Roma 4 Novembre 2010 - Associazione fanti del nord est

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Roma 4 Novembre 2010 - Associazione fanti del nord est
Anno LXII - N. 3 - Settembre 2010
Sped. in abbon. postale - Art. 2 comma 20/c legge 662/96 - Filiale di Novara
Il Fante d’Italia
«ONORARE I CADUTI OPERANDO PER I VIVI»
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Roma
4 Novembre 2010
SOMMARIO
Ai Fanti d’Italia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1
“La consegna di S. Martino” . . . . . . . . . . . . . 2
G.F. Paglia : il volto di un’Italia migliore . . . . . . . . 3
Il Medagliere Nazionale a Cima Grappa . . . . . . . . 5
Intervento del Pres. Sez. Prov. Udine . . . . . . . . . 7
Il Pres. Naz. A. Beretta incontra i Fanti Sardi . . . . . 8
Araldo di Crollanza : un Fante pugliese . . . . . . 10
I drammatici giorni della liberazione . . . . . . . . 11
I Bianchi Fucilieri del Kosovo . . . . . . . . . . . 12
Ricordata a Padova una pagina importante della storiapartigiana. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14
Il 14° Raduno Prov. Fanti della Marca Trevigiana . . . . 14
La Banda dell’Esercito . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15
Un nuovo Gonfalone per il comune Cicognola . . . 16
Delegazione della Fed. Fanti di Trento a Caporetto . . . 17
Un Amico dell’Altopiano di Asiago ci ha lasciato . . . 17
Una rarità a Mogliano Veneto?. . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18
A Sarcedo i 100 anni di nonno Giuseppe . . . . . . . . . . 19
A Waterloo la fortuna voltò le spalle a Napoleone . . 19
Aquileia: Cimitero degli Eroi . . . . . . . . . . . . . . . . . 20
I Fanti al Tonale per non dimenticare . . . . . . . . . . 21
La città di Bari saluta la Brigata Pinerolo . . . . . . . 22
Comunicato del Ministero della Difesa . . . . . . . . 22
Passaggio Consegne . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 23
Inaugurato a Villorba il Monumento ai Fanti Caduti . . . 23
La Rubrica delle Patronesse . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24
Ricerca Commilitoni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24
Recensioni Librarie . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24
Adunata - Attività delle Sezioni . . . . . . . . . . . . . . . . . 25
Calendario delle Manifestazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . 48
Rinnovo Consigli Direttivi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 49
Nozze - Culle - Ricorrenze - Lutti . . . . . . . . . . . . . . . . 50
Offerte alla rivista . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 52
In copertina: Roma Monumento al Milite Ignoto
In terza di copertina: Bari Sacrario Caduti Oltremare
In quarta di copertina: Redipuglia Sacrario
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Finito di stampare: Settembre 2010
Roma - Particolare delle quadrighe del monumento al Milite Ignoto
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ai Fanti d’Italia
Carissimi Fanti, Patronesse ed Amici che ci
sostenete, vorrei ricordare a tutti Voi, dopo
averli rammentati nel corso del Raduno di
Udine, i novanta anni della fondazione della
nostra Associazione Nazionale del Fante e
altre importanti date.
Il 4 novembre, viene ricordato come il giorno nel quale l’Italia compì la riunificazione
delle terre irredente e la sua unità Nazionale.
Nel contempo ricordiamo, essendo il giorno in
cui terminò la Ia Guerra Mondiale, i 680.000
soldati che in quella Guerra morirono ed il
1.050.000 soldati feriti e mutilati.
Il prossimo 17 marzo 2011, festeggeremo il
centocinquantesimo anniversario dell’Unità
d’Italia, come entità statale.
Noi Fanti che ci specchiamo nel nostro Esercito vorremmo ricordare il 4 maggio 1861, ed il
prossimo 4 maggio 2011, centocinquanta anni
or sono con un brevissimo e semplice ordine,
classificato “nota”, nella terminologia dell’epoca e contraddistinto con il n. 76, testualmente
prescriveva: “........d’ora in poi, il Regio Esercito dovrà prendere il nome di Esercito Italiano,
rimanendo abolita l’antica denominazione di
Armata Sarda”. Era l’atto di nascita ufficiale
del nostro Esercito. Emanato da Torino, prima
capitale dell’Italia Libera ed unita, portava la firma di Manfredo Fanti, Ministro della Guerra.
Sono trascorsi novanta, novantadue e centocinquanta anni da quei momenti, vorrei dirVi
che sono trascorsi solo appena pochi anni, un
tempo assai breve per un Paese come l’Italia
che ha il privilegio di poter misurare a millenni
la propria Storia. Eppure, nel celebrare queste
fauste ricorrenze, mi sento preso da un senso
di profonda emozione, perché il significato di
queste date trascende di gran lunga il valore
intrinseco del tempo: se sul piano storico, infatti, esso ha i caratteri conclusivi della fine del
ciclo risorgimentale nazionale ed ha l’aspetto
della sanzione di un dato di fatto compiuto,
sul piano morale, invece, è punto di partenza;
non epilogo, ma premessa. Sulle colline di San
Martino (nostro Patrono), l’Armata Sarda aveva gloriosamente suggellato, il 24 giugno 1859,
la sua secolare storia ed aveva materializzato
Antonio Beretta, Presidente Nazionale
la prima vera unità d’Italia, quell’unità che il
campo di Battaglia sa creare e che solo il sangue generosamente versato riesce a cementare
indissolubilmente.
Ricordiamo e cantiamo sempre, ed in qualsiasi circostanza, l’Inno di Mameli il “Canto degli
Italiani”, ed eleviamo sulle più alte cime dei
nostri pennoni o delle nostre montagne, il nostro Tricolore, esponendolo nelle nostre case e
nelle nostre Sezioni, in un momento nel quale
si vuole cancellare questi due simboli d’Italia.
Questo deve essere la nostra meta ed il nostro
scopo, ma è inevitabile che quanto più elevato
sia lo scopo da perseguire tanto maggiore debba essere la nostra determinazione.
Nel fervore delle celebrazioni del centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia,
nella solennità della rievocazione del centocinquantesimo anniversario della costituzione
dell’Esercito nazionale, che tanto contributo
diede alla realizzazione degli ideali di indipendenza e di unione, vorrei unire l’Onore che
l’Esercito custodisce e tramanda, facendone
solenne promessa sull’Altare della Patria, in
devoto raccoglimento dinanzi al sacello del
Milite Ignoto a Roma , così come dinanzi al
Cimitero degli Eroi di Aquileia, al Sacrario
di Redipuglia, al Sacrario dei Caduti d’Oltremare di Bari e dinanzi a tutti i Sacrari e Cimiteri di Guerra dove sono sepolti i Soldati,
Caduti di tutte le Guerre, siano essi Italiani o
delle Nazioni Europee allora nemiche.
Noi Fanti d’Italia dobbiamo essere fedeli a
questi ideali. Giovanni Semeria, scrisse: “Solo
se noi li sapremo cullare con un canto d’amore e di gloria, dormiranno in pace nelle loro
tombe i nostri morti.”
Un affettuoso
saluto. Viva
i Fanti d’Italia,
viva l’Italia.
Il Fante d’Italia N. 3-2010
La consegna di San Martino
Intervista incontro del nostro Consigliere Nazionale
Paolo Brasioli con Sua Ecc.za Mons. Vincenzo Pelvi,
Arcivescovo Ordinario Militare per l’Italia.
Vostra Eccellenza,
Con la presente mi pregio di
rivolgerVi le seguenti 3 domande,
meglio, spunti di riflessione, alle quali
chiedo Vostra illuminanti parole da
proporre, con questa pubblicazione,
a tutti i nostri soci Fanti.
Il tema tratta degli insegnamenti
che ci vengono dal nostro santo
patrono S. Martino Vescovo di
Tours. RingraziandoVi
per la
Vostra squisita collaborazione e
della Vostra amabile disponibilità
e testimonianza Vi giunga da tutti i
fanti d’Italia un augurio di cuore per
il Vs incarico.
prima domanda - Con grande e
diffusissima partecipazione i Fanti
d’Italia, puntualmente ogni 11
novembre, venerano Il nostro Santo
patrono S. Martino Vescovo di
Tours.
Egli, come è noto, ha saputo, per
intercessione divina, trasformare lo
strumento bellico, la propria spada
appunto, in strumento di generosa
condivisione e partecipazione alla
sofferenza umana altrui dividendo
ed offrendo il proprio mantello al
poverello incontrato in una fredda
notte sulla strada per Amiens.
Questi sentimenti, presenti in
molteplici episodi conosciuti, e in
chissà quanti dimenticati nella storia
del Fante, si trasferiscono ovviamente
nella
vita
quotidiana,
nello
svolgimento del proprio servizio e
nella totalità della persona.
Intendo dire che il Fante, proprio
anche riferendosi a S. Martino è, o
dovrebbe anelare ad essere, un uomo
migliore al servizio del prossimo.
Eccellenza, chiedo un Vostro
pensiero a tal riguardo.
prima risposta. Martino è l’uomo
giusto, umile e misericordioso.
Egli non si lasciò contagiare dalla
violenza del suo tempo e combattè
per costruire serenità e pace.
Pensiamo a lui come ad una persona
determinata, decisa che non si lasciò
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guidare dalle emozioni del momento,
ma fu ispirata dalla coerenza a quel
Gesù che conobbe nel cammino
della vita. Trasformò il cuore dei
nemici con la bontà che irradiava dal
suo volto e con i gesti che erano, per
chi lo incontrava, di esempio e santa
emulazione. Accostare Martino significava
vivere accanto a un uomo in pace
con se stesso: le controversie, perciò,
svanivano e si apriva la possibilità di
una nuova comunicazione, della
forza di dialogo e dell’accoglienza.
Alla scuola di San Martino il Fante deve
avere il coraggio del combattimento
per vincere su se stesso e sul proprio
egoismo. Aggredire il male che è
in noi è fondamento di pace verso
gli altri. Quando incontriamo
persone lacerate interiormente, ci
accorgiamo che nascono sentimenti
di insofferenza, giudizio, divisione,
inquietudine. Se lottiamo con la
nostra inclinazione al male faremo
esperienza di pace nell’animo e la pace
si diffonderà nel nostro ambiente. Il
Vangelo è per i forti. I Fanti, uomini
della tempra di San Martino, sono
consapevoli che il cammino passa
per le molteplici forme di servizio
del prossimo, incominciando dalla
prima di esse, la carità fraterna.
seconda domanda Oggi, forse più
di qualche tempo fa, il Fante italiano
(come pure tutti gli altri militari
ovviamente) si trova ad operare in
quelle che amo definire (le odierne
lontane strade per Amiens), cioè in
scenari estremi dove popolazioni in
gravose difficoltà tendono la mano
bisognosa ai nostri soldati.
Noi siamo sicuri, e preghiamo
per questo, che proprio anche
dall’insegnamento di S. Martino
i nostri uomini possano agire
in modo maturo, responsabile e
benevolo aggiungendo quella carica
umana che li contraddistingue nello
svolgimento del proprio compito. In
questa ottica Vi chiedo Eccellenza
Sua Ecc.za Mons. Vincenzo Pelvi,
Arcivescovo Ordinario Militare per l’Italia.
quali esperienze e racconti Voglia
testimoniarci in queste pagine?
seconda risposta. San Martino è
il modello perfetto della gratuità e
generosità. La storia della sua vita
è segnata da meravigliose scene
di misericordia. Infatti a Martino,
congedatosi dal servizio militare e
diventato sacerdote, il Signore aveva
donato il carisma delle guarigioni e
delle imprese straordinarie al pari dei
primi apostoli. Operò tanti miracoli,
come la risurrezione di alcuni
giovani, la guarigione di altri, la
liberazione dal demonio, l’abbraccio
e la guarigione del lebbroso, ma
soprattutto l’annuncio del Vangelo
e la conversione di anime disperate.
Il Fante, come tanti nostri militari,
nelle missioni internazionali sono
portatori di speranza, con la loro
fede e la ricchezza dei valori non
negoziabili, quali la promozione e la
difesa vita, la dignità della persona,
il dialogo interreligioso, lo sviluppo
come fondamento di pace tra i
popoli. La civiltà è stata forgiata dal
cristianesimo. Il cattolico è, perciò,
chiamato a difendere con coraggio
l’esistenza dell’uomo, presentando la
sacralità di ogni vita umana, anche
la più svantaggiata e debole. Soltanto
attraverso un comune impegno di
condivisione, è possibile rispondere
alla grande sfida del nostro tempo:
Il Fante d’Italia N. 3-2010
Breve curriculum vitae
Mons. Vincenzo Pelvi è nato a Napoli il giorno 11 agosto 1948. Cresciuto in una famiglia cristianamente impegnata, si è preparato al sacerdozio nel Seminario Arcivescovile “Alessio Ascalesi”, ricevendo l’ordinazione presbiterale il 18 aprile 1973, nella Cattedrale di Napoli, per
le mani del Card. Corrado Ursi.
Ha frequentato la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale,
conseguendo la licenza e il dottorato in Sacra Teologia, con una singolare ricerca sulla Teologia della Celebrazione.
Vicario parrocchiale a Secondigliano e, successivamente, responsabile
della formazione al Seminario Maggiore, è stato, per oltre un ventennio, dal 1974 al 1996, professore di Teologia dei Sacramenti, Teologia
liturgica e Antropologia teologica nella Sezione “San Tommaso” della
stessa Facoltà Teologica. Autore di varie pubblicazioni, ha partecipato
a molteplici convegni teologici.
Per la spiccata sensibilità, nel 1979, il Card Corrado Ursi lo ha nominato Direttore dell’Ufficio Pastorale, impegno ricoperto per otto anni,
nel corso dei quali ha avviato l’attuazione degli orientamenti dello storico XXX Sinodo Diocesano di Napoli.
quella cioè di costruire un mondo
di pace e di giustizia, in cui ogni
uomo possa vivere con dignità.
Questo può avvenire se prevale
un modello mondiale di autentica
solidarietà, in grado di assicurare
a tutti gli abitanti del pianeta il
cibo, l’acqua, le cure mediche
necessarie, ma anche il lavoro e le
risorse energetiche, come pure i
beni culturali, il sapere scientifico e
tecnologico
terza domanda - Nelle ultime ore
della propria vita terrena S. Martino,
ricordandosi proprio che era stato
un soldato romano ed usando
pertanto il linguaggio militare disse:
“Signore, non rifiuto il lavoro, se tu
Dal 1988 al 1996, il Card. Michele Giordano lo ha scelto come suo
Vicario episcopale nella zona Nord di Napoli, realtà complessa e
densamente popolata.
Dal 1989 al 2000 è stato Segretario aggiunto della Conferenza Episcopale Campana.
Assorbito in compiti ecclesiastici così impegnativi, Mons. Pelvi non
ha mai smesso di dedicarsi all’attività pastorale diretta, collaborando
in varie parrocchie e, soprattutto, curando, dal 1981, la formazione
spirituale delle religiose come Consulente dell’USMI diocesana.
Giornalista pubblicista, dal 1996 al 2002 ha diretto il Settimanale
della Curia “Nuova Stagione”, è collaboratore dell’Osservatore Romano e di Avvenire.
Vicario Generale della Diocesi, l’11 dicembre 1999 è stato nominato
da Giovanni Paolo II Ausiliare di Napoli e consacrato Vescovo il 5
febbraio 2000 dal Cardinale Michele Giordano, Arcivescovo Metropolita. Dal 14 ottobre 2006 è Arcivescovo Ordinario militare per
l’Italia.
mi comandi di montare la guardia al
tuo campo... la tua volontà, Signore, è
per me un bene”. Una frase che, non
nascondo mi fa brillare gli occhi di
emozionato pianto ogni volta che la
sento e la leggo e che sprona tutti noi,
Fanti d’Italia a pugnare fieramente
il senso della nostra esistenza nell’
umile e insieme glorioso mandato
morale della nostra vita e nella fede
in Cristo.
Eccellenza chiedo un Vostro stimolo
per incoraggiare tutti noi a non
esitare a perpetuare “la consegna di
S.Martino”!
terza risposta. L’invito per i Fanti
d’Italia è non solo ammirare ma
imitare San Martino, che Sulpicio
Severo così descrive: “Nessuno mai
lo vide adirato, nessuno turbato,
nessuno affliggersi, nessuno ridere.
Fu sempre uguale a se stesso: con
quel volto che palesava una letizia in
certo qual modo celeste, sembrava
estraneo alla natura umana. Mai
sulle labbra altro all’infuori del
Cristo, mai nel suo cuore altro
all’infuori delle bontà, della pace,
della misericordia”. Sia lo stesso
Martino a sostenerci nell’imitarlo,
con la sua intercessione presso il
Signore Gesù, da lui servito con la
passione del suo cuore lungo tutta la
sua esistenza. Paolo Brasioli
Gianfranco Paglia: il volto di un’Italia migliore
Nell’epoca in cui viviamo, chi professa valori come Patria, dovere,
onore o fedeltà rischia di venir
guardato con sospetto e disprezzo
da alcune frange (fortunatamente
sempre più esigue se pur fastidiosamente persistenti) di soggetti bovinamente asserviti a pseudo ideali
improntati ad un pacifismo partigiano e di maniera, in essi instillati dai “cattivi maestri” che ancora
allignano nelle aule scolastiche e
nella “intellighentzija” parassita e
salottiera che non perde occasio-
ne per sputare calunnie, acredine ed
astio verso le Forze Armate ed i loro
rappresentanti; patetici soggetti che
dormono comodamente sotto le coperte di quella libertà che uomini e
donne in uniforme garantiscono loro
con diuturno impegno e silenzioso
senso del dovere, incuranti della loro
ingratitudine. A fronte di tale squallore siamo confortati da dati di fatto
incontrovertibili che testimoniano
una inversione di tendenza da parte
della pubblica opinione, che guarda
alle nostre Forze Armate con crescen-
te ammirazione e rispetto. L’aumento delle domande di reclutamento
e la calorosa accoglienza riservata
ai partecipanti dell’ultimo Raduno
Nazionale di Udine ne sono la riprova più evidente: scene analoghe si
sono viste in altri eventi come quello avvenuto una settimana prima del
nostro Raduno. Ci riferiamo al XXV
Raduno Nazionale dei Paracadutisti
avvenuto il 16 maggio u.s. a Barletta,
a margine del quale abbiamo avuto
la fortuna e l’onore di intervistare
l’On. Gianfranco Paglia, Medaglia
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Il Fante d’Italia N. 3-2010
d’Oro al Valor Militare, Maggiore
del Ruolo d’Onore. Classe 1970, ammesso alla frequenza del 149° Corso
AUC presso la Scuola di Fanteria di
Cesano di Roma, nominato Sottotenente ed assegnato al 183° Reggimento “Nembo”, ha partecipato alla
missione UNOSOM II in Somalia.
Gravemente ferito nella “battaglia
del pastificio” del 2 luglio 1993 a Mogadiscio , dove ha perduto l’uso delle
gambe. Per tale fatto d’armi ha meritato la concessione della Medaglia
d’Oro al Valor Militare. Nonostante
l’invalidità ha continuato a prestare
servizio nell’Esercito. Nel 2008 si è
candidato alla Camera dei Deputati
venendo eletto nel collegio Campania 1 per il PdL. E’ componente della
Commissione Difesa. Ringraziamo
quindi, a nome dei lettori del “Fante d’Italia”, l’On. Magg. Gianfranco
Paglia per averci voluto rilasciare la
seguente intervista, ricca di spunti di
riflessione per tutti noi.
Savino Vignola
Onorevole Paglia, nel corso di
questo raduno abbiamo assistito ad
una cornice di pubblico solidale ed
entusiasta: un chiaro segnale che
negli ultimi anni la percezione della pubblica opinione verso le Forze
Armate è mutata parecchio. Con la
sospensione della leva obbligatoria,
anziché crearsi una frattura tra società civile e Forze Armate, si è invece
assistito ad una maggiore attenzione
ed interesse nei confronti della realtà
militare, grazie alla professionalità
dei nostri soldati in Patria e allíestero, ed alla capacità dei responsabili
della comunicazione di proporre
allíattenzione del pubblico un modello vincente e positivo. Un importante trait-díunion FF.AA/società
civile è però rappresentato dalle Associazioni díArma. Alla luce di tutto
ciò, nella Sua duplice veste di Ufficiale e di Parlamentare, quali azioni
ritiene che le Istituzioni (Parlamento
e Governo) debbano intraprendere
in favore delle nostre Associazioni?
In una società come quella in cui viviamo dove sembrano svaniti i valori
di Patria, onore, unità, le Associazioni d’Arma rivestono una funzione
primaria che non deve andare perduta quindi ritengo si debba fare l’impossibile affinché la loro opera possa
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continuare. Quanti operano in tali
Associazioni, lo fanno senza scopo di
lucro ma per il solo scopo di tramandare i massimi valori in cui credono e
fungono da memoria storica: per non
dimenticare. Ritengo giusto, vista la
nobile azione svolta, che lo Stato li
sostenga da un punto di vista economico.
Abbiamo prima accennato allimportanza delle nostre Associazioni quali anello di congiunzione tra
Forze Armate e società civile ed alla
sospensione della leva obbligatoria.
Quest’ultimo elemento potrebbe
comportare il rischio di “anemizzazione” delle Associazioni in conseguenza del ridotto calo di iscrizioni.
Ritiene positiva ed auspicabile per
tutti la scelta di alcune Associazioni
di rivedere i propri Statuti consentendo il diritto di voto nelle assemblee ai soci ancora in servizio attivo
e, di conseguenza, la possibilità per
questi di candidarsi a cariche sociali
(centrali e periferiche)?
Per alcune Associazioni ritengo inevitabile modificare il proprio statuto
per non incorrere nel rischio di scomparire. L’importante è non cambiare
lapropria identità .
La Puglia negli ultimi anni è stata alquanto “gettonata” dai vertici
di molte Associazioni per l’organizzazione di Raduni Nazionali, con
la scelta di città pugliesi quali sedi
dei raduni medesimi. Ricordiamo
solo, a titolo di esempio, Foggia per
il genio, San Giovanni Rotondo per
i bersaglieri, Bari per alpini e carabinieri e ultima, in ordine di tempo,
Barletta per i paracadutisti. Quale
ruolo ritiene che le Unità militari
presenti sul territorio debbano rivestire per una sempre più incisiva interazione con le nostre Associazioni,
interazione che, tanto per dire, può
concretizzarsi con il supporto alle
attività da noi svolte, dai raduni alle
iniziative umanitarie e di supporto
alle Unità?
Tutto ciò è la dimostrazione che
al sud le cose si sanno fare, diversamente da come alcuni erroneamente
pensano. Questo è sicuramente uno
sprone per le Unità Militari a far
sempre meglio e interagire in maniera
sempre maggiore con le Associazioni:
una fattiva presenza ai raduni cre-
On. Gianfranco Paglia (repertorio)
do sia il modo migliore per porsi sul
territorio.
La ”Folgore” è una Grande Unità
che ha scritto pagine gloriose della
storia militare Italiana, pagine spesso scritte col sangue versato in sacrificio dai suoi uomini, immolatisi per
onorare il giuramento prestato. Della
Puglia era originario Pasquale Baccaro, Medaglia díOro al Valor Militare alla Memoria, da Minervino di
Lecce, caduto, insieme al S.Ten. Andrea Millevoi ed al Serg. Magg. Stefano Paolicchi presso il tristemente
famoso Check Point “Pasta” in Somalia il 2 luglio del 1993, ove Lei
rimase ferito. I familiari di Pasquale
Baccaro oggi sono qui presenti con
i suoi commilitoni, in servizio ed
in congedo, ad onorare la memoria
del suo valore. Facendo riferimento
al suo supremo sacrificio, del quale
Lei è stato diretto testimone, qual è
il messaggio che dalle colonne del
“Fante d’Italia” vuole lanciare alle
giovani generazioni?
Quando si compie il proprio dovere
fino all’estremo sacrificio, credo che il
messaggio che ci è stato lasciato sia
uno solo: chi indossa l’uniforme lo
deve fare in un solo modo, onorandola sempre fino alla fine con lealtà
anche a costo della propria vita.
Il Fante d’Italia N. 3-2010
Motivazione della concessione
della Medaglia d’Oro
al Valor Militare
vi combattimenti, proditoriamente
provocati dai miliziani somali, con
perizia ed intelligenza concorreva
con le forze alle sue dipendenze allo
sganciamento di alcuni carri rimasti
intrappolati nell’abitato. Dopo aver
sgomberato con il proprio veicolo
corazzato alcuni militari feriti, di
propria iniziativa si riportava nella
zona del combattimento e, incurante dell’incessante fuoco nemico, coordinava l’azione dei propri uomini,
contrastando con l’armamento di
bordo l’attacco nemico. Per confe-
rire più efficacia alla sua azione di
fuoco si sporgeva con l’intero busto
fuori dal mezzo esponendosi al tiro
dei cecchini che lo colpivano ripetutamente. Soccorso e trasferito presso
una struttura sanitaria di Mogadiscio, reagiva con sereno e virile comportamento alla notizia che le lesioni riportate gli avevano procurato
menomazioni permanenti. Chiarissimo esempio di altruismo, coraggio,
altissimo senso del dovere e saldezza
d’animo”.
Il Medagliere Nazionale
finalmente sul Monte Grappa
un inutile massacro, non mette in
conto che quei dolorosi sacrifici, impedirono al nemico d’inviare truppe
di rinforzo sul Piave dove era iniziata la Battaglia di Vittorio Veneto.
A questo punto è bene ricordare
che, solo dopo la ritirata di Caporetto, il Monte che sembra messo lì
per fare da sentinella al Piave e alla
pianura veneta, acquista importanza strategica rilevante, perché la
sua posizione lo rende cerniera di
congiunzione fra il Fronte montano (Pasubio, Altopiano di Asiago),
e il mare di Venezia, per raggiungere la quale e dilagare in pianura
gli austroungarici devono superare
l’ostacolo naturale (per noi divenuto Sacro), del Fiume Piave sul quale le nostre truppe si sono attestate
a difesa. Prima di Caporetto, infatti,
essendo il Fronte orientato ad est, le
azioni che si svolgevano sul nostro
Massiccio erano quasi esclusivamente di presidio, se così si possono
chiamare azioni militari quando c’è
una guerra in corso.
E’ anche bene informare gli eventuali lettori, che una manifestazione
parallela, veniva celebrata sul Monte
Grappa, in ricordo del Pellegrinaggio che domenica 4 agosto 1901,
il Patriarca di Venezia, il Cardinal
Giuseppe Sarto, poi Papa Pio X°, fece
sulla Cima del Monte per benedire
la “Madonnina del Grappa” (che ancor oggi veglia sulle genti Venete) la
Cappellina circolare posta sulla sommità del Sacrario. La manifestazione
fusasi poi, nel secondo dopoguerra,
con la cerimonia Patriottica, era ed
è ancora chiamato “Pellegrinaggio
“Comandante di plotone paracadutisti, inquadrato nel contingente italiano inviato in Somalia nell’ambito
dell’operazione umanitaria voluta
della Nazioni Unite, partecipava
con il 183° rgt. Par. “NEMBO” al
rastrellamento di un quartiere di
Mogadiscio. Nel corso dei successi-
Si, finalmente, perché sul luogo
simbolo assieme al Piave, al Monte
Pasubio e all’Altopiano dei 7 Comuni, pilastri della difesa del nostro
Esercito dopo Caporetto contro l’invasore austro – tedesco, non è mai
stato portato. Era questo un cruccio
che tutti i Fanti della Federazione di
Vicenza avevano nel cuore, soprattutto se si considera che, come sul
Piave durante la Battaglia del Solstizio (giugno 1918) molti Veneti, di
Venezia, Treviso, Belluno e Vicenza,
parteciparono attivamente alle varie
Battaglie svoltesi sui vari fronti, per
difendere la propria terra e le proprie case, molto spesso a contatto di
gomito con i propri figli che erano,
loro si, militari e prestavano servizio
in qualcuno dei reparti che si avvicendavano al fronte.
Non che il fatto della mancanza
del Medagliere Nazionale sul Monte
Grappa sia da attribuire a qualcuno
in particolare, non è questo il punto,
semmai è la poca sensibilità che noi
Fanti abbiamo per le nostre “cose”,
non ne siamo immuni nemmeno
noi del Veneto, che pure il Grappa
abbiamo nel cuore se è vero che, le
tre Provincie con le quali confina
(Belluno – Treviso – Vicenza), hanno molti dei Paesi adagiati alla base
del Massiccio stesso che portano “…
del Grappa” accanto al loro nome. A
tutti quei Paesi, il primo è Bassano
del Grappa seguito da parecchi altri,
è stato concesso l’onore del nome,
proprio dopo la prima guerra mondiale a causa delle tremende vicissitudini sopportate durante il conflitto. Eppure non è sempre stato così.
