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Giappone in inverno
Costo del tour all-inclusive: Euro 7.700
3 - 20 febbraio 2017
la straordinaria danza delle gru,
e poi Ms. Steller & Mr. Blakiston
In inverno, Hokkaido, l’isola più settentrionale dell’arcipelago
giapponese, è una lastra di ghiaccio spazzata da venti gelidi, con
temperature di diversi gradi sotto lo zero. Qual è la ragione che ha
spinto Ornitour a proporre un viaggio in quelle plaghe? A febbraio, il
mese più freddo dell’anno, per giunta! Non uno, ma tre motivi, uno
più intrigante dell’altro: la più grande concentrazione di Gru
nucabianca e Gru monache del mondo, la più grande concentrazione
di quell’immenso e favoloso rapace che è l’Aquila di mare di Steller,
lo spettacolo unico di grazia e colore rappresentato dalla danza sulla
neve della Gru della Manciuria. Il Giappone offre al birdwatcher anche
di più, naturalmente; l’arcipelago si estende dalle zone subartiche a
quelle subtropicali, con paesaggi aspri e incantevoli, e con quel che
ne consegue in termini di varietà di habitat naturali. Ognuna delle
isole principali ha le sue specie endemiche e le sue specialità
ornitologiche: il misterioso Gufo pescatore di Blakiston, il meraviglioso
Fagiano ramato, il grande numero di Alzavole del Bajkal, gli strani
uccelli marini che sciamano lungo le coste. Una mezzora di fronte
alle Gru della Manciuria che danzano, chiazze rossonere sulla terra
innevata, vale il viaggio, ma vedremo ben di più in questo Ornitour in
Giappone. Il nostro itinerario si snoda lungo le tre isole principali del
Giappone, Honshu, Kyushu, e Hokkaido, dove visiteremo le principali
aree ornitologiche. Il viaggio avrà inizio sull'isola più grande
dell'arcipelago, Honshu, dove si trova la capitale Tokyo. Visiteremo
dapprima Karuizawa, situata ai piedi del vulcano Asamayama e
circondata da valli montane ricche di foreste dove potremo vedere
tutti e tre gli endemismi "continentali" del Giappone (gli altri nove
sono presenti solo sugli arcipelaghi di Nansei Shoto e delle Bonin):
il favoloso Fagiano ramato, il Picchio del Giappone, molto simile al
nostro Picchio cenerino, e la Passera scopaiola del Giappone, oltre
a decine di altre specie rare e suggestive. Sulla strada per Kaga,
sulla costa occidentale di Honshu, ci fermeremo al celebre Jigokudani
Monkey Park, dove potremo ammirare allo spettacolo, comico e
commovente, dei Macachi del Giappone che si tuffano nelle piscine
di acqua calda termale di Nagano; i Macachi del Giappone sono
endemici della nazione e sono conosciuti anche come "scimmie delle
nevi" perché frequentano le montagne innevate del centro e sud del
Giappone. A Kaga visiteremo il celebre parco di Katano Kamo-ike,
dove faremo una scorpacciata (metaforica) di oche e anatre: Oca
granaiola della taiga, Oca granaiola della tundra, Oca lombardelle
maggiore e minore, Cigno minore, Anatra mandarina, Alzavola del
Bajkal, Smergo squamato (una rarità assoluta che, sempre più
regolarmente, sverna in Giappone dai suoi quartieri di nidificazione
della Cina). Voleremo poi sull'isola più meridionale dell'arcipelago,
Kyushu, dove cercheremo il Gabbiano di Saunders e dove
assisteremo allo spettacolo suggestivo di migliaia di Gru monache e
Gru nucabianca. Visiteremo anche il lago di Mi-ike, a caccia (sempre
metaforicamente) di altre anatre e la costa orientale di Kyushu,
cercando di localizzare, con il seawatching, una delle più piccole,
rare e belle alche del mondo, l'Urietta giapponese. Voleremo poi a
Hokkaido, dove concluderemo la vacanza con una magia dietro l'altra:
la danza nuziale delle Gru della Manciuria, uno stuolo di splendide
anatre (Moretta arlecchino e Edredone di Steller su tutte),
l'assembramento di centinaia di Aquile di mare di Steller, la caccia
notturna del misterioso Gufo pescatore di Blakiston. Durante il tour
potremo anche vedere le tre specie endemiche continentali del
Giappone (altre nove specie sono presenti solo sulle Isole Nansei, o
Ryukyu, e sulle Isole Bonin, o Ogasawara): Fagiano ramato, Picchio
del Giappone e Passera scopaiola del Giappone, oltre una trentina
di specie tipiche dell'Asia Orientale. Un Ornitour, quello in Giappone,
dove non compileremo una checklist di centinaia di specie, ma nel
quale le emozioni provate di fronte ad autentici capolavori della natura,
a coreografie di voci e danze, a cromatismi spettacolari, a uccelli di
sogno, saranno difficilmente eguagliabili in qualsiasi altro viaggio, in
qualsiasi altro paese del mondo
1° giorno) imbarco a Milano Malpensa sul volo pomeridiano per Tokyo.
