dimostrano che il
problema di un nuovo ordine costituzionale era sentito dalla classe più
avanzata. Tanto che a Napoli fu eletto un Parlamento che discusse e
approvò le modifiche da apportare alla costituzione spagnola del 1812.
E più tardi la Costituzione delle Provincie unite italiane (1831)
ci dimostra come sia ancora vitale l’esperienza costituzionale in Italia
rinnovata dal fervore rivoluzionario di quegli anni, che avrà il suo
culmine nelle costituzione del 1848. Le assemblee costituenti
deliberano nei vari Stati nuove forme costituzionali, fino allo Statuto
albertino, considerato il testo più liberale e divenuto poi la
costituzione del nuovo Stato italiano fino all’emanazione dell’attuale
Costituzione del 1947.
A Roma, dopo la fuga di Pio IX, lo Statuto fondamentale del
Governo temporale degli Stati della Chiesa cessò di avere vigore né
fu richiamato in vita dopo la restaurazione del potere temporale
avvenuta con l’aiuto dei Francesi. L’assemblea nazionale romana
proclamò la repubblica nel febbraio 1849 e nello stesso mese si
riuniva la nuova assemblea costituente.
La Costituzione della Repubblica romana del 18498 ha dietro
di sé tutta una tradizione di lotte e di esperienze costituzionali. Si
erano studiate le costituzioni degli altri paesi e si erano pubblicati vari
scritti, per lo più anonimi, sugli adattamenti da introdurre nelle carte
8
Mauro Ferri, Introduzione a: Paola Mariani (a cura di) I progetti e la Costituzione
della Repubblica romana del 1849, Testi e index locorum, Firenze, 1999, pp. 5-12.
18
DIRITTI FONDAMENTALI E TESTI COSTITUZIONALI
costituzionali d’importazione straniera, soprattutto a Napoli (1820).
La propaganda unitaria mazziniana, il programma di libertà,
indipendenza e unità trovavano dei precisi riferimenti nelle carte
costituzionali che precedono il ’48. Che la Costituzione non dovesse
essere elargita per atto sovrano, ma conquista del popolo e quindi
espressione dei suoi ideali e delle sue esigenze di rinnovamento, si
manifestò nelle richieste di un’Assemblea costituente per tutta l’Italia,
da convocarsi a Roma, fatte nel Parlamento romano nel ’48 e nelle
leggi per l’Assemblea costituente che vennero approvate dal governo
provvisorio toscano per iniziativa del Montanelli. Le varie tendenze
ideologiche si precisavano proprio con il configurarle in un
ordinamento costituzionale. La Costituzione dimostra anche nella
tecnica legislativa di essere frutto di tutto ciò.
La Costituzione approvata pubblicamente in Campidoglio fu
certamente - come afferma il Candeloro9: “soprattutto per i principi
fondamentali e per gli articoli sui diritti e doveri la più avanzata in
senso democratico di tutte le costituzioni italiane del Risorgimento”.
Il testo costituzionale risultò pertanto di VIII paragrafi di
principi fondamentali e di 69 articoli raggruppati in otto titoli e in
disposizioni transitorie comprendenti gli articoli dal 65 al 69. È quindi
una costituzione breve, di principi e di norme di carattere generale
formulati per lo più con grande semplicità e chiarezza: una
costituzione, salvo il grosso neo del voto pubblico, in gran parte valida
per il secolo successivo.
In meno di un secolo abbiamo visto i fermenti illuministici
trasformarsi dai primi tentativi di dare un insieme di norme liberali al
piccolo stato di Corsica alle prime esperienze costituzionali e alla
formazione di vere e proprie carte costituzionali, che come tecnica
legislativa e come idea di stato moderno non hanno niente da invidiare
alle attuali.
Come abbiamo accennato la parte delle costituzioni che illustra
maggiormente l’argomento che a noi interessa è il preambolo o il
primo titolo “Dei diritti e dei doveri” a seconda di come il testo è stato
composto. Non bisogna certo tralasciare la lettura degli altri articoli,
perché il riconoscimento dei diritti può trovarsi in qualsiasi altra parte
9
Candeloro, Storia dell'Italia moderna, Milano, III, pp. 456-58.
.
DIRITTI FONDAMENTALI E TESTI COSTITUZIONALI
19
dell’articolato, anche se la divisione in schemi sembra già in queste
prime forme costituzionali ben definito.
Conducendo una sommaria indagine attraverso la
consultazione del corpus costituzionale, che ognuno potrà
approfondire interrogando il CD, limitatamente ad alcuni termini
(costituzione,
diritti/o,
libertà,
uguaglianza,
cittadini/o,
fondamentali/e), constatiamo quasi un’involuzione dalle prime alle
ultime costituzioni: sembra che le prime concedano più diritti rispetto
alle successive, almeno dal punto di vista lessicale; naturalmente è da
vedere se effettivamente veniva messo in atto ciò che veniva promesso
a parole.
Esaminate superficialmente le prime costituzioni sembrano
uguali l’una all’altra, salvo quella napoletana, che presenta
un’impostazione autonoma in quanto dovuta all’esperienza giuridica e
politica di Mario Pagano, ma non poté mai essere applicata.
Comunque l’Italia aveva una propria esperienza di pensiero politicogiuridico in senso riformistico che consentì di accogliere le nuove
posizioni nate dalla Rivoluzione francese con una chiara coscienza dei
propri interessi e dei propri ideali, per lo meno nelle classi
politicamente più attive. Questo si rileva più dalla lettura degli atti
delle Assemblee italiane che discussero le costituzioni del periodo
1796-1805, che dal testo costituzionale che doveva in ultima analisi
assecondare i fini della politica francese e napoleonica.
Dopo la caduta di Napoleone e il Congresso di Vienna le
rivolte di Napoli (1820) e di Piemonte (1821) ci dimostrano che il
problema di un nuovo ordine costituzionale era sentito almeno da una
certa classe. Tanto che a Napoli fu eletto un Parlamento, che discusse
e approvò le modifiche da apportare alla costituzione spagnola del
1812.
E più tardi la Costituzione delle Provincie unite italiane (1831)
ci dimostra come sia ancora vitale l’esperienza costituzionale in Italia
rinnovata dal fervore rivoluzionario di quegli anni, che avrà il suo
culmine nelle costituzione del 1848. Le assemblee costituenti
deliberano nei vari Stati nuove forme costituzionali, fino allo Statuto
albertino considerato la nuova costituzione del nuovo Stato italiano.
Sebbene nelle ‘giacobine’ e nelle napoleoniche ci sia stata
sempre dietro l’influenza francese, certo è che la classe italiana che le
redigeva infonde a quei testi una valenza più liberale. Si nota sia la
consapevolezza che i cittadini tutti hanno dei diritti e non solo dei
20
DIRITTI FONDAMENTALI E TESTI COSTITUZIONALI
doveri sia l’idea, ormai diffusa, della necessità di leggi nuove, che
stabiliscano quali debbano essere i principi, a cui tutta la legislazione
si deve attenere per regolare compiutamente i diversi rami del diritto
secondo criteri coerenti che diano la certezza del diritto stesso. A
questa sentita necessità proprio la fine del sec. XVIII e il sec. XIX
dettero una risposta, che sembrò e sembra ancora definitiva colle
costituzioni e coi codici.
La stessa parola “costituzione” prende solo alla fine del
Settecento il significato di “legge fondamentale” dello stato. Infatti,
sebbene il termine sia stato precedentemente usato, normalmente
sempre nella forma plurale, riferito a congregazioni religiose e a
confraternite o, come nel caso delle Leggi e Costituzioni del 1723 in
Piemonte e del Codice delle leggi e costituzioni (1771) nel Ducato di
Modena, il significato è quello di raccolta dei provvedimenti emanati
dalle rispettive maestà e non di costituzione in senso moderno. Il
singolare, quando è usato, vale per una legge o disposizione singola.
Fa eccezione nel 1782, il progetto di costituzione predisposto per il
Granducato di Toscana da Pietro Leopoldo di Lorena insieme con
Francesco Gianni: infatti, pur non portando un vero titolo, lo stesso
testo viene identificato come “la presente costituzione, o legge
fondamentale”.
Nasce solo allora l’idea d’una legge fondamentale che, con
questo nome o con un altro qualsiasi, dichiarasse i principi essenziali
dell’organizzazione d’uno stato, gli essenziali diritti e doveri dei
cittadini. È forse anche per questo che si pone particolare attenzione
nel dare le regole per tutti i cittadini e per lo Stato di cui gli stessi
cittadini sono parte attiva e non solo soggetti passivi delle regole
emanate da Sua Maestà.
Purtroppo, dato il periodo storico a cavallo tra il Settecento e
l’Ottocento, molte costituzioni rimasero a livello di progetto o ebbero
brevissimo vigore. Non a caso il maggior numero di frequenze delle
nostre parole lo troviamo proprio nella Costituzione napoletana del
1799 mai entrata in vigore, ma, come abbiamo detto, frutto del
pensiero e del lavoro del grande giurista Mario Pagano.
Interessanti sono le Costituzioni di Napoli del 1815 e del regno
delle Due Sicilie del 1820, che rivedendo e modificando la
Costituzione spagnola di Cadice del 1812, ci sembrano più attente e
più concessive nella dichiarazione dei diritti. Ad esempio la
Costituzione del Regno di Napoli (1815) all’art. 13 recita “Tutti i
.
DIRITTI FONDAMENTALI E TESTI COSTITUZIONALI
21
Napoletani senza alcuna eccezione, sono ugualmente soggetti alle
leggi, che regolano i loro diritti, ed i loro doveri” e all’art. 14 “Niuna
distinzione può farsi, né privilegio alcuno accordarsi nella
distribuzione de’ pubblici impieghi. La libertà individuale, ed il dritto
di proprietà sono ugualmente garantiti a ciascuno dalla Costituzione”
e ancora all’art. 183 “ogni cittadino ha dritto di fare imprimere e
pubblicare le sue opinioni”; e la Costituzione del Regno delle Due
Sicilie (1820) all’art. 4: “La nazione è nell’obbligo di conservare e
proteggere con leggi savie e giuste la libertà civile la proprietà e gli
altri legittimi dritti di tutti gl’individui che la compongono”.
Nelle costituzioni del 1848, invece, l’uso dei termini da noi
ricercati si fa più limitato e stringato. Forse questo è proprio dovuto al
fatto che queste, pur frutto delle lotte del Risorgimento, sono
comunque concesse dal Re o dal Papa o comunque da regnanti
intimoriti dalle lotte dei patrioti, ma anche consapevoli di non poter
cedere troppo per non perdere il loro potere. Quella, in realtà, che si
discosta di più e che è definita come la costituzione più democratica
dell’Ottocento è la Costituzione della repubblica romana (1749),
scritta e discussa animatamente in un’assemblea costituente e
approvata dal popolo.
In nessuna delle nostre costituzioni potremo trovare il termine
‘ambiente’ e tantomeno ‘diritto all’ambiente’, infatti nell’accezione di
“insieme delle condizioni biologiche e fisico-chimiche in cui può
vivere un organismo” è concetto recente, che si è elevato a diritto
fondamentale solo con l’era tecnologica come diritto
indissolubilmente legato al diritto alla vita, che in esso si deve
svolgere. Anche nelle costituzioni vigenti difficilmente si trova
esplicitamente nominato. La nostra costituzione (1947) fa riferimento
all’art. 9 c.2: “Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico
della Nazione” e all’art. 117 elenca gran parte degli elementi che
compongono l’ambiente, delegando alle regioni l’emanazione di
norme legislative per “… Musei e biblioteche di enti locali;
Urbanistica; Turismo…; Tramvie e linee automobilistiche…; viabilità,
acquedotti …; Navigazione e porti lacuali; Acque minerali e termali;
Cave e torbiere; Caccia; Pesca nelle acque interne; Agricoltura e
foreste”.
Il fatto che non ci sia niente nelle costituzioni non vuol dire
che l’argomento sia stato del tutto ignorato in leggi particolari (divieti
22
DIRITTI FONDAMENTALI E TESTI COSTITUZIONALI
di caccia e pesca con istituzione di bandite, disboscamenti, bonifiche e
simili), ma quel che è certo è che il discorso veniva fatto non per
rendere migliore la condizione di vita dei singoli o per proteggere la
natura, bensì in funzione dell’interesse dello Stato e di chi lo
governava.
È naturale ora chiedersi, ma forse è anche chiaro, il perché
partire così da lontano per trattare del diritto alla vita e del diritto
all’ambiente. Non saremmo arrivati all’attuale consapevolezza
dell’importanza e della necessità di dare i legali fondamenti di questi
due diritti così interconnessi se nei due secoli precedenti al nostro non
si fosse avuta l’idea di dover lottare, ma in alcuni Paesi tale lotta
ancora continua, per sancire con una legge, che deve avere valore
superiore a tutte le altre leggi, quelli che sono i diritti fondamentali di
tutti gli uomini. La storia ci insegna che nulla nasce all’improvviso e
che tutto viene conquistato, tramandato e mutato nel corso dei secoli.
23
Diritti fondamentali nelle costituzioni ispanoamericane
Antonio Cammelli
1. Il costituzionalismo spagnolo e ispanoamericano
Fra i testi costituzionali di lingua spagnola che formano la base
dei dati dai quali sono stati estratti i lemmi più significativi attestanti il
diritto alla vita e diritto all’ambiente, meritano particolare attenzione
la costituzione spagnola del 1978, quella della Repubblica del
Paraguay del 1992 e la costituzione bolivariana della Repubblica del
Venezuela, la più recente, perché promulgata il 20 dicembre del 1999.
Tale scelta è stata motivata dal fatto che il costituzionalismo
spagnolo ha costituito, per i forti legami linguistici, il punto di
riferimento anche del costituzionalismo ispanoamericano.
Come punto di partenza possiamo dire che i testi spagnoli a
partire dal secolo XIX sono stati influenzati dal costituzionalismo
francese ed anche da quello inglese.
Se prendiamo in esame, pur sommariamente, il secolo XIX,
possiamo vedere come lo Stato liberale spagnolo si fondò su due testi
costituzionali, chiaramente conservatori, di notevole durata che sono
quelli del 1845 e del 1876.
Di fronte a questi si nota la breve durata di altri testi
considerati più liberali che sono quelli del 1812 e del 1837, quello del
1869, la costituzione tentata del 1859 e due progetti Repubblicani del
1873 e del 1931.
Per questi motivi possiamo affermare che il centralismo
autoritario fu uno degli assi portanti dello Stato conservatore che si
tradusse in un rafforzamento del potere esecutivo a detrimento della
rappresentatività del sistema costituzionale.
Va detto altresì che il sistema di libertà e diritti disegnato
allora dal costituzionalismo spagnolo fu mediato da forze
extracostituzionali. Solo nel 1869 quella costituzione accoglierà una
ampia dichiarazione dei diritti, mentre quella già citata del 1845
delegava a successive leggi organiche il necessario complemento
dell’affermazione dei diritti. Molti diritti fondamentali furono rimessi
a leggi organiche che i diversi governi poterono applicare in forma
anche restrittiva non solo in relazione al loro interesse ma anche
perché tali diritti venivano riconosciuti fuori dal testo costituzionale.
24
DIRITTI FONDAMENTALI NELLE COSTITUZIONI ISPANOAMERICANE
L’esercito, poi, sul finire del secolo XIX e principio del XX
intervenne spesso con conseguenti sospensioni dei diritti
costituzionali.
Solo con la II Repubblica la concezione dei diritti si ampliò in
direzione della società e dell’individuo, con la parità dei sessi,
l’uguaglianza dei figli indipendentemente dal fatto di essere legittimi,
oltre ad una ampia dichiarazione dei diritti riguardanti la libertà di
espressione, di riunione, di associazione, suffragio universale,
inglobando norme significative del diritto internazionale.
Nelle costituzioni menzionate finora che furono, come detto, la
cornice dello stato liberale, il potere era racchiuso essenzialmente
nelle mani del re, un enorme potere anche della funzione di governo
che di fatto subordinò alla corona il potere del parlamento. Giova
ricordare che a marcare questa subalternità del parlamento nei
confronti del sovrano vi era la composizione del Senato, di nomina
regia, che propiziò l’ingerenza della corte nel processo legislativo. La
costituzione Repubblicana del 1931 cercò di cambiare questa
dinamica reale ma la guerra civile e la successiva vittoria franchista
rimanderanno al 1978 il ristabilimento di un vero processo
costituzionale.
2. La costituzione spagnola del 1978
Approvata dal parlamento spagnolo in seduta plenaria
nell’ottobre del 1978, ratificata con referendum popolare nel dicembre
dello stesso anno e dopo venti giorni promulgata dal re Juan Carlos, la
costituzione spagnola vigente ha cercato di sanare i problemi aperti
soprattutto per quanto concerne lo stato delle autonomie regionali, il
ruolo della monarchia, quello della Chiesa. Si tratta di un testo aperto,
uno dei più recenti rispetto alle costituzione della comunità europea e
pertanto innovativo e capace di dare risposte a problemi nuovi come
ad esempio quello della cittadinanza europea. Il testo costituzionale è
stato emendato nel 1992 nell’articolo 13, c.2 stabilendo nuove norme
concernenti il diritto al suffragio passivo per i cittadini della comunità
europea residenti in Spagna. Fra gli aspetti innovativi del testo
segnaliamo quelli inerenti l’organizzazione dello Stato e i diritti dei
cittadini che vengono puntualmente enumerati non citati con il
semplice riferimento a trattati internazionali.
Sul terreno economico pur definendo la Spagna una economia
sociale di mercato, ci sono una serie di articoli che parlano della
.
IL CORPUS ELETTRONICO DELLE COSTITUZIONI ISPANOAMERICANE
25
possibilità per i lavoratori di accedere alla proprietà dei mezzi di
produzione, della subordinazione della ricchezza all’interesse
generale, un riferimento quest’ultimo che troviamo anche nella quasi
coeva costituzione portoghese. Meritevoli di attenzione sono gli
articoli del titolo IX laddove i poteri pubblici devono garantire
l’uguaglianza dei diritti per tutti gli spagnoli.
Altro punto nodale che il testo costituzionale cerca di
regolamentare al più alto livello possibile riguarda l’organizzazione
dello Stato stretto tra un centralismo e le spinte indipendentistiche che
sono forti in alcune regioni, specialmente nei Paesi Baschi. Il testo
parla di unità della nazione spagnola, con il concetto di patria comune,
riconoscendo il diritto all’autonomia per alcune nacionalidades e
regioni e la solidarietà tra queste ed il potere centrale. Molti parlano, a
questo proposito di testo aperto ed alcuni costituzionalisti, per quanto
concerne le principali spinte autonomistiche, quali quella catalana e
quella basca, parlano di testo provvisorio che pur affermando un
principio inoppugnabile necessiterà di ulteriori interventi.
Ai fini della nostra indagine e pur facendo riferimento a tutto il
testo sono stati attentamente valutati le parti specifiche che il testo
costituzionale spagnolo vigente riserva alla definizioni dei diritti
fondamentali, in particolare quelli inerenti il diritto alla vita e
all’ambiente. Ed in particolare gli artt. 10, 15, 45 che di seguito
riportiamo.
Título I
De los derechos y deberes fundamentales
Artículo 10
1. La dignidad de la persona, los derechos inviolables que le son
inherentes, el libre desarrollo de la personalidad, el respeto a la ley y a
los derechos de los demás son fundamento del orden político y de la paz
social.
2. Las normas relativas a los derechos fundamentales y a las libertades
que la Constitución reconoce se interpretaran de conformidad con la
Declaración Universal de Derechos Humanos y los tratados y acuerdos
internacionales sobre las mismas materias ratificados por España.
Artículo 15
Todos tienen derecho a la vida y a la integridad física y moral, sin que,
en ningún caso, puedan ser sometidos a tortura ni a penas o tratos
inhumanos o degradantes. Queda abolida la pena de muerte, salvo lo que
puedan disponer las leyes penales militares para tiempos de guerra.
26
DIRITTI FONDAMENTALI NELLE COSTITUZIONI ISPANOAMERICANE
Artículo 45
1. Todos tienen el derecho a disfrutar de un medio ambiente adecuado
para el desarrollo de la persona, así como el deber de conservarlo.
2. Los poderes públicos velarán por la utilización racional de todos los
recursos naturales, con el fin de proteger y mejorar la calidad de la vida
y defender y restaurar el medio ambiente, apoyándose en la
indispensable solidaridad colectiva.
3. Para quienes violen lo dispuesto en el apartado anterior, en los
términos que la ley fije se establecerán sanciones penales o, en su caso,
administrativas, así como la obligación de reparar el daño causado.
3. Il costituzionalismo ispanoamericano
Il costituzionalismo ispanoamericano si è sviluppato seguendo
gli influssi sia di quello spagnolo, a partire dalla costituzione di
Cadice, sia di quello nordamericano con ritmi evolutivi diversi data la
complessità dell’area, la gamma di popoli e nazioni. Nel secolo XIX
le costituzioni latinoamericane risultano influenzate da precise
oligarchie economiche emerse dal processo di emancipazione
coloniale. Solo nei primi decenni del XX secolo le costituzioni
latinoamericane hanno affinato e precisato moderne definizioni dei
diritti fondamentali quali il suffragio universale e l’organizzazione dei
grandi partiti politici come strumenti di democrazia e di governo. Le
preoccupazioni sociali comuni a tutta l’area sono presenti nei
documenti costituzionali anche se lo sviluppo economico di molti
paesi del continente latinoamericano non è stato accompagnato da
correzioni significative nel campo della disuguaglianza sociale. L’idea
di una riequilibrio della ricchezza spesso è stato bloccato da colpi di
stato e da conseguenti dittature che hanno impedito ogni cambiamento
sociale, facendo rimarcare, molto spesso, il divario tra i diritti
riconosciuti e quelli effettivamente esercitati.
Nel mondo latinoamericano la costituzione è intimamente
legata al concetto di indipendenza in quanto la proclamazione
dell’indipendenza era il passo necessario per dotarsi di una
costituzione, oppure la costituzione stessa era lo strumento utilizzato
per proclamare l’indipendenza.
La forma di governo generalmente approvata è stata quella
Repubblicana anche se questo aspetto ha incontrato spesso difficoltà
operative e di legittimità. In società fortemente caratterizzate dalla
disuguaglianza la legittimità spesso si è dovuta appoggiare sul potere
.
IL CORPUS ELETTRONICO DELLE COSTITUZIONI ISPANOAMERICANE
27
militare ed in questi casi formalmente il sistema ha mantenuto la
forma Repubblicana ma di fatto finiva per identificarsi in quello che
veniva chiamato caudillismo che secondo molti costituzionalisti era
modellato sull’esempio napoleonico.
Il tratto caratteristico del costituzionalismo ispanoamericano
risulta quindi quello di sottolineare il predominio di un potere
esecutivo presidenziale anche quando veniva riconosciuta, a volte
addirittura esaltata, la sovranità popolare. Questo particolare
presidenzialismo erodeva potere ai parlamenti che erano limitati nelle
loro funzioni oppure si connotavano, essenzialmente, come
espressione di rappresentanza popolare fortemente squilibrata a
vantaggio di determinate classi sociali.
Negli ultimi decenni i testi costituzionali ispanoamericani
hanno fatto registrare, almeno nei loro articolati, un deciso passo
avanti nel campo dell’affermazione, spesso puntuale e precisa, dei
diritti fondamentali della persona.
Tra i testi meritano particolare attenzione la costituzione della
Repubblica del Paraguay che è vigente dal 20 giugno 1992 e la
recentissima costituzione bolivariana della Repubblica del Venezuela
che è stato promulgata solennemente nel dicembre del 1999.
4. I diritti fondamentali nelle costituzioni di Paraguay e Venezuela
La prima costituzione liberale del Paraguay fu approvata nel
1870 e restò in vigore fino al 1940 (se si esclude una breve parentesi
tra il 1936 e 1937). Un nuovo testo fu promulgato nel 1940 e restò in
vigore fino al 1967 anche se la nuova costituzione era assai simile a
quella precedente. Finita, negli anni ’90 l’epoca lunghissima del
potere di Alfredo Stroessner, nel 1991 fu dato l’avvio a un nuovo
periodo costituente inteso come momento di rinascita democratica che
si concluse con la promulgazione dell’attuale costituzione il 20 di
giugno del 1992.
La costituzione paraguayana si colloca nell’ambito dei
moderni testi costituzionali liberali e dedica precise parti alla
dichiarazione dei diritti fondamentali, questo lo troviamo nella Parte I
specificatamente dedicata ai principi fondamentali, ai diritti ed alle
garanzie e, per quanto riguarda il diritto alla vita e all’ambiente, il
Titolo II con gli articoli che vanno dal 4 al 8.
28
DIRITTI FONDAMENTALI NELLE COSTITUZIONI ISPANOAMERICANE
Il testo si presenta articolato, assai preciso e recepisce la
matura consapevolezza che è collegata a diritti fondamentali quali
quello alla vita e all’ambiente.
In questo quadro meritano attenzione i termini come qualità
della vita che si lega strettamente anche alla protezione e
conservazione di un sano ambiente vitale. Come si può notare, di
seguito, il testo costituzionale della Repubblica del Paraguay dedica
parti precise alla definizione del diritto alla vita e di quello
all’ambiente con un lessico e una terminologia che riflettono le più
avanzate e mature definizioni acquisite sul tema anche grazie
all’incessante apporto della ricerca scientifica.
TÍTULO II.
DE LOS DERECHOS, DE LOS DEBERES Y DE LAS GARANTÍAS
CAPÍTULO I.
DE LA VIDA Y DEL AMBIENTE
SECCIÓN I.
DE LA VIDA
Artículo 4 - DEL DERECHO A LA VIDA
El derecho a la vida es inherente a la persona humana. Se garantiza su
protección, en general, desde la concepción. Queda abolida la pena de
muerte. Toda persona será protegida por el Estado en su integridad
física y psíquica, así como en su honor y en su reputación. La ley
reglamentará la liberta de las personas para disponer de su propio
cuerpo, sólo con fines científicos o médicos.
Artículo 5 - DE LA TORTURA Y DE OTROS DELITOS
Nadie será sometido a torturas ni a penas o tratos crueles, inhumanos o
degradantes.
El genocidio y la tortura, así como la desaparición forzosa de personas,
el secuestro y el homicidio por razones políticas son imprescriptibles.
Artículo 6 - DE LA CALIDAD DE VIDA
La calidad de vida será promovida por el Estado mediante planes y
políticas que reconozcan factores condicionantes, tales como la extrema
pobreza y los impedimentos de la discapacidad o de la edad.
El Estado también fomentará la investigación sobre los factores de
población y sus vínculos con el desarrollo económico social, con la
preservación del ambiente y con la calidad de vida de los habitantes.
SECCIÓN II.
DEL AMBIENTE
Artículo 7 - DEL DERECHO A UN AMBIENTE SALUDABLE
.
IL CORPUS ELETTRONICO DELLE COSTITUZIONI ISPANOAMERICANE
29
Toda persona tiene derecho a habitar en un ambiente saludable y
ecológicamente equilibrado.
Constituyen objetivos prioritarios de interés social la preservación, la
conservación, la recomposición y el mejoramiento del ambiente, así
como su conciliación con el desarrollo humano integral. Estos propósitos
orientarán la legislación y la política gubernamental pertinente.
Artículo 8 - DE LA PROTECCIÓN AMBIENTAL
Las actividades susceptibles de producir alteración ambiental serán
reguladas por la ley. Asimismo, ésta podrá restringir o prohibir aquellas
que califique peligrosas.
Se prohibe la fabricación, el montaje, la importación, la
comercialización, la posesión o el uso de armas nucleares, químicas y
biológicas, así como la introducción al país de residuos tóxicos. La ley
podrá extender ésta prohibición a otros elementos peligrosos; asimismo,
regulará el tráfico de recursos genéticos y de su tecnología,
precautelando los intereses nacionales.
El delito ecológico será definido y sancionado por la ley. Todo daño al
ambiente importará la obligación de recomponer e indemnizar.
5. La costituzione bolivariana del Venezuela: Il testo più recente
Il testo della costituzione bolivariana della Repubblica del
Venezuela merita attenta considerazione perché nel suo lungo
articolato racchiude un “sapere” costituzionale con valori e principi
universali che è quasi impossibile recepire in un testo unico.
Sicuramente la maturità e l’altezza dei principi enunciati si devono
anche alla giovinezza del testo promulgato solennemente il 20
dicembre del 1999 dopoché il popolo venezuelano lo aveva approvato
con un referendum il 15 dicembre dello stesso anno.
Non è questa la sede per un esame approfondito del testo,
tuttavia lo stesso preambolo introduce un lessico innovativo, aperto e
dettagliato quando prefigura una società democrática, partecipativa, y
protagónica, multiétnica y pluricultural come componente dinamica
inserita in uno stato de justicia, federal y descentralizado, que
consolide los valores de la libertad, la independencia, la paz, la
solidaridad, el bien común, la integridad territorial, la convivencia y
el imperio de la ley para esta y las futuras generaciones, asegure el
derecho a la vida, al trabajo, a la cultura, a la educación, a la justicia
social y a la igualdad sin discriminaciones ni subordinación alguna.
La lunga citazione ci è parsa significativa per documentare la
ricchezza del lessico impiegato, parole che potremo definire di ampio
30
DIRITTI FONDAMENTALI NELLE COSTITUZIONI ISPANOAMERICANE
valore semantico e tali da meritare spazio e considerazione nella
lettura del testo dove queste parole-concetto (una sorta di parole
chiave) verranno sviluppate, articolate sempre in un quadro di ampio
respiro quanto di attenta valutazione per un esame computazionale del
testo che non può partire che da una sua puntuale e precisa
esplorazione. Nello stesso Preambolo, in un crescendo peraltro molto
rigoroso, si tratteggiano i rapporti tra la nazione venezuelana e gli altri
paesi laddove si auspica che la nazione promueva la cooperación
pacífica entre las naciones e impulse y consolide la integración
latinoamericana de acuerdo con el principio de no intervención y
autideterminación de los pueblos, la garantía universal e indivisible
de los derechos humanos, la democratizacíon de la sociedad
internacional, el desarme nuclear, el equilibrio ecológico y los bienes
jurídicos ambientales como patrimonio común e irrenunciable de la
humanidad.
Come si può notare il lessico si presenta assai articolato quanto
preciso, spaziando dal diritto all’ambiente a quello dei diritti umani
fondamentali condivisi e precisati in una quadro ideale di democrazia
matura e consapevole.
Fin da questi primi saggi si rafforza l’esigenza di poter
disporre di un sistema automatico di interrogazione del testo che a
partire da una scelta di lessico significativo, che possiamo definire
come termini fondamentali (definiti in linguaggio tecnico Top terms),
possa costituire una base sicura per il recupero del contesto (essenziale
in questo caso data la lunghezza e la complessità dei testi
costituzionali) nonché avviare, in una seconda fase una interrogazione
o meglio una navigazione tra i termini significativi del testo una volta
che questi saranno opportunamente collegati in modo da formare un
reticolo concettuale preciso e coerente.
Un tempo, per questi scopi, si approntavano thesauri, ossia
strumenti documentali e concettuali. Il loro scopo principale era quello
di favorire la ricerca su testo, cercando di costituire un indice
ragionato ed articolato dei termini significativi ma che, rispetto a
questo, fosse in grado di fornire i livelli di gerarchia semantica, di
vicinanza, di opposizione e via dicendo. Mentre l’indice ragionato
opera su di un solo livello, un thesarus strutturato istruisce livelli
diversi e fornisce una mappa concettuale cercando di fornire, nei casi
migliori, un quadro strutturato dei concetti e degli istituti giuridici
presenti in un testo costituzionale moderno ed innovativo come quello
.
IL CORPUS ELETTRONICO DELLE COSTITUZIONI ISPANOAMERICANE
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venezuelano e in tutti i testi che sono stati promulgati a partire dagli
anni ‘90.
In questa prima fase è opportuno solo accennare anche alla
ricchezza del lessico impiegato nel lungo testo costituzionale, la
minuziosa trattazione di temi importanti, la precisa versione al
femminile dei termini impiegati che rappresenta una novità anche per
quel che concerne il lessico costituzionale europeo.
Nel materiale in nostro possesso oltre ai testi ufficiali abbiamo
potuto consultare anche un pregevole lavoro di indicizzazione svolto
dalla Società bolivariana del Venezuela Tale lavoro, a partire da
termini significativi, fornisce la contestualizzazione ed avvia una
ricostruzione logica dei contesti ordinandoli logicamente e cercando di
rendere esaustivo il significato del concetto di base al fine di evitare
un faticoso lavoro di recupero manuale all’interno di un testo ampio e
ricco che si compone di 350 articoli, oltre a preamboli, disposizioni
transitorie ecc.
In questa sede cercheremo di indicare, pur sommariamente,
alcune tappe significate utili per l’esplorazione del testo costituzionale
ed eventuali studi a carattere sia lessicale che logico-giuridico.
6. Lessico costituzionale:dal testo alla base di conoscenza.
Prima di indicare qualunque operazione fattibile per un testo (o
per più testi) occorre partire, in ambito documentario, da una precisa
quanto irrinunciabile premessa e cioè qualunque lavoro
computazionale su testi non può che partire da una base di
conoscenza. Pertanto anche la costituzione dovrà essere considerata e
strutturata come base di conoscenza in modo tale che possa essere
recuperata e valutata in tutte quelle accezioni grammaticali, formali e
logiche che sottendono un testo scritto. Ciò soprattutto è necessario
quando si esamina un testo giuridico (specialmente costituzionale) che
ha la sua destinazione logica e naturale nella comunità dei cittadini
che da questo testo saranno regolati e disciplinati. Ogni costituzione è
da considerarsi una base di dati e con una base di dati occorre
predisporre un sistema di interrogazione che permetta il suo più
completo utilizzo. Questo punto di partenza imprescindibile viene
oggi offerto agli studiosi con l’aggiunta di alcune considerazioni
programmatiche che possono suggerire percorsi diversi per lo
sviluppo del progetto in questione avendo a disposizione una base di
dati e un sistema di interrogazione preciso e puntuale nell’esecuzione.
32
DIRITTI FONDAMENTALI NELLE COSTITUZIONI ISPANOAMERICANE
Questa è la funzione del DBT (Data base testuale) sviluppato da
Eugenio Picchi a Pisa presso l’Istituto di Linguistica Computazionale
del CNR, che, in questa fase della ricerca, è stato scelto come sistema
di ricerca sull’intero corpus presentato. Questo sistema può funzionare
con una consultazione a parola semplice o multipla esplorando un
testo o più testi come le costituzioni e, allo stesso tempo, oltre a
fornire tutte le occorrenze, è in grado. a partire da una radice
semantica, di fornire una indicizzazione completa e raffinata,
sicuramente più completa e pertinente di quella che può essere svolta
non solo manualmente ma con strumenti di information retrieval di
più basso profilo. Quindi lo scopo primario che si propone questo
progetto è quello di affidare allo studioso un testo corredato da un
sistema di interrogazione efficiente quanto duttile per poter procedere,
eventualmente, a studi di carattere logico.computazionale sul testo, a
raffronti con altri testi, alla stesura di strumenti logico-linguistici
ulteriori (schemi di classificazione, lemmari, thesauri) per avviare uno
studio sul lessico e, nel caso specifico, verificare oggettivamente
quanto della tradizione romana è presente nei testi costituzionali che si
rifanno esplicitamente a tale radice comune.
7. Lessico costituzionale: progetti di studio
Dopo aver sottolineato l’importanza di avere un buon
strumento di interrogazione che resta fondamentale per qualunque
ulteriore studio che si intenda avviare su questo corpus, in queste
brevi considerazioni finali ipotizziamo alcuni lavori che potrebbero
essere condotti sul testo in questione, studi essenzialmente linguistici
idonei a sviluppare e a studiare il lessico del testo.