Nel 1923, il Gen. Giardino che ha
comandato l’Armata Grappa, per ufficializzare la nascita della Sezione di
Bassano ( quell’anno non ancora …
del Grappa), organizzò una cerimonia sul Monte Sacro, alla quale parteciparono moltissimi ex militari,
in particolare Fanti, non solo delle
Provincie interessate. Con alterne
vicende, per opera di molti volenterosi, la manifestazione divenne
quasi tradizione, acquistando via via
importanza, anche se non era così
agevole salire sulla cima dove, attorno agli anni trenta, incominciò la
costruzione del bellissimo Sacrario
Militare che ospita oltre ventisettemila salme di soldati sia italiani, sia
austroungarici. Un ulteriore motivo, la costruzione del grandissimo
“Ossario” per salire sul Grappa, non
solo per onorare i Caduti su quel
Massiccio, ma anche per visitare i
luoghi delle battaglie tutte cruentissime, che si svolsero nell’ultimo
anno di guerra. Qualche storico dice
che la Battaglia che vide impegnati
sul Grappa parecchi reparti militari,
per la Fanteria basti citare la Brigata Aosta (5° e 6° Reggimento) dove
i suoi Reggimenti guadagnarono la
Medaglia d’Oro al Valor militare, fu
Mogadiscio, 2 luglio 1993
5
Il Fante d’Italia N. 3-2010
Il Medagliere Nazionale al Sacrario del Grappa.
delle Genti Venete a Cima Grappa”.
Resta ancora da dire, che durante
il periodo della guerra civile (1943
– 1945), proprio per la sua posizione, per la relativa sicurezza che
il suo isolamento sembrava offrire,
il Grappa vide vivere fra le sue valli parecchie formazioni partigiane,
che furono oggetto di violenti e crudeli rastrellamenti da parte dei nazifascisti, sfociati nell’impiccagione
di oltre trecento partigiani nel viale
principale della città di Bassano del
Grappa, lasciati appesi ben oltre il
giorno dell’esecuzione, a monito di
quanti li vedevano.
Ripresero i Pellegrinaggi a Cima
Grappa, nell’immediato dopo guerra, e come succede sempre dopo avvenimenti così stravolgenti, i superstiti di quell’immane conflitto che
insanguinò il mondo per sei anni,
ripresero a frequentare i luoghi che
nella memoria collettiva, erano i
simboli di una precisa identità. Così,
le Genti Venete ritornarono sul
Grappa per chiedere la protezione
della “Madonnina”, sicuri di non essere abbandonati, e ci ritornarono in
molti, fra loro tantissimi Fanti delle
Sezioni del circondario delle tre Provincie delle quali il Massiccio è parte ma non solo, vi salivano anche i
credenti delle Diocesi del Veneto per
rinnovare il voto fatto dal Cardinale
Sarto, patriarca di Venezia, nel lontano 1901.
Dopo, lo stile di vita incominciò
6
a cambiare, il progresso rese più
tiepida la fede, le passioni politiche
presero per qualche tempo il sopravvento sui valori morali e patriottici,
tanto che per qualche anno la cerimonia perse la sua originale connotazione e vide presenti assieme alle
poche Bandiere Tricolori, troppe
bandiere rosse, che non si limitavano alla presenza ma, in qualche
caso contestavano l’insieme. E’forse
riduttivo affermare che da allora i
Fanti non sono più saliti sulla Montagna Sacra alla Patria e ai Veneti, a
causa di questa presenza politica che
niente aveva a che fare con la storia
della cerimonia della prima domenica d’agosto; ma l’assenza della nostra
Associazione, quasi totale, era anche
dovuta al fatto che i nostri numeri stavano cambiando e perdevamo
continuamente adesioni e Sezioni.
Per la verità, dobbiamo rendere merito alla Federazione di Belluno e al
suo Presidente Angelo Ceccotto se
una rappresentanza, magari piccola,
di Fanti era comunque presente.
Per fortuna i Fanti non dimenticano, e da più parti negli ultimi anni,
parecchie Sezioni che sono attive
attorno alla nostra Montagna, chiedevano a gran voce una presenza
qualificata alla cerimonia, presenza
qualificata per non scomparire in
mezzo alle molte persone presenti durante la cerimonia Patriottica,
e per non sfigurare nei confronti
delle altre Associazioni che, più di
noi, hanno dato fino ad ora lustro
alla manifestazione. Da oltre dieci
anni, da prima timidamente, poi,
mammano che passava il tempo più
convinti, i Fanti della Federazione di
Vicenza si sono uniti a quelli di Belluno e ai Fanti d’Arresto, sono ritornati a Cima Grappa; ma sembrava
che mancasse qualche cosa d’importante.
Il coinvolgimento della Presidenza
Nazionale, aveva lo scopo di portare il problema ai livelli più alti della
nostra Associazione, per trovare il
modo d’avere la massima adesione
possibile a questa cerimonia che merita d’essere valorizzata anche dalla
nostra presenza, visto che siamo gli
“eredi” della stragrande maggioranza dei Caduti tumulati nel Sacrario
del Monte Grappa. La sensibilità del
Presidente Nazionale Antonio Beretta, che non ha perso nemmeno
un minuto a capire la portata della
proposta e si è attivato per fare in
modo che ci fossero, sul Grappa, più
presenze degli altri anni.
Finalmente, quindi, dopo parecchi anni, domenica uno agosto alla
cerimonia erano presenti Fanti di
Brescia, Bergamo, Venezia, Belluno,
Vicenza, Pordenone, Val Menaggio
e Fanti d’Arresto, venuti a ricordare
i nostri Caduti e a rendere onore al
Glorioso Medagliere Nazionale ricco
di 741 Medaglie d’Oro fra personali
e collettive, e di due Ordini Militari
di Savoia, oltre a due Medaglie d’Oro
al Valore dell’Esercito, salvo errori
od omissioni. E che il medagliere sia
stato ammirato da tutti, civili e non,
lo abbiamo visto tutti, e la cosa ci ha
riempito di orgoglio, di vero orgoglio, non solo perché il nostro simbolo più alto era presente e riverito,
ma anche perché i commenti della
gente che si fermava ad osservarlo
erano di ammirazione, di curiosità,
di rispetto e di deferenza.
Il nostro Presidente aveva visto giusto quando incaricando il Vice Segretario Nazionale Raffaele Cecchin
a contattare il Sindaco di Crespano
del Grappa organizzatore della cerimonia, gli suggeriva di concordare
con lui la presenza dei Fanti nella cerimonia, affinchè diventassero attori
nell’organizzazione, e fosse eviden-
Il Fante d’Italia N. 3-2010
ziata adeguatamente la presenza del
nostro Medagliere e del Presidente
Nazionale dell’Associazione. Forse
aiutato dal terreno fertile, l’impegno
di Cecchin ha dato i suoi frutti, tanto
più importanti in quanto tutte le fasi
della cerimonia hanno visto i Fanti
della Zona Vicenza 3 impegnati nei
vari servizi (corone d’alloro, staffetta, Alzabandiera ecc.), e il Presidente
Nazionale tenere l’orazione ufficiale
davanti a cinquemila persone, cosa
che non succedeva da troppi anni. Il
discorso del nostro Presidente, bellissimo, non era infarcito della solita
retorica, ma portava una riflessione
imperniata sul sacrificio dei soldati
in guerra, sulla necessità di una pace
duratura ed invitava alla riconoscenza verso i Caduti e al loro ricordo tramandandone i valori, finendo
commosso con un versetto dell’Inno
del Grappa che dice: “Monte Grappa
tu sei mia Patria”. L’Inno del Grappa è stato cantato per la prima volta
nell’agosto del 1918 nel parco di Villa Dolfin a Rosa (Vi), alla presenza
di Sua Maestà il Re d’Italia. Il testo
dell’immortale Inno è stato scritto
dal Generale De Bono e la Musica
dal Capitano di Fanteria Antonio
Meneghetti, nativo di Ancona.
Il Presidente Antonio Beretta, intrattenendosi in amicizia con i Fanti
che lo andavano a salutare, ammirato dalla cerimonia appena vissuta,
dall’imponenza del Sacrario Militare
e dalla maestosità del panorama della pianura veneta che si ammira da
cima del Grappa, auspicava che tutti
gli anni i suoi Fanti fossero presenti
sempre più numerosi e annunciava
l’intenzione di inserire la data della prima domenica di agosto, come
data fissa di una cerimonia da valorizzare.
I Fanti Vicentini hanno invitato
il Presidente Nazionale a visitare il
sito storico di “Casara Andreon”, un
anello fortificato di due chilometri
di diametro, che durante la prima
guerra mondiale ospitava un Reggimento di Artiglieria con obici da
150 mm, con ricoveri in caverna per
oltre duemila soldati e, un po’ più
discosto, un campo trincerato dove
era acquartierata una Brigata di
Fanteria, riserva delle truppe in prima linea, prima linea distante pochi
chilometri dall’anello fortificato i cui
obici sparavano principalmente sui
Monti Asolone e Pertica. Orgoglioso
il Capo Gruppo dei Fanti della Zona
2, Maurizio Chemello, quando spiegava ad Antonio Beretta il lavoro che
lui e i suoi Fanti hanno compiuto, in
quasi sei anni d’impegno nei mesi
estivi da maggio ad ottobre, per il recupero del sito storico di Casara Andron, che si trova in località Campo
Solagna sulla Strada Cadorna, verso
Cima Grappa. Inutile dire che il Presidente Nazionale si è complimentato con Maurizio Chemello e con
il suo Presidente federale, per l’ampiezza dell’impegno assunto e quasi
portato a termine, e per la qualità del
recupero stesso.
Noi Fanti vicentini, saremo in prima linea, sul Monte Grappa, e speriamo che l’esperienza di quest’anno,
assolutamente positiva ed appagante, inviti i Fanti ad essere presenti,
con la consapevolezza che se si vuol
essere conosciuti ed apprezzati, è
necessario farsi conoscere ed apprezzare. Il prossimo anno la prima
domenica di agosto è il giorno 7, vi
aspettiamo.
Attilio Maria Gomitolo
Intervento del Presidente della Federazione
Provinciale del Fante di Udine
Fanti, Patronesse, Amici del Fante,
motivo di orgoglio e soddisfazione
aver ospitato il 30°Raduno Nazionale dei Fanti d’Italia nella ricorrenza
del 90°Anniversario di Fondazione
dell’Associazione Nazionale del Fante (1920/2010), nella splendida ed
accogliente Città di Udine, capitale
della Grande Guerra per importanza
strategica decorata con Croce al Merito di Guerra (1915/1918), Medaglia
d’oro al Valor Militare per la Liberazione (1943/1945), in qualità di Presidente della Fed. Prov. del Fante di
Udine, promotore e organizzatore,
esprimo un forte e caloroso plauso e
ringraziamento alle Autorità MilitariCivili-Religiose della Regione Friuli
Venezia Giulia e Nazionale, che con
la loro presenza hanno dato lustro e
prestigio al Raduno, evento eccezio-
nale a livello Nazionale (20/21/22/23
Maggio 2010).
Mi è particolarmente gradito ringraziare il Fante Ing. Stefano Cav. URBANO, che con la sua opera e dedizione
ha coordinato con impegno insieme
al gruppo di lavoro di Milano l’avvenimento.
Un grazie, all’ Amministrazione Comunale di Tavagnacco, per aver messo a disposizione la Sala Consiliare
(Base Logistica) per riunioni ed per
l’elaborazione del programma.
Nonostante la triste circostanza in
Afghanistan, uccisi due soldati italiani, da un ordigno al passaggio dei
blindati vicino Herat, era presente il
Capo di Stato Maggiore dell’Esercito
Gen. C.A. Giuseppe VALOTTO, accompagnato da alti Ufficiali a livello
Nazionale e Regionali.
Un particolare ringraziamento ad
Arrigo POZ, artista friulano, che ha
realizzato il manifesto e la cartolina
del Raduno (annullo postale) e alla
mascotte Gabriele Buttazzoni.
- Venerdì 21 Maggio, sono state collocate delle targhe marmoree e corone di alloro, alla presenza di Picchetto
Armato, Associazioni e Cittadini in
diverse località della Regione FVG. A
testimonianza del passaggio dei Fanti: (targhe con scritta: Non dimenticateci! Ai Fanti caduti):
-Comune di Osoppo - Assedio della
Fortezza di Osoppo 1848 Medaglia
d’Oro al Valor Militare;
-Comune di Martignacco - Monumento al Fante d’Italia anno 1924;
-Comune di Pozzuolo del Friuli - Tempio Ossario Cripta di Cargnacco;
-Comune di Aquileia - Cimitero degli
7
Il Fante d’Italia N. 3-2010
Il Presidente della Federazione Provinciale di Udine al XXX Raduno Nazionale
Eroi da dove partì il Milite Ignoto per
Roma;
-Comune di Fogliano del Friuli - Sacrario Nazionale di Redipuglia;
-Comune di Udine - Tempio Ossario.
Un grazie al Mar. Domenico SINISCALCO Pres. della Sez. del Fante di
Gradisca d’Isonzo per l’allestimento della Mostra sulla Prima Guerra
Mondiale in Sala Ajace di Udine ed
inoltre ai Gruppi storici che si sono
esibiti in diverse Piazze e Vie della
Città sabato pomeriggio quali:
-Città di Palmanova- Città di Cividale del Friuli- Scuola d’Arme di scher-
ma antica (Compagnia De Malipiero
Udine) - Gruppo folkoristico “Chino
Ermacora” di Tarcento-Gruppo storico “I Grigio Verdi del Carso” di Ronchi de Legionari(GO) e alle Bande
Musicali di Colloredo di Prato - Cividale del Friuli - Reana del Rojale- Armonie di Sedegliano e i Componenti
dell’ex Banda della Divisione Mantova (ricostituita in 20 giorni dopo 27
anni).
Sabato sera concertone finale in
Piazza Libertà con tutte le sopracitate
Bande per poi trasferirsi nel Piazzale
del Castello, per assistere allo spetta-
Il Presidente Naz. A. Beretta
incontra i Fanti sardi
Venerdì 20 agosto, nella splendida
località di Costa Rey, nella Sardegna
Sud-Orientale, il Presidente Nazionale
Antonio Beretta - dove si trovava per
un periodo di riposo - ha incontrato
un numeroso gruppo di Fanti Sardi,
realizzando così un desiderio, espresso in
occasione del 30° Congresso a Milano.
Erano presenti Presidenti e Soci della
maggior parte delle Sezioni esistenti
in Sardegna. Il Consigliere Nazionale
8
per la Sardegna, Prof. Italo Cuccu, ha
rivolto un caloroso saluto al Presidente
Nazionale ed ha esposto la situazione
delle Sezioni sarde, che - dopo un periodo
di grande vivacità, nei decenni precedenti
- negli ultimi anni vivono un momento
di sofferenza, anche se appare un timido
risveglio, con la ricostituzione di varie
Sezioni, mentre altre con la scomparsa del
loro Presidente oppure a causa dell’inerzia
di altri vivono una vita passiva.
colo magistralmente coordinato dalla
ditta Friulveneto.
Il Raduno è stato un evento eccezionale per noi Fanti, la splendida sfilata
per le vie di Udine di domenica 23
Maggio, la calorosa partecipazione e
ospitalità della cittadinanza, hanno
ancora una volta confermato che non
c’è mai stato timore sulla eventuale
mancanza di partecipazione dei Fanti, considerata la loro consapevolezza
anche se nella stessa giornata vi erano
in altre località della Regione FVG.
altre attività il Giro d’Italia in zona
della Carnia, sapori del Friuli (Villa Manin-Passariano), la Mostra di
Giambattista TIEPOLO (1696/1770)
e il mancato passaggio delle Frecce
Tricolori di Rivolto, orgoglio Nazionale.
Stima e gratitudine, ai Sindaci che
con i loro Gonfaloni, decorati e non,
hanno sfilato insieme alle Associazioni d’Arma Carabinieri-Fanti-Bersaglieri-Alpini-Granatieri-Lagunari
-Crocerossine) etc.
Concludo, con un doveroso omaggio e ringraziamento alle Ditte ed in
particolar modo agli Enti che hanno
collaborato per l’ottima riuscita del
Raduno con il loro patrocinio la Regione FGV, la Provincia di Udine, il
Comune di Udine, con il contributo
della Fondazione Crup, della Camera di Commercio, del Comune di
Tavagnacco, con la collaborazione
dell’Agenzia Turismo FVG, Agenzia
Servizi AMGA, Consorzio FriulAlberghi - Agenzia Flumen Viaggi e
non ultimo, il prezioso apporto della
Protezione Civile Regionale.
Arrivederci a Ravenna.
Salvatore Rina
Ricorda che l’incontro prelude ad un
Raduno Regionale, da effettuare nel
prossimo anno 2011, in una località e
secondo modalità da concordare, con
la collaborazione di tutti, come avvenne
nell’ultimo Raduno Regionale del 2000,
presente ed auspice l’allora Presidente Elio
Nardilli, cui convennero circa 500 Soci.
Si sofferma poi sull’avvenimento del
2010, cioè il 30° Raduno Nazionale,
svoltosi a Udine il 22 e il 23 maggio
u.s.: i Fanti Sardi hanno partecipato con
entusiasmo e generosità, sono stati un
centinaio i Soci convenuti dalla Sardegna
e altri dal “continente” Italiano.
Lo sforzo organizzativo della Presidenza
Il Fante d’Italia N. 3-2010
Il Presidente Nazionale A. Beretta durante un’incontro con i Fanti Sardi
Nazionale e degli Amici Udinesi è
stato sicuramente grande (i giornali
locali hanno parlato di circa 10 mila
“Radunisti”).
Il viaggio dei Fanti Sardi ha avuto come
meta, oltre Udine, anche una visita al
Sacrario di Redipuglia, consacrato alla
memoria dei Caduti nella prima Guerra
Mondiale; una visita alla città fortificata
di Palmanova, già sede di due Caserme
di Fanteria, ora purtroppo chiuse;
una visita alla città di Trieste (Piazza
Unità d’Italia, Castello di San Giusto),
e soprattutto il pellegrinaggio alla
Caserma “Vittorio Emanuele III di Via
Rossetti, già sede della Brigata Sassari,
in cui nel periodo di maggior fulgore
erano ospitati fino a 3 mila militari, la
migliore gioventù sarda, caserma ora
desolatamente abbandonata, dove si
custodiscono i cimeli dei Fanti Sardi. La
Caserma di Via Rossetti ha determinato
una emozione particolare, che solo chi
ivi ha prestato servizio militare ha potuto
vivere intensamente. Per i “radunisti”
è stato preparato un CD esplicativo sui
momenti più significativi del viaggio, le
foto spiegano come viene vissuto – dal
punto di vista dei Sardi – un viaggio sul
“continente” italiano e quali difficoltà
e spese si affrontano, con generosità ed
entusiasmo, per essere presenti ai grandi
appuntamenti nazionali.
Ricorda che negli ultimi decenni
si è assistito a cambiamenti epocali
nell’Esercito Italiano, con riduzione dei
contingenti, chiusura ed abbandono
delle caserme, abolizione della leva
obbligatoria ed istituzione del servizio
volontario, con un orientamento
particolare verso il soccorso in
Italia, nell’ambito delle iniziative di
protezione civile, e nelle missioni di
pace all’estero. Tutto ciò ha determinato
anche una nuova configurazione nelle
Associazioni d’Arma, anche nella nostra
Arma di Fanteria: l’attaccamento e
l’associazionismo sono entrati in crisi,
i Soci delle Sezioni – per un logico
progredire del tempo – diventano sempre
più anziani ed i giovani ex-militari di
leva obbligatoria sono sempre di meno
e soprattutto sentono in misura minore
l’associazionismo, improntato ai valori
della Patria, della Nazione Italiana.
Suggerisce i seguenti obiettivi
perseguibili: ricompattare le Sezioni
esistenti, con Presidenti più giovani, che
si attestino sui primi “-anta”; intercettare
i Militari anche di carriera e in servizio
di leva “volontaria”, al momento del
congedo; accogliere come Soci Militari di
altre Armi, concomitanti con la Fanteria;
accogliere gli Amici del Fante e le
Patronesse, eccetto nelle cariche direttive
della Sezione; fare riferimento ai valori
della Patria, al culto dei Caduti in guerra,
segnalati nei Monumenti presenti in tutti
i Comuni, specialmente in coincidenza
con le celebrazioni del 4 novembre.
Quindi, ha concluso, ringraziando ancora
il Presidente Beretta per la sua presenza
in Sardegna e ponendo all’attenzione dei
presenti due questioni: organizzazione
del Raduno dei Fanti Sardi e quale futuro
si prospetta per l’Associazione Nazionale
del Fante, in considerazione del fatto che
è stata abolita la leva obbligatoria e che il
servizio militare è da alcuni anni prestato
da “volontari”.
L’Avv. Zenone Tomasi condivide quanto
esposto dal Consigliere Nazionale e
ribadisce il proposito di rinvigorire le
Sezioni sarde, con iniziative a sostegno
dei Soci e dell’Associazione Nazionale.
Il Presidente Beretta ha esposto, in
modo pacato, ampio e documentato,
le sue preoccupazioni e i progetti per
far sì che l’Associazione del Fante possa
annoverare il maggior numero possibile
di Soci, in Sezioni che siano di stimolo e
di esempio per gli iscritti, specialmente
se il Presidente e il gruppo dirigente
sono attenti e attivi. Nel suo ruolo di
Presidente - sostiene - deve compiere
un’azione di stimolo e di sollecitazione,
visitando i Soci delle varie realtà italiane.
Conferma il suo desiderio di presenziare
ad un Raduno Regionale in Sardegna nel
2011, cui potrebbero intervenire amici
di altre Regioni, facendolo diventare un
Raduno interregionale, con risonanza
nazionale.
L’incontro si è concluso in un Agriturismo
di Castiàdas, dove i “Radunisti” hanno
gustato specialità della cucina sarda.
Il Presidente Nazionale A. Beretta incontra i Fanti Sardi
Italo Cuccu
9
Il Fante d’Italia N. 3-2010
Araldo di Crollalanza: un Fante pugliese
Appare doveroso ricordare, a quasi un quarto di secolo dalla sua
scomparsa, un protagonista della
Storia Italiana che seppe dare una
svolta ed un impulso non solo alla
sua amata Puglia ma alla rinascita
dell’Italia, dopo la Grande Guerra
prima e nel Senato della Repubblica dopo: parliamo di Araldo di
Crollalanza. Nacque a Bari il 19
maggio 1892 discendente di una
nobile ed antica famiglia della
Valtellina, figlio del noto araldista
Goffredo (storico, segretario della
Regia Accademia Araldica Italiana,
direttore dell’Istituto superiore di
scienze economiche e commerciali
di Bari nonché console, in questa
città, della Repubblica Argentina)
e di Maria Giuseppa Noya dei baroni di Bitetto.
Emerse nella sua città quale giornalista politicamente impegnato,
scrivendo sul periodico mazziniano “Humanitas” in cui trasfonde
i suoi ideali risorgimentali e repubblicani, collaborando nel contempo con altre testate fra cui “Il
Corriere delle Puglie” e “La Gazzetta del Mezzogiorno”. Nel 1915
diviene corrispondente del “Popolo d’Italia”.
Allo scoppio della Grande Guerra
si arruola volontario, il 15 giugno
1915, nel 51° Reggimento Fanteria, il reparto di camicie rosse capitanato dai fratelli Garibaldi ai
cui ordini concorre alla conquista del Col di Lana. Con il grado
di Tenente partecipa alla presa di
Gorizia e, nel 1917, viene ferito
in battaglia a Col del Rosso-Sasso.
Alla fine del conflitto fonda l’Associazione Nazionale Combattenti di
Bari divenendo membro del direttivo provinciale.
Viene eletto deputato il 6 aprile
1924 (XXVII Legislatura) nella lista nazionale per la circoscrizione
della Puglia dove verrà confermato anche nelle due successive
legislature. Si iscrive nella Milizia volontaria per la sicurez-
10
(nella foto: Bari,1930 - il Ministro di Crollalanza alla destra del Principe Umberto di Savoia)
za nazionale, nel 1926, arrivando al grado di console generale.
È nominato Podestà di Bari, nel
1926, ed inizia una lunga attività di
realizzatore di opere pubbliche, in
ambito locale e poi nazionale; per
le prime si ricordano: la Fiera del
Levante, concepita come grande
centro mercantile internazionale;
l’Università; il lungomare, con i
principali edifici pubblici e il porto; le opere di difesa della città dalle alluvioni. Inoltre assume cariche
di consigliere di amministrazione
dell’Università Adriatica di Bari,
dell’Ente autonomo per l’acquedotto pugliese, della Fiera del Levante, della Camera di commercio
italo-orientale. Nel 1927 entra nel
direttorio del sindacato nazionale giornalisti, assumendone la segreteria per la Puglia e la Lucania.
Viene nominato Sottosegretario
di Stato per i lavori pubblici il 9
luglio 1928, carica di maggiore rilevanza in considerazione del fatto
che il Ministro è lo stesso Mussolini. Viene nominato Ministro dei lavori pubblici, a trentotto anni, il 13
febbraio 1930. È confermato deputato il 24 marzo 1929, nella XXVIII
legislatura e il 25 marzo 1934 nella XXIX. Fino al 24 gennaio 1935,
quando lascia il dicastero, realizza
la politica di grandi lavori pubbli-
ci: la sistemazione generale della
rete stradale nazionale, attraverso
la fondazione dell’Azienda autonoma delle strade statali; la direttissima ferroviaria Firenze-Bologna;
il ponte sulla Laguna, collegante
Mestre e Venezia. La normativa
sulla circolazione stradale viene
razionalizzata nel nuovo Codice
della strada. Anche le procedure per 1’intervento di protezione
civile in caso di eventi calamitosi
vengono ripensate e praticamente
attuate in occasione del terremoti
del luglio e dell’ottobre del 1930,
che colpirono alcune zone dell’Irpinia, delle Marche, della Basilicata e della Puglia. Per l’attività
svolta in tale occasione riceve un
encomio dalla Società delle Nazioni. Pio XI gli conferisce l’Ordine
Piano per aver dato esecuzione, in
qualità di Ministro dei lavori pubblici, alle opere previste dai Patti
Lateranensi dell’11 febbraio 1929.
Lasciata la responsabilità del Ministero dei lavori pubblici viene
nominato presidente dell’Opera
nazionale combattenti, ricoprendo, altresì, numerosi altri incarichi
in organi di gestione quali l’Ente di
rinascita delle Tre Venezie, i consorzi di bonifica di Littoria e Pontina, l’Istituto nazionale LUCE. Realizza la trasformazione fondiaria
Il Fante d’Italia N. 3-2010
dell’agro pontino e romano e l’ampliamento edilizio e urbanistico
di Lìttoria, la costruzione di Aprilia e Pomezia. Provvede, inoltre,
alle prime grandi trasformazioni
fondiarie ed agrarie nel Tavoliere
delle Puglie e nel Basso Volturno,
alla bonifica integrale di una vasta
zona della Dalmazia, nonché ad
opere di colonizzazione nell’Africa
orientale italiana nella sua qualità
di presidente della Consulta coloniale presso il Ministero per l’Africa
italiana. Compie viaggi nell’Africa
italiana, per lo studio di problemi
economici e in Albania, Ungheria,
Jugoslavia e Bulgaria, per lo studio
di problemi di bonifica. Assume
la presidenza della Commissione
Lavori pubblici della Camera dei
Fasci e delle corporazioni, che tenne la sua prima seduta il 23 marzo
1939, inaugurando la XXX Legislatura. Gli avvenimenti successivi al
25 luglio 1943 lo vedono schierato
dalla parte della Repubblica sociale
italiana. Declina l’offerta di incarichi ministeriali fattagli da Mussolini e accetta quella di Commissario
per la gestione straordinaria della
Camera dei Fasci e delle Corporazioni e del disciolto Senato del Regno. Assume tale carica l’8 marzo
1944 e divide la sua attività, preva-
lentemente amministrativa, ma anche di studio in vista di una futura
assemblea costituente, tra Roma e
l’alta Italia, in particolare Venezia,
ove i suoi uffici erano stati trasferiti. Dopo la sconfitta e la caduta
della Repubblica sociale italiana
viene perseguito per l’attività svolta durante il regime: è arrestato il
13 giugno 1946 e scarcerato il successivo 1 luglio. L’indagine nei suoi
confronti si chiude con il completo
proscioglimento nella fase istruttoria il 20 marzo 1950. Il 23 gennaio 1949 è riammesso all’Albo dei
giornalisti di cui fu tra i fondatori
del relativo Istituto nazionale di
previdenza. Successivamente siede
a lungo nel collegio dei probiviri
dell’Associazione nazionale della
Stampa romana ed è presidente
dell’Unione nazionale dei giornalisti anziani e pensionati. Nel 1950
riprende l’attività politica, entrando
a far parte della Consulta nazionale
per il Mezzogiorno della Confederazione nazionale del Commercio.
