FAQ - Software libero - Unione degli Studenti

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Unione degli Studenti – sindacato studentesco | www.unionedeglistudenti.it
FAQ Software libero e Pubblica Amministrazione
Cos'è il software libero ?
Il software libero è software distribuito in modo che l’utente ne abbia il permesso di uso,
copia e distribuzione. Il codice sorgente è disponibile e ognuno ha diritto di studiarlo e
modificarlo, anche per creare nuovi programmi derivati dalla modifica di un programma
originale.
Software libero non significa gratuito. Per quanto molti programmi di questa categoria
spesso lo siano, può essere software libero anche un programma a pagamento. Il
discrimine fondamentale è la disponibilità del codice sorgente e la concessione delle libertà
di uso, copia e distribuzione, studio e modifica, realizzazione di programmi derivati.
[1]
Cos'è il software proprietario ?
Il software proprietario è quello che non è libero. I programmi proprietari non possono
essere copiati o ridistribuiti liberamente dagli utenti, anzi, farlo costituisce un illecito
penale. Il codice sorgente non è disponibile, il funzionamento del programma rimane
segreto per l’utente. Quindi nessuna modifica è possibile, neppure al semplice scopo di
eliminare degli errori nel programma. All’utente, anzi, è del tutto vietato studiare la
struttura del programma (c.d. reverse engeeniering). Il contratto di cessione d’opera che
regola il software proprietario impedisce le libertà che invece il software libero prevede.
Quali applicazioni esistono sotto la definizione di software libero ?
Esistono ormai interi sistemi operativi e applicazioni che coprono praticamente tutte le
necessità informatiche; il più noto sistema operativo è GNU/Linux, ma esistono applicazioni
in ambito applicativo, come Open Office, server, come Apache, grafico e multimediale,
come Gimp, linguaggi di programmazione come Perl e Python; praticamente esiste free
software quasi qualunque applicazione esistente in versione proprietaria
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Quali vantaggi porta il software libero ?
Il software libero è:
-
sicuro (sia perché praticamente non esistono virus per OS come Linux, sia perché
l'utente sa ciò che la macchina sta facendo avendo accesso al codice sorgente)
-
economico (spesso il software libero è distribuito gratuitamente)
-
stabile (Linux in particolare è estremamente stabile)
Cos'è il formato di dati liberi ?
Formati di dati liberi: i formati di salvataggio ed interscambio di dati informatici le cui
specifiche complete di implementazione siano note, a disposizione di ogni utente e
liberamente utilizzabili; siano documentati in modo completo e approfondito in modo che
sia possibile scrivere un programma per elaboratore in grado di leggere e/o scrivere dati in
tali formati.
Le definizioni dei formati proprietari non vengono pubblicata, quindi non è possibile
scrivere un programma possa leggere tutti i documenti salvato in quel formato e funzioni
in tutti i casi.
Ad esempio per leggere un file DOC, mi serve un programma proprietario e solo quello Word -, perché quel formato non è libero. Per leggere un file PDF posso usare qualunque
programma capace di farlo,
e chiunque ha la libertà di scrivere, distribuire
commercializzare un programma capace di farlo.
o
[2]
Perché la PA dovrebbe diffondere solo documenti in formati liberi ?
Le Amministrazioni deve garantire a tutti la possibilità di accedere a documenti ed
informazioni pubblici. Solo l'assunzione di formati liberi consente l'accesso agli utenti e ai
cittadini indipendentemente dal sistema utilizzato (Windows, MacOS, Unix, Linux, BeOS,
etc.). L'uso di formati proprietari, invece, discrimina i cittadini sulla base delle loro scelte
informatiche e si traduce in un sostegno illegittimo che l'Amministrazione fornisce ai
produttori dei programmi in grado di leggere quei formati, in quanto costringe di fatto i
cittadini a diventare clienti di quei medesimi produttori.
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Inoltre, l’uso di formati liberi faciliterà le amministrazioni nel rendere le proprie piattaforme
informatiche compatibili fra di loro.
Perché la PA dovrebbe prediligere il software libero ?
Il software libero consente ai propri utenti una importante serie di diritti e libertà. Alcuni di
questi sono irrinunciabili per le amministrazioni. Queste infatti trattano dati di grande
importanza che riguardano la vita di tutti i cittadini e la sicurezza pubblica. È giusto esigere
che siano utilizzati programmi il cui funzionamento sia trasparente, che consentano la
verifica diretta dell’assenza di falle nella sicurezza. I programmi proprietari, a causa della
segretezza del codice, possono potenzialmente contenere sequenze spia, funzioni occulte
in grado di trasmettere segretamente informazioni. I programmi di software libero, non
contengono segreti, sono totalmente analizzabili. Questo rappresenta una garanzia per
ogni cittadino.
Il software libero consente la modificabilità del programma, per adattarlo alle proprie
necessità. Questo consentirebbe alle amministrazioni di personalizzazione i programmi
secondo le proprie esigenze, di correggere rapidamente gli errori. La riutilizzabilità dei
sorgenti consentirebbe notevoli risparmi.
Sul medio e lungo periodo la Pubblica Amministrazione spenderebbe meno per i
programmi, avendo prodotti maggiormente personalizzabili, più stabili e più sicuri. Inoltre
l'indotto di servizi aggiuntivi (formazione del personale, supporto e assistenza,
commercializzazione, etc.) consentirebbe la crescita di aziende nazionali ed europee
autonome dal sistema economico americano e competitive con esso.
Cos'è il codice sorgente?
Per "codice sorgente " si intende la forma preferenziale usata per modificare un'opera.
Il programma in forma eseguibile è incomprensibile dalle persone, una misteriosa serie di
zeri e di uno. Il codice sorgente di un programma, invece, può essere letto e interpretato,
nonché corretto o modificato. Nel caso di software libero il codice sorgente è disponibile,
quindi leggibile e modificabile e questo consente l’esercizio degli altri diritti collegati
(modifica, realizzazione di programmi derivati), nel caso di software proprietario tutto
questo non avviene.
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Come è la situazione del software libero nel resto d’Europa ?
L’attenzione verso il software libero è crescente in tutto l’ambito comunitario. In
particolare, il problema della preferenza da parte delle Pubbliche amministrazioni per esso
è già stato affrontato in diversi paesi. In Francia esiste una agenzia che ha fra i suoi
compiti quello di incoraggiare le amministrazioni al ricorso a programmi liberi.
[3]
La Gran
Bretagna prevede l'introduzione obbligatoria di software libero nel settore pubblico.
[4]
A
livello di istituzioni comunicarie, lo sviluppo di software sicuro con codice liberamente
accessibile costituisce un ruolo centrale nell'iniziativa E-Government della Commissione
Europea.
[5]
A livello nazionale, il comune di Firenze ha approvato una mozione per l'introduzione e
espansione di Software Libero nella Pubblica Amministrazione
[6]
e il comune di Milano ne
ha allo studio una analoga.
RIFERIMENTI
[1] confrontare: http://www.fsf.org/philosophy/free-sw.it.html
[2] vedere: http://www.fsf.org/philosophy/no-word-attachments.it.html
[3] Decreto n. 2001-737 del 22 agosto 2001, vedere:
http://www.admi.net/jo/20010823/PRMX0105055D.html
[4] http://www.govtalk.gov.uk/rfc/rfc_document.asp?docnum=429
[5] http://europa.eu.int/comm/information_society/eeurope/documentation/index_en.htm
[6] http://www.comune.firenze.it/consi/softwarelibero.htm