QUANTO COSTA non CAMBIARE
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QUANTO COSTA non CAMBIARE
Walter Oscar Mauri per TTG Italia spa 2 QUANTO COSTA non CAMBIARE IL MEDIA AGENZIA VIAGGI DI FRONTE AL FUTURO Primo rapporto organico sul tema del cambiamento rivolto al retail del settore viaggi e turismo una iniziativa TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor 3 TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor Questa pubblicazione di TTG Italia è stata curata da Shaker con il contributo di Aigo/Pangaea Network 0 Nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodotta, interamente o in parte, memorizzata o trasmessa in qualsiasi forma o con qualsiasi mezzo (elettronico o meccanico, in fotocopia o altro), senza il consenso di TTG Italia e senza citazione della fonte. TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor Sommario Introduzione Parte Prima Cambiamenti e tendenze generali in atto 1. Il sistema dei consumi di fronte alla crisi 1.1. Consumatori consapevoli 2. Il nomadismo mediatico e la comunicazione 3. Il quadro demografico della nuova Italia 3.1. I nuovi italiani 4. Il sistema turismo 5. Agenzie di viaggio: prime osservazioni generali Parte Seconda Il posizionamento delle agenzie viaggio rispetto al cambiamento 6. Da dove iniziare? Numeri e osservazioni 6.1. L’agenzia viaggi oggi 7. L’agenzia viaggi è un media 7.1. Il ruolo della vetrina 8. Verso un made in Italy delle agenzie di viaggio 8.1. Bisogni, desideri, esperienze 9. C’è un made in Italy possibile TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor Parte Terza Alcuni scenari innovativi e di prospettiva 10. L’importanza del numero 5 10.1. Cosa c’entra la polisensorialità 11. Pace fatta col web? 12. Conclusioni Parte Quarta Lo scenario internazionale Allegati: 1) Ricerca etimologica 2) Polisensorialità TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor Introduzione Può sembrare paradossale che in un mondo come il nostro, sempre più permeato (e addirittura qualcuno sostiene: formato) dalla comunicazione, il settore del viaggio denoti sintomi di stanchezza (per non dire di crisi), incapacità di cogliere il nuovo e una certa ritrosia al cambiamento. Il viaggio rimanda sempre e comunque alla comunicazione e ne è, per così dire, l’archetipo. Viaggiare voleva (e vuole) dire percorrere vie di comunicazione molto concrete (una strada, una ferrovia, una rotta) e il viaggiatore era (è) un testimone di storie, un traduttore di emozioni, un vero e proprio “media”, capace di generare un eloquente passaparola e, addirittura, in alcuni casi illuminati, un anticipatore di mode e di costumi. Il viaggiatore, in epoche passate, era uno scopritore e il viaggio, che fosse alimentato da ragioni di lavoro, da curiosità o dalla cultura, diventava un’icona, simbolo di un passaggio, di un’età, di una soglia importante della vita. Nel breve volgere di poche decine di anni le vie di comunicazione reali hanno lasciato il posto (ma non sono per questo scomparse) ad altre vie di comunicazione meno concrete e sempre più virtuali. Telefono, telegrafo, radio, televisione, stampa sono diventate le vie di comunicazione più frequentate e per un certo tempo è sembrato che viaggiassero affiancate, quasi in parallelo, alle vie di comunicazione reali. Ma, tempo altri pochi anni, le cose non sono più state le stesse – L’elettronica e la cibernetica hanno ulteriormente sconvolto l’assetto della comunicazione TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 1 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor e definitivamente (così sembra) allontanato il viaggio dalle sue connotazioni originali. Le vie di comunicazione virtuali si sono imposte su tutte le altre al punto di generare storie, testimonianze, traduzioni e passaparola come non si era visto in precedenza nella storia dell’uomo. Così per arrivare all’oggi, tutti disponiamo di almeno due grandi categorie di viaggio: • il viaggio virtuale • il viaggio reale Con differenze importanti, ma non così tante come può sembrare a prima vista: in entrambi i casi occorre che ci sia un viaggiatore, che esista una meta, che si disponga di tempo, che si utilizzino mezzi di comunicazione, che si abbiano delle risorse economiche. In altre parole: le differenze non stanno tanto nel concetto di viaggio, quanto in quello di “agenzia che aiuta ad organizzarlo”. Nel viaggio reale è l’AGENZIA VIAGGI (come terminale di un’intera e complessa filiera), nel viaggio virtuale è Internet (con i suoi portali, i suoi social network, il suo 2.0 e 3.0). E quando accade (e accade spesso) che i due tipi di viaggio si incontrino, perché il viaggiatore decide di passare dal virtuale al reale, tra le due forme di agenzia è scontro. Ma non è uno scontro alla pari, come tutti possono immaginare: c’è un Golia armato e potente che non sembra intenzionato ad arretrare, e c’è un Davide sempre più indifeso, molto allarmato ancorché indomito, che tenta di affrontarlo. L’agenzia di viaggi è un Davide in preda a quella che il compianto Giampaolo Fabris definiva (a proposito dello spaurito consumatore in tempo di crisi) “sindrome da tenente Drogo”. TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 2 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor Il tenente Drogo è il protagonista del “Deserto dei Tartari” di Dino Buzzati, che trascorre la sua vita in una mitica fortezza piemontese (la fortezza Bastiani) a scrutare, armato, l’orizzonte, in attesa dei temutissimi Tartari, che non arrivano mai. Il paradosso di tutta la vicenda “viaggio reale – viaggio virtuale” sta in questo apparente conflitto ed è descrivibile attraverso l’enunciazione di alcune domande-chiave: • come mai risulta difficile integrare le forme di comunicazione reale con quelle virtuali? • perché la filiera della comunicazione reale (il viaggio) è apparentemente indifesa? • come è stato possibile non accorgersi di un cambiamento così radicale? Con l’aggiunta di altre domande, più strettamente orientate al “cosa fare”, il nostro impegno di ricercatori è quindi delineato; si tratta di fornire risposte pertinenti riguardanti: • il posizionamento dell’agenzia di viaggi (e più in generale dell’intera filiera) rispetto al cambiamento • il modello di riferimento più adatto affrontare il futuro, con maggiore consapevolezza e serenità • gli strumenti utilizzabili per trasformare la crisi in opportunità TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 3 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor Il metodo di lavoro che ci siamo imposti si basa su un approccio che ci porterà: • ad uscire dal settore, per conoscerlo meglio e per definire il contesto del cambiamento entro il quale opera • a metterci “dalla parte del consumatore” Inoltre, cercheremo di analizzare l’intera questione: • mettendoci in ascolto della realtà (attraverso l’utilizzo dell’Osservatorio specializzato di TTG LAB) • dando più peso ai modelli innovativi rispetto a quelli adattativi • dedicando attenzione all’anello più debole dell’intera filiera, rappresentato dall’agenzia-viaggi indipendente La tesi che sottotraccia intendiamo sostenere in questa ricerca e che di fronte alla crisi in atto possiamo (e forse dobbiamo) porci nelle condizioni degli antichi viaggiatori-navigatori che non si facevano intimorire dalla scritta HIC SUNT LEONES delle carte geografiche esistenti (per sottintendere: da questo punto in poi non conosciamo cosa potrete trovare), ma forti di coraggio e di curiosità proviamo ad andare oltre. Quando il viaggiatore ritornava, era in grado di costruire NUOVE MAPPE che facilitavano il progresso e aiutavano tutti i viaggiatori che si sarebbero avventurati, dopo di loro, sulle stesse tracce. L’hic sunt leones dal quale partiremo è la crisi che stiamo faticosamente attraversando. I fattori di crisi, come ci riferisce il Censis, nel suo inascoltato Rapporto Annuale, sono sostanzialmente tre: • la fragilità della nostra struttura socio-culturale • la paura TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 4 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor • l’implosione finanziaria internazionale Rispetto alla crisi stiamo reagendo sostanzialmente in due modi: rimozione perché inseriamo la crisi all’interno del catalogo delle tante paure con le quali stiamo dando ad intendere di riuscire a convivere nell’indifferenza derubricazione perché posizioniamo la crisi di un fondamentale percepito dell’attività economica che è rappresentata dalla visione “per bolle” (dopo la bolla speculativa della new economy e quella immobiliare, ora abbiamo anche questa: sono passate le altre, passerà anche questa A’ DA’ PASSA’ A NUTTATA A giustificazione di questi modi di vedere stiamo portando una serie di rassicurazioni, rivalutando uno strano spirito nazionale, finora mai così coltivato. Cosa ci stiamo dicendo, in sostanza? Diciamo che il nostro sistema economico può resistere alla crisi perché è basato su alcuni primati indiscussi: • economia reale più forte di quella “virtuale” o finanziaria • numerosità delle piccole e medie imprese (sono più di 5 milioni le partite iva in Italia) • attività manifatturiera, che esalta la creatività • familismo economico, che permette all’impresa di viversi come “una famiglia” • distretti produttivi, come testimoni di filiere che si auto-rigenerano, come tante arabe fenici TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 5 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor • arte e cultura, per un paese che vanta 3.500 musei, 20 mila centri storici, 40 mila rocche e castelli, 95 mila chiese, 1.500 conventi, 4 mila giardini storici e oltre 20 parchi naturali • banche locali territoriali, come mediatori attenti alle necessità dei loro clienti Quando alziamo i toni nell’affermare questi primati, effettivamente reali, si nota però sottotraccia una sorta di “speriamo che io me la cavo”, più basato sulla scaramanzia che altro. Ma se questi primati non bastassero, di quali alternative potremmo disporre? Noi riteniamo che non sia saggio lasciar cadere la sfida che questa crisi ci sta proponendo. Non è saggio e nemmeno utile proprio perché stiamo entrando (e per certi aspetti siamo già entrati) in una vera e propria metamorfosi strutturale, sia dal punto di vista socio-economico, sia dal punto di vista culturale. Si tratta di cambiamenti strutturali (e non solo congiunturali) che provengono da prima della crisi e che la crisi ha solo accelerato. Sono cambiamenti che andranno affrontati più per via innovativa che per via adattativa e rispetto ai quali si impone FLESSIBILITA’. La flessibilità è un modello di comportamento basato su tre elementi: TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 6 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor Già in sede di introduzione ci sentiamo di dire che: sarà molto difficile pensare di utilizzare la nostra cassetta degli attrezzi tradizionale e i suoi strumenti operativi (su tutti quelli del marketing, per esempio), ma occorrerà un salto qualitativo (innovativo) molto forte, nella direzione di nuovi strumenti orientati alla capacità di misurare in modo dinamico la realtà (commerciale, distributiva e produttiva) Questo “salto di qualità” riguarderà principalmente il superamento dei tradizionali punti di vista perché non è osservando ad ogni minuto il filo d’erba che cresce, che riusciremo a coglierne la sua crescita. Superare i punti di vista tradizionali è il principale obiettivo di questa ricerca. Per realizzarla forniremo dati, riflessioni, motivazioni e suggerimenti secondo un criterio che ci permetterà di: metterci nella posizione “dalla parte del consumatore” Mettersi dalla parte del consumatore, significherà analizzare la filiera “viaggio” in modo da segnalare, oltre alle dinamiche che stanno alimentando i cambiamenti strutturali, anche le principali tendenze nei comportamenti d’acquisto, nella speranza di aver contribuito ad eliminare il paradosso ricordato all’inizio di questa introduzione. Le fonti utilizzate sono diverse: Istat, Rapporto Censis, Ufficio Studi Confcommercio, Osservatorio TTG Lab, oltre naturalmente al nostro archivio di ricerca. TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 7 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor Il lavoro è strutturato in tre parti: I I grandi cambiamenti strutturali e le grandi tendenze generali in atto II Il posizionamento dell’agenzia viaggi III Scenari innovativi di prospettiva Ogni parte sarà scandita da capitoli tra loro collegati. Allegata alla ricerca abbiamo inserito L’ANALISI ETIMOLOGICA relativa ai termini più utilizzati dal settore: agenzia, viaggio, turismo, vacanza. Anche da questo punto di vista, come vedremo, le provocazioni non mancano perché andando alla radice delle parole: si scopre la distanza esistente tra ciò che dovrebbe essere e ciò che è diventato il significato della parola Non si tratta di un dettaglio teorico trascurabile, perché è proprio partendo dal significato originario che si possono mettere bene in evidenza le eventuali confusioni e le più macroscopiche contraddizioni semantiche, che stanno alla radice di molte delle problematiche che incontreremo in questa ricerca. La ricerca fornirà elementi di riflessione e indicazioni (sia strategiche, che operative) a tutta la filiera proprio svolgendo il tema del suo titolo QUANTO COSTA NON CAMBIARE e cercherà di dare conto del suo sottotitolo IL MEDIA “AGENZIA VIAGGI” DI FRONTE AL FUTURO (se l’agenzia è un media, come può essere gestito?). TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 8 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor La ricerca che presentiamo in queste pagine, con il suo lungo e faticoso lavoro di indagine, ha potuto essere realizzato grazie alla volontà e al desiderio di fornire risposte da parte di TTG LAB, che ringraziamo pubblicamente. Buona lettura e buon viaggio a tutti. TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 9 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor Walter Oscar Mauri, presidente Shaker Parte prima Cambiamenti e tendenze generali in atto TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 10 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor 1. Il sistema dei consumi di fronte alla cris Il Censis parla apertamente di “fatica di vivere” nell’introdurre il suo Rapporto Annuale 2010. Non usa mezzi termini e rincara la dose quando sottolinea che il “virus dell’insicurezza” sta minando le certezze degli italiani. Si tratta di una realtà molto concreta, rispetto alla quale qualsiasi analisi tradizionale di merito rischia di apparire obsoleta e quasi anacronistica. Ed è anche per questi motivi che inizieremo subito a cambiare rotta: non andremo a leggere i dati dei consumi partendo dal loro totale, ma li analizzeremo partendo dalla “famiglia” La famiglia media italiana, che chiameremo amichevolmente “la famiglia Rossi”, ci accompagnerà nella nostra analisi rendendola più praticabile e più vicina alla nostra stessa esperienza (e dunque più immediatamente confrontabile). Le date considerate saranno: • 1992 • 2007 (dopo 15 anni) • 2010 (oggi) • 2012 (stime di futuro) La nostra famiglia Rossi nel 1992 poteva permettersi di spendere € 23.608 nell’arco dell’anno. E come si comportava rispetto ai capitoli di spesa? TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 11 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor Per seguire le classificazioni dell’Ufficio Studi di Confcommercio, la famiglia Rossi spendeva (in ordine di importanza): - € 6.204 26.3 per l’abitazione - € 6.046 25.6 per l’alimentazione - € 5.346 22.6 per la salute - € 3.605 15.3 per le comunicazioni e la mobilità - € 1.982 3.1 per il tempo libero - € 485 2.1 per i viaggi e le vacanze Anche il 1992 non era stato un anno felice per la famiglia Rossi, anche allora si parlava di crisi e certo i viaggi e le vacanze erano forse l’ultimo dei suoi pensieri: prima c’era la casa, l’alimentazione, la salute… insomma prima doveva pensare a tutto il resto, e solo in fondo poteva permettersi di pensare alle vacanze. TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 12 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor Passati 15 anni, assorbita la crisi e soprattutto assorbito l’effetto EURO, nel 2007 ritroviamo una famiglia Rossi più in palla perché dispone di ben 14.180 euro in più per le sue spese. Infatti, la famiglia Rossi spende nel 2007 € 37.788, con una crescita del +60% rispetto al 1992. In ordine di importanza ha speso: - € 10.574 il 27.9% per l’abitazione, con un +70.4% - € 8.625 il 22.8% per l’alimentazione, con un +42.6% - € 7.715 il 20.4% per la salute, con un +44.3% - € 6.927 il 18.3% per le comunicazioni e la mobilità, con un +92.1% - € 2.869 il 7.5% per il tempo libero, con un +49.3% - € 1.078 il 2.8% per i viaggi e le vacanze, con un +122.2% Come si nota, la famiglia Rossi in 15 anni non cambia abitudini in modo clamoroso, infatti le grandi classi di consumo non cambiano, ma si comporta in modo diverso rispetto agli aumenti, mettendo ai primi due posti le spese per viaggi e vacanze (+122.2%) e quelle per le comunicazioni e la mobilità (+92.1%). Lo stato di crescita nei consumi della famiglia Rossi è frenato dal sopraggiungere della più straordinaria e imprevedibile delle crisi economiche: quella che ancora oggi ci accompagna e che, iniziata come crisi finanziaria, in meno di due anni è diventata crisi economica vera. Si tratta di un fenomeno ancora non del tutto compreso e digerito. Di un fenomeno che ha portato (e sta portando) a domande molto importanti a livello di tutto il sistema economico mondiale. TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 13 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor Ma si tratta anche di un potentissimo acceleratore rispetto a tutti i fenomeni connessi a quello economico, con ripercussioni: • a livello socio-politico • energetico e ambientale • a livello strutturale • a livello individuale La crisi economica, da questo punto di vista, rischia di diventare un ALIBI, un paravento dietro il quale nascondere altri problemi. In realtà, la crisi sembra delineare un quadro del tipo: niente sarà più come prima molto distante da tutte quelle posizioni attendiste del tipo, per dirlo come Eduardo De Filippo A’ DA’ PASSA’ A NUTTATA La famiglia Rossi, forse non ha capito bene, nemmeno lei, cosa stia succedendo, ma, per non sapere né leggere né scrivere, incomincia a frenare. Nel 2009 la sua spesa annuale scende del -2.3% e nel 2010 scende, rispetto al livello 2007 del -1.5% e si assesta a € 37.204. Sempre in ordine di importanza, ha speso: - € 10.899 per l’abitazione, il 29.3%, con un + 3% - € 8.570 per l’alimentazione, il 23.0%, con un – 0.6% - € 7.398 per la salute, il 19.8%, con un – 4% - € 6.640 per le comunicazioni e la mobilità, il 17.8%, con un – 4% - € 2.790 per il tempo libero, il 7.5%, con un – 2.7% -€ per viaggi e vacanze, il 2.6%, con un – 9.3% 977 TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 14 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor Si tratta di una decrescita che con tutta probabilità continuerà anche per tutto il 2011 e che invertirà la sua tendenza solo tra il 2012 e il 2013/14. Il settore VIAGGI & VACANZE, come stiamo cercando di dimostrare, non è (e non potrebbe essere) avulso dal resto. La logica del settore, letto come un unicum, è definitivamente tramontata proprio perché abbiamo messo al centro della nostra analisi la famiglia Rossi e non i valori assoluti del comparto. Valori assoluti che comunque hanno un peso (si tratta di circa 10 miliardi di euro nel 1992, di circa 26 miliardi di euro nel 2007 e di circa 25 miliardi di euro nel 2010), ma che non permettono di entrare veramente nel merito delle questioni. Spostando l’attenzione sulla famiglia Rossi ne abbiamo invece la possibilità, perché posiamo conoscere: • in quali altri settori sta concentrando le sue spese; • se si tratta di consumi complementari o antagonisti rispetto al nostro settore; • se sta attuando cambiamenti nelle sue priorità di consumo e, in questo caso, come si sta comportando con il nostro settore. Prima di andare a queste altre verifiche, conviene dire che la famiglia Rossi in realtà non è poi così libera di scegliere. Rispetto alla sua spesa annuale del 2010, ad esempio, che è stata di € 37.204, si deve tenere conto che la famiglia Rossi ha speso circa il 40% in modo obbligato. Per “modo obbligato” si intendono tutte quelle spese a DOMANDA RIGIDA gestite da posizioni dominanti (per non dire monopolistiche) che comprendono: affitto (effettivo o imputato), manutenzione della casa, bollette energetiche, acqua, sanità, carburanti, assistenza e assicurazioni. TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 15 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor Si tratta di un dato rilevante e per giunta in continua crescita, che costituisce una delle facce del consumo degli italiani tra le più inquietanti rispetto a tutte le considerazioni sul libero mercato. Si pensi che l’incidenza delle spese obbligate (e dunque a domanda rigida) è passata: - dal 27.1% nel 1980 - al 30.5% nel 1990 - al 35.1% nel 2000 - al 37.8% nel 2007 - al 38.8% nel 2009 - e addirittura a quasi il 40% nel 2010. Ciò detto, torniamo alla questione delle scelte. La famiglia Rossi destina una quota analoga, o vicino, a quanto spende per le vacanze e per i viaggi per: 1992 2007 VIAGGI & VACANZE 485 1078 + 122% 977 - 9.3% Trasporto 422 690 + 63% 714 + 3.4% e 523 993 + 89% 1089 + 9.6% Servizi ricreativi 2010 culturali Carburanti 559 1169 + 109% 1198 +2.5% Tabacco 333 705 + 111% 737 + 4.0% Telefono 359 960 + 167% 888 - 7.0% TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 16 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor Come si nota bene, il nostro settore è quello che ha fatto registrare la crescita maggiore, secondo solo alle spese per il telefono (+ 122% contro il + 167%), ma è anche quello che ha perso di più (- 9.3%) con la crisi. Mentre gli stessi due settori sono quelli penalizzati dalla famiglia Rossi durante la crisi (- 9.3% e 7.0%). Se andiamo a stringere l’obiettivo su settori ancora più vicino al nostro, perché inseriti nella voce “tempo libero”, troviamo: 1992 2007 2010 VACANZE & VIAGGI 485 1078 + 122% 977 - 9.3% • Libri 172 194 + 12.8% 178 - 8.2% • Giornali e cartoleria 320 380 + 18.7% 309 - 21.3% • Istruzione 232 350 + 50.8% 365 + 4.2% • Ricreazione 140 195 + 39.2% 167 - 14.3% Anche in questo caso, si nota che nessun settore cresce come il nostro nel passaggio 1992-2007, ma che tutti decrescono (ad eccezione fortunatamente delle spese per l’istruzione) all’arrivo della crisi. La famiglia Rossi spende in viaggi e vacanze una somma di tutto rispetto se osserviamo quanto destina alle altre voci prese in considerazione, ma si comporta in modo diverso rispetto alle tipologie della vacanza: TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 17 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor 1992 2007 2010 VACANZE & VIAGGI 485 1078 + 122% 977 - 9.3% • tutto compreso 53 104 + 96% 98 - 5.7% • servizi alberghieri 432 974 + 125% 879 - 9.7% L’acquisto di pacchetti tutto compreso vale: • il 10.9% nel 1992 • il 9.6% nel 2007 • il 10.0% nel 2010 e costituisce una sorta di zoccolo duro che cresce meno e decresce meno rispetto all’acquisto di servizi alberghieri. Scrive a questo proposito l’Ufficio Studi di Confcommercio: “La macro-funzione di spesa “vacanze e viaggi” si differenzia da quella definita “tempo libero” perché si basa in modo rilevante, ancorché non esclusiva, sulla delega ad altri soggetti dell’organizzazione del servizio. Negli ultimi anni con il diffondersi delle tecnologie questa connotazione si sta affievolendo, lasciando sempre più spazio ad un consumatore più esperto e agente di viaggio di se stesso che, attraverso l’uso del web si informa, prenota e acquista servizi online”. L’indagine VIAGGI e VACANZE 2009, condotta dall’ISTAT, ha rilevato un incremento della quota viaggi in cui si effettua una prenotazione diretta (il 43% nel 2009, contro il 32.6% registrate nel 2004) su cui ha influito soprattutto l’incremento delle prenotazioni effettuate attraverso Internet. TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 18 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor Le prenotazioni tramite Internet si sono triplicate, passando dal 7.7% del 2004 al 24% del 2009. La famiglia Rossi è dunque alle prese con le vacanze “fai da te”, anche perché cerca disperatamente di mantenerle tra le sue abitudini d’acquisto, come una conquista del suo benessere individuale. TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 19 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor Consumatori consapevoli La famiglia Rossi che abbiamo analizzato, ci ha fornito precise informazioni circa la sua spesa quantitativa e, all’interno di questo, anche una sorta di griglia attraverso la quale ha operato le sue scelte. Ma tutto questo (e non è poco) non ci può bastare perché nulla ci sta dicendo sulla qualità dei suoi acquisti e nulla sul profilo delle tante famiglie Rossi che animano la nostra famiglia Rossi media. TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 20 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor Per tentare quindi di saperne un po’ di più proveremo a chiedere un aiuto … all’arte. Era il 1929 (proprio l’anno della più grande crisi economica del ‘900) quando Renè Magritte eseguiva questo celebre quadro. Magritte dipingeva una pipa e completava il quadro scrivendo che non lo era. Cosa voleva dire? Perché negava il reale? Con quale scopo? L’arte di Magritte ci invita a guardare il mondo reale (la crisi del ’29) da altri punti di vista. Quando le scienze razionali sembrano soccombere, ecco che l’arte individua (magari inconsapevolmente) nuove vie d’uscita: allora fu il surrealismo e ci fece entrare nella grande epopea del moderno fino al postmoderno, e oggi? Ho scelto Magritte per far intendere che quando tutto appare confuso e sottoposto alla dilagante malattia che il “virus dell’insicurezza” sta producendo, allora si rende necessario un salto di qualità, magari aiutati da mondi diversi dai nostri: uscire dal nostro settore per provare a conoscerlo meglio è proprio questo salto di qualità. Uscire dal proprio settore per conoscerlo meglio permette non solo di rendersi conto delle dinamiche di consumo che in qualche modo stanno interagendo con il nostro, ma soprattutto di incominciare a dare un profilo alla nostra famiglia Rossi. Il dato statistico medio è infatti una sorta di indicatore, molto utile per un’osservazione aggregata, ma nulla ci dice della qualità e dell’articolazione dei consumi individuali. Nulla ci dice, ad esempio di un fenomeno come quello che va sotto il nome di CONSUMATORE