Quotidiano Immobiliare

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Quotidiano Immobiliare
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Da: Quotidiano Immobiliare [[email protected]]
Inviato: giovedì 29 ottobre 2009 8.16
A: [email protected]
Oggetto: Newsletter Quotidiano Immobiliare - DailyRE Agency
Quotidiano Immobiliare
DAILY RE AGENCY
Newsletter di giovedì 29 ottobre 2009
In onda su Daily RE TV la nuova edizione del TG di Quotidiano Immobiliare con le
ultime news dal mercato italiano ed internazionale. Clicca Qui.
Oggi parliamo di: Agenzia delle Entrate, Agenzia del Territorio, Alemanno Gabriella, Consiglio Nazionale
del Notariato, Fiaip, Fiaip Bergamo, Locatelli Pietro, SoloAffitti
SOMMARIO
EDITORIALI:
• Le banche condizionano il mercato della casa
APPROFONDIMENTI:
• Come si calcola il valore di mercato di un immobile commerciale?
INTERVISTE:
• La pioniera della locazione
NEWS:
• La casa la prima priorità: la cerca il 50% tra 25 e 50 anni
• Enna: mercato immobiliare arenato
• Per il leasing abitativo riscatto a valore venale
• Casa.it: nell'anno della crisi la ricerca della casa permane una priorità per gli italiani
• Risparmio: italiani 'liquidi'
RAPPORTI E STUDI:
• Testo integrale dell'audizione del Direttore dell'Agenzia del Territorio Gabriella Alemanno
RASSEGNA STAMPA:
• Il mattone riprende la marcia
• Quanto costa la moratoria
• Arezzo - Saione e Pascaiola in caduta
COMUNICATI:
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• Fiaip partecipa al tavolo tecnico del Governo sul tema delle professioni
• Confermata la squadra di governo Fiaip di Bergamo
ESTERO:
• Usa: indice mutui-casa -12%
APPUNTAMENTI:
• Comprar casa senza rischi: studi notarili aperti
EDITORIALI
Le banche condizionano il mercato della casa
Pietro Locatelli | Milano | Locatelli Pietro
In questi tempi ci si chiede perché il mercato della casa è già ripartito in America,
superando abbondantemente le più rosee previsioni, mentre non sembra riuscire ancora a ripartire in Italia ove è
sempre stato più sentito il senso della casa di proprietà.
La domanda è più che legittima anche perché sembrerebbero esserci tutte le condizioni per una ripresa anche del
nostro mercato interno per i seguenti motivi:
- siamo nella fase forse più bassa della pesante crisi economico-finanziaria globale; •
- per alcuni economisti ed osservatori viene sottolineato qualche cenno di ripresa; •
- siamo in presenza di tassi che, comprendendo anche gli spread per i mutui, sono veramente ai minimi storici; •
- il costo della rata del mutuo di oggi è assai vicino al canone di affitto che viene richiesto per un alloggio di
analoghe caratteristiche;
- siamo in presenza di prezzi di mercato degli immobili in flessione da tempo; •
- non pare che detta flessione debba ancora continuare visti i cenni di ripresa.
Per cercare di dare una spiegazione a questo strano fenomeno, ci si affida alle riflessioni che fanno i costruttori di
case nei ripetuti incontri che avvengono per motivi di lavoro.
Nei periodi di forte crisi finanziaria e, conseguentemente anche economica come l'attuale, chi può permettersi il
lusso di affrontare investimenti, come l'acquisto di una nuova casa, è il ceto medio o, meglio ancora, sono le
famiglie con due buoni stipendi senza correre il rischio della perdita del posto di lavoro.
Ebbene, per lo più, si tratta del targhet che intende migliorare le condizioni di vita abitativa della propria famiglia.
Generalmente corrisponde alla classica famiglia che già possiede una casa di proprietà ma desidera cambiarla in
meglio per dimensione, posizione, qualità dell'immobile, vicinanza ai servizi ed alle strutture pubbliche, vicinanza
al posto di lavoro e chi più ne ha più ne metta.
Nei momenti come l'attuale però queste famiglie non riescono a trovare l'acquirente del proprio vecchio immobile
e, di conseguenza, non sono in condizioni di disporre della base finanziaria di partenza per l'acquisto della nuova
casa.
Affermiamo questo poiché è voce unanime dei costruttori i quali in questi tempi lamentano, sempre più spesso, di
essere avvicinati da potenziali acquirenti i quali però condizionano l'acquisto al pagamento, almeno in parte, con la
permuta del loro vecchio immobile.
La cosa non può funzionare e regolarmente la trattativa va in fumo poiché,mai come in questo momento, i
costruttori hanno necessità di fare cassa per affrontare gli impegni bancari accesi per l'operazione edilizia di cui alla
trattativa, pagare i fornitori e affrontare i costi dei nuovi cantieri già sapendo che il sistema bancario è sempre più
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restio ad intervenire a finanziare in modo pesante le nuove iniziative edili.
La conseguenza logica di tutto questo è che il mercato delle case non riparte, sia per il nuovo, sia per l'usato e questo
stato di cose continua a far soffrire i costruttori, i fornitori di materiali edili, i serramentisti, gli impiantisti, i tecnici
professionisti, gli Enti pubblici per l'assenza di incasso degli oneri di costruzione, arredatori, traslocatori, Agenzie
immobiliari, Agenti in attività finanziaria, ecc.
Ma viene anche da chiedersi perché il mercato non si sblocca quando era così fervido anche poco tempo fa pur in
presenza di costo del denaro più alto rispetto ad oggi e con i prezzi degli immobili in quei momenti decisamente più
elevati.