Per facilitare e indirizzare la ricerca in un insieme abbastanza
vasto di dati, ora disponibili in una moderna banca di dati, si potrebbe
ipotizzare la costruzione di un indice ragionato del testo suddetto da
realizzare in modo semiautomatico, infatti nessun programma è in
grado d'individuare e selezionare le varie accezioni di un vocabolo. Si
tratta di costruire un dizionario della lingua delle costituzioni da
distribuire (eventualmente) in rete per una sua maggiore diffusione tra
gli studiosi interessati, creando uno strumento in grado d’individuare i
collegamenti semantici e concettuali tra i lemmi testuali e, data la
massa imponente di occorrenze significative, di avviare lo studio di un
determinato vocabolo giuridico corredandolo di strumenti storici e di
raffronti con altri contesti. Infine questa fase potrebbe essere
.
IL CORPUS ELETTRONICO DELLE COSTITUZIONI ISPANOAMERICANE
33
completata con la realizzazione di uno strumento informatico capace
d’interagire con gli studiosi-utenti, che potranno trasferire nell’Indice,
incrementandolo, i risultati dei loro studi. In tal modo l’indice
lessicale si avvale del contributo degli studiosi ed ogni singola parola
significativa può avere approfondimenti, sviluppi più ampi di quelli di
prima stesura.
Questo Indice, che potrebbe essere la prima tappa per un più
ambizioso Vocabolario del lessico costituzionale neolatino, potrebbe
essere considerato come un indice di parole, accompagnato da un
indice delle fonti, presentato in un rapido schema: distinzione dei
significati, se la parola ha più accezioni; statistica del numero di
esempi per ogni singola accezione; elenco, per ogni parola, delle
locuzioni fisse o espressioni notevoli sia nell'uso antico che moderno.
Infine ogni voce potrà essere corredata da un raffronto con i maggiori
vocabolari della lingua, da cui si potrebbero notare parole fin qui
sconosciute, significati in contrasto con quelli comunemente accolti,
datazioni più remote di quanto finora non si creda, usi antichi mal
conciliabili con etimologie accettate dai più.
Si potrebbe ipotizzare ancora, oltre la fase di indicizzazione, la
creazione di un thesaurus della lingua costituzionale, cioè l’insieme
strutturato di parole significative che vengono messe in relazione tra
di loro secondo i consueti parametri semantici (gerarchia semantica,
sinonimia, antonimia) o di altra funzione (termini multipli, termini in
relazione). Rispetto ad un indice ragionato che svolge la sua funzione
strettamente vincolato al testo (o ai testi) cui si riferisce, un thesaurus,
nella consolidata accezione documentaria, non solo può essere
utilizzato come supporto ulteriore per la fase di esplorazione o di
recupero d’informazione dal testo ma potrebbe essere visto come
strumento a sé, cioè con una sua autonomia scientifica in quanto
capace esso stesso di essere esplorato (si suole chiamare questa fase
navigazione) a partire da un lemma (detto descrittore) che si espande
ad altri termini singoli o multipli (sintagmi) correlati con il descrittore
di partenza scelti dal documentalista come i termini significativi, cioè
maggiormente rappresentativi del testo di riferimento. Usando la
terminologia corrente sono chiamati termini fondamentali (in inglese
top terms). Ovviamente ogni altro lemma, anche non di partenza, può
essere considerato lemma fondamentale perché anche da questo
termine desunto dalla espansione del termine fondamentale è
comunque possibile avviare una nuova catena di espansione. Un tale
34
DIRITTI FONDAMENTALI NELLE COSTITUZIONI ISPANOAMERICANE
strumento permette una lettura ed una interpretazione del testo che
potremo definire logico-concettuale.
In questa prima fase del Progetto viene presentato un prototipo
di thesaurus che si avvale, come base documentaria della Costituzione
spagnola del 1978 considerandola un modello per i paesi americani di
lingua spagnola e della costituzione della Repubblica del Paraguay
che risale al 1992 e, analogamente a quanto successo in Spagna, segna
il ritorno di questo Paese alle libertà costituzionali dopo un lungo
periodo di dittatura. Nel corpus di questo thesaurus sperimentale sono
stati introdotti lemmi (descrittori) desunti dalla banca dati del nostro
istituto sul tema ambientale denominata BiGA (Bibliografia Giuridica
sull’Ambiente).
In questa sede ci pare opportuno non andare oltre nella
prefigurazione delle prospettive operative di un progetto di studio del
lessico costituzionale che peraltro, potrebbe presentare sviluppi
interessanti anche partendo dalle elaborazioni e prospettive
identificate in questa prima fase progettuale. Il materiale raccolto è
articolato, sufficientemente ampio, idoneo, cioè, ad essere utilizzato
per auspicabili quanto interessanti sviluppi operativi che confermano,
anche con l’ausilio delle moderne tecniche linguistiche
computazionali, come il costituzionalismo di lingua neolatina sia
profondamente permeato dalla tradizione romana e di ciò ne è
testimone prezioso e significativo il notevole materiale lessicale che è
stato oggetto di studio e di analisi in questa prima fase d’indagine.
35
Il corpus elettronico delle costituzioni iberoamericane
Manuela Sassi, Yarina Amoroso
Premessa
La collaborazione scientifica e tecnologica intrapresa dall'Istituto
di Linguistica Computazionale del CNR di Pisa con istituzioni di ricerca
e di formazione cubane è stata avviata nel 1994 e riguarda vari settori
delle discipline umanistiche e giuridiche. Dal punto di vista istituzionale
possiamo precisare che le relazioni di collaborazione più consolidate
sono con il Centro de Estudios Martianos (CEM), l'Instituto de
Literatura y Lingüística (ILL) e la Sociedad Cubana di Derecho e
Informática (SCDI). Per il progetto in questione sono stati coinvolti
l'ILL e la SCDI.
La SCDI, che fa parte della Unión de Juristas de Cuba10, e di
cui la prof.ssa Yarina Amoroso riveste la carica di presidente, è stata
fondata nei primi anni novanta a prova dell'attenzione che è stata
dedicata fin dall'inizio in Cuba all'utilizzo delle nuove tecnologie nelle
scienze giuridiche. Le risorse linguistiche realizzate congiuntamente
riuniscono diversi tipi di corpora, quali: la legislazione civile,
informatica, penale, ambientale, sulla proprietà intellettuale, e altri testi
legislativi che costituiscono l'ordinamento giuridico cubano. Fra le
materie trattate, risultano di particolare importanza gli studi realizzati
nell'ambito del Diritto costituzionale: uno dedicato alla storia
costituzionale cubana11 e uno applicato al corpus delle costituzioni
ibero-americane.
10
Tale associazione riunisce tutti i giuristi cubani, cioè i giudici, gli avvocati e gli
operatori della giustizia, poiché tutti lavorano nell'organizzazione a livello statale e
non privato, come in Italia dove vi sono gli studi professionali. Essa si suddivide
poi in tante sezioni in relazione alla materia di riferimento: ad esempio la Società
di Diritto della Famiglia, del Lavoro, ecc. oltre a quella di Diritto e Informatica qui
citata.
11
Amoroso, Sassi, Recopilación y Apuntes para una historia Constitucionl Cubana,
Pisa, S.T.A.R., 1999.
36
IL CORPUS ELETTRONICO DELLE COSTITUZIONI ISPANOAMERICANE
Tali collaborazioni hanno carattere multidisciplinare ed i risultati
ottenuti quasi sempre sono conseguenti a più di un'area della conoscenza
sia dal punto di vista metodologico che concettuale. Se per lo sviluppo
delle applicazioni ciascuno ha contribuito con il proprio specifico knowhow, di tutto ciò il DBT12 costituisce il presupposto tecnologico come
risorsa informatica. Il DBT è un prodotto della tecnologia linguisticocomputazionale concepito come un sistema di interrogazione testuale
che tiene in considerazione il problema filologico e permette la ricerca
dei particolari fenomeni linguistici. In tal senso si caratterizza per il
rispetto totale delle peculiarità lessicografiche della risorsa linguistica
alla quale si applica; questa premessa dà la sicurezza necessaria al
trattamento dei testi selezionati per la creazione dei vari corpora. Da un
altro punto di vista, è a suo favore la capacità del sistema di ottenere, in
tempo reale e in maniera interattiva, tutte le funzionalità di un sistema di
analisi testuale automatizzata, specialmente per quanto concerne la
ricerca di parole nel testo, il calcolo di frequenze, le concordanze, la
creazione di index locorum, ecc., che insieme a altri innumerevoli
vantaggi, ha permesso di definire e di sviluppare, a partire da uno stesso
strumento computazionale, una strategia di trattamento automatico
dell'informazione con scopi multidisciplinari.
Il corpus
Il Corpus è composto da un totale di 19 costituzioni che hanno
la caratteristica comune di essere redatte in lingua spagnola ovvero in
paesi che hanno come lingua ufficiale lo spagnolo. I testi sono stati
prelevati dalla rete negli anni 1994-96, controllati, grazie anche alla
collaborazione del personale della Biblioteca del Congresso di Cuba, e
alcuni di questi sono stati aggiornati con le Riforme Costituzionali
fino al 2002. Comunque si sottolinea l'aspetto documentale di tale
compilazione realizzata soprattuto per motivi di studio e di ricerca e
non a fini giuridico-legali.
12
PICCHI E., DBT2000 - Data Base Testuale: Guida all'uso, ver.4, Aracnoidea s.r.l.
su licenza del C.N.R., Roma, 2000.
.
37
IL CORPUS ELETTRONICO DELLE COSTITUZIONI ISPANOAMERICANE
Come primo risultato di questa compilazione è stato realizzato
uno studio della parte dogmatica delle Costituzioni e della struttura
adottata nelle medesime13. Nella figura successiva si mostra una
sintesi di tale struttura in formato tabellare, dove i campi
corrispondono ai dati più importanti, come l'anno di promulgazione e
di riforma, il numero di articoli e di disposizioni transitorie o finali,
ecc.
Sig. Paese
Prom.
Rif. Art.
Disp.
Forme
Parole Rap.
AR
ARGENTINA (5)
1853
1994 129
17DT
2.368
12.097
5,1
BO
BOLIVIA (1)
1967
1995 235
3DT
2.736
15.435
5,6
CH
CHILE (3)
1980
2000 120
8DT (1AF)
3.001
23.054
7,7
CO
COLOMBIA (1)
1991
2001 380
61DT
4.157
38.188
9,2
CR
COSTA RICA (6)
1949
2001 197
11DT (1DF)
2.550
14.076
5,5
CU
CUBA (3)
1976
2002 137
1DE
2.190
12.540
5,7
EC
ECUADOR (4)
1978
1998 144
1DT (1DG)
2.441
12.634
5,2
SA
EL SALVADOR (3)
1983
2000 274
3.071
20.261
6,6
ES
ESPAÑA
1978
169
9DT 4DA 1DD 1DF 2.619
16.557
6,3
GU
GUATEMALA (1)
1985
1999 281
17DT 4DF 1DD
3.546
24.923
7,0
HO
HONDURAS (10)
1982
1988 379
(3DT)
3.493
21.660
6,2
ME
MEXICO (3)
1917
2001 136
19DT
5.013
40.013
8,0
NI
NICARAGUA (2)
1986
2000 202
2.875
16.375
5,7
PA
PANAMA (3)
1972
1994 322
3.481
23.561
6,8
PR
PARAGUAY
1992
291
20DT (15DT 5DF) 3.490
24.177
6,9
PE
PERU (3)
1979
2001 206
16DF 2DE
2.743
16.822
6,1
DO
REP. DOMINICANA (2) 1966
2002 122
(2DT)
2.441
12.634
5,2
UR
URUGUAY (2)
1967
1996 332
28 DT
3.264
26.418
8,1
VE
VENEZUELA (1)
1961
1999 350
1DD 1DF 18DT
4.651
36.388
7,8
Note:
DD: Disposizioni Derogatorie
DT: Disposizioni Transitorie
DG: Disposizioni Generali
13
(3DF 2DT)
DA: Disposizioni Addizionali
DF: Disposizioni Finali
AF: Articolo Finale
AMOROSO FERNÁNDEZ Y., SASSI M., Análisis textual de las Constituciones
Iberoamericanas, V Congreso Iberoamericano de Derecho e Informática, Palacio
de las Convenciones de la Ciudad de La Habana, Cuba, 4-9 marzo, 1996.
38
IL CORPUS ELETTRONICO DELLE COSTITUZIONI ISPANOAMERICANE
DE: Disposizione Speciale
-
I dati che appaiono fra parentesi nella colonna Disp. indicano che si tratta di
disposizioni che fanno parte dell'articolato.
Il numero indicato tra parentesi al lato del nome del paese corrisponde alla
quantità di atti con cui sono stati modificati i testi costituzionali.
La colonna rap. indica il rapporto tra il numero di occorrenze totale e il numero
di forme (senza contare le ripetizioni); anche se questo indice tende a
stabilizzarsi a 10 nei testi più estesi, nel caso dei costituzionali può essere
indicativo della standardizzazione del linguaggio usato. Un valore di
riferimento è rappresentato dal rapporto medio di 4,1 che si verifica nei testi
di Alejo Carpentier, un autore cubano che presenta una notevole ricchezza
lessicale.
Alcuni Esempi
Si è studiato l'uso di alcuni vocaboli giuridici nelle varie
costituzioni. Tale studio è stato realizzato su determinate istituzioni
del Diritto Costituzionale. La Costituzione costituisce il documento
giuridico primordiale dello Stato, con cui vengono stabilite le norme
fondamentali che regolano l'organizzazione e il funzionamento di un
paese, così come i diritti e i doveri dei suoi cittadini. In relazione
all'ordinamento giuridico, la Costituzione rappresenta il culmine della
gerarchia, da cui emanano i principi che le altre leggi sono tenute a
rispettare. Nell'aspetto formale una costituzione consta di un
preambolo e di una parte organica. Il preambolo è la parte iniziale di
essa, dove viene dichiarata la filosofia politica dello Stato; per tale
ragione si può osservare in Appendice 1 un estratto di contesti
attraverso il quale si può valutare la differenza fra i testi che
presentano il preambolo (14 su 19) e gli altri.
In Appendice 2 si propone una tabella riassuntiva elaborata a
partire degli articoli che trattano di estado de sitio o de emergencia o
de excepción o con formule simili suddivisi per testo. La definizione
di questa Istituzione giuridica è "la sospensione delle garanzie
individuali e assunzione di poteri speciali da parte dell'esecutivo in
casi eccezionali". Escludendo lo stato si guerra esterna, si tratta di
situazioni di moti interni con profonda alterazione dell'ordine
pubblico, caso in cui il potere esecutivo, parte del potere pubblico,
assume poteri speciali con l'obiettivo di ristabilire l'ordine ormai
compromesso. Per fare ciò è necessario sospendere alcune garanzie
.
IL CORPUS ELETTRONICO DELLE COSTITUZIONI ISPANOAMERICANE
39
individuali e la assunzione di alcuni poteri speciali. Con questo
esempio si intende proporre una metodologia per la comparazione dei
vari sistemi costituzionali su tale importante tema internazionale.
In Appendice 3 si riportano i risultati di una ricerca sui Diritti
Umani, in particolare nell'ambito della protezione all'infanzia e alla
gioventù. Per ampliare lo spettro sono stati cercati anche i contesti
relativi alla famiglia e alla funzione di padre e madre. Fra i dati
proposti si trovano anche gli articoli relativi alla cittadinanza, che
sono però in minima parte rispetto agli altri, che trattano degli
strumenti di protezione statale a qualunque livello: di educazione
pubblica, di assistenza sociale o sanitaria e di protezione in generale.
Questo indice è stato confrontato con un lavoro comparativo, molto
più esaustivo in quanto a argomenti, raggiungibile al seguente
indirizzo: http://www.georgetown.edu/pdba/Comp/comparative.html.
I riferimenti in grassetto rappresentano il risultato di tale confronto.
In Appendice 4 si mostra come attraverso l'uso della formula
della mutual information (funzione di Co-occorrenze del DBT) si può
ottenere una mappa dei termini usati nei testi che può risultare molto
utile nella compilazione di un Thesaurus. Nel caso in esame, in
accordo con il tema di questa pubblicazione, sono state selezionate le
forme ambiente, ecosistema, habitat e loro derivati. Il risultato è
rappresentato dall'elenco di parole allegato, dove sotto forma di tabella
vengono elencati per ciascuna forma i dati relativi alla frequenza
assoluta nel corpus, alla frequenza relativa nelle vicinanze di una delle
parole date, la distanza media e l'indice di cooccorrenza, frutto della
formula applicata. Una volta compilata la griglia concettuale, questa è
stata sottoposta al corpus con la funzione di Ricerca Strutture
Concettuali del DBT e ne mostriamo il risultato, con l'avvertenza che
in fase di consultazione si possono ottenere i contesti indicati dal
numero tra parentesi graffe.
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Appendice 1
Incipit dei preamboli
1.
Nos los representantes del pueblo de la Nación Argentina, reunidos en
Congreso General Constituyente por voluntad y elección de las provincias AR
2.
PROMULGADO POR O'HIGGINS EL DECRETO QUE NOS LLAMO
CHILENOS Casi a los sesenta días de la Batalla de Maipu,
CH
3.
EL PUEBLO DE COLOMBIA en ejercicio de su poder soberano, representado
por sus delegatarios a la Asamblea Nacional Constituyente
CO
4.
NOSOTROS, CIUDADANOS CUBANOS, herederos y continuadores del
trabajo creador y de las tradiciones de combatividad, firmeza,
CU
5.
Inspirado en su historia milenaria, en el recuerdo de sus héroes y en el trabajo
de hombres y mujeres que, con su sacrificio, forjaron la patria;
EC
6.
La Nación española, deseando establecer la justicia, la libertad y la seguridad y
promover el bien de cuantos
ES
7.
Nosotros, los representantes del pueblo de Guatemala, electos libre y
democráticamente, reunidos en Asamblea Nacional Constituyente,
GU
8.
Nosotros, diputados electos por la voluntad soberana del pueblo hondureño,
reunidos en Asamblea Nacional Constituyente, invocando la protección
HO
9.
NOSOTROS, Representantes del Pueblo de Nicaragua, reunidos en Asamblea
Nacional Constituyente. EVOCANDO La lucha de nuestros antepasados
NI
10. Con el fin supremo de fortalecer la Nación, garantizar la libertad, asegurar la
democracia y la estabilidad institucional, exaltar la dignidad humana, promover
la justicia social, el bienestar
PA
11. EL CONGRESO CONSTITUYENTE DEMOCRATICO, INVOCANDO A
DIOS TODO PODEROSO, OBEDECIENDO EL MANDATO DEL PUEBLO
PERUANO Y RECORDANDO EL SACRIFICIO
PE
12. El pueblo paraguayo, por medio de sus legítimos representantes reunidos en
Convención Nacional Constituyente, invocando a Dios, reconociendo la
dignidad humana con el fin de asegurar la libertad, la igualdad la justicia
PR
13. NOSOTROS, REPRESENTANTES DEL PUEBLO SALVADOREÑO
REUNIDOS EN ASAMBLEA CONSTITUYENTE, PUESTA NUESTRA
CONFIANZA EN DIOS
SA
14. El pueblo de Venezuela, en ejercicio de sus poderes creadores e invocando la
protección de Dios, el ejemplo histórico de nuestro Libertador
VE
.
41
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Appendice 2
La tabella seguente mostra una sintesi con i dati numerici della
presenza di questa istituzione nei testi costituzionali, secondo la
formula usata. Per ottenere i contesti relativi è possibile consultare il
Corpus con il DBT indicando nella richiesta l'etichetta relativa,
omettendo la preposizione.
Estado de alarma
estado de asamblea
Estado de calamidad
estado de catástrofe
Estado de Conmoción
estado de defensa
estado de emergencia
Estado de Excepción
Estado de Guerra
estado de sitio
estado de urgencia
Totale complessivo
AR BO CH CO CR CU DO EC ES GU HO NI PA PE
1 1
2
1
2
4
2
3 5 1 6 2 9
2 1
4
2
4
2 1 4
3
3
6 13 9 1
2
2 1 2
3
7
6 15 17 16 3 9 4 9 8 6 4 1 7 7
PR SA UR VE
1
1
1
2
4
10
11
1
1
1
1
8
Appendice 3
I termini oggetto della ricerca sono i seguenti:
adolescencia
adolescente
adolescentes
hija
hijas
hijo
hijos
infancia
infante
infantes
infantil
infantiles
joven
5
3
14
2
3
13
108
10
2
2
6
2
3
jóvenes
juvenil
juveniles
juventud
menor *
menores *
Niña
niñas
niñez
Niño
niños
Totale
8
1
2
12
12
69
1
6
9
21
27
341
42
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La frequenza sopra riportata si riferisce a tutto il corpus, senza
distinzione di testo.
L'asterisco indica che in tale caso la parola presenta più
significati, dei quali riportiamo solo quelli usati nel senso di "minore
d'età".
Nello schema seguente si evidenzia la presenza in ciascun testo
costituzionale dei termini elencati precedentemente e la relazione fra
la loro e il numero totale delle parole di ciascun testo.
0.050
0.097
0.030
0.068
0.087
0.191
0.024
0.144
0.054
0.128
0.166
0.077
0.153
0.166
0.047
0.110
0.086
0.043
0.151
6
15
7
26
11
24
3
41
9
32
36
34
25
39
8
27
19
12
55
**********
********************
******
**************
*******************
****************************************
*****
******************************
***********
***************************
***********************************
****************
********************************
***********************************
*********
***********************
******************
*********
*******************************
ARGENTINA
BOLIVIA
CHILE
COLOMBIA
COSTARICA
CUBA
REP.DOMINICANA
ECUADOR
ESPAÑA
GUATEMALA
HONDURAS
MEXICO
NICARAGUA
PANAMA
PERU
PARAGUAY
EL SALVADOR
URUGUAY
VENEZUELA
Segue l'Index Locorum, suddiviso per testo costituzionale, in
cui si ha la presenza di uno o più termini della precedente lista.
Insieme all'articolo viene segnalato anche il comma, corrispondente a
come viene calcolato dal DBT e visualizzato in fase di interrogazione
del Corpus.
AR
Art.75,32; Art.75,33; Art.89,1
BO
Art.8,5; Art.36,2; Art.37,6; Art.157,1;
Art.194,2; Art.195,1; Art.196,1;
Art.197,1; Art.199,1; Art.199,2
CH
Art.10,2; Art.10,3; Art.10,4; Art.19,43;
Art.19,50; Art.68,2
CO
Art.42,6; Art.42,8; Art.44,1; Art.44,2;
Art.45,1; Art.45,2; Art.50,1; Art.50,1;
Art.53,2; Art.67,5; Art.68,4; Art.96,2;
Art.96,3; Art.356,2
CR
Art.13,2; Art.13,3; Art.13,4; Art.13,4;
Art.13,5; Art.17,1; Art.51,1; Art.53,1;
Art.55,1; Art.71,1
.
IL CORPUS ELETTRONICO DELLE COSTITUZIONI ISPANOAMERICANE
CU
Art.6,1; Art.9,14; Art.9,15; Art.11,2;
Art.29,2; Art.31,1; Art.36,1; Art.37,1;
Art.37,3; Art.38,1; Art.38,2; Art.39,7;
Art.40,1; Art.40,2; Art.44,3; Art.51,1
DO
Art.8,35; Art.11,2
EC
Art.8,4; Art.8,5; Art.23,4; Art.24,14;
Art.39,1; Art.40,1; Art.43,2; Art.47,1;
Art.48,1; Art.49,1; Art.50,1; Art.50,2;
Art.50,5; Art.51,1; Art.52,1; Art.52,2;
Art.67,2; Art.166,2; Art.178,2;
Art.207,1; DT-46; DT-26
ES
Art.20,8; Art.27,3; Art.39,2; Art.39,3;
Art.39,4; Art.48,1; Art.59,1; Art.60,1
GU
Art.20,1; Art.20,2; Art.47,1; Art.50,1;
Art.51,1; Art.51,1; Art.54,1; Art.73,1;
Art.102,5; Art.102,6; Art.144,1
HO
Art.23,1; Art.27,1; Art.75,1; Art.83,1;
Art.111,1; Art.114,1; Art.119,1;
Art.119,2; Art.119,3; Art.120,1;
Art.121,1; Art.121,2; Art.122,1;
Art.123,1; Art.124,1; Art.124,3;
Art.125,1; Art.126,1; Art.128,9;
Art.128,11; Art.128,14; Art.152,1;
Art.167,1; Art.233,3; C.IV
ME
Art.2,22; Art.2,27; Art.4,1; Art.4,5;
Art.4,6; Art.4,7; Art.18,4; Art.20,30;
Art.30,4; Art.30,5; Art.31,2; Art.82,2;
Art.123,5; Art.123,8; Art.123,10;
43
Art.123,12; Art.123,24; Art.123,39;
Art.123,104; DT-12
NI
PREAMBULO,8; Art.16,2; Art.16,3;
Art.16,5; Art.35,1; Art.49,1; Art.71,2;
Art.73,1; Art.75,1; Art.76,1; Art.84,1;
Art.105,3
PA
Art.9,3; Art.9,4; Art.10,3; Art.28,3;
Art.52,2; Art.55,1; Art.55,2; Art.55,3;
Art.56,1; Art.57,2; Art.59,4; Art.59,5;
Art.66,2; Art.87,1; Art.106,3; Art.288,3
PE
Art.4,1; Art.6,1; Art.6,1; Art.6,2;
Art.13,1; Art.23,1
PR
Art.21,1; Art.27,3; Art.49,1; Art.53,1;
Art.53,2; Art.53,3; Art.54,1; Art.54,2;
Art.56,1; Art.61,1; Art.61,2; Art.90,1;
Art.130,2; Art.146,3; Art.146,4;
Art.146,5
SA
Art.33,1; Art.34,1; Art.34,2; Art.35,1;
Art.36,1; Art.38,17; Art.38,19;
Art.38,20; Art.42,2; Art.55,2; Art.90,3;
Art.126,1; Art.151,1; Art.194,20;
Art.240,2
UR
Art.40,1; Art.41,1; Art.41,2; Art.43,1;
Art.54,2; Art.68,2; Art.74,1; Art.252,1
VE
Art.32,1; Art.33,1; Art.54,1; Art.58,1;
Art.59,1; Art.59,1; Art.75,2; Art.76,1;
Art.76,1; Art.76,2; Art.78,1; Art.79,1;
Art.89,1; Art.111,1; Art.178,1; Art.262,2
Con lo scopo di definire meglio il quadro comparativo si
propone, con lo stesso procedimento, il risultato della ricerca sui
seguenti termini.
44
IL CORPUS ELETTRONICO DELLE COSTITUZIONI ISPANOAMERICANE
familiar
familiares
familias
padre
0.041
0.104
0.048
0.058
0.099
0.159
0.063
0.137
0.097
0.080
0.083
0.064
0.171
0.132
0.095
0.127
0.099
0.047
0.110
50
24
20
47
padres
madre
madres
Totale
60
57
3
398
5
**************ARGENTINA
16
************************************BOLIVIA
11
****************CHILE
22
********************COLOMBIA
14
**********************************COSTARICA
20****************************************************CUBA
8
**********************REP.DOMIN.
39
************************************************ECUADOR
16
*********************************ESPAÑA
20
****************************GUATEMALA
18
*****************************HONDURAS
28
**********************MEXICO
28****************************************************NICARAGUA
31
**********************************************PANAMA
16
*********************************PERU
31
********************************************PARAGUAY
22
**********************************SALVADOR
13
****************URUGUAY
40
**************************************VENEZUELA
Segue l'Index Locorum degli articoli che contengono tali
parole.
AR
Art.14bis,3; Art.75,28; Art.75,33
BO
Art.7,10; Art.8,5; Art.36,3; Art.158,1;
Art.158,2; Art.169,1; Art.193,1;
Art.196,1; Art.197,1; Art.197,2;
Art.198,1; T,V
CH
Art.1,2; Art.1,5; Art.8,1; Art.10,3;
Art.10,4; Art.19,15; Art.19,16;
Art.19,43; Art.19,50
CO
Art.5,1; Art.13,1; Art.15,1; Art.28,1;
Art.42,1; Art.42,2; Art.42,3; Art.42,4;
Art.42,5; Art.43,2; Art.44,1; Art.44,2;
Art.46,1; Art.67,3; Art.68,4; Art.96,2;
Art.96,3
CR
Art.13,2; Art.13,3; Art.13,4; Art.13,5;
Art.51,1; Art.52,1; Art.53,1; Art.55,1;
Art.65,1; DT,13
CU
Art.9,17; Art.21,2; Art.29,3; Art.29,4;
Art.29,5; Art.35,1; Art.35,2; Art.37,3;
Art.38,1; Art.38,2; Art.40,2; Art.44,1;
Art.44,3; Art.47,2; Art.48,1; Art.51,1;
Cap,IV
DO
Art.8,34; Art.8,35; Art.8,37; Art.9,1;
Art.11,4; Art.102,1
EC
Art.7,4; Art.7,5; Art.7,6; Art.8,5;
Art.23,11; Art.24,6; Art.31,1;
Art.35,1; Art.36,2; Art.37,1; Art.37,2;
Art.38,1; Art.39,2; Art.40,1; Art.42,1;
Art.43,2; Art.48,1; Art.49,1; Art.53,1;
.
IL CORPUS ELETTRONICO DELLE COSTITUZIONI ISPANOAMERICANE
Art.54,2; Art.57,3; Art.58,3; Art.60,1;
Art.66,1; Art.67,2; Art.68,1;
Art.166,2; Art.178,2; Art.238,2; DT19; Sec,III
ES
Art.18,1; Art.18,4; Art.27,3; Art.27,7;
Art.35,1; Art.39,1; Art.39,2; Art.39,3;
Art.50,1; Art.59,1; Art.60,1; Art.65,1
GU
PREAMBULO,1; Art.1,1; Art.19,1;
Art.47,1; Art.56,1; Art.67,1; Art.73,1;
Art.102,1; Art.102,5; Art.119,1;
Art.144,1; Sec,I
HO
Art.23,1; Art.76,1; Art.111,1;
Art.114,2; Art.118,1; Art.121,1;
Art.121,2; Art.121,3; Art.122,1;
Art.123,2; Art.124,3; Art.128,10;
Art.128,8; Art.141,1; Art.142,2;
Art.152,1
ME
Art.2,27; Art.3,5; Art.4,0; Art.4,4;
Art.16,1; Art.27,30; Art.30,3;
Art.30,4; Art.30,5; Art.82,2;
Art.107,9; Art.123,105; Art.123,106;
Art.123,12; Art.123,39; Art.123,41;
Art.123,43; Art.123,54; Art.123,55;
Art.123,98; DT-Art.13,1
NI
PREAMBULO,4; PREAMBULO,8;
Art.16,3; Art.16,4; Art.16,5; Art.24,1;
Art.26,2; Art.33,4; Art.39,1; Art.56,1;
Art.64,1; Art.70,1; Art.71,1; Art.73,1;
Art.76,1; Art.77,1; Art.82,4; Art.82,8;
Art.118,1; Art.121,1; Art.130,4;
CAP,IV
PA
Art.9,3; Art.9,4; Art.10,3; Art.29,2;
Art.52,1; Art.53,1; Art.55,1; Art.55,2;
45
Art.56,1; Art.57,1; Art.57,2; Art.58,1;
Art.59,1; Art.59,2; Art.59,3; Art.59,5;
Art.62,1; Art.68,1; Art.87,1; Art.87,1;
Art.87,2; Art.103,0; Art.106,3;
Art.109,1; Cap,2
PE
Art.4,1; Art.6,0; Art.6,1; Art.6,2;
Art.7,1; Art.13,1; Art.2,10; Art.2,11;
Art.23,1; Art.24,1; Art.52,1; DT,12
PR
Art.12,3; Art.30,2; Art.33,1; Art.49,0;
Art.49,1; Art.50,0; Art.50,1; Art.52,1;
Art.53,1; Art.53,2; Art.54,1; Art.57,1;
Art.59,0; Art.59,1; Art.60,1; Art.61,0;
Art.75,1; Art.92,1; Art.95,1;
Art.100,2; Art.115,15; Art.115,20;
Art.146,3; Art.146,4; Art.146,5; C,IV
SA
Art.2,2; Art.32,1; Art.32,2; Art.32,3;
Art.33,1; Art.34,1; Art.36,1; Art.36,2;
Art.37,2; Art.38,18; Art.51,1;
Art.55,2; Art.90,3; Art.107,4;
Art.119,1; Art.126,1; Art.151,1;
Art.194,20; Sec,I
UR
Art.3,1; Art.40,1; Art.41,1; Art.41,2;
Art.42,1; Art.49,1; Art.67,1; Art.68,2;
Art.74,1; Art.75,2; Art.75,3; Art.78,1
VE
Art.032,1; Art.033,1; Art.044,1;
Art.056,1; Art.059,1; Art.060,2;
Art.075,1; Art.075,2; Art.076,1;
Art.076,2; Art.078,1; Art.079,1;
Art.080,1; Art.081,1; Art.082,1;
Art.086,1; Art.091,1; Art.102,1;
Art.178,1; Art.308,1; Art.332,1;
T3-C,V;
46
IL CORPUS ELETTRONICO DELLE COSTITUZIONI ISPANOAMERICANE
Appendice 4
Elenco dei termini su cui è stata calcolata la mutual
information:
ecológicas
ecologico
ecológico
ecológicos
ecosistema
ecosistemas
hábitat
ambiental
ambientales
ambientalmente
ambiente
ambientes
ecológica
ecológicamente
Risultato:
1)
2)
3)
4)
5)
6)
7)
8)
9)
10)
11)
12)
13)
14)
15)
16)
17)
18)
19)
20)
21)
22)
23)
24)
25)
26)
4
3
2
5
2
3
4
2
10
3
10
2
4
4
2
2
2
2
3
4
5
2
3
3
2
2
32 8.232
20 8.495
21 7.839
87 7.111
329 3.870
220 5.035
368 4.708
310 3.955
85 8.144
27 8.062
11 11.094
44 6.772
134 6.165
65 7.209
21 7.839
52 6.531
239 4.331
3 10.647
1129 2.676
929 3.372
442 4.766
8 9.232
13 9.116
4 10.816
200 4.588
166 4.856
1.5
3.0
3.5
3.0
2.5
4.0
2.0
3.5
2.7
3.0
2.3
3.0
3.0
3.0
1.5
2.0
2.5
2.0
3.3
2.7
3.6
3.5
3.3
3.0
4.0
4.0
adecuado
afectar
agua
ambiente
bienes
competencia
condiciones
conformidad
conservación
conservar
contaminación
cooperación
cultural
culturales
daño
daños
defensa
demográficas
derecho
derechos
desarrollo
destrucción
diversidad
ecológicamente
económica
económico
.