Nella II Legislatura repubblicana
(1953-1958) è eletto senatore per la
Regione Puglia nel collegio di Bari,
dove sarà confermato anche nelle
successive legislature. Il 19 maggio
1982 il Presidente del Senato, Fanfani, alla presenza del Consiglio
di Presidenza, gli consegna una
medaglia d’oro, in occasione del
90° compleanno. A quasi 91 anni
tiene la sua ultima campagna elettorale e per l’ottava volta consecutiva viene eletto senatore di Bari.
Nella IX Legislatura (1983-1987)
venne confermato Presidente del
suo Gruppo parlamentare. Lascia
l’incarico pochi mesi prima di morire. Muore a Roma il 18 gennaio
1986. Il cordoglio per la sua scomparsa fu unanime, con attestati di
stima e rispetto per le sue doti di
competenza, capacità ed onestà da
parte di esponenti politici di tutti
gli schieramenti. La città di Bari,
quale tangibile segno di riconoscenza e gratitudine ad un notabile
per nulla inferiore ad autorevoli
esponenti della Destra storica risorgimentale, quali Sella e Lanza,
di cui egli a buon titolo può essere
considerato un prosecutore, gli ha
intitolato un tratto del lungomare
cittadino. Noi Fanti pugliesi rivolgiamo quindi il nostro reverente
omaggio a colui che, indossando la
nostra Uniforme prima e amministrando onestamente la Cosa Pubblica dopo, ha rappresentato un
esempio cui ogni Cittadino deve
fare riferimento. Tenente di Crollalanza: PRESENTE!.
Savino VIGNOLA
I drammatici giorni della liberazione
L’Anf ha rivissuto la fase finale
del secondo conflitto mondiale al
Museo memoriale della libertà di
Bologna: una collezione privata da
valorizzare.
Una visita per riflettere su una triste pagina di storia
Per chi è nato dopo la fine della
seconda guerra mondiale un modo
incisivo di riflettere sui drammatici eventi della Liberazione è calarsi
emotivamente in quella fase storica
del Paese al Museo memoriale della
libertà di Bologna. Ne è convinta la
sezione provinciale dell’AssociazioVisita al Museo.
11
Il Fante d’Italia N. 3-2010
ne nazionale del Fante, una cui rappresentanza ha visitato il luogo della memoria di via Giuseppe Dozza
del capoluogo emiliano. Una realtà
che i giovani, gli studenti farebbero bene a conoscere, per capire il
valore dei beni della pace e della
democrazia conquistati attraverso
incredibili sacrifici dei loro nonni.
Nel Museo bolognese sono conservate le tracce storiche dei tragici
fatti della Linea gotica del 1944/45:
lutti, sofferenze e rovine che, tuttavia, portarono alla liberazione
della città. Testimonianze gelosamente custodite dalla famiglia Ansaloni che, grazie unicamente alla
sua passione e ai suoi ingenti sforzi
finanziari, dalla fine della seconda
guerra mondiale ha raccolto l’eccezionale materiale della sua preziosa
collezione privata: cimeli, veicoli
ancora funzionanti (una cinquantina), corazzati, relitti di velivoli,
uniformi, armi, accessori vari, 150
fotografie e persino un filmato originale girato da Edo Ansaloni il 21
aprile 1945. Materiale autentico,
che sarebbe costato circa 3 milioni
di euro. È stata la grande disponibilità di Edo Ansaloni a consentire
alla delegazione falernese dell’Anf
di visitare il frutto della sua passione di collezionista, seguendo un
percorso didattico di straordinaria
emotività, anche per la fedele ricostruzione di alcuni episodi bellici
bolognesi con i sofisticati effetti
di luci e suoni offerti da diorami a
grandezza naturale.
Dopo aver percorso un lungo viale sterrato tra il verde, i membri
falernesi dell’Anf si sono ritrovati
davanti a un’immensa esposizione
all’aperto di mezzi meccanici d’epoca, persino un treno con locomotiva a vapore del 1910 e uno di quei
carri-merci usati per il trasferimento dei deportati nei lager nazisti.
Poi l’ingresso in un fabbricato. Al
cui interno in cento metri quadrati
sono state ricostruite cinque scene
del periodo bellico che non interferiscono tra di loro, ma che coinvolgono il visitatore emotivamente
attraverso manichini a grandezza
naturale, indumenti e suppellettili
rigorosamente originali, rumori,
raffiche di mitragliatrice, fragori
di bombe, urla e voci in tedesco,
italiano, inglese, dialetto bolognese, luci ed effetti speciali (come
il vibrare del pavimento sotto un
bombardamento e il diffondersi del
fumo di un’esplosione), tutti riprodotti fedelmente in tecnologia digitale con una regia audiovisiva memorizzata. Immersi in un ambiente
di notevole impatto psicologico, gli
iscritti dell’Anf hanno avuto la sensazione d’essere non spettatori, ma
protagonisti di un difficile periodo
della storia del nostro Paese.
La prima scena è stata quella di
un’alba dell’estate del 1944 in un
paesino appenninico tra Firenze e
Bologna: l’organizzazione tedesca
Todt attua un rastrellamento di uomini validi per la realizzazione di
fortificazioni lungo la Linea gotica
per contrastare l’avanzata alleata
dal Sud. Canti di galli, latrati, muggiti, rumore di un autocarro tedesco, appello degli arruolati, voci di
un’anziana e di due bambini, gioco
di luci illuminanti sempre più intensamente l’ambiente circostante
sono solo alcuni degli ingredienti che hanno sommerso i sensi, il
cuore e la mente della delegazione
falernese in visita. Che con le medesime modalità, autenticamente
coinvolgenti, di suoni, luci e ambientazione attraverso altre quattro
scene ha rivissuto prima l’atmosfera di un rifugio, vibrante per la
cupa esplosione di bombe.
Poi gli effetti di un bombardamento; di una battaglia (quella di
Porta Lame del 7 novembre 1944)
tra partigiani, militari tedeschi e
repubblichini; di un’azione militare statunitense finalizzata ad aprire agli alleati la via per Bologna: la
scalata del costone innevato Riva
(sede di uno strategico osservatorio tedesco), da parte dei soldati
della Decima divisione Usa, il 18
febbraio 1945, per occupare la cima
di monte Belvedere e poi sfondare
la Linea gotica e liberare l’Italia
settentrionale. Tornati all’aperto, i
membri dell’Anf hanno potuto ammirare, sotto una tensostruttura,
un’esposizione di pezzi autentici:
cannoni e veicoli italiani, tedeschi,
inglesi e statunitensi, perfettamente funzionanti del periodo bellico,
tra i quali anche un esemplare del
mitico carro armato americano
“Sherman”.
La visita del Museo memoriale della libertà s’è conclusa in un salone
dove sono esposte le foto scattate il
21 aprile 1945 da Edo Ansaloni che
la delegazione falernese dell’Anf ha
ringraziato per averle permesso con
la sua collezione privata di vivere
in diretta una triste pagina di storia
del nostro Paese, che non deve ripetersi. Una collezione mantenuta,
almeno così sembra, senz’alcun sostegno pubblico e che merita d’essere valorizzata. Peraltro, sotto una
struttura coperta, nell’area museale
bolognese di via Dozza periodicamente si svolgono mostre-mercato
di militaria: le prossime sono in
programma per l’11/12 settembre e
il 27/28 novembre 2010.
Giovambattista Romano
I Bianchi Fucilieri per il Kosovo
In occasione del rientro dal teatro operativo kosovaro del 9°
Reggimento Fanteria “Bari”, che
ivi ha operato per sei mesi come
Multinational Battle Group West
12
agli ordini del Colonnello Vincenzo Grasso, è opportuno sottoporre all’attenzione dei nostri lettori
quanto le cronache internazionali
nonché numerosi dispacci d’agen-
zia hanno riportato con cadenza
pressoché quotidiana relativamente agli sviluppi della situazione in
loco.
La diplomazia italiana segue
Il Fante d’Italia N. 3-2010
Nella foto: il Col. Grasso ed il Sindaco Tarantini
in Kosovo
tutt’ora con attenzione l’evolversi degli eventi ed il Ministro degli
Esteri italiano Franco Frattini, in
vista della conferenza UE-Balcani
in programma a Sarajevo, si pone
come obiettivo di trovare una soluzione per assicurare la presenza
ai lavori delle delegazioni di Belgrado e di Pristina, dopo il forfait
serbo alla conferenza di Brdo del
20 marzo scorso, a causa della contemporanea presenza del premier
kosovaro Hashim Thaci.
Come noto il processo per l’ingresso della Serbia nell’Unione Europea procede in maniera più che
soddisfacente: dopo la liberalizzazione dei visti lo scorso dicembre, Belgrado si aspetta di entrare
nell’UE nel primo semestre del
prossimo anno ed ha proposto la
concomitanza in tale periodo, del
primo dei vertici intergovernativi annuali Italia-Serbia istituiti lo
scorso novembre a Roma in occasione della visita del presidente
Boris Tadic al premier Silvio Berlusconi.
Le relazioni economiche sono eccellenti: nel 2009 l’Italia è risultato
essere il terzo partner commerciale
della Serbia, dopo Russia e Germania, tanto che è stato recentemente
istituito il Business Council italoserbo, per favorire i contatti con gli
investitori, privilegiando soprattutto i settori energia, infrastrutture ed auto (a tal fine ricordiamo ai
nostri lettori l’accordo Fiat-Zastava
per lo stabilimento di Kragujevac).
In questo quadro generale e più in
particolare nell’ambito dell’area di
responsabilità assegnata alle nostre
truppe, un’area a forte tensione,
stante la presenza di significative
enclaves serbe quali il Patriarcato
di Pec/Peja, il monastero di Visoki/
Decani, il villaggio di Gorazdevac,
giusto per ricordarne alcuni, alla
luce altresì di quanto recentemente verificatosi nel nord del Kosovo
con le elezioni municipali organizzate dalla minoranza serba, elezioni il cui risultato non è riconosciuto né da Pristina, (come ribadito
dal Ministro degli Interni kosovaro
Bajram Rexhepi che ha definito il
voto “illegale”), né dalla missione
europea Eulex (quest’ultima si è
espressa tramite Julia Reuter, portavoce del Rappresentante Speciale
dell’UE Pieter Feith). Riteniamo
significativa e determinante la presenza delle Forze Armate Italiane,
impegnate nel delicato compito
loro assegnato in applicazione della Risoluzione 1244 delle Nazioni
Unite.
Uno dei settori d’impiego più
significativi è il CIMIC (cooperazione civile-militare) che, nello
specifico, si occupa della distribuzione degli aiuti a favore delle
popolazioni nelle aree di crisi: nel
corso del mandato conferito al 9°
Fanteria una delle attività CIMIC
maggiormente evidenziate dalla
stampa locale ed internazionale è
stata la visita organizzata presso la
Base italiana, “Villaggio Italia”, di
un gruppo di oltre 60 fra bambini
e ragazzi assistiti in Kosovo dalla
Caritas di Bastia Umbra operante
nella municipalità di Klina/Kline.
I responsabili di tale centro, che
opera da oltre 10 anni grazie al
contributo di volontari italiani, si
sono presi cura di molti bambini meno fortunati, vittime di violenze, diversamente abili, affetti
da gravi malformazioni. I nostri
bianchi fucilieri hanno organizzato diverse attività ludico-sportive,
facendo vivere ai piccoli una giornata diversa, donando loro affetto
e calore umano, rafforzando nel
contempo i rapporti con la popolazione locale e le organizzazioni internazionali impegnate a sostenere
la popolazione civile kosovara in
quei settori dove è maggiormente
sentita la necessità.
Anche l’Associazione Nazionale
del Fante non si è tirata indietro
in questa meritoria opera di solidarietà varando, quattro anni
or sono, come molti nostri lettori
ricorderanno, l’iniziativa umanitaria “Progetto KS – un ponte per
il Kosovo” a favore della comunità
parrocchiale “Nostra Signora del
Buon Consiglio” di Klina.
Il 9° Reggimento Fanteria “Bari”,
grazie alle risorse della cooperazione internazionale, sulla scia di
quanto da noi a suo tempo iniziato
quasi in sordina e lontano dai riflettori mediatici, al fine di dare un
valore aggiunto alla missione compiuta in Kosovo, si è fatto promotore di un’ iniziativa che ha portato
alla visita a Trani (BT) di una delegazione rappresentativa di 3 municipalità Kosovare, Pec/Peja, Junik,
e Klina/Kline oltre che ad alcuni
rappresentanti dell’OSCE di stanza
nella regione balcanica.
Questa attività è stato il prosieguo
del primo incontro tra il Sindaco
di Trani Dr. Giuseppe Tarantini ed
i rappresentanti delle municipalità
che insistono nell’area di responsabilità del Contingente Italiano
in Kosovo, incontro che si era tenuto il 15 aprile scorso presso la
base KFOR di “Villaggio Italia”.
Il programma della visita, fitto di
impegni, si è inserito nell’ambito
dei festeggiamenti per la celebrazione di San Nicola Pellegrino, Patrono della città di Trani, alla fine
dello scorso mese di luglio.
Riteniamo quindi auspicabile una
maggiore sinergia fra le Unità in
Teatro e le Associazioni in Patria,
per quanto attiene al concorso
nell’espletamento delle attività CIMIC. Approfittiamo altresì dell’occasione per lanciare, dalle colonne
del “Fante d’Italia”, la proposta di
costituire nelle nostre Sezioni dei
nuclei operativi che cooperino in
Patria con i teams di supporto alle
famiglie dei militari in missione
all’estero.
Savino VIGNOLA
13
Il Fante d’Italia N. 3-2010
Ricordata a Padova una pagina
importante di storia partigiana
Le cerimonie, svoltesi il 6 maggio
alla presenza delle massime Autorità
civili e militari, prima in Municipio
e poi in via Sanmicheli, 53, dove sulla facciata della casa, che appartiene al Prof. Adolfo Zamboni, è stata
posta una lapide a ricordo della prima riunione clandestina tenuta nel
settembre del 1943 per organizzare
la resistenza armata contro i nazifascisti. Di quel gruppo originario sopravvive – unico testimone di quegli
eventi – il Sig. Paride Brunetti di 94
anni, presente alla cerimonia, ex Ufficiale di carriera pluridecorato che,
dopo l’Armistizio, svolse un ruolo di
primissimo piano nella resistenza
veneta. Il Sindaco Flavio Zanorato
ha conferito il Sigillo della Città a Paride Brunetti ed assieme hanno scoperto la lapide che porta il seguente
testo “ alla fine del settembre 1943,
Adolfo Zamboni, del CCNL di Padova, tenne in questa casa la prima
riunione per l’organizzazione militare della Resistenza cui parteciparono Paride Brunetti, Flavio Busonera,
Antonio Frasson, Lionello Geremia,
Luigi Marziano, Ludovico e Mario
Todesco, Adriao Trevisan”
Addetto stampa
Il 14° Raduno Provinciale dei Fanti della
Marca Trevigiana sulle rive del Piave
Si è svolto il 18 aprile a Zenson di Piave il 14° Raduno a ricordo dei fatti della
prima guerra mondiale che proprio in
questi luoghi, dal novembre del 1917
al novembre 1918, furono protagonisti
di un anno di duri combattimenti sulle
due rive del Piave. La Federazione Prov.
le di Treviso, la Sezione ed il Comune
di Zenson , sono stati i promotori e gli
organizzatori ed hanno voluto dare alla
manifestazione una solennità tutta particolare, quasi una speciale mobilitazione di tutti coloro che si considerano
ancora i rappresentanti ed i custodi del
ricordo collettivo della nostra storia.
Questo Comune è uno dei luoghi tra i
più significativi della Provincia, sicuramente il più menzionato nei bollettini
ufficiali dell’ultimo anno della Grande
Guerra. Esso è stato anche il primo territorio della destra del Piave a subire
l’attacco austriaco (12 novembre 1917)
e l’ultimo ad essere abbandonato dal
nemico (31 dicembre 1917). Il paese
fu inoltre completamente distrutto dai
bombardamenti e dai combattimenti lungo le rive del fiume e tutti i suoi
abitanti furono dispersi come profughi
in altre località. La manifestazione è
iniziata con il raduno dei partecipanti
presso il campo sportivo con posto ristoro e rinfresco di benvenuto. Indi in
corteo si è raggiunto il Monumento ai
Caduti per la cerimonia dell’alzabandiera. Lo sfilamento è giunto fino alla rive
del Piave nelle cui acque è stata gettata
una Corona a ricordo dei Caduti mentre sul cielo volavano tre aerei d’epoca
14
Zenson di Piave (TV): i Sindaci dei diversi Comuni ed i dirigenti Associativi.
con i colori della nostra bandiera. Poi
la celebrazione della S. Messa al campo,
gli interventi delle Autorità presenti, la
lettura di alcune poesie da parte degli
alunni della locale scuola e la consegna
di Attestati ai Fanti che si sono particolarmente distinti all’interno della Associazione.
Erano presenti il Presidente Nazionale con il Medagliere Nazionale, il più
decorato delle Associazioni, il Labaro della Terza Armata che nell’ultimo
anno di guerra aveva la sua sede in
Mogliano Veneto ed i cui reparti, in
maggioranza formati da Reggimenti di
Fanteria, erano dislocati da Maserada
al mare, il Medagliere dei Reduci del
55° Rgt. Fanteria”Marche” , chiamato
anche Reggimento di Treviso, il Medagliere dei Ragazzi del ’99 che hanno
avuto nel giugno del ‘18il loro battesimo del fuoco sulla linea Breda di PiaveFagarè della Battaglia – Zenson di Piave
e l’ormai vetusta “prima Bandiera” dei
Fanti Trevigiani Reduci dalle trincee
della guerra. Erano pure presenti il
Presidente della Provincia di Treviso,
i Gonfaloni di numerosi Comuni del
Piave, tutte le Sezioni della Federazione, della federazione di Venezia, Associazioni d’Arma e Rappresentanze della
varie Specialità di Fanteria. Calorosa è
stata la partecipazione di tutta la popolazione del Comune. Assente il Presidente di Zenson, che si è prodigato in
maniera encomiabile per la buona riuscita della cerimonia, ma che purtroppo
è stato ricoverato in ospedale alla vigilia
del’importante evento.
Ufficio stampa e comunicazione
Il Fante d’Italia N. 3-2010
La Banda dell’Esercito
La Banda dell’Esercito
Siamo orgogliosi di annunciare ai
lettori del “Fante d’Italia” l’avvio di
un ciclo di articoli musicali dedicati
ai gruppi bandistici dell’Esercito e,
più in generale, delle Forze Armate e
dei Corpi Armati dello Stato. Tanto
per rendere la linea editoriale della
Rivista più univoca, senza nulla togliere alle biografie dei Grandi che, in
un recente passato, hanno fatto bella
mostra di sè sulle nostre pagine.
È un dovere ed un onore aprire
quindi questo ciclo con la Banda
dell’Esercito:
Ogni esercito ha sempre avuto necessità, nel proprio ambito, di complessi musicali, che svolgessero una
funzione sia di tipo prettamente
militare (portare il passo, effettuare
segnali, ecc…) che di tipo ricreativo
(sollevare l’animo dei soldati); per
questo motivo le bande costituite nei
singoli reparti delle varie armi e specialità dell’Esercito sono sicuramente
le più antiche tra le bande militari,
perdendosi la loro origine con la storia stessa di questi reparti; nessuna di
queste bande era però rappresentativa dell’intera Forza Armata, per cui
nel 1964 fu fondata quella che è l’attuale Banda dell’Esercito.
La sua struttura organizzativa prevede il Comando, attualmente alle
dipendenze del Col. a. (ca) Marco
Mastrantonio, che si occupa delle
esigenze amministrative, logistiche
ed organizzative e la Banda Musicale,
attualmente diretta dal Maestro Ten.
Col. Fulvio Creux, che è formata da
esecutori diplomati al Conservatorio
e reclutati attraverso selettivi concorsi nazionali.
La Banda dell’Esercito ha avuto
alla sua guida, nel passato, i Maestri
Amleto Lacerenza, Francesco Sgritta
(f.f.), Marino Bartoloni e Domenico
Cavallo (f.f.).
È attiva sia per servizi istituzionali
di rappresentanza (Giuramenti, Cerimonie, Guardie d’Onore al Quirinale,
ricevimento di Capi di Stato stranieri
in visita ufficiale in Italia), sia in un’
intensa attività concertistica, che l‘ha
vista presente in innumerevoli città
italiane, dove ha suonato nelle principali piazze, sale e teatri (ricordiamo tra questi il Massimo di Palermo,
il Bellini di Catania, il Petruzzelli di
Bari, il S. Carlo di Napoli, l’Opera di
Roma, la Fenice di Venezia, il Regio di
Torino e la Scala di Milano).
Tra le sue presenze all’estero si ricordano quella del 1965 a Nancy (Francia) ed Arnhem (Olanda), quella del
1975 a Malta, Lussemburgo, Mons (
Belgio), Lubiana (Jugoslavia), quelle
del 1991 a Salisburgo (Austria), del
1992 a Tarascon (Francia) ed ancora quelle del 2002 ad Alessandria
d’Egitto, del 2003 a Berlino (Germania), del 2004 a New York (USA) e
del 2009 a Lourdes.
Oltre a queste attività la Banda
dell’Esercito compie un’ampia funzione educativa, effettuando presso
il proprio Auditorium “A. Lacerenza”
concerti lezione per le scuole e collaborando con le classi di strumen-
tazione e direzione di Conservatori
ed Accademie. A questo proposito ha
collaborato, nel 2002, 2003, 2004 2005
e 2008, ai Corsi di Perfezionamento
dedicati alla musica per banda italiana tenuti dal M° Fulvio Creux per gli
allievi di alcune Università americane e per la National Band Association; nel novembre 2003 ha effettuato
un incontro di studio ospitando l’Orchestra di fiati del Conservatorio di
Salerno e, nel marzo 2004, gli allievi
del Conservatorio di Trento; identica
iniziativa è stata realizzata nel 2006
per il Conservatorio di Roma.
Tra le attività artistiche più recenti,
ci limitiamo, per motivi di spazio, a
ricordare lo “Spoleto Festival” (dei
2 Mondi) (Spoleto, edizione 2009:
esecuzione in prima assoluta di Apokàlypsis, Oratorio per 2 voci recitanti, coro misto, coro di bambini, orchestra di strumenti a fiato e percussioni,
di Marcello Panni); “Fratelli d’Italia”
Concerto inaugurale delle Celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia
con il Coro della Accademia Nazionale di Santa Cecilia (Roma, Parco
della Musica di Roma, 2010, per l’
Accademia Nazionale di Santa Cecilia); Roma, Auditorium della Musica, concerto per i festeggiamenti del
149° anniversario della costituzione
dell’Esercito Italiano con la partecipazione di Katia Ricciarelli; Festa europea della Musica 2010 nella Pontificia Università Gregoriana.
Ha collaborato con solisti di fama
internazionale quali Jacques Mauger
e Steven Mead ed è il primo ed ancor
unico complesso militare italiano ad
aver avuto sul podio “direttori ospiti”, quali Daniele Carnevali (docente
al Conservatorio di Trento), Thomas
Fraschillo (direttore delle bande dell’
Università del Southern Mississippi), David Gregory (già Presidente
della National Band Association degli USA), Hardy Mertens e Marcello
Panni.
Il suo repertorio spazia da quello
celebrativo (marce, inni) a quello lirico sinfonico, con particolare predilezione per la musica originale per
Banda, approfondita sia in pagine
storiche che in brani dalla più viva
attualità; a questo proposito è stato
il primo complesso militare italiano
ad eseguire in concerto (dal 2001) la
15
Il Fante d’Italia N. 3-2010
“Grande Sinfonia funebre e trionfale”
di Berlioz.
Negli ultimi tempi è stata particolarmente attenta alla proposta di
iniziative miranti alla miglior conoscenza dell’ Inno Nazionale Italiano,
che ha registrato (con i Cori dell’Accademia Filarmonica Romana e della
Basilica di San Pietro diretti da Pablo
Colino) nella versione fedele alla
partitura autografa di Novaro; questa
versione è stata scelta ed inserita, tra
i simboli della Repubblica, alla voce
“Inno Nazionale” sul sito internet del
Quirinale (www.quirinale.it).
La Banda dell’Esercito ha al suo
attivo la presenza a numerose trasmissioni radio - televisive ed un’
intensa produzione discografica, recentemente ampliata con i CD contenenti le registrazioni live dei concerti
tenuti nel 2001 e nel 2003 per il “Festival Internazionale delle Bande Militari” di Modena, con i CD “Cinecittà”, “Flumen” e “The Age of Mozart”
realizzati per le Edizioni Scomegna,
del CD “Bella Italia” (realizzato con
la presenza come solista di Steven
Mead per le Edizioni Bocchino di
Londra), con il CD “Divagazioni
musicali” edito dalle Edizioni Eufonia e, nel 2007, con un CD di musiche di Luigi Zaninelli registrato in
una coproduzione con le Università
americane del Southern Mississippi e
dell’Illinois.
Comandante: Col. a. (c.a.) Marco
MASTRANTONIO
Maestro Direttore: Ten. Col. Fulvio
CREUX
MaestroVice Direttore: Ten. Antonella BONA
Savino VIGNOLA
Il nuovo Gonfalone per il comune di Cigognola
Il nuovo Gonfalone è stato donato
al Sindaco Sig.ra Rosanna Rovati,
dalla Sezione Vogherese dei Fanti
nel corso di una solenne cerimonia
tra le splendide colline dell’Oltrepo.
Favorita da un giornata tipicamente
estiva, pur se il caldo era mitigato dai
300 metri del luogo, la manifestazione è iniziata tradizionalmente con
l’Alzabandiera, la deposizione delle
Corone di Alloro ai Monumenti ai
Caduti. Infatti, d’intesa fra i Fanti
Vogheresi e l’Amministrazione Comunale, il Gonfalone è stato espressamente dedicato a tutti i Caduti che
in tempi differenti e conflitti diversi
sacrificarono il bene supremo della
vita. Il corteo si è poi diretto verso
la Chiesa parrocchiale dove S.E il
Vescovo di Tortona, Mons. Martino
Canessa ha solennemente benedetto
la nuova Insegna Municipale.
Dopo la S. Messa , celebrata da Don
Tonino, ritornati nella piazza, S.E. il
Prefetto di Pavia Dott. Buffoni, ha
ufficialmente consegnato le miniature, raffiguranti lo stemma, il Gonfalone e la bandiera, controfirmata
dal Capo dello Stato, descrivendo il
lavoro realizzato in stretta collaborazione con l’Ufficio Araldico della
Presidenza del Consiglio dei Ministri nella persona del Grand’Uff.
Francesco Galetta a cui è stato rivolto un sentito ringraziamento.
È seguita la consegna ufficiale
dal parte del Presidente dei Fanti
Comm. Giorgio Andreoni al Sindaco del Comune che, commossa,
16
CIGOGNOLA (PV) Il nuovo Gonfalone
ha ricevuto il nuovo Gonfalone che
rappresenterà i cittadini di Cigognola
in tutte le cerimonie ufficiali.
L’importanza dell’avvenimento ha
richiamato non solo la popolazione
del posto e quella dei centri vicini,
ma anche rappresentanti del mondo politico oltrepadano e lombardo,
quali i Consiglieri Regionali Pesati e
Villani, il Presidente del Consiglio
Provinciale Geom. Bassanese e una
nutrita schiera di Sindaci e delegati
dei Comuni con i relativi Gonfaloni tra i quali quello di Voghera, e
quello della Provincia di Pavia. Pre-
senti pure una rappresentanza delle
Infermiere Volontarie vogheresi, i
Labari delle Associazioni consorelle
e dell’Istituto del Nastro Azzurro di
Pavia e Voghera e la Sezione Provinciale dei Fanti di Pavia.