CONSAPEVOLE. TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 21 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor Chi è e cos’è il consumatore consapevole? Intanto incominciamo col dire cosa non è. Non è, ad esempio, la figura del consumatore “in cattività” dalle battaglie consumeristiche degli anni settanta. Non è neppure il consumatore della “class action” degli anni zero. Non è quindi una figura “ideologica”. La consapevolezza della quale parliamo è una consapevolezza che sale dal basso, da esperienze individuali di presa di coscienza delle cose, ma soprattutto della sperimentazione del concetto di BENESSERE INDIVIDUALE. Il paradosso del benessere Il consumatore consapevole sta comprendendo che consumi e benessere non corrono più per linee parallele. Come si nota bene nel grafico, per un certo periodo le curve del benessere e del reddito corrono in perfetta sintonia: occorre reddito per avere benessere. TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 22 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor Si lavora per le cose più basilari, per mangiare, per avere una casa, per vestirsi… Più aumenta il reddito disponibile e più migliora il benessere per sé e per la propria famiglia. Questa corsa parallela è andata avanti per tanto tempo, per così tanto tempo da indurre tutti a pensare che le cose non potessero che andare così per sempre. Poi è successo qualcosa: ci siamo accorti che, arrivati ad un certo punto (diciamo il punto K), il proprio benessere individuale non andava più d’accordo con lo sforzo che stavamo facendo per produrre il reddito necessario a sostenerlo. Ci si è accorti che il benessere individuale non era più funzione del reddito consumato, ma dipendeva da altri fattori. Tutti i paesi occidentali e ricchi sono inseribili nel quadrante (2) della figura, mentre tutti gli altri paesi (detti ancora emergenti) sono inseribili nel quadrante (1) e naturalmente chi si trova nel punto (B), farà molta, molta fatica a capire un ragionamento come quello del consumatore consapevole, soprattutto quando lo sentirà parlare della SINDROME DELL’ECCESSO. TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 23 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor La nostra famiglia Rossi è vittima della sindrome dell’eccesso e potrebbe confermare tutte e tre le frasi riportate nel grafico, e sta pensando seriamente al BEN-ESSERE in contrapposizione al BEN-AVERE degli anni passati. Così sono emerse tendenze, del tutto inimmaginabili fino a solo quattro, cinque anni fa; tendenze (ma forse ormai certezze) che vanno a toccare: • le scelte ambientali, ritenute sempre più vicine allo star bene individuale e sempre più lontane da una visione ideologica planetaria; • l’alimentazione biologica, adottata da un sempre più elevato numero di famiglie italiane al punto che non esiste oggi nel nostro paese un supermercato che non preveda un ampio spazio dedicato ai prodotti a coltivazione biologica; • gli acquisti a chilometro zero, sempre dei prodotti alimentari e scavalcando le forche caudine nella distribuzione; • l’esperienza del gruppi d’acquisto familiari, sviluppata soprattutto nelle grandi città metropolitane, che unisce i vantaggi ambientali e la convenienza economica; TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 24 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor • la medicina senza medicine, con riferimento all’omeopatia e al recupero di tante cure millenarie non invasive; • le cure termali, che hanno ricevuto uno sdoganamento netto rispetto all’immagine del passato e che sono state inserite a pieno titolo nel solco della medicina olistica e del benessere individuale; • la frequentazione di SPA, di palestre e di centri benessere; • la cosmesi maschile; • gli orti in città; • le auto ibride e tante altre forme ancora di consumo diverso. Da un’indagine svolta da Censis e Confcommercio nel 2009 (e dunque già in piena crisi economica) risultava, non a caso, che gli obiettivi degli italiani erano completamente mutati rispetto al passato: - ai primi tre posti gli italiani ponevano UNA VITA SANA PIU’ RAPPORTI SOCIALI MIGLIORARE LA PROPRIA CULTURA - solo al quarto si trovavano AVERE PIU’ SOLDI ma a pari merito con RISPARMIARE DI PIU’ TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 25 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor - e subito dopo CONOSCERE IL MONDO MIGLIORARE IL LAVORO Il nuovo consumatore è sempre più difficile da decifrare e il suo profilo non risponde più ai parametri demoscopici del passato. E’ quindi un enigma? Per molti sembrerebbe di si, visto che si continua ad ignorare il cambiamento e si attribuisce alla mancanza di reddito la caduta dei suoi consumi tradizionali. Ma noi proviamo a risolverlo questo enigma e, per farlo, facciamo ricorso a quanto scritto da Giampaolo Fabris nel suo lungimirante “La società della post-crescita” – Egea - 2010, che così recita: “La supponente semplicità, l’anacronistica unidimensionalità delle categorie tradizionalmente impiegate per spiegare il consumo, contrasta vistosamente con la sua oggettiva complessità e multidimensionalità”. Si passa da una superata visione a senso unico, ad una visione a più direzioni, che permette di comprendere anche tutte quelle nuove tendenze che abbiamo appena indicato. E sono quindi molto utili nuovi modelli di riferimento, come sono quelli rappresentati, sempre da Fabris, con un divertente gioco intorno alla parola “consumatore”: TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 26 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor CONSUMATORE CONSUMATTORE CONSUMAUTORE CONSUMATORE Il consumatore è RE perché cessa di essere semplicemente il cliente che paga, e dunque l’interprete della frase “il cliente ha sempre ragione”, a causa del fatto che è AUTONOMO ESIGENTE COMPETENTE SELETTIVO ORIENTATO IN SENSO OLISTICO (se sceglie di mangiare in modo biologico e anche sensibile ai valori ambientali, alla medicina omeopatica, al benessere e non al ben-avere, DISINCANTATO RESPONSABILE RIFLESSIVO Il consumatore è ATTORE, non perché recita la parte del cliente, ma perché è un RE illuminato che rivendica diritti, ma responsabilmente si fa carico anche dei doveri Il consumatore è AUTORE, non perché si sostituisce all’impresa nel progettare nuovi prodotti o nuovi servizi, ma perché, essendo RE e ATTORE TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 27 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor e disponendo di una tecnologia che glielo consente, è messo nelle condizioni di dire “la sua” su tutti i prodotti (nuovi o vecchi) e su tutti i servizi (nuovi o vecchi) con i quali entra in contatto. In questo modo, il consumatore ha acquisito un potere molto forte che, attraverso il web, gli permette di generare un micidiale passa-parola. Può generare consenso o dissenso, indirizzare gusti e sostenere (o distruggere) tendenze. Il consumatore è consapevole del suffisso CON, che deriva dal latino “cum” e che rimanda alla socialità. Sa cioè che il suo atto d’acquisto, anche se individuale, non è mai isolato. Quando acquista, il consumatore consapevole sente di essere “compagno” di altri (n.d.a.: la parola “compagno” deriva dal latino “cum panem”, persona con la quale divido il pane). Come si vede, il problema del consumo parzialmente svincolato dal reddito (ben- essere individuale) pone nuove prospettive, forse ancora tutte da comprendere e intercettare. Certo, non tutti i consumatori rispondono a questi nuovi dettami della consapevolezza, ma la domanda è: siamo attrezzati per incontrarli? TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 28 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor 2. Il nomadismo mediatico e la comunicazione Abbiamo già visto, soprattutto parlando delle nuove definizioni di consumatore, quanto conti il sistema della comunicazione. Ciò è vero per tutti i settori, ma nel nostro, lo vedremo in seguito, lo è ancora di più, perché la nostra epoca è caratterizzata da: elevata conoscenza e scarsa esperienza Sono aumentate in misura iperbolica le possibilità di conoscere perché sono aumentati in misura esponenziale i media a disposizione. Ma sono addirittura diminuite le possibilità di esperienza diretta, perché abbiamo meno tempo per farle. E’ una bella contraddizione. Come è stato possibile? Perché se ho più media a disposizione posso conoscere di più e sperimentare di meno? Come si comporta la famiglia Rossi in proposito? Rispetto al nostro settore, è un vantaggio o uno svantaggio? Gli italiani hanno a disposizione più media rispetto al passato, soprattutto per effetto: • del passaggio al digitale terrestre • dell’aumento delle specializzazioni delle testate dei media su carta • di Internet TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 29 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor Tanti media, tanta informazione e tanta conoscenza stanno però, non tanto paradossalmente, portando gli italiani ad avere meno fiducia nei media in generale. Infatti la credibilità dei media agli occhi degli italiani continua ad essere in calo: • la stampa gode la fiducia solo del 37% degli italiani (contro il 42% degli europei) • la televisione è il mezzo di cui ci si fida di meno, solo il 35% (contro il 42% degli europei) • la radio è invece il mezzo considerato più attendibile con una percentuale del 45% (contro il 58% degli europei) • Internet ci vede in controtendenza rispetto all’Europa, perché ci fidiamo ancora poco (39%), ma più degli europei (37%) Il quadro generale è impressionante e non basta ad attutirlo l’dea che la credibilità nei confronti di altre funzioni pubbliche (su tutte, la politica) sia caduta ancora più in basso. Il panorama italiano ci sta dicendo di una situazione contraddittoria molto seria: da un lato i media si moltiplicano e dall’altro viene meno la loro credibilità Questo diffuso giudizio negativo assomiglia molto a quanto sta accadendo alle grandi marche manifatturiere e di servizio in tema di infedeltà e di nuovi comportamenti d’acquisto. In atre parole: anche sul fronte della comunicazione si stanno affermando nuovi comportamenti di fruizione e nuovi modelli di acquisto TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 30 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor Se si osserva più da vicino il comportamento rispetto all’informazione da parte di alcune categorie di italiani, come ad esempio i GIOVANI, non possiamo non segnalare una caratteristica sempre più marcata: il NOMADISMO MEDIATICO. Cos’è il nomadismo mediatico? Si tratta di ciò che potremmo definire una DIETA MEDIATICA ELASTICA: si consuma informazione attingendo da più media contemporaneamente, ma senza spirito di appartenenza. Tale nomadismo non sta alimentando appartenenza perché è accompagnato da una sorta di DISINCANTO che deriva sia dalla maggior ricchezza del nuovo mix mediatico, sia dalla mancanza di una prospettiva gerarchica dei mezzi utilizzati. Questo stato di fatto è definito NIHILISMO LIGHT e si evidenzia in modo netto perché “porta l’utente a passare da un’esperienza mediatica all’altra, senza attribuire un’importanza decisiva a nessuna di esse. E ciò comporta, da parte dei media, una sorta di unificazione dei linguaggi, nella vana speranza di aumentare l’audience. I media si frammentano, ma si omologano. La mancanza di specificità appiattisce l’informazione e non consente più di agire per livelli di profondità e quindi di approfondimento, facendo percepire tutto in termini di superficialità, omologazione e “blob” mediatico. Senza gerarchie, l’informazione rischia di trasformarsi (e forse in parte è già così) in una grande marmellata nella quale vengono messi generi e linguaggi omogeneizzati, dal sapore gradevole, ma con poche qualità nutritive. TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 31 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor Tutto ciò restituisce un italiano antropologicamente mutato rispetto agli stereotipi del passato, ma anche un italiano alle prese con riscontri di realtà sempre più difficili da gestire se non interverranno nuovi modelli di riferimento. Siamo giunti a ciò che i sociologi definiscono “la normalità trasgressiva degli italiani, un ossimoro ricomposto in armonia”. Da un lato sembra crescere il cosiddetto “politicamente corretto” (vita sana, ben-essere, zero droghe), e dall’altro cresce anche una sorta di “mistica del no-limits” (sballo del sabato sera, velocità, alcool…), il tutto ricomposto in una crescente indifferenza. Siamo, scrive il Censis, “una società vulnerabile che ha trovato il modo di stare insieme senza per questo correre il rischio di relazionarci e di connetterci in una visione comune. Stiamo l’uno accanto all’altro in uno sorta di presenza-assenza che pensiamo di considerare a costo zero”. Ma ora, tornando al tema della comunicazione e dei media, dobbiamo segnalare almeno tre fattori di preoccupazione: a. Il primo è ciò che viene definito DIGITAL DIVIDE Si tratta delle perduranti difficoltà incontrate da Internet ad affermarsi come mezzo abitudinario (si pensi che meno del 20% degli adulti utilizza Internet, contro più dell’80% dei giovani). Il digital divide è quindi prima di tutto un problema generazionale. TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 32 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor Il digital divide per età Totale 14-29 anni 30-64 anni oltre 65 anni 51.3 15.8 51.4 87.8 48.7 84.2 48.6 12.2 Persone estranee a internet Persone con accesso a internet b. Il secondo fattore di preoccupazione emerge quando andiamo ad osservare il numero delle persone che entrano in contatto solo con fonti audiovisive e che è rimasto intatto negli ultimi anni. E questo comporta la difficoltà di parlare di un effettivo pluralismo, quando un quarto della popolazione entra in contatto col mondo solo attraverso la TV (si arriva al 41.2% tra le persone con più di 65 anni). c. Il terzo fattore che emerge dall’analisi della dieta mediatica degli italiani è la marginalizzazione crescente dei media a stampa. Infatti, i dati sul digital divide stanno mettendo in luce il fenomeno della diminuzione del consumo di mezzi a stampa presso gli utenti di Internet. Siamo cioè in presenza di un PRESS DIVIDE che va ad ingrossare le fila dei disaffezionati alla carta stampata anche a carico dei giovani. TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 33 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor Il press divide confronto 2006 – 2009 Persone con diete solo TV Persone con diete internet, 2006 2009 28.2 26.4 senza 5.7 12.9 stampa Totale persone estranee alla stampa 33.9 39.3 alla 66.1 60.7 Persone con diete TV + stampa 42.8 24.9 Persone con diete internet 22.3 35.8 Totale persone con accesso stampa Il press divide per età totale 14-29 anni 30-64 anni oltre 65 anni Persone estranee a mezzi stampa Persone accesso 39.3 35.8 38.9 44.1 mezzi 60.7 64.2 61.1 55.9 con ai stampa TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 34 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor A commento si può rilevare che l’aver scoperto un numero così elevato di giovani sotto ai 30 anni che non leggono giornali, riviste e libri, mentre usano normalmente Internet (in aggiunta al cellulare, alla radio e alla TV) è la novità più importante del periodo che stiamo considerando. Se fino a ieri erano i giovani a trascinare in avanti i consumi culturali e a mantenere la dieta mediatica più equilibrata, oggi si pone un problema nuovo, giocato non più in termini di contenuti, bensì in termini di linguaggi. In sintesi, il pluralismo dei mezzi di comunicazione è un dato di fatto (ed è soddisfacente), ma il suo effettivo godimento lascia ancora a desiderare se è vero, come è vero che: • più della metà della popolazione si colloca sotto la soglia del Digital Divide • più di un terzo è al di sotto del Press Divide • più di un quarto non utilizza che la televisione Anche se complessivamente ca. 21 milioni di italiani posseggono una dieta mediatica ricca (n.d.a.: nel 2008 erano 13.8 milioni). Gli italiani dimostrano un rapporto ambivalente con i media. Sostiene il Rapporto Censis che: • li usano molto di più del passato • ma permane un distacco critico nei confronti delle proposte “mediatiche” Riguardo alla fruizione di internet da parte dei giovani e dei giovanissimi, una recente indagine condotta dalla London School of Economics ha fornito dati, per noi italiani, molto sorprendenti. TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 35 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor L’utilizzo di internet da parte dei minori Livello alto (+ dell’85% Danimarca, Svezia, Estonia, Islanda, Norvegia, dei Polonia, Olanda, Slovenia, Regno Unito ragazzi) Livello medio Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Germania, (tra il 65% e l’85%) Francia, Irlanda, Portogallo, Spagna, Bulgaria Livello basso Cipro, Grecia, Italia (meno del 65%) L’Italia è sorprendentemente al livello più basso. Il fenomeno dei social network merita invece un commento particolare perché è letteralmente esploso negli ultimi due anni. Si parla di almeno 20 milioni di italiani che hanno confidenza con una delle diverse forme di social network esistenti. Si tratta prevalentemente di giovani tra i 14 e i 29 anni (56.8% Facebook e 67.8% YouTube) che li utilizzano per i seguenti motivi: • per mantenere i contatti con gli amici ------------------------- (70.5%) • per ritrovare vecchi amici ---------------------------------------- (57.8%) • per svago ------------------------------------------------------------ (34.6%) • per allargare la rete degli amici -------------------------------- (19.8%) • per curiosare -------------------------------------------------------- ( 5.7%) • per diffondere informazioni e scambiare opinioni ------- ( 3.5%) • per dare visibilità ad una iniziativa ---------------------------- ( 3.3%) • per intrecciare una relazione ----------------------------------- ( 1.8%) TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 36 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor Tra l’aprile e il maggio 2009 solo il 4.3% degli italiani dichiarava di sapere cosa fosse TWITTER, ma il 90.3% dei giovani conosceva bene Facebook e l’89.2% YouTube. La caratteristica principale di Facebook rimane la virtualità ovvero la possibilità di stabilire rapporti senza esporsi troppo, mentre diverso è il caso di YouTube che si va affermando come un vero e proprio modello di comunicazione televisiva in rete. Tale modello: muove i principi dell’autoproduzione, della condivisione e della domanda che muove l’offerta “Quando si parla di social network si entra in una nuova dimensione dell’impiego di Internet che è comunemente riassunto sotto l’etichetta WEB 2.0, con cui si indicano le applicazioni che consentono la massima interazione possibile tra gli utenti della rete”. Il web 2.0 è una mentalità, il modo di utilizzare la tecnologia per entrare in contatto col mondo. Ecco ancora il Rapporto Censis: “Le persone che hanno cominciato ad usare la rete per interagire tra loro hanno capito che Internet è lo strumento attraverso il quale si può costruire con gli altri conoscenze (Wikipedia), trovare opportunità di lavoro e di carriera (LinkedIn), scambiarsi merci (e-Bay) ma anche informazioni, confidenze e pettegolezzi (Messanger, Facebook, Twitter) oppure video (YouTube) e ogni altro prodotto audiovisivo quand’anche protetto dal diritto d’autore (eMule)”. Complessivamente inoltre si assiste ad uno spostamento della virtualità che comincia ad interessare e a coinvolgere altre tecnologie, cosicché il computer da centrale diventa marginale. La commercializzazione di SMARTPHONE, di lettori MP3, E-READER, I-PAD, che possono sempre essere portati con sé e la miniaturizzazione degli strumenti di comunicazione stanno TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 37 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor determinando uno spostamento dei consumi digitali dal computer ai piccoli apparecchi portatili TOUCH SCREEN. E queste argomentazioni ci portano alla BANDA LARGA che rappresenta al momento la vera (e forse unica) barriera all’ingresso per tutte queste nuove applicazioni. La banda larga deve essere ritenuto un servizio essenziale ed universale, come ad esempio è stato sancito come diritto legale dal governo finlandese per tutti i cittadini. Sempre a proposito di web 2.0 non possiamo non citare le dieci regole d’oro contenute nel libro di Vito di Bari (web 2.0 – Ed. Il Sole 24 Ore, del 2007) per accorciare la distanza tra il mondo dell’advertising e il mondo del web. Eccole: 1. distribuite gratis servizi utili 2. puntate su nuovi formati online 3. regalate contenuti premium 4. interagite sul serio 5. viralizzatevi. Non abbiate paura nel distribuire informazioni sulla vostra marca anche in canali che non potete controllare 6. guardate sia nella direzione local, sia in quella global 7. cross-mediatizzatevi TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 38 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor 8. puntate su rich media. Ormai la banda larga c’è e non c’è più necessità di rinunciare alla ricchezza del video 9. fidelizzate. Mettetevi bene in mente che dovrete costruire una conversazione, non un urlo nel vento 10. sorprendete sempre TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 39 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor 3. Il quadro demografico della nuova Italia Gli italiani residenti sono 59.131.287. Al Nord risiede il 45.4%, al Centro il 19.5% e al Sud il 35.1%. La struttura della popolazione dice di: • un 14.1% composto da persone fino a 14 anni • un 66% composto da persone tra 15 e 64 anni • un 19.9% di ultra sessantaquattrenni con marcate differenze: al Sud più giovani, al Centro-Nord più vecchi. Le quattro regioni più popolate (Lombardia, Campania, Lazio, Sicilia) rappresentano quasi il 50% degli abitanti, mentre le meno popolate (Valle d’Aosta, Molise, Basilicata, Umbria e Trentino) raggiungono a malapena il 3%. L’indice di invecchiamento, che così grande importanza ha sia sul fronte dei consumi, sia su quello del welfare, è molto diverso tra regione e regione. Gli over 65 anni raggiungono nelle regioni con l’indice più alto: • il 26.7% in Liguria • il 23.3% in Umbria e Toscana • il 22.0% in Friuli, Piemonte e Marche mentre nelle regioni con l’indice più basso troviamo agli ultimi posti: • Campania con il 15.5% • Puglia con il 17.5% • Sardegna con il 17.9% L’indice di invecchiamento italiano rappresenta un primato rispetto all’Europa, contrariamente a quanto accade con quello di natalità che permane inferiore alla media europea. TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 40 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor In Europa siamo al quarto posto per numero di abitanti, dietro a Germania (82 milioni), Francia (63 milioni) e Regno Unito (61 milioni). Gli stranieri residenti sono 3.482.651: • il 35.6% nel Nord Ovest • il 26.9% nel Nord Est • il 25.0% nel Centro • il 12.5% nel Sud e Isole (Lombardia e Veneto sono le regioni con il maggior numero di stranieri residenti). Interessante è segnalare la dinamica delle famiglie: • sono in crescita le famiglie di una persona (single) al 26.6% • crescono anche le famiglie di due persone (coppie) al 27.6% • e crescono seppure lievemente quelle di tre persone (famiglia tradizionale) al 21.9% Sono invece inserite in un trend opposto: • le famiglie con 4 componenti (dal 20% al 17.7%) • le famiglie con 5 componenti (dal 5.4% al 4.8%) Sono ferme all’1.4% le famiglie con 6 o più componenti. Aumentano i matrimoni (+1.6%) soprattutto per effetto dell’impatto relativo ai cosiddetti matrimoni misti (con almeno uno dei due sposi straniero). Diminuiscono le separazioni e aumentano i divorzi. TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 41 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor Il quadro demografico così sinteticamente descritto ha una diretta ricaduta soprattutto sulla socialità e sui comportamenti collettivi. In particolare, desideriamo segnalare l’impatto sul welfare e sulla sua evoluzione perché il nuovo quadro demografico impone una nuova articolazione della domanda, rispetto alla quale l’offerta stenta ad allentare la sua rigidità. Questo stato di cose genera una continua e sfiancante vertenza interna, all’interno dei vari capitoli di spesa, che non riesce a contribuire alla soluzione dei problemi. L’Italia ha una spesa assoluta in linea rispetto ai partner europei, ma la percezione che ne hanno gli italiani è per lo più negativa. Ogni singola categoria (pensionati, alunni, insegnanti, ammalati, lavoratori) ha la sensazione di essere trascurata. Questo accade (al di là di ogni polemica) principalmente perché lo Stato sembra fare scarsa attenzione al contenuto della domanda (che è in movimento e che cambia continuamente) alla quale invece risponde con un’ offerta rigida (e che per questo rischia di diventare obsoleta quando non anacronistica). La spesa è identica, ma i bisogni sono cambiati e la sensazione è che vengano disattesi, da qui l’accusa di arretratezza. Oggi si cambia solo di fronte ad una emergenza o a un bisogno conclamato, ma questo modo di agire (“possibile che si debba intervenire sempre dopo che succeda l’evento tragico?”) ingenera nel cittadino una sensazione di insicurezza che va ad aggiungersi alle già tante paure accumulate, con ricadute dirette sul fronte economico (consumi e nuovi investimenti). Il fatto è che ormai al moltiplicarsi delle paure (reali o immaginarie poco importa) difficilmente risolvibili in modo tradizionale e consueto, si aggiungono nuove categorie di bisogni e quindi nuove utenze. TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 42 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor Il welfare sembra delegare al volontariato – questa è l’impressione. E’ quindi di urgenza capitale una ri-articolazione del welfare. E’ questo il nodo cruciale, non solo per il modello sociale, ma per il futuro stesso della comunità. “La capacità del welfare di generare tra gli italiani la sensazione di essere adeguatamente tutelati, può stimolare la voglia diffusa di tornare a rischiare per costruire il benessere individuale e collettivo”. TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 43 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor 3.1 I nuovi italiani L’immigrazione è sicuramente una delle dinamiche sociali più potenti, in termini di cambiamento, registrate in Italia; si pensi che ancora nel 1989 (solo 20 anni fa) gli stranieri in Italia erano lo 0.8%, mentre oggi ci avviamo al 6% della popolazione residente (con punte del 13% a Milano e del 9% a Torino e a Firenze). Il numero degli stranieri incide in modo sempre più rilevante su tutte le dinamiche