IL CORPUS ELETTRONICO DELLE COSTITUZIONI ISPANOAMERICANE
27)
28)
29)
30)
31)
32)
33)
34)
35)
36)
37)
38)
39)
40)
41)
42)
43)
44)
45)
46)
47)
48)
49)
50)
51)
52)
53)
54)
55)
56)
57)
58)
59)
60)
61)
62)
63)
64)
65)
66)
67)
68)
69)
2
5
10
12
3
3
4
2
2
2
2
2
2
2
5
4
2
6
2
4
2
43
2
2
7
2
2
4
2
2
12
3
2
2
18
5
2
2
2
9
2
2
3
75
340
13
20
800
244
2328
19
199
22
4
2
22
115
81
267
10
208
42
8
37
225
263
59
138
122
8
140
891
12
34
22
4
71
276
53
94
82
5
347
13
3
194
6.003
5.144
10.853
10.495
3.173
4.886
2.047
7.984
4.595
7.772
10.232
11.232
7.772
5.386
7.214
5.171
8.910
6.116
6.839
10.232
7.022
8.844
4.193
6.349
6.930
5.301
9.232
6.102
2.432
8.647
9.729
8.357
10.232
6.082
7.293
7.826
5.677
5.874
9.910
5.963
8.531
10.647
5.217
3.0
2.8
2.2
1.5
2.0
2.0
3.5
2.0
2.5
3.0
3.0
2.5
1.0
2.5
3.0
3.2
2.5
2.0
4.0
2.5
3.0
1.2
3.5
3.0
3.7
3.5
3.5
1.7
4.0
3.5
2.4
2.3
4.0
3.5
2.4
3.2
4.0
2.0
2.0
3.4
3.0
3.0
3.3
económicos
educación
equilibrado
equilibrio
es
especial
estado
factores
fin
gozar
habitar
impacto
importancia
indígenas
integridad
interés
jurídicos
libre
manejo
mantenga
mantenimiento
medio
nacionales
natural
naturales
obligación
parques
patrimonio
podrán
potable
preservación
preservar
prevenga
previamente
protección
proteger
pueda
puedan
recreativas
recursos
restauración
restaurar
salud
47
48
IL CORPUS ELETTRONICO DELLE COSTITUZIONI ISPANOAMERICANE
70)
71)
72)
73)
74)
75)
76)
77)
78)
79)
80)
81)
82)
83)
84)
4
8
12
2
2
2
3
4
5
2
2
2
4
2
4
3 11.647
11 10.772
11 11.357
390 3.624
28 7.424
508 3.243
705 3.355
619 3.958
167 6.170
19 7.984
16 8.232
160 4.910
11 9.772
54 6.477
43 7.805
1.2
1.0
1.4
3.5
2.5
1.5
1.6
2.7
2.8
3.5
2.0
3.5
3.7
3.5
4.0
saludable
saneamiento
sano
seguridad
seguro
servicios
serán
social
sociales
susceptibles
sustentable
vida
vivir
zonas
áreas
Risultato della Ricerca di strutture concettuali:
(1)-Medio ambiente {258}
AMBIENTE {87}
ECOLOGICA {8}
ECOLOGICAS {6}
ECOLOGICO {14}
ECOLOGICOS {4}
ECOSISTEMA {1}
ECOSISTEMAS {5}
ESPACIO & NATURAL {1}
ESPACIOS & NATURALES {1}
HABITAT {11}
MEDIO &3 AMBIENTE {39}
PATRIMONIO &3 AMBIENTAL {1}
RECURSOS &3 NATURALES {71}
RIQUEZAS &3 NATURALES {9}
(2)--Protección del ambiente {73}
ASEO &3 AMBIENTAL {1}
DERECHO &4 AMBIENTE {3}
DESAROLLO &3 SUSTENTABLE
EDUCACION &3 AMBIENTAL {2}
EQUILIBRIO &3 ECOLOGICO {9}
ESTADO &4 AMBIENTE {5}
INFORMACION &4 AMBIENTALES {1}
INTEGRIDAD &4 AMBIENTE {3}
MANEJO &3 SUSTENTABLE {2}
NO &3 CONTAMINANTES {1}
PRESERVACION &5 AMBIENTE {11}
PRESERVACION &5 NATURALEZA {2}
PRESERVAR &3 AMBIENTE {2}
PREVENCION &3 CONTAMINACION {1}
PREVENGA &3 CONTAMINACION {2}
PROTECCION &3 AMBIENTAL {1}
PROTECCION &3 AMBIENTE {14}
PROTEGER &4 AMBIENTE {5}
SANEAMIENTO &3 AMBIENTAL {8}
(2)--Contaminación del ambiente {16}
AFECTAR &4 AMBIENTE {2}
CONTAMINACION &3 AMBIENTAL {3}
CONTAMINACION &4 AMBIENTE {6}
DANO &3 AMBIENTAL {1}
DANO &3 AMBIENTE {1}
IMPACTO &3 AMBIENTAL {1}
RADIOACTIVOS {2}
(2)--Agua {233}
ACUICULTURA {1}
AGUA {21}
AGUA &3 POTABLE {12}
AGUAS {73}
AGUAS &3 FLUVIALES {2}
AGUAS &3 INTERIORES {7}
AGUAS &3 LACUSTRES {2}
AGUAS &3 MARINAS {2}
.
IL CORPUS ELETTRONICO DELLE COSTITUZIONI ISPANOAMERICANE
AGUAS &3 MARITIMAS {2}
AGUAS &3 RESIDUALES {1}
AGUAS &3 SUBTERRANEAS {2}
AGUAS &4 MINERALES {1}
AGUAS &4 TERMALES {2}
ALCANTARILLADO {3}
APROVECHAMIENTO &5 AGUAS {5}
CANALIZACION &4 AGUAS {1}
CRIA {1}
DRENAJE {3}
ESPACIOS &5 ACUATICOS {1}
FUENTES &2 AGUAS {1}
HIDRAULICOS {3}
HIDROGRAFICA {2}
HIDROGRAFICAS {1}
HIDROLOGICO {1}
MAR {45}
MARES {7}
MARISQUEO {1}
PESCA {8}
PESCADORES {1}
PROPIEDAD &5 AGUAS {3}
PROTECCION &3 AGUA {1}
PROVISION &5 AGUA {3}
RECURSOS &3 ICTIOLOGICOS {1}
RIQUEZAS &5 AGUAS {4}
SANEAMIENTO &5 AGUA {3}
USO &5 AGUAS {6}
(2)--Alimentos y bebidas {67}
ABASTO {6}
ALIMENTOS {16}
ASEGURE &5 ALIMENTACION {2}
BEBIDAS {5}
CALIDAD &4 ALIMENTICIOS {3}
CASOS &6 ALIMENTOS {2}
DEFENSA &5 CONSUMIDOR {2}
DEFENSA &5 CONSUMIDORES {2}
DERECHO &8 ALIMENTACION {4}
EDUCACION &3 ALIMENTARIA {1}
NUTRICION {9}
PRODUCCION &3 ALIMENTOS {3}
PRODUCTOS &3 ALIMENTICIOS {5}
PRODUCTOS &8 BIOLOGICOS {2}
SEGURIDAD &3 ALIMENTARIA {5}
(2)--Aire {35}
AIRE {8}
ATMOSFERA {1}
CAPA &2 OZONO {1}
CONTAMINACION &5 AIRE {2}
EMISIONES
ESPACIO &3 AEREO {18}
INMISIONES
49
METEREOLOGICO
SANEAMIENTO &3 ATMOSFERICO
TRANSPORTE &3 AEREO {5}
(2)-Bienes culturales y ambientales {258}
ARCHIVOS {11}
ARQUEOLOGICO {6}
ARTISTICO {11}
BIBLIOTECAS {6}
BIEN &5 CULTURA {1}
BIENES &2 PUBLICOS {18}
BIENES &3 AMBIENTALES {1}
BIENES &3 ECLESIASTICOS
BIENES &3 NACIONALES {15}
BIENES &3 PUBLICO {16}
BIENES &4 NACION {9}
BIENES &5 CULTURA {2}
BIENES &5 CULTURALES {3}
BIENES &5 ESTADO {21}
HERENCIA &3 CULTURAL {2}
HISTORICO {16}
MONUMENTOS {10}
MUSEOS {4}
PALEONTOLOGICO {1}
PATRIMONIO &3 CULTURAL {32}
PATRIMONIO &3 MONUMENTAL {1}
PINACOTECAS
PRELACION &3 ESTADO
PUEBLOS &3 INDIGENAS {52}
RESTAURACION {13}
RIQUEZA &3 HISTORICA {7}
(2)--Desastres {37}
CATASTROFE {12}
CATASTROFES &3 NATURALES {2}
DESASTRE {3}
DESASTRE &3 NATURAL {1}
DESASTRES {9}
DESASTRES &3 NATURALES {5}
EMERGENCIA &5 CATASTROFE {3}
EMERGENCIA &5 DESASTRE {2}
(2)--Energia {67}
ACEITES {1}
AMBIENTE &3 NATURAL
APROVECHAMIENTO HIDROELECTRICO {1}
AREAS &3 PROTEGIDAS {3}
CARBON {2}
COMBUSTIBLES {5}
ENERGIA {16}
ENERGIA &3 ELECTRICA {6}
ENERGIA &3 NUCLEAR {5}
ENERGIA &3 TRANSFORMACION
ENERGIAS &3 ALTERNATIVAS {1}
FUENTES &3 ENERGIA {1}
50
IL CORPUS ELETTRONICO DELLE COSTITUZIONI ISPANOAMERICANE
GASEOSOS {5}
MINAS {10}
HIDROCARBUROS {15}
(2)--Desechos {26}
INSTALACIONES &3 ELECTRICAS {1}
DESECHOS {5}
PETROLEO {5}
DESECHOS &3 TOXICOS {4}
(2)--Naturaleza y recursos naturales LIMPIA {2}
{243}
RECOLECCION &6 DESECHOS {1}
AGRICULTURA {18}
RECOLECCION &9 RESIDUOS {2}
BIENES &3 AMBIENTALES {1}
RESIDUOS &3 NUCLEARES {3}
BIENES &3 NATURALES {2}
RESIDUOS &3 TOXICOS {1}
DEFENSA &3 NATURALEZA
SUSTANCIAS &3 PELIGROSAS {1}
NATURALEZA {128}
SUSTANCIAS &4 NOCIVAS
PARQUE {2}
SUSTANCIAS &9 TOXICAS {4}
TOXICO
PARQUES {8}
TRATAMIENTO &8 RESIDUOS {2}
RECURSOS &3 NATURALES {71}
SERVICIOS &3 LIMPIEZA {1}
RESERVAS &3 NATURALES {2}
(2)--Salud {267}
SANEAMIENTO {11}
ZONA &3 HUMEDA
DERECHO &3 SALUD {8}
ZONAS &3 HUMEDAS
HIGIENE {16}
(3)---Elementos de la Naturaleza {333}
HIGIENE &3 TRABAJO {3}
ARCHIPIELAGO {14}
PREVENCION &6 SALUD {1}
CANAL {38}
RECUPERACION &3 SALUD {2}
CANALES {5}
REHABILITACION &3 FISICA {1}
CAZA {2}
REHABILITACION DISCAPACITADOS {2}
COSTA {42}
SALUBRIDAD {15}
COSTAS {13}
SALUD {194}
ESTEROS {5}
SANIDAD {12}
FAUNA {4}
VIVIENDAS {13}
LAGOS {11}
HIGIENE & PUBLICA
LAGUNAS {4}
(2)--Territorio {70}
MAR {45}
AREA &3 URBANA {3}
MARES {7}
AREAS &3 URBANAS {2}
MONTANA {1}
ARMONIA &3 TERRITORIO {1}
PLAYAS {5}
ARREGLO &3 TERRITORIO {1}
PLAYAS {5}
ASEO &3 URBANO {1}
RIBERAS {10}
CIRCULACION {26}
RIO {3}
DESARROLLO &3 ARMONICO {10}
RIOS {19}
DESARROLLO &3 HABITACIONAL {1}
VOLCAN
DESARROLLO &4 URBANO {10}
PESCA {8}
JARDINES {2}
ESPECIES &3 VIVAS {1}
ORDENACION &3 TERRITORIO {4}
FLORA {3}
ORDENACION &3 URBANISTICA {3}
BOSQUES {15}
PLANES &3 VIVIENDA {2}
VEGETALES {2}
PLANIFICACION HABITACIONALES {1}
SILVESTRES {1}
PLANIFICAR &5 URBANO {1}
SUELO {26}
UTILIZACION &4 URBANO {1}
SUELOS {4}
VIALIDAD &3 URBANA {1}
SUBSUELO {29}
CANTERAS {1}
51
Diritto all’ambiente e lessico costituzionale
Un esempio di thesaurus multilingue
Antonio Cammelli, Paola Mariani
Nell’ambito del progetto di “Agenzia 2000” è stato
predisposto, come già annunciato, un primo esempio di thesaurus di
termini giuridici desunti dai testi costituzionali che di seguito
indicheremo in maniera analitica, e da lemmi tratti dallo schema di
classificazione predisposto a suo tempo per l’Archivio BIGA
(Bibliografia Giuridica dell’Ambiente), nonché da alcuni termini del
dominio specifico ritenuti essenziali e per ciò inseriti dai compilatori.
Si tratta di un primo esperimento che ha alcune specifiche
finalità. Innanzitutto, come tutti gli strumenti documentali permette
una migliore esplorazione dei testi di riferimento, in questo caso non
solo costituzioni ma anche banche dati specialistiche. Inoltre risulta
assai importante valutare come i testi costituzionali moderni abbiano
recepito i diritti fondamentali e non solo sul piano del loro
riconoscimento ma anche in quello dell’esercizio dei cittadini che
resta un punto fondamentale nello sviluppo democratico degli stati
moderni.
A queste finalità immediate va aggiunta quella di valutare, in
questa operazione la mappa concettuale dei diritti, quali quello
all’ambiente, che in questi ultimi anni è stato sentito con crescente
acutezza ed è stato oggetto di una produzione normativa nazionale ed
internazionale sempre più massiccia, che ha trovato larga eco anche
nei testi costituzionali, soprattutto in quelli di più recente
formulazione. In questo settore il lessico giuridico si è enormemente
arricchito, precisato, assumendo termini nuovi desunti dal linguaggio
comune ed anche da quello scientifico dato che, nel settore
ambientale, un ruolo fondamentale viene svolto dalla tecnologia
soprattutto quando usata in sede di verifica e di controllo della norma
o della disposizione ambientale.
La massa dei dati terminologici raccolti presuppone la
necessità di una loro razionale strutturazione: per questi motivi avendo
a disposizione il sistema Thes-maker2 ideato in Istituto da Costantino
Ciampi, opportunamente adattato da Elisabetta Marinai è stato
predisposto il materiale per la costruzione di un thesaurus che, come
52
DIRITTO ALL’AMBIENTE E LESSICO COSTITUZIONALE
noto, si basa sulla raccolta di un indice di termini collegati tra di loro
secondo relazioni semantiche che poi il sistema espande
automaticamente in una fase di generazione che collega puntualmente
tutti i termini del dizionario del thesaurus secondo precise proprietà
predefinite.
L’indice strutturato così ottenuto può essere letto e valutato di per
sé come un esempio di lessico giuridico selezionato procedente da un
dominio omogeneo oppure permettere la visualizzazione dei contesti
del corpus utilizzato o addirittura, come nel nostro caso, il singolo
descrittore può essere utilizzato da uno dei tanti motori di ricerca che
agiscono come strumenti di recupero di informazione nel complesso
sistema del WEB.
Il lessico che costituisce il thesaurus multilingue che
presentiamo in questa sede, è stato desunto da:
1) termini dello schema di classificazione dell’Archivio BIGA, prima
indicato;
2) termini della costituzione della Repubblica italiana del 1947 a
questi sono stati aggiunti quelli tratti dalla costituzione della V
Repubblica francese del 1958, del Regno di Spagna e della
repubblica del Paraguay, rispettivamente del 1978 e del 1992;
3) termini inseriti dai compilatori, in quest’ultimo caso si tratta di
aggiunte minime e solo laddove si rendeva strettamente necessario
aggiungere un lemma in un contesto che altrimenti sarebbe stato
lacunoso. Ad esempio il termine lago nella sequenza attestata nel
corpus di mare, fiume, laguna.
L’insieme delle voci del thesaurus è stato suddiviso in undici
classi principali: Ambiente, Acque, Alimenti e bevande, Beni culturali
e ambientali, Energia, Natura e risorse naturali, Rifiuti, Rumore e
Vibrazioni, Salute, Sostanze pericolose, tossiche e nocive, Territorio.
Tale ripartizione è stata tratta dalla classificazione dall’Archivio Biga
con alcune piccole variazioni, eliminando cioè alcune classi principali
che sono state fatte confluire in altre.
Questi undici lemmi principali o Top terms costituiscono il più
alto livello di strutturazione semantica del corpus e ne deriva che tutti
gli altri descrittori sono stati collegati, in fase di redazione iniziale,
secondo relazioni di inferiorità semantica e cioè NT (Narrower
Terms); ovviamente dopo la generazione automatica operata dal
sistema le classi principale di Top terms saranno legate agli altri
.
DIRITTO ALL’AMBIENTE E LESSICO COSTITUZIONALE
53
termini mediante la relazione di superiorità semantica BT (Broader
terms).
Accanto alla relazione semantica di superiorità/inferiorità è
stata inserita anche quella di RT (Related Terms) cioè termini che si
collocano in una sfera semantica che può essere identificata come
sinonimia parziale oppure sono posti in una relazione funzionale come
nel caso di Impatto ambientale/Territorio.
I termini tratti dalle costituzioni non italiane sono stati tutti
tradotti così come in spagnolo e francese sono stati tradotti tutti i
descrittori italiani per cui l’insieme del thesaurus è fruibile in italiano,
francese e spagnolo.
Analizzando i primi risultati dell’esperimento si possono già
trarre dei primi risultati ed anche prospettare interessanti sviluppi del
progetto. Per quanto concerne i primi si ha la conferma come la
costituzione di un Paese cerchi di definire in concreto il livello dei
diritti fondamentali. Questo lo si nota ovviamente nelle costituzioni
più recenti, specie quella spagnola e, soprattutto quella paraguayana
del 1992 dove termini giuridici innovativi, nel settore del diritto
all’Ambiente, vengono introdotti con precisione e metodo denotando
come la consapevolezza dei diritti è andata di pari passo con
l’evoluzione degli strumenti, anche scientifici, che servono alla difesa
dell’ambiente. Ovviamente la costituzione italiana nata in un contesto
temporale e locale diverso non ha previsto se non, al più alto livello, la
definizione e la precisazione di tale diritto fondamentale. I testi in
lingua spagnola, più recenti, hanno assunto al loro interno anche
termini assai specialistici come, inquinamento ambientale, impatto
ambientale, ambiente ecologicamente equilibrato, difesa dei
consumatori, controllo di qualità. Si tratta, pur limitandosi a pochi
esempi, di una terminologia che presuppone una conoscenza precisa
del contesto e della letteratura ambientale che le società moderne
stanno maturando anche sull’onda emotiva di catastrofi ambientali e
di fosche previsioni sulla salute complessiva del nostro pianeta.
Il sistema impiegato si è mostrato abbastanza flessibile in
quanto può permettere la visualizzazione di liste gerarchiche, di indici
alfabetici con all’interno di ogni lemma la strutturazione semantica dei
termini collegati e, pur nella esiguità del campione presentato, si può
già intravedere una buona lettura del dizionario del thesaurus
attraverso le diverse esplorazioni delle liste possibili.
54
DIRITTO ALL’AMBIENTE E LESSICO COSTITUZIONALE
Le possibili evoluzioni del progetto specifico potrebbero
partire dall’ampliamento del corpus costituzionale da un lato e
dall’altro puntare all’esplorazione di banche dati specialistiche
operanti nel campo della terminologia ambientale. In questo modo il
campione più ricco può evidenziare una maggiore rappresentazione
del dominio e, di conseguenza, una navigazione più esauriente
all’interno del dizionario del thesaurus e all’esterno nei diversi
contesti utilizzati.
Alla base di tutto questo impianto resta come presupposto
fondamentale quello di una migliore esplorazione informativa di un
settore di vitale importanza della convivenza civile e, di conseguenza,
del diritto positivo e un thesaurus multilingue in tema di diritto
ambientale può essere utile non solo ad una migliore fruizione della
normativa esistente ma anche costituire un valido supporto per una sua
successiva produzione che risulta in continua espansione non solo a
livello quantitativo ma anche sul piano transnazionale dove il dato
giuridico ambientale è considerato come fonte prioritaria del diritto
comparato.
Nei giorni in cui l’Unione Europea sta definendo una sua
bozza di regolamento costituzionale ed il tema del diritto all’ambiente
viene considerato una delle priorità del documento tuttora in
elaborazione, il poter contare su strumenti documentari di buon
livello, capaci cioè di leggere attentamente l’esistente in materia, può
costituire un significativo supporto operativo.
.
DIRITTO ALL’AMBIENTE E LESSICO COSTITUZIONALE
55
THESAMBIENTE
Un esempio di thesaurus multilingue*
AMBIENTE
NT ASSETTO E COMPETENZE ISTITUZIONALI (P, 168)
NT Protección (S, 148; P, 6, 7, 8)
NT1 DANNO E RISCHIO AMBIENTALE (P, 8)
NT1 mejoramiento (P, 7)
NT1 conservación (P, 7)
NT1 alteración (P, 8)
NT2 ASSICURAZIONE
NT3 Seguro agrícola (P, 115)
NT IMPATTO AMBIENTALE
RT TERRITORIO
NT INDUSTRIA E AMBIENTE
NT INQUINAMENTO (contaminación ambiental P, 66)
NT1 restauración (S, 45; P, 7)
NT DIRITTI E INTERESSI RT Legislación básica (S, 149)
RT Defensa del medio ambiente (S, 45; P, 8)
NT1 TUTELA GIURISDIZIONALE
NT2 Acción penal pública (P, 268)
NT2 Defensa patrimonio público (P. 268)
NT Derecho al medio Ambiente (S, 45; P, tit. 2, capo 1, sez. 2, 7)
NT1 Medio ambiente ecológicamente equilibrado (P, 7)
ACQUE
NT COMPETENZE (competencias, S, 149)
NT aprovechamientos hidráulicos (S, 148, 149)
NT ACQUE INTERNE (aguas interiores, S, 148); acque interne (I, 117)
NT1 PALUDE
NT1 LAGUNA
NT1 LAGO
NT2 porti lacuali
NT2 navigazione lacuale (I, 117)
NT1 FIUME
NT2 navegación fluvial (P, 202)
NT2 PORTI FLUVIALI
NT2 ríos internacionales (P, 143) RT libre navegación (P, 143)
NT1 canales (S, 148, 149)
NT1 regadíos (S, 148, 149)
NT ACQUE SOTTERRANEE
*
Al fine di facilitare la lettura si fa presente che i lemmi desunti dall’archivio BIGA
sono rappresentati in maiuscolo; quelli dalle costituzioni in minuscolo: spagnola
(S), paraguayana (P), italiana (I); i termini inseriti dai compilatori in corsivo.
56
DIRITTO ALL’AMBIENTE E LESSICO COSTITUZIONALE
NT1 SCARICHI IN ACQUE SOTTERRANEE
NT IMMISSIONI E SCARICHI
NT1 FOGNATURE
NT1 IMPIANTI DI DEPURAZIONE
NT1 SCARICHI NEL SUOLO E SOTTOSUOLO
NT1 SCARICHI DA PUBBLICHE FOGNATURE
NT1 SCARICHI DA INSEDIAMENTI CIVILI
NT1 SCARICHI DA IMPRESE AGRICOLE E ALLEVAMENTI ZOOTECNICI
NT1 SCARICHI DA INSEDIAMENTI PRODUTTIVI
NT1 SCARICHI DA NAVI
NT1 SCARICHI IN ACQUE INTERNE
NT1 SCARICHI IN MARE
NT MARE
NT1 Mar territorial (S, 132)
NT1 Playas (S, 132)
NT1 plataforma continental (S, 132)
NT1 Marina mercante (S, 149)
NT1 Pesca marítima (S, 149)
NT1 señales marítimas (S, 149)
NT1 Costas, (iluminación) (S, 149)
NT1 navigazione (I, 117)
NT2 navegación marítima (P, 202)
NT1 Puertos (S, 148)
NT2 puertos de interés general (S, 149)
NT2 puertos deportivos (S, 148)
NT INQUINAMENTO IDRICO
NT1 INQUINAMENTO DEL MARE
NT1 INQUINAMENTO DELLE ACQUE INTERNE
NT1 PIANO DI RISANAMENTO
NT QUALITÀ DELLE ACQUE
NT1 ACQUE DI BALNEAZIONE
NT1 ACQUE IDONEE ALLA VITA DEI PESCI
NT1 ACQUE PER MOLLUSCHICULTURA (Marisqueo, S, 148)
NT1 aguas termales (S, 148); acque termali (I, 117)
NT1 aguas minerales (S, 148); minerali (I, 117)
NT1 agua potable (P, 163)
NT RILEVAMENTO E CONTROLLO DELLE ACQUE
NT DIRITTI E INTERESSI
NT1 TUTELA GIURISDIZIONALE
ALIMENTI E BEVANDE
NT COMPETENZE
NT REGIME FISCALE E FINANZIAMENTI
NT DIRITTI E INTERESSI
NT1 TUTELA GIURISDIZIONALE
NT productos alimenticios (P, 72)
.
DIRITTO ALL’AMBIENTE E LESSICO COSTITUZIONALE
57
NT1 productos químicos (P, 72)
NT1 productos biológicos (P, 72)
NT VIGILANZA E CONTROLLO
NT1 defensa de los consumidores (S, 51)
NT1 control de calidad (P, 72)
BENI CULTURALI E AMBIENTALI
NT COMPETENZE, competencias (S, 148)
NT BENI AMBIENTALI E PAESAGGISTICI RT TERRITORIO
NT1 ESPROPRIAZIONE, espropriazione (I, 43)
NT PRELAZIONE DELLO STATO
NT BENI CULTURALI
NT1 patrimonio cultural (conservación, enriquecimiento, rescate,
restauración) (S, 46; P, 81)
NT1 BENI DI INTERESSE STORICO, patrimonio histórico (S, 46; P, 81)
NT1 BENI DI INTERESSE ARTISTICO, patrimonio artístico (S, 46; P, 81)
NT1 patrimonio storico e artistico (I, 9)
NT1 BENI DI INTERESSE ARCHEOLOGICO, patrimonio paleontólogico (P, 81)
NT1 patrimonio científico (P, 81)
NT1 memoria colectiva (P, 81)
NT2 país pluricultural (P, 140)
NT3 lenguas indígenas (P, 140)
NT3 lenguas de otras minorías (P, 140)
NT1 ARCHIVI, archivos (S, 149)
NT1 BIBLIOTECHE, bibliotecas (S, 149), biblioteche (I, 117)
NT1 università (I, 33)
NT2 istituti di alta cultura (I, 33)
NT1 MUSEI, museos (S, 149), musei (I, 117)
NT2 GALLERIE
NT2 PINACOTECHE
NT2 ACCADEMIE (I, 33)
NT2 BENI APPARTENENTI A ENTI PUBBLICI,
bienes de dominio público (S, .132)
NT3 bienes de dominio estatal (S, 132)
NT3 bienes comunales (S, 132)
NT2 BENI APPARTENENTI A PRIVATI
NT2 RESTAURO
NT2 ESPORTAZIONE E IMPORTAZIONE, exportación (S, 149, P, 81)
NT3 CIRCOLAZIONE
NT2 RITROVAMENTO E SCOPERTA
NT CITTÀ STORICHE
NT1 CENTRI STORICI
NT DIRITTI E INTERESSI
NT1 TUTELA GIURISDIZIONALE
58
DIRITTO ALL’AMBIENTE E LESSICO COSTITUZIONALE
ENERGIA
NT COMPETENZE
NT Fonti di energia (I, 43)
RT provisión de energía (P, 163
NT1 ENERGIA ELETTRICA
NT2 instalaciones eléctricas (S, 149)
NT1 ENERGIA NUCLEARE
NT1 ENERGIA TERMICA
NT2 CARBON FOSSILE
NT2 OLI COMBUSTIBILI, líquidos (P, 112)
NT2 GAS NATURALI gaseosos (P, 202)
NT2 hidrocarburos (P, 112)
NT2 minerales solidos (P, 112)
NT2 ENERGIA GEOTERMICA
NT1 FONTI ALTERNATIVE DI ENERGIA
NT1 ENERGIA IDRAULICA
NT2 ENERGIA DA MAREE
NT2 ENERGIA DA MOTO ONDOSO
NT1 ENERGIA EOLICA
NT1 ENERGIA SOLARE
NT POLITICA ENERGETICA
NT1 RISPARMIO ENERGETICO
NT INQUINAMENTO
NT1 INQUINAMENTO RADIOATTIVO
NT CENTRALI E IMPIANTI
NT1 LOCALIZZAZIONE
NT2 energía (transporte) (S, 149)
NT1 SICUREZZA, sicurezza (I, 16, 17)
NT2 incolumità pubblica (I, 17)
NT DIRITTI E INTERESSI
NT1 TUTELA GIURISDIZIONALE
NT REGIME FISCALE E FINANZIAMENTI
NATURA E RISORSE NATURALI
NT COMPETENZE
NT1 COMPETENZE DELLO STATO
NT1 COMPETENZE DELLA REGIONE
NT1 COMPETENZE DELLA PROVINCIA
NT1 COMPETENZE DELLA COMUNITÀ MONTANA
NT1 COMPETENZE DEL COMUNE
NT AMBIENTE NATURALE
NT1 COSTA
NT1 FIUME
NT1 GHIACCIAIO
NT1 LAGO
NT1 LAGUNA
NT1 MARE
.
DIRITTO ALL’AMBIENTE E LESSICO COSTITUZIONALE
59
NT1 MONTAGNA, montaña (tratamiento especial) (S, 130)
NT1 VULCANO
NT AREE PROTETTE, PARCHI E RISERVE NATURALI
NT BENI AMBIENTALI PAESAGGISTICI
NT BENI NATURALI
NT1 ACQUA
NT1 ARIA
NT2 INQUINAMENTO ATMOSFERICO
NT3 EMISSIONI E IMMISSIONI
NELL’ATMOSFERA
NT4 IMPIANTI INDUSTRIALI
NT4 IMPIANTI TERMICI
NT4 TRAFFICO (AEREO, FERROVIARIO,
NAUTICO, STRADALE)
NT1 FLORA
NT1 FAUNA
NT2 SPECIE PROTETTE
NT2 CACCIA, caza (S, 148)
NT2 PESCA
NT3 pesca fluvial (S, 148)
NT3 marisqueo (S, 148)
NT3 pesca marítima (S, 149)
NT1 BOSCHI E FORESTE
NT1 SUOLO E SOTTOSUOLO, suelo (utilización) (S, 47) suelos
(tipificación) (P, 115)
NT2 DIFESA DEL SUOLO
NT3 BONIFICA
NT3 VINCOLO IDROGEOLOGICO
NT3 INQUINAMENTO
NT2 AGRICOLTURA, agricoltura (modernización, desarrollo) (S, 130),
agricoltura (P, 116)
NT3 latifundio (P, 116)
NT2 CAVE MINIERE E POZZI,
NT3 minero (régimen) (P, 149)
NT3 UTILIZZO E USI CIVICI
NT DIRITTI E INTERESSI
NT1 TUTELA GIURISDIZIONALE
RIFIUTI
NT COMPETENZE
NT INQUINAMENTO DA RIFIUTI
NT SMALTIMENTO
NT1 FASI DELLO SMALTIMENTO
NT2 COMMERCIALIZZAZIONE
NT2 DISTRUZIONE E INCENERIMENTO
NT2 RACCOLTA E SELEZIONE
60
DIRITTO ALL’AMBIENTE E LESSICO COSTITUZIONALE
NT2 RECUPERO, RICICLAGGIO E RIUTILIZZAZIONE
NT2 SCARICO E SVERSAMENTO
NT3 DISCARICHE
NT2 STOCCAGGIO
NT2 TRASPORTO
NT2 TRATTAMENTO
NT3 COMPOSTAGGIO
NT3 FRANTUMAZIONE
NT3 INNOCUIZZAZIONE
NT RIFIUTI AGRICOLI
NT RIFIUTI RADIOATTIVI
NT RIFIUTI SPECIALI
NT1 CARCASSE D’AUTO
NT1 FANGHI
NT1 RIFIUTI INDUSTRIALI
NT1 RIFIUTI OSPEDALIERI
NT1 RIFIUTI TOSSICI E NOCIVI, residuos tóxicos (P, 8)
NT 1 RIFIUTI URBANI
NT DIRITTI E DOVERI
NT1 TUTELA GIURISDIZIONALE
RUMORE E VIBRAZIONI
NT COMPETENZE
NT INQUINAMENTO ACUSTICO
RT ABITAZIONI
RT AMBIENTE DI LAVORO
NT1 EMISSIONI E IMMISSIONI ACUSTICHE
RT RILEVAMENTO E CONTROLLO ACUSTICO
NT2 IMPIANTI INDUSTRIALI
NT2 RUMORI MOLESTI
NT2 TRAFFICO (AEREO, FERROVIARIO, NAUTICO, STRADALE)
NT DIRITTI E INTERESSI
NT1 TUTELA GIURISDIZIONALE
SALUTE
UF DIRITTO ALLA SALUTE E ALLA SALUBRITÀ DELL’AMBIENTE
Derecho a la salud (S, 43, P, 68)
NT COMPETENZE
NT IGIENE PUBBLICA
NT1 ABITAZIONI
NT1 AMBIENTI DI LAVORO
NT2 higiene en el trabajo (S, 40, P, 99)
NT2 trabajo insalubre y riesgoso (P, 92)
NT DIRITTI E INTERESSI
NT1 TUTELA GIURISDIZIONALE
NT defensa de la salud (S, 51; P, 57)
NT1 atención (P, 58)
.
DIRITTO ALL’AMBIENTE E LESSICO COSTITUZIONALE
SOSTANZE PERICOLOSE, TOSSICHE E NOCIVE
NT COMPETENZE
NT PRODOTTI ALIMENTARI
NT1 IMBALLAGGIO ED ETICHETTATURA
NT1 TRASPORTO
NT DETENZIONE E COMMERCIO
NT PRODUZIONE E LAVORAZIONE
NT1 SMALTIMENTO
NT DIRITTI E INTERESSI
NT1 TUTELA GIURISDIZIONALE
NT sustancias estupefacientes (P, 71) UF drogas (P, 71)
NT1 drogadicción (P, 71)
NT1 rehabilitación (P, 71)
NT1 producción (P, 71)
NT1 tráfico ilícito (P, 71)
NT1 narcotráfico
TERRITORIO
NT COMPETENZE
NT ASSETTO E USO
NT1 PIANIFICAZIONE URBANA E TERRITORIALE
NT2 CENTRI STORICI
NT2 PIANI DI RECUPERO
NT1 acción urbanística (S, 47)
NT DISASTRI TERRITORIALI
NT calamidad pública (P, 202)
NT1 DISASTRI DERIVANTI DA ATTIVITÀ UMANA
NT1 DISASTRI DI ORIGINE NATURALE
NT2 PIANI DI EMERGENZA
NT2 leyes de emergencia (P, 202)
NT2 PREVENZIONE
NT DIRITTI E INTERESSI
NT1 TUTELA GIURISDIZIONALE
61
.
ARCHIVI E THESAURI SPECIALISTICI
65
Sviluppo sostenibile e informazione ambientale.
La dottrina giuridica in materia di ambiente e l’archivio
elettronico BIGA
Elio Fameli, Bona Inghirami
1. Premessa: la questione ambientale e lo sviluppo sostenibile
La questione ambientale, per la sua gravità ed estensione, esige un
coinvolgimento generale di politici e amministratori, ma anche – e
soprattutto – una crescente sensibilità e una nuova consapevolezza da parte
dei privati cittadini, in cui si dovrebbero gradatamente indurre radicali
modificazioni degli atteggiamenti e delle consuetudini di vita. In
particolare, l’efficacia della tutela ambientale richiede forme di
coinvolgimento non solo di tipo trasversale e pervasivo, ma anche il più
possibile articolato e preventivo: il ruolo dell’informazione – e, quindi,
degli strumenti e delle tecniche informatiche che a essa si ricollegano –
risulta quindi centrale, da una parte nella funzione di supporto alle strategie
e alle decisioni dei politici, dall’altra, nell’orientare l’opinione pubblica e
fornire gli obiettivi della ricerca.