Per la nostra Associazione era presente il Segretario Nazionale Geom.
Cerri. Alla fine della manifestazione, il Sindaco ha ricevuto il plauso
delle Autorità per aver dato un così
ampio risalto alla cerimonia, ha poi
accompagnato gli Ospiti a visitare
la mostra ,allestita in Comune, di
documenti ritrovati nell’archivio
Il Fante d’Italia N. 3-2010
comunale e recentemente riordinati che permettono di conoscere vari
aspetti della storia di questa località
dell’Oltrepo Pavese, nota anche per
la produzione di ottimi vini.
Il tutto si è concluso con un rinfresco offerto dall’Amministrazione
Comunale.
È doveroso esprimere un sentito
ringraziamento a tutti i Dipendenti
del Comune, senza i quali non sarebbe stato possibile realizzare in
modo impeccabile la cerimonia.
Delegazione della Federazione
Fanti di Trento a Caporetto
In occasione del 30° Raduno Nazionale una delegazione della nostra Federazione si è recata a Caporetto,in
territorio ora sloveno, per rendere
omaggio ai Caduti dell’Isonzo e del
Carso deponendo una Corona di Alloro sul Sacrario sovrastante la città.
Non è stato possibile far affluire un
numero significativo di Fanti per le
difficoltà avute dalle Autorità slovene che hanno concesso solo ad un
limitatissimo numero di persone
l’accesso all’Ossario, senza labari e
bandiere o simboli militari italiani.
Durante la visita al Sacrario, austero e privo di fiori, la delegazione
trentina è stata accompagnata dal
Vice Console d’Italia a Capodistria
Dott. Antonio Silvio che già era intervenuto per risolvere le suddette
difficoltà condividendo la scelta del
Presidente Demartin che ha fortemente voluto che in un giorno di
festa per i Fanti in congedo non venissero dimenticati i gloriosi Caduti
che riposano in questo territorio così
dolorosamente strappato all’Italia.
Federico Demartin
Trento la delegazione autorizzata all’Ossario di Caporetto.
Paolo Moroni
Un Amico dell’Altipiano di Asiago ci ha
lasciato: Georg Eineder
Un profondo senso di mestizia
ha destato sull’Altopiano di Asiago e nel vicentino la notizia della
scomparsa, avvenuta in Vienna, di
Georg Eineder nato a Merano nel
1923; tra breve avrebbe compiuto
gli 87 anni.
Molti sono gli altopianesi ed i vicentini che sono venuti in contatto
con questa distinta e nobilissima
figura di “austriaco” spesso visto
alle nostre cerimonie commemorative in uniforme storica dei Kaiserschützen.
Dall’Ortigara al Cimone, dal
Grappa al Col Moschin, molte volte presente, ma era sull’Altopiano
di Asiago che Georg curava maggiormente le sue ricerche storiche
e si spendeva nel recupero di alcuni siti “austroungarici” e nella conservazione della memoria dei tanti
Caduti imperiali qui sepolti.
Il suo amore per l’Altopiano di
Asiago l’aveva ereditato dal padre,
comandante dell’11a Compagnia
del 3° Battaglione del 17° Reggimento di Fanteria “Kronprinz”
combattente in zona Monte Chiesa
– Ortigara (contro i nostri reparti
alpini) nella Grande Guerra. Anche Georg parteciperà alla seconda guerra mondiale quale ufficiale
delle trasmissioni e si farà la cam-
pagna di Russia.
Dopo gli anni dedicati al lavoro,
alla famiglia, una volta raggiunta l’età “pensionabile”, Georg passa parte del suo tempo in quel di
Borgo Valsugana, dove risiedeva
il nonno materno – conte Antonio Ceschi di Santa Croce, di casato nobile accreditato alla Corte
Imperiale di Francesco Giuseppe.
Da qui si dedica anima, cuore, intelletto ad un paziente lavoro di
ricucitura dei rapporti fra italiani
ed austriaci; collabora con la Croce Nera d’Austria e con Onorcaduti
di Roma alla cura dei vari Cimiteri militari austriaci sparsi in Italia,
17
Il Fante d’Italia N. 3-2010
collabora con l’Associazione Musei
all’aperto del Grappa nel recupero di siti storici, vero operatore di
pace. Ben ha fatto il Console Generale d’Austria, dott.ssa Maria Kunz,
a conferirgli la medaglia d’oro al
merito della Repubblica d’Austria
proprio in Municipio a Borgo.
Anche dal suo impegno molte sono le iniziative nate, portate
avanti e la gran parte portate a termine: La chiesetta del M. Forno, la
sistemazione dei cimiteri mil. austroungarici del Mosciagh e di Val
Galmarara, ancora il recupero del
cimiterino au. di Passo di Val Caldiera; infine ha visto realizzarsi il
suo sogno (me ne parlava 20 anni
fa tanto che effettuammo anche un
sopralluogo): la ricostruzione della Chiesetta di Santa Zita al Passo
Vezzena.
Commovente la sua presenza alla
cerimonia di inaugurazione nel
2008: ha voluto esserci, pur in carrozzina e con l’ausilio dell’ossigeno,
assistito dalla figlia.
Molti Fanti vicentini, e non solo,
lo ricorderanno sempre presente
(fino al 2007) all’annuale Pellegrinaggio dei Fanti in Val Magnaboschi la terza domenica di giugno;
Lo scomparso GEORG EINEDER ad una manifestazione commemorativa
qui lui si sentiva di casa, godeva
della presenza di tanti amici, in
primis dell’indimenticabile Presidente Marcello Mantovani.
In un suo breve intervento di saluto ebbe a dire, lui austriaco, “Val
Magnaboschi sei la mia Patria”,
tanto sentiva vicino e pulsante lo
spirito fraterno dei partecipanti di
varie nazionalità, nato dal sacrifi-
cio dei Caduti dei due eserciti qui
un tempo sepolti e rivolto all’armonia dei Paesi d’Europa.
L’ Altopiano di Asiago perde con
lui un pezzo di storia di questi
ultimi 20 anni e sente doveroso
ringraziarlo per quanto ha saputo
trasmettere alla nostra comunità. Grazie Giorgio, ti ricorderemo
sempre in Val Magnaboschi.
Gianni Bellò
Una rarità a Mogliano Veneto?
A Mogliano Veneto, città della provincia di Treviso, vive nella propria
casa la signora Maria Bonazza il cui
compleanno ricorre il 30 ottobre.
E fin qui niente di particolarmente
importante se non che tale signora
quest’anno festeggia i 104 anni di età
portati in più che buona salute fisica
ed ancora invidiabile lucidità mentale.Ma ciò che rende ancora più interessante questa Signora è di essere
la vedova di Francesco Del Todesco
Frisone, classe 1899, ex-combattente della Prima Guerra Mondiale
in qualità di artigliere sulle pendici
del Monte Grappa ed ex-invalido di
guerra.
In casa della signora Maria le Asso-
18
Il Fante d’Italia N. 3-2010
ciazioni d’Arma rivestono un ruolo
di rilievo in quanto il figlio primogenito, Tito, è il presidente della locale
Associazione di Artiglieria ed il secondogenito, Giuseppe, il Presidente
della locale Sezione dell’Associazione Nazionale del Fante.
L’ 11 novembre 2007 è stata inau-
gurata, alla presenza delle Autorità
civili, militari e delle Associazioni
Combattentistiche e d’Arma della Città, una stele riportante i nomi dei 110
“Ragazzi del ‘99” moglianesi di cui
la signora Maria è stata la madrina,
come risulta dalla foto dove la vediamo in compagnia dei due figli.L’anno
scorso se ne è andato l’ultimo “ragazzo del ‘99” italiano all’età di 110 anni e
la domanda che può salire spontanea
è la seguente: quante sono ad oggi le
vedove dei “ragazzi del ‘99” italiani
ancora viventi?
Non molte credo e quindi “onore”
ed auguri alla Signora Maria!
Pietro Prete
Sarcedo - Festeggiato un Fante classe 1910;
i cento anni di nonno Giuseppe ex internato
Duecento persone, tra familiari ,
amici, abitanti della Comunità delle
Madonetta con il Parroco Don Elia
Lunardi, il gruppo Fanti del paese,
il Sindaco Sig. Giorgio Meneghello,
hanno festeggiato con un rinfresco,
il 17 giugno u.s., Giuseppe Fioraso
che ha raggiunto il traguardo dei
100 anni. Classe 1910, Fioraso è un
uomo ancora attivo che, a parte gli
“acciacchi” dell’età, gode di buona
salute ed ama dedicarsi alla lettura
di testi storici.
Originario della Contrà Malataure di Sopra a Recoaro Terme, dove
sin da piccolo ha seguito le orme
del padre, agricoltore e allevatore,
nel 1921 si è spostato a Castelgomberto – racconta il figlio Claudio – a
32 anni è stato chiamato nell’Arma
di Fanteria ed inviato in Grecia. Ha
vissuto anche la terribile esperienza
della cattura da parte dei tedeschi l’8
settembre del ’43 e della prigionia, in
un campo di lavori forzati a Brix, in
Germania, dove è rimasto fino al 10
maggio del ’45. Venti giorni dopo,
ha fatto ritorno in Patria dove ha
cominciato a ricostruire tutta la sua
vita.
È tornato al lavoro di sempre e nel
’47 si è sposato con mia madre Giuseppina ed ha avuto tre figli, Giovanni, Silvana e me.
Claudio Fioraso
A Waterloo la fortuna voltò le spalle
a Napoleone
Napoleone Bonaparte soleva spesso ripetere ai suoi Generali riuniti in
consiglio prima di una battaglia che
la fortuna era una delle componenti basilari per ottenere un successo
militare. Infatti non bastava l’ottima
preparazione degli Ufficiali e Soldati, una buona ed oculata strategia,
una favorevole configurazione del
terreno sul quale si sarebbe svolta la
battaglia, la superiorità numerica di
fanteria, cavalleria, ed artiglieria, la
genialità tattica e l’intuizione militare del comandante in capo e del suo
staff di comando, un efficiente servizio informativo e di sussistenza,
occorreva sempre una buona dose
di fortuna.
La “dea bendata” aiutò l’Imperatore francese a cogliere la vittoria in
numerose battaglie come Marengo,
Dego, Castiglione, Lonato, alle Piramidi, Austerlitz, Jena ma gli voltò
decisamente le spalle in quella decisiva: Waterloo. Per la precisione
queste vittorie Napoleone le ottenne
grazie al suo grande acume strate-
gico e con lo straordinario dei suoi
soldati preparati e motivati ma ebbe
anche e soprattutto molta fortuna.
A Waterloo località vicino a Bru-
19
Il Fante d’Italia N. 3-2010
xelles, Napoleone stava per cogliere
una clamorosa vittoria quando improvvisamente fu preso alle spalle
dall’Armata prussiana comandata
dal vecchio Blùcher: era il 18 giugno
1815. L’Imperatore aveva sbagliato le
sue previsioni militari dal momento
che il Gen. Blùcher da lui già sconfitto a Ligny il 16 giugno era in piena ritirata e pertanto lontano con le
sue truppe dal prossimo campo di
battaglia di Waterloo. Per meglio accertarsi del ripiegamento prussiano
Napoleone gli mandò alle calcagna il
Gen. Grouchy con il compito di controllare le sue mosse.
A Napoleone non rimaneva altro che attaccare a Waterloo le forze inglesi comandate dal Duca di
Wellington che però respinse con
estremo vigore le numerose cariche
della cavalleria francese comandate
personalmente dal Maresciallo Ney .
gli attacchi dell’Armata napoleonica
ripresero nel pomeriggio d’intensità
costringendo il Duca di Wellington
a perdere qualche posizione senza
però allentare tutta la linea difen-
siva. Poi, quando sembrava che la
battaglia fosse perduta per l’Armata
inglese, stanca di molte ore di feroce
combattimento anche all’arma bianca, alle spalle dei francesi, arrivarono
i prussiani che risolsero a loro favore
e degli alleati inglesi la famosa battaglia di Waterloo.
Questa volta Napoleone non fu
fortunato, anche se, una buona dose
di responsabilità si deve al generale
francese Grouchy che non eseguì
alla lettera gli ordini del suo Imperatore.
Alessandro Albertini
Aquileia: Cimitero degli Eroi
Antonio fu chiamato nell’Esercito
Austriaco, ma nel 1916 egli disertò,
passando nell’Esercito Italiano, fu
ucciso in combattimento il 18 giugno 1916 ed il suo corpo non fu mai
ritrovato.
Dopo la Guerra, il 26 ottobre 1921,
ad Aquileia, Maria scelse il corpo di
un soldato fra undici salme di Caduti non identificabili raccolte nelle diverse aree del fronte. La salma
prescelta fu posta all’interno del Monumento del Milite Ignoto, presso il
Vittoriano, il 4 novembre 1921.
Maria Bergamas morì nel 1952
e due anni più tardi fu sepolta nel
Cimitero di Guerra, retrostante la
Basilica di Aquileia, vicino ai corpi
degli altri Militi Ignoti.
O Aquileia, donna di tristezza, sovrana di dolore / tu serbi le primizie della forza nei tumuli di zolle /
all’ombra dei cipressi pensierosi / …
Con questi versi D’Annunzio ha
voluto esaltare la grandezza di Aquileia, sede del Cimitero degli Eroi
iniziato nel 1915 per accogliere le
prime spoglie dei Soldati Caduti sul
Carso e che all’inizio degli anni ‘20
assunse la forma attuale.
Dono del Comune di Firenze, grazie all’intervento dello scrittore Ugo
Ojetti, giunsero i lauri e i cipressi
che oggi adornano questo luogo di
memoria e di riflessione. In seguito quando le salme dei Cimiteri di
Guerra, posti lungo l’arco Alpino,
furono raccolte per essere ricollocate nei grandi ossari, i Caduti sepolti
ad Aquileia furono lasciati nel luogo
primo della loro sepoltura.
Il Cimitero assunse un’ impronta
particolare grazie alle Croci di ferro
battuto e bronzo che nella targa circolare recano la scritta “Dulce et decorum est pro patria mori” e all’interno è posto il nome del Caduto.
Esse sono state realizzate da Alberto
Calligaris.
Entrando nel Cimitero si possono
notare importanti gruppi marmorei
quali il Cristo morente, l’Angelo della Carità e l’Arcosolio in pietra che
sovrasta la tomba dei dieci Militi
Ignoti realizzato in asse con la Basilica a voler simboleggiare idealmente un cammino fra l’antichità romana e la Grande Guerra. Ai piedi del
20
Monumento è posta la sepoltura di
colei che scelse la salma del Milite da
trasferire a Roma “Maria Bergamas
per tutte le madri – IV Novembre
MCMLIV”. Maria Bergamas rappresentava per l’Italia tutte le madri che
hanno perduto un figlio durante la
Prima Guerra Mondiale e che non
ne conoscevano il luogo di sepoltura. Per questo motivo fu chiamata a
scegliere la bara in cui era custodita la salma di colui che sarebbe diventato il simbolo dei Caduti della
Grande Guerra: il Milite Ignoto.
Maria era nata a Gradisca, che insieme a Trieste faceva parte dell’Impero Austroungarico, perciò il figlio
Aquileia - Tomba di Maria Bergamas.
Maria Antonietta Longo
Il Fante d’Italia N. 3-2010
I Fanti al Tonale per non dimenticare
I Fanti Camuni hanno commemorato l’11 Settembre u.s. al Passo del
Tonale, il 90° di Fondazione dell’Associazione Nazionale del Fante con un
Raduno comprensoriale che ha visto
il Sacrario Militare meta di molte Sezioni provenienti da tutta la Regione,
con oltre duecento partecipanti, tantissime Bandiere Sezionali e Gonfaloni dei Comuni e delle Provincie.
Una giornata splendida, un cielo
terso, hanno fatto da cornice ad una
Cerimonia sobria e silenziosa a 1.800
metri di quota, in un territorio simbolico posto sul confine tra la Lombardia ed il Trentino, teatro di scontri
durante il primo conflitto bellico.
La Manifestazione ha vissuto momenti ben scanditi dalla “tabella di
marcia”: l’alzabandiera accompagnata dall’Inno Nazionale, suonato
dalla Banda San Lorenzo di Sonico;
i discorsi di circostanza; la funzione
religiosa officiata dal Vescovo Emerito di Siena Mons. Gaetano Bonicelli, Ordinario Militare (da sempre
Amico del Fante); la lettura della
Preghiera del Fante; la premiazione
di tre iscritti all’Associazione: Pasquale Ceri Presidente della Sezione
di Sellero, insignito dell’Onorificenza di Cav. O.M.R.I., Bortolo Omodei
ed il Fante Sofia entrambi di Sonico
e Reduci di Russia, con una Targa
di Riconoscimento.
Alla presenza delle Autorità Civili e Militari il Presidente Nazionale
Antonio Beretta, il Consigliere Nazionale Gianni Stucchi ed il Presidente Provinciale Giuseppe Feretti
hanno effettuato lo scoprimento
della Targa Commemorativa installata nell’interno del Sacrario con la
scritta “1929 – 2010 ai Fanti Caduti.
Non dimenticateci!”.
Non potendo elencare gli innumerevoli sacrifici di sangue e di vite
umane dei nostri Soldati appartenenti a tutti i Reggimenti di Fanteria,
che furono schierati sull’intero fronte di guerra, dallo Stelvio all’Isonzo,
dal Pasubio all’Adriatico, dal Piave al
Carso, è stato letto un epitaffio inciso
su una lamiera, tutt’ora esistente sulle
Tofane (Dolomiti ) che recita:
Passo del Tonale (Bs) - Gonfaloni Comunali e Bandiere Sezionali alla Cerimonia.
“ TUTTI AVEVANO LA FACCIA DEL CRISTO / NELLA VIVIDA
AUREOLA DELL’ELMETTO / TUTTI PORTAVANO L’INSEGNA
DEL SUPPLIZIO / NELLA CROCE DELLA BAIONETTA / E
NELLE TASCHE IL PANE DELL’ULTIMA CENA / E NELLA
GOLA IL PIANTO DELL’ULTIMO ADDIO”.
La Redazione
Passo del Tonale (Bs) - Un momento della funzione religiosa
21
Il Fante d’Italia N. 3-2010
Esercito: La città di Bari saluta
la Brigata Pinerolo
Bari 31 maggio 2010. Con l’alzabandiera in piazza, a cura dai bersaglieri
del 7° Reggimento di Bari, ha avuto
inizio la cerimonia di saluto, presenziata dal Capo di Stato Maggiore
dell’Esercito il Generale di Corpo
d’Armata Giuseppe VALOTTO, alla
Brigata “Pinerolo” rientrata dal Kosovo e con un reparto in partenza
per l’Afghanistan.
Alla cerimonia, svoltasi sul lungomare di Bari con schierati i Gonfaloni della città, della Provincia, i labari
delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, hanno preso parte le
principali autorità locali tra cui, oltre il Sindaco di Bari Dott. Michele
EMILIANO, il Presidente del Consiglio Regionale Dott. INTRONA
e in rappresentanza del Presidente
della Provincia di Bari, l’Assessore
FANELLI.
Particolarmente significativa la partecipazione della famiglia PASCAZIO (genitori del Caporal Maggiore
Scelto caduto lo scorso 17 maggio in
Afghanistan) che il Generale C.A.
VALOTTO ha voluto ringraziare
personalmente per il “sostegno che,
con la loro presenza, danno all’Esercito spingendoci ad andare avanti
nel nostro lavoro”.
La Brigata, al comando del Generale di Brigata Roberto D’ALESSANDRO è stata in Kosovo dal 13 settembre 2009 al 10 gennaio 2010 nel
comando della Multinational Task
Force West, costituita da forze di
quattro nazioni, Slovenia, Ungheria,
Romania e Italia, con il compito di
garantire un ambiente sicuro e libertà di movimento al personale di tutte le etnie presenti nell’area di competenza svolgendo attività CIMIC
(Cooperazione Civile Militare), con
la realizzazione di progetti di opere pubbliche al fine di migliorare le
condizioni di vita della popolazione
kosovara.
Nel suo discorso, il Sindaco di
BARI ha voluto sottolineare “l’irrinunciabile e forte legame che lega la
città di BARI alla Brigata Pinerolo”
sottolineato non solo da questa cerimonia ma, anche dalla cittadinanza
onoraria concessa al 7° Reggimento
Bersaglieri.
Il Generale C.A. VALOTTO nel
ringraziare la città ha espresso parole di compiacimento al personale
della Brigata Pinerolo per “il lavoro
svolto in Kosovo dove si è distinta
Bari - Cerimonia di saluto alla Brigata “Pinerolo”
attraverso il suo operato sempre eccellente” ed ha evidenziato quanto
sia importante “il lavoro di questa
Unità che presto sarà impegnata in
Afghanistan con i nuovi mezzi blindati FRECCIA”.
Al termine della cerimonia militare
il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito si è recato al Palazzo di Città,
sede del Comune di Bari, dove ha lasciato traccia della sua visita firmando l’Albo d’Onore.
A seguire, dopo il rituale scambio
dei doni con la massima autorità
cittadina, il Generale C.A. VALOTTO si è recato a Barletta per salutare
l’unità in partenza per il Teatro Afghano appartenente all’82° Reggimento Fanteria “TORINO”.
Comunicato Stampa
Comunicato del ministero della difesa
MINISTERO DELLA DIFESA DIREZIONE GENERALE DELLE PENSIONI MILITARI - DEL COLLOCAMENTO AL LAVORO DEI VOLONTARI CONGEDATI E DELLA LEVA IV Reparto - 13^ Divisione Albo d’Oro
00184 Roma - Via Sforza, 4/b - Tel.
06-4735.4648 Fax 06-4884.237
[email protected]
Roma, 21 giu. 2010
OGGETTO: Richiesta informazioni su Caduti o Dispersi in guerra.
Al Signor Presidente dell’Associazione Indirizzo E-mail
1. Questa Divisione è responsabile
della definizione della posizione
giuridico - matricolare dei militari
Italiani Caduti o Dispersi nei vari
conflitti mondiali e della pubblicazione dell’Albo d’Oro dei Caduti e
22
Dispersi della 2^ Guerra Mondiale.
In tale contesto custodisce un’enorme mole di documentazione e, quale
compito precipuo, continua a gestire
tutto questo importantissimo materiale archivistico riguardante tutta la
Storia Patria, fornisce altresì risposte
ad Enti ed Organismi pubblici (non
solo dell’Amministrazione Difesa)
ed a privati Cittadini che ancora, a
distanza di decenni, ricercano notizie su singoli individui o su specifici
episodi. Il tutto è, in ogni modo, fornito nel rispetto della legge n. 675 del
31.12. 1996 riguardante “Tutela delle
persone e degli altri soggetti rispetto
al trattamento dei dati personali”.
2. Si prega, pertanto, di esaminare la
possibilità di diramare alle Sezioni o
Gruppi dipendenti e a coloro che potrebbero essere interessati l’allegato
modulo di richiesta notizie su Caduti
e Dispersi in guerra.
3. Nel restare a disposizione per eventuali chiarimenti, si porgono distinti
saluti
IL DIRETTORE DELLA DIVISIONE
Col. f. (alp.) t.S.G. Massimo MULTARI
presso la Segreteria nazionale del
Fante è disponibile il modulo di richiesta.
Il Fante d’Italia N. 3-2010
Passaggio Consegne
Il Comandante della Regione Militare Centro Gen. C.A. Domenico Rossi
lascia dopo tre anni il suo comando
ed il suo successore è il Generale di Divisione Giuseppe Colosio,
il Gen. C.A. Rossi assume la carica di Sottocapo
dello Stato Maggiore dell’Esercito.
*****
Il Col. Corrado Serto, Comandante della Scuola Militare “Teulie” di Milano
ha ceduto il comando della Scuola al Col. Maurizio Patanè.
A loro vadano le congratulazioni ed i migliori Auguri di Buon Lavoro da parte della nostra Associazione
Inaugurato a Villorba (Tv) il Monumento
“Ai Fanti Caduti per la Patria”
Domenica 12 settembre, una magnifica giornata di sole ha fatto degna
cornice alla cerimonia di inaugurazione del monumento che la Sezione del
Fante di Villorba ha voluto dedicare
“ai Fanti Caduti per la Patria”.
Col Sindaco di Villorba, Giacinto Bonan, e l’assessore provinciale Franco
Conte, hanno presenziato alla cerimonia il V. Presidente Nazionale Leonardo Sautariello, il V. Segretario Nazionale Raffaele Cecchin ed il Consigliere
Nazionale Giovanni Mini.
Erano presenti i rappresentanti di
quasi tutte le Sezioni del Fante della Provincia di Treviso con le loro
bandiere e le rappresentanze di tutte
le Associazioni Combattentistiche e
d’Arma del territorio.
La cerimonia è iniziata con lo scoprimento della lapide ad opera del
Presidente onorario e fondatore della
Sezione di Villorba, Guido Ceccato e
del V. Presidente Leonardo Sautariello
mentre la banda musicale di Villorba
intonava l’inno della Fanteria.
La Cerimonia è poi proseguita con la
benedizione da parte del Parroco Don
Emilio Vidotto e con la lettura della
preghiera del Fante; è proseguita con
l’alza Bandiera e con la deposizione
della corona d’alloro.
Al termine della Cerimonia è intervenuto il Presidente della Sezione di
Villorba, Sergio Amadio, il quale ha
fatto una breve cronistoria del percorso compiuto per la realizzazione
del monumento e delle motivazioni
che hanno portato alla scelta della
Croce quale simbolo più alto e più appropriato per ricordare le sofferenze
che i Fanti hanno dovuto sopportare
durante le guerre nei lunghi mesi di
permanenza nelle trincee con l’epilogo
poi, per molti di loro, della morte. Ha
ricordato i 121 Fanti villorbesi morti
tra la prima e la seconda guerra mondiale.
Ha poi auspicato che il monumento
sia un monito che ricordi le sofferenze
non solo dei soldati al fronte, ma anche dei popoli coinvolti nelle guerre
e che spinga le nuove generazioni ad
una maggiore consapevolezza e ad un
maggiore impegno per il mantenimento della pace e per il suo raggiungimento nei luoghi del mondo dove
questa è ancora un miraggio, lottando
per rimuovere le ingiustizie sociali e
rafforzando il concetto di accettazione
anche di coloro che, pur condividendo
le nostre regole di civile convivenza,
possono sembrare diversi per colore
della pelle o per differente credo reli-
gioso.
Hanno preso poi la parola il Sindaco
e l’Assessore provinciale per portare il
loro saluto e per complimentarsi con
la Sezione del Fante per la realizzazione dell’opera.
Gli interventi sono stati chiusi dal V.
Presidente Nazionale, Leonardo Sautariello, il quale dopo aver ricordato
l’enorme numero di Fanti Caduti nelle
diverse guerre ed il significato profondo del simbolo della Croce, ha elogiato
il lavoro, spesso oscuro, di coloro che
operano per riportare alla luce luoghi
che ricordano il sacrificio di tanti Fanti o che comunque operano per mantenerne vivo il ricordo.
L’intervento è stato chiuso con la citazione di una poesia di Ungaretti, Fante
della Brigata Brescia e col ringraziamento dell’opera compiuta dai Fanti e
dalle Patronesse di Villorba.
Villorba (Tv) - il gruppo di Fanti e Patronesse al Monumento
23
LA VOCE DELLE PATRONESSE E LA PAGINA DELLA SOLIDARIETA’
Il Fante d’Italia N. 3-2010
La posta delle Patronesse
re le necessità fisiche, mentali, sociali
e cognitive. Questa definizione della
World Federation of Music Therapy è
ormai entrata nella prassi per il recupero dei soggetti diversamente abili.
Comunque sarebbe tempo che in
Italia si facesse strada la convinzione
secondo la quale l’esercizio attivo del
canto in coro, fino dai primi anni della scuola e della vita associativa dei
ragazzi ha un potere formativo, oltre
che del gusto e della sensibilità, del
senso sociale e morale che la vita di
oggi e di domani sempre più richiede
al cittadino di uno stato democratico.
Progetto Coro ARChA Bari
Il gruppo Patronesse della Sezione
di Bari ha organizzato nel giardino
della Sede uno spettacolo del Coro
dell’ARChA. L’ARChA è un’associazione ricreativa e culturale rivolta al
recupero e alla socializzazione dei ragazzi portatori di handicap.
