Roma 4 Novembre 2010 - Associazione fanti del nord est
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Roma 4 Novembre 2010 - Associazione fanti del nord est
Anno LXII - N. 3 - Settembre 2010 Sped. in abbon. postale - Art. 2 comma 20/c legge 662/96 - Filiale di Novara Il Fante d’Italia «ONORARE I CADUTI OPERANDO PER I VIVI» Organo Ufficiale dell’Associazione Nazionale del Fante – 20125 Milano – Via Tonale, 20 – Tel. 02 67075069 - C.C.P. n. 000036831204 - IBAN IT87W0760101600000036831204 Roma 4 Novembre 2010 SOMMARIO Ai Fanti d’Italia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1 “La consegna di S. Martino” . . . . . . . . . . . . . 2 G.F. Paglia : il volto di un’Italia migliore . . . . . . . . 3 Il Medagliere Nazionale a Cima Grappa . . . . . . . . 5 Intervento del Pres. Sez. Prov. Udine . . . . . . . . . 7 Il Pres. Naz. A. Beretta incontra i Fanti Sardi . . . . . 8 Araldo di Crollanza : un Fante pugliese . . . . . . 10 I drammatici giorni della liberazione . . . . . . . . 11 I Bianchi Fucilieri del Kosovo . . . . . . . . . . . 12 Ricordata a Padova una pagina importante della storiapartigiana. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14 Il 14° Raduno Prov. Fanti della Marca Trevigiana . . . . 14 La Banda dell’Esercito . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15 Un nuovo Gonfalone per il comune Cicognola . . . 16 Delegazione della Fed. Fanti di Trento a Caporetto . . . 17 Un Amico dell’Altopiano di Asiago ci ha lasciato . . . 17 Una rarità a Mogliano Veneto?. . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18 A Sarcedo i 100 anni di nonno Giuseppe . . . . . . . . . . 19 A Waterloo la fortuna voltò le spalle a Napoleone . . 19 Aquileia: Cimitero degli Eroi . . . . . . . . . . . . . . . . . 20 I Fanti al Tonale per non dimenticare . . . . . . . . . . 21 La città di Bari saluta la Brigata Pinerolo . . . . . . . 22 Comunicato del Ministero della Difesa . . . . . . . . 22 Passaggio Consegne . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 23 Inaugurato a Villorba il Monumento ai Fanti Caduti . . . 23 La Rubrica delle Patronesse . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24 Ricerca Commilitoni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24 Recensioni Librarie . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24 Adunata - Attività delle Sezioni . . . . . . . . . . . . . . . . . 25 Calendario delle Manifestazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . 48 Rinnovo Consigli Direttivi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 49 Nozze - Culle - Ricorrenze - Lutti . . . . . . . . . . . . . . . . 50 Offerte alla rivista . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 52 In copertina: Roma Monumento al Milite Ignoto In terza di copertina: Bari Sacrario Caduti Oltremare In quarta di copertina: Redipuglia Sacrario Gli scritti che vengono pubblicati investono la diretta responsabilità dell’autore. La Redazione si riserva di selezionare il materiale e di effettuare tagli a quelli troppo prolissi o non pertinenti al tema trattato. Testi, fotografie e disegni, anche se non pubblicati, non verranno restituiti.Perriproduzioniancheparziali,èfattoobbligodicitarelafonte. Rappresentanza legale: Presidente Nazionale A.N.F. Antonio Beretta Direttore Responsabile: Manlio Lombardo Direttore: Mattia Tanzi giornalista Cell. 338.3070999 - Tel.0383.62684 Comitato di Redazione: Componenti della Giunta Nazionale con la collaborazione del Comm. Giorgio Andreoni e del T. Col. F. Savino Vignola stampa: Tipografia PI.ME. Editrice Srl 27100 Pavia - Via Vigentina, 136A: e-mail: [email protected] Tribunale di Milano - Registrazione n. 346 del 25-10-1977 Finito di stampare: Settembre 2010 Roma - Particolare delle quadrighe del monumento al Milite Ignoto Si porta a conoscenza delle Federazioni, Sezioni Provinciali e Comunali che la Prefettura di Milano in data 21 Luglio 2010 ha iscritto nel Registro delle Persone Giuridiche il nuovo Statuto della nostra Associazione. Il Testo integrale sarà pubblicato quanto prima sul sito internet della Presidenza Nazionale e scaricabile in vari formati. SI COMUNICA CHE DAL PROSSIMO NUMERO LE NOTIZIE DA RIPORTARE SULLA RIVISTA SPEDITE VIA E-MAIL DOVRANNO ESSERE ESCLUSIVAMENTE PER GLI SCRITTI IN FORMATO DOC o WORD E PER LE FOTOGRAFIE IN FORMATO JPG o TIF. LE COMUNICAZIONI IN FORMATO DIVERSO NON SARANNO PRESE IN CONSIDERAZIONE. GRAZIE PER LA COLLABORAZIONE La Redazione si riserva di selezionare il materiale da pubblicare e di effettuare tagli agli scritti troppo prolissi o non pertinenti al tema trattato. IL MATERIALE PER IL PROSSIMO NUMERO DOVRA’ PERVENIRE ENTRO E NON OLTRE IL 20 Novembre 2010 alla Sede Centrale, Via Tonale 20, 20125 Milano, oppure all’indirizzo di posta elettronica [email protected] I testi pervenuti dopo tale data saranno inseriti a spazio disponibile o nel numero successivo. Si rinnova l’invito a contenere, nel limite del possibile, testi e nominativi sia negli articoli che nell’Adunata. Si raccomanda quanto più possibile la spedizione dei testi e di foto in documenti digitali (Testo in Word.doc - Foto in JPG) a: [email protected] ai Fanti d’Italia Carissimi Fanti, Patronesse ed Amici che ci sostenete, vorrei ricordare a tutti Voi, dopo averli rammentati nel corso del Raduno di Udine, i novanta anni della fondazione della nostra Associazione Nazionale del Fante e altre importanti date. Il 4 novembre, viene ricordato come il giorno nel quale l’Italia compì la riunificazione delle terre irredente e la sua unità Nazionale. Nel contempo ricordiamo, essendo il giorno in cui terminò la Ia Guerra Mondiale, i 680.000 soldati che in quella Guerra morirono ed il 1.050.000 soldati feriti e mutilati. Il prossimo 17 marzo 2011, festeggeremo il centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia, come entità statale. Noi Fanti che ci specchiamo nel nostro Esercito vorremmo ricordare il 4 maggio 1861, ed il prossimo 4 maggio 2011, centocinquanta anni or sono con un brevissimo e semplice ordine, classificato “nota”, nella terminologia dell’epoca e contraddistinto con il n. 76, testualmente prescriveva: “........d’ora in poi, il Regio Esercito dovrà prendere il nome di Esercito Italiano, rimanendo abolita l’antica denominazione di Armata Sarda”. Era l’atto di nascita ufficiale del nostro Esercito. Emanato da Torino, prima capitale dell’Italia Libera ed unita, portava la firma di Manfredo Fanti, Ministro della Guerra. Sono trascorsi novanta, novantadue e centocinquanta anni da quei momenti, vorrei dirVi che sono trascorsi solo appena pochi anni, un tempo assai breve per un Paese come l’Italia che ha il privilegio di poter misurare a millenni la propria Storia. Eppure, nel celebrare queste fauste ricorrenze, mi sento preso da un senso di profonda emozione, perché il significato di queste date trascende di gran lunga il valore intrinseco del tempo: se sul piano storico, infatti, esso ha i caratteri conclusivi della fine del ciclo risorgimentale nazionale ed ha l’aspetto della sanzione di un dato di fatto compiuto, sul piano morale, invece, è punto di partenza; non epilogo, ma premessa. Sulle colline di San Martino (nostro Patrono), l’Armata Sarda aveva gloriosamente suggellato, il 24 giugno 1859, la sua secolare storia ed aveva materializzato Antonio Beretta, Presidente Nazionale la prima vera unità d’Italia, quell’unità che il campo di Battaglia sa creare e che solo il sangue generosamente versato riesce a cementare indissolubilmente. Ricordiamo e cantiamo sempre, ed in qualsiasi circostanza, l’Inno di Mameli il “Canto degli Italiani”, ed eleviamo sulle più alte cime dei nostri pennoni o delle nostre montagne, il nostro Tricolore, esponendolo nelle nostre case e nelle nostre Sezioni, in un momento nel quale si vuole cancellare questi due simboli d’Italia. Questo deve essere la nostra meta ed il nostro scopo, ma è inevitabile che quanto più elevato sia lo scopo da perseguire tanto maggiore debba essere la nostra determinazione. Nel fervore delle celebrazioni del centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia, nella solennità della rievocazione del centocinquantesimo anniversario della costituzione dell’Esercito nazionale, che tanto contributo diede alla realizzazione degli ideali di indipendenza e di unione, vorrei unire l’Onore che l’Esercito custodisce e tramanda, facendone solenne promessa sull’Altare della Patria, in devoto raccoglimento dinanzi al sacello del Milite Ignoto a Roma , così come dinanzi al Cimitero degli Eroi di Aquileia, al Sacrario di Redipuglia, al Sacrario dei Caduti d’Oltremare di Bari e dinanzi a tutti i Sacrari e Cimiteri di Guerra dove sono sepolti i Soldati, Caduti di tutte le Guerre, siano essi Italiani o delle Nazioni Europee allora nemiche. Noi Fanti d’Italia dobbiamo essere fedeli a questi ideali. Giovanni Semeria, scrisse: “Solo se noi li sapremo cullare con un canto d’amore e di gloria, dormiranno in pace nelle loro tombe i nostri morti.” Un affettuoso saluto. Viva i Fanti d’Italia, viva l’Italia. Il Fante d’Italia N. 3-2010 La consegna di San Martino Intervista incontro del nostro Consigliere Nazionale Paolo Brasioli con Sua Ecc.za Mons. Vincenzo Pelvi, Arcivescovo Ordinario Militare per l’Italia. Vostra Eccellenza, Con la presente mi pregio di rivolgerVi le seguenti 3 domande, meglio, spunti di riflessione, alle quali chiedo Vostra illuminanti parole da proporre, con questa pubblicazione, a tutti i nostri soci Fanti. Il tema tratta degli insegnamenti che ci vengono dal nostro santo patrono S. Martino Vescovo di Tours. RingraziandoVi per la Vostra squisita collaborazione e della Vostra amabile disponibilità e testimonianza Vi giunga da tutti i fanti d’Italia un augurio di cuore per il Vs incarico. prima domanda - Con grande e diffusissima partecipazione i Fanti d’Italia, puntualmente ogni 11 novembre, venerano Il nostro Santo patrono S. Martino Vescovo di Tours. Egli, come è noto, ha saputo, per intercessione divina, trasformare lo strumento bellico, la propria spada appunto, in strumento di generosa condivisione e partecipazione alla sofferenza umana altrui dividendo ed offrendo il proprio mantello al poverello incontrato in una fredda notte sulla strada per Amiens. Questi sentimenti, presenti in molteplici episodi conosciuti, e in chissà quanti dimenticati nella storia del Fante, si trasferiscono ovviamente nella vita quotidiana, nello svolgimento del proprio servizio e nella totalità della persona. Intendo dire che il Fante, proprio anche riferendosi a S. Martino è, o dovrebbe anelare ad essere, un uomo migliore al servizio del prossimo. Eccellenza, chiedo un Vostro pensiero a tal riguardo. prima risposta. Martino è l’uomo giusto, umile e misericordioso. Egli non si lasciò contagiare dalla violenza del suo tempo e combattè per costruire serenità e pace. Pensiamo a lui come ad una persona determinata, decisa che non si lasciò 2 guidare dalle emozioni del momento, ma fu ispirata dalla coerenza a quel Gesù che conobbe nel cammino della vita. Trasformò il cuore dei nemici con la bontà che irradiava dal suo volto e con i gesti che erano, per chi lo incontrava, di esempio e santa emulazione. Accostare Martino significava vivere accanto a un uomo in pace con se stesso: le controversie, perciò, svanivano e si apriva la possibilità di una nuova comunicazione, della forza di dialogo e dell’accoglienza. Alla scuola di San Martino il Fante deve avere il coraggio del combattimento per vincere su se stesso e sul proprio egoismo. Aggredire il male che è in noi è fondamento di pace verso gli altri. Quando incontriamo persone lacerate interiormente, ci accorgiamo che nascono sentimenti di insofferenza, giudizio, divisione, inquietudine. Se lottiamo con la nostra inclinazione al male faremo esperienza di pace nell’animo e la pace si diffonderà nel nostro ambiente. Il Vangelo è per i forti. I Fanti, uomini della tempra di San Martino, sono consapevoli che il cammino passa per le molteplici forme di servizio del prossimo, incominciando dalla prima di esse, la carità fraterna. seconda domanda Oggi, forse più di qualche tempo fa, il Fante italiano (come pure tutti gli altri militari ovviamente) si trova ad operare in quelle che amo definire (le odierne lontane strade per Amiens), cioè in scenari estremi dove popolazioni in gravose difficoltà tendono la mano bisognosa ai nostri soldati. Noi siamo sicuri, e preghiamo per questo, che proprio anche dall’insegnamento di S. Martino i nostri uomini possano agire in modo maturo, responsabile e benevolo aggiungendo quella carica umana che li contraddistingue nello svolgimento del proprio compito. In questa ottica Vi chiedo Eccellenza Sua Ecc.za Mons. Vincenzo Pelvi, Arcivescovo Ordinario Militare per l’Italia. quali esperienze e racconti Voglia testimoniarci in queste pagine? seconda risposta. San Martino è il modello perfetto della gratuità e generosità. La storia della sua vita è segnata da meravigliose scene di misericordia. Infatti a Martino, congedatosi dal servizio militare e diventato sacerdote, il Signore aveva donato il carisma delle guarigioni e delle imprese straordinarie al pari dei primi apostoli. Operò tanti miracoli, come la risurrezione di alcuni giovani, la guarigione di altri, la liberazione dal demonio, l’abbraccio e la guarigione del lebbroso, ma soprattutto l’annuncio del Vangelo e la conversione di anime disperate. Il Fante, come tanti nostri militari, nelle missioni internazionali sono portatori di speranza, con la loro fede e la ricchezza dei valori non negoziabili, quali la promozione e la difesa vita, la dignità della persona, il dialogo interreligioso, lo sviluppo come fondamento di pace tra i popoli. La civiltà è stata forgiata dal cristianesimo. Il cattolico è, perciò, chiamato a difendere con coraggio l’esistenza dell’uomo, presentando la sacralità di ogni vita umana, anche la più svantaggiata e debole. Soltanto attraverso un comune impegno di condivisione, è possibile rispondere alla grande sfida del nostro tempo: Il Fante d’Italia N. 3-2010 Breve curriculum vitae Mons. Vincenzo Pelvi è nato a Napoli il giorno 11 agosto 1948. Cresciuto in una famiglia cristianamente impegnata, si è preparato al sacerdozio nel Seminario Arcivescovile “Alessio Ascalesi”, ricevendo l’ordinazione presbiterale il 18 aprile 1973, nella Cattedrale di Napoli, per le mani del Card. Corrado Ursi. Ha frequentato la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, conseguendo la licenza e il dottorato in Sacra Teologia, con una singolare ricerca sulla Teologia della Celebrazione. Vicario parrocchiale a Secondigliano e, successivamente, responsabile della formazione al Seminario Maggiore, è stato, per oltre un ventennio, dal 1974 al 1996, professore di Teologia dei Sacramenti, Teologia liturgica e Antropologia teologica nella Sezione “San Tommaso” della stessa Facoltà Teologica. Autore di varie pubblicazioni, ha partecipato a molteplici convegni teologici. Per la spiccata sensibilità, nel 1979, il Card Corrado Ursi lo ha nominato Direttore dell’Ufficio Pastorale, impegno ricoperto per otto anni, nel corso dei quali ha avviato l’attuazione degli orientamenti dello storico XXX Sinodo Diocesano di Napoli. quella cioè di costruire un mondo di pace e di giustizia, in cui ogni uomo possa vivere con dignità. Questo può avvenire se prevale un modello mondiale di autentica solidarietà, in grado di assicurare a tutti gli abitanti del pianeta il cibo, l’acqua, le cure mediche necessarie, ma anche il lavoro e le risorse energetiche, come pure i beni culturali, il sapere scientifico e tecnologico terza domanda - Nelle ultime ore della propria vita terrena S. Martino, ricordandosi proprio che era stato un soldato romano ed usando pertanto il linguaggio militare disse: “Signore, non rifiuto il lavoro, se tu Dal 1988 al 1996, il Card. Michele Giordano lo ha scelto come suo Vicario episcopale nella zona Nord di Napoli, realtà complessa e densamente popolata. Dal 1989 al 2000 è stato Segretario aggiunto della Conferenza Episcopale Campana. Assorbito in compiti ecclesiastici così impegnativi, Mons. Pelvi non ha mai smesso di dedicarsi all’attività pastorale diretta, collaborando in varie parrocchie e, soprattutto, curando, dal 1981, la formazione spirituale delle religiose come Consulente dell’USMI diocesana. Giornalista pubblicista, dal 1996 al 2002 ha diretto il Settimanale della Curia “Nuova Stagione”, è collaboratore dell’Osservatore Romano e di Avvenire. Vicario Generale della Diocesi, l’11 dicembre 1999 è stato nominato da Giovanni Paolo II Ausiliare di Napoli e consacrato Vescovo il 5 febbraio 2000 dal Cardinale Michele Giordano, Arcivescovo Metropolita. Dal 14 ottobre 2006 è Arcivescovo Ordinario militare per l’Italia. mi comandi di montare la guardia al tuo campo... la tua volontà, Signore, è per me un bene”. Una frase che, non nascondo mi fa brillare gli occhi di emozionato pianto ogni volta che la sento e la leggo e che sprona tutti noi, Fanti d’Italia a pugnare fieramente il senso della nostra esistenza nell’ umile e insieme glorioso mandato morale della nostra vita e nella fede in Cristo. Eccellenza chiedo un Vostro stimolo per incoraggiare tutti noi a non esitare a perpetuare “la consegna di S.Martino”! terza risposta. L’invito per i Fanti d’Italia è non solo ammirare ma imitare San Martino, che Sulpicio Severo così descrive: “Nessuno mai lo vide adirato, nessuno turbato, nessuno affliggersi, nessuno ridere. Fu sempre uguale a se stesso: con quel volto che palesava una letizia in certo qual modo celeste, sembrava estraneo alla natura umana. Mai sulle labbra altro all’infuori del Cristo, mai nel suo cuore altro all’infuori delle bontà, della pace, della misericordia”. Sia lo stesso Martino a sostenerci nell’imitarlo, con la sua intercessione presso il Signore Gesù, da lui servito con la passione del suo cuore lungo tutta la sua esistenza. Paolo Brasioli Gianfranco Paglia: il volto di un’Italia migliore Nell’epoca in cui viviamo, chi professa valori come Patria, dovere, onore o fedeltà rischia di venir guardato con sospetto e disprezzo da alcune frange (fortunatamente sempre più esigue se pur fastidiosamente persistenti) di soggetti bovinamente asserviti a pseudo ideali improntati ad un pacifismo partigiano e di maniera, in essi instillati dai “cattivi maestri” che ancora allignano nelle aule scolastiche e nella “intellighentzija” parassita e salottiera che non perde occasio- ne per sputare calunnie, acredine ed astio verso le Forze Armate ed i loro rappresentanti; patetici soggetti che dormono comodamente sotto le coperte di quella libertà che uomini e donne in uniforme garantiscono loro con diuturno impegno e silenzioso senso del dovere, incuranti della loro ingratitudine. A fronte di tale squallore siamo confortati da dati di fatto incontrovertibili che testimoniano una inversione di tendenza da parte della pubblica opinione, che guarda alle nostre Forze Armate con crescen- te ammirazione e rispetto. L’aumento delle domande di reclutamento e la calorosa accoglienza riservata ai partecipanti dell’ultimo Raduno Nazionale di Udine ne sono la riprova più evidente: scene analoghe si sono viste in altri eventi come quello avvenuto una settimana prima del nostro Raduno. Ci riferiamo al XXV Raduno Nazionale dei Paracadutisti avvenuto il 16 maggio u.s. a Barletta, a margine del quale abbiamo avuto la fortuna e l’onore di intervistare l’On. Gianfranco Paglia, Medaglia 3 Il Fante d’Italia N. 3-2010 d’Oro al Valor Militare, Maggiore del Ruolo d’Onore. Classe 1970, ammesso alla frequenza del 149° Corso AUC presso la Scuola di Fanteria di Cesano di Roma, nominato Sottotenente ed assegnato al 183° Reggimento “Nembo”, ha partecipato alla missione UNOSOM II in Somalia. Gravemente ferito nella “battaglia del pastificio” del 2 luglio 1993 a Mogadiscio , dove ha perduto l’uso delle gambe. Per tale fatto d’armi ha meritato la concessione della Medaglia d’Oro al Valor Militare. Nonostante l’invalidità ha continuato a prestare servizio nell’Esercito. Nel 2008 si è candidato alla Camera dei Deputati venendo eletto nel collegio Campania 1 per il PdL. E’ componente della Commissione Difesa. Ringraziamo quindi, a nome dei lettori del “Fante d’Italia”, l’On. Magg. Gianfranco Paglia per averci voluto rilasciare la seguente intervista, ricca di spunti di riflessione per tutti noi. Savino Vignola Onorevole Paglia, nel corso di questo raduno abbiamo assistito ad una cornice di pubblico solidale ed entusiasta: un chiaro segnale che negli ultimi anni la percezione della pubblica opinione verso le Forze Armate è mutata parecchio. Con la sospensione della leva obbligatoria, anziché crearsi una frattura tra società civile e Forze Armate, si è invece assistito ad una maggiore attenzione ed interesse nei confronti della realtà militare, grazie alla professionalità dei nostri soldati in Patria e allíestero, ed alla capacità dei responsabili della comunicazione di proporre allíattenzione del pubblico un modello vincente e positivo. Un importante trait-díunion FF.AA/società civile è però rappresentato dalle Associazioni díArma. Alla luce di tutto ciò, nella Sua duplice veste di Ufficiale e di Parlamentare, quali azioni ritiene che le Istituzioni (Parlamento e Governo) debbano intraprendere in favore delle nostre Associazioni? In una società come quella in cui viviamo dove sembrano svaniti i valori di Patria, onore, unità, le Associazioni d’Arma rivestono una funzione primaria che non deve andare perduta quindi ritengo si debba fare l’impossibile affinché la loro opera possa 4 continuare. Quanti operano in tali Associazioni, lo fanno senza scopo di lucro ma per il solo scopo di tramandare i massimi valori in cui credono e fungono da memoria storica: per non dimenticare. Ritengo giusto, vista la nobile azione svolta, che lo Stato li sostenga da un punto di vista economico. Abbiamo prima accennato allimportanza delle nostre Associazioni quali anello di congiunzione tra Forze Armate e società civile ed alla sospensione della leva obbligatoria. Quest’ultimo elemento potrebbe comportare il rischio di “anemizzazione” delle Associazioni in conseguenza del ridotto calo di iscrizioni. Ritiene positiva ed auspicabile per tutti la scelta di alcune Associazioni di rivedere i propri Statuti consentendo il diritto di voto nelle assemblee ai soci ancora in servizio attivo e, di conseguenza, la possibilità per questi di candidarsi a cariche sociali (centrali e periferiche)? Per alcune Associazioni ritengo inevitabile modificare il proprio statuto per non incorrere nel rischio di scomparire. L’importante è non cambiare lapropria identità . La Puglia negli ultimi anni è stata alquanto “gettonata” dai vertici di molte Associazioni per l’organizzazione di Raduni Nazionali, con la scelta di città pugliesi quali sedi dei raduni medesimi. Ricordiamo solo, a titolo di esempio, Foggia per il genio, San Giovanni Rotondo per i bersaglieri, Bari per alpini e carabinieri e ultima, in ordine di tempo, Barletta per i paracadutisti. Quale ruolo ritiene che le Unità militari presenti sul territorio debbano rivestire per una sempre più incisiva interazione con le nostre Associazioni, interazione che, tanto per dire, può concretizzarsi con il supporto alle attività da noi svolte, dai raduni alle iniziative umanitarie e di supporto alle Unità? Tutto ciò è la dimostrazione che al sud le cose si sanno fare, diversamente da come alcuni erroneamente pensano. Questo è sicuramente uno sprone per le Unità Militari a far sempre meglio e interagire in maniera sempre maggiore con le Associazioni: una fattiva presenza ai raduni cre- On. Gianfranco Paglia (repertorio) do sia il modo migliore per porsi sul territorio. La ”Folgore” è una Grande Unità che ha scritto pagine gloriose della storia militare Italiana, pagine spesso scritte col sangue versato in sacrificio dai suoi uomini, immolatisi per onorare il giuramento prestato. Della Puglia era originario Pasquale Baccaro, Medaglia díOro al Valor Militare alla Memoria, da Minervino di Lecce, caduto, insieme al S.Ten. Andrea Millevoi ed al Serg. Magg. Stefano Paolicchi presso il tristemente famoso Check Point “Pasta” in Somalia il 2 luglio del 1993, ove Lei rimase ferito. I familiari di Pasquale Baccaro oggi sono qui presenti con i suoi commilitoni, in servizio ed in congedo, ad onorare la memoria del suo valore. Facendo riferimento al suo supremo sacrificio, del quale Lei è stato diretto testimone, qual è il messaggio che dalle colonne del “Fante d’Italia” vuole lanciare alle giovani generazioni? Quando si compie il proprio dovere fino all’estremo sacrificio, credo che il messaggio che ci è stato lasciato sia uno solo: chi indossa l’uniforme lo deve fare in un solo modo, onorandola sempre fino alla fine con lealtà anche a costo della propria vita. Il Fante d’Italia N. 3-2010 Motivazione della concessione della Medaglia d’Oro al Valor Militare vi combattimenti, proditoriamente provocati dai miliziani somali, con perizia ed intelligenza concorreva con le forze alle sue dipendenze allo sganciamento di alcuni carri rimasti intrappolati nell’abitato. Dopo aver sgomberato con il proprio veicolo