La nostra generazione – ma ancor più le generazioni future – dovrà
affrontare e risolvere tutta una serie di problemi ambientali che, pur
determinandosi in luoghi specifici, hanno la caratteristica di comportare
conseguenze a estensione planetaria; tra questi basti qui citare l’effettoserra, l’assottigliamento dello strato d’ozono, le piogge acide, la riduzione
delle diversità biologiche, il consumo del suolo, il dissesto idrogeologico,
l’inquinamento dell’aria e dell’acqua e, infine, la crescita esponenziale dei
rifiuti. Il problema principale che attualmente si pone all’umanità intera,
senza alcuna distinzione geografica o politica, è appunto la salvaguardia
della natura, la tutela di quell’ambiente in cui si svolge e si sviluppa la vita
dell’uomo e di tutti gli altri esseri viventi. Nessun sistema giuridico può
esimersi dal riconoscere e tutelare il “diritto all’ambiente” come “diritto
umano fondamentale”, irriducibile e inalienabile, proprio d’ogni persona,
senza confini o limitazioni.1
1
Per una sintetica presentazione dei rapporti tra “questione ambientale”, “diritto
ambientale” e “diritto all’ambiente”, in un contesto d’analisi comparata dei
problemi connessi, si veda E. FAMELI, Diritto ambientale latino-americano ed
europeo: problemi di cooperazione economico-politica e integrazione giuridica, in
A. CAMMELLI, E. FAMELI, Informatica, diritto, ambiente. Tecnologie
dell’informazione e diritto all’ambiente, Napoli, ESI, 1997, p. 140 ss.
66
SVILUPPO SOSTENIBILE E INFORMAZIONE AMBIENTALE
La sfida che ci si pone dinanzi è perciò enorme, tanto da far
ritenere che si debba operare un radicale cambiamento di rotta verso
“un’economia dell’equilibrio economico e sociale che richiede non
una, ma cinque rivoluzioni”. In primo luogo, si rende necessaria una
rivoluzione energetica, che utilizzi le energie alternative, come quella
solare; poi dovrà sostenersi una rivoluzione tecnologica, che consenta
un riciclo dei materiali impiegati; quindi, una rivoluzione economica,
con un formidabile trasferimento di risorse e tecnologie dai Paesi
ricchi a quelli poveri, dal Nord al Sud del mondo. La quarta
rivoluzione dovrà essere quella politica, nel senso della presa di
coscienza della necessità di superare la logica delle politiche
nazionaliste per risolvere problemi ambientali affrontabili, invece,
solo in una dimensione internazionale. Infine, occorrerà promuovere
una rivoluzione morale che renda consapevoli dell’impossibilità d’una
crescita illimitata: uno sviluppo responsabile, infatti, è possibile solo
con un autocontrollo eticamente motivato.
Fortunatamente queste idee stanno diventando opinioni diffuse
poiché i “rischi ambientali non vanno compresi solo in riferimento
allo sfruttamento delle risorse naturali da parte dell’uomo e
dell’umanità d’oggi. Essi vanno intesi anche come senso di
responsabilità verso la natura stessa, considerata intestataria di diritti
inviolabili. Né si può omettere di prendere in considerazione i diritti
delle generazioni future a godere degli stessi beni di cui oggi noi
possiamo usufruire. Questo senso di responsabilità deve costituire un
valore di per sé, indipendentemente da qualsiasi calcolo
d’opportunità.”
Sembra ormai acquisito, pertanto, che non è possibile
affrontare organicamente i problemi dell’ambiente, avviare interventi
efficaci per il risanamento delle situazioni di degrado, ridurre in
maniera significativa l’aggressione esercitata dalle attività produttive,
in ultima analisi, esercitare un controllo adeguato sulla situazione
ambientale complessiva, senza tenere conto, nello stesso tempo, delle
esigenze di salvaguardia dell’ambiente e degli obiettivi di sviluppo
economico di lungo periodo: sviluppo economico e tutela
dell’ambiente non possono essere ragionevolmente assunti come
obiettivi antitetici, in tal modo riducendo la complessità della
questione ambientale all’estremizzazione d’un “mero conflitto
ideologico tra industrialismo ed ecologismo”.
.
SVILUPPO SOSTENIBILE E INFORMAZIONE AMBIENTALE
67
Una filosofia tesa a integrare i molteplici aspetti della
questione ambientale è stata proposta dalla Conferenza
dell’Organizzazione delle Nazioni Unite su “ambiente e sviluppo”
(U.N.C.E.D.), svoltasi a Rio de Janeiro nel giugno del 1992. In
quell’occasione i partecipanti formularono una serie articolata di
2
proposte per il nuovo secolo, dando corpo alla c.d. Agenda XXI.
L’obiettivo era appunto quello di promuovere uno “sviluppo
sostenibile”, definito – a partire dal Rapporto della Commissione
mondiale sull’ambiente e lo sviluppo del 1987 – come “uno sviluppo
che fa fronte alle necessità del presente senza compromettere la
3
capacità delle future generazioni di soddisfare le proprie esigenze”.
La realizzazione d’uno sviluppo sostenibile è basata sul
riconoscimento d’alcune priorità fondamentali, tra cui l’introduzione e
l’integrazione della questione ambientale a ogni livello di governo, dal
centro alla periferia, l’individuazione d’un modello di gestione e
controllo del territorio e, infine, con rilevanza e incidenza fortemente
crescenti nel tempo, la partecipazione di tutti i soggetti coinvolti nella
questione ambientale (e, quindi, dei cittadini in primo luogo) mediante
un accesso esteso ed effettivo alle informazioni. L’informazione e la
partecipazione costituiscono, infatti, i presupposti necessari alla
realizzazione d’una politica ambientale moderna, che si ponga come
espressione efficace di quella rivoluzione morale cui s’è già fatto
riferimento.4
2
3
4
Il Piano Nazionale per lo sviluppo sostenibile in attuazione dell’Agenda XXI si
trova nel Suppl. ord. n. 37 alla G.U. n. 47 del 26 febbraio 1994. Per un commento
si veda P. SOAVE, Lo sviluppo sostenibile nella prospettiva dell’Agenda XXI, in
“Riv. giur. amb.”, 1993, 5, p. 761 ss.
Sempre nel Piano Nazionale per lo sviluppo sostenibile in attuazione dell’Agenda
XXI, a p. 17 si legge: “I Governi... dovrebbero adottare una strategia nazionale per
lo sviluppo sostenibile. ... Tale strategia dovrebbe essere predisposta utilizzando e
armonizzando le politiche settoriali. L’obiettivo è quello di assicurare uno sviluppo
economico responsabile verso la società, proteggendo nel contempo le risorse
fondamentali e l’ambiente, per il bene delle future generazioni. Le strategie
nazionali per lo sviluppo sostenibile dovrebbero essere sviluppate attraverso la più
ampia partecipazione possibile (corsivo nostro) e la più compiuta valutazione
della situazione e delle iniziative in corso”.
Il Consiglio europeo di Goteborg (15-16 giugno 2001) ha approvato la “strategia
per lo sviluppo sostenibile dell’Unione Europea”, affermando il principio secondo
il quale nella definizione delle politiche d’intervento dev’essere preventivamente
considerato il loro impatto economico, sociale e ambientale. In proposito si veda la
68
SVILUPPO SOSTENIBILE E INFORMAZIONE AMBIENTALE
Dalla Conferenza delle Nazioni Unite su “Ambiente e
sviluppo” svoltasi a Rio de Janeiro nel 1992 al Vertice mondiale di
Johannesburg del 2002 il percorso dello sviluppo sostenibile è stato
segnato da tappe di grande importanza, a livello sia nazionale che
internazionale: il Piano nazionale per lo sviluppo sostenibile in Italia
(1993), le tre successive Conferenze europee sulle città sostenibili
(svoltesi, rispettivamente, ad Aalborg nel 1994, a Lisbona nel 1996 e
ad Hannover nel 2000), l’istituzione – in Italia – del “Servizio per lo
sviluppo sostenibile” nell’ambito della riorganizzazione del Ministero
dell’ambiente (Conferenza di Ferrara del 1999), infine, l’elaborazione
del VI Piano d’azione ambientale 2002-2010 dell’Unione Europea
(“Ambiente 2010: il nostro futuro, la nostra scelta”) si configurano
tutti come elementi fondamentali d’un processo di cambiamento
sempre più decisamente orientato verso una società non soltanto più
prospera, ma anche più equa, nel rispetto delle generazioni future.
2. La diffusione dell’informazione ambientale e l’Unione Europea
L’esigenza d’informazioni sull’ambiente è avvertita in maniera
crescente da un numero sempre più alto non solo di pubbliche autorità
e organismi istituzionali (a livello sia internazionale e comunitario,
che nazionale, regionale e locale), ma anche di soggetti individuali e
collettivi, fino alla dimensione dell’intera opinione pubblica, la cui
sensibilizzazione e responsabilizzazione attualmente si pongono come
elementi imprescindibili per un’estesa ed efficace tutela ambientale.
Se, da una parte, la comunità sociale s’attende da scienziati e
ricercatori una più approfondita conoscenza dei fenomeni ambientali e
lo sviluppo di tecnologie atte a consentirne il controllo, sono però gli
operatori giuridici ed economici a misurarsi concretamente con
l’applicazione delle nuove norme e a verificarne i risultati nella pratica
delle relazioni sociali, come nello svolgimento dei processi economici
e produttivi. In particolare, ai politici e ai pubblici amministratori
spetta di legiferare in merito alla gestione delle risorse naturali e alla
pianificazione dell’assetto territoriale, ma è sugli operatori giuridici –
e in specie sui giudici – che incombe l’onere d’affrontare e risolvere i
Comunicazione del Ministro dell’ambiente al Consiglio dei ministri sulla
“Strategia d’azione ambientale per lo sviluppo sostenibile in Italia” (5 ottobre
2001).
.
SVILUPPO SOSTENIBILE E INFORMAZIONE AMBIENTALE
69
molteplici e gravi problemi derivanti dall’applicazione di leggi
sovente ambigue e scoordinate.
Con riferimento all’ambiente le tecnologie dell’informazione
trovano utile impiego in ordine al conseguimento d’obiettivi diversi,
che vanno dall’analisi e controllo dei fenomeni ambientali alla
progettazione e sviluppo di processi produttivi sempre meno aggressivi
e inquinanti. Tra i principali settori applicativi si devono qui ricordare il
monitoraggio ambientale (in cui rientrano l’archiviazione e
l’elaborazione di dati riguardanti l’inquinamento, il clima, il livello di
radioattività nell’atmosfera, l’evoluzione dei parametri ambientali, ma
anche l’attività dei centri di documentazione e ricerca, con le relative
competenze e tecnologie disponibili), lo sviluppo di modelli numerici
dei fenomeni naturali, la realizzazione di sistemi informativi territoriali,
ma soprattutto – sotto il profilo che qui direttamente interessa – la
costruzione di banche di dati giuridici specialistici, di diverso livello
(internazionale, comunitario, nazionale, regionale, locale) e contenuto
(norme, sentenze e contributi dottrinali, considerati in maniera
autonoma, ovvero opportunamente collegati tra loro all’interno di reti
tematiche ipertestuali).
In ordine all’esigenza di rendere disponibili le informazioni
ambientali a un’utenza molto diversificata per cultura, preparazione,
funzioni e responsabilità, ma comunque solitamente sprovvista di
specifiche competenze informatiche, grande rilevanza assumono oggi
tutte quelle più recenti tecnologie che – basandosi soprattutto
sull’impiego di linguaggi naturali (o seminaturali), strumenti grafici,
tecniche ipertestuali e ipermediali – risultano più o meno direttamente
orientate verso la realizzazione d’interfacce uomo-macchina semplici
e amichevoli.
L’Unione Europea ha posto la libertà d’accesso
all’informazione ambientale tra i suoi obiettivi principali. Già a partire
dal 1973, infatti, il primo Programma d’azione in materia ambientale
individuava questa priorità, poi esplicitamente riconfermata in tutti i
Programmi successivi5 e, da ultimo, ufficialmente sancita con la
5
Il primo Programma di azione per la tutela dell’ambiente si trova in G.U.C.E.
(Gazzetta Ufficiale della Comunità Europea), n. C 112, del 20 dicembre 1973; il
secondo in G.U.C.E., n. C 139, del 13 giugno 1977; il terzo in G.U.C.E., n. C 46,
del 17 febbraio 1983; il quarto in G.U.C.E., n. C 70, del 18 marzo 1987 (in
quest’ultimo, a p. 3, si sostiene l’esigenza di “ delineare i modi d’accesso più
70
SVILUPPO SOSTENIBILE E INFORMAZIONE AMBIENTALE
“Convenzione sull’accesso alle informazioni, la partecipazione
pubblica ai processi decisionali e l’accesso alla giustizia in materia
ambientale”, firmata nella cittadina danese di Aarhus il 25 giugno
1998 ed entrata in vigore nel 2001.6 La Convenzione di Aarhus
costituisce un nuovo tipo d’accordo ambientale, in quanto, tendendo a
garantire il diritto all’informazione, alla partecipazione e alla giustizia
in campo ambientale, coinvolge comunque nella loro interezza e
complessità le relazioni tra governi e governati. Ai primi, infatti, si
richiede di divenire trasparenti, responsabili, attenti alle aspettative e
alle richieste dei cittadini; ai secondi si riconosce un ruolo chiave
nell’assicurare, per le presenti e future generazioni, uno sviluppo
ambientale sostenibile.
Le implicazioni generali d’ordine giuridico non riguardano
solo il diritto all’informazione ambientale, ma s’estendono a una vasta
serie di categorie concettuali e istituti tradizionali. Valga per tutte la
considerazione che nella nostra tradizione giuridica, basata sul diritto
romano, l’ambiente e i suoi elementi – come l’acqua e l’aria – non
erano considerati beni in senso giuridico, bensì res communes
omnium, quindi non appropriabili e non suscettibili di godimento
esclusivo; averne evidenziato la limitatezza ed esauribilità, e quindi
anche i rischi di degrado e di compromissione, ha posto l’esigenza
d’una revisione delle stesse categorie giuridiche, fino alla
6
agevoli, da parte del pubblico, alle informazioni in possesso dell’autorità
ambientale”); il quinto in G.U.C.E., n. C 138, del 17 maggio 1993. Infine, il sesto
Programma di azione per l’ambiente (decisione n. 1600 del 2002, in G.U.C.E., n. L
242, del 10 settembre 2002) individua i principali obiettivi da conseguire nel
decennio in corso (fino al 2010) in relazione a quattro aree prioritarie: 1)
cambiamento climatico; 2) natura e biodiversità; 3) ambiente, salute e qualità della
vita; 4) uso sostenibile e gestione delle risorse naturali.
La Convenzione di Aarhus non s’è esaurita in un testo normativo tradotto negli
ordinamenti degli Stati firmatari, ma ha dato vita a una serie di gruppi di lavoro,
finalizzati all’attuazione delle disposizioni in essa contenute; uno di questi gruppi
riguarda specificamente l’individuazione degli strumenti elettronici per la
diffusione delle informazioni. L’Italia ha ospitato il Primo Incontro delle Parti
della Convenzione di Aarhus (MOP1) a Lucca, dal 21 al 23 ottobre 2002. Nella
Dichiarazione di Lucca è sottolineata “l’importanza di sviluppare mezzi effettivi
per fornire pubblico accesso alle informazioni e diffonderle pubblicamente in
modo attivo”, mentre le Parti sono invitate a “rendere le informazioni
progressivamente disponibili in forma elettronica”.
.
SVILUPPO SOSTENIBILE E INFORMAZIONE AMBIENTALE
71
qualificazione di tali elementi come beni giuridici veri e proprî, dotati
d’un valore economico determinabile.
Oltre che alla definizione di categorie giuridiche più appropriate,
l’emergenza della questione ambientale ha però portato non solo alla
ricerca di nuovi modelli dell’attività amministrativa, ma soprattutto
allo sviluppo di nuovi, fondamentali diritti dei cittadini, come quello
all’informazione e alla partecipazione alle decisioni ambientali, in
corrispondenza dei quali sono stati individuati e finalizzati strumenti
informatici tecnologicamente progrediti, atti a rendere finalmente
effettivi e fruibili i nuovi diritti formulati.
3. Il contributo dell’Istituto di Teoria e Tecniche
dell’Informazione Giuridica nel settore dell’informazione
ambientale
La realizzazione dell’archivio BIGA (Bibliografia Giuridica
dell’Ambiente) si colloca all’interno d’un itinerario storico-culturale,
ma anche d’un percorso scientifico, che s’è sviluppato
sincronicamente al succedersi delle tappe più significative dello
sviluppo della documentazione e dell’informazione giuridica in un
settore di grande complessità e sicura rilevanza sociale, quale oggi
sicuramente si configura il diritto dell’ambiente.
Partendo dalla nozione d’ambiente come questione sociale, di
dimensioni planetarie da un lato e nazionali dall’altro, si deve
richiamare il ruolo, particolarmente delicato ma centrale, che compete
alla Pubblica Amministrazione, chiamata a uno sforzo di
modernizzazione globale nel rinnovamento complessivo dei suoi
rapporti col cittadino. In corrispondenza del rilievo normativamente
riconosciuto al diritto del cittadino all’informazione ambientale, le
pubbliche istituzioni devono, infatti, tendere a realizzare – in maniera
graduale, ma univocamente orientata – una rete di sistemi informativi
giuridico-ambientali concretamente e agevolmente fruibili da tutti gli
interessati.
L’archivio BIGA – come “banca dati” contenente le
segnalazioni bibliografiche relative alla dottrina giuridica italiana in
materia d’ambiente e diritto – si colloca all’interno delle molteplici
attività di ricerca che l’Istituto di Teoria e Tecniche dell’Informazione
72
SVILUPPO SOSTENIBILE E INFORMAZIONE AMBIENTALE
7
Giuridica ha finalizzato all’Informatica giuridico-ambientale di tipo
non solo strettamente documentario. Tra queste è qui sufficiente
richiamare l’archivio DAUE, il sistema ipertestuale HYPERLAW, il
progetto per l’information retrieval in materia ambientale
denominato CABALA, i programmi di consulenza giuridica automatica
(expert systems) SEDAM ed ELP, l’Osservatorio telematico ELIOS e il
8
“sistema intelligente integrato” (Intelligent Integrated System) SIAM.
L’archivio DAUE (Direttive Ambientali dell’Unione Europea)
attiene specificamente allo stato d’attuazione delle Direttive
comunitarie in tema d’ambiente all’interno dell’ordinamento giuridico
italiano.
HYPERLAW si configura come una banca dati di tipo
ipertestuale in materia d’inquinamento acustico, mentre il progetto
CABALA (Consultazione Assistita di BAsi di dati su Leggi Ambientali)
si configura come un vero e proprio “sistema esperto” per
l’information retrieval, in cui le tecniche proprie dell’Intelligenza
Artificiale sono utilizzate al fine d’adattare, sulla base delle esigenze
informative dell’utente, le modalità di formulazione e gli specifici
contenuti della query.
Sono più esattamente configurabili come “sistemi intelligenti
integrati” SEDAM (Sistema Esperto in Diritto AMbientale), che
fornisce una forma di consulenza assistita in materia d’emissioni degli
7
8
L’Istituto di Teoria e Tecniche dell’Informazione Giuridica (ITTIG) è stato
costituito, in attuazione del riordino del Consiglio Nazionale delle Ricerche, con
Decreto del Presidente del C.N.R. del 12 ottobre 2001; esso deriva dalla fusione
dell’Istituto per la Documentazione Giuridica (IDG), con sede a Firenze, e del
Centro per gli Studi sul Diritto Romano e Sistemi Giuridici (CSDRSG), con sede a
Roma.
Per motivi di spazio ci si limita qui a fornire alcune informazioni bibliografiche
essenziali, tutte riferite a contributi contenuti nel volume di E. FAMELI e A.
CAMMELLI, Diritto all’informazione ambientale e sistemi informativi orientati al
cittadino (Padova, CEDAM, 1996, pp. 435): M.M. ROMAGNOLI, L’archivio DAUE
sulle direttive ambientali dell’Unione Europea, pp. 151-161; R.M. DI GIORGI, B.
INGHIRAMI, R. NANNUCCI, Il sistema ipertestuale Hyperlaw sull’inquinamento
acustico, pp. 163-184; P. GUIDOTTI, Il progetto CABALA per la simulazione
dell’intermediario nell’information retrieval in materia di diritto ambientale, pp.
185-211; A. CAMMELLI, F. SOCCI, SEDAM, sistema esperto in diritto ambientale,
pp. 229-275; E. FAMELI, “ELP (Environment Legal Protection) Advisor”: un
sistema di consulenza automatica in materia di tutela delle bellezze naturali, pp.
277-332.
.
SVILUPPO SOSTENIBILE E INFORMAZIONE AMBIENTALE
73
impianti di combustione, ed “ELP (Environment Legal Protection)
Advisor”, che esplica la sua competenza con riferimento alle
problematiche connesse alla tutela delle bellezze naturali,
consentendo, nello svolgimento del dialogo guidato tra l’utente e la
macchina, una serie tipologicamente differenziata di collegamenti
linguistici e concettuali tra il modulo decisionale e quello
documentario; quest’ultimo è costituito da una pluralità di basi di dati
giuridici specialistici, interrogabili dall’utente in maniera diretta,
ovvero mediante l’estrazione automatica di descrittori selezionati
all’interno del dialogo stesso.
ELIOS (Environmental Legal Information Observatory System)
si configura come una guida all’informazione giuridico-ambientale in
rete; comprende un repertorio sistematico dei siti Web (guide,
osservatori e portali) e degli strumenti di rete (motori di ricerca, BBS,
Mailing Lists e News Groups) attinenti alla materia ed è composto da
una serie di liste (alfabetiche, tematiche e per aree geografiche)
funzionali alla consultazione diretta, per semplice scorrimento su
video (Browsing); tuttavia l’Osservatorio, in quanto organizzato in
forma di database contenente le schede descrittive delle risorse di rete
selezionate, risulta consultabile anche in testo libero e per campi,
9
singoli o variamente combinati tra loro (Search semplice o avanzata).
Sulla base dell’esperienza maturata, infine, sempre presso
l’Istituto di Teoria e Tecniche dell’Informazione Giuridica, è in
avanzata fase di realizzazione un modello di sistema informativo
integrato – denominato SIAM (Sistema Integrato per l’Acquisizione e
10
la Manutenzione dell’informazione giuridica in rete) – in cui alle
diverse funzioni, di tipo sia consulente-decisionale che documentario,
incluse nel disegno operativo generale sono fatti corrispondere
tecniche e strumenti precisi, assunti nella nuova e diversa valenza che
9
Una sintetica presentazione di questa Guida, consultabile all’indirizzo di rete
http://www.idg.fi.cnr.it/guide/elios/ELIO.htm, è in E. FAMELI, ELIOS
(Environmental Legal Information Observatory System): un osservatorio
telematico sulle informazioni giuridico-ambientali in rete, relazione presentata al
V Convegno internazionale dal titolo “Il Diritto nella società dell’informazione”
(Firenze, 2-5 dicembre 1998).
10
Il sistema SIAM è descritto, oltre che in varie relazioni presentate a Convegni
internazionali, in E. FAMELI, SIAM: un “sistema intelligente integrato” per
l’acquisizione, l’organizzazione e la gestione dell’informazione giuridica in linea,
in “Informatica e diritto”, 1999 (VIII), 1, pp. 155-172.
74
SVILUPPO SOSTENIBILE E INFORMAZIONE AMBIENTALE
a essi conferisce la sinergia derivante dalla connessione operativa e
insieme dall’univocità dell’orientamento. In questo quadro
un’attenzione particolare è stata rivolta all’utilizzo di strumenti
telematici ad ampia diffusione, in grado di raccordare e presentare
organicamente grandi masse d’informazioni specialistiche attinenti
alla tematica volta a volta selezionata.
4. La dottrina giuridica in materia ambientale e la gestione
elettronica della documentazione di riferimento: l’archivio BIGA
A livello internazionale le applicazioni informatiche in campo
giuridico-ambientale sono numerose ed eterogenee. In Italia, tuttavia,
fino a una decina d’anni fa l’obiettivo perseguito era stato
principalmente quello di documentare la legislazione e la
giurisprudenza sulla materia; la documentazione della dottrina era
realizzata, in genere, solo marginalmente, apparendo quale appendice
d’elaborazioni teoriche specialistiche, ma non presentandosi
comunque mai con autonoma rilevanza. Per contro, occorre osservare
che, con particolare riferimento al diritto dell’ambiente, la dottrina ha
svolto – e svolge tuttora – un ruolo fondamentale: se, infatti, ai giudici
va riconosciuto il merito d’essersi sovente fatti carico dell’inerzia del
legislatore, intervenendo a colmare gravi lacune normative, non meno
vigile e determinante è risultata l’attività dei teorici del diritto, ai quali
si devono non solo elaborazioni dottrinali atte a validamente
supportare interpretazioni giurisprudenziali non di rado
particolarmente ardite, ma soprattutto lo sforzo teso a costruire una
nozione giuridica unitaria e globale di “ambiente”.
L’Istituto per la Documentazione Giuridica (IDG) di Firenze
(come sopra chiarito – vedi nota n. 7 –, nel 2002, a seguito della
ristrutturazione generale del CNR, trasformato in Istituto nazionale
articolato in Sezioni e, quindi, ridenominato ITTIG – Istituto di Teoria
e Tecniche dell’Informazione Giuridica) fu pertanto incaricato di
raccogliere la documentazione di riferimento sulla dottrina giuridica
italiana in materia d’ambiente, organizzandola e sistemandola in modo
da assicurarne un’agevole gestione e una veloce reperibilità mediante
le più evolute tecnologie informatiche e telematiche disponibili.
All’archivio realizzato con lo scopo di perseguire tale obiettivo fu dato
.
SVILUPPO SOSTENIBILE E INFORMAZIONE AMBIENTALE
75
il nome convenzionale di BIGA (acronimo per “Bibliografia Giuridica
11
dell’Ambiente”) .
Questa attività documentaria, pur avendo per riferimento una
specifica branca del diritto, con forti connotazioni tecniche e un
orientamento inevitabilmente trasversale rispetto alle discipline
giuridiche consolidate, s’inscriveva all’interno di quella più generale
attività giuridico-documentaria dell’Istituto che, fin dall’ormai lontano
1976, si concretizzò nella realizzazione e nel costante aggiornamento
– sotto il duplice profilo, dei contenuti assunti e delle tecnologie
impiegate – d’una vasta “Banca dei dati bibliografici d’interesse
giuridico”, configurata come archivio elettronico finalizzato alla
registrazione e al reperimento non solo della letteratura giuridica in
senso stretto (compresa quella d’interesse storico e filosofico), ma
anche (com’è stato almeno per un certo tempo) degli scritti di
rilevanza giuridica pubblicati su riviste di cultura generale o sulla
stampa d’opinione. Questa banca di dati giuridici dottrinali,
attualmente denominata DoGi (Dottrina Giuridica), in quanto atta a
fornire – ai teorici come agli operatori pratici del diritto – una
panoramica tendenzialmente completa della produzione dottrinale
afferente alle diverse branche del diritto, ha costituito il riferimento
primario per l’individuazione e la raccolta del materiale pubblicato in
12
Italia sulle ormai numerosissime riviste specialistiche.
11
Per una descrizione di BIGA, con particolare riferimento al contesto storico in cui
l’impresa fu avviata e alle diverse modalità di diffusione dell’archivio, si veda B.
INGHIRAMI, L. PARENTI, A. RAFFAELE TRASSARI, M. RAGONA, L. SERROTTI, P.
SPINOSA, L’archivio BIGA sulla letteratura giuridico-ambientale, in E. FAMELI,
A. CAMMELLI, Diritto all’informazione ambientale e sistemi informativi orientati
al cittadino, cit., pp. 115-149. La versione a stampa del materiale documentario
contenuto nell’archivio – relativamente ai volumi e agli articoli pubblicati in Italia
dal 1975 al 1990 e dal 1991 al 1993 – è in B. INGHIRAMI, L. PARENTI, A.
RAFFAELE TRASSARI, M. RAGONA, L. SERROTTI, P. SPINOSA, Bibliografia
giuridica dell’ambiente, Roma, CNR, 1991 e 1993 (Appendice di aggiornamento),
pp. 1.068+453.
12
L’archivio, che ha attualmente una consistenza di oltre 220.000 documenti con un
aggiornamento bimestrale medio di 2.000 unità (l’ultimo aggiornamento,
effettuato nel maggio dell’anno in corso, è stato di 2.304 schede), raccoglie il
materiale di rilevanza giuridica pubblicato a partire dal 1970 su circa 250 riviste.
Oltre che in Internet (all’indirizzo http://www.idg.fi.cnr.it/banche/dogi/dogi.htm),
la banca dati è consultabile attraverso il sistema Italgiure Find della Corte Suprema
di Cassazione (archivio DOTTR, sub-archivio DOGI), il sistema informativo della
76
SVILUPPO SOSTENIBILE E INFORMAZIONE AMBIENTALE
4.1. Le caratteristiche dell’archivio: oggetto della documentazione,
copertura temporale e fonti di spoglio
Come anno di partenza per la selezione dei documenti – e,
quindi, anche per la costruzione della raccolta bibliografica – è stato
scelto il 1975 in considerazione dell’oggettivabile riscontro, appunto
intorno alla metà degli anni Settanta, d’una sempre maggiore
attenzione ai problemi dell’ambiente, in primo luogo da parte del
legislatore, ma subordinatamente nell’applicazione giudiziaria della
normativa specialistica e quindi nella riflessione e nell’elaborazione
teorica dei primi cultori della materia.
Al fine di raccogliere e rendere disponibile una
documentazione il più possibile completa sulla letteratura giuridica
in materia ambientale, l’estensione della copertura tipologica delle
fonti di spoglio alla dottrina specialistica non contenuta in
contributi pubblicati sulle riviste scientifiche ha comportato, già
nella fase di progettazione e impianto dell’archivio BIGA, la
necessità d’acquisire comunque anche le informazioni
bibliografiche attinenti all’ampia categoria dei “volumi”,
genericamente ricomprendente opere monografiche, atti di
convegni, miscellanee, opere collettive, repertori e voci
d’enciclopedia. L’individuazione e la selezione dei dati relativi ai
volumi sono state ottenute mediante la consultazione di fonti di tipo
sia elettronico (in primo luogo, le Banche di dati bibliografici
distribuite attraverso i sistemi informativi della Corte di Cassazione
e della Camera dei Deputati), che cartaceo (cataloghi di case
editrici, rubriche bibliografiche pubblicate in riviste specializzate e
in voci enciclopediche, opere di bibliografia giuridica); in ogni caso
s’è cercato comunque di pervenire alla consultazione diretta
dell’opera da registrare, in modo da poterne controllare la
pertinenza, non sempre immediatamente desumibile dal titolo,
acquisendo nel contempo tutti gli elementi informativi necessari.
4.2. La struttura dell’unità documentaria
La scheda predisposta per l’analisi delle unità documentarie
destinate a incrementare l’archivio è particolarmente articolata,
includendo varie tipologie di dati, diversamente utilizzabili in
Camera dei Deputati
Notariato.
(archivio DOGI) e quello del Consiglio Nazionale del
.
SVILUPPO SOSTENIBILE E INFORMAZIONE AMBIENTALE
77
funzione della molteplicità delle loro possibili destinazioni e della
varietà delle specifiche esigenze dell’utente, dalla semplice
informazione teorica sui diversi profili giuridici del tema d’interesse
alla consulenza tecnico-specialistica a fini pratici operativi, dalla
rilevazione statistica a orientamento sociologico-giuridico alle analisi
informative di tipo bibliografico sistematico.
Oltre ai riferimenti bibliografici essenziali (autore, titolo, elementi
identificativi della rivista o del volume), la scheda di rilevazione contiene
anche il sommario o l’indice o il riassunto (abstract) del contributo
selezionato. I riassunti contrassegnati dalla lettera “a” o dalla lettera “r”
sono stati compilati, rispettivamente, dall’autore del contributo stesso o
dalla redazione della rivista d’appartenenza; in tutti gli altri casi si tratta
di abstracts appositamente compilati dai documentalisti dell’Istituto.
L’abstract costituisce un fondamentale valore aggiunto nella
documentazione di riferimento, in quanto non solo ne arricchisce il
contenuto valendo in maniera significativa a orientare gli orientamenti e
le scelte dell’utente, ma aumenta sensibilmente le possibilità di
reperimento delle informazioni bibliografiche d’interesse; infatti,
nell’ipotesi in cui sia stata effettuata la scelta d’estendere l’indicizzazione
a full text anche al campo particolare in cui sia stato registrato il riassunto,
ogni termine in esso contenuto - oltre a quelli di cui si compone il titolo,
che però non di rado talora risultano scarsamente significativi – viene
tecnicamente a configurarsi come autonoma chiave d’accesso al
documento stesso.
I documenti inseriti nell’archivio appartengono a tipologie
diverse, che s’è provveduto a contrassegnare con codifiche numeriche
corrispondenti, in modo da evidenziare le distinte categorie
d’appartenenza e consentire d’effettuare raggruppamenti e selezioni,
funzionali all’elaborazione d’analisi statistiche (semplici o complesse:
cioè, basate soltanto sul riferimento alla tipologia formale dell’unità
documentaria, ovvero risultanti dall’incrocio tra criterio formale
d’appartenenza e rilevanza del contenuto argomentale). Le codifiche
scelte sono riportate qui di seguito, avendo riguardo alle due grandi
categorie (intese in senso molto ampio e generale) degli “Articoli” e
dei “Volumi”. Nell’ambito sia della prima che della seconda categoria
sono state poi individuate 5 sottocategorie, facendone precedere il
numero d’ordine, nella corrispondente codifica numerica,
rispettivamente dallo “0” e dal “9”. Pertanto, per gli “Articoli” si
distinguono: 01) contributi dottrinali indipendenti (articoli, saggi,
78
SVILUPPO SOSTENIBILE E INFORMAZIONE AMBIENTALE
ricerche, ecc.); 02) relazioni, comunicazioni, interventi (presentati in
congressi, convegni, seminari, ecc.); 03) note e osservazioni a
sentenza, rassegne di giurisprudenza; 04) commenti e recensioni
critiche; 05) necrologi, biografie, bibliografie. Per i “Volumi” la
numerazione progressiva è, invece, riferita a: Monografie (91), Opere
collettive (92), Atti di convegni (93), Voci di enciclopedia (94),
Codici e repertori (95). In un apposito campo della scheda descrittiva
dell’unità documentaria sono, inoltre, citati gli estremi dei testi normativi
(statali, regionali, comunitari e internazionali: c.d. “Fonti normative”)
presi in considerazione nel contributo esaminato; nel caso in cui il
documento bibliografico sia costituito da un commento giurisprudenziale
(c.d. “Note o osservazioni a sentenza”) sono indicati gli estremi dei
provvedimenti giurisdizionali commentati.
Altre informazioni di minor rilevanza, ma comunque utili per
orientare l’utente sull’opportunità di prendere diretta visione del
documento di primo grado analizzato per l’archivio BIGA, sono
quelle relative alla dimensione (indicazione del numero totale delle
pagine per i volumi, della pagina iniziale e di quella finale per gli
articoli) e alla eventuale presenza di bibliografia e/o appendici.