sociali. Si consideri ad esempio che: i matrimoni con almeno uno sposo straniero sono in aumento e rappresentano il 14% del totale crescono ogni anno le nascite di figli di stranieri, oggi all’11.4% del totale la fecondità delle donne straniere è doppia rispetto a quella delle italiane i minorenni stranieri sono il 22.3% del totale gli studenti stranieri nella scuola italiana crescono ad un ritmo di 60/70.000 nuove persone all’anno cresce l’imprenditorialità degli stranieri (contro una tendenziale decrescita di quella italiana), sono 225.408 le imprese il cui titolare è uno straniero Di fronte a questi dati, si può ancora parlare di stranieri? O non si dovrebbe più correttamente parlare di NUOVI ITALIANI? TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 44 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor L’intero tessuto produttivo italiano sta cambiando perché mutano le dimensioni, perché c’è innovazione, perchè reagisce alla globalizzazione, ma anche perché crescono le imprese gestite da immigrati. Gli occupati stranieri sono 1.750.000 (di cui operai specializzati il 29%). A tutto il 2007 le imprese autonome straniere erano 290.000, con una imprenditorialità molto vivace (+65% dal 2003 al 2007 e +10.2% dal 2006 al 2007). La nascita e la crescita delle imprese gestite da stranieri sono da considerarsi fenomeni normali in quanto sono entrambe insite “nell’idea stessa di intraprendere un percorso migratorio e nel connesso obiettivo di portarlo a termine“ nel migliore dei modi. Si tenga conto che normalmente gli emigranti sono i soggetti più attivi, dotati di una forte propensione al rischio e forniti di un’alta capacità di adattamento. Le imprese gestite da stranieri rappresentano quindi un fattore di sviluppo e in prospettiva anche un possibile ponte con i mercati rappresentati dai paesi d’origine. Siamo già in una società multietnica? I dati sembrano dire di si. In ogni caso il concetto di NUOVI ITALIANI è certamente all’ordine del giorno e sembra che non si stiano cogliendo tutte le opportunità connesse. Le donne italiane continuano la loro lunga marcia verso l’emancipazione sostanzialmente definendo un ruolo sociale caratterizzato da luci ed ombre. Le luci sono evidenti quando si considera il lungo periodo: dagli anni 19501951 ad oggi bastano tre dati per comprendere il positivo cambiamento: TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 45 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor Donne iscritte Oggi 7 su 100 93 su 100 alla scuola superiore Donne 1950-1951 iscritte 25 su 100 56 su 100 all’Università Donne attive sul mercato del lavoro in età compresa tra i 15 e i 21 su 100 51 su 100 64 anni Le ombre sono evidenziate da alcune zone di esclusione come ad esempio: • le posizioni di vertice in politica, in economia e nelle aree tecnologiche • le donne, pur rappresentando più della metà delle forze lavoro, sono in posizione di comando solo nel 25% Il ruolo sociale è centrale nella sfera privata soprattutto nel sostegno alla rete della famiglia allargata. Confrontando le figure maschili e femminili nel ruolo di sostegno si dimostra il netto divario: • 37% madre, 11% padre • 24.5% figlia, 14.5% figlio • 13.3% sorella, 5.4% fratello • 2.4% nuora, 0.6% genero TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 46 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor Esistono ambiti che si sono fortemente femminilizzati come nelle scuole, nelle banche e nelle poste, soprattutto nelle posizioni intermedie e medio-basse (con evidenze di de-qualificazione molto accentuate). In generale, si tratta di una presenza quantitativa, senza potere, ulteriormente peggiorata dalle immagini mediatiche che favoriscono maggiormente: • spettacolo, moda, bellezza, estetica • violenza, criminalità, sciagure e in minima percentuale la formazione lavoro e l’impegno sociale. Gli aspetti positivi si riscontrano soprattutto nei processi scolastici, culturali e informativi, con alcuni significativi primati come ad esempio: • le ragazze iscritte ad indirizzi scientifico-informatico sono il 49%, contro una media europea del 37.3% • le donne che leggono nel tempo libero sono più degli uomini (49% contro il 36%) • il rapporto quantità-qualità è buono nelle professioni intellettuali: medici (36%); ricerca e sviluppo (44.5%); dirigenti di organizzazioni nazionali (40.5%); magistrati (26.3%); pubblica amministrazione (47.2%) Da alcune indagini emergono altre novità positive. Le imprese gestite da donne riescono meglio a governare i rapporti tra cultura e territorio e tra impresa e clientela, per sensibilità maggiore e stile gestionale. Così come rimane ancora oggi sottolineata la grande tenacia delle donne italiane sia nel contesto familiare sia in quello sociale. TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 47 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor 4. Il sistema turismo In Italia abbiamo: • 3.500 musei • 20.000 centri storici • 40.000 rocche e castelli • 95.000 chiese • 4.000 giardini storici • 20 parchi naturali • città d’arte conosciute in tutto il mondo • città termali • laghi • colline • montagne • coste e spiagge • mare • isole • vini • olio • formaggio • pasta • frutta e verdura • la più gustosa e salutare dieta mediterranea che si conosca • ottimo clima, che offre la possibilità di fare esperienze: o culturali o culinarie o sportive o mondane o spettacolari, fino alle più salutari forme di relax e di benessere individuali TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 48 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor L’Italia è il paese del turismo? Dopo l’elenco che abbiamo appena letto (e di sicuro non è nemmeno un elenco completo) la domanda dovrebbe apparire come retorica, come una domanda che al suo interno non può che avere una risposta positiva. Ma in verità la domanda ha un senso molto preciso perché il sistema turismo italiano è molto lontano dall’idea che ci si può fare dall’esterno, semplicemente elencando i “motivi” reali che dovrebbero permettere lo svolgimento di quella che è sempre rimasta una “vocazione”. Di fronte all’espressione TURISMO ITALIANO scatta subito ciò che potremmo definire la SINDROME DELL’ESPLOSO, quel meccanismo che prende tutti quanti noi quando per avventura (o disavventura) ci inventiamo artigiani fai da te. In quei momenti, l’unità diventa subito il molteplice e rischiamo di perderci nei mille particolari che la compongono. Così, una libreria (unicum) diventa piani, alzate, spalle, rivetti, bulloni, dadi, rinforzi… che, come in un puzzle impazzito, ci fanno perdere ore prima di capirci qualche cosa, e arriviamo a maledire l’estensore del manuale di costruzione che ci appare come un sadico distruttore del nostro equilibrio. La sindrome dell’esploso vale per tutto: un conto è parlare di un oggetto finito, da noi percepito come un unicum e che mettiamo alla prova in quanto tale, un altro è addentrarci nei suoi particolari costruttivi. La sorpresa è sempre molto alta e supera la nostra curiosità di sapere. TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 49 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor Questa tautologica verità vale anche per l’espressione “turismo italiano” perché, non appena tentiamo di definirla ci accorgiamo delle sue molte facce e dei suoi mille aspetti, al punto che occorre utilizzare un continuo distinguo e un ricorso al plurale. Infatti bisognerebbe parlare dei TURISMI, tanto per cominciare, e subito dopo definirne i singoli confini. E solo in un secondo tempo potremo aggiungere anche l’aggettivo ITALIANO, ma anche in questo caso non prima di avere utilizzato tutti i distinguo del caso. Siamo in presenza di un argomento complesso che ci porta a dire: il turismo è un sistema e come tutti i sistemi è caratterizzato da equazioni e da funzioni rispetto alle quali si determina in un senso o in un altro. La domanda dalla quale siamo partiti “L’Italia è il paese del turismo?” può quindi essere affrontata da diversi punti di vista: 1. se guardiamo alle potenzialità dell’offerta da un punto di vista naturalistico e geografico, possiamo rispondere affermativamente, anche se decenni (se non secoli) di incurie e di speculazioni edilizie selvagge rendono l’affermazione alquanto precaria → se fosse vera, in termini di interesse nazionale, forse dovremmo tutelare piuttosto che sfruttare 2. se guardiamo all’offerta da un punto di vista culturale della ricchezza delle nostre opere d’arte, possiamo ancora rispondere affermativamente, TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 50 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor anche se, a giudicare da come tuteliamo e rendiamo agibili e funzionali le nostre ricchezze culturali, l’affermazione non appare più così positiva → se fosse vera, sempre in termini di interesse nazionale, forse dovremmo modernizzare l’antico e non antichizzare il moderno 3. se guardiamo ai flussi turistici dal mondo e dall’Italia e al loro andamento nel tempo, dovremmo però rispondere negativamente perché: o gli italiani conoscono poco il loro Paese o gli stranieri conoscono molto bene solo alcune parti del nostro Paese o gli operatori turistici (pubblici e privati, italiani e stranieri) sembrano “operare” secondo la logica della “parte per il tutto” → se fosse vero il contrario l’intero sistema avrebbe un peso maggiore e godrebbe di una più forte continuità nel tempo In base a quanto abbiamo detto, purtroppo, dobbiamo concludere che “l’Italia non è il paese del turismo”, perché probabilmente non esiste una PRASSI che permetta di agire in modo da andare oltre la PERCEZIONE: ci accontentiamo dei luoghi comuni, ci immaginiamo che le tante opzioni disponibili possano da sole durare in eterno e ci consoliamo del possibile essendo incapaci di misurare e di definire il probabile, riteniamo che l’esistente sia condizione necessaria e sufficiente per tirare avanti. TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 51 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor Il modello dei “compartimenti stagni” è stato minato dalla crisi (e in parte lo abbiamo già potuto notare quando abbiamo parlato dei consumi della famiglia Rossi) e forse è proprio da qui che si dovrà ricominciare. Il turismo (come qualsiasi altro settore economico) è strettamente interconnesso con altri e non può non considerare quanto sta accadendo, per esempio, a carico del consumatore. Sarà molto difficile continuare ad utilizzare gli strumenti di marketing del passato per la semplice ragione che quel passato non esiste più. L’Italia potrà essere il paese del turismo, ma perché questo accada dovranno essere prese in seria considerazione tutte le dinamiche provenienti dal basso e in modo trasversale. Si dovranno considerare con molta attenzione tutte le nuove ipotesi di consumo, ricordando che difficilmente un nuovo consumatore consapevole possa essere tale solo nei confronti di alcuni settori, se è CONSAPEVOLE lo è per tutti i settori. TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 52 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor 5. Agenzie di viaggio: prime osservazioni generali Nell’introduzione di questa ricerca abbiamo paragonato l’agenzia di viaggi a un Davide, in preda della sindrome da Tenente Drogo, in attesa dello scontro con un Golia che non arriva mai, ma non per questo meno temuto o ridimensionato. Nell’allegato relativo alla analisi etimologica, abbiamo appurato che l’espressione AGENZIA DI VIAGGI nasconde almeno tre significati diversi a secondo che si considerino le funzioni “viaggi”, “turismo” e “vacanze” e siamo giunti a domandarci: se i significati delle parole sono differenti, perché si continua a parlare semplicemente di agenzie di viaggi? Per concludere, che siamo in presenza di uno stato di confusione. Rimandiamo all’analisi etimologica tutte le questioni di dettaglio e restiamo alla domanda, ulteriormente declinandola in modo ancora più diretto: cos’è oggi un’agenzia di viaggi? La risposta che possiamo dare, a questo punto della ricerca, è di tipo dubitativo, anche se qualche primo “paletto” possiamo anche azzardarlo. TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 53 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor Intanto andrebbe sgombrato il campo da tutti i luoghi comuni percepiti, perché non solo impediscono di vedere chiaro, ma addirittura collocano l’agenzia viaggi in una posizione OBSOLETA e ANACRONISTICA. Nel tentativo di dare forma alla nostra risposta dubitativa, indichiamo alcune osservazioni generali di contesto: 1. rispetto all’immagine che le agenzie viaggi (non tutte ovviamente) danno di sé, possiamo incominciare col dire che essa rimanda al paradosso in almeno due direzioni: • l’agenzia viaggi è un paradosso perché in un mondo (come abbiamo visto) fortemente permeato dalla comunicazione non riesce a viversi come il media più potente → l’agenzia viaggi come media è ancora un’utopia (lo vedremo nel dettaglio nella seconda parte) • l’agenzia viaggi è un paradosso perché in un mondo (come ci riferisce in modo inappuntabile il Censis nel suo Rapporto 2010) caratterizzata da una crescente dissociazione tra conoscenza (che aumenta in modo esponenziale) ed esperienza (che diminuisce in proporzione all’aumento della conoscenza), l’agenzia viaggi non riesce a viversi come un catalizzatore e organizzazione di esperienze → l’agenzia viaggi come tramite per passare dalla conoscenza all’esperienza (che pure è quello che fa abitualmente) non è di casa nell’immaginario collettivo TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 54 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor 2. rispetto al nome, l’agenzia viaggi ha perso incisività perché viaggi, turismo e vacanze rappresentano tre mondi differenti, molto articolati e in continuo divenire e spesso l’agenzia viaggi è un condensato inespressivo delle sue stesse proposte; 3. rispetto allo spazio fisico, l’agenzia viaggi è spesso un NON LUOGO (per restare alla metafora dell’antropologo francese Marc Augè), nel senso che anche quando è molto frequentata non è mai vissuta → dall’agenzia viaggi il consumatore si porta a casa un biglietto, un voucher, un programma, molto raramente o quasi mai un’esperienza 4. rispetto al concetto formale, l’agenzia viaggi tradizionale non sembra aver colto l’aspetto della DELEGA e delle sue implicazioni, soprattutto nei confronti del nuovo consumatore; 5. rispetto al layout, l’agenzia viaggi è spesso sottovalutata fino a configurare l’idea di un bazar disordinato, nel quale solo l’intervento diretto del personale impiegato riesce a fare intravedere la rotta al consumatore disorientato → spesso è trascurata proprio la presentazione dei prodotti e dei servizi offerti TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 55 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor 6. rispetto ai prodotti (servizi), l’agenzia viaggi è contraddittoria perché: o da un lato si è preoccupata di costruire un’offerta standardizzata, caratterizzata dalla ricerca continua di novità (che poi presenta male); o dall’altro, si è mantenuta sostanzialmente entro una visione tradizionale, nel tentativo di fidelizzazione della clientela (che poi ugualmente fugge perché ciò che è infedeltà per l’agenzia di viaggi, appare come nuova libertà d’azione per il cliente-consumatore). Operando sul primo livello ha perso identità competitiva (→ se tutte le agenzie vendono lo stesso prodotto, non c’è più ragione che io consumatore possa verificarne il costo-beneficio presso più di un’agenzia). Operando sul secondo livello ha mantenuto identità, non ha perso efficacia (→ se la mia agenzia è sempre uguale a se stessa, conosco a memoria le sue offerte, quindi mi sento libero di cambiare). Qui è evidente che dovremmo introdurre la differenza tra agenzia di viaggi indipendente, tour operator e network (cosa che faremo più avanti), ma per il ragionamento che stiamo svolgendo non serve più di tanto, perché è evidente il punto di vista dal quale stiamo guardando il fenomeno. In questo momento possiamo limitarci a dire, ancora una volta mettendoci dalla parte del nuovo consumatore, che è venuta meno la necessità di muoverci all’interno della logica consumistica del passato.Tale logica prevedeva il ricorso alla: TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 56 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor NOVITA’ CONTINUA per alimentare il soddisfacimento dei bisogni del consumatore. Operando in questo modo però siamo giunti a ciò che il Censis definisce la saturazione del desiderio e che molti altri definiscono come sindrome dell’eccesso. I nuovi prodotti e i nuovi servizi dell’agenzia di viaggi dovranno essere pensati a partire da questo dato di contesto assoluto, non sembra al momento che esista un’alternativa in proposito. Abbiamo individuato 6 campi d’azione sui quali intervenire e nei quali cimentarsi, e per farlo suggeriamo di metterli subito in relazione con quanto abbiamo segnalato nei paragrafi precedenti. Ne risulta un’interessante griglia di lavoro. TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 57 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor Come si nota subito è la RETE delle interconnessioni: 6 campi d’azione in relazione con ben 9 evidenze producano la bellezza di 54 interconnessioni lineari possibili e addirittura migliaia di soluzioni. TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 58 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor Ma è anche evidente che a cambiare non sono tanto i modelli strategici (pure fondamentali), quanto il PUNTO DI VISTA dal quale partire. La domanda potrebbe diventare: chi dovrebbe avere l’onere di ripensare ad un nuovo modello strategico basato sulle interconnessioni tra i campi d’azione e le evidenze socioantropologiche? La domanda sottintende: • l’onere del lavoro da sostenere • e l’idea che in qualche modo è dall’alto che dovrebbero arrivare le risposte. Ma poiché abbiamo già visto quanto sia articolato e complesso il “Sistema turismo” e quanto sia aperto al nuovo, riteniamo che nessuno possa chiamarsi fuori, dal grande tour operator, alla piccola agenzia viaggi indipendente. In particolare, desideriamo porre l’attenzione su un punto particolare: • La conoscenza del proprio territorio Cosa vuol dire “conoscere il proprio territorio”? Semplicemente che: • l’agenzia di viaggi può assumere consapevolmente un ruolo di “consulente territoriale”, che potrà esercitare sia nei confronti dei propri “fornitori” sia nei confronti dei propri clienti. TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 59 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor Se l’agenzia conosce, l’agenzia può fare: - nella direzione di patrimonializzare l’esperienza - nella direzione di valorizzare il patrimonio clienti Vedremo più avanti le conseguenze (anche molto pratiche) di questo nuovo modo di ragionare, per il momento ci limitiamo a constatare come tutti (o quasi) i problemi sollevati abbiano il sapore dell’opportunità, e non siano risolvibili attraverso antiche ricette. Nel prossimo capitolo proveremo che ciò è vero, possibile e opportuno. TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 60 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor PARTE SECONDA Il posizionamento delle agenzie viaggio rispetto al cambiamento TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 61 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor 6 . Da dove iniziare? Numeri e osservazioni Il primo dato che desideriamo commentare è numerico. Secondo Istat e Infocamere, le agenzie viaggi (con licenza di tour operating) e i tour operator sono poco più di 11.000 (11.247 nel 2007) e realizzano un fatturato di circa 12.500 milioni di euro (sempre nel 2007), con un fatturato medio di poco più di un milione di euro. Nello stesso anno (ricordiamo che il 2007 è stato l’anno boom per viaggi e vacanze) la famiglia Rossi ha speso 1.078 euro per le sue vacanze e per i suoi viaggi, il che porta ad una cifra complessiva (v. Ufficio Studi Confcommercio) di spesa di circa 26.000 milioni di euro. 2007 – CONSUMI TOTALI E FATTURATO AGENZIE – CONFRONTO TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 62 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor Come è facile notare: • solo poco meno della metà dei consumi degli italiani per viaggi e vacanze passa attraverso le agenzie • solo il 9.6% dei consumi totali (€ 2.496.000), è rappresentato da “pacchetti tutto compreso”, che diventa però circa il 20% del lavoro totale delle agenzie. I numeri possono essere difettosi, dal 2007 ad oggi possono essere mutate tante cose, siamo perfettamente d’accordo, ma non possiamo non notare che alcune equazioni, date per scontate, saltano in modo netto. In particolare, emerge, se vogliamo vedere il bicchiere mezzo pieno, che l’agenzia viaggi ha di fronte a sé un buon margine di miglioramento. Ma se, con più realismo, vogliamo vedere il bicchiere mezzo vuoto, allora dobbiamo convenire che il posizionamento dell’agenzia viaggi è molto distante dal ruolo che potrebbe giocare nel “sistema turismo”. E’ evidente che ci sono altri ATTORI in filiera, ma (e questa è la peculiarità del settore) è come se fossero iscritti ad un altro campionato. Per dirla con altre parole: • il settore, rispetto alla famiglia Rossi, è strutturato per alimentare contemporaneamente: o sia l’attitudine al “turista fai da te” (52% del totale) o sia l’attitudine al “turista assistito” (38.4% del totale) o sia l’attitudine al “turista tutto compreso” (9.6% del totale dei consumi per viaggi e vacanze) Lungo questi tre assi principali ruota l’intero meccanismo economico del settore. TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 63 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor Facciamo fatica a rintracciare una simile struttura in altri settori merceologici perché in genere la filiera è composta da: • chi realizza un bene o un servizio • chi lo promuove • chi lo distribuisce, secondo modelli diversi, fino al consumatore finale In alcuni casi specifici si possono realizzare “accorciamenti” della filiera, o “allungamenti” della stessa filiera attraverso integrazioni verticali ed orizzontali, ma in ogni caso rimangono sempre ben individuati ruoli e attori. La filiera turismo è invece alimentata in modo diverso: • sul fronte dei “produttori” abbiamo decine di migliaia di imprese (residenze private, alberghi, camping, agriturismi, musei, eventi sportivi e culturali, spettacoli, parchi naturali, rifugi, ecc.), una POLVERIZZAZIONE NECESSARIA che: o in parte si fa rappresentare da tour operator e da agenzie di viaggi o ma nella maggior parte “vende” direttamente al consumatore finale • sul fronte dei “distributori”, abbiamo le nostre agenzie di viaggi (e tour operator) che intercettano solo una parte del consumi (complessivamente circa un 48%) TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 64 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor L’osservazione quantitativa è come sempre parziale perché nulla ci sta dicendo dei motivi che stanno dietro ai numeri. Abbiamo visto nella prima parte quanto sia importante ragionare dalla parte dei consumatori, per cercare di capire tendenze più o meno solide e affermate. Ma in questo momento occorre veramente dimostrare quanto un simile ragionamento sia utile al settore. Lo facciamo con due esempi di taglio opposto: • il primo riguarda ciò che è stato definito ECO-TURISMO • il secondo, diciamo all’estremo opposto, riguarda ciò che può essere definito TURISMO WUNDERKAMMER (a) ECO TURISMO Nel 2009 gli italiani che hanno deciso di trascorrere le vacanze a più diretto contatto con la natura sono stati un milione e mezzo e hanno frequentato circa 18.000 agriturismi ubicati in tutte le regioni italiane. Il numero di italiani che ritiene di dover perseguire un diverso rapporto con la natura è oggi stimabile in una cifra compresa tra il 15 e 20% (tra i 9 e i 12 milioni). Ed è molto probabile che un consumatore dotato di questo profilo sia contemporaneamente portato: TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 65 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor • al benessere individuale • al cibo biologico • al commercio eco-solidale • agli acquisti a chilometro zero • all’infedeltà nei confronti di marche che non rispettino l’ambiente • alla medicina senza medicine • alle cure termali Il frequentatore di agriturismi non è quindi una persona di bocca buona, anzi, in genere è una persona che ha molto viaggiato e che ha quindi conoscenza degli standard di servizio proposti da alcune strutture turistiche e non. Certamente siamo in presenza di un consumatore consapevole che SCEGLIE: • di allontanarsi dai luoghi congestionati dell’offerta turistica tradizionale • di vivere un’esperienza naturale in un ambiente diverso • di stabilire un contatto anche culturale tra mondo urbano (il suo) e mondo agricolo (quello del gestore dell’agriturismo). Vicino al tema ECO-TURISTICO e, per certi aspetti, determinante è quello dell’ENOGASTRONOMIA ITALIANA, che si sta configurando sempre più come “plus” della vacanza. Per questo abbiamo allegato a questa ricerca lo studio condotto da Contesti Turistici tra febbraio e marzo di quest’anno su un campione rappresentativo di 850 interviste. TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 66 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor (b) TURISMO WUNDERKAMMER Il turismo wunderkammer (la camera delle meraviglie) riguarda le città (soprattutto le città d’arte, ma non solo), e si colloca sulla sponda opposta rispetto all’eco-turismo. Si tratta di un turismo organizzato e prevalentemente di massa, che va ad intercettare un altro profilo di consumatore. Qui siamo in presenza di un consumatore espressione diretta del consumismo degli anni ante crisi, di un turismo, come è stato definito, “mordi e fuggi del tour tutto compreso”. Il caso limite è concentrato su Venezia. Scrive a questo proposito Fabris: ”Venezia che ha appena toccato la soglia di flusso dei 60 mila residenti e che è interessata da un esodo di grande proporzione (solo 40 anni fa il numero di residenti era il doppio di oggi e nel lontano Quattrocento contava 200 mila residenti), è visitata OGNI GIORNO da 200.000 turisti. Saranno il doppio tra 10 anni. Gli abitanti fuggono e la consegnano alla monocultura turistica”. Stiamo parlando di un turista che vede la città in pochissimo tempo, magari solo dal finestrino di un pulmann e con soste pianificate di pochi minuti per consentire di scattare le classiche foto ricordo. E stiamo parlando delle città d’arte italiane, ma anche delle città tout court, come Milano ad esempio, che ha visto fiorire questo tipo di turismo in modo forte e imprevedibile. E stiamo parlando anche del cosiddetto “Turismo d’Affari”. TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 67 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor Stiamo parlando cioè dell’esasperazione del tutto compreso e della rapidità, di un FAST TOURISM, contrapposto ad uno SLOW TURISM. Ancora una volta stiamo parlando di un consumatore molto articolato, che al suo interno nasconde contraddittoriamente un’anima slow e un’anima fast. Ma ancora una volta dobbiamo rimarcare il superamento delle espressioni utilizzate e delle caduta di tanti luoghi comuni. Prendiamo ad esempio l’espressione CITTA’ D’ARTE. Per il sistema turismo di tipo consumistico le città d’arte sono poche, Roma, Venezia, Firenze…Viste queste, viste tutte, sembrano dire. In realtà, per restare all’Italia, abbiamo già dato conto della quantità di opere d’arte, di monumenti, di centri storici, di chiese e di musei e possiamo dire che quasi non esiste comune italiano che non abbia una qualche rarità artistica e monumentale, e i comuni italiani sono quasi 9.000. Non è questa certo la sede per addentrarci in un’analisi seria dei problemi emersi attraverso la semplice citazione di due esempi contrapposti come quelli indicati, ma ciò che emerge in modo esemplare è: un senso di generale inadeguatezza Di fronte ai grandi cambiamenti in atto, accelerati in modo esponenziale dalla crisi economica, sembra di notare un prevalere della via ADATTATIVA rispetto all’auspicata via INNOVATIVA. Sembra cioè che l’intero comparto stia aspettando che “passi la nottata” e non che stia provando ad innovare. TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 68 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor Soprattutto, sembra che non ci si accorga dei grandi cambiamenti già intervenuti nella nostra famiglia Rossi e che si stia sottovalutando l’opportunità che una ripresa di responsabilità potrebbe portare a cogliere. In queste condizioni, il posizionamento di DIFESA rischia di essere perdente e prelude ad un costo molto più alto rispetto a quello necessario per innovarsi. TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 69 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor 6.1 L’agenzia viaggi oggi In una recente indagine, svolta da TTG Lab (TTG Italia) – su un campione di 450 agenzie di viaggi italiane – e relativa alla struttura dell’agenzia viaggi, sono emersi alcuni dati molto interessanti ai fini della nostra analisi, che ci permettono di entrare maggiormente in argomento. Quando parliamo di agenzia viaggi dobbiamo considerare che ci troviamo di fronte ad una struttura: • giovane • piccola • frequentata in media da 70 persone a settimana • ubicata in centro città fronte strada • nella quale lavorano poche persone • dotata di almeno due vetrine TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 70 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor GIOVANE “Sfiora il 46% il numero delle agenzie nate dopo il 2000, mentre solo il 4% dimostra un’anzianità superiore ai 50 anni”. TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 71 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor PICCOLA La superficie media delle agenzie intervistate è di 65 mq. FREQUENZA L’agenzia viaggi riceve in media 70 persone a settimana UBICAZIONE TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 72 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor “E’ netta la prevalenza del posizionamento nel centro delle città (58.39%), anche se non sono disdegnate le scelte ritenute più strategiche, come stazioni, porti e aeroporti”. DIPENDENTI Sul campione complessivo abbiamo estratto un panel di 160 agenzie per verificare la correlazione tra anno di apertura e numero di dipendenti TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 73 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor “L’agenzia viaggio è piccola anche sotto il profilo del numero delle persone impiegate. Infatti quasi il 78% dichiara un numero di dipendenti massimo di 5 persone, con un 48.45% attestato su 1 o 2. Interessante è la correlazione tra il numero dei dipendenti e la data di inizio attività: le agenzie “giovani” sono prevalentemente familiari e di dimensione molto piccole”. VETRINE Essendo ubicate prevalentemente nel centro delle città fronte strada, le agenzie viaggi intervistate dichiarano di possedere almeno: 1 vetrina (17%) 2 vetrine (33%) 3 vetrine e più (50%) e pensano che la vetrina contribuisca a portare nuovi clienti in agenzia e per questo motivo rinnovano la vetrina con molta frequenza TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 74 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 75 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor CAMBIAMENTI & RISTRUTTURAZIONI Le agenzie viaggi intervistate sembrano coscienti del ruolo del cambiamento della propria sede e dichiarano di aver effettuato: • rinnovamento degli arredi (nel 70% dei casi) • rinnovo dell’illuminazione (nel 35% dei casi) • rinnovo nel colore delle pareti (nel 45% dei casi) La tabella ci dice che un numero importante di agenzie (più del 40%) non ha realizzato cambiamenti in epoca recente e solo l’11.18% ha rinnovato da poco. TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 76 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor Al di là dei numeri e del profilo emerso dall’indagine di TTG LAB (che non hanno bisogno di alcun commento, tanto sono illuminanti), quando parliamo di agenzia viaggi dobbiamo ricordare che stiamo trattando di un settore diffuso su tutto il territorio nazionale e rispetto al quale il profilo emerso incomincia a diffondere una realtà molto particolare. Tale realtà, come vedremo meglio più avanti, ci permette di comprendere tutte le resistenze al cambiamento già individuate, così come tutte le possibili innovazioni e tutte le tendenze in atto. Ricordiamo che stiamo parlando di circa 11.000 imprese, per non meno di 25/30.000 addetti, che generano un volume d’affari di circa 12.5 miliardi di euro. TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 77 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor Ecco i dati regione per regione. AGENZIE VIAGGI (*) E TOUR OPERATOR IN ITALIA Zone N° Fatturati (milioni) F/N Piemonte 826 1.281 1.480 Val d’Aosta 39 in in Piemonte Piemonte Lombardia 2.012 2.955 1.468 Liguria 349 387 1.108 NORD OVEST 3.226 Trentino A.A. 140 112 800 Friuli V.G. 162 138 851 Veneto 890 899 1.010 Emilia R. 678 771 1.137 NORD EST 1.870 Toscana 918 1.073 1.168 Umbria 181 164 906 Marche 204 207 815 Lazio 1.290 1.593 1.235 CENTRO 2.643 Abruzzo 217 168 774 Molise 34 24 706 Campania 1.108 1.050 948 Puglia 498 357 717 Basilicata 72 37 514 Calabria 277 194 700 28.7 16.6 23.5 4.623 1.920 3.037 36.7 15.2 24.1 1.433 1.026 1.149 TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 78 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor SUD 2.206 19.6 1.830 14.5 829 Sicilia 972 901 927 Sardegna 330 264 800 ISOLE 1.302 11.6 1.165 9.5 895 ITALIA 11.247 100.0 12.575 100.0 1.118 Fonte: Istat 2007 e Infocamere (*) si tratta di agenzie viaggi con licenza di Tour Operating La lettura della tabella ci permette di aggiungere nuove informazioni a quanto abbiamo visto fino a questo momento sia sotto il profilo strettamente numerico, sia sotto un profilo geografico. In base ai numeri emerge che: • l’agenzia viaggi media italiana ha un volume di fatturato superiore al milione di euro l’anno, con un massimo in Lombardia (1,468, con un +31% rispetto alla media nazionale), seguita da Piemonte e Lazio, e con un minimo in Basilicata (0,54, con un -54% rispetto alla media nazionale), preceduta da Calabria e Molise. • il NORD OVEST, con il suo 36.7% del fatturato e il suo 28.7% del numero delle agenzie è di gran lunga l’area geografica più importante, e al suo interno vede la Lombardia al primo posto assoluto, con il 23.5% del fatturato (quasi TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 79 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor quanto quello realizzato dall’area Centro nel suo totale), seguita dal Piemonte-Valle d’Aosta (10.2%) e Liguria (3.0%) • il CENTRO, si colloca al secondo posto sia per il numero di agenzie (23.5%), sia per il fatturato (24.1%) e al suo interno primeggia il Lazio (12.6%) seguito da Toscana (8.5%) e da Marche e Umbria • il SUD, si colloca al terzo posto come numero di agenzie e al quarto come fatturato (14.5%), ma se si aggiungesse anche il peso dell’area ISOLE, sarebbe al primo posto per numero di agenzie e al secondo posto (quasi a pari merito con l’area CENTRO) per fatturati • il NORD EST, si colloca quindi all’ultimo posto (se consideriamo, come ci sembra corretto, Sud e Isole come appartenenti ad un’unica area) sia per numero di agenzie (16.6%) sia per fatturati (15.2%) con, al suo interno, il primato del Veneto sull’Emilia Romagna Per cercare di capire “come” si muovono le agenzie viaggi rispetto alla promozione e soprattutto alla vendita, possiamo ancora affidarci all’indagine svolta da TTG LAB perché i dati che emergono sono illuminanti in proposito. TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 80 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor PROFILO DELLA CLIENTELA Il cliente dell’agenzia viaggi italiana è: - prevalentemente il privato (87.58%) - una coppia (42.86%) - adulto (75.78%) Ecco i dettagli: TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 81 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor PROFILO DEL LAVORO Il lavoro dell’agenzia viaggi si sviluppa: - sul viaggio (45% del totale) - che è organizzato per destinazioni all’estero (44.10% in Europa e 35.40% nel Resto del Mondo) - solo per l’8% nella biglietteria (prevalentemente aerea 66%) - mentre il viaggio di nozze vale meno del 10% per il 40.37%, mentre arriva a superare il 20% nel 12.42% dei casi TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 82 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 83 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor PROFILO DELLA PROMOZIONE “La vetrina è il mezzo più utilizzato per promuovere il lavoro, seguito dall’uso di Internet e, con minore frequenza, eventi, quotidiani locali e TV. TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 84 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor In genere l’agenzia viaggi italiana non sembra propensa a partecipare alla promozione del territorio sul quale opera, non ritenendola importante. “E’ molto alta la percentuale delle agenzie che utilizzano la propria sede come spazio per la realizzazione di eventi”. TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 85 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor In quanto ai network, da un’indagine realizzata dal Centro Studi TCI nel settembre dello scorso anno, emerge una realtà molto importante che permetterebbe di affermare (se confermato) che più del 50% delle agenzie viaggi italiane è in qualche modo legata ad un’insegna specifica. I PRIMI DIECI NETWORK DI AGENZIE VIAGGI OPERANTI IN ITALIA NOME N° AGENZIE Welcome Travel Group 937 Blu Holding (*) 803 Uvet ITN 768 Bravo Net 699 Open Travel Network 455 HP Vacanze Network 453 G40 Travel Group 447 Giramondo Viaggi 436 Travel Co. 330 Robintur+Viaggia con noi 301 (*) comprende Bluvacanze, Cisalpina Tours, Vivere&Viaggiare Il network è la risposta giusta? A giudicare dai numeri sembrerebbe di poter rispondere in modo affermativo, soprattutto oggi che si fa un gran parlare di RETI di filiera. Il network permette: TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 86 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor • di non sentirsi isolati • di poter disporre di “prodotti” qualificati e già predisposti • di poter contare su piani di comunicazione adeguati • di poter contare su un riferimento manageriale Da questo punto di vista il network ha rappresentato la risposta corretta rispetto alle esigenze del passato, ma la domanda giusta dovrebbe essere: il network è ANCORA la risposta giusta? Di fronte al nuovo consumatore e alle sue nuove esigenze, di fronte alla situazione di crisi attuale, ma soprattutto ai suoi ancora oscuri esiti, riteniamo che la risposta corretta sia: dipende Dipende da quanto ogni singolo network saprà fare in termine del dovuto salto di qualità che abbiamo indicato quando (nel paragrafo “Agenzie viaggi: prime osservazioni generali”) siamo stati messi di fronte alla RETE DELLE INTERCONNESSIONI emerse. Cosa potrà fare un network rispetto ai 6 campi di azione (immagine, nome, spazio fisico, concetto formale, layout, prodotti & servizi) e alle 9 evidenze (consumi della famiglia Rossi, ben-essere Vs ben-avere, nuovo consumatore, nomadismo mediatico, web italiani e nuovi italiani, donne e sistema turismo)? TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 87 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor Cosa potrà ottenere IN PIU’ una singola agenzia viaggi legandosi ad un network in modo diverso? Il punto focale è proprio questo: • da un lato, troviamo tutti i cambiamenti in atto, con il loro portato di insicurezza e di opportunità • dall’altro, troviamo la necessità di cambiare, nel tentativo di intercettare con successo le nuove opzioni che si stanno manifestando Il problema riguarda tutti, agenzie di viaggi indipendenti e grandi network, perché è l’intero settore chiamato a dare risposte, ed è nostra opinione che non saranno ammesse né furbizie, né scorciatoie. Quando tutto cambia con questa rapidità, occorre armarsi di modestia e di coraggio; non sono ammesse interpretazioni gattopardesche del tipo “affinché tutto rimanga com’è, bisogna che tutto cambi”. Non sarà attraverso un semplice maquillage che si potranno affrontare e risolvere i problemi, a partire da una presa di consapevolezza del proprio status, per esempio: prendendo atto che l’agenzia di viaggi è un media, il più potente che si possa immaginare. TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 88 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor 7. L’agenzia viaggi è un media L’agenzia viaggi è un media per almeno due motivi: • perché è il tramite che permette di trasformare la conoscenza in esperienza • perché è il luogo nel quale avviene la LETTURA più importante di tutta la catena della comunicazione relativa al sistema turismo L’idea di concepire un negozio (un qualunque negozio) come se ci trovassimo di fronte ad un media non è nuova. Sempre più, in tanti settori, la cura per il punto di vendita è diventata prioritaria perché ci si era accorti che lungo l’intera filiera della comunicazione proprio il punto di vendita restava il più trascurato: • prima di tutto perché il negozio non era (per la maggior parte dei casi) un’esclusiva della marca “a” o “b” o “c”, ma, quasi per definizione, era costretto a presentare e a vendere “N” marche diverse → e quindi la singola marca cercava di investire su altri media, in modo da andare direttamente al potenziale consumatore, scavalcando in questo modo il negozio o, al più, indicandone il nome a lato della pubblicità • in secondo luogo, perché l’onda lunga del consumismo era ancora attiva e quindi i media principali erano senza dubbio la televisione, la radio, la carta stampata e le affissioni TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 89 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor → e quindi la singola marca pianificava il suo budget di comunicazione in modo da ottenere l’audience più elevata possibile Ma qualche anno fa, quando l’evento della globalizzazione stava incominciando a mostrare la sua forte componente competitiva, si capì che in modo abbastanza repentino il centro di tutta la filiera si stava spostando dalla produzione alla distribuzione. Da quel momento è cambiato quasi tutto e la distribuzione non solo si è moltiplicata (in forme e quantità), ma si è così diversificata da imporre il suo primato a tutta la filiera. Così, oggi, non esiste azienda di produzione che, prima ancora di progettare un nuovo prodotto non si faccia la domanda su come e dove distribuirlo. Le reazioni sono state diverse da parte della produzione: • si sono aperte catene in franchising (vere o di servizio) • si sono aperti negozi monomarca (flagship store) • si è cercato di conquistare spazio all’interno del punto vendita (corner, vetrine, materiale P.O.P.) • sono stati trasformati gli spacci aziendali in veri e propri outlet monomarca • sono state destinate parti importanti della produzione a specifici marchi di distribuzione (private label) • sono stati creati club (network) di partnership specializzate Il motivo di tutto ciò? TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 90 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor I motivi sono stati molti, ma quello che certamente ha giocato un ruolo decisivo è stato: l’atteggiamento del consumatore che, di fronte a, quello che a ragione può essere definita RIVOLUZIONE DISTRIBUTIVA, è profondamente cambiato. E’ da lì che nasce la cosiddetta “infedeltà” del consumatore rispetto alla marca, che altro non è, dal suo punto di vista, che una raggiunta nuova libertà. Si è cioè capito che la vera questione della scelta tra una marca o un’altra avveniva esattamente nel luogo fisico deputato alla vendita: il negozio. Così come si è capito che andava aggiornato tutto l’armamentario metodologico relativo alla pianificazione “pubblicitaria”, soprattutto dando più valore a ciò che fino a quel momento, e in modo anche un po’ classista, veniva definito “below the line”. In questo modo abbiamo assistito ad una forte crescita di interesse nei confronti del punto di vendita, che è diventato: • sempre più curato nell’allestimento • attento all’accoglienza • e con specifici interventi sia nella formazione del personale addetto, sia nei criteri informativi Tutto questo è avvenuto in quasi tutti i settori e sotto gli occhi di tutti. TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 91 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor Ma la “rivoluzione” era solo agli inizi, perché in anni più vicini a noi, e soprattutto per effetto delle innovazioni tecnologiche e del web, abbiamo assistito ad un ulteriore salto di qualità del punto di vendita: • sia sotto il profilo della specializzazione (che di pari passo è stata accompagnata dalla già ricordata frammentazione dei media tradizionali) • sia sotto il profilo della consapevolezza (anche in questo caso di pari passo accompagnata dall’invasione del web e dalla sua capacità di generare interazione e passaparola) TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 92 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor Nel settore delle agenzie di viaggi, tutto questo vento di rinnovamento sembra non essere mai arrivato, almeno a giudicare da quanto si vede in giro nelle nostre città. Le due foto rappresentano le vetrine di un’agenzia immobiliare e di un’agenzia viaggi, e appaiono desolatamente uguali. Non saranno tutte così, certo. I network hanno contribuito a portare novità, giusto anche questo. Ma la verità è che l’intero settore sembra preda di una disarmante passività, come se per la vendita di un viaggio o di una vacanza non occorresse altro che un annuncio in vetrina, e magari scritto a mano. In realtà le cose stanno in modo diverso: • le agenzie viaggi comprendono benissimo la portata del cambiamento, sentono che il cambiamento generale sta toccando anche loro, ma al di là di alcuni interventi strutturali (arredi, illuminazione, pareti e pavimenti) non sembrano ancora consapevoli del fondamentale ruolo che rappresentano e di conseguenza non osano andare oltre • i network stanno facendo qualche cosa di più, soprattutto con l’intento di aumentare il valore percepito del loro brand, ma stanno puntando eccessivamente sui loro “prodotti” e ancora poco sui VALORI che i loro prodotti rappresentano. Fanno una politica di marca, ma non riescono ancora (salvo rare eccezioni) a fare una politica di BRANDING In generale, la lacuna più vistosa che ci sentiamo di segnalare è quella di considerare il potenziale cliente come target da colpire, e non ancora come partner da conquistare TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 93 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor L’intera comunicazione del settore è vittima, in qualche modo, di questa realtà perché ancora non si è compreso che la comunicazione è basata su due presupposti: il comportamento e la relazione. Per gestire bene il comportamento di una comunicazione occorre essere coscienti dei valori (oltre che dei prodotti e dei prezzi) che si esprimono. Per impostare una comunicazione basata sulla relazione è necessaria la continuità e l’interattività. Ragionando in questo modo si riesce a cogliere in pieno il significato dell’espressione: L’AGENZIA VIAGGI E’ UN MEDIA perché è nel luogo fisico “agenzia” che si incontrano le persone ed è lì che possono venir fatte le valutazioni tra cosa si enuncia e cosa si fa (comportamento) e tra come si enuncia e come si spiega (relazione). Tutto ciò, se ci ricordiamo quanto è stato detto nella prima parte di questa ricerca, diventa particolarmente attuale e persino indispensabile quando ci mettiamo dalla parte della nostra famiglia Rossi e dei suoi nuovi comportamenti d’acquisto. Ricordate l’espressione CONSUM-ATTORE? (solo per citare la più eclatante). Ebbene, di fronte ad un simile consumatore che abitualmente utilizza Internet per informarsi e per conoscere, che cosa sarebbe in grado di offrire in più un’agenzia di viaggi? Perché un simile consumatore dovrebbe essere indotto a frequentare un’agenzia viaggi REALE, quando sul web ne ha a disposizione migliaia anche se VIRTUALI? TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 94 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor Se proviamo a rispondere insieme, ci accorgiamo subito che anche l’agenzia viaggi reale è descrivibile come una sorta di MACCHINA PER VENDERE dotata (come quella virtuale) di un hardware e di un software. Ed è nella precisa elencazione delle componenti hardware e software dell’agenzia viaggi reale che potremo incontrare: • sia le differenze (con l’agenzia virtuale) • sia le opportunità non colte, nascoste nell’hardware e nel software Il consumatore non acquista mai un prodotto, ma un mix composto dai tanti elementi che ogni singola agenzia è in grado di mettere in campo in base alla sua particolare filosofia di vendita. Il nostro nuovo consumatore acquista prevalentemente esperienze. La domanda allora diventa: perché il media agenzia viaggi non sta sfruttando il suo mix di vendita? Forse si tratta di un percorso appena iniziato, o forse siamo in presenza di un eccesso di modestia, ma nei fatti, ciò che pensiamo stia accadendo è una sorta di visione adattativa, basata solo sulla conoscenza diretta del proprio fare. Ciò che tutti conoscono della propria “macchina per vendere” è rappresentata dallo schema seguente: TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 95 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 96 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor Capovolgendo il socratico “so di non sapere”, possiamo tentare d’affermare NON SAPPIAMO DI SAPERE perché facciamo fatica a considerare in modo diverso ciò che tutti i giorni abbiamo sotto ai nostri occhi. Semplicemente riorganizzando le conoscenze che possediamo possiamo infatti descrivere SCHEMI DI LETTURA DIVERSI, capaci di far comprendere a noi stessi, ma soprattutto agli altri che siamo in grado di capire e di confrontarci con il mondo cambiato nel quale ci troviamo. Osserviamo ad esempio come cambiano le cose semplicemente mettendo gli elementi hardware e software in modo differente TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 97 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor Da una visione verticale, siamo passati ad una visione circolare rispetto alla quale hardware e software dell’agenzia viaggi cambiano la loro funzione semplicemente avendo introdotto la distinzione ESTERNO-INTERNO. TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 98 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor 7.1. Il ruolo della vetrina All’interno di questo ragionamento sull’agenzia viaggi come media, un ruolo molto importante è quello giocato dalla VETRINA. Ma cos’è una “vetrina”? Il dizionario ci suggerisce che “vetrina” altro non è se non una specie di scambio per mettere in mostra, per mostrare… E “mostrare” deriva dal latino MONSTRUM, prodigio, segno degli Dei. Utilizzando questo concetto domandiamoci: 1. Qual è il “monstrum” che l’agenzia viaggi mette in vetrina? 2. Come si mostra un viaggio o una vacanza? 3. Quando si mostrano? 4. Dove si mostrano? 