È composto da circa 50 ragazzi di
entrambi i sessi ed integrato dalla
presenza di alcuni genitori e operatori volontari.
Quest’attività, altamente meritoria,
ha trovato un interlocutore privilegiato nel Presidente della Sezione,
Vito Titano, musicista e musicologo,
che ha più volte partecipato come relatore a convegni sulla Musicoterapia
e che, di conseguenza, ha aderito con
entusiasmo all’iniziativa, insieme con
il Consiglio Direttivo.
I musicoterapeuti usano la musica
e gli elementi musicali per favorire
la comunicazione, la relazione, l’apprendimento, la motricità e altri obbiettivi terapeutici al fine di soddisfa-
Ricerca Commilitoni
Il Fante Luciano Degli Esposti è alla ricerca di vecchi commilitoni che nel
1966 erano Cividale del Friuli caserma Zucchi 76° Rgt. Fanteria 2° Btg. 7°
compagnia assaltatori.
L’ indirizzo del Fante Espositi è : Via Togliatti, 20 - 40053 Bazzano BO
Sezione di Romano di Lombardia – il Fante Lamera Giuseppe, classe 1938,
Consigliere della Sezione, cerca l’amico Fante Marucci Mario di Teramo, fotografati insieme nella caserma del 40° Fanteria a Bologna nell’anno 1960.
L’indirizzo è : Lamera Giuseppe Via Settembrini, 13 – 25048 Romano di
Lombardia Bg
Recensioni
Librarie
In Guerra con i Lupi di Toscana
Nei giorni scorsi, presso il Palamonti del CAI, il prof. Paolo Pozzato
ha presentato il volume: Enrico Morali In guerra con i Lupi di Toscana,
che ripercorre le azioni svolte dalla
Brigata Toscana, composta dai Fanti
del 77° e del 78° Reggimento, attraverso le lettere, gli scritti, interessanti inediti e la raccolta di fotografie di
Enrico Morali. Dalle Giudicarie al
Carso, dall’Altopiano dei Sette Comuni al Grappa, si dipana una vicenda bellica assolutamente in presa
diretta.
Sul Sabotino Morali conosce Gabriele d’Annunzio con il quale contrae un’amicizia destinata a durare
nel tempo anche dopo l’impresa
fiumana. Ad arricchire il volume ci
sono le attestazioni dello stesso poeta “vate” a Morali con testi inediti,
le testimonianze di altri diaristi della “Toscana”, i ricordi degli ufficiali
24
fatti prigionieri, le valutazioni e i
racconti degli avversari di allora: i
Fanti stiriani del 27° Rgt. o gli uomini del 22° Rgt. k.u.k.. Per la prima
volta il volume presenta una trattazione alquanto esauriente sui “Lupi
di Toscana” e mette in luce in modo
assai chiaro l’ardore indicibile che
animava Morali nel compiere con i
suoi Fanti brillanti azioni eroiche.
Nella grande guerra riporta tre feri-
te. All’encomio solenne seguono due
medaglie d’argento, una di bronzo,
è promosso Capitano per merito di
guerra. Combatte alle dipendenze
dell’eroico Maggiore Giovanni Randaccio. Al suo rientro al fronte, nel
1918 gli viene affidato il comando
del 3°Battaglione del 58° Reggimento Fanteria Brigata Toscana.
Il Battaglione trionfa nell’operazione tattica predisposta tra il luglio e l’ottobre a Col del Miglio, Pra
Gobbo,Col Caprile e Col della Berretta e si merita una speciale menzione sul Bollettino della Vittoria. Morali è uno fra i pochissimi ufficiali di
complemento della Grande Guerra
decorato al valore con l’Ordine Militare di Savoia per lo straordinario
eroismo dimostrato ma anche per le
grandi doti strategiche con le quali
ha saputo condurre i suoi uomini.
Il volume, edito da Itinera Progetti,
è composto da 216 pagine, 114 foto
in quadricromia e 6 cartine. Lo si
può trovare in libreria o richiedere
direttamente a :
[email protected].
tel. 0424 503467 .
ADUNATA - ATTIVITÀ DELLE SEZIONI
Il Fante d’Italia N. 3-2010
ADUNATA
Altopiano sette Comuni (Vi)
Altopiano 7 Comuni (Vi) - La Cerimonia presso il Cimitero
Non eravamo in molti la sera di
venerdì 30 luglio nel cimitero della
Brigata Sassari alla celebrazione della S. Messa in ricordo dei “Sassarini”
lì sepolti e di quanti hanno dato la
vita sui nostri monti e nel mondo
intero per un ideale e per la pace. Il
tempo era proprio brutto sullo Zebio! Era grandinato almeno tre volte
durante il pomeriggio e i tuoni rimbombavano da tutte le parti.
Verso le 18 un nutrito gruppo di
cantori della Schola Cantorum S.
Matteo arrivava al cimitero. Mentre
il coro scaldava la voce, chi salendo
dal sentiero, chi scendendo dalla
malga, una quarantina di persone
arrivava al cimitero.
Quando il coro intonava “Dimonios”, l’inno della Brigata Sassari, il
Colonnello degli Alpini Durante e
il Presidente della sezione Fanti “Altopiano 7 Comuni” , Cav. Ambrosini, deponevano un mazzo di fiori ai
piedi della croce del cimitero.
Don Roberto Bonomo, parroco di
Asiago, ha celebrato la Santa Messa.
Nell’omelia ha ricordato particolarmente i Caduti della Brigata Sassari e l’enorme tributo di vite che la
Sardegna ha pagato nella Grande
Guerra. Ha ricordato come oggi la
Brigata sia impegnata a portare pace
in quelle parti del mondo in
cui la voce delle armi sovrasta il desiderio di giustizia.
Una pioggia insistente ha accompagnato al S. Messa fino quasi al
termine, quando tra le nubi che si
diradavano è comparso l’ultimo
sole. Poi, insieme con gli amici del
Bivacco dell’Angelo, un piatto di
minestrone e tante canzoni
del coro che, più vicino al cielo, sembrava veramente ispirato.
Lo spettacolo dei lampi degli ultimi
temporali sulla pianura, l’immensa
volta stellata e il sorgere della luna
sopra le Melette hanno concluso la
serata nei migliori dei modi. L’appuntamento al Cimitero di Casara
Zebio è per venerdì 31 luglio 2011.
*****
Già da qualche anno la Zona Sacra del Fante posta in Val Magnaboschi di Cesuna sull’Altopiano dei
7 Comuni è visitata da migliaia di
persone. Abbiamo fatto un breve
resoconto delle potenziali visite basandoci sulle firme poste nel registro
all’ingresso dell’ ex cimitero italoaustriaco. Puntualmente ogni anno
viene sostituito da un novo registro
e il vecchio, è catalogato in apposite
cartelle.
Dal 1995 al 2009 le visite sono
state attorno alle 50.000. Dagli
stessi documenti, risulta che sono
presenti quasi tutte le province italiane, tutta l’ Europa, molti stati
americani, il Sud-America (Brasile, Argentina,Honduras, Paraguay,
Altopiano 7 Comuni (Vi) - Il Colonnello degli Alpini, Il Presidente Sezionale, l’Alfiere
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Il Fante d’Italia N. 3-2010
ADUNATA - ATTIVITÀ DELLE SEZIONI
Uruguay, Venezuela e altri, Canada,
Asia (Cina, Giappone ecc.). Molti
stati africani e il continente australiano con alcune isole comprese.
Molte firme ma anche delle frasi
toccanti che escono dal cuore del
visitatore . Abbiamo pensato con la
nostra sezione di estrapolarne alcune per farle pubblicare in ogni uscita
delle nostre riviste d’Arma (Il Fante
d’Italia) (I Fanti Vicentini) con il benestare logicamente delle stesse redazioni.Le frasi di seguito riportate
sono state scritte sia da adulti che da
bambini. Anno 2006
16/7/06 Perché regni sempre la Pace.
Un pensiero e una preghiera per tutti.
16/7/06 Un ringraziamento per il vostro coraggio. Grazie a tutti…..
19/7/06 Pace nel mondo! Vi ricorderò nelle mie preghiere.
20/7/06 Grazie di tutto! L’avete fatto
anche per noi.
20/7/06 Io e la mia famiglia ed amici
cari siamo qui e ricordiamo caramente i morti di una guerra sanguinosa.
20/7/06 In Memoria degli Eroi. “A
sos Dimonios de sa Tattari”.
20/7/06 A ricordo di coloro che si sacrificarono per la libertà di tutti noi.
20/7/06 Riposino in pace. Pace a tutti.
20/7/06 L’eterno riposo.
20/7/06 Commosse con una sentita
preghiera per questi nostri eroici fratelli.
20/7/06 Diedero questa vita a tutti
coloro che lottano per la Pace! Dedicato a mio nonno.
20/7/06 Qui rendemmo Onore ai
Caduti per la nostra Patria che con lo
spirito di abnegazione immolarono le
loro giovani vite per la nostra libertà
per mai, mai dimenticare.
21/7/06 Tutti rendiamo Onore ai Caduti e ci auguriamo che non vengano
mai dimenticati.
21/7/06 Conoscere per non ripetere
mai più.
30/7/06 Al Valore dimostrato di chi
rimarrà un Grande per l’eterno.Grazie a tutti.
30/7/06 Grandi soldati e Grandi Eroi
che avete combattuto per la libertà
del nostro Paese. Vi porgiamo un deferente saluto!
30/7/06 Che il Signore aiuti le vostre
famiglie e aiuti tutti a non dimenticare il vostro grande sacrificio. Grazie.
Queste alcune frasi che sono state scritte nelle date riportate. Come
detto in apertura dell’articolo pensiamo sia doveroso pubblicarne
alcune sui numeri delle riviste che
usciranno.
La sezione Fanti “Altopiano 7 Comuni”, Il Comitato storico cesunese.
La Federazione del Fante di Vicenza
e il Comune di Roana ringraziano
anticipatamente le Redazioni delle
riviste.
Asiago (Vi)
La sede dei Fanti altopianese in
via Gen. Achille Papa a Cesuna (Roana) è stata oggetto nei mesi scorsi
di un significativo restauro. I locali
dell’Associazione necessitavano da
tempo di un serio intervento tanto
nell’arredamento quanto nell’estetica. Dopo i nuovi lavori gli interni
pertanto si presentano in una veste
più curata e adatta ad accogliere le
assemblee a cui spesso partecipano Autorità locali e rappresentanti
d’Arma locali e stranieri.
Un lavoro che ha coinvolto tutto il
nostro gruppo-commenta compiaciuto il Presidente Marco Ambrosini- ai tanti volontari che hanno prestato la propria opera vada il plauso
di tutto il direttivo. Un particolare
ringraziamento lo dobbiamo al Fante Emiliano Rigoni che ci ha offerto
di propria iniziativa 25 sedie , ai fratelli Tessari che hanno installato un
nuovo e moderno televisore e non
ultimi al Fante Benetti Antonio e ai
fratelli Pesavento Pasch decoratori
26
Asiago - Lo stand.
edili”. Nei giorni immediatamente
sucessivi al restauro la sede ha visto
i soci e il direttivo in riunione per
discutere sugli eventi da porre in essere a breve scadenza.
****
Domenica 8 agosto si è svolta in
piazza del Duomo “la giornata del
volontario”. Erano presenti molte as-
sociazione che operano nel sociale e
l’incontro è stato molto apprezzato
da residenti e turisti sia italiani che
stranieri che nel periodo affollano
l’Altopiano dei 7 Comuni. L’unica
Associazione d’Arma presente era
la nostra con le Sezioni di Creazzo
e Altopiano 7 Comuni. Nello stand
erano esposti volantini ed altro ma-
ADUNATA - ATTIVITÀ DELLE SEZIONI
Il Fante d’Italia N. 3-2010
teriale che riassume in sintesi quello
che svolgiamo nell’ambito del sociale. Due Patronesse spiegavano i
progetti attuali e quelli previsti per
il futuro mente i Presidenti Sezionali Faggionato e Ambrosini con altri
volontari, si interessavano di più per
l’aspetto militare e della Memoria.
Questi incontri, peraltro molto importanti, avvicinano in maniera immediata l’opinione pubblica e fanno
conoscere la nostra Associazione.
Molto gradita la visita dell’Assessore
ai Servizi Sociali di Asiago Sig. Diego Rigoni, il quale è , tra l’altro, l’artefice della manifestazione.
Asiago (Vi) - una parte della sede restaurata
Badia Polesine (Ro)
Tante persone hanno partecipato
all’inaugurazione del “Monumento
ai Caduti nelle missioni di pace” a
Badia Polesine, domenica 30 Maggio 2010. Una prestigiosa Manifestazione condotta dal Cerimoniere del
Comune Mario Baratella, in collaborazione con la locale Sezione del nostro Sodalizio, rendendo comunque
partecipi anche le altre Associazioni
combattentistiche e d’arma: le Infermiere Volontarie, i Granatieri, i Carabinieri, i Bersaglieri, gli Alpini, gli
Avieri ed i Marinai.
Il Cappellano Militare Don Corrado Tombolan ha celebrato la Santa
Messa in Piazza Vangadizza ( area
antistante la locale Abbazia ) gremita
di Labari, di Bandiere, di rappresentanze Civili e Militari.
Significativa la partecipazione
dell’Università di Padova che ha inviato il proprio Gonfalone insignito
di Medaglia d’Oro, accompagnato
dal Prof. Pietro Munari, Badiese e
docente dell’Ateneo patavino. Dopo
il Sacro rito la sfilata per il centro cittadino, con la Banda Musicale Bosi
di Trecenta e Zelo, e con il Gruppo
Bandistico Città di Lendinara.
A chiudere il Corteo, con i lucidi
ottoni, un nutrito gruppo di Bersaglieri.
Sul palco delle Autorità, dopo la
lettura ai numerosi presenti del mes-
saggio specificatamente inviato dal
Presidente della Repubblica, il Sindaco Gastone Fantato, ha detto: “Mi
trovo commosso ed imbarazzato,
non pensavo a tanta partecipazione
e per questo Vi ringrazio…. Il Monumento è composto di tre cippi, che
provengono dalla Vangadizza, tre
come le Rocche marchesane simbolo
della Città. L’opera che andiamo ad
inaugurare è rivolta al Camposanto
cioè al nostro passato, ma alle spalle
c’è il Parco giochi dei bambini, che
rappresentano il nostro futuro”. E nel
contesto di questa considerazione ha
voluto citare un passo tratto dall’opera “I Sepolcri” di Ugo Foscolo: “A
egregie cose spinge il forte animo…”.
Quindi la Madrina della Manifestazione Elisabetta Garruti Meggiorin,
mamma di Claudio Meggiorin, ucciso a 23 anni nel Giugno 2005 in
Missione di Pace, visibilmente commossa ha detto: “Sono qui in veste di
Mamma, perché come Mamma so
cosa significa perdere un figlio…uno
di quei tanti giovani che hanno dato
la loro esistenza per un ideale”.
A seguire l’intervento del Dr. Carmine Fruncillo Vice Prefetto, del Prof.
Pietro Munari, Docente Universitario
Patavino, nonché dell’Ammiraglio di
Div. Vittorio Emanuele di Cecco, la
più alta Autorità Militare presente.Un
parterre assai numeroso composto
non solo da “stellette”. Lungo infatti
l’elenco delle personalità Civili e Militari presenti all’inaugurazione del
nuovo Monumento Badiese: il Vice
Prefetto Carmine Fruncillo, l’On.
Enzo Flego del Comune di Verona, il
Consigliere Regionale Cristiano Corazzari, il Presidente della Provincia
Tiziana Virgigli,l’Ammiraglio di Div.
Vittorio Emanuele di Cecco, il Segretario Naz. Amministrativo dell’Associazione Nazionale del Fante Bruno
Conte, il Presidente Provinciale di
Assoarma Antonio Tecchio, il Generale di Brig. dei Carabinieri Nando
Romeo Aniballi, il Generale di Brig.
dei Granatieri Duilio Benvenuti, il
Comandante della Compagnia Carabinieri di Rovigo Cap. Giorgio
Istrali, il Comandante della Stazione CC Roberto Luongo, l’ Ispettore
Capo della Polizia di Stato Boscolo,
il Comandante della Guardia di Finanza di Lendinara Marsala, rappresentanze dell’Esercito, della Marina
e dell’Aeronautica nonché dell’Associazionismo civile.
Da ultimo, ma non meno importante, và evidenziato l’impegno attivo
della locale Sezione Fanti: domenica
23 Maggio al Raduno di Udine con
un pulman pieno di Fanti e Patronesse Badiesi, adesso lo scoprimento
dei tre Cippi e non di molti anni fa
l’inaugurazione di quel prestigioso
Monumento al Fante d’Italia, eretto
nell’area Municipale, davanti al quale
ha sede la Caserma dei Carabinieri.
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ADUNATA - ATTIVITÀ DELLE SEZIONI
Il Fante d’Italia N. 3-2010
Bagnolo Piemonte (Cn)
Bagnolo Piemonte (Cn) - Al Raduno di Udine
Bari
La Sezione nei mesi di MaggioGiugno-Settembre, oltre al 30° Raduno di Udine, ha partecipato: alla
Cerimonia svoltasi martedì 1° Giugno sul Lungomare di Bari per accogliere i 260 militari della Brigata
Pinerolo, rientrati dopo 6 mesi di
servizio in Kosovo per la missione
Joint Enterprise.
Davanti ai reparti schierati e dinnanzi al Tricolore issato sul pennone
che guarda il mare, il Capo di Stato
Maggiore dell’Esercito, Gen. Giuseppe Valotto, ha ricordato i due militari morti in Afghanistan lo scorso
17 maggio, fra cui il bitettese Luigi
Belluno
I Fanti della Federazione di Belluno nel partecipare alle ordinarie e
straordinarie cerimonie del Comando del I° F.O.D. di Vittorio Veneto,
si sentono onorati nel rappresentare
l’immagine dell’A.N.F. in questi importanti appuntamenti. Questi incontri permettono di estendere quel
significativo sodalizio dove il connubio tra Associazione Fanti e le Forze Armate, rafforzano quel distinto
ruolo di rappresentanza civile e miBelluno - Il Medagliere Provinciale
28
Pascazio, caporalmaggiore scelto.
Erano presenti i genitori, a cui il Generale ha rivolto parole di conforto.
Il Sindaco Michele Emiliano ha anche affermato che la Brigata Pinerolo è l’orgoglio della città.
Alla Cerimonia del 9 settembre davanti al Palazzo della Dogana Vecchia antistante il porto di Bari che
ricorda gli eventi dello stesso giorno
del 1943 che portarono alla insurrezione della città tutta – ragazzi e
donne della città vecchia, Marinai,
Fanti, Bersaglieri, Postelegrafonici
– per salvare in primis il porto, e in
seguito il Palazzo delle Poste, la Stazione, punti nevralgici della città che
i tedeschi, all’indomani dell’armistizio, volevano occupare. “È stato il
In occasione del recente Raduno
Nazionale, le sezione di Bagnolo
Piemonte, unica della provincia di
Cuneo, era presente con un buon
numero di associati (Fanti e Patronesse) e simpatizzanti. Nella giornata di sabato 22 maggio la comitiva ha
sostato a Verona per una visita nei
pressi dell’Arena e del loco di Giulietta e Romeo. La domenica alcuni
soci hanno contribuito a portare le
Bandiere Regionali, mentre il gruppo dei Fanti, sotto la guida del presidente Falco Michelangelo, ha sfilato
per le vie di Udine. È stata un’occasione di conoscere la città e prendere
parte alla manifestazione, accompagnata da un bel tempo e da un ingente numero di partecipanti
primo atto della Resistenza in Italia”,
hanno sottolineato gli oratori.
Il 10 giugno si è svolto nel giardino
della Sezione, organizzato dalle Patronesse, il Concerto del Coro ARChA, che ha entusiasmato il numeroso pubblico. È stato apprezzato in
particolare il programma, articolato
a più voci, di brani operistici tratti
dalle opere di Verdi, Bizet, Mascagni, Leoncavallo, Puccini, oltre a
canzoni del repertorio napoletano,
particolarmente commovente il finale
con la canzone “Mamma”. In questo
momento di particolare emozione, c’è
stato qualcuno che ha esclamato: “I
portatori di handicap siamo noi, non
questi meravigliosi ragazzi che hanno
saputo esprimere l’amore per la vita!”
ADUNATA - ATTIVITÀ DELLE SEZIONI
Il Fante d’Italia N. 3-2010
litare diffondendo lo spirito unitario
di Italianità. Non meno in questo
contesto, si coglie una palpabile ed
apprezzata famigliarità, dimostrata
anche dal suo Comandante Generale
Mario Marioli, ove egli sa diffondere
quella espansiva sensibilità militare, sentendoci in queste circostanze
degli invitati privilegiati. Tra l’altro
va tenuta in considerazione l’importanza operativa di questo prestigioso
Comando dove l’operatività e competenze si evidenziano sia in campo
nazionale sia internazionale acquisendo distinti apprezzamenti.
Per meglio conoscere la componente e l’attività di questo Comando
ne riportiamo una sintesi estrapolata dal suo sito:
“Il 1° Comando Forze di Difesa è
l’odierna evoluzione del 5° Corpo
d’Armata. Composto da Brigate di
differente tipologia, assolve funzioni di difesa del territorio, partecipazione alle forze di reazione
rapida della NATO e di proiezione.
Il Comando, che ha sede a Vittorio
Veneto (TV), inquadra quattro Brigate e reparti di supporto dislocati
nell’Italia del Centro Nord.
Il Comando è retto da un Generale di Corpo d’Armata, ed ha nella
sua struttura la capacità di enucleare un Comando di Divisione (Divisione “Mantova”) proiettabile.
Dal 29 giugno 2009 inquadra il Comando Regione Militare Nord.”
Berbenno (Bg)
1° Raduno di Valle - 12 settembre 2010. Una formidabile giornata ha allietato i festeggiamenti per
il 45° anniversario di fondazione
della nostra sezione Fanti di Berbenno. Tanti colori rosso/blu , numerose bandiere provenienti da
varie sezioni provinciali, gagliardetti e striscioni hanno omaggiato questo appuntamento che ha
visto appunto la partecipazione di
tanti Fanti e di rappresentanze di
altre associazioni d‘arma quali il
Berbenno - Un momento della Cerimonia
Berbenno - Il Presidente Nazionale premia lo scomparso
gruppo alpini di Berbenno e della
Valle Imagna, bersaglieri, aeronautica e artiglieri. Mai così tanti
hanno voluto rendere gli onori al
nostro monumento dedicato al
Fante e soprattutto al monumento dei Caduti di tutte le guerre. La
banda musicale di San Paolo D’Argon, grazie alla collaborazione del
nostro Fante associato dott. Zois
Giacinto ha ulteriormente impreziosito la manifestazione . Un sodalizio questo che certamente ha
segnato il passo della nostra vita
associativa e che ci auguriamo abbia lanciato il messaggio necessario a far si che l’associazione possa
espandersi a livello vallare come
da progetto enunciato varie volte
dal nostro Presidente provinciale
e nazionale Antonio Beretta, che
ha ben condiviso l’iniziativa pro-
posta appunto dalla nostra sezione
di Berbenno e così ben apprezzata
anche dal discorso del nostro sindaco Claudio Salvi. La presenza
del medagliere nazionale dell’Associazione del Fante ( tutti hanno
potuto ammirarlo nella sua magnificenza) ha maggiormente sottolineato l’ufficialità della ricorrenza e
ovviamente onorato la nostra associazione locale, il cui presidente
ha voluto rimarcare con il discorso di saluto, tutta quanta l’importanza dell’avvenimento. L’intensità
di ricordare i nostri valori è stata
sottolineata anche da don Roberto nell’omelia così ben “ritagliata” per l’occasione. L’allegria e la
buona compagnia hanno poi reso
ancor più festoso il rancio consumato presso il Ristorante La Rua
dove la premiazione da parte del
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Il Fante d’Italia N. 3-2010
ADUNATA - ATTIVITÀ DELLE SEZIONI
nostro Presidente Nazionale con
medaglia araldica a Fermo Marsiglio Todeschini, Fante combattente, prigioniero e reduce di guerra
,classe 1921, ha concluso una festa
di anniversario che certamente verrà ben ricordata negli annali della
nostra storia associativa. La buona
riuscita , grazie alla collaborazione di tutto lo staff dirigenziale e di
alcuni simpatizzanti, sarà motivo
per continuare a mantenere viva la
nostra associazione e a prodigarsi
per fare sempre meglio e per essere
sempre più numerosi.
Berbenno - Un momento dellasfilata
Bolzano Vicentino (Vi)
Da tre anni i Fanti di Bolzano Vicentino organizzano il Raduno an3° Raduno
zonale
Fanti.
nuale
della Zona
4, perdeiricordare
così “quelli” che ci hanno preceduto nella testimonianza dei sacrifici
compiuti dai soldati nelle due guerre
mondiali.
Anche quest’anno il 19 e il 20
settembre 2009, si è svolto l’ormai tradizionale incontro dei Fanti, incominciati sabato 19 con la
recitazione al teatro parrocchiale
della commedia brillante “La cara
Bolzano Vicentino - Un momento della cerimonia
30
salma”, della compagnia teatrale “I
Salta Fossi”. L’ingresso gratuito,
ha permesso di devolvere le offerte
raccolte a fine spettacolo, all’Associazione Fonos di Bolzano Vicentino.
Domenica mattina, dopo il raduno e la sfilata, don Roberto Pieri
ha celebrato la Santa Messa nella
chiesa parrocchiale per tutti i Fanti,
vivi e defunti con un ricordo particolare ricordo ai sei Paracadutisti
morti a Kabul, nel terribile attenta-
to di qualche giorno prima.
Erano presenti sedici Sezioni
vicentine con le loro Bandiere, alcuni Gagliardetti Alpini, il Labaro
dell’Associazione AIDO, dei Donatori di sangue e dei Combattenti
e Reduci di Lisiera e Bolzano Vicentino e dei Bersaglieri.
Dopo la Santa Messa, la sfilata ha
raggiunto il Monumento ai Caduti
nel piazzale del Municipio, dove
dopo la deposizione della corona
d’alloro in onore di tutti i militari e i civili morti nelle ultime due
guerre, ci sono stati i saluti delle
autorità. Erano presenti il Sindaco,
il Presidente della Sezione, il Capo
Gruppo della Zona 4 cav. Gastone
Campiello e il Vice Presidente Vicario cav. uff. Raffaele Cecchin.
Finita la cerimonia i partecipanti
si sono ritrovati sotto il capannone parrocchiale, dove il Comitato
feste di Bolzano Vicentino, aveva
preparato un delizioso pranzo.
La cerimonia è stata allietata ed
accompagnata dalla Fanfara dei
Bersaglieri di Sandrigo, intitolata a
Luigi Imelio.
I Fanti di Bolzano Vicentino e il
loro Presidente, ringraziano per la
collaborazione l’Amministrazione
Comunale, la Pro Loco ed il Gruppo Alpini di Bolzano Vicentino.
Il Fante d’Italia N. 3-2010
Brescia
Si è svolta il 16 maggio u.s. la cerimonia anticipata della ricorrenza
della festa della Fanteria a Brescia,
nella stupenda chiesa di San Giuseppe, una delle più belle del culto
cattolico bresciano.
La cerimonia presieduta da Don
Fusari si è svolta presso l’altare dei
“Lupi di Toscana” alla presenza
del Consigliere Nazionale Gianni
Stucchi, del Presidente Prov.le Cav.
Giuseppe Feretti, dal Vice Pres. Antonio Angiolilo e dal Consigliere
Defendo Guatta, nonché da una
rappresentanza militare.
All’appuntamento non sono mancati i Labari, le Bandiere delle varie
Sezioni della Federazione. Presenti
anche tre Reduci Lupi: Cav. Aldo
ADUNATA - ATTIVITÀ DELLE SEZIONI
Pellegrini, Luciano Mottinelli e
Francesco Bonatti.
Durante la cerimonia religiosa il
Presidente Feretti, oltre alla lettura
della Preghiera del Fante ha ricordato i Lupi di Toscana che non hanno
potuto essere presenti e ricordato
tutti i Fanti defunti nel 2009 concludendo con parole di circostanza.
Cerimonia semplice ma allo stesso
tempo suggestiva con la presenza
degli ultra novantenni Lupi, che
hanno dato ancor più risalto alla
cerimonia.