La risposta va ricercata molto semplicemente nella politica di concessione dei mutui alle famiglie finalizzati
all'acquisto casa che ha subito una brusca frenata. In particolare si è registrata una restrizione, forse eccessiva, del
credito per l'acquisto casa rivolto alle famiglie finanziariamente più deboli. E' sotto gli occhi di tutti la caduta della
concessione di mutui a precari, giovani famiglie ed extracomunitari.
Ricordiamo infatti che, fino a non molto tempo fa, il Sistema Bancario finanziava con una certa facilità e con
importi spesso assai vicini all'intero costo dell'immobile anche le categorie più deboli, per lo più giovani famiglie ed
extracomunitari, che si accingevano a percorrere il mercato dell'usato.
L'acquisto in questi casi, proprio grazie al forte apporto del mutuo, offriva al venditore della casa usata la possibilità
di acquistare il nuovo appartamento e, tutto questo, alimentava il mercato e del nuovo e dell'usato facendo girare in
positivo l'economia di settore.
Chiudendo i cordoni della finanza a queste figure bancariamente deboli, di fatto, le Banche hanno, se pure
involontariamente, concorso al risultato di condizionare l'intera economia di settore con tutto quello che ne
consegue con danno anche per le stesse banche quantomeno per le posizioni finanziate di costruttori ora a rischio
per parecchio invenduto.
In più occasioni e in momenti non sospetti è stato paventato tutto questo, anche da queste pagine e, purtroppo,
quanto si era ventilato è puntualmente accaduto.
In questi casi non bisogna essere drastici come purtroppo accade spesso in molte banche e, anziché chiudere o
quasi le borse del credito, sarebbe stato forse più opportuno concedere il credito applicando il buon senso del buon
padre di famiglia accompagnato dalla necessaria professionalità lasciando i giusti spazi anche alle categorie più
deboli quando meritevoli.
Non è certo il caso di spingersi oggi come si è fatto nel passato, anche recente, in quanto si è solo provocato pesante
contenzioso per finanziamenti fino al 100% del costo e a volte anche oltre e si faceva un esame dei redditi familiari
in modo del tutto approssimativo e forse anche troppo superficiale.
Sarebbe stato sufficiente, anche forti di quelle infelici recenti esperienze,, applicare sicuramente maggior rigore ma,
come detto, senza chiudere quasi indiscriminatamente la possibilità di accedere al Credito a coloro i quali lo
meritano indipendentemente dalla categoria di clientela.
Sarebbe stato un modo, ma può esserlo anche oggi, utile per rianimare un mercato che, contrariamente a quanto sta
avvenendo in America, è ancora e da troppo tempo fermo e che svantaggia una fetta troppo significativa di
economia del nostro Paese.
APPROFONDIMENTI
Come si calcola il valore di mercato di un immobile commerciale?
Italia
Per determinare il valore di mercato di un immobile non è possibile fare altro che verificare come vengono
effettuate le stime da parte degli agenti immobiliari. Si possono avere questo tipo di informazioni dalla Camera di
commercio di ogni provincia. I
INTERVISTE
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La pioniera della locazione
La vita, la carriera, i gusti e le passioni di Silvia Spronelli, presidente di Solo Affitti | Milano, Italia Oggi |
SoloAffitti
Di Irene Greguoli Venini
E pensare che la manager da giovane sognava di diventare un magistrato: «mi sono laureata in legge nel 1992, poi
avendo sempre vissuto nel mondo dell'immobiliare, con un padre che già si occupava di compravendita e di
intermediazione, ho iniziato a lavorare nell'agenzia di famiglia». Ed è allora che Spronelli ha un'intuizione che la
porterà lontano: «Avevo notato che nelle agenzie tradizionali gli affitti venivano trattati in modo marginale; infatti,
sia al proprietario che all'inquilino non veniva data l'importanza che per me, invece, era indispensabile fornire.
Quindi ho pensato di creare una divisione dedicata solo agli affitti, nel 1994. Poi da lì, il passo è stato aprire
un'agenzia con l'insegna Solo Affitti, nel 1996, che si occupasse di intermediazione inerente alla locazione»,
racconta. «Abbiamo ottenuto fin da subito risultati strepitosi e allora abbiamo cercato di verificare se questo
successo potesse essere replicato anche in realtà diverse da Cesena, dove eravamo molto conosciuti. Così abbiamo
aperto altri due punti a Forlì e a Faenza, e anche in questo caso i risultati non si sono fatti attendere. Dal 1998
abbiamo lanciato quindi la formula in franchising con il brand Solo Affitti. Inizialmente gli addetti del settore erano
stupiti, perché era impensabile creare agenzie che si occupassero unicamente di locazioni, però abbiamo avuto una
crescita veloce». Il risultato infatti è una rete che oggi conta 231 agenzie in Italia, con l'obiettivo di farle diventare
600 sul territorio nazionale e di espandersi in Europa (l'insegna è già presente in Spagna) e negli Stati Uniti.