corazzato alcuni militari feriti, di propria iniziativa si riportava nella zona del combattimento e, incurante dell’incessante fuoco nemico, coordinava l’azione dei propri uomini, contrastando con l’armamento di bordo l’attacco nemico. Per confe- rire più efficacia alla sua azione di fuoco si sporgeva con l’intero busto fuori dal mezzo esponendosi al tiro dei cecchini che lo colpivano ripetutamente. Soccorso e trasferito presso una struttura sanitaria di Mogadiscio, reagiva con sereno e virile comportamento alla notizia che le lesioni riportate gli avevano procurato menomazioni permanenti. Chiarissimo esempio di altruismo, coraggio, altissimo senso del dovere e saldezza d’animo”. Il Medagliere Nazionale finalmente sul Monte Grappa un inutile massacro, non mette in conto che quei dolorosi sacrifici, impedirono al nemico d’inviare truppe di rinforzo sul Piave dove era iniziata la Battaglia di Vittorio Veneto. A questo punto è bene ricordare che, solo dopo la ritirata di Caporetto, il Monte che sembra messo lì per fare da sentinella al Piave e alla pianura veneta, acquista importanza strategica rilevante, perché la sua posizione lo rende cerniera di congiunzione fra il Fronte montano (Pasubio, Altopiano di Asiago), e il mare di Venezia, per raggiungere la quale e dilagare in pianura gli austroungarici devono superare l’ostacolo naturale (per noi divenuto Sacro), del Fiume Piave sul quale le nostre truppe si sono attestate a difesa. Prima di Caporetto, infatti, essendo il Fronte orientato ad est, le azioni che si svolgevano sul nostro Massiccio erano quasi esclusivamente di presidio, se così si possono chiamare azioni militari quando c’è una guerra in corso. E’ anche bene informare gli eventuali lettori, che una manifestazione parallela, veniva celebrata sul Monte Grappa, in ricordo del Pellegrinaggio che domenica 4 agosto 1901, il Patriarca di Venezia, il Cardinal Giuseppe Sarto, poi Papa Pio X°, fece sulla Cima del Monte per benedire la “Madonnina del Grappa” (che ancor oggi veglia sulle genti Venete) la Cappellina circolare posta sulla sommità del Sacrario. La manifestazione fusasi poi, nel secondo dopoguerra, con la cerimonia Patriottica, era ed è ancora chiamato “Pellegrinaggio “Comandante di plotone paracadutisti, inquadrato nel contingente italiano inviato in Somalia nell’ambito dell’operazione umanitaria voluta della Nazioni Unite, partecipava con il 183° rgt. Par. “NEMBO” al rastrellamento di un quartiere di Mogadiscio. Nel corso dei successi- Si, finalmente, perché sul luogo simbolo assieme al Piave, al Monte Pasubio e all’Altopiano dei 7 Comuni, pilastri della difesa del nostro Esercito dopo Caporetto contro l’invasore austro – tedesco, non è mai stato portato. Era questo un cruccio che tutti i Fanti della Federazione di Vicenza avevano nel cuore, soprattutto se si considera che, come sul Piave durante la Battaglia del Solstizio (giugno 1918) molti Veneti, di Venezia, Treviso, Belluno e Vicenza, parteciparono attivamente alle varie Battaglie svoltesi sui vari fronti, per difendere la propria terra e le proprie case, molto spesso a contatto di gomito con i propri figli che erano, loro si, militari e prestavano servizio in qualcuno dei reparti che si avvicendavano al fronte. Non che il fatto della mancanza del Medagliere Nazionale sul Monte Grappa sia da attribuire a qualcuno in particolare, non è questo il punto, semmai è la poca sensibilità che noi Fanti abbiamo per le nostre “cose”, non ne siamo immuni nemmeno noi del Veneto, che pure il Grappa abbiamo nel cuore se è vero che, le tre Provincie con le quali confina (Belluno – Treviso – Vicenza), hanno molti dei Paesi adagiati alla base del Massiccio stesso che portano “… del Grappa” accanto al loro nome. A tutti quei Paesi, il primo è Bassano del Grappa seguito da parecchi altri, è stato concesso l’onore del nome, proprio dopo la prima guerra mondiale a causa delle tremende vicissitudini sopportate durante il conflitto. Eppure non è sempre stato così. Nel 1923, il Gen. Giardino che ha comandato l’Armata Grappa, per ufficializzare la nascita della Sezione di Bassano ( quell’anno non ancora … del Grappa), organizzò una cerimonia sul Monte Sacro, alla quale parteciparono moltissimi ex militari, in particolare Fanti, non solo delle Provincie interessate. Con alterne vicende, per opera di molti volenterosi, la manifestazione divenne quasi tradizione, acquistando via via importanza, anche se non era così agevole salire sulla cima dove, attorno agli anni trenta, incominciò la costruzione del bellissimo Sacrario Militare che ospita oltre ventisettemila salme di soldati sia italiani, sia austroungarici. Un ulteriore motivo, la costruzione del grandissimo “Ossario” per salire sul Grappa, non solo per onorare i Caduti su quel Massiccio, ma anche per visitare i luoghi delle battaglie tutte cruentissime, che si svolsero nell’ultimo anno di guerra. Qualche storico dice che la Battaglia che vide impegnati sul Grappa parecchi reparti militari, per la Fanteria basti citare la Brigata Aosta (5° e 6° Reggimento) dove i suoi Reggimenti guadagnarono la Medaglia d’Oro al Valor militare, fu Mogadiscio, 2 luglio 1993 5 Il Fante d’Italia N. 3-2010 Il Medagliere Nazionale al Sacrario del Grappa. delle Genti Venete a Cima Grappa”. Resta ancora da dire, che durante il periodo della guerra civile (1943 – 1945), proprio per la sua posizione, per la relativa sicurezza che il suo isolamento sembrava offrire, il Grappa vide vivere fra le sue valli parecchie formazioni partigiane, che furono oggetto di violenti e crudeli rastrellamenti da parte dei nazifascisti, sfociati nell’impiccagione di oltre trecento partigiani nel viale principale della città di Bassano del Grappa, lasciati appesi ben oltre il giorno dell’esecuzione, a monito di quanti li vedevano. Ripresero i Pellegrinaggi a Cima Grappa, nell’immediato dopo guerra, e come succede sempre dopo avvenimenti così stravolgenti, i superstiti di quell’immane conflitto che insanguinò il mondo per sei anni, ripresero a frequentare i luoghi che nella memoria collettiva, erano i simboli di una precisa identità. Così, le Genti Venete ritornarono sul Grappa per chiedere la protezione della “Madonnina”, sicuri di non essere abbandonati, e ci ritornarono in molti, fra loro tantissimi Fanti delle Sezioni del circondario delle tre Provincie delle quali il Massiccio è parte ma non solo, vi salivano anche i credenti delle Diocesi del Veneto per rinnovare il voto fatto dal Cardinale Sarto, patriarca di Venezia, nel lontano 1901. Dopo, lo stile di vita incominciò 6 a cambiare, il progresso rese più tiepida la fede, le passioni politiche presero per qualche tempo il sopravvento sui valori morali e patriottici, tanto che per qualche anno la cerimonia perse la sua originale connotazione e vide presenti assieme alle poche Bandiere Tricolori, troppe bandiere rosse, che non si limitavano alla presenza ma, in qualche caso contestavano l’insieme. E’forse riduttivo affermare che da allora i Fanti non sono più saliti sulla Montagna Sacra alla Patria e ai Veneti, a causa di questa presenza politica che niente aveva a che fare con la storia della cerimonia della prima domenica d’agosto; ma l’assenza della nostra Associazione, quasi totale, era anche dovuta al fatto che i nostri numeri stavano cambiando e perdevamo continuamente adesioni e Sezioni. Per la verità, dobbiamo rendere merito alla Federazione di Belluno e al suo Presidente Angelo Ceccotto se una rappresentanza, magari piccola, di Fanti era comunque presente. Per fortuna i Fanti non dimenticano, e da più parti negli ultimi anni, parecchie Sezioni che sono attive attorno alla nostra Montagna, chiedevano a gran voce una presenza qualificata alla cerimonia, presenza qualificata per non scomparire in mezzo alle molte persone presenti durante la cerimonia Patriottica, e per non sfigurare nei confronti delle altre Associazioni che, più di noi, hanno dato fino ad ora lustro alla manifestazione. Da oltre dieci anni, da prima timidamente, poi, mammano che passava il tempo più convinti, i Fanti della Federazione di Vicenza si sono uniti a quelli di Belluno e ai Fanti d’Arresto, sono ritornati a Cima Grappa; ma sembrava che mancasse qualche cosa d’importante. Il coinvolgimento della Presidenza Nazionale, aveva lo scopo di portare il problema ai livelli più alti della nostra Associazione, per trovare il modo d’avere la massima adesione possibile a questa cerimonia che merita d’essere valorizzata anche dalla nostra presenza, visto che siamo gli “eredi” della stragrande maggioranza dei Caduti tumulati nel Sacrario del Monte Grappa. La sensibilità del Presidente Nazionale Antonio Beretta, che non ha perso nemmeno un minuto a capire la portata della proposta e si è attivato per fare in modo che ci fossero, sul Grappa, più presenze degli altri anni. Finalmente, quindi, dopo parecchi anni, domenica uno agosto alla cerimonia erano presenti Fanti di Brescia, Bergamo, Venezia, Belluno, Vicenza, Pordenone, Val Menaggio e Fanti d’Arresto, venuti a ricordare i nostri Caduti e a rendere onore al Glorioso Medagliere Nazionale ricco di 741 Medaglie d’Oro fra personali e collettive, e di due Ordini Militari di Savoia, oltre a due Medaglie d’Oro al Valore dell’Esercito, salvo errori od omissioni. E che il medagliere sia stato ammirato da tutti, civili e non, lo abbiamo visto tutti, e la cosa ci ha riempito di orgoglio, di vero orgoglio, non solo perché il nostro simbolo più alto era presente e riverito, ma anche perché i commenti della gente che si fermava ad osservarlo erano di ammirazione, di curiosità, di rispetto e di deferenza. Il nostro Presidente aveva visto giusto quando incaricando il Vice Segretario Nazionale Raffaele Cecchin a contattare il Sindaco di Crespano del Grappa organizzatore della cerimonia, gli suggeriva di concordare con lui la presenza dei Fanti nella cerimonia, affinchè diventassero attori nell’organizzazione, e fosse eviden- Il Fante d’Italia N. 3-2010 ziata adeguatamente la presenza del nostro Medagliere e del Presidente Nazionale dell’Associazione. Forse aiutato dal terreno fertile, l’impegno di Cecchin ha dato i suoi frutti, tanto più importanti in quanto tutte le fasi della cerimonia hanno visto i Fanti della Zona Vicenza 3 impegnati nei vari servizi (corone d’alloro, staffetta, Alzabandiera ecc.), e il Presidente Nazionale tenere l’orazione ufficiale davanti a cinquemila persone, cosa che non succedeva da troppi anni. Il discorso del nostro Presidente, bellissimo, non era infarcito della solita retorica, ma portava una riflessione imperniata sul sacrificio dei soldati in guerra, sulla necessità di una pace duratura ed invitava alla riconoscenza verso i Caduti e al loro ricordo tramandandone i valori, finendo commosso con un versetto dell’Inno del Grappa che dice: “Monte Grappa tu sei mia Patria”. L’Inno del Grappa è stato cantato per la prima volta nell’agosto del 1918 nel parco di Villa Dolfin a Rosa (Vi), alla presenza di Sua Maestà il Re d’Italia. Il testo dell’immortale Inno è stato scritto dal Generale De Bono e la Musica dal Capitano di Fanteria Antonio Meneghetti, nativo di Ancona. Il Presidente Antonio Beretta, intrattenendosi in amicizia con i Fanti che lo andavano a salutare, ammirato dalla cerimonia appena vissuta, dall’imponenza del Sacrario Militare e dalla maestosità del panorama della pianura veneta che si ammira da cima del Grappa, auspicava che tutti gli anni i suoi Fanti fossero presenti sempre più numerosi e annunciava l’intenzione di inserire la data della prima domenica di agosto, come data fissa di una cerimonia da valorizzare. I Fanti Vicentini hanno invitato il Presidente Nazionale a visitare il sito storico di “Casara Andreon”, un anello fortificato di due chilometri di diametro, che durante la prima guerra mondiale ospitava un Reggimento di Artiglieria con obici da 150 mm, con ricoveri in caverna per oltre duemila soldati e, un po’ più discosto, un campo trincerato dove era acquartierata una Brigata di Fanteria, riserva delle truppe in prima linea, prima linea distante pochi chilometri dall’anello fortificato i cui obici sparavano principalmente sui Monti Asolone e Pertica. Orgoglioso il Capo Gruppo dei Fanti della Zona 2, Maurizio Chemello, quando spiegava ad Antonio Beretta il lavoro che lui e i suoi Fanti hanno compiuto, in quasi sei anni d’impegno nei mesi estivi da maggio ad ottobre, per il recupero del sito storico di Casara Andron, che si trova in località Campo Solagna sulla Strada Cadorna, verso Cima Grappa. Inutile dire che il Presidente Nazionale si è complimentato con Maurizio Chemello e con il suo Presidente federale, per l’ampiezza dell’impegno assunto e quasi portato a termine, e per la qualità del recupero stesso. Noi Fanti vicentini, saremo in prima linea, sul Monte Grappa, e speriamo che l’esperienza di quest’anno, assolutamente positiva ed appagante, inviti i Fanti ad essere presenti, con la consapevolezza che se si vuol essere conosciuti ed apprezzati, è necessario farsi conoscere ed apprezzare. Il prossimo anno la prima domenica di agosto è il giorno 7, vi aspettiamo. Attilio Maria Gomitolo Intervento del Presidente della Federazione Provinciale del Fante di Udine Fanti, Patronesse, Amici del Fante, motivo di orgoglio e soddisfazione aver ospitato il 30°Raduno Nazionale dei Fanti d’Italia nella ricorrenza del 90°Anniversario di Fondazione dell’Associazione Nazionale del Fante (1920/2010), nella splendida ed accogliente Città di Udine, capitale della Grande Guerra per importanza strategica decorata con Croce al Merito di Guerra (1915/1918), Medaglia d’oro al Valor Militare per la Liberazione (1943/1945), in qualità di Presidente della Fed. Prov. del Fante di Udine, promotore e organizzatore, esprimo un forte e caloroso plauso e ringraziamento alle Autorità MilitariCivili-Religiose della Regione Friuli Venezia Giulia e Nazionale, che con la loro presenza hanno dato lustro e prestigio al Raduno, evento eccezio- nale a livello Nazionale (20/21/22/23 Maggio 2010). Mi è particolarmente gradito ringraziare il Fante Ing. Stefano Cav. URBANO, che con la sua opera e dedizione ha coordinato con impegno insieme al gruppo di lavoro di Milano l’avvenimento. Un grazie, all’ Amministrazione Comunale di Tavagnacco, per aver messo a disposizione la Sala Consiliare (Base Logistica) per riunioni ed per l’elaborazione del programma. Nonostante la triste circostanza in Afghanistan, uccisi due soldati italiani, da un ordigno al passaggio dei blindati vicino Herat, era presente il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito Gen. C.A. Giuseppe VALOTTO, accompagnato da alti Ufficiali a livello Nazionale e Regionali. Un particolare ringraziamento ad Arrigo POZ, artista friulano, che ha realizzato il manifesto e la cartolina del Raduno (annullo postale) e alla mascotte Gabriele Buttazzoni. - Venerdì 21 Maggio, sono state collocate delle targhe marmoree e corone di alloro, alla presenza di Picchetto Armato, Associazioni e Cittadini in diverse località della Regione FVG. A testimonianza del passaggio dei Fanti: (targhe con scritta: Non dimenticateci! Ai Fanti caduti): -Comune di Osoppo - Assedio della Fortezza di Osoppo 1848 Medaglia d’Oro al Valor Militare; -Comune di Martignacco - Monumento al Fante d’Italia anno 1924; -Comune di Pozzuolo del Friuli - Tempio Ossario Cripta di Cargnacco; -Comune di Aquileia - Cimitero degli 7 Il Fante d’Italia N. 3-2010 Il Presidente della Federazione Provinciale di Udine al XXX Raduno Nazionale Eroi da dove partì il Milite Ignoto per Roma; -Comune di Fogliano del Friuli - Sacrario Nazionale di Redipuglia; -Comune di Udine - Tempio Ossario. Un grazie al Mar. Domenico SINISCALCO Pres. della Sez. del Fante di Gradisca d’Isonzo per l’allestimento della Mostra sulla Prima Guerra Mondiale in Sala Ajace di Udine ed inoltre ai Gruppi storici che si sono esibiti in diverse Piazze e Vie della Città sabato pomeriggio quali: -Città di Palmanova- Città di Cividale del Friuli- Scuola d’Arme di scher- ma antica (Compagnia De Malipiero Udine) - Gruppo folkoristico “Chino Ermacora” di Tarcento-Gruppo storico “I Grigio Verdi del Carso” di Ronchi de Legionari(GO) e alle Bande Musicali di Colloredo di Prato - Cividale del Friuli - Reana del Rojale- Armonie di Sedegliano e i Componenti dell’ex Banda della Divisione Mantova (ricostituita in 20 giorni dopo 27 anni). Sabato sera concertone finale in Piazza Libertà con tutte le sopracitate Bande per poi trasferirsi nel Piazzale del Castello, per assistere allo spetta- Il Presidente Naz. A. Beretta incontra i Fanti sardi Venerdì 20 agosto, nella splendida località di Costa Rey, nella Sardegna Sud-Orientale, il Presidente Nazionale Antonio Beretta - dove si trovava per un periodo di riposo - ha incontrato un numeroso gruppo di Fanti Sardi, realizzando così un desiderio, espresso in occasione del 30° Congresso a Milano. Erano presenti Presidenti e Soci della maggior parte delle Sezioni esistenti in Sardegna. Il Consigliere Nazionale 8 per la Sardegna, Prof. Italo Cuccu, ha rivolto un caloroso saluto al Presidente Nazionale ed ha esposto la situazione delle Sezioni sarde, che - dopo un periodo di grande vivacità, nei decenni precedenti - negli ultimi anni vivono un momento di sofferenza, anche se appare un timido risveglio, con la ricostituzione di varie Sezioni, mentre altre con la scomparsa del loro Presidente oppure a causa dell’inerzia di altri vivono una vita passiva. colo magistralmente coordinato dalla ditta Friulveneto. Il Raduno è stato un evento eccezionale per noi Fanti, la splendida sfilata per le vie di Udine di domenica 23 Maggio, la calorosa partecipazione e ospitalità della cittadinanza, hanno ancora una volta confermato che non c’è mai stato timore sulla eventuale mancanza di partecipazione dei Fanti, considerata la loro consapevolezza anche se nella stessa giornata vi erano in altre località della Regione FVG. altre attività il Giro d’Italia in zona della Carnia, sapori del Friuli (Villa Manin-Passariano), la Mostra di Giambattista TIEPOLO (1696/1770) e il mancato passaggio delle Frecce Tricolori di Rivolto, orgoglio Nazionale. Stima e gratitudine, ai Sindaci che con i loro Gonfaloni, decorati e non, hanno sfilato insieme alle Associazioni d’Arma Carabinieri-Fanti-Bersaglieri-Alpini-Granatieri-Lagunari -Crocerossine) etc. Concludo, con un doveroso omaggio e ringraziamento alle Ditte ed in particolar modo agli Enti che hanno collaborato per l’ottima riuscita del Raduno con il loro patrocinio la Regione FGV, la Provincia di Udine, il Comune di Udine, con il contributo della Fondazione Crup, della Camera di Commercio, del Comune di Tavagnacco, con la collaborazione dell’Agenzia Turismo FVG, Agenzia Servizi AMGA, Consorzio FriulAlberghi - Agenzia Flumen Viaggi e non ultimo, il prezioso apporto della Protezione Civile Regionale. Arrivederci a Ravenna. Salvatore Rina Ricorda che l’incontro prelude ad un Raduno Regionale, da effettuare nel prossimo anno 2011, in una località e secondo modalità da concordare, con la collaborazione di tutti, come avvenne nell’ultimo Raduno Regionale del 2000, presente ed auspice l’allora Presidente Elio Nardilli, cui convennero circa 500 Soci. Si sofferma poi sull’avvenimento del 2010, cioè il 30° Raduno Nazionale, svoltosi a Udine il 22 e il 23 maggio u.s.: i Fanti Sardi hanno partecipato con entusiasmo e generosità, sono stati un centinaio i Soci convenuti dalla Sardegna e altri dal “continente” Italiano. Lo sforzo organizzativo della Presidenza Il Fante d’Italia N. 3-2010 Il Presidente Nazionale A. Beretta durante un’incontro con i Fanti Sardi Nazionale e degli Amici Udinesi è stato sicuramente grande (i giornali locali hanno parlato di circa 10 mila “Radunisti”). Il viaggio dei Fanti Sardi ha avuto come meta, oltre Udine, anche una visita al Sacrario di Redipuglia, consacrato alla memoria dei Caduti nella prima Guerra Mondiale; una visita alla città fortificata di Palmanova, già sede di due Caserme di Fanteria, ora purtroppo chiuse; una visita alla città di Trieste (Piazza Unità d’Italia, Castello di San Giusto), e soprattutto il pellegrinaggio alla Caserma “Vittorio Emanuele III di Via Rossetti, già sede della Brigata Sassari, in cui nel periodo di maggior fulgore erano ospitati fino a 3 mila militari, la migliore gioventù sarda, caserma ora desolatamente abbandonata, dove si custodiscono i cimeli dei Fanti Sardi. La Caserma di Via Rossetti ha determinato una emozione particolare, che solo chi ivi ha prestato servizio militare ha potuto vivere intensamente. Per i “radunisti” è stato preparato un CD esplicativo sui momenti più significativi del viaggio, le foto spiegano come viene vissuto – dal punto di vista dei Sardi – un viaggio sul “continente” italiano e quali difficoltà e spese si affrontano, con generosità ed entusiasmo, per essere presenti ai grandi appuntamenti nazionali. Ricorda che negli ultimi decenni si è assistito a cambiamenti epocali nell’Esercito Italiano, con riduzione dei contingenti, chiusura ed abbandono delle caserme, abolizione della leva obbligatoria ed istituzione del servizio volontario, con un orientamento particolare verso il soccorso in Italia, nell’ambito delle iniziative di protezione civile, e nelle missioni di pace all’estero. Tutto ciò ha determinato anche una nuova configurazione nelle Associazioni d’Arma, anche nella nostra Arma di Fanteria: l’attaccamento e l’associazionismo sono entrati in crisi, i Soci delle Sezioni – per un logico progredire del tempo – diventano sempre più anziani ed i giovani ex-militari di leva obbligatoria sono sempre di meno e soprattutto sentono in misura minore l’associazionismo, improntato ai valori della Patria, della Nazione Italiana. Suggerisce i seguenti obiettivi perseguibili: ricompattare le Sezioni esistenti, con Presidenti più giovani, che si attestino sui primi “-anta”; intercettare i Militari anche di carriera e in servizio di leva “volontaria”, al momento del congedo; accogliere come Soci Militari di altre Armi, concomitanti con la Fanteria; accogliere gli Amici del Fante e le Patronesse, eccetto nelle cariche direttive della Sezione; fare riferimento ai valori della Patria, al culto dei Caduti in guerra, segnalati nei Monumenti presenti in tutti i Comuni, specialmente in coincidenza con le celebrazioni del 4 novembre. Quindi, ha concluso, ringraziando ancora il Presidente Beretta per la sua presenza in Sardegna e ponendo all’attenzione dei presenti due questioni: organizzazione del Raduno dei Fanti Sardi e quale futuro si prospetta per l’Associazione Nazionale del Fante, in considerazione del fatto che è stata abolita la leva obbligatoria e che il servizio militare è da alcuni anni prestato da “volontari”. L’Avv. Zenone Tomasi condivide quanto esposto dal Consigliere Nazionale e ribadisce il proposito di rinvigorire le Sezioni sarde, con iniziative a sostegno dei Soci e dell’Associazione Nazionale. Il Presidente Beretta ha esposto, in modo pacato, ampio e documentato, le sue preoccupazioni e i progetti per far sì che l’Associazione del Fante possa annoverare il maggior numero possibile di Soci, in Sezioni che siano di stimolo e di esempio per gli iscritti, specialmente se il Presidente e il gruppo dirigente sono attenti e attivi. Nel suo ruolo di Presidente - sostiene - deve compiere un’azione di stimolo e di sollecitazione, visitando i Soci delle varie realtà italiane. Conferma il suo desiderio di presenziare ad un Raduno Regionale in Sardegna nel 2011, cui potrebbero intervenire amici di altre Regioni, facendolo diventare un Raduno interregionale, con risonanza nazionale. L’incontro si è concluso in un Agriturismo di Castiàdas, dove i “Radunisti” hanno gustato specialità della cucina sarda. Il Presidente Nazionale A. Beretta incontra i Fanti Sardi Italo Cuccu 9 Il Fante d’Italia N. 3-2010 Araldo di Crollalanza: un Fante pugliese Appare doveroso ricordare, a quasi un quarto di secolo dalla sua scomparsa, un protagonista della Storia Italiana che seppe dare una svolta ed un impulso non solo alla sua amata Puglia ma alla rinascita dell’Italia, dopo la Grande Guerra prima e nel Senato della Repubblica dopo: parliamo di Araldo di Crollalanza. Nacque a Bari il 19 maggio 1892 discendente di una nobile ed antica famiglia della Valtellina, figlio del noto araldista Goffredo (storico, segretario della Regia Accademia Araldica Italiana, direttore dell’Istituto superiore di scienze economiche e commerciali di Bari nonché console, in questa città, della Repubblica Argentina) e di Maria Giuseppa Noya dei baroni di Bitetto. Emerse nella sua città quale giornalista politicamente impegnato, scrivendo sul periodico mazziniano “Humanitas” in cui trasfonde i suoi ideali risorgimentali e repubblicani, collaborando nel contempo con altre testate fra cui “Il Corriere delle Puglie” e “La Gazzetta del Mezzogiorno”. Nel 1915 diviene corrispondente del “Popolo d’Italia”. Allo scoppio della Grande Guerra si arruola volontario, il 15 giugno 1915, nel 51° Reggimento Fanteria, il reparto di camicie rosse capitanato dai fratelli Garibaldi ai cui ordini concorre alla conquista del Col di Lana. Con il grado di Tenente partecipa