Grande Festa della Fanteria il 24
maggio 2010 a Duronia (Campo-
basso) organizzata dalla Sezione
Provinciale dell’A.N.S.I. e patrocinata dalla Regione Molise e dal C.M.E.
Molise.
Alzabandiera, Messa al Campo,
annullo filatelico, discorsi celebrativi, saluti e scoprimento di una targa
commemorativa ed un emozionante
“appello alla voce” a tutti i Caduti di
Duronia e molisani.
Tutto generosamente svolto alla
memoria della Regina delle Battaglie
in una terra, il Molise, tanto esigua
nel numero di cittadini quanto prodiga nel coraggio dei suoi figli tra i
quali sono stati ricordati tra altri i
Fanti M.O.V.M. Serg. Guido Manzo
e il C.m. Guerrino D’Amico.
Presente alla cerimonia la bandiera
della Sez. Prov. Campobasso della
nostra associazione.
Brescia - Un momento della cerimonia
Campobasso
Campobasso - Cartolina ricordo.
Caprino Veronese (Vr)
Il giorno tredici febbraio u.s. nella
Baita del gruppo Alpini di Caprino
Veronese, gentilmente concessa,
si sono avuti due momenti importanti per la nostra Sezione: la festa
del tesseramento e le elezioni per il
rinnovo del Direttivo.Come ormai
di consuetudine ai soci è stato offerto un buon minestrone.Alle 15,30,
chiuso il seggio, si è provveduto allo
scrutinio delle schede, al termine del
quale il Presidente del seggio, assieme ai consiglieri uscenti fissavano
la data allo scopo di provvedere alla
nomina del nuovo direttivo.
31
ADUNATA - ATTIVITÀ DELLE SEZIONI
Il Fante d’Italia N. 3-2010
Carzago Riviera (Bs)
Il 4 luglio u.s. i Fanti della Sezione
hanno festeggiato il 30° di fondazione. Il raduno si è svolto presso l’abitazione dei coniugi Laganà Belleri,
per l’occasione ornata di tanti tricolori, ed ha visto la presenza di tante
Sezioni. Dopo aver reso gli Onori al
Gonfalone Municipale ed al Sindaco
Rag. Ivana Palestri, al Medagliere dei
Lupi, alla Bandiera della Federazione Prov.le ed al suo Presidente Cav.
Feretti ,il corteo si è portato al Monumento ai Caduti dove si è svolta la
celebrazione della S. Messa dopo la
deposizione la Corona di Alloro.
Dopo i discorsi di rito, il Presidente Sezionale Prof. Luigi Chiarini ha
ringraziato le Autorità , le Associazioni consorelle per aver condiviso
la bella giornata assieme ai Soci della
Sezione
Carzago Riviera - Un momento della cerimonia
Castano Primo (Mi)
Il 6 marzo u.s. ha avuto luogo l’Assemblea generale dei Soci alla quale
ha partecipato il Segretario Naz. le
Cav. Giuseppe Cerri. A seguire la
relazione del Presidente e il rinnovo
delle cariche sociali.
Nel corso dell’Assemblea il Socio
Picco ha dato notizia dell’esistenza
nel cimitero cittadino della tomba
di un Ufficale dell’Arma di Fanteria
alla quale da ora in avanti la Sezione
renderà omaggio.
Castelnovo Nè Monti (Re)
Nel primo semestre dell’anno la
nostra Sezione ha attuato le seguenti
iniziative: si è conclusa la campagna
del tesseramento 2010 con un saldo
di 200 Soci , il Sodalizio gode inoltre molta stima sul territorio e tanta
gente partecipa alle nostre iniziative;
pranzo a Riccione il 14 marzo con un
centinaio di iscritti e simpatizzanti a
cui è seguita un gita a San Marino; a
seguire la gita a Roma e la partecipazione al 30° Raduno di Udine; infine
il 21 giugno la sezione era presente
con 50 persone al Raduno Pellegrinaggio di Valmagnaboschi a Cesuna. È stata una bellissima giornata
di festa.
Castelnovo Nè Monti - Fanti e Patronesse in Pellegrinaggio al Sacrario.
32
ADUNATA - ATTIVITÀ DELLE SEZIONI
Il Fante d’Italia N. 3-2010
Cedegolo (Bs)
Sabato 6 e domenica 7 marzo 2010
la Sezione del Fante di Cedegolo in
collaborazione con l’Associazione
Italiana Sclerosi Multipla - gruppo
operativo di Breno, ha partecipato alla manifestazione nazionale di
vendita delle gardenie per la raccolta fondi per la ricerca contro la sclerosi multipla.
L’evento ha riscosso un lusinghiero
risultato
Cedegolo - Un momento della cerimonia
Chioggia (Ve)
Questa Sezione ha festeggiato il
17 aprile , presso il Circolo ARCI
di S.Anna di Chioggia l’arrivo della
primavera, con una festosa ed ottima cena conviviale con la partecipazione quasi unanime dei Soci e
Patronesse. Sono stati serviti ottimi
piatti di pesce preparati dalle patronesse Luciana Pasotti ed Alida ed
allietata dal bravissimo complesso
“Gli Amici”.
Chioggia - Cena sociale.
Custoza (Vr)
Ernesto Contin nato nel 1913 morto il 23/03/2009 è sempre stato un
uomo schivo all’apparire, ma tenace
nel volere e umile con tutti, sempre
disponibile. Artefice della fondazione della sezione del Fante di Custoza guidandola per ben 35 anni (inaugurata il 10/10/1961).
La Cerimonia in Suo ricordo si è
svolta al monumento Ossario di Custoza luogo scelto perché è l’unico
monumento in Italia che contiene
i resti ed i ricordi sia dei vincitori che dei vinti delle battaglie per
l’indipendenza svoltesi a Custoza.
Sostenitore assieme alla federazio-
Custozza - Il Monumento.
ne provinciale del Fante di Verona
della festa provinciale della Pace,
svolta per la prima vola a Custoza
nel 1977. Da militare “Fante della
Pasubio” ha combattuto in Albania
e in Grecia.Catturato dai tedeschi
dopo l’8 settembre 1943, dopo vari
campi di prigionia venne portato a
Kudowa nel “Zivil Arbeits Lager”
tra la Polonia ed il Protettorato ceco.
Durante questa prigionia lavorava
con altri italiani – russi – polacchi e
greci in una fabbrica che produceva
materiale bellico.
Con loro c’erano anche tantissime
donne ebree, che diceva venivano
trattate peggio degli animali e morivano come delle mosche, impossi-
33
ADUNATA - ATTIVITÀ DELLE SEZIONI
bile per lui ricordare senza versare
lacrime.Nel suo lungo racconto ricorda che negli ultimi tempi di prigionia quando le maglie dei controlli cominciavano ad allargarsi, riuscì
assieme ad altri compagni, con dei
sotterfugi, a trovare attraverso bo-
Il Fante d’Italia N. 3-2010
schi fitti una via di fuga, riuscendo
a mettere in salvo anche centinaia di
queste donne ebree.
Questo episodio eroico, Contin,
per la sua grande umiltà non lo volle mai raccontare. Soltanto qualche
anno fa il figlio Renzo, nostro socio,
Denno (Tn)
Il 7 marzo si è svolta la tradizione
festa della Sezione con la partecipazione dei Soci e simpatizzanti. Durante l’incontro, che si è svolto in
una atmosfera cordiale ed allegra,
il Presidente Prov.le Prof. Federico
Demartin ha consegnato una foto ricordo al Fante Adolfo Gervasi classe
1922 che con i suoi 88 anni ben portati, risulta essere il Fante più anziano del Trentino.
Egli ha militato nel 61° Fanteria
Pistoia combattendo in Tunisia e
successivamente internato in India.
Inoltre la Sezione ha collaborato
attivamente all’allestimento ed allo
svolgimento della festa patronale dei
SS. Gervasio e Protasio.
Denno - Consegna targa ricordo
Domodossola (Vb)
Sotto un cielo plumbeo e gonfio di
pioggia, si è tenuto l’11 aprile scorso il 1° Raduno Interarma della valle dell’0ssola. Tante le Associazioni
presenti a questo primo importante
avvenimento che ha coinvolto l’intera vallata.
Per la nostra Associazione, oltre
al Consigliere Nazionale per il Piemonte Comm. Giorgio Andreoni
ha fatto gli onori di casa, accogliendo le altre Sezioni dell’alto Piemonte, il Presidente ossolano Giuseppe
Zangla. Alla presenza di S.E. il Prefetto di Verbania e delle massime
Autorità civili e militari , dopo aver
reso gli Onori al Gonfalone Municipale decorato di M.O.V.M. sono
state deposte Corone di Alloro ai
Monumenti cittadini e pronunciati
vari discorsi.
Dopo il rientro del Gonfalone in
Municipio è stata inaugurata una
interessante mostra storica allestita
da tutte le Associazioni d’Arma .
34
A conclusione della giornata un
rancio collettivo per oltre 500 persone.
Domodossola - Con S.E. il Prefetto
della provincia di Verbania
Domodossola - L’ammassamento
volle portare a conoscenza questi
fatti con un grande articolo a tutta
pagina sul giornale l’Arena di Verona.Per questo in occasione del I° anniversario della morte abbiamo voluto portare la storia di questo umile
Fante alla conoscenza di tutti.
ADUNATA - ATTIVITÀ DELLE SEZIONI
Il Fante d’Italia N. 3-2010
Dossena (Bg)
È venuto a mancare all’età di 92
anni Giacomo Spini (classe 1917).
Era l’ utimo reduce della comunità
di Dossena. Cavaliere Ufficiale al
merito della Repubblica, insignito
di questo titolo nel dicembre 1995,
Giacomo Spini era considerato da
tutti una memoria storica del paese
e della Valle Brembana.
Era stato chiamato alle armi a 21
anni nel 1938 nella Guardia di frontiera e inviato a combattere sul fronte
Greco-Albanese. Venne fatto prigioniero in quel fronte e mandato nei
campi di concentramento di Mauthausen e di Dachau dove conobbe
l’immane dramma della prigionia.
Riuscì dopo 7 anni durissimi a ritornare a casa. Fu una vita dura anche dopo la guerra perché a Dossena
non c’era il lavoro e Giacomo Spini,
fu costretto ad emigrare in Francia
lavorando nei boschi e in Svizzera.
Tornò a Dossena trovando il lavo-
Dueville (Vi)
Come ogni anno, e siamo convinti
che diventerà una piacevole tradizione, la Sezione di Dueville si è attivata con i Fanti e le Patronesse più
sensibili, per presentare nelle postazioni preparate allo scopo, i sacchetti di mele dell’AISM che posti
in vendita, permettono di finanziare
le attività giornaliere di questa benemerita Associazione di volontariato
(l’AISM), e la ricerca di una cura
per combattere la sclerosi multipla,
malattia subdola altamente debilitante.
Buono il successo dell’iniziativa,
dovuto alla partecipazione dei cittadini che magari, senza acquistare le
mele, lasciavano ugualmente un’offerta da destinare allo scopo.
Le mele ordinate sono ben presto
finite, anche se la richiesta del prodotto fatta quest’anno, è stata molto
superiore a quella dell’anno prima, e
il ricavato ha superato di parecchio,
Dossena - Il Cav. Uff. Spini riceve l’attestato di Benemerenza.
ro nelle miniere. Diventò Presidente
della Sezione Combattenti e Reduci e
in seguito contribuì in modo fondamentale alla fondazione dell’ attuale
Sezione del Fante. Con la scomparsa del Cav. Ufficiale Giacomo Spini,
Dossena perde un protagonista del
secolo scorso.
proprio per merito delle offerte,
l’entrata prevista. L’anno prossimo
cercheremo d’essere presenti anche
nelle Frazioni del Comune di Dueville sperando, come sempre, nella
sensibilità della gente.
Dueville - Patronesse all’opera, nella postazione dell’AISM.
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ADUNATA - ATTIVITÀ DELLE SEZIONI
Eraclea (Ve)
Il 21 Marzo 2010, in occasione della Cerimonia svoltasi sulle rive del
Piave, nella Chiesa di Torre di Fine,
il Presidente Onorario di questa Federazione Provinciale del Fante di
Venezia, Fante Cav. Sante VALERI,
reduce della gloriosa Divisione Bergamo, fondatore della prima Sezione
del Fante costituita nel territorio di
Eraclea a Stretti, alla quale fu concessa la Medaglia d’Oro al Valor Militare
di un Fante Caduto nella II Guerra
Mondiale, (appartenente alla stessa
unità combattente) ci ha informato
che negli anni 1980, cessava l’attività
della Sezione ANF di Stretti per costituire la vivente Sezione di Eraclea.
I Fanti appartenenti alla Sezione Primogenita di Stretti sono stati inseriti
nella nuova Sezione.
La Medaglia d’Oro non era stata
Il Fante d’Italia N. 3-2010
apposta sulla Bandiera concessa alla
nuova istituita Sezione e pertanto al
fine di rendere giustizia al territorio
ed ai Fanti di Eraclea che molto hanno dato e danno al Comune di Eraclea, ha desiderato che l’onorata Medaglia d’Oro sia posta accanto all’altra
M.O.V.M..
Un giusto riconoscimento ed un corretto pensiero che questa Federazione
Provinciale, ha voluto considerare, visto l’impegno costante e diligente che
i Fanti di Eraclea proferiscono nella
loro attività associativa.
Eraclea - Un momento della premiazione.
Falerna Marina (Cz)
Con una rappresentanza della Sezione provinciale della cittadina
tirrenica, l’Associazione Nazionale
del Fante ha preso parte al Precetto pasquale delle Forze Armate che
s’è tenuto nel duomo di Catanzaro,
capoluogo di regione. La presenza
dell’Anf è avvenuta dietro invito del
comandante del Cme-Calabria, col.
Liborio Volpe.
Alla celebrazione della Santa Messa hanno preso parte militari del
Cme, del 2° Rgt “Sirio” dell’Aviazione dell’Esercito di Lamezia Terme,
dei Comandi regionale e provinciale
della Guardia di Finanza; Carabinieri del Comando Legione Calabria e
del Comando provinciale; personale
della Marina Militare (Capitaneria
di porto di Soverato) e del Corpo
militare della Cri; rappresentanze
delle Associazioni d’Arma e di altre
Istituzioni. Al termine della funzione religiosa, dopo la Preghiera della
Patria letta da un militare, il comandante Volpe ha voluto ringraziare
tutti i presenti.
36
****
Su invito del Comandante della
Legione carabinieri “Calabria”, Generale di Brigata Marcello Mazzuca,
anche quest’anno la sezione provinciale del Fante di Falerna Marina
Falerna Marina - Il Gruppo Bandiera.
ha preso parte all’anniversario della
fondazione dell’Arma dei Carabinieri. Con la Bandiera associativa
una rappresentanza del sodalizio
falernese ha raggiunto il capoluogo
di regione, Catanzaro, dove nell’ampia caserma che ospita il Comando
ADUNATA - ATTIVITÀ DELLE SEZIONI
Il Fante d’Italia N. 3-2010
della Legione della “Benemerita” s’è
svolta la cerimonia del 196° Annuale della sua istituzione. Numerose
le Autorità civili, militari e religiose
presenti, tra cui il comandante del
Cme “Calabria”, Generale di Brigata
Liborio Volpe. La cerimonia, piuttosto sobria, s’è concretizzata nello
schieramento di un battaglione di
formazione; nell’assunzione del suo
comando; negli onori ai Labari delle
Associazioni d’Arma, ai Gonfaloni
e alla Massima Autorità; nell’allocuzione del Gen. Mazzuca; nella
consegna di numerose ricompense;
negli onori ai Caduti. L’Anf falernese
ha lasciato il luogo della cerimonia
subito dopo gli onori finali.
Gambara (Bs)
sezione dei Fanti. Tra i promotori
dell’iniziativa figura Luigi Botturi
nominato Presidente della Sezione che avrà come quartier generale
Palazzo Lorenzetti, già sede di altre
Associazioni.
La carica di Vice Presidente è stata
affidata a Giovanni Rongoni, William Bozzoni è il Segretario e Giuseppe Mor il Tesoriere. E’ già stata donata dalla Sede Centrale la Bandiera
ufficiale e l’attività è già iniziata.
sezioni operanti in Polesine, Badia
e Rovigo, quest’ultima costituita
con altre associazioni in Assoarma.
Durante la cerimonia, il Medagliere
Nazionale ha quindi preceduto la
rassegna dei Fanti d’Italia porgendo gli onori alla Bandiera di Guerra
dell’Arma di Fanteria, al Gonfalone
della Regione Friuli Venezia Giulia,
della provincia di Udine e della città
di Udine decorata di Medaglia d’oro
al Merito, nonché alla bandiera del
comune di Osoppo decorata di Me-
daglia d’oro al Valor Militare per la
difesa sostenuta nel 1848 nella Fortezza di Osoppo.
Nel pomeriggio il gruppo si è sciolto
per una visita libera alla città. Prima
dell’arrivo a Gavello il Presidente,
Giuseppe Gobbo, ha ringraziato tutti i partecipanti dando loro appuntamento per la gita già programmata
per il 27 Giugno a Caporetto (Kobariz in Slovenia) dove si potranno visitare i luoghi più significativi della
prima guerra mondiale.
Fiocco “azzurro” nel mondo dell’Associazionismo d’Arma di Gambara.
Il 15 aprile si è costituita la locale
Gavello (Bs)
Anche l’Associazione Fanti di Gavello, ha partecipato alla 30^ edizione del “Raduno Nazionale del
Fante” che si è tenuto domenica 23
maggio a Udine. Il gruppo dei partecipanti, formato da 46 persone tra
soci e simpatizzanti, ha approfittato
dell’occasione “combattentistica” per
visitare anche i luoghi più belli della
città. Presenti all’adunata di Udine
anche l’assessore Giulietto Fantinati
ed il Sindaco Ampelio Spadon, entrambi soci della Sezione ( l’attuale
Sindaco ne è stato Presidente per
alcuni anni e dalla sua elezione conserva la carica di segretario).
Partita nella mattinata, la comitiva è giunta nella città friulana per lo
svolgimento del Raduno Nazionale
e si è schierata con tutti i gruppi arrivati da ogni parte d’Italia, per poi
sfilare per le vie della città addobbate
di Bandiere tricolori poste alle finestre delle case e sui monumenti.
La Sezione di Gavello, pur essendo di un piccolo paese, è molto numerosa e può contare su oltre cento iscritti. Partecipa ormai da molti
anni a tutti i Raduni Nazionali e, ad
Udine, era presente con altre due
Gemona
del Friuli
(Ud)
Gavello - I Soci a Udine.
Il 28 febbraio in un noto locale della zona,si è svolta l’annuale assemblea della Sezione. In precedenza,
nel Santuario di S.Antonio è stata
celebrata una S.Messa a suffragio di
tutti i Soci deceduti nel corso dell’anno precedente. Erano presenti, con
le rispettive Bandiere, le Sezioni di
Cividale, Osoppo e Spilimbergo, il
Consigliere Naz.le Cav. Salvatore
Rina ed il Presidente della Sezione
Prov.le di Trieste Gen. Carlo Soave.
Successivamente è stato deposto
un omaggio floreale al Monumento al Fante sito in Piazza Garibaldi.
Durante l’assemblea il Sindaco Sig.
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Il Fante d’Italia N. 3-2010
ADUNATA - ATTIVITÀ DELLE SEZIONI
Paolo Urbani ha portato il saluto
dell’Amministrazione Comunale.
Al termine il pranzo sociale allietato da musica e tanta allegria con la
partecipazione di oltre 120 Soci.
Il 25 aprile ed il 2 giugno la locale
Assoarma di concerto con il Comune ,ha organizzato le cerimonie di
commemorazione con la celebrazione della S.Messa e deposizione di
corone di Alloro ai Caduti.
Il semestre si è concluso con la partecipazione al Raduno di Udine.
Gemona - Alzabandiera al 2 Giugno.
Genova
Nel primo semestre 2010 la Sezione “M.O.Giuseppe Rusca” ha partecipato alle tradizionali cerimonie
in occasione delle Feste Nazionali e
d’Arma. Purtroppo non è stata presente alla celebrazione del 150° della
spedizione dei Mille, tenutasi il 5
maggio presso lo scoglio di Quarto
alla presenza del Capo dello Stato.
Grande è stata la delusione delle Associazioni d’Arma per non essere
state invitate a questo anniversario a
causa del ristretto spazio disponibile. Il solo Labaro del Nastro Azzurro
ha quindi rappresentato le Associazioni genovesi. Ha invece dato piena
soddisfazione la semplice cerimonia
tenutasi a Genova Quinto il 16 giugno successivo, anniversario della
morte del Ten. Rusca, giovane Eroe
genovese del 157° Fanteria Liguria,
Caduto sul Monte Zovetto nel 1916,
durante i furiosi combattimenti per
contrastare la Straf-expedition austriaca. Il tempo inclemente non ha
Legnago (Vr)
Il 28 febbraio u.s. si è svolta la tradizionale festa del tesseramento . Hanno
partecipato alla cerimonia, oltre a varie
Associazioni consorelle ed Autorità civili e militari, il Presidente Prov.le Cav.
38
Genova - Lettura della motivazione al Valor Militare.
scoraggiato i Fanti, riunitisi nel piazzale intitolato al Caduto.
Era presente il Presidente del Municipio 9 – Levante di Genova, Francescantonio Carleo, che ha offerto il
suo sostegno alla manifestazione.
È stata letta una breve biografia di
Giuseppe Rusca decorato di Medaglia
di Bronzo (Libia 1912) e di Medaglia
d’Oro alla memoria è stata deposta
una Corona di Alloro al Monumento ai Caduti di Quinto. Il pranzo ha
ritemprato i Fanti dopo l’esposizione
alle avverse condizioni meteo.
Umberto Tampellini, il Vice Sindaco
Ing. Loris Bisighin, il Presidente Sezionale Giuseppe Rossi e l’intramontabile
ed inossidabile Cap. Bruno Zanatta.
Dopo un breve sfilamento in corteo
fino al Monumento ai Caduti, sono stati resi gli Onori con la deposizione di
fiori.
È seguita la S.Messa nel Santuario
di Porto, dove Don Moreno, durante
l’omelia, ha esaltato i valori ed i sacrifici
della Fanteria affinchè ci sia pace fra i
popoli del mondo. La giornata è terminata con il tradizionale pranzo
ADUNATA - ATTIVITÀ DELLE SEZIONI
Il Fante d’Italia N. 3-2010
Lonato (Bs)
vecchio Cippo, in desolante abbandono, dedicato ai Caduti della Guerra 1915-18.
Non è molto e certo non è grande, ma questa pietra che rappresenta
quel sentimento di fratellanza che
unisce i Fanti di tante generazioni,ora
ritorna a nuova luce, ci indica, con
maggiore forza, la via che dobbiamo
seguire.
In che cosa consiste la “Virtus” della Fanteria? Parafrasando Tito Livio,
si potrebbe rispondere: Facere et
pati fortia peditatus est ( nel fare ma
anche nel patire cose grandi) .
Intanto si può iniziare dal piccolo
come ha fatto un componente della
Sezione che, in collaborazione con la
Protezione Civile, ha recuperato un
Mantova
La nostra Associazione è stata invitata a presenziare alla cerimonia
del 162° anniversario della battaglia
di Curtatone e Montanara, avvenuta
il 29 maggio 1848. Tante le Autorità presenti, sia Militari, sia Civili e
Religiose, le Associazioni d’Arma ed
un picchetto armato del IV° Rgt Art.
Mantova.
In rappresentanza del Ministro
della Difesa è intervenuto il Gen.
Camillo De Milato, per l’Associazione Btg. Universitario Curtatone
e Montanara il Prof. Docente Antonello La Vergata dell’Università di
Modena e Reggio Emilia.
La cerimonia è iniziata con l’alzabandiera ed i ragazzi della locale
Lonato - Il Cippo ripristinato
scuola hanno cantato l’Inno di Mameli ed altri canti; quindi una breve
cerimonia liturgica officiata dal Vescovo di Mantova.
Dopo vari interventi , ha preso la
parola il Sindaco Dott. Badolato che
ha detto tra l’altro: “ la storia ha voluto che qui venisse scritta una delle
più fulgide pagine del Risorgimento;
ogni anno la nostra Amministrazione celebra questo anniversario in
ricordo della storica battaglia, combattuta tra l’Esercito Austro-Ungarico ed il Contingente dei Volontari
Italiani tra cui studenti e professori
delle Università italiane con massiccia presenza di studenti toscani (Pisa
e Siena) , Napoletani e del Regno
delle Due Sicilie.
La battaglia è durata più giorni, impedendo così l’avanzata dell’Esercito
Austriaco, favorendo in tal modo il
piazzamento dell’Esercito Piemontese tra il Mincio ed il Lago di Garda “.
Il Prof. Docente, nel suo discorso
ha pronunciato: “l’episodio di Curtatone e Montanara merita ancor oggi
tanta risonanza perché in questo
lembo di terra lombarda, si concorse
alla formazione dello Stato Unitario
messo in moto dal Piemonte e sviluppatosi con il contributo di varie
Regioni del Sud, del Centro e del
Nord e dunque appartiene a tutti gli
italiani”. A fine cerimonia due Fanti
hanno deposto una Corona di Alloro al Monumento ai Caduti sulle
note del silenzio.
È stata per la nostra Associazione
un Vanto ed un Onore ; qualche lacrima è scesa sul volto dei nostri anziani Fanti.
Massa
Presso il Salone dell’asilo “San Martino Vescovo” in Borgo del Ponte di
Massa, gentilmente concesso, si è
svolta l’assemblea annuale per l’elezione delle cariche sociali della Sezione.
L’ assemblea ha determinato le
quote per l’anno 2010 , approvato
all’unanimità la relazione del Consiglio Direttivo e dei Bilanci consuntivo e preventivo, ed ha riconfermato ,
con unanime acclamazione, la carica
di Presidente al Cav. Uff. Lorenzetti
Pellegrino. L’ esito delle votazioni è
riportato nella rubrica rinnovi consigli direttivi.
Massa - Il neo Presidente, Cav. Uff. Pellegrino,
parla all’Assemblea.
39
ADUNATA - ATTIVITÀ DELLE SEZIONI
Il Fante d’Italia N. 3-2010
Mareno di Piave (Tv)
Un gruppo di Fanti e Patronesse
è partito da Mareno di Piave destinazione Udine, per partecipare a
questo importante evento. E’ stato
bello preparare i bagagli: la nostra
divisa, il gagliardetto, gli striscioni,
il Gonfalone del nostro comune e
perché no …. anche degli insaccati
nostrani e un sano cartone di raboso Piave e della birra per festeggiare l’evento.
Finalmente, dopo le due precedenti adunate nazionali sfortunate
dal punto di vista meteo, quella di
Udine ha riservato a tutti i Fanti
tre splendide giornate di sole: tutti
hanno potuto partecipare tranquillamente ai vari eventi.
La nostra sezione era presente
all’arrivo del Medagliere Nazionale
alla caserma Berghinz. Il nostro
presidente ha partecipato , insieme
al Consiglio Nazionale alle suggestive cerimonie svoltesi presso vari
monumenti, dislocati nelle zone
limitrofe di Udine.
Abbiamo visitato la mostra della
prima guerra mondiale e assistito
ai concerti bandistici che erano
organizzati nelle piazze del capoluogo: sono stati momenti di gioia
e spensieratezza.
La serata di sabato si è conclusa
in bellezza con il concerto di tutti
i gruppi musicali in Piazza della
Libertà e il meraviglioso spettacolo
pirotecnico al Castello.
La domenica mattina il pullman
con i partecipanti della nostra
sezione ha raggiunto il luogo della
sfilata e con loro è arrivato anche il
Fante Antonio Padoan partito all’
alba da Mareno di Piave in sella
alla sua bicicletta fino a Udine e
ritorno per un totale di quasi 200
chilometri!
La sfilata è stata molto coinvolgente con la presenza dei nostri Fanti e Patronesse, del corpo
bandistico e del nostro Fante Vice
Sindaco assieme al Gonfalone del
nostro Comune che abbiamo orgogliosamente portato. È stata una
sfilata ricca di emozioni ed ha lasciato dietro di se un immenso profumo di amicizia e condivisione.
Sulla strada del ritorno ci siamo
fermati presso una trattoria nelle
vicinanze di Codroipo per un finale all’insegna del gusto e della
gastronomia e dell’amicizia con rientro a casa in serata. Arrivederci a
Ravenna 2012.