Spronelli non nasconde che Solo Affitti sta vivendo un momento positivo, a dispetto della crisi che ha investito
molte aziende: «il 2009 sta andando bene. Anzi, in questo momento di difficoltà del mercato della compravendita,
il settore dell'affitto se ne sta avvantaggiando, perché comunque la casa è un bene primario: chi non può acquistare
infatti si deve rivolgere alla locazione». Inoltre, con il boom immobiliare degli anni passati, «il vantaggio per noi è
che molti hanno comprato case per metterle a reddito, per cui oggi c'è una buona qualità dell'offerta a fronte di una
crescita della domanda», spiega Spronelli. Ma ciò che l'appassiona maggiormente del suo lavoro «è che, nonostante
i risultati notevoli che abbiamo raggiunto, in realtà c'è ancora tanto da fare, tanto spazio in cui crescere. Infatti, la
nostra rete sviluppa circa 30 mila contratti, però se li paragoniamo al mercato in generale la quota è ancora pari al
2,5%; infatti in Italia si stipulano 1 milione di contratti all'anno. Quindi c'è ancora molta strada da fare, per
mantenere e incrementare il vantaggio competitivo che abbiamo acquisito in questi anni per essere stati pionieri del
settore», continua la manager. «Quello su cui vogliamo concentrarci ora è la qualità sia in termini di espansione
della rete sia in termini del servizio che prestiamo al cliente». Il tempo libero di Silvia Spronelli è dedicato, oltre che
alla sua bambina, «al golf, il mio hobby principale. Ho giocato a tennis a livello agonistico per molti anni e mi
dicevano sempre che chi giocava a tennis poteva rivolgersi al golf con maggiore facilità; quindi ho provato, anche
perché mi piacevano i luoghi in cui questo sport si pratica, cioè grandi spazi verdi immersi nella natura. Mi sono
appassionata subito: è uno sport molto tecnico, in cui ci vogliono determinazione e convinzione, caratteristiche che
non mi mancano», dice. Parlando di viaggi, le mete preferite «sono quelle di mare: mi piace spezzare i mesi freddi
andando in zone calde», rivela Spronelli, che comunque ama molto Cesena, «una città ancora a misura d'uomo», e
che quando deve spostarsi in auto guida una Porsche Cayenne. E se per il lavoro Spronelli non si separa dal suo pc
Sony Vaio, non manca nel tempo libero lo spazio anche per i libri: «alterno letture leggere, come i volumi di
Federica Bosco, con cose più impegnate come Mille splendidi soli di Khaled Hosseini, che ho letto di recente»,
racconta Spronelli, che è anche appassionata di scarpe, «soprattutto quelle di Prada e di Miu Miu», e di borse, «ho
una ventiquattrore di Louis Vuitton per il lavoro, mentre per il tempo libero scelgo Chanel».
NEWS
La casa la prima priorità: la cerca il 50% tra 25 e 50 anni
Milano
(Apcom) - Nell'annus horribilis dell'economia globale, gli italiani continuano a sognare una casa e in molti si
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impegnano nella ricerca della soluzione perfetta. Case indipendenti o appartamenti in piccoli condomini sono le
soluzioni preferite. È quanto emerge da un'indagine Casa.it,-Makno, condotta su un target di 25-55enni in tutto il
territorio nazionale, di cui oltre il 50% è interessato al mercato immobiliare: il 27,7% prevede di comprare nel
medio periodo, mentre per un altro 24,1% l'acquisto di una casa, pur essendo tra i propri interessi primari, non è
realizzabile a breve a causa dei prezzi considerati, seppur stabili, ancora troppo alti.
Enna: mercato immobiliare arenato
Sicilia, La Sicilia
Ancora un dato negativo per la provincia di Enna, indice di una economia in estremo affanno. Questa volta a far
guadagnare l'ultimo posto in una classifica è il mercato immobiliare, pesantemente colpito dalla crisi nazionale ed
internazionale, che nell'ennese risulta la più grave d'Italia. Il dato è stato diffuso da uno studio di mercato,
pubblicato ieri, dal quale emerge che da ottobre 2008 a ottobre 2009, si sono allungati i tempi necessari alle
vendite degli appartamenti. Tempi che sono i più alti d'Italia a Enna e provincia. L'analisi ha preso in
considerazione le grandi città, hinterland e capoluoghi di provincia, dove i tempi di vendita sono rimasti
sostanzialmente stabili. "Maglia nera" risulta Enna dove per vendere un appartamento secondo la media ci voglio
circa otto mesi contro una media di 5 mesi delle altre città capoluogo. Oltre 270 giorni quindi contro i 146 degli altri
capoluoghi. Secondo la ricerca le difficoltà a vendere una casa aumentano nella città e nei piccoli centri
dell'hinterland ennese. La ricerca tiene conto solo dei tempi medi, da quando un appartamento viene posto in
vendita a quando viene venduto. Nei mesi scorsi uno studio sul crollo dei prezzi del mercato immobiliare aveva
indicato Enna come la provincia con il maggior calo dei prezzi e lo stallo delle vendite immobiliari sia per gli
appartamenti che per gli immobili commerciali e produttivi. (La Sicilia)
Per il leasing abitativo riscatto a valore venale
Italia | Agenzia delle Entrate
L'Agenzia delle Entrate nella risoluzione 163/E del 22 giugno 2009 ha precisato che non si applicano al leasing
abitativo le norme proprie del leasing dei beni strumentali, con l'abbattimento alla metà delle imposte e ipotecaria e
catastale e la detraibilità da queste ultime dell'imposta di registro pagata sui canoni di locazione finanziaria. Per il
riscatto di un leasing abitativo (operazione Iva esente), si applicano l'imposta di registro del 7%, l'imposta
ipotecaria del 2% e l'imposta catastale dell'1%.
Fonte: Agenzia delle Entrate
Casa.it: nell'anno della crisi la ricerca della casa permane una priorità per gli italiani
Secondo l’indagine Casa.it-Makno, si allungano i tempi della ricerca e tengono i prezzi. | Italia
Nell’annus horribilis dell’economia globale, gli italiani continuano a sognare una casa e in molti si impegnano
attivamente nella ricerca della soluzione perfetta. Case indipendenti o appartamenti in piccoli condomini sono al
centro dell’attenzione.
