4. Architettura
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4. Architettura
Architettura, tutto da rifare? Il Louvre e Bellini, uno spunto per il futuro L’architettura internazionale oggi verte sul tema del recupero ambientale e edilizio ai fini di una riqualificazione delle aree dismesse delle città, ma non solo. Lo spazio cittadino si è ristretto, l’espansione diventa sempre più difficile e le città di oggi sempre più affollate, hanno bisogno di spazi ripensati e rielaborati alla luce delle nuove esigenze di qualità della vita e di un nuovo gusto del bello. Ecco perché oggi molti degli architetti ripensano le aree urbane, le ridisegnano in funzione di nuovi canoni estetici e di nuove fruibilità. Lasciatevi ispirare da alcuni tra i più noti architetti del nostro tempo: scoprite i loro lavori! Mario Bellini È un grande architetto contemporaneo. Oggi gli architetti del suo calibro si chiamano Archistar perché il loro lavoro e i loro progetti li rendono famosi in tutto il mondo. E Bellini, è uno degli architetti italiani considerati più “futuristi” del momento: visitando il suo sito potrete farvi un’idea del suo lavoro. Partner del concorso Refashion-Art, Mario Bellini ci ha gentilmente concesso i rendering (gli schizzi e i disegni realizzati a computer realizzati) di uno dei suoi progetti più significativi: lo vedete pubblicato sul poster, e lo riproponiamo qui. © Mario Bellini Realizzato in un luogo prestigioso, all’interno dello spazio del museo del Louvre, si tratta del padiglione di arte islamica. Un nuovo spazio espositivo architettonicamente innovativo, sia nel progetto che nella realizzazione, proposto all’interno di un cortile storico. Bellini interpreta il gusto sinuoso dell’arte islamica e fonde passato e presente, dentro a uno spazio architettonico che risale alla fini del ‘700, finito e definito (provate a cercare su internet alcune immagini). E la caratteristica delle architetture innovative di Mario Bellini sta nelle strutture sinuose, nelle scelte radicali fatte di materiali innovativi, che sfidano ogni possibile forma architettonica vista e fissata per darci nuovi scorci e nuove emozioni. Frank O. Gehry Tra i contemporanei, oltre a Bellini che è italiano, forse il più noto per le sue stravaganti invenzioni, è l’architetto americano Frank O. Gehry: con la sua idea di una architettura insolita, ricca di significato, che guarda al futuro con occhio disincantato e nuovo, ma calato profondamente nel passato e nel suo territorio, riesce a stupirci continuamente. Un esempio? Pensate al Guggenheim Museum di Balbao: ha la forma di una nave, in titanio, un oggetto futurista di dimensioni enormi. Un museo di arte contemporanea adagiato sulla riva del fiume, dove un tempo si trovavano le acciaierie e le grandi fabbriche che producevano navi, poi dismesse per via della crisi economica. L’organizzazione dei musei Guggenheim individua l’area e Ghery studia il modo per fondere storia, contemporaneità e genialità, guardando e scrutando la piccola cittadina basca con i suoi occhi mai fermi. La sontuosità e la novità estetica del palazzo rendono fama alla piccola cittadina di Bilbao, situata al nord della Spagna. Il risultato è incredibile, nel giro di poco tempo, nella sconosciuta città basca, il numero di visitatori supera i 12.000 al giorno. La città diventa famosa in tutto il mondo e l’economia in movimento crea un nuovo aeroporto, poi un ponte, poi un nuovo edificio dell’arte e dei mestieri, e tutto l’indotto che il turismo dell’arte e dei curiosi comporta. Ecco un esempio di progetto che cambia l’aspetto di una città, e anche la sua economia reale. A vederlo da lontano sembra una scultura futurista di Boccioni, un oggetto plasmato dal vento, eppure è un grande edificio, geniale nella sua presenza e nel suo intento. Se vi sentite più vicini all’architettura che alla pittura potete andare ad inoltrarvi nei grandi del passato o nei contemporanei del presente, per cercare qualche altro spunto di ispirazione. Magari scoprirete di essere un “novello Ghery”. Siete pronti a iniziare il vostro progetto architettonico e a partecipare a Refashion-Art? Non ci resta che augurarvi buon lavoro e in bocca al lupo per il concorso!