alla presa di Gorizia e, nel 1917, viene ferito in battaglia a Col del Rosso-Sasso. Alla fine del conflitto fonda l’Associazione Nazionale Combattenti di Bari divenendo membro del direttivo provinciale. Viene eletto deputato il 6 aprile 1924 (XXVII Legislatura) nella lista nazionale per la circoscrizione della Puglia dove verrà confermato anche nelle due successive legislature. Si iscrive nella Milizia volontaria per la sicurez- 10 (nella foto: Bari,1930 - il Ministro di Crollalanza alla destra del Principe Umberto di Savoia) za nazionale, nel 1926, arrivando al grado di console generale. È nominato Podestà di Bari, nel 1926, ed inizia una lunga attività di realizzatore di opere pubbliche, in ambito locale e poi nazionale; per le prime si ricordano: la Fiera del Levante, concepita come grande centro mercantile internazionale; l’Università; il lungomare, con i principali edifici pubblici e il porto; le opere di difesa della città dalle alluvioni. Inoltre assume cariche di consigliere di amministrazione dell’Università Adriatica di Bari, dell’Ente autonomo per l’acquedotto pugliese, della Fiera del Levante, della Camera di commercio italo-orientale. Nel 1927 entra nel direttorio del sindacato nazionale giornalisti, assumendone la segreteria per la Puglia e la Lucania. Viene nominato Sottosegretario di Stato per i lavori pubblici il 9 luglio 1928, carica di maggiore rilevanza in considerazione del fatto che il Ministro è lo stesso Mussolini. Viene nominato Ministro dei lavori pubblici, a trentotto anni, il 13 febbraio 1930. È confermato deputato il 24 marzo 1929, nella XXVIII legislatura e il 25 marzo 1934 nella XXIX. Fino al 24 gennaio 1935, quando lascia il dicastero, realizza la politica di grandi lavori pubbli- ci: la sistemazione generale della rete stradale nazionale, attraverso la fondazione dell’Azienda autonoma delle strade statali; la direttissima ferroviaria Firenze-Bologna; il ponte sulla Laguna, collegante Mestre e Venezia. La normativa sulla circolazione stradale viene razionalizzata nel nuovo Codice della strada. Anche le procedure per 1’intervento di protezione civile in caso di eventi calamitosi vengono ripensate e praticamente attuate in occasione del terremoti del luglio e dell’ottobre del 1930, che colpirono alcune zone dell’Irpinia, delle Marche, della Basilicata e della Puglia. Per l’attività svolta in tale occasione riceve un encomio dalla Società delle Nazioni. Pio XI gli conferisce l’Ordine Piano per aver dato esecuzione, in qualità di Ministro dei lavori pubblici, alle opere previste dai Patti Lateranensi dell’11 febbraio 1929. Lasciata la responsabilità del Ministero dei lavori pubblici viene nominato presidente dell’Opera nazionale combattenti, ricoprendo, altresì, numerosi altri incarichi in organi di gestione quali l’Ente di rinascita delle Tre Venezie, i consorzi di bonifica di Littoria e Pontina, l’Istituto nazionale LUCE. Realizza la trasformazione fondiaria Il Fante d’Italia N. 3-2010 dell’agro pontino e romano e l’ampliamento edilizio e urbanistico di Lìttoria, la costruzione di Aprilia e Pomezia. Provvede, inoltre, alle prime grandi trasformazioni fondiarie ed agrarie nel Tavoliere delle Puglie e nel Basso Volturno, alla bonifica integrale di una vasta zona della Dalmazia, nonché ad opere di colonizzazione nell’Africa orientale italiana nella sua qualità di presidente della Consulta coloniale presso il Ministero per l’Africa italiana. Compie viaggi nell’Africa italiana, per lo studio di problemi economici e in Albania, Ungheria, Jugoslavia e Bulgaria, per lo studio di problemi di bonifica. Assume la presidenza della Commissione Lavori pubblici della Camera dei Fasci e delle corporazioni, che tenne la sua prima seduta il 23 marzo 1939, inaugurando la XXX Legislatura. Gli avvenimenti successivi al 25 luglio 1943 lo vedono schierato dalla parte della Repubblica sociale italiana. Declina l’offerta di incarichi ministeriali fattagli da Mussolini e accetta quella di Commissario per la gestione straordinaria della Camera dei Fasci e delle Corporazioni e del disciolto Senato del Regno. Assume tale carica l’8 marzo 1944 e divide la sua attività, preva- lentemente amministrativa, ma anche di studio in vista di una futura assemblea costituente, tra Roma e l’alta Italia, in particolare Venezia, ove i suoi uffici erano stati trasferiti. Dopo la sconfitta e la caduta della Repubblica sociale italiana viene perseguito per l’attività svolta durante il regime: è arrestato il 13 giugno 1946 e scarcerato il successivo 1 luglio. L’indagine nei suoi confronti si chiude con il completo proscioglimento nella fase istruttoria il 20 marzo 1950. Il 23 gennaio 1949 è riammesso all’Albo dei giornalisti di cui fu tra i fondatori del relativo Istituto nazionale di previdenza. Successivamente siede a lungo nel collegio dei probiviri dell’Associazione nazionale della Stampa romana ed è presidente dell’Unione nazionale dei giornalisti anziani e pensionati. Nel 1950 riprende l’attività politica, entrando a far parte della Consulta nazionale per il Mezzogiorno della Confederazione nazionale del Commercio. Nella II Legislatura repubblicana (1953-1958) è eletto senatore per la Regione Puglia nel collegio di Bari, dove sarà confermato anche nelle successive legislature. Il 19 maggio 1982 il Presidente del Senato, Fanfani, alla presenza del Consiglio di Presidenza, gli consegna una medaglia d’oro, in occasione del 90° compleanno. A quasi 91 anni tiene la sua ultima campagna elettorale e per l’ottava volta consecutiva viene eletto senatore di Bari. Nella IX Legislatura (1983-1987) venne confermato Presidente del suo Gruppo parlamentare. Lascia l’incarico pochi mesi prima di morire. Muore a Roma il 18 gennaio 1986. Il cordoglio per la sua scomparsa fu unanime, con attestati di stima e rispetto per le sue doti di competenza, capacità ed onestà da parte di esponenti politici di tutti gli schieramenti. La città di Bari, quale tangibile segno di riconoscenza e gratitudine ad un notabile per nulla inferiore ad autorevoli esponenti della Destra storica risorgimentale, quali Sella e Lanza, di cui egli a buon titolo può essere considerato un prosecutore, gli ha intitolato un tratto del lungomare cittadino. Noi Fanti pugliesi rivolgiamo quindi il nostro reverente omaggio a colui che, indossando la nostra Uniforme prima e amministrando onestamente la Cosa Pubblica dopo, ha rappresentato un esempio cui ogni Cittadino deve fare riferimento. Tenente di Crollalanza: PRESENTE!. Savino VIGNOLA I drammatici giorni della liberazione L’Anf ha rivissuto la fase finale del secondo conflitto mondiale al Museo memoriale della libertà di Bologna: una collezione privata da valorizzare. Una visita per riflettere su una triste pagina di storia Per chi è nato dopo la fine della seconda guerra mondiale un modo incisivo di riflettere sui drammatici eventi della Liberazione è calarsi emotivamente in quella fase storica del Paese al Museo memoriale della libertà di Bologna. Ne è convinta la sezione provinciale dell’AssociazioVisita al Museo. 11 Il Fante d’Italia N. 3-2010 ne nazionale del Fante, una cui rappresentanza ha visitato il luogo della memoria di via Giuseppe Dozza del capoluogo emiliano. Una realtà che i giovani, gli studenti farebbero bene a conoscere, per capire il valore dei beni della pace e della democrazia conquistati attraverso incredibili sacrifici dei loro nonni. Nel Museo bolognese sono conservate le tracce storiche dei tragici fatti della Linea gotica del 1944/45: lutti, sofferenze e rovine che, tuttavia, portarono alla liberazione della città. Testimonianze gelosamente custodite dalla famiglia Ansaloni che, grazie unicamente alla sua passione e ai suoi ingenti sforzi finanziari, dalla fine della seconda guerra mondiale ha raccolto l’eccezionale materiale della sua preziosa collezione privata: cimeli, veicoli ancora funzionanti (una cinquantina), corazzati, relitti di velivoli, uniformi, armi, accessori vari, 150 fotografie e persino un filmato originale girato da Edo Ansaloni il 21 aprile 1945. Materiale autentico, che sarebbe costato circa 3 milioni di euro. È stata la grande disponibilità di Edo Ansaloni a consentire alla delegazione falernese dell’Anf di visitare il frutto della sua passione di collezionista, seguendo un percorso didattico di straordinaria emotività, anche per la fedele ricostruzione di alcuni episodi bellici bolognesi con i sofisticati effetti di luci e suoni offerti da diorami a grandezza naturale. Dopo aver percorso un lungo viale sterrato tra il verde, i membri falernesi dell’Anf si sono ritrovati davanti a un’immensa esposizione all’aperto di mezzi meccanici d’epoca, persino un treno con locomotiva a vapore del 1910 e uno di quei carri-merci usati per il trasferimento dei deportati nei lager nazisti. Poi l’ingresso in un fabbricato. Al cui interno in cento metri quadrati sono state ricostruite cinque scene del periodo bellico che non interferiscono tra di loro, ma che coinvolgono il visitatore emotivamente attraverso manichini a grandezza naturale, indumenti e suppellettili rigorosamente originali, rumori, raffiche di mitragliatrice, fragori di bombe, urla e voci in tedesco, italiano, inglese, dialetto bolognese, luci ed effetti speciali (come il vibrare del pavimento sotto un bombardamento e il diffondersi del fumo di un’esplosione), tutti riprodotti fedelmente in tecnologia digitale con una regia audiovisiva memorizzata. Immersi in un ambiente di notevole impatto psicologico, gli iscritti dell’Anf hanno avuto la sensazione d’essere non spettatori, ma protagonisti di un difficile periodo della storia del nostro Paese. La prima scena è stata quella di un’alba dell’estate del 1944 in un paesino appenninico tra Firenze e Bologna: l’organizzazione tedesca Todt attua un rastrellamento di uomini validi per la realizzazione di fortificazioni lungo la Linea gotica per contrastare l’avanzata alleata dal Sud. Canti di galli, latrati, muggiti, rumore di un autocarro tedesco, appello degli arruolati, voci di un’anziana e di due bambini, gioco di luci illuminanti sempre più intensamente l’ambiente circostante sono solo alcuni degli ingredienti che hanno sommerso i sensi, il cuore e la mente della delegazione falernese in visita. Che con le medesime modalità, autenticamente coinvolgenti, di suoni, luci e ambientazione attraverso altre quattro scene ha rivissuto prima l’atmosfera di un rifugio, vibrante per la cupa esplosione di bombe. Poi gli effetti di un bombardamento; di una battaglia (quella di Porta Lame del 7 novembre 1944) tra partigiani, militari tedeschi e repubblichini; di un’azione militare statunitense finalizzata ad aprire agli alleati la via per Bologna: la scalata del costone innevato Riva (sede di uno strategico osservatorio tedesco), da parte dei soldati della Decima divisione Usa, il 18 febbraio 1945, per occupare la cima di monte Belvedere e poi sfondare la Linea gotica e liberare l’Italia settentrionale. Tornati all’aperto, i membri dell’Anf hanno potuto ammirare, sotto una tensostruttura, un’esposizione di pezzi autentici: cannoni e veicoli italiani, tedeschi, inglesi e statunitensi, perfettamente funzionanti del periodo bellico, tra i quali anche un esemplare del mitico carro armato americano “Sherman”. La visita del Museo memoriale della libertà s’è conclusa in un salone dove sono esposte le foto scattate il 21 aprile 1945 da Edo Ansaloni che la delegazione falernese dell’Anf ha ringraziato per averle permesso con la sua collezione privata di vivere in diretta una triste pagina di storia del nostro Paese, che non deve ripetersi. Una collezione mantenuta, almeno così sembra, senz’alcun sostegno pubblico e che merita d’essere valorizzata. Peraltro, sotto una struttura coperta, nell’area museale bolognese di via Dozza periodicamente si svolgono mostre-mercato di militaria: le prossime sono in programma per l’11/12 settembre e il 27/28 novembre 2010. Giovambattista Romano I Bianchi Fucilieri per il Kosovo In occasione del rientro dal teatro operativo kosovaro del 9° Reggimento Fanteria “Bari”, che ivi ha operato per sei mesi come Multinational Battle Group West 12 agli ordini del Colonnello Vincenzo Grasso, è opportuno sottoporre all’attenzione dei nostri lettori quanto le cronache internazionali nonché numerosi dispacci d’agen- zia hanno riportato con cadenza pressoché quotidiana relativamente agli sviluppi della situazione in loco. La diplomazia italiana segue Il Fante d’Italia N. 3-2010 Nella foto: il Col. Grasso ed il Sindaco Tarantini in Kosovo tutt’ora con attenzione l’evolversi degli eventi ed il Ministro degli Esteri italiano Franco Frattini, in vista della conferenza UE-Balcani in programma a Sarajevo, si pone come obiettivo di trovare una soluzione per assicurare la presenza ai lavori delle delegazioni di Belgrado e di Pristina, dopo il forfait serbo alla conferenza di Brdo del 20 marzo scorso, a causa della contemporanea presenza del premier kosovaro Hashim Thaci. Come noto il processo per l’ingresso della Serbia nell’Unione Europea procede in maniera più che soddisfacente: dopo la liberalizzazione dei visti lo scorso dicembre, Belgrado si aspetta di entrare nell’UE nel primo semestre del prossimo anno ed ha proposto la concomitanza in tale periodo, del primo dei vertici intergovernativi annuali Italia-Serbia istituiti lo scorso novembre a Roma in occasione della visita del presidente Boris Tadic al premier Silvio Berlusconi. Le relazioni economiche sono eccellenti: nel 2009 l’Italia è risultato essere il terzo partner commerciale della Serbia, dopo Russia e Germania, tanto che è stato recentemente istituito il Business Council italoserbo, per favorire i contatti con gli investitori, privilegiando soprattutto i settori energia, infrastrutture ed auto (a tal fine ricordiamo ai nostri lettori l’accordo Fiat-Zastava per lo stabilimento di Kragujevac). In questo quadro generale e più in particolare nell’ambito dell’area di responsabilità assegnata alle nostre truppe, un’area a forte tensione, stante la presenza di significative enclaves serbe quali il Patriarcato di Pec/Peja, il monastero di Visoki/ Decani, il villaggio di Gorazdevac, giusto per ricordarne alcuni, alla luce altresì di quanto recentemente verificatosi nel nord del Kosovo con le elezioni municipali organizzate dalla minoranza serba, elezioni il cui risultato non è riconosciuto né da Pristina, (come ribadito dal Ministro degli Interni kosovaro Bajram Rexhepi che ha definito il voto “illegale”), né dalla missione europea Eulex (quest’ultima si è espressa tramite Julia Reuter, portavoce del Rappresentante Speciale dell’UE Pieter Feith). Riteniamo significativa e determinante la presenza delle Forze Armate Italiane, impegnate nel delicato compito loro assegnato in applicazione della Risoluzione 1244 delle Nazioni Unite. Uno dei settori d’impiego più significativi è il CIMIC (cooperazione civile-militare) che, nello specifico, si occupa della distribuzione degli aiuti a favore delle popolazioni nelle aree di crisi: nel corso del mandato conferito al 9° Fanteria una delle attività CIMIC maggiormente evidenziate dalla stampa locale ed internazionale è stata la visita organizzata presso la Base italiana, “Villaggio Italia”, di un gruppo di oltre 60 fra bambini e ragazzi assistiti in Kosovo dalla Caritas di Bastia Umbra operante nella municipalità di Klina/Kline. I responsabili di tale centro, che opera da oltre 10 anni grazie al contributo di volontari italiani, si sono presi cura di molti bambini meno fortunati, vittime di violenze, diversamente abili, affetti da gravi malformazioni. I nostri bianchi fucilieri hanno organizzato diverse attività ludico-sportive, facendo vivere ai piccoli una giornata diversa, donando loro affetto e calore umano, rafforzando nel contempo i rapporti con la popolazione locale e le organizzazioni internazionali impegnate a sostenere la popolazione civile kosovara in quei settori dove è maggiormente sentita la necessità. Anche l’Associazione Nazionale del Fante non si è tirata indietro in questa meritoria opera di solidarietà varando, quattro anni or sono, come molti nostri lettori ricorderanno, l’iniziativa umanitaria “Progetto KS – un ponte per il Kosovo” a favore della comunità parrocchiale “Nostra Signora del Buon Consiglio” di Klina. Il 9° Reggimento Fanteria “Bari”, grazie alle risorse della cooperazione internazionale, sulla scia di quanto da noi a suo tempo iniziato quasi in sordina e lontano dai riflettori mediatici, al fine di dare un valore aggiunto alla missione compiuta in Kosovo, si è fatto promotore di un’ iniziativa che ha portato alla visita a Trani (BT) di una delegazione rappresentativa di 3 municipalità Kosovare, Pec/Peja, Junik, e Klina/Kline oltre che ad alcuni rappresentanti dell’OSCE di stanza nella regione balcanica. Questa attività è stato il prosieguo del primo incontro tra il Sindaco di Trani Dr. Giuseppe Tarantini ed i rappresentanti delle municipalità che insistono nell’area di responsabilità del Contingente Italiano in Kosovo, incontro che si era tenuto il 15 aprile scorso presso la base KFOR di “Villaggio Italia”. Il programma della visita, fitto di impegni, si è inserito nell’ambito dei festeggiamenti per la celebrazione di San Nicola Pellegrino, Patrono della città di Trani, alla fine dello scorso mese di luglio. Riteniamo quindi auspicabile una maggiore sinergia fra le Unità in Teatro e le Associazioni in Patria, per quanto attiene al concorso nell’espletamento delle attività CIMIC. Approfittiamo altresì dell’occasione per lanciare, dalle colonne del “Fante d’Italia”, la proposta di costituire nelle nostre Sezioni dei nuclei operativi che cooperino in Patria con i teams di supporto alle famiglie dei militari in missione all’estero. Savino VIGNOLA 13 Il Fante d’Italia N. 3-2010 Ricordata a Padova una pagina importante di storia partigiana Le cerimonie, svoltesi il 6 maggio alla presenza delle massime Autorità civili e militari, prima in Municipio e poi in via Sanmicheli, 53, dove sulla facciata della casa, che appartiene al Prof. Adolfo Zamboni, è stata posta una lapide a ricordo della prima riunione clandestina tenuta nel settembre del 1943 per organizzare la resistenza armata contro i nazifascisti. Di quel gruppo originario sopravvive – unico testimone di quegli eventi – il Sig. Paride Brunetti di 94 anni, presente alla cerimonia, ex Ufficiale di carriera pluridecorato che, dopo l’Armistizio, svolse un ruolo di primissimo piano nella resistenza veneta. Il Sindaco Flavio Zanorato ha conferito il Sigillo della Città a Paride Brunetti ed assieme hanno scoperto la lapide che porta il seguente testo “ alla fine del settembre 1943, Adolfo Zamboni, del CCNL di Padova, tenne in questa casa la prima riunione per l’organizzazione militare della Resistenza cui parteciparono Paride Brunetti, Flavio Busonera, Antonio Frasson, Lionello Geremia, Luigi Marziano, Ludovico e Mario Todesco, Adriao Trevisan” Addetto stampa Il 14° Raduno Provinciale dei Fanti della Marca Trevigiana sulle rive del Piave Si è svolto il 18 aprile a Zenson di Piave il 14° Raduno a ricordo dei fatti della prima guerra mondiale che proprio in questi luoghi, dal novembre del 1917 al novembre 1918, furono protagonisti di un anno di duri combattimenti sulle due rive del Piave. La Federazione Prov. le di Treviso, la Sezione ed il Comune di Zenson , sono stati i promotori e gli organizzatori ed hanno voluto dare alla manifestazione una solennità tutta particolare, quasi una speciale mobilitazione di tutti coloro che si considerano ancora i rappresentanti ed i custodi del ricordo collettivo della nostra storia. Questo Comune è uno dei luoghi tra i più significativi della Provincia, sicuramente il più menzionato nei bollettini ufficiali dell’ultimo anno della Grande Guerra. Esso è stato anche il primo territorio della destra del Piave a subire l’attacco austriaco (12 novembre 1917) e l’ultimo ad essere abbandonato dal nemico (31 dicembre 1917). Il paese fu inoltre completamente distrutto dai bombardamenti e dai combattimenti lungo le rive del fiume e tutti i suoi abitanti furono dispersi come profughi in altre località. La manifestazione è iniziata con il raduno dei partecipanti presso il campo sportivo con posto ristoro e rinfresco di benvenuto. Indi in corteo si è raggiunto il Monumento ai Caduti per la cerimonia dell’alzabandiera. Lo sfilamento è giunto fino alla rive del Piave nelle cui acque è stata gettata una Corona a ricordo dei Caduti mentre sul cielo volavano tre aerei d’epoca 14 Zenson di Piave (TV): i Sindaci dei diversi Comuni ed i dirigenti Associativi. con i colori della nostra bandiera. Poi la celebrazione della S. Messa al campo, gli interventi delle Autorità presenti, la lettura di alcune poesie da parte degli alunni della locale scuola e la consegna di Attestati ai Fanti che si sono particolarmente distinti all’interno della Associazione. Erano presenti il Presidente Nazionale con il Medagliere Nazionale, il più decorato delle Associazioni, il Labaro della Terza Armata che nell’ultimo anno di guerra aveva la sua sede in Mogliano Veneto ed i cui reparti, in maggioranza formati da Reggimenti di Fanteria, erano dislocati da Maserada al mare, il Medagliere dei Reduci del 55° Rgt. Fanteria”Marche” , chiamato anche Reggimento di Treviso, il Medagliere dei Ragazzi del ’99 che hanno avuto nel giugno del ‘18il loro battesimo del fuoco sulla linea Breda di PiaveFagarè della Battaglia – Zenson di Piave e l’ormai vetusta “prima Bandiera” dei Fanti Trevigiani Reduci dalle trincee della guerra. Erano pure presenti il Presidente della Provincia di Treviso, i Gonfaloni di numerosi Comuni del Piave, tutte le Sezioni della Federazione, della federazione di Venezia, Associazioni d’Arma e Rappresentanze della varie Specialità di Fanteria. Calorosa è stata la partecipazione di tutta la popolazione del Comune. Assente il Presidente di Zenson, che si è prodigato in maniera encomiabile per la buona riuscita della cerimonia, ma che purtroppo è stato ricoverato in ospedale alla vigilia del’importante evento. Ufficio stampa e comunicazione Il Fante d’Italia N. 3-2010 La Banda dell’Esercito La Banda dell’Esercito Siamo orgogliosi di annunciare ai lettori del “Fante d’Italia” l’avvio di un ciclo di articoli musicali dedicati ai gruppi bandistici dell’Esercito e, più in generale, delle Forze Armate e dei Corpi Armati dello Stato. Tanto per rendere la linea editoriale della Rivista più univoca, senza nulla togliere alle biografie dei Grandi che, in un recente passato, hanno fatto bella mostra di sè sulle nostre pagine. È un dovere ed un onore aprire quindi questo ciclo con la Banda dell’Esercito: Ogni esercito ha sempre avuto necessità, nel proprio ambito, di complessi musicali, che svolgessero una funzione sia di tipo prettamente militare (portare il passo, effettuare segnali, ecc…) che di tipo ricreativo (sollevare l’animo dei soldati); per questo motivo le bande costituite nei singoli reparti delle varie armi e specialità dell’Esercito sono sicuramente le più antiche tra le bande militari, perdendosi la loro origine con la storia stessa di questi reparti; nessuna di queste bande era però rappresentativa dell’intera Forza Armata, per cui nel 1964 fu fondata quella che è l’attuale Banda dell’Esercito. La sua struttura organizzativa prevede il Comando, attualmente alle dipendenze del Col. a. (ca) Marco Mastrantonio, che si occupa delle esigenze amministrative, logistiche ed organizzative e la Banda Musicale, attualmente diretta dal Maestro Ten. Col. Fulvio Creux, che è formata da esecutori diplomati al Conservatorio e reclutati attraverso selettivi concorsi nazionali. La Banda dell’Esercito ha avuto alla sua guida, nel passato, i Maestri Amleto Lacerenza, Francesco Sgritta (f.f.), Marino Bartoloni e Domenico Cavallo (f.f.). È attiva sia per servizi istituzionali di rappresentanza (Giuramenti, Cerimonie, Guardie d’Onore al Quirinale, ricevimento di Capi di Stato stranieri in visita ufficiale in Italia), sia in un’ intensa attività concertistica, che l‘ha vista presente in innumerevoli città italiane, dove ha suonato nelle principali piazze, sale e teatri (ricordiamo tra questi il Massimo di Palermo, il Bellini di Catania, il Petruzzelli di Bari, il S. Carlo di Napoli, l’Opera di Roma, la Fenice di Venezia, il Regio di Torino e la Scala di Milano). Tra le sue presenze all’estero si ricordano quella del 1965 a Nancy (Francia) ed Arnhem (Olanda), quella del 1975 a Malta, Lussemburgo, Mons ( Belgio), Lubiana (Jugoslavia), quelle del 1991 a Salisburgo (Austria), del 1992 a Tarascon (Francia) ed ancora quelle del 2002 ad Alessandria d’Egitto, del 2003 a Berlino (Germania), del 2004 a New York (USA) e del 2009 a Lourdes. Oltre a queste attività la Banda dell’Esercito compie un’ampia funzione educativa, effettuando presso il proprio Auditorium “A. Lacerenza” concerti lezione per le scuole e collaborando con le classi di strumen- tazione e direzione di Conservatori ed Accademie. A questo proposito ha collaborato, nel 2002, 2003, 2004 2005 e 2008, ai Corsi di Perfezionamento dedicati alla musica per banda italiana tenuti dal M° Fulvio Creux