L`Ami Louis - Parigi - (Francia) - IDR web
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IDR web - Recensioni Ristoranti - Sito comune di IDR L'Ami Louis - Parigi - (Francia) Category : Francia Published by Sararlo on 2/5/2005 MESSAGGIO IN GOOGLE GRUPPI ED EVENTUALE DISCUSSIONE Quando uno si siede alla tavola di questo evergreen parigino, capisce come mai, proprio in Francia, e' nata la nouvelle cousine trentanni fa. Mi spiego meglio. L'Ami Louis e' uno dei locali storici della Villa Lumiere. Ignorato dalla "Rossa" vive di passaparola urbani, extraurbani, transoceanici. L'amico fidato, nel segnalarmelo, lo cita come il pied a terre elettivo di Sirio Maccioni quando approda all'ombra della Tour Eiffel, e, in effetti, la presenza dello Zio Sam e' forte, cosi' come di parigini usi ad essere di casa all'Eliseo o in un Faoubourg St.Honore' (la Montenapo locale). Presenza straniera mirata altresi' di fauna cosmopolita, tanto che qui veniva a cercare ispirazione per la Grande Abbuffata anche tale Marco Ferreri. Per contrappasso, la cucina e' bella e greve giusto per fare il verso ai Messegue', agli Chenot e alle taglie 40 di Valentino. Gli interni sono suggestivi. Boiserie, Specchi ad oblo' che denunciano un'eta' di chi ha visto passare senz'altro ai suoi tavoli un giovane Jean Gabin o un ancora sottotenente De Gaulle. I cappotti vengono gentilmente buttati sulle pensiline sopra i tavoli, manco fossimo su un Orient Express in viaggio nel tempo gourmand. La cucina e' quasi a vista. Il personale vi guarda con la cortesia di chi sa che siete voi a venire li', e, comunque, se non siete voi sara' un altro. Il sommelier, se cosi' si puo' chiamare e' un incrocio tra un co'rso e un marsigliese. Fa parte del gioco. Si rimpiange un po' il buon Sirchia per un fumo che si aggira per i tavoli e non sa di grille' come quello della cucina. Tranci di baguette scottati alla piastra su cui potete gettarvi senza pudore un panetto di burro ottimo. Foie Gras delle Lande tagliato a fettazze uso Pasticceria viennese. Il grasso attorno e' ben rappreso e sodo, come il Foie che, non ricordandavi quale sia la differenza tra il colesterolo buono e quello cattivo all'esame di coscienza e di rimorso periodico...ve lo pappate tout entier. Volendo, trovate le Lumache alla Borgognona, in un trionfo d'aglio cosi' http://idrweb.altervista.org 16/3/2017 22:51:45 / Page 1 come delle Rane fritte in cui prima vi servono l'aglio e poi le bistecconi gracidanti. Ottime, tuttavia il ricordo di quelle dell'800, ad Argelato, e' prevalente, anche per un minor componente di contorno agliatico. Sul piatto principale ci si puo' scatenare a volonta'. Vitello, in varie forme, compreso nella variante del di lui rognone flambe'.Porzioni generose, come nei ruggenti anni '50, dove bisognava marcher vite per la ricostruzione post bellica. Anatra in confit o piccione arrostito: mentre Aimo vi porta la bestia nature, prima del passaggio su lo foco, qui vi fanno vedere il vassoio gia' pronto, senza trucco e senza inganno, poi provvederanno loro a smembrarvi piccione, quaglie o canard. A seguire piramide ghiottona di patate fritte leggere e filanti, sembra quasi come quelle montagne di zucchero filato delle sagre del patrono. Piluccate un po' qua un po' la. Al dessert, ammesso che la vostra cilindrata gastrica sia ancora in grado di accettare rabbocco, potete deliziarvi con Fragole di bosco, Ananas al kirsch o, come ha fatto il sottoscritto, delle Prugne all'Armagnac in cui, di contorno, ci si ritrova con un Armagnac millesimato '69 (senza allusioni)e dal nome evocativo: Domaine des Les Courreges (attenzione alla pronuncia finale e non mettetevi in testa di tradurlo in italiano...maccheronico). In conclusione. Un'esperienza piacevole e divertente di quella che deve essere stata la cucina tradizionale francese prima dei vari Bocuse, Ducasse o Gagnaire. Un'istantanea valida cinquantanni fa, come pure adesso, nel terzo millennio, di applicazione pratica, al piatto, della civilta' materiale tanto studiata dalla scuola di Braudel. Piatti un po' grevi, forse, per palati evoluti da cucina molecolare e creativa, ma con una loro personalita' ben spiccata. L'ambiente e' divertente. Bella grente, come si dice, ma anche personaggi di quotidiana ordinarieta' di arondissement i piu' vari. Del personale abbiamo gia' detto. Considerate un investimento tra i 150 e i 200 Euro, che non e' poco, ma per un'esprienza che vi rimmarra' ben impressa nel vostro carnet di viaggio di palati gourmand. L'Ami Louis 32, Rue de Vert-Bois 75003 Parigi Tel. 01 - 4887 7748 Chiuso Lunedi' e Martedi' -questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad [email protected] http://idrweb.altervista.org 16/3/2017 22:51:45 / Page 2