È quanto emerge da un’indagine Casa.it – Makno condotta su un target di 25-55enni in tutto il territorio nazionale,
di cui oltre il 50% è interessato al mercato immobiliare: il 27,7% prevede di comprare nel medio periodo, mentre
per un altro 24,1% l’acquisto di una casa, pur essendo tra i propri interessi primari, non è realizzabile a breve a
causa dei prezzi considerati, seppur stabili, ancora troppo alti. La grande maggioranza degli intervistati ha
confermato che la ricerca è rivolta all’acquisto della prima casa (72,3%), mentre circa il 7% dichiara di voler fare un
investimento e il 3% di cercare una seconda casa per le vacanze. I tempi per la ricerca dell’immobile riflettono
l’incerta congiuntura economica. Se un quarto dei potenziali acquirenti intende acquistare un’abitazione entro
l’anno (24,2%), per circa il 70% il periodo di riferimento è dai due anni in su, rappresentando un sensibile
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prolungamento della tempistica rispetto al tempo dichiarato – 6 mesi - da chi ha acquistato un immobile nel primo
semestre 2009. “Nonostante il 2009 sia stato un anno difficile per l’economia a livello globale, con conseguenze
dirette sui consumi dei cittadini, non abbiamo registrato un calo di interesse nella ricerca di un immobile.
Acquistare una casa resta una delle intenzioni più comuni per gli italiani, sia per viverci sia come investimento
sicuro in tempi di incertezza economica”, ha dichiarato Daniele Mancini, Amministratore Delegato di Casa.it.
L’aspirante proprietario in Italia è maschio (61,5%), ha un’età media compresa tra e 25 e i 44 anni, un alto titolo di
studio (30,3% possiede una laurea), e svolge un lavoro qualificato: per il 34% imprenditore/dirigente/libero
professionista e per il 26% lavoratore dipendente. A cercare casa sono in prevalenza coppie (26,3%) e famiglie
composte da 3 persone (28,2%) e da 4 persone (25,9%). Sotto il profilo delle tipologie abitative desiderate, in cima
ai desideri degli italiani si posizionano le abitazioni indipendenti, tipiche della provincia del Belpaese: villette
singole, bifamiliari e a schiera rappresentano circa il 51% del totale delle ricerche.
A seguire, in una dimensione più metropolitana, troviamo il piccolo condominio, con meno di 10 appartamenti.
Quest’ultimo rappresenta un target in crescita costante e raccoglie una richiesta pari al 26% delle ricerche del
campione analizzato. I loft sembrano invece essere passati di moda, rappresentando solo il 2,3% delle richieste
totali. Alta è anche la domanda per abitazioni di nuova costruzione (40,8%), o comunque costruite da massimo 10
anni (ben il 26,2% degli acquirenti privilegia queste caratteristiche nella scelta dell’immobile). E in termini di metri
quadri? La metratura più ambita è compresa tra gli 80 e i 100 mq (26% degli intervistati), mentre il 21% dichiara di
cercare un immobile fino a 150 mq. Numeroso anche il popolo dei single o delle famiglie senza figli che cercano casa
fino a 60 mq (oltre il 20% degli intervistati). Da quanto emerge dallo studio Casa.it, gli italiani sembrano disposti a
fare qualche sacrificio in più nel menage quotidiano e acquistare un immobile senza accendere finanziamenti (18%).
Il mutuo, tuttavia, resta una tappa obbligata per la maggior parte dei cittadini, per una durata media che varia dai
10 (22%) ai 25/30 anni (15,9%). Qual è il prezzo che gli italiani sono disposti a spendere per realizzare il proprio
sogno di acquistare una casa? Il 48% degli intervistati che intende acquistare - o ha già acquistato la prima casa - ha
un budget dai 100.000 ai 200.000 euro, mentre il 28% prevede di investire fino a 300.000, e solo un esiguo 1,6% di
fortunati può spendere dai 500.000 euro in su. Chi intende acquistare una casa sceglie sempre più il mezzo Internet
– portali dedicati e motori di ricerca – che ormai rappresentano la porta d’accesso alla ricerca della casa per il
53,8% degli intervistati. A grande distanza, si posizionano riviste e giornali di annunci immobiliari (13,7%), agenzie
immobiliari (13,7%) e il vecchio metodo di ricerca sul campo nella zona di proprio interesse per scovare cartelli o
carpendo informazioni dal proprio network di conoscenze (19%). “Analizzando i dati della ricerca è evidente che
nell’anno della crisi la casa si configuri come un patrimonio economico ed allo stesso tempo un investimento
‘psicologico’: il ‘ripiegamento’ all’interno della casa, dunque, diventa una risposta al generale clima incerto ed alle
problematiche relative all’economia”, ha affermato Matteo Abis, Direttore di Ricerca di Makno & Consulting. “In
questa fase critica, la diffusa intenzione di acquisto di una abitazione qui fotografata, per gli operatori del settore si
deve quindi tradurre in capacità di dialogo con un consumatore che intende correlare il forte investimento nella
casa con una grande attenzione al rapporto prezzo/qualità”.
Risparmio: italiani 'liquidi'
Ricerca Acri, con la crisi cambiano i consumi | Italia
Gli italiani preferiscono il conto corrente per parcheggiare i risparmi anche se,idealmente,il mattone resta il
miglior tipo di investimento. E costretti dalla crisi molti si mostrano pronti a ridefinire il livello e lo spettro dei
propri consumi. Sono le caratteristiche del risparmiatore 2009 tratteggiato dalla ricerca Acri-Ipsos. La piu' elevata
capacita' di risparmio non sembra aver modificato la propensione all'investimento che tende a rimanere sui
modesti valori rilevati nel 2007 e 2008.