per gli allievi di alcune Università americane e per la National Band Association; nel novembre 2003 ha effettuato un incontro di studio ospitando l’Orchestra di fiati del Conservatorio di Salerno e, nel marzo 2004, gli allievi del Conservatorio di Trento; identica iniziativa è stata realizzata nel 2006 per il Conservatorio di Roma. Tra le attività artistiche più recenti, ci limitiamo, per motivi di spazio, a ricordare lo “Spoleto Festival” (dei 2 Mondi) (Spoleto, edizione 2009: esecuzione in prima assoluta di Apokàlypsis, Oratorio per 2 voci recitanti, coro misto, coro di bambini, orchestra di strumenti a fiato e percussioni, di Marcello Panni); “Fratelli d’Italia” Concerto inaugurale delle Celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia con il Coro della Accademia Nazionale di Santa Cecilia (Roma, Parco della Musica di Roma, 2010, per l’ Accademia Nazionale di Santa Cecilia); Roma, Auditorium della Musica, concerto per i festeggiamenti del 149° anniversario della costituzione dell’Esercito Italiano con la partecipazione di Katia Ricciarelli; Festa europea della Musica 2010 nella Pontificia Università Gregoriana. Ha collaborato con solisti di fama internazionale quali Jacques Mauger e Steven Mead ed è il primo ed ancor unico complesso militare italiano ad aver avuto sul podio “direttori ospiti”, quali Daniele Carnevali (docente al Conservatorio di Trento), Thomas Fraschillo (direttore delle bande dell’ Università del Southern Mississippi), David Gregory (già Presidente della National Band Association degli USA), Hardy Mertens e Marcello Panni. Il suo repertorio spazia da quello celebrativo (marce, inni) a quello lirico sinfonico, con particolare predilezione per la musica originale per Banda, approfondita sia in pagine storiche che in brani dalla più viva attualità; a questo proposito è stato il primo complesso militare italiano ad eseguire in concerto (dal 2001) la 15 Il Fante d’Italia N. 3-2010 “Grande Sinfonia funebre e trionfale” di Berlioz. Negli ultimi tempi è stata particolarmente attenta alla proposta di iniziative miranti alla miglior conoscenza dell’ Inno Nazionale Italiano, che ha registrato (con i Cori dell’Accademia Filarmonica Romana e della Basilica di San Pietro diretti da Pablo Colino) nella versione fedele alla partitura autografa di Novaro; questa versione è stata scelta ed inserita, tra i simboli della Repubblica, alla voce “Inno Nazionale” sul sito internet del Quirinale (www.quirinale.it). La Banda dell’Esercito ha al suo attivo la presenza a numerose trasmissioni radio - televisive ed un’ intensa produzione discografica, recentemente ampliata con i CD contenenti le registrazioni live dei concerti tenuti nel 2001 e nel 2003 per il “Festival Internazionale delle Bande Militari” di Modena, con i CD “Cinecittà”, “Flumen” e “The Age of Mozart” realizzati per le Edizioni Scomegna, del CD “Bella Italia” (realizzato con la presenza come solista di Steven Mead per le Edizioni Bocchino di Londra), con il CD “Divagazioni musicali” edito dalle Edizioni Eufonia e, nel 2007, con un CD di musiche di Luigi Zaninelli registrato in una coproduzione con le Università americane del Southern Mississippi e dell’Illinois. Comandante: Col. a. (c.a.) Marco MASTRANTONIO Maestro Direttore: Ten. Col. Fulvio CREUX MaestroVice Direttore: Ten. Antonella BONA Savino VIGNOLA Il nuovo Gonfalone per il comune di Cigognola Il nuovo Gonfalone è stato donato al Sindaco Sig.ra Rosanna Rovati, dalla Sezione Vogherese dei Fanti nel corso di una solenne cerimonia tra le splendide colline dell’Oltrepo. Favorita da un giornata tipicamente estiva, pur se il caldo era mitigato dai 300 metri del luogo, la manifestazione è iniziata tradizionalmente con l’Alzabandiera, la deposizione delle Corone di Alloro ai Monumenti ai Caduti. Infatti, d’intesa fra i Fanti Vogheresi e l’Amministrazione Comunale, il Gonfalone è stato espressamente dedicato a tutti i Caduti che in tempi differenti e conflitti diversi sacrificarono il bene supremo della vita. Il corteo si è poi diretto verso la Chiesa parrocchiale dove S.E il Vescovo di Tortona, Mons. Martino Canessa ha solennemente benedetto la nuova Insegna Municipale. Dopo la S. Messa , celebrata da Don Tonino, ritornati nella piazza, S.E. il Prefetto di Pavia Dott. Buffoni, ha ufficialmente consegnato le miniature, raffiguranti lo stemma, il Gonfalone e la bandiera, controfirmata dal Capo dello Stato, descrivendo il lavoro realizzato in stretta collaborazione con l’Ufficio Araldico della Presidenza del Consiglio dei Ministri nella persona del Grand’Uff. Francesco Galetta a cui è stato rivolto un sentito ringraziamento. È seguita la consegna ufficiale dal parte del Presidente dei Fanti Comm. Giorgio Andreoni al Sindaco del Comune che, commossa, 16 CIGOGNOLA (PV) Il nuovo Gonfalone ha ricevuto il nuovo Gonfalone che rappresenterà i cittadini di Cigognola in tutte le cerimonie ufficiali. L’importanza dell’avvenimento ha richiamato non solo la popolazione del posto e quella dei centri vicini, ma anche rappresentanti del mondo politico oltrepadano e lombardo, quali i Consiglieri Regionali Pesati e Villani, il Presidente del Consiglio Provinciale Geom. Bassanese e una nutrita schiera di Sindaci e delegati dei Comuni con i relativi Gonfaloni tra i quali quello di Voghera, e quello della Provincia di Pavia. Pre- senti pure una rappresentanza delle Infermiere Volontarie vogheresi, i Labari delle Associazioni consorelle e dell’Istituto del Nastro Azzurro di Pavia e Voghera e la Sezione Provinciale dei Fanti di Pavia. Per la nostra Associazione era presente il Segretario Nazionale Geom. Cerri. Alla fine della manifestazione, il Sindaco ha ricevuto il plauso delle Autorità per aver dato un così ampio risalto alla cerimonia, ha poi accompagnato gli Ospiti a visitare la mostra ,allestita in Comune, di documenti ritrovati nell’archivio Il Fante d’Italia N. 3-2010 comunale e recentemente riordinati che permettono di conoscere vari aspetti della storia di questa località dell’Oltrepo Pavese, nota anche per la produzione di ottimi vini. Il tutto si è concluso con un rinfresco offerto dall’Amministrazione Comunale. È doveroso esprimere un sentito ringraziamento a tutti i Dipendenti del Comune, senza i quali non sarebbe stato possibile realizzare in modo impeccabile la cerimonia. Delegazione della Federazione Fanti di Trento a Caporetto In occasione del 30° Raduno Nazionale una delegazione della nostra Federazione si è recata a Caporetto,in territorio ora sloveno, per rendere omaggio ai Caduti dell’Isonzo e del Carso deponendo una Corona di Alloro sul Sacrario sovrastante la città. Non è stato possibile far affluire un numero significativo di Fanti per le difficoltà avute dalle Autorità slovene che hanno concesso solo ad un limitatissimo numero di persone l’accesso all’Ossario, senza labari e bandiere o simboli militari italiani. Durante la visita al Sacrario, austero e privo di fiori, la delegazione trentina è stata accompagnata dal Vice Console d’Italia a Capodistria Dott. Antonio Silvio che già era intervenuto per risolvere le suddette difficoltà condividendo la scelta del Presidente Demartin che ha fortemente voluto che in un giorno di festa per i Fanti in congedo non venissero dimenticati i gloriosi Caduti che riposano in questo territorio così dolorosamente strappato all’Italia. Federico Demartin Trento la delegazione autorizzata all’Ossario di Caporetto. Paolo Moroni Un Amico dell’Altipiano di Asiago ci ha lasciato: Georg Eineder Un profondo senso di mestizia ha destato sull’Altopiano di Asiago e nel vicentino la notizia della scomparsa, avvenuta in Vienna, di Georg Eineder nato a Merano nel 1923; tra breve avrebbe compiuto gli 87 anni. Molti sono gli altopianesi ed i vicentini che sono venuti in contatto con questa distinta e nobilissima figura di “austriaco” spesso visto alle nostre cerimonie commemorative in uniforme storica dei Kaiserschützen. Dall’Ortigara al Cimone, dal Grappa al Col Moschin, molte volte presente, ma era sull’Altopiano di Asiago che Georg curava maggiormente le sue ricerche storiche e si spendeva nel recupero di alcuni siti “austroungarici” e nella conservazione della memoria dei tanti Caduti imperiali qui sepolti. Il suo amore per l’Altopiano di Asiago l’aveva ereditato dal padre, comandante dell’11a Compagnia del 3° Battaglione del 17° Reggimento di Fanteria “Kronprinz” combattente in zona Monte Chiesa – Ortigara (contro i nostri reparti alpini) nella Grande Guerra. Anche Georg parteciperà alla seconda guerra mondiale quale ufficiale delle trasmissioni e si farà la cam- pagna di Russia. Dopo gli anni dedicati al lavoro, alla famiglia, una volta raggiunta l’età “pensionabile”, Georg passa parte del suo tempo in quel di Borgo Valsugana, dove risiedeva il nonno materno – conte Antonio Ceschi di Santa Croce, di casato nobile accreditato alla Corte Imperiale di Francesco Giuseppe. Da qui si dedica anima, cuore, intelletto ad un paziente lavoro di ricucitura dei rapporti fra italiani ed austriaci; collabora con la Croce Nera d’Austria e con Onorcaduti di Roma alla cura dei vari Cimiteri militari austriaci sparsi in Italia, 17 Il Fante d’Italia N. 3-2010 collabora con l’Associazione Musei all’aperto del Grappa nel recupero di siti storici, vero operatore di pace. Ben ha fatto il Console Generale d’Austria, dott.ssa Maria Kunz, a conferirgli la medaglia d’oro al merito della Repubblica d’Austria proprio in Municipio a Borgo. Anche dal suo impegno molte sono le iniziative nate, portate avanti e la gran parte portate a termine: La chiesetta del M. Forno, la sistemazione dei cimiteri mil. austroungarici del Mosciagh e di Val Galmarara, ancora il recupero del cimiterino au. di Passo di Val Caldiera; infine ha visto realizzarsi il suo sogno (me ne parlava 20 anni fa tanto che effettuammo anche un sopralluogo): la ricostruzione della Chiesetta di Santa Zita al Passo Vezzena. Commovente la sua presenza alla cerimonia di inaugurazione nel 2008: ha voluto esserci, pur in carrozzina e con l’ausilio dell’ossigeno, assistito dalla figlia. Molti Fanti vicentini, e non solo, lo ricorderanno sempre presente (fino al 2007) all’annuale Pellegrinaggio dei Fanti in Val Magnaboschi la terza domenica di giugno; Lo scomparso GEORG EINEDER ad una manifestazione commemorativa qui lui si sentiva di casa, godeva della presenza di tanti amici, in primis dell’indimenticabile Presidente Marcello Mantovani. In un suo breve intervento di saluto ebbe a dire, lui austriaco, “Val Magnaboschi sei la mia Patria”, tanto sentiva vicino e pulsante lo spirito fraterno dei partecipanti di varie nazionalità, nato dal sacrifi- cio dei Caduti dei due eserciti qui un tempo sepolti e rivolto all’armonia dei Paesi d’Europa. L’ Altopiano di Asiago perde con lui un pezzo di storia di questi ultimi 20 anni e sente doveroso ringraziarlo per quanto ha saputo trasmettere alla nostra comunità. Grazie Giorgio, ti ricorderemo sempre in Val Magnaboschi. Gianni Bellò Una rarità a Mogliano Veneto? A Mogliano Veneto, città della provincia di Treviso, vive nella propria casa la signora Maria Bonazza il cui compleanno ricorre il 30 ottobre. E fin qui niente di particolarmente importante se non che tale signora quest’anno festeggia i 104 anni di età portati in più che buona salute fisica ed ancora invidiabile lucidità mentale.Ma ciò che rende ancora più interessante questa Signora è di essere la vedova di Francesco Del Todesco Frisone, classe 1899, ex-combattente della Prima Guerra Mondiale in qualità di artigliere sulle pendici del Monte Grappa ed ex-invalido di guerra. In casa della signora Maria le Asso- 18 Il Fante d’Italia N. 3-2010 ciazioni d’Arma rivestono un ruolo di rilievo in quanto il figlio primogenito, Tito, è il presidente della locale Associazione di Artiglieria ed il secondogenito, Giuseppe, il Presidente della locale Sezione dell’Associazione Nazionale del Fante. L’ 11 novembre 2007 è stata inau- gurata, alla presenza delle Autorità civili, militari e delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma della Città, una stele riportante i nomi dei 110 “Ragazzi del ‘99” moglianesi di cui la signora Maria è stata la madrina, come risulta dalla foto dove la vediamo in compagnia dei due figli.L’anno scorso se ne è andato l’ultimo “ragazzo del ‘99” italiano all’età di 110 anni e la domanda che può salire spontanea è la seguente: quante sono ad oggi le vedove dei “ragazzi del ‘99” italiani ancora viventi? Non molte credo e quindi “onore” ed auguri alla Signora Maria! Pietro Prete Sarcedo - Festeggiato un Fante classe 1910; i cento anni di nonno Giuseppe ex internato Duecento persone, tra familiari , amici, abitanti della Comunità delle Madonetta con il Parroco Don Elia Lunardi, il gruppo Fanti del paese, il Sindaco Sig. Giorgio Meneghello, hanno festeggiato con un rinfresco, il 17 giugno u.s., Giuseppe Fioraso che ha raggiunto il traguardo dei 100 anni. Classe 1910, Fioraso è un uomo ancora attivo che, a parte gli “acciacchi” dell’età, gode di buona salute ed ama dedicarsi alla lettura di testi storici. Originario della Contrà Malataure di Sopra a Recoaro Terme, dove sin da piccolo ha seguito le orme del padre, agricoltore e allevatore, nel 1921 si è spostato a Castelgomberto – racconta il figlio Claudio – a 32 anni è stato chiamato nell’Arma di Fanteria ed inviato in Grecia. Ha vissuto anche la terribile esperienza della cattura da parte dei tedeschi l’8 settembre del ’43 e della prigionia, in un campo di lavori forzati a Brix, in Germania, dove è rimasto fino al 10 maggio del ’45. Venti giorni dopo, ha fatto ritorno in Patria dove ha cominciato a ricostruire tutta la sua vita. È tornato al lavoro di sempre e nel ’47 si è sposato con mia madre Giuseppina ed ha avuto tre figli, Giovanni, Silvana e me. Claudio Fioraso A Waterloo la fortuna voltò le spalle a Napoleone Napoleone Bonaparte soleva spesso ripetere ai suoi Generali riuniti in consiglio prima di una battaglia che la fortuna era una delle componenti basilari per ottenere un successo militare. Infatti non bastava l’ottima preparazione degli Ufficiali e Soldati, una buona ed oculata strategia, una favorevole configurazione del terreno sul quale si sarebbe svolta la battaglia, la superiorità numerica di fanteria, cavalleria, ed artiglieria, la genialità tattica e l’intuizione militare del comandante in capo e del suo staff di comando, un efficiente servizio informativo e di sussistenza, occorreva sempre una buona dose di fortuna. La “dea bendata” aiutò l’Imperatore francese a cogliere la vittoria in numerose battaglie come Marengo, Dego, Castiglione, Lonato, alle Piramidi, Austerlitz, Jena ma gli voltò decisamente le spalle in quella decisiva: Waterloo. Per la precisione queste vittorie Napoleone le ottenne grazie al suo grande acume strate- gico e con lo straordinario dei suoi soldati preparati e motivati ma ebbe anche e soprattutto molta fortuna. A Waterloo località vicino a Bru- 19 Il Fante d’Italia N. 3-2010 xelles, Napoleone stava per cogliere una clamorosa vittoria quando improvvisamente fu preso alle spalle dall’Armata prussiana comandata dal vecchio Blùcher: era il 18 giugno 1815. L’Imperatore aveva sbagliato le sue previsioni militari dal momento che il Gen. Blùcher da lui già sconfitto a Ligny il 16 giugno era in piena ritirata e pertanto lontano con le sue truppe dal prossimo campo di battaglia di Waterloo. Per meglio accertarsi del ripiegamento prussiano Napoleone gli mandò alle calcagna il Gen. Grouchy con il compito di controllare le sue mosse. A Napoleone non rimaneva altro che attaccare a Waterloo le forze inglesi comandate dal Duca di Wellington che però respinse con estremo vigore le numerose cariche della cavalleria francese comandate personalmente dal Maresciallo Ney . gli attacchi dell’Armata napoleonica ripresero nel pomeriggio d’intensità costringendo il Duca di Wellington a perdere qualche posizione senza però allentare tutta la linea difen- siva. Poi, quando sembrava che la battaglia fosse perduta per l’Armata inglese, stanca di molte ore di feroce combattimento anche all’arma bianca, alle spalle dei francesi, arrivarono i prussiani che risolsero a loro favore e degli alleati inglesi la famosa battaglia di Waterloo. Questa volta Napoleone non fu fortunato, anche se, una buona dose di responsabilità si deve al generale francese Grouchy che non eseguì alla lettera gli ordini del suo Imperatore. Alessandro Albertini Aquileia: Cimitero degli Eroi Antonio fu chiamato nell’Esercito Austriaco, ma nel 1916 egli disertò, passando nell’Esercito Italiano, fu ucciso in combattimento il 18 giugno 1916 ed il suo corpo non fu mai ritrovato. Dopo la Guerra, il 26 ottobre 1921, ad Aquileia, Maria scelse il corpo di un soldato fra undici salme di Caduti non identificabili raccolte nelle diverse aree del fronte. La salma prescelta fu posta all’interno del Monumento del Milite Ignoto, presso il Vittoriano, il 4 novembre 1921. Maria Bergamas morì nel 1952 e due anni più tardi fu sepolta nel Cimitero di Guerra, retrostante la Basilica di Aquileia, vicino ai corpi degli altri Militi Ignoti. O Aquileia, donna di tristezza, sovrana di dolore / tu serbi le primizie della forza nei tumuli di zolle / all’ombra dei cipressi pensierosi / … Con questi versi D’Annunzio ha voluto esaltare la grandezza di Aquileia, sede del Cimitero degli Eroi iniziato nel 1915 per accogliere le prime spoglie dei Soldati Caduti sul Carso e che all’inizio degli anni ‘20 assunse la forma attuale. Dono del Comune di Firenze, grazie all’intervento dello scrittore Ugo Ojetti, giunsero i lauri e i cipressi che oggi adornano questo luogo di memoria e di riflessione. In seguito quando le salme dei Cimiteri di Guerra, posti lungo l’arco Alpino, furono raccolte per essere ricollocate nei grandi ossari, i Caduti sepolti ad Aquileia furono lasciati nel luogo primo della loro sepoltura. Il Cimitero assunse un’ impronta particolare grazie alle Croci di ferro battuto e bronzo che nella targa circolare recano la scritta “Dulce et decorum est pro patria mori” e all’interno è posto il nome del Caduto. Esse sono state realizzate da Alberto Calligaris. Entrando nel Cimitero si possono notare importanti gruppi marmorei quali il Cristo morente, l’Angelo della Carità e l’Arcosolio in pietra che sovrasta la tomba dei dieci Militi Ignoti realizzato in asse con la Basilica a voler simboleggiare idealmente un cammino fra l’antichità romana e la Grande Guerra. Ai piedi del 20 Monumento è posta la sepoltura di colei che scelse la salma del Milite da trasferire a Roma “Maria Bergamas per tutte le madri – IV Novembre MCMLIV”. Maria Bergamas rappresentava per l’Italia tutte le madri che hanno perduto un figlio durante la Prima Guerra Mondiale e che non ne conoscevano il luogo di sepoltura. Per questo motivo fu chiamata a scegliere la bara in cui era custodita la salma di colui che sarebbe diventato il simbolo dei Caduti della Grande Guerra: il Milite Ignoto. Maria era nata a Gradisca, che insieme a Trieste faceva parte dell’Impero Austroungarico, perciò il figlio Aquileia - Tomba di Maria Bergamas. Maria Antonietta Longo Il Fante d’Italia N. 3-2010 I Fanti al Tonale per non dimenticare I Fanti Camuni hanno commemorato l’11 Settembre u.s. al Passo del Tonale, il 90° di Fondazione dell’Associazione Nazionale del Fante con un Raduno comprensoriale che ha visto il Sacrario Militare meta di molte Sezioni provenienti da tutta la Regione, con oltre duecento partecipanti, tantissime Bandiere Sezionali e Gonfaloni dei Comuni e delle Provincie. Una giornata splendida, un cielo terso, hanno fatto da cornice ad una Cerimonia sobria e silenziosa a 1.800 metri di quota, in un territorio simbolico posto sul confine tra la Lombardia ed il Trentino, teatro di scontri durante il primo conflitto bellico. La Manifestazione ha vissuto momenti ben scanditi dalla “tabella di marcia”: l’alzabandiera accompagnata dall’Inno Nazionale, suonato dalla Banda San Lorenzo di Sonico; i discorsi di circostanza; la funzione religiosa officiata dal Vescovo Emerito di Siena Mons. Gaetano Bonicelli, Ordinario Militare (da sempre Amico del Fante); la lettura della Preghiera del Fante; la premiazione di tre iscritti all’Associazione: Pasquale Ceri Presidente della Sezione di Sellero, insignito dell’Onorificenza di Cav. O.M.R.I., Bortolo Omodei ed il Fante Sofia entrambi di Sonico e Reduci di Russia, con una Targa di Riconoscimento. Alla presenza delle Autorità Civili e Militari il Presidente Nazionale Antonio Beretta, il Consigliere Nazionale Gianni Stucchi ed il Presidente Provinciale Giuseppe Feretti hanno effettuato lo scoprimento della Targa Commemorativa installata nell’interno del Sacrario con la scritta “1929 – 2010 ai Fanti Caduti. Non dimenticateci!”. Non potendo elencare gli innumerevoli sacrifici di sangue e di vite umane dei nostri Soldati appartenenti a tutti i Reggimenti di Fanteria, che furono schierati sull’intero fronte di guerra, dallo Stelvio all’Isonzo, dal Pasubio all’Adriatico, dal Piave al Carso, è stato letto un epitaffio inciso su una lamiera, tutt’ora esistente sulle Tofane (Dolomiti ) che recita: Passo del Tonale (Bs) - Gonfaloni Comunali e Bandiere Sezionali alla Cerimonia. “ TUTTI AVEVANO LA FACCIA DEL CRISTO / NELLA VIVIDA AUREOLA DELL’ELMETTO / TUTTI PORTAVANO L’INSEGNA DEL SUPPLIZIO / NELLA CROCE DELLA BAIONETTA / E NELLE TASCHE IL PANE DELL’ULTIMA CENA / E NELLA GOLA IL PIANTO DELL’ULTIMO ADDIO”. La Redazione Passo del Tonale (Bs) - Un momento della funzione religiosa 21 Il Fante d’Italia N. 3-2010 Esercito: La città di Bari saluta la Brigata Pinerolo Bari 31 maggio 2010. Con l’alzabandiera in piazza, a cura dai bersaglieri del 7° Reggimento di Bari, ha avuto inizio la cerimonia di saluto, presenziata dal Capo di Stato Maggiore dell’Esercito il Generale di Corpo d’Armata Giuseppe VALOTTO, alla Brigata “Pinerolo” rientrata dal Kosovo e con un reparto in partenza per l’Afghanistan. Alla cerimonia, svoltasi sul lungomare di Bari con schierati i Gonfaloni della città, della Provincia, i labari delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, hanno preso parte le principali autorità locali tra cui, oltre il Sindaco di Bari Dott. Michele EMILIANO, il Presidente del Consiglio Regionale Dott. INTRONA e in rappresentanza del Presidente della Provincia di Bari, l’Assessore FANELLI. Particolarmente significativa la partecipazione della famiglia PASCAZIO (genitori del Caporal Maggiore Scelto caduto lo scorso 17 maggio in Afghanistan) che il Generale C.A. VALOTTO ha voluto ringraziare personalmente per il “sostegno che, con la loro presenza, danno all’Esercito spingendoci ad andare avanti nel nostro lavoro”. La Brigata, al comando del Generale di Brigata Roberto D’ALESSANDRO è stata in Kosovo dal 13 settembre 2009 al 10 gennaio 2010 nel comando della Multinational Task Force West, costituita da forze di quattro nazioni, Slovenia, Ungheria, Romania e Italia, con il compito di garantire un ambiente sicuro e libertà di movimento al personale di tutte le etnie presenti nell’area di competenza svolgendo attività CIMIC (Cooperazione Civile Militare), con la realizzazione di progetti di opere pubbliche al fine di migliorare le condizioni di vita della popolazione kosovara. Nel suo discorso, il Sindaco di BARI ha voluto sottolineare “l’irrinunciabile e forte legame che lega la città di BARI alla Brigata Pinerolo” sottolineato non solo da questa cerimonia ma, anche dalla cittadinanza onoraria concessa al 7° Reggimento Bersaglieri. Il Generale C.A. VALOTTO nel ringraziare la città ha espresso parole di compiacimento al personale della Brigata Pinerolo per “il lavoro svolto in Kosovo dove si è distinta Bari - Cerimonia di saluto alla Brigata “Pinerolo” attraverso il suo operato sempre eccellente” ed ha evidenziato quanto sia importante “il lavoro di questa Unità che presto sarà impegnata in Afghanistan con i nuovi mezzi blindati FRECCIA”. Al termine della cerimonia militare il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito si è recato al Palazzo di Città, sede del Comune di Bari, dove ha lasciato traccia della sua visita firmando l’Albo d’Onore. A seguire, dopo il rituale scambio dei doni con la massima autorità cittadina, il Generale C.A. VALOTTO si è recato a Barletta per salutare l’unità in partenza per il Teatro Afghano appartenente all’82° Reggimento Fanteria “TORINO”. Comunicato Stampa Comunicato del ministero della difesa MINISTERO DELLA DIFESA DIREZIONE GENERALE DELLE PENSIONI MILITARI - DEL COLLOCAMENTO AL LAVORO DEI VOLONTARI CONGEDATI E DELLA LEVA IV Reparto - 13^ Divisione Albo d’Oro 00184 Roma - Via Sforza, 4/b - Tel. 06-4735.4648 Fax 06-4884.237 [email protected] Roma, 21 giu. 2010 OGGETTO: Richiesta informazioni su Caduti o Dispersi in guerra. Al Signor Presidente dell’Associazione Indirizzo E-mail 1. Questa Divisione è responsabile della definizione della posizione giuridico - matricolare dei militari Italiani Caduti o Dispersi nei vari conflitti mondiali e della pubblicazione dell’Albo d’Oro dei Caduti e 22 Dispersi della 2^ Guerra Mondiale. In tale contesto custodisce un’enorme mole di documentazione e, quale compito precipuo, continua a gestire tutto questo importantissimo materiale archivistico riguardante tutta la Storia Patria, fornisce altresì risposte ad Enti ed Organismi pubblici (non solo dell’Amministrazione Difesa) ed a privati Cittadini che ancora, a distanza di decenni, ricercano notizie su singoli individui o su specifici episodi. Il tutto è, in ogni modo, fornito nel rispetto della legge n. 675 del 31.12. 