Le informazioni relative alla presenza e alla collocazione, all’interno o
alla fine del contributo esaminato, d’un apparato bibliografico e/o
illustrativo sono espresse mediante le seguenti codifiche principali: 0)
assenza di bibliografia; 1) bibliografia a pie’ di pagina o nel corpo del
testo; 2) bibliografia a fine capitolo, articolo o simile; 3) bibliografia a
fine libro. Le codifiche dalla 4) alla 7) compresa, si riferiscono invece
alle varie ipotesi di combinazioni possibili: 4) [1+2]: bibliografia a
pie’ di pagina o nel corpo del testo unitamente a bibliografia a fine
capitolo, articolo o simile; 5) [1+3]: bibliografia a pie’ di pagina o nel
corpo del testo più bibliografia a fine libro; 6) [2+3]: bibliografia a
fine capitolo, articolo o simile più bibliografia a fine libro; 7) [1+2+3]:
bibliografia a pie’ di pagina o nel corpo del testo più bibliografia a
fine capitolo, articolo o simile più, ancora, bibliografia a fine libro.
Infine, le codifiche 8) e 9) segnalano, rispettivamente, la presenza
d’illustrazioni (con o senza bibliografia) e l’eventuale corredo di
tabelle e grafici. Delle riviste spogliate, da cui sono state estratte le
unità documentarie selezionate, vengono fornite notizie dettagliate,
quali la frequenza di pubblicazione e l’annata. Infine, ogni documento
è indicizzato con parole chiave tratte da una classificazione
sistematica appositamente predisposta (si veda lo Schema di
.
SVILUPPO SOSTENIBILE E INFORMAZIONE AMBIENTALE
79
classificazione riprodotto in Appendice al presente contributo). A
titolo esemplificativo si riportano, qui di seguito, la scheda bibliografica
relativa a un “Volume” e quella d’un “Articolo” (si tratta, più
precisamente, d’una nota a sentenza). I due documenti, perché risultino di
più agevole lettura, sono riprodotti nella forma in cui vengono
visualizzati durante la consultazione on line dell’archivio (vedi Figg. nn.
1 e 2).
Documento relativo a un volume
Moschini Renzo
La legge quadro sui parchi
Rimini, Maggioli, 1992, pp. 175
NA2 (aree protette, parchi e riserve naturali)
Sintesi: L’A., prendendo in esame la l. 6/12/91, n. 394 istitutiva delle c.d ‘aree
protette’, sostiene che il tormentato iter parlamentare per l’approvazione della legge
ha costretto ad innumerevoli compromessi fra interessi divergenti, il che ha
provocato l’emergere di norme e disposizioni poco chiare, contraddittorie o
addirittura già obsolete. L’A. ha comunque proceduto a un’esposizione dei criteri
principali cui la legge si è ispirata cercando di renderne intelligibili le norme e
soprattutto di chiarire i collegamenti che esse hanno con altre leggi riguardanti la
stessa materia.
l. 6 dicembre 1991, n. 394
Fig. 1
Documento relativo a un articolo
Paone Vincenzo
(Osservazione a C. Cost. 13 giugno 1995, n. 235)
in: Foro it., 1995, fasc. 7-8 (agosto), pt. 1, pag. 2025-2027
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
AC2202 (scarichi da imprese agricole e allevamenti zootecnici)
La sentenza annotata dichiara l’illegittimità dell’art. 1 comma 5 l.r. del Piemonte n.
13/1990, che qualifica lo spandimento su terreno ad uso agricolo di liquami
provenienti da allevamenti o da laboratori di macellazione come fase di trattamento
dei rifiuti, rientrante perciò nell’ambito di applicazione del d.p.r. 915/1982, anziché
della l. 319/1976. L’A. esamina la sentenza nel più ampio contesto della
giurisprudenza della Corte di Cassazione, che viene ribadita dalla Corte
Costituzionale, sulla salvaguardia dell’ambiente nei confronti della pratica della
fertirrigazione.
l. 10 maggio 1976, n. 319
d.p.r. 10 settembre 1982, n. 915
art. 1 comma 5 l.r. Piemonte 26 marzo 1990, n. 13
Fig. 2
80
SVILUPPO SOSTENIBILE E INFORMAZIONE AMBIENTALE
4.3. I singoli elementi costitutivi dell’unità documentaria: i campi e i
relativi standards di codifica
Considerata analiticamente, la struttura dell’unità documentaria si
presenta articolata nei seguenti 7 campi, cui corrispondono i Tags 01- 07:
1) Identificativo del documento (Tag 01): contiene il numero identificativo
completo del documento e altri dati gestionali attinenti
all’individuazione del Centro di spoglio, all’indicazione dell’anno di
produzione della scheda e al numero progressivo a essa attribuito (gli
standards adottati sono i seguenti: Identificativo completo del
documento: DOC=ccppnnnnn; Codice del Centro di spoglio che ha
prodotto il documento: CT=cc; Anno di produzione del documento:
AP=pp; Numero progressivo assegnato al documento: NP=nnnnn);
2) Cognome e nome degli autori e/o curatori del contributo (Tag 02). Il
campo è ripetibile: ogni nominativo (cognome e nome) costituisce una
ripetizione per cui, ai fini d’una maggiore precisione di ricerca, tra
nome e cognome è consigliabile utilizzare l’apposito operatore (F). Nel
caso di cognomi contenenti preposizioni semplici o articolate (per
esempio: “D’Amore”, “Dell’Amore”), in fase d’interrogazione
dell’archivio è necessario eliminarle (nell’esempio, indicando soltanto
“Amore”).
3) Titolo (Tag 03). Questo campo contiene tipologie d’informazioni
diverse a seconda che si tratti di Volumi o di Articoli. Per i Volumi
sono indicati il titolo e il sottotitolo. Per gli Articoli, oltre al titolo e al
sottotitolo, sono riportati la traduzione in italiano del titolo in lingua
straniera e ulteriori dati di corredo al contributo (ad esempio: relazione a
convegno, commento a legislazione, ecc.). Nell’ipotesi in cui il
documento abbia per oggetto un commento a sentenza, sono segnalati
gli estremi della decisione giurisprudenziale commentata; analogamente, in caso di recensione, sono indicati i riferimenti dell’opera
recensita. Ciascuna delle informazioni sopra elencate costituisce una
ripetizione del campo; pertanto, al fine di limitare a questo la
compresenza dei termini, è necessario utilizzare l’operatore (F).
4) Riferimenti bibliografici del contributo (Tag 04). Anche in questo
campo, come già nel precedente, sono inseriti dati diversi in relazione
alla suddivisione dei documenti nelle due principali categorie dei
Volumi e degli Articoli. Per i Volumi vengono indicati: l’edizione, il
luogo d’edizione, la casa editrice, l’anno d’edizione, le pagine
complessive, il titolo della collana d’appartenenza, la serie e altre
.
SVILUPPO SOSTENIBILE E INFORMAZIONE AMBIENTALE
81
informazioni editoriali pertinenti, infine, l’eventuale presenza d’un
apparato bibliografico e/o di un’appendice. Per gli Articoli sono
segnalati: il titolo della rivista in cui è stato pubblicato il contributo,
l’anno di pubblicazione, il numero del fascicolo, la parte, le pagine
iniziale e finale, l’eventuale presenza d’un apparato bibliografico
generale (oltre a quello distribuito all’interno delle varie pagine
dell’articolo) e/o di un’appendice. Il titolo del periodico è riportato nella
forma abbreviata, ma nella fase di ricerca è possibile utilizzare anche
parole comprese nella formulazione completa (estesa) del titolo stesso.
Dopo il numero del fascicolo è indicato (in lettere) il mese di
pubblicazione del contributo; inoltre, è aggiunta la specificazione del
giorno in tutti i casi in cui il documento si riferisca a contributi
scientifici pubblicati all’interno di settimanali o quindicinali.
L’eventuale suddivisione della “Parte” è segnalata mediante la lettera
corrispondente nell’ordine alfabetico (ad esempio: “Parte I, Sezione II”
diviene: “pt. 1B”).
Al fine d’agevolare la ricerca dei documenti all’interno dell’archivio
sono stati adottati precisi standard in corrispondenza delle diverse
tipologie d’informazioni fornite per ogni singolo contributo scientifico
selezionato. Ci si limita qui di seguito a indicare quelli riguardanti i dati
d’uso più frequente, a cominciare dall’indicazione del genere della
pubblicazione (Volume o Articolo: PUB=VOL/ART), rinviando – per
le codifiche di maggiore complessità - alle Tabelle pubblicate in linea,
all’interno del sito curato dall’Istituto di Teoria e Tecniche
dell’Informazione Giuridica, nella sezione dedicata alle banche dati
(all’indirizzo http://www.idg.fi.cnr.it/banche/biga/biga.htm).
Vanno ricordati: l’anno di pubblicazione del periodico o del volume
(ANNO=aaaa), la data completa di pubblicazione del periodico
(DATA=aaaammgg; nel caso dei volumi, “mm” e “gg” sono uguali a
“00”), il codice del periodico spogliato (PER=nnnn) e quello della frequenza di
pubblicazione del periodico stesso (FR=n; si veda la Tabella C, pubblicata
all’indirizzo Internet sopra citato), il numero del fascicolo (FASC=n; se si
tratta di supplemento, questo non viene segnalato), la partizione all’interno del
fascicolo (PT=n; eventuali sottopartizioni non sono evidenziate), il
codice del tipo di documento (TD=nn; si veda in proposito la Tabella D,
all’indirizzo di cui sopra), il codice della lingua in cui è scritto il
contributo (LIN=nn; v. Tabella B) e il codice relativo all’apparato
bibliografico e/o illustrativo di cui il documento risulti fornito (BIB=n; v.
Tabella A).
82
SVILUPPO SOSTENIBILE E INFORMAZIONE AMBIENTALE
Un’ulteriore serie di codici riguarda la presenza o assenza
d’informazioni aggiuntive rispetto ai semplici riferimenti bibliografici,
in particolare: abstract, sintesi, recensione, indice (ABS=SÌ/NO),
appendice (APP= /NO), sommario (SOM= SÌ/NO, per gli Articoli;
sintesi o indice, per i Volumi), riassunto (RIA=SÌ/NO, per gli Articoli;
recensione, per i Volumi).
5) Classificazione. Il campo “Classificazione” (Tag 05) contiene il codice
alfanumerico attribuito alla singola unità documentaria volta a volta
considerata, seguito dalla descrizione – tra parentesi tonde – della voce
corrispondente all’interno dello Schema di classificazione
appositamente predisposto per la materia. Allo stesso documento sono
assegnati più codici alfanumerici di classificazione quando sono
evidenziabili più profili tematici rilevanti, tra loro interconnessi.
Sulla base dell’analisi del materiale documentario specialistico
registrato, la vasta e complessa materia delle problematiche giuridiche
in vario modo collegate con l’ambiente è stata suddivisa in tredici
grandi Voci cui, nei codici alfanumerici corrispondenti, sono state fatte
corrispondere le prime due lettere dell’alfabeto contenute nei termini
che compongono la descrizione. Pertanto, ai settori tematici
fondamentali così individuati sono state assegnate le codifiche di
seguito indicate: AB, per Ambiente (in genere); AC per Acqua; AL per
Alimenti e bevande; AR per Aria; BC per Beni culturali e ambientali;
DI per Disastri; EN per Energia; NA per Natura e risorse naturali; RI
per Rifiuti; RU per Rumore e vibrazioni; SA per Salute; SP per Sostanze
pericolose, tossiche e nocive; infine, TE per Territorio. A loro volta, le
tredici Classi di primo livello sono state suddivise in voci e sottovoci,
ognuna contrassegnata da un codice numerico progressivo, preceduto
dalla sigla alfabetica di riferimento del settore d’appartenenza.
Cliccando sul codice di classificazione assegnato al documento
selezionato, sulla base di tale dato di ricerca viene automaticamente
lanciata un’interrogazione sull’intero archivio. In alternativa è stata
prevista anche la possibilità d’utilizzare lo standard cla=<codice>
(dove <codice> è il codice di classificazione); coniugando la tecnica
del troncamento con l’uso dello standard indicato, è possibile
selezionare contemporaneamente tutti i documenti relativi a una delle
tredici Classi principali (ad esempio, per ricercare tutti i documenti in
tema di rifiuti si può digitare l’istruzione cla=ri*).
.
SVILUPPO SOSTENIBILE E INFORMAZIONE AMBIENTALE
83
6) Nel campo Riassunto (Tag 06) sono contenute informazioni diverse a
seconda che l’unità documentaria considerata faccia riferimento a un
Volume ovvero a un Articolo; nel primo caso il documentalista può
scegliere d’inserire l’indice, o una sintesi dell’indice stesso (sommario),
o una recensione; per gli Articoli, invece, in questo campo vengono
registrati un sommario, un riassunto, o dei semplici titoletti. Ciascun
periodo (contraddistinto dal punto) costituisce una ripetizione del
campo; per limitare a questo la compresenza dei termini utilizzati per
effettuare la ricerca sull’archivio, si deve ricorrere all’impiego
dell’operatore (F).
7) Fonti (Tag 07). In questo campo sono citati gli estremi delle fonti
giuridiche appartenenti alle molteplici tipologie d’interesse per la
materia ambientale (normative, giurisprudenziali; italiane, straniere;
comunitarie, internazionali; storiche e attuali). Le fonti sono indicate
nella forma siglata o abbreviata riportata in un apposito elenco
consultabile presso l’ITTIG. I nomi dei mesi sono riportati in lettere.
Al fine d’agevolare la ricerca evitando che sorgano ambiguità tra alcuni
dati, sono stati predisposti appositi standards per il numero dell’articolo
(ART=numero; eventuali indicazioni del tipo di “bis”, “ter”, ecc., vanno
aggiunte subito di seguito; ad esempio, la citazione dell’art. 5 bis
dev’essere trascritta nella forma: art=5bis), il numero del comma
dell’articolo (COMMA=n), il numero dell’eventuale partizione interna
all’articolo (N=n; è stato, però, previsto che lo stesso standard sia
applicabile anche al numero della legge o del provvedimento
giurisdizionale da citare), le lettere che individuano parti ovvero allegati
d’un articolo (rispettivamente: LETT=a; ALL=a) e, infine, la tipologia
delle fonti indicate nel documento (F=tipo). Relativamente a
quest’ultimo standard è importante rilevare che a ogni tipo di fonte è
stato attribuito un apposito codice alfabetico utilizzabile in fase di
ricerca per il reperimento dei documenti contenenti la tipologia di fonti
così individuata (si veda in proposito la Tabella E). Ogni fonte
costituisce una ripetizione del campo; anche per questi dati, dunque, per
limitare a questo la compresenza dei termini, occorre usare l’operatore
(F).
84
SVILUPPO SOSTENIBILE E INFORMAZIONE AMBIENTALE
4.4. Le modalità di ricerca delle informazioni
La ricerca delle informazioni nell’archivio BIGA può essere
effettuata, fondamentalmente, secondo tre diverse modalità: “guidata”,
“diretta” e “per classificazione”.
Nell’interrogazione guidata viene presentata all’utente
un’apposita maschera che consente d’immettere i dati desiderati in
corrispondenza dei principali campi in cui è strutturata l’unità
documentaria
(Autore,
Titolo,
Riferimenti
bibliografici,
Classificazione, Riassunto e Fonti normative), collegandoli eventualmente tra loro con gli operatori booleani AND, OR e NOT.
Nell’interrogazione diretta, invece, l’utente deve digitare
nell’apposito campo una o più parole significative, atte a individuare,
all’interno della base di dati, l’argomento desiderato. Nel caso in cui,
per effettuare la ricerca, vengano utilizzati più termini, è necessario
collegarli tra loro con l’operatore AND se si desidera reperire solo
documenti che li contengano contemporaneamente13. L’operatore ADJ
aggiunge la possibilità di restringere il risultato della ricerca ai
documenti che contengano i termini indicati dall’utente nell’ambito
d’una stessa frase ed, eventualmente, a una distanza in parole
predeterminata (mediante l’indicazione d’un numero subito dopo
l’operatore stesso). L’operatore NOT consente d’ottenere in risposta
documenti che, di due termini specificati dall’utente, ne contengano
uno, ma non anche l’altro; ovviamente, trattandosi d’uno strumento in
grado di restringere sensibilmente il numero dei dati ottenibili, a esso
si deve ricorrere con molta cautela per evitare perdite d’informazioni
rilevanti. L’operatore OR, invece, in quanto permette di recuperare
documenti contenenti, alternativamente, uno o l’altro dei termini
indicati nella query, è particolarmente adatto alle ricerche basate
sull’impiego di sinonimi. Infine, con l’operatore WITH l’utente, in
fase d’interrogazione dell’archivio, è in grado di specificare che i
termini da lui forniti per la ricerca devono essere contenuti all’interno
dello stesso campo, qualunque sia il termine che appare per primo. Per
ottenere maggiore chiarezza ed efficacia nella formulazione della
stringa di ricerca sono comunque utilizzabili le parentesi (secondo la
13
In realtà, secondo le modalità previste per la formulazione della domanda da parte
dell’utente, l’operatore AND è “implicito”, nel senso che viene applicato
automaticamente tutte le volte che per la ricerca nell’archivio siano state utilizzate
più parole e, tra esse, non sia stato inserito alcun operatore.
.
SVILUPPO SOSTENIBILE E INFORMAZIONE AMBIENTALE
85
logica algebrica) e il troncamento di fine parola (mediante l’uso del
segno di asterisco).14
La ricerca per classificazione si basa sull’indicazione non di
parole significative liberamente scelte dall’utente, bensì degli appositi
codici alfanumerici e delle corrispondenti voci e sottovoci di cui si
compone lo Schema di classificazione appositamente elaborato per la
materia ambientale dai curatori dell’archivio BIGA. Partendo da tale
Schema, selezionando una voce si ottiene in risposta la segnalazione,
all’interno di tutto l’archivio, di tutti i documenti classificati sotto di
essa.
5. Considerazioni conclusive
A conclusione dell’analisi svolta – in forma articolata, ma per
molti versi certo non esaustiva – può essere opportuno accennare ad
alcuni problemi generali che restano ancora da indagare o
approfondire.
In primo luogo, la documentazione – e ancor più la
documentazione in forma elettronica – sulla dottrina giuridica relativa
alle problematiche ambientaliste, pur nella sua strumentalità e
dipendenza rispetto alla disciplina che ne costituisce l’oggetto, deve
acquistare quella dignità e quindi ricevere quell’attenzione che sono
necessarie a un suo reale progresso, in funzione di supporto allo studio
e alla ricerca da parte dei cultori della disciplina, ma anche quale
imprescindibile riferimento nell’attività stessa degli operatori pratici
del diritto. In particolare, nonostante l’attuale disponibilità di
tecnologie complesse ed evolute, può osservarsi che al proliferare
delle fonti d’informazione specialistica in rete tuttora non
corrispondono adeguati sforzi d’armonizzazione e diffusione delle
iniziative. 15
14
Ad esempio, nella stringa di ricerca: “inquinament* WITH (rumor* OR
vibrazioni)” sono usati due troncamenti di fine parola in modo da potere
ottenere in risposta documenti che contengano i termini richiesti,
indifferentemente, nella forma singolare o plurale; inoltre, l’operatore WITH
collega tra loro non due descrittori, bensì un descrittore con una coppia di termini
considerati quasi-sinonimi e, quindi, alternativamente fungibili.
15
Il problema dell’acquisizione e gestione dell’informazione giuridico-ambientale,
in connessione con quello relativo alla ricostruzione del sistema delle fonti
elettroniche disponibili in rete, era già stato oggetto d’una prima analisi in E.
FAMELI, Strumenti informatici per l’acquisizione e la gestione dell’informazione
86
SVILUPPO SOSTENIBILE E INFORMAZIONE AMBIENTALE
In secondo luogo, è necessario qui rilevare che
l’aggiornamento dell’archivio – sicuramente non più differibile –
comporterà, oltre all’esigenza d’una revisione integrale della sua
organizzazione sistematica, un incremento notevolissimo della sua
consistenza non solo per effetto della continua estensione e,
purtroppo, del rapido aggravarsi della questione ambientale, che
hanno portato a un sempre più ampio coinvolgimento della dottrina
giuridica italiana, ma anche per l’emergere di problemi nuovi (o per il
diverso configurarsi di quelli preesistenti) che sovente evidenziano
l’inadeguatezza di strutture concettuali tradizionali o comunque
conducono a una loro inesorabile obsolescenza.
giuridico-ambientale in linea, in A. CAMMELLI, E. FAMELI, Informatica, diritto,
ambiente. Tecnologie dell’informazione e diritto all’ambiente, cit., pp. 105-135
(specialmente pp. 107-119). Un posto a sé, nella ricostruzione – non solo giuridica,
ma dichiaratamente e fortemente interdisciplinare – e nella documentazione della
questione ambientale occupa la dotta e ponderosa opera pubblicata da A. ABRAMI,
Storia, scienza e diritto comunitario dell’Ambiente. Dalla conoscenza alla tutela
degli ecosistemi, Padova, CEDAM, 2001, pp. 1.148: nel libro – integrato da un
CD-Rom di oltre 250 MB di dati e da un ricco apparato di corredo, comprendente
tabelle di sintesi, indici, percorsi di navigazione e liste sistematiche d’indirizzi
Internet – sono tra l’altro presentate la normativa comunitaria, quella nazionale di
attuazione e quella regionale in tema d’ambiente, oltre alle sentenze della Corte di
Giustizia (suddivise per Stati e per tipo di pronuncia) e a quelle più significative
della Cassazione in materia.
87
Thes/TDA: un thesaurus per la terminologia del diritto
ambientale
Elio Fameli, Bona Inghirami
1. Gli obiettivi e le caratteristiche principali del progetto
Il contributo qui di seguito pubblicato ha per oggetto una
sintetica descrizione della metodologia e delle procedure di lavoro
adottate per la costruzione d’un thesaurus giuridico settoriale, il
Thesaurus della “Terminologia del Diritto Ambientale” (TDA),
progettato – all’interno dell’Istituto di Teoria e Tecniche
dell’Informazione Giuridica (ITTIG) – nell’ambito del Progetto
Agenzia 2000. In questa sede, pertanto, non potrà farsi riferimento né
alla vastissima letteratura esistente sulle modalità di configurazione e
utilizzazione dei thesauri, né alle precise norme tecniche elaborate dai
numerosi organismi internazionali operanti nel campo della gestione e
della standardizzazione delle informazioni.
Il Thes/TDA è un dizionario strutturato di descrittori,
monotermini o pluritermini (consistenti, quindi, in singole parolechiave o in locuzioni anche complesse), impiegati nella Bibliografia
giuridica dell’ambiente – e nel corrispondente archivio in rete (BIGA)
– per la descrizione, l’analisi e il reperimento del materiale
bibliografico relativo alla dottrina giuridica in materia ambientale.
L’impresa si presenta come il primo tentativo organico di
sistematizzazione dei termini e dei concetti ricorrenti in una letteratura
specialistica che, soprattutto in quest’ultimo decennio, è divenuta
vastissima e di crescente interesse, non solo per i teorici e gli operatori
del diritto, ma anche per tutti i cittadini, considerati – nell’evoluzione
normativa comunitaria e nazionale – non più meri destinatari di
norme, bensì anche soggetti attivi, consapevoli e compartecipi delle
decisioni pubbliche attinenti alla conservazione e alla gestione del
patrimonio ambientale.
2. Le fasi operative per la costruzione del Thes/TDA: la raccolta,
la selezione e la normalizzazione del materiale lessicale
2.1. Il materiale lessicale di base impiegato per la redazione del
Thes/TDA è costituito, in primo luogo, dalle parole e locuzioni
utilizzate nei titoli e negli abstracts delle unità documentarie raccolte
88
THES/TDA: UN THESAURUS
PER LA TERMINOLOGIA DEL DIRITTO AMBIENTALE
nella bibliografia specialistica curata dall’ITTIG in materia di diritto
ambientale (archivio BIGA). Per ovviare – almeno in parte e in attesa
d’un effettivo, imprescindibile aggiornamento dell’archivio – ai limiti
derivanti dalla sua attuale inadeguata copertura temporale (19751995), s’è provveduto a integrare tale materiale lessicale di partenza,
costituito dagli oltre 2.000 descrittori (monotermini e pluritermini)
ricavati da BIGA, innanzitutto aggiungendovi tutte le voci e sottovoci
(più di 300, opportunamente “trattate” in modo che acquisissero un
contenuto semantico autonomo e non ambiguo) appartenenti
all’apposito Schema di classificazione predisposto per l’archivio
citato, in secondo luogo inserendo un numero ristretto d’ulteriori
descrittori (circa 550, prevalentemente monotermini), rigidamente
selezionati nell’ambito di quelli utilizzati negli archivi elettronici in
rete contenenti dati legislativi e/o giurisprudenziali afferenti al diritto
ambientale.
Si è in tal modo ottenuto un primo corpus lessicale, costituito
da oltre 3.000 descrittori, fondamentalmente ricavati da tre insiemi
documentari: l’archivio BIGA, il relativo Schema di classificazione e
l’archivio “Leggi ambientali” dell’ENEA (Ente per le nuove
tecnologie, l’energia e l’ambiente). Quest’ultima base di dati contiene
la legislazione (comunitaria, nazionale e regionale), ma anche
numerose sentenze (della Corte di cassazione, della Corte
costituzionale, del Consiglio di Stato, di alcune Preture e Tribunali
amministrativi regionali) in materia ambientale; ogni singola unità
documentaria comprende, oltre agli estremi del singolo
provvedimento legislativo o giurisprudenziale considerato, due campi,
denominati “Argomenti” e “Descrizione”, in cui sono registrate,
rispettivamente, le parole chiave e una sintetica presentazione del
contenuto del documento.
2.2. Sulla base lessicale costituita nel modo indicato si è quindi
intervenuti per effettuare molteplici selezioni, secondo criteri non
soltanto sostanziali, attinenti al contenuto semantico dei descrittori
stessi, ma anche tecnici o formali, in quanto connessi con le
caratteristiche strutturali del Thesaurus. Tra i primi rientrano, ad
esempio, il grado di significatività del descrittore, la sua esattezza
terminologica e la frequenza d’uso. Ai criteri formali si ricollega,
invece, l’eliminazione della “ridondanza” mediante la cancellazione
dei descrittori esprimenti lo stesso concetto con forme solo
THES/TDA: UN THESAURUS
PER LA TERMINOLOGIA DEL DIRITTO AMBIENTALE
89
morfologicamente o sintatticamente diverse, l’individuazione dei veri
sinonimi (o sinonimi in senso stretto) col corrispondente rinvio dai
termini non preferiti a quelli accolti e, infine, la sostituzione di due o
più termini con una locuzione che ne rappresenti il coordinamento in
tutte le ipotesi in cui sia stata valutata l’opportunità di costruire un
descrittore che configuri un concetto unitario, ancorché complesso.
Sempre nella fase di selezione sono stati poi isolati i nomi proprî,
distinguendo quelli geografici da quelli individuanti enti, istituti,
associazioni, standard tecnici, ecc.; gli uni e gli altri andranno a
formare apposite Liste accessorie del Thesaurus. Alla fine della
selezione i descrittori si sono ridotti a circa 2.500.
2.3. Una volta selezionato, il materiale lessicale raccolto è stato
normalizzato in ordine sia alla registrazione nel Thesaurus (e quindi
alle varie elaborazioni necessarie per lo sviluppo delle numerose Liste
di cui esso si compone), sia al reperimento automatico – mediante i
descrittori registrati – delle unità bibliografiche presenti negli archivi
in rete. In primo luogo, è da rilevare che sono stati accolti come
descrittori solo sostantivi e locuzioni sostantivali; pertanto, non sono
stati utilizzati isolatamente verbi, aggettivi e avverbi. Inoltre, al fine
d’evitare problemi nell’ordinamento alfabetico delle liste, è stato
limitato al massimo l’uso dei segni d’interpunzione e dei segni
speciali, mentre nei descrittori pluritermini s’è provveduto a
normalizzare la sequenza delle parole e l’uso di congiunzioni e
preposizioni. Infine, per la scelta del numero grammaticale (singolare,
plurale) sono stati adottati criteri indicativi e orientamenti di massima
desunti dagli usi linguistici prevalenti nella letteratura specialistica.
Così, ad esempio, s’è assunto che la forma singolare sia preferibile per
i descrittori che esprimano concetti astratti (come qualità, funzioni,
attività), classi d’elementi nel loro insieme, ovvero soggetti e organi
istituzionali; il plurale è stato invece preferito per i termini che fanno
riferimento a soggetti od oggetti fisici, come pure a entità giuridiche
concrete ovvero a ripartizioni amministrative.
3. La classificazione e la strutturazione dei descrittori
Una volta effettuata la normalizzazione, a ogni descrittore è
stato assegnato un codice progressivo d’identificazione, il cui primo
carattere indica la provenienza del descrittore stesso. Successivamente
90
THES/TDA: UN THESAURUS
PER LA TERMINOLOGIA DEL DIRITTO AMBIENTALE
i descrittori sono stati classificati in base ai codici dello Schema di
classificazione adottato per l’archivio BIGA.
Di tale Schema (riprodotto integralmente – nella versione
multilingue, con la traduzione in francese, inglese e spagnolo – nella
Appendice al presente articolo) in questa sede è possibile precisare
soltanto che ciascuna delle 13 classi generali in cui essa si articola è
strutturata al suo interno in sottoclassi, a loro volta gerarchicamente
organizzate secondo livelli di specificità gradualmente crescenti. A
ogni voce corrisponde un codice alfanumerico costruito in dipendenza
della posizione gerarchica occupata nel sistema; è importante, però,
rilevare che il contenuto semantico relativo è univocamente definibile
solo mediante un processo d’interpretazione sistematica che colleghi
la voce presa in considerazione con quelle via via più generali – e,
quindi, di livello più alto – cui sia consentito risalire.
In molti casi è stato necessario attribuire più codici di
classificazione al medesimo descrittore, sia per coprire interamente la
sua area semantica, sia per esprimere i molteplici aspetti sotto cui esso
può essere esaminato. Il raggruppamento dei descrittori per classi
conduce, come primo risultato dell’elaborazione, allo sviluppo della
Lista dei descrittori ordinati per classi, in cui, sotto ogni voce dello
Schema di classificazione sono elencati, in ordine alfabetico, i
descrittori del Thesaurus a essa attinenti. Tale Lista è, però,
funzionalmente collegata anche alla strutturazione, cioè
all’individuazione dei rapporti semantici tra i descrittori, in quanto la
creazione di classi di descrittori concettualmente omogenei vale di per
sé a delimitare l’ambito di ricerca delle relazioni.
Quanto all’analisi strutturale dei descrittori e, quindi, alla
elaborazione della Lista strutturata dei descrittori – basata sulla
individuazione delle relazioni di preferenza (operatori Use e Used
For), di gerarchia (operatori BT e NT) e d’associazione o affinità
(operatore RT) – ci si limita qui a rinviare a quanto analiticamente
illustrato nella Guida alla consultazione che precede il Thesaurus di
diritto ambientale, all’interno del CD-Rom allegato al presente
volume.