5. Perché si mostrano? E notiamo subito che la sequenza COSA (CHI) COME QUANDO DOVE PERCHE’ TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 99 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor è esattamente la sequenza utilizzata in tutte le scuole di giornalismo per sintetizzare come dovrebbe essere fatto un articolo da un bravo giornalista. Il parallelo ci permette di passare dal concetto di: - VETRINA a quello di MEDIA perché entrambi i concetti prevedono o EDITORE (proprietario dell’agenzia) o TESTATA (insegna dell’agenzia) o USCITE (calendario) o COPERTINA (il visual della vetrina) o CONTENUTI (i prodotti e i servizi proposti) o PUBBLICITA’ (gli accordi con i fornitori) Ma se la vetrina è un media, allora l’editore non può pensare di uscire tutti i giorni (se il media è un quotidiano), tutte le settimane (se il media è un settimanale), tutti i mesi (se il media è un mensile) con la stessa copertina e con gli stessi contenuti. Le uscite presumono un PALINSESTO, un PROGRAMMA EDITORIALE pensato in precedenza, un CALENDARIO preciso. E’ subito evidente che un simile modo di procedere presume: • la perfetta conoscenza del proprio territorio e del profilo del proprio “lettore”; • la disponibilità a valorizzare l’agenzia di vendita proprio a partire dalla vetrina; • la perfetta conoscenza dei propri prodotti. TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 100 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor A queste condizioni: la vetrina diventa il principale media a disposizione dell’agenzia viaggi perchè la vetrina INFORMA FORMA EMOZIONA FIDELIZZA Il problema, come si vede, non è quello di comprendere l’importanza della vetrina, perché su questo punto crediamo si possa essere tutti d’accordo, ma diventa il COME realizzare la trasformazione della vetrina in un media, e di successo per giunta. Il suggerimento che ci sentiamo di dare è quello di pensare allo spazio della vetrina come se ci si trovasse di fronte ad un piccolo teatro, un piccolo palcoscenico sul quale andranno in scena rappresentazioni diverse. La prima cosa da fare sarà dunque quella di predisporre: • il palcoscenico punto di vista, quinte, profondità • le luci per facilitare, per direzionare, per colorare • le scene distinte in costanti, variabili, ma soprattutto flessibili Il punto è che questo ragionamento, se vogliamo restare al concetto di media, non potrà essere fatto una volta, ma dovrà essere ripetuto secondo una cadenza precisa (mensile, quindicinale, settimanale in base alle esigenze del territorio, ma soprattutto in base al numero di vetrine). TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 101 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor COME COSTRUIRE UN PALINSESTO RAGIONATO ELEMENTI MESI G F M A M G L A S O N D STAGIONALITA’ TERRITORIO EVENTI Una modalità classica di intervento è quello che si ottiene, considerando: • da un lato i mesi dell’anno • dall’altro alcuni elementi (o costanti); nel nostro caso la stagionalità, il territorio e gli eventi In base alla stagionalità si potranno considerare: - le stagioni dei viaggi, le stagioni delle vacanze (estive e invernali), la stagione dei matrimoni, e così via, e si andranno a collocare puntualmente nei mesi più indicati; In base al territorio si potranno considerare: - le occasioni di festa del territorio (dalla festa del Santo Patrono a tutte le eventuali ricorrenze culturali, sportive, spettacolari organizzate nel proprio comune di residenza e nei dintorni) e anche queste si andranno a collocare nelle date precise del calendario; TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 102 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor In base agli eventi nazionali e internazionali più interessanti rispetto alla conoscenza del profilo del proprio pubblico, si potranno considerare: - eventi e ricorrenze storiche, grandi manifestazioni sportive e culturali, grandi spettacoli e come per gli altri due elementi (o costanti) si andranno a collocare nelle date precise del calendario. Al termine di questo lavoro si otterrà per ogni mese una serie di indicazioni: che rappresenteranno la messa in scena unica e originale delle proprie vetrine Cosa avremo ottenuto operando in questo modo? Saremo stati capaci di offrire alla nostra particolare famiglia Rossi delle occasioni di contatto con noi. La vetrina sarà diventata un: ancoraggio costante con il territorio un modo per dimostrare la vitalità e l’attenzione dell’agenzia nei confronti del proprio pubblico. TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 103 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor 8. Verso un made in Italy delle agenzie di viaggi L’ultimo rapporto Censis 2010, con una retrospettiva impietosa, ma salutare della società italiana degli ultimi dieci anni, ci avverte che in Italia è aumentata la “fatica di vivere” perché in questo periodo tutto sembra essere franato verso il basso e, quando tutto frana, a crescere è solo il deserto. Sostiene infatti il Censis: ”Abbiamo resistito ai mesi e agli eventi più drammatici in virtù della qualità strutturale del nostro modello di sviluppo (n.d.a.: ”il piccolo è bello” tiene); pur con una evidente fatica del vivere e dolorose emarginazioni occupazionali, abbiamo tenuto il livello dei redditi e dei consumi; negli ultimi mesi abbiamo una riemersione della fiducia in una per ora incerta ripresa; qualche sintomo di movimento comincia ad essere registrato, specie sul piano della presenza di tante nostre imprese sui mercati emergenti. Arrivano quotidianamente ondate di paura, quasi sgomento, di fronte all’aggressività della speculazione finanziaria internazionale sui nostri conti pubblici; ma la psicologia collettiva non le introietta, forse perché sono paure che vengono da circuiti lontani, non dominabili dai soggetti del sistema (…)”. Si ha l’impressione che tutto si sia appiattito e che stia vincendo una sorta di dimensione orizzontale e vuota, all’interno della quale sono saltati tutti gli ancoraggi noti. In questo modo si assiste, quasi completamente indifesi, alla crescita dell’INDISTINTO, una specie di NO-LOGO generalizzato che non fa sconti a nessuno. Basti pensare alla perdita dei primati della marca e del MADE IN TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 104 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor ITALY, ma anche all’offerta televisiva e, paradossalmente, al successo di Internet e delle telecomunicazioni. Se tutto è indistinto spariscono i valori della differenziazione e subentra una modalità di approccio alle scelte (delle cose, dei servizi, della politica e persino della cultura) caratterizzata dalla pragmaticità e dal cinismo (del qui è ora, del consumo immediato, senza porsi domande sul futuro). Così, mentre tutti avremmo bisogno di regole di comportamento, cresce ciò che il Rapporto Censis 2010 chiama S-REGOLAZIONE. Mancando i disciplinari o essendo saltati quelli tradizionali, a vincere è l’autoreferenzialità che, sul piano individuale, si trasforma in egoistico narcisismo, per poi cadere nell’incubo depressivo. In altre parole: se dieci anni fa potevamo progettare il futuro potendo contare su alcune solide sicurezze di base, oggi lo possiamo fare solo appoggiandoci a insicurezze. E quando tutto è in movimento è difficile stabilire la rotta. Come giudicare, per esempio, il turismo alla Truman Show che produce milioni di dollari di investimento e milioni di dollari di ricavi un po’ in tutto il mondo? Cos’è il Tropical Island costruito a 40 km. da Berlino, nel quale un cartello all’entrata rassicura “Qui niente Tsunami” e offre un mare tropicale artificiale, una spiaggia tropicale artificiale in mezzo a una foresta tropicale di 500 alberi veri? Cosa sono i Movie Park di Botrop e L’Europa Park di Friburgo (nel quale in un solo giorno si può visitare l’intero vecchio continente europeo)? TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 105 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor Cos’è lo Sky Dubai ubicato in pieno deserto (+40° di temperatura) con 6 mila tonnellate di neve artificiale e con una caverna di ghiaccio (a -10° di temperatura) nella quale vivere l’esperienza del freddo polare? E ancora, cos’è il Venezian Hotel di Las Vegas (7 mila camere affacciate su un Canal Grande artificiale con vere gondole e veri gondolieri)? D’accordo, ci sono circa 3 mila miliardi di euro (il fatturato annuo del turismo mondiale) da intercettare, ma vi sembra questo il modo? Il virus dell’insicurezza ha così tanto intaccato le nostre menti da farci vedere lucciole per lanterne e da farci dire che sono anche più belle? Affacciati ad un trompe l’oeil, che raffigura il mare, saremo più tranquilli di quando seduti sulla spiaggia (vera) di un qualsiasi mare (vero) guarderemo un bel tramonto lontano? Business is business, siamo d’accordo e non è dunque il caso di criminalizzare il turismo alla Truman Capote, ma ciò che sta sfuggendo, ritornando all’Italia e agli italiani, è il confronto con la realtà. E la realtà ci sta dicendo altro. Per esempio, ci sta dicendo che l’apparente iper informazione prodotta da Internet ha si “aperto gli occhi” agli italiani, ma ha prodotto e sta producendo delle brutte “congiuntiviti”. Si tratta del già più volte ricordato paradosso: TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 106 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor dell’aumento della conoscenza a scapito dell’esperienza, uno dei punti fondamentali per ripartire a progettare turismo e agenzie viaggi del futuro in Italia Lo abbiamo visto e rivisto, ma in questo momento ci preme sottolineare soprattutto un punto: il made in Italy Quando si parla di “made in Italy” normalmente ci si riferisce a cinque concetti, tutti definibili con parole che iniziano con la A (il made in Italy delle 5 A): • Abbigliamento • Arredamento • Automotive • Alimentazione • Arte In tre casi su cinque però l’etichetta “made in Italy” ha ricevuto forti scossoni strutturali, causati principalmente dalla globalizzazione (con la nefasta conseguenza della delocalizzazione). In tre casi su cinque abbiamo assistito ad una pericolosa divaricazione tra progettazione (design) e produzione (fabbrica), al punto che oggi, in molti settori, ci si accontenta di una supervisione italiana nel progetto e di una seconda lavorazione (assemblaggio) del prodotto. Ma, operando in questo modo, stiamo dimostrando di giocare la carta del made in Italy in modo truccato. TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 107 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor Stiamo parlando dell’Abbigliamento, dell’Arredamento e dell’Automotive (anche se quest’ultimo si sta dimostrando il più virtuoso). Riducendo all’osso la questione possiamo affermare che l’impoverimento del made in Italy è stato compensato dagli altri due settori Alimentazione e Arte. Forse non per merito, ma solo perché impossibili da delocalizzare, i due settori sono oggi i più importanti testimoni del made in Italy. Si tratta, in entrambi i casi, di settori che hanno un rapporto molto stretto con l’analisi che stiamo conducendo. I motivi sono talmente evidenti che non vale la pena di aggiungere altro. Ciò che invece va rimarcato è: in che modo il made in Italy ricade e potrebbe ricadere sull’agenzia viaggi Quando la nostra ormai famosa famiglia Rossi entra in un’agenzia viaggi italiana, in che modo ne può apprezzare il suo “essere made in Italy”? TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 108 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor Siamo d’accordo sul fatto che l’agenzia deve essere in grado di accompagnare la famiglia Rossi in base alle sue esigenze (Estero e Italia), ma ciò che stiamo cerando di dire è: in che modo si esprime (o potrebbe esprimersi) l’italianità dell’agenzia? E prima ancora sarebbe importante per l’agenzia viaggi italiana essere riconosciuta per uno STILE ITALIANO? Naturalmente la nostra opinione è molto positiva al riguardo, ma probabilmente esprime un parere molto controcorrente perché: • soccombe sotto il peso di un luogo comune (non privo di verità per altro) secondo il quale la famiglia Rossi è esterofila per definizione • soccombe sotto il peso della standardizzazione delle proposte animata da un circolo vizioso come è quello dell’audience televisivo (“facciamo i programmi che la gente guarda”) mentre si dovrebbe alimentare un circolo virtuoso del tipo “guardiamo la gente per fare i programmi” • soccombe sotto il peso dell’inevitabilità delle proposte animata da abitudine, mode e mancanza di volontà nel realizzare fino in fondo il rischio di impresa (lo stesso che porta un editore a pubblicare i soliti noti o un impresario teatrale a mettere in scena le solite commedie) TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 109 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor Eppure varrebbe la pena di provare ad andare controcorrente. Non per il gusto dell’avventura (che comunque sarebbe già un modo diverso di operare), ma proprio in funzione di tutto quanto abbiamo visto fino a questo momento in tema di cambiamenti. Ancora una volta dobbiamo ammettere che il consumatore è più avanti, il nuovo consumatore per lo meno. Il nuovo consumatore che è RE, ATTORE e AUTORE, che è sempre più consapevole dei valori del BEN-ESSERE e che dunque sarebbe pronto a ricevere un’offerta diversa. Cosa impedisce ad un’agenzia viaggi di: • farsi tramite tra le realtà gastronomiche, le industrie e la storia del proprio territorio? • promuovere, in rete con altre entità, l’autenticità del passato del proprio territorio? • organizzare scambi con altre agenzie? • aumentare la gamma dei prodotti offerti, affiancando (gradualmente magari) a quelli più standardizzati e omologati (compreso il turismo alla Truman Show), nuovi e innovativi prodotti che possono essere “agiti” solo in quel territorio e in nessun altro? TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 110 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor • darsi un’immagine autenticamente locale, senza perdere quella globale? Se nulla lo impedisce, perché l’innovazione fa così fatica ad emergere? La risposta ancora una volta è complessa, ma anche di una semplicità disarmante: forse l’innovazione fa fatica ad emergere perché si affronta il futuro con modelli del passato E’ del tutto evidente infatti (ricordate la griglia dei 6 campi e delle 9 aree?) che per entrare dignitosamente in un nuovo mondo, come minimo dobbiamo impararne la lingua. Non possiamo, ad esempio, parlare di agenzia viaggi come media o di agenzia viaggi made in Italy e continuare ad utilizzare gli strumenti del marketing tradizionale, magari anche sofisticato, ma incapace di “leggere” la nuova realtà cambiata nella quale ci stiamo trovando. Il salto di qualità necessario è: - nel metodo e - nei fatti Entrambe le cose sono necessarie: i fatti sono sotto gli occhi di tutti (basta avere voglia di vederli), il metodo ancora non c’è. Lo vedremo meglio nel prossimo paragrafo. TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 111 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor 8.1 Bisogni, desideri, esperienze L’agenzia viaggi italiana è una sorta di opera incompiuta, nella quale (stiamo sempre parlando in generale) sembra che il tempo si sia fermato ad un’epoca nella quale ancora si parlava di “bisogni del consumatore”, da soddisfare al meglio. Questa osservazione non vale solo per le agenzie viaggio, sia chiaro, perché riguarda molti esercizi italiani dedicati alla vendita di prodotti e di servizi. Si tratta per lo più di negozi indipendenti per i quali, quando va bene, si può parlare di “bei negozi”, curati nell’arredamento, tradizionali nell’assortimento e totalmente inseribili nel concetto di NEGOZI ENCICLOPEDIA. Il negozio “enciclopedia” è un negozio nel quale il consumatore sa che può trovare quel certo prodotto e, proprio per questo frequenta solo quando ne ha bisogno, come un’enciclopedia appunto che è in tutte le nostre case (o in quasi tutte) e che andiamo a consultare solo quando ne abbiamo bisogno. Il bisogno è però oggi una categoria superata, antropologicamente parlando, per la stragrande maggioranza dei consumatori italiani. Per trovare uno spazio nel quale il concetto di BISOGNI aveva la precedenza assoluta su tutto il resto, dobbiamo ritornare al nostro dopoguerra, negli anni che hanno preceduto il boom economico, il cosiddetto “miracolo italiano”. In quei tempi, l’orientamento alla produzione della totalità dei settori economici permeava tutta la filiera economica TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 112 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor gli italiani avevano bisogno di tutto e l’imperativo, per tutti, era PRODURRE, perché la domanda era di gran lunga superiore all’offerta. In seguito, con il crescere del reddito disponibile, le cose sono notevolmente cambiate, al punto che si incominciò a parlare della “necessità di anticipare i bisogni del consumatore”. Il mercato conobbe il marketing e la pubblicità e fu di nuovo una corsa all’oro senza precedenti: anche in Italia si poteva parlare di consumismo, come in tutti gli altri paesi ad economia occidentale. La corsa all’oro del consumismo si è fermata per effetto (all’osso) di due problemi: • la sindrome dell’eccesso (legata a ciò che abbiamo definito il paradosso del benessere), vissuto dal consumatore (lo abbiamo visto) come mezzo per ottenere una maggiore consapevolezza e dunque generata dal basso • la grande crisi economica attualmente ancora in atto, che non ha fatto altro che accelerare un processo già innescato dal primo problema e che lo ha messo maggiormente in primo piano Il meccanismo del consumismo era spietato, ma altamente redditizio: • da un lato stimolava i bisogni (veri e presunti non importava) attraverso modelli comportamentali diffusi in tutti i modi possibili, rispetto ai quali non ci si poteva far trovare impreparati è demodè , perché la parola d’ordine era “dobbiamo sempre essere IN, mai OUT”, pena la derisione o il declassamento sociale • dall’altro immetteva NOVITA’ a getto continuo, sempre più patinate, sempre più d’avanguardia e, apparentemente, sempre più innovative TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 113 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor Si poteva capire, e in qualche modo accettare, che questo meccanismo andasse bene per l’abbigliamento perché la MODA è sempre (o quasi sempre) stata caratterizzata dalle novità stagionali. Ma lo si capiva un po’ meno quando DI MODA stavano diventando anche le automobili, le piastrelle del bagno, i piatti e i bicchieri per la tavola, persino i mobili di casa, gli orologi e tutte le altre merci. Lo stridore non poteva reggere per almeno due motivi: 1. Il consumismo aveva bisogno di mantenere alta la spesa degli italiani, e quindi aveva bisogno di soldi da spendere per consumare il più possibile e soprattutto di consumatori docili e sempre un po’ meno appagati rispetto alle loro “presunte” esigenze, mentre, lo abbiamo visto, lo stesso consumatore dava segnali di resa e stava incominciando a vivere il suo personale BEN-ESSERE lontano dal BEN-AVERE (terra promessa del consumismo). 2. Il consumismo aveva innescato un processo al cui interno era celato un virus pericoloso per la sua stessa esistenza. Si tratta, ormai è riconosciuto da molti studiosi e analisti, di ciò che comunemente viene definita CADUTA DEL DESIDERIO. Cade il desiderio quando il sistema delle NOVITA’ CONTINUE procede in modo martellante e a senso unico. Le novità “alla moda” sono sempre state pronte a soddisfare ogni desiderio, quasi prima ancora che lo stesso desiderio avesse avuto la possibilità di manifestarsi presso il consumatore. E gli psicologi ci insegnano che senza la prospettiva dell’ALTRO ogni desiderio, prima o poi, si spegne. TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 114 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor Se le novità “alla moda” erano a “senso unico”, la prospettiva dell’altro era carente fin dalla loro nascita. Il gioco era truccato e il consumatore ad un certo punto lo capisce, si stanca e non “gioca più”. L’incrocio di questi due motivi sta dando vita ad una miscela esplosiva che lascia “disarmati” un po’ tutti. Il nuovo obiettivo diventa: ridare spazio al desiderio e la sua conseguenza non può che passare dalla possibilità di fare esperienze. Per questo abbiamo parlato di un mix di vendita superiore al mix dei prodotti venduti. Il consumatore ha bisogno di fare esperienze, anche esperienze di acquisto, ha bisogno di passare dalla conoscenza alla esperienza, per ripristinare un volano vitale più utile, ecologicamente più sano e più orientato al suo benessere individuale. Ora, tornando al “negozio enciclopedia”, si comprende meglio perché si presenti totalmente inadeguato all’appuntamento con il nuovo consumatore alla ricerca del desiderio perduto. Questo vale per ogni tipo di negozio “enciclopedia”, compreso l’agenzia viaggi, anche se in questo caso dobbiamo aggiungere alcune osservazioni specifiche. L’agenzia viaggi infatti vende un “prodotto” molto particolare, perché rappresenta già una forma di desiderio (si pensi all’idea di una vacanza, a un viaggio di nozze, a un viaggio d’affari) e quindi sembrerebbe più immune di altri esercizi commerciali rispetto al meccanismo consumistico appena descritto. TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 115 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor In realtà, l’obsolescenza e l’anacronismo dei negozi enciclopedici sta però toccando anche l’agenzia viaggi perché (lo abbiamo già rilevato nelle pagine precedenti) ha in qualche modo seguito l’andamento generale, perdendo di vista proprio la sua più esclusiva peculiarità, che è quella di essere il tramite tra la conoscenza e l’’esperienza di un viaggio (o di una vacanza), segnalata in termini di desiderio. Sono questi i motivi che ci inducono a suggerire di guardare al futuro, ritornando al passato (remoto). Forse, essere oggi un’opera incompiuta può risultare un vantaggio perché permette di agire il cambiamento con maggiore rapidità. Come? Molto abbiamo già detto in proposito ma nello specifico è ciò che cercheremo di affrontare nella terza parte di questa ricerca, nella quale affronteremo alcuni scenari innovativi e di prospettiva per le agenzie viaggi italiane. TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 116 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor PARTE TERZA Alcuni scenari innovativi e di prospettiva TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 117 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor 9. L’ironia che aiuta Nell’affrontare il tema di questa terza parte, dedicata a scenari innovativi e di prospettiva, desideriamo proporre un modello di riferimento più leggero basato sulla lentezza e sull’ironia. Non sembri questo un modo per evitare il confronto con una realtà difficile, una sorta di escamotage per evitare assunzione di responsabilità, perché non lo è. Al contrario, è ciò che di più serio possiamo proporre dal momento che stiamo per affrontare il futuro. Lo stesso Fabris, da noi più volte citato in questa ricerca, scriveva: “Il postmoderno ha completamente sdoganato l’ironia e il gioco dalla maschera di seriosità e sacralità che il consumo indossava nell’epoca precedente. Non so se sia corretto affermare con Eco che il gioco è al quarto posto nei “bisogni fondamentali” dell’uomo: nutrimento, sonno, affetto, giocare, chiedersi perché. Certamente uno dei fenomeni più significativi nei consumi è l’immissione – praticamente dappertutto – di massicce dosi di ENTERTAINEMENT – dai locali fast food ai grandi centri commerciali, dalla presenza sempre più massiccia dell’elettronica nell’auto con i suoi gadgets, ai villaggi vacanze. Eco parla di CARNEVALIZZAZIONE TOTALE DELLA VITA con l’inserimento del ludico in ogni pertugio dell’esistenza: anche nel lavoro, nella politica, sinanco, nella pratica religiosa. Del resto c’è un’espressione inglese che ben riflette questo fenomeno: the difference between men add boys is the price of their toys (la differenza tra adulti e ragazzi è il prezzo dei loro giocattoli). TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 118 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor Cosa c’è, per esempio, di più scopertamente ludico e inutile di una Ferrari?” L’ironia è dunque una possibilità disponibile perché permette di instaurare un’interattività intelligente con il consumatore. In Italia, per la verità, non siamo molto portati all’ironia quanto alla comicità, che genera la risata e che finisce lì dove era iniziata. L’ironia è invece una sorta di strizzata d’occhio, una provocazione intelligente, un modo per fare intendere altro. Utilizzare l’ironia significa: dare importanza all’altro, che ci sta ascoltando o che ci sta leggendo o che ci sta vedendo In altre parole: l’ironia aiuta perché instaura una relazione e, ricordiamolo, la relazione è una delle colonne portanti di una sana comunicazione. Saremmo i primi a farlo? Non saremmo i primi a farlo, perché è da qualche anno che il mondo delle merci ha incontrato l’ironia: basti vedere certi oggetti di design o certe collezioni di moda, per rendersene conto. In tema di viaggi e di vacanze l’utilizzo dell’ironia può darci almeno due vantaggi: • il primo riguarda appunto il rapporto con il nuovo consumatore italiano, che sta dimostrando di essere pronto (avanti addirittura) a ricevere un’offerta “confezionata” in modo diverso TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 119 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor • il secondo riguarda il metodo di lavoro che dovrà accompagnare la progettazione e la costruzione del MEDIA AGENZIA VIAGGI del futuro Il primo vantaggio è stato già abbondantemente spiegato (sotto altre forme) nelle pagine precedenti, mentre per quanto riguarda il secondo dobbiamo entrare nel merito del concetto di MEDIA per sottolineare meglio la sua specificità. L’agenzia viaggi è un media, come tutti gli altri punti di vendita di tutti gli altri settori merceologici, ma è dotato di alcune differenze molto importanti. In un negozio nel quale si vendono prodotti, il consumatore, terminata la trattativa, se ne torna a casa con qualche cosa di tangibile nelle mani. E’ entrato, ha guardato, ha dialogato, ha scelto, ha pagato e se ne va soddisfatto con l’oggetto del suo desiderio (o del suo fabbisogno). In un’agenzia viaggi, semplificando, il consumatore entra, guarda, dialoga, sceglie, paga e se ne va con… Già, con cosa se ne va? Se ne va con un pezzo di carta, con una prenotazione, con un contratto e solo in un secondo tempo, lontano dalla agenzia, “se ne andrà soddisfatto (o insoddisfatto)” con l’oggetto (un viaggio, una vacanza) del suo desiderio. La differenza non è da poco per diversi motivi: • l’acquisto è sempre a futura memoria (se così si può dire) • la soddisfazione o l’insoddisfazione non dipendono solo dall’agenzia, ma dal “fornitore” del servizio venduto dall’agenzia • il consumatore esce dall’agenzia viaggi “contento” della promessa contenuta nel contratto sottoscritto, magari con l’acquolina in bocca per TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 120 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor le gioie che otterrà da quella promessa, magari contando i giorni che lo separano dall’avverarsi della promessa, ma sostanzialmente IN ATTESA Per questo, il media agenzia viaggi è particolare vende solo la promessa di un desiderio che si realizzerà, di un sogno (forse) che si avvererà La domanda diventa allora la seguente: come si organizza un media che vende promesse? La nostra risposta di metodo è di provare ad organizzare l’agenzia viaggi attraverso un approccio ironico perché, sono ancora parole di Fabris, “una delle caratteristiche dell’ironia è proprio quella di rivolgersi all’intelligenza, di richiedere, da parte del recettore del messaggio, una cooperazione, strappandogli un sorriso per la sua interpretazione e riscattandolo dalla tradizionale passività”. E’ ciò che chiediamo al paziente, e speriamo interessato, lettore di questa ricerca. TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 121 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor 10. L’importanza del numero 5 GIVE ME FIVE è un’espressione di origine americana che allude ad un’intesa raggiunta. In genere è accompagnata da una pacca a mano aperta (la destra) di chi lo dice contro la stessa mano aperta di chi la ascolta. “Dammi il cinque” è la sua traduzione italiana. L’espressione ha avuto un successo planetario perché ha la forza di tutti i grandi simboli della gestualità. Un gesto diventa un’intera storia (come il pugno chiuso, come le corna, come il braccio teso, come l’indicazione di dove gli inglesi portano l’ombrello, come il medio alzato e così via gesticolando), e il gesto della mano aperta che sbatte contro un’altra mano aperta è la