1996 riguardante “Tutela delle persone e degli altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali”. 2. Si prega, pertanto, di esaminare la possibilità di diramare alle Sezioni o Gruppi dipendenti e a coloro che potrebbero essere interessati l’allegato modulo di richiesta notizie su Caduti e Dispersi in guerra. 3. Nel restare a disposizione per eventuali chiarimenti, si porgono distinti saluti IL DIRETTORE DELLA DIVISIONE Col. f. (alp.) t.S.G. Massimo MULTARI presso la Segreteria nazionale del Fante è disponibile il modulo di richiesta. Il Fante d’Italia N. 3-2010 Passaggio Consegne Il Comandante della Regione Militare Centro Gen. C.A. Domenico Rossi lascia dopo tre anni il suo comando ed il suo successore è il Generale di Divisione Giuseppe Colosio, il Gen. C.A. Rossi assume la carica di Sottocapo dello Stato Maggiore dell’Esercito. ***** Il Col. Corrado Serto, Comandante della Scuola Militare “Teulie” di Milano ha ceduto il comando della Scuola al Col. Maurizio Patanè. A loro vadano le congratulazioni ed i migliori Auguri di Buon Lavoro da parte della nostra Associazione Inaugurato a Villorba (Tv) il Monumento “Ai Fanti Caduti per la Patria” Domenica 12 settembre, una magnifica giornata di sole ha fatto degna cornice alla cerimonia di inaugurazione del monumento che la Sezione del Fante di Villorba ha voluto dedicare “ai Fanti Caduti per la Patria”. Col Sindaco di Villorba, Giacinto Bonan, e l’assessore provinciale Franco Conte, hanno presenziato alla cerimonia il V. Presidente Nazionale Leonardo Sautariello, il V. Segretario Nazionale Raffaele Cecchin ed il Consigliere Nazionale Giovanni Mini. Erano presenti i rappresentanti di quasi tutte le Sezioni del Fante della Provincia di Treviso con le loro bandiere e le rappresentanze di tutte le Associazioni Combattentistiche e d’Arma del territorio. La cerimonia è iniziata con lo scoprimento della lapide ad opera del Presidente onorario e fondatore della Sezione di Villorba, Guido Ceccato e del V. Presidente Leonardo Sautariello mentre la banda musicale di Villorba intonava l’inno della Fanteria. La Cerimonia è poi proseguita con la benedizione da parte del Parroco Don Emilio Vidotto e con la lettura della preghiera del Fante; è proseguita con l’alza Bandiera e con la deposizione della corona d’alloro. Al termine della Cerimonia è intervenuto il Presidente della Sezione di Villorba, Sergio Amadio, il quale ha fatto una breve cronistoria del percorso compiuto per la realizzazione del monumento e delle motivazioni che hanno portato alla scelta della Croce quale simbolo più alto e più appropriato per ricordare le sofferenze che i Fanti hanno dovuto sopportare durante le guerre nei lunghi mesi di permanenza nelle trincee con l’epilogo poi, per molti di loro, della morte. Ha ricordato i 121 Fanti villorbesi morti tra la prima e la seconda guerra mondiale. Ha poi auspicato che il monumento sia un monito che ricordi le sofferenze non solo dei soldati al fronte, ma anche dei popoli coinvolti nelle guerre e che spinga le nuove generazioni ad una maggiore consapevolezza e ad un maggiore impegno per il mantenimento della pace e per il suo raggiungimento nei luoghi del mondo dove questa è ancora un miraggio, lottando per rimuovere le ingiustizie sociali e rafforzando il concetto di accettazione anche di coloro che, pur condividendo le nostre regole di civile convivenza, possono sembrare diversi per colore della pelle o per differente credo reli- gioso. Hanno preso poi la parola il Sindaco e l’Assessore provinciale per portare il loro saluto e per complimentarsi con la Sezione del Fante per la realizzazione dell’opera. Gli interventi sono stati chiusi dal V. Presidente Nazionale, Leonardo Sautariello, il quale dopo aver ricordato l’enorme numero di Fanti Caduti nelle diverse guerre ed il significato profondo del simbolo della Croce, ha elogiato il lavoro, spesso oscuro, di coloro che operano per riportare alla luce luoghi che ricordano il sacrificio di tanti Fanti o che comunque operano per mantenerne vivo il ricordo. L’intervento è stato chiuso con la citazione di una poesia di Ungaretti, Fante della Brigata Brescia e col ringraziamento dell’opera compiuta dai Fanti e dalle Patronesse di Villorba. Villorba (Tv) - il gruppo di Fanti e Patronesse al Monumento 23 LA VOCE DELLE PATRONESSE E LA PAGINA DELLA SOLIDARIETA’ Il Fante d’Italia N. 3-2010 La posta delle Patronesse re le necessità fisiche, mentali, sociali e cognitive. Questa definizione della World Federation of Music Therapy è ormai entrata nella prassi per il recupero dei soggetti diversamente abili. Comunque sarebbe tempo che in Italia si facesse strada la convinzione secondo la quale l’esercizio attivo del canto in coro, fino dai primi anni della scuola e della vita associativa dei ragazzi ha un potere formativo, oltre che del gusto e della sensibilità, del senso sociale e morale che la vita di oggi e di domani sempre più richiede al cittadino di uno stato democratico. Progetto Coro ARChA Bari Il gruppo Patronesse della Sezione di Bari ha organizzato nel giardino della Sede uno spettacolo del Coro dell’ARChA. L’ARChA è un’associazione ricreativa e culturale rivolta al recupero e alla socializzazione dei ragazzi portatori di handicap. È composto da circa 50 ragazzi di entrambi i sessi ed integrato dalla presenza di alcuni genitori e operatori volontari. Quest’attività, altamente meritoria, ha trovato un interlocutore privilegiato nel Presidente della Sezione, Vito Titano, musicista e musicologo, che ha più volte partecipato come relatore a convegni sulla Musicoterapia e che, di conseguenza, ha aderito con entusiasmo all’iniziativa, insieme con il Consiglio Direttivo. I musicoterapeuti usano la musica e gli elementi musicali per favorire la comunicazione, la relazione, l’apprendimento, la motricità e altri obbiettivi terapeutici al fine di soddisfa- Ricerca Commilitoni Il Fante Luciano Degli Esposti è alla ricerca di vecchi commilitoni che nel 1966 erano Cividale del Friuli caserma Zucchi 76° Rgt. Fanteria 2° Btg. 7° compagnia assaltatori. L’ indirizzo del Fante Espositi è : Via Togliatti, 20 - 40053 Bazzano BO Sezione di Romano di Lombardia – il Fante Lamera Giuseppe, classe 1938, Consigliere della Sezione, cerca l’amico Fante Marucci Mario di Teramo, fotografati insieme nella caserma del 40° Fanteria a Bologna nell’anno 1960. L’indirizzo è : Lamera Giuseppe Via Settembrini, 13 – 25048 Romano di Lombardia Bg Recensioni Librarie In Guerra con i Lupi di Toscana Nei giorni scorsi, presso il Palamonti del CAI, il prof. Paolo Pozzato ha presentato il volume: Enrico Morali In guerra con i Lupi di Toscana, che ripercorre le azioni svolte dalla Brigata Toscana, composta dai Fanti del 77° e del 78° Reggimento, attraverso le lettere, gli scritti, interessanti inediti e la raccolta di fotografie di Enrico Morali. Dalle Giudicarie al Carso, dall’Altopiano dei Sette Comuni al Grappa, si dipana una vicenda bellica assolutamente in presa diretta. Sul Sabotino Morali conosce Gabriele d’Annunzio con il quale contrae un’amicizia destinata a durare nel tempo anche dopo l’impresa fiumana. Ad arricchire il volume ci sono le attestazioni dello stesso poeta “vate” a Morali con testi inediti, le testimonianze di altri diaristi della “Toscana”, i ricordi degli ufficiali 24 fatti prigionieri, le valutazioni e i racconti degli avversari di allora: i Fanti stiriani del 27° Rgt. o gli uomini del 22° Rgt. k.u.k.. Per la prima volta il volume presenta una trattazione alquanto esauriente sui “Lupi di Toscana” e mette in luce in modo assai chiaro l’ardore indicibile che animava Morali nel compiere con i suoi Fanti brillanti azioni eroiche. Nella grande guerra riporta tre feri- te. All’encomio solenne seguono due medaglie d’argento, una di bronzo, è promosso Capitano per merito di guerra. Combatte alle dipendenze dell’eroico Maggiore Giovanni Randaccio. Al suo rientro al fronte, nel 1918 gli viene affidato il comando del 3°Battaglione del 58° Reggimento Fanteria Brigata Toscana. Il Battaglione trionfa nell’operazione tattica predisposta tra il luglio e l’ottobre a Col del Miglio, Pra Gobbo,Col Caprile e Col della Berretta e si merita una speciale menzione sul Bollettino della Vittoria. Morali è uno fra i pochissimi ufficiali di complemento della Grande Guerra decorato al valore con l’Ordine Militare di Savoia per lo straordinario eroismo dimostrato ma anche per le grandi doti strategiche con le quali ha saputo condurre i suoi uomini. Il volume, edito da Itinera Progetti, è composto da 216 pagine, 114 foto in quadricromia e 6 cartine. Lo si può trovare in libreria o richiedere direttamente a : [email protected]. tel. 0424 503467 . ADUNATA - ATTIVITÀ DELLE SEZIONI Il Fante d’Italia N. 3-2010 ADUNATA Altopiano sette Comuni (Vi) Altopiano 7 Comuni (Vi) - La Cerimonia presso il Cimitero Non eravamo in molti la sera di venerdì 30 luglio nel cimitero della Brigata Sassari alla celebrazione della S. Messa in ricordo dei “Sassarini” lì sepolti e di quanti hanno dato la vita sui nostri monti e nel mondo intero per un ideale e per la pace. Il tempo era proprio brutto sullo Zebio! Era grandinato almeno tre volte durante il pomeriggio e i tuoni rimbombavano da tutte le parti. Verso le 18 un nutrito gruppo di cantori della Schola Cantorum S. Matteo arrivava al cimitero. Mentre il coro scaldava la voce, chi salendo dal sentiero, chi scendendo dalla malga, una quarantina di persone arrivava al cimitero. Quando il coro intonava “Dimonios”, l’inno della Brigata Sassari, il Colonnello degli Alpini Durante e il Presidente della sezione Fanti “Altopiano 7 Comuni” , Cav. Ambrosini, deponevano un mazzo di fiori ai piedi della croce del cimitero. Don Roberto Bonomo, parroco di Asiago, ha celebrato la Santa Messa. Nell’omelia ha ricordato particolarmente i Caduti della Brigata Sassari e l’enorme tributo di vite che la Sardegna ha pagato nella Grande Guerra. Ha ricordato come oggi la Brigata sia impegnata a portare pace in quelle parti del mondo in cui la voce delle armi sovrasta il desiderio di giustizia. Una pioggia insistente ha accompagnato al S. Messa fino quasi al termine, quando tra le nubi che si diradavano è comparso l’ultimo sole. Poi, insieme con gli amici del Bivacco dell’Angelo, un piatto di minestrone e tante canzoni del coro che, più vicino al cielo, sembrava veramente ispirato. Lo spettacolo dei lampi degli ultimi temporali sulla pianura, l’immensa volta stellata e il sorgere della luna sopra le Melette hanno concluso la serata nei migliori dei modi. L’appuntamento al Cimitero di Casara Zebio è per venerdì 31 luglio 2011. ***** Già da qualche anno la Zona Sacra del Fante posta in Val Magnaboschi di Cesuna sull’Altopiano dei 7 Comuni è visitata da migliaia di persone. Abbiamo fatto un breve resoconto delle potenziali visite basandoci sulle firme poste nel registro all’ingresso dell’ ex cimitero italoaustriaco. Puntualmente ogni anno viene sostituito da un novo registro e il vecchio, è catalogato in apposite cartelle. Dal 1995 al 2009 le visite sono state attorno alle 50.000. Dagli stessi documenti, risulta che sono presenti quasi tutte le province italiane, tutta l’ Europa, molti stati americani, il Sud-America (Brasile, Argentina,Honduras, Paraguay, Altopiano 7 Comuni (Vi) - Il Colonnello degli Alpini, Il Presidente Sezionale, l’Alfiere 25 Il Fante d’Italia N. 3-2010 ADUNATA - ATTIVITÀ DELLE SEZIONI Uruguay, Venezuela e altri, Canada, Asia (Cina, Giappone ecc.). Molti stati africani e il continente australiano con alcune isole comprese. Molte firme ma anche delle frasi toccanti che escono dal cuore del visitatore . Abbiamo pensato con la nostra sezione di estrapolarne alcune per farle pubblicare in ogni uscita delle nostre riviste d’Arma (Il Fante d’Italia) (I Fanti Vicentini) con il benestare logicamente delle stesse redazioni.Le frasi di seguito riportate sono state scritte sia da adulti che da bambini. Anno 2006 16/7/06 Perché regni sempre la Pace. Un pensiero e una preghiera per tutti. 16/7/06 Un ringraziamento per il vostro coraggio. Grazie a tutti….. 19/7/06 Pace nel mondo! Vi ricorderò nelle mie preghiere. 20/7/06 Grazie di tutto! L’avete fatto anche per noi. 20/7/06 Io e la mia famiglia ed amici cari siamo qui e ricordiamo caramente i morti di una guerra sanguinosa. 20/7/06 In Memoria degli Eroi. “A sos Dimonios de sa Tattari”. 20/7/06 A ricordo di coloro che si sacrificarono per la libertà di tutti noi. 20/7/06 Riposino in pace. Pace a tutti. 20/7/06 L’eterno riposo. 20/7/06 Commosse con una sentita preghiera per questi nostri eroici fratelli. 20/7/06 Diedero questa vita a tutti coloro che lottano per la Pace! Dedicato a mio nonno. 20/7/06 Qui rendemmo Onore ai Caduti per la nostra Patria che con lo spirito di abnegazione immolarono le loro giovani vite per la nostra libertà per mai, mai dimenticare. 21/7/06 Tutti rendiamo Onore ai Caduti e ci auguriamo che non vengano mai dimenticati. 21/7/06 Conoscere per non ripetere mai più. 30/7/06 Al Valore dimostrato di chi rimarrà un Grande per l’eterno.Grazie a tutti. 30/7/06 Grandi soldati e Grandi Eroi che avete combattuto per la libertà del nostro Paese. Vi porgiamo un deferente saluto! 30/7/06 Che il Signore aiuti le vostre famiglie e aiuti tutti a non dimenticare il vostro grande sacrificio. Grazie. Queste alcune frasi che sono state scritte nelle date riportate. Come detto in apertura dell’articolo pensiamo sia doveroso pubblicarne alcune sui numeri delle riviste che usciranno. La sezione Fanti “Altopiano 7 Comuni”, Il Comitato storico cesunese. La Federazione del Fante di Vicenza e il Comune di Roana ringraziano anticipatamente le Redazioni delle riviste. Asiago (Vi) La sede dei Fanti altopianese in via Gen. Achille Papa a Cesuna (Roana) è stata oggetto nei mesi scorsi di un significativo restauro. I locali dell’Associazione necessitavano da tempo di un serio intervento tanto nell’arredamento quanto nell’estetica. Dopo i nuovi lavori gli interni pertanto si presentano in una veste più curata e adatta ad accogliere le assemblee a cui spesso partecipano Autorità locali e rappresentanti d’Arma locali e stranieri. Un lavoro che ha coinvolto tutto il nostro gruppo-commenta compiaciuto il Presidente Marco Ambrosini- ai tanti volontari che hanno prestato la propria opera vada il plauso di tutto il direttivo. Un particolare ringraziamento lo dobbiamo al Fante Emiliano Rigoni che ci ha offerto di propria iniziativa 25 sedie , ai fratelli Tessari che hanno installato un nuovo e moderno televisore e non ultimi al Fante Benetti Antonio e ai fratelli Pesavento Pasch decoratori 26 Asiago - Lo stand. edili”. Nei giorni immediatamente sucessivi al restauro la sede ha visto i soci e il direttivo in riunione per discutere sugli eventi da porre in essere a breve scadenza. **** Domenica 8 agosto si è svolta in piazza del Duomo “la giornata del volontario”. Erano presenti molte as- sociazione che operano nel sociale e l’incontro è stato molto apprezzato da residenti e turisti sia italiani che stranieri che nel periodo affollano l’Altopiano dei 7 Comuni. L’unica Associazione d’Arma presente era la nostra con le Sezioni di Creazzo e Altopiano 7 Comuni. Nello stand erano esposti volantini ed altro ma- ADUNATA - ATTIVITÀ DELLE SEZIONI Il Fante d’Italia N. 3-2010 teriale che riassume in sintesi quello che svolgiamo nell’ambito del sociale. Due Patronesse spiegavano i progetti attuali e quelli previsti per il futuro mente i Presidenti Sezionali Faggionato e Ambrosini con altri volontari, si interessavano di più per l’aspetto militare e della Memoria. Questi incontri, peraltro molto importanti, avvicinano in maniera immediata l’opinione pubblica e fanno conoscere la nostra Associazione. Molto gradita la visita dell’Assessore ai Servizi Sociali di Asiago Sig. Diego Rigoni, il quale è , tra l’altro, l’artefice della manifestazione. Asiago (Vi) - una parte della sede restaurata Badia Polesine (Ro) Tante persone hanno partecipato all’inaugurazione del “Monumento ai Caduti nelle missioni di pace” a Badia Polesine, domenica 30 Maggio 2010. Una prestigiosa Manifestazione condotta dal Cerimoniere del Comune Mario Baratella, in collaborazione con la locale Sezione del nostro Sodalizio, rendendo comunque partecipi anche le altre Associazioni combattentistiche e d’arma: le Infermiere Volontarie, i Granatieri, i Carabinieri, i Bersaglieri, gli Alpini, gli Avieri ed i Marinai. Il Cappellano Militare Don Corrado Tombolan ha celebrato la Santa Messa in Piazza Vangadizza ( area antistante la locale Abbazia ) gremita di Labari, di Bandiere, di rappresentanze Civili e Militari. Significativa la partecipazione dell’Università di Padova che ha inviato il proprio Gonfalone insignito di Medaglia d’Oro, accompagnato dal Prof. Pietro Munari, Badiese e docente dell’Ateneo patavino. Dopo il Sacro rito la sfilata per il centro cittadino, con la Banda Musicale Bosi di Trecenta e Zelo, e con il Gruppo Bandistico Città di Lendinara. A chiudere il Corteo, con i lucidi ottoni, un nutrito gruppo di Bersaglieri. Sul palco delle Autorità, dopo la lettura ai numerosi presenti del mes- saggio specificatamente inviato dal Presidente della Repubblica, il Sindaco Gastone Fantato, ha detto: “Mi trovo commosso ed imbarazzato, non pensavo a tanta partecipazione e per questo Vi ringrazio…. Il Monumento è composto di tre cippi, che provengono dalla Vangadizza, tre come le Rocche marchesane simbolo della Città. L’opera che andiamo ad inaugurare è rivolta al Camposanto cioè al nostro passato, ma alle spalle c’è il Parco giochi dei bambini, che rappresentano il nostro futuro”. E nel contesto di questa considerazione ha voluto citare un passo tratto dall’opera “I Sepolcri” di Ugo Foscolo: “A egregie cose spinge il forte animo…”. Quindi la Madrina della Manifestazione Elisabetta Garruti Meggiorin, mamma di Claudio Meggiorin, ucciso a 23 anni nel Giugno 2005 in Missione di Pace, visibilmente commossa ha detto: “Sono qui in veste di Mamma, perché come Mamma so cosa significa perdere un figlio…uno di quei tanti giovani che hanno dato la loro esistenza per un ideale”. A seguire l’intervento del Dr. Carmine Fruncillo Vice Prefetto, del Prof. Pietro Munari, Docente Universitario Patavino, nonché dell’Ammiraglio di Div. Vittorio Emanuele di Cecco, la più alta Autorità Militare presente.Un parterre assai numeroso composto non solo da “stellette”. Lungo infatti l’elenco delle personalità Civili e Militari presenti all’inaugurazione del nuovo Monumento Badiese: il Vice Prefetto Carmine Fruncillo, l’On. Enzo Flego del Comune di Verona, il Consigliere Regionale Cristiano Corazzari, il Presidente della Provincia Tiziana Virgigli,l’Ammiraglio di Div. Vittorio Emanuele di Cecco, il Segretario Naz. Amministrativo dell’Associazione Nazionale del Fante Bruno Conte, il Presidente Provinciale di Assoarma Antonio Tecchio, il Generale di Brig. dei Carabinieri Nando Romeo Aniballi, il Generale di Brig. dei Granatieri Duilio Benvenuti, il Comandante della Compagnia Carabinieri di Rovigo Cap. Giorgio Istrali, il Comandante della Stazione CC Roberto Luongo, l’ Ispettore Capo della Polizia di Stato Boscolo, il Comandante della Guardia di Finanza di Lendinara Marsala, rappresentanze dell’Esercito, della Marina e dell’Aeronautica nonché dell’Associazionismo civile. Da ultimo, ma non meno importante, và evidenziato l’impegno attivo della locale Sezione Fanti: domenica 23 Maggio al Raduno di Udine con un pulman pieno di Fanti e Patronesse Badiesi, adesso lo scoprimento dei tre Cippi e non di molti anni fa l’inaugurazione di quel prestigioso Monumento al Fante d’Italia, eretto nell’area Municipale, davanti al quale ha sede la Caserma dei Carabinieri. 27 ADUNATA - ATTIVITÀ DELLE SEZIONI Il Fante d’Italia N. 3-2010 Bagnolo Piemonte (Cn) Bagnolo Piemonte (Cn) - Al Raduno di Udine Bari La Sezione nei mesi di MaggioGiugno-Settembre, oltre al 30° Raduno di Udine, ha partecipato: alla Cerimonia svoltasi martedì 1° Giugno sul Lungomare di Bari per accogliere i 260 militari della Brigata Pinerolo, rientrati dopo 6 mesi di servizio in Kosovo per la missione Joint Enterprise. Davanti ai reparti schierati e dinnanzi al Tricolore issato sul pennone che guarda il mare, il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Gen. Giuseppe Valotto, ha ricordato i due militari morti in Afghanistan lo scorso 17 maggio, fra cui il bitettese Luigi Belluno I Fanti della Federazione di Belluno nel partecipare alle ordinarie e straordinarie cerimonie del Comando del I° F.O.D. di Vittorio Veneto, si sentono onorati nel rappresentare l’immagine dell’A.N.F. in questi importanti appuntamenti. Questi incontri permettono di estendere quel significativo sodalizio dove il connubio tra Associazione Fanti e le Forze Armate, rafforzano quel distinto ruolo di rappresentanza civile e miBelluno - Il Medagliere Provinciale 28 Pascazio, caporalmaggiore scelto. Erano presenti i genitori, a cui il Generale ha rivolto parole di conforto. Il Sindaco Michele Emiliano ha anche affermato che la Brigata Pinerolo è l’orgoglio della città. Alla Cerimonia del 9 settembre davanti al Palazzo della Dogana Vecchia antistante il porto di Bari che ricorda gli eventi dello stesso giorno del 1943 che portarono alla insurrezione della città tutta – ragazzi e donne della città vecchia, Marinai, Fanti, Bersaglieri, Postelegrafonici – per salvare in primis il porto, e in seguito il Palazzo delle Poste, la Stazione, punti nevralgici della città che i tedeschi, all’indomani dell’armistizio, volevano occupare. “È stato il In occasione del recente Raduno Nazionale, le sezione di Bagnolo Piemonte, unica della provincia di Cuneo, era presente con un buon numero di associati (Fanti e Patronesse) e simpatizzanti. Nella giornata di sabato 22 maggio la comitiva ha sostato a Verona per una visita nei pressi dell’Arena e del loco di Giulietta e Romeo. La domenica alcuni soci hanno contribuito a portare le Bandiere Regionali, mentre il gruppo dei Fanti, sotto la guida del presidente Falco Michelangelo, ha sfilato per le vie di Udine. È stata un’occasione di conoscere la città e prendere parte alla manifestazione, accompagnata da un bel tempo e da un ingente numero di partecipanti primo atto della Resistenza in Italia”, hanno sottolineato gli oratori. Il 10 giugno si è svolto nel giardino della Sezione, organizzato dalle Patronesse, il Concerto del Coro ARChA, che ha entusiasmato il numeroso pubblico. È stato apprezzato in particolare il programma, articolato a più voci, di brani operistici tratti dalle opere di Verdi, Bizet, Mascagni, Leoncavallo, Puccini, oltre a canzoni del repertorio napoletano, particolarmente commovente il finale con la canzone “Mamma”. In questo momento di particolare emozione, c’è stato qualcuno che ha esclamato: “I portatori di handicap siamo noi, non questi meravigliosi ragazzi che hanno saputo esprimere l’amore per la vita!” ADUNATA - ATTIVITÀ DELLE SEZIONI Il Fante d’Italia N. 3-2010 litare diffondendo lo spirito unitario di Italianità. Non meno in questo contesto, si coglie una palpabile ed apprezzata famigliarità, dimostrata anche dal suo Comandante Generale Mario Marioli, ove egli sa diffondere quella espansiva sensibilità militare, sentendoci in queste circostanze degli invitati privilegiati. Tra l’altro va tenuta in considerazione l’importanza operativa di questo prestigioso Comando dove l’operatività e competenze si evidenziano sia in campo nazionale sia internazionale acquisendo distinti apprezzamenti. Per meglio conoscere la componente e l’attività di questo Comando ne riportiamo una sintesi estrapolata dal suo sito: “Il 1° Comando Forze di Difesa è l’odierna evoluzione del 5° Corpo d’Armata. Composto da Brigate di differente tipologia, assolve funzioni di difesa del territorio, partecipazione alle forze di reazione rapida della NATO e di proiezione. Il Comando, che ha sede a Vittorio Veneto (TV), inquadra quattro Brigate e reparti di supporto dislocati nell’Italia del Centro Nord. Il Comando è retto da un Generale di Corpo d’Armata, ed ha nella sua struttura la capacità di enucleare un Comando di Divisione (Divisione “Mantova”) proiettabile. Dal 29 giugno 2009 inquadra il Comando Regione Militare Nord.” Berbenno (Bg) 1° Raduno di Valle - 12 settembre 2010. Una formidabile giornata ha allietato i festeggiamenti per il 45° anniversario di fondazione della nostra sezione Fanti di Berbenno. Tanti colori rosso/blu , numerose bandiere provenienti da varie sezioni provinciali, gagliardetti e striscioni hanno omaggiato questo appuntamento che ha visto appunto la partecipazione di tanti Fanti e di rappresentanze di altre associazioni d‘arma quali il Berbenno - Un momento della Cerimonia Berbenno - Il Presidente Nazionale premia lo scomparso gruppo alpini di