RAPPORTI E STUDI
Testo integrale dell'audizione del Direttore dell'Agenzia del Territorio Gabriella
Alemanno
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Roma | Agenzia del Territorio, Alemanno Gabriella
Pubblichiamo il testo integrale dell'audizione avvenuta il 27 ottobre presso la Camera
dei Deputati del Direttore dell'Agenzia del Territorio Gabriella Alemanno.
Scarica l'intervento integrale cliccando qui
RASSEGNA STAMPA
Il mattone riprende la marcia
Audizione alla Camera sul mercato immobiliare | Italia, Mf
Un mercato immobiliare italiano tutto sommato in salute quello descritto ieri alla commissione Ambiente e Lavori
Pubblici della Camera dai principali osservatori del settore, dall'Agenzia del Territorio a Nomisma, dal Censis al
Cresme e a Tecnoborsa. Crisi (quasi) alle spalle, quota di proprietari di casa altissima, quasi 40 i miliardi generati
dall'imposizione immobiliare. Unico neo, i mutui, con potenziali sofferenze per 9,3 miliardi. Il momento più acuto
della crisi del mattone residenziale «si può ritenere superato», ha dichiarato infatti Gabriella Alemanno, direttore
dell'Agenzia del Territorio, nel corso dell'audizione alla Camera. «Sebbene il secondo trimestre 2009 veda ancora
un forte calo delle transazioni (-13%), la variazione è indubbiamente più contenuta che nei due precedenti trimestri
e il trend sembra confermato anche dai dati provvisori sul terzo. Anche i prezzi, contrariamente alle attese e alle
indicazioni delle agenzie immobiliari, sono rimasti sostanzialmente stabili, una flessione di solo lo 0,5% nei primi
mesi del 2009 rispetto al semestre precedente». Le conseguenze della crisi, comunque, si fanno ancora sentire: a
fine anno, le compravendite si attesteranno intorno alle 595 mila transazioni, in calo del 13,5% rispetto al 2008».
Un dato che sommato al -15% del 2008 sul 2007, riporta il mercato ai livelli del '98, superiore comunque del 23%
rispetto ai minimi del 1996». La flessione delle transazioni, specie nei capoluoghi, era iniziata però ben prima che
esplodesse la crisi economica mondiale «perché era fisiologica alla luce dei prezzi elevati e dei tassi di interesse
raddoppiati rispetto al 2005». La crisi ha dunque solo acuito la contrazione che il mercato stava già sperimentando.
La rapidità della discesa è correlata alla drastica caduta della domanda, riconducibile sia a problemi connessi
all'accesso al credito da parte delle famiglie, sia, soprattutto, alla riduzione dei livelli di reddito e a maggiore cautela
nella spesa.
A oggi il patrimonio immobiliare è costituito da 32 milioni di unità abitative, 3,7 miliardi di metri quadrati (62,1
metri quadri a persona) e 5.700 miliardi di euro ai valori del 2008. L'abitazione media è di 114 metri quadri e vale
178 mila euro, 1.560 euro al metro.
In termini di gettito fiscale nel 2008 il mattone ha reso 39,8 miliardi di euro, di cui 34,1 miliardi correlati ai valori o
ai redditi degli immobili e costituiti da Ici per il 21% (dal 2008 -27% dopo l'abolizione dell'Ici prima casa), Iva 20%,
Irpef 20%, imposta di registro 12%, Tarsu 11%, imposta ipotecaria e catastale 9%. La cifra è però destinata a salire
visto che l'Agenzia del Territorio ha individuato 1,5 milioni di immobili non presenti nel catasto urbano (tra i non
dichiarati e quelli, 871 mila, che hanno perso i requisiti di ruralità), con un aumento della base imponibile di 69
milioni.
Il quadro tracciato alla Camera non poteva però trascurare il nodo mutui. Secondo Nomisma sono 120 mila le
famiglie che potrebbero beneficiare della moratoria dei mutui chi è in difficoltà varata dall'Abi per un ammontare di
potenziali sofferenze di 9,3 miliardi, oltre ai 5,4 miliardi già oggi computati. In 10 anni gli affitti sono aumentati di
oltre il 60%, mentre i redditi non sono andati oltre il 25% di incremento. Da qui le difficoltà dei 4 milioni di famiglie
in affitto per far fronte al canone spesso diventato insostenibile. Quanto al mercato, per i principali gruppi bancari,
nel primo semestre l'erogato è sceso del 20%.
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Quanto costa la moratoria
In arrivo i dettagli del piano di sospensione dei mutui: sarà possibile aderire fino al dicembre 2010. Gli interessi
saranno spalmati sulle rate successive | Italia, Mf
La moratoria di un anno sulle rate del mutuo casa a partire dal 1° gennaio 2010 è appena stata decisa dall'Abi. Ma i
dettagli sono ancora tutti da definire. Dal tempo a disposizione per aderire fino al sistema per ripagare gli interessi
non pagati nell'anno di sospensione. La misura, che per i mutuatari, sia a tasso fisso che variabile, in difficoltà a
causa di perdita del lavoro, cassa integrazione, o scomparsa di un familiare percettore di reddito, prevede la
possibilità, per 12 mesi, di non pagare le rate del mutuo sia per la quota capitale che per gli interessi, è stata varata
da non più di due giorni, e già sono arrivate le prime adesioni dal mondo bancario. Per prima quella della Popolare
di Vicenza, che ha addirittura migliorato le condizioni offerte estendendo il periodo di moratoria fino a 18 mesi e
includendo nei casi possibili anche i malati gravi. A questa ha fatto seguito il sì del gruppo Mps (Banca Monte dei
Paschi di Siena, Antonveneta, Biverbanca). Tra l'altro il gruppo Mps già nei mesi scorsi aveva assunto alcune misure
a sostegno delle famiglie in difficoltà lanciando il pacchetto Combatti la crisi, che prevede la possibilità di
sospendere le rate dei mutui fino a 12 mesi e l'introduzione del mutuo Mps Protezione, un prestito casa a tasso
variabile ma doatato di cap, cioè con un tasso massimo prefissato in modo da proteggersi da eventuali eccessivi
rialzi dei tassi.