2° giorno) arrivo all’aeroporto di Tokyo e trasferimento a Karuizawa, dove
pernotteremo tre notti.
3° e 4° giorno) Karuizawa è una delle aree ornitologiche più famose di Honshu,
la più vasta delle isole del Giappone. Situata ai piedi del vulcano Asamayama
e circondata da valli montane ricche di foreste, Karuizawa deve la sua celebrità
tra i birdwatcher soprattutto alla presenza di tutte le tre specie endemiche
continentali del Giappone: lo splendido Fagiano ramato, il Picchio del
Giappone e la Passera scopaiola del Giappone. Lo staff del nostro hotel è
costituito da entusiasti birdwatcher, che hanno disseminato l’area di
mangiatoie e sarà così facile osservare da vicino uccelli splendidi e rari,
come le molte specie di zigoli, frosoni e cince tipiche del Paleartico Orientale.
Potremo vedere, tra le altre specie: il Picchio nano del Giappone, la Ballerina
del Giappone, il Merlo acquaiolo bruno, il Bulbul guancebrune, la Gazza
azzurra, la Cincia del Giappone, la Cincia variabile, il Beccofrusone del
Giappone, lo Zigolo golagialla, lo Zigolo boschereccio, il Tordo oscuro, il
Ciuffolotto codalunga, il Codazzurro, il Ciuffolotto di Pallas, il Ciuffolotto
panciagrigia, la Cornacchia orientale (simile alla nostra Cornacchia nera, ma
elevata al rango di specie buona). Effettueremo escursioni ad un paio dI
laghi della valle; questi laghi ospitano un grande numero di anatre del
Paleartico, che svernano sulle loro fredde acque; delle diverse specie molte
sono consuete a noi europei, come il Fischione eurasiatico, l'Alzavola
eurasiatica, la Canapiglia, il Moriglione eurasiatico, la Moretta comune, lo
Smergo maggiore, la Pesciaiola. Ma i laghi di Honshu sono famosi per le
specie più rare; controlleremo quindi con attenzione i branchi di anatre, che
potrebbero nascondere qualche Germano beccomacchiato orientale,
qualche Anatra falcata, o meglio ancora qualche Alzavola del Bajkal. Tra le
altre specie acquatiche che vedremo a Karuizawa, ricordiamo il Tuffetto
comune, il Cormorano comune, l'Airone cenerino, la Folaga comune.
5° giorno) ci trasferimento oggi a Kaga fermandoci al famoso Jigokudani
Monkey Park, dove assisteremo allo spettacolo dei Macachi del Giappone,
una scimmia endemica dell'arcipelago giapponese, conosciuta anche come
Macaco facciarossa in virtù del colore acceso della faccia. I macachi vivono
soprattutto sulle montagne di Honshu, e per questo sono anche
soprannominate "scimmie delle nevi". Sono degli ottimi nuotatori e per
sopportare il freddo si immergono spesso nelle sorgenti di acqua calda
tipiche del territorio giapponese; assisteremo allo spettacolo delle scimmie
che, con la pelliccia brinata di ghiaccio, si tuffano e nuotano in queste piscine
naturali. Arriveremo a Kaga, dove pernotteremo due notti, in tempo per
un'iniziale esplorazione delle aree intorno al nostro lodge.