storia di un’intesa. Non serve altro, ci siamo capiti, dammi il cinque. “Give me five” è quindi un modo di dire che deve la sua forza a tutto quello che non dice, deve la sua forza ad una PROMESSA: quella che allude al feeling, all’appartenenza e all’informalità. Un modo di dire ironico, appunto. Lo stesso modo ironico che abbiamo introdotto quando, nel paragrafo precedente, ci siamo posti la domanda: come si organizza un media che vende promesse? Tra l’agenzia viaggi (media che vende promesse) e l’espressione DAMMI IL CINQUE è molto intrigante perché in entrambi i casi il numero cinque è protagonista. Inoltre, il non detto del DAMMI IL CINQUE ci porta per analogia su un terreno molto carico di suggestione dalla quale potremo ricavare suggerimenti utili per tentare di dare una risposta convincente. Ma andiamo con ordine. TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 122 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor E per incominciare eccovi una serie di elenchi di cinque elementi tutti riconducibili al tema della vendita di una promessa di viaggi e/o di vacanze Si tratta di un gioco? TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 123 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor Se la risposta è positiva allora siamo pienamente entrati nel ragionamento con il piede giusto. E’ un gioco infatti, ma talmente carico di significati da farci riflettere. Come mai nel lavoro dell’agenzia viaggi è così ricorrente il numero cinque? Non sono questi cinque elementi di cinque titoli ciascuno una sorta di perimetro semantico all’interno del quale si svolge tutto il lavoro dell’agenzia viaggi? Avete idea di quante combinazioni possono scaturire da questi elenchi? Siamo in presenza di veri e propri ANCORAGGI, di forti ancoraggi, per ciascuno di noi. E se valgono per ciascuno di noi, a maggior ragione potranno valere per il nuovo consumatore che si presenterà nella nuova agenzia viaggi per acquistare la promessa di un viaggio o di una vacanza. Ma a cosa serve questo gioco del DAMMI IL CINQUE? Serve a sottolineare che: → il consumatore al quale intendiamo proporre la nostra offerta, quando entra in agenzia, è portatore di un suo paesaggio immaginario già perfettamente costruito. Questo paesaggio mentale è basato sicuramente su una delle tante possibili combinazioni generate dal “gioco” del 5x5 e dunque all’agenzia spetta il compito di verificare quali sono gli ancoraggi più importanti per lui. In altre parole: → il consumatore è dotato di una sua esperienza specifica in tema di viaggi e di vacanze e non è quindi con un’elencazione di prodotti che lo si può portare a quell’atteggiamento feeling e d’intesa che genererà simbolicamente il “dammi il cinque” TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 124 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor In modo ancora più chiaro e diretto: → è con lo stupore, con lo straniamento e con la contaminazione di linguaggi diversi che si possono instaurare nuovi rapporti alla “give me five” Il media agenzia viaggi può giovarsi di ancoraggi simbolici straordinariamente importanti come il vissuto che ogni persona ha dei continenti, delle aree di interesse, dei motivi che portano a progettare un viaggio o una vacanza, dei mezzi di trasporto e persino delle stagioni. Ma si tratta di ancoraggi calati nel profondo dell’esperienza personale; non possono essere spiattellati come i piatti di un menù, e magari low cost. O meglio: fino a ieri è stato esattamente così: si generavano elenchi di prodotti, si rinnovavano ad ogni stagione, si proponevano come prodotti di consumo, uno dietro l’altro, uno più bello dell’altro… perché la logica che presiedeva il tutto era una logica consumistica. Era il ben-avere travestito da ben-essere. Ha funzionato? Probabilmente si, ha funzionato fino a quando (nel 2007? Ancora nel 2008?) le cose non hanno cominciato a cambiare (lo abbiamo visto sia nella prima che nella seconda parte di questa ricerca) e oggi ci troviamo a discutere di futuro sapendo che il virus dell’insicurezza avanza a tappe forzate. Per questo occorre (anche questo lo abbiamo già detto) ripartire da una posizione di modestia. TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 125 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor “Ripartire da capo” si dice spesso per alludere: • o, sconsolatamente, a quanto si lascia alle spalle (della serie: ora mi tocca ripartire da capo quando fino a ieri sembrava che nulla potesse cambiare la mia posizione) • o, coraggiosamente, a quanto troveremo davanti a noi (della serie: ora ripartirò da capo, sarà come ringiovanire…) Nel nostro caso, “ripartire da capo” significa diverse cose: • tornare ad essere consapevoli del proprio ruolo in un mondo cambiato → un tramite tra conoscenza ed esperienza → un attore che agisce e non un’interprete che subisce • provare ad essere produttore oltre che venditore → un fulcro di reti territoriali → un conoscitore del proprio territorio locale • organizzare l’agenzia come luogo di esperienza → un’agenzia media → uno spazio di intesa sottolineato dal feeling e suggellato dal give me five Nel paragrafo dedicato a “Bisogni, desideri, esperienze”, abbiamo descritto una forma di negozio che avevamo chiamato NEGOZIO ENCICLOPEDIA, un negozio che, come per l’enciclopedia, frequentiamo solo quando ci serve. Avevamo anche detto che questo tipo di negozio è superato e che non risponde più ai cambiamenti in corso, ma non avevamo spiegato quale poteva essere una forma di negozio sostitutivo. TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 126 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor Non lo avevamo fatto perché ci mancavano alcuni passaggi, che ora invece abbiamo. E’ dunque venuto il momento di provare un affondo molto più attento e concreto. Per quanto ci riguarda (è la nostra esperienza che ce lo sta dicendo), il negozio che può (e deve) sostituire il “negozio enciclopedia” non può che essere un new media, magari gratuito: un NEGOZIO FREE PRESS. Un negozio “free press” è un luogo nel quale conviene passare perché è un vero negozio media. In questo tipo di negozio non si va solo per acquistare, ma si frequenta perché è una fonte di informazioni e di emozioni. Il negozio “free press” diventa una tappa obbligata del tour dello shopping. Le condizioni, ormai l’abbiamo capito, sono sempre le stesse: organizzare il negozio come se fosse un luogo di incontro (e non solo un luogo di vendita), utilizzare le vetrine come veri e propri media, accogliere il visitatore nel migliore dei modi, fornire argomenti di vendita e non semplicemente prodotti Un negozio “free press”, per poter mettere in atto queste condizioni, ha bisogno di un criterio d’arredamento diverso dagli stereotipi del “bel negozio”, di un criterio che (lo abbiamo visto quando abbiamo parlato del negozio come “teatro”) permetta di cambiare il suo look con una certa frequenza. TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 127 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor Ha bisogno: • di arredi camaleontici • di un refresh continuo nel tempo • di un utilizzo ragionato della tecnologia (soprattutto di quella legata al cosiddetto “digital signage”) • di un’illuminazione pensata • di spazi da rendere vivi con mini eventi organizzati ad hoc Un negozio “free press” ha bisogno soprattutto: • di relazioni continuative con il suo patrimonio più importante rappresentato dal suo parco clienti Ora che ci siamo fatti un’idea, seppure sommaria, di cosa sia un negozio free press, domandiamoci: cosa vorrebbe dire per un’agenzia viaggi diventare un negozio free press? L’agenzia viaggi, contrariamente a un negozio che vende prodotti, vende una PROMESSA. Da questo punto di vista è dunque svantaggiato perché non può contare sull’effetto TOCCARE CON MANO (PROVARE), ma poiché la “promessa” venduta riguarderà un viaggio o una vacanza, non è detto che ciò possa trasformarsi in un vantaggio. La “promessa” infatti può essere: • sottolineata • anticipata • partecipata • arricchita TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 128 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor • trasformata • enfatizzata • spettacolarizzata in una sorta di “aperitivo” e di “sintesi”. Se l’agenzia viaggi accettasse il suo ruolo di media, potrebbe favorire la messa in scena di un calendario di MINI EVENTI, all’interno del suo calendariopalinsesto, al quale invitare clienti (e non clienti), in modo che si possa, nel tempo, accreditare l’idea di un passaparola intelligente (e ironico). L’idea è quella di trasformare l’agenzia viaggi in un luogo che vale sempre la pena di frequentare, anche senza il bisogno di acquistare. Pescando dalla combinazione 5x5 dei nostri elementi e agendo in base al calendario-palinsesto, l’agenzia viaggi si trasforma così in un luogo di esperienza. A proposito del numero 5, abbiamo lasciato per ultimo una sequenza che, in questo momento del ragionamento sul futuro, diventa fondamentale: la sequenza dei sensi. TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 129 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor Perché diventa fondamentale questa sequenza? Diventa fondamentale perché ci porta a considerare la POLISENSORIALITA’ come fattore di progetto, sia nella dimensione attuale, ma soprattutto in quella futura dell’agenzia viaggi “free press”, votata all’esperienza. TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 130 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor 10. 1. Cosa c’entra la polisensorialità E’ ormai universalmente risaputo che ciascuno di noi reagisce agli stimoli esterni attraverso i cinque sensi, ma è anche stato accertato che il nostro rapporto con il mondo esterno è tanto più attivo e partecipato, quanti più sensi vengono contemporaneamente interessati. Questo significa, ad esempio, che se desideriamo ottenere un coinvolgimento del nostro interlocutore più partecipato e attento, dobbiamo cercare di accendere quanti più sensi possibile. Per questo, forse inconsapevolmente, si fanno i cosiddetti “pranzi d’affari” e si sostiene che gli affari migliori non si concludono in ufficio. Se in un incontro di lavoro mi trovo di fronte ad un interlocutore che mi dice cose interessanti (udito), mentre mi mostra cose intriganti in un ambiente bello e ordinato (vista), nel quale si respira un’aria pulita (olfatto), che mi permette di avere tra le mani un esempio di ciò che sta dicendo (tatto) e magari mentre mangio un delizioso croissant, bevendo un superbo tè verde (gusto), ebbene, se mi trovo in un incontro di lavoro organizzato in questo modo, so che l’incontro andrà meglio. Meglio sicuramente di una situazione nella quale i miei sensi sono ugualmente attivati ma perché: • la stanza è rumorosa e il mio interlocutore parla a voce bassa (alta) • dalla finestra sta entrando l’odore di uno scarico di un diesel che avrebbe bisogno urgente di una revisione TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 131 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor • sulle pareti si vedono muffe e addirittura qualche ragnatela • il tavolo è polveroso, la carta è sporca, la penna è scarica • il caffè che è stato offerto è una vera ciofeca Ci viene da sorridere davanti ad una descrizione come questa, ma chissà quante volte ci siamo trovati a viverla direttamente. Il paragone ci serve per sostenere che: la polisensorialità c’entra sempre se ne comprendiamo l’importanza e la curiamo diventa un formidabile alleato, se la trascuriamo opererà in modo avverso “Questi sono fronzoli, dettagli” obietterà qualcuno “se non c’è la sostanza, tutto il resto è fumo”. Come a dire: - che la sostanza vale più della forma e a sottintendere che - serve la logica e serve un buon discorso, tutto il resto è solo contorno Peccato che le cose non stiano così. TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 132 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor Nel grafico sono riportate le percentuali relative all’efficacia della comunicazione (così come sono state accertate dalla scienza della Programmazione Neurolinguistica, soprattutto dalla Scuola di Palo Alto) e ci dicono: che la nostra comunicazione è efficace nella misura del 7% per le COSE CHE DICIAMO, nella misura del 38% per COME LE DICIAMO, ma per il 55% risulta efficace per RAGIONI PROFONDE (PSICOLOGICHE) delle quali siamo quasi sempre inconsapevoli TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 133 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor La nostra è una società fondata sulla comunicazione e si definisce LOGOCENTRICA (perché dà un’enorme importanza alle cose dette) e LOGICOCENTRICA (perché ritiene fondamentale la razionalità), ma quando non riesce a raggiungere il suo obiettivo (arrivare all’interlocutore) piuttosto che interrogarsi su cosa non ha funzionato, preferisce accettare la definizione che “gli altri non hanno capito” oppure, nei casi migliori e più educati, che “mi sono spiegato male”. In realtà: l’efficacia della comunicazione non sta mai nelle cose che diciamo, bensì nel risultato che otteniamo Se il risultato è stato buono, allora vuol dire che la comunicazione ha funzionato. Se il risultato non è stato buono, allora vuol dire che la comunicazione non ha funzionato. Ciò che vogliamo segnalare in modo specifico, poiché non possiamo affrontare per esteso un argomento così complesso e perché non sarebbe questa la sede appropriata, è semplicemente: la connessione esistente tra quel 55% e la polisensorialità La polisensorialità infatti altro non è se non l’attivazione dei terminali che mettono in connessione il nostro profondo con il mondo esterno. I sensi sono terminali che agiscono sul profondo. Un profumo è per sempre, si dice, perché il profumo ci mette nelle condizioni di ricordare esperienze anche di un passato molto lontano e addirittura di riviverne l’emozione. TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 134 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor Quando insistiamo sulla necessità di trasformare l’agenzia viaggi in un media attento alla polisensorialità, non facciamo altro che offrire un mezzo straordinario per aumentare l’efficacia della comunicazione che si svolge all’interno della stessa agenzia viaggi. Da questo punto di vista, inoltre, l’agenzia viaggi non partirebbe male, perché in tema di sensi avrebbe un patrimonio pressoché infinito di varianti da offrire. Pensiamo ad una vetrina, organizzata e studiata come la copertina di un settimanale o come una locandina di un film di successo, che invitasse i passanti interessati ad entrare per vivere in anteprima la presentazione di un viaggio (da quello più lontano e avventuroso, a quello più vicino, addirittura all’interno del territorio circostante, quasi a chilometro zero). Suggeriamo che all’interno dell’agenzia il pubblico sia accolto da un’atmosfera che lo immerga nel viaggio presentato (musiche del folklore, immagini dei luoghi, personale e hostess nei costumi del luogo) e che possa toccare con mano oggetti tipici della meta del viaggio. E supponiamo ancora che venga offerto un assaggio di un piatto tipico del luogo (lontano o vicino) accompagnato da un brindisi con la bevanda più famosa del luogo (lontano o vicino). TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 135 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor Ebbene, in un’atmosfera come questa si può capire meglio perché le cose che andremo a dire varranno solo il 7% in termini di efficacia: tutto sarà già stato detto perché tutto sarà passato attraverso i nostri cinque sensi. L’agenzia viaggi avrà così offerto un mix sensoriale in base al quale il suo pubblico potrà far scattare i meccanismi della memoria e del desiderio. Il pubblico avrà fatto un’esperienza e quando avrà sottoscritto il contratto PROMESSA, ne avrà già potuto assaporare un piccolo ma significativo anticipo. In altri termini ancora si potrebbe addirittura affermare che: l’agenzia viaggi polisensoriale è un contenitore di esperienze e non solo un venditore di promesse Da quest’ultimo punto di vista potremmo persino immaginare (sulla scorta di quanto già sta avvenendo in altri settori legati al ben-essere) un’agenzia viaggi che permette anche di acquistare prodotti strettamente legati alle molte proposte e dunque UNICI e ORIGINALI, come ad esempio: piccoli gadget libri DVD abbigliamento prodotti eno-gastronomici strumenti musicali TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 136 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor Operando in questo modo l’agenzia viaggi diventa qualche cosa di molto diverso, ma soprattutto si trasforma in un PUNTO DI RIFERIMENTO per il suo territorio, un posto nel quale conviene fare un salto, soprattutto quando ci si sente in credito con il sogno di una vita diversa. Give me five ! TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 137 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor 11. Pace fatta col web? Non c’è giorno dell’anno in cui mi posso sentire solo, perché non c’è giorno dell’anno, Natale e Ferragosto compresi, che non ci sia qualcuno che pensi a me e lo faccia addirittura scrivendomi. Ogni giorno dell’anno, da almeno quattro, cinque anni, tutte le mattine trovo tra la posta un messaggio inviatomi da un tour operator, sempre dello stesso tono (cioè amichevole) ma sempre con offerte diverse: una volta si tratta di last minute talmente favoloso che sarei uno stupido a non approfittarne, un’altra si tratta di un tour così speciale che in vita mia non me ne potrà più capitare, un’altra ancora si tratta di un’imprendibile coincidenza per il Sud Africa e così via discorrendo. Naturalmente non si tratta di posta ordinaria, con tanto di busta e francobollo, si tratta di E-MAIL. Il mio indirizzo e-mail è finito nel database del Tour Operator insieme ad altri migliaia e così devo subirmi le sue offerte tutte le volte che ritiene di informarmi. No comment “E’ l’effetto del web” – mi ha risposto sorridendo un alto dirigente di una nota società che opera nei viaggi low cost – E’ l’applicazione della legge del “grandi numeri” a Internet: più aumento il numero dei contatti e più aumento la possibilità di vendere i miei prodotti. Ha mai pensato a quanto ammonta in fatturato un ritorno anche solo del 3%?”. E aveva concluso “E’ lo stesso motivo per il quale le aziende ricorrono al call center”. No comment TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 138 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor Uno degli effetti più macroscopici di questa crisi economica è certamente la riduzione degli investimenti in pubblicità. Quando le cose non vanno bene e i ricavi flettono un imprenditore avveduto cerca subito di porvi rimedio. Ma, nella mia esperienza professionale, ho visto rimedi in (sintetizzando all’osso ovviamente) almeno due direzioni: • andando alla ricerca di costi da tagliare • andando alla ricerca di nuovi mercati C’è chi è così bravo da riuscire ad intraprenderle entrambe e contemporaneamente, ma, soprattutto, durante questa ultima crisi, ho visto il prevalere sempre e comunque della prima strada: l’abbattimento dei costi. Tagli in tutte le aree dell’impresa a partire da quelli ritenuti meno strategici. Si parte dalla riduzione del budget per la pubblicità, meno fiere, meno merchandising e quando si arriva alla voce web ci sono almeno due scuole di pensiero: • mantenere l’investimento perché tanto costa meno • lasciare almeno l’aggiornamento del sito perché fa vetrina No comment Nella prima parte di questa ricerca abbiamo scritto che “l’indagine viaggi e vacanze 2009, condotta dall’Istat ha rivelato un incremento delle quote viaggi in cui si effettua una prenotazione diretta (il 43% nel 2009, contro un 32.6% registrato nel 2004) su cui ha influito soprattutto l’incremento delle prenotazioni effettuate attraverso Internet. Le prenotazioni tramite Internet si sono triplicate, passando dal 7.7% del 2004 al 24% del 2009. TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 139 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor La famiglia Rossi è dunque alle prese con la vacanza “fai da te”, anche perché cerca disperatamente di mantenerle tra le sue abitudini d’acquisto, come una conquista del suo benessere individuale. No comment I tre “no comment” precedenti sono tutti riconducibili alla questione delle nuove tecnologie e principalmente del web. Non possiamo quindi sottrarci ad un commento, né possiamo ignorare cosa sta accadendo nelle nostre abitudini proprio a causa delle nuove tecnologie e del web. Abbiamo più volte ricordato che una delle principali contraddizioni del nostro tempo sia data: dall’aumento della conoscenza, abbinato alla diminuzione dell’esperienza. così come abbiamo visto che il web è certamente il principale responsabile di questo aumento di conoscenza. Si tratta di cose note, ovviamente. Ciò che è meno noto è però l’incapacità di comprendere fino in fondo la tecnologia, con le sue leggi e con i suoi comportamenti. In quanto fornitori di tecnologia siamo tutti consumatori, in quanto a cittadini siamo tutti vittime. La tecnologia procede perché non può venire meno al suo stesso DNA, che prevede di poter realizzare una cosa solo perché è realizzabile, senza altri perché. L’industria tecnologica, fino a quella elettronica e digitale, procede perché i suoi processi di crescita generano profitti e non fa altro che applicare tutti i modelli di crescita previsti dal mercato. TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 140 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor La tecnologia ha bisogno della ricerca, l’industria tecnologica ha bisogno dei consumatori. Non esiste, si dice, una tecnologia buona o cattiva, dipende dall’uso che se ne fa. Ma esiste, si dice, un’azienda tecnologica buona, quella che fa profitti e un’azienda tecnologica cattiva, quella che non li fa. Quando parliamo del web, degli smart phone, degli I-pad, dei cellulari, ecc., dovremmo sempre avere presente questo contesto generale perché altrimenti rischiamo di capirne poco. In sintesi quindi possiamo dire che: quando parliamo di nuovi strumenti elettronici dobbiamo sempre tenere presente che essi sono contemporaneamente una merce e uno strumento per la comunicazione In quanto “merce” sono soggetti, come tutte le altre merci, alle regole del mercato, alle sue crisi e alle sue condizioni. In quanto “strumenti per la Comunicazione”, sono soggetti alla reale capacità di farla funzionare. La “merce elettronica” sta subendo gli stessi effetti che stanno subendo altre merci in tempi di crisi, con la differenza che, essendo ammantata da un plus di innovazione, sta soffrendo meno e, in qualche modo, può ancora cavalcare l’onda lunga del consumismo (da qui la continua proposta di novità). Ma in questa sede non ci interessa tanto indagare la “merce elettronica”, quanto la sua seconda faccia, quella dell’elettronica come strumento per la comunicazione. Ed è in questo senso che va inteso il titolo di questo paragrafo “Pace fatta col web?”. TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 141 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor Le questioni che si pongono quando parliamo di WEB, di QR CODE o semplicemente di DIGITAL SIGNAGE sono fondamentalmente le seguenti: 1- Prendere atto della loro esistenza → perché se non lo faremo noi, lo faranno altri e quindi saremo costretti a rincorrere perdendo l’occasione di inserirci tra gli innovatori; 2- Conoscerne bene i meccanismi → perché una cattiva conoscenza ci porta o a sottovalutarne l’efficacia oppure, al lato opposto, a sopravalutarne la portata; 3- Evitare ostracismi → perché comunque il nuovo avanza e perché nessuna legge corporativa può reggere a lungo l’onda d’urto del nuovo, soprattutto quando si presenta sotto forma di nuove abitudini d’acquisto e dunque di nuovi consumatori; 4- (ma soprattutto) Adottare la politica del “su misura” → perché se dobbiamo inserire nuovi strumenti e nuove forme di comunicazione digitale ed elettronica, devono rispondere a domande che riguardano la nostra specifica attività, evitando surplus tecnologici senza senso pratico per noi e per i nostri interlocutori. TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 142 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor Seguendo queste quattro regole possiamo metterci al riparo da cattive sorprese, ma, e questo è ciò che conta, avremo saputo innovare il nostro servizio e non semplicemente il nostro “parco macchine”. Non ha senso dotare l’agenzia di un QR CODE se non siamo in grado di alimentare periodicamente la nostra informazione, se non ci attrezziamo per gestire al meglio un database di clienti veri e/o potenziali e se non conosciamo la differenza tra un sito Internet e un sito mobile. → certo, se invece siamo in grado di gestirlo al meglio il QR CODE ci permetterà di fare il miracolo della trasformazione della carta in un video parlante e di contattare direttamente sul telefonino tutti i nostri interlocutori ogni volta che avremo una bella novità da raccontare; → se funziona (e funziona) vuol dire quadruplicare i contatti a “costo zero”. Così come non ha senso dotare l’agenzia di un sito Internet vetrina, magari anche ben fatto, accattivante, pieno di belle immagini e di testi simpatici se non favoriamo l’informazione del “navigatore”, se non lo inseriamo in uno o più social network, se non favoriamo l’attitudine più specifica del consumAUTORE (che è quella di parlare bene o male di noi). → certo se invece siamo in grado di organizzare una nostra personale redazione, capaci di fornire almeno una novità, un video o una nuova immagine ad ogni settimana, con costanza per 52 settimane, e se sapremo organizzare una rete virtuosa all’interno dei social network, magari arrivando a creare la nostra piccola tribù di fedeli visitatori, allora il web diventerà veramente un nostro strumento di comunicazione; TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 143 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor → se la visita all’agenzia viaggi virtuale sarà simile alla visita dell’agenzia viaggi reale, avremo realizzato in un colpo solo entrambi i presupposti della comunicazione: la coerenza e la relazione; → se l’agenzia viaggi sarà stata organizzata come un media (magari nella direzione che abbiamo chiamato free press) e al suo interno saremo stati capaci di costruire mini eventi polisensoriali, allora anche il sito ne trarrà giovamento e permetterà di essere sempre interessante da visitare. Troppi “se”, vi state chiedendo? E’ vero i “se” sono molti, ma proprio per una ragione precisa: il web è una questione complessa, che non ammette (come tutte le cose serie, del resto) scorciatoie TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 144 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor Il web, così come tutte le altre piattaforme elettroniche e digitali, non può fare a meno dei contenuti. Il virtuale permette sotterfugi, furberie, e addirittura truffe (e la nostra famiglia Rossi, non dimentichiamolo mai, questo lo sa), ma non può essere questa la ragione per sottovalutarne l’importanza. Se il web produce una truffa è perché il contenuto di quel sito era stato progettato per truffare. C’era quindi comunque un contenuto, truffaldino certo, ma c’era. Ma il web ha prodotto anche l’antidoto giusto e l’ha messo gratuitamente (o quasi) nelle mani del nuovo consumatore: il passaparola elettronico. Un’agenzia viaggi-media queste cose dovrebbe conoscerle bene e dunque sarebbe nelle condizioni giuste per affrontare il mare oceano del web issando la bandiera della trasparenza. Trasparenza in tutto, anche nei prezzi, per affrontare bene e senza alzare barriere protezionistiche anche l’E-COMMERCE. Pace fatta col web? Se la risposta non è ancora completamente positiva (perché forse ancora non è corretta, né conveniente che sia positiva), suggeriamo di giungere almeno ad un armistizio (in attesa di saperne di più). TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 145 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor 12. Conclusioni Siamo giunti al termine del nostro viaggio avventuroso, che ci ha portati a superare i limiti dell’HIC SUNT LEONES che segnalavano la pericolosità del territorio che saremmo andati ad esplorare, e possiamo dire che l’unico vero pericolo incontrato è stato quello della diversità. Riteniamo pericoloso tutto ciò che non conosciamo e che si presenta in modo diverso da noi e dalle nostre abitudini. L’avventurosità del viaggio di questa ricerca è legata, come abbiamo più volte sottolineato, al suo modello organizzativo: • siamo usciti dal territorio tradizionale (il settore in quanto tale), per tentare di conoscerlo meglio; • ci siamo posti da punti di vista nuovi (per esempio, quello della famiglia Rossi), per cercare di intravedere i motivi del profondo cambiamento avvenuto nelle abitudini di acquisto (anche di viaggi o delle vacanze); • abbiamo utilizzato linguaggi diversi da quello economico (per esempio, quello della psicologia, e addirittura dell’antropologia, dell’etimologia), per cercare di ottenere delle basi di ragionamento più sicure. E operando in questo modo abbiamo scoperto nuove possibilità e nuove definizioni utili. Il mondo analizzato si è così, piano piano, materializzato sotto nuove vesti e con forme innovative, alcune persino inaspettate. TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 146 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor Redigere delle conclusioni sintetiche ed efficaci, dopo tutto quello che abbiamo visto insieme, è molto arduo, soprattutto considerando il contesto reale nel quale il nostro lavoro è calato. Un contesto mondiale carico di minacce non solo per l’economia (si parla con sempre più insistenza di recessione), ma anche per gli equilibri sociali dei paesi coinvolti. Ed è quantomeno curioso che tutto ciò stia avvenendo proprio nei mesi normalmente dedicati alle vacanze e mentre stavamo analizzando il lavoro delle agenzie viaggi. Si tratta di coincidenze che non possono lasciarci indifferenti, e che rendono ancora più di attualità il titolo della nostra ricerca. quanto costa NON cambiare. Già, perché ora è molto chiara quella sottolineatura NON che abbiamo posto quasi tra parentesi per rimarcare l’ambiguità della questione. In genere infatti, quando si parla di cambiamenti, ci si domanda quali sono i costi che dovremo sostenere. E la si fa: - o per dimostrare che, essendo troppo alti, il cambiamento non conviene; - o per ottenere una giustificazione rispetto alla scelta di un cambiamento deciso. Ma l’aggiunta di quel NON rovescia completamente la questione, e propone una visione provocatoria rispetto ai costi che si dovranno sostenere comunque, anche senza affrontare alcun cambiamento. Ciò che appare in modo abbastanza chiaro è che: forse costa di più non cambiare TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 147 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor Costa di più perché: • senza un cambiamento di senso del lavoro delle agenzie viaggi, sarà più difficile capire il senso delle scelte del consumatore che frequenta le agenzie viaggi; • senza un ri-posizionamento del ruolo delle agenzie viaggi sarà più difficile per le agenzie viaggi raggiungere una propria consapevolezza, fondamentale per capire quali e quanti cambiamenti apportare; • senza una ristrutturazione della forma delle agenzie viaggi, sarà più difficile intercettare le forme del nuovo turismo. Senso del lavoro, riposizionamento del ruolo e ristrutturazione della forma delle agenzie viaggi saranno le vere questioni da affrontare. Senza investimenti in queste tre direzioni, i costi da sopportare prevediamo che saranno molto forti, con rischi di tenuta e comunque con ulteriori riduzioni nel volume d’affari e nella marginalità. I costi del cambiamento appaiono più sopportabili, perché in alcuni casi siamo in presenza di cambiamenti a costo zero (per esempio, tutti quelli che si riferiscono alla mentalità) e in altri siamo in presenza di “costi ordinari” (cioè gli stessi che dovremmo sostenere anche senza l’apporto di un cambiamento). Si tratta, a nostro parere, di costi normali che anziché essere spesi in un modo, vengono spesi in un altro. La differenza tra “spesi in un modo” e “spesi in un altro” sta tutta nelle prime due questioni ricordate (senso del lavoro e riposizionamento): risolte bene, consentono di avere una visione più chiara di tutto ciò che si deve o non si TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 148 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor deve fare e dunque saremo in grado di dare la migliore forma possibile alla struttura. Di fronte alla crisi in atto, riteniamo che costi molto di più un atteggiamento attendista, rispetto ad uno innovativo, anche per un motivo psicologico che non dobbiamo mai sottovalutare: se il virus dell’insicurezza porta ad un aumento della paura, il modo più “insicuro” ed “ansioso” di affrontarlo è quello dell’”attesa” → se “attendo”, aumenta l’ansia, divento più stressato e aumenta il senso di fatalità e di inadeguatezza; → se “reagisco” trasformo la crisi in opportunità, mi sento “attore” del cambiamento, non lo subisco e genero l’antidoto alla paura attraverso un aumento dell’autostima. La “reazione” però, almeno nel nostro caso, non è solamente un atto di coraggio, gestito dalle categorie del carattere delle persone o dalla loro personale psicologia. Certo anche questo conta, ma sono altre le ragioni che portano a considerare come “opportuno” il cambiamento e a leggere, anche in questa terribile crisi economica, una fase ricca di “opportunità” sono tutte quelle che abbiamo evidenziato in questa ricerca. TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 149 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor Non si tratta quindi di un “azzardo” spinto dall’eventuale caratteristica di “giocatore” insita nella psiche di una persona, bensì di condizioni oggettive, concrete, comprensibili e, ciò che più conta, fattibili. In definitiva: forse è tramontato (o sta tramontando) per sempre l’idea di una crescita economica costante nel tempo perché è ormai incapace di produrre benessere o di migliorare la qualità della nostra vita forse parlare di de-crescita è solo una prospettiva utopica e conservatrice di privilegi incompatibili forse, come ci ha insegnato Fabris, occorre incominciare a pensare (e a realizzare) una crescita diversa, fuori dall’equivoco che ben-avere sia sinonimo di ben-essere, ma anche lontana da anacronistici steccati tra bisogni primari e secondari, realizzata all’insegna di una compatibilità ambientale, psicologica e sociale. Il viaggio e la vacanza sono bisogni acquisiti e fanno parte della vita delle persone, ma sono cambiati perché sono cambiate le persone. Perché non dovrebbero cambiare le strutture che li propongono? TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 150 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor LO SCENARIO INTERNAZIONALE Aigo/Pangaea Network TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 151 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor 1. Premessa L’avvento di Internet viene spesso descritto come una “rivoluzione” perché ha reso l’informazione disponibile, spesso in modo gratuito, direttamente e facilmente a tutti, andando ad interferire in quelle realtà economiche in cui la gestione dell’informazione è parte del prodotto/servizio scambiato. Il turismo non ha potuto quindi esimersi dall’essere coinvolto dal fenomeno, dal rispondere modificando conseguentemente certi meccanismi del mercato, della distribuzione e della comunicazione. Pangaea Network ha voluto dedicare la ricerca del terzo quarter 2011 dell’Osservatorio ad un tema fondamentale per il nostro settore: Quale futuro per la distribuzione nel turismo? Aigo, agenzia di marketing e comunicazione, attraverso Pangaea Network, l’organizzazione internazionale di agenzie indipendenti specializzate in consulenza strategica per il turismo di cui è founding member ha interrogato i principali key player del turismo in Europa per fare il punto sullo stato dell’arte e tracciare un quadro sul futuro della distribuzione da presentare e discutere con gli operatori in occasione del prossimo TTG incontri. 3. Metodologia La ricerca ha interrogato, mediante un questionario online, 474 operatori del turismo di Francia, Germania, Italia, Olanda, Spagna e UK. Gli operatori contattati dei diversi paesi sono prevalentemente Agenti di viaggio e Tour Operator. La ricerca è stata realizzata nella seconda settimana di settembre 2011. L’elaborazione dei dati è stata effettuata dal Market intelligence team di AIGO. TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 152 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor 4. Summary Il quadro che emerge in Europa è quello di un’intermediazione che ancora oggi gioca un ruolo di grande importanza all’interno del mondo del turismo e che ha ben messo a fuoco il percorso necessario per vincere le future sfide del mercato. Il trade sembra non guardare favorevolmente a logiche di concentrazione e fusione ma piuttosto ad un impegno verso la qualità articolato su due fronti specifici: quello della qualità/specializzazione del prodotto che coinvolge professionalità, conoscenza programmazione e quello e conseguentemente di un marketing ottimizzazione differente che della porterà progressivamente l’intermediazione ad investire sul contatto diretto con il consumatore. L’appiattimento del canale distributivo, seppur negato in domanda diretta, appare come chiara conseguenza delle risposte sul ruolo e sui fattori di successo dell’intermediazione futura: una struttura semplificata di professionisti altamente specializzati che siano in grado di portare il prodotto al consumatore, garantendo gli aspetti premianti che da sempre vengono riconosciuti all’intermediazione ovvero l’assistenza in tutte le fasi del viaggio, la capacità consulenziale e la competenza nella formulazione del prezzo. La sfida tecnica passa invece per l’uso della rete soprattutto come mezzo di informazione e di relazione forte con il consumatore più che come finestra di commercializzazione diretta del prodotto. TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 153 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor LA RICERCA 1. Ritenete che oggi sia ancora importante nella vendita del prodotto turistico il passaggio Tour Operator - Agenzia di viaggi? A livello europeo il 62.3% del trade ritiene che il proprio ruolo sia importante all’interno della catena distributiva. Significativo il dato per cui un operatore su quattro (26%) ritenga che il consumatore preferisca una riduzione del numero di passaggi dell’intermediazione, ovvero vada verso la disintermediazione. TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 154 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor 1. Raffronto paesi In assoluta controtendenza il dato italiano per cui la metà dei rispondenti rileva che il consumatore avverta la necessità di ridurre i passaggi della catena distributiva e il 15% risponde che è necessario ridurre il numero di intermediari. Percezione piuttosto isolata all’interno del panorama europeo. TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 155 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor 2. Chi è oggi il vero protagonista del mercato? Gli operatori europei rispondono in modo bilanciato riconoscendo il ruolo di protagonista del mercato per un 36% al Tour Operator e un 37% alle Agenzie di viaggi, il 20% alle Agenzie online. TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 156 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor 2. EU_Raffronto paesi Interessante notare il peso degli agenti di viaggio in Italia, Germania e Spagna, ed altrettanto significativo quello delle Agenzie online nei paesi in cui l’e-commerce, anche per il turismo, ha un peso ad oggi piuttosto significativo: 37% in Francia e 23% nello UK. TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 157 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor 3. EU_Chi lo sarà domani? Un riconoscimento piuttosto unanime viene dato al ruolo futuro delle Agenzie online, con un 40%, mentre tra Tour Operator e Agenzie di viaggi vincono queste ultime con un 26% a cui è riconosciuto il loro ruolo chiave per la prossimità e la possibilità di interazione con il cliente finale. TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 158 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor 3. EU_Raffronto Paesi Da sottolineare il dato francese che, con il 64%, attribuisce alle OLTA un assoluto ruolo di leadership sul futuro della distribuzione; all’altro estremo la Germania, per cui solo il 14% dei rispondenti ritiene che queste ultime possano conquistare la leadership. TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 159 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor 4. EU_ A tuo avviso quali aspetti della distribuzione devono essere assolutamente migliorati? Gli operatori europei intervistati ritengono che la specializzazione (31.2%) e la professionalità/formazione (28%) siano i due aspetti sui quali investire per un miglioramento del comparto. Il rapporto con il consumatore è stato segnalato come uno degli elementi da migliorare solo dal 15% degli intervistati, quasi a sottintendere un livello già forte di servizio in tal senso. TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 160 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor 4. EU_Raffronto Paesi Solo circa 1 su 5 operatori francesi e tedeschi ritengono invece che uno dei punti con margini di miglioramento sia proprio la relazione con il consumatore; mentre è abbastanza unanime (ad eccezione della Germania) il verdetto sul non considerare eccessivo il numero di strutture oggi presenti sul mercato. TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 161 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor 5. EU_Qual è l’elemento chiave per vincere le sfide future del mercato? Tra gli elementi chiave di successo per vincere le sfide future, emerge la specializzazione degli operatori (36% degli intervistati) e la relazione con il consumatore (30%), mentre non si crede in generale alla necessità di maggiore concentrazione tra protagonisti della filiera (15%). Anche il prezzo non viene considerato quale elemento che possa decretare il successo di un operatore. TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 162 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor 5. EU_Raffronto Paesi C’è una discreta coerenza nelle risposte avute dal mercato su questo tema con una maggiore propensione per la specializzazione in Italia e Francia, per la vicinanza al consumatore nello UK, più equilibrate invece le risposte di Germania e Olanda. TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 163 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor 6. EU_Su quale elemento puntano i protagonisti della distribuzione per farsi concorrenza? La sfida degli operatori si gioca principalmente sulla cura del rapporto con il cliente (28.4%), la qualità del prodotto (27.3%) e l’affidabilità del marchio (18%). TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 164 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor 6. EU_Raffronto Paesi Discostandosi dalla lettura europea, il 49% degli italiani ritiene che sia invece sul prezzo che si giochi la concorrenza nel settore, mentre in Germania oltre la metà dei rispondenti indica la cura del cliente come fattore di differenziazione. TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 165 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor 7. EU_ Internet porterà altri cambiamenti alla struttura distributiva del turismo? In base alla media europea, per l’83% degli intervistati, internet porterà ancora innovazioni alla distribuzione. Secondo gli intervistati, internet ha agevolato l’accesso del consumatore ad informazioni sul prodotto e sul prezzo sempre più vicine alla fonte. In conseguenza, le vendite dirette ovvero disintermediate verranno facilitate, costringendo probabilmente gli operatori ad una riduzione dei margini e alla specializzazione per mantenere la posizione di mercato. TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 166 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor 8. EU_ Cosa influenza maggiormente la vendita di un prodotto turistico? Gli elementi che influiscono sul processo di vendita del prodotto turistico sono: la qualità del prodotto (scelta dal 38% dei rispondenti), il prezzo, (28.4%) e il passaparola di amici e parenti (17.8%). Le risposte libere conducono maggiormente al concetto di consulenza e consiglio professionale che l’operatore è in grado di garantire. TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 167 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor 8. EU_Raffronto Paesi Le risposte dei diversi mercati sono in questo caso alquanto eterogenee. Tra le particolarità: i prodotti di tendenza per il 21% degli operatori italiani, l’ampio consenso a favore della qualità del prodotto nello UK (61%) e i consigli dei conoscenti di Germania (34%) e Olanda (25%). TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 168 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor 9. EU_ Chi vende (agente o TO) riesce ancora ad influenzare la scelta del prodotto e/o della destinazione? Compatta è la risposta da parte di agenti e Tour Operator che ritengono di essere assolutamente in grado di influenzare i clienti nella scelta del prodotto (81%). TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 169 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor 9. EU_Raffronto Paesi L’unica eccezione è rappresentata dalla Germania in cui un 34% mette in dubbio la capacità di influenzare il consumatore finale. TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 170 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor 10. EU_Cosa servirebbe per facilitare le vendite? Gli operatori europei riconoscono l’importanza della qualità e della originalità del prodotto, la conoscenza e la professionalità, la maggior cura del rapporto con il cliente e la trasparenza dei prezzi. Come rilevato dalla wordcloud prodotta, “professionalità”, “preparazione” e “conoscenza” sono i termini più ricorrenti nelle risposte degli operatori, insieme ovviamente a prodotto e cliente. TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 171 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor 11. EU_Qual è la prima fonte di informazione per il consumatore che vuole acquistare una vacanza? La rete per il 63.6% risulta essere la principale fonte di informazione per il consumatore, mentre i Tour Operator e le Agenzie di viaggio mantengono salda la loro posizione con il 14.3% delle preferenze. E’ interessante notare lo scarso valore di influenza che gli operatori attribuiscono ai social network. TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 172 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor 11. EU_Raffronto Paesi L’Italia, con 16 mio di contatti attivi su Facebook, indica i social network tra le fonti rilevanti per l’acquisto della vacanza (11.1%). E’ interessante registrare il peso attribuito alla rete in Francia (81%) mentre in Spagna i cataloghi dei TO sembrano ancora avere un peso di grande rilievo (43%). TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 173 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor 12. EU_Cosa cerca il consumatore in agenzia? L’assistenza in tutte le fasi del viaggio (29.2%) e la consulenza (28%) sono i fattori richiesti da parte del consumatore europeo all’agenzia di viaggio. L’offerta pesonalizzata (17%) supera di 6 punti quella economicamente più vantaggiosa (11%). TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 174 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor 12. EU_Raffronto Paesi Tra le differenze: gli operatori italiani ritengono che il cliente si rivolga all’agenzia per trovare l’offerta migliore (22%), mentre il viaggio su misura sembra essere la principale ragione di contatto con un agente nel mercato tedesco. Nello UK gli agenti ritengono che il motivo principale che porti il consumatore in agenzia sia la conoscenza del prodotto (35%). TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 175 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor 13. EU_ Secondo te è ipotizzabile un futuro in cui il consumatore acquisterà i viaggi solo direttamente dal fornitore di servizio (vettore, hotel, ricettivo..)? Il 77.5% degli intervistati considera imprescindibile la dinamica di intermediazione. I commenti evidenziano in modo ricorrente l’importanza dell’aspetto consulenziale, della professionalità dell’operatore e della qualità del servizio. TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 176 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor 13. EU_Raffronto Paesi Solo in Italia, quasi la metà degli operatori consultati ritiene che un eventuale scenario di disintermediazione sia possibile mediante l’utilizzo incrementale dei dispositivi tecnologici che potranno avvicinare il consumatore al prodotto finale. TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 177 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor 14. EU_ Cosa ne pensi della figura del consulente di viaggio (homeworking agent)? Il 51% degli intervistati ritengono che il consulente di viaggio avrà sempre e solo un numero limitato di clienti mentre il 31% ritiene questa forma di intermediazione come il futuro della professione. TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 178 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor 14. EU_Raffronto Paesi Solo la Francia (13%) sembra non credere molto in questa figura professionale che invece trova buon credito in Italia, Spagna e Olanda. TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 179 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor ALLEGATO N.1 RICERCA ETIMOLOGICA delle parole • AGENZIA • VIAGGIO • TURISMO • VACANZA TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 180 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor Premessa Lo scopo di questa ricerca etimologica è quello di scoprire cosa sta alla radice delle parole chiave di questa ricerca, impostata sui quattro concetti basilari di: a) AGENZIA b) VIAGGIO c) TURISMO d) VACANZA Il reale orizzonte semantico di questi concetti può fornirci spiegazioni, ma soprattutto darci la percezione reale di quanto le cose siano cambiate. Il grado di obsolescenza di una parola può dipendere da molti fattori: - perché non serve più - perché è stata sostituita con un’altra più precisa - oppure perché si svuota il suo interno, si continua ad utilizzarla come un’icona anche se nessuno sa più cosa realmente significa TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 181 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor La non comprensione del fenomeno di obsolescenza comporta una serie di conseguenze, che vanno molto al di là della semplice questione linguistica e ingenerano incertezze e incomprensioni. In questo senso, possiamo dire che una ricerca etimologica rappresenta sempre un’utile partenza per qualsiasi analisi di contenuto. Senza la chiarezza della forma anche il contenuto, infatti, tende ad essere più oscuro. TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 182 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor (a) AGENZIA E’ curioso il fatto che se andiamo a cercare la parola AGENZIA, non la troviamo. In un qualsiasi dizionario etimologico infatti la parola “agenzia” viene fatta derivare dalla parola TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 183 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 184 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor Proseguendo nella nostra analisi, andiamo quindi a verificare il significato di queste nuove 6 parole. 1 INCARICO Incarico è uguale a COMMISSIONE IMPORTANTE UFFICIO TEMPORANEO E SPECIALE Il suo etimo ci rimanderebbe alla parola “incaricare”, ma non aggiungeremmo gran che. Di maggiore aiuto è la parola “commissione” perché ci segnala un rapporto tra chi affida e chi svolge l’incarico. Se c’è un incarico, ci sono almeno due attori in campo: • chi affida TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 185 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor • chi svolge 2 UFFICIO La parola deriva dal latino “officium”, che significa “esecuzione di un lavoro” oppure semplicemente “lavoro”. Può anche essere un sinonimo di “incarico”, ma nel senso letterale l’ufficio è ciò che ciascuno deve fare secondo il luogo, il tempo e la condizione In modalità molto rare la parola “ufficio” può anche significare: beneficio, favore, servigio reso. 3 FUNZIONE La parola deriva dal latino FUNCTIONEM = FUNGERE, cioè un agire come sostituto di qualcun altro, esercitare in vece di un altro. In termini letterali, la “funzione” è: • un’attività determinata da mansioni specifiche connesse ad una carica o ad un ufficio • un’attività esplicata da un organo o da un insieme di organi negli animali e nei vegetali • un’espressione matematica che indica come varia grandezza in relazione al variare di una o più altre grandezze • ruolo, valore, compito • rito religioso TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 186 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor 4 IMPRESA La parola deriva dal latino parlato “intra-praendere” che alludeva alla responsabilità di “prendere sopra di sé, sulle proprie spalle”. In termini letterali, sia la parola “impresa, che “impresario” rimandano ad un verbo, il verbo “imprendere”, che, a sua volta, vuol dire: • intraprendere • incominciare 5 INTERMEDIAZIONE E’ una parola che significa “stare nel mezzo”, “stare tra due entità autonome”. L’intermediario è chi sta in mezzo. 