Noale (Ve)
Il Cimitero di Cappelletta di Noale della I’ Guerra Mondiale, vide
il riposo di 289 Soldati d’Italia, di
ogni arma, i cui resti furono riesumati riposano nei Sacrari militari
del Montello e di Fagarè della Battaglia.
Perché abbiamo fatto questo lavoro lo scorso anno. Perché persone anziane, come chi scrive, come
Mario Doro, come Paolo Bottacin,
Luigi Furlan, Lino Pigozzo, Paolo
Bonaventura, e con il contributo
di molti amici che ci hanno aiutato
abbiamo riportato in vita un pezzo di Storia d’Italia? Questo lavoro
è stato ben considerato? Abbiamo
posto targhe indicatrici sulle strade.
Pensavamo che tutto questo servisse al nostro Comune, per sensibilizzare gli alunni e portarli qui a
vedere cosa era successo tra il 1915
ed il 1918 ed interrogarsi, porsi
delle domande, suscitare curiosità,
vivere emozioni nell’anima e nello
40
Noale - Un momento della cerimonia
spirito. Ma tutto ciò non è avvenuto. Pensavamo di far bene se, il
giorno precedente questo incontro,
si potesse intavolare con gli studenti di ogni ordine e grado, un incontro su una fase della nostra Storia
che non può passare inosservata,
visto che questa storia è transitata
sul nostro territorio. Questo incontro doveva essere fatto sabato 29
maggio, e non è stato fatto.
È giusto che siano solo le Asso-
ADUNATA - ATTIVITÀ DELLE SEZIONI
Il Fante d’Italia N. 3-2010
ciazioni d’Arma a portare avanti la
memoria dei nostri padri?Vi dirò,
io non demorderò, io non ho nessuna voglia di tornare indietro, se
lo facessi, non sarei più capace di
onorare coloro che qui erano sepolti.
Sono arrabbiato, amareggiato,
uno sconforto mi prende verso tutti coloro che pensano solo a futili
cose e non ai valori fondanti della
Democrazia d’Italia, la storia dei
nostri padri.
Quest’anno la Cerimonia ha incontrato i Marinai d’Italia, coloro
che qui a Cappelletta hanno avuto
uno dei loro figli migliori, Adolfo
Benin, Medaglia d’Argento al Valor
militare, che nato nel 1912 aveva
certo visto da bambino (come sono
curiosi tutti i bambini) la deposizione e la sepoltura di questi soldati d’Italia. Non onoriamo solo i
soldati della I Guerra Mondiale ma
i soldati di tutti i conflitti.
Grazie Marinai d’Italia che qui
con noi avete voluto partecipare a
questo incontro. Un’ultima cosa,
qualcuno mi ha posto la domanda
perché abbiamo fatto questa cerimonia in concomitanza con il 24
maggio, giorno dell’entrata in guerra contro l’Austria-Ungheria, perché il 24 maggio e non il 4 novembre, fine della guerra? Vi risponderò
e risponderò a questa persona, con
molta franchezza e molta sincerità,
il 24 maggio 1915, i soldati che furono feriti e poi morirono nel corso del 1917-1918 e hanno riposato
sotto queste zolle di terra, erano
vivi, erano persone che credevano
nel loro futuro e non pensavano, il
24 maggio del 1915, di morire per
questa Italia, e noi qui presenti li
vediamo così, Vivi in mezzo a noi e
non deposti nei Sacrari Italiani.
Il prossimo anno, l’incontro verrà fatto con la partecipazione degli
Artiglieri d’Italia, perché dopo i
Fanti d’Italia, furono coloro che in
numero di 29 furono sepolti qui tra
gli altri soldati d’Italia.
Odolo (Bs)
mentale di S. Bartolomeo, celebrata
da Don Franco Sorelli il quale, nella omelia, ha ricordato suo padre,
Fante pure lui. Ha accompagnato
il corteo e la S. Messa la Filarmonica Conca d’Oro Vallesabbia, la
quale parteciperà anche al Raduno Nazionale dei Fanti di Udine il
23 Maggio. Il Presidente Ghidotti
l’ha ringraziata e si è detto onorato
ad averla con i suoi Fanti.
È seguito un ottimo rancio in un
noto ristorante della zona. Il Presidente ha ringraziato il Consiglio,
l’alfiere e tutti gli amici del Fante,
nonché la Madrina Nicoletta Serena, sempre presente, e che si è
detta orgogliosa di essere la madrina della Bandiera sezionale. Sono
stati consegnati piccoli doni floreali alle Patronesse, particolarmente
numerose quelle di Prevalle.
Il 7 Marzo si è svolto in Odolo
(bs) la tradizionale festa del Tesseramento 2010. Dopo la deposizione della corona d’alloro al Monumento dei Caduti per la Patria,
il Presidente Angelo Ghidotti ha
ricordato l’importanza delle nostre
Associazioni nel contesto nazionale, come l’orgoglio di essere Italiano, il valore storico del tricolore, il
ricordo di tutti gli uomini che con
sudore e sangue hanno contribuito
all’Unità d’Italia.
Il Cav. Feretti ha portato il saluto della Federazione Provinciale.
Erano presenti numerose sezioni
della provincia, nonchè gli Alpini
di Odolo e Preseglie la Marina Vallesabbia ed il C.A.I, tutti con le loro
bandiere, labari e gagliardetti.
Era presente il Centro Documentale dell’Esercito con il M.M. Di
Giuseppe e due giovani Caporali.
Presente il vice Sindaco di Odolo
ed il Sindaco di Preseglie che hanno elogiato i Fanti dei loro comuni.
Il corteo si è diretto in piazza Fanti
per un ricordo particolare ai Fanti
stessi.
È seguita la S. Messa , in suffragio
ai Caduti, nella chiesetta rinasci-
Odolo - Santa Messa.
41
Il Fante d’Italia N. 3-2010
ADUNATA - ATTIVITÀ DELLE SEZIONI
Palazzolo
Sull’Oglio (Bs)
Divertente ed interessante è stata
la gita che i Soci hanno effettuato a
Maranello , con visita al Museo Ferrari, ed a Brescello , paese di Don
Camillo e Peppone, personaggi dello
scrittore Giovanni Guareschi.
Piacevole giornata che ha coinvolto
tutti i partecipanti.
Palazzolo sull’Oglio (Bs) - Visita al museo Ferrari
Parre (Bg)
Un grande lutto ha colpito la sezione dei Fanti di Parre, il giorno 29
Agosto è mancato improvvisamente il Nostro consigliere GIACOMO
BERTULETTI di anni 42.
Giacomo padre di due figli ancora
piccoli, era un animatore della nostra sezione sempre pronto ad ogni
chiamata per qualsiasi lavoro e manifestazione,
Il giorno 31 maggio era con tutti
Noi presente alla celebrazione della
S.Messa presso la Madonnina dei
Fanti, lungo la strada che porta al
Monte Alino, realizzata utilizzando
una grotta naturale, su iniziativa del
consiglio di sezione nell’anno 1990 a
ricordo dei Fanti defunti della Sezione e di due ragazzi morti per incidente stradale nell’anno 1989,.
Il giorno 1 Agosto avevamo con
Lui fatto festa alla S.S.Trinità di Parre per l’annuale “Festa dei Fanti della
Sezione di Parre” e come ogni anno
era presente il sabato accompagna-
Parre (Bg) - Il Fante Bertuletti
“Colonna della Sezione”
to dal Suo adorato figlio più grande,
nella preparazione e montaggio delle varie attrezzature, il giorno della
festa come addetto alla preparazione
delle polente, il giorno dopo essendo
impegnato nel proprio lavoro, ci ha
raggiunti verso sera per aiutarci nel
trasporto al paese dei materiali impiegati per la festa.
Il giorno prima del decesso, sabato
28 Agosto, era con buona parte del
consiglio dei Fanti al matrimonio
della figlia del Presidente della Sezione, aveva condiviso la gioia della
compagnia , l’allegria degli amici, il
gusto per le battute umoristiche che
Polpenazze del Garda (Bs)
Con particolare piacere il Presidente Giuseppe Mazzacani con il Consiglio al completo si è prestato per il
2° Raduno della Valtenesi, occasione
ancora più sentita per festeggiare il
55° di fondazione con un restiling
al Monumento al Fante in Picedo
inaugurato 5 anni orsono. Presente
il Sindaco Arch. Giuseppe Turrina,
il Presidente Prov.le del Fante Cav.
Giuseppe Feretti, alcuni militari
42
del Centro Documentale di Brescia
nonché diverse Sezioni consorelle e
numerose e altre Associazioni d’Arma e la Banda musicale cittadina.
Sfilando per le vie si è quindi giunti
alla piazza dove troneggia il Monumento al Fante da dove si gode una
splendida visuale del lago.
È stata officiata la S.Messa in onore
dei nostri fratelli che hanno sacrificato la loro vita per i valori fonda-
chiamano al sorriso e danno sapore
alla letizia della convivialità, festeggiando e ballando tutta la notte fino
al mattino della domenica quando
ci siamo salutati prima di andare a
casa, nessuno avrebbe pensato che
poche ore dopo ci avrebbe improvvisamente lasciato.
Giacomo lascia un vuoto incolmabile nella Nostra sezione, ci mancherà il suo saper stare in compagnia,
alle riunioni della nostra sezione era
sempre presente con quel suo faccione pieno e barbuto quasi da santone
indiano.
Nell’omelia della messa funebre il
fante don Claudio Dolcini ha cercato di rispondere al perché che tutti si
domandavano, quando ha detto che
il senso di avvenimenti come questi
và cercato nella fede cristiana, ha poi
ricordato la passione per la vita , l’entusiasmo la generosità di Giacomo
e il bene da Lui compiuto, tutte cose
di cui Dio terrà conto perché le opere buone sono il modo migliore per
onorare il dono della vita, pur nella
consapevolezza che l’estremo saluto
non è un addio ma un arrivederci.
mentali quali “la libertà e la pace”.
Presente la Madrina Sig.ra Maria
Bergognini , madre di Christian .
giovane Fante diciannovenne che
nel 1985 ha perso la vita durante il
servizio di leva.
Il Sindaco ha ringraziato con parole
semplici tutti i presenti complimentandosi con la Sezione per l’attività
che viene svolta nel volontariato; il
Presidente Feretti si è compiaciu-
ADUNATA - ATTIVITÀ DELLE SEZIONI
Il Fante d’Italia N. 3-2010
to per il restauro del Monumento e
per l’iniziativa di riunire su queste
ridenti colline non solo gli abitanti
della Valtenesi, ma tanta gente dalla provincia, per ribadire con forza
l’orgoglio di appartenere alla gloriosa Arma della Fanteria.
Allo scambio di riconoscimenti tra
le varie Autorità presenti è stata consegnata al Fante Battista Bertazzi, alfiere della Sezione, la pergamena di
Socio Benemerito. Un plauso generale ha salutato il termine della manifestazione con un incitamento alle
Sezioni viciniori perché continuino
a ritrovarsi in Valtenesi.
Polpenazze - I Dirigenti al Monumento
Prevalle (Bs)
Domenica 11 aprile si è svolta la
festa del tesseramento dei Fanti
Nonostante la giornata sia stata disturbata da una leggera pioggia vi è
stato una nutrita partecipazione di
Fanti locali e delle sezioni consorelle.
Dopo l’ammassamento presso il
Centro Anziani è stata celebrata la
S. Messa e a seguire la sfilata è poste
le corone al Monumento dei Caduti
e al Monumento del Fante.
Hanno preso poi la parola il Cav.
Geom. Giuseppe Feretti , il Sindaco
di Prevalle Sig. Amilcare Ziglioli ed
il Presidente della Sezione di Prevalle Gianfranco Goffi.
Si è svolto il rancio presso il Rifugio degli Alpini di Prevalle concluso
con una sostanziosa lotteria ed un
Prevalle - Festa del tesseramento.
arrivederci all’anno prossimo. Un
particolare ringraziamento alle Patronesse che con il loro silenzioso
ma importante lavoro, hanno fatto
si che la giornata trascorresse solare
nonostante la pioggia.
Reggio Calabria
“Una giornata di orgoglio nazionale per una Repubblica unica e indivisibile”. Sulla scia del messaggio
pronunciato dal Capo dello Stato
Giorgio Napolitano in occasione
della festa del 2 giugno di quest’anno, la sezione provinciale di Reggio
Calabria dell’Associazione del Fante
ha voluto rendere onore, al fianco
delle Forze Armate, alle celebrazioni del 64° anniversario della nascita
della Repubblica.
Un evento che sin dalle prime ore
del mattino ha visto sfilare le Associazioni Combattentistiche e d’Arma
fra le principali vie cittadine, per
radunarsi successivamente con le
Autorità civili, politiche, militari e
religiose nell’anfiteatro in riva allo
Stretto di Messina.
Con l’Associazione reggina del Fante in prima fila, affiancata da tutti
i reparti schierati sull’attenti, si è
dato il via all’alzabandiera sulle note
dell’Inno di Mameli. Agli onori al
vessillo d’Italia, ha fatto seguito l’intervento del Prefetto reggino, Luigi
Varratta, che ha dato lettura, dinanzi
a migliaia di cittadini convenuti per
l’occasione, del messaggio del Capo
dello Stato incentrato su valori di
unità e indivisibilità della Nazione.
La mattinata si poi è conclusa sul
43
ADUNATA - ATTIVITÀ DELLE SEZIONI
Il Fante d’Italia N. 3-2010
lungomare reggino con la deposizione di una corona d’alloro dinanzi
al Monumento dei Caduti di guerra,
e col successivo congedo dei Reparti
e delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma tra prolungati e scroscianti applausi della cittadinanza.
Il giorno celebrativo, in ricordo
della nascita della Repubblica, ha
trovato compimento nel pomeriggio
in occasione dell’invito del Prefetto
rivolto alle Autorità civili e militari
per assistere ad un concerto, presso
il teatro Francesco Cilea, eseguito
da una rappresentanza di complessi bandistici di tutta la provincia e
trasmesso in diretta dalla televisione
dello Stretto RTV.
Reggio Calabria - Cerimonia del 2 giugno
Roma
Alla presenza del Capo dello Stato,
Giorgio Napolitano, del Presidente
del Consiglio dei Ministri, On. Silvio
Berlusconi, del Ministro dell’Economia e delle Finanze, On. Prof. Giulio
Tremonti, e delle massime autorità
civili, militari e religiose, si è svolta
la cerimonia del 236° anniversario
della fondazione della Guardia di
Finanza. L’ evento ha avuto luogo il 22 giugno 2010 nella prestigiosa cornice
dello Stadio dei Marmi di Roma.
Particolarmente toccante il momento del conferimento della Me-
daglia d’oro al Merito Civile alla
Bandiera di Guerra del Corpo quale tributo alla esemplare efficenza e
generosa solidarietà dimostrata alle
popolazioni colpite dal sisma nella
regione Abruzzo nel 2009! Presenti
alla cerimonia in rappresentanza per
la nostra Associazione e il Direttivo
della Sezione Provinciale.
S. Giorgio in Salici (Vr)
In data 18 aprile 2010 questa sezione capitanata dal suo Presidente Angelo Pizzini e dal Vice Presidente
Barichello Adriano e da tutti gli altri
componenti del direttivo, nonché
dalle super indaffarate patronesse
hanno organizzato l’annuale gara di
pesca alla trotta presso, i due laghi di
Lazise (VR). Nonostante il tempo non molto
clemente la manifestazione, ha avuto un successo enorme, i partecipanti sono stati tutti entusiasti e molti di
loro si sono già prenotati per il prossimo anno. La locale sez. Fanti ringrazia tutti coloro che si sono adoperati per la
manifestazione dal personale addetto
alla cottura delle ottime salcicce, polli
ecc. ai giudici di gara e ai vari sponsor (Cerea Banca e la ditta Agriform
44
S. Giorgio in Salici - Gli Stand.
di Sommacampagna di Verona ),
nonché ai due rappresenti dell’amministrazione Comunale di Sona il Ca-
pogruppo Maurizio Moletta e al consigliere Vittorio Facioli che non sono
voluti assolutamente mancare.
ADUNATA - ATTIVITÀ DELLE SEZIONI
Il Fante d’Italia N. 3-2010
Sellero (Bs)
L’11 Settembre al Passo del Tonale
durante la Cerimonia del 90° di Fondazione dell’Associazione Nazionale
dei Fanti per rendere onore ai Caduti del Sacrificio Militare del Passo
del Tonale, è stata posta una Targa
Commemorativa all’interno del Sacrario alla presenza del Presidente
Nazionale dei Fanti Antonio Beretta,
del Presidente della Federazione di
Brescia Giuseppe Feretti e del Consigliere Nazionale Gianni Stucchi e
moltissime Sezioni dei Fanti provenienti dal nord Italia.
Dopo l’ammassamento sul Piazzale
del Sacrario, dei Medaglieri, Gonfaloni, Labari e Bandiere, si è reso gli
Onori ai Caduti con la deposizione
di una corona d’ alloro e lo scopri-
Sovazza - Armeno (To)
In una splendida mattinata del 30
maggio di è tenuta la Festa della Sezione.
Alla presenza del Gonfalone Comunale di Armeno accompagnato
dal Sindaco, dal Segretario Nazionale Geom. Cerri, dal Consigliere
Nazionale per il Piemonte Comm.
Andreoni, dal Presidente Sezionale
Gatti , dai Soci, dalle Associazioni
consorelle,il corteo dopo la deposizione delle Corone di Alloro ai Caduti, è stata celebrata la S.Messa al
campo.
Hanno fatto da preziosa cornice il
gruppo folcloristico “Mottarone” del
luogo con il gruppo in costumi storici e le bellissime fisarmoniche . Al
mento della Targa dedicata ai Fanti
Caduti.
Al termine della Santa Messa, officiata da S.E. Gaetano Bonicelli, Vescovo Emerito di Siena, sono state
consegnati riconoscimenti al Presidente della Sezione Ceri, ai Fanti
Sofia e Omodei.
Dopo la commovente Cerimonia i
partecipanti si sono ritrovati per un
incontro conviviale.
rancio lo stesso gruppo si è esibito un
uno spettacolo con canti e balli che
ha solleticato la fantasia dei presenti
che hanno partecipato alla festa.
Sovazza - Deposizione Corone ai Caduti
Spilimbergo (Pn)
Questa Sezione ha organizzato la
cena di fine anno festeggiando del
20° di fondazione ed ha visto la presenza di numerosi Soci, familiari e
simpatizzati. Durante la cena sono
state consegnate le tessere ai nuovi
Soci Fante Raffaele Guerra, Denny
Reschiotto e Aldo Vercesi.
Nella circostanza è stata consegnata al Sig. Mario Paglietti la pergamena si Socio Onorario ed una
targa ricordo con la motivazione:
“Sin dalla fondazione della Sezione
ha dimostrato grande stima e spiccata simpatia per il nostro Sodalizio,
contribuendo fattivamente e dando
prova di grande generosità”.
Con l’omaggio floreale a tutte le
Signore presenti si è conclusa la piacevole serata.
Spilimbergo - Consegna della targa.
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Il Fante d’Italia N. 3-2010
ADUNATA - ATTIVITÀ DELLE SEZIONI
Tonezza del
Cimone (Vi)
Alla tradizionale festa annuale
del Fante i Soci Lonardi Moreno e
Fontana Alessio hanno presentato
i loro bambini , futuri Soci, Giorgia e Manuel. Il Presidente Sezionale Francesco Fontana ha fatto la
presentazione ufficiale.
Tonezza del Cimone - I Fanti Moreno e Fontana
con i loro bambini.
Trento
Il Presidente Prov.le Prof. Federico Demartin ha voluto esprimere
l’estremo deferente saluto dell’Associazione e suo personale al Cav.
Emanuele Mazzoni e porgere ai
familiari le più sentite condoglianze. “ Ho avuto modo di conoscerlo
e di apprezzarne la cortesia e disponibilità ma soprattutto le sue
doti di uomo retto che ha sempre
creduto in quei valori di amore e
dedizione alla famiglia, al lavoro
ed alla Patria italiana che costituiscono le basi fondanti della nostra
Associazione.
Nell’ultimo conflitto mondiale ha
militato nell’Arma di Fanteria ed
ha valorosamente combattuto, per
oltre due anni, prima sul fronte
greco-albanese e successivamente
nella tragica campagna di Russia
cui riuscì a sopravvivere.
Di quella durissima esperienza
Egli, come altri reduci, preferiva
peraltro non parlare”. Rientrato
nella nativa Tione nonostante i
molteplici impegni familiari e lavorativi non dimenticò la propria
appartenenza all’Arma Regina di
cui andava fiero e, negli anni sessanta, assieme all’amico Pedretti
fondò la Sezione di Tione del nostro Sodalizio.
Egli ne divenne l’animatore e come
Ispettore di zona favorì la nascita
di altre Sezioni nelle Giudicarie
coordinandone l’attività ed i rapporti. Fino a quando le sue condizioni di salute lo consentirono con
il Presidente Settili e fu sempre in
prima fila in tutte le manifestazioni associative sia a carattere locale,
provinciale e nazionale.
“ Dopo una lunga ed esemplare
vita ci hai lasciato , ma noi, Fanti
trentini, non ti dimenticheremo…..
riposa in pace accanto alla diletta
consorte che tanto hai amato”.
Val Menaggio (Co)
Il XXX Raduno Nazionale tenutosi a Udine dal 20 al 23 maggio
2010, primo Raduno tenutosi sotto l’egida della nuova Presidenza, è
stato caratterizzato da un rinnovato entusiasmo e partecipazione che
da diversi anni non si ricordava
così massiccia.
La Sezione di Val Menaggio, come
sempre, non poteva non dare il suo
46
apporto all’evento, apporto che si è
concretizzato con un grande successo, in termini di partecipanti
ma, soprattutto, di sentita partecipazione.
Una nota di colore è stata rappresentata dalla presenza del piccolo
Jimmy, un cucciolo di barboncino,
nato lo scorso 18 novembre 2009
(data dello scioglimento del 91°
fanteria “Lucania”) e perciò nominato mascotte del costituendo
“Gruppo 91° fanteria”, che ha sfilato insieme alla Sezione con al collo
il foulard cremisi filettato di bianco, in omaggio alle mostreggiature
del “Lucania”, accompagnato dalla
sua padrona, l’Avv. Maria Josè Giuliano in Vignola, Presidentessa del
Comitato Patronesse della Sezione,
ADUNATA - ATTIVITÀ DELLE SEZIONI
Il Fante d’Italia N. 3-2010
al suo esordio nazionale.
ne del 91° btg. f. “Lucania” nell’area
addestrativa di Monte li Foj di Picerno (PZ), il Sindaco di Picerno
Avv. Valeria Russillo e il Presidente
dell’Associazione Culturale “Amici
di Monte li Foj” Sig. Antonio Genovese, hanno donato alla Sezione, rappresentata dalla Patronessa
Avv. Maria Josè Giuliano e dal Ten.
Col. Grand’Uff. Savino Vignola,
una targa ricordo.
***
La Sezione ha partecipato con le
proprie rappresentanze alle celebrazioni di Val Magnaboschi, Tonezza del Cimone ed alla Commemorazione di Passo Vezzena.
In occasione altresì della ricorrenza del XXVI anniversario della
morte del Fante Simone Ceppaglia,
avvenuta durante una esercitazio-
Venezia
Visita al 1° Battaglione del Reggimento Lagunari Serenissima del 6
maggio 2010.
Dopo l’incontro effettuato quattro mesi or sono in occasione della
festività dell’Epifania, i Lagunari
del Reggimento Serenissima, ed in
special modo il 1° Battaglione con
sede in Malcontenta (VE), hanno
ricevuto la visita dei ragazzi e delle
ragazze della Cooperativa Realtà di Marghera, luogo dove molte
persone, con problemi fisici e motori, vivono la comunione e la partecipazione con altri uomini che
collaborano con loro e non la triste
sofferenza, ed il dolore e la solitudine di quattro pareti domestiche.
Il Presidente Antonio Follini
ha raccolto nel primo mattino la
grande famiglia della Cooperativa
Realtà e seguita dai loro accompagnatori e dai Lagunari in congedo
Antonio Forzutti, Leonardo Sautariello e Leonardo Minello e da un
folto ruolo di soci della Sezione di
Verona
Il Cav.Uff. Armando Zanin , già
Segretario Nazionale, e la consorte
Sig.ra Oliva Dezzan hanno celebrato le nozze d’oro. La loro vita in
comune è l’immagine di una cop-
Valmenaggio - Premiazioni.
Chioggia, hanno visitato la Caserma Bafile, che ha sede nel Comune di Mira.
I nostri Lagunari, hanno aperto le
porte alla curiosità ed al vivo interesse degli ospiti della casa di Via
Benvenuti in Marghera, e dopo
aver mostrato loro le attività che
espletano nel loro lavoro operativo, hanno fatto vedere come ci si
può camuffare e li hanno invitati
a scoprirli nascosti nell’erba alta,
ma il fiuto e la curiosità dei nostri
grandi amici, con occhi attenti li
hanno visti meglio delle tecniche
visive notturne o diurne.
Sono stati ospitati nei mezzi anfibi in dotazione ai nostri militari,
e vestendo i loro elmetti si sono
sentiti, per molti minuti, Fanti da
mar. La provenienza degli ospiti
dalla città di Venezia, hanno visto con gradimento la consegna
del simbolo che contraddistingue
i Lagunari, il Leone armato in scudo rosso da apporre sulla manica,
che porta con la spada il “Sacro
Vangelo” chiuso.
Hanno voluto fare omaggio ai
responsabili della Caserma Matter e Bafile, di icone e di vasi in
coccio, costruite nel laboratorio
della cooperativa, dipinti a mano
con molta maestria. Ne hanno ricevuto diplomi di presenza e con
il leone anche una serie di Cartoline Reggimentali. Al pranzo nella
mensa del Battaglione, tutti assieme, hanno visto la partecipazione
visiva e reale a quell’amicizia che
vede i Lagunari in servizio, uniti
a quelli in congedo vicini a coloro che soffrono ed il cui destino
non è stato facile, ma che l’amore
e l’amicizia sono alla base del loro
vivere civile.
Un dato significativo, gli Ufficiali, i Sottufficiali ed i Lagunari del
Reggimento Serenissima, hanno
ringraziato gli ospiti della loro
presenza, un passo fondamentale
di quel vivere comune di partecipazione attiva che vede sempre di
più nei nostri militari una parte
importante della nostra vita sociale.
pia molto affiatata ed unita, irreprensibile nei loro doveri verso la
famiglia e aperta agli altri. La loro
unione sia per noi una preziosa lezione di vita.
Zanin ha pure ricoperto la carica
di Presidente Prov.le . attualmente ricopre la carica di Presidente
Onorario della Federazione Veronese.
Il Presidente Prov.le Umberto
Tampellini e tutta la Federazione
, riconoscente per il suo prezioso
operato, formula affettuose felicitazioni per avere raggiunto questo
importante traguardo.
47
ADUNATA - ATTIVITÀ DELLE SEZIONI
Il Fante d’Italia N. 3-2010
Villa d’Ogna
(Bg)
I Fanti delle Sezioni dell’alta Valle Seriana, Villa d’Ogna, Clusone e
Parre, sono sempre presenti all’appuntamento biennale dei Raduni
Nazionali dei Fanti d’Italia, alle Cerimonie del sabato ed alla grande
parata della domenica.
Quest’anno a Udine sono arrivati
con due pulmans, capitanati dal Cav.
Alfonso Pendezza, hanno visitato la
città e dintorni, hanno partecipato a
tutti gli eventi pomeridiani e serali,
organizzati per l’occasione, della nostra Associazione, con molta soddisfazione.
Durante la parata della domenica
mattina hanno vivacizzato il corteo
Villa d’Ogna - I Fanti dell’alta Val Seriana al XXX° Raduno Nazionale di Udine.
con canti e slogans.Hanno espresso
qualche critica costruttiva agli organizzatori del Raduno, ma anche i
complimenti per il loro impegno pro-
fuso per la bella riuscita del Raduno.
Archiviato il 30° Raduno di Udine
si sta già pensando al Raduno di Ravenna del 2012 e non solo.
Villorba (Tv)
Il 27 gennaio, giornata della memoria, nella stupenda cornice del
palazzo dei Trecento a Treviso, sono
state consegnate le medaglie d’Onore agli Internati deportati nei lager
nazzisti.