6° giorno) la riserva di Katano Kamo-ike è l'unica area di svernamento
regolare in Giappone dell'Alzavola del Bajkal. La riserva consta di un piccolo
lago circondato da campi coltivati e paludi, nelle quali potremo trovare altre
specie di uccelli interessanti, come l'Oca granaiola di entrambe le specie in
cui questo Anatide è stata recentemente splittata: Oca granaiola della taiga
e Oca granaiola della tundra, l'Oca lombardella maggiore (ne controlleremo
con molta attenzione i branchi, che a volte nascondono qualche individuo di
Oca lombardella minore), il Cigno minore, la Pavoncella testagrigia, il Corriere
beccolungo (quasi identico ad un Corriere grosso, ma con un becco più
lungo e sottile). Nel lago, oltre all'Alzavola del Bajkal, potremmo avere la
fortuna di incontrare la Strolaga mezzana, quel gioiello che è l'Anatra
mandarina, l'Anatra falcata e, qualora la fortuna fosse incommensurabile, lo
Smergo squamato, un'enigmatica specie, rara e minacciata, le cui poche
migliaia di individui sopravissuti nidificano in una piccola area della Russia
sud-orientale. I Nibbi bruni che regolarmente frequentano quest'area
appartengono alla sottospecie orientale, oggi condiderata quasi da tutti gli
ornitologi una specie buona, il Nibbio guancenere. Tra gli altri uccelli di Katano
Kamo-ike ricordiamo la Tortora orientale, la splendida sottospecie artica del
Codibugnolo eurasiatico, la Peppola, la pallidissima forma locale del Picchio
muratore eurasiatico, il Verdone orientale, il Frosone, il Fringuello roseo
asiatico, il Lucarino eurasiatico.
7° giorno) ci trasferiremo oggi a Komatsu, dove ci imbarcheremo su di un
volo per Fukuoka, sull’isola meridionale di Kyushu, dove il viaggio ci riserverà
le prime grandi emozioni di tipo “gruologico”. Ci trasferiremo ad Arasaki,
dove pernotteremo due notti.
8° giorno) i campi di riso di Arasaki sono il palcoscenico invernale della più
spettacolare congregazione di gru del mondo. Più di ottomila Gru monache
e più di duemila Gru nucabianca svernano, nel periodo che va tra dicembre
e febbraio, in quest’area. Le opportunità di ammirare e di fotografare da
vicino queste meraviglie della natura saranno eccezionali, in quanto lo staff
del nostro lodge distribuisce sui campi mais e pesce di cui le gru sono
ghiotte. Il periodo del nostro viaggio coincide con il picco dello svernamento
e le gru non partiranno per l’Asia del nord ancora per molto tempo, ma alcune
di esse indulgono già alle cerimonie prenuziali; le potremo quindi vedere
danzare l’una di fronte all’altra emettendo i loro cacofonici richiami. Nei campi
di riso vengono osservate anche, occasionalmente, specie di gru più rare,
come Gru canadesi, Gru cenerine, Damigelle di Numidia e persino Gru
siberiane! Il paesaggio della regione non è dei più incantevoli, costellato
com’è da campi coltivati e canali di irrigazione, anche se non mancano aree
più naturali come arbusti, canneti e paludi; in queste campagne potremo
vedere numerose specie di Passeriformi tipici del Paleartico Orientale:
Pispola panciacamoscio, Occhialino del Giappone, Taccola orientale,
Prispolone indiano, Averla taurina, Storno guancebianche, Zigolo faccianera,
Zigolo guancecastane. Tra le altre specie di uccelli potremmo incontrare la
Spatola eurasiatica (a volte accompagnata da qualche individuo della rara
Spatola faccianera), la Quaglia del Giappone, il Piccione panciabianca, il
Martin pescatore crestato. Effettueremo un'escursione lungo le coste di
Kyushu, dove potremo vedere alcune specie di uccelli marini tipiche del
Paleartico Orientale, come il Cormorano del Giappone. Per gli amanti dei
gabbiani, le aree di spiagge sabbiose saranno foriere di nuove specie e di
prolungati dibattiti identificativi; vedremo il delizioso Gabbiano di Saunders,
una specie rara e minacciata che nidifica con poco più di settemila esemplari,
lungo le coste della Cina, e insieme ad esso, la Gavina della Kamchatka (da
alcuni Autori considerata una specie valida), il Gabbiano di Vega, il Gabbiano
di Heuglin, il Gabbiano comune, il Gabbiano dorsoardesia. Non sono molti i
rapaci di questa regione del Giappone e, in attesa delle magnificenze di
Hokkaido, dovremo accontentarci con Falchi pescatori, Poiane comuni (in
realtà il gruppo di sottospecie orientali è spesso considerato una specie
buona, la Poiana orientale), Falchi di palude orientali, Gheppi comuni. Tra la
miscellanea di altre specie interessanti di Arasaki ricordiamo: Allodola del
Giappone, Ballerina del Giappone, Ballerina dorsonero (forse solo una
sottospecie della Ballerina bianca), Pendolino della Cina, Allodola del
Giappone, Zigolo grigio, Zigolo groppaocra.