91
Diritto ambientale
Schema di classificazione multilingue
AB0 Ambiente
fr
in
sp
Environnement
Environment
Medio ambiente
AB1 Assetto e competenze istituzionali
fr
in
sp
Organisation et compétences
Institutional framework and competence
Arreglo y competencias institucionales
AB2 Danno e rischio ambientale (vedi anche AB8)
fr
in
sp
Dégâts et risque pour l'environnement
Environmental damage and risk
Daño y riesgo ambiental
AB20 Assicurazione
fr
in
sp
Assurance
Insurance
Seguro
AB3 Impatto ambientale (usato per TE4)
fr
in
sp
Étude d'impact
Environmental impact
Impacto ambiental
AB4 Industria e ambiente
fr
in
sp
Industrie et environnement
Industry and environment
Industria y medio ambiente
AB5 Informazione e documentazione ambientale
fr
in
sp
Information et documentation environnementale
Environmental information and documentation
Información y documentación ambiental
AB6 Inquinamento
fr
in
sp
Pollution
Pollution
Contaminación ambiental
AB7 Regime fiscale e finanziamenti
fr
in
sp
Régime fiscal et financements
Fiscal system and financing
Régimen fiscal y financiaciones
92
SCHEMA DI CLASSIFICAZIONE MULTILINGUE
AB8 Tutela giuridica e giurisdizionale (vedi anche AB2)
fr
in
sp
Défense juridique et judiciaire
Legal and jurisdictional protection
Tutoría jurídica y jurisdicional
AB80 Diritti e interessi
fr
in
sp
Droits et intérêts
Rights and interests
Derechos e intereses
AB9 Diritto comunitario
fr
in
sp
Droit communautaire
Community law
Derecho comunitario
ABA Diritto internazionale
fr
in
sp
Droit international
International law
Derecho internacional
ABB Diritto straniero e comparato
fr
in
sp
Droit étranger et comparé
Foreign and comparative law
Derecho extranjero y comparado
AC0 Acqua (usato per NA40)
fr
in
sp
Eau
Water
Agua
AC00 Acque interne (usato per NA101, NA103, NA107)
fr
in
sp
Eaux intérieures
Inland waters
Aguas interiores
AC000 Acque sotterranee
fr
in
sp
Eaux souterraines
Subterranean waters
Aguas subterráneas
AC01 Mare (usato per NA104)
fr
in
sp
Mer
Sea
Mar
AC1 Qualità delle acque
fr
in
sp
Qualité des eaux
Water quality
Calidad de las aguas
AC10 Acque potabili
SCHEMA DI CLASSIFICAZIONE MULTILINGUE
fr
in
sp
Eaux potables
Drinking water
Aguas potables
AC11 Acque di balneazione
fr
in
sp
Eaux de balnéation
Bathing water
Aguas de balneación
AC12 Acque idonee alla vita dei pesci
fr
in
sp
Eaux aptes à la vie des poissons
Water fit for fish life
Aguas idóneas a la vida del pescado
AC13 Acque destinate alla molluschicoltura
fr
in
sp
Eaux aptes à la mytiliculture
Water destined for mollusc cultivation
Aguas destinadas al marisqueo
AC2 Inquinamento idrico
fr
in
sp
Pollution des eaux
Water pollution
Contaminación hídrica
AC20 Inquinamento delle acque interne
fr
in
sp
Pollution des eaux intérieures
Pollution of inland waters
Contaminación de las aguas interiores
AC21 Inquinamento del mare
fr
in
sp
Pollution de la mer
Pollution of the sea
Contaminación del mar
AC22 Immissioni e scarichi
fr
in
sp
Déversements
Immissions and dumping
Entradas y descargas
AC220 Scarichi da insediamenti
fr
in
sp
Déversements d'établissements
Dumping from settlements
Descargas de residencias
AC2200 Scarichi da insediamenti civili
fr
in
sp
Déversements d'établissements civils
Dumping from civil settlements
Descargas de residencias civiles
AC2201 Scarichi da insediamenti produttivi
fr
Déversements d'établissements productifs
93
94
SCHEMA DI CLASSIFICAZIONE MULTILINGUE
in
sp
Dumping from production installations
Descargas de residencias productivas
AC2202 Scarichi da imprese agricole e allevamenti zootecnici
fr
in
sp
Déversements d'entreprises agricoles et élevages
Dumping from farms and animal husbandry
Descargas de empresas agrícolas y crías zootécnicas
AC2203 Scarichi da imprese adibite a servizi
fr
in
sp
Déversements d'entreprises de services
Dumping from the service industry
Descargas de empresas de servicios
AC221 Scarichi da navi o aerei
fr
in
sp
Déversements de navires ou d'avions
Dumping from ships or aircraft
Desgargas de navío y aviones
AC222 Scarichi da pubbliche fognature
fr
in
sp
Déversements d'égouts publiques
Dumping from public sewer systems
Descargas de alcanterillos públicos
AC223 Scarichi in acque interne
fr
in
sp
Déversements dans les eaux intérieures
Dumping in inland waters
Desgargas de aguas interiores
AC2230 Scarichi in acque sotterranee
fr
in
sp
Déversements en eaux souterraines
Drainage in subterranean waters
Descargas en aguas subterráneas
AC224 Scarichi in mare
fr
in
sp
Déversements dans la mer
Dumping into the sea
Descargas en el mar
AC225 Scarichi in pubbliche fognature
fr
in
sp
Déversements en égouts publiques
Dumping into public sewerage systems
Desgargas en alcanterillos públicos
AC226 Scarichi nel suolo e sottosuolo
fr
in
sp
Déversements dans le sol et le sous-sol
Dumping into the soil and subsoil
Descargas en el suelo y subsuelo
AC3 Impianti di depurazione
fr
in
Installations d'épuration
Depuration plants
SCHEMA DI CLASSIFICAZIONE MULTILINGUE
sp
Instalaciónes de depuración
AC4 Piano di risanamento
fr
in
sp
Plan de assainissement
Reclamation plan
Plan de saneamiento
AC5 Rilevamento e controllo
fr
in
sp
Relèvement et contrôle
Sampling and control
Recogida y control
AC50 Garanzie del diritto di difesa
fr
in
sp
Garanties du droit de défense
Guarantees of right to defence
Garantías del derecho de defensa
AC6 Competenze
fr
in
sp
Compétences
Competence
Competencias
AC7 Regime fiscale e finanziamenti
fr
in
sp
Régime fiscal et financements
Fiscal system and financing
Régimen fiscal y financiaciones
AC8 Tutela giuridica e giurisdizionale
fr
in
sp
Défense juridique et judiciaire
Legal and jurisdictional protection
Tutoría jurídica y jurisdicional
AC80 Diritti e interessi
fr
in
sp
Droits et intérêts
Rights and interests
Derechos e intereses
AC9 Diritto comunitario
fr
in
sp
Droit communautaire
Community law
Derecho comunitario
ACA Diritto internazionale
fr
in
sp
Droit international
International law
Derecho internacional
ACB Diritto straniero e comparato
fr
in
sp
Droit étranger et comparé
Foreign and comparative law
Derecho extranjero y comunitario
95
96
SCHEMA DI CLASSIFICAZIONE MULTILINGUE
AL0 Alimenti e bevande
fr
in
sp
Aliments et boissons
Foodstuffs and beverages
Alimentos y bebidas
AL1 Avariati
fr
in
sp
Avariés
Spoiled
Averiados
AL2 Contenenti sostanze pericolose, tossiche o nocive (usato per SP1)
fr
in
sp
Contenant des substances dangereuses, toxiques ou nuisibles
Containing dangerous, toxic or harmful substances
Continentes sustancias peligrosas, tóxicas y nocivas
AL3 Contenitori e imballaggi
fr
in
sp
Récipients et emballages
Containers and packaging
Contenedores y embalajes
AL4 Etichettatura
fr
in
sp
Étiquetage
Labelling
Etiquetatura
AL5 Vigilanza e controllo
fr
in
sp
Vigilance et contrôle
Supervision and control
Vigilancia y control
AL6 Competenze
fr
in
sp
Compétences
Competence
Competencias
AL7 Regime fiscale e finanziamenti
fr
in
sp
Régime fiscal et financements
Fiscal system and financing
Régimen fiscal y financiaciones
AL8 Tutela giuridica e giurisdizionale
fr
in
sp
Défense juridique et judiciaire
Legal and jurisdictional protection
Tutoría jurídica y jurisdicional
AL80 Diritti e interessi
fr
in
sp
Droits et intérêts
Rights and interests
Derechos e intereses
AL9 Diritto comunitario
SCHEMA DI CLASSIFICAZIONE MULTILINGUE
fr
in
sp
Droit communautaire
Community law
Derecho comunitario
ALA Diritto internazionale
fr
in
sp
Droit international
International law
Derecho internacional
ALB Diritto straniero e comparato
fr
in
sp
Droit étranger et comparé
Foreign and comparative law
Derecho extranjero y comparado
AR0 Aria. Inquinamento atmosferico
fr
in
sp
Air. Pollution de l'air
Air. Air pollution
Aire. Contaminación atmosférica
AR00 Emissioni e immissioni
fr
in
sp
Émissions
Emissions and immissions
Emisiones e inmisiones
AR000 Impianti industriali
fr
in
sp
Installations industrielles
Industrial plants
Instalaciones industriales
AR001 Impianti termici
fr
in
sp
Installations thermiques
Thermal plants
Instalacioens térmicas
AR002 Traffico aereo, ferroviario, nautico, stradale
fr
in
sp
Trafic aérien, ferroviaire, nautique, routier
Traffic air, railway, nautical, road
Tráfico aéreo, ferroviario, náutico, caminero
AR1 Piani di risanamento atmosferico
fr
in
sp
Plans de assainissement atmosphérique
Clean air schemes
Planes de saneamiento atmosférico
AR2 Rilevamento e controllo
fr
in
sp
Relèvement et contrôle
Sampling and control
Recogida y control
AR3 Competenze
fr
Compétences
97
98
SCHEMA DI CLASSIFICAZIONE MULTILINGUE
in
sp
Competence
Competencias
AR4 Regime fiscale e finanziamenti
fr
in
sp
Régime fiscal et financements
Fiscal system and financing
Régimen fiscal y financiaciones
AR5 Tutela giuridica e giurisdizionale
fr
in
sp
Défense juridique et judiciaire
Legal and jurisdictional protection
Tutoría jurídica y jurisdicional
AR50 Diritti e interessi
fr
in
sp
Droits et intérêts
Rights and interests
Derechos e intereses
AR6 Diritto comunitario
fr
in
sp
Droit communautaire
Community law
Derecho comunitario
AR7 Diritto internazionale
fr
in
sp
Droit international
International law
Derecho internacional
AR8 Diritto straniero e comparato
fr
in
sp
Droit étranger et comparé
Foreign and comparative law
Derecho extranjero y comparado
BC0 Beni culturali e ambientali
fr
in
sp
Biens culturels et environnementaux
Natural and cultural heritage
Bienes culturales y ambientales
BC1 Beni ambientali paesaggistici (usa NA3)
fr
in
sp
Biens environnementaux et du paysage
Landscape
Bienes ambientales paisajisticos
BC2 Beni culturali
fr
in
sp
Biens culturels
Cultural heritage
Bienes culturales
BC20 Archivi
fr
in
Archives
Archives
SCHEMA DI CLASSIFICAZIONE MULTILINGUE
sp
Archivos
BC21 Beni di interesse artistico, storico e archeologico
fr
in
sp
BC210
fr
in
sp
BC211
fr
in
sp
BC212
fr
in
sp
BC213
fr
in
sp
BC214
fr
in
sp
Biens d'intérêt artistique, historique et archéologique
Property of artistic, historical and archaeological interest
Bienes de interés artístico, histórico y arqueológico
Beni appartenenti allo Stato
Biens qui appartient à l'État
State property
Bienes de dominio estatal
Beni appartenenti a enti pubblici
Biens qui appartient à des organismes publics
Public bodies asset
Bienes pertenecientes a entes públicos
Beni appartenenti a enti ecclesiastici
Biens qui appartient à des organismes ecclésiastiques
Ecclesiastic bodies asset
Bienes pertenecientes a entes eclesiásticos
Beni appartenenti a privati
Biens qui appartienr à des particuliers
Private parties asset
Bienes pertinentes a privados
Circolazione
Circulation
Circulation
Circulación
BC2140 Prelazione dello Stato
fr
in
sp
BC215
fr
in
sp
BC216
fr
in
sp
BC217
fr
in
sp
Préemption de l'État
Pre-emption by the State
Prelación del estado
Esportazione e importazione
Exportation et importation
Exportation and importation
Exportación
Ritrovamento e scoperta
Découverte
Discovery and recovery
Hallazgo y descubrimiento
Espropriazione
Expropriation
Expropriation
Espropiación
99
100
SCHEMA DI CLASSIFICAZIONE MULTILINGUE
BC22 Biblioteche
fr
in
sp
Bibliothèques
Libraries
Bibliotecas
BC23 Città storiche
fr
in
sp
BC230
fr
in
sp
Villes historiques
Historic cities
Ciudades históricas
Centri storici (usa TE11)
Cités
Historic inner cities
Centros históricos
BC24 Musei, gallerie, pinacoteche, accademie, istituti di cultura
fr
in
sp
Musées, galeries, pinacothèques, académies et institus de culture
Museums, galleries, picture galleries, academies, cultural institutes
Museos, galerías, pinacotecas, academias, institutos de cultura
BC3 Manutenzione e restauro
fr
in
sp
Entretien et restauration
Maintenance and restoration
Manutención y restauración
BC4 Competenze
fr
in
sp
Compétences
Competence
Competencias
BC5 Regime fiscale e finanziamenti
fr
in
sp
Régime fiscal et financements
Fiscal system and financing
Régimen fiscal y financiaciones
BC6 Tutela giuridica e giurisdizionale
fr
in
sp
Défense juridique et judiciaire
Legal and jurisdictional protection
Tutoría jurídica y jurisdicional
BC60 Diritti e interessi
fr
in
sp
Droits et intérêts
Rights and interests
Derechos e intereses
BC7 Diritto comunitario
fr
in
sp
Droit communautaire
Community law
Derecho comunitario
BC8 Diritto internazionale
SCHEMA DI CLASSIFICAZIONE MULTILINGUE
fr
in
sp
Droit international
International law
Derecho internacional
BC9 Diritto straniero e comparato
fr
in
sp
Droit étranger et comparé
Foreign and comparative law
Derecho extranjero y comparado
DI0 Disastri
fr
in
sp
DI1
Disastri di origine naturale
fr
in
sp
DI2
Compétences
Competence
Competencias
Regime fiscale e finanziamenti
fr
in
sp
DI7
Prévention
Prevention
Prevención
Competenze
fr
in
sp
DI6
Plans d'urgence
Emergency plans
Planes de emergencia
Prevenzione
fr
in
sp
DI5
Désastres causées par une activité humaine
Disasters deriving from human activity
Desastres derivados de actividad humana
Piani di emergenza
fr
in
sp
DI4
Désastres d'origine naturelle
Natural disasters
Desastres de origen natural
Disastri derivanti da attività umana
fr
in
sp
DI3
Désastres
Disasters
Desastres
Régime fiscal et financements
Fiscal system and financing
Régimen fiscal y financiaciones
Tutela giuridica e giurisdizionale
fr
in
sp
Défense juridique et judiciaire
Legal and jurisdictional protection
Tutoría jurídica y jurisdicional
DI70 Diritti e interessi
fr
Droits et intérêts
101
102
SCHEMA DI CLASSIFICAZIONE MULTILINGUE
in
sp
DI8
Diritto comunitario
fr
in
sp
DI9
Rights and interests
Derechos e intereses
Droit communautaire
Community law
Derecho comunitario
Diritto internazionale
fr
in
sp
Droit international
International law
Derecho internacional
DIA Diritto straniero e comparato
fr
in
sp
Droit étranger et comparé
Foreign and comparative law
Derecho extranjero y comparado
EN0 Energia
fr
in
sp
Énergie
Energy
Energía
EN1 Energia elettrica
fr
in
sp
Énergie électrique
Electric power
Energía eléctrica
EN2 Energia nucleare
fr
in
sp
Énergie nucléaire
Nuclear power
Energía nuclear
EN3 Energia termica
fr
in
sp
Énergie thermique
Thermal power
Energía térmica
EN30 Oli combustibili
fr
in
sp
Huiles combustibles
Combustible oils
Aceites combustibles
EN31 Gas naturali
fr
in
sp
Gaz naturel
Natural gases
Gases naturales
EN32 Carbon fossile
fr
in
Houille
Pit coal
SCHEMA DI CLASSIFICAZIONE MULTILINGUE
sp
Carbón fósil
EN4 Fonti alternative di energia
fr
in
sp
Sources alternatives d'énergie
Alternative energy sources
Fuentes alternativas de energía
EN40 Energia solare
fr
in
sp
Énergie solaire
Solar power
Energía solar
EN41 Energia eolica
fr
in
sp
Énergie éolienne
Wind power
Energía eólica
EN42 Energia idraulica
fr
in
sp
Énergie hydraulique
Hydraulic energy
Energía hidráulica
EN43 Energia geotermica
fr
in
sp
Énergie géothermique
Geothermal energy
Energía geotérmica
EN44 Energia da moto ondoso
fr
in
sp
Énergie produite par la houle
Sea swell power
Energía de moto undeante
EN45 Energia da maree
fr
in
sp
Énergie produite par les marées
Tidal power
Energía de mareas
EN46 Energia da trasformazione di rifiuti
fr
in
sp
Énergie produite par la transformation des déchets
Waste transformation energy
Energía de transformación de despojos
EN5 Centrali e impianti
fr
in
sp
Centrales et installations
Power stations and plants
Centrales y Instalaciones
EN50 Inquinamento
fr
in
sp
Pollution
Pollution
Contaminación ambiental
103
104
SCHEMA DI CLASSIFICAZIONE MULTILINGUE
EN500
fr
in
sp
Inquinamento radioattivo
Pollution radioactive
Radioactive pollution
Comntaminación radioactiva
EN51 Localizzazione
fr
in
sp
Localisation
Localisation
Localización
EN52 Sicurezza
fr
in
sp
Sécurité
Safety
Seguridad
EN6 Politica energetica
fr
in
sp
Politique énergétique
Energy policy
Política energética
EN7 Risparmio energetico
fr
in
sp
Économie énergétique
Energy saving
Ahorro energético
EN8 Competenze
fr
in
sp
Compétences
Competence
Competencias
EN9 Regime fiscale e finanziamenti
fr
in
sp
Régime fiscal et financements
Fiscal system and financing
Régimen fiscal y financiaciones
ENA Tutela giuridica e giurisdizionale
fr
in
sp
Défense juridique et judiciaire
Legal and jurisdictional protection
Tutoría jurídica y jurisdicional
ENA0Diritti e interessi
fr
in
sp
Droits et intérêts
Rights and interests
Derechos e intereses
ENB Diritto comunitario
fr
in
sp
Droit communautaire
Community law
Derecho comunitario
ENC Diritto internazionale
SCHEMA DI CLASSIFICAZIONE MULTILINGUE
fr
in
sp
Droit international
International law
Derecho internacional
END Diritto straniero e comparato
fr
in
sp
Droit étranger et comparé
Foreign and comparative law
Derecho extranjero y comparado
NA0 Natura e risorse naturali
fr
in
sp
Nature et ressources naturelles
Nature and natural resources
Naturaleza y recursos naturales
NA00 Competenze
fr
in
sp
Compétences
Competence
Competencias
NA01 Regime fiscale e finanziamenti
fr
in
sp
Régime fiscal et financements
Fiscal system and financing
Régimen fiscal y financiaciones
NA02 Tutela giuridica e giurisdizionale
fr
in
sp
Défense juridique et judiciaire
Legal and jurisdictional protection
Tutoría jurídica y jurisdicional
NA020 Diritti e interessi
fr
in
sp
Droits et intérêts
Rights and interests
Derechos e intereses
NA03 Diritto comunitario
fr
in
sp
Droit communautaire
Community law
Derecho comunitario
NA04 Diritto internazionale
fr
in
sp
Droit international
International law
Derecho internacional
NA05 Diritto straniero e comparato
fr
in
sp
Droit étranger et comparé
Foreign and comparative law
Derecho extranjero y comparado
NA1 Ambiente naturale
fr
Milieu naturel
105
106
SCHEMA DI CLASSIFICAZIONE MULTILINGUE
in
sp
Natural environment
Ambiente natural
NA10 Singoli elementi
fr
in
sp
Chaque élément
Single elements
Cada elemento
NA100 Costa
fr
in
sp
Côte
Coast
Costa
NA101 Fiume (usa AC00)
fr
in
sp
Fleuve
River
Río
NA102 Ghiacciaio
fr
in
sp
Glacier
Glacier
Helero
NA103 Lago (usa AC00)
fr
in
sp
Lac
Lake
Lago
NA104 Mare (usa AC01)
fr
in
sp
Mer
Sea
Mar
NA105 Montagna
fr
in
sp
Montagne
Mountain
Montaña
NA106 Vulcano
fr
in
sp
Volcan
Volcano
Volcán
NA107 Laguna (usa AC00)
fr
in
sp
Lagune
Lagoon
Laguna
NA11 Competenze
fr
in
Compétences
Competence
SCHEMA DI CLASSIFICAZIONE MULTILINGUE
sp
Competencias
NA12 Regime fiscale e finanziamenti
fr
in
sp
Régime fiscal et financements
Fiscal system and financing
Régimen fiscal y financiaciones
NA13 Tutela giuridica e giurisdizionale
fr
in
sp
Défense juridique et judiciaire
Legal and jurisdictional protection
Tutoría jurídica y jurisdicional
NA130 Diritti e interessi
fr
in
sp
Droits et intérêts
Rights and interests
Derechos e intereses
NA14 Diritto comunitario
fr
in
sp
Droit communautaire
Community law
Derecho comunitario
NA15 Diritto internazionale
fr
in
sp
Droit international
International law
Derecho internacional
NA16 Diritto straniero e comparato
fr
in
sp
Droit étranger et comparé
Foreign and comparative law
Derecho extranjero y comparado
NA2 Aree protette, parchi e riserve naturali
fr
in
sp
Zones protégées, parcs et réserves naturelles
Protected areas, parks and nature reserves
Áreas protegidas, parques y reservas naturales
NA20 Nazionali
fr
in
sp
Nationaux/nationales
National
Nacionales
NA21 Regionali
fr
in
sp
Régionaux/régionales
Regional
Regionales
NA22 Zone umide
fr
in
sp
Zones humides
Wetlands
Zonas húmedas
107
108
SCHEMA DI CLASSIFICAZIONE MULTILINGUE
NA23 Competenze
fr
in
sp
Compétences
Competence
Competencias
NA24 Regime fiscale e finanziamenti
fr
in
sp
Régime fiscal et financements
Fiscal system and financing
Régimen fiscal y financiaciones
NA25 Tutela giuridica e giurisdizionale
fr
in
sp
Défense juridique et judiciaire
Legal and jurisdictional protection
Tutoría jurídica y jurisdicional
NA250 Diritti e interessi
fr
in
sp
Droits et intérêts
Rights and interests
Derechos e intereses
NA26 Diritto comunitario
fr
in
sp
Droit communautaire
Community law
Derecho comunitario
NA27 Diritto internazionale
fr
in
sp
Droit international
International law
Derecho internacional
NA28 Diritto straniero e comparato
fr
in
sp
Droit étranger et comparé
Foreign and comparative law
Derecho extranjero y comparado
NA3 Beni ambientali paesaggistici (usato per BC1)
fr
in
sp
Biens environnementaux et du paysage
Landscape
Bienes ambientales y paisajisticos
NA30 Piani paesistici
fr
in
sp
Plans pour le paysage
Landscape plans
Planes paisajisticos
NA31 Competenze
fr
in
sp
Compétences
Competence
Competencias
NA32 Regime fiscale e finanziamenti
SCHEMA DI CLASSIFICAZIONE MULTILINGUE
fr
in
sp
Régime fiscal et financements
Fiscal system and financing
Régimen fiscal y financiaciones
NA33 Tutela giuridica e giurisdizionale
fr
in
sp
Défense juridique et judiciaire
Legal and jurisdictional protection
Tutoría jurídica y jurisdicional
NA330 Diritti e interessi
fr
in
sp
Droits et intérêts
Rights and interests
Derechos e intereses
NA34 Diritto comunitario
fr
in
sp
Droit communautaire
Community law
Derecho comunitario
NA35 Diritto internazionale
fr
in
sp
Droit international
International law
Derecho internacional
NA36 Diritto straniero e comparato
fr
in
sp
Droit étranger et comparé
Foreign and comparative law
Derecho extranjero y comparado
NA4 Beni naturali
fr
in
sp
Biens naturels
Natural resources
Bienes naturales
NA40 Acqua (usa AC0)
fr
in
sp
Eau
Water
Agua
NA41 Aria
fr
in
sp
Air
Air
Aire
NA42 Fauna
fr
in
sp
Faune
Fauna
Fauna
NA420 Caccia
fr
Chasse
109
110
SCHEMA DI CLASSIFICAZIONE MULTILINGUE
in
sp
Hunting
Caza
NA421 Pesca
fr
in
sp
Pêche
Fishing
Pesca
NA422 Specie protette
fr
in
sp
Espèces protégées
Protected species
Especies protegidas
NA43 Flora
fr
in
sp
Flore
Flora
Flora
NA430 Boschi e foreste
fr
in
sp
Bois et forêts
Woods and forests
Bosques y florestas
NA44 Suolo e sottosuolo
fr
in
sp
Sol et sous-sol
Soil and subsoil
Suelo y Subsuelo
NA440 Difesa
fr
in
sp
Défense
Protection
Defensa
NA4400 Bonifica
fr
in
sp
Bonification
Reclamation
Saneamiento
NA4401 Vincolo idrogeologico
fr
in
sp
Obligation hydrogéologique
Hydrogeologic restrictions
Gravamen hidrogeológico
NA441 Inquinamento
fr
in
sp
Pollution
Pollution
Contaminación ambiental
NA45 Utilizzazione
fr
in
Emploi
Utilisation
SCHEMA DI CLASSIFICAZIONE MULTILINGUE
sp
Utilización
NA450 Agricoltura
fr
in
sp
Agriculture
Agriculture
Agricoltura
NA451 Cave, miniere e pozzi (usa TE3)
fr
in
sp
Carrières, mines et puits
Quarries, mines and wells
Canteras, minas, pozos
NA452 Usi civici
fr
in
sp
Propriétés collectives
Use of civic land
Empleos civiles
NA46 Competenze
fr
in
sp
Compétences
Competence
Competencias
NA47 Regime fiscale e finanziamenti
fr
in
sp
Régime fiscal et financements
Fiscal system and financing
Régimen fiscal y financiaciones
NA48 Tutela giuridica e giurisdizionale
fr
in
sp
Défense juridique et judiciaire
Legal and jurisdictional protection
Tutoría jurídica y jurisdicional
NA480 Diritti e interessi
fr
in
sp
Droits et intérêts
Rights and interests
Derechos e intereses
NA49 Diritto comunitario
fr
in
sp
NA4A
fr
in
sp
NA4B
fr
in
sp
Droit communautaire
Community law
Derecho comunitario
Diritto internazionale
Droit international
International law
Derecho internacional
Diritto straniero e comparato
Droit étranger et comparé
Foreign and comparative law
Derecho extranjero y comparado
111
112
SCHEMA DI CLASSIFICAZIONE MULTILINGUE
RI0 Rifiuti
fr
in
sp
RI1
Inquinamento da rifiuti
fr
in
sp
RI2
Déchets
Waste
Despojos
Pollution produite par les déchets
Waste pollution
Cantaminación de despojos
Smaltimento
fr
in
sp
Élimination
Disposal
Desembalse
RI20 Rifiuti agricoli
fr
in
sp
Déchets agricoles
Agricultural waste
Despojos agrícolas
RI21 Rifiuti radioattivi
fr
in
sp
Déchets radioactifs
Radioactive waste
Despojos radioactivos
RI22 Rifiuti speciali
fr
in
sp
Déchets speciaux
Special waste
Despojos especiales
RI220Carcasse d'auto
fr
in
sp
Carcasse d'autos
Abandoned vehicles
Armazones de coches
RI221Fanghi
fr
in
sp
Boues
Sludge
Fangos
RI222Rifiuti industriali
fr
in
sp
Déchets industriels
Industrial waste
Despojos industriales
RI223Rifiuti ospedalieri
fr
in
sp
Déchets hospitaliers
Hospital waste
Despojos hospitalarios
RI23 Rifiuti tossici e nocivi (usato per SP6)
SCHEMA DI CLASSIFICAZIONE MULTILINGUE
fr
in
sp
Déchets toxiques et nuisibles
Toxic and harmful waste
Despojos tóxicos y nocivos
RI24 Rifiuti urbani
fr
in
sp
Déchets urbains
Urban waste
Despojos urbanos
RI25 Fasi dello smaltimento
fr
in
sp
Phases de l'élimination
Disposal phases
Fases del desembalse
RI250Raccolta e selezione
fr
in
sp
Récolte et triage
Collection and selection
Recogida y selección
RI251Trasporto
fr
in
sp
Transport
Transport
Transporte
RI252Stoccaggio
fr
in
sp
Stockage
Storage
Depósito
RI253Scarico e sversamento
fr
in
sp
Déversement
Dumping
Desgarga y vertimiento
RI2530 Discariche
fr
in
sp
Décharges
Dumps
Desgargas
RI254Distruzione e incenerimento
fr
in
sp
Destruction et incinération
Destruction and incineration
Destrucción y quema
RI255Trattamento
fr
in
sp
Traitement
Treatment
Tratamiento
RI2550 Innocuizzazione
fr
Traitement pour rendre les déchets inoffensifs
113
114
SCHEMA DI CLASSIFICAZIONE MULTILINGUE
in
sp
Purification
Inocuización
RI2551 Compostaggio
fr
in
sp
Compostage
Composting
Compostaje
RI2552 Frantumazione
fr
in
sp
Concassage
Shattering
Frantumación
RI256Recupero, riciclaggio e riutilizzazione
fr
in
sp
Récupération, recyclage et réemploi
Recovery, recycling and reutilisation
Recuperación y reutilización
RI257Commercializzazione
fr
in
sp
RI3
Competenze
fr
in
sp
RI4
Compétences
Competence
Competencias
Regime fiscale e finanziamenti
fr
in
sp
RI5
Commercialisation
Marketing
Comercializacción
Régime fiscal et financements
Fiscal system and financing
Régimen fiscal y financiaciones
Tutela giuridica e giurisdizionale
fr
in
sp
Défense juridique et judiciaire
Legal and jurisdictional protection
Tutoría jurídica y jurisdicional
RI50 Diritti e interessi
fr
in
sp
RI6
Diritto comunitario
fr
in
sp
RI7
Droits et intérêts
Rights and interests
Derechos e intereses
Droit communautaire
Community law
Derecho comunitario
Diritto internazionale
fr
in
Droit international
International law
SCHEMA DI CLASSIFICAZIONE MULTILINGUE
sp
RI8
Derecho internacional
Diritto straniero e comparato
fr
in
sp
Droit étranger et comparé
Foreign and comparative law
Derecho extranjero y comparado
RU0 Rumore e vibrazioni. Inquinamento acustico
fr
in
sp
Bruit et vibrations. Pollution acoustique
Noise and vibration. Noise pollution
Ruido y vibraciones. Contaminación acústica
RU00 Emissioni e immissioni
fr
in
sp
Émissions
Emissions and immissions
Emisiones e inmisiones
RU000 Impianti industriali
fr
in
sp
Installations industrielles
Industrial plants
Instalaciones industriales
RU001 Rumori molesti
fr
in
sp
Bruits fastidieux
Noise nuisance
Ruidos molestos
RU002 Traffico aereo, ferroviario, nautico, stradale
fr
in
sp
Trafic aérien, ferroviaire, nautique, routier
Traffic aircraft, railway, nautical, road
Tráfico aéreo, ferroviario, náutico, caminero
RU1 Abitazioni (vedi anche SA10)
fr
in
sp
Habitations
Habitations
Viviendas
RU2 Ambienti di lavoro (vedi anche SA11)
fr
in
sp
Milieux de travail
Working environments
Ambientes de trabajo
RU3 Rilevamento e controllo
fr
in
sp
Relèvement et contrôle
Investigation and control
Recogida y control
RU4 Competenze
fr
in
sp
Compétences
Competence
Competencias
115
116
SCHEMA DI CLASSIFICAZIONE MULTILINGUE
RU5 Regime fiscale e finanziamenti
fr
in
sp
Régime fiscal et financements
Fiscal system and financing
Régimen fiscal y financiaciones
RU6 Tutela giuridica e giurisdizionale
fr
in
sp
Défense juridique et judiciaire
Legal and jurisdictional protection
Tutoría jurídica y jurisdicional
RU60 Diritti e interessi
fr
in
sp
Droits et intérêts
Rights and interests
Derechos e intereses
RU7 Diritto comunitario
fr
in
sp
Droit communautaire
Community law
Derecho comunitario
RU8 Diritto internazionale
fr
in
sp
Droit international
International law
Derecho internacional
RU9 Diritto straniero e comparato
fr
in
sp
Droit étranger et comparé
Foreign and comparative law
Derecho extranjero y comparado
SA0 Salute e sicurezza
fr
in
sp
Santé et sécurité
Health and security
Salud y seguridad
SA1 Diritto alla salute e alla salubrità dell'ambiente (vedi anche SA5)
fr
in
sp
Droit à la santé et à la salubrité du milieu
Right to health and a healthy environment
Derecho a la salud
SA10 Abitazioni (vedi anche RU1)
fr
in
sp
Habitations
Habitations
Viviendas
SA11 Ambienti di lavoro (vedi anche RU2)
fr
in
sp
Milieux de travail
Working environments
Ambientes de trabajo
SA2 Igiene pubblica
SCHEMA DI CLASSIFICAZIONE MULTILINGUE
fr
in
sp
Hygiène publique
Public health
Higiene pública
SA3 Competenze
fr
in
sp
Compétences
Competence
Competencias
SA4 Regime fiscale e finanziamenti
fr
in
sp
Régime fiscal et financements
Fiscal system and financing
Régimen fiscal y financiaciones
SA5 Tutela giuridica e giurisdizionale (vedi anche SA1)
fr
in
sp
Défense juridique et judiciaire
Legal and jurisdictional protection
Tutoría jurídica y jurisdicional
SA50 Diritti e interessi
fr
in
sp
Droits et intérêts
Rights and interests
Derechos e intereses
SA6 Diritto comunitario
fr
in
sp
Droit communautaire
Community law
Derecho comunitario
SA7 Diritto internazionale
fr
in
sp
Droit international
International law
Derecho internacional
SA8 Diritto straniero e comparato
fr
in
sp
Droit étranger et comparé
Foreign and comparative law
Derecho extranjero y comparado
SP0 Sostanze pericolose, tossiche e nocive
fr
in
sp
Substances dangereuses, toxiques et nuisibles
Dangerous, toxic and harmful substances
Sustancias peligrosas, tóxicas y nocivas
SP1 Contenute nei prodotti alimentari (usa AL2)
fr
in
sp
Contenues dans les produits alimentaires
Contained in food products
Contenidas en productos alimenticios
SP2 Produzione e lavorazione
fr
Production et usinage
117
118
SCHEMA DI CLASSIFICAZIONE MULTILINGUE
in
sp
Production and processing
Producción y elaboración
SP3 Imballaggio ed etichettatura
fr
in
sp
Emballage et étiquetage
Packaging and labelling
Embalaje y etiquetado
SP4 Detenzione e commercio
fr
in
sp
Détention et commerce
Possession and marketing
Detención y comercio
SP5 Trasporto
fr
in
sp
Transport
Transport
Transporte
SP6 Smaltimento (usa RI23)
fr
in
sp
Élimination
Disposal
Desembalse
SP7 Competenze
fr
in
sp
Compétences
Competence
Competencias
SP8 Regime fiscale e finanziamenti
fr
in
sp
Régime fiscal et financements
Fiscal system and financing
Régimen fiscal y financiaciones
SP9 Tutela giuridica e giurisdizionale
fr
in
sp
Défense juridique et judiciaire
Legal and jurisdictional protection
Tutoría jurídica y jurisdicional
SP90 Diritti e interessi
fr
in
sp
Droits et intérêts
Rights and interests
Derechos e intereses
SPA Diritto comunitario
fr
in
sp
Droit communautaire
Community law
Derecho comunitario
SPB Diritto internazionale
fr
in
Droit international
International law
SCHEMA DI CLASSIFICAZIONE MULTILINGUE
sp
Derecho internacional
SPC Diritto straniero e comparato
fr
in
sp
Droit étranger et comparé
Foreign and comparative law
Derecho extranjero y comparado
TE0 Territorio. Assetto e uso del territorio
fr
in
sp
Territoire. Organisation et emploi du territoire
Land use. Layout and use of land use
Territorio. Arreglo y empleo del territorio
TE1 Pianificazione urbana e territoriale
fr
in
sp
Aménagement urbain et territorial
Land use plans and town-planning
Planificación urabana y territorial
TE10 Piani di recupero
fr
in
sp
Plans de récupération
Restoration plans
Planes de recuperación
TE11 Centri storici (usato per BC230)
fr
in
sp
Cités historiques
Historic inner cities
Centros históricos
TE2 Beni ambientali paesaggistici (usa NA3)
fr
in
sp
Biens environnementaux et du paysage
Landscape
Bienes ambientales y paisajisticos
TE3 Cave, miniere e pozzi (usato per NA451)
fr
in
sp
Carrières, mines, puits
Quarries and mines
Canteras, minas y pozos
TE4 Impatto ambientale (usa AB3)
fr
in
sp
Étude d'impact
Environmental impact
Impacto ambiental
TE5 Competenze
fr
in
sp
Compétences
Competence
Competencias
TE6 Regime fiscale e finanziamenti
fr
in
sp
Régime fiscal et financements
Fiscal system and financing
Régimen fiscal y financiaciones
119
120
SCHEMA DI CLASSIFICAZIONE MULTILINGUE
TE7 Tutela giuridica e giurisdizionale
fr
in
sp
Défense juridique et judiciaire
Legal and jurisdictional protection
Tutoría jurídica y jurisdicional
TE70 Diritti e interessi
fr
in
sp
Droits et intérêts
Rights and interests
Derechos e intereses
TE8 Diritto comunitario
fr
in
sp
Droit communautaire
Community law
Derecho comunitario
TE9 Diritto internazionale
fr
in
sp
Droit international
International law
Derecho internacional
TEA Diritto straniero e comparato
fr
in
sp
Droit étranger et comparé
Foreign and comparative law
Derecho extranjero y comparado
121
L’archivio BIG: l’evoluzione di un’esperienza documentaria
nel campo del diritto alla vita
Mario Fameli
1. L’esperienza della bibliografia a stampa in materia di diritto
alla vita e aborto e la creazione del corrispondente archivio
elettronico
Nel giugno del 1996, nell’ambito di un’impresa documentaria
promossa pochi anni prima nel campo dei diritti fondamentali della
persona umana, è stato pubblicato un volume1 nel quale risultano
raccolte in maniera sistematica centinaia di schede bibliografiche
estratte, in ragione della loro pertinenza rispetto alla materia prescelta,
dall’archivio elettronico d’informazioni giuridiche dottrinali2 gestito
dall’Istituto di Teoria e Tecniche dell’Informazione Giuridica (ITTIG)
del Consiglio Nazionale delle Ricerche.3 Tralasciando di soffermarsi
sulle caratteristiche di quest’opera – integrata da un ampio studio4 teso
a illustrare i metodi di selezione, acquisizione e analisi dei documenti
proposti, nonché da un complesso e inedito apparato d’indici elaborati
automaticamente –, sembra qui opportuno rilevare l’interesse che essa
ha suscitato, come confermano sia le approfondite disamine e i vivaci
dibattiti svoltisi nel corso dei Convegni organizzati (a Firenze, Roma e
1
Si veda M. FAMELI, Diritto alla vita e interruzione volontaria della gravidanza.
Una bibliografia specialistica analitica e ragionata, Napoli, ESI (Edizioni
Scientifiche Italiane), collana “Quaderni di Archivio penale”, n. 1, 1996, pp.
XVI+504. Il libro è arricchito, nella parte introduttiva, dalle presentazioni di P.
CATALANO (Diritto alla vita e informazione elettronica, pp. IX-X) e di L.