6 TRAMITE E’ una parola che deriva dal latino dotto “tramitem” e che significa “sentiero”, “strada”, “passaggio”. Anche il senso letterale rimanda al concetto di “sentiero” e di “via di passaggio” o semplicemente di “passaggio”. TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 187 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor Siamo partiti da una parola “agenzia” e ci siamo ritrovati un intero racconto con tanto di trama e personaggi. Abbiamo visto quanto sia riduttivo pensare all’agenzia come ad una realtà statica e come sia sostanzialmente obsoleto il concetto di luogo. Agenzia è parola che rimanda alla persona, al suo fare, al suo essere intermediario, tramite e impresa tra un ente che incarica e un altro che riceve il lavoro, al suo essere responsabile di un ufficio che ciascuno deve fare secondo il luogo, il tempo e la condizione. Agenzia è parola ricca e nello stesso tempo aperta, è una parola appropriata per affrontare il fare che non può essere chiuso in una definizione né di comodo, né di tipo formale. Agenzia è parola, per definizione direi, del cambiamento continuo perché denota una predisposizione ed è connotata dall’imprevedibilità. TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 188 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor (b) VIAGGIO La parola “viaggio” ci porta nell’antica Provenza, dove nasce come evoluzione spontanea dal latino VIATICUM. Cos’è il “viatico”? Il “viatico” è la provvista necessaria a chi si deve spostare da un luogo ad un altro, può essere cibo, bevanda, ma anche oggetti di uso comune come coperte, pentole, piatti… In Provenza la parola “viaticum” diventa VIATGE, poi VEIAGE e arriva a noi come VIAGGIO. In termini letterali il viaggio è: • l’azione del muoversi per andare da un luogo a un altro • un giro più o meno lungo, attraverso luoghi o paesi diversi dal proprio, con soste e permanenze di varia durata per vedere, conoscere, imparare, lavorare o divertirsi • il trasporto di merci e suppellettili Anche la parola “viaggio” è una parola aperta, dotata però di un valore costante perché il viaggio presume sempre una certa organizzazione, un bagaglio più o meno ingombrante, e soprattutto uno spostamento importante rispetto alla località di partenza. La chiave di volta della parola “viaggio” è data proprio dal concetto espresso dalla parola “viatico”: chi viaggia ha bisogno di un viatico, possibilmente adatto alle condizioni che si presume si troveranno e dotato di una certa comodità, per tutte le eventuali evenienze negative. TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 189 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor In qualche modo si può dire che viaggia solo chi è interessato alla sorpresa (per conoscere meglio, per vedere cose nuove e inaspettate, per imparare…) e per questo chi viaggia ha bisogno di un viaticum. Meno rilevante è la questione del tempo perché il viaggio non ha bisogno di tempo, ma di curiosità, di adattamento e di sorpresa. Il viaggio è anche PESO, per questo i grandi viaggiatori ci dicono che è bene viaggiare “leggeri”. Ed è peso proprio perché si parte da un luogo noto, del quale conosciamo anche i più piccoli particolari, per arrivare in un altro del quale si conosce molto meno o addirittura niente. Senza il concetto di “peso” non c’è viaggio, perché viaggio è metafora stessa della vita: per questo i viaggi hanno sempre affascinato l’umanità. Senza i viaggi non ci sarebbe stata letteratura, arte, cinema… La vita è un viaggio obbligatorio, che non necessita di un biglietto di ritorno. Mentre il viaggio presume sempre un’andata e un ritorno. Viaggiare è tornare, si diceva un tempo. La parola “viaggio” è affascinante perché dice senza dire e ci emoziona. Non a caso la parola “emozione” vuol dire “muovere da…”, passare da uno stato sentimentale o sensoriale ad un altro. TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 190 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor (c) TURISMO La parola “turismo” ha un’origine più recente rispetto a quelle che abbiamo analizzato, deriva dall’inglese TOURISM che probabilmente deriva a sua volta dal francese TOUR. Il suo significato letterale include una serie di attività: • fare gite • fare escursioni ma anche • fare viaggi per svago o a scopo istruttivo La parola “turismo” appare come aggiuntiva rispetto all’universo relativo al “viaggio” e tende ad essere utilizzata - in modo generalistico (il turismo come l’insieme totale di tutte le attività connesse al viaggiare e alle vacanze) - oppure in modo specialistico (il turismo come attività specifica connessa con l’organizzazione del viaggio e delle vacanze) Siamo dunque in presenza di una parola “ambigua”. TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 191 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor In termini di percezione: • il turista vale meno del viaggiatore perché dall’esterno è vissuto come l’esatto contrario del viaggiatore. Il turista è associato al “tutto compreso”, ad una formula cioè che lo rende più sicuro rispetto alla sorpresa e all’imprevisto (che erano, come abbiamo visto, le prerogative del viaggio). Da questo punto di vista si può dire che il turista sia l’esatto contrario del viaggiatore: il viaggiatore viaggia, il turista “è viaggiato”. La parola “turismo” si riscatta quanto viene utilizzata per definire il comparto economico, perché allora diventa subito un’espressione seria e piena di significato. Come si nota, permane l’ambiguità della parola, che passa da toni alti e toni bassi, da significati importanti a significati meno importanti. TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 192 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor (d) VACANZA Anche con la parola “vacanza” incontriamo l’ambiguità. Prima di tutto perché è parola senza un etimo originale (perché “vacanza” deriva dal verbo VACARE, che in latino significava “essere vuoto” e, in versione dotta, “essere libero”, “avere tempo per occuparsi di altro”), e poi perché, nel tempo, la parola ha assunto connotazioni e denotazioni differenti. In senso letterale, la vacanza è: un periodo di interruzione delle normali attività lavorative di enti, aziende, assemblee e di privati cittadini, per motivi generali e particolari Ma può anche essere: stato o condizione di ciò che è vacante, e durata di tale condizione Vacanza dunque come vuoto, come pausa, come assenza. L’ambiguità della parola diventa però molto pregnante quando la inseriamo nel contesto TURISMO (qui inteso come comparto economico); in questo momento la parola si trasforma e il suo significato da vuoto diventa pieno Vista da un lato la vacanza è interruzione, sosta, vuoto, assenza, mentre vista da un altro è pieno, organizzazione, cose da fare e da vedere, fino a TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 193 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor diventare il nome di un vero e proprio PRODOTTO da vendere e da acquistare. TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 194 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor OSSERVAZIONI L’analisi, rivolta a carico di ogni singola parola, diventa molto interessante se proviamo ad accostare tutte le conoscenze ottenute nel tentativo di dare un senso all’espressione “AGENZIA VIAGGI (VACANZE) (TURISMO)” alla luce anche di tutte le ambiguità che abbiamo incontrato. Uno schema interessante può essere il seguente: TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 195 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor 1. L’espressione “agenzia viaggi” nasconde almeno tre significati diversi a secondo che si considerino le funzioni viaggi, turismo e vacanze. 2. L’insieme linguistico non restituisce unità bensì articolazione (di funzioni, di organizzazione e di servizi resi). 3. L’espressione “agenzia di vacanze” non regge perché è sostituibile in modo più efficace delle due espressioni “agenzia viaggi” e “agenzia turistica”. TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 196 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor Il contesto linguistico comporta quindi la necessità di alcune domande provocatorie, che spostano l’attenzione dalla forma alla sostanza. La prima di queste domande è: Se i significati delle parole sono differenti, perché si continua a parlare semplicemente di AGENZIE VIAGGIO? E la seconda è: Anche ammettendo che l’agenzia viaggi comprensiva di tutti i significati, perché proponga un’offerta normalmente queste differenziazioni non sono percepibili in modo chiaro? Una terza domanda scaturisce dall’esame della parola “agenzia” quando mette in evidenza il concetto di rappresentanza, intermediazione e delega Chi e cosa rappresenta l’agenzia di viaggi? Da chi riceve la delega? A chi risponde? La questione è tutt’altro che formale perché va a toccare rapporti vitali: • quello con il cliente dell’agenzia (che giustamente può dire “la mia agenzia viaggi” alludendo ad una delega da lui data all’agenzia) TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 197 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor • ma anche quello con le aziende e gli enti (i fornitori) che formalmente danno mandato all’agenzia affinchè “venda” i prodotti/servizi da loro preparati e gestiti Sostanzialmente, ciò che appare denuncia uno stato di CONFUSIONE dimostrato sia dall’ambiguità dei termini presi in considerazione, sia nel confronto tra percepito e realtà. Quando si verifica una “confusione linguistica”, di solito si è in presenza anche di una confusione strutturale determinata da un qualche sovvertimento, da qualche cambiamento in atto. In questi casi, in modo a volte addirittura inconsapevole, si affronta il cambiamento con parole vecchie, incapaci di coglierlo e di raccontarlo, oppure si continuano ad utilizzare parole-stereotipo alle quali si accreditano nuovi contenuti. La “confusione” deriva così dal fatto che: per alcuni le parole del passato hanno anche il valore del passato, mentre per altri le stesse parole hanno un diverso significato In questo modo si verifica un paradosso linguistico: tutti parliamo la stessa lingua, ma non ci comprendiamo TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 198 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor Naturalmente queste conclusioni riguardano l’analisi etimologica (e letterale) che abbiamo svolto e non pretendono altro che denunciare una situazione linguistica al limite del paradosso. Non pretendiamo (non è questo il nostro obiettivo) di sostenere che ad un paradosso linguistico possa corrispondere anche un paradosso contenutistico, ma certo non può essere vero il contrario. In altri termini: l’analisi denuncia un allarme e sembra dirci “non è che l’articolazione e la complessità dell’offerta dell’agenzia di viaggi stanno facendo perdere di vista ciò che sta alla radice del loro stesso fare? Come si può ritrovare la consapevolezza del proprio ruolo se non si mette ordine nei basilari di questo stesso ruolo?” TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 199 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor ALLEGATO N. 2 TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 200 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor Ricerca Enogastronomia nuovo plus della vacanza A cura di: Melania Cammisa – Paolo Matrisciano Elaborazione dati: Marco Bosco, docente di matematica e statistica Software: SPSS (Statistical Package for the Social Science) Tipo di rilevazione: questionario effettuato tramite interviste telefoniche– web Universo di riferimento: popolazione italiana in età di voto Numerosità campionaria: 850 interviste Dati raccolti: in forma casuale per area geografica di residenza sulla quota di interviste telefoniche. I dati, pur non essendo distribuiti in maniera prettamente casuale, sono numerosi. La numerosità è tale per cui è stato possibile lavorare in modo attendibile sulle aree geografiche. Estensione territoriale: nazionale Periodo di realizzazione delle interviste: febbraio/marzo 2011 TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 201 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor SOMMARIO Introduzione 1. Il cibo e i prodotti enogastronomici rappresentano un’espressione del patrimonio culturale del territorio italiano? 2. Quando sceglie il luogo della vacanza/ del viaggio in Italia si informa sui piatti e sui prodotti della cucina locale? 3. L’offerta di cibi e vini tipici è espressione dell’italianità? TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 202 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor INTRODUZIONE La ricerca esplora quanto l’offerta enogastronomica di un territorio sia percepita come espressione dell’italianità e se l’enogastronomia sia considerata espressione di cultura popolare o d’élite. E ancora, se il turista, quando sceglie il luogo della vacanza o del viaggio in Italia, si informa sui piatti e sui prodotti della cucina locale. Lo studio, inoltre, focalizza l’attenzione sugli elementi (monumenti, sport, vita notturna, vini/piatti tipici) che il turista italiano ritiene più importanti nella scelta di una località italiana. L’obiettivo della ricerca è quello di verificare se i prodotti enogastronomici risultano essere anche icone turistiche del territorio italiano nel suo complesso oppure di alcune aree. I dati e i grafici di seguito presentati si riferiscono solo ad una parte della ricerca, in particolare sono state scelte le risposte che riguardano il valore che gli intervistati attribuiscono al cibo e ai prodotti enogastronomici in generale. Sono riportati esclusivamente i risultati segmentati per area geografica ed età. Aree geografiche Fasce d’età - Centro - 18/25 - Isole - 26/35 - Nord Est - 36/45 - Nord Ovest -46/60 - Sud - over 60 TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 203 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor I dati offrono utili spunti di conoscenza sulle scelte effettuate dagli italiani in base all’offerta culturale, enogastronomica, sportiva e di intrattenimento (vita notturna) delle località turistiche italiane. L’esame delle risposte per area geografica ed età evidenzia che gli intervistati scelgono la destinazione della propria vacanza in funzione dei beni culturali ed enogastronomici, indipendentemente dall’età e dall’area geografica di appartenenza. Il quesito numero 1 era finalizzato a verificare se il cibo e i prodotti enogastronomici sono considerati espressione del patrimonio culturale italiano. Solo il 2,1% degli intervistati ha espresso un parere negativo. Per gli intervistati, quindi, il cibo e i prodotti enogastronomici rappresentano un valore della nostra cultura. La domanda numero 2 aveva l’intento di esplorare se le persone, prima di scegliere il luogo della vacanza, si informano sui piatti tipici e sui prodotti della cucina locale. Il 59% dichiara di informarsi prima di partire. Infine, alla domanda se l’offerta di cibi e vini tipici è espressione di cultura popolare o d’élite, l’80,4% ritiene che sia cultura popolare. TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 204 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor 1. IL CIBO E I PRODOTTI ENOGASTRONOMICI RAPPRESENTANO UN’ESPRESSIONE DEL PATRIMONIO CULTURALE DEL TERRITORIO ITALIANO? Su 850 intervistati hanno risposto a questa domanda 848 persone; 838 rispondono SI e solamente 18 rispondono NO. Pertanto, il dato è omogeneo e non emerge alcuna differenza tra aree geografiche. Tab. 1 Suddivisione delle risposte per area geografica Area geografica NO Centro Conteggio % del totale Isole Nord Est Nord 191 195 0,5% 22,5% 23,0% 2 72 74 0,2% 8,5% 8,7% 1 89 90 0,1% 10,5% 10,6% 2 250 252 0,2% 29,5% 29,7% 9 228 237 1,1% 26,9% 27,9% Conteggio % del totale Totale 4 Conteggio % del totale SI Conteggio Ovest % del totale Sud Conteggio % del totale TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 205 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor Totale Conteggio 18 % del totale 2,1% 830 848 97,9% 100,0% TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 206 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor 2. QUANDO SCEGLIE IL LUOGO DELLA VACANZA/ DEL VIAGGIO IN ITALIA SI INFORMA SUI PIATTI E SUI PRODOTTI DELLA CUCINA LOCALE? A questa domanda rispondono sempre 848 su 850, di cui il 40,7% ha dichiarato di non informarsi prima di intraprendere un viaggio/vacanza, invece il 59,1% dichiara di informarsi. Tab. 2 Suddivisione delle risposte per area geografica Area geografica NO Centro Conteggio % del totale Isole Nord Est Nord 110 195 10,0% 13,0% 23,0% 27 47 74 3,2% 5,5% 8,7% 53 37 90 6,3% 4,4% 10,6% 94 158 252 11,1% 18,6% 29,7% 87 150 237 10,3% 17,7% 27,9% Conteggio % del totale Totale 85 Conteggio % del totale SI Conteggio Ovest % del totale Sud Conteggio % del totale TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 207 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor Totale Conteggio 346 % del totale 40,8% 502 848 59,2% 100,0% TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 208 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor Tab. 3 Numero di risposte Intervistati Percentuale Percentuale valida No 346 40,7 40,8 Si 502 59,1 59,2 Totale 848 99,8 100,0 Mancanti 2 0,2 Totale 850 100,0 Grafico 1 Suddivisione delle risposte per area geografica 20,00% 18,00% 16,00% 14,00% 12,00% Percentuale 10,00% 8,00% 6,00% 4,00% 2,00% 0,00% No Si Centro No Si Isole No Si Nord Est No Si Nord Ovest No Si Sud Area geografica TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 209 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor 3. L’OFFERTA DI CIBI E VINI TIPICI È ESPRESSIONE DELL’ITALIANITÀ? A questa domanda hanno risposto 844 persone, il 60,1% sostiene che l’offerta enogastronomica è un elemento che caratterizza il nostro paese, un altro 34,8% ritiene che lo sia abbastanza, irrilevante il numero di coloro che rispondono poco o nulla. Sommando le prime due percentuali si ottiene che per il 94,9% degli intervistati l’enogastronomia è espressione dell’italianità. Tab. 4 Numero di risposte Intervistati Percentuale Percentuale valida Molto 511 60,1 60,5 Abbastanza 296 34,8 35,1 Poco 29 3,4 3,4 Nulla 8 0,9 0,9 Totale 844 99,3 100 Mancanti 6 0,7 Totale 850 100 TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 210 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor Grafico 2 TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 211 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor Il molto prevale in tutte le aree geografiche, ad eccezione delle isole dove le risposte molto e abbastanza si equivalgono. Il Nord Ovest si distingue dalle altre aree per un 20,3% di intervistati che considera l’enogastronomia un’espressione dell’italianità. Tab. 5 Suddivisione delle risposte per area geografica Area geografica abbast molto Centro Conteggio nulla Totale 61 7 14,5% 7,2% 0,8% 36 34 1 3 74 4,3% 4,0% 0,1% 0,4% 8,8% 56 30 4 0 90 % del totale 6,6% 3,6% 0,5% Conteggio 171 73 7 20,3% 8,6% 0,8% 126 98 10 14,9% 11,6% 1,2% Conteggio % del totale Nord poco 122 % del totale Isole anza Conteggio 3 193 0,4% 22,9% Est Nord 0,0% 10,7% 0 251 Ovest % del totale Sud Conteggio % del totale 0,0% 29,7% 2 236 0,2% 28,0% TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 212 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor Totale Conteggio % del totale 511 296 29 8 844 60,5% 35,1% 3,4% 0,9% 100,0 % TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 213 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor Grafico 3 TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 214 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor La segmentazione per fasce d’età invece evidenzia che le risposte non sono omogenee, ma variano in riferimento all’età. Per la fascia d’età 18-25 prevale la risposta “abbastanza” e nessuno degli intervistati risponde “nulla”. Tra i giovani compresi nella fascia 26-35 anni, anche se aumentano le risposte “molto”, prevalgono le risposte “poco”, ma il dato interessante è che nessuno risponde “nulla”. La risposta “molto” prevale invece nella fascia d’età 36-45 . Il cibo e i prodotti enogastronomici hanno una maggiore importanza nella fascia 46-60, prevale su tutte la risposta “nulla”. Infine, tra gli over 60 prevalgono le risposte “nulla” e “poco”. TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 215 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor Grafico 4 TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 216 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor TTG Italia Con oltre 30 anni di esperienza di successo alle spalle, TTG Italia è uno dei principali punti di riferimento per le imprese del settore del turismo.Ci occupiamo di: Editoria specializzata Dal 1973 TTG Italia è il punto di riferimento dei professionisti del settore. Raggiunge ogni lunedì e giovedì le scrivanie dei protagonisti del comparto turistico. Fiere business to business TTG Incontri è la più importante fiera BtoB del turismo in Italia. Si svolge a Rimini ogni anno in ottobre: tre giorni di business puro per presentare al mercato trade le principali novità di prodotto, fare networking, negoziare accordi, entrare in contatto con l’intermediazione di viaggi, conoscere le nuove tendenze. Oltre 40.000 i professionisti del settore presenti. TTI è il principale workshop per la commercializzazione del Prodotto Italia nel mondo: più di un migliaio di buyer incontrano i più importanti seller italiani. Ogni anno a Rimini in concomitanza con TTG Incontri. BTC è la fiera del turismo congressuale e incentive, il luogo di incontro con i buyer della meeting industry. ART&TOURISM, la prima fiera del turismo culturale. Prima edizione a Firenze, nel maggio del 2012 TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 217 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor Web L’agenzia di stampa di TTG Italia lancia oltre 60 notizie al giorno. Eventi speciali, Aggiornamento e Formazione per i professionisti del settore Roadshow e workshop personalizzati per portare l’offerta dove c’è la domanda. In tutto 10 anni di esperienza, 6mila visitatori, oltre 100 giorni di eventi l’anno in più di 40 città italiane. Con le testimonianze degli esperti, le statistiche sui dati di movimento e i trend di mercato. TTG LAB e TTG FORUM Grazie al nostro ruolo e al nostro posizionamento di mercato offriamo alle imprese del turismo porte di accesso privilegiate per nuove opportunità di business, promuovendo l’incontro tra domanda e offerta su diversi livelli e in diversi ambiti. La nostra offerta formativa è quindi esclusivamente concepita per gli operatori del turismo e viene erogata attraverso Lab strutturati in moduli, fruibili in modo agile e profittevole per i diversi target di utenza TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 218 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor SHAKER Shaker è definibile come COSTRUTTORE DI VALORI AGGIUNTI COMPETITIVI A FAVORE DELL’IMPRESA ed estrinseca la sua attività attraverso la capacità di METTERE A SISTEMA I VALORI COSTRUITI. Antesignana del lavoro in rete, Shaker continua ad utilizzare il concetto organizzativo di network, concentrando al suo interno i ruoli strategici e di accounting e generando gruppi di lavoro costruiti ad hoc, in base alle necessità del cliente. In questo modo si realizzano efficienza, originalità e flessibilità, insieme a convenienza economica. LE AREE DI COMPETENZA BRANDING È l’attività che porta l’impresa a firmare valori oltre che prodotti e si sviluppa attraverso interventi diversi: piani strategici e industriali, analisi valori, piani di comunicazione, advertising, promozione, web, valutazioni di posizionamento e riposizionamento, fiere ed eventi aperti al pubblico, showroom, outlet, feed back. RETAILING È l’attività che porta l’impresa ad operare sul fronte distributivo, e si sviluppa attraverso: piani distributivi, gestione agenti e aggiornamento professionale, formazione rete, presidio punto vendita, digital retail, strumenti di vendita, piani di partnership, di socializzazione, di promozione e incentivi, eventi/mostre e fiere aperte al trade, web training, comunicazione interna. TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 219 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor SHAKEDESIGN È l’attività che porta valori aggiunti all’impresa nell’area del design, attraverso le nuove frontiere della ricerca e dell’approfondimento, sia nella logica dell’high design low price, sia in quella del design di storie, e si sviluppa attraverso attività di: design management, team work design, workshop design, tutte orientate a prodotto, packaging e arredo punti di vendita. TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 220 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor Pangaea Network Pangaea Network è un’organizzazione internazionale di agenzie indipendenti che offrono servizi di consulenza e comunicazione nel mondo del turismo e dell’ospitalità. Il progetto nasce da una pluriennale collaborazione tra i suoi founding member: Massimo Tocchetti - AIGO Milano (Italia), Jo Johnson - Fourbgb Londra (UK) e Dorothea Hohn - Global communication experts Francoforte (Germania), agenzie leader nel marketing turistico, per assicurare ai propri clienti una visione globale e risorse locali in grado di supportarli nello sviluppo di nuovi mercati. Pangaea Network conta attualmente 11 partner e copre 22 mercati, tra cui i principali paesi europei, USA e Canada, India, Emirati Arabi, Australia. TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 221 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor Walter Oscar Mauri Milanese, 64 anni, laureato in economia e commercio alla Cattolica, è presidente di Shaker - società specializzata in branding e retailing - e di Shakedesign, fondata nel 1986 - che ha assorbito Markitalia - e che si occupa di formazione e strategie competitive. Si occupa anche di teatro (ha diretto come autore il Gruppo Teatro Giovani e di letteratura) ha pubblicato numerosi libri patafisici e ha fondato e diretto la prima rivista ambientale italiana (Viverecome – 1976). Attualmente è impegnato sui temi della flessibilità, come antidoto vincente rispetto alla crisi economica, che applica nei settori dell’abitare, dell'ambiente lavorativo, dell’alimentazione e dell’ambiente, a favore di imprese e associazioni. TTG Italia Spa – Gruppo Rimini Fiera Tutti i diritti riservati 222 PDF compression, OCR, web optimization using a watermarked evaluation copy of CVISION PDFCompressor