9° giorno) oggi ci trasferiremo un poco più a nord, per raggiungere la costa
orientale di Kyushu. Lungo il percorso ci fermeremo a Mi-ike, celebre per il
suo lago vulcanico ricco di anatre e altri uccelli svernanti. L'esplorazione del
lago ci farà scoprire le "solite" anatre, ma avremo ulteriori occasioni di vedere,
o rivedere se fossimo stati fortunati nei giorni precedenti, rarità quali l'Anatra
mandarina, l'Anatra falcata e lo Smergo squamato. La specie target a Mi-ike
è comunque un piccolo Passeriforme, il Minivet di Ryukyu, una specie
residente nell'arcipelago di Nansei Shoto che, negli ultimi anni, ha allargato il
suo areale fino ad arrivare sull'isola di Kyushu. Altre specie interessanti sono
l'endemico Picchio del Giappone (che potremmo aver già visto su Honshu)
e il Tordo di White, in verità solo una sottospecie del Tordo squamato, diffuso
in qusi tutta l'Asia; ma le popolazioni locali dovrebbero essere presto, se
non lo sono già, una specie buona. Pernotteremo a Myiazaki, sulla costa
orientale di Kyushu e già oggi, e di nuovo la mattina successiva, controlleremo
attentamente l'oceano in più punti alla ricerca di una delle alche più rare del
mondo, la piccola e graziosa Urietta del Giappone, che nidifica nelle isole e
isolette della regione meridionale dell'arcipelago giapponese (probabilmente
gli individui che vedremo provengono dalla colonia di Biro Island, sulla punta
meridionale dell'isola di Shikoku)
10° giorno) dedicheremo gran parte della mattinata alla sorveglianza della
costa orientale di Kyushu, qualora ci sia scappata l'urietta. Raggiungeremo
poi Fukuoka, dove un volo ci porterà, via Tokyo, a Hokkaido, per gli ultimi
strepitosi giorni del nostro tour. Giunti al'aeroporto di Kushiro, ci trasferiremo
in un lodge poco lontano, dove pernotteremo cinque notti.
11°/14° giorno) Hokkaido è la più settentrionale delle quattro isole principali
dell'arcipelago giapponese e la meno sviluppata (cosa che per i birdwatcher
è un pregio assoluto). Il termine Hokkaido letteralmente significa "via per il
mare settentrionale", ma originariamente veniva chiamata Ezo, o Yezo, ed
era abitata principalmente dagli indigeni Ainu. L'isola è caratterizzata da una
natura selvaggia (ospita più di 60 vulcani che rappresentano oltre il 10% dei
vulcani di tutto il mondo). Il paesaggio innevato di Hokkaido e il suo clima
gelido sono il teatro di una delle assolute magnificenze del mondo degli
uccelli; provenienti dalla Kamchatka e dalla costa della Siberia, centinaia di
Aquile di mare di Steller scendono a svernare in questi freddi lidi (ma meno
freddi dei loro territori di nidificazione, naturalmente). L'Aquila di mare di
Steller è un rapace imponente, con un enorme becco giallo limone e uno
splendido piumaggio bianco e nero. Sul lago Furen, in pieno inverno, se ne
possono contare fino a 600 individui e lo spettacolo delle aquile che
camminano sul ghiaccio alla ricerca del pesce avanzato dai pescatori, o in
volteggio, o posate statuarie sugli alberi che bordano il lago, è assolutamente
mozzafiato. Le possibilità fotografiche sono eccellenti, in quanto alcuni
individui, spesso, arrivano a pochi metri dalle postazioni dei birdwatcher.