LOMBARDI VALLAURI (Cattolici, donne, “ismi”, realtà, pp. XI-XV).
2
Questo archivio, denominato DoGi (Dottrina Giuridica pubblicata nelle riviste
specializzate italiane), costituisce il database più noto e maggiormente interrogato
dagli utenti del sistema informativo del CNR, a motivo della gran mole dei dati
(oltre 217.000 documenti) resi disponibili per le molteplici necessità della ricerca.
3
Con provvedimento ordinamentale del CNR, deliberato in data 12 ottobre 2001,
l’Istituto per la Documentazione Giuridica (IDG) di Firenze ha assunto la nuova
denominazione di “Istituto di Teoria e Tecniche dell’Informazione Giuridica”
(ITTIG).
4
Vedi M. FAMELI, L’aborto nell’archivio elettronico “Dottrina e dibattito
giuridico” curato dall’Istituto per la Documentazione Giuridica del CNR: metodi di
selezione, acquisizione e analisi dei documenti per una rassegna bibliografica
monotematica, in ID., Diritto alla vita e interruzione volontaria della gravidanza,
op. cit., pp. 1-131.
122
L'ARCHIVIO BIG
Prato) per la sua presentazione, che l’elevato numero (oltre un
centinaio) di recensioni che l’hanno avuta per oggetto.
In questa sede, comunque, s’intende segnalare – con una
descrizione sintetica, ma esaustiva – un ulteriore strumento di
consultazione che s’è provveduto nel frattempo a realizzare. Si tratta
d’un archivio elettronico che, unico nel suo genere in Italia, è
interamente centrato sulle problematiche relative all’inizio della vita
umana e alla sua tutela. Tale nuovo archivio deriva la sua origine dal
citato volume bibliografico (in quanto dai suoi limiti sono emerse le
motivazioni concrete, che hanno poi indotto ad avviare e svolgere le
fasi successive d’un percorso di documentazione giuridica di fatto già
delineato con l’uscita di quella rassegna a stampa) ed è stato realizzato
in concomitanza con l’avanzamento del lavoro documentario svolto
sulla pubblicistica in tema di diritti del nascituro e aborto al fine
d’incrementare il materiale bibliografico specialistico pertinente.
2. L’inserimento dell’archivio BIG nel sistema informativo
dell’Istituto di Teoria e Tecniche dell’Informazione Giuridica
Per fare meglio comprendere e apprezzare il significato
dell’archivio BIG in materia di diritto alla vita, costruito all’interno
del sistema informativo dell’Istituto avvalendosi delle più recenti
tecniche informatiche5, occorre preliminarmente precisare quale sia il
5
Per quanto attiene all’evolversi delle tecnologie informatiche, soprattutto nel
campo dell’elaborazione delle informazioni giuridiche, ci si limita qui a segnalare –
al solo fine d’indicare alcuni tra i più significativi punti di riferimento all’interno
d’un percorso ormai lungo e complesso – N. LIPARI, E. LUPO, Ordinamento
giuridico ed informatica, in Leg. giust., 1983, 2, pp. 351-363; R. PAGANO,
Informatica e diritto, Milano, Giuffré, 1986, pp. VII+282; R. BORRUSO, Computer e
diritto, tomo I, Analisi giuridica del computer, pp. XX+446 e tomo II, Problemi
giuridici dell’informatica, Milano, Giuffré, 1988, pp. XX+564; E. FERRI, G.
GIACOBBE, G. TADDEI ELMI, Informatica e ordinamento giuridico, Milano, Giuffré,
1988, pp. IX+399; V. FROSINI, Informatica, diritto e società, Milano, Giuffré, 1988,
pp. XII+353; G. CARIDI, Metodologia e tecniche dell’informatica giuridica, Milano,
Giuffré, 1989, pp. VIII+146; E. GIANNANTONIO, Informatica giuridica, voce in Enc.
giur., XVI, Roma, Treccani, 1989, pp. 10; R. BORRUSO, TIBERI, L’informatica per il
giurista, Milano, Giuffré, 1990; S. CHIARLONI, Giurisprudenza e dottrina nell’era
della rivoluzione informatica (note sui sistemi di documentazione), in Riv. dir. proc.,
1992, p. 590 ss.; V. FROSINI, Telematica e Informatica giuridica, voce in Enc. dir.,
XLIV, Milano, Giuffré, 1992, pp. 60-82; M.G. LOSANO, Informatica giuridica, voce
in Enc. sc. soc., IV, Roma, Treccani, 1994, pp. 711-719; D.A. LIMONE (a cura di),
Dalla giuritecnica all’informatica giuridica, Studi dedicati a Vittorio Frosini,
L'ARCHIVIO BIG
123
contesto in cui esso viene a collocarsi. Tra i sistemi informativi
attualmente disponibili in Italia nel settore giuridico (come, per
esempio, quelli della Suprema Corte di Cassazione, della Camera dei
Deputati, del Senato della Repubblica e dell’Istituto Poligrafico e
Zecca dello Stato) quello dell’ITTIG, che gestisce e distribuisce – sia
on line che su CD-Rom – banche dati giuridiche d’indubbia utilità, è
certamente da considerare come uno dei più importanti per dimensioni
e rilevanza.
Relativamente agli archivi consultabili dall’utente che intenda
accedere ai dati memorizzati nel sistema informativo dell’Istituto,
oltre all’archivio BIG che viene presentato in queste pagine, si
indicano qui di seguito, con riferimento al diritto in generale: la già
citata banca dati DOGI, l’archivio STOP relativo alla stampa
d’opinione rilevante per il diritto6 e “Diritto Italia” (Banca dati dei
riferimenti ai materiali d’interesse giuridico e amministrativo in rete).
Attengono, invece, specificamente al diritto ambientale: BIGA
(Bibliografia Giuridica dell’Ambiente); DAUE (Banca dati sullo stato
d’attuazione in Italia delle direttive ambientali dell’Unione Europea)
ed ELIOS (“Environmental Legal Information Observatory System”,
Osservatorio telematico e banca dati in materia di diritto ambientale).
Hanno, infine, per oggetto i rapporti tra diritto e disabilità le banche
dati VIPDn, VIPDr e VIPDg, contenenti, rispettivamente, le
disposizioni normative di carattere nazionale, la legislazione regionale
e le massime giurisprudenziali relative alla materia della vita
indipendente per le persone con disabilità.
All’utente
è
data
la
possibilità
di
consultare
contemporaneamente due o più tra gli archivi sopra indicati. Alcuni di
tali archivi, inoltre, sono distribuiti anche nell’ambito del sistema
Milano, Giuffré, 1995, pp. XI+398; R. BORRUSO, Informatica giuridica, voce in
Enc. dir., vol. I (aggiornam.), Milano, Giuffré, 1997, pp. 640-677; A. TARANTINO,
Elementi di informatica giuridica, Milano, Giuffré, 1998, pp. XIV+212; G. TADDEI
ELMI, Corso di informatica giuridica, Napoli, Edizioni Giuridiche Simone, 2000,
pp. 207. Da ultimo, si veda il volume, pubblicato dall’Istituto per la documentazione
giuridica a cura di R. NANNUCCI, Lineamenti di Informatica giuridica. Teoria,
metodi, applicazioni, Napoli, ESI, 2002, pp. 603 (per un’analisi dei problemi teorici
e metodologici della disciplina si vedano soprattutto E. FAMELI, Teoria, definizione
e sistematica dell’Informatica giuridica, pp. 3-56, G. TADDEI ELMI, Origine e
sviluppo dell’Informatica giuridica, pp. 57-82).
6
L’archivio STOP contiene 66.850 documenti di rilevanza giuridico-politica,
relativi al periodo compreso tra il 1975 e il 1993.
124
L'ARCHIVIO BIG
Italgiure della Corte di Cassazione e del sistema informativo della
Camera dei Deputati.
3. L’accesso all’archivio BIG nella rete Internet
L’archivio BIG è stato reso interrogabile in rete, secondo le
modalità dell’accesso gratuito, a partire dal 1998. L’acronimo che
tuttora contrassegna l’archivio (all’inizio inteso come propriamente
riferito alla “Bibliografia sulla Interruzione della Gravidanza”) deriva
la sua legittimazione dalla tipologia prevalente negli spogli effettuati
durante la prima fase dell’attività di selezione delle unità
documentarie (concentrate soprattutto intorno alla Legge 22 maggio
1978, n. 194 – Norme per la tutela sociale della maternità e
sull’interruzione volontaria della gravidanza – e alle sue conseguenze
applicative). Nel tempo, tuttavia, la raccolta dei dati s’è venuta
progressivamente e rapidamente estendendo a numerosi altri settori
d’interesse più o meno strettamente correlati, quali la Bioetica d’inizio
vita (o della vita nascente) e l’Ingegneria genetica. All’acronimo
citato, pertanto, può a questo punto riconoscersi una valenza più
ampia, senza che comunque si ponga l’esigenza della sua sostituzione.
Gli utenti interessati alla consultazione dei documenti
contenuti in BIG possono accedervi collegandosi col sito Web
dell’ITTIG (http://www.ittig.cnr.it) e digitando, all’interno di esso,
l’indirizzo più specifico (banche/big/big.htm); in alternativa, partendo
dalla Home Page del sito dell’Istituto, occorre selezionare la voce
“Banche dati”, sotto la quale l’archivio in questione si trova compreso.
Procedendo quindi da tale punto d’avvio, i fruitori del servizio – siano
essi operatori del diritto o privati cittadini – possono operare secondo
le tecniche e le modalità di ricerca previste anche per gli altri archivi
compresi nel sistema informativo dell’Istituto.
Nel delineare le caratteristiche di BIG s’è tenuto conto del
contesto complessivo in cui l’archivio era destinato a inserirsi: gli
interventi concepiti in ordine all’adeguamento della sua
configurazione sono stati quindi realizzati secondo tecniche e strategie
tali da risultare compatibili con le peculiarità del materiale
memorizzato, senza modificare – per esempio – quegli aspetti
strutturali dell’unità documentaria cui poi si connettono le molteplici
possibilità della ricerca automatica. Questa, pertanto, non
diversamente da quanto previsto per le altre banche dati costruite e
L'ARCHIVIO BIG
125
gestite dall’ITTIG, può essere effettuata sia nella forma “guidata”
(ricerca con Wais-Isis) che in quella “diretta” (ricerca per parole).
Nello stesso campo si possono immettere più termini – anche
troncati con il segno d’asterisco (*) –, le parentesi e gli operatori
booleani (AND, OR, NOT, WITH e ADJ), a prescindere dall’opzione sul
tipo di ricerca da condurre. L’utente dovrà scegliere con cura – ed
eventualmente porre in correlazione – i termini che, a suo giudizio,
possano risultare più significativi ai fini del reperimento
dell’informazione desiderata; i documenti forniti in risposta dal
sistema non possono però essere più di 500.
Ribadita l’esistenza di stretti collegamenti, funzionali e logici,
tra l’archivio di dottrina giuridica generale DOGI e l’archivio
specialistico BIG, va aggiunto che, per l’implementazione di
quest’ultimo, sono state utilizzate le procedure software disponibili
all’interno del programma SIAM – MDI7, dotato di un’interfaccia che
consente la gestione di più applicazioni contemporaneamente aperte in
una pluralità di finestre (c.d. “Multi Document Interface”).
Nella versione attualmente consultabile in rete, la base di dati
in materia di diritti del nascituro e aborto non comprende unità
documentarie preesistenti, estratte da DOGI o da altri archivi
elettronici d’interesse giuridico (realizzati o meno dall’Istituto): tutte
le schede inserite nell’archivio BIG sono state per esso appositamente
redatte in modo da garantire al nuovo database un contenuto
specialistico autonomo ed omogeneo, evitando un’inutile
sovrapposizione nell’utilizzo delle fonti elettroniche disponibili.
4. L’archivio elettronico BIG e i “nuovi diritti dell’era
tecnologica”: contenuto e dimensioni della base di dati
L’archivio BIG contiene diverse migliaia di documenti
bibliografici: la sua attuale consistenza è di oltre 10.500 schede, ma
7
In merito al programma SIAM (Sistema Integrato per l’Acquisizione e la
Manutenzione dell’informazione giuridica in linea) si veda E. FAMELI, SIAM. Un
sistema intelligente integrato per l’acquisizione, l’organizzazione e la gestione
dell’informazione giuridica in linea, relazione presentata al V Convegno
internazionale organizzato dall’Istituto per la Documentazione Giuridica del CNR
sul tema “Il Diritto nella società dell’informazione” (Firenze, 1998), Conference
Proceedings su CD-Rom, 1998.
126
L'ARCHIVIO BIG
nel frattempo s’è già provveduto a predisporne altre centinaia sicché,
in occasione del prossimo aggiornamento – che comporterà
l’immissione di molti contributi relativi al 2003, e quindi alle
pubblicazioni più recenti, della cui uscita si è appena avuta notizia –
sarà largamente superata la soglia delle 11.000 unità.
Considerate nel loro complesso, le schede documentarie
registrate nell’archivio attengono in gran parte agli anni Settanta e
Ottanta, quindi al periodo in cui si è svolto con maggiore intensità il
dibattito sul tema dell’aborto e del diritto alla vita. In tempi molto più
recenti si è registrato un nuovo incremento delle pubblicazioni
specialistiche sulla materia a seguito del moltiplicarsi delle discussioni
relative alla fecondazione artificiale, alla procreazione assistita e al
regime giuridico dell’embrione, nonché a causa del formarsi d’una
crescente giurisprudenza vertente su fattispecie di responsabilità civile
del sanitario per danni conseguenti a interruzione di gravidanza non
riuscita. Nel suo insieme, comunque, il periodo preso in esame ai fini
della raccolta della documentazione è molto ampio, in quanto
comincia dal 1970, così allineandosi con la data d’inizio degli spogli
di DOGI, senza escludere l’acquisizione di qualche contributo d’epoca
anteriore, segnatamente tra quelli rivelatisi meno caduchi all’interno
del lungo arco di tempo trascorso.
I dati contenuti nell’archivio attengono al dibattito sociogiuridico e politico-culturale sviluppatosi in Italia in materia di “diritto
alla vita”, considerato come “diritto fondamentale della persona
umana”, con particolare riguardo al contesto della c.d. “era
tecnologica”. Invero, nell’epoca odierna, spesso innovata e a volte
anche disorientata dal prepotente incunearsi degli strumenti tecnici più
avanzati e inquietanti, ci si trova dinanzi a inesplorate frontiere di
conoscenza che, proprio perché necessitano di sperimentazioni e
verifiche, esigono un atteggiamento di cautela e un assoluto rispetto
dei valori umani fondamentali.
Al fine di definire l’oggetto dell’archivio in discorso occorre,
da un lato, precisare l’ampiezza e i limiti della base documentaria,
dall’altro richiamare il significato e la portata di quel crescente
processo di globalizzazione sociale in cui la complessità dei rapporti
che s’instaurano non coinvolge solo il “diritto alla vita” e il “diritto
alla salute” (e, quindi, il “diritto alla qualità della vita”), ma anche altri
L'ARCHIVIO BIG
127
diritti della persona, come il “diritto all’ambiente”, il “diritto
all’informazione” e il corrispondente “diritto alla riservatezza”. In
questo senso, l’entrata in vigore della ricordata Legge n. 194 del 1978
ha rappresentato – e rappresenta – solo uno degli eventi principali
intorno a cui si sono venute rapidamente concentrando le attente
analisi e, insieme, le accese polemiche che nel tempo si sono riflesse
in una letteratura assai vasta ed eterogenea.
Nel configurare l’ambito dell’indagine documentaria – e,
quindi, i confini argomentali dell’archivio elettronico qui delineato –
si è tenuto conto degli aspetti che contraddistinguono l’attuale società,
la quale, come si è da più parti osservato, si caratterizza nel suo
complesso come “società di massa, dell’era post-industriale o
tecnologica”; in essa i rapporti civili, etico-sociali ed economici,
vanno rapidamente assumendo nuovi assetti e da questi sorgono
esigenze di tutela diverse, sulla cui base gradualmente si configurano
e s’impongono anche “nuovi diritti”. Il contesto entro cui ci si è mossi
non poteva non tenere conto dell’impatto delle nuove tecnologie sul
diritto, come pure dell’insorgere d’una sempre più diffusa
globalizzazione sociale dei diritti. L’emergere di nuovi rapporti tra
tecnologia e diritto ha prodotto nuovi doveri e nuove restrizioni, ma
anche nuovi diritti da riconoscere a tutte le persone umane, con
particolare attenzione ai cosiddetti “soggetti deboli” (quali il
nascituro, ma anche il disabile, l’anziano e il malato terminale).
Fin dalla fase dell’individuazione delle fonti di spoglio si è
ritenuto opportuno – ancorché molto più oneroso in sede di
predisposizione del corpus documentario da sottoporre ad analisi –
svolgere una ricerca diretta a valutare la tematica prescelta in ogni suo
aspetto e rapporto interdisciplinare. Una delle regole principali cui ci
si è attenuti è stata, pertanto, quella d’includere nella base di dati tutti i
contributi che avessero comunque a che fare con l’oggetto
dell’indagine, sia pure in modo non esclusivo o centrale.
Come già prima accennato a proposito della valenza
dell’acronimo prescelto, i documenti raccolti nell’archivio vanno oltre
le problematiche sviluppatesi intorno al tema dell’aborto, prima e
dopo l’introduzione nell’ordinamento giuridico italiano della Legge
194/78, riferendosi anche allo studio del diritto alla vita nei suoi
differenti profili (genetica, tecniche di riproduzione umana,
128
L'ARCHIVIO BIG
sterilizzazione, contraccezione, eutanasia, ecc.), spesso combinati tra
loro in situazioni tanto difficilmente prevedibili nel passato quanto
d’ardua definizione nel presente, soprattutto per il fatto d’essere
riconducibili a quel processo di “globalizzazione dei diritti” che si va
affermando in settori sempre più numerosi e diversi (come, ad
esempio, nelle questioni che coinvolgono la donna, ovvero in quelle
che mettono in discussione l’equilibrio generale dell’ambiente).
Per conferire una migliore visibilità e una più confacente
organizzazione sistematica al materiale documentario ricollegabile,
sotto il profilo giuridico, a questo importante fenomeno – per cui i
diritti della persona, singolarmente esaminati, tendono a essere
percepiti e considerati in maniera più frammentaria rispetto all’ipotesi
in cui, inserendoli in un più ampio e integrato scenario di
globalizzazione sociale, s’ottenga la possibilità d’estendere la ricerca
delle informazioni mediante appropriate strategie di reperimento dei
dati connessi sulla base di rinvii per affinità o convergenze tematiche
– si è ritenuto utile prevedere un coordinamento complessivo di tutti
quegli archivi gestiti dall’ITTIG che, ciascuno dall’angolo visuale
specifico al settore rappresentato, risultassero concorrere alla
documentazione della vasta problematica sopra indicata.8
Secondo questa ratio rientrano in un più generale e autonomo
sistema informativo in tema di “nuovi diritti dell’era tecnologica” le
banche di dati specialistiche che comunque attengono al settore dei
diritti fondamentali della persona, vale a dire quella relativa al diritto
alla vita, congiuntamente alle altre in materia di salute e qualità della
vita, nonché in tema d’ambiente. Perché tutti questi databases possano
essere armonizzati tra loro e resi utilmente complementari nella
consultazione s’è prevista una serie complessa d’interventi che
dovrebbero principalmente riguardare: a) la struttura delle unità
documentarie (numero, individuazione e collocazione dei campi,
8
Presso l’ITTIG, l’Unità Operativa che svolge il lavoro di coordinamento nel senso
indicato nel testo è quella denominata “DiTec” (Diritti e Tecnologie). Essa si occupa
di documentazione e ricerca, tendendo a promuovere lo sviluppo di “sistemi
informativi evoluti, orientati al cittadino, in tema di diritti fondamentali della
persona umana, con particolare riguardo ai nuovi diritti dell’era tecnologica” (diritto
alla vita, diritto alla vita indipendente per le persone disabili, diritto alla salute,
diritto all’ambiente e all’informazione ambientale, diritto all’informazione, diritto
alla riservatezza, diritti di partecipazione e comunicazione sociale).
L'ARCHIVIO BIG
129
modalità di classificazione e indicizzazione delle informazioni,
strumenti e tecniche per l’analisi documentaria); b) le modalità di
visualizzazione e presentazione grafica dei dati; c) la configurazione
d’una rete di collegamenti (links) tra informazioni concettualmente
connesse, anche se contenute all’interno di fonti diverse; d) le
caratteristiche del motore di ricerca in ordine alle funzioni
d’interrogazione, reperimento e visualizzazione delle informazioni.
5. L’esigenza di un’informazione ideologicamente neutrale:
problemi di deontologia professionale nella documentazione
Per l’acquisizione e selezione del materiale immesso
nell’archivio elettronico in materia di diritto alla vita e aborto si è
cercato d’attenersi a criteri scientifici assolutamente oggettivi, avendo
cura che le fonti di spoglio individuate per l’analisi riproducessero in
forma adeguata e condivisibile una situazione di sostanziale
bilanciamento ideologico delle contrastanti opinioni espresse sulla
materia. Sotto questo profilo – sovente trascurato – è stata giustamente
rilevata l’importanza di tali raccolte documentarie per quanto
concerne la responsabilità morale e scientifica dei relativi curatori, e
ciò anche in considerazione del fatto che la loro neutralità e
correttezza solo di rado vengono messe in dubbio o sono comunque
sottoposte a controlli, mentre sicuramente condizionano in maniera
decisiva il valore d’ogni successiva utilizzazione.
Certo è che, in una società in cui il flusso delle notizie
disponibili sul mercato è in enorme aumento, diventa sempre più
complessa e delicata la funzione dei “mediatori dell’informazione”,
cioè di coloro che la selezionano, la elaborano e la diffondono. Ne
consegue che quanti sono chiamati al difficile compito di ricercare e
controllare le conoscenze specialistiche esistenti su una data materia
dovranno conformare il loro comportamento alle norme d’una precisa
deontologia dell’informazione, che esige oggettività e imparzialità,
intese anche come “equidistanza ideologica” nell’acquisizione e
selezione, come pure nella gestione e diffusione dei dati.
Questo insieme di problemi non risulta sempre di facile
soluzione; com’è noto, la mancanza d’un quadro assiologico
estesamente riconosciuto e accettato, tale da soccorrere
nell’individuazione di valori indiscussi, rappresenta anche qui una
questione cruciale, che affligge e complica le varie attività connesse
130
L'ARCHIVIO BIG
con la documentazione. Non potendo disporre di criteri sicuri su cui
fondare la selezione, divengono inevitabilmente ardui e incerti sia i
limiti della massa documentaria da acquisire che le modalità d’una
loro possibile sistematizzazione e gerarchizzazione. Questa assenza di
parametri di riferimento, da un lato, mette a rischio l’efficacia esterna
delle procedure bibliografiche e, dall’altro, può in vario modo
compromettere la qualità e il potere esplicativo dei suoi stessi
paradigmi interni. L’informazione, infatti, agendo sotto forma di
rapporti in una molteplice gamma di centri interpretativi, non può
comunque essere valutata e – per così dire – “misurata” col supporto
di parametri uniformemente accolti.
In generale, per ciò che attiene alla costruzione degli archivi
elettronici di tipo bibliografico, e alle successive fasi di gestione e
aggiornamento dei dati in essi contenuti, sussiste un evidente
problema etico dell’informazione, che impone il rispetto di
fondamentali criteri d’equidistanza ideologica e neutralità della
documentazione. Rispetto ad altri archivi, nella realizzazione di BIG è
chiaro che tale esigenza s’è presentata in misura ancora maggiore a
causa del particolare rilievo, della vasta incidenza sociale e della forte
tensione ideologica proprî della materia trattata. Pertanto, nel
procedere all’implementazione di tale archivio, s’è cercato d’evitare
ogni parzialità, limitandosi rigorosamente a registrare nella sua
effettiva consistenza la situazione documentaria desumibile,
sull’argomento, dalle fonti oggetto di spoglio.
6. La strutturazione del materiale registrato nell’archivio:
metodologie d’analisi e descrizione dei documenti primari
Le informazioni memorizzate nell’archivio elettronico BIG,
avendo riguardo alla scheda bibliografica in cui sono inserite,
risultano organizzate in una pluralità di campi. Di seguito se ne
descrivono le caratteristiche e il contenuto.
1) L’Identificativo del documento è costituito da un numero,
preceduto dalla sigla dell’Istituto (ITTIG) e da quella dell’archivio
(BIG).
2) Il Cognome e nome dell’autore (e/o del curatore) può
riferirsi a un libro (opera autonoma in genere), a uno dei contributi in
esso contenuti, ovvero a un contributo dottrinale indipendente. Si
L'ARCHIVIO BIG
131
tratta di un campo ripetibile, che viene esteso in caso di pluralità di
autori e/o curatori. Nel caso in cui questi non siano persone fisiche,
bensì enti, associazioni, movimenti e simili, l’indicazione relativa
viene espressa in forma completa, senza ricorrere ad abbreviazioni.
3) Il Titolo del libro o d’uno dei contributi in esso contenuti o
del contributo dottrinale indipendente (relazione a Convegno,
commento a legislazione, nota a sentenza o recensione), qualora non sia
in lingua italiana, di regola viene indicato anche nella lingua originaria.
4) Il Sottotitolo costituisce un dato autonomo rispetto al titolo;
altre informazioni, considerate equipollenti, vengono assimilate al
sottotitolo e quindi trattate in maniera del tutto analoga ai dati
registrati in questo campo.
5) I Riferimenti bibliografici comprendono, nell’ipotesi di opera
libraria, l’indicazione della casa editrice e della località in cui essa ha
sede, dell’anno di pubblicazione e del numero complessivo delle
pagine. Qualora si tratti, invece, di contributi selezionati in base
all’analisi dei periodici in spoglio, vengono indicati il titolo della rivista
(in forma estesa), il numero del fascicolo spogliato, la parte, la sezione
(secondo le modalità di strutturazione e suddivisione della rivista),
l’anno di pubblicazione e il numero della pagina (iniziale e finale).
6) La Classificazione è assegnata alle singole unità
documentarie mediante l’attribuzione dei codici corrispondenti alla
specifica tematica trattata (i codici vengono volta a volta selezionati
dal documentalista all’interno dello Schema di classificazione
appositamente predisposto per la materia).
7) I Descrittori (monotermini o pluritermini), estratti in
numero limitato da un’apposita lista continuamente aggiornabile e
integrabile, vengono utilizzati per l’indicizzazione del contenuto del
documento.
8) Il Riassunto del contenuto del documento può essere
costituito dall’indice, se si tratta d’un libro, dall’abstract o dal
sommario (o altra forma di sintesi), in caso di articoli di periodici.
Un’importante caratteristica dell’archivio BIG consiste nel fatto che le
unità documentarie in esso registrate sono per la maggior parte
corredate da abstracts, cioè da riassunti indicativi dei contenuti
principali del documento primario.
Nella redazione di tali testi, risultanti dall’attività d’analisi dei
singoli contributi, per assicurarne la maggiore comprensibilità
possibile ci si è astenuti dal formulare – sia pure indirettamente –
132
L'ARCHIVIO BIG
valutazioni personali o giudizi di merito. Si è adottato, invece, uno
stile discorsivo, evitando inutili tecnicismi, in modo da conferire ai
singoli documenti chiarezza e significatività, garantendo nel contempo
un’assoluta omogeneità stilistico-lessicale.9
All’abstract, comunque, s’è fatto ricorso solo nei casi in cui
l’autore del contributo non avesse predisposto alcun supporto utile a
un’agevole e rapida presa di conoscenza degli argomenti in esso
trattati (in pratica, né un sommario, né un riassunto, né un qualunque
altro strumento informativo di sintesi).
9) Le Fonti giuridiche (normative, giurisprudenziali o anche
storiche) vengono selezionate tra quelle citate nel testo originale. Tra i
vari campi in cui l’unità documentaria si presenta strutturata,
costituisce sicuramente un importante valore aggiunto quello
derivante dalla rilevazione delle principali “Fonti giuridiche” citate nei
documenti di primo grado, siano esse fonti normative (di diritto
interno, straniero, internazionale, comunitario e canonico),
giurisprudenziali o storiche. Si tratta, infatti, di dati particolarmente
utili per integrare le informazioni attinenti alle singole schede e,
quindi, per rendere ancora più semplice ed efficace la fase del
reperimento dei dati.
7. Le fonti di spoglio dell’archivio e la tipologia dei documenti
memorizzati
Nella sua attuale configurazione l’archivio BIG risulta
costituito da materiale estratto sia da riviste che da libri spogliati
analiticamente in modo da ricavare una scheda per ciascuno dei
contributi registrati all’interno dell’opera esaminata.
Nell’ambito di quest’ultima categoria sono state prese in esame
le seguenti tipologie principali: monografie, volumi collettanei, atti di
Convegni (compresi quelli stranieri, che abbiano avuto una qualche
risonanza in Italia, e taluni non strettamente giuridici), relazioni
annuali presentate – secondo quanto disposto dall’art. 16 della Legge
n. 194 – dal Ministero della salute e dal Ministero della giustizia in
merito all’attuazione di tale legge e ai suoi effetti, studi statistici ed
9
Nella specie, peraltro, l’omogeneità stilistico-lessicale è assicurata dal fatto che
tutte le schede bibliografiche sono state compilate da un unico documentalista
(dall’autore del presente contributo), in quanto curatore dell’archivio elettronico
BIG.
L'ARCHIVIO BIG
133
epidemiologici sull’andamento del fenomeno abortivo nel territorio
nazionale elaborati dagli Assessorati alla sanità e ai servizi sociali
delle Regioni in collaborazione coi corrispondenti Osservatori
epidemiologici, rapporti dell’Istituto superiore di sanità (ISTISAN)
sull’interruzione volontaria della gravidanza in Italia, documenti del
Magistero della Chiesa cattolica, pubblicazioni del Comitato nazionale
per la bioetica (CNB) e di altri organi, associazioni ed enti competenti
per materia, enciclopedie generali, dizionari ed enciclopedie
giuridiche.
Le fonti di spoglio dell’archivio si sono venute gradualmente
estendendo alle riviste di dottrina giuridica, nonché a molte altre
pubblicazioni scientifiche non giuridiche di frequenza periodica, per
un totale di oltre 200 titoli. Le riviste che, per materia, sono risultate
estranee o comunque lontane dall’area d’interesse considerata, dopo
un periodo convenzionalmente determinato, in caso di spoglio con
esito costantemente negativo, sono state eliminate dall’elenco delle
fonti predisposto per l’archivio BIG. All’interno di tale elenco sono
state invece conservate altre riviste che, degli argomenti rientranti
nella tematica considerata, si sono comunque occupate, sia pure in
maniera saltuaria.
Quanto alla tipologia dei documenti memorizzati si segnala
che l’aver preso in considerazione, ai fini dello sviluppo dell’archivio,
non solo gli articoli, le relazioni a Convegni e le note ed osservazioni
a sentenza, ma anche le recensioni, ha consentito un’importante
rilettura e un proficuo approfondimento – anche se dalla diversa
prospettiva del recensore – di contributi già analizzati in altre schede.
8. Osservazioni conclusive
Può conclusivamente osservarsi che l’archivio elettronico BIG,
prefiggendosi l’obiettivo d’informare gli utenti su tutta la pubblicistica
italiana esistente sul tema del diritto alla vita – considerato nei suoi
molteplici profili e con riferimento alle diverse materie correlate –, si
connota per la sua forte multidisciplinarità e interdisciplinarità:
proprio per il fatto di coinvolgere problematiche numerose ed
eterogenee, esso si rivela d’interesse per una vasta schiera di studiosi e
operatori appartenenti a settori d’attività talora distanti tra loro, ma
sempre situati al centro di forti interessi e vibranti scontri ideologici.
134
L'ARCHIVIO BIG
Con l’impostazione sistematica adottata per l’organizzazione
del materiale documentario nell’archivio, si è inteso individuare tutti i
possibili risvolti d’interesse, comunque ricollegabili al tema primario:
ciò con principale riferimento ai profili attinenti ai vari rami del diritto
positivo (costituzionale, amministrativo, civile, penale, del lavoro,
internazionale, canonico ed ecclesiastico, straniero e comparato), ma
anche, al di là dell’universo giuridico, alla medicina, alla sociologia,
alla psicologia, alle scienze statistiche e demografiche e a tutte quelle
altre discipline scientifiche che in qualche modo si occupano
dell’argomento, estendendo ulteriormente l’esame all’antropologia,
alla filosofia generale, alla filosofia del diritto, alle scienze umane
rilevanti per la filosofia del diritto, nonché all’ontologia, alla
deontologia e alla teologia del diritto.
Con la base di dati BIG si è inteso, dunque, da una parte,
assicurare al documentalista la possibilità di meglio controllare
l’enorme mole di materiale pubblicato sulla materia e, dall’altra,
consentire al profano come all’esperto, al teorico come all’operatore
pratico, di districarsi nella complessa congerie delle fonti volta a volta
da consultare. In ogni caso, l’archivio si propone come uno strumento
flessibile, aperto alla collaborazione di quanti, formulando
osservazioni o suggerimenti, siano comunque interessati a fornire il
loro contributo all’evoluzione complessiva dell’impresa nella
direzione d’una sempre maggiore chiarezza e funzionalità rispetto alle
effettive esigenze dell’utenza.
135
Thes/BIG: un thesaurus di descrittori per il diritto alla vita
Mario Fameli
Nell’ambito del generale processo di sviluppo dell’informatica
giuridica italiana si è di recente proposto all’attenzione degli utenti
della rete Internet un nuovo archivio elettronico, denominato BIG: di
esso viene data, con un altro contributo pubblicato in questo stesso
libro, una sintetica descrizione, tendente a segnalarne l’obiettivo e le
caratteristiche principali. Va comunque anche qui ricordato che si
tratta d’un archivio contenente dati bibliografici specialistici, attinenti
al dibattito socio-giuridico e politico-culturale in tema d’aborto e
diritto alla vita del nascituro, e che tale base di dati si configura come
unica nel suo genere in Italia.
1. Lo Schema di classificazione generale della materia
Allo scopo d’organizzare il vasto materiale documentario
registrato nell’archivio, rendendo, nel contempo, più agevole e diretto
l’accesso alle singole unità bibliografiche, s’è proceduto a elaborare
uno Schema di classificazione generale della materia, atto a
inquadrarla e raccordarla opportunamente in un quadro organico e
sistematico complessivo. Nell’Appendice al presente articolo è
riportata integralmente la versione multilingue dello Schema
(corredata della traduzione in francese, inglese e spagnolo delle
singole voci), incentrato su nove temi (classi) fondamentali, 46
sottoclassi di secondo livello e 25 di terzo, in conformità
all’articolazione qui di seguito brevemente richiamata.