Berbenno e della Valle Imagna, bersaglieri, aeronautica e artiglieri. Mai così tanti hanno voluto rendere gli onori al nostro monumento dedicato al Fante e soprattutto al monumento dei Caduti di tutte le guerre. La banda musicale di San Paolo D’Argon, grazie alla collaborazione del nostro Fante associato dott. Zois Giacinto ha ulteriormente impreziosito la manifestazione . Un sodalizio questo che certamente ha segnato il passo della nostra vita associativa e che ci auguriamo abbia lanciato il messaggio necessario a far si che l’associazione possa espandersi a livello vallare come da progetto enunciato varie volte dal nostro Presidente provinciale e nazionale Antonio Beretta, che ha ben condiviso l’iniziativa pro- posta appunto dalla nostra sezione di Berbenno e così ben apprezzata anche dal discorso del nostro sindaco Claudio Salvi. La presenza del medagliere nazionale dell’Associazione del Fante ( tutti hanno potuto ammirarlo nella sua magnificenza) ha maggiormente sottolineato l’ufficialità della ricorrenza e ovviamente onorato la nostra associazione locale, il cui presidente ha voluto rimarcare con il discorso di saluto, tutta quanta l’importanza dell’avvenimento. L’intensità di ricordare i nostri valori è stata sottolineata anche da don Roberto nell’omelia così ben “ritagliata” per l’occasione. L’allegria e la buona compagnia hanno poi reso ancor più festoso il rancio consumato presso il Ristorante La Rua dove la premiazione da parte del 29 Il Fante d’Italia N. 3-2010 ADUNATA - ATTIVITÀ DELLE SEZIONI nostro Presidente Nazionale con medaglia araldica a Fermo Marsiglio Todeschini, Fante combattente, prigioniero e reduce di guerra ,classe 1921, ha concluso una festa di anniversario che certamente verrà ben ricordata negli annali della nostra storia associativa. La buona riuscita , grazie alla collaborazione di tutto lo staff dirigenziale e di alcuni simpatizzanti, sarà motivo per continuare a mantenere viva la nostra associazione e a prodigarsi per fare sempre meglio e per essere sempre più numerosi. Berbenno - Un momento dellasfilata Bolzano Vicentino (Vi) Da tre anni i Fanti di Bolzano Vicentino organizzano il Raduno an3° Raduno zonale Fanti. nuale della Zona 4, perdeiricordare così “quelli” che ci hanno preceduto nella testimonianza dei sacrifici compiuti dai soldati nelle due guerre mondiali. Anche quest’anno il 19 e il 20 settembre 2009, si è svolto l’ormai tradizionale incontro dei Fanti, incominciati sabato 19 con la recitazione al teatro parrocchiale della commedia brillante “La cara Bolzano Vicentino - Un momento della cerimonia 30 salma”, della compagnia teatrale “I Salta Fossi”. L’ingresso gratuito, ha permesso di devolvere le offerte raccolte a fine spettacolo, all’Associazione Fonos di Bolzano Vicentino. Domenica mattina, dopo il raduno e la sfilata, don Roberto Pieri ha celebrato la Santa Messa nella chiesa parrocchiale per tutti i Fanti, vivi e defunti con un ricordo particolare ricordo ai sei Paracadutisti morti a Kabul, nel terribile attenta- to di qualche giorno prima. Erano presenti sedici Sezioni vicentine con le loro Bandiere, alcuni Gagliardetti Alpini, il Labaro dell’Associazione AIDO, dei Donatori di sangue e dei Combattenti e Reduci di Lisiera e Bolzano Vicentino e dei Bersaglieri. Dopo la Santa Messa, la sfilata ha raggiunto il Monumento ai Caduti nel piazzale del Municipio, dove dopo la deposizione della corona d’alloro in onore di tutti i militari e i civili morti nelle ultime due guerre, ci sono stati i saluti delle autorità. Erano presenti il Sindaco, il Presidente della Sezione, il Capo Gruppo della Zona 4 cav. Gastone Campiello e il Vice Presidente Vicario cav. uff. Raffaele Cecchin. Finita la cerimonia i partecipanti si sono ritrovati sotto il capannone parrocchiale, dove il Comitato feste di Bolzano Vicentino, aveva preparato un delizioso pranzo. La cerimonia è stata allietata ed accompagnata dalla Fanfara dei Bersaglieri di Sandrigo, intitolata a Luigi Imelio. I Fanti di Bolzano Vicentino e il loro Presidente, ringraziano per la collaborazione l’Amministrazione Comunale, la Pro Loco ed il Gruppo Alpini di Bolzano Vicentino. Il Fante d’Italia N. 3-2010 Brescia Si è svolta il 16 maggio u.s. la cerimonia anticipata della ricorrenza della festa della Fanteria a Brescia, nella stupenda chiesa di San Giuseppe, una delle più belle del culto cattolico bresciano. La cerimonia presieduta da Don Fusari si è svolta presso l’altare dei “Lupi di Toscana” alla presenza del Consigliere Nazionale Gianni Stucchi, del Presidente Prov.le Cav. Giuseppe Feretti, dal Vice Pres. Antonio Angiolilo e dal Consigliere Defendo Guatta, nonché da una rappresentanza militare. All’appuntamento non sono mancati i Labari, le Bandiere delle varie Sezioni della Federazione. Presenti anche tre Reduci Lupi: Cav. Aldo ADUNATA - ATTIVITÀ DELLE SEZIONI Pellegrini, Luciano Mottinelli e Francesco Bonatti. Durante la cerimonia religiosa il Presidente Feretti, oltre alla lettura della Preghiera del Fante ha ricordato i Lupi di Toscana che non hanno potuto essere presenti e ricordato tutti i Fanti defunti nel 2009 concludendo con parole di circostanza. Cerimonia semplice ma allo stesso tempo suggestiva con la presenza degli ultra novantenni Lupi, che hanno dato ancor più risalto alla cerimonia. Grande Festa della Fanteria il 24 maggio 2010 a Duronia (Campo- basso) organizzata dalla Sezione Provinciale dell’A.N.S.I. e patrocinata dalla Regione Molise e dal C.M.E. Molise. Alzabandiera, Messa al Campo, annullo filatelico, discorsi celebrativi, saluti e scoprimento di una targa commemorativa ed un emozionante “appello alla voce” a tutti i Caduti di Duronia e molisani. Tutto generosamente svolto alla memoria della Regina delle Battaglie in una terra, il Molise, tanto esigua nel numero di cittadini quanto prodiga nel coraggio dei suoi figli tra i quali sono stati ricordati tra altri i Fanti M.O.V.M. Serg. Guido Manzo e il C.m. Guerrino D’Amico. Presente alla cerimonia la bandiera della Sez. Prov. Campobasso della nostra associazione. Brescia - Un momento della cerimonia Campobasso Campobasso - Cartolina ricordo. Caprino Veronese (Vr) Il giorno tredici febbraio u.s. nella Baita del gruppo Alpini di Caprino Veronese, gentilmente concessa, si sono avuti due momenti importanti per la nostra Sezione: la festa del tesseramento e le elezioni per il rinnovo del Direttivo.Come ormai di consuetudine ai soci è stato offerto un buon minestrone.Alle 15,30, chiuso il seggio, si è provveduto allo scrutinio delle schede, al termine del quale il Presidente del seggio, assieme ai consiglieri uscenti fissavano la data allo scopo di provvedere alla nomina del nuovo direttivo. 31 ADUNATA - ATTIVITÀ DELLE SEZIONI Il Fante d’Italia N. 3-2010 Carzago Riviera (Bs) Il 4 luglio u.s. i Fanti della Sezione hanno festeggiato il 30° di fondazione. Il raduno si è svolto presso l’abitazione dei coniugi Laganà Belleri, per l’occasione ornata di tanti tricolori, ed ha visto la presenza di tante Sezioni. Dopo aver reso gli Onori al Gonfalone Municipale ed al Sindaco Rag. Ivana Palestri, al Medagliere dei Lupi, alla Bandiera della Federazione Prov.le ed al suo Presidente Cav. Feretti ,il corteo si è portato al Monumento ai Caduti dove si è svolta la celebrazione della S. Messa dopo la deposizione la Corona di Alloro. Dopo i discorsi di rito, il Presidente Sezionale Prof. Luigi Chiarini ha ringraziato le Autorità , le Associazioni consorelle per aver condiviso la bella giornata assieme ai Soci della Sezione Carzago Riviera - Un momento della cerimonia Castano Primo (Mi) Il 6 marzo u.s. ha avuto luogo l’Assemblea generale dei Soci alla quale ha partecipato il Segretario Naz. le Cav. Giuseppe Cerri. A seguire la relazione del Presidente e il rinnovo delle cariche sociali. Nel corso dell’Assemblea il Socio Picco ha dato notizia dell’esistenza nel cimitero cittadino della tomba di un Ufficale dell’Arma di Fanteria alla quale da ora in avanti la Sezione renderà omaggio. Castelnovo Nè Monti (Re) Nel primo semestre dell’anno la nostra Sezione ha attuato le seguenti iniziative: si è conclusa la campagna del tesseramento 2010 con un saldo di 200 Soci , il Sodalizio gode inoltre molta stima sul territorio e tanta gente partecipa alle nostre iniziative; pranzo a Riccione il 14 marzo con un centinaio di iscritti e simpatizzanti a cui è seguita un gita a San Marino; a seguire la gita a Roma e la partecipazione al 30° Raduno di Udine; infine il 21 giugno la sezione era presente con 50 persone al Raduno Pellegrinaggio di Valmagnaboschi a Cesuna. È stata una bellissima giornata di festa. Castelnovo Nè Monti - Fanti e Patronesse in Pellegrinaggio al Sacrario. 32 ADUNATA - ATTIVITÀ DELLE SEZIONI Il Fante d’Italia N. 3-2010 Cedegolo (Bs) Sabato 6 e domenica 7 marzo 2010 la Sezione del Fante di Cedegolo in collaborazione con l’Associazione Italiana Sclerosi Multipla - gruppo operativo di Breno, ha partecipato alla manifestazione nazionale di vendita delle gardenie per la raccolta fondi per la ricerca contro la sclerosi multipla. L’evento ha riscosso un lusinghiero risultato Cedegolo - Un momento della cerimonia Chioggia (Ve) Questa Sezione ha festeggiato il 17 aprile , presso il Circolo ARCI di S.Anna di Chioggia l’arrivo della primavera, con una festosa ed ottima cena conviviale con la partecipazione quasi unanime dei Soci e Patronesse. Sono stati serviti ottimi piatti di pesce preparati dalle patronesse Luciana Pasotti ed Alida ed allietata dal bravissimo complesso “Gli Amici”. Chioggia - Cena sociale. Custoza (Vr) Ernesto Contin nato nel 1913 morto il 23/03/2009 è sempre stato un uomo schivo all’apparire, ma tenace nel volere e umile con tutti, sempre disponibile. Artefice della fondazione della sezione del Fante di Custoza guidandola per ben 35 anni (inaugurata il 10/10/1961). La Cerimonia in Suo ricordo si è svolta al monumento Ossario di Custoza luogo scelto perché è l’unico monumento in Italia che contiene i resti ed i ricordi sia dei vincitori che dei vinti delle battaglie per l’indipendenza svoltesi a Custoza. Sostenitore assieme alla federazio- Custozza - Il Monumento. ne provinciale del Fante di Verona della festa provinciale della Pace, svolta per la prima vola a Custoza nel 1977. Da militare “Fante della Pasubio” ha combattuto in Albania e in Grecia.Catturato dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943, dopo vari campi di prigionia venne portato a Kudowa nel “Zivil Arbeits Lager” tra la Polonia ed il Protettorato ceco. Durante questa prigionia lavorava con altri italiani – russi – polacchi e greci in una fabbrica che produceva materiale bellico. Con loro c’erano anche tantissime donne ebree, che diceva venivano trattate peggio degli animali e morivano come delle mosche, impossi- 33 ADUNATA - ATTIVITÀ DELLE SEZIONI bile per lui ricordare senza versare lacrime.Nel suo lungo racconto ricorda che negli ultimi tempi di prigionia quando le maglie dei controlli cominciavano ad allargarsi, riuscì assieme ad altri compagni, con dei sotterfugi, a trovare attraverso bo- Il Fante d’Italia N. 3-2010 schi fitti una via di fuga, riuscendo a mettere in salvo anche centinaia di queste donne ebree. Questo episodio eroico, Contin, per la sua grande umiltà non lo volle mai raccontare. Soltanto qualche anno fa il figlio Renzo, nostro socio, Denno (Tn) Il 7 marzo si è svolta la tradizione festa della Sezione con la partecipazione dei Soci e simpatizzanti. Durante l’incontro, che si è svolto in una atmosfera cordiale ed allegra, il Presidente Prov.le Prof. Federico Demartin ha consegnato una foto ricordo al Fante Adolfo Gervasi classe 1922 che con i suoi 88 anni ben portati, risulta essere il Fante più anziano del Trentino. Egli ha militato nel 61° Fanteria Pistoia combattendo in Tunisia e successivamente internato in India. Inoltre la Sezione ha collaborato attivamente all’allestimento ed allo svolgimento della festa patronale dei SS. Gervasio e Protasio. Denno - Consegna targa ricordo Domodossola (Vb) Sotto un cielo plumbeo e gonfio di pioggia, si è tenuto l’11 aprile scorso il 1° Raduno Interarma della valle dell’0ssola. Tante le Associazioni presenti a questo primo importante avvenimento che ha coinvolto l’intera vallata. Per la nostra Associazione, oltre al Consigliere Nazionale per il Piemonte Comm. Giorgio Andreoni ha fatto gli onori di casa, accogliendo le altre Sezioni dell’alto Piemonte, il Presidente ossolano Giuseppe Zangla. Alla presenza di S.E. il Prefetto di Verbania e delle massime Autorità civili e militari , dopo aver reso gli Onori al Gonfalone Municipale decorato di M.O.V.M. sono state deposte Corone di Alloro ai Monumenti cittadini e pronunciati vari discorsi. Dopo il rientro del Gonfalone in Municipio è stata inaugurata una interessante mostra storica allestita da tutte le Associazioni d’Arma . 34 A conclusione della giornata un rancio collettivo per oltre 500 persone. Domodossola - Con S.E. il Prefetto della provincia di Verbania Domodossola - L’ammassamento volle portare a conoscenza questi fatti con un grande articolo a tutta pagina sul giornale l’Arena di Verona.Per questo in occasione del I° anniversario della morte abbiamo voluto portare la storia di questo umile Fante alla conoscenza di tutti. ADUNATA - ATTIVITÀ DELLE SEZIONI Il Fante d’Italia N. 3-2010 Dossena (Bg) È venuto a mancare all’età di 92 anni Giacomo Spini (classe 1917). Era l’ utimo reduce della comunità di Dossena. Cavaliere Ufficiale al merito della Repubblica, insignito di questo titolo nel dicembre 1995, Giacomo Spini era considerato da tutti una memoria storica del paese e della Valle Brembana. Era stato chiamato alle armi a 21 anni nel 1938 nella Guardia di frontiera e inviato a combattere sul fronte Greco-Albanese. Venne fatto prigioniero in quel fronte e mandato nei campi di concentramento di Mauthausen e di Dachau dove conobbe l’immane dramma della prigionia. Riuscì dopo 7 anni durissimi a ritornare a casa. Fu una vita dura anche dopo la guerra perché a Dossena non c’era il lavoro e Giacomo Spini, fu costretto ad emigrare in Francia lavorando nei boschi e in Svizzera. Tornò a Dossena trovando il lavo- Dueville (Vi) Come ogni anno, e siamo convinti che diventerà una piacevole tradizione, la Sezione di Dueville si è attivata con i Fanti e le Patronesse più sensibili, per presentare nelle postazioni preparate allo scopo, i sacchetti di mele dell’AISM che posti in vendita, permettono di finanziare le attività giornaliere di questa benemerita Associazione di volontariato (l’AISM), e la ricerca di una cura per combattere la sclerosi multipla, malattia subdola altamente debilitante. Buono il successo dell’iniziativa, dovuto alla partecipazione dei cittadini che magari, senza acquistare le mele, lasciavano ugualmente un’offerta da destinare allo scopo. Le mele ordinate sono ben presto finite, anche se la richiesta del prodotto fatta quest’anno, è stata molto superiore a quella dell’anno prima, e il ricavato ha superato di parecchio, Dossena - Il Cav. Uff. Spini riceve l’attestato di Benemerenza. ro nelle miniere. Diventò Presidente della Sezione Combattenti e Reduci e in seguito contribuì in modo fondamentale alla fondazione dell’ attuale Sezione del Fante. Con la scomparsa del Cav. Ufficiale Giacomo Spini, Dossena perde un protagonista del secolo scorso. proprio per merito delle offerte, l’entrata prevista. L’anno prossimo cercheremo d’essere presenti anche nelle Frazioni del Comune di Dueville sperando, come sempre, nella sensibilità della gente. Dueville - Patronesse all’opera, nella postazione dell’AISM. 35 ADUNATA - ATTIVITÀ DELLE SEZIONI Eraclea (Ve) Il 21 Marzo 2010, in occasione della Cerimonia svoltasi sulle rive del Piave, nella Chiesa di Torre di Fine, il Presidente Onorario di questa Federazione Provinciale del Fante di Venezia, Fante Cav. Sante VALERI, reduce della gloriosa Divisione Bergamo, fondatore della prima Sezione del Fante costituita nel territorio di Eraclea a Stretti, alla quale fu concessa la Medaglia d’Oro al Valor Militare di un Fante Caduto nella II Guerra Mondiale, (appartenente alla stessa unità combattente) ci ha informato che negli anni 1980, cessava l’attività della Sezione ANF di Stretti per costituire la vivente Sezione di Eraclea. I Fanti appartenenti alla Sezione Primogenita di Stretti sono stati inseriti nella nuova Sezione. La Medaglia d’Oro non era stata Il Fante d’Italia N. 3-2010 apposta sulla Bandiera concessa alla nuova istituita Sezione e pertanto al fine di rendere giustizia al territorio ed ai Fanti di Eraclea che molto hanno dato e danno al Comune di Eraclea, ha desiderato che l’onorata Medaglia d’Oro sia posta accanto all’altra M.O.V.M.. Un giusto riconoscimento ed un corretto pensiero che questa Federazione Provinciale, ha voluto considerare, visto l’impegno costante e diligente che i Fanti di Eraclea proferiscono nella loro attività associativa. Eraclea - Un momento della premiazione. Falerna Marina (Cz) Con una rappresentanza della Sezione provinciale della cittadina tirrenica, l’Associazione Nazionale del Fante ha preso parte al Precetto pasquale delle Forze Armate che s’è tenuto nel duomo di Catanzaro, capoluogo di regione. La presenza dell’Anf è avvenuta dietro invito del comandante del Cme-Calabria, col. Liborio Volpe. Alla celebrazione della Santa Messa hanno preso parte militari del Cme, del 2° Rgt “Sirio” dell’Aviazione dell’Esercito di Lamezia Terme, dei Comandi regionale e provinciale della Guardia di Finanza; Carabinieri del Comando Legione Calabria e del Comando provinciale; personale della Marina Militare (Capitaneria di porto di Soverato) e del Corpo militare della Cri; rappresentanze delle Associazioni d’Arma e di altre Istituzioni. Al termine della funzione religiosa, dopo la Preghiera della Patria letta da un militare, il comandante Volpe ha voluto ringraziare tutti i presenti. 36 **** Su invito del Comandante della Legione carabinieri “Calabria”, Generale di Brigata Marcello Mazzuca, anche quest’anno la sezione provinciale del Fante di Falerna Marina Falerna Marina - Il Gruppo Bandiera. ha preso parte all’anniversario della fondazione dell’Arma dei Carabinieri. Con la Bandiera associativa una rappresentanza del sodalizio falernese ha raggiunto il capoluogo di regione, Catanzaro, dove nell’ampia caserma che ospita il Comando ADUNATA - ATTIVITÀ DELLE SEZIONI Il Fante d’Italia N. 3-2010 della Legione della “Benemerita” s’è svolta la cerimonia del 196° Annuale della sua istituzione. Numerose le Autorità civili, militari e religiose presenti, tra cui il comandante del Cme “Calabria”, Generale di Brigata Liborio Volpe. La cerimonia, piuttosto sobria, s’è concretizzata nello schieramento di un battaglione di formazione; nell’assunzione del suo comando; negli onori ai Labari delle Associazioni d’Arma, ai Gonfaloni e alla Massima Autorità; nell’allocuzione del Gen. Mazzuca; nella consegna di numerose ricompense; negli onori ai Caduti. L’Anf falernese ha lasciato il luogo della cerimonia subito dopo gli onori finali. Gambara (Bs) sezione dei Fanti. Tra i promotori dell’iniziativa figura Luigi Botturi nominato Presidente della Sezione che avrà come quartier generale Palazzo Lorenzetti, già sede di altre Associazioni. La carica di Vice Presidente è stata affidata a Giovanni Rongoni, William Bozzoni è il Segretario e Giuseppe Mor il Tesoriere. E’ già stata donata dalla Sede Centrale la Bandiera ufficiale e l’attività è già iniziata. sezioni operanti in Polesine, Badia e Rovigo, quest’ultima costituita con altre associazioni in Assoarma. Durante la cerimonia, il Medagliere Nazionale ha quindi preceduto la rassegna dei Fanti d’Italia porgendo gli onori alla Bandiera di Guerra dell’Arma di Fanteria, al Gonfalone della Regione Friuli Venezia Giulia, della provincia di Udine e della città di Udine decorata di Medaglia d’oro al Merito, nonché alla bandiera del comune di Osoppo decorata di Me- daglia d’oro al Valor Militare per la difesa sostenuta nel 1848 nella Fortezza di Osoppo. Nel pomeriggio il gruppo si è sciolto per una visita libera alla città. Prima dell’arrivo a Gavello il Presidente, Giuseppe Gobbo, ha ringraziato tutti i partecipanti dando loro appuntamento per la gita già programmata per il 27 Giugno a Caporetto (Kobariz in Slovenia) dove si potranno visitare i luoghi più significativi della prima guerra mondiale. Fiocco “azzurro” nel mondo dell’Associazionismo d’Arma di Gambara. Il 15 aprile si è costituita la locale Gavello (Bs) Anche l’Associazione Fanti di Gavello, ha partecipato alla 30^ edizione del “Raduno Nazionale del Fante” che si è tenuto domenica 23 maggio a Udine. Il gruppo dei partecipanti, formato da 46 persone tra soci e simpatizzanti, ha approfittato dell’occasione “combattentistica” per visitare anche i luoghi più belli della città. Presenti all’adunata di Udine anche l’assessore Giulietto Fantinati ed il Sindaco Ampelio Spadon, entrambi soci della Sezione ( l’attuale Sindaco ne è stato Presidente per alcuni anni e dalla sua elezione conserva la carica di segretario). Partita nella mattinata, la comitiva è giunta nella città friulana per lo svolgimento del Raduno Nazionale e si è schierata con tutti i gruppi arrivati da ogni parte d’Italia, per poi sfilare per le vie della città addobbate di Bandiere tricolori poste alle finestre delle case e sui monumenti. La Sezione di Gavello, pur essendo di un piccolo paese, è molto numerosa e può contare su oltre cento iscritti. Partecipa ormai da molti anni a tutti i Raduni Nazionali e, ad Udine, era presente con altre due Gemona del Friuli (Ud) Gavello - I Soci a Udine. Il 28 febbraio in un noto locale della zona,si è svolta l’annuale assemblea della Sezione. In precedenza, nel Santuario di S.Antonio è stata celebrata una S.Messa a suffragio di tutti i Soci deceduti nel corso dell’anno precedente. Erano presenti, con le rispettive Bandiere, le Sezioni di Cividale, Osoppo e Spilimbergo, il Consigliere Naz.le Cav. Salvatore Rina ed il Presidente della Sezione Prov.le di Trieste Gen. Carlo Soave. Successivamente è stato deposto un omaggio floreale al Monumento al Fante sito in Piazza Garibaldi. Durante l’assemblea il Sindaco Sig. 37 Il Fante d’Italia N. 3-2010 ADUNATA - ATTIVITÀ DELLE SEZIONI Paolo Urbani ha portato il saluto dell’Amministrazione Comunale. Al termine il pranzo sociale allietato da musica e tanta allegria con la partecipazione di oltre 120 Soci. Il 25 aprile ed il 2 giugno la locale Assoarma di concerto con il Comune ,ha organizzato le cerimonie di commemorazione con la celebrazione della S.Messa e deposizione di corone di Alloro ai Caduti. Il semestre si è concluso con la partecipazione al Raduno di Udine. Gemona - Alzabandiera al 2 Giugno. Genova Nel primo semestre 2010 la Sezione “M.O.Giuseppe Rusca” ha partecipato alle tradizionali cerimonie in occasione delle Feste Nazionali e d’Arma. Purtroppo non è stata presente alla celebrazione del 150° della spedizione dei Mille, tenutasi il 5 maggio presso lo scoglio di Quarto alla presenza del Capo dello Stato. Grande è stata la delusione delle Associazioni d’Arma per non essere state invitate a questo anniversario a causa del ristretto spazio disponibile. Il solo Labaro del Nastro Azzurro ha quindi rappresentato le Associazioni genovesi. Ha invece dato piena soddisfazione la semplice cerimonia tenutasi a Genova Quinto il 16 giugno successivo, anniversario della morte del Ten. Rusca, giovane Eroe genovese del 157° Fanteria Liguria, Caduto sul Monte Zovetto nel 1916, durante i furiosi combattimenti per contrastare la Straf-expedition austriaca. Il tempo inclemente non ha Legnago (Vr) Il 28 febbraio u.s. si è svolta la tradizionale festa del tesseramento . Hanno partecipato alla cerimonia, oltre a varie Associazioni consorelle ed Autorità civili e militari, il Presidente Prov.le Cav. 38 Genova - Lettura della motivazione al Valor Militare. scoraggiato i Fanti, riunitisi nel piazzale intitolato al Caduto. Era presente il Presidente del Municipio 9 – Levante di Genova, Francescantonio Carleo, che ha offerto il suo sostegno alla manifestazione. È stata letta una breve biografia di Giuseppe Rusca decorato di Medaglia di Bronzo (Libia 1912) e di Medaglia d’Oro alla memoria è stata deposta una Corona di Alloro al Monumento ai Caduti di Quinto. Il pranzo ha ritemprato i Fanti dopo l’esposizione alle avverse condizioni meteo. Umberto Tampellini, il Vice Sindaco Ing. Loris Bisighin, il Presidente Sezionale Giuseppe Rossi e l’intramontabile ed inossidabile Cap. Bruno Zanatta. Dopo un breve sfilamento in corteo fino al Monumento ai Caduti, sono stati resi gli Onori con la deposizione di fiori. È seguita la S.Messa nel Santuario di Porto, dove Don Moreno, durante l’omelia, ha esaltato i valori ed i sacrifici della Fanteria affinchè ci sia pace fra i popoli del mondo. La giornata è terminata con il tradizionale pranzo ADUNATA - ATTIVITÀ DELLE SEZIONI Il Fante d’Italia N. 3-2010 Lonato (Bs) vecchio Cippo, in desolante abbandono, dedicato ai Caduti della Guerra 1915-18. Non è molto e certo non è grande, ma questa pietra che rappresenta quel sentimento di fratellanza che unisce i Fanti di tante generazioni,ora ritorna a nuova luce, ci indica, con maggiore forza, la via che dobbiamo seguire. In che cosa consiste la “Virtus” della Fanteria? Parafrasando Tito Livio, si potrebbe rispondere: Facere et pati fortia peditatus est ( nel fare ma anche nel patire cose grandi) . Intanto si può iniziare dal piccolo come ha fatto un componente della Sezione che, in collaborazione con la Protezione Civile, ha recuperato un Mantova La nostra Associazione è stata invitata a presenziare alla cerimonia del 162° anniversario della battaglia di Curtatone e Montanara, avvenuta il 29 maggio 1848. Tante le Autorità presenti, sia Militari, sia Civili e Religiose, le Associazioni d’Arma ed un picchetto armato del IV° Rgt Art. Mantova. In rappresentanza del Ministro della Difesa è intervenuto il Gen. Camillo De Milato, per l’Associazione Btg. Universitario Curtatone e Montanara il Prof. Docente Antonello La Vergata dell’Università di Modena e Reggio Emilia. La cerimonia è iniziata con l’alzabandiera ed i ragazzi della locale Lonato - Il Cippo ripristinato scuola hanno cantato l’Inno di Mameli ed altri canti; quindi una breve cerimonia liturgica officiata dal Vescovo di Mantova. Dopo vari interventi , ha preso la parola il Sindaco Dott. Badolato che ha detto tra l’altro: “ la storia ha voluto che qui venisse scritta una delle più fulgide pagine del Risorgimento; ogni anno la nostra Amministrazione celebra questo anniversario in ricordo della storica battaglia, combattuta tra l’Esercito Austro-Ungarico ed il Contingente dei Volontari Italiani tra cui studenti e professori delle Università italiane con massiccia presenza di studenti toscani (Pisa e Siena) , Napoletani e del Regno delle Due Sicilie. La battaglia è durata più giorni, impedendo così l’avanzata dell’Esercito Austriaco, favorendo in tal modo il piazzamento dell’Esercito Piemontese tra il Mincio ed il Lago di Garda “. Il Prof. Docente, nel suo discorso ha pronunciato: “l’episodio di Curtatone e Montanara merita ancor oggi tanta risonanza perché in questo lembo di terra lombarda, si concorse alla formazione dello Stato Unitario messo in moto dal Piemonte e sviluppatosi con il contributo di varie Regioni del Sud, del Centro e del Nord e dunque appartiene a tutti gli italiani”. A fine cerimonia due Fanti hanno deposto una Corona di Alloro al Monumento ai Caduti sulle note del silenzio. È stata per la nostra Associazione un Vanto ed un Onore ; qualche lacrima è scesa sul volto dei nostri anziani Fanti. Massa Presso il Salone dell’asilo “San Martino Vescovo” in Borgo del Ponte di Massa, gentilmente concesso, si è svolta l’assemblea annuale per l’elezione delle cariche sociali della Sezione. L’ assemblea ha determinato le quote per l’anno 2010 , approvato all’unanimità la relazione del Consiglio Direttivo e dei Bilanci consuntivo e preventivo, ed ha riconfermato , con unanime acclamazione, la carica di Presidente al Cav. Uff. Lorenzetti Pellegrino. L’ esito delle votazioni è riportato nella rubrica rinnovi consigli direttivi. Massa - Il neo Presidente, Cav. Uff. Pellegrino, parla all’Assemblea. 