Gli altri istituti si riservano ancora di decidere circa l'adesione alla moratoria (che è volontaria), ma l'Abi si mostra
fiduciosa visto che la medesima misura, ma indirizzata alle imprese, lanciata la scorsa estate, è stata condivisa dal
94% delle banche, e che alcuni istituti si erano già mossi in questa direzione. Anzi la decisione dell'Abi avrebbe
anche l'intenzione di mettere ordine tra le varie iniziative.
Misura biennale. Nel frattempo l'Abi sta comunque lavorando per precisare man mano tutti i dettagli del progetto
moratoria. Il primo è già stato chiarito. La domanda per ottenere la moratoria della rata potrà essere inoltrata nei
prossimi mesi, ma senza un termine prefissato, e la sospensione durerà comunque 12 mesi dal momento dell'avvio.
Quindi si potrà smettere di pagare la rata a giugno 2010 e riprendere nel giugno 2011, o addirittura andare da
dicembre a dicembre. Questo vuol dire che la misura mira a coprire non uno ma due anni di crisi delle famiglie
italiane, includendo anche chi oggi non è in estrema difficoltà ma potrebbe esaurire le scorte o perdere il lavoro nei
mesi prossimi. Ancora da definire è invece la questione degli interessi non pagati.
Il rimborso degli interessi. Dall'Abi si accenna alla possibilità di considerare la sospensione come uno slittamento di
un anno di tutto il piano di ammortamento del mutuo, che quindi terminerà un anno dopo il previsto. Dopodiché,
una volta ripreso il normale pagamento delle rate, gli interessi non pagati nel periodo di sospensione verranno
spalmati sull'intero piano, fatta sempre salva la sostenibilità della rata, che in realtà non sembra un grande
problema per i mutui a tasso variabile, considerando i livelli minimi a cui è giunto l'Euribor. Con il tasso
interbancario intorno allo 0,73%, più uno spread dell'1,5%, il tasso complessivo oggi non arriva nemmeno al 2,5%,
che su un capitale residuo di 100 mila euro corrisponde a 2.500 euro. Ipotizzando una durata residua del mutuo di
20 anni, quindi 240 rate, la cifra corrisponderebbe a un aggravio di 11-12 euro al mese. Più salato il conto in caso di
sospensione di un tasso fisso, visto che in quel caso si parte almeno dal 5% di tasso, ma l'aggravio, sempre in 20
anni, sarebbe comunque intorno ai 20 euro mensili. Tra l'altro, secondo i dati Abi, il mutuo residuo si aggira oggi in
media intorno ai 75-80 mila euro, cifra che, considerando 110-130 mila famiglie in difficoltà, porta a una manovra
di complessivi 8 miliardi.
Come accennato comunque alcuni istituti parlano già di non far pagare del tutto gli interessi o commissioni
aggiuntive, ma semplicemente ragionare come se l'anno di sospensione non esistesse. Una misura che tiene conto
del basso livello attuale dei tassi, e anche del fatto che, quando il piano di pagamento riprenderà, i saggi saranno
forse decisamente più alti di oggi. Su questa strada si è avviata la Popolare di Vicenza, ma anche Unicredito, che
aveva avviato un anno fa la possibilità di sospendere la rata in alcuni casi (disoccupazione, cassa integrazione, ma
anche separazione o divorzio).
Intesa Sanpaolo invece, a tutti i mutui casa erogati a partire dal 1° gennaio 2008, consente di sospendere il
pagamento delle rate fino a 3 volte nel corso della durata del mutuo e ogni volta fino a 6 mesi, indipendentemente
da una reale necessità. Per quelli stipulati prima si valuterà invece caso per caso, a seconda dell'effettiva gravità
della situazione. Gli interessi verranno aggiunti alle rate successive.