Particolare emozione per noi Fanti
di Villorba, è stata la consegna della
Medaglia al Cav. Romano Marchi,
classe 1921, socio della nostra Sezione fin dalla sua costituzione.
Arrestato in Albania dalle forze tedesche dopo l’8 settembre 1943, il
Cav. Romano Marchi, fu deportato
nel campo di lavoro nazzista a Bremen dove rimase fino alla fine del
conflitto mondiale.
Villorba - Il 5° da sinistra, lo vediamo con altri due premiati e con gli amici Fanti della Sezione.
CALENDARIO MANIFESTAZIONI ANNO 2010
4 novembre
7 novembre
14 novembre
13 novembre
13 novembre
14 novembre
14 novembre
14 novembre
28 novembre
48
Redipuglia
Massa
Capo Sile
Bergamo
Romano d’Ezzelino
Calasca Castiglione
Voghera
Garda
Abbiategrasso
GO
MS
VE
BG
VI
VB
PV
VR
MI
Annuale Cerimonia al Sacrario
Celebrazione ricorrenza festa S. Martino V.
Celebrazione ricorrenza festa S. Martino V.
Cerimonia “Lupi di Toscana”
Cel. S.Martino- Congresso Prov. Fed. VI
Commemorazione Caduti
Museo S. “G. Beccari” Solen.di S. Martino
Inaug. del Monumento ai Fanti d’Italia
Solen. di S. Martino - Festa della Sezione
VARIE
Il Fante d’Italia N. 3-2010
Sono stati rinnovati i seguenti
consigli direttivi
SEZIONE PROV.LE DI AVELLINO
PRESIDENTE - FURCOLO GIUSEPPE
V.PRESIDENTE - RENZULLI SABATO
SEGRETARIO - CARUSO GIOVANNI
ECONOMO - DE VENEZIA ETTORE
FEDERAZIONE PROV. DI BERGAMO
PRESIDENTE - M.d.L. A. BERETTA
V.PRESIDENTE SIGG. PARAVISI
- PENDEZZA - PERICO - RIZZI
SEGRETARIO
RADAELLI
ENZO
ECONOMO -CARMINATI LUIGI SEZIONE DI BOTTANUCO BG
PRESIDENTE - CARMINATI LUIGI
V.PRESIDENTE - PAGANELLI GIUSEPPE
SEGRETARIO - RONCALLI SERGIO
SEZ. DI CALUSCO D’ADDA BG
PRESIDENTE - ARRIGONI GIUSEPPE
V.PRESIDENTE - MANTECCA GIUSEPPE
SEGRETARIO - PANDOLFI ROBERO
TECONOMO - BRAVI PASQUALE
SEZ. DI CARZAGO RIVIERA BS
PRESIDENTE - CHIARINI LUIGI
V.PRESIDENTE - GABANA FRANCO
SEGRETARIO - LAGANA’ FRANCESCO
SEZ. DI CASTANO PRIMO MI
PRESIDENTE - SGARELLA FRANCECO
V.PRESIDENTE - MOCCHETTI ALFREDO
SEGRETARIO - FASSI PASQUALINO
ECONOMO - SGARELLA GASPARE
SEZIONE DI CHIAMPO VI
PRESIDENTE - BEVILACQUA GIOVANNI
V.PR. LONATO SISTO - MELOTTI PAOLO
SEGRETARIO - BERGAMIN ELIO
ECONOMO - BOSCHETTO FAUSTO
SEZIONE DI CHIOGGIA VE
PRESIDENTE - BALDIN GALDINO
V.PR. - DA RE ANDREA - CRIVELLARI GIOVANNI
SEGRETARIO - TONELLO SERGIO
SEZ. DI CAPRINO VERONESE VR
PRESIDENTE - COSTI FRANCESCO UBALDO
V.PRESIDENTE - PACHERA GINO
SEGRETARIO - TORMEN SERGIO
ECONOMO - COSTI FRANCESCO UBALDO
SEZIONE DI CILIVERGHE BS
PRESIDENTE - ALBINI AUGUSTO
V.PRESIDENTE - PARTESI MARIO
SEGRETARIO PARTESI MARIO
ECONOMO - BONETTA PRIMO
SEZIONE DI MELEDO VI PRESIDENTE - TREVISAN GIUSEPPE
V.PRESIDENTE BALDI DANILO
SEGRETARIO - PREATTO G.BATTISTA
ECONOMO - PREATTO G. BATTISTA
SEZ. DI COLOGNO AL SERIO BG
PRESIDENTE - ADOBATI PIETRO
V. PRESIDENTE - SCOTTI BATTISTA
SEGRETARIO - RAVIZZA MARIO
SEZIONE DI MORGONGIORI OR
PRESIDENTE - CONTU LUIGI
V.PRESIDENTE - FOIS JOSTO
SEGRETARIO - ATZEI FAUSTINO
SEZIONE PROV.LE DI COMO
PRESIDENTE - SANFELICE PIETRO
V.PRESIDENTE - SANFELICE PAOLO
SEGRETARIO
- MACRI’ MARCO
SEZIONE DI OLTRE IL COLLE BG
PRESIDENTE - MILESI RAFFAELE
V.PRESIDENTE - DIOTTI FLAVIO
SEGRETARIO - VALTOLINA VITTORIO
SEZIONE DI ERACLEA VE
PRESIDENTE - BIDOIA GRAZIANO
V.PRESIDENTE - VERAGO ANTONIO
SEGRETARIO - DE CARLI GINO
SEZIONE DI S. LUCIA DI PIAVE TV
PRESIDENTE - AVANZI MORENO
V.PRESIDENTE - CESCON LIVIO
SEGRETARIO MORET MAURO
SEZIONE DI ERBE’ VR
PRESIDENTE - GECCHELE RENATO
V.PRESIDENTE
NANIL LINO
SEGRETARIO LUISE FRANCO
ECONOMO - PATUZZI GIANFRANCO
SEZIONE DI SANTA MARIA HOE’ CO
PRESIDENTE - PANZERI FRANCO
V.PRESIDENTE - PEREGO GIOVANNI
ECONOMO - PEREGO GIOVANNI
SEZIONE DI FORNACI BS
PRESIDENTE - SOTTINI LUIGI
V.PRESIDENTE - FIORITI SILVANO
SEGRETARIO - GUSSONI PIETRO
ECONOMO - ABRAMI GIAMPIETRO
SEZIONE DI GONNOSCODINA OR
PRESIDENTE - GHIANI EMILIO
V.PRESIDENTE - ORRU’ GIUSEPPE
SEGRETARIO CUCCU ITALO
ECONOMO - PODDA ANTONINO
SEZIONE DI LEGNAGO VR
PRESIDENTE - ROSSI GIUSEPPE
V.PRESIDENTE - VEDOVELLO FULVIO
SEGRETARIO MARON ELIO
ECONOMO
MARON
ELIO
SEZIONE DI MARENO DI PIAVE TV
PRESIDENTE - FORNASIER GIORGIO
V.PRESIDENTE - SACCONI ANTONIO
SEGRETARIO - BREDA DANIELE
ECONOMO - DAL CIN FABIO
SEZIONE PROV. DI MASSA MS
PRESIDENTE - LORENZETTI PELLEGRINO
MEMBRI DI GIUNTA
BORGHINI EGISTO - GIANGRAVE’ NELLO
PANTERA ANDREA - ROSSI MASSIMO
SEZIONE DI SOMMACAMPAGNA VR
PRESIDENTE - DAL ZOVO PALMINO
V.PRESIDENTE - BENINCA’ PAOLO
SEGRETARIO - GENOVESE GIOVANNI ECONOMO - TASSINI CESARE
SEZIONE DI SCHIO VI
PRESIDENTE - BERTOLDO GIOVANNI
V.PRESIDENTE - CAPPELLOTTO BRUNO
SEGRETARIO - PERON VITTORIO
ECONOMO - SESSEGOLO FRANCESCO
SEZIONE DI SPILIMBERGO UD
PRESIDENTE - CICI NICOLA
V.PRESIDENTE - VALLAR FABRIZIO
SEGRETARIO - CORBA TORQUATO
ECONOMO - BONVICINO NORBERTO
SEZIONE DI SULMONA AQ
PRESIDENTE - GIAMMARCO ITALO
V.PRESIDENTE - DI TIRRO ANTONIO
SEGRETARIO CAMPI MARIO
ECONOMO
BONO
MARIO
FEDERAZIONE PROV.LE DI TREVISO
PRESIDENTE - LAZZARATO SEBASTIANO
V.PRESIDENTE - PRETE PIETRO
V.PRESIDENTE - AVANZI MORENO
SEGRETARIO - MINI GIOVANNI
ECONOMO - MINI GIOVANNI
49
VARIE
Il Fante d’Italia N. 3-2010
SEZIONE DI TREVISO
PRESIDENTE - RACCUIA CARMELO
V.PRESIDENTE - MAZZIER GIANDOMENICO
SEGRETARIO DE GIORGI GIORGIO
ECONOMO - DE GIORGI GIORGIO
SEZIONE DI URGNANO BG
PRESIDENTE - BROLIS VITTORIO
V.PRESIDENTE - MAFFEIS FRANCO
SEGRETARIO
BONO
LUCA
ECONOMO - BROLIS DANIELE
SEZIONE DI USSARAMANNA OR
PRESIDENTE - ZEDDA GIANLUIGI
V. PRESIDENTE - PARCU GIAMPIERO
SEGRETARIO - PODDA CARLO
ECONOMO - PERSEU GIULIANO
SEZIONE DI VILLANOVA S/C BS
PRESIDENTE - QUASSOLI LUIGI
V.PRESIDENTE - COCCA GIUSEPPE
SEGRETARIO - PASINI MAURIZIO
Nozze
Si sono sposati:
CASTEGNATO ( BS ) : Massimiliano,
figlio del Presidente Federazione Provinciale di Brescia Cav. Giuseppe Feretti, con la D.ssa Elena Narra – Silvia,
nipote del Consigliere Vincenzo Magri,
con Alessandro Uccelli
CASTELNUOVO DEL GARDA (VR) :
Floriano, figlio del Socio Floriano Gottardi, con la Signorina Anna Perina
CEDEGOLO ( BS ) : Elena, figlia del
Segretario Fante Tomaso Gazzoli, con
Alessandro Minici
GRANCONA ( VI ) : Miguel, figlio del
Fante Tiziano Sommaggio, con la Signorina Vania Covolo, nipote del Fante Francesco Covolo – Nadia, figlia del
Fante Michele Altano, con Gianbattista
MELEDO ( VI ) : il Fante Fabio Chiese
con la Signorina Valeria Pegoraro
NOALE ( VE ) : il Fante, Sindaco di Noale Michele Celeghin con la D.ssa Elena
Pelosin
SERLE ( BS ) : Marco, figlio del Consigliere Provinciale e Vice Presidente Sez.
Defendo Guatta, con la Signorina Paola
Filippetti
VAL DI SOLE ( TN ) : Massimiliano
con la Signorina Barbara, figlia del Fante Giuseppe Rizzi
VIGASIO ( VR ) : Desiree, figlia del
Fante Angiolino Merlini, con Andrea
Bernardelli
Felicitazioni!
50
Culle Sono nati:
va – Martha, nipote del Fante Natalino
Marinoni
ALBAREDO D’ADIGE ( VR ) : Emma,
figlia del Fante Luca Dalla Pellegrina
LURATE CACCIVIO ( CO ) : Emma,
nipote del Consigliere Fante Giuseppe
Castiglia
BARI : Viola, secondogenita del Fante
Giuseppe Pasquale e nipote del Consigliere Nazionale Nicola D’Eri e della
Vice Presidente Patronesse Nicoletta
Lorusso
BASELGA DI PINE’ ( TN ) : Cristian,
nipote del Fante Claudio Avi – Daniela
Onorati e Leonardo Agreiter nipoti del
Segretario Sezionale Antonio Luciano
Sartori
BRIGNANO GERA D’ADDA ( BG ) :
Paolo, nipote del Vice Presidente Sezionale e Consigliere Prov. Cav. M.d.L.
Giancarlo Bonardi
CALUSCO D’ADDA ( BG ) : Federico,
nipote del Fante Pasquale Bravi – Diego
e Alessandro, nipoti del Fante Adelino
Biffi – Nicola, nipote del Fante Pietro
Bolognini
CASTELNUOVO DEL GARDA ( VR ) :
Lucia Carini e Enrico Gottardi, nipoti
del Socio Floriano Gottardi
CAVALCASELLE ( VR ) : Leonardo, figlio del Sergente Simone Beschi e della
D.ssa Alessandra Mora
CHIOGGIA ( VE ) : Iris, nipote del Socio Bruno Bellan
CORMONS ( GO ) : Alessio Bevilacqua, nipote del Fante Cav. Elio Pineschi
COSTABISSARA – CALDOGNO ( VI ) :
Davide, quarto nipote del Fante Tullio
Bazzan e Patronessa Valentina – Matteo, nipote del Vice Presidente Sezionale
Giancarlo Santolin e della Patronessa
Nadia
DOSSENA ( BG ) : Manila, nipote del
Fante Gianbattista Astori
GENOVA : Marco, figlio del Fante Francesco Valle
GHISALBA ( BG ) : Erika, nipote del
Fante Benemerito Francesco Sangalli
GRANCONA ( VI ) : Giacomo, nipote del Fante Paolo Stangoni – Daniele,
nipote del Fante Oreste Lonardi – Alessandro, secondo nipote del Fante Giuliano Sgaggero
GRAVEDONA ( CO ) : Argentina, nipote del Fante Gian Pietro Albini – Alice, figlia del Fante Angelo Braga – Asia,
figlia del Fante Paolo Ferrario – Benedetta, nipote del Fante Pietro Manto-
MELEDO ( VI ) : Marco, secondogenito del Fante Gianluigi Massignan e della
moglie Rosetta
MOGLIANO VENETO ( TV ) : i gemelli Francesco e Lorenzo, nipoti del
Vice Presidente Sezionale Paolo Foffano e della Patronessa Marisa – i gemelli
Vittorio e Davide – Emma e Edoardo
pronipoti del Fante Ernesto Michielan
NOALE ( VE ) : Pietro, nipote del Socio
Gianfranco Muffato – Nicola, nipote del
Consigliere Angelo Bedoato
POVEGLIANO ( VR ) : Alessia, nipote
del Presidente Mario Donisi e delle Patronesse Francesca Brando e Nicoletta
Donisi
POZZOLENGO ( BS ) : Giuliana, nipote del Presidente Domenico Sinni
PREDORE ( BG ) : Martina, figlia del
Fante Stefano Bonardi
SOVERE ( BG ) : Viola, nipote del Cassiere Carlo Bianchi – Sara e Silvia, figlie
del Consigliere Alessio Bianchi
VAL DI SOLE ( TN ) : Debora, figlia del
Fante Roberto Cavallar e della Patronessa Patrizia Zanon
VILLA D’OGNA ( BG ) : Francesco,
figlio del Fante Fabio Bellini Segretario
Sezione e della consorte Marella.
Rallegramenti!
Ricorrenze
BAGNOLO PIEMONTE ( CN ) : il Presidente Michelangelo Falco e la consorte Anna Serre hanno festeggiato il 30°
anno di Matrimonio
CAMPEDELLO ( VI ) : il Fante Gianpietro Menotti e la consorte Alda Negri
hanno festeggiato il 50° di Nozze
CASELLE DI SOMMACAMPAGNA ( VR ) :
il Fante Emilio Saporiti e la consorte
Maria Carioni hanno festeggiato il 50°
di Matrimonio
CASTEGNATO ( BS ) : il Presidente
Fed. Provinciale di Brescia Cav. Giuseppe Feretti e la consorte Alba Franzoni
hanno festeggiato il 35° anniversario di
Il Fante d’Italia N. 3-2010
VARIE
Matrimonio - il Fante Mario Mafezzoni
e la consorte Cesarina Firmo hanno festeggiato il 50° di Nozze
CASTELNOVO NE’ MONTI ( RE ) : il
Fante e Consigliere Quirino Martinelli e
la consorte Patronessa Marisa Ceccarelli
hanno festeggiato il 50° di Matrimonio
– l’Amico del Fante e Consigliere Palmiro Pellegrini e la consorte Patronessa
Maria Giorgini hanno festeggiato il 50°
di Matrimonio
CHIOGGIA ( VE ) : il Fante Severino
Falconi e la consorte Flavia Porzionato
hanno festeggiato il 50° di Nozze
COMO : il Fante Gaetano Protti e la
consorte hanno festeggiato il 55° di Matrimonio
COSTABISSARA – CALDOGNO ( VI ) :
Angelo Pilastro ed Elisabetta Frigo, genitori della Patronessa Bertilla Pilastro
Gomitolo, hanno festeggiato il 60° di
Matrimonio
PAVIA : il Fante Germano Daprà e la
consorte Tamara Vecchio hanno festeggiato il 45° anno di Matrimonio
VERONA : il Cav. Uff. Rag. Armando
Zanin e la consorte Oliva Dezzan, hanno festeggiato le “Nozze d’Oro
Rallegramenti!
Lauree
FIRENZE : Daniele, figlio del Socio
Paolo Paoli si è laureato in Ingegneria
Elettronica all’Università degli Studi di
Firenze
MILANO : il Fante Ruggero Samarani
ha conseguito la Laurea in Lettere
ROMANO DI LOMBARDIA ( BG ) :
Rossella, Figlia del Fante Luigi Lamera
si è brillantemente laureata in Medicina
e Chirurgia presso l’Università di Brescia
SULMONA ( AQ ) : Alessandra, figlia
dell’Aiut. Angelo Terrasi si è laureata in
Fisioterapia con il punteggio di 110 e
lode
TRIESTE : Irene, nipote del Gen. Carlo Soave Presidente della Sezione Provinciale si è brillantemente laureata in
Scienze Internazionali e Diplomatiche
presso il Polo di Gorizia dell’Università
degli Studi di Trieste
Rallegramenti!
Onorificenze
BARI : il Consigliere Nazionale Rag. Nicola D’Eri è stato insignito dell’Onorificenza di Cavaliere O.M.R.I.
BOLOGNA : il Socio Fortunato Galtieri
è stato insignito di Onorificenza di Ufficiale O.M.R.I. - il Socio Paolo Sturla
Avogadro Consigliere Sezionale, è stato
insignito della Onorificenza di Commendatore O.M.R.I.
COMO : il Socio Giovanni Santaera ha
ricevuto dalla Presidenza della Repubblica, la Medaglia d’Onore per “I Cittadini
Italiani, militari e civili, deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra”
CROTONE : Il Fante Pietro La Gioia
ha ricevuto dalla “Presidenza della Repubblica” la Medaglia d’Oro per “i Cittadini italiani militari e civili vittime di
deportazione ed internamento nei lager
nazisti”
ODOLO ( BS ) : il Cap. F. Par. Ivan,
figlio del Fante Roberto Crescini, ha ricevuto un Elogio dal Comandante dell’
ISAF in Afganistan
PIOLTELLO ( MI ) : il Presidente della Sezione Giovanni Chiodi è stato insignito dell’Onorificenza di Cavaliere
O.M.R.I.
SABBIO CHIESE ( BS ) : il Fante Pietro
Tonoli ha ricevuto dalla Presidenza della Repubblica la Medaglia d’Onore per
“I Cittadini Italiani, militari e civili, vittime di deportazione ed internamento
nei lager nazisti”
SAN NICOLA DELL’ALTO ( KR ) : il
Fante Pietro La Gioia ha ricevuto dalla
Presidenza della Repubblica la Medaglia
d’Onore per “I Cittadini Italiani, militari
e civili, vittime di deportazione ed internamento nei lager nazisti”
TREVISO : il Presidente della Sezione,
Col. Carmelo Raccuia, è stato insignito
della Onorificenza di Ufficiale O.M.R.I.
VIRLE TREPONTI REZZATO ( BS )
: il Fante Giordano Zizioli ha ricevuto
dalla Presidenza della Repubblica la Medaglia d’Onore per “I Cittadini Italiani,
militari e civili, vittime di deportazione
ed internamento nei lager nazisti”
Rallegramenti!
Lutti Sono deceduti:
ABBIATEGRASSO ( MI ) : il Papà del
Consigliere Sandro Cairati – il Fante
Luigi Urelli già Consigliere della Sezione – il Fante Piero Conti, Socio Fondatore della Sezione
ALBAREDO D’ADIGE ( VR ) : il Fante
Oreste Vangelista
BAGOLINO ( BS ) : il Fante Serg. Firmo Salvadori
BASELGA DI PINE’ ( TN ) : il Fante
Tullio Viliotti
BREGANZE ( VI ) : il Fante Guerrino
Carraro
BRESCIA: il Fante Cap. Feliciano Ferri
M. B.V.M.
BRIGNANO GERA D’ADDA ( BG ) :
il Fante Alfiere Giacomo Aresi
CAERANO SAN MARCO ( TV ) : il
Fante Giancarlo Mondin
CALUSCO D’ADDA ( BS ) : il Consigliere Fante Giuseppe Colleoni
CAMISANO VICENTINO ( VI ) : il
Fante Gino Grigoletto
CASALSERUGO ( PD ) : i Fanti Pietro
Bacchin, Dorino Barolo, Cav. Uff. Decimo Quaggia Fondatore e già Presidente
della Sezione
CASELLE DI SOMMACAMPAGNA ( VR ) :
il Papà del Fante Giovanni Spinelli
CASTELNOVO NE’ MONTI ( RE )
: i Fanti Ezio Prati, Adelmo Cagni – le
Patronesse Clementina Costi e Maria
Bonin
CASTELNUOVO DEL GARDA ( VR ) : la
Moglie del Fante Eugenio Manzato – la
Moglie del Fante Alessandro Sembenini
CEDEGOLO ( BS ) : il Papà del fante
Marco Sabbadini – il Fante Davide Gnani
CEGGIA ( VE ) : il Presidente della Sezione Pietro Naressi
CESANO DI ROMA : il Socio Col. F.
Arcangelo Testa
CHIARI ( BS ) : il Papà del Consigliere
Massimo Volpi – la Moglie del Fante Pasquale Sirani
CHIOGGIA ( VE ) : il Fante Giovanni
Tonello
CILIVERGHE ( BS ) : la Moglie del
Presidente Fante Augusto Albini
COMO : il Fante Gino Fasolo
CORTENUOVA ( BG ) : il Fante Alessandro Piana
51
VARIE
Il Fante d’Italia N. 3-2010
COSTABBISSARA ( VI ) : il Fante Luigi Farelli
MESTRE ( VE ) : il Presidente della Sezione Ugo Lugato
CUSTOZA ( VR ) : il Fante Antonio
Armani
DEGAGNA ( BS ) : il Papà del Fante
Claudio Baruzzi
NOALE ( VE ) : Comm. Dott. Reno
Donà già Presidente Sezione – il Socio
Mogno Cassiano – il Fante Umberto De
Marchi
DOSSENA ( BG ) : il Fante Cav. Uff.
Giacomo Spini
NOVENTA VICENTINA ( VI ) : il
Consigliere Lino De Rossi
VARESE : la Mamma del Socio Magg.
Cristoforo Arena
DUEVILLE ( VI ) : la Patronessa Pierina Scudella
PALAZZOLO S/O ( BS ) : Natale Cossandi, Suocero del Presidente Giuseppe
Morandi
VALLI DEL PASUBIO ( VI ) : il Fante
Gino Pianegonda
FONTANIVA ( PD ) : il Presidente
Onorario Tuno Pasquin
GAVARDO ( BS ): la Patronessa Norma
Pasini Madrina della Bandiera e Moglie
del Consigliere Guerrino Ferrari – il
Papà del Consigliere Giuseppe Ghidinelli
GEMONA DEL FRIULI ( UD ): i Fanti
Anacleto Ellero, Alessandro Forgiarini,
Pietro Lepore – l’Amico del Fante Antonio Tiso – le Patronesse Pia Sgoifo e
Ada Picco
GRANCONA ( VI ) : il Fante Guerrino Sommaggio – la Moglie del Fante
Roberto Danzo – la Mamma del Fante
Diego Canevarollo – il Papà del Fante
Flavio Brunello – la Mamma del Fante
Giancarlo Marcon – il Papà del Fante Pasquale Cervellin – la Mamma del
Fante Lino Gaiga – la giovane Moglie
del Fante Franco De Marchi
GRAVEDONA ( CO ) : il Papà del Fante Valerio Poncia – il Papà del Fante Angelo Braga - la Moglie del Fante Arturo
Nirosi – la Nuora del Fante Pasquale
Mazzucchi – il Cognato Diego del Fante
Valerio Poncia
ISOLA DELLA SCALA ( VR ) : il Papà
del Fante Mario Toniolo
LEGNAGO ( VR ) : il Fante Cap. Silvio
Ivan Facini, già Presidente Sezione
LONATO ( BS ) : il Fante Renzo Cenedella ( detto Caio )
LURATE CACCIVIO ( CO ) : il Fante
Giuseppe Maira – la Suocera del Vice
Presidente Gracco Bielli – la Mamma
del Fante Giancarlo Baitieri
MALO ( VI ) : la Mamma del Fante Gaetano Scorzato
MAZZANO ( BS ) : il Papà della Patronessa Rossana Treccani e Suocero del
Presidente Osvaldo Procuranti – il Fante Francesco Lorandi, Suocero del Consigliere Antonio Virga e Papà della Patronessa Silvana – il Socio Tiziano Bertoloni, Genero del Fante Dario Vetta
52
PAVIA : il Fante Gaetano Disca – la
Mamma centenaria del Fante Germano
Daprà
PESCHIERA DEL GARDA ( VR ) : il
Vice Presidente Fante Enzo Dal Bosco
POVEGLIANO ( VR ) : il Fante Marcello Belligoli
PREDORE ( BS ) : il Fante Guido Girelli – la Mamma del Fante Giancarlo
Lanza
RAVENNA : la Sorella Maria e il Cognato Amedeo Corsini del Consigliere
Naz. Onorario e Presidente Sez. Prov.
Comm. Enrico Bartoletti – i Fanti Fiorenzo Ferri e Tommaso Cellini
ROMA : l’amico fraterno, Socio Benemerito Fante Riccardo Riccardi, Reduce
della Campagna di Russia nell’81° Fanteria, deceduto dopo pochi giorni dalla
scomparsa della amata Consorte Milly
ROMANO D’EZZELINO ( VI ) : il Reduce della Campagna di Russia Giovanni Dissegna
ROMANO DI LOMBARDIA ( BG ) :
la Mamma del Consigliere Antonio Sobatti - il Consigliere Fante Antonio Sobatti – la Mamma del Consigliere Fante
Giancarlo Bonomelli
SELLERO ( BS ) : il Fante Mario Poetini
SERLE ( BS ) : la Sorella del Fante Franco Ragnoli e Zia del Fante Ugo Ragnoli
– la Mamma del Fante Fiorenzo Guatta
– la Mamma dei Fanti Gian Pietro e Domenico Ragnoli
SOVERE ( BG ) : il Fante Emilio Moretti
SPILIMBERGO ( PN ) : il Fante Pietro
Sandri – la Patronessa Cav. Bettina Zerzini
SULMONA ( AQ ) : la Mamma del Vice
Presidente Sez. Gen. Antonio Di Tirro
TEZZE SUL BRENTA ( VI ) : la Patro-
nessa Antonietta Cusinato ( Lina ) – il
Fante Giovanni Savio – la Patronessa
Maria Nardi
UDINE : il Socio Mar. Magg. “A” Michele Marino – il Socio Mar. Magg “A” Cav.
Ermanno Prete
VAL MENAGGIO ( CO ) : la Mamma
del Presidente Sez. Ermes Andreani – il
Papà del Fante Luigi Lanfranconi – la
Nonna Maria dei Fanti Manuel Leo e
Luca Chiappa
VIGASIO ( VR ) : la Mamma del Fante
Luigi Merlini – il Papà del Fante Simone
Zuanazzi – il Suocero della Patronessa
Cristina Giacometti – il Papà del Fante
Matteo Finezzo
VILLAGGIO SERENO ( BS ) : Fausto,
Figlio del Presidente Sez. Emilio Tonelli
VOGHERA ( PV ) : il Fante Bruno Almangano
ZENSON DI PIAVE ( TV ) : il Presidente della Sezione, Fante Pietro Barbaran
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Il Fante d’Italia N. 3-2010
SACRARIO
CADUTI D’OLTREMARE
Bari
4 Novembre 2010
53
Il Fante d’Italia N. 3-2010
Redipuglia
4 Novembre 2010
54