39 ADUNATA - ATTIVITÀ DELLE SEZIONI Il Fante d’Italia N. 3-2010 Mareno di Piave (Tv) Un gruppo di Fanti e Patronesse è partito da Mareno di Piave destinazione Udine, per partecipare a questo importante evento. E’ stato bello preparare i bagagli: la nostra divisa, il gagliardetto, gli striscioni, il Gonfalone del nostro comune e perché no …. anche degli insaccati nostrani e un sano cartone di raboso Piave e della birra per festeggiare l’evento. Finalmente, dopo le due precedenti adunate nazionali sfortunate dal punto di vista meteo, quella di Udine ha riservato a tutti i Fanti tre splendide giornate di sole: tutti hanno potuto partecipare tranquillamente ai vari eventi. La nostra sezione era presente all’arrivo del Medagliere Nazionale alla caserma Berghinz. Il nostro presidente ha partecipato , insieme al Consiglio Nazionale alle suggestive cerimonie svoltesi presso vari monumenti, dislocati nelle zone limitrofe di Udine. Abbiamo visitato la mostra della prima guerra mondiale e assistito ai concerti bandistici che erano organizzati nelle piazze del capoluogo: sono stati momenti di gioia e spensieratezza. La serata di sabato si è conclusa in bellezza con il concerto di tutti i gruppi musicali in Piazza della Libertà e il meraviglioso spettacolo pirotecnico al Castello. La domenica mattina il pullman con i partecipanti della nostra sezione ha raggiunto il luogo della sfilata e con loro è arrivato anche il Fante Antonio Padoan partito all’ alba da Mareno di Piave in sella alla sua bicicletta fino a Udine e ritorno per un totale di quasi 200 chilometri! La sfilata è stata molto coinvolgente con la presenza dei nostri Fanti e Patronesse, del corpo bandistico e del nostro Fante Vice Sindaco assieme al Gonfalone del nostro Comune che abbiamo orgogliosamente portato. È stata una sfilata ricca di emozioni ed ha lasciato dietro di se un immenso profumo di amicizia e condivisione. Sulla strada del ritorno ci siamo fermati presso una trattoria nelle vicinanze di Codroipo per un finale all’insegna del gusto e della gastronomia e dell’amicizia con rientro a casa in serata. Arrivederci a Ravenna 2012. Noale (Ve) Il Cimitero di Cappelletta di Noale della I’ Guerra Mondiale, vide il riposo di 289 Soldati d’Italia, di ogni arma, i cui resti furono riesumati riposano nei Sacrari militari del Montello e di Fagarè della Battaglia. Perché abbiamo fatto questo lavoro lo scorso anno. Perché persone anziane, come chi scrive, come Mario Doro, come Paolo Bottacin, Luigi Furlan, Lino Pigozzo, Paolo Bonaventura, e con il contributo di molti amici che ci hanno aiutato abbiamo riportato in vita un pezzo di Storia d’Italia? Questo lavoro è stato ben considerato? Abbiamo posto targhe indicatrici sulle strade. Pensavamo che tutto questo servisse al nostro Comune, per sensibilizzare gli alunni e portarli qui a vedere cosa era successo tra il 1915 ed il 1918 ed interrogarsi, porsi delle domande, suscitare curiosità, vivere emozioni nell’anima e nello 40 Noale - Un momento della cerimonia spirito. Ma tutto ciò non è avvenuto. Pensavamo di far bene se, il giorno precedente questo incontro, si potesse intavolare con gli studenti di ogni ordine e grado, un incontro su una fase della nostra Storia che non può passare inosservata, visto che questa storia è transitata sul nostro territorio. Questo incontro doveva essere fatto sabato 29 maggio, e non è stato fatto. È giusto che siano solo le Asso- ADUNATA - ATTIVITÀ DELLE SEZIONI Il Fante d’Italia N. 3-2010 ciazioni d’Arma a portare avanti la memoria dei nostri padri?Vi dirò, io non demorderò, io non ho nessuna voglia di tornare indietro, se lo facessi, non sarei più capace di onorare coloro che qui erano sepolti. Sono arrabbiato, amareggiato, uno sconforto mi prende verso tutti coloro che pensano solo a futili cose e non ai valori fondanti della Democrazia d’Italia, la storia dei nostri padri. Quest’anno la Cerimonia ha incontrato i Marinai d’Italia, coloro che qui a Cappelletta hanno avuto uno dei loro figli migliori, Adolfo Benin, Medaglia d’Argento al Valor militare, che nato nel 1912 aveva certo visto da bambino (come sono curiosi tutti i bambini) la deposizione e la sepoltura di questi soldati d’Italia. Non onoriamo solo i soldati della I Guerra Mondiale ma i soldati di tutti i conflitti. Grazie Marinai d’Italia che qui con noi avete voluto partecipare a questo incontro. Un’ultima cosa, qualcuno mi ha posto la domanda perché abbiamo fatto questa cerimonia in concomitanza con il 24 maggio, giorno dell’entrata in guerra contro l’Austria-Ungheria, perché il 24 maggio e non il 4 novembre, fine della guerra? Vi risponderò e risponderò a questa persona, con molta franchezza e molta sincerità, il 24 maggio 1915, i soldati che furono feriti e poi morirono nel corso del 1917-1918 e hanno riposato sotto queste zolle di terra, erano vivi, erano persone che credevano nel loro futuro e non pensavano, il 24 maggio del 1915, di morire per questa Italia, e noi qui presenti li vediamo così, Vivi in mezzo a noi e non deposti nei Sacrari Italiani. Il prossimo anno, l’incontro verrà fatto con la partecipazione degli Artiglieri d’Italia, perché dopo i Fanti d’Italia, furono coloro che in numero di 29 furono sepolti qui tra gli altri soldati d’Italia. Odolo (Bs) mentale di S. Bartolomeo, celebrata da Don Franco Sorelli il quale, nella omelia, ha ricordato suo padre, Fante pure lui. Ha accompagnato il corteo e la S. Messa la Filarmonica Conca d’Oro Vallesabbia, la quale parteciperà anche al Raduno Nazionale dei Fanti di Udine il 23 Maggio. Il Presidente Ghidotti l’ha ringraziata e si è detto onorato ad averla con i suoi Fanti. È seguito un ottimo rancio in un noto ristorante della zona. Il Presidente ha ringraziato il Consiglio, l’alfiere e tutti gli amici del Fante, nonché la Madrina Nicoletta Serena, sempre presente, e che si è detta orgogliosa di essere la madrina della Bandiera sezionale. Sono stati consegnati piccoli doni floreali alle Patronesse, particolarmente numerose quelle di Prevalle. Il 7 Marzo si è svolto in Odolo (bs) la tradizionale festa del Tesseramento 2010. Dopo la deposizione della corona d’alloro al Monumento dei Caduti per la Patria, il Presidente Angelo Ghidotti ha ricordato l’importanza delle nostre Associazioni nel contesto nazionale, come l’orgoglio di essere Italiano, il valore storico del tricolore, il ricordo di tutti gli uomini che con sudore e sangue hanno contribuito all’Unità d’Italia. Il Cav. Feretti ha portato il saluto della Federazione Provinciale. Erano presenti numerose sezioni della provincia, nonchè gli Alpini di Odolo e Preseglie la Marina Vallesabbia ed il C.A.I, tutti con le loro bandiere, labari e gagliardetti. Era presente il Centro Documentale dell’Esercito con il M.M. Di Giuseppe e due giovani Caporali. Presente il vice Sindaco di Odolo ed il Sindaco di Preseglie che hanno elogiato i Fanti dei loro comuni. Il corteo si è diretto in piazza Fanti per un ricordo particolare ai Fanti stessi. È seguita la S. Messa , in suffragio ai Caduti, nella chiesetta rinasci- Odolo - Santa Messa. 41 Il Fante d’Italia N. 3-2010 ADUNATA - ATTIVITÀ DELLE SEZIONI Palazzolo Sull’Oglio (Bs) Divertente ed interessante è stata la gita che i Soci hanno effettuato a Maranello , con visita al Museo Ferrari, ed a Brescello , paese di Don Camillo e Peppone, personaggi dello scrittore Giovanni Guareschi. Piacevole giornata che ha coinvolto tutti i partecipanti. Palazzolo sull’Oglio (Bs) - Visita al museo Ferrari Parre (Bg) Un grande lutto ha colpito la sezione dei Fanti di Parre, il giorno 29 Agosto è mancato improvvisamente il Nostro consigliere GIACOMO BERTULETTI di anni 42. Giacomo padre di due figli ancora piccoli, era un animatore della nostra sezione sempre pronto ad ogni chiamata per qualsiasi lavoro e manifestazione, Il giorno 31 maggio era con tutti Noi presente alla celebrazione della S.Messa presso la Madonnina dei Fanti, lungo la strada che porta al Monte Alino, realizzata utilizzando una grotta naturale, su iniziativa del consiglio di sezione nell’anno 1990 a ricordo dei Fanti defunti della Sezione e di due ragazzi morti per incidente stradale nell’anno 1989,. Il giorno 1 Agosto avevamo con Lui fatto festa alla S.S.Trinità di Parre per l’annuale “Festa dei Fanti della Sezione di Parre” e come ogni anno era presente il sabato accompagna- Parre (Bg) - Il Fante Bertuletti “Colonna della Sezione” to dal Suo adorato figlio più grande, nella preparazione e montaggio delle varie attrezzature, il giorno della festa come addetto alla preparazione delle polente, il giorno dopo essendo impegnato nel proprio lavoro, ci ha raggiunti verso sera per aiutarci nel trasporto al paese dei materiali impiegati per la festa. Il giorno prima del decesso, sabato 28 Agosto, era con buona parte del consiglio dei Fanti al matrimonio della figlia del Presidente della Sezione, aveva condiviso la gioia della compagnia , l’allegria degli amici, il gusto per le battute umoristiche che Polpenazze del Garda (Bs) Con particolare piacere il Presidente Giuseppe Mazzacani con il Consiglio al completo si è prestato per il 2° Raduno della Valtenesi, occasione ancora più sentita per festeggiare il 55° di fondazione con un restiling al Monumento al Fante in Picedo inaugurato 5 anni orsono. Presente il Sindaco Arch. Giuseppe Turrina, il Presidente Prov.le del Fante Cav. Giuseppe Feretti, alcuni militari 42 del Centro Documentale di Brescia nonché diverse Sezioni consorelle e numerose e altre Associazioni d’Arma e la Banda musicale cittadina. Sfilando per le vie si è quindi giunti alla piazza dove troneggia il Monumento al Fante da dove si gode una splendida visuale del lago. È stata officiata la S.Messa in onore dei nostri fratelli che hanno sacrificato la loro vita per i valori fonda- chiamano al sorriso e danno sapore alla letizia della convivialità, festeggiando e ballando tutta la notte fino al mattino della domenica quando ci siamo salutati prima di andare a casa, nessuno avrebbe pensato che poche ore dopo ci avrebbe improvvisamente lasciato. Giacomo lascia un vuoto incolmabile nella Nostra sezione, ci mancherà il suo saper stare in compagnia, alle riunioni della nostra sezione era sempre presente con quel suo faccione pieno e barbuto quasi da santone indiano. Nell’omelia della messa funebre il fante don Claudio Dolcini ha cercato di rispondere al perché che tutti si domandavano, quando ha detto che il senso di avvenimenti come questi và cercato nella fede cristiana, ha poi ricordato la passione per la vita , l’entusiasmo la generosità di Giacomo e il bene da Lui compiuto, tutte cose di cui Dio terrà conto perché le opere buone sono il modo migliore per onorare il dono della vita, pur nella consapevolezza che l’estremo saluto non è un addio ma un arrivederci. mentali quali “la libertà e la pace”. Presente la Madrina Sig.ra Maria Bergognini , madre di Christian . giovane Fante diciannovenne che nel 1985 ha perso la vita durante il servizio di leva. Il Sindaco ha ringraziato con parole semplici tutti i presenti complimentandosi con la Sezione per l’attività che viene svolta nel volontariato; il Presidente Feretti si è compiaciu- ADUNATA - ATTIVITÀ DELLE SEZIONI Il Fante d’Italia N. 3-2010 to per il restauro del Monumento e per l’iniziativa di riunire su queste ridenti colline non solo gli abitanti della Valtenesi, ma tanta gente dalla provincia, per ribadire con forza l’orgoglio di appartenere alla gloriosa Arma della Fanteria. Allo scambio di riconoscimenti tra le varie Autorità presenti è stata consegnata al Fante Battista Bertazzi, alfiere della Sezione, la pergamena di Socio Benemerito. Un plauso generale ha salutato il termine della manifestazione con un incitamento alle Sezioni viciniori perché continuino a ritrovarsi in Valtenesi. Polpenazze - I Dirigenti al Monumento Prevalle (Bs) Domenica 11 aprile si è svolta la festa del tesseramento dei Fanti Nonostante la giornata sia stata disturbata da una leggera pioggia vi è stato una nutrita partecipazione di Fanti locali e delle sezioni consorelle. Dopo l’ammassamento presso il Centro Anziani è stata celebrata la S. Messa e a seguire la sfilata è poste le corone al Monumento dei Caduti e al Monumento del Fante. Hanno preso poi la parola il Cav. Geom. Giuseppe Feretti , il Sindaco di Prevalle Sig. Amilcare Ziglioli ed il Presidente della Sezione di Prevalle Gianfranco Goffi. Si è svolto il rancio presso il Rifugio degli Alpini di Prevalle concluso con una sostanziosa lotteria ed un Prevalle - Festa del tesseramento. arrivederci all’anno prossimo. Un particolare ringraziamento alle Patronesse che con il loro silenzioso ma importante lavoro, hanno fatto si che la giornata trascorresse solare nonostante la pioggia. Reggio Calabria “Una giornata di orgoglio nazionale per una Repubblica unica e indivisibile”. Sulla scia del messaggio pronunciato dal Capo dello Stato Giorgio Napolitano in occasione della festa del 2 giugno di quest’anno, la sezione provinciale di Reggio Calabria dell’Associazione del Fante ha voluto rendere onore, al fianco delle Forze Armate, alle celebrazioni del 64° anniversario della nascita della Repubblica. Un evento che sin dalle prime ore del mattino ha visto sfilare le Associazioni Combattentistiche e d’Arma fra le principali vie cittadine, per radunarsi successivamente con le Autorità civili, politiche, militari e religiose nell’anfiteatro in riva allo Stretto di Messina. Con l’Associazione reggina del Fante in prima fila, affiancata da tutti i reparti schierati sull’attenti, si è dato il via all’alzabandiera sulle note dell’Inno di Mameli. Agli onori al vessillo d’Italia, ha fatto seguito l’intervento del Prefetto reggino, Luigi Varratta, che ha dato lettura, dinanzi a migliaia di cittadini convenuti per l’occasione, del messaggio del Capo dello Stato incentrato su valori di unità e indivisibilità della Nazione. La mattinata si poi è conclusa sul 43 ADUNATA - ATTIVITÀ DELLE SEZIONI Il Fante d’Italia N. 3-2010 lungomare reggino con la deposizione di una corona d’alloro dinanzi al Monumento dei Caduti di guerra, e col successivo congedo dei Reparti e delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma tra prolungati e scroscianti applausi della cittadinanza. Il giorno celebrativo, in ricordo della nascita della Repubblica, ha trovato compimento nel pomeriggio in occasione dell’invito del Prefetto rivolto alle Autorità civili e militari per assistere ad un concerto, presso il teatro Francesco Cilea, eseguito da una rappresentanza di complessi bandistici di tutta la provincia e trasmesso in diretta dalla televisione dello Stretto RTV. Reggio Calabria - Cerimonia del 2 giugno Roma Alla presenza del Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, del Presidente del Consiglio dei Ministri, On. Silvio Berlusconi, del Ministro dell’Economia e delle Finanze, On. Prof. Giulio Tremonti, e delle massime autorità civili, militari e religiose, si è svolta la cerimonia del 236° anniversario della fondazione della Guardia di Finanza. L’ evento ha avuto luogo il 22 giugno 2010 nella prestigiosa cornice dello Stadio dei Marmi di Roma. Particolarmente toccante il momento del conferimento della Me- daglia d’oro al Merito Civile alla Bandiera di Guerra del Corpo quale tributo alla esemplare efficenza e generosa solidarietà dimostrata alle popolazioni colpite dal sisma nella regione Abruzzo nel 2009! Presenti alla cerimonia in rappresentanza per la nostra Associazione e il Direttivo della Sezione Provinciale. S. Giorgio in Salici (Vr) In data 18 aprile 2010 questa sezione capitanata dal suo Presidente Angelo Pizzini e dal Vice Presidente Barichello Adriano e da tutti gli altri componenti del direttivo, nonché dalle super indaffarate patronesse hanno organizzato l’annuale gara di pesca alla trotta presso, i due laghi di Lazise (VR). Nonostante il tempo non molto clemente la manifestazione, ha avuto un successo enorme, i partecipanti sono stati tutti entusiasti e molti di loro si sono già prenotati per il prossimo anno. La locale sez. Fanti ringrazia tutti coloro che si sono adoperati per la manifestazione dal personale addetto alla cottura delle ottime salcicce, polli ecc. ai giudici di gara e ai vari sponsor (Cerea Banca e la ditta Agriform 44 S. Giorgio in Salici - Gli Stand. di Sommacampagna di Verona ), nonché ai due rappresenti dell’amministrazione Comunale di Sona il Ca- pogruppo Maurizio Moletta e al consigliere Vittorio Facioli che non sono voluti assolutamente mancare. ADUNATA - ATTIVITÀ DELLE SEZIONI Il Fante d’Italia N. 3-2010 Sellero (Bs) L’11 Settembre al Passo del Tonale durante la Cerimonia del 90° di Fondazione dell’Associazione Nazionale dei Fanti per rendere onore ai Caduti del Sacrificio Militare del Passo del Tonale, è stata posta una Targa Commemorativa all’interno del Sacrario alla presenza del Presidente Nazionale dei Fanti Antonio Beretta, del Presidente della Federazione di Brescia Giuseppe Feretti e del Consigliere Nazionale Gianni Stucchi e moltissime Sezioni dei Fanti provenienti dal nord Italia. Dopo l’ammassamento sul Piazzale del Sacrario, dei Medaglieri, Gonfaloni, Labari e Bandiere, si è reso gli Onori ai Caduti con la deposizione di una corona d’ alloro e lo scopri- Sovazza - Armeno (To) In una splendida mattinata del 30 maggio di è tenuta la Festa della Sezione. Alla presenza del Gonfalone Comunale di Armeno accompagnato dal Sindaco, dal Segretario Nazionale Geom. Cerri, dal Consigliere Nazionale per il Piemonte Comm. Andreoni, dal Presidente Sezionale Gatti , dai Soci, dalle Associazioni consorelle,il corteo dopo la deposizione delle Corone di Alloro ai Caduti, è stata celebrata la S.Messa al campo. Hanno fatto da preziosa cornice il gruppo folcloristico “Mottarone” del luogo con il gruppo in costumi storici e le bellissime fisarmoniche . Al mento della Targa dedicata ai Fanti Caduti. Al termine della Santa Messa, officiata da S.E. Gaetano Bonicelli, Vescovo Emerito di Siena, sono state consegnati riconoscimenti al Presidente della Sezione Ceri, ai Fanti Sofia e Omodei. Dopo la commovente Cerimonia i partecipanti si sono ritrovati per un incontro conviviale. rancio lo stesso gruppo si è esibito un uno spettacolo con canti e balli che ha solleticato la fantasia dei presenti che hanno partecipato alla festa. Sovazza - Deposizione Corone ai Caduti Spilimbergo (Pn) Questa Sezione ha organizzato la cena di fine anno festeggiando del 20° di fondazione ed ha visto la presenza di numerosi Soci, familiari e simpatizzati. Durante la cena sono state consegnate le tessere ai nuovi Soci Fante Raffaele Guerra, Denny Reschiotto e Aldo Vercesi. Nella circostanza è stata consegnata al Sig. Mario Paglietti la pergamena si Socio Onorario ed una targa ricordo con la motivazione: “Sin dalla fondazione della Sezione ha dimostrato grande stima e spiccata simpatia per il nostro Sodalizio, contribuendo fattivamente e dando prova di grande generosità”. Con l’omaggio floreale a tutte le Signore presenti si è conclusa la piacevole serata. Spilimbergo - Consegna della targa. 