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Arezzo - Saione e Pascaiola in caduta
Corriere di Arezzo | Arezzo
Il mercato immobiliare aretino è bloccato dopo la flessione subita lo scorso anno. Enorme la distanza tra domanda e
offerta, entrambe costrette a far quadrare i conti. Così succede che l’offerta cresce, mentre sono sempre più
disponibili le abitazioni in pronta consegna. Insomma la vita è dura, sia per chi vende che per chi vuole comprare
casa. E allora ecco che sono i quartieri popolari quelli più ricercati, anche se negli anni la situazione si è
differenziata, mentre restano invendute per una percentuale piuttosto alta le case situate nel centro storico e nei
quartieri tradizionalmente d’elite. Scelte popolari. A ben guardare nel prospetto elaborato dall’Ufficio Studi Gabetti
sul primo semestre 2009 emerge che chi vuole fare una scelta economica deve dirigersi verso la periferia di Arezzo,
nei pressi per esempio di Petrognano, ma anche a San Donato, zona Tortaia, Trento Trieste. Qui per una casa nuova
il prezzo al metro quadro si aggira intorno ai 1.600 euro che si abbassano di alcune centinaia di euro, a seconda
della zona, per abitazioni non nuove ma in buono stato. La zona più economica del Comune è però il Pantano, qui
per una casa nuova servono 1.550 al mq, 1.350 se è in buono stato, 1.100 se da ristrutturare. Anche via Romana,
Saione, Pescaiola sono sempre state zone popolare con costi non eccessivi e la situazione attuale rispecchia il
passato con 1.650 euro al mq di partenza per una casa nuova e 1.400 per un locale in buono stato. Ma la sempre
maggiore presenza di immigrati fa dirottare gli aretini su altre zone ed è naturale il deprezzamento degli
appartamenti, specialmente quelli tra Saione e San Marco situati nei palazzoni vecchi di anche 50 anni. Nelle stesse
zone anche le residenze signorili non superano i 2.200 euro al mq. Non entusiasmano neanche i palazzoni nuovi in
zona Meridiana: il costo è tra i più bassi, ma l’assenza di servizi fa scendere la richiesta. Zone esclusive. Diversa la
situazione se si tocca il centro storico, via Crispi, via Roma, Corso Italia, ma anche la zona dello stadio e quella
collinare di Santa Firmina, Gaville, Santa Maria delle Grazie, ricche di verde e di tranquillità, panoramiche e ben
servite. Per un palazzo storico in centro servono dai 3.000 ai 3.500 euro al mq che salgano fino a 4.000 se si tratta
di appartamenti ristrutturati. Mentre le nuove costruzioni possono superare anche i 5.500 euro a seconda della
zona e della residenza. Anche il Bagnoro, via Masaccio, via Giotto hanno cifre non proprio abbordabilissime con i
loro 3.000 euro di media al mq, anche se resta il centro storico la zona più proibitiva. Dove sta la domanda. La
maggior parte della richiesta che arriva alle agenzie riguarda i trilocali e il budget fissato dagli acquirenti non
supera i 150mila euro. La lontananza tra domanda e offerta fa in questo modo stabilizzare i canoni di locazione che
per i bilocali si fissano tra i 400 e i 450 euro al mese e salgono di un centinaio di euro per i trilocali. Insomma, il
mercato immobiliare non vive il suo momento migliore. La vita dura per chi offre casa, e per chi la vuole, ma non
può che cercarla a buon mercato
Federica Guerri
COMUNICATI
Fiaip partecipa al tavolo tecnico del Governo sul tema delle professioni
Roma | Fiaip, Fiaip
Giovedì 29 ottobre 2009 presso il ministero delle Politiche comunitarie, si terrà una riunione del Tavolo tecnico di
confronto per l’attuazione della direttiva 2006/123/CE (direttiva servizi).
All’ordine del giorno il tema delle professioni.
Alla riunione, a cui sono state convocate le principali associazioni di categoria, parteciperà su convocazione del
Ministero delle Politiche Europee Paolo Righi, Presidente nazionale della Fiaip.
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Il Tavolo, istituito il 23 settembre 2009 con decreto del ministro per le Politiche europee Andrea Ronchi, è
costituito da un rappresentante per ciascuna delle Amministrazioni coinvolte e delle associazioni di categoria più
rappresentative nel settore dei servizi, ha l’obiettivo di garantire partecipazione e trasparenza nella fase di
recepimento della direttiva servizi, il cui termine scadrà il 28 dicembre 2009.
Confermata la squadra di governo Fiaip di Bergamo
La federazione agenti immobiliari rinnova il suo Consiglio | Italia | Fiaip Bergamo, Fiaip
Era nell’aria e si è avverato: Giuliano Olivati è stato confermato alla guida della Fiaip di Bergamo (Federazione
italiana agenti immobiliari professionali) per il prossimo quadriennio. Lo ha deciso l'assemblea provinciale degli
associati chiamata a rinnovare la squadra di governo Fiaip. Oltre al presidente Olivati, unico candidato alla
massima carica, sono stati confermati i consiglieri Ezio Sangiovanni Gelmini, Franco Guerini, Roberto Boffelli,
Claudio Brembilla, Roberto Tassetti, Salvatore Ranucci e Carlo Bettinelli, mentre a sorpresa fa il suo ingresso in
squadra la new entry (ma veterano della federazione) Antonino Chiarini. All'assemblea provinciale hanno portato i
saluti, e parole di grande elogio per l’operato di Fiaip Bergamo, Francesco Galati e Luciano Trivari, rispettivamente
presidente e segretario regionale della Fiaip.
Per Giuliano Olivati, in consiglio Fiaip Bergamo dal 1995, per tre volte vicepresidente, Consigliere nazionale Fiaip,
presidente provinciale dal 2005, si tratta del secondo mandato alla guida dell'associazione. La Fiaip rappresenta
mille operatori presenti sul territorio provinciale, che fanno capo a 300 titolari di agenzie. Gli associati sono in
prevalenza agenti immobiliari ma anche mediatori creditizi. «Tra i punti forti del programma che intendiamo
portare avanti nei prossimi quattro anni – ha detto Olivati – c'è la formazione, assicurata dal nostro apposito
“Servizio formazione permanente” che ogni anno realizza corsi gratuiti per elevare la professionalità degli associati.
Ma intendiamo rilanciare anche l' “Osservatorio provinciale dei prezzi degli immobili di Bergamo e provincia”, il
nostro fiore all’occhiello, riconosciuto da istituzioni, addetti ai lavori, stampa e grande pubblico. L’altro caposaldo e
nostro punto d'orgoglio è la nuova sede Fiaip, aperta ormai da due anni e spesata integralmente con le convenzioni
e le sponsorizzazioni, senza chiedere agli associati un euro in più della quota nazionale. Siamo il primo consiglio
provinciale fra i 105 sparsi in tutta Italia che è riuscito ad ottenere, sinora, questo tipo di risultato. In sede teniamo
tutti i corsi e i seminari specialistici di aggiornamento, oltre ai convegni sulle tematiche del real estate aperti anche
al pubblico. Sempre nella sede bergamasca di Via Milano 1/A offriamo consulenza legale e fiscale gratuita agli
associati, grazie ad un pool di avvocati e commercialisti convenzionati, esperti di diritto e fiscalità immobiliare».