I diritti fondamentali della persona umana (Classe 1.) sono stati
strutturati in cinque sottoclassi, attinenti al diritto alla vita, alla salute,
all’ambiente, ma anche ai più recenti “diritti delle donne” in materia di
procreazione. Il diritto alla procreazione cosciente e responsabile
(Classe 2.) si specifica, invece, in quattro sottoclassi che riguardano la
famiglia, la gravidanza, la maternità e il nascituro. Per la materia dei
consultori (Classe 3.) è stato sufficiente prevedere solo due sottoclassi
(la prima relativa alla Legge quadro nazionale e alle Leggi regionali,
la seconda concernente tipologia, struttura, funzioni e finanziamento
dei consultori stessi). Nella Classe 4., dedicata alla procreazione,
intesa sia nella sua accezione naturale che in quella artificiale, trovano
altresì collocazione la contraccezione e la sterilizzazione (sia
136
THES/BIG
terapeutica o curativa che contraccettiva e antiprocreativa). La Classe
5. (“Aborto e Legge sull’interruzione volontaria della gravidanza”),
oltre agli aspetti storici e idologici, include alcuni temi centrali, come
la prevenzione dell’aborto, la considerazione delle sue principali
tipologie, l’interruzione volontaria della gravidanza entro e dopo i
primi 90 giorni, l’interruzione volontaria della gravidanza nella donna
minore d’età e nella donna inferma di mente e l’obiezione di
coscienza. La Classe 6. attiene all’aborto illegale e ai reati connessi
con la Legge n.194/1978, mentre le ultime tre Classi (la settima,
l’ottava e la nona) hanno per oggetto i rapporti con discipline
giuridiche specialistiche, con altre discipline scientifiche (quali la
medicina, la psicologia, la biologia e la genetica) e, infine, con le
scienze filosofiche, morali, politiche e sociali (in particolare, filosofia,
morale, teologia, etica, bioetica, politica e sociologia).
2. L’individuazione dei descrittori e l’elaborazione delle Liste
In ordine all’individuazione dei descrittori (monotermini e
pluritermini) s’è meticolosamente proceduto alla consultazione delle
migliaia di schede bibliografiche che compongono l’archivio
elettronico BIG. All’interno d’ogni scheda s’è concentrata l’attenzione
sui campi da cui è più agevole estrarre termini semanticamente
rilevanti per la descrizione e il reperimento dei documenti, cioè il
titolo, l’eventuale sottotitolo e l’abstract; quanto a quest’ultimo
campo, ovviamente, s’è riconosciuta maggiore affidabilità al testo di
sintesi predisposto dallo stesso autore (o comunque compilato a cura
della redazione della rivista in cui il contributo è stato pubblicato).
Attualmente, a seguito dell’attività di selezione svolta sul corpus
lessicale inizialmente costituito, per lo sviluppo del Thesaurus sono
stati utilizzati oltre 1.700 descrittori.
L’attribuzione d’uno o più codici di classificazione ai singoli
descrittori ha consentito di realizzare la Lista per classi e, sulla base di
questa, la Lista strutturata dei descrittori stessi, costruita partendo
dallo configurazione d’una rete di relazioni concettuali (attualmente
predisposta solo per la Classe 2. dello Schema) all’interno dell’area
semantica d’appartenenza del descrittore volta a volta considerato. Per
l’analisi dei contenuti di tali Liste, come pure per una riflessione sulle
funzionalità relative al loro impiego, in questa sede si deve fare rinvio
al CD-Rom allegato al presente volume.
137
Diritto alla vita
Schema di classificazione multilingue
1.
Diritti fondamentali della persona umana
fr
in
sp
1.1.
Droits fondamentaux de la personne humaine
Fundamental human rights
Derechos fundamentales de la persona humana
Diritti fondamentali e principî costituzionali
fr
in
sp
1.2.
Droits fondamentaux et principes constitutionnels
Fundamental rights and constitutional principles
Derechos fundamentales y principios constitucionales
Diritto alla vita
fr
in
sp
1.3.
Droit à la vie
Right to life
Derecho a la vida
Diritto alla salute
fr
in
sp
1.4.
Droit à la santé
Right to health
Derecho a la salud
Diritto all’ambiente
fr
in
sp
1.5.
Droit à l'environnement
Right to the environment
Derecho al medio ambiente
Altri diritti connessi
fr
in
sp
1.5.1.
Autres droits connexes
Other related rights
Otros derechos conexos
Diritto al rispetto dell'integrità della persona umana
fr
in
sp
1.5.2.
Droit au respect et à l'intégrité de la personne humaine
Right to respect for human dignity
Derecho al respecto y a la integridad de la persona humana
Diritti delle donne
fr
in
sp
2.
Droits des femmes
Women's rights
Derechos de las mujeres
Diritto alla procreazione cosciente e responsabile
fr
in
Droit à la procréation consciente et responsable
Right to conscious and responsible procreation
138
DIRITTO ALLA VITA: SCHEMA DI CLASSIFICAZIONE
sp
2.1.
Derecho a la procreación conciente y responsable
Famiglia, fertilità e gravidanza
fr
in
sp
2.2.
Famille, fertilité et grossesse
Family, fertility and pregnancy
Famiglia, fertilidad y preñez
Interessi individuali collegati alla procreazione
fr
in
sp
2.3.
Intérêts individuels liés à la procréation
Individual interests linked to procreation
Intereses individuales conexos a la procreación
Madre, maternità e suo valore sociale
fr
in
sp
2.4.
Mère, maternité et sa valeur sociale
Maternity and its social value
Madre, maternidad y su valor social
Embrione, feto, nascituro. Vita umana dal suo inizio al termine naturale
fr
in
sp
3.
Embryon, foetus, enfant qui va naître. Vie humaine dès son commencement
jusqu’à sa fin naturelle
Protection of human life from its beginning until its final phase
Embrión, feto, persona que va a nacer. Vida humana desde su comienzo hasta
su término natural
Consultori
fr
in
sp
3.1.
Centres de consultation
Advice Bureaus
Consultorios
Disciplina legislativa nazionale e leggi regionali d’attuazione
fr
in
sp
3.2.
Discipline législative nationale et lois régionales d'actuation
National legislative measures and regional laws of implementation
Disciplina legislativa nacional y leyes regionales de ejecución
Tipologia, struttura, funzioni e finanziamento
fr
in
sp
4.
Typologie, structure, fonctions et financement
Types, structure, functions and financing
Tipología, estructura, funciones y financiación
Procreazione
fr
in
sp
4.1.
Procréation
Procreation
Procreación
Sessualità e procreatività
fr
in
sp
Sexualité et procréativité
Sexuality and procreativity
Sexualidad y procreatividad
DIRITTO ALLA VITA: SCHEMA DI CLASSIFICAZIONE MULTILINGUE
4.1.1.
Concepimento e soggetto concepito
fr
in
sp
4.1.2.
Conception et sujet conçu
Conception and the conceived person
Concepción y sujeto concebido
Parto, nascita, padre e paternità, figlio, filiazione
fr
in
sp
4.1.3.
Accouchement, naissance, pére et paternité, enfant, filiation
Delivery and birth (father and paternity, child and filiation)
Parto, nacimiento, padre y paternidad, hijo, filiación
Controllo delle nascite, pianificazione familiare
fr
in
sp
Contrôle des naissances et planification des naissances
Birth control, family planning
Control de nacimientos y planificación familiar
fr
in
sp
Stérilité. Procréation médicalement assistée
Sterility. Medically assisted procreation
Esterilidad, Procreación médicamente asistida
4.2.
Sterilità. Procreazione medicalmente assistita
4.2.1.
Tecnologie della fecondazione
fr
in
sp
4.2.2.
Technologies de la fécondation
Insemination technology
Tecnologías de la fecundación
Interventi e sperimentazioni su embrioni e feti
fr
in
sp
4.2.3.
Interventions et expérimentations sur les embryons et les foetus
Operations and experimentation on embryos and foetuses
Intervenciones y experimentaciones sobre embriones y fetos
Clonazione
fr
in
sp
4.3.
Clonation
Cloning
Clonación
Contraccezione
fr
in
sp
4.4.
Contraception
Contraception
Contracepción
Sterilizzazione
fr
in
sp
4.4.1.
Stérilisation
Sterilisation
Esterilización
Sterilizzazione terapeutica o curativa
fr
in
sp
Stérilisation thérapeutique ou curative
Therapeutic or curative sterilisation
Esterilización terapéutica o curativa
139
140
DIRITTO ALLA VITA: SCHEMA DI CLASSIFICAZIONE
4.4.2.
Sterilizzazione contraccettiva e antiprocreativa
fr
in
sp
5.
Aborto. Legge sull’interruzione volontaria della gravidanza
fr
in
sp
5.1.
Avortement. Loi sur l’interruption volontaire de la grossesse
Abortion. Law on the voluntary termination of pregnancy
Aborto. Ley sobre la interrupción voluntaria del preñez
Prevenzione dell’aborto. Attività preliminari: colloquio, accertamenti,
certificazione
fr
in
sp
5.2.
Prévention de l’avortement. Activités préliminaires, entretien, vérifications, certification
Prevention of abortion. Preliminaries activities: interview, investigations, consultations,
certification
Prevención del aborto. Actividades preliminares, coloquio, averiguaciones, certificación
Aborto spontaneo
fr
in
sp
5.3.
Avortement spontané
Spontaneous abortion
Aborto e spontáneo
Aborto volontario
fr
in
sp
Avortement volontaire
Voluntary abortion
Aborto voluntario
fr
Avortement thérapeutique, santé physique ou psychique, anomalies ou
malformations
Therapeutic abortion, physical and mental health, abnormalities and malformations
Aborto terapéutico, salud física o psíquica, anomalías o malformaciones
5.3.1.
Aborto terapeutico, salute fisica o psichica, anomalie o malformazioni
in
sp
5.3.2.
Aborto eugenetico, aborto selettivo e diagnosi prenatale
fr
in
sp
5.3.3.
Avortement eugénique, avortement sélectif et diagnostic prénatal
Eugenic abortion, selective abortion and pre-natal diagnosis
Aborto eugenético, aborto selectivo y diagnóstico prenatal
Richiesta d’intervento e interruzione volontaria della gravidanza entro i
primi 90 giorni
fr
in
sp
5.3.4.
Stérilisation contraceptive et contre la procréation
Contraceptive and anti-procreative sterilisation
Esterilización contraceptiva y antiprocreativa
Requête d’intervention et interruption volo’ntaire de la grossesse dans les
premiers 90 jours
Request for termination and the voluntary termination of pregnancy within
the first 90 days
Solicitud de intervención e interrupción voluntaria del preñez dentro de los
primeros 90 días
Interruzione volontaria della gravidanza dopo i primi 90 giorni
DIRITTO ALLA VITA: SCHEMA DI CLASSIFICAZIONE MULTILINGUE
fr
in
sp
Interruption volontaire de la grossesse aprés les premiers 90 jours
Voluntary termination of pregnancy after the first 90 days
Interrupción voluntaria del preñez después de los primeros 90 días
fr
in
sp
Âge, interruption volontaire de la grossesse dans la femme mineure
Voluntary termination of pregnancy in an underage woman
Edad, interrupción voluntaria del preñez en la mujer menor de edad
5.3.5.
141
Età, interruzione volontaria della gravidanza nella donna minore d’età
5.3.6.
Interruzione volontaria della gravidanza e stati di “incapacità” per cause
patologiche
fr
in
sp
5.3.7.
Interruption de la grossesse et états d’incapacité dûs à causes pathologiques
Voluntary termination of pregnancy and incapacity on pathological grounds
Interrupción del preñez y estados de incapacidad por causas patológicas
Imminente pericolo per la vita della donna. Possibilità di vita
autonoma del feto
fr
in
sp
5.3.8.
Imminent danger pour la vie de la femme. Possibilité de vie autonome du
foetus
Impending danger to the life of the woman. Possibility of an autonomous life for the foetus
Inminente peligro por la vida de la mujer. Posibilidad de vida autónoma del feto
Obiezione di coscienza
fr
in
sp
5.4.
Objection de conscience
Conscientious objection
Objeción de conciencia
Storia e ideologie
fr
in
sp
5.4.1.
Histoire et idéologies
History and ideologies
Historia e ideologías
Ideologie dell’aborto: abortismo, abortista
fr
in
sp
5.4.2.
Idéologies de l’avortement: favorables à l’avortement, sujet favorable à
l’avortement
Abortionism
Ideologías del aborto: abortismo, abortista
Antiabortismo, antiabortista
fr
in
sp
5.5.
Idèologies contraires à l’avortement, sujet contraire à l’avortement
Anti-abortionism
Ideologías del aborto: anti-abortismo
Doveri giuridici e deontologici connessi alla Legge n. 194/1978
fr
in
sp
Devoirs juridiques et déontologiques connexes à la loi n. 194/1978
Legal and ethical duties related to Law No. 194/1978
Deberes jurídicos y deontológicos conexos a la ley n. 194/1978
142
DIRITTO ALLA VITA: SCHEMA DI CLASSIFICAZIONE
5.6.
Relazioni ministeriali, applicazioni e prospettive di riforma della
Legge n. 194/1978
fr
in
sp
6.
Relations ministérielles, applications et perspectives de réforme de la loi n. 194/1978
Ministerial reports, applications and prospects for reform of Law No. 194/1978
Relaciones ministeriales, aplicaciones y perspectivas de reforma de la ley n. 194/1978.
Aborto illegale. Reati connessi con la Legge n. 194/1978
fr
in
sp
6.1.
Avortement illégal. Crimes connexes à la loi n. 194/1978
Illegal abortion. Offences related to Law No. 194/1978
Aborto ilegal. Delitos conexos a la ley n. 194/1978
Aborto colposo, parto prematuro, circostanza aggravante specifica
fr
in
sp
6.1.1.
Avortement par imprudence, accouchement prématuré, circonstances aggravantes
spécifiques
Culpable abortion and premature birth
Aborto culposo, parto prematuro, circunstancia agraviante específica
Responsabilità civile del medico
fr
in
sp
6.1.2.
Responsabilité civile du médecin
Civil liability of the doctor
Responsabilidad civil del médico
Risarcibilità del danno
fr
in
sp
6.2.
Indemnisation du dommage
Compensation for damages
Resarcibilidad del daño
Interruzione della gravidanza in donna non consenziente
fr
in
sp
6.2.1.
Interruption de la grossesse dans une femme non-consentante
Termination of pregnancy in an unconscious woman
Interrupción del preñez en mujer no consentidora
Aborto e acceleramento del parto preterintenzionali
fr
in
sp
Avortement et accélération de l'accouchement praeter-intentionelles
Abortion and involuntary acceleration of the birth
Aborto y aceleración del parto preterintencionales
fr
in
sp
Mort de la femme ou lésions personnelles praeter-intentionelles à cause d'avortement
Death of the woman or involuntary personal injuries following an abortion
Muerte de la mujer o lesiones personales preterintencionales por causa de aborto
6.2.2.
Morte della donna o lesioni personali preterintenzionali a seguito di aborto
6.3.
Interruzione della gravidanza senza l’osservanza delle norme
previste per la sua liceità
fr
in
sp
Interruption de la grossesse sans l'observance des règles prévues pour sa licéité
Voluntary termination of a pregnancy without complying with provisions
provided for its legality (clandestine abortion)
Interrupción del preñez sin la observancia de las normas previstas por su liceidad
DIRITTO ALLA VITA: SCHEMA DI CLASSIFICAZIONE MULTILINGUE
6.3.1.
Morte della donna consenziente o lesioni preterintenzionali a seguito di aborto
fr
in
sp
6.4.
Mort de la femme consentante ou lésions praeter-intentionnelles à cause d'avortement
Death of the woman or involuntary injuries following an abortion
Muerte de la mujer consentidora o lesiones preterintencionales por causa de aborto
Diffusione di notizie
fr
in
sp
6.5.
Diffusion de nouvelles
Dissemination of the news
Difusión de noticias
Rifiuto od omissione di atti d’ufficio
fr
in
sp
6.6.
Déni ou omission d’actes d’office
Refusal or failure to perform official duties
Recusación u omisión de actas de oficina
Omissione dell’informativa di reato
fr
in
sp
6.7.
Omission de l’information de délit
Failure to report an offence
Omisión de la informativa de delito
Violenza extra- o intra-coniugale
fr
in
sp
6.8.
Violence extra ou intra-conjugale
Extra- or intra-spouse violence
Violencia extra o intra conyugal
Reati abrogati dalla Legge n. 194/1978 (Cod. Pen., Tit. X del Libro II)
fr
in
sp
7.
Délits abrogés par la loi n. 194/1978 (Cod. Pén., tit. X du livre II)
Offences repealed by Law No. 194/1978 (Crim. Code, Title X of Book II)
Delitos abrogados por la le ley n. 194/1978 (Cód. Pen, tít. X del libro II)
Diritto, diritto naturale e diritto positivo. Rapporti con
discipline giuridiche specialistiche
fr
in
sp
7.1.
Droit, droit naturel et droit positif. Rapports avec les disciplines juridiques spécialisées
Law, natural law and positive law. Relationships with specialised legal disciplines
Derecho. Derecho natural y derecho positivo. Raportes con disciplinas jurídicas
especialísticas
Diritto costituzionale, Diritto dell’ambiente
fr
in
sp
7.2.
Droit constitutionel. Droit de l'environnement
Constitutional Law, Environmental Law
Derecho constitucional. Derecho del medio ambiente
Diritto civile, Diritto del lavoro, Diritto amministrativo
fr
in
sp
7.3.
143
Droit civil, Droit du travail, Droit administratif
Civil Law, Labour Law, Administrative Law
Derecho civil, Derecho del trabajo, Derecho administrativo
Diritto penale (Criminologia, Vittimologia), Medicina legale
144
DIRITTO ALLA VITA: SCHEMA DI CLASSIFICAZIONE
fr
in
sp
7.4.
Droit pénal (Criminologie, Victimologie), Médecine légale
Criminal Law (Criminology, Victimology), Forensic medicine
Derecho penal (Crimenología, Victimología), Medicina legal
Diritto canonico, Diritto ecclesiastico
fr
in
sp
7.5.
Droit canonique, Droit ecclésiastique
Canon Law, Ecclesiatical Law
Derecho canónigo, Derecho eclesiástico
Diritto dell'Unione Europea; Diritto straniero, internazionale, comparato
fr
in
sp
7.6.
Droit de l'Union Européenne, Droit étranger, international, comparé
European Union Law; International, Foreign, Comparative Law
Derecho de la Unión Europea; Derecho extranjero, internacional, comparado
Diritto romano
fr
in
sp
7.7.
Droit romain
Roman Law
Derecho romano
Filosofia del diritto
fr
in
sp
8.
Philisophie du droit
Philosophy of Law
Filosofía del derecho
Rapporti con altre discipline scientifiche
fr
in
sp
8.1.
Rapports avec des autres disciplines scientifiques
Relationships with other scientific disciplines
Raportes con otras disciplinas científicas
Medicina (generale e specialistica). Operatori sanitari, farmaci e ospedali
fr
in
sp
8.2.
Médicine (générale et spécialisée). Opérateurs sanitaires, médicaments et
hôpitaux
Medicine (general and specialised). Health workers, pharmacies, and hospitals
Medicina (general y especialística). Operadores sanitarios, remedios, hospitales
Psicologia, Psichiatria
fr
in
sp
8.3.
Psychologie, Psychiatrie
Psychology, Psychiatry
Psicología, Psiquiatría
Biologia, Embriologia
fr
in
sp
8.4.
Biologie, Embryologie
Biology, Embryology
Biología, Embriología
Genetica, Ingegneria genetica
fr
in
sp
Génétique, Ingéniérie génétique
Genetics, Genetic Engineering
Genética, Ingeniería genética
DIRITTO ALLA VITA: SCHEMA DI CLASSIFICAZIONE MULTILINGUE
8.5.
145
Antropologia
fr
in
sp
9.
Anthropologie
Anthropology
Antropología
Rapporti con le scienze filosofiche, morali, politiche e sociali
fr
in
sp
9.1.
Rapports avec les sciences philosophiques, morales, politiques et sociales
Relationships with philosophical, moral, political and social sciences
Raportes con ciencias filosóficas, morales, políticas y sociales
Filosofia, Morale, Teologia, Teologia morale
fr
in
sp
9.2.
Philosophie, Morale, Théologie, Théologie morale
Philosophy, Moral philosophy, Moral theology
Filosofía, Moral, Teología, Teología moral
Etica, Bioetica, Magistero della Chiesa cattolica e di altre confessioni
religiose
fr
in
sp
9.3.
Ethique, Bioéthique, Magistère de l'Eglise catholique et d'autres confessions religieuses
Ethics, Bioethics, Teachings of the Catholic Church and other religious faiths
Ética, Bioética, Magistero de la Iglesia católica y de otras confesiones religiosas
Deontologia
fr
in
sp
9.4.
Déontologiea
Deontology
Deontologí
Politica, Sociologia
fr
in
sp
9.5.
Politique, Sociologie
Politics, Sociology
Política, Sociología
Demografia, Statistica
fr
in
sp
Démographie, Statistique
Demography, Statistics
Demografía, Estadística
NOTE TECNICHE
149
La consultazione dei corpora costituzionali con DBT
Manuela Sassi
In questa breve presentazione vengono mostrate le possibilità
di consultazione dei testi costituzionali tramite le funzioni principali
del DBT. L'obiettivo è di documentare con alcuni esempi pratici
l'utilità di tale sistema nello studio del testo e, a maggior ragione,
quando si tratta di più testi raggruppati in corpus. In questo CD-Rom
sono stati riuniti più corpora in formato DBT secondo la lingua in cui
sono redatti: i 39 testi costituzionali italiani (vedi 1.1 della presente
pubblicazione) raggruppati sotto la sigla TCI e i 19 testi costituzionali
ibero-americani
(vedi
1.3) con la sigla CIA.
Nella figura 1 si
riporta il menu per la
consultazione di un testo
singolo, in alternativa a
quella di più testi o
corpus. La richiesta 3 è
disabilitata in quanto
serve
per
l'indicizzazione di nuovi
Figura 1: Menu di ingresso alla consultazione
archivi.
Nella figura 2
viene proposto il menu
delle operazioni possibili
da applicare al testo
singolo, fra cui quelle per
l'estrazione di vari indici
e la creazione delle
concordanze. Iniziando
con l'interrogazione, si
apre il menu di ricerca e
Figura 2: Menu di consultazione del testo singolo
le
funzioni
sono
disponibili sia in forma di pulsanti che di finestre a discesa (v. fig. 3).
Il primo pulsante a sinistra richiama l'indice del testo dove
sono elencate tutte le sue parti, dette unità testuali, che saranno poi
utilizzate come riferimento nella fase di contestualizzazione. Con
150
LA CONSULTAZIONE DEI CORPORA COSTITUZIONALI CON DBT
questa funzione si può cercare e richiamare velocemente un singolo
articolo e visualizzarne il contenuto.
Figura 3: Barra menu e risultato del pulsante
di lettura testo con le unità testuali
Figura 4: risultato della ricerca di "aboga*"
Figura 5: attivazione dei pulsanti famiglia
Il secondo pulsante con la lente
attiva la ricerca per parola. Al
suo interno possono essere usate
tutte le lettere minuscole,
l'asterisco [*], che maschera da
zero a più caratteri, il dollaro [$]
per mascherare un carattere e le
parentesi per indicare più opzioni
separate dalla barra [/]. Si
possono indicare anche più
parole, in tal caso il sistema
genera automaticamente una
richiesta di famiglia di parole
connesse con l'operatore "AND".
In alternativa la Famiglia può
essere definita manualmente con
il menu omonimo o tramite il
quinto pulsante, che si attiva al
momento in cui siano presenti
nel Quadro almeno 2 parole.
Nella figura 4 appare la
prima finestra-risultato della
richiesta di tutte le parole che
iniziano
per
aboga*,
mascherando quindi la parte
finale. Trattandosi di una risposta
multipla, si attiva il pulsante con
matita per una selezione
automatica di tutte le parole
presenti nella lista. In questo
modo si attivano gli altri pulsanti
per la selezione o per la
generazione
automatica
di
Famiglie di ricerca (fig. 5).
LA CONSULTAZIONE DEI CORPORA COSTITUZIONALI CON DBT
151
Nella figura 6 si può vedere il risultato della richiesta: cioè tutti i
contesti relativi alle forme selezionate. Il contenuto della finestra può
Figura 6: Contesti delle forme richieste
essere salvato in un file esterno, o in formato solo testo o in Word,
premendo il pulsante destro del mouse sulla finestra attiva. Tale operazione
è possibile con qualsiasi finestra si produca sullo schermo. Nel menu di
salvataggio vengono proposte le due modalità sia per un singolo contesto,
sia per l'intero contenuto della finestra, comprensivo della parte che non
viene visualizzata per mancanza di spazio. Qualora il risultato della
richiesta superi mediamente i 150 contesti, si attiverà il pulsante con la
freccia rossa che indica la continuazione in un'altra finestra, che potrà
essere salvata con le stesse modalità e che verrà accodata alla precedente
nello stesso file.
La figura 7 mostra un
esempio di richiesta composta da
più parole: in questo caso il
programma sviluppa automaticamente una famiglia di ricerca in
"AND". In caso di interroga-zione
Figura 7: richiesta di sintagmi
del corpus CIA, nella figura 8 si
mostra il risultato della ricerca effettuata sull'intero corpus. Si può notare
come nel Quadro (dove rimane traccia di tutte le selezioni operate
all'interno di una sessione) il riepilogo della presenza delle forme sia
diverso dal precedente esempio; infatti vi sono due colonne: nella prima il
numero corrisponde alla frequenza della forma nel testo corrente (leggibile
152
LA CONSULTAZIONE DEI CORPORA COSTITUZIONALI CON DBT
nella barra del programma) e nella seconda il numero fra parentesi indica
la quantità di testi in cui è presente. Per ottenere il riepilogo globale della
presenza della parola nei vari testi si usa il terzo pulsante in alto da sinistra,
che dà accesso anche a un grafico statistico delle frequenze.
Figura 8: Il Quadro e il risultato dei contesti nell'intero corpus
Le Co-occorrenze statistiche.
Sotto il menu Varie si trova la funzione di Co-occorrenze
Statistiche: il risultato della sua applicazione ai testi sarà una lista di parole
che sono fortemente connesse ad una o più parole date. Tale connessione
viene quantificata con indici, come risulta dalla figura 9.
Per illustrare meglio il suo funzionamento è stato selezionato il
termine ambiente e tutte le forme ad esso collegate, e su tale insieme è stata
poi applicata detta funzione usando i parametri come appaiono nella figura
9.
LA CONSULTAZIONE DEI CORPORA COSTITUZIONALI CON DBT
153
Come si può notare sono state estratte parole che hanno una
connessione molto forte con quelle indicate: infatti la formula statistica,
detta di mutual information, è basata sulla frequenza assoluta nel testo delle
parole estratte e sulla presenza di queste nell'immediato contesto dei
termini selezionati, secondo i parametri indicati nella finestra di dialogo.
Ciascun elemento della lista può essere selezionato e viene così
visualizzato il suo contesto. Il risultato completo di questo esempio si può
trovare nell'Appendice 4 a pag.46.
Figura 9: Co-occorrenze statistiche, parametri e risultati
La ricerca di strutture concettuali
Oltre alla consultazione dei testi con la funzione di consultazione
del corpus, è possibile utilizzare il menù Indici e statistiche (vedi figura 2,
voce 2) dell'interrogazione del testo singolo da applicare al testo con sigla
CIA che comprende tutti i testi del corpus. A sua volta viene proposto un
menu che riporta varie opzioni: Indici vari, Occorrenze statistiche,
Segmenti ripetuti, Ricerca nomi propri e Ricerca strutture concettuali.
Ciascuna di queste voci permette di generare un file esterno (TXT o RTF)
contenente i risultati dell'elaborazione. Per la voce Ricerca strutture
154
LA CONSULTAZIONE DEI CORPORA COSTITUZIONALI CON DBT
concettuali è stato predisposto un file denominato THSPA.RSI, che può
essere selezionato attraverso la finestra di dialogo che si apre
successivamente alla scelta. Tale file contiene alcuni temi di ricerca
connessi con il Diritto all'ambiente, tema di questo progetto di ricerca.
Le voci elencate sono state tratte da THESAMBIENTE, apportandovi
le opportune modifiche o integrazioni dovute al tipo di linguaggio e legate
alla effettiva presenza nei testi. Come mostrato precedentemente (figura 2),
questa funzione si trova all'interno del menu del Testo singolo e a questo
scopo è stato predisposto un archivio unico per i 19 testi costituzionali con
sigla CIA. Una volta selezionati il file della struttura e la sigla dell'archivio,
il programma, dopo una prima fase di ricerca, produce la schermata come
appare nella Figura 10, mentre il pulsante Stampa risultati genera un file
che si trova interamente riprodotto nell'Appendice 4 a pag. 48.
Figura 10: Risultati della ricerca di strutture concettuali
Il Thesaurus si presenta come un albero con i suoi rami nella parte
sinistra della finestra e le foglie rappresentate dai vari elementi nella parte
destra. Ciascun elemento, se recuperato a livello di testo, presenta il totale
delle occorrenze fra parentesi graffe {}, e rappresenta il link ai contesti
corrispondenti.
Molte sono le potenzialità su cui si è sorvolato in questa brevissima
presentazione, comunque l'esplorazione del CD allegato e, in particolar
modo degli archivi testuali con il DBT, potrà riempire le lacune
determinate dai limiti dello spazio cartaceo.
155
La consultazione dei thesauri di
diritto ambientale e diritto alla vita con Folio Views
Elisabetta Marinai
Viene qui descritta brevemente la struttura degli archivi
attinenti alla terminologia di diritto ambientale e di diritto alla vita.
Gli archivi sono organizzati in infobase, formato elettronico
gestito dal programma Folio Views (vers. 4.20) della NextPage. Ogni
infobase è costituito da un solo file (con estensione .nfo), che può
raccogliere dati testuali, strutturati e multimediali. Un infobase si
presenta come un documento ipertestuale arricchito da un motore di
ricerca con il quale possono essere reperiti i dati, sia testuali che
strutturati, contenuti nell’infobase stesso14.
Per il diritto ambientale sono stati creati due distinti infobase:
Agenzia2000 BIGA, che raccoglie la terminologia tratta dalla dottrina
giuridica e dalla normativa, Agenzia2000 Costituzioni, che raccoglie
la terminologia tratta dai testi delle costituzioni italiana, francese,
spagnola e paraguayana.
Per il diritto alla vita è stato invece creato un solo infobase,
Agenzia2000 BIG, che contiene la terminologia tratta dalla dottrina
giuridica.
Gli infobase Agenzia2000 BIGA e Agenzia2000 BIG hanno
una struttura del tutto analoga. Troviamo nell’ordine:
• Guida alla consultazione
• Schema di classificazione (tradotto nelle lingue francese,
inglese e spagnola)
• Lista dei descrittori in ordine alfabetico
• Lista dei descrittori per classi
14
Si rimanda alla “Guida alla consultazione” che si trova all’interno di ciascun
archivio per ulteriori informazioni sul concetto di infobase e sulle modalità
d’interrogazione degli archivi.
156
LA CONSULTAZIONE DI THESAURI CON FOLIOVIEW
•
•
Esempio di strutturazione della terminologia: per il diritto
ambientale la voce “Alimenti e bevande”, per il diritto alla vita
la voce “Diritto alla procreazione cosciente e responsabile”
Contributi tratti dal volume a stampa
L’infobase Agenzia2000 Costituzioni, invece, ha la seguente
struttura:
• Guida alla consultazione
• Schema di classificazione (tradotto nelle lingue francese,
inglese e spagnola)
• Lista dei descrittori in ordine alfabetico
• Lista dei descrittori per classi
• Strutturazione della terminologia; ogni descrittore ha la
traduzione in francese e spagnolo
• Testi integrali delle costituzioni: italiana, 1947; francese, 1958;
spagnola, 1978; paraguayana, 1992
• Contributi tratti dal volume a stampa
Il software Folio Views prevede due generiche maschere di
ricerca, una di tipo semplice ed una di tipo avanzato (ad esempio, per
la ricerca delle informazioni strutturate). Accanto a queste, in un
infobase, si possono creare maschere di ricerca personalizzate, per
agevolare l'utente nella ricerca. Per tutti e tre gli archivi sono state
studiate e realizzate due maschere di ricerca, una per il reperimento
delle voci dello schema di classificazione (anche per le traduzioni),
l’altra per la ricerca dei descrittori.
Per la creazione dei thesauri è stato utilizzato il software
ThesMaker, sviluppato presso l'Istituto di Teoria e Tecniche
dell'Informazione Giuridica del CNR sotto la direzione di Costantino
Ciampi e adattato al progetto Agenzia 2000 dalla scrivente.
L'adattamento è stato limitato alla realizzazione della migrazione
verso l'ambiente di Folio Views e alla codifica di alcune regole di
strutturazione che non erano state ancora previste. In un futuro
sviluppo del progetto non si esclude la necessità di altri interventi sul
software ThesMaker, come, ad esempio, per la gestione di altri tipi di
relazioni fra i termini del thesaurus.
157
Procedure d'installazione
Elisabetta Marinai, Manuela Sassi
Requisiti di sistema
Microprocessore
RAM
Disco fisso
Scheda video
Sistema operativo
Collegamento a Internet
Pentium – 133 MHz (minimo), consigliato Pentium 200
MHz o superiore
32 Mb minimo
spazio libero disponibile 60 Mb
SVGA 800*600 (minimo)
Microsoft Windows 98, NT, 2000, XP
necessario – per la fruizione delle funzionalità complete
degli archivi FolioViews
Requisiti software
Folio Views
DBT
Acrobat reader
il motore di ricerca della Folio viene fornito, in
modalità run time, col CD-Rom
il motore di ricerca nel testo singolo e nel corpus viene
fornito nel CD-Rom
non è fornito nel CD-Rom
Il procedimento per l'installazione dei motori di ricerca per la
consultazione degli archivi viene eseguito digitando nella finestra
Esegui del menu Start di Windows la riga di comando:
[x:]setup.exe, dove x sta per la lettera del drive contenente il CD-Rom.
Una volta ultimate le installazioni, nella lista Programmi del
menu Start appariranno le icone di DBT e FolioViews per procedere
alla consultazione degli archivi collegati.
Si può inoltre sfogliare la presente pubblicazione con Acrobat
cliccando sull'icona corrispondente [Ag2000.PDF] del CD-Rom.
INDICE
Introduzione
I. DIRITTI
FONDAMENTALI
1. Diritti fondamentali e testi costituzionali: le Costituzioni
italiane (1794-1849)
2. Diritti fondamentali nelle costituzioni latinoamericane
3. Il corpus elettronico delle costituzioni ibero-americane
4. Diritto all’ambiente e lessico costituzionale. Un esempio di
thesaurus multilingue
II. ARCHIVI
11
23
35
51
E THESAURI SPECIALISTICI
1. Sviluppo sostenibile e informazione ambientale. La dottrina
giuridica in materia di ambiente e l’archivio elettronico
BIGA
2. Thes/TDA: un thesaurus per la terminologia del diritto
ambientale
3. Diritto ambientale. Schema di classificazione multilingue
4. L’archivio BIG: l’evoluzione di un’esperienza documentaria
nel campo del diritto alla vita
5. Thes/BIG: un thesaurus di descrittori per il diritto alla vita
6. Diritto alla vita. Schema di classificazione multilingue
III. NOTE
3
65
87
91
121
135
137
TECNICHE
1. La consultazione dei corpora costituzionali con DBT
149
2. La consultazione dei thesauri di diritto ambientale e di diritto
alla vita con Folio Views
155
3. Procedure d’installazione
157
Indici lessicali del diritto:
1. La Costituzione della Repubblica italiana del 1947. Testo,
concordanze, indici, Firenze, 1971
2. La Costituzione del Regno di Corsica del 1794. Testo,
concordanze, indici, Firenze, 1994
3. Indice della lingua legislativa italiana. Inventario lessicale dei
cento maggiori testi di legge tra il 1723 e il 1973, voll. 3, Firenze,
1993-1997
4. La Costituzione della Repubblica romana del 1798. Testo e index
locorum, Firenze, 1998
5. I Progetti e la Costituzione della Repubblica romana del 1849.
Testi e Index locorum, Firenze, 1999.
6. Diritto alla vita e Diritto all’ambiente nel lessico costituzionale e
nella dottrina giuridica. Strumenti e metodi per l’analisi
linguistico-concettuale, Firenze, 2003.