Insieme alle Aquile di mare di Steller, potremo vedere altri rapaci, non meno
interessanti: Aquila di mare comune, Aquile reali e Poiane orientali. Ma
l'emozione più forte dei giorni che passeremo su Hokkaido sarà quella che
vivremo al celeberrimo santuario ornitologico di Tancho no Sato, dove
centinaia di bellissime Gru della Manciuria danzano sulla neve. Anche la Gru
della Manciuria, come la Gru monaca e la Gru nucabianca, è inserita nella
lista degli uccelli minacciati; la sua popolazione giapponese assomma a
poche centinaia di esemplari, mentre la popolazione mondiale (nidifica anche
nelle regioni orientali di Cina e Russia) conta poco più di duemila individui.
Ciò che vederemo nei campi di Tancho no Sato è un autentico quadro
naturalistico: le gru danzano l'una di fronte all'altra, saltando e facendo piccoli
voli, e il loro piumaggio rosso e nero costruisce cromatismi spettacolari sul
candore della neve. Spesso Aquile di mare di Steller e gru si contendono il
pesce che i guardiani della riserva gettano nei campi; per i fotografi la
documentazione fotografica della danza delle gru, del litigio tra un'aquila e
una gru, degli stormi di uccelli sotto una fine nevicata sarà la grande
ricompensa di un viaggio faticoso.
15° e 16° giorno) ci trasferiremo oggi a Rausu, situata alla base della penisola
di Shiretoku, dove pernotteremo due notti. Quest'area era fino a pochi anni
fa la principale area di svernamento per l'Aquila di mare di Steller, ma la
riduzione della quantità di pesce disponibile ha spinto molte aquile verso
sud, al lago Furen. Vedremo comunque anche qui numerose aquile, ma
l'highlight della permanenza a Rausu sarà senza dubbio l'incontro con uno
dei gufi più misteriosi del mondo, il Gufo pescatore di Blakiston. La
popolazione mondiale di questa specie, confinata alle foreste costiere della
Siberia orientale, è ridotta a meno di un migliaio di individui e, se non verranno
messe in atto misure di protezione, come il controllo della deforestazione, lo
splendido gufo è destinato ad estinguersi. Visiteremo un piccolo lago nei
pressi del quale è stata istituita una stazione di alimentazione del gufo e
saremo in grado di vederlo mentre si fionda sul pesce offerto dagli ornitologi
della stazione. Il volo del Gufo pescatore di Blakiston, nella luce delle torce,
a pochi metri di distanza, sarà uno dei momenti memorabili del tour in
Giappone. Durante il soggiorno a Rausu visiteremo anche le glaciali coste
marine a Ochiishi, Kiritappu e Nosappu Misaki; le acque di questi promontori
rocciosi sono piene di anatre marine, come la Moretta codona, l'Orco
alibianche (da alcuni Autori considerata specie separata dall'Orco marino),
l'Orchetto marino, il Quattrocchi comune, la Moretta arlecchino, l'Edredone
di Steller, la Moretta grigia. Oltre alle anatre, le fredde acque di Hokkaido
ospitano anche altre specie di interessantissimi uccelli marini, come lo Svasso
collorosso, la Strolaga minore, la Strolaga del Pacifico, il Cormorano pelagico,
il Cormorano facciarossa, l'Uria dagli occhiali, l'Alchetta crestata, l'Alchetta
minuta, l'Urietta antica, il Gabbiano aliglauche, il Gabbiano dorsoardesia.
17° giorno) trasferimento all'aeroporto di Kushiro e volo a Tokyo, dove
pernotteremo.
18° giorno) trasferimento all'aeroporto di Tokyo e imbarco sul volo per Milano
Malpensa. Arrivo a Milano in tarda serata e fine del viaggio.