Per quanto riguarda le politiche verso il territorio, Olivati sottolinea l'impegno per «proseguire il dialogo a tutto
campo sui temi dell'urbanistica e sulla cultura dell'abitare: il nostro Commento al Pgt di Bergamo ha segnato il
dibattito urbanistico tra le forze politiche nella scorsa campagna per le comunali». Ma non solo: «Chiediamo un
aiuto a istituzioni e politica perché vengano eliminate le storture della Legge Bersani contro la categoria degli agenti
immobiliari, e soprattutto per aprire la revisione degli studi di settore, che rischiano di far chiudere molte agenzie
in quanto sono totalmente scollati dalla situazione attuale del mercato».
«La nostra bussola - conclude Olivati - sono in nostri associati, per i quali vogliamo intensificare il canale di
interscambio e collaborazione online Fiaip network, per “fare rete” e creare un polo di 300 agenzie immobiliari e
creditizie, con 1.000 operatori capillarmente diffusi sul territorio provinciale e presenti con le loro offerte
immobiliari sul nostro portale www.fiaipbergamo.it. Nessun altro gruppo, franchising o associazione vanta questi
numeri in provincia di Bergamo. Per questo vogliamo anche proseguire nella realizzazione di sinergie tra agenti
immobiliari e mediatori creditizi, per offrire un servizio integrato alla clientela e non disperdere la possibilità del
cross-selling o vendita integrata di servizi».
ESTERO
Usa: indice mutui-casa -12%
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Richieste di rifinanziamento in calo del 16% | Stati Uniti
Le richieste di mutui ipotecari negli Stati Uniti la scorsa settimana hanno subito una flessione del 12%. Rivedono i
minimi da due mesi questa parte (a quota 562,3), nonostante il calo del tasso sui mutui ipotecari. Nel dettaglio, le
richieste di mutuo per l'effettivo acquisto di un immobile sono calate del 5,2%, mentre quelle di rifinanziamento con cui gli americani alimentano la propria liquidita' - hanno segnato un ribasso del 16%.
APPUNTAMENTI
Comprar casa senza rischi: studi notarili aperti
Data appuntamento: 05/11/2009 | Milano | Consiglio Nazionale del Notariato
Giovedì 5 novembre 2009, ore 11.30
CONFERENZA STAMPA
Comprar casa senza rischi - Studi notarili aperti
Palazzo Marino, Sala Stampa - Piazza della Scala - Milano
Prende il via la terza edizione di “Comprar casa senza rischi”, iniziativa dedicata all’informazione corretta e
trasparente per affrontare in sicurezza l’acquisto della casa e la stipula di un contratto di mutuo. L’appuntamento
annuale è promosso dal Consiglio Notarile di Milano e dal Comune di Milano, con il patrocinio di Provincia di
Milano, Regione Lombardia, Camera di Commercio di Milano e Consiglio Nazionale del Notariato.
PROGRAMMA
Business Matching Meeting di Quotidiano Immobiliare
Sala del Parlamentino - Palazzo Affari ai Giureconsulti
Piazza Mercanti, 2 - Milano
10 novembre 2009 - Ore 10:00
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Moderatore: Guglielmo Pelliccioli editorialista di Quotidiano Immobiliare.
Intervento di apertura: Paolo Crisafi segretario di Assoimmobiliare.
ORE 10:15 - PRESENTAZIONE DEI PROGETTI
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"Dismissione immobili del «Fondo Immobiliare - Comune di Milano I» istituito e gestito da
BNP Paribas REIM", presentato da:
❍ Andrea Miglio Fund Manager Fondo Immobiliare - Comune di Milano I.
"Borgo Punta Tegge - La Maddalena - Italy", presentato da:
❍ Luca Clavarino Senior Advisor Lead Advisory Real Estate & Project Finance Ernst & Young,
❍ Maurizio Salvati Director, Strategy & Business Development Gruppo Immobiliare Mela.
"Tortona7 - Centro Direzionale", presentato da:
❍ Claudio Negro AD Inpartner Servizi,
❍ Anselmo De Titta Project Manager dell'operazione.
"Piattaforme logistiche a reddito: Bennet a San Bellino (RO), Lamborghini a Sant'Agata
Bolognese (BO), Italia Logistica a Monticelli (PC)", presentato da:
❍ Jean-Fleury Garel direttore generale Gazeley Italia.
"Genipabu Prestige: investire in terreni edificabili a Natal, capitale del RN, Brasile",
presentato da:
❍ M. S. Marchisio AD Flea Immobiliare.
L'incontro è un'occasione per promotori, sviluppatori, gestori e commercializzatori del real estate, per operatori
turistici e catene alberghiere, per gestori di fondi immobiliari e centri commerciali, costruttori, architetti e
professionisti nella consulenza immobiliare.
Agli investitori presenti verranno illustrate le opportunità di investimento e le modalità di finanziamento e sarà
possibile incontrare i promotori in apposite salette riservate.
VUOI CONOSCERE COS'È UN BMM?
Clicca qui per vedere la presentazione
VUOI VEDERE UN BMM?
Clicca qui per guardare il precedente tenutosi il 24.09.2009
Ingresso gratuito, obbligatorio il pre-accredito scrivendo a: [email protected]
In collaborazione con: ASPESI, ASSOIMMOBILIARE, FIMAA Milano e OSMI.
L'evento sarà ripreso dalle telecamere di Daily RE TV (www.dailyre.tv) dove sarà possibile rivedere gli interventi
dei relatori e scaricare le presentazioni.
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Redazioni Daily RE Media Network:
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