45 Il Fante d’Italia N. 3-2010 ADUNATA - ATTIVITÀ DELLE SEZIONI Tonezza del Cimone (Vi) Alla tradizionale festa annuale del Fante i Soci Lonardi Moreno e Fontana Alessio hanno presentato i loro bambini , futuri Soci, Giorgia e Manuel. Il Presidente Sezionale Francesco Fontana ha fatto la presentazione ufficiale. Tonezza del Cimone - I Fanti Moreno e Fontana con i loro bambini. Trento Il Presidente Prov.le Prof. Federico Demartin ha voluto esprimere l’estremo deferente saluto dell’Associazione e suo personale al Cav. Emanuele Mazzoni e porgere ai familiari le più sentite condoglianze. “ Ho avuto modo di conoscerlo e di apprezzarne la cortesia e disponibilità ma soprattutto le sue doti di uomo retto che ha sempre creduto in quei valori di amore e dedizione alla famiglia, al lavoro ed alla Patria italiana che costituiscono le basi fondanti della nostra Associazione. Nell’ultimo conflitto mondiale ha militato nell’Arma di Fanteria ed ha valorosamente combattuto, per oltre due anni, prima sul fronte greco-albanese e successivamente nella tragica campagna di Russia cui riuscì a sopravvivere. Di quella durissima esperienza Egli, come altri reduci, preferiva peraltro non parlare”. Rientrato nella nativa Tione nonostante i molteplici impegni familiari e lavorativi non dimenticò la propria appartenenza all’Arma Regina di cui andava fiero e, negli anni sessanta, assieme all’amico Pedretti fondò la Sezione di Tione del nostro Sodalizio. Egli ne divenne l’animatore e come Ispettore di zona favorì la nascita di altre Sezioni nelle Giudicarie coordinandone l’attività ed i rapporti. Fino a quando le sue condizioni di salute lo consentirono con il Presidente Settili e fu sempre in prima fila in tutte le manifestazioni associative sia a carattere locale, provinciale e nazionale. “ Dopo una lunga ed esemplare vita ci hai lasciato , ma noi, Fanti trentini, non ti dimenticheremo….. riposa in pace accanto alla diletta consorte che tanto hai amato”. Val Menaggio (Co) Il XXX Raduno Nazionale tenutosi a Udine dal 20 al 23 maggio 2010, primo Raduno tenutosi sotto l’egida della nuova Presidenza, è stato caratterizzato da un rinnovato entusiasmo e partecipazione che da diversi anni non si ricordava così massiccia. La Sezione di Val Menaggio, come sempre, non poteva non dare il suo 46 apporto all’evento, apporto che si è concretizzato con un grande successo, in termini di partecipanti ma, soprattutto, di sentita partecipazione. Una nota di colore è stata rappresentata dalla presenza del piccolo Jimmy, un cucciolo di barboncino, nato lo scorso 18 novembre 2009 (data dello scioglimento del 91° fanteria “Lucania”) e perciò nominato mascotte del costituendo “Gruppo 91° fanteria”, che ha sfilato insieme alla Sezione con al collo il foulard cremisi filettato di bianco, in omaggio alle mostreggiature del “Lucania”, accompagnato dalla sua padrona, l’Avv. Maria Josè Giuliano in Vignola, Presidentessa del Comitato Patronesse della Sezione, ADUNATA - ATTIVITÀ DELLE SEZIONI Il Fante d’Italia N. 3-2010 al suo esordio nazionale. ne del 91° btg. f. “Lucania” nell’area addestrativa di Monte li Foj di Picerno (PZ), il Sindaco di Picerno Avv. Valeria Russillo e il Presidente dell’Associazione Culturale “Amici di Monte li Foj” Sig. Antonio Genovese, hanno donato alla Sezione, rappresentata dalla Patronessa Avv. Maria Josè Giuliano e dal Ten. Col. Grand’Uff. Savino Vignola, una targa ricordo. *** La Sezione ha partecipato con le proprie rappresentanze alle celebrazioni di Val Magnaboschi, Tonezza del Cimone ed alla Commemorazione di Passo Vezzena. In occasione altresì della ricorrenza del XXVI anniversario della morte del Fante Simone Ceppaglia, avvenuta durante una esercitazio- Venezia Visita al 1° Battaglione del Reggimento Lagunari Serenissima del 6 maggio 2010. Dopo l’incontro effettuato quattro mesi or sono in occasione della festività dell’Epifania, i Lagunari del Reggimento Serenissima, ed in special modo il 1° Battaglione con sede in Malcontenta (VE), hanno ricevuto la visita dei ragazzi e delle ragazze della Cooperativa Realtà di Marghera, luogo dove molte persone, con problemi fisici e motori, vivono la comunione e la partecipazione con altri uomini che collaborano con loro e non la triste sofferenza, ed il dolore e la solitudine di quattro pareti domestiche. Il Presidente Antonio Follini ha raccolto nel primo mattino la grande famiglia della Cooperativa Realtà e seguita dai loro accompagnatori e dai Lagunari in congedo Antonio Forzutti, Leonardo Sautariello e Leonardo Minello e da un folto ruolo di soci della Sezione di Verona Il Cav.Uff. Armando Zanin , già Segretario Nazionale, e la consorte Sig.ra Oliva Dezzan hanno celebrato le nozze d’oro. La loro vita in comune è l’immagine di una cop- Valmenaggio - Premiazioni. Chioggia, hanno visitato la Caserma Bafile, che ha sede nel Comune di Mira. I nostri Lagunari, hanno aperto le porte alla curiosità ed al vivo interesse degli ospiti della casa di Via Benvenuti in Marghera, e dopo aver mostrato loro le attività che espletano nel loro lavoro operativo, hanno fatto vedere come ci si può camuffare e li hanno invitati a scoprirli nascosti nell’erba alta, ma il fiuto e la curiosità dei nostri grandi amici, con occhi attenti li hanno visti meglio delle tecniche visive notturne o diurne. Sono stati ospitati nei mezzi anfibi in dotazione ai nostri militari, e vestendo i loro elmetti si sono sentiti, per molti minuti, Fanti da mar. La provenienza degli ospiti dalla città di Venezia, hanno visto con gradimento la consegna del simbolo che contraddistingue i Lagunari, il Leone armato in scudo rosso da apporre sulla manica, che porta con la spada il “Sacro Vangelo” chiuso. Hanno voluto fare omaggio ai responsabili della Caserma Matter e Bafile, di icone e di vasi in coccio, costruite nel laboratorio della cooperativa, dipinti a mano con molta maestria. Ne hanno ricevuto diplomi di presenza e con il leone anche una serie di Cartoline Reggimentali. Al pranzo nella mensa del Battaglione, tutti assieme, hanno visto la partecipazione visiva e reale a quell’amicizia che vede i Lagunari in servizio, uniti a quelli in congedo vicini a coloro che soffrono ed il cui destino non è stato facile, ma che l’amore e l’amicizia sono alla base del loro vivere civile. Un dato significativo, gli Ufficiali, i Sottufficiali ed i Lagunari del Reggimento Serenissima, hanno ringraziato gli ospiti della loro presenza, un passo fondamentale di quel vivere comune di partecipazione attiva che vede sempre di più nei nostri militari una parte importante della nostra vita sociale. pia molto affiatata ed unita, irreprensibile nei loro doveri verso la famiglia e aperta agli altri. La loro unione sia per noi una preziosa lezione di vita. Zanin ha pure ricoperto la carica di Presidente Prov.le . attualmente ricopre la carica di Presidente Onorario della Federazione Veronese. Il Presidente Prov.le Umberto Tampellini e tutta la Federazione , riconoscente per il suo prezioso operato, formula affettuose felicitazioni per avere raggiunto questo importante traguardo. 47 ADUNATA - ATTIVITÀ DELLE SEZIONI Il Fante d’Italia N. 3-2010 Villa d’Ogna (Bg) I Fanti delle Sezioni dell’alta Valle Seriana, Villa d’Ogna, Clusone e Parre, sono sempre presenti all’appuntamento biennale dei Raduni Nazionali dei Fanti d’Italia, alle Cerimonie del sabato ed alla grande parata della domenica. Quest’anno a Udine sono arrivati con due pulmans, capitanati dal Cav. Alfonso Pendezza, hanno visitato la città e dintorni, hanno partecipato a tutti gli eventi pomeridiani e serali, organizzati per l’occasione, della nostra Associazione, con molta soddisfazione. Durante la parata della domenica mattina hanno vivacizzato il corteo Villa d’Ogna - I Fanti dell’alta Val Seriana al XXX° Raduno Nazionale di Udine. con canti e slogans.Hanno espresso qualche critica costruttiva agli organizzatori del Raduno, ma anche i complimenti per il loro impegno pro- fuso per la bella riuscita del Raduno. Archiviato il 30° Raduno di Udine si sta già pensando al Raduno di Ravenna del 2012 e non solo. Villorba (Tv) Il 27 gennaio, giornata della memoria, nella stupenda cornice del palazzo dei Trecento a Treviso, sono state consegnate le medaglie d’Onore agli Internati deportati nei lager nazzisti. Particolare emozione per noi Fanti di Villorba, è stata la consegna della Medaglia al Cav. Romano Marchi, classe 1921, socio della nostra Sezione fin dalla sua costituzione. Arrestato in Albania dalle forze tedesche dopo l’8 settembre 1943, il Cav. Romano Marchi, fu deportato nel campo di lavoro nazzista a Bremen dove rimase fino alla fine del conflitto mondiale. Villorba - Il 5° da sinistra, lo vediamo con altri due premiati e con gli amici Fanti della Sezione. CALENDARIO MANIFESTAZIONI ANNO 2010 4 novembre 7 novembre 14 novembre 13 novembre 13 novembre 14 novembre 14 novembre 14 novembre 28 novembre 48 Redipuglia Massa Capo Sile Bergamo Romano d’Ezzelino Calasca Castiglione Voghera Garda Abbiategrasso GO MS VE BG VI VB PV VR MI Annuale Cerimonia al Sacrario Celebrazione ricorrenza festa S. Martino V. Celebrazione ricorrenza festa S. Martino V. Cerimonia “Lupi di Toscana” Cel. S.Martino- Congresso Prov. Fed. VI Commemorazione Caduti Museo S. “G. Beccari” Solen.di S. Martino Inaug. del Monumento ai Fanti d’Italia Solen. di S. Martino - Festa della Sezione VARIE Il Fante d’Italia N. 3-2010 Sono stati rinnovati i seguenti consigli direttivi SEZIONE PROV.LE DI AVELLINO PRESIDENTE - FURCOLO GIUSEPPE V.PRESIDENTE - RENZULLI SABATO SEGRETARIO - CARUSO GIOVANNI ECONOMO - DE VENEZIA ETTORE FEDERAZIONE PROV. DI BERGAMO PRESIDENTE - M.d.L. A. BERETTA V.PRESIDENTE SIGG. PARAVISI - PENDEZZA - PERICO - RIZZI SEGRETARIO RADAELLI ENZO ECONOMO -CARMINATI LUIGI SEZIONE DI BOTTANUCO BG PRESIDENTE - CARMINATI LUIGI V.PRESIDENTE - PAGANELLI GIUSEPPE SEGRETARIO - RONCALLI SERGIO SEZ. DI CALUSCO D’ADDA BG PRESIDENTE - ARRIGONI GIUSEPPE V.PRESIDENTE - MANTECCA GIUSEPPE SEGRETARIO - PANDOLFI ROBERO TECONOMO - BRAVI PASQUALE SEZ. DI CARZAGO RIVIERA BS PRESIDENTE - CHIARINI LUIGI V.PRESIDENTE - GABANA FRANCO SEGRETARIO - LAGANA’ FRANCESCO SEZ. DI CASTANO PRIMO MI PRESIDENTE - SGARELLA FRANCECO V.PRESIDENTE - MOCCHETTI ALFREDO SEGRETARIO - FASSI PASQUALINO ECONOMO - SGARELLA GASPARE SEZIONE DI CHIAMPO VI PRESIDENTE - BEVILACQUA GIOVANNI V.PR. LONATO SISTO - MELOTTI PAOLO SEGRETARIO - BERGAMIN ELIO ECONOMO - BOSCHETTO FAUSTO SEZIONE DI CHIOGGIA VE PRESIDENTE - BALDIN GALDINO V.PR. - DA RE ANDREA - CRIVELLARI GIOVANNI SEGRETARIO - TONELLO SERGIO SEZ. DI CAPRINO VERONESE VR PRESIDENTE - COSTI FRANCESCO UBALDO V.PRESIDENTE - PACHERA GINO SEGRETARIO - TORMEN SERGIO ECONOMO - COSTI FRANCESCO UBALDO SEZIONE DI CILIVERGHE BS PRESIDENTE - ALBINI AUGUSTO V.PRESIDENTE - PARTESI MARIO SEGRETARIO PARTESI MARIO ECONOMO - BONETTA PRIMO SEZIONE DI MELEDO VI PRESIDENTE - TREVISAN GIUSEPPE V.PRESIDENTE BALDI DANILO SEGRETARIO - PREATTO G.BATTISTA ECONOMO - PREATTO G. BATTISTA SEZ. DI COLOGNO AL SERIO BG PRESIDENTE - ADOBATI PIETRO V. PRESIDENTE - SCOTTI BATTISTA SEGRETARIO - RAVIZZA MARIO SEZIONE DI MORGONGIORI OR PRESIDENTE - CONTU LUIGI V.PRESIDENTE - FOIS JOSTO SEGRETARIO - ATZEI FAUSTINO SEZIONE PROV.LE DI COMO PRESIDENTE - SANFELICE PIETRO V.PRESIDENTE - SANFELICE PAOLO SEGRETARIO - MACRI’ MARCO SEZIONE DI OLTRE IL COLLE BG PRESIDENTE - MILESI RAFFAELE V.PRESIDENTE - DIOTTI FLAVIO SEGRETARIO - VALTOLINA VITTORIO SEZIONE DI ERACLEA VE PRESIDENTE - BIDOIA GRAZIANO V.PRESIDENTE - VERAGO ANTONIO SEGRETARIO - DE CARLI GINO SEZIONE DI S. LUCIA DI PIAVE TV PRESIDENTE - AVANZI MORENO V.PRESIDENTE - CESCON LIVIO SEGRETARIO MORET MAURO SEZIONE DI ERBE’ VR PRESIDENTE - GECCHELE RENATO V.PRESIDENTE NANIL LINO SEGRETARIO LUISE FRANCO ECONOMO - PATUZZI GIANFRANCO SEZIONE DI SANTA MARIA HOE’ CO PRESIDENTE - PANZERI FRANCO V.PRESIDENTE - PEREGO GIOVANNI ECONOMO - PEREGO GIOVANNI SEZIONE DI FORNACI BS PRESIDENTE - SOTTINI LUIGI V.PRESIDENTE - FIORITI SILVANO SEGRETARIO - GUSSONI PIETRO ECONOMO - ABRAMI GIAMPIETRO SEZIONE DI GONNOSCODINA OR PRESIDENTE - GHIANI EMILIO V.PRESIDENTE - ORRU’ GIUSEPPE SEGRETARIO CUCCU ITALO ECONOMO - PODDA ANTONINO SEZIONE DI LEGNAGO VR PRESIDENTE - ROSSI GIUSEPPE V.PRESIDENTE - VEDOVELLO FULVIO SEGRETARIO MARON ELIO ECONOMO MARON ELIO SEZIONE DI MARENO DI PIAVE TV PRESIDENTE - FORNASIER GIORGIO V.PRESIDENTE - SACCONI ANTONIO SEGRETARIO - BREDA DANIELE ECONOMO - DAL CIN FABIO SEZIONE PROV. DI MASSA MS PRESIDENTE - LORENZETTI PELLEGRINO MEMBRI DI GIUNTA BORGHINI EGISTO - GIANGRAVE’ NELLO PANTERA ANDREA - ROSSI MASSIMO SEZIONE DI SOMMACAMPAGNA VR PRESIDENTE - DAL ZOVO PALMINO V.PRESIDENTE - BENINCA’ PAOLO SEGRETARIO - GENOVESE GIOVANNI ECONOMO - TASSINI CESARE SEZIONE DI SCHIO VI PRESIDENTE - BERTOLDO GIOVANNI V.PRESIDENTE - CAPPELLOTTO BRUNO SEGRETARIO - PERON VITTORIO ECONOMO - SESSEGOLO FRANCESCO SEZIONE DI SPILIMBERGO UD PRESIDENTE - CICI NICOLA V.PRESIDENTE - VALLAR FABRIZIO SEGRETARIO - CORBA TORQUATO ECONOMO - BONVICINO NORBERTO SEZIONE DI SULMONA AQ PRESIDENTE - GIAMMARCO ITALO V.PRESIDENTE - DI TIRRO ANTONIO SEGRETARIO CAMPI MARIO ECONOMO BONO MARIO FEDERAZIONE PROV.LE DI TREVISO PRESIDENTE - LAZZARATO SEBASTIANO V.PRESIDENTE - PRETE PIETRO V.PRESIDENTE - AVANZI MORENO SEGRETARIO - MINI GIOVANNI ECONOMO - MINI GIOVANNI 49 VARIE Il Fante d’Italia N. 3-2010 SEZIONE DI TREVISO PRESIDENTE - RACCUIA CARMELO V.PRESIDENTE - MAZZIER GIANDOMENICO SEGRETARIO DE GIORGI GIORGIO ECONOMO - DE GIORGI GIORGIO SEZIONE DI URGNANO BG PRESIDENTE - BROLIS VITTORIO V.PRESIDENTE - MAFFEIS FRANCO SEGRETARIO BONO LUCA ECONOMO - BROLIS DANIELE SEZIONE DI USSARAMANNA OR PRESIDENTE - ZEDDA GIANLUIGI V. PRESIDENTE - PARCU GIAMPIERO SEGRETARIO - PODDA CARLO ECONOMO - PERSEU GIULIANO SEZIONE DI VILLANOVA S/C BS PRESIDENTE - QUASSOLI LUIGI V.PRESIDENTE - COCCA GIUSEPPE SEGRETARIO - PASINI MAURIZIO Nozze Si sono sposati: CASTEGNATO ( BS ) : Massimiliano, figlio del Presidente Federazione Provinciale di Brescia Cav. Giuseppe Feretti, con la D.ssa Elena Narra – Silvia, nipote del Consigliere Vincenzo Magri, con Alessandro Uccelli CASTELNUOVO DEL GARDA (VR) : Floriano, figlio del Socio Floriano Gottardi, con la Signorina Anna Perina CEDEGOLO ( BS ) : Elena, figlia del Segretario Fante Tomaso Gazzoli, con Alessandro Minici GRANCONA ( VI ) : Miguel, figlio del Fante Tiziano Sommaggio, con la Signorina Vania Covolo, nipote del Fante Francesco Covolo – Nadia, figlia del Fante Michele Altano, con Gianbattista MELEDO ( VI ) : il Fante Fabio Chiese con la Signorina Valeria Pegoraro NOALE ( VE ) : il Fante, Sindaco di Noale Michele Celeghin con la D.ssa Elena Pelosin SERLE ( BS ) : Marco, figlio del Consigliere Provinciale e Vice Presidente Sez. Defendo Guatta, con la Signorina Paola Filippetti VAL DI SOLE ( TN ) : Massimiliano con la Signorina Barbara, figlia del Fante Giuseppe Rizzi VIGASIO ( VR ) : Desiree, figlia del Fante Angiolino Merlini, con Andrea Bernardelli Felicitazioni! 50 Culle Sono nati: va – Martha, nipote del Fante Natalino Marinoni ALBAREDO D’ADIGE ( VR ) : Emma, figlia del Fante Luca Dalla Pellegrina LURATE CACCIVIO ( CO ) : Emma, nipote del Consigliere Fante Giuseppe Castiglia BARI : Viola, secondogenita del Fante Giuseppe Pasquale e nipote del Consigliere Nazionale Nicola D’Eri e della Vice Presidente Patronesse Nicoletta Lorusso BASELGA DI PINE’ ( TN ) : Cristian, nipote del Fante Claudio Avi – Daniela Onorati e Leonardo Agreiter nipoti del Segretario Sezionale Antonio Luciano Sartori BRIGNANO GERA D’ADDA ( BG ) : Paolo, nipote del Vice Presidente Sezionale e Consigliere Prov. Cav. M.d.L. Giancarlo Bonardi CALUSCO D’ADDA ( BG ) : Federico, nipote del Fante Pasquale Bravi – Diego e Alessandro, nipoti del Fante Adelino Biffi – Nicola, nipote del Fante Pietro Bolognini CASTELNUOVO DEL GARDA ( VR ) : Lucia Carini e Enrico Gottardi, nipoti del Socio Floriano Gottardi CAVALCASELLE ( VR ) : Leonardo, figlio del Sergente Simone Beschi e della D.ssa Alessandra Mora CHIOGGIA ( VE ) : Iris, nipote del Socio Bruno Bellan CORMONS ( GO ) : Alessio Bevilacqua, nipote del Fante Cav. Elio Pineschi COSTABISSARA – CALDOGNO ( VI ) : Davide, quarto nipote del Fante Tullio Bazzan e Patronessa Valentina – Matteo, nipote del Vice Presidente Sezionale Giancarlo Santolin e della Patronessa Nadia DOSSENA ( BG ) : Manila, nipote del Fante Gianbattista Astori GENOVA : Marco, figlio del Fante Francesco Valle GHISALBA ( BG ) : Erika, nipote del Fante Benemerito Francesco Sangalli GRANCONA ( VI ) : Giacomo, nipote del Fante Paolo Stangoni – Daniele, nipote del Fante Oreste Lonardi – Alessandro, secondo nipote del Fante Giuliano Sgaggero GRAVEDONA ( CO ) : Argentina, nipote del Fante Gian Pietro Albini – Alice, figlia del Fante Angelo Braga – Asia, figlia del Fante Paolo Ferrario – Benedetta, nipote del Fante Pietro Manto- MELEDO ( VI ) : Marco, secondogenito del Fante Gianluigi Massignan e della moglie Rosetta MOGLIANO VENETO ( TV ) : i gemelli Francesco e Lorenzo, nipoti del Vice Presidente Sezionale Paolo Foffano e della Patronessa Marisa – i gemelli Vittorio e Davide – Emma e Edoardo pronipoti del Fante Ernesto Michielan NOALE ( VE ) : Pietro, nipote del Socio Gianfranco Muffato – Nicola, nipote del Consigliere Angelo Bedoato POVEGLIANO ( VR ) : Alessia, nipote del Presidente Mario Donisi e delle Patronesse Francesca Brando e Nicoletta Donisi POZZOLENGO ( BS ) : Giuliana, nipote del Presidente Domenico Sinni PREDORE ( BG ) : Martina, figlia del Fante Stefano Bonardi SOVERE ( BG ) : Viola, nipote del Cassiere Carlo Bianchi – Sara e Silvia, figlie del Consigliere Alessio Bianchi VAL DI SOLE ( TN ) : Debora, figlia del Fante Roberto Cavallar e della Patronessa Patrizia Zanon VILLA D’OGNA ( BG ) : Francesco, figlio del Fante Fabio Bellini Segretario Sezione e della consorte Marella. Rallegramenti! Ricorrenze BAGNOLO PIEMONTE ( CN ) : il Presidente Michelangelo Falco e la consorte Anna Serre hanno festeggiato il 30° anno di Matrimonio CAMPEDELLO ( VI ) : il Fante Gianpietro Menotti e la consorte Alda Negri hanno festeggiato il 50° di Nozze CASELLE DI SOMMACAMPAGNA ( VR ) : il Fante Emilio Saporiti e la consorte Maria Carioni hanno festeggiato il 50° di Matrimonio CASTEGNATO ( BS ) : il Presidente Fed. Provinciale di Brescia Cav. Giuseppe Feretti e la consorte Alba Franzoni hanno festeggiato il 35° anniversario di Il Fante d’Italia N. 3-2010 VARIE Matrimonio - il Fante Mario Mafezzoni e la consorte Cesarina Firmo hanno festeggiato il 50° di Nozze CASTELNOVO NE’ MONTI ( RE ) : il Fante e Consigliere Quirino Martinelli e la consorte Patronessa Marisa Ceccarelli hanno festeggiato il 50° di Matrimonio – l’Amico del Fante e Consigliere Palmiro Pellegrini e la consorte Patronessa Maria Giorgini hanno festeggiato il 50° di Matrimonio CHIOGGIA ( VE ) : il Fante Severino Falconi e la consorte Flavia Porzionato hanno festeggiato il 50° di Nozze COMO : il Fante Gaetano Protti e la consorte hanno festeggiato il 55° di Matrimonio COSTABISSARA – CALDOGNO ( VI ) : Angelo Pilastro ed Elisabetta Frigo, genitori della Patronessa Bertilla Pilastro Gomitolo, hanno festeggiato il 60° di Matrimonio PAVIA : il Fante Germano Daprà e la consorte Tamara Vecchio hanno festeggiato il 45° anno di Matrimonio VERONA : il Cav. Uff. Rag. Armando Zanin e la consorte Oliva Dezzan, hanno festeggiato le “Nozze d’Oro Rallegramenti! Lauree FIRENZE : Daniele, figlio del Socio Paolo Paoli si è laureato in Ingegneria Elettronica all’Università degli Studi di Firenze MILANO : il Fante Ruggero Samarani ha conseguito la Laurea in Lettere ROMANO DI LOMBARDIA ( BG ) : Rossella, Figlia del Fante Luigi Lamera si è brillantemente laureata in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Brescia SULMONA ( AQ ) : Alessandra, figlia dell’Aiut. Angelo Terrasi si è laureata in Fisioterapia con il punteggio di 110 e lode TRIESTE : Irene, nipote del Gen. Carlo Soave Presidente della Sezione Provinciale si è brillantemente laureata in Scienze Internazionali e Diplomatiche presso il Polo di Gorizia dell’Università degli Studi di Trieste Rallegramenti! Onorificenze BARI : il Consigliere Nazionale Rag. Nicola D’Eri è stato insignito dell’Onorificenza di Cavaliere O.M.R.I. BOLOGNA : il Socio Fortunato Galtieri è stato insignito di Onorificenza di Ufficiale O.M.R.I. - il Socio Paolo Sturla Avogadro Consigliere Sezionale, è stato insignito della Onorificenza di Commendatore O.M.R.I. COMO : il Socio Giovanni Santaera ha ricevuto dalla Presidenza della Repubblica, la Medaglia d’Onore per “I Cittadini Italiani, militari e civili, deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra” CROTONE : Il Fante Pietro La Gioia ha ricevuto dalla “Presidenza della Repubblica” la Medaglia d’Oro per “i Cittadini italiani militari e civili vittime di deportazione ed internamento nei lager nazisti” ODOLO ( BS ) : il Cap. F. Par. Ivan, figlio del Fante Roberto Crescini, ha ricevuto un Elogio dal Comandante dell’ ISAF in Afganistan PIOLTELLO ( MI ) : il Presidente della Sezione Giovanni Chiodi è stato insignito dell’Onorificenza di Cavaliere O.M.R.I. SABBIO CHIESE ( BS ) : il Fante Pietro Tonoli ha ricevuto dalla Presidenza della Repubblica la Medaglia d’Onore per “I Cittadini Italiani, militari e civili, vittime di deportazione ed internamento nei lager nazisti” SAN NICOLA DELL’ALTO ( KR ) : il Fante Pietro La Gioia ha ricevuto dalla Presidenza della Repubblica la Medaglia d’Onore per “I Cittadini Italiani, militari e civili, vittime di deportazione ed internamento nei lager nazisti” TREVISO : il Presidente della Sezione, Col. Carmelo Raccuia, è stato insignito della Onorificenza di Ufficiale O.M.R.I. VIRLE TREPONTI REZZATO ( BS ) : il Fante Giordano Zizioli ha ricevuto dalla Presidenza della Repubblica la Medaglia d’Onore per “I Cittadini Italiani, militari e civili, vittime di deportazione ed internamento nei lager nazisti” Rallegramenti! Lutti Sono deceduti: ABBIATEGRASSO ( MI ) : il Papà del Consigliere Sandro Cairati – il Fante Luigi Urelli già Consigliere della Sezione – il Fante Piero Conti, Socio Fondatore della Sezione ALBAREDO D’ADIGE ( VR ) : il Fante Oreste Vangelista BAGOLINO ( BS ) : il Fante Serg. Firmo Salvadori BASELGA DI PINE’ ( TN ) : il Fante Tullio Viliotti BREGANZE ( VI ) : il Fante Guerrino Carraro BRESCIA: il Fante Cap. Feliciano Ferri M. B.V.M. BRIGNANO GERA D’ADDA ( BG ) : il Fante Alfiere Giacomo Aresi CAERANO SAN MARCO ( TV ) : il Fante Giancarlo Mondin CALUSCO D’ADDA ( BS ) : il Consigliere Fante Giuseppe Colleoni CAMISANO VICENTINO ( VI ) : il Fante Gino Grigoletto CASALSERUGO ( PD ) : i Fanti Pietro Bacchin, Dorino Barolo, Cav. Uff. Decimo Quaggia Fondatore e già Presidente della Sezione CASELLE DI SOMMACAMPAGNA ( VR ) : il Papà del Fante Giovanni Spinelli CASTELNOVO NE’ MONTI ( RE ) : i Fanti Ezio Prati, Adelmo Cagni – le Patronesse Clementina Costi e Maria Bonin CASTELNUOVO DEL GARDA ( VR ) : la Moglie del Fante Eugenio Manzato – la Moglie del Fante Alessandro Sembenini CEDEGOLO ( BS ) : il Papà del fante Marco Sabbadini – il Fante Davide Gnani CEGGIA ( VE ) : il Presidente della Sezione Pietro Naressi CESANO DI ROMA : il Socio Col. F. Arcangelo Testa CHIARI ( BS ) : il Papà del Consigliere Massimo Volpi – la Moglie del Fante Pasquale Sirani CHIOGGIA ( VE ) : il Fante Giovanni Tonello CILIVERGHE ( BS ) : la Moglie del Presidente Fante Augusto Albini COMO : il Fante Gino Fasolo CORTENUOVA ( BG ) : il Fante Alessandro Piana 51 VARIE Il Fante d’Italia N. 3-2010 COSTABBISSARA ( VI ) : il Fante Luigi Farelli MESTRE ( VE ) : il Presidente della Sezione Ugo Lugato CUSTOZA ( VR ) : il Fante Antonio Armani DEGAGNA ( BS ) : il Papà del Fante Claudio Baruzzi NOALE ( VE ) : Comm. Dott. Reno Donà già Presidente Sezione – il Socio Mogno Cassiano – il Fante Umberto De Marchi DOSSENA ( BG ) : il Fante Cav. Uff. Giacomo Spini NOVENTA VICENTINA ( VI ) : il Consigliere Lino De Rossi VARESE : la Mamma del Socio Magg. Cristoforo Arena DUEVILLE ( VI ) : la Patronessa Pierina Scudella PALAZZOLO S/O ( BS ) : Natale Cossandi, Suocero del Presidente Giuseppe Morandi VALLI DEL PASUBIO ( VI ) : il Fante Gino Pianegonda FONTANIVA ( PD ) : il Presidente Onorario Tuno Pasquin GAVARDO ( BS ): la Patronessa Norma Pasini Madrina della Bandiera e Moglie del Consigliere Guerrino Ferrari – il Papà del Consigliere Giuseppe Ghidinelli GEMONA DEL FRIULI ( UD ): i Fanti Anacleto Ellero, Alessandro Forgiarini, Pietro Lepore – l’Amico del Fante Antonio Tiso – le Patronesse Pia Sgoifo e Ada Picco GRANCONA ( VI ) : il Fante Guerrino Sommaggio – la Moglie del Fante Roberto Danzo – la Mamma del Fante Diego Canevarollo – il Papà del Fante Flavio Brunello – la Mamma del Fante Giancarlo Marcon – il Papà del Fante Pasquale Cervellin – la Mamma del Fante Lino Gaiga – la giovane Moglie del Fante Franco De Marchi GRAVEDONA ( CO ) : il Papà del Fante Valerio Poncia – il Papà del Fante Angelo Braga - la Moglie del Fante Arturo Nirosi – la Nuora del Fante Pasquale Mazzucchi – il Cognato Diego del Fante Valerio Poncia ISOLA DELLA SCALA ( VR ) : il Papà del Fante Mario Toniolo LEGNAGO ( VR ) : il Fante Cap. Silvio Ivan Facini, già Presidente Sezione LONATO ( BS ) : il Fante Renzo Cenedella ( detto Caio ) LURATE CACCIVIO ( CO ) : il Fante Giuseppe Maira – la Suocera del Vice Presidente Gracco Bielli – la Mamma del Fante Giancarlo Baitieri MALO ( VI ) : la Mamma del Fante Gaetano Scorzato MAZZANO ( BS ) : il Papà della Patronessa Rossana Treccani e Suocero del Presidente Osvaldo Procuranti – il Fante Francesco Lorandi, Suocero del Consigliere Antonio Virga e Papà della Patronessa Silvana – il Socio Tiziano Bertoloni, Genero del Fante Dario Vetta 52 PAVIA : il Fante Gaetano Disca – la Mamma centenaria del Fante Germano Daprà PESCHIERA DEL GARDA ( VR ) : il Vice Presidente Fante Enzo Dal Bosco POVEGLIANO ( VR ) : il Fante Marcello Belligoli PREDORE ( BS ) : il Fante Guido Girelli – la Mamma del Fante Giancarlo Lanza RAVENNA : la Sorella Maria e il Cognato Amedeo Corsini del Consigliere Naz. Onorario e Presidente Sez. Prov. Comm. Enrico Bartoletti – i Fanti Fiorenzo Ferri e Tommaso Cellini ROMA : l’amico fraterno, Socio Benemerito Fante Riccardo Riccardi, Reduce della Campagna di Russia nell’81° Fanteria, deceduto dopo pochi giorni dalla scomparsa della amata Consorte Milly ROMANO D’EZZELINO ( VI ) : il Reduce della Campagna di Russia Giovanni Dissegna ROMANO DI LOMBARDIA ( BG ) : la Mamma del Consigliere Antonio Sobatti - il Consigliere Fante Antonio Sobatti – la Mamma del Consigliere Fante Giancarlo Bonomelli SELLERO ( BS ) : il Fante Mario Poetini SERLE ( BS ) : la Sorella del Fante Franco Ragnoli e Zia del Fante Ugo Ragnoli – la Mamma del Fante Fiorenzo Guatta – la Mamma dei Fanti Gian Pietro e Domenico Ragnoli SOVERE ( BG ) : il Fante Emilio Moretti SPILIMBERGO ( PN ) : il Fante Pietro Sandri – la Patronessa Cav. Bettina Zerzini SULMONA ( AQ ) : la Mamma del Vice Presidente Sez. Gen. Antonio Di Tirro TEZZE SUL BRENTA ( VI ) : la Patro- nessa Antonietta Cusinato ( Lina ) – il Fante Giovanni Savio – la Patronessa Maria Nardi UDINE : il Socio Mar. Magg. “A” Michele Marino – il Socio Mar. Magg “A” Cav. Ermanno Prete VAL MENAGGIO ( CO ) : la Mamma del Presidente Sez. Ermes Andreani – il Papà del Fante Luigi Lanfranconi – la Nonna Maria dei Fanti Manuel Leo e Luca Chiappa VIGASIO ( VR ) : la Mamma del Fante Luigi Merlini – il Papà del Fante Simone Zuanazzi – il Suocero della Patronessa Cristina Giacometti – il Papà del Fante Matteo Finezzo VILLAGGIO SERENO ( BS ) : Fausto, Figlio del Presidente Sez. Emilio Tonelli VOGHERA ( PV ) : il Fante Bruno Almangano ZENSON DI PIAVE ( TV ) : il Presidente della Sezione, Fante Pietro Barbaran Sentite condoglianze Offerte alla rivista - Sezione di Mazzano (Bs) - Cav. Uff. Raffaele Farioli Rubiera (Re) - Sezione di Serle (Bs) - Cav. Elio Negroni - Pres. Sez. Magenta - Sez. di Carzago Riviera (Bs) € 20,00 € 20,00 € 20,00 € 15,00 € 20,00 AVVISO La Sezione Primogenita di Milano si è trasferita presso la Sede Centrale Via Tonale n. 20 20125 Milano . Per eventuali contatti telefonici rivolgersi al numero telefonico 335.5483792. Il Fante d’Italia N. 3-2010 SACRARIO CADUTI D’OLTREMARE Bari 4 Novembre 2010 53 Il Fante d’Italia N. 3-2010 Redipuglia 4 Novembre 2010 54